La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 29 minuti.
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Rubrica
10:00
9:35 - CAMERA
15:30 - SENATO
9:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
13:40 - Camera dei Deputati
Carina gli ascoltatori di radio radicale benvenuti a stampa e regime oggi il ventitré settembre
E ancora i gli echi delle elezioni sono sulle pagine dei giornali leggiamo subito quello che può essere il sommario di questa giornata attratta appunto tratto appunto dal dalle dai quotidiani italiani
Il dopo voto e quindi il PD con la richiesta di un rilancio dell'azione di governo
Segna il giorno successivo allo spoglio elettorale ma scoppia la resa dei conti all'interno del Movimento cinque Stelle Di Battista all'attacco e la peggiore sconfitta della storia e si apre una resa dei conti dentro le leadership Penta stellate
Ma anche nel centrodestra la competizione
A agita il dopo voto
Volano non proprio gli stacchi di stracci fra Sal Mineo Meloni ma si punzecchiano in due interviste l'ipotesi che ci sia stato un Bobo ricotta raggio nelle elezioni e in Puglia e in Campania contro Fitto e Caldoro agita le anime del centrodestra l'analisi del voto ancora
Il peso delle liste civiche e la nuova leadership dei governatori emerge dalla dalla valutazione di tutti i gli analisti e fin qui il dato elettorale poi ci sono ancora retroscena interessanti come quello che ci racconta il Messaggero sulle trattative di una candidatura comune
Escludendola raggi a Roma fra PD e Cinquestelle e parleremo anche di altri argomenti in particolare
Il decalogo del Vaticano sull'eutanasia il documento della Congregazione per la dottrina della fede che ovviamente e e e molto netto e quindi suscita commenti
Come sempre contrapposti ma vediamo i titoli dei quotidiani il Corriere della Sera
Governo il Pd chiede il rilancio Zingaretti noi primo partito ora le riforme e un piano per il messo Conte esclude il rimpasto lite nel Movimento cinque Stelle Di Battista la più grande sconfitta Trento e Mantova al centrosinistra Venezia al centrodestra spread giù
La Repubblica Movimento cinque Stelle la resa dei conti di Battista l'attacco con questi leader una sconfitta epocale alle regionali Phil con uno alla guerra tra bande
Lo scontro interno mette a rischio la maggioranza al Senato Conte non mi sento in bilico nessun'rimpasto Zingaretti fase nuova subito riforme e decreti sicurezza
La stampa Conte sposta il Governo a sinistra sì al dibattito sullo ius soli
Ai nuovi decreti sicurezza intervista a Orlando senza messa sanità ai privati la sconfitta scatena lo scontro tra i grillini Di Battista attacca e il peggior risultato di sempre
Il
Libero se siete coerenti tagliate subito non si son può aspettare il due mila ventitré per dare seguito alla volontà degli elettori Colle Parlamento trovino un accordo per indire presto nuove elezioni
Questo l'appello di del quotidiano di Pietro Senaldi che ieri lo aveva già fatto per bocca di Vittorio Feltri
E poi il fatto quotidiano l'alleanza Movimento cinque Stelle PD l'han fatta gli elettori il mattino
Giunta De Luca frena l'assalto il governatore i centristi molte conferme squadrate tecnica non cede sanità cultura e agricoltura
E poi ancora
Il messaggero il piano del Movimento cinque Stelle via dalla raggi l'Offerta perì Demba Zingaretti vicepremier e candidato condiviso per Roma
In cambio la Lombardia avrebbe l'appoggio del Movimento cinque Stelle del PD per diventare il nuovo presidente chiedo scusa in cambio la Lombardi avrebbe l'appoggio PD per diventare il nuovo presidente dell'azione e il giornale contesi piega al PD e i grillini esplodono il premier cede subito alla sinistra via i decreti sicurezza poi il manifesto stelle a strisce la débâcle o nel alle Regionali accende la miccia della polveriera dei Cinquestelle
Il Riformista
I magistrati portano a Repubblica lo scalpo di Zagaria torna in carcere con il cancro una questione di cui si era già discusso nelle settimane precedenti che ha un nuovo sviluppo
Il dubbio il Recovery di Bonafede la novità del ministro della Giustizia Cinquestelle le risorse dell'UE saranno investite anche per potenziare le misure alternative al carcere
Il domani appello all'Europa sui migranti è ora di cambiare tutto la riforma del Trattato di Dublino oggi la Commissione UE propone nuove regole e poi la verità la web da subito gli ordini al governo noi decidiamo a voi mettete i soldi altro che pioggia di miliardi l'anno prossimo
Sarà erogato appena il sei per cento del Recovery Fund
Ancora Il Sole ventiquattro Ore apre con un titolo sempre sulla UE lì aiuti del Recovery nella manovra letterati Dombrovskis e Gentiloni ai governi tenete conto del piano delle riforme confermato che la band droga al patto di stabilità continuerà anche nel due mila ventuno anche questa è una notizia interest importante che dovremo poi approfondire e poi ancora
Il quotidiano del sud in balia delle regioni di Stato
I capi delle regionali oggi osannati sono quelli che esprimono il mio prego Isma'del nord o a volte capace e la rassegnazione del sud a volte incapace
E questo il tema del dibattito del dell'editoriale di Roberto Napoletano che ritorna sul tema
Del rafforzamento della Conferenza Stato Regioni che diciamo fa da contraltare all'indebolimento del Parlamento dopo il risultato del referendum
Il tempo ora cambiate spartito il centrodestra non ha affatto perso le elezioni e Nicola Zingaretti non le ha vinte ma non c'è stata la spallata sperata al governo da qui al due mila ventitré
Bisogna abbaiare meno e mordi e di di più questo l'appello del direttore Franco Bechis agli uomini ai leader del centro
Milano Finanza benzina più verde dalla BCE
Francoforte e pronta a compiere altri green bond per favorire la sostenibilità finanziaria
E poi abbiamo il foglio chi apre con un titolo l'eutanasia è un crimine che non ammette complicità fine dei distinguo il siluro del Papa non risparmia neanche i cappellani
Il documento della congregazione per la dottrina della fede
E anche il titolo d'apertura dell'avvenire
Mai senza cure la Gong la Congregazione per la dottrina della fede la morte non è un diritto no al suicidio assistito un crimine l'eutanasia vedremo su questo ovviamente punti di vista e letture
Contrapposte e ne daremo conto durante la nostra rassegna stampa questi i titoli dei quotidiani
Entriamo adesso nel cuore delle notizie e in prima istanza e in nel rapporto che riceve una qualche tensione tra il partito vincitore per così dire delle elezioni rafforzato quanto meno dall'esito del voto il PD e l'inquilino di Palazzo Chigi Nicola Zingaretti
Chiede più gioco di squadra e detta la sua agenda ce n'è l'acconto il Corriere della Sera a pagina due con un articolo di Maria Teresa Meli
E che dice
Nicola Zingaretti si è presentato nella sala stampa del saremo per dettare l'agenda della maggioranza
Al partito al governo anzi a quest'ultimo propone una nuova agenda perché si è aperta una fase nuova e a Giuseppe Conte il leader del PD manda un preciso messaggio ci auguriamo che si rafforzi il gioco di squadra
Anche per l'elezione del prossimo capo dello Stato tradotto niente più fughe in solitaria del premier ma decisioni collegiali questa la lettura che ne da Maria Teresa Meli al Governo il segretario dei miti ed è che le modifiche dei decreti sicurezza vengono approvate nel primo Consiglio dei ministri utile
E poi bisogna entrare nel vivo del Recovery Fund decidere che fare di quei soldi che a suo giudizio devono servire anche per un piano di occupazione giovanile e femminile
Sulle Coveri Fund sarà utile anche la collaborazione delle opposizioni e sottolinea il segretario Dem Forza Italia ha già dato segnali in questo senso
Infine il messe niente approcci ideologici al tema e per deliberare le contrarietà dei Cinque Stelle Zingaretti propone a Roberto Speranza
Di presentare un grande piano per la sanità queste le richieste al governo nell'Elenco non c'è il rispetto di il rimpasto è una questione che compie valuterà nella sua autonomia scrive Maria Teresa Meli riportando le dichiarazioni
Di Zingaretti
E non c'è nemmeno l'ingresso di Zingaretti al governo con i galloni di vicepremier
Io nell'esecutivo non c'è nessuna rivendicazione di un posto anche se nel Pd
C'è chi ancora convinto che se il segretario entrasse nel governo sarebbe più facile mandare in porto le proposte dei pm eppure Renzi si mostra favorevole all'ipotesi scrive Maria Teresa Meli
Ma Zingaretti ha delle richieste anche nei confronti della maggioranza perché va aperta la fase due delle riforme quindi il segretario dei Mannucci ha una proposta
PD per il superamento del bicameralismo paritario che viene incontro alle richieste di Matteo Renzi
Al quale si chiede in cambio di dare il via libera alla riforma elettorale poi il leader del M sollecita la riforma dei regolamenti parlamentari inevitabile con il dimezzamento di deputati e senatori questa la posizione del PD il giorno dopo
Il risultati elettorali e Conte come risponde Conte risponde con molta prudenza come suo come consueto fare e con una lettura un po'diversa chiede da il Corriere della Sera e la Repubblica leggiamo i due retroscena il primo di Monica Guerzoni il secondo invece della Repubblica
Porta la firma di Tommaso Ciriaco
Secondo la Guerzoni quel che preme a a acconti e scrive
Monica Guerzoni
E smentire chi per sperava di mandarlo a casa non mi sono mai sentito in bilico e non mi sento inamovibile questa la frase fatta trapelare ieri
Da da Giuseppe Conte ma se non saremo capaci di attuare i progetti del Recovery Fund io sarò il primo a dire che il governo deve andare a casa con ignominia
Il tema del dopo voto il RIS il rimpasto il conte non schiva la domanda chi più di ogni altra lo tormenta sono contento della squadra perché coesa
I ministri hanno lavorato con grande impegno quindi rimpasto non è all'ordine del giorno
E ancora perché sia chiaro che non ci pensa proprio io non ne avverto assolutamente l'esigenza e poi aggiunge Conti non mi sembra che il Pd ponga il tema del rimpasto ma pone un problema di rilancio dell'azione di governo
E quando gli si fa notare che Zingaretti lo incalza sui fondi europei per la serenità di nuovo lui smentisce attriti il Paese deve correre quindi anche io ho fretta come vedete io zingare ti siamo in assoluta sintonia
Non è del tutto così scrive tutto Monica Guerzoni a cominciare proprio dai trentasette miliardi del Meis
Idem e si preparano ad alzare la voce mentre Conte non fa che frenare prima bisogna elaborare un piano per la sanità dopodiché andremo a vedere quanto costa
Sì messe e non messe una questione pregiudiziale su cui non mi pronuncio il non detto è che il premier ritiene inevitabile una spaccatura di Cinquestelle al Senato col forte rischio di innescare una crisi e proprio su questa su questo rischio che agita evidentemente il giorno dopo le elezioni e spiega anche quella fase
Molto sibillina e non mi sono mai sentito in bilico prima non mi sento inamovibile adesso cioè Conte valuta i rischi di una deflagrazione all'interno del movimento e questa è la cosa che preoccupa di più sia anche rispetto alla tenuta della maggioranza in Parlamento perché si assottigliano i consensi vediamo ne parla in maniera più esplicita e più diciamo penetrante Tommaso Ciriaco nel suo il e retroscena
Rischiamo ammette Giuseppe Conte raggiungendo attraverso i suoi canali Nicola Zingaretti con un certo imbarazzo il Presidente del Consiglio chiede al segretario del Pd di avere pazienza
Ancora per un po'almeno fino agli Stati generali del Movimento cinque Stelle
Sì auto infligge il premier una virata strategica a sole ventiquattro ore dal giorno lieto della vittoria elettorale rischiamo la crisi sostiene il premier perché il movimento e fuori controllo al Senato la scissione
E dietro l'angolo questo pensano a Palazzo Chigi anche se in realtà basterebbe una manciata di defezioni a ribaltare tutto e quindi certo e doveroso ascoltare le richieste del Pd che tanto ha pazientato in questi mesi ma è altrettanto doveroso tenere in considerazione i rischi di sfidare la pancia grillina
Ammette insomma che in questo momento a Palazzo Madama non c'è una maggioranza giallorossa certa sul permesso che difficilmente potrà esserci sullo ius soli
Che nell'immediato la sfida meno complesse quella di ritoccare i decreti sicurezza il premier reclama
Uno sforzo collettivo ai ministri
Sui ministri governo a a ai ministri governisti del Movimento cinque Stelle l'unico modo per assicurare in tempi brevi una leadership collegiale del movimento
Il problema e che non c'è direttorio che tenga di fronte ai numeri incerti di Palazzo Madama
Sono i cui libri che non sono destinati a cambiare con la sola forza del pensiero né allontanando le scelte e questo anche perché il margine del pallottoliere è reso ancora più sottile dalle elezioni suppletive
In Sardegna ricordiamoci questo dato che hanno consegnato
Al centro destra
Un altro senatore riducendo il vantaggio giallorosso ecco in particolare sul messe Conte spiega al Nazareno dopo aver chiesto ai suoi un rapporto tra tutte le anime del movimento che ci sono quaranta voti Grillini in bilico tra Camera e Senato certo si può immaginare un meccanismo che coinvolga qualche volenteroso della maggioranza ecco qui
Questa affermazione fa il paio con l'appello di Zingaretti ad aprire il dialogo a Forza Italia evidentemente
Ma forse l'effetto dice Conte di un'apertura di questo tipo sarebbe quello di animare un numero maggiore di dissidenti rafforzando l'eventuale scissione soprattutto se Alessandro Di Battista come sembra insegue apertamente
L'avvocato con l'intento di sgambettare
Insomma in concreto si chiede Ciriaco in una situazione così preoccupante così e fibrillante e con una atteggiamento una ma una lettura che veda Conte ancora più preoccupata è prudenziale che cosa può offrire il premier al PD in concreto
Visto che solo ventiquattro ore prima aveva chiamato Zingaretti per promette avvii la massima centralità politica ecco che cosa può finire e non risponde
Così i decreti sicurezza almeno su quel punto dell'agenda è possibile procedere li porteremo al più presto in Consiglio dei ministri
Che sul resto purtroppo c'è da attendere il problema è che Zingaretti sembra stufo di aspettare l'ha fatto capire quando era debole figurarsi ora che tutti gli riconoscono la vittoria sul messi in particolare ecco allora che Conte si ritrova al bivio quanto sfidare il PD quanto destabilizzare il movimento di gesto il rimpasto non ci sarà come anticipato da Repubblica almeno nel breve periodo
Non gli resta che insistere sulle Coveri la sfida epocale della nostra priorità sperando che al Nazareno la pazienza non segni già la spia rossa della riserva
E quindi Conte e preoccupato sul rischio da una parte che la scissione
Dei cinque Stelle produca l'infarto della maggioranza parlamentare dall'altro che il Pd anche rafforzato
Dalla voto delle lezioni ma anche preoccupato di garantire al proprio elettorato una operatività del Governo che finora non c'è stata possa valutare l'ipotesi di una crisi di fronte a un'impasse
Come la soluzione sfidando la lega rincuorato dai consensi che sono giunti a Zingaretti in queste urne
E starà queste due pressioni si trova l'inquilino di Palazzo Chigi Giuseppe Conte questa la lettura che ne danno i quotidiani mi pare abbastanza fedele leggiamo poi un po'quello che esce dalle anime del PD
Il lo stratega occulto l'occulto non può nel senso che è sempre dietro le quinte ma è sempre molto presente deve in qualche modo anche l'ispiratore della di molte iniziative di molte prese di posizione della segreteria Zingaretti lo sappiamo Goffredo Bettini che in questa estate si è prodotto in una quantità di interviste molto molto frequenti sui quotidiani non manca anche stavolta di far sentire la sua voce due giorni dopo
Il voto e lo fa con un'intervista al Corriere della Sera
Nella quale dice alcune cose sostanzialmente ripete un po'quello che ha detto Zingaretti fa capire anche stavolta di esserne l'ispiratore anzitutto dice
Gianni De Luca ed Emiliano hanno vinto nettamente anche per un voto disgiunto che è stato possibile grazie ad un profilo unitario del Pd
Non respingente abbiamo potuto chiedere e ottenere il voto utile perché siamo stati percepiti al contrario del passato come accoglienti
Non boriosi non ostili agli altri nel voto al PD si è espressa la cosiddetta vocazione maggioritaria nei processi reali nella battaglia ideale politica non in modo ideologico e prepotente
Questa la lettura che da Bettini e perfettamente consonante con quello anche che ha spiegato Zingaretti
Il PD è il primo partito italiano dice ancora Bettini
Si diano pace quelli che lo volevano morto o sostenevano che stavamo sbagliando tutto ci consideravano subalterni a Di Maio
Tuttavia non gioisco delle difficoltà dei Cinque Stelle e di altri alleati certamente la nuova forza del Pd potrà garantire quel salto di qualità anche da me più volte invocato una maggiore sintonia tra i partiti di governo essenziale per ricostruire l'Italia dopo l'emergenza Giuseppe Conte gli chiede
Maria Teresa Meli in campagna elettorale non si è fatto vedere che ha lasciato solo Zingaretti come giudica questo atteggiamento
Il premier dice Bettini si è speso per un'alleanza simile a quella nazionali in tutti i territori il suo appello non è stato accolto e naturale che questo abbia imposto un suo maggiore riserbo
Che pensa ancora che sia necessario un rimpasto gli chiede ancora
La la Meli il PD non vuole poltrone o equilibri di potere più vantaggiosi vedete sono non sembra e la fotocopia diciamo
Del del linguaggio di Zingaretti piuttosto da tempo indichiamo l'esigenza di un rafforzamento politico e programmatico della coalizione attorno a Conte spetta al premier trovare i modi per realizzarlo
E poi Rispetto l'appello finale alla alla agli alleati scissionisti per così dire della coalizione rispetto Renzi
Calenda ed Emma Bonino diversi tra loro ma tutti di valore
Farebbero bene tuttavia ad ammettere che i loro singoli progetti non hanno prospettive
Trovino il modo di unire quell'aura Laura quell'area per farla contare in modo costruttivo nell'azione dell'attuale esecutivo anche di loro c'è bisogno è il momento della responsabilità per un patto politico e programmatico
Che dia certezza all'Italia nel corso di tutta la legislatura
Tanto ecumenico e conciliante come vedete da queste parole e Goffredo Bettini quanto imprudente attratti forse anche rozzo e invece Andrea Romano nei confronti degli alleati
Si toglie molti sassolini nell'intervista che li fa Davide de David Hale garanti sul sul foglio
Non c'è spazio dice Romano per i partiti personali rimanere nel Pd è stata la scelta giusta Renzi non mi ha ascoltato dice al foglio
Il ragionamento dice Romano vale per Renzi ma anche per Carlo Calenda il condomino liberale affollato ma non molto consistente Italia viva azione più Europa
Questa discussione si riallaccia quella vecchissima sul terzo polo e però una discussione teorica chi va a Calata nella realtà
E un conto dice Romano erano i popolari negli anni novanta eredi della tradizione democristiana un altro conterà Mario Monti quello era sì un partito personale
Ma Monti nel bene e nel male ha salvato l'Italia
Quel che è nato nello spazio dal Pd e cinque stelle e lega non è evidentemente sufficiente anche perché spiega Romano il PD non è quella caricatura che ne fanno i nostri avversari siamo un partito plurale non siamo diventati podere mosso nel condominio liberali invece dice ancora Romano hai una sommatoria di avventurismi personali c'è Emma Bonino chi è l'erede di una storia esaurita oddio come si può definire una storia esaurita la storia radicale
Di cui peraltro in questo momento c'è tanto bisogno nel Paese mi sembra un pochino
Avventato poi c'è Renzi con tutto il bene che ti voglio ma lo devo dire seppure a malincuore ha sbagliato è un dato di fatto conclamato ormai ed è la prova che è stato giusto da stare nel Pd
La nostra è stata una scommessa costruite insieme Renzi non era legata alla persona
Ma una battaglia culturale su Calenda stendo un via lo per velo pietoso su di lui e la sua gigantesca arroganza
Ai limiti della mitomani I insomma si toglie tanti tra Sasso lini Romano di politico in tutto questo c'è molto poco anche perché e c'è quel trenta per cento di no che vota contro le indicazioni
Delle segreterie dei partiti anche della segreteria
Di Zingaretti che avevo indicato il sì e che rappresenta un messaggio chiaro che non tutti si riconoscono diciamo in questo tratto bipolare della democrazia italiana e che quindi esperienze diverse accenti diversi liberali riformisti socialisti radicali sono alquanto vivi nella democrazia italiana ancorché forse ancora sotto traccia ma
Hanno uno spazio un'agibilità che il non riconoscerla significa evidentemente peccare di arroganza e mi pare che in questa intervista Romano lo faccia ampiamente dopodiché ce Andrea Orlando Andrea Orlando un altro esponente ed M che invece si fa intervistare dalla stampa si fa intervistare dalla stampa e
E che cosa dice Andrea Orlando
Vediamolo subito andiamo a cercare nella pila dei quotidiani il giornale di Massimo Giannini che si è nascosto ma talvolta i giornali sono sempre di più fra l'altro si è aggiunto come sapete anche il domani e quindi meno male il pluralismo è bello proprio perché è vario ed è molteplice
Però talvolta poi i giornali si nascondono ma l'abbiamo trovato eccolo qui ora via le leggi di Salvini poi discuteremo del resto
Sentite romano naturalmente su un Teggiano mo'alcuni brani di questa intervista molto lunga il lavoro fatto sulle modifiche dei decreti Salvini deve essere licenziato rapidamente dice
Il vice segretario del ma a Fabio Martini che lo intervista sulla Stampa poi discuteremo del resto ma una cosa alla volta non abbiamo mai dato ultimatum e non li daremo adesso quindi questo spiega che c'è una parola d'ordine all'interno del partito democratico prudenza prudenza in Romano prudenza in Bettini prudenze enzimi eretti perché probabilmente i tre leader condividono assai bene le preoccupazioni di Conte sulla tenuta della alleato pentastellato che e in grandissima fibrillazione e quindi il rischio e l'errore di stravincere il dopo dopo il giorno dopo le elezioni non li illude non li solletica tutt'altro storicamente qui poi c'è i temi nel merito il tema del messe come lo mette Romano permesso
Dice la discussione non deve essere messe sì ho messo il no
Ma semmai se vogliamo mantenere la natura pubblica della sanità oppure no e queste un tema messa messa così fa capire e un tema che potrebbe anche aprire una breccia nell'ostilità di cinque stelle no nel muro dei Cinque Stelle storicamente lo Stato non ha capacità di Investimenti
E quando li ha fatti ha dovuto esercitarsi in forme molto ardite di coinvolgimento dei privati che poi hanno indebolito la natura
Universalistica del servizio sanitario cioè dice Orlando facciamo capire i Cinquestelle che rifiutare il messe significa di fronte alle necessità di ammodernamento del sistema sanitario
Di fatto consegnare la ancora di più la sanità ai privati e quindi su questo forse troveremo dentro il Movimento cinque Stelle una qualche adesione poi
Parla anche del del risultato delle Regionali tre fattori dice hanno condizionato il risultato positivo
In primo luogo un giudizio positivo su come il governo ha gestito la crisi del Covi d'e come si è posizionato in Europa
In secondo luogo sono stati premiati i governatori in carica di entrambi gli schieramenti che sono apparsi credibili nella gestione della pandemia infine il PD è stato premiato per il ruolo svolto come forza
Che ha cercato di costruire e allargare le coalizioni diventando convincente del messaggio unitario contro la destra
Di Maio propone di rendere stabilì l'alleanza gli chiede Martini
Un'opportunità o un rischio di abbraccia di abbraccio se non mortale almeno asfissiante
E sentite cosa risponde Romano una strada necessaria se si vuole allargare il centrosinistra complicata ma necessaria tanto più alle prossime amministrative quando serviranno coalizioni più ampie il PD non deve avere paura di questa sfida e non penso che esista
Che l'esito sia la i grilli Zazie ione il PD ha interesse a ricostruire una dinamica diversa da quella di due anni fa
Quando il bipolarismo rischiava di essere tra populismi il voto ci dice che dove si è fatta questa alleanza il centrosinistra tiene o si rafforza
Se prendiamo come riferimento le europee quando il centrodestra aveva raggiunto percentuali altissime
Questa la valutazione di di Hong Orlando e questo ci riporta anche un po'alla
Alla all'analisi del voto che forse ci conviene fare adesso ci sono nei quotidiani
Alcuni alcuni contributi molto interessanti ne cito in particolare tre c'è quello che fa il Corriere della Sera a pagina dieci
Con degli articoli di Benedetto riparato Benedetto d'Errico Marro che riportano i dati del Cattaneo c'è
Il contributo di Nando Pagnoncelli sempre sul Corriere Polcenigo Diamanti sulla Repubblica e c'è Alessandra Ghisleri sulla stampa vediamo di leggere molto sinteticamente quello che esce da queste analisi il peso di partiti e liste civiche Pd primo nelle regioni i voti
Del movimento cinque Stelle a Zaia e De Luca questo mi pare un dato importante perfino a Zaia c'è stata questa trasmigrazione in Veneto altrimenti non si potrebbe spiegare il settantacinque per cento
Del presidente
Se veneto il Pd tiene scrivevano scrivono Benedetto e Marro sul Corriere della Sera citando i dati del Cattaneo
E il party ed è il partito che incassa più voti alle regionali segue la lega in flessione cadono i Cinquestelle la discesa di Forza Italia e più lenta ma costante
Mentre continua a crescere Fratelli d'Italia che al sud è il primo partito del centrodestra così si muove la politica
Italiana stando al quadro elaborato dall'Istituto Cattaneo all'indomani dalle regionali e la Ghisleri poi Cifa annotare ci dice sulla stampa che
Analizzando l'area di governo ci si accorge scrive Alessandra Ghisleri chi si è molto avvicinata all'area del centrodestra
La distanza che separa i due schieramenti oggi pari al due per cento rispetto ai sei sette punti di qualche mese fa questa l'analisi di Alessandra Ghisleri sulla stampa torniamo al Cattaneo
I il successo dei governatori del PD si deve in parte però dice anche alla capacità che hanno avuto di attrarre i voti dell'elettorato di Cinquestelle questo lo si era intuito fin dalla sera
Di lunedì lo si vede dall'analisi dei flussi del Cattaneo il dato campano impressionante il settanta per ottanta per cento di chi abbiamo votato cinque stelle un anno fa adesso scelto De Luca
E in Toscana il voto di Cinquestelle in uscita si divide quasi equamente tra Gianni e il candidato del Movimento cinque Stelle Galletti
Che il hanno scusate canta Giani il candidato e il candidato del centrodestra credo in Puglia e circa un elettore su cinque a può optare per Emiliano
D'altronde l'attrattività di De Luca e trasversale conserva buona parte dei voti del centrosinistra e mo'e ruba molto
Persino alla lega e questo poi vedremo questo dato il fatto che gli elettori della lega possano in campagna aver votato per De Luca
è è oggetto anche di analisi sospetti all'interno del centrodestra vedremo
I flussi elaborati al Cattaneo confermano anche il flop dell'asse giallorosso nell'unica regione dove l'accordo c'è stato in Liguria
L'alleanza non vale la somma di Pd e cinque stelle che invertono buona parte dei propri elettori soprattutto i grillini quasi il quaranta per cento verso Totti e questo è un dato che deve far riflettere
Questo è un dato che deve far riflettere rispetto all'idea di alleanze tra Pd e Cinquestelle sulle amministrative il Cattaneo non sembra confermare almeno in Liguria il successo di questa prospettiva altrettanto chiaro e diciamo il dato
Psico sociologo su so Spizzico sociologico diciamo della dell'elettore del sì e dell'elettore del no lo fa a Nando Pagnoncelli nella sua analisi sul Corriere della Sera
I favorevoli alla riforma quindi al taglio dei parlamentari scrive sono più presenti nei comuni di dimensioni medio piccole rispetto ai capoluoghi nelle periferie rispetto ai centri cittadini le regioni del centro sud rispetto a quelli del Centro-Nord
è una geopolitica un'agiografia del voto molto simile a quella del di Brecht Seat è molto simile anche a quella se vogliamo
Di due anni fa ricordate la la il Didoni fa di quattro anni fa del risultato del no alla riforma costituzionale di Matteo Renzi nel Paese i si raggiungono un consenso più ampio
Tra gli elettori di trentacinque quarantanove anni pensate tra coloro che hanno la licenza elementare o nessun titolo tra gli operai le casalinghe i ceti impiegatizia
Tra chi si informa esclusivamente o prevalentemente tramite la tv
è tra le persone che dichiarano di non in utilizzare nessun mezzo di informazione quindi diciamo una debolezza del dato culturale del del dato censita Ario per così dire e una per i figli periferici TAC del dato geografico corrispondono alla tipologia del sì dice Pagnoncelli il nodo prevale solo tali strumenti studenti e questo è un dato che deve far riflettere gli studenti al cinquantuno virgola sei per cento quindi in maggioranza votano per il no
E ottiene maggiore seguito tra gli elettori più giovani
Con il trentotto e quattro per cento tra i laureati quarantasei per cento tra gli imprenditori ceti dirigenti
Tra coloro che si informano prevalentemente tramite internet e tra i frequentatori dei social network tra gli utilizzatori di Twitter rispetto a quelli di Facebook ora qui ci sono due letture di questa di questo campione
è è quella che dice sì Luck una certa classe dirigente autoreferenziale viva arroccata
Nella sua percentuale minoritaria a difesa della democrazia rappresentativa mentre le sirene del populismo l'assediano così come le sirene di Breaks sita assediarono la stessa tipologia sociale
In Gran Bretagna ma c'è anche una lettura che dice stiamo attenti forse le sirene del populismo che hanno soffiato per sul sulla Società Italiana per anni cominciano a non essere più tanto ascoltate perché se i giovani e gli studenti sono Anci anticipatori di tendenze presenti nell'elettorato e forse a quelle sirene gli studenti hanno messo i primi tappi alle orecchie visto che hanno votato no queste un dato su cui ci se diciamo riteniamo che possano esserci ulteriori approfondimenti in entrambi gli schieramenti il merito della riforma riguardato una minoranza anche questo è un elemento evidentemente
Perché come già ricordato le competenze in ambito giuridico istituzionale sono patrimonio di pochi e per la maggioranza degli italiani è risultato arduo capire le implicazioni della riforma
Per i più hanno avuto peso gli aspetti più emotivi e simbolici è stato un voto fra politica e antipolitica demo voto a difesa della democrazia diciamo delegata e voto da a difesa della democrazia Inter disintermediata
Questa è stata la percezione dell'elettorato e su questa percezione l'elettorato si è diviso lungo queste linee di faglia dice Pagnoncelli molto interessante molto interessante
Che cosa vi posso aggiungere ancora ovviamente a questo quadro politico prima di leggere una interessantissime analisi di Stefano Cappellini sulla Repubblica
Vediamo che succede dall'altro corno del del fronte dell'alleanza di governo e cioè il corno dei Cinque Stelle c'è una resa dei conti come come vi dicevo in apertura e come segnalano un po'tutte
Le le i giornali italiani
E Di Battista va all'attacco e dice il peggior risultato della storia il terremoto che ci si aspettava scrive Alessandro Trocino
Sul corriere della Sera ci ha messo ventiquattro ore ad arrivare ma poi ha scosso i Cinque Stelle dalle fondamenta e alla fine del movimento tellurico resta quel che nell'aria da mesi se non da anni la sfida tra Luigi Di Maio in corsa per tornare sulla tolda di comando e Alessandro Di Battista
Che prova arrestare impartita il giorno dopo la vittoria del referendum e la sconfitta alle Regionali
La sfida viene allo scoperto Max Bugani collaboratori di Virginia Raggi parla di otto milioni di voti persi in due anni e spalleggia Di Battista a furia di sale Fini gaudenti faremo la fine di Narciso dice
Di Maio continua a proporsi come leader di fatto intestandosi la vittoria denunciando gli errori di altri e rivendicando la necessità delle alleanze poi ecco Di Battista entrare in scivolata con una diretta dirompente nella quale critica l'eccesso di esultanza per la più grande sconfitta della storia del Movimento cinque Stelle il passaggio più delicato e sulla leadership
Una crisi identitaria non si risolve cambiando Tizio con Caio facendo tornare Sempronio poi due riferimenti Chiara Di Maio la leadership forte c'è stata e abbiamo dimezzato i voti con la sconfitta epocale alle ultime europee
Di Maio dice
Trocino è sconcertato Di Battista non avrebbe in mente nessuna scissione
Non ne ha più ne forse e ci starebbe anche a rientrare in partita secondo Di Maio quello che davvero non gli va giù e il richiamo all'alleanza con il Pd qualche probabile conclude Trocino
E e che si andrà a una leadership collegiale si fanno già i nomi
Dentro Di Maio Di Battista Paola Taverna Carla Ruocco e un uomo di fico e Crimi crine infuriato stufo di essere preso a schiaffi da tutti compreso Casaleggio
Chi ha fallito il blitz c'è un voto anticipato del leader su Rousseau proprio per questo in molti ora temono una sorpresa del figlio del fondatore
Il fatto Quotidiano diciamo
Il giornale vicino alla leadership pentastellato ai al diciamo anche al mondo pentastellato né da una lettura più o meno simile
La crisi scrive
Lui Luca De Carolis a pagina tre il titolo del suo articolo diventa guerra tre inizia Dimaio fisico e Di Battista e chissà che tra i due litiganti Di Maio Di Battista diciamo la posizione di mediazione più moderata di fico non debba trarne un vantaggio vedremo come andrà a finire certo e e che il destino dell'alleanza
Con il Pd
E anche delle riforme che il Pd pretende e delle accelerazioni che il Pd pretende dal governo
E e purtroppo è atteso alla fibrillazione di Hu un movimento che e in disfacimento nelle urne e che ora diciamo fa volare un po'gli stracci e questo ovviamente proprio Bala maggioranza
Che cosa possiamo vedere ancora su questo fronte tuttavia non mancano evidentemente i segnali di contatto fra il Pd e i Cinquestelle che vanno nella direzione opposta cioè Lia la tessitura del dialogo
Tra chi all'interno del movimento e all'interno dei cinque Stelle quell'alleanza la vuole quindi l'ala certamente non di Di Battista ma Rava che fa capo a Luigi Di Maio ne dà conto il messaggero con un retroscena interessante
Nel quale sì ipotizza l'ipotesi di un accordo sulla candidatura a al sindaco di Roma di una un nome condiviso superando evidentemente l'esperienza della rapaci ne parla Mario Ajello a pagina sette sul Messaggero
Eccolo qui dove sta
No a pagina sette ho sbagliato A pagina a pagina tre sul Messaggero tra Demme cinque stelle un piano per non ricandidare raggi
Fatte le regionali ora la questione Roma e c'è un piano del Movimento cinque Stelle che si intreccia con l'ipotesi del rimpasto ancora respinta da Zingaretti ma solo in parte
E chi lo conosce sostiene che in realtà Nicola non per motivi Diego ma di stabilità politica sarebbe stuzzicato
Ai piani alti del movimento stellato si ragiona così Zingaretti entrerà nel governo e si voterà per il Lazio insieme alle comunali di Roma nel due mila ventuno a quel punto scatterà
Il piano Grillo demmo in cottura ai Cinquestelle la candidatura alla Pisana della lombardi che con sigarette a un'intesa non recente
E per il campo Campidoglio una candidatura civica condivisa su Franco Gabrielli l'accordo e possibilissimo se non fosse il capo della polizia
Vuole continuare a fare ciò che fa
Ho Suede ma Sassoli
Il quale continua a dirsi indisponibile ma che assicurano i vertici del movimento stellato avrebbe anche in qualche modo la simpatia del Colle e al Colle non si può dire di no Fantaisie e colubro elucubrazioni
Quel che è certo è che nel giro di pochi giorni la questione Roma dovrà avere una accelerazione perché o il rimpasto si fa subito o non si fa più
L'intesa Grillo dentari il Campidoglio a cui Zingaretti sta lavorando e che rientri in quel patto sulle comunali che Di Maio ha proposto il PD
E che poi e che e parte della cordone di governo prevede ovviamente il ridurre il ritiro di Virginia Raggi
Insomma è una come dire è un retroscena molto futuribile devo dire perché al momento non mi pare che questi accelerazioni siano possibili alla luce appunto di quanto fibrillare la maggioranza e alla luce delle scadenze anche dell'atteggiamento prudenziale di Zingaretti rispetto a una sua ipotesi
Di partecipazione al governo però è possibile che questo scenario invece si riveli
Più attuale col passare dei mesi vedremo
Resta il fatto che diciamo il rapporto fra Pd e Cinquestelle e un rapporto da cui dipende la possibilità per il governo di fare quel cambio di passo richiesto dal paese o piuttosto di continuare a galleggiare
Rinviando la soluzione dei problemi e soprattutto mettendo anche rischiando di vanificare anche la grande messe di fondi pubblici europei che sta per piovere sull'Italia
Stefano Cappellini sulla Repubblica
Fa un Bilancio di questo rapporto molto originale
Vi invito a leggerlo tutto questo fondo perché e un fondo di grande qualità
E parte ovviamente spiegandoci qual è la situazione all'interno del Movimento cinque Stelle rafforzate infuria per il risultato del referendum sul taglio dei parlamentari dice e durata meno di ventiquattro ore
Il tempo di qualche selfie sorridente con calici e forbici e il Movimento cinque Stelle e tornato
All'attività principale degli ultimi mesi la guerra per bande ci sono i governisti chiedono di andare avanti con l'esperimento di alleanza del Pd ma anche i governisti anti Di Maio ti chiedono la stessa cosa però con il definitivo passo indietro dell'ex capo politico ci sono gli anti governo Istituto di Battista che ne caldeggiano l'elezione
Al leader del movimento insieme alla fine della stagione giallorossa egli anti governisti anti Di Battista che forse chiedono anche essi qualcosa ma nel caso vi informeremo più avanti
Tutti chiedono ma non sanno a chi dato che il Movimento cinque Stelle un capo non ce la a meno di non fingere che sia il reggente Vito Crimi finzione eccessiva
Persino per l'ormai esperita sperimentato tartufi Isma'grillino
E disegnata diciamo con eleganza questa geografia
Spiega
Cappellini va al cuore del problema cioè che cosa vuol dire per il Pd governare altri due anni e mezzo con una forza che non ha ancora deciso cosa fare da grande è un problema dice
Stefano Cappellini da non sottovalutare per Nicola Zingaretti
In questo senso il successo alle Regionali persino un rischio per il Pd
Quello di cullarsi sulla buona risposta degli elettori per acconciarsi ad andare avanti come accaduto fin qui rinviando sminuendo trattando ribasso
Ora infatti si ricomincia con il vecchio copione l'agenda di governo è un'incognita i cittadini potranno sperare in una sanità irrobustita dei fondi del messo o prevarrà il veto grillino che porta dritti alla soluzione proposta da Salvini cioè prendere i soldi da risparmi a priori italiani sull'immigrazione industria giustizia politica estera sono possibili passo avanti comuni
E il problema per il Pd rianimato dal voto scrive ancora Cappellini e duplice attenzione perché questa è la parte più interessante di questo editoriale la parte finale
Da una parte non può pensare che il motore del proprio consenso resti solo la volontà di fare argine alle destre sopranista
Dall'altra la dovrebbe chiedersi quanto il Movimento cinque Stelle condivida questa ansia di arginare l'ultradestra
Con la quale ha serenamente governato fino a un anno fa e fino a che punto un bel pezzo del movimento sia tuttora parte integrante per profonda convinzione culturale
Di quel campo di forse che si vorrebbero tenere lontano dal governo e questo è un elemento è un elemento chiave
E la tentazione di alcuni dirigenti del Pd conclude
Cappellini
Di o su un pregiato ovviamente il l'editoriale che è molto più lungo ma questo il cuore
La tentazione di alcuni dirigenti del Pd di giocare al piccolo alchimista formulando coalizioni a tavolino come le potenze vincitrici di segnavano i confini in Medio Oriente dopo la guerra linee rette squadrate nel deserto e di chi sta parlando qui sta parlando di Bettini evidentemente c'è proprio evidente il richiamo a quello che dice Bettini l'intervista sul Corriere della Sera questa tentazione
Resta quel che era dice Cappellini nell'agosto del diciannove un azzardo e una resa
La stessa resa alle ragioni di realismo politico sul referendum
Forse il primo passo di un pacchetto di riforme ma di certo votato al buio come è apparso chiaro alla maggioranza degli elettori Demme chi ha scelto l'inno
Con questo Movimento cinque stelle che resta ambigua conteso al Pd serve il coraggio di sfidare il populismo anche quando si manifesta con sembianze diverse da quelle di Salvini e Merloni
Lascio lucidità di riflettere sul fatto che anche nelle benemerite vittorie di Michele Emiliano e Vincenzo De Luca
C'è più di un cedimento all'Arsenale nemico e la convinzione che l'alleanza con il Movimento cinque Stelle non può procedere come oggi le riforme costituzionali a furia di correttivi post datati
Io credo che questo editoriale sia molto illuminante e spieghi con chiarezza qual è la sfida culturale e politica prima ancora che la sfida di governo che riguarda il Pitti
Bene e poi ci sono editoriali come quelli di Luciano Fontana
E di Massimo Giannini sulla stampa e sulla sul Corriere della Sera Luciano Fontana sul Corriere Gianni sulla stampa che chiedono ovviamente sono un appello a a procedere verso un cambio di passo nell'azione di governo
A tutti gli alleati della maggioranza veli segnalo ma non posso leggervelo il per mancanza di tempo ovviamente
Vi segnalo anche che su questo profondo fronte di procedere a un cambio di passo
Ci sono due contributi di merito importanti sui quotidiani italiani che vi voglio raccontare il primo viene dal presidente dell'Abi
Fatto quelli persona di grande profilo intellettuale Antonio Patuelli che viene intervistato dal Sole ventiquattro Ore e che ovviamente ribadisce quello che i banchieri imprenditori hanno più volte posto serve un progetto Paese poi dice però anche una cosa sul messa e quindi sulle preoccupazioni attorno a questo strumento
Di finanziamento che divide la maggioranza il Trattato dice può essere rivisto
Sentiamo questo passaggio dell'intervista di Laura Serafini a pagina due il risultato elettorale che ha rafforzato il PD nella compagine governativa aiuterà sblocca are la richiesta dei fondi per la sanità richiede Laura Serafini
Il fatto che le elezioni siano alle spalle facilita il dialogo per risolvere i problemi
Risponde Patuelli adesso ci possono essere si possono chiarire gli equivoci gli elementi segnaletici devono lasciare il campo alla buona volontà per chiarire i problemi laddove ci fossero siamo di fronte a un'ipotesi di messe straordinario sanitario diretto o indiretto
Questo ramo sanitario viene innestato sul vecchio messe se il vecchio messa condizionalità che vengono ritenute non idonee per il nuovo allora è bene che si sviluppi l'iniziativa di una revisione del Trattato istitutivo del meccanismo da questo punto di vista i rappresentanti dell'Italia e l'Europa hanno tutte le capacità
Di lì e l'iniziativa per agire vorrei approfittare comunque per dire parole di apprezzamento
Per l'editoriale del direttore Fabio Tamburini e al Sole ventiquattro Ore che ha posto la questione di una forte iniziativa per lo sviluppo il giorno dopo la chiusura delle urne regionali amministrative referendarie perché questo punto e ora la questione centrale
Quindi cambio di passo il mes l'Italia può ancora trattare le condizioni
Di su delle condizionalità di questo strumento in modo da garantire una maggiore diciamo affidabilità che anche rassicurare i Cinque Stelle che diffidano di questo lo strumento come diffidano dell'Europa in questo devo dire con lo stesso atteggiamento culturale delle forze sopranista
E questo il primo contributo
Il secondo contributo viene da un costituzionalista che che intervistato dalla stampa e che dice una cosa che la politica non può dimenticare perché spesso e si fanno le riforme questa poi la chiamiamo riforma ma diciamo non ha nulla di una riforma è una sforbiciata al taglio dei parlamentari il fatto che si sia imposto il il Lessico della riforma il lessico diciamo dei grillini fa capire quanto si sia indebolita la politica nel considerare questa una riforma però poi restano i problemi che le riforme come questa aprono al Paese e di questo ne parla appunto Azzariti Gaetano Azzariti un costituzionalista intervistato dalla stampa chi dice
A questo punto servono aggiustamenti non abbiamo più scuse uso volutamente il plurale
Perché mi riferisco sia chi era per il sì sia per il no accantonato il problema di far funzionare le camere e deve essere un impegno che coinvolge tutti
In particolare spetta ai vincitori dimostrare che questo successo non aveva la finalità di ridimensionare il ruolo del parlamento
Come i critici paventavano bensì come sostenevano le voci non populiste del sì di inaugurare le riforme necessarie si c'è chi ha detto questa riforma è una schifezza cioè non non non è una riforma ma votiamola questa per esempio è stata la posizione del foglio
Perché votando la dimostriamo che la Costituzione si può riformare dopo tanti tentativi falliti
Parte apriamo questa breccia anche se ininfluente anche se sbagliata anche se insignificante però Cipo far capire convincere che la possiamo modificare la Costituzione posizione rispettabile
Ma anche discutibile
E adesso dice Azzariti beh adesso però dimostrate che quella posizione non era un bluff per semplicemente per ottenere il taglio e fermarsi lì e ci vogliono le riforme quali riforme gli chiede Francesco Grigne ti sulla stampa
Innanzitutto Riva de rivedere i regolamenti parlamentari altrimenti ci sarebbe l'assoluta paralisi delle Camere specie al Senato inoltre h occorre riprendere la riflessione sulla rappresentanza politica intesa non solo come modifica del sistema elettorale ma anche il ruolo dei partiti attenzione sentite che dice il costituzionalista
Riducendo sì il numero dei rappresentanti sia infatti Itza il ruolo di strumenti di selezione della classe dirigente
Per quanto riguarda la legge elettorale bisogna tornare a un sistema proporzionale
Ma non sottovaluterei la questione della scelta dei candidati
Solo quel sotto questo profilo a mio parere uno dei problemi problemi più gravi sono le liste bloccate cioè se il taglio dei parlamentari attacca la rappresentatività
La rappresenti di vita dice Azzariti si difende con il proporzionale ma non solo si difende anche sottraendo alle segreterie alle dei partiti le listini bloccati
Che sono stati la morte della rappresentanza del rapporto fra cittadino ed elettore ha ragione
La lista bloccata già dice Grignetta sì gli chiede che ne senza le preferenze il potere delle segreterie e immenso
Bisogna dare seguito alle indicazioni della Corte costituzionale del due mila quattordici quando per la prima volta dichiarò l'illegittimità di una legge elettorale
La sentenza richiamava la necessità di garantire la possibilità di scelta da parte dell'elettore
Cosa che le liste bloccate eccessivamente lunghe del Porcellum non permettevano io aggiungerei che la questione delle liste bloccate
Previste anche dall'attuale disegno di legge in discussione rappresenta in ogni caso uno dei principali ostacoli alla scelta del proprio rappresentante da parte dell'elettore
Un'affermazione che ci sentiamo di sottoscrivere meno eletti significa anche meno partiti certo la riduzione del numero degli eletti produce una loro selezione naturale ma non necessariamente una selezione migliore vi è il rischio di un minor pluralismo politico
Per questo il proporzionale senza elevate soglie rappresenta una garanzia e se a ciò si associassero le liste bloccate richiede che i vigneti
Con la riduzione a seicento parlamentari risponde Azzariti dobbiamo assolutamente uscire dalla logica dei nominati
Ma l'abbandono delle liste bloccate non necessariamente deve portare a libero voto di lista c'è una terza ipotesi
Che a mio parere sarebbe la migliore ovvero suggerirei di riprendere il sistema elettorale che è stato in vigore per il Senato dal quarantotto al novantatré un sistema rodato basato sulla distribuzione
Proporzionale dei seggi ma associato a collegi uninominali si permette la scelta delle storie e si lascia la responsabilità delle candidature al partito questo il diciamo all'anno il punto di mediazione che propone Gaetano Azzariti mi sembra una un problema che meriterebbe un'attenzione da parte delle forze politiche che prescinde dai propri interessi congiunturali perché la legge elettorale
Voglio ricordarlo non è solo uno strumento per e garantire governabilità non è solo neanche uno strumento per garantire rappresentatività e anche uno strumento per selezionare la classe dirigente del paese e per a riavvicinare il potere al sapere che tragicamente in una stagione di disintermediazione politica si sono divaricati di questo sarebbe bene che le forze politiche ragionassero onestamente
E con le soluzioni che possono essere diverse e molteplici ma tenendo conto di questi valori e di queste coordinate questo Azzariti costituzionalista sulla stampa vi dicevo
Ci resta
Il fronte del centrodestra da analizzare ed analizzare bene perché Illy stracci un po'volano guardate si vede si vede dalla dalla dalle reazioni post elettorali
Anzitutto ci sono
Con due interviste una di Salvini e una della Meloni sul Corriere della Sera
E e la sulla stampa ma leggiamo prima il
Il la nota politica del centrodestra il giorno dopo scrive Paola Di Caro sul Corriere della Sera e quello della delusione in casa del centrodestra e della consapevolezza che l'occasione di dare la spallata al governo è stata persa
C'è tempo dunque per strategie riflessioni che molti invocano comunque in tempi rapidi soprattutto in Forza Italia partito che continua a perdere consensi
Silvio Berlusconi ancora non ha commentato ufficialmente risultato del voto ai suoi consigli a dire siamo determinanti senza Dino il centrodestra non vince non vincerà però tra gli azzurri c'è grandissima preoccupazione soprattutto ora che con il voto referendario
Che taglia il numero dei parlamentari diventa chiaro come sarà un'impresa essere rieletti
E la Gelmini dice i risultati non ci soddisfano pienamente da domani sarà avviata una riflessione costruttiva sul rilancio di Forza Italia che dovrà riprendersi lo spazio centrista l'unico che resta agli azzurri
E che attira molti parlamentari allettati da possibili operazioni magari guidati da Mara Carfagna o Carlo Calenda
Giovanni Toti dall'altro dall'alto della sua netta vittoria rilancia l'idea di una Federazione del centrodestra ma ogni passo arriva al punto chiave quello della leadership e ancora Matteo Salvini il numero uno della coalizione
La Meloni sa che per molti è arrivato il suo momento ma frena con tutte le sue forze questa presunta eterna competizione tra me e Salvini appassioni giornalisti ma non mi interessa in alcun modo crescere a scapito del alleati ecco
E ancora Matteo Salvini il leader della coalizione queste la domanda e lo stesso Totti risponde in un'intervista al Corriere della Sera a pagina tredici intervista molto lunga ma noi assunte già amo proposto questo punto
Dice è ancora leader del centrodestra Salvini richiede Marco Imarisio per essere il capo risponde
Totti
Servono due cose i numeri e la capacità di gestire la coalizione i primi ci sono la seconda per ora no Matteo potrebbe essere l'architetto del centrodestra
Ma al momento non mi risulta che abbia alcun progetto si concentra solo sulle sue battaglie
Va per conto suo non ascolta chi gli vuole bene e a forza di dare spallate finisce per rimediare una lussazione dopo l'altra
Un candidato premier come Matteo deve avere a cuore i numeri della coalizione non solo quelli del suo partito demo intestarsi le vittorie come faceva molto bene Berlusconi e non gioire solo per un consigliere in più della lega un suo candidato al ballottaggio
Non eravate amici di chiede Imarisio lo siamo ancora almeno credo ma da lui e dei suoi mi aspettavo sorrisi e Brindisi non i musi lunghi di questi giorni l'appello di Totti cioè vuoi essere il capo della coalizione muoviti in quanto tale e non come diciamo il personale vanno perché corre per se stesso addirittura rappresenta neanche tutta la lega ma una parte della stessa
E Matteo Salvini però non ci sente perché se voi andate a leggere l'intervista a pagina nove e proprio nello spirito opposto che Toti indica Matteo Salvini parla semplicemente come leader della Lega dice rifarei quello che ho fatto noi siamo cresciuti gli altri hanno sbagliato e lancia delle accuse anche alla al centrodestra cioè alla Melloni e a Forza Italia sulle candidature di Fitto e Caldoro che a suo giudizio non sarebbero state quelle giuste
E quindi di fatto si muove in una prospettiva di divisione e non di coesione al sud in Puglia in Campania dice nell'intervista a Marco Cremonesi è stata l'offerta del centrodestra in generale a non essere all'altezza
In Puglia in campagna non abbiamo intercettato la richiesta di cambiamento che minima dei cittadini e adesso dobbiamo guardare al futuro nel due mila e ventuno vanno al voto tutte le più grandi città italiane tutte a guida Pd o Cinquestelle
Io proporrò la colazione coalizione di scegliere gente che viene dall'impresa e dalle professioni anche senza tessere di partito in tasca l'alleanza si deve allargare benissimo quando però poi gli si chiede
Invece in Toscana la tua Ceccardi no lascia Cardi si difende a spada tratta Susanna ha fatto una grandissima campagna elettorale mi creda non sottovaluto nessuno anzi
Non siamo noi che abbiamo dimenticato che si parla di una regione in cui la sinistra governa dal dopoguerra e quindi diciamo queste la posizione di Matteo Salvini
Poi
Parla di di di della legge elettorale in chiusura a proposito di Renzi richiede ancora cremonesi alcuni leghisti sperano che i risultati di e Tagliavia facciano cambiare idea sul proporzionale in gestazione lei
Io trovo frustrante il fatto che ci sia qualcuno che pensa alle leggi elettorali in base alla propria convenienza il fatto è che la legge elettorale delle Regioni la più chiara
Vince chi prende un voto in più lei sa che il presidente della Val d'Aosta non si sa ancora appunto perché la Val d'Aosta e l'unica legge le ragione con il sistema proporzionale va be'questa è la posizione di Salvini sulla legge otturare la ribadisce ancora una volta e questo Salvini sentite Meloni invece sulla stampa
Pagina sette anche lei
Qualche sassolino
Salvini li chiede la mattina
Amedeo la Mattina nel dice che nel centrodestra necessario un ripensamento sull'offerta politica che è stata fatta i pugliesi campani insomma lei ha proposto e imposto un candidato non competitivo in Puglia per questo il centrodestra ha perso
Se volessi partecipare a questo gioco dice Giorgia Meloni segnalerete Fitto non ha preso meno voti delle liste della coalizione anzi ha preso trenta mila in più
Fratelli d'Italia
Più la lista del candidato Presidente hanno totalizzato il ventiquattro il venti per cento ecco noi abbiamo fatto la nostra parte in Puglia come in Toscana
Se fosse stato così per tutti se fossimo tutti cresciuti avremmo vinto nonostante tutto il clientelismo di Emiliano a me mi piace fare il gioco di squadra e la squadra si vede quando le cose vanno male quel che più mi dispiace che qualcuno stia al gioco di chi vuole dividerci come vedete toni freddi
E poco e e poco inclini alla coesione e nell'interpretazione come posso dire
Autentica di quello che è si è di quelli dei pensieri che si agitano nel centrodestra ce lo dà il giornale
Ce lo dà il giornale con un retroscena in prima pagina molto interessante che poi prosegue a pagina nove
E che ci spiega quali sono i sospetti sulla lega per i candidati non votati il retroscena e di Paolo Bracalini il sospetto che le candidature di Caldoro e fritto siano state azzoppati e proprio dalla lega quei due candidati scrive Bracalini fitte Caldoro non sono mai andati giù a Matteo Salvini
Che alla fine ha dovuto digerire lì per una scelta di compattezza generosità e umiltà ma non per vera convinzione i dubbi sono rimasti per tutta la campagna elettorale e sono stati confermati ancora di più
Dopo la sconfitta in Campania in Puglia soprattutto in quest'ultima dove la Lega puntava a diventare di gran lunga il primo partito della coalizione come promise Salvini in un comizio a Foggia mentre si è passata solo quarta dopo Fratelli d'Italia
Ma se dalle parti del Carroccio si mugugna sulla scelta sbagliata dei candidati voluti dalla Meloni e e Forza Italia al sud dalla parte degli Alleati serpeggia
L'inconfessabile sospetto che Salvini non abbia spinto più di tanto l'acceleratore per portare voti ai due candidati governatori e che una parte dei suoi elettori abbia votato in modo disgiunto in quelle due regioni tanto più che una vittoria di Fitto sarebbe stato un trionfo della Meloni
Che avrebbe ottenuto due governatori in un colpo solo e quindi un punto in più nella competizione interna per la leadership a destra
Il sospetto non arriva a ipotizzare che Salvini
Abbia remato contro ma che non abbia voluto mettere più di tanto la sua faccia sulla corsa di due candidati della Meloni e di Forza Italia quello sì la verità e ti Salvini si è sempre rifiutato di farsi vedere insieme affitto
E sceso in Puglia molte volte ma senza mai incontrarlo solo a pochi giorni dal voto in cambio della presenza della Meloni a Firenze per la chiusura della Ceccardi abbiamo tenuto che mi facesse una cosa insieme affitto spiegano dei vertici di Fratelli d'Italia
Solo il dodici settembre quindi a una settimana dalle elezioni Salvini ha partecipato a una manifestazione insieme affitto a Bari con gli altri leader della coalizione
Prima di quel giorno i due avevano condotto due campagne elettorali sostanzialmente separate Salvini ogni volta in Puglia era accompagnato da quello che doveva essere il suo candidato Lucio Altieri ex deputato Dinoi con Salvini poi nominato presidente dell'Invimit
La e se GR del ministero dell'economia che si occupa di investimenti immobiliari presenza fissa nei tour pugliesi Salvini è retrocesso al numero due in Regione nel caso si fosse Minto il centrodestra
Fino ad allora fitte Salvini si hanno solo sentiti al telefono ripromettendosi di farsi vedere insieme in pubblico più avanti ma rimandando sempre l'incontro
Fitto fa il gentleman non ho elementi per dire che gli elettori leghisti non hanno votato per me la lega lobbista leale al mio fianco non ho alcuna esigenza di immaginare polemiche strumentali
Emiliano invece la mette più cruda evidente che se la lega in Puglia scende dal venticinque al nome
C'è un mare di elettori leghisti che hanno votato per noi trafitto e Emiliano hanno scelto emiliano come ci auguravamo questo lo certifica anche il Cattaneo e quindi e quello che dice Emiliano esattamente vero
Bisognerà avere grande rispetto di questo elettorato leghista che vuole vedere la sua regione orgogliosamente alla pari del Nord
La stessa distanza si è verificata scrive ancora Bracalini in Campania con Stefano Caldoro un altro dei volti non nuovi contestati e poi mal digeriti dalla leadership leghista
Anche per il candidato azzurro si è dovuto aspettare la fine di agosto per la foto con stretta di mano tra i due dopo mesi di freddezza nei rapporti
Da realizzare anche qui la possibilità di un voto disgiunto dei leghisti campani per De Luca anche questo
Con lady D. dicevo prima e certificato da Cattaneo i sospetti reciproci non si traducono in una polemica aperta tra gli azionisti del centrodestra ma il problema c'è e la lega lo solleva apertamente
Un ripensamento nel centrodestra sull'offerta politica che abbiamo fatto i pugliesi e campani va fatto dice Salvini al TG uno
Il segretario è già al lavoro per i candidati alle amministrative di primavera stiamo incontrando uomini di area culturale che porti in una ventata di aria nuova è fondamentale messaggio destini atte a destinatari molto chiari insomma
Salvini dice che è un problema di candidati ma che lui la collaborazione la data
Forza Italia e e Fratelli d'Italia però scrive il giornale sospettano che un certo disimpegno di Salvini abbia condizionato chiaramente le l'esito di questo voto le analisi sono due
Quella di Stefano Folli a pagina trentasei sulla Repubblica dove si richiama la destra alla necessità di chiarire alcuni aspetti
Ecco qui è vero che se si sommano i voti di lega F di e Forza Italia si ottiene una malvagia danza relativa del centrodestra anche dopo le Regionali scrive folli
Ma il risultato virtuale che non esprime una prospettiva di governo articolate intorno idea del Paese il tema del contrasto all'immigrazione non sembra più la scorciatoia utile
A sedurre un certo elettorato probabilmente oggi sarebbe più efficace parlare al mondo produttivo indicare una strada non generica per la ripresa economica
E per l'utilizzo delle risorse europee scenario non facile per un centrodestra
Poco coeso nonostante le apparenze e fondato sulla diffidenza radicale verso l'unione diffidenza non condivisa da Berlusconi certo
Ma questo aspetto accentua l'ambiguità di uno schieramento chiamato presto tardi a lui definirsi rispetto all'Europa questa è una questione centrale che pone folli
Ecco di fronte al alla messe di denari europei
Non si può avere più diciamo lo slogan
Populista sopranista antieuropeo se non si definisce invece un approccio diverso
Questo l'appello di folli ed è anche l'appello di Franco Bechis sul tempo non ho il tempo di leggerlo però anche Mbeki si dice sostanzialmente lascia le stesse cose
Parlando da Ciampi da da una prospettiva di centrodestra dice dobbiamo sfidare
L'alleanza di centrosinistra sui contenuti
Sarà così per intanto Matteo Salvini si prepara di fronte al processo di Catania sulla che lo vede imputato
Ad organizzare dibattiti ovviamente lì e e qui il rischio di una radicalizzazione ancora di uno schiacciamento personalistico
Della sua campagna elettorale permanente e quindi di continuare con quello che gli imputati di diciamo gli imputano cioè è quello di fare il il il runner solitario che corre contro tutti e non il capo di un'alleanza questo rischio esista
L'altro all'altra analisi molto sagace quella che fa Giovanni Orsina sulla stampa uno studioso del centrodestra
Come Orsina sempre lucido nelle sue valutazioni la notizia della morte politica della destra sopranista dice
Est grossolanamente esagerata
La coalizione di cui sopra la visti sono magna pars ha conservato le due regioni che già governava c'erto
Si può sostenere che Veneto e Liguria rappresentano due casi peculiari e Chemnitz Ayane Toti siano Soldini ma allora lo stesso potrebbe dirsi di Campania e Puglia di De Luca ed Emiliano
Scusate
I loro problemi dice
Dice Orsina i problemi del centrodestra dei sopra i misti non hanno a che vedere tanto con un consenso però quanto con la capacità di dare a quel consenso una sostanza politica che sabbia tutte sappia durare nel tempo è il cuore del problema
Il quaranta per cento dei sovrani 'sti lo ha costruito soprattutto Matteo Salvini Giorgia Meloni ha lavorato molto sulla sua scia raccogliendo lettori che aveva conquistato e poi deluso il leader leghista adoperato con maestria unica tattica assai semplice la guerra lampo l'operazione ha funzionato
Fino a quando nell'estate del due mila diciannove come ben noto gli assalitori non si sono infranti sui bastioni di una fortificazione particolarmente coriacea
Soprattutto in virtù delle sue fondamenta continentali e non soltanto nazionali cioè l'attacco al gabinetto Conte di Palazzo Chigi il tentativo di produrre le elezioni
E la difesa
Che ne è venuta col l'alleanza giallorossa benedetta anche dalle cancellerie europee scrive Orsina che erano preoccupate
Di un ricambio che portassi sovrani stia al governo dall'ora è trascorso un anno ormai e in mezzo c'è stata pure la pandemia Salvini ha continuato a picchiare invano la testa sul bunker non è riuscito a passare insomma dalla guerra lampo quella di posizione
E si capisce pure perché lui sa combattere le guerre lampo alla lega difettano le risorse necessarie alla guerra di posizione e soprattutto il suo elettorato
Non è una milizia da trincea ordinate disciplinata ma un'orda volubile in politica irritata irritabile
La guerra di posizione richiede altre risorse dalla guerra lampo
Idee classe dirigente competenze programmi di governo coerenza affidabilità soprattutto richiede che i sovrani 'sti la coalizione di centrodestra prendono una posizione chiara
E difendibile su due terreni fondamentali qui viene proprio a quello che diceva folli
Il primo terreno è ovviamente quello europeo di cui la pandemia ha profondamente modificato la morfologia aumentando in misura notevole la dipendenza del nostro Paese da Bruxelles e Francoforte
Su di esso peraltro si gioca anche la partita del rapporto fra i sovrani 'sti e la gamba moderata della coalizione
Il secondo terreno e il rapporto tra nord e sud
Se io malgrado lo straordinario risultato elettorale Zaia non insidia la leadership di Salvini e perché il presidente del Veneto rappresenta una lega Nord bistecche
In mancanza di un forte alleato nazionale come fu a suo tempo Forza Italia rischia di cadere nella sei mio mille avanza
Il tramonto di Berlusconi non solo aperto lo spazio elettorale
Per l'operazione nazionali di Salvini ma per certi versi la pure resa necessaria a Roma se resta isolato un partito più robustamente radicato nel Lombardo-Veneto finisce per contare poco
Sbarcando al Sud tuttavia la Lega si è messa in concorrenza diretta con Fratelli d'Italia rendendo più difficile una divisione funzionale dei compiti tra i due alleati
E ha riaperto la questione di chi possa tutelare il nord ad esempio spingendo fino in fondo per l'autonomia differenziata il che vuol dire anche in buona misura
Proporsi in maniera convincente come referente politico dei ceti produttivi insomma questa contraddizione geografica
Tra un radicalismo che quello della Lega mediatica Salvini alla nazionale che però perde il suo ancoraggio sulle ragioni del nord è un radicalismo invece territoriale
Da mutando e che vede in Saia e nella battaglia sull'autonomia differenziata chi come Orsina non dice ma lo dice Massimo Franco nel Corriere sul Corriere della Sera non facciamo in tempo a leggerlo è una forma diciamo mascherato dicesse secessione
E queste contraddizioni schiacciano la lega in una raccolta di consenso a cui non riesce a dare poi una prospettiva concreta di governo e di e di offerta
Di classe dirigente al Paese
Questo il giudizio che le danno gli analisti più più accreditati e anche più autorevoli
E la pagina politica si chiude qui voglio segnalarvi si chiude qui anche quasi la rassegna stampa ma qualche minuto se posso prendermelo qualche minuto perché voglio segnalare un'altra questione molto importante che occupa le pagine dei giornali e chiede
Leggiamo da due punti di vista ovviamente diversi dalle pagine dell'avvenire e dalle pagine di Libero l'avvenire apre con la notizia che il documento della Congregazione
E la fede ha ha ribadito il no della chiesa all'eutanasia
E gli fa eco libero che ovviamente leda una lettura diametralmente opposta mai senza cure è il titolo dell'avvenire d'apertura la Congregazione per la dottrina della fede la morte non è un diritto
A pagina quattro l'articolo di Francesco ogni ogni bene
Ne parla e un pressante documento ed esplicito invito a curare sempre sull'esempio del Buon Samaritano quello che la Congregazione
Per la dottrina della fede consegnare la sua lettera samaritano su bollo su dedicata alla cura delle persone nelle fasi critiche terminali della vita
Vediamoli in sintesi i contenuti principali scorrendo l'articolato indice che fa di questo testo il più completo autorevole e avanzato riferimento della chiesa sul fine vita
Curare sempre la cura della vite la prima responsabilità che il medico sperimenta nell'incontro con il malato essa non è riducibile dice la Chiesa la capacità di guarire l'ammalato
Essendo il suo orizzonte antropologico morale più ampio anche quando la guarigione impossibile o improbabile l'accompagnamento medico infermieristico psicologico e spirituale un dovere ineludibile
Naturalmente c'è il tema dell'eutanasia la Chiesa ritiene di dover ribadire come insediamento definitivo che l'eutanasia è un crimine contro la vita umana perché con tale atto lo ma sceglie di causare direttamente la morte di un altro essere umano innocente lettone si è un atto intrinsecamente malvagio in qualsiasi circostanza
Anche il suicidio assistito e viene considerata alla stessa stregua
E
In e e questa è la posizione che la Chiesa ha sempre avuto e chi viene ribadita in maniera molto dettagliata
In questo documento che si occupa anche di affrontare il tema della sofferenza dell'accanimento Trapeze dico della Sea desistenza terapeutica della di nutrizione assistita delle cure palliative
E anche della sedazione e dello Stato vegetativo o minima coscienza molto interessante per ovviamente chi ha interessa approfondire questi aspetti di bioetica che hanno a che fare con i diritti individuali anche con l'evoluzione della cultura civile di un Paese e quindi vi segnalo questo articolo di segno opposto e la lettura che mi dà libero con un articolo di Filippo Facci a pagina dodici in cui Facci
Da una prospettiva laica critica fortemente il il il la scelta del Vaticano di dare il decalogo delle cure pure per morire questo il il titolo gli italiani non leggono dico dicono
Però secondo il Vaticano dovrebbero leggere l'intera samaritano su Bonuso a cura della Congregazione per la dottrina della fede sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita scrive Facci comprò e e tutto per sapere come dovrebbero e dobbiamo morire centocinque mila battute infinite con traduzioni in inglese spagnolo e portoghese comprese novantanove modernissime
Note Nobel modernissimi che comprendono il Concilio di Trento del mille cinquecento quarantacinque veramente in concime trent'iniziò nel trenta poi Fini sì durato tanto effettivamente si è concluso in quegli anni
Parliamo di uno scritto presentato ieri in una triste conferenza stampa che dovrebbe dare un orientamento e farci di sapere che l'eutanasia e un crimine e che invece non lo sono le cure palliative l'obiezione di coscienza
Traduzione nostra il Vaticano finge di ignorare che certe cure palliative in pratica sono già aumentate sia perché ti addormentano e ci tengono addormentato sicché si morto mentre lo Stato italiano
Finge di ignorare che l'obiezione di coscienza di cui parla il Vaticano dovrebbe esserlo un crimine perché significa che i medici cattolici impallinati rifiutano la legge italiana qua loro al loro dire qualora a loro dire legittimi sotto qualsiasi forma di assistenza medica l'eutanasia o il suicidio assistito
C'è una cosa da fare testuale bisogna ben dire addio dice fa Facci piuttosto che agli uomini in Iran o forse dove sia un dio a pagargli lo stipendio
Non è abbastanza chiaro allora ecco non esiste il diritto al suicidio né quello all'eutanasia città la documento Filippo Facci anche quando lettone sia sia fosse richieste in piena coscienza del soggetto interessato è sempre un estraneo un estratto della samaritano su bonus chissà cosa ne penserebbe Sergio Zavoli morto nell'agosto scorso e autore del poco ricordato il dolore inutile
O chissà che cosa ne penserebbe anche l'oncologo Umberto Veronesi
Molto nel due mila sedici e autore di ben due testi il diritto di morire la libertà del laico di fronte alla sofferenza scrive Facci e il diritto di non soffrire e chissà cosa ne pensate voi perché hanno forse non occorre attendere un rapporto Censis per sapere che la maggior parte degli italiani sani di mente
Si ritiene padrona della probabilità o per lo meno titolata morire scusate come sta la cazzuola
Né ci vuole un genio della politica per sapere che molte posizioni bioetiche della maggioranza degli italiani pura tenendo a diritti individuali non vengono mai trasformati in legge perché la classe politica
Che non vuole inimicarsi il il Vaticano come se il Vaticano contasse ancora qualcosa così da un numero insopportabili anni finisce in materia
All'Egitto finisce che in materia legiferare indirettamente la magistratura o la Corte costituzionale sere fa differenza come di recente è accaduto con il caso di Cappato e il CCD assistito ma come accade
A partire dal caso di lana in grado e in molti altri casi poi dicono l'invadenza della magistratura questo la lettura ovviamente di segno opposto creda Filippo Facci
E per chiudere disegnata che sempre sul destino della chiesa
E ci sono c'è un altro contributo importante di un giornalista studioso che ha già scritto tanto su questo fronte e Massimo Franco analista politico ma anche studioso che attento osservatore di ciò che accade in Vaticano e questa volta ci regala un libero
Che si chiama limiti in crema Bergoglio lo recensisce Aldo Cazzullo
Sul Corriere della Sera
Radiografia di un pontificato successo e incidenti di Bergoglio il tema il il tema di quella tesi di questo libro e che Bergoglio dopo una prima fase in cui ha incontrato Consensi simpatie e accesso passioni entusiasmi nel mondo
Si stia indirizzando verso un pontificato che contraddice le premesse e si rivela irrilevante nel suo esito e nella sua nella sua azione questo il la denuncia e la provocazione che lancia Massimo Franco in questo libro che francamente mi ispira molto quindi perenzioni andrò presto a comprarlo
E a leggerlo per intanto gli faccio i complimenti perché Massimo Franco e un bravissimo giornalista e e con questo a segnalazione che mi fa piacere fare io
Saluto tutti i nostri radioascoltatori e vi invito a essere ancora qui domani alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa e regime buona giornata a tutti
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