Festa dell'Unità Nazionale 2020 - Il referendum costituzionale del 20-21 settembre. Le ragioni in campo

Buonasera sono Roberta Giani della Gazzetta di Modena grazie a tutti voi di essere qui grazie agli organizzatori che mi hanno invitato a moderare l'unico dibattito di questa festa
Su un argomento come quello del referendum del venti e del ventuno settembre sulla riduzione del taglio dei parlamentari che poi come molti di voi avranno sentito sia un po'intrufolato in molti di questi dibattiti anche nell'ultimo e il tema però di questa sera e specificamente dedicato alle ragioni in campo e di ragioni ce ne sono tante di merito e anche non di merito
E questa sera a confrontarsi
Ci sono due esponenti che sicuramente conoscete
Di lunga esperienza del partito democratico che di queste regioni di queste ragioni sono porta voci alla mia destra Gianni Cuperlo già presidente del partito reputato da molti anni
Militante
E alla mia
Sinistra io ho dei problemi con le mani ma e la sinistra Maurizio Martina
Giardini tra il sottosegretario segretario
I primati fin Canetti è deputato in carica allora io abbiamo un'ora di tempo e gli organizzatori sono rigidissimi cercherei di parlare di queste ragioni ma prima visto anche il luogo in cui siamo chiederei a entrambi
Visto come si sta profilando la campagna elettorale visto che i toni si stanno alzando e visto che il Pd in qualche modo si ritrova in una posizione un po'scomoda sera proprio inevitabile che il Pd si trovasse in questa posizione faccio parlare prima la minoranza
Allora tocca a me ho capito
Quale minoranza credo
Parto gli USA e vai vai no cioè se si tratta di minoranza io sono un professionista valida minoranze dimissioni dove ha esordito non ce n'è alternativo al Cairo però mai trova in rapporto
Va bene grazie buonasera a tutti intanto un grande grazie di cuore alla alla festa dell'Unità ai volontari permettetemi un ringraziamento particolare perché quest'anno purtroppo abbiamo cercato di fare un po'di appuntamenti ma il contatto il calore
E e la bellezza delle nostre feste ci banca quindi poter essere qui questa sera mezza un grande successo grazie veramente di cuore
Ai volontari per il lavoro che hanno che stanno facendo che se mi ha permesso io vorrei se mi permetti
Anche aggiungere una cosa
Io penso che quello che sia accaduto quello che è accaduto questa mattina
Ai funerali di quel ragazzo
Ai funerali di Willy
Ci interroga tutti
E vorrei realmente pensare che questa festa con tutte le sue pulsioni con tutti i suoi pensieri con tutte le persone che l'attraversano
Con le nostre responsabilità
Sì si impegni
Ci impegnino a guardare a quello che è accaduto a quel messaggio di speranza nella drammaticità di quel fatto
Ci caricano di responsabilità
Rispetto a
A una vicenda drammatica incredibile come quella la necessità di garantire giustizia e non vendetta per una vicenda come quello i per quello che ci può insegnare
Avevo bisogno di dirlo perché
Noi non siamo qualcosa di di di astratto
Dal paese che abbiamo davanti e io penso che la vicenda di questa mattina
Di quel funerale di quelle persone migliaia e migliaia di persone accanto a quella famiglia dire alcune parole giuste
Insomma ci interrogano e non siamo mai qualcosa che vive su Marte viviamo esattamente dentro queste vicende
A proposito a proposito di che cosa deve essere un partito un partito popolare un partito di sinistra
A proposito dalla nostra cultura politica e magari anche dei nostri limiti che dobbiamo superare
Per farla breve
Io
Penso e sostengo le ragioni del sì a questo referendum con la consapevolezza che
Questa non è una riforma epocale
Con la consapevolezza che non abbiamo di fronte un rischio e una deriva antidemocratica
A voi direi da questo confronto non il nostro ma diciamo dal confronto che ci aspetta da qui a domenica prossima questi toni apocalittici non verso e nell'altro guardo più precisamente
Al passaggio che abbiamo davanti alla possibilità con i mezzi dati e nella situazione data
Di dare un segnale concreto
Di un cambiamento di un'autoriforma delle istituzioni parlamentari che a mio giudizio pur con tutti i se e il martello contesto può aiutarci
A dare un segnale per la prima volta dopo anni concreto di un cambiamento utile dalle istituzioni
Io sono intimamente convinto che
L'antipolitica
Si è alimentata in questi anni dall'impossibilità disegnare un punto concreto di cambiamento delle istituzioni in particolare dalle istituzioni parlamentari
E tutte le volte che noi abbiamo evocato giustamente provato giustamente a organizzare anche riforme complessive
Delle istituzioni abbiamo mancato l'obiettivo e tutte le volte che mancavano quell'obiettivo lo scollamento con il bisogno da parte dei cittadini di cogliere una novità utile dentro le istituzioni
Diventava sempre più radicale sempre più insidioso allora
Io sono convinto che abbiamo di fronte un passo che ha dei limiti
Ho grande rispetto per chi come Zanni argomenta lo farà anche questa sera con serietà le ragioni di quei limiti e magari poi anche appunto
Una contrarietà questa riforma se io metto sul tavolo
I pregi e i difetti di questo passaggio trovo più rischi
Nel no
E nel fallimento ulteriore di un tentativo
Di cambiare le istituzioni da dentro per come viene configurato oggi con questo passaggio che non invece
Nella possibilità di portare a compimento questo passaggio e quindi di confermare quello che il novantasette per cento dal Parlamento ha già votanti
Dentro questo passaggio io sono convinto che sostenere anche alcune ragioni di sobrietà
Del parlamento per provare a renderlo più efficiente non sia un'eresia
Sono convinto come veniva detto anche nel dibattito precedente da Stefano
Che anche affrontare il tema di una riorganizzazione dei numeri parlamentari per come è fatto il nostro bicameralismo per come nella sostanza pratica di ogni giorno
L'Agorà il Parlamento non si una resina
Che cioè in fondo anche in quell'elemento un elemento di novità che forse noi dovremmo impegnarci a incanalare dentro una percorso il più possibile virtuoso inutile
è un passo io sono terrorizzato
Dall'idea che anche questo passo fallisca cioè che anche dopo i due tentativi che abbiamo avuto negli anni precedenti di riforme organiche complessive fallisse pure il terzo tentativo di una riforma misurata parziale chirurgica come questa in fondo e ho finito
Non so se un messaggio semplice ma non vorrei che apparisse superficiale
Son convinto che da qualche parte il cambiamento dalle istituzioni bisogna agitarlo e siccome oggi abbiamo di fronte questa possibilità peraltro a cui arriviamo dopo un passaggio che abbiamo scelte mente voluto pure noi la quarta lettura
Quel passaggio di un anno fa che incorniciata anche questa discussione dentro l'avvio della nuova esperienza di maggioranza
Dopo il potente ecco io per anche per queste ragioni sono convinto che facciamo bene a sostenere con
Le ragioni della buona politica gli sia questa riforma
Sia chiaro che immagino e ho finito
Che tanto nel campo del sì
Quanto nel campo danno sia io che Gianni non è che ci troviamo sempre alla perfezione perché sia a sostenere le ragioni del sì che a sostenere le ragioni del no ci sono punti di vista messaggi parole
Espressioni che non collimano con il mio pensiero immagino anche con quello di Gianni fatto fatica a a vedere Gianni Cuperlo accanto a Claudio Borghi ecco così come immagino che anzi te lo confesso Maurizio Martina fa fatica a stare accanto ad alcune ad alcune parole utilizzate da altri che sostengono il sì ma questo non mi
Come dire non mi prima della possibilità di argomentare con autonomia e con parole mie con convinzioni mia il perché sia necessario oggi
Dare questo segnale per provare davvero ad aprire una stagione utile a ricostruire il rapporto tra cittadini istituzioni parlamentari
Ma intanto buona sera grazie di essere qui grazie Roberta grazie dovete triestina e quindi anche se dirige la Gazzetta di Modena non può nascondere le sue radici e a Maurizio
Novizio ragione le immagini di di questa mattina io le ho intraviste di sfuggita però insomma sono immagini toccanti per tanti motivi
Così come siamo rimasti tutti credo turbati dalla dalla bellissima fotografia di questo ragazzino non sorridente
E la cosa che uno come me ha pensato finiamo da una città di provincia nove siamo lì cresciuti e che questo fatto di violenza non si è consumato ai bordi della metropoli della megalopoli no dove c'è l'anonimato per definizione ma in un centro piccolo o più piccolo della città dove siamo nati dirette più piccolo di Bergamo dove uno suppone che nel Paese
Ci si conosco un po'tutti non ci si incontra la mattina al bar o comunque in piazza o a fare la spesa e l'idea che si possa essere consumato un fatto di quella dimensione di quella violenza di quella brutalità
Interroga anche su che cos'è diventato il tessuto sociale di questo Paese
Forse noi abbiamo sottovalutato il lungo questo aspetto Maurizio però nella liquidazione dei partiti di tutti i partiti così come nel ruolo delle parrocchie che ci sono ancora molto più dei partiti in quelle radicamento territoriale
Storicamente l'Italia conosciuto anche degli anticorpi degli anticorpi che impedivano in qualche modo prevenivano fenomeni di questa natura
La seconda premessa e poi passanti al merito è questa
Io ho accettato con grande piacere questa occasione di confronto prima di tutto perché come uno dei dirigenti del mio partito che stimo di più
Ma anche per un'altra ragione perché mi sembrava giusto farlo in questa sede
Nella festa nazionale del nostro partito praticamente è la sola iniziativa pubblica che io faccio sul tema del referendum sto girando come novizio comodato Ottolina come si fa in campagna elettorale
Sono stato giovedì a Firenze ieri ieri mattina Pistoia ieri pomeriggio ieri sera in Liguria stamane a Vigevano domani torno a Voghera
E però in iniziative che hanno come perno come centro la battaglia politica per il voto del venti e del ventuno ma la battaglia per le elezioni regionali
In Toscana c'è preoccupazione ma c'è anche la determinazione a fare quello che avete fatto voi il venticinque gennaio in questa regione e poi amministrative i Comuni perché il voto politico
Sarà naturalmente molto molto calibrato sull'esito di quel di quelle elezioni noi abbiamo un alleato in imperfetto ma un alleato c'è la leader della Lega che si è sbilanciato nel pronosticare sette a zero ma gli hanno spiegato che fare pronostici è pericolosissimo nel ci siamo passati una cosa da evitare
Ma non finirà sette zero finirà molto diversamente io alla luce anche delle iniziative che stiamo facendo sono sono ottimista
Volutamente ottimista sul merito
Ma guardate le cose che ha detto polizia sono tutte ragionevoli e di buonsenso io provo a a leggerle nella maniera non opposta ma insomma integrandole con alcune considerazioni
Ragionare e parlare di una riduzione del numero dei parlamentari non è una bestemmia non è una blasfemia non è un attentato alla Costituzione
E la storia lunga di questo Paese che ce lo descrive che ce lo dice
Si discute di questo argomento non da un paio d'anni da quando è iniziata la legislatura ma si discute di questo tema da decenti
Mille novecentocinquantuno cinquantuno quasi nessuno era nato fosse una minoranza di quelli che sono seduti in questa sala
E Giuseppe Dossetti evoca il bisogno di una revisione sia ma pochi anni dal varo della Costituzione repubblicana di una revisione del sistema bicamerale perfetto o quasi
Con una conseguente riduzione del numero dei parlamentari
Mille novecentosettantatré un un gigante un monumento del diritto della dottrina giuridica Costantino Mortati che è stato presidente della secondo sottocommissione della Costituente
Riapre la questione erano state istituite le Regioni un alto livello intermedio con autonomia legislativa e pone il tema di una superamento di una revisione del bicameralismo e di conseguenza una riduzione anche del deputati e dei senatori
E pensate un po'mille novecentosettantasette un anno particolare
Umberto Terracini che dell'Assemblea Costituente era stato il presidente interrogato da un tuo collega dell'epoca che gli chiede Presidente ma come si può procedere ad una maggiore velocità
Speditezza dei lavori parlamentari dell'attività legislativa risponde mille novecentosettantasette sobriamente seccamente semplice abrogando uno dei due rami del Parlamento
E a domanda supplementare del tuo collega dell'epoca ma quale ramo non ha dubbi il presidente Terracini risponde secco semplice il Senato della Repubblica
Son passati quarantatré anni da quell'intervista quindi ha ragione novizio evidente che alle spalle abbiamo un percorso però con una particolarità
E la particolarità è che questa è la prima riforma
Che prevede un taglio lineare di trecentoquarantacinque parlamentari della Repubblica cioè un terzo il trentasei virgola sei per cento della rappresentanza complessiva del Parlamento
In totale autonomia da un disegno che preveda una revisione del sistema bicamerale che noi adottiamo cioè si interviene con le forbici le forbici sono uno strumento utilissimo per chi fa il disegno per i sarti immagino ma le forbici servono a tagliare la metafora e la parabola di Renzo Piano sulle periferie da rammendare prevede la col filo
Il rammendo non sono un esperto della materia ma il rammendo è diverso dal taglio
Questa è la prima riforma costituzionale che taglia un terzo della rappresentanza del Parlamento e che non è agganciata contestualmente
A una revisione del bicameralismo perfetto del nostro ordinamento che cosa può determinare questo perché ragioniamoci stasera assieme
Io riconosco le buone ragioni con ascoltato e altre che ne ascolterò ma ragioniamo sul punto che cosa significa significa che se il ventuno settembre come ragionevolmente probabile insomma non è che un arresto si inventa uno scenario difficile da immaginare ma questa riforma divenisse operativa
Noi avremo un Parlamento ridotto di un terzo con quattrocento deputati e duecento senatori anziché trecentoquindici ma che mantiene intatta la struttura dell'attività normativa e legislativa e di controllo che attualmente c'è
Significa che i duecento senatori a differenza di trecentoquindici dovrebbero occupare il lavoro delle quattordici commissioni permanenti e siccome non potrebbero farlo dovresti accorpare una parte di quelle commissioni
E addirittura ad allentare il procedimento legislativa ci che anziché velocizzarlo nella relazione di accompagnamento alla riforma presentata due anni fa da Fraccaro allora ministro dei Rapporti col Parlamento e della democrazia diretta questa era la dizione
Era chiaramente detto che i due obiettivi della riforma erano
Aumentare la produttività del lavoro delle Camere cioè rendere più veloce il procedimento legislativo e razionalizzare la spesa pubblica cioè ridurre i costi della politica i famigerati costi della politica
Di quei due pilastri nel rimaste in piedi uno soltanto tagliare i costi della dimensione molto contenuta del famoso caffè all'anno ma non è il problema principale
Allora il punto qual è e che i dubbi che sono sorti in queste settimane in questi mesi e che personalmente io mi sento di condividere usato la parola dubbi userei anche la parola cautela
E proprio legata a questo non ne faccio una questione legata all'identità della parte nel quale apparteniamo noi da cui proveniamo i valori la storia stiamo al merito come dicono giustamente i sostenitori del sì stiamo al merito ma e ragione impone
Dare il via libera
Ad una riforma così drastica dell'ordinamento costituzionale della rappresentanza parlamentare del Paese
In assenza di quei io gli equilibri
Che sono previsti da alcuni sicuramente dal partito democratico ma che al momento non ci sono e noi abbiamo il diciotto per cento della rappresentanza parlamentare in questa legislatura dovremmo fare tutto quello che non è stato fatto nell'anno passato in previsione del referendum
Farlo nello scorcio di legislatura non è proprio lo sconcio piccino due anni e qualcosa ma in mezzo c'è il semestre bianco l'elezione del capo dello Stato e se non arrivassi mordi
E se non arrivassimo fino in fondo e se questo traguardo rimanesse come fosse una tappa del Giro un gran premio della montagna ma non si arrivasse al traguardo finale
Possiamo noi che abbiamo ereditato quel bene da chi c'era prima
Metterlo in discussione non dico rischio in discussione sulla base di un impegno volitivo le faremo successivamente quelle riforme non lo so guardate non voglio banalizzare questo discorso poi aggiungo un'ultima battuta e mi fermo
No
Però se se c'è un edificio una palazzina e tu decidi di eliminare le scale perché ai deciso di metterci un ascensore
Beh tutto sommato fai bene a farlo però
Prima di eliminare le scale fa in modo che ci sia l'ascensore
E tutto sommato siccome siamo abituati alle norme di sicurezza
Anche se metti l'ascensore se proprio non ti danno noia nasce anche le scale nel caso di emergenza per poter scendere e salire allora da questo punto di vista ed è l'altra cosa che volevo dire mi fermo
Il punto è che noi da vent'anni discutiamo
E con dei fallimenti che giustamente novizia ricordate che pesano su tutti noi
Da vent'anni discutiamo di una riforma costituzionale di là da venire assumendo come principio ispiratore di quella riforma l'esigenza della governabilità
E dell'efficienza delle istituzioni legiferare in modo più rapido più spedito e più efficiente però guardate io non sono un costituzionalista ma
Il miglior pensiero costituzionale
Non ha mai fatto unicamente del principio della governabilità o della semplificazione il suo mantra il suo principio ispiratore viceversa
Il miglior pensiero costituzionalista ha sempre rivendicato una complessità degli ordinamenti democratici
Perché l'equilibrio dei poteri e la ripartizione degli stessi implica necessariamente un elemento di maggiore complessità
Quando il ministro Di Maio si esibisce dinanzi al portone di Montecitorio con un grande striscione trecentoquarantacinque parlamentari gigantesche forbici di cartone in qualche modo l'ICE anche involontariamente anche inconsapevolmente un elemento di semplificazione che cozza con la natura complessa di un ordinamento democratico perché
La rappresentanza si è parlato tanto in queste settimane di alcune critiche alle conseguenze della riforma un deputato oggi viene scelto da novanta eletto formalmente nominato da novantasei mila cittadini
Domani saranno centocinquanta mila un senatore da un collegio di trecento mila i costi della politica
Però io stasera non voglio dirvi che sono i problemi fondamentali sono dei problemi non di dettaglio
Ma se dovessi dirvi qual è il problema fondamentale e proprio legato al tema e alla qualità della rappresentanza che cos'è
La rappresentanza la nostra Costituzione quella del quarantotto non ha mitizzato un popolo generico
La nostra Costituzione è fondata sull'idea che la forza della democrazia stia nelle modalità con le quali si forma la volontà popolare
E nelle modalità con le quali quella volontà popolare si traduce in una beh espressione politica cioè l'attenzione dei costituenti era rivolta al pluralismo culturale e sociale di interessi di bisogni di conflitti
Che vivono dentro la società e sulla necessità di proiettare questa dimensione di interessi bisogni e conflitti dentro la diminuzione delle istituzioni
E non è pensabile
Togliere un pezzo di questa rappresentanza interi territori o idee soltanto in una logica di semplificazione perché
Perché e chiudo come la Polo costerà IP Toso che qualche settimana mese fai circolato sulla Rete lo racconta un gigante come Mino Martinazzoli compianto leader della DC
E lui racconta la pole Rocco di un manager di un'impresa che riceve un biglietto omaggio per andare ad un concerto serale si prevede l'esecuzione dell'incompiuta di Schubert
E siccome non può andarci convoca il capo del personale della sua impresa élite dice se se ti interessa ti do il biglietto vai tu al concerto questa sera quello pile biglietto va al concerto la mattina dopo il manager incontrò il capo del personale
E gli chiede com'è stato il concerto e il capo del personale risponde alle dodici in punto le farò pervenire sulla scrivania una report sul concerto di ieri sera
Quello rimane un po'perplesso dice un tempo gli ho chiesto se gli era piaciuto garbato meno alle dodici riceve la cartellina e legge il resoconto del concerto il capo del personale racconta e spiega che gli oppure sono per un lungo arco di tempo inutilizzati
E si potrebbero ridurre nel numero e le note venire redistribuite tra gli altri strumenti dell'orchestra
Anche il numero dei violini risulta sostanzialmente doppio rispetto alle esigenze della partitura se lette in una logica di sequenza dove non servono tutti quegli strumenti e quegli strumentisti
è lo stesso riguarda i fiati in relazione all'esecuzione degli archi somma per farla breve
La tesi del capo del personale è che se il compositore avesse adottato queste raccomandazioni la produzione avrebbe risparmiato moltissimo sulla produzione del concetto stesso ma ma conclude soprattutto il compositore Schubert avrebbe completato l'opera che invece è rimasta incompiuta
Ora di fronte a questo apologo la saggezza di Martinazzoli chiosava mi auguro ancora per molti anni dissentire l'incompiuta di Schubert come Schubert la voluttà la scritta la pensata
E noi la domanda possiamo davvero ritenere per un accordo politico e di governo che abbiamo sottoscritto e che io rivendico non è questo il punto se volete poi ci torniamo sulla questione più politica
Ma noi possiamo in nome di quell'accordo metter mano con le forbici non con il rammendo
Alla costituzione della Repubblica italiana io coltivo questo dubbio e mi sento in dovere lo fatto della direzione del mio partito
Gli esprimerlo e di rappresentare le ragioni per le quali ho scelto di portare hanno
C'è un punto
Nell'intervento di Cuperlo che poi è un punto in qualche misura cruciale il tuo sì che peraltro è arrivato da ben prima poi del voto in direzione già nelle settimane precedenti
Si è caratterizzato sin dall'inizio come un sì riformista quindi un sì comunque legato a quello che ci hai spiegato prima
Il punto è che per riuscire a fare
La riforma elettorale fare un'opera cioè di modifica dei regolamenti parlamentari e tutte le altre richieste che voi avete fatto
E il PD non basta da solo
E c'è la necessità che dici alleati rispettino i patti come voi li avete rispettati seno dopo il ventuno e il ventidue settembre si corre il rischio chissà che si è messo mano alla Costituzione e tutte le richieste che voi avete fatto i correttivi contrappesi magari non riescono ad essere approvate tu sei convinto che si riusciranno entro la fine della legislatura ad approvare e se non succedesse vedi come dire
Dei rischi dei pericoli domanda è assolutamente centrale
Fatemi dire questo però perché l'evocazione di quel ricordo di Mino
Quella storia
Sono molto intelligenti anche in relazione a quello che stiamo discutendo
La domanda che io mi faccio avendo ricordato con la storia con Gianni S noi possiamo considerare
Le istituzioni parlamentari di questo Paese oggi a condizioni date un'orchestra io dico di no
Io dico di no
Io dico che nessuno di noi può ragionevolmente oggi sostenere che a condizioni date
Quella sì all'orchestra
Intonata
Capace di farci apprezzare
Per intero
La qualità della nostra democrazia io dico di no
Coltivo questo dubbio
Che a forza di evocare
Riforme complessive per affrontare tutti i nodi
Di un cambiamento necessario per le istituzioni democratiche se vogliono rispondere al bisogno nuovo che c'è fuori
Dal contesto in cui hanno operato
Trovarlo rischiare qualcosa ma muovere questa iniziativa e ancora una volta
Sfuggire a questa possibilità io continuo ad avere il grande dubbio che per le forze democratiche sia più pericoloso fallire ancora una volta posso essere tranquillamente in minoranza anche qui dentro ma credetemi
Le mie ragioni per sostenere questo passo muovono innanzitutto da questa preoccupazione cosa succede il giorno dopo se una riforma chirurgica
Votata dalla stragrande maggioranza del Parlamento noi compresi
Viene bocciata a proposito del rapporto tra Paese e istituzioni si sta meglio si sta peggio le condizioni perché quell'orchestra suoni in maniera più efficace pardon
Rischia di essere un manager
In maniera più bella per il Paese sono più forti io sono più deboli io penso che rischiano di essere drammaticamente più deboli
Poi giustamente viene la tua domanda e dice ma
Noi prendiamo solo questo voi sapete benissimo benissimo che cosa è accaduto nell'ultimo anno siamo stati parte di una faticosa complessa necessaria iniziativa politica
Che a fronte di quell'evocazione dei pieni poteri ha rimesso in moto
Le forze politiche ci ha rimesso al centro di un'iniziativa
Dentro quell'accordo faticoso compresso necessario abbiamo provato a scommettere su una nuova fase
A un anno di distanza
Possiamo dire che è stato giusto quel tentativo io dico sì
Nonostante i compagni di viaggio
La fatica enorme
E ancora le mancanze i limiti li vediamo anche in queste regionali no di qua e sta operazione io dico che quel passaggio è stato giusto
Perché bisognava arrivare esattamente al punto di rompere quel fronte populista
Si fa in un giorno no
Poi di mezzo ci metti una pandemia e per fortuna
Che abbiamo cambiato la fase politica un anno fa anch'io ragione di quello che è accaduto dopo
E per fortuna ci metti la complessità di una vicenda che Cisco del la mia risposta la Toto ma io non ho certezze rispetto al fatto che un minuto dopo un'eventuale vittoria del sì
Parta spedita una seconda fase della legislatura che ci porta anche a quegli elementi che tutti stiamo giusta al mente puntualmente rappresentando in questa fase dico che alcune cose si sono fatti si stanno facendo non è un fatto banale che si sia arrivati praticamente al dunque
Di una riforma tra quelle che abbiamo inserito dentro questa fase per cui ad esempio per il prossimo Senato voteranno quattro milioni di cittadini che oggi non vota
Non è un fatto banale non è un fatto banale che alcuni di questi correttivi a fatica stiano prendendo la marcia giusta
Oggi il partito democratico ha presentato la sua proposta di rilancio più di prospettiva proviamo dire sostanzialmente che cosa uno a proposito di merito Gianni lo sa come mentre che ha fatto il parlamentare nei fatti noi oggi siamo in un mondo Camera lirismo Marco Carra fatto il parlamentare lo sa benissimo
Noi ci diciamo bicamerali istinti ma un bicameralismo sulla carta perché oggi tanto più nell'emergenza una camera vota l'altra sostanzialmente fa scorrere il provvedimento che la Camera prima
Di lei ha votato siamo ad un monocameralismo di fatto possiamo provare a ragionare sul fatto che se da novecentoquarantacinque
Riduciamo a seicento questo percorso non viene stravolto ma semmai potenzialmente secondo me può essere persino efficientato
Io vi posso raccontare come lavora la Commissione agricoltura dal Parlamento
E vi posso assicurare che una commissione agricoltura fatta così
Oggi non dopo la riforma ha un'efficacia minima
C'è da porsi il tema dalla riorganizzazione delle commissioni per lavorare di più e meglio posso dirvi senza essere Minazzato di Hassan populista che è meglio
Che è meglio
Guardo il mio territorio alla provincia di Bergamo
A un milione di abitanti
Oggi tra deputati e senatori siamo in venti
Con la riforma saremmo in dodici
Posso sostenere che dodici parlamentari e senatori per un territorio da un milione di abitanti possono fare bene il loro mestiere di rappresentanza e paradossalmente essere persino
Fidati ad essere più efficaci nel loro lavoro di rappresentanza di quel territorio oso dire più responsabilizzati
Al netto delle forbici che non mi piacciono
E di quegli slogan ma posso guardare in faccia la realtà e dire che dodici tra senatori che deputati in un territorio da un milione di abitanti forse possono essere anche più responsabilizzati nel lavoro che devono fare
E forse acquisiscono anche un pochino più di autorevolezza dato che oggi viviamo in un tempo in cui il parlamentare fa persino fatica a dire che fa il parlamentare perché
Sapete qual è il messaggio di fondo ora io sono credetemi più terrorizzato dall'idea che passi ancora
Un momento in cui le istituzioni proprie potevano provare a muoversi
Ma
Ancora una volta non si sono mosse
Io penso che dal punto di vista democratico proviamo a ragionare di nuovo in termini plurali perché è giusto che ci attraversino anche le posizioni ma per noi che ci chiamiamo Partito Democratico
E che mettiamo il tema della democrazia al centro
Della nostra identità
è più rischioso che ancora una volta si dia quel segnale lì
Sostanzialmente di
Fatemelo dire con una parola che può rischiare di essere un po'provocatoria ma
Di conservatorismo istituzionale cioè non possiamo permetterci questo passo
Ricominciamo tutto da capo o invece
Provare a muovere
Non ce l'abbiamo fatta con le riforme complessive per tanti
Motivi
Proviamo a muovere su una riforma chirurgica
Costituzionalisti autorevoli non hanno mai sostenuto le nostre riforme
Complessive perché hanno sempre evidenziato che l'eterogeneità dei temi affrontati da una riforma troppo ampia rischiava di creare dei problemi ora siamo alla riforma chirurgica segnalo che anche altri Paesi stanno affrontando esattamente percorsi di questo segno riforme chirurgiche tanto in Francia quanto in Germania quanto nelle in Gran Bretagna ragionano di riparametrare il numero dei parlamentari e lo fanno anche loro con provvedimenti chirurgici
Io non lo so se è
La via giusta non sono un costituzionalista non mi permetto di
Avere certezze su questo dal punto di vista politico però nuovo dalla convinzione
Che in fondo in fondo anche in questo passaggio tanto più per come si è generato e tanto più per la nuova fase che abbiamo davanti Totti ancora una volta al Partito Democratico assumersi la responsabilità di
Orientare questo passaggio verso il massimo dell'utilità possibile ai fini di una ricostruzione del rapporto tra cittadini e istituzioni
Io sono convinto di questo in fondo in fondo sta anche un po'nel cuore di quella scelta di un anno fa
Quando alcuni di noi e io e Gianni eravamo tra questi
Con
Tanta sofferenza e anche con preoccupazione però rispetto al fatto che si poteva li cogliere la possibilità di un cambio di fase han detto sì
Sì proviamoci per l'Italia
Io sono convinto di queste ragioni poi cosa volete che non veda tutti i limiti di questo percorso la fatidica di questo percorso nuovo anche una critica al mio partito e in maniera molto serena e dico come altri che
Capisco la difficoltà di condurre tutto e o o ho fatto un pezzo di questo mestiere in una in una fase particolare
Quindi so benissimo che si fa fatica forse il punto sul referendum dovevamo mettere un po'prima
So che non era facile attenzione non metto non non sono abituato a fare quello che per gli altri è facile per me so che non era facile però forse bisogna metterlo prima rimango convinto che queste siano le ragioni fondamentali per cui valga la pena
Di accompagnare questo passaggio di farlo anche con l'iniziativa politica esattamente come il Partito Democratico ha fatto in queste ore presentando una serie di proposte che cercano di accompagnare rafforzare questo passaggio fiducia costruttiva
Tanto per dire di una questione
Seduta comune
Seicento
Quattrocento duecento possono tranquillamente agire in seduta comune
Su alcune questioni come la votazione di bilancio e altre questioni che noi abbiamo messo in una proposta organica oggi in maniera più efficace è un po'noi ci dobbiamo porre il problema dell'efficacia accanto al tema dalla rappresentanza io penso di sì
Io penso di sì io penso che un Parlamento così non funziona e ve lo dico da parlamentare ho fatto il ministero sono arrivato dalla funzione fatto il contrario dalla funzione esecutiva
A quella legislativa e posso dirvi che c'è un abisso
E che la l'ambito della funzione legislativa l'attività parlamentare così come non funziona non ho paura di un taglio
Dei numeri se questo mi consente di provare a riaprire un lavoro più forte del Parlamento più centrale del Parlamento
In ragione del Paese non ho paura ecco vorrei dirvi queste poi anch'io mi accompagnò a tante a tanti punti interrogativi ma noi penso che sia giusto discuterne anche mettendo
In campo
Pure le perplessità ma non rinuncia non rinunciando a guardare il senso di una prospettiva per questa ragione credo che
Che sia giusto sostenere il sì e so bene che nella posizione più scomoda la nostra
Nella posizione più scomoda perché noi le forbici non le usiamo
E abbiamo dentro di noi nel nostro sangue scorre
Quella tensione che attraversa tutti noi quando discutiamo di costituzione di istituzioni di riforma
Del parlamento di democrazia quindi so che non è una posizione facile la nostra
Non è mai stata facile mai necessario io sono convinto di questo
Ringrazio volevo approfittare chiederti una forza rispetto al tema che poi è centrale
Nel nel merito della rappresentanza sicuramente c'è come dire una richiesta unanime di maggiore autorevolezza di maggiore efficienza il Parlamento non sempre ha dato prova della prova di sei in questi anni
E parliamo del numero ma non possiamo non parlare della qualità Channels
E e quindi rispetto come dire al tema della selezione dei criteri di selezione Foppa lunga prima sono però riusciti sempre per questo un punto decisivo lo ha revocato giusto merito anche Giovanni
L'ho ascoltato con grande attenzione anche nella direzione di qualche giorno fa giustamente lui pone un tema legato alla rappresentanza
Io come altri penso che questa sia una questione decisiva che francamente però coi numeri nona nulla a che vedere o poco
C'è una questione legata alla legge elettorale come tu
Vai al voto ogni ragione della legge elettorale che ha i perché un conto sono le liste bloccate un conto il collegio uninominale lo sappiamo tutti e poi c'è una questione ancora più centrale
Che è la qualità delle organizzazioni politiche
La qualità dei soggetti della politica e della democrazia vogliamo dirci anche che
Noi soffriamo
L'iniziativa di altri soggetti che sono arrivati ad affrontare il nodo della riforma politica per linguaggi e metodi che non sono i nostri
Quante volte noi abbiamo sofferto l'iniziativa in particolare del Movimento cinque Stelle ma io tornerei a a una domanda
Che
Ci siamo fatti dopo le elezioni del due mila e tredici ma quello spazio lì
Quel vuoto che loro hanno riempito con quelle parole d'ordine con quelle iniziative che noi spesso abbiamo contrastato
Non dovevamo colmarlo voi con un'iniziativa politica
Non dovevamo esserci noi noi Partito Democratico democratico a rappresentare fino in fondo un'altra idea della democrazia che si rinnovava
E se quelli sono arrivati con la forbice non è anche solo perché solo uno non è neanche perché quel vuoto non l'abbiamo riempito Boy
Adesso noi guardiamo quella forbice quei toni giustamente Condi fastidio di una cultura democratica come la nostra che nella Costituzione ha fatto la storia ma molto umilmente vi domando
Chi doveva cambiarla
Quella storia lì
Chi doveva cambiarla se non noi possiamo dire che non ce l'abbiam fatta non addosso colpa nessuno dico che anche noi siamo stati insufficienti nell'affrontare il nodo del cambiamento dalla democrazia
Non a caso forza alle direzioni ancora nel due mila e venti e tutti io per primo
Proponiamo
La legge sui partiti l'articolo quarantanove della Costituzione il bisogno di riconfigurare i Soggetti dalla democrazia io su questo ci sto e penso che dobbiamo riflettere insieme
E capire che cosa voglia dire oggi prender per mano seriamente tanto più con questa riforma il nodo cruciale della riforma della politica in questo Paese
Soggetti partiti legge elettorale
Prima
Ho sentito un applauso finito
Perché nel dibattito precedente
Ovviamente si criticano le liste bloccate
E viene sempre facile dire ma lo capisco non è decidono le segreterie dei partiti
Ha mai niente ogni tanto da dire magari
Magari
Magari ci fossero ancora le segreterie dei partiti
A decidere nel bene e nel male anche
Gli investimenti sulle classi dirigenti ragione del lavoro che i fatti
Di quello che rappresenti
Di quello che puoi dare
Prendi l'applauso servizi che non devono decidere le segreterie dei partiti
Anche nel due mila venti
Ma domando io a voi ma siamo così sicuri
Che il tema non è solo quello del rapporto tra il territorio e l'eletto che è strategico che è centrale ma voi sapete come me che può persino essere malato
Può persino essere malato degenerato
è invece il tema non è forse quello dei soggetti della politica
Certo anche di un rapporto vero quei territori se io sono eletto a Bergamo devo poter rappresentare quel territorio non per tutto ma per un pezzo
Ma io ho bisogno invece io organizzerei accanto a questo ragionamento una riscossa che faccia del PD il soggetto vero che guarda in faccia alle altre forze del Parlamento e dice a tutta al Paese
Tanto più per la pandemia tanto più per quello che è successo tanto più per il fallimento degli uomini solo al comando c'è bisogno di riorganizzare i soggetti della democrazia quindi partiti movimenti
Questa è una questione che noi abbiamo sempre scritto nelle nostre tesi congressuali l'ho fatto pure io
L'abbiamo sempre scritta dei nostri programmi elettorali l'abbiamo fatto sempre non siamo mai stati capaci di portarla a casa eppure perdonatemi noi negli ultimi quindici anni
Non fa non abbiamo fatto l'opposizione
Noi abbiamo per la stragrande maggioranza del tempo governato
Governato quindi quindi che cosa facciamo
Io dico che dobbiamo muovere anche da questo spazio che abbiamo per provare a puntare anche a questi obiettivi
Vorrei che provassimo rimette via al centro di una
Di una iniziativa nostre mi pare che anche le cose che il segretario sta facendo
Faticosa ma necessaria giuste in questo passaggio vadano nel verso giusto e per qualche posso do una mano perché a me pare che questa sia la nostra strada
Gianni Martina diceva che sentito sentito che il tema dei numeri slegato dal tema della qualità
Dei parlamentari del paramento ed ai criteri di selezione tu sei d'accordo
Ma ci arrivo in onda in un minuto anche perché vedo Stefano Vaccari che dà dei segnali che io conosco benissimo quindi siamo già in fase di scadenza però se è stato chiacchiericcio stasera e Maurizio no no e io
Quindi mi mi mi mi riprendo il tempo dove sto
L'atto intanto voglio voglio devono assicurare il mio amico fraterno Maurizio Martina che avendo io ho scelto per ragioni statistiche lo dico avendo io ho scelto la posizione del no la possibilità che vinca si riduce ai minimi termini ecco dal punto di vista proprio della della statistica degli ultimi anni ecco non modella darsi delle arie e poi capisco un argomento di Maurizio che un argomento forte dei sostenitori del sì
E cioè se questa riforma giunta in dirittura d'arrivo siamo a un meno di un Miglio dal traguardo dovesse fallire
Si sente dire spesso il contraccolpo che il Paese subirebbe sarebbe quello di una percezione drammatica per cui le riforme non si possono più fare
Quattro anni fa nel due mila e sedici quattro dicembre ne votammo per un referendum non molto più articolato e complesso di questo che riguardava la riforma costituzionale di Matteo Renzi del suo governo
Fu una discussione anche molto sofferta dentro il nostro partito nel suo gruppo dirigente io allora ero espressione con altri di una minoranza
Quella minoranza in massima misura scelse di votare no a quel referendum
Io supplicare i una parte di quei dirigenti con cui avevo convissuto per tutta la mia vita politica di non compiere quella scelte la ragione di un accordo che avevamo in qualche misura strappato fragile acconto sulla modifica della legge elettorale
Perché sentivo che dietro quel noci poteva essere l'elemento che poi si è rivelato tale c'è una frattura irreparabile della nostra comunità politica
E vota il sì lo sai sia quelle referendum e mi ricordo che l'argomento usato da da Renzi in prima persone da molti con lui
è che se quella riforma costituzionale non fosse passata non si fosse stata approvata per decenni questo Paese non avrebbe più discusso di riforme costituzionali
Son passati quattro anni e per le ragioni che con intelligenza descritto Maurizio nel primo intervento noi siamo alla vigilia di un voto che potrebbe tagliare di un terzo la rappresentanza parlamentare c'è la più significativa riforma costituzionale perlomeno sull'assetto del Parlamento
Non è vero secondo me a mio modesto avviso che la costituzione non si deve toccare
E donne vero anche dal punto di vista se volete della concretezza degli atti parlamentari di questi anni nove la Costituzione l'abbiamo toccata
Non è però che la Costituzione è rimasta intonsa ed è quella del mille novecentoquarantotto il punto è che a volte l'abbiamo toccata male
Noi abbiamo la corresponsabilità
Di avere approvato una riforma costituzionale
Che ha introdotto l'obbligo al pareggio di bilancio in Costituzione
Ed è stato un errore politico
Perché abbiamo adottato e imposto come dettato costituzionale quella che una legittima e rispettabile teoria economica e non un principio che attiene ai principi scolpiti delle regole democratiche
E dell'ordinamento costituzionale di un Paese allora il punto non è se puoi o non puoi toccare la Costituzione io non sono sentivo la critica di conservatorismo che anche Maurizio
Ha sollevato ad un certo punto della suo intervento e io non sono non credo di potermi o di dovermi scrivere
Al partito dei conservatori io credo però che quando metti mano non ad una legge ordinaria
Non ad un regolamento condominiale
Ma alla Costituzione della Repubblica gli elementi di cautela debbono essere doppi o tripli rispetto a quella cautela chiuse resti in qualunque altro contesto e siccome tante considerazioni giuste
Sul superamento del bicameralismo paritario che scelto che di fatto male la logica di una riduzione del numero di parlamentari dovrebbe divenire di diritto
La fiducia espressa da una sola Camera e tutte le altre considerazioni che abbiamo detto il punto è che non abbiamo alcuna certezza
Sull'obiettivo dentro il perimetro di questa legislatura che si possano raggiungere quei traguardi e detto questo le ultime due cosa che voglio dire
Sono che esista è sempre no lo dicevano anche quelli che ci hanno preceduto su questa pedana mi pare l'uscire Stefano
E si sa è sempre un testo in questo caso il testo della riforma costituzionale il taglio di cui abbiamo discusso e poi esiste un contesto che anche Maurizio richiamato con come onestà con lealtà intellettuale e il contesto è che la matrice che origina questa proposta che è divenuta il vessillo il simbolo dell'azione del Movimento cinque Stelle in questa legislatura
Il motivo ispiratore
E da lì anche lo striscione le forbici il la riduzione dei costi l'attacco alla casta
C'è una radice c'è una matrice di tipo antipolitico e antiparlamentare nel modo con il quale quella componente che però non è rilevante il trentadue per cento del Parlamento della Repubblica ha messo in campo
E che ha sostenuto questo disegno riformatore è vero altre due gambe di un trittico sono sostanzialmente finito su un binario morto
Ma questa riforma il taglio di trecentoquarantacinque parlamentari a inizio legislatura viene presentata insieme ad altre due proposte di riforma costituzionale
Il superamento del vincolo di mandato per il singolo parlamentare rappresentante di tutta la nazione perché bisognava ricondurlo tenta una logica di controllo stringente
E l'introduzione del referendum propositivo argomentato dal teorico della piattaforma russo
Come uno strumento che andava nella direzione di favorire elementi supplementari di democrazia diretta a fronte di una crisi storiche reversibile della democrazia rappresentativa
Noi siamo il principale partito della sinistra democratica e liberale costituzionale di questo Paese possiamo far finta che non ci fosse questo humus questo sentimento
Questo elemento culturale questa matrice culturali di fondo che albergava in quel disegno e però qui aggiungo una cosa perché se no scaricheremo solo le responsabilità sugli altri si arriva a questo passaggio
Dopo un percorso lungo nel corso degli anni che ha accentuato e favorito il contesto nel quale noi andremo a votare domenica prossima io posso per primo credetemi sono un uomo relativamente vicino ma non tanto in cielo dal non sapere che se ti presenti di fronte a sessanta milioni di italiani la domanda tradotta volete cancellare voi trecentoquarantacinque poltrone di politici da mandare a casa una volta per tutte con gli stipendi che si rubano tutti i mesi
Se tutti i popoli di spiegare che devono votare no lo diceva la direzione come tentare diventa una bistecca di Fiorentina un vegano è difficile io me ne rendo conto
Ma questo momento arriva alla fine di un percorso lungo durato anni rispetto al quale percorso anche noi lo dico in modo molto critico forse dovremo porci qualche domanda e assumersi qualche responsabilità
L'idea di una progressiva liquefazione dei partiti
L'idea di una personalizzazione esasperata delle leadership che è coincisa sostanzialmente lo ricordava Maurizio con uno spostamento prima uno slittamento poi una vera e propria slavina
Uno spostamento del procedimento legislativo della potestà legislativa dal parlamento all'esecutivo cioè l'esercizio della leadership dell'esercizio del potere
Una calo progressivo della partecipazione elettorale
è vero che ci sono oggi le Regioni che c'è il Parlamento europeo
Ma se ci pensate nel corso degli ultimi decenni noi abbiamo aumentato sistematicamente e progressivamente il numero dei candidati e degli eletti mentre proporzionalmente diminuiva il numero di chi partecipava alle elezioni
Abbiamo impiegato trentadue anni dalle lezioni del quarantotto alle regionali dell'ottanta per scendere sotto la soglia del novanta per cento dei partecipanti al voto
E poi altri trentadue anni dal mille novecentottanta alle regionali siciliane del due mila dodici per scendere sotto la soglia del cinquanta per cento
E quando Stefano Bonaccini meritoriamente vince le elezioni in questa regione non il venticinque gennaio di quest'anno ma nel novembre di cinque anni fa vota il trentotto per cento degli aventi diritto in cui è stato in zone e nelle regionali siciliane Movimento Cinque Stelle si presento con la parola d'ordine è lo slogan
Di cacciare i partiti che erano il cancro della democrazia c'è un filo
Al quale noi forse forse forse non ci siamo opposti con la determinazione che sarebbe stata necessaria perché poi diciamoci la verità noi protestiamo spesso evochiamo il tema ma chi ha proposto è imposto e fatta approvare in Parlamento l'abrogazione totale definanziamento pubblica la politica siamo stati noi e lo abbiamo fatto perché pensavamo che fosse il modo per colmare un vuoto di rappresentanza di quei ceti di quei cittadini che guardavano dall'altra parte
E che pensavamo di poter recuperare alle nostre ragioni imitando linguaggio degli altri ma se la sinistra imita la lingua degli altri perde se stessa per dell'anima disse e non dobbiamo più caddero in questo errore allora io capisco le ragioni che qui Maurizio ha espresso ma la domanda che pongo a me stesso a tutti noi e quando lo fisseremo un argine
Quando lo tireremo su un argine per contrapporci a questa deriva
Che probabilmente il ventidue mattina porterà qualche autorevole esponente del Movimento cinque Stelle a dire adesso tagliamo gli stupendi
Adesso riduciamo anche altri benefici che poi non sono tali adesso riduciamo ulteriormente la rappresentanza delle Regioni perché c'è la democrazia diretta qual è il punto
Dove noi diciamo
Altre
Alte la demo
Grazia ha delle regole oltre questa soglia non passate non dovete passare la difendiamo noi perché se non la difendiamo noi l'idea di una politica che rimane lo strumento più formidabile di partecipazione di emancipazione delle persone chi lo fa
Ha ragione Maurizio non conosco la provincia di Bergamo ma sono sicuro anch'io che un milione di abitanti sarebbe degnamente rappresentato da dodici parlamentari anziché venti ma secondo uno studio della Fondazione Inaudi ci sarebbero intere regioni la Liguria e le Marche e l'Abruzzo il Molise la Basilicata dove col meccanismo elettorale per il Senato la soglia di accesso salirebbe attorno al venti per cento
Che vuol dire escludere forze rappresentative di quel territorio ma insistono diceva l'inizio vuol dire escludere interessi bisogni idee noi siamo nella condizione di poter ce lo permettere la rappresentanza a questo valore io rivendico come Maurizio la scelta di un anno fa
Fu sofferta dolorosa lo sapete benissimo sono a Modena
Non è noi abbiamo fatto un Governo amici compagni ne abbiamo fatto un governo in due settimane non con una forza un movimento politico che aveva avuto da ridire sulla nostra proposta di riforma degli ammortizzatori sociali
Noi abbiamo avuto la forza di fare in due settimane un Governo con un movimento politico che sia stato in Parlamento e CD gridava che eravamo complici di chi sequestrava i bambini faceva le ore l'elettroshock dipendeva
Non ci siamo seduti ad un tavolo con questi e abbiamo costruito un governo per mettere in sicurezza questo Paese e dopo un anno anch'io rivendico il merito di avere ancorato il destino dell'Italia nuovamente all'Europa di Bruxelles di Parigi di Berlino di Madrid e dei paesi nordici e non di Victor volta anche un merito storico da rivendicare
Ma non possiamo pensare
Che il tema della revisione della Costituzione
Possa alla luce del fatto che sono mancate le coerenze rispetto agli equilibri le garanzie che erano state impegnate promesse non possiamo pensare che il Governo possa valutare vagliare secondo la logica per cui la Costituzione è una variabile da mettere sullo stesso tavolo non non credo che non non è convincente
Io penso che che vincerà il sì per le ragioni che ho detto dal punto di vista statistico ma sono convinto sarei pronta fa una scommessa con l'amico Maurizio con tutti voi che per caso giochiamo di fantasia dovesse prevalere invece il no il governo non cade il giorno dopo ma anche per una ragione se volete
E perdonatemi non voglio essere sgarbato scadenzato verso nessuno piuttosto prosaica
Perché non ce li vedo non ce li vedo non non è un film che vedo davanti a me centinaia di deputati e senatori del Movimento cinque Stelle
Firmare per andarsene a casa a due anni e mezzo dalla fine della legislatura non credo che lo farebbero se con una certa disinvoltura
Sono passati da un governo con Salvini e decreti Salvini a un governo che per fortuna ha salvato questo Paese
E allora il tema scelto sarà giorno dopo unire le forze e batterci per conquistare tutti
Gli elementi di garanzie di equilibrio di questo modello di questo assetto a partire da una legge elettorale perché ha ragione Maurizio magari ci fossero le segreterie d'apertura
Una ce l'abbiamo
Però intendiamoci tutte le cose che ho accennato anch'io
Quella deriva cui ho fatto riferimento
Deriva viene anche dal fatto che da troppi anni da troppi anni si è prodotta una frattura di fondo tra i cittadini di un territorio di una città di una regione di un collegio e chi li rappresenta nemmeno sanno chi è
Per i meccanismi elettorali che abbiamo adottato allora abbiamo detto proporzionale
Io non amo perché vedo anche le le le le le le controindicazioni i costi della politica le filiere di comando e potentati notabile Ali in alcune aree del Paese
Ma se ha da essere proporzionale noi dovremmo riflettere sul sistema delle preferenze perché altrimenti una manciata di persone attorno ad un tavolo nominerà dall'alto il prossimo Parlamento della Repubblica di seicento membri anziché di
Novecentoquarantacinque
La democrazia e chiudo
La democrazia serve a comporre i conflitti nella dimensione della rappresentanza guardate questo l'elemento portante della modernità
Lasciamo stare la Costituzione del quarantotto della modernità in fondo la cultura antica gli antichi accettavano l'idea che i conflitti potessero rimanere irrisolti senza sbocco
Un costituzionalista molto molto serio molto molto capace ha scritto su questo pagine illuminanti ha spiegato come i tre miti fondativi del diritto
Nascono e prendono origine dalle tre grandi condanne della storia
Quella di Antigone
Dove si contrappone è un diritto naturale ad un diritto legale dei risolvibile il conflitto che si propone che si determina il processo a Socrate
Dove lo sconfitto è il diritto in quanto tale perché Socrate sa e consapevole che la condanna a cui è sottoposto e ingiusta ma l'accetta
E l'uomo socratico si piega il primato di un diritto anche se fallace anche serrato e il terzo processo quello più importante e quello a a Gesù
Dove Pilato non avendo alcun mandato in tal senso si rivolge al popolo con quella formula che abbiamo imparato da bambini e il popolo sceglie a conferma che non sempre la consultazione popolare senza regole senza principi senza criteri può condurre alla soluzione più giusta
Ma la modernità di cui noi siamo figli Pieretti i testimoni ha rovesciato questa logica
E ha respinto l'idea che i conflitti possono essere irrisolvibili in quanto tali
Ha deciso di proiettati dentro la dimensione della democrazia del confronto
E le istituzioni le istituzioni come il Parlamento non sono pensate e costruite per eliminare il conflitto per superare il conflitto la loro vera natura e fare coesistere gli interessi contrapposti e quindi conflitti dentro una logica dove si cerca una via di uscita concordate mediata sulla base delle reciproco dispetto mai per questo
Non per il rapporto numerico proporzionale i costi la tazzina di caffè le cassate di quelli è per questo che non puoi violare il principio della rappresentanza perché intimamente connesso il figlio con il principio della sovranità
Di un popolo e di una nazione e allora vedete l'articolo uno della Costituzione quello che impariamo tutti a memoria per il primo l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro la sovranità appartiene al popolo che la esercita su quell'appartiene la Costituente discusse ci fu chi propose un'espressione diversa risiede nel popolo
Ci fu chi disse spetta al popolo ci fu chi propose Ethel popolo chi disse emana dal popolo poi alla fine adottavano quella formula la sovranità appartiene al popolo la proposta venne avanzata da Amintore Fanfani
Ebbene considerata la più incisiva è la più esplicativa di quello che i costituenti volevano intendere
Che la sovranità era del popolo che la trasmetteva ella rappresentava nelle forme nei limiti previsti dalla Costituzione garantendo quella inclusione nel solco della democrazia
Repubblicana che è la storia del nostro paese è la storia delle generazioni che ci hanno precedute
Io difendo questo governo sono convinto che deve andare avanti sino alla fine della legislatura rivendico i risultati che ha ottenuto ma sul terreno della qualità della partecipazione della qualità della democrazia
Della qualità della rappresentanza delle Rispetto non della Costituzione come conservazione dell'esistente ma del rispetto della Costituzione come unicità e di buone riforme
Io su questo che volete sarò l'uomo ormai anziano ma resta affezionato i valori che mi hanno fatto scegliere questa parte nella sinistra italiana grazie
No controllato il minutaggio Manni infatti alla fine siamo stati bravi
Ma sia chiaro che io ho fatto ricorso alla commissione di garanzia ricalibrata tracce per tutti grazie grazie mille buonasera
Una mattina