Critica e militanti

Buongiorno dalla critica militanti George Orwell libri contro sigarette sotto questo titolo la Nuova Editrice Berti
Nella sua collana piccola e raffinata ripubblica alcuni noti i saggi o a quegli anni
Che sono anche dei notevoli Autoritratti egli sceglie tra quelli in cui lo scrittore inglese descrive il suo rapporto con i libri un'ottima iniziativa settant'anni dalla morte di Orwell per chi volesse farsi rapidamente un'idea di chi è stato l'autore di mille novecentottantaquattro della Fattoria degli animali e di omaggio alla Catalogna
Il primo pezzo ricordi di un libraio risale al mille novecentotrentasei mentre gli altri sono stati scritti alla fine della seconda guerra mondiale
è questa del saggio autobiografico una forma che tende a esaltare le caratteristiche che Orwell approvato via via a perfezionare lungo il suo percorso la limpidezza l'osservazione dal vero non è stata
A cui non c'è forse bisogno di aggiungere meccanicamente l'aggettivo intellettuale quando ricorda la sua esperienza di lavoro in una in un negozio di libri usati
Horror classifica subito i tipi di clienti con una gustosa nettezza umoristica e da bravo giornalista sottolinea già all'inizio che le cose non erano come ci si sarebbe potuti aspettare infatti pochi avventori sembravano realmente appassionati di libri ci sono agibili e snobba in cerca di prime edizioni ci sono gli studenti asiatici che tirano sul prezzo dei libri di testo le signore che cercano regali di compleanno e non sanno dire del volume cercato né il titolo né l'autore né l'argomento ma ricordano che ha una copertina rossa ci sono gli uomini che in genere comprano o romanzi dice orgoglio degni di rispetto oppure volgari polizieschi che ci sono le donne
Più inclini secondo lui al Medio romanzo inglese stile Goes guasti un po'annacquato
Ci sono infine i vecchi ormai scrive ora quel quasi in via di decomposizione dall'odore di croste di pane raffermo che provano a vendere dei volumi senza valore
Oppure quelli che ordinano titoli senza poi comprarli così per passare il tempo e darsi una identità provvisoria e come sa chi ha fatto il lavoro di Orwell la libreria in effetti anche un centro psichiatrico in cui trascorrono la giornata tanti che sanno di poterci rimanere senza fare acquisti e l'autore chiude saggio con una constatazione che chi parla avendo fatto il libraio condivide senza se e e senza ma la vera ragione scrive per cui non mi piacerebbe rimanere nel commercio di libri per sembra che quando c'ho lavorato ho perso il mio amore per i libri
Un libraio è costretto a mentire sui libri e questo porta a una sorta di repulsione nei loro confronti
Altrettanto gustoso e altrettanto vicino all'esperienza di chi vi parla è il pezzo intitolato Confessioni di un recensore
Pezzo che inizia con ritratto del recensore tipo intorpidita o svogliato e assediato nella sua routine malsana
Anche lui costretto alla nausea da Libero nausea stavolta da quantità da obbligo di dare conto di una sovrapproduzione insignificante con parole che poi una volta in frazionale anche buono più buono o meno buono
Perdono totalmente il loro significato ma soprattutto la salute del recensore sembra cui compromessa
Dal fatto che deve ora quello dice benissimo sentite la citazione inventare incessantemente reazioni verso libri per i quali non prova alcun tipo di sentimento spontanei così davanti ai pacchi arrivati dalla redazione
Giorno dopo giorno a una specie di paralisi morale nel pezzo successivo troviamo invece un elogio sincero dei buoni brutti libri brutti cioè di quei libri che senza pretese letterarie ma pure appassionanti sembrano spesso col più duraturi dei dei cosiddetti serie
Che ha retto meglio al passare del tempo Conan Doyle o Meredith si chiede impietosamente dopo avere fatto molti esempi inglesi
Chiude con un estremo ma anche intellettualismo opponendo alcune canzoni
Alla tradizione lirica più nobile e addirittura la capanna dello zio Tom a Virginia Woolf ma il pezzo centrale più lungo è il manifesto di perché scrivo con scrupolo Ruel
Parte dalle esperienze infantili e adolescenziali pre letterarie che però determinano lo sfondo da cui lo scrittore non può poi prescindere è interessante
La pagina in cui racconta
La storia perpetua su se stesso che si raccontava mentalmente una specie di radiocronaca interiore che a poco a poco da eroico narcisistica diventa per l'adolescente
Appunto una osservazione dal vero per interi minuti diceva Orwell mi frullava in testa cose del tipo apre la porta spingendo le ed entra nella stanza va verso la finestra la mano destra in tasca
E poi di l'autore con la caparbietà empirica con cui nell'ultimo pezzo il pezzo eponimo libri contro sigarette fai conti per dimostrare che la lettura non è un passatempo dispendioso
L'autore in perché scrivo propone addirittura uno schema di quattro grandi motivi per scrivere almeno per quanto riguarda la prosa pure egocentrismo ardore estetico urgenza storica fine politico
Ora quel sostiene che l'Unitre Mitre naturalmente prevarrebbe lo sul quarto ma i drammi politici attuali lo hanno scrive costretto a diventare una sorta di progettista
è stato poliziotto imperiale in Birmania povero a Parigi e Londra
Così ha maturato il disprezzo per l'autorità e ha conosciuto la classe operaia il socialismo fino al mille novecentotrentacinque dice di non aver avuto ancora una chiara posizione e riporta tra l'altro sui suoi dilemmi di allora una poesia che non è niente male
Ma aggiunge ogni riga seria che ho scritto a partire dal mille novecentotrentasei è stata concepita direttamente o indirettamente contro il totalitarismo e per il socialismo
Democratico almeno per come lo intendo io da quel momento ho cercato di trasformare la scrittura politica in altre
Orwell è un vero autentico importante saggista perché racconta il suo rapporto con la realtà e insieme nello stesso tempo tenta però anche di
Oggettivare le sue impressioni dato che come scrive la buona prosa e come il vetro trasparente di una finestra
E come sempre
Dopo una buona dose di sue pagine bastano anche un centinaio meno come in questo libretto delizioso ci si sente liberati e dalle nostre automatiche inibizione la sincerità l'espressione reale del nostro carattere quale che sia ed è un inizio Rimini un'inibizione che direi non da oggi almeno dalla modernità riguarda anime in primo luogo gli intellettuali che quindi farebbero bene
Per ecologia diciamo a leggere di più libri del genere Giorgio accoglibili contro sigarette nuove Editrice Berti pare sentirci venerdì prossimo