Intervista a Paolo Guerrieri e Pier Carlo Padoan, autori della nuova edizione del libro "L'economia europea. Tra crisi e rilancio" (Il Mulino)

Radio radicale ora presentiamo un libro che è appena uscito per il Mulino s'intitola l'economia europea tra crisi e rilancia descritta quel mani
Dal professor Paolo Guerrieri economista e dal professore onorevole Pier Carlo Padoan economista già capo economista dell'OCSE ed ex ministro dell'Economia buongiorno professor guerrieri abbondano professor Padovani innanzitutto come è stato tutto bene il
Io non averne gravi reati
Allora iniziamo subito alla prima domanda il libro è non è abbastanza agile e vuole descrivere le diverse parti diverse stagioni
Dello sviluppo dell'economia europea integrata professor padrone perché questo libro vuole dire nostro scortato richiesta insomma parlo ora
Ha intanto questa è una profonda riscrittura una riscrittura pressoché completa in un libro che usciva dieci anni fa sempre con Paolo Guerrieri sull'economia europea
E la diciamo ironia vuole che anche in questo caso come allora
L'economia europea si trova in una situazione di crisi si trovava allora in almeno http cosiddetta del debito sovrano oggi si trova in una crisi molto più feroci in quella della pandemia
E nel frattempo è cambiato il mondo anzi il mondo sta in continuo cambiamento
Quindi noi riteniamo che offrire una riflessione sia pure agile però comprensiva
Con una visione conclude complessiva delle colombe dall'economia coperto possono economia globale potrà essere utile per arpionare
Cuccurullo qui bisogna evidentemente pensare nel modo aiutare l'Europa come l'Europa può aiutare il sistema globale alle fioriti niente visto che quindi potrà poi saranno sempre
Professor Guerrieri annullerà può aggiungere qualcosa
Bene fatto
Diciamo l'utilità di una riflessione appunto poi un libro di questo genere nel fatto di mettere in luce questo queste sfide che sono che davanti all'Europa così importanti e noi deriva assumiamo poi in due fondamentali una a carattere interno ed è quella di affermare
Un nuovo modello di crescita impegno averla sostenibilità ambientale del radicalizzazione
E della sostenibilità sociale e quindi la necessità di rilanciare la crescita questa volta però una crescita inclusiva che sia in grado di essere sostenibile nel tempo e la seconda sfida che consideriamo naturalmente molto legata e quella verso l'esterno cioè il mondo come diceva adesso
Il professor Paolo ecco cambiato profondamente c'è un mondo in qualche modo dominato da grandi poli a partire dagli Stati Uniti e dalla Cina che si confrontano
In maniera relativamente ai conti dice intensa e quindi l'Europa deve a questo punto altre tarocchi per poter essere presente in questo mondo contare ed affermare
A questo punto anche un suo ruolo e una sua visione dal programma guerrieri scusi se l'interrompo perché vendiamo subito al controllo le europea retata
Ora catturato contigue e strumenti sure i nuovi programmi della Bei andati quanti vichinghe
Della banca centrale europea e durevole come i fan è accrescano acquistate quando regolamentato a mezzo polpaccio anche il professor Paolo insomma come dire arretrando
Innanzitutto è consapevole nel senso che c'è una consapevolezza tra i paesi che in passato non non non era così forte non era così presenta una consapevolezza della necessità a questo punto di poter affermare una propria politica a livello internazionale a livello economico a livello di difesa strategico
Allo stesso tempo naturalmente ci sono replica misure importanti questioni economiche innanzitutto il piano per le nuove generazioni ma anche sul piano della difesa
Ed era e della sicurezza sono stati stanziati vietato ottanta autonomo fondo nuove risorse e soprattutto la sfida anche dal punto di vista tecnologico che ci aspetta
Perché abbiamo perso in qualche modo Cherubino quindi c'è una maggiore consapevolezza naturalmente da grande
Incognita e quanto poi questa sfida sarà raccolta da una Europa più coesa perché è una sfida di questo genere
Verso l'esterno se vuole una parola può giocare che non è più ricca più coeso e questo è il rally che la la grande incognita perché in passato questa coesione non c'è stata
C'era diciamo potuti permettere in un mondo che era molto più affidabile molto più amico tra virgolette
No era l'Europa non si può permettere una frammentazione in un mondo così è cambiato che si sta appunto confrontando con questa con questa divisione in grandi popoli quindi certamente gli strumenti ci possono essere ma sono da rafforzare soprattutto c'è questa grande sfida della coesione interna secondo me non c'è problema Padovan nell'Europa è accarezzata a suo avviso questa questione della questione quanto seria
Insomma cosa cosa dice lei
Ma una cosa con il grado di coesione dell'Europa è un elemento fondamentale affinché l'Europa possa uscire da questa crisi affossa anche eretta in qualche misura un punto di riferimento globale
Uno degli aspetti positivi di questa crisi sugli aspetti positivi ci sono è stata quella di accrescere la consapevolezza come diceva Paolo prima ove lei prima
Accresce la consapevolezza che ci vogliono poste europea curative che sono europee ma anche globali e poeta europeizzazione della risposta è una cosa relativamente recente perché è vero che comunque c'era già la Banca centrale europea per il mercato interno
C'erano politiche c'è un bilancio dell'unione europea mai decisione di agire insieme intende in tema di politica fiscale in tema di politica della crescita spesso Nicola Pandolfo ad esempio qui abbiamo fatto al salto di qualità verso con mezzi comuni diciamo dimostra che decapita una lezione speriamo che non sia troppo tardi perché la crisi è molto violenta piani sull'attenti tante anche agli effetti economici
Un'altra cosa che
è importante che soltanto due periti anche se già assaggiato primavera quindi se ne discuteva il fatto che l'Europa non solo per essere coerente ma deve ripensare il suo modello di sviluppo
Deve essere valutato questo modello appunto sulla coesione sociale ma anche sulla sostenibilità ambientale oltre che la capacità di assorbire sfruttare al meglio le nuove tecnologie
Tutte queste cose vanno fatte a livello europeo e bisogna trovare una nuova dialettica Alboni dovuta sepolcrale questo termine tra politiche europee politiche nazionali che ovviamente in qualche modo resteranno in piedi
Quindi chiediamo prego prego scusi niente abbiano li abbiamo inseriti imboccare un sentiero Complesso ma inevitabile
Ecco le sfide globali e questo che era fatto accenno appunto ai grandi poli che si stanno approntando
Quale può essere da questo punto di vista la peculiarità dell'azione dell'Europa insomma l'Europa da che cosa si distinguerà l'azione dei dei disabili a quello della Cina proprio sul Guerrieri
Beh innanzitutto
Come dire noi condividiamo molte delle preoccupazioni che gli Stati Uniti hanno verso la Cina perché il il problema di una come dire Conco competizione senza reciprocità cioè noi abbiamo concesso molto più accesso al nostro mercato alla nostra pozzi quindi alla possibilità che le imprese immensi vengano invecchia vanno quel palco è avvenuto diciamo negli anni passati
Non c'è alcuna reciprocità perché non non non era possibile fare la stessa cosa sul mercato cinese i cui allo stesso tempo come dire i metodi molto peculiari con cui le autorità cinesi hanno a un certo punto anche utilizzato la presenza di imprese americane imprese europee per trasferimenti tecnologici sono un'altra delle delle comuni lamentele
Che condividiamo con con gli Stati Uniti quindi da questo punto di vista certamente anche l'Europa deve deve reclamare nei confronti della Cina una maggiore reciprocità per quanto riguarda queste condizioni di di competizione però credo che non condividiamo con gli Stati Uniti è innanzitutto la strategia che è stata adottata perché Trump
E previdente Trump ha poi deciso unilateralmente di muoverci con una guerra dei dazi non ha coinvolto minimamente alcun degli alleati possibili che erano l'Europa ma pensiamo anche al Giappone
E quindi a diciamo in qualche modo deciso una una specie di crociata protezionistica che tra l'altro non ha dato alcun frutto perché sono usciti proprio i dati recentemente del deficit americano che peggiorato in questi quattro anni
Egli non poteva che essere diciamo così perché non dipende certo dalle politiche commerciali
Ma allo stesso tempo non ha ottenuto nulla sul piano delle concessioni che controlla la Cina quindi l'Europa in qualche maniera uno non col non ha condiviso questa crociata
Perché l'ha ritenuta giustamente poco produttiva e secondo noi non condividiamo l'idea volti degli Stati Uniti di arrivare addirittura un disaccoppiamento a livello tecnologico mondiale a livello di economie abbiamo interessi importanti con la Cina quindi per noi quello che che che può essere una strategia noi europei e come dire competizione e quindi anche richieste forti sul piano delle concessioni bilaterali i reciproci camma anche una forma in qualche maniera di cooperazione perché non dimentichiamo che la Cina e decisiva in alcune questioni globali fondamentali pensiamo all'ambiente pensiamo anche al discorso che riguarda il il il quadro commerciale multilaterale quindi diciamo la lei devi reazioni come lingua romagnola
Scusi se la interrompo e poi la Cina con cui la Commissione europea ha definito mi pare legittimamente e giustamente che siamo rivali sistemi cioè Vivaldi in quanto competizioni per i modelli politici una cosa secondaria
E fondamentale la cooperazione con la Cina per affrontare variabili una pandemia la crisi economica è un'altra delle questioni globali diciamo rispetto alle quali una cooperazione con la Cina va tentata la perseguita e c'è anche un interesse secondo me la parte civile quindi come dire questa è la strada e non Renon è da escludere che che le elezioni americane dovettero andare
In favore del candidato democratico otto by Renzo
Su questa strada Europa e Stati Uniti possano di nuovo in contrasto
Vedremo quello che succede dopo le elezioni americane perché la situazione particolarmente delicate avremo tempo e modo per occuparci ormai ci siamo
Il professore padovana però nel libro ora questi sono tutti temi di estrema attualità magari potremo riprendere un'altra occasione perché tanto i temi stanno sempre lì e del libro si ripercorrono anche le critiche l'Europa in particolare l'unione economica e monetaria ha avuto e l'euro si può dire che ha approntato due gravissime crisi quella persa grave critica approdato tutto come sul pallone
Alla fine come e ne è uscito da questi Paesi d'euro alle sembra che lei volesse uscendo molto bene si è rivelato
Uno strumento fondamentale di stabilità in udienza come si dice oggi molto spesso naturalmente quando dico Leo lo intendo dire la politica monetaria che sta dietro all'euro
Che ha saputo rispondere anche grazie a ha una leadership importante come quella di Draghi ma anche come quella della Christine Lagarde come uno strumento fondamentale e di resistenza alla crisi e dico porre le basi per il rilancio adesso è matura Ca'maturando in modo definitivo
L'esigenza di affiancare
Alla politica monetaria unica quindi all'euro come moneta comune di tutti una politica fiscale unica oltre che politiche di crescita coordinate abbiamo bisogno di queste tre cose per rilanciare l'Europa e ne approfittai della crisi anche per torni a far saltare il cui modello di felicità a chi scusi così no
No no professor Palomar secondo lei l'Euro potrà mai diventare una moneta globale vera e propria
Io penso di sì e ci sono tutte le condizioni quali tocca le condizioni di fondo c'è un'economia integrata che un'economia dinamica anche deve sfruttare meglio il suo mercato interno
C'è ancora molto da fare sul fronte della unica unione dei mercati dei capitali quindi un sistema finanziario integrato che serva di sostegno alla crescita si dovranno fare passi importanti Atlantide la politica fiscale bilancio
Già il bilancio è stato profondamente trasformato col dalla vecchie navi dunque dalla iniziativa europea racconta la crisi pandemica un per queste cose messe assieme danno porta all'euro
E io penso che in un mondo globale in cui ci sono dei giocatori globali gli Stati Uniti ma ovviamente ancora Cina hanno hanno bisogno di una
Contenta porte anche se
Come dire
La scoperta la cooperazione piuttosto dal conflitto come l'Europa e è uno strano strumento fondamentale in questo senso
Cosa ne pensa dell'euro digitale è un c'è un paper una della tante forze guidata dal dottor Fabio Panetta insomma quindi cosa ne pensa lei incontro Parola
Penso che la moneta digitale sia uno strumento tecnologicamente avanzato per favorire il sistema dei pagamenti e le altre funzioni monetarie naturalmente non è che in una un un Euro digitale divieto assoluto
Ha bisogno di essere volato a bisogna che si stabiliscano
Regole per la sua emissione per utilizzò in modo tale e la moneta
Elettronica la moneta digitale osta diventare uno strumento di sostegno all'integrazione non un elemento di instabilità come a volte nella storia è successo che mo'strumenti di pagamento eterodossi educati male possono portare instabilità
Chiarissimo
A questo punto però prima chiedo al professor guerrieri però sono ancora in Commissione Padoan è l'Italia come si colloca in questo quadro europeo perché non ricordo male inoltre l'unica economia
Dell'eurozona divergere quanta dinamiche
Del reddito pro capite da quando c'è l'euro ho guardato adoperato economia Nomentano il reddito pro capite l'Italia ha avuto forti difficoltà professor Guerrieri Italia deve fare perché la questione è seria
L'Italia è entrata in questa crisi drammatica della pandemia in una situazione di forte di forte debolezza come sappiamo perché in qualche maniera ormai da un paio di decenni
La crescita dell'economia italiana e la più basso a livello europeo
Resta tale i a a fronte diciamo dietro questa crescita così bassa c'è un problema strutturale che si chiama appunto produttività
Totale dei fattori cioè questa specie di l'indicatore dell'efficienza di un'economia e quindi ed efficienza legame italiana
Che a seguito soprattutto in questi in quest'ultimo decennio quindicenne o un suo andamento del tutto peculiare del tutto discostato dal resto d'Europa
Dal piano che dietro questa andamento di una produttività così
Deludente ci ci sono naturalmente mali antichi come si dice nell'economia italiana
Che riguardano poi sia i fattori cosiddetti di contesto Esterno sia i fattori che riguardano l'impresa e quindi lì fino all'entrata in questa condizioni di debolezza all'economia italiana
Non diciamo ne ha ne ha risentito relativamente come altri e in questo momento naturalmente deve affrontare una situazione che sarebbe stata sicuramente drammatica che potrebbe non esserlo e potrebbe invece tramutarsi in una grande opportunità per questi che queste risorse proprio che l'Europa ha messo a disposizione in questo modo di affrontare questa crisi molto diverso da quello che fu poi dieci anni fa dell'euro adesso naturalmente questo per noi significa possibilità di avere appunto risorse ma queste risorse potranno puntare e quindi potranno in qualche modo modificare quella situazione che affronteremo quei mali antichi che abbiamo affrontato poco e anzi quasi per niente in questi anni quindi
La sfida per l'economia italiana è quella che poi riguarda
Gli altri Paesi europei ma in qualche modo come dire l'asticella esposta molto più in alto perché noi dobbiamo recuperare un terreno perduto da questo punto di vista e quindi investimenti cioè buone a uso di queste risorse e riforme che devono accompagnare poi per il modo con cui queste risorse saranno impiegate sono diciamo una specie di di diritti di con testo fondamentale per noi sono più quindi è un appuntamento è un'opportunità unica nasce definita tante volte addirittura storica
Però che a questo punto lo si vedrà
Nei prossimi due o tre anni perché poi le cose fondamentali che svolgeranno in questo in questo periodo quindi una fragilità che viene da lontano in questo momento naturalmente rimane una crisi drammatica ad affrontare a livello sanitario oltre che a livello economico però c'è questa opportunità
Che si è profilata grazie all'Europa una casa che l'incanto diciamo frutterà sul piano poi dei risultati in quanto poi l'Italia l'economia italiana tutti noi
Sapremo rispondere facendo quello che non abbiamo fatto per molti anni diciamo le cose poi in maniera molto chiara molto molto semplice
Il professor padovana ma se lei dovrebbe dovette individuare uno o due o tre fattori chiave di questa nostra drammatica crisi di produttività pluridecennale quali sono
Ma sono quelli che stanno dietro la grandezza che Paolo Guerrieri richiamava sulla produttività totale dei fattori
In crisi i criteri sono tanti però io direi che occorrerebbe sicuramente un sistema lì istruzione educazione all'altezza dei tempi noi produciamo
Troppi pochi laureati e quei pochi che lo stesso produciamo spesso vanno a lavorare all'estero perché ne intravede non li assumono
Abbiamo poi bisogno di una pubblica amministrazione che permetta di fare arrivare le risorse rapidamente in modo efficiente
Abbiamo bisogno di una giustizia civile che riduca i tempi indicare in preda oltre che i tempi della giustizia tutte queste cose messe assieme creano un circolo virtuoso
Però queste cose devono essere accompagnate da un'altra grandezza importante che tentata ma carente l'Italia ma non solo però gli investimenti pubblici adesso abbiamo l'occasione d'oro per via delle risorse europee lanciare un grande programma di investimenti pubblici mettiamo insieme queste cose abbiamo una spinta proveniente era l'atto pubblico con investimenti che dall'alto arrivato sempre con investimenti da parte delle imprese questo richiede un orizzonte temporale lungo quindi non gli interventi facoltà ottenne a breve termine dal ferventi Cardella vessillo pluriennali
Abbiamo la possibilità di fare lo facciamo
Benissimo ringraziamo entrambi il professor Paolo Guerrieri il professor Pier Carlo Padoan ne abbiamo cercato un po'di illustrare i problemi dell'economia europea spinti limpida nell'economia europea e poi l'Italia all'interno del complesso Romeo
Ricordiamo il libro da cui siamo partiti Paolo Guerrieri Piercarlo Taro all'economia europea tra crisi e bilancio edito dal Mulino dallo scontro come sempre dalla noti mittente ovvero da Radio radicale