Rassegna delle riviste di politica e storia

Nella puntata di oggi di questo programma ci occuperemo solamente di un tema solamente di un argomento e quindi sarà
Una puntata un po'diversa dalle altre vedremo solamente che i quotidiani perché in a questo appuntamento di oggi vogliamo parlare del venti settembre del venti settembre
Del mille ottocento settanta la costruzione della nostra identità si fonda sulla breccia che centocinquanta anni fa
Consegno Roma all'Italia sono parole che usa Repubblica il sesso Robinson nell'inserto Robinson
Parla del ritorno apportabili allora in questo spazio o della promozione di radio radicale vogliamo parlarvi di questo un importante evento di centocinquanta anni fa tra l'altro un evento caro a Marco Pannella che è stato tra i leader politici l'unico a ricordare sempre il venti settembre si ricordano anche le sue presenze insieme a pochi laici vedremo appunto queste sono ancora parole di altri diremo tra qualche istante di che si tratta
A ricordare il venti settembre a Porta Pia a Roma una giornata particolare partiamo da Repubblica Robinson le ultime ventiquattro ore del Papa Re scandite minuto per minuto il quotidiano la Repubblica nella cronaca di Roma
Ha proposto nella settimana che arriva al venti settembre una ricostruzione puntuale e particolareggiata proprio della cronaca di quegli ultimi giorni di quegli ultimi minuti deve quanto li leggeremo tra qualche istante del venti settembre quindi potrete recuperare insomma è un lavoro di Antonio Di Pierro basato sulle fonti
Confermate autorevole quindi davvero importante per capire per conoscere la storia ecco appunto Repubblica dice la storia della nostra identità
E allora surroghe insomma si parla appunto di questa giornata dell'ultima giornata venti settembre la strada pila diavoli alla mezzanotte ecco parte da qui e la cronaca dico l'ultima giornata la Roma pontificia
Antonio Di Pietro scrive puzza di cavallo bollito è la città più sporca d'Italia dopo Napoli
E ha un alto tasso di criminalità reato poiché e anche Averion rapporto sessuale fuori dal matrimonio le strade si allargano a ogni pioggia un po'sostenuta e complice
Il puntuale straripamento del tema e non ci sono ancora gli argini l'acqua
Può toccare il secondo anche il terzo piano delle case
Però nonostante appaia così poco vivibile Roma e amata dagli intellettuali di tutt'Europa non appena vi mettono piede non vorrebbero più andarsene l'obiettivo principale del movimento risorgimentale e proprio quello di strappare la città attacca a Pio Nono e di farne la capitale di un nuovo Stato unitario sotto la guida di Vittorio Emanuele secondo
E così proprio adesso alle ore zero la mezzanotte martedì venti settembre mille ottocentosettanta settanta romane assediata da cinquanta mila soldati italiani ripartiti in cinque divisioni militari una di queste guidata da Nino Bixio sta marciando verso il e Gianicolo ha appena imboccato la strada tira diamo il cui nome sembra evocare il nemico più temuto dal pontefice con così comincia questa cronaca che trovate sul Repubblica su Robinson Robinson ora per ora proprio alle cinque del mattino a inizio la battaglia e la prima vittima della giornata è un artigliere italiano Michele piazzole colpito in piena fronte Michele clacson in piena fronte da un colpo sparato all'avamposto pontificio di villa Patrizi sono appena passate le cinque e la battaglia infuria su tutti i fronti e poi ancora
In minuti si combatte anche al Gianicolo poi anche le ore successive falso
Attentato in via del Corso alle ore tredici di quel venti settembre contro il comandante dell'undicesima divisione italiana il generale Enrico Cosenza e vengono sparate due fucilate che non raggiungono l'obiettivo ancora si spara le ore tredici ne scrive il giornalista ed mondo De Amicis rinviato
Della rivista Italia militare e parla poi di Roma la Fontana di Trevi quando si arriva appunto alla Fontana di Trevi veramente prodigiosa
Non par vero appare una cosa sognata una cosa da giardino fatato imprese appunto alle contraddizioni
Della città a sera tarda sera una serata
Al Colosseo ancora i giornalisti raccontano con le loro corrispondenze ancora Edmondo De Amicis muco pesci vanno fin sotto il Colosseo un panorama emozionante complici il cielo stellato sulla riva
Del Tevere
C'è la desolazione tra soldati sono ammassati sulla piazza di San Pietro nessuno sa ancora dove sarà destinato c'è chi piangeva a un tratto qualcuno sussurra sussurra Linda compiono appunto
Il destino dei vinti uno dopo l'altro i soldati si alzano cominciano a canticchiare fin quando il piazzale avvolto
Da un coro immenso migliaia di voci anche questo riportato da Robinson a Repubblica
Però diciamo vi raccontiamo i fatti di Porta Pia e lo facciamo con un articolo apparso sul numero
Il corriere della sera del sedici settembre a pagina trentadue di Paolo Mieli decidiamo spesso in questo programma di Radio radicale Paolo Mieli parla di un saggio uscito da poco di Vittorio Vidotto noto storico uscito per la terza proprio dedicato all'ingresso a Roma all'ingresso dell'esercito italiano a Roma in cui ricorre appunto di cui ricorre il centocinquantesimo anniversari i retroscena di Porta Pia
E quali sono le scrive Paolo Mieli appunto prendendo spunto dal saggio di Vidotto la rivalità ad esempio tra Cadorna e Nino Bixio Nino Bixio nella quale Pio Nono cercò di inserire sì
I primi colpi scrive Paolo Mieli l'esercito italiano contro le Mura di Roma furono sparati alle cinque un quarto del mattino qui da quelle palle di cannone inizia il racconto il racconto di venti settembre mille ottocentosettanta un libro davvero interessante di Vittorio Vidotto cresce domani
Per i tipi dell'editore la terza scrive scrive Mieli il sedici settembre quindi già uscito lo trovate libreria fu quella la battaglia che portò alla presa di Roma una battaglia non epocale alla fine di morti
Se ne conteranno pochi quarantotto italiani diciannove pontifici di feriti saranno cento quarantuno per la parte di Vittorio Emanuele secondo contro i sessantotto di Pio no
Sulla base di queste cifre non si può dire che i soldati del Papa abbiano provato davvero a respingere i buzzurri termine
Che nella futura capitale indicava caldarroste Thai venuti dal Nord e per estensione dispregiativa piemontesi
Fu insomma una battaglia pro forma scrive Paolo Mieli curioso epilogo per una conquista che da un decennio per il neonato Stato unitario era diventata come
Scrive Coubertin e e I.S. lo storico francese di cui vi vi daremo conto anche tra poco
è un un libro di questo storico la breccia di Porta Pia il Mulino una vera e propria ossessione quella della conquista io ma veniamo ai fatti italiani poco meno che sessanta mila
Sono guidati da Raffaele Cadorna comandante del quarto Corpo dell'esercito il generale Herman cancel che desco del Baden è in testa dei tredici mila uomini dell'armata pontificie
I cui soci di cui ci sono nove mila saranno impiegati in battaglia cancel comandante che nel mille ottocentosessantasette aveva sconfitto insorti a villa gloria
Erano morti i fratelli Errico e Giovanni Cairoli e messo in fuga le camicie rosse garibaldine
In un rapporto al Papa il tedesco si era concesso anche qualche dileggio nei confronti dell'eroe dei due mondi Garibaldi aveva scritto quale con i suoi figli fu presente dall'azione di Mentana
Erano state queste le sue parole non si mostrò ma in piena in prima linea e allorquando vide ripiegare i suoi su tutti i punti cambio l'empio grido O Roma o morte e con l'altro si salvi chi può
Scrive ancora Paolo Mieli stavolta Loria del Pontefice e di combattere il minimo indispensabile anche se con qualche margine di ambiguità più ampio nono manda canzone ardue lettere in quella del quattordici settembre lo invita ad arrendersi i primi colpi di cannone
Nella seconda della diciannove settembre lo esorta Interpol a intavolare la trattativa per la resa appena aperta la breccia
Alla vigilia del venti settembre il Pontefice aveva anche provato a inserirsi nella discordia tra Cadorna e Nino Bixio più o no
Nell'ormai evidente imminenza dello scontro fra no i diplomatici stranieri e lì intrattenne sui pericoli rappresentati dall'anticlericale Bixio che ha minacciato di gettare nel Tevere il Papa i cardinali
Raccontando poi lacrime agli ambasciatori di intercedere al più presto presso Cadorna per tutelare il destino dei soldati pontifici provenienti dai loro paesi evidente agli occhi dei diplomatici il tentativo di tenere distinte le e figure di due generali uno Bixio ex braccio destro di Giuseppe Garibaldi l'impresa dei Mille e l'altro Cadorna uomo di fiducia
Invece di Vittorio Emanuele secondo in effetti Bixio e Cadorna
Tra loro non va tutto liscio a Bixio questa affidata una manovra diversiva sul Gianicolo Cadorna rimprovera in anni successivi una grande imperizia
Poi Paolo Mieli parla anche del dello scontro che ci sarà negli anni successivi appunto sulle circostanze sulla divisione per lo scontro sulla memoria anche tra e Bixio e Cadorna anche eredi i figli se ne occuparono una guerra scrive più avanti
Paolo Mieli combattuta in modo anomalo perfino con qualche eccesso di fair-play
In uno dei primi scontri viene fatto prigioniero dagli zuavi il tenente Carlo Crotti di Castiglione figlio di un deputato sabaudo ultrà che legale
Protti in omaggio alla famiglia da cui proviene viene affidato ai soldati del pontefice a suo cugino François de mai
Dello Stato maggiore pontificio questi lo ospiterà un paio di giorni dopo di che Crotti velari consigliato riconsegnato agli avamposti italiani ma nonostante questi accorgimenti nella Roma liberata alcuni nobili reagiranno all'ingresso
I piemontesi con grande spavento di Marchesi Crescenzi Snoopy Crescenzi riferisce ancora Antonio Di Pietro all'ultimo giorno dettata calmo detto anche e lavoro viaggiano Di Pietro non nascondevano l'angoscia che ci assale quando sentono lei grida morte ai fedeli del Papa più pratico e perciò meno bruciato il Principe Borghese che appena vede i soldati di Giuseppe Bessone Campari nel piazzale davanti al suo palazzo invita il generale ad accomodarsi dentro casa per tutto il tempo che riterrà per quel che ricatta che riguarda il popolo quasi tutti seguono l'esempio dei Torlonia principe Borghese si adattano
In un battibaleno
E si lasciano andare ai festeggiamenti grandi luminarie celebrano la vittoria degli invasori
I caffè cambiano nome all'istante si chiamano Cavour nazionale Italia c'è anche qualche episodio sgradevole una io unica lettera dell'ambasciatore prussiano monarca Mimma
Al cancelliere Bismarck racconta che si stanno cercando in banca gli autori dei numerosi omicidi e saccheggi
A cui l'ammirevole popolazione avuto il tempo di dedicarsi ecco poi Vialli ricorda il momento del plebiscito viene poi il momento del Plebiscito i sì sono quaranta mila ottocento settantacinque i no sono quarantasei lo zero virgola uno per certi incredibile
Il giornale unità cattolica ironizza sul fatto che più o no non si si è ritrovato a Roma solo quarantasei amici il Daily Telegraph che ha come corrispondente il conte mantovano Carlo arriva bene racconta non senza una punta di dileggio che a Marina non essendosi trovato un'urna sempre su busto di gesso di Vittorio Emanuele secondo la cui dalla cui sommità è stata praticata una fessura di modo che i marinesi possono depositare la scheda nella testa del re e galantuomo anche a Marino un risultato
Schiacciante diciamo così ai limiti del inverosimile a Marino mille duecentoventisei sì e un solo no e fioriscono anche le pubblicazioni il medievista e grande medievista schermi agli Gregorovius nei binari romani scrive sprezzante che cento cattivi giornali sono cresciuti come funghi sono stellati
In tutte le strade per queste parole riceve una severa rampogna Baggio scuole Carducci eh punto se Mieli
Ricorda il plebiscito e anche negli altri giornali se ne se ne parla plebiscito che fu organizzato i cui risultati furono riportati crea Vittorio Emanuele secondo da quel Michelangelo Caetani la figura che non viene ricordata in questo frangente che fu il primo nobile a cui fu affidata la gestione di Roma dopo nei giorni immediatamente successivi
Questo diciamo anche per in qualche modo i meriti di della famiglia granitica cani che era stato avverso nel mille ottocentoquarantotto ma da parte di un mondo che vedeva con favore l'unificazione italiana e ci sono anche divertenti memorie sulla discende di Michelangelo Carani quella successiva alla sua alla sua morte vediamo ancora da da
Dall'articolo di Paolo Mieli alcuni passaggi
Si pone ma a un certo punto subito dopo lei prime lezioni che si svolgono per il consiglio
Comunale Paolo Mieli cita anche un altro lavoro di Claudio Pavone gli inizi di Roma capitale si pone la questione
E la questione del Quirinale destinato a diventare la reggia dei Savoia
In realtà spiega mieli Pio Nono da molti anni non abitava più ma nel Palazzo del Quirinale nonostante fosse quello del mille ottocentoquarantasei si era svolto il conclave che aveva portato la sua elezione ma dopo rari pubblica romana e l'esilio a Gaeta il Pontefice
Aveva scelto di alloggiare in Vaticano in ogni caso come scrive
Anche il capo del governo Giovanni Lanza a Lamarmora c'era un fastidio Vittorio Emanuele secondo i terreni ripugna assai di qui risiedere in un palazzo contestato dal Papa
Non è da escludere scrive ridotto che Vittorio Emanuele fosse al corrente delle dicerie che dipingevano il Papa come un temibile iettatore
Fama di cui secondo il diplomatico francese di Devil il Pontefice stesso era consapevole i lavori distruzione di ristrutturazione durarono mesi
Mesi nel corso dei quali il sovrano trova ogni pretesto per rinviare la visita a Roma e poi Vittorio Emanuele arriverà a Roma alla fine dell'anno il trentuno dicembre del mille centosettanta perché c'era stata una terribile
Allusione uno straripamento del Tevere che aveva provato greca che ha portato gravi e disagi alla alla cittadinanza romana e quella fu l'occasione della prima vincitore della prima visita
Di Vittorio Emanuele secondo a Roma andiamo in conclusione di questo articolo di Paolo Mieli il decennale di Porta Pia verrà celebrato nel mille ottocentottanta con grande enfasi
Da capo del governo Benedetto Cairoli esponente della sinistra ex garibaldino nonché fratello dei caduti
A villa blocca il quarantennale nel mille novecentodieci
Sarà steste gelato dal grande sindaco anticlericale Ernesto Nathan in aperta polemica con il nuovo pontefice Pio decimo una presa di posizione quella di Nathan è ritenuta eccessiva democratiche stigmatizzata
Addirittura dal Times di Londra scrive
Mieli poi verranno i Patti lateranensi nel mille e novecentoventinove trascorreranno molti anni cento quaranta prima di giungere al venti settembre del due mila e i dieci in cui assieme a Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano e al sindaco Gianni Alemanno alle celebrazioni prenderà parte il cardinale Tarcisio Bertone segretario di Stato vaticano in rappresentanza di papa Benedetto sedicesimo solo quel giorno
Scrive ridotto è ricorda Paolo Mieli sarà sancita con parole ufficiali la chiusura di ogni contesa ma fino ad allora
Ad essere presenti il venti settembre di ogni anno a Porta Pia e ad onorare la ricorrenza saranno solo un pugno di laici assieme ai radicali
Di Marco Pannella e che abbiamo letto ampi passaggi ma in realtà l'articolo è molto lungo e ci sono moltissimi particolari interessanti che Paolo Mieli
Città ma riporta anche questo personale e conoscenza dal saggio di Vittorio Vidotto ed è e il titolo questo proprio relativo all'argomento di cui stiamo parlando venti settembre mille ottocento
Settanta l'articolo che vi abbiamo letto di Paolo Mieli A pagina trentadue e seguenti del Corriere della Sera delle sedici settembre
Di quest'anno andiamo avanti e così abbiamo detto la citazione anche dello storico francese Hubert e I.S. che professore di Storia università Paul Valéry di Montpellier ha scritto per non articolo per il Messaggero uscito il tredici settembre citato da a Paolo Mieli in realtà nel suo libro ma in questo articolo mi di ricostruzione
E io e si parla di un tema che gli ascoltatori di radio che alle forse ricorderanno tema molto caro a tempo ad Angiolo Bandinelli che insieme a Marco Pannella è sempre stato
Presente nel ricordo che ha vissuto il ricordo del venti settembre e ricordava quel contesto internazionale di quel venti settembre
Nel mille ottocentosettanta lo storico francese Università di Montpellier parla appunto di questo in questa edizione del suo articolo sul Messaggero delle tredici settembre pagina ventuno scrive
Dal mille ottocentoquarantanove la fra la Francia ostacolano il compimento dell'unità italiana occupando il Lazio
Ma il sedici luglio del mille ottocento settanta all'indomani del voto alla Camera francese sulle finanziamento della guerra contro il re di Prussia
Napoleone terzo scrisse una lettera personale RTI Italia annunciandogli il ritiro delle sue truppe da Roma se ma questo riportò tra virgolette di sua Maestà
Volesse promette lì di garantire le frontiere pontificie da ogni invasione cosa che il governo il Governo italiano accettò il trenta luglio
Iniziava così nella sorpresa generale questo processo avrebbe portato a alla conquista di Roma si grata con la presa di Porta Pia il venti settembre mille ottocento settanta da parte del quarto Corpo d'Armata del generale Raffaele Raffaele Cadorna in realtà poi con un esito che naturalmente sì francesi non avevano previsto nel mille ottocentosettanta in Francia
La priorità era la guerra con negli stati tedeschi ecco noi passiamo la parte finale di questo articolo ci sono molti particolari anche sulla composizione
Dei corpi militari che difendevano il ponteggi nel mille ottocentosettanta la Francia appunto era impegnata nella guerra con gli Stati tedeschi
I francesi in agosto evacuarono Civitavecchia per ragioni tanto militari in bisogno di truppe fresche sul fronte tedesco quanto diplomatiche appunto la ricerca della sostegni Damiano di cui abbiamo letto però senza abbandonare il papà di fronte a ciò Firenze aspettò scelse una prudente neutralità riservandosi
Di prendere militarmente romanzi le circostanze lo avessero permesso quali sono questi circostanza la sconfitta di Napoleone terzo asse D'Anna l'ascesa al potere dei repubblicani a Parigi il quattro settembre
Sblocca non la situazione mentre la comunità internazionale accettava la presa di Roma parte del Regno d'Italia e la Francia in un contesto di guerra totale con i rischi abbandona il Papa il dieci settembre alle tredici e venticinque l'ambasciatore italiano a Parigi Costantino Nigra telegrafo Fava al ministro degli Esteri
Visconti Venosta sul sfata il nuovo ministro degli esteri francese mi ha annunciato che la questione romana il governo francese preferirebbe lasciarci fare e anche che e ci lascerebbe fare con simpatia e poi i venti precipitano e precipitano come di stiamo racconta dopo un controcanto su Panorama ma che poi alla fine
Conclude Marcello Veneziani con queste parole con con mille novecento settanta alla fine tutto sommato sia Benedetto quel parto cesareo dice sì dice di centocinquanta anni fa che cd Roma Capitale
Ci sono valutazioni di angolazione particolare ma Roma caput mundi fissile Strings a capitale secondo Marcello Veneziani che mi scrive su Panorama nel sedici
Settembre anche anche Venezia ricorda poi le celebrazioni nei vari passaggi della storia italiana della storia un'Italia mille novecentosessantuno centenario dell'Unità d'Italia Giovanni ventitreesimo
Poi il cardinal Montini che diventato papà Paolo sesto celebrò oppure il centenario di Roma Capitale definirono provvidenziale L'Unità di Cali e l'avvento di Roma a capitale Montini
Dette ragione al laico scettico Prezzolini ecco sceglie Prezzolini
Veneziani citare questo punto di vista la Chiesa grazie venti settembre si era liberata in realtà del potere temporale non era più ristretta in un piccolo regno ma riprendeva la sua missione universale e spirituali sì alcuni dei passaggi
Del controcanto di Marcello veneziani della questione
Del venti settembre parla anche Walter Brando Muller perché cardinale che è stato presidente presidente emerito del Pontificio comitato di Scienze storiche ci occupato a lungo della figura di Pio Nono
Della Breccia di Porta Pia
E viene intervistato dal Messaggero ancora il tredici settembre
Il il cardinale Brando nulla dice che occorre Italia i cliché su o diciamo sul non Expedite sul sillaba addirittura dice maggior parte dei suoi critici hanno giudicato questo un documento repressivo anche se non lo sottoposero mai a uno studio approfondito centocinquanta anni dopo invece darli e riconoscere la visione lungimirante di Pio Nono chi individuo quello che poi sarebbe stato devastante
E appunto si riferisce a le e conseguenze probabilmente del comunismo
Della seconda metà del novecento ma appunto questa la a lettura domanda che viene fatta al cardinale Pio Nono non era un super reazionari la risposta del Cariani storico la maggior parte dei critici Rudi finisce esattamente Cosimo relazionare una persona fuori dal mondo il manto però non le enormi fioritura riferito una della pietà popolare
Che dice si registrò durante il suo pontificato dopo la rigidità dell'Illuminismo lo intervista Franca Gian soldatini
Però ricordiamo il conto dei di radicalica la lettura che ne fece Ernesto Rossi del sillaba con delle pagine davvero
Fulminanti e molto molto a corte chiudiamo eh chiudiamo con un editoriale che ancora indizione del Messaggero della tredici settembre
Ancora dedicato a Porta Pia porta via centocinquant'anni dopo Mario Aiello
Roma riparta dall'orgoglio fa la a bere c'è un po'anche la questione
Cita Mario Ajello della condizione della città in questi ultimi nei tempi ma in generale del nostro Paese scrive Ajello lo avevano capito centocinquant'anni fa statistica illuminati uomini di governo e non governatori più o meno nordisti mentre quelli sudisti dovrebbero rileggersi il Mazzini dell'Italia sarà ciò che il mezzogiorno sarà scrive
Aiello ripartire dalla breccia ecco ossia riconoscere la regia di Roma e attivarsi perché funzioni
Senza cadere nere Masci ismi territoriali e provincia lotti senza illudersi che le piccole patrie e le piccole invidie possono essere spacciate per modernità autonomistica
Senza rimpiangere vetero clericalismo mi perché ad essere battuta il venti settembre fu l'ultima trincea della più assolutistiche
Forcaiola concezione del potere e della società che coagulata intorno a sé ogni sorta di ostilità alla civiltà moderna e se Roma
Ma la amministrata ormai tutta una grande breccia ciò non deve diventare una inutile lagna ma uno stimolo a tornare all'ardore lungimirante di Porta Pia le parole di Mario Ajello tra l'altro anche a ricordare e ne parla Paolo Mieli nell'articolo abbiamo citato anche della reazione di Pio Nono dopo il venti settembre cioè anche del suo schierarsi contro gli ebrei contro la partecipazione ebraica alle fasi successive e alla rinascita
Della città anche grazie alla partecipazione della comunità ebraica e di questa storia avete l'opportunità di sapere dal lavoro fatto negli anni dalla storica Anna Foa
Ecco ma allora che significato ha davvero il ricordo la a memoria di questo venti settembre cento cinquant'anni dopo il mille ottocentosettanta
Acché significato possiamo attribuire alla storia a questa memoria di questo evento alla consapevolezza di un ricordo che è sempre un rilettura ma una rilettura consapevole di tutte le e contraddizioni anche dei tranelli diciamo della storia ecco possiamo tentare una lettura in questo senso con un la pubblicazione che trovate nelle edicole in questi giorni ad opera di Left il periodico Lefter che porta questo titolo Porta Pia centocinquanta la riconquista della laicità davvero ve lo consigliamo
Vi consigliamo di comprare questa edizione questo libro porta via centocinquanta perché contiene davvero
Dei contributi interessanti da un'angolazione che non trovate da altre parti cominciamo innanzitutto dalla introduzione l'introduzione di Maurizio Turco che il segretario del partito pratica vediamo che cosa scrive
Laicità libertà e Stato di diritto a cui sono forse queste le coordinate che ci possano orientare anche questo ricordo leggiamo
Laicità
Scrive Maurizio Turco è un termine che si presta a diverse interpretazioni a seconda dell'ambito nel quale il termine viene utilizzato qui parliamo della laicità intesa come principio fondante
Dello stato di diritto e dei diritti umani fondamentali
Va subito detto che la laicità e la libertà di avere una opinione ed è un principio principio che legittima tutte le opinioni che rispettano i diritti umani fondamentali
Non è un opinione tra le altre e nemmeno una fede non esiste dunque una sana laicità contrapposta a una laicità evidentemente insana
Che declina né laicismo come tentò di introdurre nel dibattito pubblico papa Ratzinger il primo gennaio del due mila e undici cioè fu una laicità che secondo Benedetto sedicesimo nei tempi moderni ha finito con l'assumere il significato di esclusione della religione dei suoi simboli dalla vita pubblica mediante il loro confinamento nell'ambito del privato e della coscienza individuale sono parole tra virgolette continua Rocco questo secondo il Papa emerito
è un atteggiamento speculare al fondamentalismo in quanto al pari di esso rifiuta il legittimo pluralismo il principio di laicità
Questo modo si genera una società ingiusta poiché non proporzionata la vera natura della persona umana rendendo impossibile l'affermazione di una pausa autentica e duratura di tutta la famiglia umana sono ancora parole di Benedetto sedicesimo ma questo spiega Maurizio Turco in terribile contraddizione con i concordati di inizio Novecento tra la Santa Sede
E i totalitarismi del tempo in particolare cioè nazista in Germania e fascista in Italia regimi la cui cifra era la discriminazione tout-court civile politica sociale anche religiosa
Quasi che fosse fatto acquisito che gli ebrei europei degli anni Trenta avessero meno diritti di altri popoli o la loro religione meno dignità di altre d'altronde l'antisemitismo era una delle cifre del cattolicesimo
Non è un caso che una delle organizzazioni religiose più ricche e potenti anche se non la più numerosa cerchi di modellare il concetto di laicità sulla base dei propri interessi materiali innanzitutto
Il principio di laicità forse proprio perché ben definito nella sua essenzialità e profondità mette al centro tutti gli esseri umani
Senza alcuna distinzioni di razza di colore di sesso di lingua di religione d'opinione politica o di quest'di qualsiasi altra opinione
Di origine nazionale o sociale che derivi da fortuna nascita o da qualsiasi altra situazione sono parole tra virgolette
Va detto è dimenticato chiaramente prosegue Maurizio Turco non va fatta alcuna distinzione tra religioni cosa che ciascuna religione invece vuole fare perché sarà anche che le maggiori giorni predicano che Dio sia solo uno ma poi ciascuno ha il suo che reclama essere ben diverso da quello degli altri e va anche detto che oggi i maggiori conflitti non sono provocati
Da e terrà nazioni fondate sullo stato di diritto quanto da quelle fondate sul principio della religione di Stato o politicamente autoritarie cioè fondate sulla negazione dello stato di diritto
Del quale uno dei pilastri fondanti e proprio la laicità
Questo induce ad affermare senza ombra di smentita che la laicità non è contro qualcosa o qualcuno mentre le confezioni e confessioni religiose si se non altro tra di loro e chi non la pensa come ciascuno di loro
Quello che ciascuna confezione religiosa professa come fine ultimo il bene dell'umanità ma essa non va intesa come tutta l'umanità bensì solo quella che crede nella stessa confezione
Questo ci porta a dire che è prudente che ad occuparsi del bene dell'umanità non siano le confessioni religiose mai laici se non altro perché per umanità intendono tutta l'umanità e non una parte di essa
è evidente è comprensibile che le confessioni religiose che sono fondate sulla discriminazione tra gli uomini in base alla religione
Tema no proprio il principio di non discriminazione che innanzitutto pone e diverse confessioni sullo stesso piano e all'interno dell'organizzazione statale che deve garantire tutto e tutti la il la laicità e dunque non solo un baluardo ma un pilastro fondamentale
Dello stato liberale fondato sullo stato di diritto e sui diritti umani fondamentali ancora oggi le confessioni religiose reclamano un rapporto speciale con il potere di protezione da parte dello Stato
Riservandosi il diritto di ingerenza negli affari di Stato
Anche se non dovrebbe essere più necessario ma ha comunque ribadito che nessuno vuole comprimere la libertà religiosa ma è proprio della laicità garantire la libertà religiosa a tutti
Singoli ed organizzazioni e alle stesse condizioni
Che altrimenti ciascuna religione se potesse riserverebbe solo a se stessa come ha fatto ogni qual volta potuto con questo non si può né si vuole però comprimere la laicità unicamente ad un principio che regola il rapporto tra lo stato nelle organizzazioni religiose anche se sono innanzitutto queste che la mettono in discussione quindi in pericolo
Perché la laicità è il principio attraverso il quale garantire la libertà di espressione
Di tutte e in qual sia si campo delle attività umane un principio che prevede e garantisce tutte le espressioni tranne quelle espressioni che mettono in pericolo la laicità questo perché come dicevamo all'inizio la laicità
Non è un'idea tra le idee e nemmeno una sede ma la garanzia per tutti di poter essere liberi
Esprimendo la propria individualità tant'è vero che chi è contro lo Stato laico e contro l'affermazione dei diritti umani
Ed è per uno Stato confessionale o autoritario che abbia il compito di censurare
E reprimere idee e comportamenti diversi dai propri facendo perno sulla differenza del genere umano per razza colore sesso lingua religione opinione politica e corsia si altra opinione origine nazionale o sociale in altre parole è lo Stato di diritto che hanno nella laicità uno dei suoi pilastri la garanzia per tutti di poter vivere la propria vita
Principio che troviamo incarnato
In modo chiaro e preciso nella Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America
Laddove cita come diritti inalienabili di tutti gli uomini la vita
La libertà il perseguimento della felicità quest'ultimo il diritto al perseguimento della Ficini felicità è il recepimento del pensiero di Gaetano Filangieri filosofo illuminista partenopeo
Ecco questa e l'introduzione a Porta Pia centocinquanta la riconquista della laicità vi abbiamo letto integralmente introduzione di Maurizio Turco il segretario del partito radicale perché ci sembra
Che ci dia davvero
Una Rocca una bussola per capire il valore e il significato profondo per la storia della nostra identità ma non solo la nostra appunto il venti settembre cosa trovate ancora in questo porta via centocinquanta abolire il Concordato contributi
Di una iniziativa storica del del partito radicale ma qui ci sono studi approfondimenti due secoli di Patti la Repubblica a sovranità limitata questi sono alcuni degli interventi poi ancora la Chiesa è libera e lo Stato punto di domanda ne scrive tanta libera Chiesa in poco libero Stato Andrea maestri per esempio ma i contenuti sono morti davvero non abbiamo il tempo di segnalare veri tutti
Anche Mirella Paracchini quante balle contro la r u quattro Straße otto sei e poi la sessualità oltre la legge Maria Gabriella Gatti te la do io la pillola Federico Tulli che poi anche interventi di Simona Maggiorelli che dirige Left una conversazione con Linda Laura Sabbadini non c'è più religione insomma poiché temi legati alla questione dell'ora di religione a scuola insomma sono davvero contenuti interessanti che ci fanno capire il significato di Porta Pia porta via centocinquanta la riconquista della laicità Left l'ho trovata in libreria è in edicola con questo ci fermiamo vi diamo appuntamento la settimana prossima