Il treno delle riforme istituzionali resta fermo. Intervista a Marco Di Maio (IV)

Radio radicale siamo con Marco Di Maio d'Italia viva per parlare del del treno delle riforme che è rimasto fermo alla stazione e non è partito mai dopo il voto sul referendum sul taglio dei parlamentari
Ieri c'è stata mi sembra una una riunione vi siete visti insomma però non s'è mosso niente allora qual è lo scoglio e perché è tutto bloccato
Ma tanto voglio precisare che non l'abbiamo bloccato assolutamente nulla non ha detto niente no no no ma non è certo una cosa che ha detto lei ma che abbiamo invece letto non non certo sentito davvero dalle sue parole ma che invece abbiamo letto in varie ricostruzioni fatte anche da alcuni colleghi il nostro obiettivo intervenire in maniera ambiziosa
Sulle
Modifiche necessarie per adeguare il nostro sistema a fronte della riduzione del numero dei parlamentari e a fronte di criticità ormai diciamo acclarate ingestibili esplose in tutta la loro gravità
Pensiamo al bicameralismo che non sta funzionando perché sono in è lungo l'elenco dei provvedimenti esaminati da una sola Camera siamo in un monocameralismo di fatto pensiamo a tutto quello che è successo nel conflitto tra Stato e Regioni durante questa pandemia quello che sta continuando a succedere
Per cui noi riteniamo che di fronte alla prospettiva di lavoro di ancora quasi due anni e mezzo che questa legislatura ci offre non ci si possa limitare alle piccole modifica i piccoli correttivi
Fino ad ora previsti che sono già che ci vedono d'accordo nel novanta per cento del contenuto ma il punto è è ciò su cui noi chiediamo un passo in avanti uno scatto e mettere in campo un progetto organico una visione di insieme
Far politica c'è la politica non si limita a gestire l'oggi e capire
Cosa si purtroppo cosa si può fare per
Andare avanti nei prossimi tre mesi no ne vorremmo lasciare al termine di questa legislatura un impianto istituzionale e costituzionale
In grado di tracciare un solco su cui continuare a lavorare anche nella legislatura successiva cioè cominciano a trasformare veramente restituzione e istituzioni del nostro Paese siamo dicendo che il copy cambia tutto
Allora non possiamo pensare che istituzioni che già stavano segnando il passo prima della pandemia e ora lo stanno veramente mostrando tutte le loro specificità vengano lasciati immutati e quindi noi chiediamo di intervenire su bicameralismo Titolo quinto non per un vezzo o per bloccare come è stato detto
Ma perché pensiamo che serva in questo momento un po'più di ambizione di quella che vediamo tra alcuni dei nostri partner di governo ecco quindi secondo lei il il nodo principale quello del bicameralismo perfetto
Oltre che somma agli altri temi su cui vi siete sfilati la legge elettorale il conflitto di interessi il voto ai diciottenni
Pertanto il conflitto di interessi diciamo viaggia su un binario differente da questi temi pensiamo che come riguarda anche l'eleggibilità dei deputati certo riguarda anche il fatto che non si possono come prevede il testo attuale
Per la legge sul conflitto di interessi penalizzare i liberi professionisti ed imprenditori persone che hanno costruito un percorso professionale
Se si vogliono candidare in politica devono abbandonare tutto loro percorso non pensiamo che questo sia una cosa intanto costituzionale e poi che sia il modo di favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica
Noi diciamo ribadisco
Non ci sfidiamo dalla sfida anzi la vogliamo rendere ancora più ambiziosa e utile al Paese quindi la legge elettorale
Ad esempio è sicuramente un aspetto importante ma vorremmo che tutti questi piccoli tasselli perché parliamo di piccole modifiche ad esclusione della legge elettorale Clemente è molto più importante ma non è costituzionale
Vorremmo inserire una visione complessiva
Una visione d'insieme e e non è peraltro una richiesta solo nostra il Partito Democratico presentato addirittura una proposta di legge depositata su come riformare il Parlamento quindi evidentemente un'esigenza c'è altrimenti dovremmo pensare che è stato una manovra solo di facciata
Per giustificare il sì al referendum
Poiché credo che non sia solo una manovra di facciata e ci sia una sostanza andiamo vederla questa sostanza due anni di lavoro di tempo sono tantissimo anche in politica possiamo fare molte cose possiamo essere più ambiziosi delle piccole modifiche alla base regionale o circoscrizionale del Senato o alla modifica del collegio dei grandi elettori del Capo dello Stato cerchiamo di essere un po'più ambiziosi
Allora io la la ringrazio della sua disponibilità prece un po'spiegato perché il treno delle riforme non parte ringrazio Marco Di Maio d'Italia viva grazie