Connessioni - Curva dei contagi Covid crescente: cosa insegna la scienza e cosa ha imparato la politica?

Ecco c'è l'appuntamento con connessioni spunti per un'economia della conoscenza abbiamo in collegamento come di consueto Fabio Pammolli professore al Politecnico di Milano presidente della Fondazione insieme membro indipendente del comitato per gli investimenti della Bei ben trovato
Quella sera parliamo quest'oggi ovviamente della curva dei montaggi e di quello che nella gestione di questa seconda ondata abbiamo impara dopo non abbiamo imparato ovviamente l'Italia e tutta l'Europa sono alle prese con la una curva che non non ottantanove senta a scendere e soprattutto con nuovamente difficoltà per la sanità un po'dappertutto in particolare nelle grandi nelle grandi città cercavo di capire che cosa la scienza in questi mesi si è a insegnato che cosa ha imparato la politiche cosa ancora non siamo riusciti a mettere in campo visto che appunto
Facciamo fatica ancora a domare
La curva dei contagi professore
Alcune considerazioni sono innanzitutto legate alla fatto che la scienza ci ha detto quanto in questi ambiti abbia bisogno di dati
Ne abbia bisogno di un sistema organizzato per consentire alla scienza di fare il proprio mestiere
I Paesi che sono stati in grado aderire
Unica il contributo maggiore il più pronto della ricerca scientifica alle loro azione di contenimento del virus sono anche quelli che avevano un'organizzazione
Anche dell'accesso alle informazioni da poter dare in pasto alla alla scienza appunto alla ricerca
Più strutturate più organizzate e meglio articolate la seconda considerazione
E questo riguarda la parte di epidemiologia riparte riguarda la parte di tracciamento riguarda i rapporti tra sistemi sanitari e diciamo gestione dell'assistenza
Dei malati così da riguarda l'identificazione dei soggetti
Che avevano dei punti e dei profili di vulnerabilità più alti pensiamo al caso delle molti morbidità cioè al fatto a quell'insieme di pazienti che erano più vulnerabile che sono più vulnerabili ecco queste
Tom pezzo è un pezzo che ci dice che anche che le politiche di gestione di emergenze pannelli che hanno bisogno di evidenze hanno bisogno di un sistema che si struttura per tener conto della disponibilità dei dati
E questo è stato ad esempio un elemento di forte di per risposta delle diverse regioni italiane nella prima fase della pandemia
Ma la seconda considerazione che la scienza ha
Ha prodotto una serie di scenari
Questi scenari sono stati trasmessi
Alla politica
E qui inizia un punto di riflessione molto importante a mio avviso cioè come la politica ha utilizzato gli scenari prodotti dalla ricerca scientifica
Perché la ricerca scientifica sicuramente evidenziato e ricominci nuovo faccio riferimento alla parte epidemiologica nelle prime fasi ma ancora alle fase attuale ha evidenziato che negli scenari
Peggiori negli scenari più pessimistici il principio di precauzione avrebbe richiesto
Misure
Drastiche soprattutto nella fase iniziale di diffusione del contagio
Quello che è accaduto in alcuni casi è stato un corto circuito
Cioè in alcuni casi la politica anziché assumere su di sé
Lei non c'è azione dia un richiamo a un principio di precauzione quindi assumendo la responsabilità politica di questa gerarchia di di gli obiettivi
A sostanzialmente ha realizzato un corto circuito ha preso gli scenari più pessimistici come scenari di riferimento e sulla base di quegli scenari di riferimento a assunto misure estreme come quella dello da un non solo e non tanto la realizzazione del da ma a altri punti di di domanda sono la durata
L'omogeneità di durata sul territorio nazionale indipendentemente dai casi di fusione e e potremmo continuare quindi questo è stato un punto che a mio avviso non è stato affatto positivo
Proverò a rispondere agile le prospettive di Savona non conclusione perché ovviamente non abbiamo e non ci sono non sono né epidemiologo guardo bene dal cimentarmi questo penso che
Ci sia una altra evidenza che quella che i Paesi che hanno avuto una migliore capacità di gestione sono anche i Paesi che hanno protocolli di trattamento dei pazienti e dei soggetti a rischio più organizzati e quindi mi aspetto che nel passaggio dalla fase uno alla fase due ci sia stato un salto di qualità
Nell'organizzazione dei protocolli di trattamento dei pazienti nella predisposizione delle strutture nel nel nel come dire nell'evitare che le residenze
Per anziani diventa o gli ospedali stessi diventassero dei bacini di trasmissione delle nobilitas trasformassero l'infezione in un'infezione
Generata nelle strutture di assistenza e mi aspetto che questa maggiore capacità di gestione anche nel nostro Paese possano portare a far sì che la seconda fase non abbia gli esiti infausti
E abbiamo visto nella qualcosa l'abbiamo imparata da abbiamo messa in pratica anche nei protocolli di cura e in qualche modo anche tracciamento marzo non basta vedremo se appunto arriveremo prima noi imparare la lezione e a migliorare ancora arriverà prima il vaccino insomma medicinali sono diciamo aperti ci dobbiamo fermare qui grazie davvero professor palmari per essere stato con noi per queste connessioni spunti appunto per una economiche la conoscenza radio radicale come Sergio