Tra gli argomenti discussi: Cina, Crisi, Economia, Esteri, Gran Bretagna, Pil, Rassegna Stampa, Russia, Sviluppo, Taiwan, Unione Europea.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 21 minuti.
Rubrica
10:00
15:00
09:30
9:30 - CAMERA
15:30 - SENATO
9:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
13:40 - Camera dei Deputati
Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì ventuno ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta Stray temi che approfondiremo quest'oggi innanzitutto
La situazione economica della Cina Cina che torna a crescere dopo la pandemia Caulfield diciannove l'unica grande economie al mondo che quest'anno non dovrebbe registrare un il positivo non vi proporremo un editoriale dalle mondo la resilienza dell'economia cinese nella sua volontà di diventare la prima potenza al mondo la Cina ha segnato incontestabilmente dei punti scrive tra l'altro quotidiano francese
Più prudente invece il commento del Financial Times un editoriale di ieri dal titolo la Cina rischia di cementare i suoi problemi strutturali
Perché persiste un'eccessiva dipendenza dell'economia cinese dagli investimenti pubblici Investimenti
Dello stato sempre a proposito di Cina torneremo a parlare delle tensioni che crescono conta in Ruanda
Lo faremo con un'analisi di Brindisi Pietro letti di le monde tensioni militari commerciali strategiche l'Inpdap battaglia di Taiwan e iniziata e molto a che fare con le presidenziali americane poi torneremo a parlare anche di Russia delle crisi ai confini la della Russia
Nell'ex spazio sovietico
Il Kirghizistan il Nagorno Karabakh dunque la guerra in corso tra Zerba Gianni Armenia ma anche la Bielorussia il Wall Street Journal ieri aveva un editoriale dal titolo Problemi nel vicinato di Putin
Il caos a prossimità della Russia dimostra i i limiti del potere della forza del Cremlino secondo il quotidiano economico americano infine se avremo tempo
Un aggiornamento sulla questione break che si tra il tempo sta scadendo negoziatori dell'unione europea del Regno Unito continuano inviarsi messaggi via Twitter ma non si siedono attorno a un tavolo per negoziare un accordo di libero scambio
Nel mondo oggi a un'analisi di Erika Alberta
Resta ora da evitare il peggio un'uscita dei britannici senza alcun accordo
Britannici europei stanno usando una tattica tradizionale nei negoziati
Ma la domanda è se non sia troppo rischiosa quando i contorni di questo accordo di libero scambio si conoscono già e si conoscono ormai da tempo
Cominciamo però dall'economia cinese e dall'editoriale di Remondi oggi dal titolo la resilienza della Cina scrive il quotidiano francese nella sua volontà di diventare la prima potenza al mondo
La Cina incontestabilmente segnato dei punti dovrebbe essere secondo le stime del Fondo monetario internazionale la sola economia maggiore a proseguire la sua crescita nel due mila venti
Mentre gli Stati Uniti d'Europa rimangono in Salbiati nella seconda ondata di Copi diciannove
Pechino grazie a un miglior controllo dell'epidemia ritrovato più rapidamente il cammino della crescita il PIL cinese progredito del quattro e nove per cento nel terzo trimestre dell'anno
E sul due mila venti il fondo monetario internazionale prevede una crescita leggermente inferiore al due per cento contro una contrazione
Del quattro virgola tre negli Stati Uniti e dell'otto virgola tre nella zona euro il paragone e e crudele sottolinea le monde
Cerco certo Pechino non ha potuto evitare un rallentamento rispetto al due mila e diciannove quando il PIL era cresciuto del sei uno per cento
Certo le cifre in questo Paese sono sempre da prendere con le pinze
Ma l'economia cinese dà prova di una certa resilienza se il Paese ha una responsabilità maggiore nella propagazione del virus
Dato che ha nascosto alla comunità internazionale la gravità della situazione in gennaio How Anna il primo epicentro della pandemia
Occorre riconoscere che il regime DC Jinping è riuscito a mettere una dica al virus per far ripartire rapidamente la sua e condomini economia
Nel momento in cui l'Europa gli Stati Uniti deplora non il giorno decine di migliaia di casi positivi Pechino parla di una decina di casi di malati al di là del quadro idilliaco che il regime vuole dare
Il Paese tuttavia secondo nel mondo non esce indenne da questo periodo e qui arrivano gli elementi di prudenza la crescita cinese resta insufficiente per per ammettere una diga la disoccupazione in assenza di un sistema sociale che sia nel settore della salute delle pensioni o dell'educazione milioni dice Nesi si trovano da mesi situazione di precarietà
Niente dice che la ripresa dei consumi osservata quest'estate sarà durevole
Tanto più che l'aumento del debito delle famiglie in Cina prende proporzioni inquietanti
Sul piano industriale l'economia cinese si è rimessa in ordine di marcia sin dal mese di aprile
L'aumento della produzione ha permesso la Cina di aumentare anche la sua quota di esportazioni mondiali
Approfittando delle misure di confinamento all'estero Pechino ha esportato massicciamente materiale medico per rispondere alle penuria globali così come esportazioni di materiale informatico nel momento in cui gli occidentali sono passati allo sbarco working parallelamente i piani di sostegno ai consumi dei governi esteri hanno alimentato la domanda di importazioni in provenienza dalla Cina
Ma l'impennata dell'avanzo commerciale cinese
Che era in calo in questi ultimi anni non è priva di rischi
Perché perché può nutrire i risentimenti nei confronti della Cina Paese che rifiuta di conformarsi alle regole del commercio internazionale
Tra i tassi trasferimenti di tecnologia imposte alle imprese straniere la mancanza di trasparenza sulle sovvenzioni pubbliche la questione della sovraccapacità industriale
Tutte cose che incitano a praticare il dumping le questioni di scontro con il resto del mondo sono numerose gli Stati Uniti dicono al Trump sono stati i primi a ribellarsi ricorda le monde
Chiunque sia il prossimo presidente americano le tensioni con Pechino non si calmerà hanno da sole quanto gli europei sembrano pronti a smetterla con il loro atteggiamento Leif
Tenendo un linguaggio più fermo
Insomma la Cina riparte più rapidamente ma il suo successo relativo potrebbe riaccendere una guerra commerciale che questa volta rischia di prendere di assumere una dimensione mondiale così tra l'altro l'Hammond
Nel suo editoriale ed dubbi su questa ripresa della Cina
Dubbi più forti dal punto di vista economico prima ancora che ha già un politico gli esprime anche il Financial Times in un editoriale di ieri dal titolo la Cina rischia di cementare i suoi problemi strutturali
Per assiste un'eccessiva dipendenza dagli investimenti pubblici dagli investimenti dello Stato cinese
Scrive il quotidiano della City c'è molto da ammirare nella ripresa economica della Cina
Tra il secondo e il terzo trimestre l'economia si è espansa del quattro nove per cento e la Cina e l'unica grande economia al mondo che secondo il Fondo monetario internazionale eviterà una contrazione quest'anno questo è dovuto al successo di Pechino nel reprimere Covi diciannove
E alla potenza industriale del Paese eppure se si vanno a guardare i numeri in modo approfondito la fotografia e meno rosea di come potrebbe sembrare
Molto prima della pandemia la seconda più grande economia al mondo sembrava pericolosamente squilibrata Pechino aveva dato priorità al dato del PIL come misura della sua potenza economica
Una conseguenza è stata che quando la crescita era a rischio ritornare a livelli giudicati troppo bassi dal partito comunista lo Stato cinese si lanciava in interventi aggressivi quegli interventi hanno spesso coinvolto sussidi in particolare nel settore delle costruzioni
Che avevano poco senso economico se non spingere la domanda interna
Ma quei sussidi hanno anche portato i livelli di Investimenti delle imprese statali molto più alti a livelli molto più alti di quelli del settore privato i debiti
Delle autorità locali sono esplosi dopo gli stimoli seguiti alla crisi finanziaria del due mila otto nel pieno della pandemia
Tutto ciò sta accadendo di nuovo nei primi nove mesi dell'anno gli investimenti fissi delle imprese non detenute dallo Stato cinese sono scesi dell'uno e mezzo per cento
Per le imprese statali invece sono cresciuti del quattro per cento inoltre investimenti in settori come l'immobiliare potrebbero portare a una bolla in particolare una Monti non Tania di crediti deteriorati
Per i fan sciolta in sé ci sono diverse ragioni per pensare che questo squilibrio tra investimenti privati pubblici e le conseguenti minaccia la crescita di lungo periodo della Cina possono peggiorare
La Cina ha risposto la pandemia chiudendo le frontiere al punto che oggi è praticamente impossibile per gli stranieri di avere accesso al Paese
Se gli imprenditori gli investitori di un paese come la Germania non possono più entrare ci si deve aspettare un crollo degli investimenti stranieri in Cina
Le tensioni geopolitiche tra Pechino e i suoi partner commerciali stanno avendo un impatto le frizioni non riguardano solo gli Stati Uniti il governo giapponese ha detto che pagherà l'impresa per smettere di usare fabbriche in Cina la Corea del Sud ha adottato una strategia simile
La Cina ha cercato di rispondere a questa situazione attraverso un modello che il presidente scendi Jinping ha definito circolazione duale
L'idea è spingere la crescita con più domande Interna permettendo l'economia di sopravvivere al disaccoppiamento dal resto del mondo con più consumi di quanti la Cina può produrre da sola
Ci sono segnali che la domanda interna stia andando meglio le importazioni sono cresciute livelli più alti dell'anno in settembre anche le vendite al commercio al dettaglio si sono riprese anche se a un livello più basso rispetto al Pil eppure i consumi delle famiglie rappresentano meno del quaranta per cento del PIL rispetto al sessantacinque settanta per cento delle altre economie avanzate
Insomma il ritorno della Cina la crescita e l'unica buona notizia di fronte alle prospettive dell'economia globale la ripresa cinese ha contribuito a fornire impeto alle esportazioni di altri blocchi in particolare in Europa
Non è nell'interesse di nessuno che la Cina si trovi in difficoltà nel momento in cui la seconda ondata minaccia una nuova recessione
Nelle economie avanzate ma senza un vero revival dei consumi privati c'è un rischio ed è che questa ripresa cinese sia troppo dipendente da fattori che nel lungo periodo fanno più male che bene così il Financial Times in questo editoriale di ieri dal Financial Times di oggi invece di consigliamo Martin Wolf columnist del mercoledì del quotidiano della siti che va a qualche consiglio alle economie occidentali
La minaccia di una lunga crisi economica corvidi incombe il titolo
I governi devono focalizzarsi sui costi dell'inazione non sui costi del sostenere le loro economie
Martin Wolf fa spesso un approccio nero keynesiano invece per rimanere sulla questione Cina un'altra segnalazione
Da l'Hammond è un'analisi di Briscoe collettivi tema che abbiamo già affrontato in parte ieri sulla crisi
Che si riaccende conta e One attenzioni militari commerciali e strategiche la battaglia di The One è iniziata lo status quo che durava dal mille novecentonovantasei inizia a rompersi tra Cina e Taiwan
Le tensioni nello stretto si moltiplicano
Gli equilibri di forza sono cambiati e gli interessi divergono nello stretto di Taiwan dopo due decenni di status quo
Non non che le le due sponde che non hanno mai firmato un armistizio abbiano ripreso le ostilità
Ma alle manovre cinesi di queste ultime settimane testimoniano di una svolta la zona di in identificazione aerea di Taiwan è stata bersaglio di una quarantina
Di incursioni senza base giuridica ma imposto dagli Stati Uniti negli anni dagli anni mille novecentocinquanta a Taiwan e rispettato tacitamente dalla Cina
La linea mediana nello stretto non dovrebbe essere superata dagli di militari cinesi e invece un portavoce cinese il ventuno settembre ha detto non esiste
Il quotidiano cinese Global Times le cui posizioni belle cose sono o belligeranti sono approvate ai più alti livelli a assimilato queste esercitazioni come a un esercizio per catturare Taiwan che dimostra la nuova determinazione della Cina lo status quo
Cambia perché perché era stato imposto da Bill Clinton nel mille novecentonovantasei quando aveva inviato delle delle porte eri di fronte a un'aggressione al lancio di missili da parte cinese contro Taiwan
E lo Stato scuole cambiato anche da un punto di vista politico nel senso che la la l'appeasement in qualche modo che c'è stato per tutta una serie di anni sia per ragioni economiche che politiche tra Cina e Taiwan è cambiato radicalmente con Taiwan perché marcia verso un'indipendenza molto più forte anche dal punto di vista economico rispetto rispetto alla Cina l'analisi è lunga di rinviamo per il resto all'Hammond perché prima di chiudere vogliamo occuparci anche di Russia di quanto accade nel vicinato di Putin problemi nel vicinato di punti nell'editoriale il titolo dell'editoriale di ieri del Wall Street giornale che parla di chirurghi Tristan ma anche di Nagorno Karabakh che di Bielorussia
Le modifiche alla Costituzione russa approvate durante quest'anno permettono Vladimir Putin di restare presidente fino oltre ottant'anni di età ma se ha consolidato il suo potere in patria uno degli eventi meno notati quest'anno e l'incapacità del leader russo di fermare il disordine nel vicinato prossimo della Russia
Nel due mila e cinque ricorda il Wall street journal Putin disse che lo smantellamento dell'Unione Sovietica era stata la più grande catastrofe geopolitica del secolo più di un decennio dopo l'ex agente del KGB aveva spiegato che se potesse tornare indietro nel tempo lui impedirebbe il collasso del mille novecentonovantuno l'Unione Sovietica non tornerà ma la federazione russa continua cercare di mantenere la stabilità alla sua periferia attraverso stretti legami economici militari culturali con l'ex repubbliche sovietiche
Tuttavia questo progetto non sta andando molto bene
Nemmeno nei Paesi che generalmente guardano Mosca con favore l'ultimo maldipancia arriva dal Kirghizistan un alleato della Russia i partiti di opposizione hanno accusato l'élite al Governo di frodi elettorali nel voto del quattro ottobre
Il cause continuato anche dopo la l'annullamento dei risultati la scorsa settimana il presidente
Bank Coffa annunciato le sue dimissioni giovedì
Un aziendalista appena uscito dal carcere diventato primo ministro e presidente a interim ma un portavoce del Cremlino
Ha detto che la Russia interromperà l'assistenza economica in Kirghizistan
Probabilmente Putin ha ragioni per preoccuparsi per la stabilità di questo Paese ricco di Energia che ospita anche una base aerea russa strategicamente importante
Il Wall Street Journal poi ricorda che la Russia ha avuto anche un ruolo tradizionale nell'allentare le tensioni tra due ex Stati sovietici l'Azerbaijan nell'Armenia nel loro conflitto nel Nagorno Karabakh
Centinaia di persone invece sono state uccise da quando i combattimenti tra i due Paesi sono ripresi il ventisette settembre la Russia non ha voluto prendere le parti dell'Armenia lanciato una mediazione per interrompere i combattimenti ma la Turchia a pilotare gli eventi il sostegno di Ankara incoraggiato la l'Azerbaijan a reclamare la Regione
Del Nagorno Karabakh con la forza militare
Anche i recenti eventi in Bielorussia mostrano i limiti dell'influenza del potere della Russia nel suo vicinato scrive il Wall Street Journal
Mosca in tutti questi anni ha approfondito i legami con mischia ma si è tirata indietro dopo le frodi elettorali di Aleksandr Lukashenko il nove agosto
Malgrado una repressione brutale le manifestazioni anti governo sono andate avanti per tre mesi e Luca scenico oggi è lungi dall'essere sicuro di restare al suo posto
Il Cremlino che teme di essere associato a Luca scene Co con un effetto controproducente cioè bielorussi che si rivoltano contro la Russia
Ha sostenuto Luca scenica con cautela ma tenendosi altre opzioni aperti
Poi wall street journal ricorda che le cose vanno ancora peggio con l'Ucraina con la Georgia la conclusione è questa
Putin deve dare la colpa a se stesso per questa influenza russa in declino il suo regime repressivo e corrotto minato la crescita economica e questo rende la Cina un partner economico più attrattivo in particolare per l'Asia centrale
Anche la Turchia alle prese con difficoltà economiche non può permettersi di competere militarmente con la Russia le sanzioni non portano risultati immediati ma l'isolamento economico della Russia dall'invasione dell'ucraina del due mila e quattordici sta avendo un Effetto
Le conclusioni sono queste
Putin probabilmente Corte Giara John Waite come aveva fatto con Barack Obama ma by del non deve farsi sedurre
Ho conclusioni interessanti anche perché il Wall Street Journal sembra dare per scontato una vittoria di Giuba idem il tre novembre ci fermiamo sembrati troppo lunghi da David Carretta una buona giornata Corradi radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0