"Regionalismo, federalismo e questione italiana"

Il professor Tremonti ci dovrebbe raggiungere tra mezz'ora quanto è stato trattenuta Milano
Io do il benvenuto alla
Professor Cerea c'ha avuto il merito di arrivare puntuale
Alla proprietà e che è professore Tikrit Offagna anzi Areo presso l'Università di Trento il professor Barbera
Che insegna presso l'università di Polonia ha diritto pubblico
Prima di iniziare
Il tema che pensiamo sia interesse generale soprattutto in questo momento politico
Darei la parola
A Marika della presidenza nazionale che leggerà alcuni salute messaggi che sono stati inviati
Ringrazio dell'invito cortesemente rivoltomi a partecipare cinquantaduesimo congresso nazionale Fucci
Che si svolgerà in Pavia dal ventuno al ventiquattro aprile prossimo spiacente non poter essere presente desidero rivolgere ai partecipanti tutti significativa assise congressuale il più cordiale saluto augurale Carlo Azeglio Ciampi
Rammaricato di non poter essere presente a Pavia per i lavori del vostro cinquantaduesimo congresso nazionale
Con animo di antico Fucino esprimo gratitudine per quanto la nostra antica associazione riesce a dare alla formazione delle coscienze dei giovani universitari cattolici
Ed insieme alla riflessione intellettuale delle nuove generazioni sui tanti problemi della condizione umana nella società complessa e complicata del nostro tempo
Le articolazioni del tema che avete scelto abbracciano le tappe più significative del viaggio che ci è stato dato in sorte di fare nella nostra fin e secolo piena di suggestione per l'ignoto futuro del nuovo millennio cui andiamo quotidianamente incontro dalle funzioni del sapere nella società all'incidenza dell'informazione la politica dall'evoluzione della della scienza e della tecnica lo sviluppo economico dalle forme del conflitto a quelle della pace nelle relazioni tra gli individui e popoli
Abbiate i miei auguri per il successo del vostro congresso portatemi in salute relatori e ricordatevi come uno di voi Francesco Paolo Casavola presidente della Corte costituzionale
Questo né sul telegramma un pochino più danzato
Sarei stato ben lieto di partecipare al cinquantaduesimo congresso nazionale della Fuci se concomitanti impegni precedentemente assunti non me lo avessero impedito
Desidero tuttavia far giungere la mia ideale adesione e il mio migliore augurio di successo all'iniziativa voi agli intervenuti tutti giunga il mio memore cordiale bensì pensiero Giovanni Spadolini ex presidente del Senato
In occasione del cinquantaduesimo congresso nazionale della Fuci conferma costante significativo impegno sociale e culturale Federazione quindi legano anche cari ricordi familiari
Rivaldo con vivo piacere alla presidenza l'assistente nazionale ai partecipanti tutti il mio profondo apprezzamento e cordiale augurio per ottimo proficuo lavoro cordialmente Rosa Russo Jervolino ministro per l'Istruzione
Per il prossimo un pochino di pazienza perché è lungo
Cari amici vi ringrazio dell'occasione che ci offrite di poter sia pure a distanza e per tramite della parola scritta interloquire con voi
Voi siete stati tra i protagonisti del poderoso sforzo di rinnovamento delle idee e delle tradizioni politiche della democrazia italiana
Nel quadro del gigantesco e secondo Travaglio apertosi dopo la fine della contrapposizione mondiale tra i blocchi e il collasso del vecchio sistema politico italiano
I temi stessi salti per la vostra assise e illustrati nelle vostre tesi rappresentano la testimonianza di questo impegno prezioso certamente per le forze di progresso e per tutto il Paese
E decisivo il modo nel quale ci si disporrà ad affrontare i temi cruciali delle differenze il rischio del riproporsi di esclusivi ismi ed egoismi vecchi e nuovi la crescita e l'interazione delle diverse identità
Noi abbiamo pensato che la fine della guerra fredda potesse consentire l'aprirsi di una nuova stagione di più alta convivenza
Questi temi dunque sono e sempre più saranno al centro di un grande confronto nella società e nella politica
Molte delle vostre battaglie sono state anche le nostre sono state anche quelle dei progressisti
Il vostro essere schierati su una frontiera di rinnovamento il vostro essere parte vitale feconda del grande patrimonio del cattolicesimo democratico rende particolarmente importante per me
E credo di poterlo affermare per il complesso dei progressisti mantenere viva una interlocuzione impegnata e sincera
Il vostro congresso si svolge proprio nel momento nevralgico in cui con l'avvio della nuova legislatura si disegna il passaggio alla seconda fase della Repubblica
Un passaggio delicatissimo e Complesso
Che se porta fuori il Paese il sistema delle relazioni
Politiche fuori dello schema consociativo se apre ancora in modo seriamente in perfetto la strada d'alla instaurazione di una democrazia dell'alternanza
Tuttavia ci fa assistere al preannuncio di mosse azzardate sulla Costituzione
A una volontà di occupazione delle istituzioni da parte delle forze della destra vincitrice che fa presagire più l'avvento di una logica predatoria che non l'avvio di una nuova pulita e corretta vita pubblica
Se oggi chi in nome di una visione avventurosa o addirittura eversiva dell'innovazione vuol procedere per strappi del tessuto costituzionale
Noi che con la più grande determinazione ci siamo battuti contro il vecchio regime
Per il rinnovamento politico istituzionale per un cambiamento profondo di classi dirigenti terremo insieme le ragioni del cambiamento e quelle delle garanzie democratiche fondamentali
Proprio per questo non contrapponiamo al mutamento avventurose autoritario la mera conservazione dell'esistente
Grandi sono le risorse che il paese ha e che si sono manifestate anche con il consenso ottenuto dalle forze progressiste ed a tutti coloro che si sono opposti alla destra
Un consenso forte ma non bastevole per l'accesso al governo del paese
Proprio l'esito del voto non poche convincermi ancora di più
Che il nodo cui ci si trova di fronte se si vuole costruire un'efficace opposizione se si vuole efficacemente operare nella società se si vuole offrire un'alternativa di governo credibile sul piano dei valori e su quello dei programmi
E quello di consentire un rapporto tra le forze della sinistra e le altre che da diverse ispirazioni e collocazioni presentano ancora oggi orientamenti interessi valori di moderazione sociale e politica
Non si tratta certo di volontà egemonica della sinistra
E tanto meno della velleitari ricomprendere tutte le diversità dentro un unico contenitore
Si tratta della consapevolezza che su questo terreno del tutto inedito dopo la rottura dello schema consociativo si misureranno le reali capacità di innovazione di tutte le forze che vogliono opporsi alla destra
Il PDS vuole anche superando i limiti dell'attuale schieramento progressista ancora una volta a mettersi al servizio di una nuova Grande alleanza democratica
Il contributo del mondo cattolico e dunque determinante
L'accelerazione l'approfondimento della riflessione sulla presenza e il ruolo dei laici cristiani in politica nella nuova situazione definite dalla dinamica dell'alternanza
Una riflessione che ha avuto nelle recenti affermazioni del pontefice un momento assai significativo
Ma anche la ricerca e l'impegno sul ruolo dell'associazionismo nel lavoro Complesso di formazione delle coscienze e di costruzione di una comune etica civile
E di valori condivisi di convivenza e solidarietà costituiscono in questa fase un elemento che ne siamo convinti assicureranno nuove energie alla democrazia italiana
Cordiali e sinceri auguri di buon lavoro dunque ne abbiamo ve ne avremo sempre più bisogno tutti Achille Occhetto
Questa è l'ultimo cari amici tormentati e noiosi adempimenti dell'inizio della legislatura
Mi impediscono di partecipare al congresso nazionale di quella che intorno alla fine degli anni Cinquanta fu anche la mia associazione me ne dispiace perché il programma è molto bello e soprattutto perché mi pare che ci sia bisogno per tutti
Ma in particolare perché è stato sconfitto in una prova elettorale di ascoltare quello che il Paese ha da dire soprattutto se si tratta di voci che servono ad un anno di preparazione e di lavoro
Dalla lettura del vostro materiale preparatorio emerge poi la consapevolezza di essere immersi in una realtà complessa e l'impegno di rendere alla Chiesa il servizio di contribuire a dipanare questa complessità
Cogliere le differenze e valorizzarle
è un servizio prezioso lo dico da credente ma anche da cittadino di un Paese che ha grande bisogno di intellettuali che non siano i cortigiani dell'esistente
E di intellettuali che guardino con amore ad una società che proprio perché complessa dispensa dispensa sofferenze assai dolorose alle frange più deboli della complessità
E i capitali trentasette trentotto della Centesimus annus
Esposto a un'analisi lucida dell'intreccio tra sistemi economici che privilegi nel profitto conseguente necessità di espandere il consumismo dunque distruzione dell'ambiente dunque ribellione della natura
E la lucida analisi da cui nascono i progetti di società sostenibile che noi cerchiamo di proporre sin qui devo dire con scarsa capacità di convincere la gente e tuttavia mi pare che l'analisi resti vera e bisognerà riflettere di più sulle proposte
Spero di trovare interlocutori persone gli universitari della Fuci e dunque mentre invia auguri per i vostri lavori mi prenoto per un appuntamento nel prossimo futuro con cordialità Gianni Mattioli
Nelle tesi abbiamo sostenuto con forza e con convinzione il rilancio del disegno regionalistica
Siamo convinti che la ridefinizione dei poteri locali costituisca infatti un ambito come quelle dottorale cruciale per il futuro della democrazia italiana
La dimensione regionalistica permetterebbe infatti ne siamo pienamente convinti una dimensione di relazionalità tra realtà diverse senza mortificare le reciproche ricchezze stimolerebbe la dimensione della responsabilità e della partecipazione democratica e garantirebbe sviluppo autonomo
Riteniamo tuttavia che l'attuale dibattito sulla forma dello Stato possa negarsi in qualche modo comunque la tendenza uscita vittoriosa delle ultime elezioni politiche che esalta in maniera aprioristica il mercato e le sue presunte virtù taumaturgiche
La degenerazione delle funzioni dello Stato ha causato un processo di burocratiche responsabilità e di tradimento delle finalità generali dello Stato
Se ne scatta una pericolosa reazione
Che rischia una completa libertà soprattutto nei rapporti di scambio nonostante i rigori e le durezze del sistema economico basato sulla proprietà e sullo scambio
E che rifiuta con il legittimo ogni potere
Che proviene dallo Stato ogni genere di obbligo costrizione imposizione vedi per esempio il problema fiscale
Una libertà che spesso sconfina in un anarchico assenza di regole terreno oltretutto ideale per perseguire i propri interessi particolari e di responsabilmente estranea da qualsiasi preoccupazione per gli altri
Cioè ha fatto però cupa l'ostinata volontà di smantellare lo stato sociale sensi invece assumersi la responsabilità di pensare a nuove strutture in grado di superare le attuali degenerazione assistenzialistica
Per rispondere alle nuove povertà e alle nuove esigenze esistenti oggi nella società italiana
Il vero problema invece la messa in discussione dello Stato
Il progressivo scoloriti re di ogni obbligazione politica insofferenze della società verso ogni forma di struttura statale
Nel campo fiscale per esempio tale prospettiva è evidente lo stato e percepite esclusivi me esclusivamente comune autorità capricciosa
La quale impone balzelli nel suo esclusivi interessi anziché come l'organizzazione collettiva costruite controllata dei membri della collettività
Per adempiere a scopi non conseguibili individualmente
Perciò progetto del dibattito attuale non è più quanto stato ma quale Stato
La radicale di giunzione del nesso tradizionale tra le istituzioni pubbliche l'identità nazionale presente al nord
è causata da una crisi di sovranità che interessa i sistemi politici occidentali piuttosto che dall'estremità di un'identità nazionali
Possiamo infatti domandarci non è altrettanto fittizia la costruzione di una pretesa identità settentrionale
Si sta consumando il prestigio dello Stato moderno nella sua forma nazionale
è necessario dunque cercare strade nuove per organizzare gli spazi pubblici
Ci riesce difficile convergere su modelli statali strutturalmente debolissimi a sei vicino alle posizioni ultrà liberiste
Il valore del federalismo si risolverebbe infatti nel diritto di stare con chi si vuole e di fare da sé
Formula sintetica che non concede nulla ad esigenze esterne adunate limitata cerchia di interessi dell'individuo o di comunità forti il nemico assoluto dunque per questa idea di federalismo e Lidia stesse dello Stato
E preoccupante la volontà di costruire una nuova entità statuale fondata esclusivamente sull'interesse di comunità forti
La riflessione federalistica ti viene viene dunque arma impropria nelle mani di cui Smith più o meno recenti
Non convince chi deduce l'assetto federale da quello dell'organizzazione economica
La riduzione del politica l'economico estati il peccato originale sul quale si è infranto il sogno dell'Europa unita
Per questo ci sembra importante recuperare la dimensione dello stato che per esempio presente nella tradizione del pensiero politico ispirazione cattolica che ha in Giuseppe Capograssi uno dei suoi più autorevoli esponenti
Per capo Grassi che visse l'esperienza del totalitarismo fascista lo Stato essenzialmente strumento al tempo stesso garante promotore del pluralismo e delle autonomie sociali
Ma nel riconoscimento dell'autorità e della libertà dei soggetti sociali non conduce ad un'idea tomistica individualista dello Stato
Si pone dunque come sfida per la cultura politica attuale il recupero della dimensione positiva dello Stato della sua autorevolezza che non scade l'autoritarismo
Della sua forza che non declini in violenza della sua presenza che non si coniuga con Ivan con impazienza
Quindi in questo orizzonte di riflessione sullo stato e su nuove articolazioni della sua forma si colloca l'attuale dibattito sul federalismo e sulla regionalismo
Conviene premettere per evitare possibili fraintendimenti che per noi la distinzione tra Stato federale è stato regionale e solamente quantitativa tra federalismo e regionalismo esiste infatti un continuum per cui non risulta facile e francamente richiamiamo o i utile individuare il punto preciso dove finisce uno e inizia l'altro abbiamo così prospettato nelle tesi la soluzione regionalistica per il nostro Paese
Soprattutto per sottolineare la nostra intenzione di confrontarci su problemi reali derivanti da un'attuazione tiene a rinnovata del disegno costituzionale
E di sì e di segnare così in maniera netta la nostra distanza da parole d'ordine e da slogan si propagandistici che non appartengono alla tradizione della nostra federazione
Riteniamo che ho un un un utile punto di partenza per la discussione sulla riforma regionalistica dello Stato sia rappresentato dal lavoro svolto dalla commissione bicamerale per la riforme istituzionali e pericolosi infatti accettare una furia iconoclasta che distrugge tutto in nome di una pretesa purezza e che forse una maggioranza politica che per il sistema elettorale attuale non rappresenta la maggioranza reale del Paese
La necessità di avviare questo processo riformatore
Comporta inoltre che sia pienamente rappresentato tutta la tradizione democratica del pensiero italiano da quella cattolica quella socialista quella liberale
Che ha concorso a scrivere la storia del pensiero federalista e regionalista italiano dalla Risorgimento ad oggi
Marcare la caratteristica profondamente regionalistica del nostro Stato unitario significa superare la concezione di uno Stato correzioni ma basato sull'attività di governo delle regioni
Risulta improcrastinabile la ridefinizione del rapporto tra il centro e la periferia necessaria per superare la Cotica sovrapposizione delle competenze statali e regionali chi ha determinato una situazione diffusa di responsabilità
Si pone dunque la soluzione del problema della definizione dei poteri locali
Nella costituzione l'articolo centodiciassette che prevede infatti una competenza tassativa alle regioni solo in alcune materie una competenza generale
Per tutte le altre materie non previste per lo Stato i poteri e quelli regionali sono intesi in senso derivato e non originario
Da ciò per alcuni l'insufficienza della settore giornalistico e le difficoltà incontrate nella lotta contro le logiche centraliste
è ipotizzabile allora ci domandiamo una rivoluzione copernicana che ponga al centro ciò che prima era inteso come periferia e che stabilisca le funzioni del centro sulla base del principio di sussidiarietà
Il rapporto centro-periferia dovrebbe essere capovolto al fine di evitare straripamenti del potere centrale e si dovrebbero individuare quelle funzioni che necessariamente devono debbono essere svolte dal livello centrale
Per assicurare un decentramento efficiente ma anche solidaristico
A tale schema proposto dalla Commissione bicamerale si introduce la figura delle leggi organiche al posto delle vecchie leggi cornice
Le quali con le quali lo Stato definendo principi fondamentali della funzione che attengono alle esigenze di carattere unitario
Può porre limiti alle regioni
Si tratta dunque di una strumentazione normativa propria di un impianto regionalistica dove si considera l'autonomia locale più come radiazione che come creazione
Una fra le cause maggiore del fallimento della svolta regionalistica degli anni settanta fu quella di non aver accompagnata al decentramento della spesa quella dell'entrata
La riforma tributaria accentrando le entrate azzerato l'autonomia fiscale degli enti locali trasformandoli in centri di spesi responsabili e trasferendo tutto il potere fiscale allo Stato centrale
Visto come luogo della mediazione politica e di una produzione del debito
Il nuovo regionalismo perso alla luce di una rinnovata cultura della responsabilità dovrà essere in grado di determinare in una nuova forma due aspetti fondamentali per la democrazia la tassazione e la rappresentanza questo rapporto infatti pro e profondamente biunivoco
Non solo non è possibile nessuna tassazione senza rappresentanza ma anche nessuna vera rappresentante responsabilità di governo è possibile senza una reale tassazione
è necessario porre quindi l'attenzione sulla situazione concreta italiana
E sul divario nella capacità di reddito per vedere in che modo e in quale misura è possibile rendere operante il principio dell'autonomia impositiva fondata sull'efficienza e sull'equità
L'efficienza comporta una dimensione di responsabilizzazione nella gestione della cosa pubblica
L'equità territoriale impone una distribuzione delle risorse pubbliche che garantisce standard comuni nella qualità e la quantità e nei contenuti dei diritti di cittadinanza
Su questo punto si apre nella divaricazione tra un federalismo liberista è un regionalismo fondato su meccanismi solidaristici
E necessita di una mediazione tra le tue dimissioni
Si delinea il problema politico più spinoso quella della solidarietà intera regionale in presenza di un sistema che vuole superare la logica del trasferimento delle risorse
Una zona povera dal cui territorio si estraggono meno tasse insufficiente a pagare i medesimi servizi che le regioni ricche rendono ai loro cittadini che cosa può fare
Devono essere i cittadini delle regioni ricche a decidere quanto concedere alle regioni povere in modo da perequare la spesa pubblica pro capite
E lo Stato centrale ancora una funzione se si affiderà groppa menti regionali il dovere di individuare l'entità territoriali minori in difficoltà escludendo l'intermediazione dello Stato stesso
Evidente il tentativo di cercare di rafforzare la divaricazione tra aree forti e deboli
Attraverso un'apparente valorizzazione delle Autonomie che tenta di rinviare in periferia gli obblighi derivanti dalla Sud solidarietà con le aree l'interesse dei turchi
Si prospetti infatti di negare la potestà impositiva a livello centrale
Per concentrarla unicamente presso gli enti locali unici responsabili della destinazione dei fondi
La posizione e molto netto in molte estrema se si pensa che nessun sistema federale
Non prevede imposte raccolte tra livello centrale per mantenere i settori di sua appartenenza e per realizzare politiche economiche e sociali di riequilibrio attraverso i vincoli di solidarietà nazionale
E crearsi di un rapporto non paritario tra centro e periferia sbilanciamento a favore della seconda può divenire fonte di un disordine istituzionale permanente di fronte alla possibilità del diritto di secessione
Il governo centrale assomiglierebbe piuttosto a questo brani medievali la cui sovranità era semplicemente formale
Costretti come erano ad estenuanti contrattazioni con i nobili locali c'avevano ottenuto la prerogativa del racconto fiscale
Federalismo infatti non consiste nell'indebolire come dimostra per esempio il caso degli Stati Uniti della Germania il Governo centrale Marie legittimarlo e dunque rafforzarlo all'interno delle sue nuove funzioni
Il disegno regionalistica inoltre potrebbe incidere sul sistema nazionale attraverso la creazione di un Senato delle Regioni che permetterebbe effettivamente la rappresentanza di interessi regionali nell'attività legislativa nazionale
Il federalismo non significa tagliar via il centro se così fosse diventerebbe sinonimo di moltiplicazioni di centri il regionalismo e la riorganizzazione del principio della relazione centro-periferia sulla cui base possa definirsi concretamente un nuovo sistema di responsabilità politica
E dunque la necessità di dare una nuova forma al Governo centrale e al Governo regionale ampiamente screditato
Il governo regionale debba avere infatti una forza sufficiente per l'esercizio effettivo delle nuove attribuzioni
Forza che può derivare dall'introduzione di un sistema maggioritario a doppio turno l'elezione diretta del Presidente della Giunta
In modo non dissimile tra il sistema utilizzato dei comuni
Con questa analisi e con queste proposte la nostra federazione considera dunque necessari una riflessione sulla democrazia
Che non si concentri solamente sui contenuti valoriali ma anche sulle forme sulle regole che permettono appunto di dar vita alla dimensione della democrazia stessa
Ora dopo questa introduzione che aveva la speranza di mettere sul tavolo alcune problematiche relative al dibattito attuale della regionalismo e del federalismo dare la parola al professor Cerea al professor Barbera però un breve intervento di inquadramento la delle problematiche anche perché non gli avevamo pensato di strutturare questo momento con una tavola rotonda e quindi saranno successivamente poste a i professori presenti alcune domande che vanno a toccare per noi gli aspetti principali problematici
Della della riforma istituzionale
E successivamente poi sarà possibile appunto far dialogare i relatori con con la batteria e per questo ricordo che c'è un foglietto per la prenotazione di domande che e posto schianto della porta centrale e dare la parola al professor eccetera
Grazie devo dire che la mia relazione avrà certamente un ruolo ancillare rispetto a quella introduttiva nel senso che i contenuti li considero Splendid che sposta in modo molto chiaro quindi il mio sforzo andrà più o meno nella direzione di dimostrare che esistono gli strumenti degli spazi per realizzare una riforma in senso regionale dello stato tipo auspicato nel documento che è stato presenta
Quindi avrà anche un po'la funzione di premesse su alcuni aspetti che a mio avviso diventano fondamentali se si vuole cogliere fino in fondo
Se la portata significa porre il problema
E direi che conviene partire
Per anni propinare
Questa e l'Europa delle Regioni
Europa in cui confini nazionali non solo così facilmente identificabili per quelli dell'Italia un po'più vedere gli altri perché c'è la Svizzera e ancora per un po'la vostra che ci dividono
Ed è un'Europa delle regioni in cui ogni regione ha un colore diverso
In rapporto all'indicatore il tasso di disoccupazione
Di colore rosso vivo identifica le are conta su occupazione più basso
Facciamo le Regioni a strisce sono quale col tasso disoccupazione più elevata
Ora lasciar perdere per un attimo il Portogallo tela grezza tessendo sono aree così povere che ancora consentono molte popolazioni agricoltura per cui la disoccupazione uno si è manifestata ma se guardiamo all'Europa continentale siamo più vicina baricentro
Però se abbiamo subito una cosa
Il cuore economico dell'Europa è un'area che in un certo senso comprende l'Italia settentrionale la Germania meridionale
Ma dire si vede ancora meglio in quest'altra
Visione
Dove le Regioni dimenticate per un attimo i cerchi
Sono identificate sulla base del prodotto per abitante
Le regioni con punti natura rada sono le regioni più ricche d'Europa
Quelle sempre a strisce sono le più povere
Sono osservazione da fare per questo cerchio centrale identifica le aree più ricche
Ma ci sono alcune osservazioni la collaterale che vorrei fare
Non c'è in Europa
Nessun aggregato paragonabile all'Italia settentrionale con prodotti per abitante comparabili
L'Italia settentrionale a un prodotto per abitante che avvicina l'avete giapponese
E non c'è in Europa nessun'altra nazione che abbia proprio interno are così ricche e dare estremamente poveri
La Lombardia ed Emilia Romagna
Raccolgono escluse Parigi e Londra il quaranta per cento dalla popolazione europea con il prodotto per abitante più elevato
La Calabria a un prodotto per abitante che la linea alla Macedonia e alla Galizia
Da questo conto volessimo togliere il valore aggiunto della pubblica amministrazione
Non oso pensare quale sarebbe la posizione della Calabria
In questo senso si capisce anche il ragionamento che fa qualcuno
Come si risolvono i problemi dell'Italia
Basta tirare una riga qui
E avremo il Paese più ricco del mondo
Non è male
C'è un piccolo dettaglio l'Italia andrebbe in questo modo dividere ciò che l'Europa sta cercando di unire perché nel momento in cui l'Italia si divide l'Europa cerca di portare dentro di sé la Spagna la Grecia l'Irlanda
La Germania gli enti lender della ex Germania orientale
Che stanotte peso tra Calabria nessuna proposta di passare la Russia
Direi questo corollario serve anche per spiegare un altro problema
In un certo senso trovare non tanto un sistema di convivenza politica quanto un sistema di convivenza fiscale e finanziaria all'interno dell'Italia equivale in un certo senso voler cercare un sistema di convivenza fiscale all'interno dell'Europa
Se mi consentite il paradosso trovare un sistema di finanziamento che riesca a tenere insieme le regioni più ricche d'Italia per regioni più povere
Rappresenta un esercizio non dissimile da quello che si dovrebbe compiere a Bruxelles se si volessero tenere insieme con l'unico regime tributare un unico sistema di spesa pubblica le nazioni più ricche d'Europa e quelle più povere
Uno sforzo da far tremare le vene ai polsi
Oggi però paradossalmente in Italia
Questo esercizio il più possibile di quanto lo fosse dieci quindici anni fa
Quali sono le ragioni
Allora questa tabellina riassume quanto alla luce
Dell'ipotesi di riforma della Bicamerale dovrebbe essere trasferito alle Regioni
Le elezioni italiane dovrebbero avere circa un bilancio di duecento e quarantadue mila miliardi
è una cifra infinitamente più alto di quello che ricevono oggi
Rappresenta un rappresenterebbe un netto ribaltamento rispetto all'impostazione attuale del bilancio dello Stato lo Stato avrebbe un ruolo marginale
Gran parte delle responsabilità in materia di produzione di servizi farebbero capo le regioni
Vediamo adesso un'altra questione come si distribuiscono queste speso tra le regioni italiane
Questo grafico riporta sull'asse delle ordinate la spesa per abitante
E su quello della scisse
La popolazione residente
Ora se notate bene
Questa curva descrive un andamento decrescente queste singoli punti rappresenta le singole regioni italiane qui in alto a sinistra c'è il Molise in fondo a destra c'è la Lombardia
In altri termini quella spesa di duecento e quaranta mila miliardi che è rappresentata dalle spese che oggi sostengono le regioni più le spese che lo Stato sostiene nelle diverse regioni
Si distribuiscono secondo questo andamento
In altri termini a influenzare la distribuzione territoriale della spesa sono essenzialmente variabili di tipo democratico quanto più piccola è una regione tanto più alta è la spesa
Quanto più grande tanto da Regione più tanto la spesa minore e lo stesso andamento che in un certo senso sì osserva quando si mettono a confronto le spese dei comuni
Quanto più grande è un comune almeno entro certe soglie tanto più la spesa è bassa quanto più è piccolo tanto più la spesa elevata
L'altro aspetto importante che se notate non c'è nessuna vera discriminazione tra nord e sud
Qui l'unica per discriminazione per ragioni grandi regioni piccole la Puglia e quindi con la compagnia col Piemonte e il Veneto è vero che la Campania al di sopra di questa curva ma c'è anche la Liguria che adesso quindi in un certo senso oggi l'assetto della spesa pubblica in Italia rilevanti ai fini di un'ipotesi di decentramento è distribuita territorialmente solo ed esclusivamente con riferimento al numero di abitanti
Non c'è in pratica alcuna discriminazione legata ad altri fattori comunque se c'è gioca un ruolo del tutto marginale la campagna ad esempio qua in alto perché ha dentro le spese per il terremoto tolto quello scenderebbe molto più vicino alla curva di quanto si possa pensare
Il problema qual è
E poi finire questa parte di documentazione
Le barre nere rappresenta la distribuzione della spesa
Le barre bianche era presente la distribuzione delle imposte pagate in ciascuna regione
Non sono tutte le imposte pagate in ciascuna regione ci in altri termini questo telegramma mette a confronto la Spesal diciamo decentrati quei duecentoquaranta mila miliardi che potrebbero essere virtualmente distribuiti tra le regioni sulla base la spesa storica questa è la spesa storica
Rete confronto questo dato con il complesso dei tributi pagati in ciascuna regione quindi tutti i tributi sia quelli che virtualmente dovrebbero finanziare questa spesa decentrabilità R. subito di intervento statale ecco non ci sono in questo conto i dati che si riferiscono
Alla alla tassazione dell'impresa e quindi l'IRPEG per intenderci oppure le ritenute sugli interessi ma comunque c'è lire percepiva ci sono gli oli minerali e così via
Ora che cosa si osserva che vi sono regioni come la Calabria in cui le imposte prelevate localmente non bastano a coprire la spesa pubblica che ricade sul territorio
Quindi sono esclusi questa spesa la polizia l'esercito la magistratura tre intenderci e vi sono altre regioni come la Lombardia che uniscono vedete alla spesa pubblica più bassa
Il prelievo per abitante più elevato
Ora che cosa c'è dietro questa differenziazione Gray è abbastanza intuibile c'è una distribuzione della spesa che dicevamo è grosso modo uguale per tutti tiene conto è dura da abitanti
E c'è un prelievo che tiene conto della diverse note ricchezza locale in altri termini la Lombardia paga molte più imposto della Calabria perché ha un reddito per abitante doppio rispetto a quello che la Calabria
In un certo senso la discriminazione che si verifica sul piano territoriale può essere comparata direttamente con quello che si verifica sul piano personale ha redditi più elevati corrispondono prelievi fiscali più elevati
Ma non necessariamente livelli di spesa più elevati
Quindi quella che se può essere considerata come un'ipotesi di riferimento per una definizione di equità sul piano personale avuto nel nostro ordinamento una quasi precisa trasposizione anche sul piano territoriale
Elezione del nord godano in un certo senso di una spesa molto simile a quella delle spese del sud delle regioni del Sud scusate ma pagano molte imposta di quelle che si pagano a sud per il semplice motivo che al nord i redditi sono molto più elevati
Quindi in un certo senso sul piano territoriale si attuano le stesse discriminazioni che si attuano sul piano personale
Mettere in discussione sul piano territoriale questo tipo di distribuzione dell'entrata della spesa e che i vari parametri discussione sul piano personale a mio avviso ovvero si può sempre sostenere l'idea che se si vuole avere una situazione in cui le regioni ricche si tengono tutte le loro risorse le Regioni povere si tengono le loro ahimè misere risorse
Anche i ricchi potrebbero tenersi tutte le loro imposte i poveri potrebbero tenersi le loro che ciascuno poi deve essere chiamato ovviamente a far fronte pro risorse che si trova in tasca ai propri bisogni quindi non certo senso così come su le imposte sono diverse tra le persone anche il volume di servizi pubblici dovrebbe essere differenziato questa è un'ipotesi che si può formulare che può essere presenti in qualche visione anarchica dello Stato ma a mio avviso sono un po'a pugni con i concetti di solidarietà che tutto sommato credono credo costituiscono elemento irrinunciabile non soltanto la cultura cattolica tutta la cultura europea se dovessimo fare questo grafico non lucido purtroppo lo so lo stampato per i lender tedeschi osserveremmo esattamente la stessa cosa con un correttivo
Gli i lender degli ossicini come richiamo questo in Germania eccetera gli gli ex vendere del vicenda della ex DDR
Godono di un livello di risorse per abitante sensibilmente più elevato di quella delle altre degli altri Laender tedeschi
Quindi in un certo senso il federalismo tedesco e ancor più redistributivo di quanto lo sia
L'attuale sistema italiano che qualcheduno si propone di cancellare perché tutela troppo i più deboli
Sorgenia si è preso questo ovazione sia perché è stato bravissimo lucido come i suoi lucide
E anche perché è stato breve e anche prestato bene quindi cercherò anch'io di essere breve anche perché posso esserlo perché condivido molta parte della relazione introduttiva e voglio in particolare richiamarmi a a un punto che considero importante quando si dice federalismo regionalismo non consiste nell'indebolire come dimostra per esempio Stati Uniti e Germania il Governo centrale ma free legittimarlo e dunque rafforzarlo all'interno delle sue nuove funzioni
Il federalismo
E l'esperienza di altri Paesi e una forma alta di un processo di unità politica questo mi pare il primo punto dal quale partire che vedo nella relazione
Letti lo stesso lo dice fetish
Che poi è lo stesso di vere cioè avere fiducia recito
Da qui l'espressione poi fedifrago cioè chiunque
Rompe i patti di fronte la promessa precisi
E infatti è un processo quello del federalismo che porta dal divisione all'unità
Coincide con il farsi nazione ad esempio degli Stati Uniti
Coincide con il farsi Stato della Germania
Quindi è un processo
Di rafforzamento del centro mantenendo il progressivo rafforzamento centro mantenendo la possibilità di autogoverno delle comunità locali e tensione verso l'unità
Difficilmente dato l'inverso
Abbiamo soltanto due esempi secondo alcuni tre esempi
Di Stati unitari che sono diventati federale
Abbiamo l'esempio recentissimo della Cecoslovacchia che lo Stato unitario che poi diventato federale mais rimasto federale soltanto per sette otto mesi positivi su in due Stati
Slovacchia bohémien moldavi d'altra parte oppure abbiamo un esperimento che ancora in corso che è quello del Belgio il Belgio da Stato a forte decentramento
Regionale che sta diventando uno stato federale
Ma un esperimento che ancora non siamo in grado di valutare qualcuno dice che tra i gli esempi
Da ritrovare di Stati unitari che sono stati diventati federale ci sarebbe anche l'Austria
Che è vero in parte dopo la
Dissoluzione dell'impero austro-ungarico in effetti l'Austria che era un lo Stato unitario all'interno dell'Impero austro-ungarico si è data una Costituzione che essa diede una costruzione tipo federale qua divisioni nove lender
è anche vero che e
Lo stato austriaco era di era il frutto di una progressiva aggregazione diverse dei domini
Che avevano mantenuto una loro autonomia anche sotto l'impero asburgico addirittura c'era il rush terra ex Eric che era un compunto il tribunale che avrà il compito di dirimere i conflitti fra le varie Province
Pochi il antenato della corte costituzionale le moderne corteccia
Ma con la parte questi riferimenti
Il e anche se non si hanno molti esempi di Stati unitari che sono stati diventati federali
Io credo che sì posso pure usa l'espressione federalismo perché condivido un altro punto della relazione mi permetto di operare una lieve correzione
Quando dice che Federalismo e regionalismo tendono ad essere praticamente la stessa cosa la differenza quantitative si dice nella relazione
In effetti se andiamo a vedere il abbiamo esempi di Stati regionali quindi Stati unitari che hanno un processo forte decentramento che riconoscono alle entità decentrate alle regioni più potere di quanto non riconoscono di Stati federali ad alcune Stati mentre per esempio le regioni autonome dalla Spagna le comunità autonome la Spagna hanno molte più autonomia di quanto ne abbia nei Gracci lender della federazione Austria e per alcuni aspetti alcune comunità autonome della Spagna hanno più poteri di quanti ne abbiano gli stessi lender della Germania federale per alcuni aspetti
Sarebbe meglio parlare si volesse più corretti appunto trattandosi di un processo che riguarda le lo Stato unitario che vuole darsi un forte dose di autogoverno locale sarebbe meglio parlare di regionalismo
Ma la distinzione appunto tende ad essere puramente di carattere storico
Possiamo usare anche l'espressione federalismo se queste più gradita
Io preferisco usa l'espressione regionalismo forte
O per farci capire regionalismo forte di ispirazione federale se si vuole usare questa specie questo riferimento stavo dicendo che la distinzione puramente storica certo negli Stati federali
Negli stati membri della Federazione ci sono ancora degli bagliori no dei vecchi Jura maiestatis le vecchie
Da vecchia sovranità che a poco
Questi bagliori sono però bagliori che non sempre più luccicano ma non sempre poi hanno una sostanza effettivamente reale le costituzioni in alcuni casi sono costruzioni non otto riapre dal centro ma poi dal centro ma propria degli antichi
Degli antichi entità politiche e dato un maggior potere d'intervento nel processo revisione costituzionale di Stati membri la federazione ma andando però sostanza come dicevo
Tendono a quindici
E tutto ciò premesso poi che si può parlare sia di regionalismo che che di federalismo bisogna in concreto poi andare a vedere di che cosa si tratta
E di cosa si tratta
Mi pare un punto importante per capire come ci si organizza qual è l'obiettivo che si vuole perseguire
E primo punto una tensione verso l'unità e un modo per rendere più unito questo paese e quindi più in grado di partecipare un processo di federazione europea oppure no
Seconda cosa
L'organizzazione federale o regionale deve tendere a rafforzare i diritti di cittadinanza nel senso moderno per espressione dei cittadini
E in particolare i diritti sociali richiamarci
Marcello Dahrendorf
Che rendono solidale una comunità
Oppure devono tendere invece a riconoscere ad alcuni soggetti i diritti che d'essere residente in un certo posto rende possibili e misconoscere questi diritti ad altre
Terza cosa
Devo attendere
Deve tendere il riconoscimento dello auto-governo
Ad avvicinare il potere al cittadino questo mi pare il punto decisivo uno dei filoni che voglio affrontare tenuto conto che nei pochi minuti che ho a disposizione così da affrontare
Cioè il fascino del pensiero federalista o regionalista e appunto questo
Cioè
Di essere strettamente legato alla teoria democratica
Lo scopo primo è quello di avvicinare
Il cittadino al potere
C'è tutta la tradizione federalista in questo senso
Da protoni ad Adriano Olivetti
Secondo
Tende ad essere il regionalismo secondo punto
Uno strumento per limitare attraverso forme di diffusione da democrazia il pre potere economico dei grandi gruppi
I grandi gruppi economici
Tenete presente che il pensiero federalista in Italia ha una forte tradizione che si ricollega al pensiero meridionalista fabbriche Larizza
Faccio solo alcuni nomi
Lusso Miglio lusso Guido dorso
Il dorso il quale nel mio centoquarantacinque operò una scissione nel partito d'Azione fondando la lega meridionale
Con un
Con accenti polemici nei confronti di Roma non dissimile gli accenti polemici che si sono avuti
Nel nella lega Nord quella lega meridionale che avrebbe dovuto
Fornire al Meridione in cento uomini d'acciaio e dalla né niente e solida che poteva rappresentare resta il riscatto delle regioni meridionali
Se al venti la polemica di Salvemini contro Nikki rese
Nitti era per una politica di intervento straordinario nel Mezzogiorno precursore la Cassa del Mezzogiorno invece Salvemini era per il recupero delle autonomie e per recupero del del pensiero federalista
Sturzo non federalista ma regionalista ma su quella linea di valorizzazione delle autonomia regionali e locali
Quindi c'è tutto un filone che va valorizzato
E che appunto può consentire di per conto di quei due grandi
Che dicevo prima avvicinare il potere al cittadino
Dare possibilità di autogoverno alle comunità locali Secondo creare dei centri di potere democratico che possono consentire limitare il potere corrompe dei gruppi quello che diceva Tocqueville bando vantando federalismi vantaggi
Del federalismo americano diceva e e possibile morte su Montesquieu che è una venatura federalista poco conosciuta
Che attraverso la divisione orizzontale del potere
Dove verticale del potere non solo con l'orizzontale è possibile avere una maggiore democrazia
Ecco se così è
Se bisogna appunto recuperare questi valori
Che in questo momento è opportuno recuperare
Tenete presente che
Il recupero dell'identità regionale non è solo non è una moda italiana o non è dovuta soltanto al caso italiano
Le regioni italiane sono state create novecentosettanta ma dal mille novecentosettanta imponente e in tutta Europa si sono diffuse tendenze per il la creazione delle regioni istituzione Regione dall'ora noi eravamo soli nel mille novecento
Settanta ma dall'ora parte appunto gli stati federali allora qui sono avuto le regioni in Spagna in coincidenza con l'avvento della democrazia parlamentare in quel Paese in Francia fu il primo atto
La prima riforma istituzionale del governo delle sinistre nel mille novecento ottantaquattro poi in Belgio e Portogallo
E così via in Grecia
E un riscoperta delle regioni delle identità regionali che e è andata di pari passo con processi di France nazionalizzazione dell'economia
Di molti nazionalizzazione l'impresa
Di omologazione culturale a livello planetario planetaria
Cioè contemporaneamente mentre vanno avanti questi processi c'è una riscoperta delle radici dell'identità regionale
Quindi si tratta di fenomeni processi con cui dobbiamo dobbiamo fare i conti
Ecco se così è
Se dobbiamo andare in questa direzione oggi in questo momento
Voglio fare un apparente sì
Una parentesi che mi pare importante
Dico in questo momento storico perché un'altra cosa che si sente dire in giro che priva di fondamento cioè che il federalismo di per sé un regionalismo di per sé sarebbero progresso o di sinistra mentre il centralismo sarebbe di destra non è così dipende dai processi storici in un determinato momento in Francia
I giacobini erano centralisti i girondini erano federalisti
Perché giacobini volevano esportare la rivoluzione francese in tutto il territorio deve esportare i dei parigini in tutto tra francese mentre i girondini volevano salvare il salvabile il vecchio regime
Se
In ghetti non riuscì a nell'Ottocento
A demolire la legge Rattazzi legge centralistica e vitali non si vede un forte decentramento non si costruì le Regioni ed autonomie locali Funo compresse
E perché
Il si temeva che un decentramento regionale potesse dare spazio alle gli ultimi residui dell'Antico Regime
Anche se c'è un'altra lettura che dice che in realtà il Piemonte centralista era una garanzia della dell'ordine sociale e consentiva spartizione dei beni ecclesiastici ma sono due diversi punti di lettura io credo che sia prevalente quello precedente
Però oggi
Significa andare nel senso della storia se si va verso un forte regionalismo o se si preferisce espressione anche se
Ma se dobbiamo realizzare questo obiettivo allora e bisogna stare attenti agli strumenti
Se dobbiamo realizzare un obiettivo che dia il massimo di valorizzazione delle forme di autogoverno in una senso uno io credo ma proprio alcuno
Non ha senso logico
Parlare di tre macro regioni
Non ha senso alcuno parlare i tre grandi ripubblicò macroregioni Cantoni come si vuol dire
Con
Una Padania che abbia Milano capitale Nettuno via che abbia Firenze capitale o un sud senza nome
Che avrebbe Napoli come capitale questo non avvicinerebbe non realizzerebbe nessuno degli obiettivi
Non avvicinerebbe il potere al cittadino ma determinerebbe una forma nuova di centralismo sostituendo
A Roma Milano Firenze è nata
Cattaneo grande federalista
Lombardo Cattaneo faceva riferimento alla Svizzera ma vedo che anche adesso si fa riferimento la Svizzera ma svizzera mi è parso di capire rinfrescando nelle mie condizione di geografia e grande quanto su per giù ad un bambino
Baustelle
La Svizzera tanto quanto la Lombardia Pd quando sento fare un riferimento al federalismo svizzero
Stato interrotto una volta invece un comma dico forse qualcuno vuole un federalismo di Bossi parla mi sono detto no alla Svizzera a Berna Svizzera
E tanto quanto la Lombardia
Invece la Padania sarebbe non so quante volte la Svizzera
Decisivo riferimento a questo cioè Catania diceva attenti se vogliamo avvicinare compagine stupende io consiglio lettura
Di un libro appena uscito di pagine di Cattaneo raccolte da Gaetano Salvemini è stato ripubblicato una piccola casa editrice esso mi ricordo il nome
Cattaneo diceva attenzione se vogliamo avvicinare il governo cittadino attenzione alle repubbliche cone richiama valori tra virgolette
E attenzione diceva anche repubbliche te perché è chiaro che se si vuole un autogoverno locale questa autogoverno locale poteva avere dimensioni territoriali adeguate
Perché se ci si rinchiude in confini troppo ristretti
Chi è falso sottogoverno questo ce l'ha ce lo potrebbe dire non c'è la possibilità di poter ottimizzare le risorse e non si potrebbe avere un effettivo governo ecco perché io credo che sia importante porsi il problema delle dimensione
Porsi il problema di
Quali devono essere queste entità
Regionali e federali io a costo di non dimostrare che
Ante sforzo di fantasia
E direi
Perché non partire da attuare in Regione
Perché non partire da regioni che hanno un'identità ma non sempre in alcuni casi bisognerebbe rivedere i confini
Ma perché mettere insieme
Friuli e Piemonte in una grande Padania le identità regionali non verrebbero ad essere in questo modo compresse annullate che cosa mette insieme Venezia e Genova
O il Friuli e il Piemonte
Ecco partiamo da attuare regioni laddove gli attuali regioni sono effettivamente le comunità regionali perché è vero la critica che è stata fatta nel mille novecentoquarantasei quarantasette il legislatore costituente fu un po'sbrigativo
Per andare a disegni alle regioni prese il
Compartimento ENEL di compartimenti del indagini statistiche da ottocento e su quello costruito le regioni
In alcuni casi bisognerebbe rivedere regioni stesse
Non escludendo anche la creazione di qualche
Città regione
Per esempio
Napoli Caserta Salerno e un'unica grande città metropolitane che potrebbe diventare una città regione tipo Brema Amburgo mentre tutta la parte montana poco a che vedere con Napoli mentre a molto di più da vedere con il Molise
Pini al Sannino e così
Ecco quindi cioè scendiamo al concreto idee partiamo da alcune regioni anche per un motivo particolare
Cioè che le riforme questo dovremmo averlo imparato non si fanno con le bacchette magiche neanche in epoca rivoluzionaria
Per cui non ci può essere un atto che in un certo momento una scintilla che in un certo momento dia l'assetto federale
O di regionalismo forte
Le riforme devono essere un processo
Ho un processo occorre reale guidato da mani robuste con quei processi che turno l'infinito che serva soltanto a diluire i problemi
Se devono essere un processo allora io dico partiamo dall'étoile regioni ma partiamo anche da un dato di fatto ben preciso il prossimo anno
Si va a votare
E cosa facciamo teniamole tua regione l'Hibernian
Io credo bisogna partire intanto da
Subito con una riforma che dovrebbe precedere anche le stesse riforme istituzionali e finanziaria immediatamente dandosi delle scadenze e la prima dovrebbe sulla riforma elettorale per le attuali regione
Primo atto secondo atto a distanza di settimane se vuole l'autonomia impositiva e
Il ridisegno delle funzioni con la gradualità
Necessaria non in tempi lunghi
Dico questo perché
Le attuali regioni non è che non abbiamo delle competenze consistenti hanno delle competenze consiste
E hanno anche delle risorse consistenti
Io adesso ma qualche anno faccio più gli occupi queste cose sono stato
In prima linea
Ma credo che aiutami tu adesso complessivamente le entrate regionali credo che sia sui centosessanta di
Centocinquanta sui dipende si proceda con le ordinarie e speciali
Tutte insieme seicentocinquanta Giuliano centosessanta mila miliardi quando il Bilancio complessiva dello Stato dedotta la spesa per interessi cioè quello che si paga per ipotetici da quattrocentottanta mila miliardi ed un terzo la spesa statale non è poco
Solo che tutto questo è stato amministrato da
Governi instabili letti lottizzati e si autorizza regione Campania nella passata legislatura su cinque anni di vita
Della legislatura stessa ha conosciuto solo due anni di governo
Due anni di governo
E con tutte le conseguenze che derivano da un mix pericoloso che dato dal voto nei collegi provinciali da un voto con preferenze
Con tutte le conseguenze che ne derivano in sede in fatto di occupazione degli assessorati al fine di consentire la rielezione l'assessore stesso ecco per Nesta
Cominciamo con la riforma reso con la riforma elettorale che selezioni meglio ceto politico con un misto che dovrebbe ricomprendere ad esempio ci sono già due proposte la commissione parlamentare per questioni personali
Elezione dei consigli regionali con il collegio uninominale in parte in parte su lista regionale quindi per avere una
Il ceto politico regionale che abbia una dimensione più ampia meno provinciale ed elezione diretta dei presidenti di Regione una forma analoga come vendetta nel relazione che condivida quella prevista per i Comuni
Se vogliamo muoverci in questa direzione dobbiamo avere
Anche ben presente un punto
Che non è possibile andare muro contro muro dico chiudo
Avendo terrieri da fare sia alla nuova maggioranza che si è determinato nel Paese e sia l'opposizione
Avendo dei rilievi da fare una maggioranza che sembra volere andare avanti
Prescindendo come invece prevede l'articolo centotrentotto dall'apporto dell'opposizione
Come se peraltro su questo punto cioè sul struttura federale bastasse a comporre le divergenze che ci sono in questa maggioranza e una riunione di mezza giornata tra gli esperti dei due partiti
Nel Movimento sociale della lega che hanno posizioni che fino ai ieri erano completamente divaricate
Ma ho da rilievi da fare anche all'opposizione
Che ho l'impressione che si piste apponendo su una posizione difensiva Istica
E e non in grado di recuperare quanto buona parte di questo posizione mi riferisco sia al Partito popolare che e al e progressisti sono in grado di dare sul tema del del federalismo e del regionalismo forte
Si tratta di edificare la casa comune degli italiani e la casa comune degli italiani va edificata con l'apporto di tutte le culture con l'apporto di tutte le forze politiche questo non è consociativismo
Perché una Costituzione
Per sua stessa definizione deve essere condivisa per tutti certe senza che questo porti né a paralisi né a diritti di veto da parte di nessuno
Se ragioniamo attorno ai problemi concreti quelli finanziari
Che ci indicava il professor Cerea quello della dimensione vedo poco presente io credo che sia possibile fare passi in avanti si è parlato di un l'unico
Istituto ad agitare teme la dimensione è stata la Fondazione inaudito
Agnelli Fondazione Agnelli che ha disegnato
Alcune
Risistemato i confini di alcune regioni io ho non sono molto convinto di quello schema
Che lo schema e alquanto astratto
Cioè tiene conto soltanto di indicatori economici ma anche nel conto anche della storia ora mettere insieme Trentino Alto Adige Friuli e Veneto solo perché in questo modo si potrebbe realizzare
Una ottimizzazione risorse economiche credo che sia sbagliato perché non tiene conto della storia
Oltre che nel caso Trentino Alto Adige anche qui vinco internazionali e
Sbagliato non ancorare
Tutte le riforme anche a un contesto storico ben preciso
Io presso il fermo
Professor Cerea il professore o barbiere e hanno avvertito
Che oltre a un gatto che Sensi era sale parto è arrivata il professore a Tremonti invito a prendere posso aspettarmi
Tremonti
Non so se posso chiedere
Il professor Tremonti di buttarsi subito nella mischia
Aspettare un attimo
Io penso che
Forse sosta è stato ha prospettato un processo di riforma per la Regione professor Barbera dice bisognerebbe partire dalla riforma elettorale per poi passare all'autonomia impositiva e poi ridefinire i poteri penso delle regioni e poi dello Stato
Io inviterà gli allora incominciare a definire questi poteri delle regioni e quali poteri dello Stato anche perché
Su questo problema a si risolve anche o si svela anche il disegno del regionalismo o sesso possiamo dire estremo o una delle federalismo come appunto si dice che in precedenza do la parola professor Cerea il professor Barbera soffrivo
Se ne presenta un piccolo inciso su quello della dimensione se si accogliesse l'importanza della Fondazione Agnelli
Si avrebbe un risparmio come le piccole regioni ovviamente a causa delle diseconomie di scala come definito gli economisti finiscono per costare in rapporto alla popolazione più delle regioni grandi ecco se si sopprime esserlo sei sei Regioni
E se arrivasse fino alle dodici della Fondazione Agnelli
Si avrebbe un risparmio finanziario che è di circa due mila cinquecento miliardi su un totale di Spesal regionale virtuale di duecentoventi mila miliardi quindi un risparmio che intorno all'uno per cento
Io penserei che un'economia dell'uno per cento non ripaghi lo sforzo di convinzioni friulane grazie a mia moglie friulana che la capitale e Venezia i liguri che la loro capitale e Torino e gli umbri che è opportuno che l'Umbria si divide in due e vada per metà con la Toscana e per metà con il Lazio lascio per tutti gli altri casi non oso nemmeno pensare che potrebbe accadere con la Basilicata
Se l'avesse divisa tra la Calabria la Puglia cioè credo che questo sì è un esercizio molto simile a quello compiuto da Napoleone quando definiti parti menti tutti noi abbiamo in mente la la mappa della Francia con la divisione dipartimenti
Non dimentichiamo certamente quei dipartimenti sono tutti della stessa dimensione Napoleone dopo aver fatto dipartimenti tra soci missione perimetri fare anche tutti i Comuni della stessa dimensione
Ecco vorrei ricordare che la legge di riforma di Comuni prevede che i Comuni si accomodi
Si accorpino perché essi scompaiono i piccoli comuni non so quanti Comuni in Italia negli ultimi cinque anni si siano fusi so soltanto che quando il fascismo cerco di accorparli il giorno dopo la Liberazione con tutti tornati esattamente come erano prima dell'operazione l'accorpamento e quindi credo che come esercizio astratto stampo napoleonico con la Fondazione Agnelli possa essere anche pregevole ma sul piano della sostanza non abbiamo oltre chance Pepsi-Cola invece ridurre si va da pura le tregue allora le economie sono molto più consistente per quanto riguarda invece questo rapporto tra le competenze
Da dare alle Regione però lo stato di dire che
E sopra tutto importante riflette non soltanto sul quanto ma anche sul come
Perché io vorrei ricordare una cosa che forse può essere utile per riflettere sulle vicende del regionalismo italiano
Ne abbiamo in Italia due tipi di ordinamento regionale ciò che risulta ordinare l'esercito speciale e tale regione sotto speciale io sono padre differenze significative tra la Sardegna e la Sicilia tra la Valle d'Aosta e Trentino il Friuli e così via
E vorrei ricordare che per statuto
La Regione Sicilia è una sorta di Stato nello Stato
Lo studio alla Regione Sicilia prevede che la presenza delle forze armate sul territorio regionale deve essere autorizzato al Presidente alla Giunta regionale
E ad esempio tutta l'istruzione università compresa
è per statuto competenza regionale
La Regione Sicilia però non esercita alcuna di queste competenze
Nemmeno le scuole materne sono competenza regionale
Continuano ad essere competenza dello Stato
Questo che cosa significa
Significa che una previsione costituzionale molto chiaro estremamente incisiva
Indi quarant'anni
No cinquanta
Non ha avuto attuazione
Questo significa che in buona sostanza vi sono delle realtà dove il regionalismo forte è già stato definito ma non è stato attuato
E vi sono delle altre realtà
Sempre della mitologia sullo speciale cito il caso la Val d'Aosta ma anche quello della regione dove vivo
Trentino-Alto anzi dove le competenze affettivamente esercitate dalle regioni superano in alcuni casi le stesse competenze previste dalla Costituzione
La Valle d'Aosta ad esempio a le responsabilità in materia di istruzione se ciò che si paga anche gli insegnanti pur in presenza e lo sto tenuto la mia che non prevede affatto questo
In altri termini
Ci si vuole parlargli del giornalismo in Italia non si può parlare soltanto di quali competenze dare alle regioni ma sotto di come dare
La mia ipotesi
E che l'attenzione vada posta soprattutto di scusate mi accorgo sembrare ridicola sulle norme transitorie
Con uno slogan la nipote GE che le Regioni devono essere tutte uguali per quanto riguarda le competenze per recitare davanti alla costituzione ma che i tempi e le modalità con cui queste competenze devono essere effettivamente da loro esercitate
Devono essere da loro decise in altri termini se si decide tra istruzione debba essere competenza regionale ben venga questa decisione ma lasciamo la Lombardia libera di scegliere quando lo Stato dovrà trasferire questa funzione
E la Lombardia dovrà decidono con tempi e modalità diverse da quelle del Veneto della Calabria del Piemonte e di qualsiasi altra regione italiana cioè in altri termini
Rendiamoci conto che l'Italia al suo interno delle differenze non soltanto sul piano della capacità politicamente sulla capacità amministrativa economica profondamente diverso
E anche questa può essere una forma di rispetto del delle Autonomie locali lasciamo a ciascuno la possibilità di scegliere i tempi e i modi
Anche perché a questo punto sarà più facile per i cittadini accusare le proprie ragioni quando si saranno trovati a dover gestire competenze che hanno avocato a sé e si dimostra non in grado di farlo
C tre a questo proposito la riforma sanitaria
La riforma sanitaria è la tipica riforma che nasce dalla sera alla mattina in cui tutte le Regioni improvvisamente devono dimostrarsi capace deficienti a gestire un servizio delicata come questa verrà scorporato la sanità anche se non hanno strutture ospedaliere
La Regione Campania essere trovate le competenze in materia di sanità senza delle strutture ospedaliere degni di un Paese civile e quindi si è trovato per gestire insieme ordinaria e straordinaria amministrazione concorre sì situazioni di equilibri politici siamo così che ben conosciamo evidente che la sanità si trasforma che lo sfacelo di altrettanto logico e a questo punto lo Stato per tutelare ci prima regione Campania abbia emanato norme sempre più minute
In materia di sanità fino ad arrivare a definire una situazione in cui la sanità è competenza regionale però le somme a disposizione regioni sono definite dallo Stato
Il numero di posti letto e definito dallo Stato il numero di dipendenti medici paramedici ciascun ospedale definito dallo Stato
La retribuzione dei medici ha definito dallo Stato il numero di pazienti che spettano a ciascun medico definito dallo Stato il tipo di medicine che possono essere prescritte definito dallo Stato
Rimane a questo punto per stabilire quali sono le competenze regionali questo è quello che naturalmente avviene nel nostro Paese quando si decide che tutti devono essere trattati allo stesso modo dimenticando che le differenze ci sono e sono reali
Quindi a mio avviso
Condivido l'impostazione della commissione bicamerale che prevede un largo trasferimento di competenze alle regioni è meno chiaro il testo la Bicamerale
Guardate alcuni critici di cittadinanza
A mio avviso forse diventa più facile a tutela di questi diritti Rizzo di cittadinanza in un contesto in cui i tempi per il trasferimento delle competenze sono differenziati sono scatti scanditi succedono
Grazie
Professore barbiere
Ma per quanto riguarda le competenze
Ce la stanno strettamente legate alle risorse perché si possono avere delle competenze a cui non si hanno risorse disponibili oppure si possono avere delle competenze anche abbondanti risorse
Ma queste risorse sono attribuite direttamente dallo Stato quando le risorse sono attribuite direttamente lo Stato come avviene attualmente
Attualmente circa adesso non ricordo le cifre esatte ma il novantadue novantaquattro per cento delle risorse sono derivate del Regio nel senso cioè che vengono direttamente dal bilancio dello Stato
Allora venendo direttamente le noi abbiamo un quadro punto costituzionale che attribuisce grandi competenze alle Regioni agricoltura lavori pubblici circa cioè
Però lo Stato siccome deve da risolte deve trarre fuori dal proprio bilancio ripeto circa novantadue novantatré per cento delle entrate regionali deridono dal bilancio dello Stato nel dare quelle risorse nel fornire quelle risorse indica anche il modo come spendere
è naturale che sia così perché
Sarà incostituzionale ma dire che naturale nel senso che dispone del potere della tra borse cerca anche di indirizzare in un senso invece che in un altro senso con conseguenze appunto di compressione dell'autonomia
Regioni hanno competenze in materia di agricoltura il che non significa che
Regione può fare quello che ritiene materie culture regioni spendono in materia di cultura secondo quello che decidono le leggi dello Stato secondo i capitoli del bilancio dello Stato con conseguenze assurde
Con conseguenze ad esempio che la Regione vorrebbe spendere di più
E non so nell'intervallo nel settore zootecnico e invece le risorse attribuite per settore zootecnico sono più ridotte e mentre invece la maggior disponibilità nel settore del
Ad esempio del DEA tre colpi delle culture
Frutticole
Fino ad arrivare a
Ad estrazione assurde qualche anno fa addirittura si portava l'esempio
Della provincia di Bolzano che aveva avuto attribuiti dei fondi per le culture mediterranee
E raccoglitore
E allora Trento fondi per culture mediterranee sono andate a residuo del perché ahimè in quelle zone le culture Mitterrand attecchiscono quindi importantissimo anche il legare insieme funzioni e risorse
Come disegna le funzioni Harris funzioni già un'indicazione alla Commissione bicamerale venuta e de tipica queste indicazioni le funzioni degli stati federati una dimostrazione ancora di più
Che la distinzione tra regionalismo forte e federalismo va sempre più diminuendo scemando
E cioè negli Stati federali che cosa si prevede si prevede che vengono individuati in costruzione le competenze dello Stato centrale della Federazione e tutto il resto attribuito le competenze degli Stati membro la Bicamerale ha proposto qualcosa di analogo nel senso che ha indicato individuato le funzioni dello Stato
Quindi la politica estera il commercio con l'estero Orazio internazionali la difesa la sicurezza
Le politiche le grandi politiche industriali e ci trecentootto ciò che è bene che sia mantenuto a livello centrale
E tutto il resto di competenza regionale cioè c'è una inversione della logica drastico cioè diciassette che ha dimenticato anche nella relazioni indicato relazione
Il
Diventa decisivo io credo anche qui il tema della dimensione perché più ampia dimensione
Maggiori sono
I pericoli per
Per unità dello Stato c'è teme la dimensione
Importante si apprezzare di scopi del federalismo come dicevo prima
L'auto-governo le comunità locali avvicinare il potere al cittadino le tre macro regioni non avvicina del potere cittadino organizzano autogoverno delle comunità locali non esiste la comunità locale Padania o la comunità ma locale sotto
Ma lo stesso tempo lo stato
Da una presenza così Forte robusta dell'entità robusta come dimensione non lo so squadrista politico si sarebbe lo stato finisce per deperire facilmente e qui passaggio dalla federazione alla scissione può essere più facile la tentazione presepi fatti
Vorrei collegare anche questo tema sul ancora un minuto con un tema che viene affrontato periodicamente nel nostro Paese quando si parla di regioni ma che mai ahimè tiene risolto
Spererei che in questo momento l'evoluzione costituzionale finalmente si possa risolvere questo problema che è quello delle Province
Io non esito a dire l'ho detto in tante occasioni ho detto anche la commissione bicamerale che le province sono un ente assolutamente inutile
Dico perché e che però riesce a sopravvivere perché la gente non si accorge
E quindi Vacchiano
Le province italiane
Hanno purtroppo non mi son portato appresso un appunto molto dettagliato con tre cifre ma cerco di ricordare a memoria hanno un
Delle entrate complessivamente pari a sei mila
A sei mila miliardi ecco meno male se c'era comune di imitarlo
Sei mila miliardi
Complessivamente
Che non è una somma
Cioè se ne miliardi son tanti ma rispetto Bilancio del Comune di Milano no non ricordo mirano a conferma piccola regione
Però queste mila miliardi circa cinque mila e quattrocento cinque mila seicento serve a pagare il personale
C'avevo i dati esatti
Quali sono le funzioni e province nella legge centoquarantadue del novanta abbiamo cercato di inventare hanno cercato inventato io
Ne sta un po'in disparte avendo perso una battaglia tutto l'asse di funzioni delle Province son passati quattro anni le funzioni le province sono rimaste quelle solite quali sono le funzioni e province sono curare costruzione manutenzione e costruzione le strade provinciali prima grossa funzione la seconda grossa funzione quella di apprestare edifici e servizi di segreteria perché istituti tecnici
Superiore sono funzioni che possono essere svolte benissimo da altri enti
Possono essere svolte per quanto riguarda le funzioni di segreteria di studi tecnici dal ricco dei comuni che già svolgono le funzioni
Analoghe per quanto riguarda le scuole medie inferiori
E per quanto riguarda invece le strade provinciali si potrebbe benissimo e classificare alcune strade provinciale in comunale quelle meno importanti
Quelle più importanti invece classificarle nazionale e trasferirle all'ANAS non dico che l'Anas funzioni meglio ma comunque
Però
Però dico almeno
C'è un ente che già è preposto a queste cose tutte le altre funzione che svolgono e province sono funzione di scarsissimo interesse per quanto si è cercato di rivitalizzarla non sia riuscito
Ma rivitalizzare province però così accade che il napoleonico articolo centoventinove la Costituzione
Che obbliga in pratica anche seicentoquarantadue cercato di togliere questa questo parallelismo a mettere insieme le il decentramento gli uffici decentramento statale regionale con l'ente locale province
Che cosa porta
Porta a un fortissimo interesse delle popolazioni locali ad avere a farsi che il proprio la propria città diventi recita più importante diventi capoluogo di provincia uno dei motivi per cui sì aveva l'ambizione deve capoluogo di provincia cioè la targa è venuto meno per fortuna perché il nuovo Codice la strada prevede che non ci siano più le targhe provinciali
Però è per molte città diventa un vantaggio economico avere l'ente locale Provincia e avere contemporaneamente la questura la prefettura
Il l'ufficio provinciale la Banca d'Italia sede provincia la Banca d'Italia l'impressione e tutti gli altri enti del parastato alcuni con la propria sede provinciale
Conseguenze però che ogni qual volta si dà vita all'elezione alla Provincia da ultimo senso fatte otto
Le spese di vento le norme
La Banca d'Italia per poter in queste otto province Abe dar vita ad una sede provinciale perché ci può essere pronunciata Banca Italia spenderà mi hanno detto mille quattrocento mille cinquecento miliardi solo la Banca d'Italia per potere costruire le sedi provinciali permesso abbastanza
Imponente sovrastare quelle delle altre banche locale
Quindi spese enormi per una formati
Decentramento che ha scarsa consistenza intendiamoci
I capoluoghi provinciali spesso sono al centro di relazioni economiche molto importante ecco sono utile camere commercio ad esempio molto meno credo le gli uffici periferici lo Stato che potrebbero decentra arsi secondo ambiti ottimali per ciascuna amministrazione
Il ministero delle Finanze e non è detto che per forza debba avere l'intendenza di finanza che tra l'altro non credo che svolgono una funzione particolarmente importante pesa
Ebbene sì articolo sul territorio regionale o su un ambito per quanto riguarda i servizi
Più più interesse per il cittadino
Tre sedici tra virgolette a un livello infra provinciale
Più ravvicinato e così anche per altri enti per altri istituti per altri ciò ogni amministrazione deve avere un po'più ambito territoriale le stesse prefetture potrebbero
E qui questure potrebbero decentra sul territorio secondo esigenze ottimali per quell'Amministrazione
Se si supera la Provincia ecco è possibile probabilmente anche
Consentire che ogni regione si dia un proprio ordinamento delle Autonomie locali è questo il punto mi premeva sottolinea
Perché ebbene che ogni regione su questo punto la bicamerale è stata un tantino reticente anche se va in quella direzione ebbene che ogni regione abbia un proprio ordinamento turni locali fermo restando come in Germania
Che i comuni devono avere in Costituzione addirittura
Una garanzia delle proprie libertà della propria autonomia però il modo come articolare l'amministrazione locale supero il territorio non può essere uniforme
I comuni della Puglia settanta mila ottanta mila abitanti non sono la stessa cosa dei comuni della Lombardia alcuni quali dimensioni minuscole i trecentoventi comuni dell'Inter Emilia Romagna non sono la stessa cosa dei comuni del Piemonte solo la provincia di Torino a trecentoventi trecentocinquanta comunque
Quindi ogni regione deve avere un proprio ordinamento locale come negli Stati federale come le distanti
Federale fermo restando ripeto
Una garanzia anche nei confronti del regione o dell'entità
Statale siccome chiamarla dell'autonomia dei comuni
E fermo restando che poi processi federativi devono anche cercare di mettere insieme
Partendo dal basso anche più Comuni e Regione Cerea quando dice che la legge centoquarantadue ha peccato di illuminismo pretendendo appunto che si mettessero insieme più comuni con un atto d'imperio bisogna favorire certi certi processi
Io rilancio tra proposta al professor Tremonti e anzi vorrei può allargarla nella l'inizio appunto di quest'incontro
Si era discusso sulle sulla nuova stagione di riforme
Che e hanno in campo la la proposta regionale una proposta federale
Un po'sarebbe interessante sapere tale cosa ne pensa e soprattutto come quale connotazione da a questo tipo di distanza ed esigenza che sembra essere diventata il punto che sembra essere diventato il punto fondamentale il dibattito politico istituzionale di questi di questi giorni prima di entrare la questione della federalismo fiscale Inghilterra ripensamento di tutto il sistema fiscale legato alla concetti del decentramento che un po'specifico professore
Io
Davvero mi scuso per aver un po'alterato l'ordine dei lavori
La prima osservazione che vorrei fare che mi pare peraltro contenuta nel titolo
Nostro incontro questione italiana e che la questione la materia di cui ci stiamo occupando non è solo italiana io credo che si debba esitare
E la considerazione l'approccio domestico a questi temi realtà sono ottimi e di ordine il più generale
C'è corti
Spiega
E cerco di farlo con la lettura di un brano abbastanza inusuale
I prodotti sono divenuti evidentemente globali ora che compra un'auto americana potrebbe comprare un'auto americana costruita con alcune parti fatti atta Ivan disegnata da tedeschi venduta grazie al suggerimento di pubblicitari inglesi
I servizi sono diventati globali
La società di certificazione dei conti e dei bilanci che tiene i libri contabili di una piccola industria di cui città può essere la stessa che revisiona una nuova impresa di Varsavia
E lo stesso ristorante fast food dovevano vostra famiglia o dove almeno io vado con la mia famiglia pure serve famiglie di Manila o di Mosca questa conoscenza sofisticate ed estenuata dei Circuiti commerciali
Consumistici non è del demoniaco Berlusconi e del presidente Clinton che nel suo discorso al Congresso conclude è possibile che conseguentemente data questa distribuzione circolazione della ricchezza anche la nazione più potente del mondo venga così a perdere quote crescenti e significative della sua sovranità
Questo è il punto fondamentale
La nuova geografia della ricchezza che di riflesso nuova geografia politica
Si è avverata la profezia di Violette i biglietti all'attivo l'anno più in alto di quello che la fantasia umana può immaginare la fantasia nel suo più alto volo si affatica solamente non quanto basta
Si è avverata la profezia di Marx all'antico isolamento nazionale subentra uno scambio universale una interdipendenza universale tra le nazioni
è quello che voglio considerare e che si è spezzata la catena politica classica che era la catena stato territorio ricchezza
Un tempo gli Stati controllando il territorio con mezzi fisici le dogane o con mezzi giuridici i monopoli dei cambi il principio dell'uso limitato della moneta controllavano la ricchezza
Che tra l'altro naturalmente Sibari centrava sul territorio perché la ricchezza agraria o industriale ma raccolta intorno alla grande macchina a vapore controllando la ricchezza esercitavano il loro monopolio politico battevano la moneta riscuotevano le imposte esercitavano giustizia
Il fenomeno
Che è accaduto che è progressivamente in corso per la dematerializzazione della ricchezza
Quando studiavo in queste Aule il berretto era un modo per proteggere con mezzi giuridici la produzione fisica che avveniva nelle fabbriche c'era la catena di montaggio
Adesso il berretto non è più un modo per proteggere produzione mai diventato un metodo di produzione la produzione si fa altrove il brevetto è esso stesso un asse traduttivo alla dematerializzazione della ricchezza
Per ogni transazione
Reale per ogni operazione reali sulle merci se ne fanno almeno dieci di finanziarie
Chi esporta in valuta si assicura contro il rischio di cambio e non fa un'operazione speculativa fa un'operazione assicurativa ma alla vendita si associa un'operazione finanziaria magari quel prodotto l'ha fatto con una macchina che ha acquisito in leasing tutto ciò moltiplica la sofisticazione dell'economia e moltiplicazione dei flussi finanziari
In
Ogni giorno
Overnight quindi girando il sole da Singh
Leoni di milioni di dollari
Questo riduce fondamentalmente il potere degli Stati gli Stati perdono progressivamente sovranità monetaria e conseguentemente perdono sovranità politica
Gradualmente gli Stati stanno perdendo potere politico la politica di bilancio viene in gran parte decisa da fattori esterni ormai anche da autorità politica estera
Non è più lo Stato che ha il monopolio fiscale non è più lo Stato che sceglie come tassare la ricchezza e la ricchezza che spesso è sempre più nelle sue forme più sofisticate affluenti sceglie dovesse tassa
La giustizia non è più quella locale domestica non è più solo quella per i grandi affari per i grandi commerci dominante
E la legge del capitale apolide irresponsabile una nuova l'ex mercato
Tutti questi fenomeni vendono gli stati troppo grandi rispetto alle esigenze di autogoverno locale ma soprattutto ha troppo piccoli rispetto a fenomeni che si svolgono ormai su scala mondiale questo è il punto fondamentale gli Stati nazionali classe ci sono stati pensati
In condizioni statiche sull'assoluzione del monopolio del controllo della ricchezza e conseguentemente del manipoli io del controllo
Della forza politica aggiungo ma non è un particolare politico specifico che una delle principali ragioni della crisi
Della sinistra storica è il fatto che formule tassi di potere concepita in funzione dello Stato presuppone uno Stato che ha un peso ruolo dominante crescente in economia il
Pendolo come noi notiamo fa dall'età dell'Oro delle socialdemocrazie le nazionalizzazioni dalla parte opposta alle privatizzazioni questo giusto o sbagliato che sia ma il punto fondamentale che e perdendo il controllo progressivamente riducendosi controllo da parte degli stati dell'economia c'è una cascata di fenomeni politici
Il primo filosofo che considera fondamentalmente il problema della dimensione del territorio e della ricchezza che sta sul territorio e da qui della costruzione della democrazia e Tocqueville nella Democrazia in America questo è il punto fondamentale su cui
Quindi non è un problema domestico è un problema generale che riguarda su scale irrilevanza diverse tutti gli stati e il problema della forma di Stato
L'ufficio studi delle comunità europee elabora dei modelli che identificano fuori dalle gabbie istituzionali degli Stati classici fuori dai confini aree geografiche uniformi lo schema grosso modo corrisponde a quello dell'antica carolingia
L'altro giorno non molto tempo fa in una riunione di uomini d'affari questi appunto diceva ma grosso modo è quella che noi chiamiamo
La European banana è un asse di traffici e di commerci crescente della Grande Londra rivalità France passate a Lourdes uscente giù da Grenoble a la Padania viva fino all'Adriatico
è un punto ripeto generale questo della fuoriuscita della ricchezza dalle gabbie istituzionali nazionali classiche degli Stati ripeto gli Stati sono ormai troppo piccoli rispetto a fenomeni che si sviluppano su scala mondiale
Fatta questa premessa per quanto riguarda l'Italia io comincerei
Due questioni fondamentali di nomenclatura ma siccome le parole hanno sempre una forte sta significativa tremenda credo che non sia solo questione nominale ma sostanziale prima
La parola federalismo è parola sotto cui stanno fenomeni attraverso cui si identificano fenomeni molto differenziati tra di loro diciamo da un estremo all'altro
Federalismo può essere con federalismo e quindi formula politica chi assume ammette i cavi in auto il diritto di accesso l'unità politica e sotto la condizione del consenso nella permanenza dentro quella formula sempre lecito io l'accesso con la secessione
Fino all'estremo opposto della cosiddetto decentramento già la parola indica che il modello principali di riferimento legal tipo sei il centralismo che il decentramento è un incidente della storia l'incidente di percorso
Fondamentalmente il modello principale quello dello Stato e il decentramento è un sub governo su licenza
Tra questi due estremi forse la formula giusta utilizzare capire nel suo vero senso il termine federalismo almeno per quanto mi sembra è il termine
Auto-governo è la radice auto decentramento incorpora dice sub de qualcosa di minore di delegato con federalismo è l'opposto del federalismo tra questi due estremi c'è una gamma di significati e di fenomeni che corrisponde grosso modo a quello che mi pare si possa intendere auto-governo poi cercherò di spiegare
Secondo punto
Non è che nella formula federalismo fiscale l'aggettivo serva per cancellarle sostantivo che siano cose diverse che possa esserci
Un federalismo che non è fiscale io ritengo che siano le due facce della stessa medaglia perché il fenomeno fiscale il fenomeno costituzionale per eccellenza comunque è uno dei fenomeni costituzionali
Non credo che possa esistere un federalismo che non è fiscale salvo poi vedere quanto di fisco serve per fare il federalismo ma che posso esisteva un federalismo senza fisco cercherò di spiegare e dal mio punto di vista abbastanza difficile
Il possibile manuale di montaggio del federalismo qui io vedo in un ordine un po'approssimativo
Quasi casuale
Tre punti su cui riflettere primo un punto dimensionale secondo un punto strutturale terzo un punto tra virgolette culturali primo punto dimensionale che non è la dimensione territoriale che metteva i dopo mai questo fondamentalmente
Deriva dal fatto che io ritengo che non esiste federalismo che non sia anche in tutto o in parte fiscale
La dimensione del debito pubblico non c'è spazio per fare esercizi di approssimazione o di invenzione avendo un debito pubblico pari a due milioni di miliardi quindi un caveat di attenzione rispetto al vincolo imposto dalla situazione della finanza
Cercherò poi di dire che il federalismo
Fiscale come formula di cambiamento può essere anche inteso come formula di risanamento ma sempre ripeto sotto il caveat strutturale e dimensionale
Di un debito pubblico sconfinato
Secondo punto
Che attiene alla struttura del sistema fiscale
Anche qui no non parlo solo di fisco parlo di cose un po'più generali il nostro sistema fiscale è un sistema che per le grandi imposte giuste o sbagliate che siano io ritengo che alcune eleganti imposte siano fondamentalmente cretine
Però o superate dalla storia però fondamentalmente il dato dato è che sono imposte costruite come imposte statali Lidia fiscale fondamentale l'idea hegeliana stato individuo stato impresa
Essendo costruite come imposte statali hanno una struttura statale difficile smontarla e per amministrarle a livello locale se uno vuole imposte locale deve costruire imposte diverse da quelle statali
E difficile smontare a livello locale l'Iva e difficile smontare a livello locale direbbe favorirla
Sono imposte strutturalmente nazionali
Esercizi empirici molto divertenti portano a rilevare che sia una montasse le imposte nazionali attribuendo in funzione del luogo di raccolta
I gettiti avrebbe beneficiati il Lazio e la Lombardia
Proprio perché vi stanno i grandi colpi collettori di tassazione
Questo non vuol dire che non è possibile smontare queste imposte ma fare molta attenzione che sono imposte strutturalmente statali
Terzo punto tra virgolette culturale
Il fenomeno del federalismo come si è sviluppato in giro per il mondo e nel corso della storia è un fenomeno che
Di solito fa dalla diversificazione verso l'Unione è un fenomeno più kantiano il diritto contrattuale chili che gli hanno
I Cantoni gli svizzeri si uniscono per difendersi dagli Asburgo le colonie americane si uniscono per
Esistere al commercio olandese noi andremmo a seguire il fenomeno rovescio dalla Unione da sola di sornione
O comunque sia da ciò che è unito verso ciò che potrebbe o dovrebbe essere in qualche modo un po'separato
Con una ulteriore variante che è quella
Che non solo facciamo il percorso rovescio quindi un percorso atipico ma anche lo facciamo per una ragione abbastanza atipica cioè dire noi non arriviamo alla diversificazioni per ragioni di razza di lingua di di radici storiche la principale molla della auto-governo e verso l'autogoverno e l'eccesso di statalismo
Questo nel sentire comune il fenomeno più rilevante non andiamo verso la separazione perché ci sono lingue diverse religioni diverse etnie diverse
Filosofie diverse andiamo a perché c'è troppo centralismo questo è un punto fondamentale il percosse rovescio e le ragioni sono
In qualche modo di patologia troppo statalismo quindi auto-governo come maggiore efficienza di amministrazione più che come rivendicazione di autonomia
Etnica religiosa diciamo così politica insomma il il il fuoco e la combustione del nostro fenomeno è molto particolare non un problema della stantia che vuole andarsene per conto suo
O o dei palloni è un fenomeno politico molto diverso ovviamente molto atipico
Sempre in questi termini non reductio ad unità tema ma all'opposto fuga dallo statalismo
Il problema fondamentale è quello di vedere conseguentemente di riflesso alle unità politiche di riferimento a questo è il punto essenziale
Dobbiamo inventarne costruirle è un work in progress tutto da costruire sotto la formula auto-governo appostare certamente municipalismo e cercherò di spiegare perché in termini fiscali
Io vengo dalla Valtellina e io sono convinto che un luogo di auto-governo un microcosmo compiuto possa essere per esempio una valle
Come la provincia di Trento a parte il particolarismo politico e finanziario
Che legge quella zona ma insomma per esempio una in Tita come la la Valtellina che poi casualmente coincide con la provincia ma non è la struttura ossificato a che sta in un palazzo di pietra nel centro della città mai quel bacino unitario di traffici e di commerci di unità di sentire di di distanza dei luoghi può essere un luogo di autogoverno
Che senso alla Lombardia come Regione ha certamente senso la grande Milano la grande area metropolitana ci sono certamente comuni per problemi che accomunano supponiamo
Milano con Como comunque con tutta quell'aria perché ce l'hanno addosso su cui stanno Cavour l'autostrada su cui stanno grandi flussi di traffico giornaliero c'è problema
Della grande area metropolitana cosa abbia in comune Mantova
Con Mila no francamente mi riesce difficile capirlo
Le piace
Piacenza compiacenza non non ha senso
Mantova Trento mediante Mantova sarebbe sarebbe e Lombardia o che si dovrebbe Piacenza e gli chiede se dunque ma i segni seppure Piacenza fosse Lombardia non avrebbe senso perché non ha alcun rapporto con la grande area metropolitana
Non occorre essere come dire Napoleone per capire che probabilmente le grandi unità di riferimento politiche vanno fatto considerando che nel frattempo è stata inventata l'automobile
E cioè dire le nostre regioni sono espressioni e geografiche
A volte risalenti a radici storiche comprensibili a volte abbastanza come dire casuali sono derivati di antiche unità amministrative
A volte sembrano proprio tirate con la squadra come i i diplomatici e i politici dell'Ottocento si suddividevano l'Africa le colonie africane
Riflessione che differenza c'è tra un albergatore di di Rimini è un albergatore di Gabicce hanno gli stessi problemi di turismo le stesse alghe nell'Adriatico gli stessi problemi di inquinamento dell'entroterra
Non ha senso pensare a incita politiche diverse da queste o non vanno cercate in funzione ripeto di grandi flussi di traffico e di commercio in termini più spiccioli
Teniamo conto del fatto che nel frattempo è stata inventata l'automobile tutto questo e da definire sulla come dire tutta la cartografia tutta la mappa politica è da definire
Definita questi tassi possono anche identificare i meccanismi di finanziamento che poi sono meccanismi costitutivi del funzionamento politico
Faccio un inciso ho sentito dire che un'ipotesi di riforma costerebbe due mila cinquecento miliardi non ho capito quale ipotesi di riforma
Portare da venti a dodici le regioni italiane Ecuador risparmi due mila cinquecento miliardi su duecentoventi mila
Ecco tanto per dire mi sembra che sia no dei ragionamenti dal mio punto di vista totalmente incomprensibili voglio dire tanto presentati c'è che i fenomeni sono così vasti e complessi
Che dire due mila cinquecento piuttosto che due mila quattrocentotré mila cinquecento dal mio punto di vista è semplicemente la rappresentazione di numeri casuali
Questo spiega il fatto va be comunque voglio dire insomma sono fenomeni che si sviluppano su scale e che hanno rilevanza intensità talmente o forti che richiedono ripeto molta prudenza e attenzione al fatto che sono fenomeni così intense che si sottraggono a giochini formuli né provvisionali di questo tipo a cui io darei minimo affidamento da qui assegnerà il massimo grado di pericolosità politica
Per finire
Il giustificare il fatto che dal mio punto di vista il meccanismo di
Federalismo non può che essere il federalismo fiscale e che nella formula di autogoverno che ripeto comprende sicuramente dal mio punto di vista il municipalismo
L'auto-governo di una regione di una provincia l'autogoverno di una grande area metropolitana non necessariamente le antiche regioni come noi conosciamo fosse diverso e più vaste aggregazioni
Quello che è sempre va combinato a il funzionamento della macchina amministrativa ampolla finanziamento della macchina amministrativa
Sul piano amministrativo uno seguendo la latino viagra dualistica della sussidiarietà dovrebbe e fare quanto più possibile in basso e poi salire solo se la cosa se il luogo basso non è il luogo giusto per fare quella cosa se una cosa si può fare giustamente in basso la si fa in basso e non in alto e si risale la scala delle funzioni amministrative
Alla ricerca dei luoghi giusti per fare quella cosa sapendo che più si fa in basso è meglio perché il meccanismo di auto-governo meccanismo che porta la politica alla gente ma anche la gente alla politica poi tutto torna anche in termini i controllori di funzionalità ma ripeto non basta il funzionamento occorre che ci sia anche un collegamento tra funzionamento definanziamento se il luogo giusto per fare una cosa
è supponiamo
Quello di una palma o di una grande area metropolitana ma non c'è una fiscalità che attiva i meccanismi dei controlli cioè se non si combina il finanziamento col funzionamento il federalismo non è fiscale quindi non è federalismo
Occorre che e una lira per l'un per cento del cento per cento comunque ci sia il collegamento tra finanziamento della macchina amministrativa e il prelievo fiscale perché questo attiva il circuito democratico la democrazia è sempre democrazia dal basso
Il circuito democratico e vedo l'opera pubblica verso l'imposta per finanziaria il vuoto l'amministratore in funzione del fatto che ha fatto bene o ha fatto male
è la dottrina del Budget cioè del bilancio in funzione del quale io combino le entrate con le uscite sanzionando premiando la responsabilità degli amministratori ripeto sia per una lira che per cento lire tanto per essere chiari
Se se
Un'unità di governo locale non ce la fa a fare un'opera locale è giusto che finanziamento sia statale in parte ma non è giusto che sia tutto statale i tributi locali a mio parere devono essere locali tributi statali
Devono essere non possono che essere statali perché strutturalmente sono statali
Fermo che se uno vuole fare un modello di il federalismo deve pensare che trattenuta ciò che serve allo Stato per resistere allo Stato per la solidarietà
Poi bisogna operare una specie di riparto tra le ricche aree povere in Germania ci sono Irlanda dato i lender prenditori in questo momento ci sono i Laender dell'Ovest che sono datori e quelle dell'Est che sono prenditori per finire che sia una lira o cento lire però federalismo fiscale significa controllo attraverso il prelievo fiscale controllo democratico andavo taxation without representation
Significa passaggio dal sistema attuale che è totalmente nazionale sacrificale a con le tasse perché ce lo Stato a un sistema che non è più solo basato sulla logica del sacrificio ma anche basato sulla logica del beneficio
Io pago l'imposta in loco perché vedo un'opera in loco questo non significa riduzione nella sindrome svizzera rigoristica per cui c'è solo il beneficio bisogna trovare un punto di equilibrio tra quanto di sacrificio è necessario per solidarietà e unità nazionale ma anche quanto di beneficio
E funzionale al funzionamento della democrazia che per forza democrazia dal basso
Io
Finiva il solo con una considerazione un po'retorica le prime forme di federalismo quelle meglio studiate nel Nord Europa sono quelle delle città asiatiche
Do tenda sulla citasse atti che dice che sono vigilanti e lui Stefu José la speranza che il nostro possibile federalismo sia vigilante ma non troppo egoista che certamente non furioso grazie
Penso che a la discussione è appena iniziata anche perché sono già arrivate al tavolo molte richieste di interventi e di domande
Noi avremo anche il piacere di sentire il professor Silvio Beretta che docente di economia politica e finanziaria chiederemmo un favore soltanto al professore dal momento che il professor Cerea che scappare via
Ha diamo il l'intervento conclusivo e poi invitiamo il professor Beretta a questo breve saluto intervento io sul sul tema
Mi spiace volevo ristabilire le vallette o discesa questa mattina dunque al alcune osservazioni
In cui la prima se mi consentite
Riguarda la credibilità di un sistema di autonomia ne veniamo da un impianto della Costituzione in cui il regionalismo euro giornalismo basato essenzialmente sulla definizione delle competenze di spesa
Nello stesso impianto rimane fumosa la definizione delle competenze d'entrata ora da questo punto di vista stupisce il confronto tra la Costituzione italiana costituzione tedesca
Il il l'equivalente del centodiciannove che sulla nostra costituzione consentitemi si misura ricche
L'equivalente del centodiciannove nel Grundgesetz tedesco si misura pagine
Nel senso che tratto scoperto non per volere dei costi turisti tedeschi ma per imposizione delle forze d'occupazione americane
La Costituzione tedesca definisce in primo luogo l'autonomia dei lender facendo riferimento alle risorse che spettano ai lender
Cioè in altri termini ne avremo in Italia un regionalismo effettivamente autonomo solo e soltanto se questo sarà messo nelle condizioni di non dover negoziare le risorse a sua disposizione con lo Stato centrale
In altri termini un sistema che garantisca effettivamente l'autonomia deve in primo luogo garantire le fonti d'entrata
E qui mi riallaccio il problema che ha sollevato prima Tremonti cioè è difficile in uno Stato moderno
Definire un sistema di effettive autonomie fiscali locali pensate soltanto all'IVA
L'IVA e forse un tributo nazionale ma è anche un tributo europeo e credo che difficilmente la comunità europea tollererebbe una gestione comunale dell'IVA come magari qualcheduno sembra proporre
Allo stesso modo libertà difficile pensare un sistema di tassazione e di quantificazione di redditi personali su scala locale
Lascia un po'di perdere il problema della tassazione dell'impresa personalmente se fosse comunale la tassazione dell'impresa in Brasile vale molto volentieri nella contea dove avesse sede lei nel perché li verserebbe tutta l'Iva
E probabilmente anche dire perché colpisce i suoi profitti ora è evidente che non è questa la strada in effetti un esame comparato dell'ordinamento tributario di tutti i Paesi siano esse struttura centrale federale porta ad osservare che circa l'ottanta per cento delle risorse pubbliche
Derivano da una da forme di prelievo di carattere statale
Da questo punto di vista non c'è molto spazio per una gestione in chiave locale dei tributi
Sì posso però trovare delle soluzioni
In suo possesso di compromesso
Ad esempio come possiamo pensare che l'IRPEF possa essere regionalizzata sulla base delle dichiarazioni dei redditi
E potremmo attribuire a una regione
L'equivalente dell'imposta che dalle dichiarazioni risulta relativamente i suoi residenti non è certamente un disegno di autonomia impositiva ma se non altro
La Regione Lombardia avrebbe la certezza che le sue entrate dipendono dei comportamenti fiscale dei suoi residenti già sarebbe un grosso passo in avanti rispetto alla situazione attuale dove l'evasione fiscale su scala locale finisce per ricadere su tutto il piano nazionale è una soluzione di compromesso
Ovviamente un impianto di questo genere consentirebbe ad esempio in modo credo non eccedente problematico introduzione di forme di sono in posizione su scala locale c'è una volta definiti in questo modo che è una regione spettano i tributi che sono quantificate sulla base delle dichiarazioni altrettanto potrà essere applicata con facilità un'addizionale su scala locale che facesse riferimento agli stessi imponibili
Ma la stessa IVA se si crede una cosa che sostengono poi gli economisti che l'imposta si trasferisce sul consumo finale potrebbe essere quantificata ricondotta su scala territoriale pure se non tributo distretto a carattere nazionale quasi europeo in altri termini potremmo pensare che l'Iva che corrisponde ai ai fatturati denunciati dei salumieri vetro chiederei dagli idraulici delle diverse regioni e l'Iva che corrisponde questi fatturati sia un univa che gravante sui Presidente della Regione quindi anche questa imposta potrebbe essere ragionevolmente regionalizzata sulla base delle dichiarazioni di queste fasce di contribuenti e sono questi stessi criteri che hanno consentito colate quantificazione di tributi che avete vista rappresentata prima ora ovviamente rimane ancora un punto su cui vorrei fermarmi qualche istante
Come si quantifica la solidarietà
Ora questo è un è un aspetto
Che in un certo senso a carattere strettamente politico rovente uno può assumere un disegno di federalismo strettissimo dove ciascuno si tiene le risorse che gli competono su scala locale con riferimenti imposte pagate localmente
Avevo già sostenuto prima è ragionevole pensare che invece un disegno di sentire federalismo o di regionalizzazione non posso essere dissociato dalla nozione di solidarietà come si può realizzare la solidarietà per ovviamente garantendo comunque qualsiasi territorio il conseguimento di un certo livello di spesa nella proposta formulato dalla Bicamerale
In qualche modo contribuito c'è il tentativo di garantire comunque ad ogni regione un volume di risorse pare almeno la media nazionale
Questa è una forma di garanzia della solidarietà e attenzione una forma di solidarietà che a mio avviso deve essere garantita in sede costituzionale che mi riallaccio perché dicevo prima
è importante che le forme di finanziamento
Delle Autonomie se vogliamo che l'autonomia siano tali abbiano garanzia costituzionale in altri termini modificare i criteri quei meccanismi che regola la solidarietà non può essere oggetto di legislazione ordinaria
Perché perché questa è un elemento che autorizza un po'le regole del gioco
Sono le regole della convivenza
Io posso pensare nere Nord e Sud insieme rendendo chiari quali sono le formiche solidarietà credevano negare in questo senso devono essere principi fissati la Costituzione
Tecnicamente ci sono due strade una è quella di garantire dei trasferimenti aggiuntivi
L'altra è quella se si vuole di offrire possibilità di distribuzione diversa
Sul piano territoriale delle competenze direi è un problema di technicalities
Non vedo soverchie difficoltà nell'affrontare questo tipo di problema
Certamente un disegno di federalismo spinto puro in cui ciascuno si tiene tutto quello che raccoglie e poi dal centro quello che vuole
Quindi un sistema di vere Autonomie può essere affascinante sul piano
Politica
Ma credo che sul piano dei fatti tenuto conto le situazioni che si trova il Paese tenuto conto che non siamo i soli in mezzo al mondo
Non abbia o non debba avere molto spazio
Molto più ragionevolmente ribadisco ancora il sistema di Enti finanziamento deve riflettere meccanismi di solidarietà cioè siccome l'esercizio delle competenze deve per contro i critici africani di cittadinanza
Che cosa significa tutto questo significa che in ultima analisi un disegno ragionevole di regionalismo
O di federalismo
Non può essere molto dissimile
Da quello che c'era lì già presenti in Germania o in altri Paesi che hanno dimensione analoga a quella dell'Italia
C'è un meccanismo che dà più spazio alla periferia
Cerca di creare situazioni di maggior responsabilizzazione sul piano locale
Riduce certamente gli spazi
Riconosciuti al governo centrale
Ma non comporta certamente stravolgimenti sul piano né della distribuzione territoriale della spesa né dei meccanismi di finanziamento in ultima analisi un unitaria più regionalista
Alla fine sarà un'Italia in cui si spendono territorialmente le stesse risorse si spendono oggi ma in cui a spenderle ad assumersi responsabilità saranno di politici locali
E quindi alla fine soggetti molto più vicini ai cittadini queste io credo sia l'unico disegno ragionevole di effettivo regionalismo altri tentativi che vogliono andare oltre queste soglie
E che non credo abbiano molti equivalenti sul piano internazionale a mio avviso non hanno nulla a che vedere con visione di decentramento o di accresciuta efficienza
Dei rapporti tra cittadini e amministrazione ma sono semplicemente il preambolo
Per fare dell'Italia quella che diceva Metternich un'astrazione geografica grazie e mi scuso per la partenza
Diciamo al al tavolo del professor Beretta c'è ricordo e docente di economia politica e finanziaria presso l'Università di Pavia
Ma io mi
Propongo di esporre velocemente spero alcune considerazioni sul tema di questa sessione regionalismo federalismo e questione italiana
Svolgendo le con riferimento ad altri due concetti rilevanti precisamente quello di democrazia e quello di bene comune
Partendo dalla preliminare riconoscimento del fatto che si tratta ma questa perfino banale affermarlo di una connessione di crisi
Se infatti così non fosse la lettura almeno degli articoli uno natura democratiche lavorista dalla Repubblica tour affermazione dell'esistenza di doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale tre secondo comma necessità di politiche finalizzate per rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana quattro primo comma
Diritto al lavoro e promozione delle relative condizioni di attuazione cinque unità e indivisibilità della Repubblica età affermazione delle esigenze di autonomia e decentramento a trentacinque primo comma
Tutela del lavoro in tutte le sue forme trentasei primo comma diritto a un'adeguata retribuzione trentasette primo comma tutela dalla donna lavoratrice
Trentotto provvidenze assistenziali a favore di categorie caratterizzate da tipi identità diverso gli svantaggiati
Della Costituzione come repubblicana consentirebbe ad ogni cittadino non certo
Di poter fare riferimento a prescrizioni definite circa gli strumenti specifici
Più idonei per raggiungere gli obiettivi sanciti dalla Costituzione ma almeno di essere rassicurato circa la robustezza di alcuni principi di base
Se poi il cittadino fosse anche un cattolico un'adeguata conoscenza degli orpelli orientamenti Magister reali non farebbe che arricchire la sua attitudine alla comprensione e all'impegno anche in questo caso alla stabilità delle opzioni di fondo ordine democratico degli assetti istituzionali il principio di sussidiarietà
Nella strutturazione dei livelli di governo perseguimento generalizzato del bene comune risulterebbe accoppiata all'anno predeterminazione di strumenti specifici la Centesimus Annus riafferma infatti nel solco di numerose precedenti proclamazioni che cito la Chiesa non ha modelli da proporre i modelli reali è veramente efficaci possono solo nascere nel quadro delle diverse situazioni storiche grazie allo sforzo di tutti responsabili
Che affrontino i problemi concreti in tutti i loro aspetti sociali economici politici e culturali che si intrecciano tra loro a tale impegno la Chiesa offre prosegue la citazione
Come indispensabile orientamento ideale la propria dottrina sociale che riconosce
La positività del mercato e dell'impresa ma indica nello stesso tempo alla necessità che questi siano orientati verso il bene comune ma chiudo recitazione ma sono proprio l'intensità e l'ampiezza della condivisione dei principi di fondo ad apparire oggi e da qui gli aspetti di crisi revocati indù Pio o comunque in incertezza
Dalla configurazione istituzionale delle autonomie al grado di come unitarietà per così dire del bene da perse migliore anzi secondo alcune tesi estreme al principio spesso per cui il bene da perseguire debba essere veramente quello comune
A quest'ultimo proposito un'interessante avvertenza si assume dalla lettura di una recente saggio di Galba RAI tre dal titolo la cultura dell'appagamento
Laddove l'autore dopo aver premesso che le lezioni della storia non devono essere date per scontate né accertate così come si presentano prosegue precisando dice che esistono tuttavia alcune lezioni che in un quadro più vasto perdurano inalterata il tacco costante più significativo e che gli individui le comunità favoriti dalle condizioni economiche sociali e politiche attribuiscono valore etnico e continuità politica a ciò che assicura loro il benessere
Tale convinzione prosegue caldamente permane anche in presenza di potenti manifestazioni di segno contrario
Le certezze dei più fortunati portano a servire la causa di un costante appagamento e da qui il titolo
E anche le idee politiche ed economiche di si adeguano il mercato politico e bramoso di tutto ciò che piace e rassicura
Gli individui che si pongono al servizio di questo mercato attraendo nella ricompensa che ne deriva denaro e approvazione sociale non sono merce farà e più oltre l'appagamento opera sotto l'incontrastabile di incontrastabile a copertura della democrazia sebbene una democrazia nonché di tutti i cittadini ne risulta un'azione di governo che non si conforma alla realtà
O ai bisogni collettivi ma alle convinzioni dei fortunati
Se l'ammonimento di caldo avete riferito agli Stati Uniti degli anni novanta esso contiene tuttavia indicazioni pertinenti anche al nostro tempo
Da tali avvertenze derive innanzitutto in ordine al problema del funzionamento delle democrazie rappresentative la necessità di un forte impegno culturale ma altresì politico a favore dei diritti di cittadinanza e della loro concreta promozioni
La filosofia politica contemporanea è largamente permeata di questo problema al quale in quanto possa concretizzarsi in situazioni di contrasto
Farà risultati dell'esercizio del metodo democratico e cavando di soddisfacimento delle esigenze di solidarietà fa peraltro esplicito riferimento alla stessa Centesimus Annus o dove afferma
Dopo il crollo del totalitarismo comunista e di molti altri
Regimi totalitari si assiste oggi al prevalere non senza contrasti dell'ideale democratico unitamente a una viva attenzione per i diritti umani ma proprio per questo è necessario che i popoli che stanno riformando i loro ordinamenti diano alla democrazia un autentico è solido fondamento mediante l'esplicito riconoscimento di questi diritti
Fra i numerosi elencati quello a partecipare al lavoro per valorizzare i temi della terra
E a ricavare da essi sospetta mento proprio dei propri cari e più oltre si dice anche nei paesi dove epigono forme di governo democratico non sempre questi diritti sono del tutto rispettarle
Né ci si riferisce soltanto allo scandalo Della Porta prosegue ma anche a diversi aspetti di una crisi dei sistemi democratici e che talvolta sembrano abbiano smarrito
Le capacità di decidere secondo il bene comune le domande che si levano dalla società a volte non sono esaminate prosegue il testo secondo criteri di giustizia di moralità
Ma piuttosto secco secondo la forza elettorale o finanziaria
Dei gruppi che le sostengono ne risulta una crescente incapacità inquadrare gli interessi particolari in una coerente visione del bene comune è quindi a quest'ultimo che si deve tornare a fare riferimento come obiettivo primario dei decisori anche attivando quando se ne riscontri la necessità in vista di tale fine gli opportuni contemperamento di fra rispetto e difesa del metodo democratico e valorizzazione
Della dignità della persona se quindi ricondotti al problema dei modelli di solidarietà e quindi a quello
Bello il fairplay
O meglio dai per fare esperienza delle loro tipologia e della loro crisi e del loro avvenire crisi alla quale la stessa in ciclica del centenario non manca di fare riferimento alla dove riferendosi appunto allo stato del benessere ricorda che se il suo sviluppo
Trova origine nell'orientamento a dice a rispondere in modo più adeguato a molte necessità e i bisogni ponendo rimedio a forme di povertà e di privazione indegno della persona umana
Non sono però mancati eccessi ed abusi il pericolo è che l'ipertrofia dello stato assistenziale centralistico proprio che prosegue la citazione la perdita di energie umane e l'aumento esagerato
Degli apparati pubblici dominati da logiche burocratiche più che dalla preoccupazione di servire gli utenti con enorme crescita delle spese
Sembra infatti che conosce meglio prosegue deducibili che il bisogno e riesce meglio a soddisfarlo chi è adesso più vicino e si fa prossimo al bisognoso
Un'ulteriore specificazione come si vede del ventotto principio di sussidiarietà se l'obiettivo principe del bene comune il principio di solidarietà
Non consentono via di affrontare con approcci riduzioni istrici pur da taluni preferiti Complesso di difficoltà in cui per più fare spezza embra di battersi pressoché in ogni Paese
E innegabile la necessità di ripensare gli schemi di intervento per tener conto delle conseguenze delle imponenti trasformazioni attenute su quelli esistenti che prescindendo dai casi statunitense e australiano caratterizzati da livelli di protezione pubblica chiaramente a sotto soglia
Rispetto a quelli di altri Paesi vanno dallo schema occupazionale puro a forte frammentazione categoriale
Caratteristico ad esempio dalla Francia e dalla Germania a quello occupazionale misto
Che vede la presenza di almeno uno schema a copertura nazionale in vigore ad esempio in Italia in Svizzera a quello universalistico misto in cui prevale il criterio dell'ampia copertura
Con prestazioni omogenea somma fissa
Caratteristico della Gran Bretagna a quello universalistico infine puro tipico dei paesi scandinavi
Ci sono buone ragioni per ritenere e per augurarsi che lo schema prevalente di Stato del benessere mi sto avviando a conclusione il cui concetto generale continua potere di elevata legittimazione e di consenso vada indirizzandosi verso una struttura di tipo occupazionale misto
In cui tuttavia le istanze universalistiche della solidarietà verrebbero soddisfa e in misura definibile come leggera a livello di politica sociale e comunitaria
Carta sociale europea e articolo uno dell'articolo sulla politica sociale siglato a Maastricht sono riferimenti impegnativi alla riguarda mentre l'obiettivo della solidarietà occupazionale intrinsecamente particolaristico verrebbe mandato ai livelli sub nazionali con riferimento al caso italiano si sottolinea nella recente saggio di un nostro politologo pavese che un nuovo mix
Fra universalismo leggero con ancora mento comunitario è particolarismo occupazionale locale o al limite individuale
Tra standardizzazione e diversificazione fra copertura obbligatoria e copertura volontaria si profila come il modello di solidarietà più probabile e forse più ragionevole nel contesto europeo
Questo naturalmente nella misura in cui le sue prospettive non vengano messe in pericolo dal e tonno democratici istmo localistico per usare un termine utilizzato da Gian Enrico Rusconi e consonante con l'idea di tendenze edito canoniche segnalate età autori da Adriano Bausola in apertura per la quarantaduesima settimana sociale
Dei cattolici italiani più funzionale obiettivi di iper frammentazione che non di modernizzazione in prospettiva comunitaria grazie
Grazie
Allora abbiamo lezione restare il privato e quindi prego chi ha fatto pervenire
Richiesta di domanda di essere sintetico è medesima
Ma richiesta farà il relatore il primo è Gianni della Gruppo Cattolica di Milano
Si prepari intanto Antonio orgoglioso del gruppo la sapienza
Mi chiamo Gianni del gruppo della Cattolica di Milano
Le volevo chiedere il relatore
Quale contributo poteva poteva dare un attuazione concreto comunque una porzione più larga della legge centoquarantadue del novanta sulle autonomie locali
Quindi riguardante lo sviluppo del municipalità
Soprattutto per formare la coscienza del del cittadino cioè
Una coscienza del cittadino formata anche al federalismo e quindi l'accoglierà anche le modifiche strutturali che verrebbero che verrebbero conferite tramite la le proposte della commissione bicamerale e poi di di specificare maniera maggiore
Le questioni riguardanti le aree metropolitane nelle città metropolitane che erano state a cui si accennava appunto nell'ambito per la relazione soprattutto chi potrebbe o dovrebbe
E dovrebbe consentire nell'attuazione grazie
Si prepara Claudio Marotta della Fuci piromani
Io volevo fare alcune brevissime considerazioni
Per quanto riguarda il professor Barbera volevo che mi chiarisse
Il il tema dello Stato confederale
Perché ho seguito un po'la polemica che c'è stato ultimamente e credo che dalla differenza tra Stato federale Stato confederale sia sostanziale ossia su una piccola pallina vorrei che lei ce lo chiedesse
Per la seconda cosa
Il il problema del del più volte richiamato stato all'inglese forma istituzionale che si ispirano alla democrazia anglosassone però a quanto mi risulta nella democrazia anglosassone c'è la forza che vince governa mente alle opposizioni
E dato una funzione di controllo ora per quanto mi riguarda non non mi pare che questa riforma elettorale che c'ha portato alle urne a garantisca questa questa forma di controllo alle opposizioni e quindi
Tutte le parti quindi con immensi sprechi negli ultimi anni somme di ottima credo parecchi anni
E per quanto mi riguarda credo che non si possa ai vari ad un decentramento
Così di di carattere federalista se non si affronta prima decisamente una riforma globale della pubblica amministrazione ora non credo che il ministro Cassese
Abbia bisogno del una mia difesa ma credo che il primo vedo autore di un progetto di riforma della pubblica amministrazione sia Sabino Cassese
Volevo sapere
Da dal professor Tremonti al professor Barbera se foste voi presidenti del Consiglio chiama Eerste il professor Cassese a continuare il suo lavoro del il progetto di riforma della pubblica amministrazione grazie
Si prepara Raffaele bocciata del gruppo di Lecce
Ma la mia domanda veramente era rivolta al professor Cerea ed in particolare alla all'esercizio del gioco comunque la giro ugualmente ai professori qui presenti
E in all'ipotesi di riforma elaborata dalla alla Bicamerale in realtà per quanto riguarda l'articolo centodiciannove sembra seguire uno schema che di tipo diciamo finanza a seguito della spesa
Quindi una finanziamento che seguirebbe l'attribuzione delle competenze è questo
A mio avviso è e un limite alla possibilità di garantire diciamo l'autonomia alle alle regioni in secondo luogo questo sistema previsto attualmente da questo progetto di legge
Diciamo non è stato ben considerato per quanto riguarda le conseguenze nel
Potrebbero portare il bilancio dello Stato se essi se si prevede una compartecipazione tale che da coprire insomma tutte le spese trasferite alle regioni
E in secondo luogo la la seconda domanda che volevo porre era
Il sistema di finanziamento delle autonomie regionali speciali
Noi abbiamo visto nei grafici e nelle cifre mostra dal professor Cerea solamente le regioni a statuto ordinario non abbiamo visto le regioni speciali invece queste hanno bisogno di un trattamento del tutto particolare volevo sapere che tipo di di finanziamento sarebbe previsto per queste regioni
Grazie
Raffaele si prepari spesso forse per l'ultimo intervento Errico pronuncia il gruppo di Caserta
Avrei soltanto due semplici domande ai professori Barbera la prima lui faceva riferimento al la alla trasformazione in Stati Uniti amareggiati federale della della Spagna della Francia del Belgio queste modifiche istituzionali ci sono stata
è non per riprendere il facevo comune del paese diverso Italia che Sempre a caratterizzare da qualche cosa di
Diverso è di particolare
Ma proprio perché vogliamo inquadrare l'Italia in un contesto europeo perché nel nostro caso nella discussione dei problemi sul sul federalismo sul regionalismo ci sono stati sono state queste caratteristiche quasi folcloristiche questa difficoltà nel comprendere il dibattito
Questa prima domanda la seconda anche lei ha fatto riferimento a famosi negli artisti appunto da cui Salvemini Sturzo soltanto siano alcuni due
Credo che sia possibile onor del recupero loro contributo al pensiero federalista e se possibile questo contributo nonostante non breve periodo di tempo
Com'è possibile in quali forme quali caratteristiche grazie
L'ultimo intervento Giovanni Giovannelli Del Turco di Prato
Premesso che è auspicabile un forte decentramento alcuni dicono anche una dimissione dalla Costituzione in senso federale
E hanno diciamo dato che anche un IVA unanimemente accertate dello Stato federale
Debba prevedere una forma di aiuto non assistenziale da parte delle regioni più ricche alle regioni dove più povere disse quindi anche in grado diciamo un crollo dei vecchi metodi aiuto da parte del o dello Stato delle regioni del Mezzogiorno mirato
Alla costruzione di opere pubbliche possono rimaste come cattedrali nel deserto
Visto quindi la premendo dispensa la Cassa del Mezzogiorno quali possono essere in questo nuova organizzazione dello Stato italiano le forme di intervento
Do mirate ecco non assistenziale forme d'intervento non assestare mirate allo sviluppo delle zone depresse della del nostro Paese ecco questa domanda grazie
Allora domandava per rivolgere al professor Barbera massima espone faccio lo stesso
Il termine federalismo viene sempre più spesso associato al termine
Solidarietà e assistenzialismo dove tutte le forze sembrano essere a favore della solidarietà e contro l'assistenzialismo così che si finisce per perdere un po'il senso che alle ai due termini attribuiscono le varie forze ora spesso nel parlare di assistenzialismo sì menzione al fatto che lo Stato sia presente un po'dappertutto anche nelle attività produttive io volevo aver ben chiaro una infatti o c'è un un idea siamo tutti d'accordo o no sull'esigenza che secondo me si pone per lo Stato che segnerà costituire ora con il nuovo governo di separare
Distinguere proprio nettamente i due compiti che lo Stato deve avere cioè quello allocativo e quello redistributivo
Dove mi spiego subito lo Stato nel dal punto di vista locativo deve fare in modo che le risorse arrivino nel mondo nel modo migliore agli impieghi più produttivi non sfruttare le risorse per produrre quindi niente staff nelle attività industriali o in altre attività economiche
Invece deve intervenire nelle attività redistributive per creare vita cioè se qui siamo tutti e questa è l'opinione come si sale professor Monti rettore della Bocconi volevo sapere se lei la condivide se non la condivide come mai grazie
Professor Barbera presso
Pappalardo dalla prima domanda cioè quella è effettivamente la distinzione tra Stato federale Stato confederale
Probabilmente i due modelli sono quelli che venivano indicate da Carl Schmitt nel far Fasson sclera riferendosi alla federazione tedesca del mille ottocento alla Confederazione Pescara mille ottocentoquindici e alla federazione tedesca del mille ottocentosettantuno
Credo che quella distinzione sul piano teorico sia ancora valida distinzione queste
La Confederazione nasce sulla base di un trattato
Quindi sulla base di un rapporto di diritto internazionali
Il trattato è un incontro di volontà che regolato dal diritto internazionale che prevede anche la possibilità di rescindere il Trattato stesso
E quindi anche il diritto di successione storici ma anche verso Tremonti
Invece la Federazione questo è molto importante nasce sulla base non di un trattato ma di una costituzione
La Costituzione cose ricordiamocelo
E il momento di sanzione di una unità politica la Costituzione nasce sulla base della realizzazione di una unità politica cioè della volontà di essere
Stato
Ecco perché vi dicevo all'inizio quando
Ho iniziato il mio intervento che il federalismo
Come dice se ne stesse affetto s'e tensione verso L'Unità
Appunto questo il motivo per cui si hanno Stati federali come forme di un processo di integrazione il farsi Stato della Germania vuol farsi nazione degli Stati Uniti d'America
Processi che di disintegrazione dell'unità
Per arrivare ad una forma federale in realtà ne conosciamo pochissimi su quelle che indicavo prima
Uno che è stato un incidente rosa Cecoslovacchia durato pochi mesi l'altro che un processo in corso che quello del Belgio
Ciononostante possiamo anche usare perché guai le dispute terminologiche tutte biologiche avveniva nella scolastica medievale ed erano pericolosissimo no tante che un certo punto si disse Omes definizione est pericoloso
Se si vuol parlare di federalismo per indicare col federalismo un regionalismo forte va bene parliamo del regionalismo forte ispirazione federale il problema di intendersi sulla cosa
Sulla sostanza
Sotto questo profilo abbiamo lo ripeto Stati regionali che riconosco le comunità locali molti più poteri alle comunità regionali quanto lo riconosco gli Stati federali nel ai propri mentre proprie
Proprio l'ente tra l'altro poi abbiamo anche il caso di stati federale che si autodefiniscono confederazione come confederazione elvetica che non è una confederazione me uno stato uno Stato federale la stessa domanda
Stesso
Spezzo il la domanda perché la collega ad un altro e poi ci torno Gaudioso me l'ha chiesto
Invece Raffaele bocciato mi chiede
Perché il dibattito sul regionalismo Italia avuto caratteri così estremi che non sono stati presenti in Francia Spagna e Belgio stiamo attenti non è così in Belgio il sono sparati lungo le nelle piazze nelle strade negli anni cinquanta sono due comunità che non sono in rapporto di amorosi sensi sono quel fiamminga e quella vallone in Spagna caspita in Spagna c'è addirittura terrorismo basco
Quindi sono delle tensioni molto forte in questi Paesi in Francia no in Francia il regionalismo è stato introdotto un turismo tempo quello francese stato introdotto come prima riforma istituzionale dal dalle sinistre nel mille novecentottantaquattro ed è stato una grossa innovazione per quel Paese che era abituato a un centralismo di stampo napoleonico come si dice ancora per tanti paesi che hanno che sono accentrare è un regionalismo proprio rimasto debole la tradizione francese è una tradizione che è ancora legata a un'amministrazione centrale forte sono soltanto Parigi Parigi non è soltanto la capitale non è come Roma la capitale Parigi ieri è un centro di unificazione nazionale del citato all'inizio il mio discorso il rapporto difficile giacobini e girondini no passando da Parigi il rapporto difficile
Beh in Italia però c'è anche un altro fatto da considerare che in realtà e dietro l'espressione federalismo avvolte c'è più una metafora
C'è più metafora che un'effettiva richiamo a una struttura federale lo Stato
Se andiamo a guardare
Prendiamo la lega nord no lega nord è un movimento politico non voglio fare sull'analisi che dietro cui ci sono diverse cose e contemporaneamente un movimento di rivolta fiscale
E un movimento di protesta politica documenti in cui imperava il Caf in cui sembrava la democrazia bloccata ed è anche un movimento regionalista perché ha riscoperto le identità regionali
E ha riscoperto ed interregionali proprio nel momento in cui andavano avanti i processi di massificazione che che omologazione culturale a livello habitué planetario
E
Quindi in realtà dei test sul federalismo c'è tutto ce la protesta fiscale perché si pagano più tasse per
Dico focalizzando al massimo spese che vanno a farsi il Meridione canale clientelare di spesa nel Mezzogiorno anche se poi questa spesa se andiamo a guardare
I i dati e meno imponente di quanto non appare e e nello stesso tempo ancora metafora per dire vogliamo più libera e più liberismo meno intervento statale Mattia presente che di per se stesso il non necessariamente noto come
Locale porta maggiore liberismo ci sono Formenti deve federalismo che hanno accentuato gli interventi
Delle dei lender Rondelli negli stati membri tre federazioni
Perché ciò troviamo ci pare avvolto municipale significa vincolo maggiori vincoli no sotto certi comuni che vincono tutto quindi e bisogna anche intendersi dietro l'espressione che cosa sì vuol dire
Spesso
Lo stesso Moccia atto mi chiedeva come possibili attualizzare il contributo di Pato sul federalismo di meglio visti come Sturzo Salvemini io giungevo prima Guido dorso
Sì e c'è questo paradosso Italienne il federalismo è nato collegato al pensiero meridionale quando c'era una questione meridionale il federalismo e tornato in auge quando è sorta la questione settentrionale
Speriamo che diventi come avete scritto nel vostro convegno il federalismo o regionalismo come questione italiana speriamo che diventi una questione Italia
E e contributo di queste meridionalisti può essere importante può essere importante soprattutto in nel recupero di questo pensiero mi di una lista in omento in cui il De maggior resistenza al regionalismo forte al federalismo chiamiamola come vogliamo vengono da regioni meridionali
Timorose di perdere
Quel
Quella protezione qui influssi di risorse finanziarie che sono necessari a queste a queste regioni io continuo a ritenere con Guido dorso che soltanto lo lo sviluppo di una forte autogoverno
E quindi di una riforma del sistema politico locale in Meridione posso portare le premesse per l'ulteriore sviluppo ormai non è più tempo di assistenzialismo è tempo di autogoverno
Se riusciamo a ad avere quei cento uomini d'acciaio del meridione di cui parlava Guido dorso se riusciamo a rinnovare il ceto politico meridionale se potrà darsi capacità di autogoverno si porranno le premesse per uno sviluppo del
Mezzogiorno con tutte le difficoltà che sappiamo ci sono nel economie il tipo dualista
Gli odioso mi chiedeva
Se l'Italia è matura per un sistema tipo quell'inglese
Qui ci riferiamo al sistema nazionale inglesi democrazia britannica in cui ci sia chi governa e chi controlla
Da alcuni anni a questa parte mi pare ci stiamo battendo per questo il referendum referendum elettorale avevano proprio questo scopo per cercare di seguire il modello Westminster cioè di una democrazia maggioritaria la democrazia cioè in cui i cittadini scelgono una maggioranza di governo
E
E con un sistema uninominale tipo maggioritarie possibile che si creino schieramenti alternativi io credo che un passo in questa direzione l'abbiamo fatto
Al di là della delusione perché io posso avere perché hanno vinto di progressiste un
Un passo in quella direzione lo si è fatto per la prima volta in questo Paese si comincia a discutere i programmi perché si è discusso di programmi Erode programmi alternativi tra di loro
Per la prima volta c'è stata una maggioranza che ha avuto una chiara indicazione da parte del corpo entrate per governare che poi questa maggioranza sia ancora
Non in grado di esprimere tutto un potenziale di governo perché c'è una contraddizione che esploderà quanto prima secondo me tra il programma federalista la Lega e il programma del momento sociale questo dipende dal fatto che i processi non si possono inventare
Inventare in un giorno il modello Westminster però presuppone anche un altra cosa che quando ce l'inumana votare scelgono direttamente il governo di fatto quando si va a votare nei paesi democrazia maggioritaria si sceglie tra il governo Meggiorin governo Kinnock tra il governo collocano la fonte Emilio noi mettiamo anche la Germania fai democrazia a esito maggioritario anche se il sistema elettorale e
E proporzionale come anche la Spagna a un sistema proporzionale ma esito maggioritario proporzionale formalmente perché sono piccole circoscrizione senza recupero
Dei dei resti e in Spagna i cittadini sono andati a votare scegliendo tra un governo Consales un Governo Aznar regola con salse vinto anche se la maggioranza risicata
E ecco questo ancora in Italia non è possibile non è possibile infatti non è da escludere che si riprendano diritti d'
Per la Presidenza del Consiglio che ci hanno deliziato negli anni del pentapartito ricordate De Mita Spadolini Craxi e così via
Non vorrei che anche qui si ponga il problema Berlusconi
Eccetera eccetera
Per completare questa riforma bisognerebbe collegare alla scelta una maggioranza l'indicazione preventiva del premier c'è quella che viene chiamata
Comunemente elezione diretta del premier stando attenti però che anche qui dietro espressione ricevette il premio ci sono cose tra loro profondamente diverse
Perché una cosa è avere un premier che si è collegato ad una maggioranza questo realizza il modello questo mistero altra cosa invece avere un premier che viene letto prescindendo maggioranza si forma in Parlamento queste per capirci vado per la crisi Miceni poi devo prendere un treno diverso quello che si realizza nel
Nei comuni del continente italiano collezioni detto il sindaco da quello che si verifica in Sicilia con l'elezione diretta del sindaco con due schede tra loro separate
Se si dovesse andare elezione diretta del premier non collegato a maggioranze non avremmo il modello forte di questi misteri in cui c'è un premier che ha la possibilità di controllare una maggioranza ma avremo un sistema tipo quello americano che è un sistema
Peppola contrariamente a quello che si ritiene il sistema americana un sistema di governo debole forte in politica estera ma debolissimo Tripoli
Dica interno il premier inglese conta molto di più prescelte pulite interno di quanto conti il Presidente americano c'è febbre passi indietro
Se andassimo a quel modello
Spero che l'opposizione
Sia in grado di svolge un'effettiva funzione di controllo alla quale non siamo abituati perché in Italia sono prevalsi i modelli tipo consociativo altra
A proposito del Westminster cioè esigenza Della bipoli trazione io ho simpatizzante otto il professor Tremonti quando si è posto il problema debole
Sono i giornali nei giorni scorsi che questo centro Kane effettuano Maria rispetto alla P polizza azione che
è propria dei modelli
Maggioritarie scegliesse e si collegasse o alla sinistra per fare un'opposizione alternativa destra o decidesse di appoggiare
Come necessari critica ovviamente
Il centrodestra nella la sua
E sui programmi
Lei intendiamoci nel sistema giudiziario gli elettori di centro hanno un grande ruolo perché sono elettori che non hanno rigide appartenenze è un voto d'opinione un voto che si sposta a secondo dei programmi ed i risultati dei governi ora sulla posizione di destra centro sud ma con il ora su una posizione insiste centro mentre non c'è lo spazio per i partiti di centro fatti parto liberale inglese ha scarsa consistenza così come il partito liberale
Tedesco
Il
Il contributo a legge cento quarantadue del novanta allo sviluppo dell'autonomia centoquarantadue novanta ha fatto fare dei passi importanti a delegificato
L'attività dei comuni acconsentito con gli statuti i comuni avessero maggiore flessibilità a
Ha ridotto i controlli però era una legge insufficiente per diversi motivi intanto perché non prevedeva la legge la riforma elettorale per la quale si è dovuto poi
Fare un referendum successivo e poi perché
Dicevo prima ha cercato rivitalizza le Province che secondo me non merito mi è servita Rizzato il che non significa non cita nessun ente intermedio fra Comuni e Regioni però l'ente intermedio riallaccia Sturzo
E e al modello siciliano che deve essere il frutto di una libera associazione dei Comuni in Sicilia non esistono le Province esistono province regionali che dovrebbero essere poco in pratica così non è stato dei libri secondo il modello Scozia dei libri consorzi Track
Comuni questa e la Provincia Regionale io penso che un processo federativo che debba anche coinvolge il Comune non può imporre in maniera astratta dei
I confini e non posso potuto collegare come fa continua fare nonostante tutto la legge centoquarantadue amministrazione centrale lo stato e ente intermedio
Per quanto riguarda invece le aree metropolitane città metropolitane l'acido quando aveva previsto una soluzione che io ritengo valida
E la soluzione europea per le cinque aree metropolitane più grandi sulle altre sette Roma
Napoli Milano Torino Genova Firenze Bologna Bari cioè un modello a doppio livello
In pratica il modello di Londra fino alla riforma la controriforma signora Thatcher
Cioè e
Implica un secondo London per e i grandi servizi di area vasta e boroughs per la gestione di servizi alla persona
Quindi una città doppio livello o il modello parigino la ville e gli arrondissement
Appunto perché e gli attuali comuni di queste grandi città che insistono su queste città sono o troppo grande
Per la gestione di servizi alla persona pensato il Comune di Milano o troppo ristretti per la pianificazione del territorio Comune di Milano non è in grado di pianificare proprio sviluppo perché e attorniato da centodue comuni se non ricordo male
Perché lo stringono in una morsa e quindi bisogna scindere le funzioni la parte attribuito a un livello più alto le altre a livello più basso però questa parte legge centoquarantadue è rimasta in atto
Ma
è rimasta inattuata per diversi motivi forse perché il modello troppo rigido e qui faccio autocritica perché io sono io ho presentato quel
Quelle proposte degli emendamenti che profuma accettate dalla
Dalla commissione ma anche perché e un processo quello processo erano previste le scadenze ben precise che toccava troppi interessi
Toccava gli interessi dei comuni gli interessi delle province d'interessi da Regione toccava gli interessi e la Regione che avremmo dovuto dare attuazione alla legge perché la creazione di
Nella città metropolitana forte modelle questo richiamo brevemente Città metropolitana e comuni metropolitani Città metropolitane ai comuni urbana
La Provincia era assorbita dalla città metropolitana
Dicevo intanto turbava l'interesse e la Regione costruire un governo metropolitano forte significa creare un centro forte
Dialetti con i confronti tra regioni e regioni deboli non non se la sentono di di avere un governo metropolitano forte al proprio interno
Toccava gli interessi del comune capoluogo perché il Comune capoluogo doveva essere superato dalla città metropolitana da trasformarsi in qualcos'altro
Toccava gli interessi dei comuni minori che praticamente se prostatiti
O assorbiti o declassati idea
Adoro Handis manda e veniva tocca gli interessi della provincia
Quindi tutte queste piccoli interessi messi in
Che ne hanno fatto naufragare questa riforma il che ecco ci porta all'ultimo tema poi ho finito credo
Che cioè
Un qualunque decentramento usiamo l'espressione più corretta qualunque sviluppo delle forme di autogoverno presuppone un potere politico centrale forte
Un potere politico centrale debole che non sia in grado di seguite questo processo di sviluppo delle Autonomie
Locali impensati ecco perché io ritengo corretta un'esigenza che è stata portata avanti in questi ultimi
Settimane che cioè essi abbia contemporaneamente forte una forte organizzazione regionale o federale
Ma anche un rafforzamento del sistema centrale di governo ma questo quintetto anche molto bene nella relazione
Se si dovesse andare ad un forte decentramento una forte organizzazione regionale con un potere politico centrale debole non solo si porrebbero le premesse per la disgregazione dello Stato ma direi che a quel punto lo stesso potere politico centrale debole farebbe di tutto per impedire il decollo delle Autonomie regionale quello che è avvenuto in questi anni
Cioè non è possibile che dentro un un involucro fragile si creano dei
Delle strutture di autogoverno forti sono due elementi che si tengono a vicende possibile avere un potere centrale forte se sia un forte auto-governo locale è possibile avere un forte Otok
Vernon locale se sia un potere centrale forte sono due momenti dialettici che si tengono strettamente tra di loro come in Germania come negli Stati Uniti come in altri Paesi a forte
Sviluppo di autogoverno locale non so non so se ho risposto a qualche domanda
Prego
Sì io non avevo esposto che pensavo fosse più congeniale al professor Tremonti questa domanda però
Se Giuseppe non c'è dubbio che
E
Lei diceva da fondista indistinte tra funzioni lo capì e funzione redistributiva no non è questa domanda sulla sul sul mezzogiorno
Come si chiama
Ricco ricco ricco
Ah c'era già il professor Tremonti
Posto che un alimento accertato che anche lo Stato federale prevedere una forma di aiuto non assistenziale per regioni meno ricche quali possedesse concrete modalità che ospita bene questo aiuto assuma dopo il fallimento esperienze con la Cassa per il Mezzogiorno
La commissione bicamerale aveva già previsto degli strumenti uno e l'accordo di programma cioè realizzare degli interventi sulla base di una concertazione tra il potere centrale e la regione interessata evitando quello che è accaduto in questi anni evitando quella caduto in questi anni fece molti interventi veniva operati dal centro scavalcando la volontà reso una ma questo perché perché c'è uno dei canali perversi canali che sono prendete finì nelle aule dei tribunali che portavano ad un
Ad un intreccio tra
Centri di potere locale impresa mediatori commissioni parlamentari apparati ministeriali saltando le regioni o coinvolgendo me coinvolgendo anche se la spirale perversa
Ci sono varie forme l'esperienza per esempio intensi nei in gli Stati Uniti degli aiuti finalizzati sulla base anche di programmi presentati dalle singole regioni si possono trovare forme forme e modi quello che certi e che se vogliamo mantenere unita politica di questo Stato io credo dobbiamo mantenerla proprio perché in questo modo è possibile aprirsi alla un all'Unione Europea non si può non tenere conto che ci sono delle regioni che vanno sostenute nel loro sviluppo non assistiti ma sostenuto lo sviluppo d'altro canto la stessa Comunità europea
Prevede forme di intervento per il riequilibrio regionale
So se ho risposto
Le chiedo scusa se se no perdo un tre non riesco ad arrivare a Bologna questa sera vi ringrazio ringraziamo il professor
Pratica concludiamo il professor Tremonti ha dichiarato che
Concorda perfettamente nella posizione di Barbiera abbiamo fatto coincidere ed ecologico
Il pullman si aspettano alle ore sette a piazza Castello dove ci hanno lasciato questa mattina quindi e ora anche di andare
Sarà abbiamo fatto