Presentazione del libro a cura di Marco Piantini "L'Europa nel secolo veloce. L'Unione a confronto con il resto del mondo" (Donzelli)

In un buon lavoro grazie grazie mille Daniele grazie veramente a tutti tutta la squadra c'è scritto una buona sera
Fa molto piacere avviare questo nostro appuntamento questo seminario del del CESPI
La presentazione del volume da me curato ma nel quale non sono un dolore
Dal titolo L'Europa nel secolo veloce
In realtà la la pubblicazione annuale questa mossi titola così no un annuario incesti pubbliche ha dedicato ecco mini buonasera a tutti però buona sera Luca sono già on line siamo appena partiti gran scusate ma dottore abbiamo il computer Libertines Pallara salta tutto il proprio gli incerti del mestiere Roma siamo mercati naturali
Ero partito appunto da dai ringraziamenti fondamentalmente e ringraziamenti intanto a
Agli amici che hanno accettato di di presentare i ritmi cogliere diciamo la scusa un po'di di questo volume per una chiacchierata tra tra di noi una chiacchierata che sarà compatibile con i tempi di e in quei binari quindi diciamo dei tempi abbastanza coincisi
E che prende spunto appunto dalla dall'Annuario dal titolo L'Europa nel nel secolo veloce e io parto veramente da un ringraziamento sentito al ministro insomma Mendola
Al Marta Dassù direttrice di di Aspenia
Nicoletta Pirozzi un docente universitaria e irresponsabile del del programma della dello IAI sulla storia europee
E al presidente Luca cioè che è collegato come me da Brussel oltre naturalmente
A Piero Fassino presidente del CESPI
Motore instancabile di di tante iniziative come queste e ringrazio e saluto anche la la dottoressa Passamonti ed Intesa San Paolo
Il volume e ci dà insomma la scusa per trovarsi oggi è un volume del CESPI pubbliche grazie all'editore Donzelli e in collaborazione con con Intesa Sanpaolo
Io un faccio un'introduzione lunga nel particolare ma ci tengo naturalmente a sottolineare una cosa
Io ho curato questa edizione ma in realtà gli Autori sono sono altri su molti solo Umberto Marengo Curca al Marcello Messori Ilaria Maselli Luca Bergamaschi Mariagrazia Mario Delli Colli Tatozzi dall'altra con nuovi criteri Blasi
Andrea Liggieri Tommaso per non boh Jacopo Scaramuzza in mare congiunti ricovero Celli Marco Bulleri Fabio Nicolucci Livio zaino il Simona bottoni e Matteo Bianchi
Faccio questa lista così veloce perché l'idea era veramente di raccogliere voci di di mondi anche un po'diversi di tante persone
Perché mi pare diverso e di esperienza diversa alcuni impegnati nelle istituzioni europee altri nell'accademia
Altri in altri contesti che hanno gradito insomma partecipare a un progetto che voleva alla fine lavorare intorno a un'idea cioè provare ad iscrivere diversi aspetti di tanti cambiamenti che avvengono in parallelo penale che riguardano molto da vicino l'Europa dei nostri giorni
Interessata in alcuni casi colpita anche gli altri travolta
O anche protagonista di trasformazioni che avvengono molto velocemente
E per questo abbiamo scelto questo titolo l'Europa nel secolo veloce
Proprio per significare nel senso non so se di smarrimento che molti di noi hanno rispetto a tante cose che che accadono nell'economia
A livello geopolitico nel da un punto di vista ambientale da un punto di vista tecnologico e così via
Non so se sulla rimetto ma sicuramente e soprattutto passione di di chi guarda al mondo con curiosità e pensa che alla fine l'Europa continua a essere uno strumento di cambiamento
Uno strumento se vogliamo che ci aiuta approvare a guidare questa globalizzazione
Denza nella quale nella quale viviamo nella quale insomma si svolge di fatto ormai la nostra alla nostra quotidianità
E noi insieme gli autori io abbiamo scelto di dedicare questo volume che apparentemente può essere un volume impegnativo come come in un modo diciamo dei numeri di di pagina ma in realtà gli interventi e certo nero scorrono velocemente sono piene di informazioni ed interessante
Abbiamo scelto di di dedicarlo a dei giovani
Dei giovani i cui nomi sono purtroppo Mozzi
Fabrizio Di Lorenzo Antonione Galizzi unico reggente e valere a Soresina
Cioè dei dei ragazzi italiani che sono purtroppo
Scomparsi
In seguito sa circostanze tragiche
Lontano al nostro Paese
Da alcuni l'Europa
Colpiti e uccisi
In circostanze appunto drammatiche in attentati
O
E una in altri in altri altri dolorosi il tono si fa eppure qui non vi sono benissimo voli di di una curiosità
Di una forza naturale di tante ragazze tanti ragazzi
Curiosità verso il mondo verso se vogliamo un senso di apertura e di ricerca nei confronti proprio dei cambiamenti dei quali prova occuparsi questo gol
Cambiamenti Complessi cambiamenti della storia
Rispetto ai quali probabilmente non ci sono delle risposte definite anche sulla sul loro senso ma che è bene appunto affrontare con con spirito critico se vogliamo io direi semplicemente con spirito europeo perché poi alla fine l'Europa
Questo rappresenta anche questo cioè no una apertura annuncia una pluralità di punti di vista una pluralità di opinioni e un'apertura
Che è la nostra che è la nostra ricchezza
Abbiamo provato insomma interrogarci su qual è il il ruolo dell'Europa nel mondo di oggi in un mondo che cambia
Dove veramente da un giorno all'altro ci troviamo di fronte ad una realtà molto diversa
Basti dire
La cosa più evidente come abbiamo scritto questo volume lo abbiamo mandato in stampa
Prima della pandemia globale molto conveniente in questo libro delle considerazioni su sulla crisi del comitato anche se c'è una parte molto bella e molto interessante
Sulla biomedicina sulle nuove frontiere della ricerca medica
E per l'ambiente siamo stati anche noi compiti e sorpresi
Dal secolo veloce ancora una volta scopi ben ci conferma che ci troviamo in una in una fase storica che così dilettantistica mente come abbiamo fatto noi può essere definito il secolo veloce ma diciamo definizione pensiamo essere Casati insomma qual è il ruolo dell'Europa e qual è il ruolo dell'Italia
Da questo punto di vista in un mondo che che cambia così velocemente
E io cioè prendere questo spunto per per chiedere al ministro ministro nel Golan una sua una sua riflessione da questo punto di vista mi rendo conto che diciamo uno spunto molto molto ambigua le considerazioni che si possono fare solo sono tante però penso nessuno
Meglio di Enzo possa svolge delle considerazioni
Anche Unipol legate
Insomma molto all'attualità sul sul nostro ruolo come italiani e come europei
A fronte di un cambiamento così
Complessivo e con tante sfaccettature come quello che sta affrontando il mondo il mondo contemporaneo
Visto grazie grazie Marco grazie per questi appuntamento grazie al cespi che ci ha convocato per analizzare un annuario che intenso del ricco nelle sue due parti l'Europa nelle sfide globali l'Europa nello scacchiere internazionale
Di non solo una descrizione di un secco veloce ma di un presente inquieto come dice Marco all'inizio nella sua prevista nel presente inquieto anche se questa annuario diciamo Precorvi da ha tutti gli ingredienti per accelerare quelle che sono le sottolineatura che nei bellissimi saggi compongono un quadro per il nostro continente e il presente inquieto e quello che stiamo vivendo dubbi è le incertezze soprattutto della posizionamento una postura
Geo politica del nostro continente rimangono tutti forse su questo Cigno nero questo rinoceronte che ci è capitato questo imprevisto la storia accelera quelle che sono le sfide per il nostro posizionamento internazionale multilaterale perché ci sarà da ridefinire al di là della del risultato delle elezioni americane un quadro multilaterale di il presente in questo e nella descrizione
Non solo delle sfide globali della prima parte la fotografia che c'è il ruolo delle città la geografia del commercio mondiale nell'era del protezionismo i flussi molto migratori la difesa europea e le due transizioni che erano già delineate
Per il nostro per la nostra agenda strategica europea prima e dopo la pandemia ce la transizione al digitale della transizione e Green a un'economia sostenibile
è evidente che in questo presente in questo momento dice Piero Fassino nel suo saggio L'Europa aveva e ha molto piombo nelle ali perché se siamo tutti soddisfatti di aver risposto a una ma una sfida della nostra storia contemporanea con un accordo come quello del ventuno luglio
Che non è solo importante per le cifre ma per l'architettura dell'allineamento tra le grandi istituzioni europee le famiglie politiche i governi la Commissione BCE al Consiglio europeo evidente che non torneremo mai a un'Europa come l'abbiamo conosciuta ci siamo avviati su un sentiero nuovo
La indicazione di una politica fiscale comune qualcosa su cui sarà complicato ritornare poi al business as usual tempi veti incrociati su politiche
Che si sommano a dichiarazioni dichiarazione dopo ma dopo annunci di politica
Lo dico perché a me l'esempio tutti usano è quello di dieci anni parla della crisi economica ovviamente aveva una natura differente uno sviluppo di differente a me piace sempre ricordare invece il fallimento della strategia di Lisbona il se non ricordiamo l'agenda di Lisbona
E la sua impalcatura che era la spesa per il futuro anche lì si delineavano quelli che erano gli elementi per una missione strategica a lungo termine perché l'Europa non è più la fabbrica del mondo come dice giustamente il primo saggio credo Marengo però eh comunque una una struttura che deve ripensare a quelli che sono i suoi elementi di competitività e qual è la sua specificità dal punto di vista della delle transizioni tecnologiche a un'economia ovviamente più sostenibili fallì
Perché le idee che c'erano allora non furono finanziati umano caddero nel dimenticatoio non vennero spinte invece nella direzione che abbiamo fatto noi sotto l'emergenza con questo accordo dal ventuno luglio quindi l'integrazione che non ha mai avuto dei salti logici ma ha avuto anche dei dei grandi arretramenti se ricordo bene nel due mila e cinque col fallimento della preferendo ma per la costruzione europea pene sia rimessa in movimento negli ultimi quattro mesi sotto la spinta di innovazioni che sono figlia di una di una risposta al presente inquieto e che erano perché recupera una missione strategica fondamentale il terzo tema anche in questo libro è delineato bene anche se è stato scritto prima del Copi della ricerca e la riflessione intorno al concetto di autonomia strategica
Autonomia strategica è una parola è risuonata molto ultimamente anche nel discorso sullo Stato dell'Unione della
Della della Ursula von der lane nel libro c'è scritto lo sponsor opera di riconquistare uno spazio ruolo di attore geopolitico non Arena globali per compiti IVA è un processo complesso
Che si articola su tanti livelli ecco strumenti molto pulito e politiche molto differenti fra loro e è un non è riassumibile nell'euforia che anche benvenuta sul Recoba di farlo Next Generation ma è un concetto che va declinato sulle politiche di lunga visione da finanziare
Sull'impatto del continente europeo che dinanzi alle vecchie e nuove crisi
Penso innanzitutto la grande questione turca che si è aperta che riassume un po'tutte le grandi questioni del Mediterraneo
Penso all'autonomia strategica di fronte al conflitto sulla dimensione infrastrutturale digitale tra i giganti della competizione globale e fra un alleato che gli Stati Uniti a un competitor su cui non c'è reciprocità come la Cina e penso anche ai Piombi
Che abbiamo sulle ali quelle che dice Piero Fassino labbra exit che è una vicenda ancora non chiusa
Elementi di architettura finanziaria che non sono più datati nella realtà in cui viviamo dumping fiscale da che sociale concorrenza sleale
E elementi di istituzionale di istituzione a livello comunitario che non funzionano più visto gli affetti deleterie anche acceleratori del del presente inquieto quindi io
In questa scorrendo tutti i saggi di questo libro facendo i complimenti ovviamente
Non trovo una un una distanza con la realtà cui stiamo vivendo perché il presente inquieto e il posizionamento globale dal punto di vista la politica estera dello scacchiere
La questione dei delle dei piombi sul reale e il concetto centrale
Anche per la nuova Commissione europea dell'autonomia strategica e come si declina in vari capitoli credo che siano di un'attualità su cui tracciare riflessione ma anche azione politica cioè dobbiamo essere realisti il passaggio che si è fatto a luglio grazie alla Commissione europea grazie
Anche un raccordo tra stati apre un sentiero molto non si tornerà più all'Europa del precotti ed molto ci sarà da scrivere ma soprattutto una volta che questo gigante gentile l'Europa in uno scacchiere internazionale dove ci sono giganti
Che che fanno della competizione anche ma potrei dire combattiva il posizionamento economico commerciale anche di di di ma sulle sulle frontiere tecnologiche digitale bene questo gigante si è rialzato ma non può tornare a fare quello ma prima perché imponente la mole di di scelte che ci troviamo dinanzi diceva
Densi o Pinga nascondi le tue competenze appende il totem con voi come europee non possiamo né più attendere il nostro tempo perché il nostro tempo c'ha risvegliato da un torpore di anni di mediazioni infinite
E le competenze del più grande mercato unico vanno valorizzate soprattutto sulle frontiere che abbiamo scelto per la nostra autonomia strategica che sono quello verso un'economia sostenibile una trasformazione radicale del tessuto imprenditoriale soprattutto un rafforzamento
Digitale tecnologico sono grandi sfide in questo annuale in questo libro grazie a Marco Bianchini si trovano tutte raccolte sono un vademecum fondamentale per leggere il presente inquieto in cui noi tutti stiamo vivendo
Grazie grazie veramente ministro per uno questa recessione
Così no alta di lei e approfondita al contempo credo che si sia ha risolto il piccolo problema tecnico che avevamo se ho ben capito che Francesca Passamonti Cossa adesso
Intervenire
Scrive il primo perfetto ci sono no ecco il cibo pomeriggio a tutti e grazie
Per questa per cui per l'occasione di parlare a questa a questa rappresentazione di questo libro devo dire che sono molto felice di potervi parlare a nome del Gruppo Intesa San Paolo
Per me parlare di Europa un'opportunità che accolgo sempre con piacere e con passione non solo perché ho costruito la mia carriera professionale ma anche perché dopo tanti anni nonostante qualche delusione per alcune occasioni perse in passato rimango una convinta sostenitrice del progetto europeo
Ringrazio i cespi per aver predisposto questo studio che appunta nati dall'Europa sotto vari profili e mi complimento con Marco piantine per aver coordinato questo bel lavoro
E lo dico subito perché questo studio non ne sono amento un un esercizio di stampo accademico
E anche un'analisi importante per tutti anche per noi che rappresentiamo il settore privato che è chiamato a prendere decisioni di business rilevanti
Questo è un libro insomma ci permette di porci ingiuste quesiti su che cosa in Europa
Ci permette di capire quali sono le sfide che sta affrontando quali sono le sue risposte sì ci sono insomma ci permette di capire dove d'Europa sta andando e io vorrei partire dalla mia esperienza questo Brix per raccontarne perché il gruppo Intesa San Paolo che rappresento qui da lungo tempo
E interessato a capire le dinamiche Oronte e perché ha interesse ad avere un'Unione forte
Noi siamo presenti su questa piazza perché già nel mille novecentosessantatré i vertici di calibro era una delle banche che sono all'origine di Intesa San Paolo
Avevano avuto la lungimiranza di capire che le decisioni più importanti sarebbero state prese dalle istituzioni europee qui a Bruxelles
Anche se a quel tempo non si parlava ovviamente di mercato interno di passaporto europeo di Mione bancaria e di unione del mercato dei capitali
Avevano intuito quel tempo che in questo era già allora un luogo di osservazione privilegiato
Per capire le dinamiche istituzionale e i rapporti tra gli Stati membri che portano poi al raggiungimento di decisioni comunitarie
E queste motivazioni sono ancora validi quest'oggi e sono anche rafforzate dal fatto che l'Europa come ha detto prima il ministro Amendola costruito nel tempo un mercato interno che rappresenta un grande assente per tutti noi
E questo mercato integrato si basa su un quadro regolamentare comune che ci permette di operare a livello nazionale transfrontaliero sulla base delle stesse regole
I servizi finanziari sono industria globale e commentando le sottoposta ad una forte concorrenza intermedia Esterna
Proveniente da operatori stabiliti di in Paesi terzi e per far fronte a questa concorrenza noi abbiamo bisogno di avere un'Europa forte di unità che sia in grado di negoziare da pari con i paesi che hanno l'industria finanziaria forte l'Europa sacche su asset principale mercato interno e che questo Papa Occhetto
E va bene quindi un quadro regolatorio chiesti in cui un terreno di gioco livellato e cruciale
E come pure importante dal nostro punto di vista in questo momento completare l'Unione bancaria e approfondire l'unione del mercato dei capitali
Per rendere il sistema bancario e finanziario europeo più un esordiente in grado di finanziare la ripresa economica
Ma se il mercato interno classe più riconoscibile credo anche che questa crisi legata all'economia ci abbia ricordato che l'Europa deve essere molto di più di un mercato interno
E fondamentale che si negò persino vinta forte indeterminata a gestire le crisi globali che stiamo vivendo sanitaria né climatica nel migratoria
Ed è evidente che solo se siamo uniti da valori comuni Silingardi potremmo vincere queste sfide
E in questo contesto è chiaro che noi apprezziamo molto la decisione del Consiglio Europeo dello scorso luglio
Per uno sforzo straordinario per un Baget europeo che gli stimoli grande impresa e i ricordi anche il valore nella sua mentalità stacchi
Ed è cruciale che l'Italia in primis in tutti gli altri colgano questa occasione per fare le riforme strutturali che sono necessarie
Per trasformare le nostre economie verso modelli più sostenibili dal punto di vista ambientale sociale e più digitali sviluppando nuove infrastrutture
Che permettano poi uno sviluppo economico che è insostenibile inesistente ed esigente
In grado di sostenere l'economia in questa situazioni di di crisi negli ultimi anni
In vari Paesi vicini ci siamo abbandonati a visioni dell'Europa europea di comodo a servizio e dissidi di singoli obiettivi di politici nazionali e così l'Europa diventa una matrigna cui addossiamo tutte le colpe
Un progetto dopo Nomentano dove sembra che altri decidano per noi invece questo libro l'Europa nel secolo veloce ci ricorda che ci sono delle sfide che sono molto più grandi dei singoli stati membri
Che l'Europa in sostanza siamo noi e che siamo chiamati a contribuire attivamente e a tracciarne la rotta negli anni avvenire
Con la sicurezza e la fiducia nelle sue capacità che deve avere un grande Stato fondatore con me quello nostro
Grazie Francesca per le due interessanti considerazioni
Propriamente delle valutazioni che turba i sul libro vanno tutte veramente agli autori i tanti autori che ho citato prima molto velocemente tra l'altro spero che riusciremo a organizzare il resto anche altri appuntamenti con la scusa di questo annuario con interventi di di diversi vedi loro fra l'altro collocati cerchi qui a Bruxelles
Chi a Oxford a chi a Londra chi chi in altre città Berlino e così via quindi anche una dimensione europea continuerete la molti in Italia la dimensione europea collegata al cespi che sembra assolutamente
Ben ecco de è importante mio chiederei hanno a Marta Dassù Nicoletta Pirozzi
Qualche loro considerazione
Sono segnato due parole molto semplici una incertezza e l'altra resilienza pensando un po'intanto appunto la dimensione diciamo geopolitica internazionale
Dove le incertezze sono moltissime all'altro Marta scritto complicato recentemente anche bellissimo libro soubrette Seat
Avrà chiudo la parentesi break synth entra quelle tra quei fattori di incertezza diciamo sulla scena europea e internazionale
Probabilmente alcuni di voi saranno reduci dalla nottata seguire questo dibattito tra i candidati svizzere americane che è già stato abbondantemente completato
Come varia vari vari aspetti tanto per citare diciamo due fattori ma certamente non esclusivi di incertezza sulla scena
Europea e internazionale ovviamente incertezza maggiori sono collegate in primo luogo al garante alla pandemia all'economia mi ha tante
Zone ma in questo ruolo dell'Europa
Di fronte a queste incertezze anche le la la residenza europea di fronte a questa incertezza penso per esempio al tema della sicurezza del quale Nicoletta e tra i principali esperti in Italia sicuramente non solo tra i più
Quindi su su questi temi
La mia Milvia uno spunto generale contando sulla capacità di Marta
Nicoletta animata da sul due due Capirossi di renderlo più concreto è collegato a ciò che questa loro a cuore in questo contesto
Marta
Nel ringraziare prima di tutto grazie presidente francesi anarco per questo per avere coordinato questo bellissimo bene
Grazie Piero Fassino presidente dei gesti che ha scritto
Fra l'altro le conclusioni di questo volume insistendo molto sulla politica estera in particolare sull'azione dell'Europa nel proprio vicinato con un capitolo molto meglio quindi
Grazie a tutti
E agli amici un saluto Enzo se posso
Così rompere il rituale delle varie presentazioni io volevo farti una domanda Enzo perché effettivamente credo che un Ardenne
Condizioni umili Europa può affermare e proprio ruolo globale cioè il tema di cui stiamo discutendo
è che questi tassi coraggiosi di politica economica in particolare editori Fund
Sì mantengano nel tempo mi pare che ci sia una differenza
Tra una risposta a una crisi seppure una crisi drammatica come Covini e l'idea che invece ricorre il fango sia un primo passo sostanziale verso un nuovo assente economico che includa un'unione fiscale francamente sono un po'preoccupata della sorte di questo ricavo i fan è chiaro che il ritorno intanto poiché pone all'Italia delle responsabilità particolari che tutto sommato deve funzionare perché resti com'è una ricetta permanente diciamo così comuni di inizio di un nuovo percorso
Abbiamo visto Consiglio europeo ogni settembre poi rinviato fondi differenze interne fra fra Paesi
La non accettazione da parte dei in particolare criteri di condizionalità
Sullo stato di diritto per l'erogazione di fondi e quindi ti volevo chiedere che cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi due giorni su queste decisivo Miccoli così cruciali non so se disporre insomma il Parlamento o a forse forse ordinatamente importante che penso che noi dobbiamo affrontare poi in apertura cosa pensi Enzo nuovo per sfuggire alla domanda che
No né sì no sulle procedure europee si sono giornate un po'complicate ieri Pato a Berlino perché la presidenza tedesca sta facendo un lavoro egregio
Nove nell'accordo di luglio abbiamo introdotto anche criteri di condizionalità che non sono solo quelle macro economico
Perché credo che quelle dell'articolo sette dello stato di diritto e e tutte le sue conseguenze che non sono solo diciamo violazione di diritti ma anche violazione delle prassi comunitarie sull'utilizzo dei fondi dalle frodi alle al terzo azioni siano Criterion
Ma lo dico per un motivo di principio noi abbiamo fatto questa operazione addebito a ci siamo indebitati come europei non sono soldi che arrivano dalla luna abbiamo deciso tutti insieme di fare il Bobby il debito e quindi è giusto che in tutti i ventisette Paesi sappiano come vengono utilizzati questi soldi io credo che sia un principio
Lapalissiano è chiaro
Ovvio che su questo tema c'è uno scontro oggi siamo riusciti incorre quelle con la maggioranza qualificata abbiamo sostenuto sì ma la Francia da qui la proposta di mediazione tedesca a passare lo scoglio di uno scontro tra Visegrad e che non voleva di sera meglio Ungheria Polonia e che non vogliono introduzione lo Stato di diritto i frugale che vogliono una versione molto più forte anche nel nelle nelle linee trattati che era un po'complicato perché con lo Stato di diritto e conciato nel trattato la sua tentazione
E ancora villa purtroppo da venire la Commissione sta lavorando molto quindi oggi siamo riusciti a passare questa far passare questa mediazione che è importante perché conferma l'impalcatura del ventuno luglio e dà anche delle io credo dei vini delle adeguate misure diciamo di tutela quei paesi che si sentono sotto osservazione adesso
La Commissione e il Consiglio manderà la proposta al Parlamento che io credo sia molto pesce
Come si dice by Branca su questi temi e quindi ci sarà il solito passaggio tra Consiglio Commissione e e Parlamento però negli anni di piombo che diceva Piero Fassino bene questa cosa che pensarsi che ognuna a casa propria può fare quello che che ter ritiene io non credo sia giusto soprattutto quando abbiamo fatto una scelta di solidarietà
Perché fare Bond non è mai avvenuto in questa quantità che è impressionante e io credo che ognuno di noi ha il diritto di di a vere chiaro il quadro di funzionamento e anche di di gestione
Molti dicono ah ma dopo l'accordo il ventuno luglio chiudo con questa battuta dicono mamma non avete paura che qualche membro del consiglio europeo ossa tirare il freno di emergenza nel caso il piano italiano non finzione io rispondo sempre
Ma chi vi assicura che non lo tirerà l'Italia altri piani di altri paesi che non funzionano quindi io credo che sia stato un accordo saggio che ha introdotto precondizione da macroeconomiche che sono necessarie perché dobbiamo anche avere un sentiero macro economico che non faccia pesare troppo sulle prossime generazioni debiti pubblici che stiamo facendo necessariamente anche delle condizionalità
Legate all'utilizzo dei fondi e credo che sia una garanzia per tutti quelli senza accusare nessuno ma sia una garanzia per tutti quindi c'è da lavorare in Italia c'è grande euforia super comodi sono contentissimo però il nome sì con un po'di strabismo stiamo seguendo anche le procedure politiche perché se oggi per questa mediazione non passava
Tutto il processo del Recovery si sarebbe dilatato nel tempo con degli effetti molto negativi
Ok niente accento grazie a Enzo Trockij essa perché discutendo della ruolo globale dell'Europa che un poeta
Filo conduttore di questo nuovo rapporto figli importante del CESPI chiaramente la possibilità di Avvenire politico amici Sorgi solidi per competere nel mondo assunta mi picchia
Quindi la svolta del ventuno luglio concretizzando nulla concretizzandosi da questa possibilità
Quello di cui stiamo discutendo in effetti è la possibilità dell'Europa anzi da necessità di diventare un un attore geopolitico globale
Quando l'Europa parla di sovranità europea termine che ormai viene usato e che in realtà significa autonomia stratifica venivano fa in fondo a Parma prima di tutto di economia
E cioè nella capacità dell'Europa di affermare propri interessi internazionale globali morali mancanti hi-tech ha citato la capacità tecnologica non scrutini sugli investimenti esteri e così via
La capacità di va bene un rapporto di un certo tipo pubblichi cani digitale Facebook luglio diventerà sta diventando uno grosse il no
Contini standard nella rivoluzione digitale comuni capaci di tanti o tutto dimensione economica e si comincia a delineare e che mi sembra molto importante accanto a questo naturalmente ci muove studia ma visione geopolitica
Sia gli strumenti di politica estera e di difesa che ancora abbiamo soltanto in parte
Lasciatemi dire sulla sull'Europa John politica e sulla visione geopolitica molte cose che mi sembrano abbastanza importanti dapprima cosa che io direi è che mi sembrerebbe un errore concepire la e autonomia strategica dell'Europa contro gli Stati Uniti
O senza gli Stati Uniti cioè io ritengo che la capacità dell'Europa di affermarsi come attore globale continua a richiedere un rapporto transatlantico virtuoso e non dannoso so benissimo che si si impegno può ironizzare su questa vicenda dicendo che tutto sommato un'esperienza come quella della presidenza tra l'ha spinto l'Europa possibili seriamente questi problemi di sicurezza e vuoti di difesa ma in realtà e che un'Europa priva di una dimensione atlantica avrebbe io credo due grossi problemi il primo anche se gli appunto questa relazione transatlantica non funzionasse si avrebbe uno sbilanciamento del nucleo carolingio secoli dell'Europa verso viola sia che divide e rende profondamente paesi europei
Secondo è che entrerebbe in discussione ma magari mi pare un'idea così i miei tutta la relazione tra le capacità di sicurezza e difesa che l'Europa deve sviluppare la persistenza dell'amato quindi c'è un primo punto io credo abbastanza importante
Visto avevamo
Scelte in questo no va svolta in questo nuovo un cambiamento della dei poteri globali con una ripresa della rivalità strategica tra Stati Uniti e Cina l'Europa non può funzionare io credo come una sorta di terza forza neutrale
Deve diventare un attore più forte con delle proprie capacità che ha già molto brevemente citato ma deve concepire siccome Europa collegata alle democrazie occidentali ebbero miti io credo che aumenterebbe in modo potenziali per differenze interne tra i Paesi europei
O secondo punto che mi sembra importante dopo avere parlato così molto approssimativamente mandiamo veloci
Della collocazione globale dell'Europa e la gestione del vicino estero di quello che definiamo in fondo un arco di crisi molto vasto
Che va dal Mediterraneo ai Balcani e che riguarda anche la relazione con la Russia su questo
Piero Fassino ha scritto un lungo e convincente saggio finale le sue conclusioni né parte dalla premessa che se l'Europa non riesce a essere efficaci descrittiva
Nel suo vicini temo non riuscirà neanche a esserlo sul piano globale questo è certamente una annotazione
Giudice interessante e dice anche che la politica di vicinato dell'Unione Europea va profondamente rivista per essere efficace cosa su cui anch'io sono d'accordo sono meno d'accordo forse Piero sul fatto che l'ancoraggio di questa nuova politica di questa nuova architettura confini vicini dell'Europa possa essere non gli anni sono come il Consiglio d'Europa o possa essere lo S.C. è devo dire che non ho molta fiducia in questo tipo di istituzioni ma certamente la sollecitazione a occuparsi meglio
E in modo più efficace nel vicino all'estero è molto importante su in questi sa in questo saggio che scrivi
Ritieni anche che d'Europa debba tenere aperta la porta diciamo così e cioè non possa rinunciare alla politica di allargamento verso i Balcani si tratta tutto naturalmente anzitutto del problema
Della Serbia ad esempio posizione anche che non vede d'accordo un paese come la Francia ma che da accertamenti mi scuso quesito è senta allargamento che ha creato indubbiamente dei problemi all'Unione Europea debba essere archiviato come il fondo vorrebbe Parigi o debba rimanere una politica portante dell'unione europea
Infine un punto che mi sembra molto rilevante come in che misura si posso ma non si possono gestire le differenze interne Paesi europei sulla politica estera e e sulla difesa
Per queste differenze ne vendiamo e sono attratti paralizzanti ad esempio l'esistenza di detti sulle sanzione alla Bielorussia come risulta delle tensioni Turchia Grecia
Sulla gestione delle risorse energetiche mediterranee è davvero problema di grandi proporzioni
Lo stesso vale in un campo diverso ma anche solo affrontato dalla Mario per la politica migratoria
Una delle delle accuse rivolte a questo nuovo patto sulle migrazioni lanciato dalla Commissione europea e che proprio per tenere conto di queste differenze che riguardano in particolare i Paesi divisi e gran la barra venga fissata troppo troppo bassa già in anticipo che ci sia un compromesso al ribasso
Questo è un tema molto importante da discutere quello che riguarda le differenze interni all'Unione Europea differenze interne anche sulla visione internazionale
Una risposta possibile che secondo me bah affrontata molto candidamente ma in modo molto aperto e l'introduzione di meccanismi di voto a maggioranza qualificata anche in politica estera perlomeno sulle questioni che attengono ai diritti umani qua strumenti come le sanzioni
E forse invece non applicando a pieni di riguardo al mondo forza dove francamente un meccanismo a maggioranza qualificato sarebbe molto più difficile da concepire
Nicoletta nel suo saggio su questo buono parlate la maggioranza qualificata in materia di difesa
Non sono incruenta io francamente vedo molto difficile bussato di questo genere ma se ma sicuramente non ritengo appropriato invece per la politica estera e le questioni diciamo così sicurezza so
Quindi ignorava che si concepisca in modo globale
E io direi non più come avveniva negli anni passati come una sorta di modello da applicare al resto del mondo a piuttosto come un competitor siamo in un'era in cui ritornata in primo piano la competizione fra grandi potenze
Gliel'ha data al problema di non rimanere schiacciata dalla competizione Stati Uniti Cina ma di diventare a sua volta competitore in un teatro di competizioni Esterne primo punto Secondo un'Europa che abbia ancora un rapporto virtuoso con gli Stati Uniti da ripensare ma una dimensione atlantica decisa soprattutto nella dopo plexi
C'era la domanda di Marco torno subito in linea un'Europa capace di gestire sia vicino estere in modo più persuasivo sia le sue differenze interne attraverso meccanismi di voto a maggioranza qualificata
Infine un anonimo dimora questione Brezzi
Devo dire che certo è una perdita secondo me è una perdita per l'Europa una perdita per una Gran Bretagna
Che ci compete che proprio per questo proprio perché è una perdita ci costringe a ripensare a questa dimensione atlantica accennavo prima io resto convinta che tutto sommato proprio perché nell'interesse di entrambe le parti
Un accordo alla fine verrà approvato alla fine vuol dire molto rapidamente perché come sappiamo la scadenza impone di raggiungere almeno un accordo commerciale in tal senso dalla fine di ottobre perché possano entrare in vigore
Ma sono d'accordo con Piero Fassino che lo scrive nel suo saggio che con la Gran Bretagna l'Unione europea ha interesse a concepire uno che viene chiamato un dispongano agreement un accordo speciale
Proprio perché la relazione con la Gran Bretagna di un'importanza peculiari
Il rischio che tuttavia si paventava nel due mila e sedici e cioè che il referendum inglese per l'uscita dal un'unione europea fosse l'inizio di una sorta di effetto domino Domino e cioè di un effetto scaricatore dell'unione europea è stato tuttavia fortemente e scoraggiato mi pare che l'Unione Europea sia uscita mantenere una unità nel negoziato come come la Gran Bretagna che l'onda certamente non immaginava
Quindi è uno dei record positivi questi anni ha che non va l'ha giocato in eccesso Oriente anche nel nostro interesse di raggiungere un accordo comune
Grazie martore una riflessione articolata come sempre interessante e stimolante
Molto facile no per dare la parola Nicoletta messo il due mila lui si illuminavano gli occhi ascoltando diverse considerazioni quindi
Gravissima complimentati mi trovo molto d'accordo con Marta Dassù quasi tutti i punti anch'io comincio ringraziando il cielo spia in particolare
Che mi hanno invitato ad intervenire anche rappresentanza dei tanti amici e colleghi che hanno contribuito al volume ringrazio Piero Fassino è anche tutti quelli che sono intervenuti
Prima di me ministra Amendola la dottoressa Passamonti e Marta io raccolgo appunto la tua sollecitazione
E prendendo spunto anche alcune riflessioni che ho inserito nel capitolo del nostro volume abbiamo chiamato l'Europa nel secolo veloce
E in effetti è indubbio che negli anni recenti in ogni abbiamo conosciuto un sistema internazionale
Soggetto a una turbolenza molto più alta molto più elevata che che in precedenza e credo che segnali più eclatanti questa turbolenza
C'erano stati la spettacolare rinascita della politica di potenza cui Malta già accennato
In questi venti fortissimi che ormai soffiano verso l'autoritarismo e il nazionalismo e poi anche una sostanziale abdicazione negli Stati Uniti dal suo ruolo di leader del mondo liberale
Con cui tutti ma in primo luogo l'Unione europea devono fare i conti e poi è arrivato il corridoio impatto del corrida
Credo che non farà altro che intensificare accelerare questi trenta che abbiamo conosciuto in questi anni modificando di fatto il modello di globalizzazione precedente quindi con tutto questo l'Unione europea si troverà fare i conti nei prossimi anni e decenni importante intavolare già da subito una riflessione strategica di lungo periodo per capire come uscirne
Di fatto noi oggi abbiamo un'Unione europea che è intrappolata in una doppia crisi una crisi sia interna ed è stata già citata dagli interventi precedenti e cioè quella della sua incapacità che ha mostrato molte volte di trovare in una coerenza e di assicurare la necessaria unità tra quindi fatto la da
Al l'onere ha un ruolo di comprimario sullo scenario internazionale e in particolare verso immediato vicinato come abbiamo visto in Libia in Siria e molti altri scenari
Dall'altra parte abbiamo una crisi sistemica innegabile dell'ordine internazionale e delle democrazie liberali che mette in discussione tutti quei valori quelli istituzioni quelle norme
Tutte quei riferimenti della governance globale
Che sono fondamentali per il progetto politico europeo proprio perché sono gli stessi valori che hanno ispirato la nascita e anche il processo di integrazione europea
E sono quelli di cui l'Unione europea ha bisogno perché su questi ha fondato la sua azione regionale e internazionale
Quindi credo che per uscirne l'Unione europea debba focalizzarsi su due fronti uno interno con ripercussioni ovviamente sul suo ruolo internazionale e l'altro anche fare più gol suo ruolo globale
Sul primo punto sono molto d'accordo con Marta sul fatto che sia necessario rendere il processo decisionale dell'Unione europea più flessibile per accomodare diversità diciamocelo francamente in molti casi soprattutto nel settore della politica estera e di difesa si sono rivelati inconciliabili
Quindi in alcuni casi noi abbiamo visto che l'unanimità è stata sostanzialmente sinonimo di di nazione da parte dell'Unione Europea
Questo va sicuramente cambiato e qui entra in gioco una proposta senz'altro coraggiosa secondo me quanto mai necessaria l'introduzione della maggioranza qualificata nel settore della politica estera
Marta già citato l'ambito dei diritti umani l'ambito delle sanzioni io direi che questo potrebbe estendersi anche alle missioni civili dell'Unione europea cioè quelle missioni che non implicano un utilizzo della forza che non sono missioni militari ma che rappresenta uno il volto dell'Europa in molti scenari di crisi
E in molti scenari di post-conflitto
Queste sono proposte che sono state già avanzate in varie riprese a dai leader europei gli ultimi son stati sicuramente la presidente della Commissione fonde l'Ajax ma anche in precedenza l'ex presidente della commissione di un tuttavia credo che questo vada affiancato da in rafforzamento un consolidamento parallelo dei processi di integrazione differenziata che si sono già sviluppati in ambito europeo a partire proprio dal settore della politica estera e di difesa
Qua noi abbiamo da qualche anno la cooperazione strutturata permanente la pesco che è stata sicuramente uno strumento molto forte di rilancio del processo di integrazione nel settore della difesa
Ma che altrettanti innegabilmente va rafforzata in modo di renderla funzionali a una Europa della difesa è un progetto strategico di lungo periodo
Se l'obiettivo eh dare all'Europa l'autonomia strategica di cui ha bisogno e trasformare la difesa europea un pilastro dell'Alleanza atlantica della NATO come da anni andiamo predicando allora è necessario ripensare anche l'integrazione differenziata in questo settore
E qui credo ci siano tre priorità in primo luogo creano
Quindi che al
Abbiamo un problema di connessione opinione ad esempio lì nel corso strategici e che si dimostra
Nicoletta sei esaltata saltata la connessione del
Dunque io farei così in attesa che si riprenda il collegamento di Nicoletta per fare Fini nel suo intervento
Che mi pare bloccata direi
Intanto chiederei allora Piero Fassino se vuole già rispondere adesso alle osservazioni fatte prima dal marca comunque intervenire su altri aspetti o se invece preferisce fare dunque
Ovviamente non tanto non allungare il brodo perché a rischio abbiamo dei tanti anche per rispettare adesso i vincoli di Amendola fautore la parola scioglie poi benissimo occlusioni insomma per fare più allora
Proseguiamo così presidente Geniere che saluto noi ci vediamo diciamo in altre vesti qui a Bruxelles al Santo il piacere
Ma da
Dantès ovviamente aspettiamo una riflessione
Direi più incentrata sulla dimensione interna sempre se vuoi intorno
Prendendo spunto insomma da queste due parole che più utilizzavo prima cioè incertezza insipienza
E anche da un punto di vista la dimensione sociale della direzione dalla partecipazione della città civile certamente queste sono due
Due due riferimenti importante
E la sera tutti grazie mille Marco per questa opportunità aggiungo anche i miei complimenti all'ottimo
Lavoro fatto del CESPI
Non ho letto tutto il libro che ebbe che me l'avete mandato ieri mattina insomma la gente piuttosto piena però ho navigato orizzontalmente americana ma ho letto il tuo natura introduzione ovviamente le conclusioni di chi erano e ci sono moltissime cose e mi trovano assolutamente in linea così come le cose dette da Michela preceduto è ovviamente un piacere trovarmi
Con interlocutori con cui ci conosciamo ci incrociamo ne approfitto anche per esprimere tutta l'apprezzamento al lavoro fatto dal ministro Amendola in questi in questi mesi non semplici ci ritornerò dopo ma anche tutti i contributi dati allora io
Volevo come dire voleva intervenire
Insomma parlando un po'di dei contenuti commesso nella mia presidenza del cinese che non è stata lunga e sono due anni e mezzo con il meccanismo
Che abbiamo dicendo lo dovevo partito dove sono arrivato perché credo incroci molto bene questi concetti del incertezza resilienza e del secolo
Superacceleratore no che poi si è accelerato ancora di più in questi ultimi tempi in questi ultimi anni
Ma io quando sono partito nell'aprile due mila diciotto per la mia presidenza
Presentavo alla nostra Assemblea questa riflessione dicendo che noi stavamo attraversando cinque grandi transizioni in fase di forte accelerazione incrocio e le cinque tradizioni Kyoto delineavano la transizione energetica
La transizione dettato dell'economia digitale dell'intelligenza artificiale la transizione sociale con come dire la rottura quasi definitiva di quel patto del welfare che ha consentito all'Europa di essere quello che verso modelli come dire ancora molto incerti anche se in ricerca
Una transizione dei modelli di partecipazione no
Non solo nella politica nei partiti insomma abbiamo la maggior parte dei governi europei salvo la Germania che mantiene anche un cambiamento Italo in corso ma tutti gli altri Paesi europei ma trasformazioni stemmi politici senza precedenti come le guardiamo all'Italia ma la Francia ha avuto un terremoto del sistema politico no in cui i principali partiti sono spariti si è affermato
Un partito chiaramente di matrice fascista io poi un partito nuovo nato intorno a Macron no che non esisteva prima la Spagna che sta in piedi per qualche voto uno andando in giro per l'Europa
Questo è un po'il quadro senza toccare l'Est in cui pur appartenendo queste voci scritte le famiglie Polia tradizionali però molti partiti che c'azzeccano con le storie politiche delle famiglie tradizionali
Ma la stessa cosa non è il punto dito puntato sulla politica io vengo espressivi c'è anche una enorme fatica di tutti i sistemi tradizionale di partecipazione ai corpi intermedi c'è una crisi strutturare della rappresentanza sociale della capacità interpretare di fare sintesi di portare ad un concerto complessivo quindi c'è un nodo della partecipazione cos'ha dato vita anche movimenti come dire
Trani prese amici Legion no in in Francia dei cinque stemmi Italia che esprimono Aldo domande diverse che non trovano più rappresentanza
E poi c'è una una crisi o una transizione è stata molto bene ricordato non solo il contributo di Piero ma anche dal marchio assurda da Nicoletta purtroppo interrotta che vediamo ritornata
Io perché nelle relazioni internazionali io la loro sintetizzano così siamo definitivamente usciti da un regime pur differenziato di cooperazione competitiva e siamo definitivamente entrati in un regime dell'azione internazionale di conflittualità distruttiva no questo la realtà
L'Europa dieci anni prima era contornato dalla pace colgono dalla Russia prima starà nato questa fuori
Con l'amministrazione americana rincorriamo alleanza transatlantica che che è fondamentale ma siamo dentro un'amministrazione che distrugge SIM è sistematicamente tutto ciò che è stato concordato l'Internazionale il Mediterraneo sogniamo le primavere arabe diventato un mare di guerre di conflitti fino all'ultimo quasi scontro navale mancato per un pelo tra due membri della NATO no e così via ma qui siamo entrati in un sistema e la Cina che la grande partner strategico pensiamo alla polizia e alla Germania
Oggi definito dal documento la commissione di un anno fa rivale sistemico dove cambi siam passati agli antipodi di questa partita e allora la grande preoccupazione era di due tipi uno c'era la la concezione chiara della primavera due mila diciotto che tutte queste transizioni accelerate insieme generavano due questioni per l'Europa uno crescenti e gravissime rottura del patto sociale
Tensioni sociali costi sociali senza precedenti incapacità di farvi fronte anche perché molti Stati avevano condizioni delle finanze pubbliche di grande fatica ancora eredi della crisi del nel due mila otto quindi non solo bisogna riparare i danni quella crisi ma mancavano i mezzi per poter accompagnare queste transizioni
Importanti con i mezzi economici sufficienti per accompagnarle e addirittura anche nuove fratture territoriali no
Con differenze di velocità e quasi come dire una rottura di quel motore dell'Europa che aveva favorito la convergenza verso un negli Stendhal comunica poi che il coesione è stato uno dei motori con mercati interlocuzioni questo percorso destro
Prospettive di progressiva differenziazione dei velocità di crescita e di sviluppo di integrazione e con la preoccupazione di fondo era un anno dopo si andava a lezione europea e e di consegna all'Europa e Sora visti
Non era un secolo fa non era neanche vent'anni fa era la primavera del due mila diciotto no in cui il il timore il dibattito nelle sale qui a Bruxelles era tra meno di un anno si conclude la Commissione Junker lanciava questa grande riflessione sull'Europa per rianimare un po'il dibattito di consegnare all'Europa ad una virata sopranista fascista
Segregazionista divisiva insomma di avere anche noi Trump Bolzonaro al governo europei la traduco un po'banalmente io allora proponevo con un gioco di parole che poi è diventato famoso mio sloveni presidenza la risposta a questo non era semplicemente di resistenza e di residente qui cerca un tempo di incertezza e di frattura accelerate
E la risposta doveva essere una regulation si europea un rinascimento giocando sulla propria cimento e Unione europea basata su un progetto strategico di futuro che
Per i intitolato osare un'Europa sostenibile era l'aprile due mila diciotto io ho concluso un ultimo atto formale mia presidenza dello sono ancora qualche settimana in ordinaria amministrazione
Dieci giorni fa e ho intitolato il mio rapporto con Rinascimento il tempo e ora e vorrei cercare di argomentare che in due anni e mezzo è accaduto esattamente questo allora
Speravamo di fermare l'onda sopranista anche alimentato da quei cambiamenti strutturali e perlomeno di contenerla no di essere resilienza di fronte a questo mondo che subivamo cresce comunque
Ad oggi io mi sento di dire che non solo del secolo breve ma forse Hazzard un po'troppo di ottimismo forse siamo entrati nel secolo dell'Europa cercherò di argomentare questa questa tesi anche rispetto alle sfide internazionale che abbiamo di fronte
Il ministro Amendola mi è testimone perché lui era già sul fronte dopo il rovesciamento della stazione poi italiana è
La capacità di avere riportato l'Italia dal dal discolo peggiore di tutti della situazione persino peggiore dell'Ungheria di Orban unico del o dalla Polonia al centro dei negoziati politici ma insomma era fine febbraio di quest'anno cioè stiamo parlando di sei mesi fa
Il Consiglio europeo si piantava
Sul negoziato sul bilancio pluriennale per una questione di zero virgola e con una proposta di bilancio peraltro già ridotto rispetto alla proposta di bilancio molti annuale della Commissione Junker che il Parlamento il comitato economico sociale e molti altri era largamente criticato insufficiente
Questo però e perché era un dato importante perché era un una battuta di arresto dopo la vittoria alle elezioni europee dalla primavera due mila diciannove in cui l'onda sopranista sie fermata non ce l'hanno fatta
Cioè è successa una cosa
Addirittura al di là delle aspettative spettava dis di contenerla si è fermata e si è ribaltata e in pochi mesi pur con tutte le pensioni e qualcuno anche esagerata nei confronti di Ursula von der Lai che continua a scontare
L'opposizione maggiore dei colleghi del suo partito tedesco è un po'un paradosso ma è così
Be bond all'Aja il a la commissione Wonder Live ha avuto la maggioranza parlamentare pur in un Parlamento frammentato come ricorda il tu Marco natura introduzione più frammentato in prima superiore a quella di un carro e in soli sei mesi la ulteriormente allargata perché oggi se parlate con il presidente dei Verdi europei sono persino più entusiasti
Dai di alcune componenti del PPE della sua presidenza questo è successo de è un processo politico in dubbio in pochi mesi
Una Presidente che parte rafforzata
Con un Parlamento che per la prima volta fu un accordo politico tra quattro forze politiche che lo sostengono una maggioranza più ampia e che fa come i primi due atti nel giro di dieci giorni
Presente al piano del Greenville in Parlamento europeo e la settimana dopo va in Africa da Addis Abeba a lanciare il piano strategico di un'alleanza con l'Africa quindi cambia radicalmente intorno ne manco due mesi dopo il Consiglio europeo gli dice cioè che ci abbiamo scherzato
Abbiamo vittoriosi europee chi se ne frega hai fatto un piano di grandi ambizioni che noti tagliamo il bilancio cioè sarei senza mezzi questo era come dire una grande risposta prima positivo è una battuta di arresto
Fine febbraio
In sei mesi è cambiato tutto la pandemia questo choc incredibile imprevisto ci consegna un'Europa che ha avuto delle capacità di risposta senza precedenti si è parlato per molto tempo di piano Marshall no lo dico riferendosi presentante dell'istituto bancario Intesa San Paolo nel piano marce lavora ipotizzati sono mille miliardi di euro
Che peraltro non soldi americani per comprare bene americani
L'Europa ha messo in campo dalla metà marzo in poi dalle primissime la Banca centrale europea fino arrivare al messo sciura Bay e poi le deroghe al al alla alla alla
Allora gli aiuti di Stato e fino ad arrivare in cover Implant sette tre milioni di euro
Questo è il pacchetto no di risorse europee comprese anche addebito sui mercati per la prima volta in deroga a tutto ciò che sembra un tabù
Immutabile ricordiamo a gennaio i dibattiti
A Brussel dall'Est anche che non voleva neppure aprire con la dibattito sulla revisione della normativa concorrenza aiuti di Stato ha firmato due mila quattrocento miliardi di autorizzazioni in deroga al al alle alle normativa concorrenza poi si dice sì però mille duecento sondati la Germania vero
Entrare in un portato la Germania spenderà surplus di bilancio in questo modo ed essendo un mercato altamente integrato il quaranta per cento finisce in Italia perché l'Italia fornisce il quaranta per cento le forniture vendute prevede è avvenuto qualcosa di incredibile abbiamo sospeso il patto di stabilità abbiamo rivisto tutte le norme della Spesal reso flessibile e tutto in procedure di decisione che prendevano quindici venti giorni
No messe Surer lei si sono decise dal no non siamo d'accordo su nulla scava lato Pasqua alla fine di Pascal tutti d'accordo occhi nessuno si è accorto che tanto mi ha fatto prima e che lui debito europeo
Per un per una forma di sostegno alla disoccupazione certo di preferire si chiama ciurma la prima forma di bond europeo anche solo al nuovo visse nel Sud
Ora questo credo sia una roba senza precedenti
Accompagnata e di qua mi viene in conforto sicuramente il ministro Amendola da la costruzione in tempi rapidissimi altro che veloci no qui siamo al al treno a levitazione magnetica
Del del Giappone nuovo della Cina
Accordi coi visioni convergenza tra forze politiche tra Stati su misure e su senza precedenti con addirittura al Parlamento europeo che ha inventato modalità di approvazione del Cipi alla decisione in sette giorni in nell'insieme dell'Europa
Vorrei ricordare ancora
Che sta un pochino più antico ma insomma l'Europa firmato degli ultimi anni accorda il commercio internazionale ne ha quarantuno con settantadue Paesi due volte gli Stati Uniti
E questi accordi al loro interno tre elementi di innovazione radicale capitolo sociale con l'ambientale quello sul tema civile che nessun altro va avendo una capacità di leadership l'Europa che lancia in assenza dell'OMS la coalizione mondiale per il vaccino raccogliendo fondi persi quindi giocando un ruolo mondiale l'Europa che lancia l'alleanza con l'africano Free Trade continentale agreement che un grandissimo caduto in futuro voluto dagli africani e di futuro
La strategia per la sovranità strategica dell'Europa faccio una battuta qui dieci anni fa nella Commissione industria Europa Tajani che per primo comincia a parlare della destra europea di dotarsi una politica industriale
Lo dico con sorriso venne tacciato di essere l'ultimo comunista europeo dice ma Salemi chiamato che l'Europa si mette a fare politica industriale sono passati dieci anni oggi parliamo di priorità sovranità strategica industriale europea va io
Li ho appena accennati ma io credo che siano tutti elementi senza sottacere le difficoltà del negoziato di questi giorni la difficoltà con Visegrád le le vischiosità le tensioni internazionali il fatto di dovere superare il voto a maggioranza sulle sanzioni
Però ci sono elementi di un cambiamento sistemico di una forza di questo cambiamento che mi fanno dire sì fuori siamo entrati nel secondo Europa il Rinascimento sta accadendo queste forze sono all'opera
Dobbiamo favorire le e cercare di di Conso di darle
E far diventare norma nella prospettiva certo poi ciascuno deve fare il suo dovere sono ben d'accordo che se il nostro Paese non riuscirà a fare un piano di ricoveri all'altezza dalla valanga di risorse che l'Europa mette il poderoso Paese avremmo ucciso il il neonato nell'acqua del del suo bagnetto
Però io credo che qualcosa di straordinario sia avvenuto in sei mesi senza precedenti che ha cambiato radicalmente che impone all'Europa
Con forza al centro di nuove leadership internazionali in questo contesto pur turbolenta oppure incerto e dove probabilmente la chiudo qui l'incertezza sta diventando la nostra nuova normalità
E dentro questi incertezza l'Europa in questi mesi ha giocato un ruolo di leadership senza senza pari e e riconosciuto nel mondo intero molti dossier rimangono compresi controversi difesa sicurezza molti altri
Però io credo che facciamo fatica soltanto a immaginare l'insieme della potenza di questo cambiamento e a e a interpretarlo e e a dargli gambe per poter andare avanti ma questo credo sia il compito di oggi
Ancora grazie per l'ultimo libro no grazie grazie presidente per per questa riflessione grazie per la coerenza
Con la quale hai portato avanti per queste idee durante durante il suo mandato dal presidente del Comitato economico e sociale europeo è una lega sia importante veramente
Tre lettere sia vuote le siamo grati conto che della della sua presenza a porci
Ovviamente abbiamo un problema di tempi nel senso siamo andati un po'lunghi la passione per questi temi ci sta ci sta travolgendo
Io direi per giustizia facciamo telegraficamente finire l'intervento Nicoletta Pirozzi
E poi dato che tu hai evocato Luca la conferenza sul loro futuro
Che sembrava essere un progetto destinato invece la nuova un un futuro diverse assai incerto se durasse un accenno sul futuro cosa compreso sul futuro adesso in questo con testo così travolgente di avvenimenti
Allora potrebbe avere effettivamente degli appigli e delle dinamiche nuove su questo solo molto incuriosito di avere qualche parola se il tempo che saremmo noi
Da parte del del ministro Vendola quindi ed è Nicolette telegraficamente poi il ministro prima delle conclusioni del presidente Fassino
I grandi marchi e mi scuso per questo blackout improvviso non sa cosa sia successo Mario perso improvvisamente quindi era digitale in Italia è un'auto esatto infatti andiamo negli anni interne e instabile quindi spero di non perderli di nuovo in Libia cento del ricovero in sala digitare abbottonati diventato corre in quanto mai necessario quindi per essere molto Blair erano prima palline considerazioni sul settore della difesa i la esco brevemente il nomignolo argomenta ho a che fare con la necessità di rendere la pesca con occhi e è stata indubbiamente un progetto molto riuscito di integrazioni e un'integrazione inclusiva
Anche un progetto che sia efficace e per farlo è necessario che un gruppo ristretto di stati membri all'interno della esco si concentri su obiettivi strategici
Chiave per l'Unione europea lo faccia rispettando dei criteri più avanzati rispetto a quelli che sono stati previsti nell'ambito della festa venticinque e soprattutto che vengano dotati delle risorse finanziarie necessarie da questo punto di vista la riduzione drastica del fondo europeo per la difesa sette miliardi nella proposta per il prossimo bilancio pluriennale due mila ventuno due mila ventisette non è di buon auspicio
Vanno poi chiarite anche questo sarà molto importante che i nostri rapporti con la Gran Bretagna possibile stinta le modalità di interazioni con i Paesi terzi e in primo luogo la Gran Bretagna c'è sicuramente la volontà di mantenere una relazione privilegiata
Col vicino britannico che però sia basata su contributi concreti alla difesa europea
è benvenuta la partecipazione a singoli progetti è senz'altro esclusa la partecipazione al decision making europeo perché questa è una delle linee rosse che sono state tracciate giustamente da parte dell'Unione europea però si potrebbe le ipotizzate dei meccanismi alternativi di deficit Shipping che potrebbero essere da una parte a interessanti appetibili per la Gran Bretagna è anche vantaggiosi l'Unione europea
Dal punto di vista globale e anche su questo sarò molto breve che la sfida dell'unione europea è bilanciare l'autonomia strategica di cui Marta ha già parlato ampiamente e che ha sta chiave la definizione del ruolo globale dell'Unione Europea con la con il rafforzamento di partenariati strategici e un impegno la difesa e la riforma del sistema multilaterale
Questa è una triangolazione non facile e richiederà molte energie e molta programmazione strategica da parte dell'Unione Europea ma da parte da una parte c'è appunto la necessità di rendere l'Unione europea sempre più autonoma
Dall'altra quella di ripensare l'Alleanza atlantica che come abbiamo visto non può più andare con il pilota automatico come è stato in passato e questo andrà fatto da parte dell'Unione europea cercando di utilizzare tutte le leve a sua disposizione per fa converge degli Stati Uniti sui suoi obiettivi strategici
Qui parlo ovviamente della questione commerciale ma anche di diritti umani di politica estera
E questo è ovviamente tanto più necessario con una altri attori internazionali tra cui l'avversario strategico Russia e il rivali sistemi cucina anche in questo caso l'Unione europea
Dovrà trovare il modo di utilizzare queste leve in maniera più efficace
Da ultimo mare il sistema multilaterale due minuti e chiudo e e qui credo che da parte dell'Unione Europea sia necessario un approccio funzionale questo l'abbiamo proposta anche di recente con gli Aimone rapporto sul futuro del multilateralismo
E cioè puntare Sandrini più su coalizioni di volenterosi anche all'interno anche all'interno del sistema globale
Che possano convergere su obiettivi di policy in specifici settori e che siano coordinati dalle Nazioni Unite
E l'Unione Europea dovrebbe investire in quei settori in cui può esercitare una leadership e una leadership e costituisca un modello parlo del clima parlo del digitale consiglia questo si lega ovviamente anche a tutto il tema bella gli obiettivi strategici dell'Unione Europea con il Recovery Fund quindi obiettivi ambiziosi ma difficile pensare mi eludere l'ISE l'Unione Europea vuole conservare il suo ruolo in questo contesto sempre meno
Multilaterale sempre più multipolare
Grazie Marco
Grazie grazie molte volte Nicoletta
Siamo curiosi Caro So di avere qualche anch'non dico anticipazione ma insomma nulla la conferenza sul futuro dell'Europa
Che era potrebbe insomma dalle veramente tanti
Tanti tutto rispetto all'idea che sono state citate qua
Sì noi ci stiamo organizzando lo dico subito perché tutti l'Italia si occupano del CIAI questo oggetto prende alcuni era misterioso non si sono accorti che Amato due mila e tutti sotto il governo Monti va bene però adesso mi piace questa nuova formule nel c'è proprio di settembre con il Ministero degli Affari Esteri abbiamo lanciato già l'organizzazione italiana anzi e faremo un comitato direttivo un comitato scientifico perché vogliamo prepararci a questo appuntamento
Facciate un appello a Piero Fassino che presenteremo un emendamento in finanziaria per finanziare questo evento perché vogliamo che sia un appuntamento forte poi tutti i centri studi le università le scuole che siano coinvolti a discutere sul futuro l'Europa è un momento non so se sarà il secolo europeo quello ancora per basterebbe anche decennio però quello che vogliamo fare è utilizzare questa conferenza che era nata sotto altri auspici parliamoci chiaramente
Un appuntamento centrale la presidenza di turno tedesca las sta organizzando il tempo la tempistica e chiusura con la presidenza francese l'Italia dall'inizio ha dato il via libera a sia nel nelle discussioni ufficiali sia con i colleghi a tutta la disponibilità a organizzare questo evento le ambizioni sono tanti alcuni parlano per esempio di riforma dei trattati io essendo un Euro pragmatico dico che già trattati vigenti abbiamo fatto tante cose nessuno
Lo ricorda mai Masciullo recovery l'abbiamo fatto i bond e li abbiamo fatti ha trattato vigente perché alcuni pensavano che fossero vietati non so da quale legge della dell'universo
Quindi è evidente che si possono fare altre cose io penso per esempio al dumping fiscale si può usare l'articolo centosedici come propose il commissario Gentiloni cioè a trattati vigenti si possono fare tante cose altre forse il tempo il discutere io sono molto d'accordo con quello diceva Martha per esempio la il posizionamento geopolitico l'Unione europea non può essere di un terzo indistinto nella nella ha bisogno di grandi direttrici i Cream villa funzionerà se lo faremo anche in Africa se lo faremo in collaborazione con l'Africa e se sarà un elemento competitivo
Era la pacificazione alla riorganizzazione delle organizzazioni multilaterali funziona se funzionava le alleanze transatlantiche chiunque sia il presidente degli Stati Uniti lo dico a scanso di equivoci
Se l'Europa rialza una reciprocità con la Cina dal punto di vista commerciale la sicurezza della tecnologia quindi io credo che la Conferenza un futuro all'Europa è un momento per cambiare alcuni elementi dell'architettura istituzionale economica rivederli la commissione per esempio
Ha lanciato la riflessione sul patto di stabilità essendo stata sospesa anche per l'anno prossimo ma ma ci sarà dove l'Europa ha bisogno di un patto di stabilità diciamo bazzecole vedere come deve essere fatto un tagliando questo patto di stabilità dopo tanti anni quindi sarà un momento con il ministero degli affari esteri del nostro Ministero Affari europei siamo già in coordinamento per procedere
Quindi appena ce suona la campanella tedesca col Parlamento italiano con tutta la società civile perché non possiamo fare una appuntamento iper istituzionale noi siamo pronti
A partire dato che e in tempi in cui metti presente in quei tre grandi scenari non partiamo con grandi ambizioni partiamo con la la sagacia l'intelligenza che ci ha portato a fare accordi a luglio e vediamo dove arriviamo
Grazie mille penso per la sua presenza grazie incurante anche per questo veramente informazioni interessanti per tutti per tutti voi appassionati di euro
La parola Piero Fassino per le conclusioni
E grasse ma io del computer conclusioni con tutto che è stato detto sono del sessioni mia naturalmente
Ringrazio Amendola so anche che andare via prima del Consiglio dei ministri estroversa Dinoi ringrazio molto per tutte le cose che ha detto ringrazio Marco che ha curato questo volume con volume davvero eccellente per i contributi che contiene tutti coloro che ci hanno scritto che veramente hanno scritto delle cose e grezze e naturalmente coloro che hanno partecipato oggi a questa nostra riflessione mio concordo con moltissime delle cose avverte che non riprendo anche per non essere troppo lungo
Allora vado per punti primo puntare ringrazio ovviamente istituto bancario impresa di Intesa San Paolo oltre lo sponsor del mostro volume dell'Annuario non solo di questo numero anche nel numero precedente anche presumo del prossimo e quindi che ci aiuta davvero che ci accompagna queste iniziative
Allora plan punto primo
Nel giro di pochi anni il mondo è cambiato ce l'abbiamo chiaro dico solo i titoli
Due che rese nell'arco di meno di quindici anni prima la crisi economica due otto due mila otto due mila e quindici due mila sedici
E poi convinto e due che risente hanno messo in ginocchio diciamo l'economia europea checché mondiale
La crisi del sistema multilaterale sotto i colpi durissimi dall'Amministrazione americana è saltato il sistema multilaterale di governance che sino a quel momento
Diciamo in qualche modo dalla Quintavalla insomma il processo globale
L'emergere prepotente riesce normali
Cambiamento climatico non a caso presso il grande asse di discussione sul rilancio la green economy l'emigrazione che ha sottoposto una tensione fortissima le società europee
Le guerre commerciali ci hanno rotto diciamo quello che era un ma regolazione degli scambi sia pure approssimativa che fino a quel momento aveva orrore la società digitale che sta cambiando radicalmente tutto
Con tutto il tema enorme del digital Devine come una delle nuove forme di disuguaglianza vinti TTT e di frattura sociale l'emergere prepotente del tema dei diritti umani con una grande questione globale che ha investito che investe per la prima volta l'Europa è una forma di incantamento è diversa altre ma la democrazia illiberale
E si è affermata in Ungheria piuttosto che in Polonia che certamente verso la quale si è si è assestato alla Turchia e anzi è avvenuta in Europa
E la democrazia illiberale e lo staff ormai diciamo piuttosto
Straniero interloquire
Si usa un ossimoro per definirla
E c'è regime in cui ci sono tutti gli elementi costitutivi di una democrazia ma che poi nella gestione concreta vede un'autocrazia di chi detiene il potere in una sorta di dittatura della maggioranza
E questa cosa qui è la forma in cui si è manifestato pesci manifestante ma dei diritti umani in Europa anche non si manifesta come si manifesta in Africa o in Asia
Oncino altrove ma in Europa anche in Europa ormai questo tema democrazia dei diritti delle libertà civili
Ecco tema che è entrato prepotentemente nell'agenda come tema non scontato erano e sono stati abituate passa dall'Europa la stella della democrazia dei diritti e libertà civile abbiamo sempre pensato che tutti questi temi riguardavano altri cominciano una forma diverso ovviamente dovrà riguardare anche per non parlare come tutto ebbe conclude tutte queste cose citati solo per titoli ci sono tutte molto note
Hanno inciso fortemente sugli orientamenti dell'opinione comune questa verità
Niente al mondo dalla vittoria di tra a Brescia all'affermarsi dei dei movimenti populisti Ornella nazionaliste in Europa e non solo in Europa alla democrazia liberale che si afferma
Nelle Filippine comodini in diagonale dogane in Turchia e via di questo passo e noi siamo di fronte a era un mutamento di orientamento dell'opinione pubblica piuttosto rilevante c'è diciamo che in qualche modo la conseguenza del mondo che cambia allora dobbiamo fare i conti con tutto
E l'Europa chiamata ridefinire su se stessa
Proprio a entrare io ho usato un'espressione più volte di averla usata anche nel saggio costretto
Per giorno Mario insomma forse però in modo impressionante riconosce questa speciale usata anche in questo articolo una terza fase costituente del processo di integrazione europea
La prima fase trattasi di Roma fino a Maastricht
Una seconda fase Maastricht Euro e tutto quello che ha conseguito noi siamo di fronte ad essa di pensare ridefinire una terza fase del processo di integrazione che non è che non è semplicemente la continuità di quello che abbiamo fatto fin qui
Che una terza fase che deve tener conto di due aspetti di tanti ma diciamo due elementi fondamentali secondo prego
Non possiamo più pensare l'integrazione europea come un processo autosufficiente autarchico
Cosa voglio dire voglio dire che per cinquant'anni
Tutto ciò che noi decidevamo in Europa ce lo dicevamo tra di noi e ciò che era fuori di noi non incideva più di tanto sulle nostre decisioni
Qui un processo di integrazione non potrò crescere in una dimensione tutto sommato taccio
Perché la Cina non c'era perché gli Stati Uniti non erano guidati Nadal Tramper a chi ha fatto saltare multilateralismo perché i Paesi emergenti erano emergenti ma ancora non è stato il primo in primordiale e via di questo passo oggi e al mondo interdipendente la costruzione dell'Unione Europea la costruzione dell'integrazione non può prescindere da ciò che ci circonda da ciò che sta fuori di noi perché ciò che sta fuori non incide direttamente su ogni politica che noi decidiamo pensiamo al tema del dumping sociale che ci viene dai Paesi emergenti pensiamo andando in scaletta tra la Francia interno all'Unione Tropea no pensiamo tutto il tema del clima in smalto annuncia il serial tanto insomma centri no e via di questo passo cioè
Quando io penso per esempio al tema del welfare europeo
Mi pongo il problema ma il welfare europeo lo possiamo costruire prescindendo dal fatto che quel versa nel mondo non esiste
Perché è un elemento di competitività fondamentale il costo del welfare
E lo dico non per fare la conseguenza che allora de strutturiamo Lanzarote ma per esempio il grande tema di come si afferma la politica di fare nel mondo è un grande tema cui revoca interessata
Se vuole difendere il suo guancia
Perché la difesa del modello sociale europeo non può essere solo fatto autarchico interno difende il modello sociale europeo di welfare cioè modelli di welfare si affermano dove logge non ci sono e il fatto che non ci sono è uno degli elementi su cui matura il dumping
Di competitività quindi pensare all'integrazione europea dentro un mondo in gabbie pendente è diverso che pensarlo in un mondo in cui l'Unione europea può decidere di fare da sé indipendentemente da ciò che accade
Per cinquant'anni è andata bene così perché il mondo era un altro
Da vent'anni non è più così
E io sono tra quelli che pensa che la crisi del processo di integrazione a una abusano dell'assoluta dice esattamente in questo tema che io pongo a un certo punto ciò che stava fuori di noi centrato dentro casa
E ha messo sotto in tensione le nostre politiche ai nostri livelli di integrazione spesso come dire mettendone in crisi questo è un primo tema
E il secondo tema è che
Se vuoi aprire una fase di integrazione nuova beh deve uscire dal guado in che senso
Sappiamo tutti che il processo di integrazione un processo per fasi successive
Su ogni dossier sogni politica su ogni pilastro usato l'espressione che volete l'Europa in mezzo al guado c'ha fatto un tratto ma non a completarlo abbiamo l'euro del mercato unico l'abbiamo
Nell'unione bancaria nell'unione economica
Abbiamo Schengen ma non abbiamo una cittadinanza europea
Abbiamo fatto con i fondi di coesione una straordinaria politica di redistribuzione ma non abbiamo una politica sociale europee
No
Condizionato ci ha messo di fronte
E e via di questo passo cioè suoni tema noi abbiamo messo in campo una politica di progressiva integrazione l'armonizzazione
Che è a uno stadio in ogni settore non compiuto
Per cui il rischio di quando sta in mezzo al guado non ci può stare a lungo perché sono la corrente ti porta via
Allora o torni indietro e ovviamente non possiamo pensare di tornare indietro dal processo di integrazione maturato fin qui ora aggiunge l'altra sponda del fiume
Tradotto vuol dire che suonino assieme abbiamo bisogno di rilanciare livelli di integrazione
Che
Accrescano il grado di coesione e di integrazione tra i paesi europei perché solo così l'Europa cerchio integrate più coesa può essere un attore che gioca sulla scena mondiale se no no
Ce lo dicono mail nel Giuseppe
Compresa la politica estera e di sicurezza
Caso Libia caso Siria Mediterraneo dove l'Unione europea
Ha un alto rappresentante il quale fa delle dichiarazioni condivisibili che si fermano le ricerche sulla politica estera residenza europea che sono materia ovviamente sensibili in cui le nazioni sono particolarmente gelosi della loro sovranità il grado di integrazione molto basso anche per meccanismi procedurali come il voto all'unanimità
E se tu mantieni questo impianto ce la fa e la tua voce afona quindi io penso che abbiamo bisogno da un lato il ripensare le politiche integrazione in un mondo più largo Dino
E vedere tutte le relazioni tra ciò che noi mettiamo in campo e ciò che succede Severino
E così come ciò che succede fuori di noi incidere su di noi come le nostre politiche incidono fuori pertanto
E la seconda questione appunto rilanciare con forza il processo di integrazione sui vari privare il dossier
Quindi questo secondo me il ragionamento sull'autonomia dell'Europa che è stata qui richiamata c'è un punto un'autosufficienza autarchica e la capacità di affermare un ruolo globale dentro un mondo lo
Del qui dentro ci sono alcune questioni fresca che sono già state fa un po'talmente d'accordo che il rapporto tra Europa e Stati Uniti è un rapporto strategico
Sapendo anche vale per gli Stati Uniti avevano e tante altre cose un conto sono le politiche di un'amministrazione
Temporalmente in carica altra cosa c'è nel ruolo che poteva avere un paesaggio e strategicamente ha giocato un ruolo sempre diciamo l'alleato fondamentale torno a cui noi abbiamo costruito tutta la politica
Almeno almeno dal Novecento il poi quindi da questo punto di vista il rapporto con gli Stati Uniti ha un rapporto fa naturalmente anche ma anche questo intensa ridefinito riorganizzarlo tracce
Non c'è dubbio che il in questi anni soprattutto la amministrazione tra c'è stata questo rapporto è stato messo smentita azionisti sotto il profilo diciamo politico perfino sotto il profilo militare sarebbe siamo l'intenzione questa sottoposta con qualcun'altra
Secondo questione io penso che non è non possiamo eludere il rapporto con la Russia
E fino adesso noi abbiamo questo costruito questo rapporto in un modo puritana
Ogni qualvolta c'è qualcosa che non ci piace cosa facciamo mettiamo delle sanzioni ora io penso che questa sia la strategia più inefficaci
Le sanzioni sono un muro quando tu metti una sanzione hai reso molto più complicato difficile l'interlocuzione con il destinatario della sanzione
Ci mette un minuto a metterle non sei più come toglierle
Cioè il più prigioniero tutte le immense di quello che subisce sei in un mondo globale dove le sanzioni Lemaitre solo l'Occidente perché se tu vai a parlare con un primo ministro asiatico africano o dell'America latina dice subito che da loro le sanzioni proprio non sanno cosa sono le vogliono sapere e in un mondo come l'economia globale in cui le faceva triangolare quindi figuriamoci
Io le ho vissute le sanzioni vanno facevo il rappresentante per l'unione europea per la Birmania
Sino a che dicevamo sanzioni sanzioni sanzioni come imponeva Bush che era presente in quel momento gli inglesi non è tenevamo House Assunzione agli arresti domiciliari nella sua casa da diciannove anni non discutevamo nessuno e la Giunta faceva diciamo gestiva quel Paese con la repressione più sanguinose
Abbiamo cominciato a rompere quella situazione quando accanto alle sanzioni che abbiamo tenuto abbiamo cominciato anche a con coraggio parlare con l'aggiunta che era in carica in Birmania risultato house o se c'è in due anni l'abbiamo tirata fuori
La transizione si è avviata
Quei generali non sono più al potere e pausa sul seguiva con alterne fortune vista la vicenda di eroina il suo Paese
La le sanzioni sono storie condannando con la Russia non possiamo credere che l'unico tema sole sanzione che c'è una
Soffriamo tutti di uno spirito puritano luterano del nord Europa secondo cui i pulisco ti puniscono ti puniscono così capirai già il peccato ma non se ne esce così per un modo sbagliato di concepire
Il rapporto con un grande paese Values ci pone due questioni
Bisogna averle presente
Primo vuole essere considerata una grande potenza
Ti piace non ci piace è un problema che si pone vogliamo tenerne conto Conor quando Putin gli ha chiesto
A chi si ispira lei non ha detto stanno imputa il verbale di ha detto vi Pietrogrande e cioè c'è un'idea non lancia un'idea imperiale a un'idea di Potenza hanno il piacere non piacere qualche volta ci sembra presuntuosa perse
Però questa questione se se vuole avere un rapporto con la Russia tutta la Russia la devi riconoscere
Che non significa condividere così come dialogare non significa condividere
Spesso questo questo sovrapposizione su tutti allo che vuol dire che condividano piano viene degli assegni sulla base delle tue posizioni ti confronti con posizioni altrui come non condividere quindi
E l'altra questione si pone la Russia
E che noi dobbiamo presente la Russia tutte le volte che deve fare i conti con l'Europa e le sue istituzioni nato compresa
A la sindrome dell'assedio
Noi dobbiamo liberare la Russia da questa sindrome
Queste due questioni ci sono se infatti possiamo far finta di non vederlo ma ci sono
Io ricordo perché gestiva il dossier venuti concrete per capire cosa penso io che quando noi decidemmo di allargare l'Unione europea ai Paesi dell'Europa centrale e orientale
E io andavo in giro per le capitali Praga Budapest
Varsavia discutere coi governanti quei Paesi governanti quei Paesi mi dicevano voi dovete battere il pugno sul tavolo dove bielorussa che non dovete neanche dargli ascolto qual è dovette non subire reti
E io dicevano venti non ne subiamo tanto è vero che l'allargamento lo saremo
Però non è indifferente come la Russia dice no
Perché conta questo nessuno poteva pretendere che la Russia ci dicesse sì allargamento non era indifferente come avrebbe detto no
E quell'approccio l'Unione europea lo tradusse nel fatto che il giorno stesso in cui al largo
Sottoscrisse con la Russia il primo accordo di partenariato non europea Russia per esattamente dare il messaggio che l'allargamento non era l'accerchiamento della Russia
Io mi rammarico che sull'Ucraina l'Unione europea non abbia avuto questo approccio
Allora il rapporto con la Russia è Conte per l'ora e non possono fare a meno del rapporto l'Unione europea
Per noi non possiamo fare a meno segnalo che Gazprom
Tutte le transazioni in dei dei suoi scambi internazionali le sta facendo tinello e non più in dollari vi segnalo soltanto questo aspetto che non è banale
Vi segnalo che la Russia negli ultimi anni ha aumentato le sue riserve in euro
E una serie di altre cose
Allora no macro giustamente andato ieri in Lituania se oggi resoconto sulle montagne ha incontrato la Pino Josca ma io do tutto quello che doveva dire su Lukashenko e poi ha detto che io dicendo tutte queste cose difendo
Però anche un approccio di dialogo critico con Mosca
Mi sembra un atteggiamento intelligenze non atto ridotto minimamente mi suo sostegno con la società civile bielorussa e le critiche a Lukashenko che al tempo stesso però no cioè allora questo è un tema Fuksas terza questione
Io ho scritto una cosa parto anche adesso c'è il potente nel mondo c'è autorevole al mondo se sei autorevole nel giardino di casa
Qui che succede nel Mediterraneo e cosa succede nei Balcani e nell'Est europeo è qualcosa che determina la tua credibilità anche più lontano
E io credo che l'integrazione dei Balcani tra l'altro
Io credo debba subire un'accelerazione e l'avvio dei negoziati la norma CEI gogna Albania dopo c'abbiamo anche nello può rappresentare questa accelerazione
è un tassello fondamentale così come è un tassello fondamentale avere una politica mediterranea segnalo che nel Mediterraneo siamo di fronte a una situazione mai conosciuta prima Cioni terranno ha sempre conosciuto crisi
Ma oggi dallo Stretto di Hormuz allo stretto di Gibilterra e tutta una crisi o di guerra ecco di instabilità
Guerra in Siria guerra in Libia guerra in in pieno instabilità in Libano in Tunisia in Algeria
Situazione critica in Corno d'Africa
Per non parlare della fragilità dell'Iraq
Delle relativa situazione critica comprerà anche tutto ciò che succede nel Sahel con la presenza di di dare
è la prima volta che un intero scacchiere è investito da una crisi diciamo in generale SIS manifesta sotto varie forme
Tutta roba che si limita perché sta davanti a noi
Abbiamo una strategia per gestire questo sulla politica mediterranea e il connessione questo l'Africa perché sempre meno fondata l'idea che cuce pare il Mediterraneo dall'Africa
Allora io penso che queste questioni sono questione fondamentale salvifica esterna e Colizzi e di ruolo dell'Unione Europea nel nel mondo infine
Io penso che abbiamo un tema che post Pierozzi naturalmente tutto questo pone anche un problema di ridefinizione delle modalità istituzionale
In realtà noi siamo già a un'Europa che ha delle velocità differenziata e questo lo sappiamo l'Euro non è di tutti e ventisette Schengen una di tutti e ventisette no
In Inghilterra in materia di politica di cooperazione di difesa non ci sono tutte per e via di questo passo quindi in realtà un'articolazione ma ce l'abbiamo già peraltro persino prevista
Questa articolazione a due paletti fondamentali no atto unico quadro istituzionale unico no
Che
Quindi condivisione tra tute ventisette dalle scelte delle scelte anche quando coi danno luogo a modalità differenziate nell'applicazione è possibile probabilmente andando avanti questa articolazione dovrà crescere anche se le pensioni e non mi farei però prendere dall'entusiasmo di dire
Circoli più stretti
Perché nessuno vuole stare nel circolo meno ristretto
è ovvio
Allora c'è un esempio secondo me clamoroso
Poco valorizzato politica di difesa europea
Ora sappiamo tutti che la difesa per sessant'anni è stata esclusa da qualsiasi tavolo europeo riconoscendo che la sovranità esclusiva delle nazioni tanto è veloce
Ad eccezione alla riunione dei ministri dell'industria del lavoro della giustezza degli interni degli esteri mai stata Lannister la riunione dei ministri Darix
Poi tre anni fa parte la dichiarazione Italia Spagna Francia Germania
Che si allarga
A qualche altro Paese la Mogherini prende in mano la cosa quando Mogherini a depositato l'atto
Costitutivo di una politica di sicurezza e difesa comune l'hanno sottoscritto venti sei paesi su ventotto di quel momento
In due anni
Su una materia che era considerata assolutamente esclusiva delle nazioni
E questo vuol dire qualcosa vuol dire che il processo di integrazione ha una sua attrattività al di là delle difficoltà ha una sua logica intrinseca
Che è poi il vero terreno su cui viene sconfitto nazioni neo nazionalismo perché
Possono dire tutto quello che vogliamo ma siccome viviamo in un mondo che procede fortemente lungo
Diciamo dinamici interdipendente globali qualsiasi politica nella sinistra è solo una politica di difesa difensiva ma che puntano nessuna capacità attrattiva propulsiva no
E quindi io penso ex in questo mi collego finita
Tutte le riflessioni ho fatto Luca già ieri
Comincia obbligato
Come ci ha obbligato a
Un salto di qualità è un cambio di passo e nel giro di quattro mesi sei mesi c'è il mese abbiamo deciso cose che erano nel cassetto da anni a partire dagli eurobond
Son passati quarantatré anni ma quando li propose la prima volta dello
E i sei mesi noi abbiamo risolto un dibattito che era apparso la quarantatré anni non risolto del tutto perché la nostra serie premurata di dire solo questa volta non la prossima volta intanto una volta l'abbiamo fatto togliere prevedere
No quindi questo è secondo me il grande segnale dalla dal covo e c'è un segnale di speranza
O se volete un'indicazione politica se ne esce solo rilanciando con forza una politica di integrazione europea
Con coraggio buttando il cuore oltre l'ostacolo facendo i conti con le difficoltà facendo le mediazioni e compromessi che sono del tutto necessario vittime in un'aggregazione di ventisette nazione e forse domani di più però io penso che e il libro mi pare offre concludo nei tanti saggi significa quindi che sono stati scritte offre molte indicazioni su come rilanciare appunto questo processo di integrazione quindi grazie
Grazie grazie mille Piero grazie tutte grazie anche a chi ci ha seguito a distanza a partire dal diversi autori del libro che io spero dove speriamo di vedere
Presto tutti insieme alle nuove iniziative di questo tipo sempre prendendo come scusa l'Europa nel secolo veloce
Per rimettere in campo sono nostra passione per per questi tempi per dei confronti aperti grazie ancora da soprattutto cespi presto
Grazie a tutti voi
Nasce grazie a tutti buonasera grazie