Presentazione del Quinto Rapporto AWOS «Geopolitica e commercio estero» a cura di Paolo Quercia e Zeno Poggi (Rubbettino)

Mi interessa conferenza stampa di presentazione del quinto rapporto Avossa geopolitica e commercio estero
Questa presentazione daremo alcuni caratteri in chiave di quello che sta accadendo nel mondo cosiddetto delle sanzioni e altre procedimenti affini
I relatori di oggi saranno il senatore Adolfo Urso
Vicepresidente del Copasir a seguire il dottor Zeno Poggi presidente dell'associazione a vostra
L'ambasciatore Gabriele tetti al presidente del comitato scientifico di Hamas
E l'onorevole Ivo Ivan Scalfarotto Sottosegretario al Ministero Affari Esteri e cooperazione internazionale io chiuderò poi gli interventi la parola adesso al senatore Musso per una introduzione è una ringraziamento anche per ospita cinque stasera
Sì certamente ringraziamento però aveva al Senato la Repubblica in quanto io faccio semplicemente da cinghia di trasmissione di trasmissione per ottenere questa falla che uno delle poche sale che oggi si possono utilizzare secondo le norme covered
E che consentono quello che ovvio cioè la trasmissione indiretta tra l'altro anche sulla TV del Senato indiretta sulla pagina Facebook di quello che noi ci diciamo
In questa occasione
Oggi queste sono le forme ieri più immediate di comunicazione
E nelle sono felice di essere qui Paolo Quercia ben lo sa sia perché insieme ahimè a Scalfarotto presentiamo questo volume questa terza edizione geopolitiche commercio estero
Sia perché mi ritrovo con diversi amici che in cui o sviluppato le materie in questione quando prima di Scalfarotto ben prima di Scalfarotto
Sono stato responsabile
Per quanto riguarda la politica del commercio estero del nostro paese e poi Scalfarotto non è stato successivamente in un altro tipo di governo ma credo che abbiamo condiviso insieme dovendo tutelare insieme
Lo stesso paese alcune esperienze alcune opportunità di alcuni rischi e in queste esperienze c'è capitato dementi di affrontare quello che oggi si dispiega in maniera ancora più completa
Le conseguenze delle sanzioni internazionali
In generale delle restrizione commerciale tenne seguono e delle guerre doganali che molto spesso si affiancano
Nel commercio internazionale conseguente particolarmente gravose per il nostro Paese ha perso un sistema industriale
Sia perché non se ne industriale e vocato all'internazionalizzazione uno di quelli che più è propenso alla commercializzazione di internazionalizzazione di conseguenza ne paga Scotto più che altro
Perché un sistema industriale che ovviamente ha e meno propenso
Alla sua processi proiezione dei mercati internazionali padre di per sé meno riaprendo una ferita significativa che deriva dal commercio dall'internazionalizzazione nostra economia in entrata in uscita non soltanto in uscita
Ovviamente anche in entrata paghiamo più di altri
Resta restrizioni
Commerciali le guerre doganali e le sanzioni in seconda istanza paghiamo più di altri perché non sistemi impedito reale fatto di piccole e medie imprese
E le piccole e medie imprese
Hanno più difficoltà per loro natura rispetto alle grandi holding internazionale comunque le grandi imprese ad adattarsi
Alle e a studiare
Come cambiano le normative pensare soltanto alle barriere doganali ciò che comporta non a caso gli ostacoli non tariffari sono il principale problema
Nel nostro sistema imprenditoriale perché la piccola mini impresa non può mettersi poi ad analizzare il mercato sul mercato i vari cambiamenti chi vi sono o commessi restringono o come si indirizzano nera le relazione commerciale sulla base di sanzioni che intercorrono o di restrizioni
E per esempio per quanto riguarda alcuni paesi in cui le sanzioni sono finanziari pensato semplicemente a come possono finanziarsi
Molto più difficilmente dire grandi volti internazionali che possono anche magari in alcuni casi utilizzare per esempio le sedi estere
Per poter aggirare sanzioni perché se la sanzione a Messina europea manomesso la Cina e magari con l'azienda anche in una partnership in Cina pagare può a girare lei sanzioni che mettono in origine presi come europea
Magari utilizzando le propaggini agli accordi chiari in altri campi
Quindi ne paghiamo di più perché siamo più vocati degli altri al sistema internazionale più vocati degli altri alla commercializzazione all'estero paghiamo di più perché abbiamo un sistema di piccole e medie imprese che son internazionale nel senso che esportano
Ma che hanno più difficoltà a farlo in un mercato che cambia continuamente tra sanzioni restrizioni le guerre doganali
Per questo dobbiamo essere più cauti riuscire in qualche misura conciliare prima
Che le sanzioni vengono posti le nostre interesse nazionale perché poi Ferrero che le sanzioni sul rispondono a criteri
Di politica estera su aggiungo
Forse l'Unione Europea sta diventando la politica se l'operazione non soltanto la polizia sanzionatoria solo l'hotel non sembra manifestare
Una propria politica estera pensiamo alla Libia
Che
Il caso più eclatante
Quanta
Quando sia mancato una politica estera europea
E magari supplisce a un volée politico che dovrebbe avere quello di una politica estera talvolta supplisce con la politica delle sanzioni pensiamo rapporto con la Russia
Che una carenza di politica estera e quindi io credo che su questo c'è una riflessione a fare come sistema Paese
E credo che l'Italia debba riuscire a monte
A più inviare meglio quello che l'interesse nazionale quindi l'interesse sistema imprenditoriale del nostro Paese rispetto ovviamente a regime sanzionatorio che dobbiamo condividere con l'Unione europea
E poi abbiamo anche al che fare in molti casi con le sanzioni degli Stati Uniti che per tanti motivi coinvolgono anche le imprese italiane mercati in cui noi magari non abbiamo posto un regime sanzionatorio ovviamente uno per tutti può essere Cuba piuttosto che Iran
Laddove l'Unione europea non l'Italia ovviamente il mio europea ha un atteggiamento di rispetto degli accordi sul nucleare mentre gli Stati Uniti
Lo hanno come dire
Non violato ma sicuramente denunciato e quindi poi ci sono regolati diversamente ne so qualcosa io che tra l'altro prima di tornare in Parlamento nel momento in cui non mi ero ricambiato nel due mila e tredici dal due mila tredici al due mila e diciotto
Ho svolto la mia attività privata nel campo internazionale aprendo anche un ufficio a terra
Ma come a Teheran come in altri Paesi e quindi mi rendo conto di come queste logica e poi sovrintendono Crespo o comunque sono derivati da una posizione politica posso notevolmente incide e poi guardate
I paesi che sono più sanzionati sono i paesi in cui abbiamo più interessi
Sarà un caso
Non lo so
Dall'Iran alla Turchia Massilia
In qualche misura la Libia come conseguenza di altro no e ci ritroviamo con paesi che subiscono delle sanzioni internazionali che i nostri principali parti o meglio non erano per loro molto spesso i loro principali partner pensano di trovare dal grande Medioriente e ci rendiamo conto di quando questo abbia influito
In maniera determinante sullo sviluppo del commercio internazionale e quindi sullo sviluppo del nostro potenziale di crescita concludo
Che dobbiamo in qualche misura essere più selettivi insomma io pongo ripropongo una concetto
Molto utili in questo campo del l'altro grande problema italiane col debito pubblico e il concetto espresso semplicemente dall'ex governatore dalla Banca centrale europea esistono debiti
Negativi
E debiti positivi
Se debutti dannosi c'è un debito dannoso nocivo è un debito
Proseguono un qual è il debito buona intendano dal nostro è facile comprendere debite dannoso è quello che secondo cui lo Stato o il cittadino l'impresa si indebita per dissipare poi magari in cena o in gite quello che ha chiesto indebito il debito positive quello che un indebito per migliorare ovviamente nani capacità produttive e quindi mette in condizione di restituire il debito in questo caso esistono sanzioni
Che possiamo definire pessime stazioni che possiamo anzi impossibile
Positive
Potrebbe addirittura avvantaggiarsi in alcuni casi ovviamente esazioni mentre quando decidiamo come paese dobbiamo avere anche ben capace di difendere il nostro interesse nazionale in questo campo
Lo devo fare a monte perché ha fallito da un semplice ed applicare sanzioni
Non possiamo fare quello che fanno altri Paesi che a monte
Compartecipano alla delibera sanzionatoria e poi a valle agirono in tanti modi lo sappiamo bene anche molti nostri partitura per lo fanno i regimi sanzionatori ecco questo non lo possiamo fare quello che dobbiamo fare e agire quindi a monte per evitare le sanzioni dannose
Che magari qualche volta avvantaggiarsi contrazioni positive che possono anche contribuire al miglioramento la nostra competitività generale grazie a Davos a Paolo Quercia Graziano Poggi per averci posto oggi questa riflessione importante
Ringrazio
Senatore Russo l'onorevole Scalfarotto dalla loro presenza
Ringrazio il presente in aula tra cui il ministero degli affari esteri d'ufficio One ma l'agenzia delle dogane l'ordine dei commercialisti di Roma
Che hanno voluto dare un segno di sensibilità e di attenzione a questo argomento che sempre più presente nella vita dell'interesse e a degli affetti che ormai e devono considerarsi quotidiana
Dal due mila sedici hanno nella prima edizione di agosto ad oggi lo scenario del commercio internazionale notevolmente mutato
Osservando il panorama attuale accoltellato aprì tensioni geopolitiche e il proliferare di misure restrittive la scelta Gian cioè un Progetto per approfondire il tema delle sanzioni internazionali si è rivelata lungimirante
A Bossi infatti era nato con l'obiettivo di promuovere la conoscenza di una nuova grammatica delle sanzioni economiche e finanziarie il rischio geopolitico e di Hector contro è un progetto unico in Italia per la sua peculiare tramite a sistema know-how e professionalità di aspetti pubblici e privati offrendo impresa banche e istituzioni momenti di conto analisi il dibattito su questi temi
Non posso che essere grato della sensibilità che in questi quattro anni fa l'avviso sempre vicini con il Ministero degli Affari Esteri con e ministero dello sviluppo economico ed ogni istituzione che hanno sempre partecipato con contributi di grandissimo valore
Proprio con questo spirito di condividere delle professionalità che sono assolutamente necessaria
La quinta edizione di agosto avrebbe dovuto svolgersi a marzo c'eravamo ben trovati con alcune potenzia anche poi rinviato per lo scopo della pandemia
E oggi ci troviamo in questa sede prestigiosa per presentare anche il volume geopolitica commercio estero
Con la partecipazione appunto di due relatore istituzionali e vicepresidente del Copasir Adolfo Urso adesso che tra sottosegretario Ivan Scalfarotto al destino e conferma della centralità di questi temi
Peck perché il tema dello sviluppo del commercio internazionale significa lo sviluppo delle identità e se i mercati sono liberi lo sviluppo del made in Italy cuore se i mercati si chiudono il nostro made in Italy ne avrà delle conseguenze
Gli atti dei nostri approfondimenti
Riguardano geopolitica delle sanzioni Axpo contro rapporti transatlantici fenomeni di decollo validazione
Uso del sistema finanziario ma le sanzioni americane cioè compliance interessi finanziari dell'Urbe la UE rischio fai bene blocca Cerina e sicurezza digitale
Oltre a maneggiare i principali regimi sanzionatori e l'impatto del corretto su di essi
Perfino i covered come pandemie come emergenza è diventato invece un elemento di destabilizzazione che può provocare addirittura delle redazioni importanti sugli effetti del commercio internazionale nutro ovviamente alle minacce
Di guerra commerciale fra gli Stati Uniti e la Cina
Viviamo in un momento di forte turbolenza internazionale tali da mettere in crisi il modello di globalizzazione nuove barriere al commercio guerresco bracciale l'amministrazione tanto assenza dubbio senza dubbio accelerato sul protezionismo e sull'impiego di misura restrittiva
I dati che abbiamo esaminato fra due mila sedici e due mila diciannove il solito attività del Tesoro americano arrestato più di tre mila novecento soggetti digitati svariati Paesi e settori economici quindi non più solo programmi di andare nazionali ma anche extraterritorialità e sanzioni in Paesi non soggette ad embargo internazionale
Quindi Cina Malesia
In Italia abbiamo avuto nostre imprese italiane e sono state avvistate rialzo grazie e un grande riconoscimento al governo che sarà operato avvocato allora quindi stanca e altri per rimuovere queste roba
Ma
I dati che abbiamo visto sua vostro vanno oltre
Secondo uno studio della Banca mondiale fra due mila otto due mila diciassette sessanta Paesi più sviluppati hanno introdotto più di sette mila misure restrittive per un valore complessivo di tariffe imposte superiori quattrocento miliardi di dollari
Per cui non è solo un problema
Anche l'Europa è attiva nella definizione dei programmi sanzionatorie nel suo debitore trentasette ma allo stesso tempo subisce le politiche protezionistiche dai paesi extra UE
Secondo il rapporto annuale della Commissione europea sulle barriere al commercio del due mila diciannove sono sorte quarantatré nuove misure restrittive per sugli scambi come acciaio d'Europa per un valore di trentacinque virgola uno miliardi di euro
Arrivando al numero ecco di quattrocentotrentotto barriera trentotto Cina trentuno russa venticinque non esita ventiquattro USA ventitré India e Turchia
Le blacklist internazionali sono pontefice in continuo aggiornamento e non sono solo quelle americane per cui anche la necessità di essere informate di informatica di apprendere sui rischi che oggi scorre
Mentre principali regimi sanzionatori ovviamente riguardano comprendendo Paesi come Iran Russia Venezuela Cuba Corea del Nord Sud Sudan con effetti di vasta portata su tutto il sistema del commercio internazionale
Il compito via posso sotto il profilo squisitamente tecnico
Comprendere questo mondo delle sanzioni fare cultura d'impresa sulla refezione non tariffaria sono il tariffario le imprese italiane dal canto loro hanno dinnanzi alle loro nuove sfide introdurre adeguati ed efficienti Borrelli di export compliance e più in generale innovare i processi di gestione dell'internazionalizzazione
Un particolare ringraziamento al comitato scientifico di a Vostok che con la sua attività
Su base anche volontaria ma un impegno costante ha continuato a monitorare e continuano a studiare gli affetti di il della sanzione grazie per la vostra attenzione
A mia volta la parola per ringraziare nuovamente i due esponenti politici istituzionali senatore Russo il sottosegretario Scalfarotto per questa loro presenza che fa salire ancor più di livello
Il nostro evento annuale ed è la prima volta che abbiamo due presenze politiche così autorevoli nel corso dei lavori il che dimostra la sensibilità delle istituzioni del governo ai temi oggetto del nostro dibattito direi che quanto sta avvenendo questi giorni è di oggi la notizia sui quotidiani di possibili nuove misure mirate verso personalità nel mondo economico politico russo dimostri l'attualità del tema sanzione
In una fase geopolitica densa di incognite e di tensioni anche tra Paesi che non citerò che eravamo abituati a considerare sino a poco tempo fa se non come alleati ma spesso anche alleati come amici e dunque sulla nostra stessa lunghezza d'onda tutto questo si sta per molti versi sgretolando
Ed è su tale sfondo che si colloca il progetto Haworth che nulla è altro che la piattaforma italiana nella quale produrre idee proposte in materia di sanzioni ed export control
Da far valere a tutela del nostro sistema Paese in ambito nazionale e internazionale e senatore Urso ha ben descritto qual è la posta in gioco per l'Italia e perché per l'Italia il tema sanzionatoria delle restrizioni agli scambi
E ancora più delicato che per altri Paesi di analoghe dimensioni rispetto al nostro quello che stiamo vedendo testimoniando
E che si va ormai verso una crescente politicizzazione del commercio internazionale
Ne sono prova di trentasette o quaranta regimi sanzionatori che la stessa Unione europea in vigore Unione europea sia detto per inciso ne parlavo poco fa
Con l'amico sano Poggi rimasta ormai uno dei pochi presidi di libero scambio in un mondo di crescente dei global interazione di questo dobbiamo essere per certi versi fieri
Quindi
L'Unione europea in vigore più di trenta regimi sanzionatori la guerra commerciali in atto USA e Cina tra USA e Cina che si protrarrà con ogni probabilità anche qualora il tre novembre o nelle settimane successive si dovesse avere un cambio della guardia alla Casa Bianca
E poi ultimo esempio che vorrei citare la revisione in senso protezionistico degli accordi di libero scambio entrati in vigore gli scorsi anni tipo il Nafta rivisto quest'anno con l'inserimento di tutta una serie di condizionalità
Questo è il quadro di fondo quello che mi porta a concludere che le sanzioni non sono ormai più l'eccezione in un sistema di scambi liberalizzati in un mondo globalizzato
Quanto piuttosto ormai una componente strutturale seppur con molteplicità di forme che rende otto attivi del commercio internazionale
Un commercio globale che temo sarà sempre più fatto per il prossimo e medio futuro di restrizioni ad hoc spesso asimmetriche ed unilaterali
Con crescenti barriere all'ingresso di nuovi mercati che sempre più Paesi stanno ponendo per motivi strategici e di sicurezza esemplificativo il caso del contenzioso Usa-Cina o anche semplicemente commerciali
A Urso il cui comitato scientifico ho l'onore di presiedere
Intende favorire una virtuosa intersezione tra pubblico e privato per aiutare il sistema Italia ad affrontare al meglio le sfide poste dal sistema sanzionatorio di restrizione all'intera gli scambi
Con l'obiettivo Po in particolare di scongiurare per le nostre imprese un duplice ma importante edificio quello della non compliance ed è grave per i motivi che vi sono stati poco fa illustrati
Ma anche quello della over complanari che ci porrebbe in situazione di inferiorità rispetto ad altri Paesi tipo la Francia perché non citarlo che si attengono a una compliance fretta rigorosa ma mai fanno Fellone la compliance in sostanza noi cerchiamo una compliance sostenibile e Autosole se il promotore dura cultura di compliance sostenibile
Ultima considerazione
Direi che ormai il monitoraggio del rischio geopolitico deve entrare nelle attività sta istituzionali strutturali di ogni attore di mercato Italia e qualche cosa che le PMI fanno con fatica award vuole la vita vuole aiutare proprio lei di le imprese di minori dimensioni a introdurre questo elemento di monitoraggio costante del rischio geopolitico
Nella propria equazione nelle proprie attività d'impresa
Ancora una volta grazie ai due esponenti istituzionali che hanno assicurato la qualità e il livello di questo dibattito e a tutti i colleghi a Nietzsche agenzia delle dogane ministero degli Esteri
Wana e altri ancora per il contributo Ordine dei commercialisti per il contributo apportato a questa riflessione condivisa
Grazie
Funziona mi sentite con la mascherina va bene sacchetti
Sì
Mandica pensavo Niero visto nel programma ma se ho se tifoseria
Grazie
Nascosta volentieri
Per lasciare allego alla conclusione dei lavori
A
Allora intanto grazie a tutti anche alle trecento euro tre aziende che sono collegate in streaming ringraziando appunto il Senato restituzione che ci hanno dato questa possibilità
Velocemente di aggiunta qualcosa quanto è stato detto
Che cosa sono le sanzioni
Cominciamo da alcuni cose diciamo banali ma non troppo io tanto metallo non più di sanzioni ma di sanzioni e Company
Cioè le sanzioni hanno dei compagni di strada dei compagni di viaggio che si chiamano guerre commerciali
Si chiamano export controllo per motivi prevalentemente di duplice uso si chiamano restrizioni esclusi di investimenti esteri lo screening robusto degli investimenti esteri in incumbent o in uscita
Quindi sono cose diverse molto diverse tecnicamente ma che purtroppo dobbiamo iniziare della stiamo capendo che sono legate da un filo russo quindi c'è un insieme di cose di cui le sanzioni rappresentano un elemento apicale una punta di lancia perché di tutte queste fattispecie sono quelle che possono maggiormente essere così questa brutta parola o due polizza e già trasformata in un'arma
Per cui sono una delle tante forme di restrizione del commercio internazionale e che limitano dei presupposti che a noi piace perché sosteniamo del libero scambio
Ma questa limitazione avvengono per motivi di sicurezza nazionali e questa è la la chiave di tutti i problemi
Perché contenzioso Usa-Cina
Stato gestito al di fuori del da pluteo un contenzioso commerciale sulla base del fatto che evocando l'articolo del dall'odio che consente di invocare la causa di sicurezza nazionale e quindi gestirlo bilateralmente non molti lateralmente
Nel libro che presentiamo oggi
Dimostra perché le sanzioni sono un qualcosa di crescente che avremo sempre più con noi purtroppo
Le sanzioni e le altre questioni e spieghiamo il perché dando dati numeri e cifre cifre ma piuttosto che citare questi dati che vi invito eventualmente a guardare nel libro geopolitiche commercio estero
Voglio citare tre eventi che sono tre frasi che sono state dette nelle ultime due settimane che dimostrano questa cosa
Ieri quattordici ottobre incontro di ladro con il ministro degli Esteri Di Maio abbiamo sentito abbiamo letto sui sui giornali
Il l'Europa nell'abbandonare la diplomazia e sostituirla con le sanzioni non sulla per esempio dagli USA ma neanche influenzata
Nel senso che Washington esercita pressioni su questo in questo senso le politiche UE non rimarranno senza conseguenze
Questo era labbro ieri ovviamente era collegato al caso Navalny in cui si parlava su cui l'Unione Europea sta lavorando come ha ricordato che abbia le tecniche il nostro ministro degli esteri di Mario sempre da Mosca sempre ieri
Ha dovuto ribadire alla sua controparte che l'Unione europea continuerà ad usare tutti gli strumenti incluse le misure sanzionatorie per esercitare pressioni sull'autorità bielorusse
E qui ci si riferiva alle lezioni del nove agosto mi sembra della prima parte di sanzioni che sono già state varate sulla Bielorussia
Andando pochi giorni indietro arriviamo al Consiglio europeo sulle questioni sulle tensioni della Turco la tutti a mettere allora in tale Borella alto rappresentante di europea per gli affari esteri e per la sicurezza dice
Se la città Turchia non cambia i suoi comportamenti e non li sta cambiando verso Cipro allora ricorreremo le sanzioni europee
Ecco Italia Russia e Unione europea in quindici giorni ad alti livelli della diplomazia hanno nominato le sanzioni
Se c'era bisogno di altre dimostrazioni questo ci dice che in un arco di tempo di quindici giorni in un arco di tempo gioco che va dal bar in un arco geografico che va dal Baltico al Mediterraneo orientale abbiamo bello Russia Russia Turchia
E ci vogliamo aggiungere Iran Siria che venivano richiamate cioè un arco di problematiche commerciali sanzionatorie che ruotano attorno all'Italia
Ecco allora e concludo
Che fare perché dobbiamo porci il problema del fare che che fa Lenina direbbe no di fare
E allora primo luogo
Piove
Avrebbe detto e scritto mi ha detto
Primo luogo come dobbiamo convivere con il Comité che abbiamo le mascherine bisogna in qualche modo convivere sopravvivere in un mondo di restrizioni crescenti
è un mondo dove i costi della politica estera della sicurezza sono sempre più spesso scaricati sul privato e sulle imprese
Se fa parte di come evolve il sistema internazionale meno usato la forza militare dalla prossima forza militare e ovviamente chiuso e la forza economica
Dall'hard azzoppato ma cambia però il tipo di costo che andiamo a pagare investiamo meno in spesa militare paghiamo un prezzo economico
Allora ecco consideriamo che le sanzioni hanno ricordiamoci bene che le sanzioni hanno quattro attori fondamentali che sono il Paese che le produce e che via via il Paese targhe perché le subisce
Però ci sono tutto un mondo di impresa che ne produce ne subisce le sanzioni ma che sono direttamente o indirettamente vedi sanzioni secondari americane interessate direttamente
E attraverso loro compliance consenta una politica estera di raggiungere i propri obiettivi perché le sanzioni sono uno strumento di politica estera
E le aziende diventa uno strumento della politica
Quindi si gioca una doppia partita di sicurezza e di competitività economica
E poi c'è un terzo livello delle sanzioni sui Paesi neutrali perché non sempre tutti i Paesi si schierano esige dunque una geopolitica delle sanzioni che non coincide coraggio politica reale o solo parzialmente
Pensate alla Turchia nel caso delle sanzioni all'Iran
Qualcosa di significativo
Allora e chiudo sanzioni vuol dire costi quando sentiamo la protezione può pensare che un costo una tassa una grave io
Ma che non c'è verso di evitare questo costo qualunque cosa facciamo noi dovremo sostenere costi supplementare
Sia
Sia se noi quali sono o i costi da compliance però voglio mettere LEA le aziende in grado di non rischiare di essere sanzionati a loro volta per aver violato le sanzioni
O magari non aver letto violati ma finire in una S di Ellis come capitato ad un armatore italiano
Qualche mese fa americano
Quindi i costi della compliance sono così importanti di formazioni di standard di rinunciare a dette rimettibili operazioni
Di gestione del rischio sono costi che l'azienda deve fare corsi di compliance Pacioni confida non compliance perché se io decido di non sostenere questi costi mi carico
Un rischio importante per il futuro di pagare le sanzioni e se vedete esattamente extragiudiziali dell'olfatto vedete quanto dolorosi sono questi costi della non compliance a cui può e si deve anche aggiungeva compliance forzata con l'ho fatta che fa da workshop
E poi ci sono i costi da over compliance anche l'ambasciatore che sia sosteneva che se allora io non né mi ha attrezzo per le sanzioni nei evito di attrezzarmi e quindi non vado nei mercati che solamente sono un po'rischiosi faccio Rover compliance e quindi precludono educati e competitività qualunque cosa faccia di un prezzo da pagare
Allora vogliamo dare a questo prezzo un significato politico e strategico è un prezzo che va pagato come tutti i costi facendo ripartendo in un determinato modo e ottenendone dei benefici politici per cui cosa fare per rispondere agli enti
Allora va studiare monitorare le sanzioni e gli altri regimi restrittivi le connessioni tra di loro promuovere la cultura dalla compliance della sicurezza economica e finanziaria nazionale
Nostro piccolo Havas questo lo sta facendo e questo può fare non può fare ovviamente più di questo e già credo che sia tanto
E poi c'è un'altra cosa che bisogna fare che nello sviluppare una strategia nazionale ossia un patto pubblico-privato dove si costruisce la la Sampson policy italiana che pondera portata in dote la Sampson policy europea
Perché ogni Paese abbiamo visto sulle sanzionabile o Russia come si è frammentata l'Europa
Abbiamo i baltici che hanno fatto delle liste di sanzioni sulla Bielorussia molto in anticipo abbiamo altri paesi che non volevano farle abbiamo europea che si è mossa dopo vedi lo stesso Occidente estremamente frantumato
UK con la Black Sheep dotata di propri strumenti gli Stati Uniti un altro quindi anche all'interno della grande casa famiglia dell'Occidente
Ci sono più e diverse politiche sanzionatorie e qualche modo vanno riconciliate e questo è un grosso lavoro per nostra diplomazia per una Function policy nazionale con le suorine russe ci consente poi nei confronti degli americani degli inglesi
Della Polonia dei baltici o degli altri membri europea a trovare il punto di equilibrio di tutto ciò
Ecco questo ovviamente è un lavoro che non può faticavo sul lavoro che devono fare le istituzioni a vostro vuole soltanto fornire spunti e stimoli su questo
Affinché si rispettino le sanzioni si Preserve competitività delle imprese anche nei mercati difficili e nei momenti difficili anche i mercati difficili sono importanti
Grazie
Autoritratto ora il mio momento rischia chiedo scusa dottor perso ancora per prima
Moltissime scudetto quindi io forse faccio soltanto qualche riflessione dettata dalle cose che ho sentito dire le cose che ho pensato scorrendo il vostro il vostro volume innanzitutto io voglio ringraziare allo specchietto
Tutte loro che fate in realtà a porre l'accento su una questione fondamentale sulla quale io spero che a questo punto dopo il comizio ma tutti d'accordo ma non siamo stati sempre tutti d'accordo
E che l'Italia vive prospera e stava bene quando i mercati sono aperti
Ebbene
Una riflessione di una banalità sconcertante se uno ci pensa noi siamo un Paese privo sostanzialmente di materie prime sia un Paese trasformatore la nostra un terzo dalla nostra ricchezza nazionale per le nostre esportazioni siamo al settimo ottavo nono paese esportatore al mondo il quinto per avanzare la bilancia commerciale almeno in epoca preconizza
Apriamo che se non avessimo se non fossimo stati gli esportatori che siamo il nostro prodotto interno lordo la fine del due mila
E diciannove sarebbe stato forse sette otto punti più bus solo di quello che era l'inizio della crisi possiamo dire che questo è un Paese che si regge sulle sue esportazioni
Che acquista materia prima la trasforma la rende quel meraviglioso prodotto che il made in Italy che tutti vogliono acquistare e il comico ci ha insegnato potrà vedere che cosa vuol dire per noi italiani vivere in un mondo chiusa
Perché io me le ricordo le code di TIR al Brennero nei primi giorni del corrente e mi ricordo anche chi in Parlamento gridava
Allarmato per quelle code ritira erano esattamente le forze politiche che hanno sempre Program hanno sempre predicato la chiusura di questo Paese ecco quella roba lì all'Italia fa male chi vuol bene all'Italia lavora perché i mercati siano aperti
E siamo aperti per tutto quello che può chiuderli perché poi ecco vorrei però ombra nel campo diciamo
Chiariamoci sul fatto che Dazzi le sanzioni non sono precisamente la stessa cosa alla possono essere in malafede utilizzate lo stesso scopo
Cioè c'è ed è vero ha ragione l'ambasciatore perché quando parla di politicizzazione del commercio e però non è un concetto nuovissima ricordiamoci Fredrik boscaglia
Economista e filosofo francese dell'ottocento che diceva che dove non passano le merci passano gli eserciti
Questo per chiunque si occupi di commercio estero dovrebbe farsi incidere questa frase sulla porta dell'ufficio
Però è vero e molto vero in questa fase lo abbiamo visto io credo che una delle lega sisma dell'eredità che ci lascia l'amministrazione Trump è la dimostrazione tra dica di quanto oggi il commercio internazionale sperimentato una sia diventata la politica estera
Io infatti mi dispiace che sempre corso saluto scappare ma avrei voluto come dire offrirgli una piccola provocazione io
Capovolgere il ragionamento che ha fatto lui sull'Unione Europea per lui ha detto sembra mi europea sembrano sembrano avere una politica estera se non la politica sanzionatoria
Attenzione l'unico vero potere che ha Unione Europea il commercio internazionale L'Unità ed è per questo forse è per quello che noi ci sembra che l'unica politica efficace sia quella sanzionatoria perché il nostro commissario al Commercio ha dei poteri e Celia
Quando noi ci alziamo alle ministeriali degli abiti io e parla commissario europeo al Commercio la platea tace perché parla per cinquecento milioni di persone per probabilmente il più grande mercato del mondo
Lì siamo l'Europa in politica estera il povero Borrell la povera Federica Mogherini devono fare i salti mortali per capire qual è la politica estera europea questo mi fa pensare che forse l'integrazione europea richiederebbe di più anche in quel senso perché se siamo così bravi
Con dazi e sanzioni
Probabilmente se ci dessimo gli stessi strumenti della politica estera saremo altrettanto bravi in politica estera siamo grandi siamo grandi ce lo richiede in questo momento anche autorità internazionale con gli Stati Uniti che hanno che ci sono meno diciamo così presenti negli scacchieri internazionali questo probabilmente è uno sviluppo di cui avremmo molto bisogno
Però certo dicevo l'amministrazione Trump ci ha proprio insegnato questi io penso che il primo momento nel quale noi abbiamo visto tradursi in pratica il disimpegno internazionale che poi è diventato diciamo l'attuazione di America first
è stata l'uscita dal TTP
Quando gli Stati Uniti decidono di andare via da un trattato che l'amministrazione precedente aveva perseguito con grande caparbietà consapevole del fatto che un footprint così forte nell'esatta nella parte d'Asia Pacifico era non soltanto uno strumento di politica commerciale erano strumento di politica estera perché andava in modo efficacissimo
A
Diciamo contenere quelle che erano le
La Centi aspirazioni internazionalista diciamo così di politica internazionale di una Cina che abbiamo sempre conosciuto un Paese molto introverso in politica estera e che invece oggi sempre di più si fa presente sui grandi scenari politici internazionali
Allora l'uscita dal PPP apre un'autostrada cinesi perché è evidente che Paesi i paesi di quel cerchio
A dell'Asia dell'Asia Pacifico in assenza del gigante americano hanno evidentemente trovato che il vicino di casa cinese che peraltro stava lì non doveva arrivare dall'altra parte del mondo poteva diventare un'alternativa
E e quindi questo è un elemento secondo me molto importante ed è vero dicevo che poi da da sanzioni non vanno non vanno confuse perché perché è vero che possono appunto dice in malafede essere utilizzati per lo stesso scopo perché diciamoci la verità in qualche caso appunto sembrano in realtà soltanto delle mosse neo protezionistiche
Noi siamo di fronte a un protezionismo montante
Diciamo così la globalizzazione che ha avuto una fase di grandissima popolarità poi incontrato una fase di altrettanto grandissima impopolarità
E i messaggi di chiusura di cui parlavo prima che abbiamo sentito anche a livello domestico sono stati mentre prima in larga parte del mondo
In fondo se ci pensate anche Brad Smith una mozione protezionistica evidentemente a quella funzione Licci chiudiamo dentro vogliamo commerciare no
Tifa per Brecht di fa anche per motivi no ti fa anche per andare sui termine del da abiti o paradossalmente in un momento in cui Fabrizio fronteggia la più grande crisi della sua esistenza più quando parlano della ministeriale
L'ultima ministeriale del dicembre due mila diciassette a Buenos Aires quando il nostro la nostra commissaria di allora parlava in modo così efficace nome di tutti è stato ministeriale che fallita
Che non è riuscita a tirare fuori nessuna conclusione neanche le conclusioni dalla presidenza quasi e che ha visto centoquaranta delegazioni del mondo confrontarsi sostanzialmente su nulla riuscendo nemmeno prende una decisione sul fatto che la pesca illegale debba essere illegale cioè proprio diciamo così il minimo indispensabile
Però non vanno confuse perché io non vorrei anch'io sono tifosissimo dell'apertura dei mercati però mi piacerebbe che provassimo a fare un ha tracciato da quella distinzione tra la sanzioni io penso che sia importante
è importante perché proprio grazie a questo fenomeno di politicizzazione del commercio internazionale
Le sanzioni
Che io ripeto tornammo
Hanno però dobbiamo dircelo anche una caratteristica molto positiva
Che sono diventate il modo per farci la guerra oggi in un certo senso cioè che io detesto le guerre commerciali ma le preferisco sempre di gran lunga alle guerre quelle diciamo tradizionali
E allora e lo dico ripeto da tifosissimo da facciamo da uno che sostiene l'apertura dei mercati come ho cercato di dire dall'inizio
Io penso che quando ci sono ci sono dei momenti neri nei quali si è anche giusto che le sanzioni siano invocate ed è giusto che siano anche applicate
Perché noi siamo un grande Paese
è un grande Paese deve avere una politica commerciale ma deve avere anche una politica estera
E deve avere dei valori della sua politica estera deve affermare quei valori con fierezza conferme
E lo deve fare anche in modo aperto anche con quei Paesi con i quali commercia
Del dobbiamo essere sempre in grado di dire ai Paesi amici che cosa pensiamo anche quando non siamo d'accordo perché non può essere sempre che va tutto bene ma la madama la marchesa
Perché noi siamo l'Occidente siamo appunto il frutto di una storia di una serie di valori che dobbiamo difendere in ogni situazione
In quelle situazioni dobbiamo portarci addosso tutti come comunità nazionale in questo ci mette anche le imprese per le quali lavoro da sempre
Credo che il mio sostegno sia fuori discussione penso che non sia mi sento bene a nessuno però al momento in cui la comunità nazionale deve antipatiche Palizzi cioè non ci sono momenti nei quali così se ci sono violazioni patente del diritto internazionale dei diritti umani noi italiani dobbiamo essere da quella parte lì italiani tutti i cittadini e le imprese tutte
Dopodiché dobbiamo essere nello stesso modo altrettanto efficace nel combattere quando le sanzioni invece sono una forma di protezionismo nascosto allora Libardo ha smascherato alla cattiva fede e li dobbiamo essere altrettanto forti dobbiamo essere forti di nuovo con gli amici anche allora quando mi si viene mi si viene a dire che si mettono le sanzioni sull'acciaio si mettono i dazi sull'acciaio sull'alluminio perché è una questione di sicurezza nazionale mi viene da chiedere
Quando dovremo aspettarci dazi sulle scarpe perché io eserciti ma neppure con i piedi calzanti per cui se mi dice che io c'è un problema sull'acciaio perché traccia ci faccio le navi da guerra
Mi devo aspettare che mi mette le sanzioni sulle scarpe perché i soldati si mettono gli scarponi allora evidentemente questa cosa non va
E ancora peggio e quando tu ti metti in condizione di non farmi funzionari fori multilaterali e i Fori dove vengono risolte le dispute internazionali perché da politico
Ha una grandissima caratteristica di essere quella che al l'unica organizzazione internazionale che davvero a un tribunale che prende le decisioni i cui le cui i cui contenuti sono le decisioni sono cogenti
Dappertutto allora il fatto che noi ci troviamo in questo momento davanti al
Descritta come modi che non funziona
E che chi non lo fa funzionare in realtà e chi mi dice che poi le navi diciamo l'acciaio mimetizzarsi per legge l'interesse nazionale mi sembra che la cosa sia un pochino interna ci sia una visione coerente dietro ed è lì che noi dobbiamo essere Forti con l'Unione europea a difendere
L'apertura dei mercati e e quello che di buono la globalizzazione c'è c'è andato
Penso che questo è molto importante perché è soltanto un'ultima cosa
è vero lo diceva dottor Quercia questo rischio
E comporta dei costi
è un po'come dire
Inevitabile nel senso che decidere di andare sui mercati internazionali può essere evidentemente una scelta vincente è una scelta che per moltissime imprese italiane anche medie piccole soprattutto medio-piccole è una scelta vincente ma evidentemente a dei rischi
E allora penso per esempio a mi venga in mente di nuovo le scarpe la botta che ha preso il settore calzaturiero per esempio con le sanzioni nei confronti della Russia
Però alla lista delle cose che grava il dottor Quercia io ne aggiungerei una dalle cose da fare
Che questa io provengo dal mondo delle banche e tra l'altro spesso ci dice quante sono quelle spesso più colpite anche da sanzioni mobili come succede di nuovo con con gli Stati Uniti
Però una per la prima cosa che ti insegnano quando va a lavorare nel borsino e che al cliente di devi dire di diversificare i rischi
Cioè quello che non sappiamo di di fondo è che in realtà una buona strategia per poter essere meno esposti a questo tipo di rischi e Anders più mercati evidentemente questo non è semplice a tutto per le aziende di piccole però è evidente che puntare tutto su un solo mercato significa andare in banca e comprare azioni prendere tutto il proprio patrimonio e comprare le azioni ma se l'azienda questo sostanzialmente il rischio che ci si trova a dover affrontare per cui nel caso per esempio che poi arrivino le sanzioni sulla Russia quel particolare settore quella particolare impresa viene partico pene colpito in modo in modo molto molto forte
Quindi ecco io ripeto io penso che il nostro compito debba essere questo l'Italia deve essere sempre protagonista dentro o tutti fuori lo dico
A pochi mesi dalla nostra assunzione della presidenza del G venti dobbiamo essere particolarmente vocali nel difendere il libero commercio internazionale ricordando tra l'altro che non esiste qualcosa di Libero che non sia anche ecco perché il concetto di libertà
Tiene in sé il fatto che la mia libertà finisce dove comincia la sua e quindi free
Qui dobbiamo essere sicuramente sempre lì ebbe una scansione tre nostre imprese offrendo loro grazie per il lavoro che fate
Quanti più dati possibili ricordando loro che purtroppo in taluni casi sono rischi e non possono essere gestiti e che forse diversificando si può provare a limitare però evidente che la nostra posizione come Paese dev'essere molto chiaramente su quel punto su quella posizione di di apertura e dall'altro ricordarci appunto che comunque le sanzioni
Qualche volta ci aiutano anche a ridurre comunque a gestire le controversie internazionali in un modo diverso da come si faceva qualche tempo fa come diceva Frédéric Bastiat grazie
Abbiamo ancora qualche minuto presidente del Comitato scientifico diavolo sta l'ambasciatore
Gabriele che grazie
Lei questo voto proverò a parlare senza mascherina se mi è consentito anche per non soffocare credo che la discussione odierna abbia ripeto confermato l'attualità del tema
L'estrema sensibilità abbiamo ascoltato mi sembra voci convergente per certi versi sulla serietà del problema ma anche con sfumature diverse
Quanto al ruolo dell'Europa mi sembra un dato molto importante quello che sottolineava con la sua versione il sottosegretario Scalfarotto e le impostazioni invece data dal senatore uso credo che un punto di convergenza sia possibile un'Europa forte in politica estera
Ma al contempo consapevole del proprio peso commerciale mi sembra che non siano incompatibili le due
I due dati dell'equazione è un esercizio difficile che però fa condotto l'altro punto che ho trovato interessante è sicuramente questa sottolineatura comune
Del del rilievo straordinario dell'export per la crescita economica del nostro Paese e dunque in relazione all'export il peso del dato sanzioni o restrizioni commerciali come diceva il Sottosegretario Scalfarotto
Noi dobbiamo essere protagonisti a tutti i livelli in tutti i momenti né tutti i fori appropriata
è chiaro che il multilateralismo in crisi noi non possiamo da soli riportare interruttivo al centro della scena quando che un'Amministrazione americana
Che mostra perlomeno l'attuale di voler andare più su percorsi bilaterali e multilaterali
Quindi dovremo adeguare le nostre strategie al mutare anche delle politica di Washington non per farsene succubi ma per sapere passare anche i nostri amici ed alleati statunitensi messaggi giusti nelle forme giuste al momento giusto
Il terzo elemento che mi sembra importante sottolineare che avevo evocato brevemente nel mio intervento e che è un dato di fatto avendo anche a mente quello che diceva il professor Quercia
E le PMI
Debbono essere messe in grado di conoscere l'evoluzione del rischio geopolitico legato alle sanzioni non se lo possono probabilmente per mettere con i propri bilanci Auser e il Governo può e debbono aiutare
Quella che è un po'la spina dorsale del nostro sistema del nostro sistema produttivo quindi incorporare il monitoraggio del rischio geopolitico nelle attività di impresa anche a beneficio delle aziende non di dimensioni tali da poterselo permettere
Con costi interni mi sembrano questi elementi qualificanti oltre ripeto l'attenzione politica portata da figure autorevoli del nostro mondo istituzionale a un tema che ha un'orsa avuto la lungimiranza e grazie all'amico Paolo Poggi
Sì all'amico Paolo Quercia di averci lavorato ventre a terra ormai da cinque anni a questa parte
Ne ho avuto la lungimiranza di lanciare ormai sei anni fa compresenze diversificate importanti come quelle che abbiamo oggi intorno a questo tavolo e tutte le imprese che ci seguono in streaming che purtroppo solo per motivi legati alla pandemia non possono essere Cornovecchio mi sentirei di trarre queste conclusioni
Ovviamente altri ne possono trarre diverse giudica ancor grazie
L'onorevole
Scalfarotto per il suo intervento lungimirante e anche pieno di timori timori perché l'associazione che presiedo ha un compito da portare avanti
Quello di essere questo punto di dialogo fra le attività di scelta governative che possono come diceva bene
Paolo Quercia aveva delle ripercussioni sull'attività delle imprese anche punta invece per la necessità dell'impresa e con dei segnali molto chiari aperti verso l'apertura di nuovi scenari è chiaro che l'Unione europea rappresenta il l'ultimo baluardo a difesa di un libero mercato con la conclusione appunto di accordi di libero scambio importante che sono entrate in vigore recentemente io sono un fautore di questo che porta benefici all'intero che condivido i suggerimenti elementi che sono stati posti a questo tavolo
Ringrazio ancora il comitato scientifico presieduto appunto dall'ambasciatore Gabriele che che ha era al processo Paolo Quercia come direttore tutti membri che hanno contribuito a questo diritto alle imprese che ci hanno seguito ci seguono e ci sostengono contante le banche per fare ha avuto una notevole partecipazione di istituti finanziari sono estremamente sensibili a questo argomento ringrazio tutti per la partecipa