Intervista al Direttore di Chirurgia toracica dell'Istituto europeo di Oncologia, Lorenzo Spaggiari, sulle difficoltà per i malati oncologici di accedere alle cure, ai controlli, allo screening durante l'epidemia di Covid-19

Radio radicale ci vogliamo occupare di un problema il problema che sicuramente emerso durante la prima con data di Corvette
E che è quello che riguarda il malati oncologici perché c'è stata una grande difficoltà a di accesso alle cure ma anche al ai semplici controlli agli screening ne vogliamo parlare con il professor Lorenzo Spaggiari che abbiamo in collegamento
Dirigere chirurgia toracica dell'istituto europeo di oncologia di Mila no professore Bongiorno avventurata su Radio Radicale
Buongiorno io tutti sull'Oglio strutture il buon giorno gratuito allora io non nego che questo è un tema che ho trovato molto importante è tra l'altro avuto diverse
E segnalazioni da persone che non sono riuscite effettivamente a fare i controlli non sappiamo per i malati di tumore quanto siano importanti comunque i controlli proprio perché erano stati sospesi e tra l'altro poi quando sono ripresi avevano come dire perso una sorta di scaletta e quindi non ricevono neanche più a introdursi per fare appunto questi controlli che io innanzitutto le chiedo qual è stata la ragione lascia in città che ha interrotto questi esami e probabilmente anche gli interventi in molti casi come lei dicendo che cosa è successo nei diversi ospedali
Ma intanto dobbiamo distinguere
Tra i vari ospedali ci sono ospedali generalisti chiamiamoli così cioè gli ospedali con i pronto soccorso di ospedali dove vengono effettuate più specialità che sono stati praticamente travolti mi sto Palombi marzo e a cui qualità emozionale
Già noto che sono stati travolti da un qualche cosa che noi non conoscevamo e quindi hanno dovuto effettuare quella che in cui si è un po'la filosofia della chirurgia di guerra cioè
Ci si occupa di questo di questo evento drammatico e si lascia perdere tutto il resto Quasimodo se vogliamo all'inizio inconsapevole cioè
Non ci vi è un peso che non nessuno pensasse
E di fare volontariamente quello che è stato fatto cioè la chiusura degli ambulatori la chiusura dall'accesso al pronto soccorso cardiologico cioè tutte quelle cose che poi si sono verificate penso che non ci sia stata nessuna volontà di farlo come è stato fatto è stato un modo per arginare un'ondata di un male oscuro che non conoscevamo
E che poi si è caratterizzato per quello che era ecco
Detto ciò quando si è verificato quell'il primo Lockdown e non ci siamo subito accorti noi come operatori sanitari specialisti certo ci occupiamo di Oncologia
Che stava succedendo qualcosa di anomalo perché a fronte anche di un calo della cura cioè il paziente che aveva prendiamo l'esempio del tumore del polmone che la mia specialità
Che aveva un tumore del polmone dove eravamo costretti a dare il bollino verde il bollino arancione il bollino rosso cioè quello che necessitava di essere curato perché l'attira molto grave facevamo subito il mandavamo c'era il suggerimento di rimandare i piccoli tumori che
Potevano tra virgolette aspettano pesa quando dice questo piccolo tour può aspettare
Il e di per sé in corretto perché il tumore non può mai aspettare anche se il piccolo non aspetta nessuno di noi è capace di dire quando un piccolo tumore cambia lo stadio no nessuno lo può dire
Quindi mettere già in queste condizioni alcuni pazienti ha creato Poli delle problematiche
C'era una problematica di controllo noi facciamo tanti pazzi operiamo tanti pazienti questi pazienti proprio per il tumore del polmone
Aveva necessità di fare dei controlli molto frequenti appena nel postoperatorio perché il rischio di recidive molto elevato pesi che tutti gli ambulatori per i controlli oncologici sono stati chiusi
Cioè si è detto facciamo gli interventi urgenti quelli emergenti oncologici vanno rimandati i controlli vanno rimandati ma questo è proprio e un progetto fatto senza e chiamare in causa nessuno nessuno specialista perché se l'avessero chiesto
Possiamo rimandare il controllo gli avrei risposto di no di controllo se posso rimandare un paziente calcato del polmone operato con la recidiva dopo quattro mesi ha capito e quindi cosa faccio io ho sempre otto mesi o sei mesi lo vedo questo paziente
E poi c'è una problematico ulteriore quindi la cura il controllo e lo screening lo screening la cosa più drammatica se vogliamo che abbiamo bloccato guardi io adesso senza volere
Vuole dire io ho parlato lo screening anche pochi giorni fa mai di adesso un articolo una un articolo sul Presidente da Repubblica che dice il presidente La Repubblica ricorda che troppi screening cure sono stati rinviati
Terapie che non consentono sospensioni cioè adesso ci ha capito anche il Presidente della Repubblica si occupa della problematica dello screening screening che
E vuol dire salvare la vita le persone le faccio un esempio
Veramente molto semplice
Nei giorni scorsi sono usciti i dati dell'AIOM i dati nazionali
Annuali dell'AIL Associazione italiana oncologi medici allora il dato un dato drammatico che avrebbe dovuto prendere le prime pagine di tutti i giornali eh
Che per le donne c'è un aumento di mortalità per cancro del polmone annuale del tre virgola cinque per cento
Questo è un dato che secondo me doveva prendere la pagina donne con tumore del polmone quest'anno sono morte tre virgola cinque per cento in più
Se associavo a questo dato
Il fatto che un anno fa
E stato dimostrato a livello mondiale sui di Michelangelo bellissime da un progetto
E scientifico che si chiama CSM il sole
Che è un progetto di diagnosi precoce che la TAC spirale nelle forte fumatrici dopo i cinquant'anni riduce la mortalità nella donna del
Trentatré per cento lei capisce bene che abbiamo da un lato le donne che in quelli più in Italia quest'anno i tre virgola cinque per cento e un bel una una metodologia di screening che potrebbe salvare il trentatré per cento delle donne
Ecco tutto ciò tutto ciò che è stato negato dire negato oggi alle donne e siamo nel mese di ottobre ancora che il mese dello screening Pink no varietà cioè tra quindi è ovvio che
Bisogna riflettere su questo io non voglio entrare sulla problematica Covito sono lo specialista non mi interessa faccio un collo
Però nell'ambito della della problematica Cofide bisogna tenere presente che ci sono certe classi
Di persone che non possono essere tagliate fuori dalla cura dal controllo e dallo screening questo non si non ce lo possiamo permettere
Allora tra l'altro lei ho visto che intanto questo è un dato importante quello che lei ha detto quindi riferito al tumore ai polmoni nelle donne tre virgola cinque per cento in più rispetto all'anno scorso e tra l'altro lei ha detto che si vedono comunque pazienti con un tumore
Avanzato no di quelli che probabilmente non non curavate più da da tanto tempo decapitato di incontrare dei pazienti con un tumore avanzato
Fra loro
Nella pratica clinica che noi abbiamo tutti i giorni ormai il motivo ricorrente sa professore non sono venuta perché c'era ancora il fardello fatto questo esame perché c'era il coming
Mi scusi hanno se vengo adesso cioè come si scusa soccombe poverini perché non sono sono riusciti a a rimanere all'interno del Progetto di sorveglianza che lui istituiamo per tutti i pazienti che hanno una malattia oncologica
Quello che dobbiamo fare le ho fatto una cosa molto semplice che tra l'altro in sottomissione sulla rivista americana io ho preso tutti i pazienti con cancro del polmone che abbiamo operato dallo scorso dal due mila diciannove
Da giugno a settembre e poi ho preso tutti i pazienti che aveva operato quest'anno da giugno a settembre per vedere
Stadio per stadio cioè gravità per gravità della malattia si era cambiato qualcosa perché poi quello che conta sono i numeri quando si parla
Ci sono le impressioni ci sono le sensazioni ma poi alla fine la tua sensazione deve essere confortata da un numero che diventa importante quando è statisticamente significativo e così che si fa del nostro mestiere
E io ho visto una cosa molto interessante
E lo stadio del polmone uno a e lo stadio quello e screening spetta di chi come lo chiamiamo luce su quei piccoli tu Moretti e vengono trovati casualmente quando tu fai uno screening
Allora la differenza tra i tumori screening permette d'
Del due mila diciannove verso il due mila venti e molto significativa e molto significativa
E cosa è successo in questo periodo
Non è che sia successo qualcosa di strano è successo che c'è stato il corride e ha fatto sì che le persone non andassero a fare lo screening come facevano normalmente non sia riusciti a fare questa detection del tubo nistagmo iniziale quindi io operato meno pazienti con un turista l'iniziale quindi guaribile
Mentre lo più pazienti in uno stadio leggermente superiore dove la prognosi a distanza è peggiore quindi questi sono dati preliminari ma io mi immagino che
A a gennaio febbraio marzo del prossimo anno quando dovremo anche questo in data di diede la seconda ondata con i pazienti che continueranno a non andare a fare lo screening continueranno a non fare i controlli
Perché la paura che c'è in questo momento di uscire di casa e di andare in ospedale e altissima avremo sicuramente dei dati peggiori
Io dico anche scusi scusi quindi c'è mi faccia capire allora due problematiche da un lato l'impossibilità per molti di fare appunto screening eccetera eccetera
Però poi c'è una parte o almeno ma sembra d'aver capito di quelli che magari potrebbero o potrebbero recarsi all'ospedale ma non vanno prescelte mono temono
Iato ribadisco non solo solo che si occupa di copie ci mancherebbe però basta aprire i giornali tutti i giornali ogni giorno ma martellano
Su questa problematica del copia allora e giusto che ci si allontana state qua in effetti anche a diversi e Problemi cioè diverse
In diversi ospedali abbiamo visto comunque durante la prima ondata insomma situazioni sicuramente non confortanti
Dove molti effettivamente
Hanno pensato a immediate non ci rechiamo all'ospedale sordo assolutamente tutti i giorni parliamo di questo problema con un bollettino di guerra che esce
Ogni giorno è chiaro che una persona dice no io rubato in ospedale perché in ospedale si prende il visto che poi
Mi aveva il taglio che lavoro tutti i giorni con i pazienti che li visito gli parlo
E sono riluttanti ad entrare in ospedale ci tengono proprio quando come Rino non possono fare altrimenti quindi c'è una paura generalizzata
Che
Giustificato horror perché poi anche il re Faruk una un approfondimento nell'andare in ospedale e chi ha paura solo i pazienti sulle persone
Che hanno una certa età giovane non ha paura regione ma il giovane non è neanche quello che ai tumori non è neanche quello che deve fare lo screening quindi chi ha paura sono proprio le persone più a rischio per il tumore oltre cinquant'anni forti fumatori magari crudele comorbilità che sono quelli che hanno paura di prendere il Venus ma sono anche quelli che sono il mio target per lo screening capito
C'era stato
Allora lei innanzitutto ha detto giustamente di utilizzare questa prima esperienza che è stata quella appunto da da marzo il poi per non ripetere gli stessi errori
Ed è un po'allarmato perché comunque ha visto delle sospensioni in campagna che anche la regione Lombardia
Sta in qualche modo si sta diciamo attrezzando per probabilmente reiterare quello che già è successo
Ma io come dicevo prima è chiaro che la curva del virus va contenuta e quindi facile devono essere utilizzate tutte quelle tecniche diventa virologi infettivologi e quant'altro
Conoscono meglio di me però è anche vero
Che si può discriminare quello che va chiuso e quello che non va chiuso ad esempio l'ospedale oncologico facciamo l'esempio del mio ospedale che un ospedale puramente oncologico senza pronto soccorso
All'ospedale di questo genere andrebbe detto queste marce sorvegliati attenzione discorsetto muore altri ospedali oncologici in Italia e non parlo solo del mio parlo del mio per esperienza va
Anche altri
Andrebbe detto signori miei
Allora
E l'ospedale oncologico deputato alla cura del cancro quindi nell'ospedale oncologico si fa lo screening nell'ospedale oncologico si fanno i controlli e si fa la cura quindi non dovete avere paura di andare all'ospedale oncologico perché è attrezzato uno
Per non avere virus all'interno per ovvi motivi perché lo dobbiamo tutelare i nostri pazienti fragili
Quindi è uno dei percorsi pensi che io faccio tampone ogni quindici giorni ogni mese di faccio la la conta dei miei ai anticorpi essendo io uno che ha già avuto il Cofide avare
Hai capito quindi per dire che c'era il modo Oddo di rendere imposto sicuro e chiara dal momento che gli operatori sanitari sono molto esposti all'infezione intanto gli operatori sanitari vanno analizzati vale ottanta una atti per far sì che quando ho un paziente di fronte mi deve essere sicuro che non è un medico che potrebbe
Attaccanti la malattia come viene così detto volgarmente e quindi già un bordo per evitare
Che il paziente oncologico o che potrebbe essere oncologico vada ha delle lunghe liste d'attesa né quello di indirizzare questi pazienti dei Centri oncologici
Che tra l'altro se tu chiudi cosa fanno non essendo centri Caulfield
Cioè se tu chiudi un centro oncologico che non è attrezzato per la cura del corride medico del paziente covi del medico cosa farci chiude chiude queste sono lontani e che invece dice approfittare di questa situazione e dire se gli ospedali generalisti non può devono far fronte a questa ondata che sia ben chiaro che non lasciano aperti gli spazi dei centri oncologici che a acquisiranno tutti quelli che sono le richieste di screening le richieste di controllo che richiesti di cura per questi pazienti questo modo ragionevole razionale
Per far sì che il paziente non covi ma che comunque esiste c'è poco da fare
Centro cardiologico deve deve prendere tutti i pazienti con sospetti di infarto
Ha capito ed ospedale generalista deve occuparsi col visto che al pronto soccorso di questa ondata di malattia quindi cosa deve aver semplicissimo da da da fare non richiede un grosso sforzo
Senta in ultimo perché di cancro si muove lei giustamente ha detto che i malati oncologici sono fragili sono fragili spesso anche non solo da un punto di vista fisico ma anche da un punto di vista psicologico
E ecco sotto questo aspetto proprio diciamo quello psicologico la difficoltà di accesso perché sono anche lì gli screening coi controlli appunto noi controlli periodici
Sono molto importanti ecco quanto incide psicologicamente questa impossibilità nel paziente oncologico
è questo il paziente oncologico che diciamo un paziente oncologico recente chiamiamolo così perché ci sono i pazienti oncologici curati e guariti
Che sono persone assolutamente normale visto che devono fare degli scrigni annuali e quindi paziente oncologico recente c'è un mio paziente ad esempio operato tre quattro mesi fa
Che entra nel primo anno di follow up perché il primo anno più critico della recidiva e chiaro che se non può accedere ha un progetto di sorveglianza stabilità che sono un attacco di quattro mesi crea un disagio psicologico non indifferente
Perché poi sa cosa si questa cosa cosa succede cioè esista un paradosso che io vorrei sottolinearlo
Perché ed io ero
Che il centro oncologico lo chiude o che uno dice ok allora decidiamo di non chiudere il centro oncologico e lì si fa tutto
Però il paziente che fa lo screening il paziente e fa lo screening mammografico non è detto che venga qui a fare lo screening mammografico perché magari
Abita molto lontano perché magari non riesce
A trovare il posto perché ormai le liste d'attesa sono lunghe impazzite che fa la monografia potrà dopo potrebbe
E dovrebbe andare in alcuni ambulatori che ci sono uno Esterni l sistema sanitario eccetera e quindi poi dovrebbe poter fare la mammografia piuttosto che l'attacco anche all'esterno quindi è tutto
Un circuito quello dello screening che non si riferisce soltanto un centro oncologico
Ma tutte quelle strutture che comunque partecipano allo screening di una malattia oncologica
Quindi dirigeva teneramente sedersi a tavolino ragionare bene su questo perché attenzione dire chiudiamo tutto ha chiuso tutto ma quello che succede dopo può diventare un disastro
Enorme enorme cioè io non vorrei veramente non vorrei
E questa pandemia ci riportasse quarant'anni indietro per quanto riguarda la diagnostica precoce dei tumori voi abbiamo combattuto quarant'anni per la diagnostica precoce se adesso chiudiamo tutto e non la facciamo più ci ritroveremo con gli esiti di quarant'anni fa sul tumore
Ha capito
E poi abbiamo imparato una cosa che è molto importante cioè se noi utilizziamo la mascherina dicendogli utilizziamo il distanziamento
Se noi stiamo un po'attenti noi possiamo andare dove vogliamo c'è ormai è chiaro questo cioè questo questo virus si trasmette perché non utilizziamo i sistemi di protezione individuale se utilizziamo sistemi di protezione individuali lo dico sempre
C'è la mascherina ti salva dal corride ma lo screening ci salva dal cancro fai lo screening con la mascherina è semplicissimo non abbandonare le buone abitudini
è un appello che io vorrei fare tutti ai pazienti alle persone sane ma anche ai politici dopo più di Amin casi pazienti oncologici
Certo c'era stato
Professore io la ringrazio la ringrazio tanto ringraziamo Lorenzo Spaggiari ricordiamo che dirige la chirurgia toracica dell'istituto europeo di oncologia di Milano torneremo a risentirci speriamo
Quando i dati più confortanti grazie a lei adesso i radioascoltatori grazie mille