Conversazione con Alberto Quadrio Curzio sull'impatto della seconda ondata della pandemia Covid - 19 sull'economia

Radio radicale abbiamo nei nostri microfoni per la consueta conversazione del martedì il professor Alberto Quadrio Curzio economista e presidente emerito dell'INCE improvviso innanzitutto come sta
Solitamente spero che anche le in questo disastro che non certamente riguarda solo il nostro Paese
Possiamo riuscire a superare una situazione così predefinite ripresa ecco andiamo subito al nocciolo della conversazione di oggi quale sarà l'impatto sull'economia di questa seconda ondata del coming
Avevamo visto che durante l'estate una ripresa anche economica si stava delineando sotto vari profili compreso quello di una ripresa dei consumi di una ripresa anche sia pure limitata
Nella circolazione delle persone e via discorrendo purtroppo
Questa primavera chiamiamola così si alcune primavera leggera si è adesso dei materializzata creando invece questo terribile secondo flusso il Covip
Io credo che le prospettive adesso sia molto difficile delineare le anche perché i vari Paesi stanno entrando adesso nella fase più rigida del controllo del Antonia ci e quindi anche gli effetti psicologici saranno indubbiamente assai significativi
Nel medio termine però intendendosi per medio termine da qui diciamo alla fine dell'anno
Io penso che la situazione non andrà a norma ritirandosi certamente ma andrà quanto meno i concorsi in questa come dire anormali normalità della normalità
Questo è credo un punto importante dal punto di vista dell'atteggiamento dei vari Paesi
Mi pare che atteggiamenti siano relativamente differenziati
Con un Paese che dimostra ancora una volta di essere il più forte di tutti in quella sua corsa pacata perché le la Germania
Indubbiamente è una forza parcata non è una forza scintillante non è una forza dell'improvvisazione ma una forza pacata che alla fine era presente il fulcro ritenuta di tutta l'Europa
Anche perché insomma andavano parte circoli tra l'altro gli attentati terroristici tutto questo ovviamente colpisce molte anche le aspettative sociali ed economiche
Non c'è dubbio credo che in una situazione così grave non ci si sia mai trovati nel dal dopoguerra
Anche perché non dimentichiamo il decennio che ha preceduto questo era stato un decennio molto pesante non per tutti per quanto riguarda la crisi dei debiti sovrani
Dal mille pressione però che nel complesso l'Europa anche l'euro Quadrana ventisette si stia leggendo bene dignitosamente direi perché facciamo il confronto con la democrazia americana che sull'orlo di una crisi
Per le elezioni del Presidente con conflitti di ogni tipo
Credo che la forza pacata dell'Europa la porta del dialogo la forza in qualche modo della condivisione sia una forza che dimostra come il continente europeo rimane il continente più civile diciamo lasciamo
Diciamo che il continente europeo dopo due guerre mondiali e aver generato il compito dall'Italia mi moderni finalmente tentare una regolare ancora qualche lezione dalla storia perché ne abbiamo fatti di guai nel Novecento
Non c'è dubbio non c'è dubbio che ne abbiamo fatti bisogna tuttavia rilevare come la Commissione europea ha fatto dei grandi passi avanti la Banca centrale europea sta funzionando bene
E qui non dobbiamo mai dimenticare contributo di Mario Draghi ed sì se fossimo arrivati a questa situazione il senso di una banca centrale
Con strumentazioni adeguate per affrontare una crisi come questa cosa sarebbe successo ed è ora andava a pezzi
I Paesi più deboli andavano perché anche loro
Sarebbe stato un disastro ecco io credo che guardando in prospettiva l'opera di Mario Draghi adesso ci rendiamo conto di quanto importante sia stata questa opera anche in questa contingenza non è più lui al comando
Ma gli strumenti sono quelli che ha messo in piedi lui quindi che ora conto di questo dopodiché c'è appunto il ricoveri il fondo per la vedrete la ritiri
Sa qui ci sono problemi c'erano almeno fino all'altro giorno e difficoltà nel prossimi all'Inter nel processo di approvazione cosa fare a questo punto
Ma il prezzo è stato però c'è una scala europea non mi pare particolarmente preoccupante
Perché si tratta poi della connessione con il bilancio europeo
E anche qui io credo che bisognerebbe cominciare a guardare avanti e cioè un bilancio europeo sia pure importante da mille e cento miliardi in sette anni e tuttavia principalmente basato sui versamenti dei singoli Stati non basta più bisogna aumentarle quelle che vengono tecnicamente definite le risorse proprie tradizionali attualmente ci sono i dazi doganali
C'è un prelievo sull'agricoltura posizioni intermedie prelievo sull'IVA e poi i versamenti dei singoli Stati che rappresentano la parte principale bene secondo me
Bisogna andare verso un bilancio che abbia più risorse proprie tradizionali le chiamano così tecnicamente e cioè innanzitutto un forte acquacotta tensione come la partono dalle prefigurato
Sui dazi doganali
Prodotti che abbiano un contenuto forte
Di inquinamento all'origine è un contenuto forte di diseguaglianze o meglio di forme di sfruttamento sociale all'origine quindi la concorrenza sleale su questi prodotti generale Pirandello demolire ed perfetto queste immediatamente la terminologia candida e secondo e quello di fare ora un va in campo allineato
Sul su altri campi che sono i cambi fiscali di questi giganti della per dirgli digitalizzazione che fanno obiettivamente dei campi fiscali andando a collocare da loro sede legale
In del paese che hanno dei disallineamenti fiscali rispetto tutti anche in Europa e anche questo è un punto importante questo significa un ritorno Quadrio Curzio scusi il primo significativa alla fine in parte negli Stati Uniti
Di darsi una regolata il secondo significativi in particolare il duca il darsi una regolata cioè sono dieci giorni politica di bilancio sano contrada geopolitiche non è enorme
E norme che noi in Europa e l'accordo Lella detto dall'inizio dobbiamo attrezzarci meglio per poter avere ovviamente non in senso protettivo ma in senso di parità di trattamento una condizione analoga a quella che c'è in Europa nella produzione e ovviamente questo darebbe anche le risorse proprie
Io credo che su questo l'Europa nei prossimi cinque anni
E forse anche nella seconda legislatura dovrà darsi molto da fare una banca centrale forte come quella che abbiamo adesso ha bisogno di un bilancio federale o confederale altrettanto forte quindi con risorse proprie
Tra l'altro mi sia consentito di segnalare che nel due mila quindici fu licenziata all'ultima edizione del rapporto dei cinque presidenti Mario Draghi e bicchieri Jucker Commissione presidente del Parlamento europeo che a quei tempi imitare forse escursione Ettore il presidente dell'Eurogruppo
E infine il Presidente del Consiglio europeo presidente stabile non quello rotativo
Io ho un bellissimo progetto per la riforma dell'eurozona andare all'eurozona una maggiore coesione e poi non se ne è più saputo quasi nulla
E lì c'era anche un disegno che intanto è stato attuato solo in parte anche per un bilancio dell'euro al giorno spesso e che potrebbe avere ovviamente una forse un'incisività molto maggiore
Perché alla valuta unica ecco io credo che tutto questo vada messo in cantiere ceto non si può fare tutto domani ma bisogna guardare lungo oggi abbiamo l'emergenza ma l'emergenza avrà in qualche modo contenuta coi superata e tuttavia con gli anni passano e quindi l'euro zona
E l'Europa in generale hanno bisogno di una politica fiscale
Il più marcata
Più chiaramente e più coesa
Paradossalmente si potrebbe dire che la crisi l'emergenza può favorire questo processo perché chiama a raccolta tutti i paesi europei come ha peraltro basta vedere alcuna io attendo questi attentati insomma neuropatie cioè i gruppi molto stretta turno insomma
Ai Paesi alpini bisogna dirlo oggettivamente insomma non c'è dubbio non c'è vorrei fare un'ultima osservazione cioè
Ormai l'Europa ventisette è il primo Stato si fa per dire tra virgolette per emissione di titoli sovranazionali la Bay
Il mese Fss e adesso i titoli sovranazionali della Commissione e prima emittente al mondo di titoli sovranazionali che hanno la tripla il rating di tutte le agenzie al massimo e sarebbe bello anche in qualche modo avere maggior coordinamento tra tutti questi emittenti nel Q uno dei quali si muove bene perse
Ma non c'è un coordinamento anche questo sarebbe un passo avanti importante
Chiarito va bene io ti amo tantissimo per il punto di riflessione difendere che siano tantissimi ringraziamo nuovo quindi moltissimo per la conterrebbe già nel Mar de Martini professor Alberto Quadrio Curzio economista presidente emerito dell'incenso e un totale di ora grazie a lei non creino innanzitutto