Scoprimento di una targa a ricordo dei magistrati, degli avvocati e del personale giudiziario dispensati dal servizio e radiati dall'albo a seguito delle leggi razziali del 1938 - 39

Nato
Elisabetta Casellati con la sua presenza c'è un'ora e dagli giusto significato a questa assai sentita cerimonia do immediatamente la parola al presidente del Senato
Buongiorno a tutti
Ho accolto con grande piacere e convinzione l'invito a partecipare a questa significativa cerimonia vinti intitolazione
Di una targa il sacrificio di avvocati
I magistrati di personale amministrativo radianti o dispensati dal servizio per le leggi razziali del mille novecento trentotto del mille novecentotrentanove saluto e ringrazio la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane noi nei disegni rappresentanti della Comunità ebraica di Roma il presidente della corte d'Bello di Roma Giuseppe Meliadò il Presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Roma Antonino Galletti tutte le autorità presenti ritrovarci quest'oggi significa dare un segnale forte quello di ricordare che proprio nei momenti di maggiore difficoltà e di maggiore sofferenza per l'intero Paese che occorre fare a nello ai valori sui quali si fonda la nostra Democrazia repubblicana
La forza e l'energia che derivano dalla condivisione di queste comuni radici rappresenta hanno la sola possibilità di intraprendere un solido cammino di rinascita ancorato al nostro passato meno ore del presente e positivamente proiettato nel futuro un percorso che dobbiamo fare insieme del gesto che stiamo compiendo ce ne offre una preziosa opportunità
Un gesto importante perché si svolge in un luogo importante il palazzo di giustizia propria ricordare che solo una società giusta è una società che costruisce il suo futuro solo una società solo in data sulla piena realizzazione dei diritti fondamentali di libertà di eguaglianza è una società forte in grado di vincere ogni crisi un gesto importante e solenne perché ci costringe ancora una volta a fare i conti con la nostra storia e per noi un obbligo morale duetti anonimi individuo dove a maggior ragione per i rappresentanti delle istituzioni del nostro Paese per questo esseri viale conoscerei promuovere iniziative di approfondimento così come incoraggiare lo studio e la ricerca la conoscenza è il presupposto essenziale per una cittadinanza consapevole attiva di cui il Paese ha una grande necessità soprattutto in momenti così complessi e così drammatici come quelli di oggi io stessa sono stata colpita dalle storie delle donne e degli uomini di legge perseguitati dal regime fascista dalla loro forza dal loro attaccamento alla libertà dalla loro errori date in ogni ansa c'è poi una data che si impone la nostra memoria il diciassette novembre mille novecentotrentotto il giorno in cui l'Italia dopo la pubblicazione del Manifesto della razza si avviò per essere uno Stato razze viale razzista al contempo ulteriormente rafforzato il disegno prefigurato negli anni precedenti di depotenziare l'autonomia della magistratura e la libertà della professione forense
Sui in tal modo Breve il passo verso una concezione della della legalità coincidente del tutto con la volontà dello Stato non con i precetti fondamentali di giustizia ed equità in questo contesto il regime all'indomani dell'approvazione delle leggi razziste procedette rapidamente
Alla epurazione dei magistrati ebrei alcuni dispensati dal servizio altri collocati forzatamente a riposo molti esclusi dal concorso in magistratura
Numerosi furono quelli che pagarono con la vita la loro opposizione al regime tra questi il giovane uditore giudiziario Mario Finzi che dispensato dal servizio si dedicò all'inizio segna mento presso una scuola ebraica e all'assistenza dei rifugiati ebrei in Italia per essere poi arrestato nel marzo del mille novecentoquarantaquattro e deportato nel campo di via vinse Birkenau dove morì nel febbraio del mille novecentoquarantacinque stessa sorte toccò centinaia di avvocati cancellati dagli albi e privati del diritto di esercitare la professione
Vorrei qui ricordare anche per il suo legame con la città di Roma dove si laureò svolse parte del praticantato Amalia Fleischer la sua biografia la storia esemplare di una donna intelligente combattiva e coraggiosa superando molte difficoltà personali gli ostacoli burocratici
Riuscire ad iscriversi all'albo degli avvocati la sua determinazione e la sua conquista sono l'emblema della firma volontà delle donne Med inizio Novecento di esercitare il ministero forense nonostante le ostilità e nonostante i pregiudizi sociali
Al raggiungimento di quel traguardo professionale seguiti però la repressione nazista che portava ma anche alla deportazione nel campo di sterminio io di Auschwitz dove il sei febbraio del mille novecentoquarantaquattro si persero le sue tracce la memoria collettiva la memoria condivisa di queste storie non è retorica commemorazione
è l'esercizio di quella che è stata definita una memoria attiva secondo i principi di verità secondo i principi di responsabilità
Si rivela cioè il più prezioso strumento di crescita civile e culturale su questa memoria sono state poste le basi della nostra Costituzione repubblicana in queste testimonianze questi sacrifici risiede il suo valore perenne come ci ricorda infatti la senatrice Liliana Segre l'autentico valore della nostra Costituzione può essere attrezzato
Davvero solo in ragione di un approccio in cui il culto della legalità non vada mani disgiunto dalla memoria del tributo di sangue e di dolore che è costata la fondazione della nostra arresto pubblica stringiamoci dunque attorno ai principi di libertà sul cui e così costruita la nostra democrazia e guardiamo al futuro con speranza vi ringrazio
Stiamo inizio agli interventi interventi che dico sin da subito per l'impegno e il presidente del Senato vanno contenuti in tempi rischio sì inizia da me appunto ringraziando ancora una volta aperta la sua partecipazione il presidente del Senato e tutte le autorità presenti questa giornata
è una giornata della memoria del ricordo che vedeva nella targa che oggi si riparava i torti subiti ma cosa ripariamo oggi dichiariamo essenzialmente no intanto solo con la giustizia e gli uomini ma con la forza del ricordo questi a un tribunale questo ufficio giudiziario fra i più importanti forse il più importante d'Italia
Da questa porta ogni giorno passano tanti avvocati giovani e vecchi tanti magistrati giovani e vecchi tanti operatori di giustizia giovane vecchi
Da oggi in poi all'anno piacere o saranno sbrigati a vedere quella targa che ricorda appunto uno dei momenti più tragici e sofferti
Della storia del nostro Paese
E appunto per questo noi oggi avremmo voluto fare una cerimonia diverso la cerimonia più ampia ma abbiamo comporta assieme agli a vocati di Romina semi all'Unione delle delle comunità ebraica e va anche voluto superare ogni ostacolo perché abbiamo ritenuto che quando si tratta di valori fondanti della comunità Faroni fondanti va superato ogni ostacolo e questa cerimonia sobria che son N testimonia importanza dei valori che oggi ricordiamo
Grazie ancora presidente Casellati do ora la parola al presidente
Il figlio dell'ordine degli avvocati
Grazie saluto innanzitutto le autorità religiose civili e militari
Mi piace iniziare questo breve saluto ricordando una frase di Primo levi sulle leggi razziali
E se di fragrante scrittore furono provvidenziali per me ma anche per gli altri costituirono dimostrazione per assurdo della stupidità del fascismo
Sì ero mai di forma dimenticato il volto criminale del fascismo quello del delitto Matteotti rimaneva da vederne quello sciocco
Certo il volto sciocco del regime ci indicava Levi ma anche l'odiosa acquiescenza della società civile vorrei aggiungere dinanzi a una serie di provvedimenti discriminatori che troppi in silenzio accettarono senza levare una voce di critica di protesta
Dal mille novecentoundici il nostro ordine forense ha sede presso la Suprema Corte di Cassazione
In pochi sanno che la nostra Hall avvocati dove si svolgono le ad un ANSA consiliari le cerimonie all'attività formativa nel mille novecentotrentanove fu teatro di un'odiosa discriminazione
Proprio lì fra quegli scranni il tredici dicembre del trentanove nella loro sede del sindacato fascista avvocati e procuratori di Roma
Il direttore del sindacato in applicazione della legge mille cinquantaquattro del trentanove che regolava l'esercizio dalla professione
Da parte dei cittadini di razza ebraica
Dispose la cancellazione dall'albo e la iscrizione di solo coloro che avevano ottenuto la discriminazione che avevano chiesto di essere iscritti
Nell'elenco aggiunto badate bene di quello che veniva definito l'albo dei procuratori dei professionisti di razza ebraica discriminati questa era proprio il nome del dell'elenco aggiunto
Già nel quarantacinque in quell'Awlaki riconsacrata la giustizia gli avvocati di Roma apposero una targa
A perenne ricordo degli uomini liberi che il Tribunale speciale mandava gli ergastoli o a morte per aver rifiutato il viveur servile in nome dell'umana libertà
L'avvocatura romana dunque da tempo assunto una posizione chiara e netta sull'orrore delle cosiddette leggi razziali che sarebbe meglio definire per quello che sono ovvero razziste degli anni trentotto e trentanove
Precedute dalla pubblicazione nel luglio nel trentotto del Manifesto della della razza
Noto anche come manifesto licenziati razzisti che prevedeva al punto uno che le razze non ma ne esistono e al punto sette che è tempo per gli italiani si proclami no francamente razzisti le leggi razziali furono abrogate solo dopo l'armistizio nel quarantatré con apposita clausola che ne impedì che ne prevedeva la l'abrogazione ma la completa eliminazione nel nostro ordinamento è proseguita anche negli anni successivi fino ai nostri giorni
Oggi la famiglia forense romana è quello del distretto che oggi rappresento insieme alla magistratura della corte ha voluto ribadire con forza attraverso la targa che inaugureremo un ogni assoluta contrarietà alla discriminazione vi è più se basata sulla razza o sulla religione
Gli avvocati quali custodi primi dei diritti e delle libertà riaffermano l'impegno a lottare contro ogni forma di discriminazione un impegno con il giorno viene testimoniato con l'attività quotidiana
Svolta nei giudizi a tutela dei nostri assistiti e con l'impegno sociale che ci vede presenti nelle carceri nelle scuole in ogni ambito dove opportuno rappresentare i principi di legalità e giustizia in modo libero e senza condizionamenti
Condi con la dignità l'onore la dirigenza previsti dalla nostra legge professionale dal Codice deontologico
Il nostro impegno travalica i confini nazionali si spinge a tutelare sempre ovunque la libertà il rispetto dei diritti umani
Ieri abbiamo celebrato la giornata contro la violenza sulle donne e in questo momento voglio ricordare prima di chiudere tre grandi campionesse l'avvocatura che oggi testimoniano con la vita e col sacrificio l'attualità dei principi che vogliamo riaffermare
La collega Annan al Barassi uccisa lo scorso dieci novembre sulla strada principale di Bengasi perché si contrapponeva dice visti al potere dei militare imposto con la forza
La collega di origine curda è brutto in teak impegnata nella difesa dei diritti umani è morto poco più che quarantenne in Turchia lo scorso ventisette agosto dopo duecentotrentotto giorni di digiuno per aver chiesto un processo equo mentre la sua richiesta l'appello era ancora pendente all'esame della Corte
Suprema della Turchia
Infine la collega iraniano Nasrin Sotudeh
Militante per i diritti umani e vincitrice nel due mila dodici del Premio Sakharov per la libertà di pensiero recentemente liberata solo temporaneamente dalla prigione femminile
Dove sta la detenuta perché condannata nel marzo del due mila diciannove a trentatré anni di carcere centoquarantotto frustate
Oggi pomeriggio il consiglio e l'ordine assumerà un provvedimento con il quale ex tunc verranno annullati tutti i provvedimenti discriminatori assunti e con forza ci impegniamo arrendere attuale il messaggio la testimonianza perché fatti del genere non si ripetano più e perché non ci siano più discriminazioni grazie
Prendeva la parola alla dottoressa Noemi Disegni presidente dell'Unione delle comunità ebraiche Italia
Illustrissimi presidente del senato Casellati presidente della corte d'appello miliardo presidente dell'ordine
Degli avvocati di Roma Galletti cara Presidente dure che è l'ora disegni lustri autorità presenti amici dell'Associazioni giuristi ebrei
Carissimi nonno Ettore disegni e nonno Jacob sacerdote detto Pino
Oggi dedichiamo un momento di memoria a coloro che sono stati radiati dall'albo dispensati dal servizio nel novembre del trentanove perché nati ebrei giudicati con un processo sommario per direttissima a loro insaputa e offesa non per aver commesso un illecito disciplinare o penale
Delibere adottate puntualmente in ossequio a leggi e circolari che emanate in pochi mesi completando unite perché è iniziato in realtà molti anni prima con un preciso piano di propaganda e strumenti del regime fascista
Unite perché rappresenta un apice legislativo di secoli e secoli di persecuzioni antiebraiche antisemitismo sempre estrinsecata
Inediti e decreti leggi che nulla avevano di quel sacro principio di legalità che hanno infatti dato l'ultimo sigillo per legalizzare la persecuzione lo sterminio
Quest'oggi arriva dopo oltre ottant'anni per condividere con ogni passante di queste Aule
Un messaggio di forte condanna pronunciata coralmente con chi oggi rappresenta le medesime istituzioni assumendosi la responsabilità di agire nel segno opposto facendo memoria di questa storia
Storia fatte di mille singoli professionisti e famiglie nelle minute nelle immense decisioni che saranno chiamate possono già chiamate ad adottare la targa qui posta e l'annullamento della delibera di allora da parte del consiglio dell'ordine
Non cancelleranno quanto avvenuto quanto ancora oggi presente che riemerge con nostalgiche negazioni ma certamente ne esprimono il chiaro disconoscimento e rigetto
Noi siamo cui al vostro fianco con i nostri ricordi indelebili taciuti o narrati con l'eco della sofferta ingiustizia subita dai nostri genitori nonni e bisnonni
Che arriverà queste coi nostri figli nipoti e pronipoti
Sia un qui con le nostre pretese di legislazioni tutt'oggi da correggere da avverrà azioni applicate con il medesimo rigore la Shoah in Italia non è stata solo l'opera dell'occupante nazista non si è perpetrata solo nei crematori di Auschwitz
Ma anche in Italia in campi italiani da italiani credenti nel fascismo semplicemente indifferenti con criminali nel dopoguerra quasi mai giudicati con Aule di colti silenziose
Questa la responsabilità di una memoria se davvero si vuol dire e sentenziare un mai più
Alla memoria di tutti i deportati dei sopravvissuti alla memoria dei giusti che li hanno salvati o accuditi nonostante le leggi vigenti
Rispondendo al precetto più alto dell'uguaglianza e dignità degli uomini tutti
Alla vita di tutti i nostri discendenti grazie
Grazie
Prendeva la parola non altrettanto dure che lo presidente della comunità ebraica di Roma prego
Cara Presidente
Sentiti i presidenti
Tutti voi Bongiorno fra momento davvero emozionante quello per la cerimonia di questa mattina e lo scoprì mento di questa targa ricorda una pagina terribile della storia degli ebrei a Roma
Da pagina contrassegnata da una persecuzione solo preludio dei fatti che occorsero negli anni successivi
La reazione degli avvocati ebrei insieme all'espulsione dei magistrati e membri del personale e giudiziaria dal presentato una ferita incancellabile e indelebile nella memoria della comunità ebraica
Nella memoria della comunità ebraica e dell'intera società italiana che oggi in qualche modo rimette un po'd'ordine su quello che giusto e quello che non è stato giusto
In questo luogo in questo momento voglio ricordare un mio predecessore un po'fuori presidente della Comunità ebraica di Roma all'epoca proprio dei fatti anche lui radiate discriminato servitore dello Stato per fede vocazione non volle credere all'infamia del tradimento del paese che aveva contribuito a costruire nemmeno dinanzi a Kappler che lo ricattava chiedendo lì e consegnando di cinquanta chili d'oro per la salvezza degli ebrei di Roma
Ugo Foà non tradì il convincimento e l'idea di giustizia in quel momento non comprese la gravità dei fatti e AN purtroppo
Quella che si terrà pompiere si compie
Dopo Milano Torino Ancona e Genova anche a Roma si condanna finalmente la radiazione che questi e tanti altri l'opposizione di una targa in memoria di questa triste pagina nella nostra storia un atto certamente riparatore ma che non può retroattivamente cambiare la storia ma rimetterci in una giusta via
Una giusta via
Che è stata comunque perseguita in questi anni
Non è e non è solo una targa che ha impedito a tanti altri avvocati a tanti altri magistrati a tanti uomini di legge di continuare nel percorso della giustizia
Molti di loro li vedo qua fra noi compagni di battaglie compagnia ancora
Di cui il perseguimento di valore di giustizia e di uguaglianza
Di identità di condivisione che la nostra Costituzione contiene Mellory moniti e a tutti questi avvocati che oggi per le questioni che ben conosciamo non possono essere qualche deve andare il mio ringraziamento e che siano le loro reazioni di esempio anche per coloro che leggeranno questa targa e nella solco della fiducia della speranza che deve essere il nostro monito che deve essere la nostra guida voglio dedicare questa mattinata a un ragazzo a un giovane giurista Daniele fuori e il nipote anzi il pronipote di Lupo che nonostante la vicenda personale e familiare che l'ha colpito e nonostante quello che questo Paese avesse voluto produrre per il destino degli ebrei e oggi un italiano
Un italiano libero che si dedica a perseguire la giustizia grazie
Chiude gli interventi dottor disegni gradino cabrio di Roma
Buongiorno e vi ringrazio per questa importante iniziativa quando si è cominciato a discutere di questa iniziativa che partiva nell'ambito dell'ordine degli avvocati era stata appena pubblicato un libro importante intitolata il registro
Di Annalisa Capristo e Giorgio Fabre
Che aveva praticamente trovato presso gli archivi
Il registro della Corte dei Conti in cui erano assegnati annotati con estrema precisione tutti i decreti di espulsione dalle carriere dello stato dei dipendenti di reazione per centinaia e centinaia di nomi
A questo punto ho suggerito che questa che questa che questa memoria fosse dedicata non soltanto agli avvocati che erano dei professionisti liberi professionisti ma anche a tutti i dipendenti nel mondo della giustizia
Che comprendevano magistrati alti magistrati magistrale inizio carriera e anche semplici dipendenti e qua per una diciamo per una vicenda personale tra questi semplici dipendenti c'era anche mio nonno Elia disegni il padre di mio padre che era cancelliere al palazzo di giustizia
La pubblicazione di quel libro è stata l'occasione anche per mettere insieme scarne memorie familiari con impressionanti documenti statali le scarne ma le varie familiari e questo lo dico perché questa vicenda e significativa un esempio ma se si parla dei casi concreti la cosa più senso
Scarse maremmani familiari dicevano che una mattina di quel triste inverno mio nonno si recò come sempre al suo ufficio e sulla scrivania trovò una busta con la quale c'era la lettera in cui veniva praticamente deposto dal suo incarico che nessuno aveva avuto il coraggio di consegnargli a mano si prese la busta si prese le sue piccole cose se ne andò via e finì così decine di anni di lavoro di lavoro per per lo Stato
I documenti ufficiali che Capristo cortesemente mi hanno mi ha mostrato hanno fatto vedere l'altra faccia della cosa
L'estrema precisione solerzia riorganizzazione dello burocrazia di Stato nell'applicazione di questi decreti e diciamo ciliegina sulla torta ognuno di questi decreti portava la firma dei sua Maestà il Re Imperatore Vittorio Emanuele perso cioè Vittorio Emanuele terzo non soltanto ha firmato le leggi razziali ha firmato uno per uno i documenti espunzione discute il centinaio di dipendenti dello Stato
è stata una persecuzione sistematica perfettamente organizzata ed efficiente
Ripercorrendo le memorie familiari posso dire che relativamente quello che è successo a mio nonno è stato un danno
In quel momento contenuto
Per altri fu un disastro totale dal punto di vista economico e professionale perché si trovarono un momento all'altro senza lavoro e senza una pensione maturata ma quello che sicuramente fu enorme fu l'offesa alla dignità personale a luglio e tutti gli altri cittadini di razza tra virgolette ebraica che avevano dedicato la loro vita
Alla costruzione di questo Stato alla partecipazione civile
Si trovarono un momento all'altro come dei cittadini degli enti fu soltanto l'inizio di cose ben più pregevoli
Quindi è molto importante che questa cerimonia si svolge oggi vi ringrazia tutti per questa partecipazione
Grazie a tutti procediamo ora al disvelamento della targa vite il presidente del Senato
Vicenza
No no
Va be'