Manifestazione per chiedere al Parlamento di abrogare un comma anticostituzionale che vieta il risarcimento per ingiusta detenzione a coloro i quali, pur se assolti con sentenze definitive, avrebbero contribuito con il loro comportamento a favorire il proprio arresto

Questa iniziativa di oggi tende a sensibilizzare
Diciamo il Parlamento per modificare un comma all'interno della legge sul risarcimento per ingiusta detenzione comma uno dell'articolo trecentoquattordici il codice di procedura penale che in praticamente dichiara ostativo il risarcimento alle persone Pulse assolte se hanno contribuito per dolo e colpa grave allora è un comma secondo molti molti che personalità politiche giuristi
Persone di cultura lo ritengono anticostituzionale in quanto si introduce il giudizio morale
Perché se un e assolti assolto non credo che contribuisca al proprio arresto per cui poi diventa anche
Il motivo
I motivi sono disparati per cui non lo danno anche le cattive frequentazioni tra virgolette fatto di avvalersi della facoltà di non rispondere al primo interrogatorio
Possibilità giuridicamente ammessa anche per riordinare e proprie idee
E quindi questo comporta
La negazione del risarcimento teniamo presente che sono orientativamente perché i dati il ministero della Giustizia ancora nullità da solo quelli che vengono ritratti
Però a me a noi risulta come Comitato
Per il risarcimento ingiusta detenzione che su otto mila domande a me ne vengono scartate con questa motivazione rigettate sei mila quindi il problema è molto serio
La presenza oggi a quella anche di sollecitare il Parlamento a modificare questa comma ad annullare questo comma e a introdurre la possibilità per tutti di assortire risarcimento
Tempo fa facemmo anche una alla Commissione petizioni del Parlamento europeo
Scrisse una lettera e mi hanno risposto non tanto tempo fa dicendo che le ragioni sono pari solo che l'Unione europea ancora una normativa in tal senso per cui non può entrare nel giudizio i singoli stati
A meno che non si dota anche lei e sarebbe il caso di farlo enorme di una norma europea uguale per tutti quindi la battaglia su questo un terzo fronte anche quello della Consulta perché bisognerebbe trovare un magistrato coraggioso che la porti alla Consulta perché secondo è palesemente anticostituzionale
Quindi siamo qui una battaglia che portiamo avanti da tanto tempo
Siamo qui davanti a Montecitorio per dare un sostegno a Giulio Petrilli Giulio Petrilli conduce una battaglia personale quindi l'ha vissuta direttamente sulla sua pelle ma lo fa anche per tanti altri sono migliaia
Che non riescono ad a vere il risarcimento da parte dello Stato pur avendo subito un ingiusto processo e un'ingiusta detenzione
Perché c'è una norma che
Prevede chi non si ha diritto al risarcimento
Se con il proprio comportamento si è indotti
Sia indotto il giudice
A procedere alla tua condanna
Ora
Giulio Petrilli è uno di quelli che ha passato sei anni in carcere fra l'altro anche al carcere duro
Ok alla fine dopo sei anni di questa sofferenza anche per il processo non solo per la detenzione è stato riconosciuto completamente innocente assolto
Ma avendo fatto la causa di risarcimento come tanti altri non ha avuto il diritto
Voi pensate che una persona possano avere un comportamento tale da indurre i giudici ad arrestarti
A condannarli tutti
Evidentemente no sarebbe proprio contro la natura umana eppure in Italia esistono queste norme vorremmo cambiarle
Io credo perché Giulio ha presentato un'istanza alla Corte Europea dei dei diritti dell'uomo che è stata dichiarata inammissibile probabilmente non è stata fatta con canoni che sono previste le regole i paletti che sono previste dalla corte
Perché è un caso chiarissimo di una persona che si è vista annullare nelle in detenzione lo posso affermare con certezza disumana e degradante sei anni della propria vita
Era giovane sicuramente questo ha pensato e Pisa tuttora
Sul suo percorso di vita sulla sulla sua possibilità di vita di inserimento anzi devo dire che Giulio
Dopo quell'esperienza si è sempre occupato dei diritti lei detenuti perché ha conosciuto il carcere sa come il carcere viene amministrato in Italia quindi è una battaglia tutta da fare e vogliamo continuarla fare fino all'ultimo