La nota antiproibizionista

I detenuti positivi alcoli diciannove sono ottocentottantadue distribuiti in ottantatré strutture penitenziarie su centonovantadue un numero alto ma che va posto in relazione al fatto che soltanto sessantacinque di loro
Presentano sintomi ventisette dei quali sono curati in ospedale
La valutazione complessiva sostanzialmente non allarma anche dal punto di vista strettamente medico ma è evidente la preoccupazione dal punto di vista della gestione sia per la necessità di spazi e quindi è un un numero di persone detenute sensibilmente minore
Sia per l'incidente che il contagio sugli operatori penitenziari quei numeri positivi attorno al migliaio con un organico sempre al di sotto di quanto previsto
Quanto scrive sul proprio sito internet il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale dunque la situazione non è ancora allarmante appunto dal punto di vista medico
Ma sconta il problema del sovraffollamento infatti detenuti in carcere sono attorno ai cinquantacinque mila la capienza regolamentare e di circa cinquanta mila cinquecento ma la capriata reale supera di poco i quarantasette mila naturalmente poi le situazioni sono diverse da un carcere all'altro
E perché immane si sono moltiplicate le voci di coloro che chiedono interventi urgenti per impedire che la situazione diventi intollerabile la presidente di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini sciopero della fame
Dieci novembre perché governo e Parlamento adottino provvedimenti per ridurre il sovraffollamento
A lei si è unita la tesoriera del partito radicale realmente sta e con loro ci sono centinaia di cittadini liberi cittadini detenuti i loro familiari che partecipano a staffetta questa iniziativa non violenta
Come ha scritto qualche giorno fa lo scrittore Sandro Veronesi quando una persona allo sciopero della fame ora fai morire o l'ascolti
Per ora lo sciopero di Rita Berardini dirette degli altri non ha ottenuto risposte tuttavia e c'è anche qualcosa di peggio del silenzio e dell'indifferenza per esempio
Ieri il vicedirettore della verità Francesco Borgonovo sul suo giornale ha sostenuto che i ristoratori sono alla fame agli intellettuali pensano ai carcerati
Mentre l'ulteriore stretta durante le feste comporterà il dimezzamento del fatturato intere famiglie saranno alla disperazione
Gli atteso notare francesi ecco fanno lo sciopero della fame per i carcerati insomma Saviano Manconi Veronesi e compagnia protestano per i detenuti mentre ristoranti rischia una condanna a morte
Ora che la crisi economica conseguente della pandemia pesantissime profonda è fuori di dubbio ritenere che alcune misure del Governo o anche tutti e siano quanto meno discutibili o anche peggio è del tutto legittimo
Ma perché
Mettere in contrapposizione i gravi problemi dei ristoratori ecco le difficili condizioni di vita dei detenuti forse che i detenuti sono i cittadini avente diritto alla salute dando più che dietro le dentro le carceri ci sono persone che lavorano
Ed è proprio tra il personale come dice appunto il Garante nazionale che si registra la maggiore incidenza dell'epidemia dunque anche loro hanno diritto alla salute
E sempre ieri sul fatto quotidiano al direttore Marco Travaglio opinione di Piero editoriale intitolato tana liberi tutti essere presa anche noi con gli intellettuali lo sciopero della fame che sarebbe fatto per ottenere uno svuota-carceri
Che tra le altre cose lascerebbe a spasso i nuovi pregiudicati estenderebbe la detenzione domiciliare speciale a tutti condannati tende risente di reati mandando a casa anche naturalmente mafiosi e terroristi il tutto per scongiurare la presunta strage da corride
Ora forse Travaglio non sa che tra le otto raccomandazioni per evitare il contagio nelle prigioni l'organizzazione mondiale della sanità indica la necessità di affrontare il problema del sovraffollamento
Forse non sa che in Italia la causa del sovraffollamento e la legge sulle droghe e che sarà presente il principale veicolo di ingresso del sistema della giustizia
Forse non sa che di boss del narcotraffico dietro le sbarre parrebbe ce ne sono pochissimi che la stragrande maggioranza di coloro che finiscono dentro a causa di questa legge sono piccoli o piccolissimi spacciatori che vengono subito rimpiazzati da mercato nero e che molti detenuti
Sono tossicodipendenti
Evidentemente non gli è sfuggito che senza dette basta guardare in Umbria trenta detenuti a causa del Testo unico sugli stupefacenti sovraffollamento semplicemente non esisterebbe
Secondo il direttore del fatto quotidiano già la scorsa primavera i garantisti all'italiana strillavano all'Olocausto nelle carceri accusando il ministro buonafede
Di non mettere fuori nessuno mentre altri geni di imputavano di mettere fuori centinaia di volte che poi erano tre risultato
Tre morti da marzo a maggio e picco massimo di centoquaranta con tagli su cinquantuno mila detenuti di allora un'inezia il rapporto ai dati nazionali
Così scriveva potrà travagli allora visto che parliamo di numeri
Lieto del fatto si ricorda dei tredici morti provocati dai disordini scoppiati in alcune carceri a marzo tredici morti praticamente una strage ecco
A distanza di tanti neri che conoscono a malapena i nomi delle vittime ecco magari potrebbe farci un un altro editoriale