Diario di iniziativa radicale

Buongiorno buongiorno chi ci ascolta ma ho già parlato poche da quel Farhadi odierna Turchia corale che ieri ci ha lasciato e lo scrivo oggi sul dubbio
è stato un amico un compagno lui liberale fino al midollo nel senso più vero cioè rispettoso ma anche compagno solo con cui abbiamo spezzato il pane
Che la terra vi sia dovevo lieve
Sapete cosa c'è la loro tra il trenta novembre il primo dicembre del mille novecentosettanta in quella piazzetta di Montecitorio
Cinquant'anni fa una piccola pesca perché veniva approvata definitivamente la legge che sancisce il diritto anche in Italia impotente divorziare di cominciare un'avventura di convivenza legale
Con un'altra persona
Che dato l'inizio di una grande stagione di progresso e di conquiste civili e sociali lo Statuto dei lavoratori la riforma sanitaria abrogate le norme che puniscono l'aborto l'obiezione di coscienza
Via i regolamenti manicomi reali il nuovo diritto di famiglia alla sessualità non più tabù anche con persone dello stesso sesso diventi concetto tanto del tantissimo che si conquistò in quella
Penso al tante stagione radicali libertari socialisti veri liberali
In testa e tutti gli altri dubbiosi e paura Orsini che poi hanno seguito è stato bello averla vissuta con la stagione anche una cultura c'era chi sparava e voi al contrario come si diceva armati di non violenza a conquistare quelle riforme vere che ora sembrano una cosa naturale come respirare mangiare e dormire
Personalmente non rimpiango nulla e per questo sono l'eco per quel grande evento vissuto e che reca una esperienza unica irripetibile
Al tempo stesso confesso una punta di Kristel o almeno di malinconia
Perché oggi a festeggiare questa anniversari importanti importante
Tanti mancano all'appello dei protagonisti di quel tempo manca Marco Pannella non ci sono più a un Bellini Lori Scott uno Antonio Baslini
Ci hanno lasciato Giacomo Mancini Antonio Landolfi Umberto Terracini Fausto Gullo Riccardo Lombardi Ferruccio Parri e il mio Borea non c'è più l'argentino perché non c'è Franco cella Sergio Scalpelli Giuseppe Ramadori Franco De Cataldo D'Andria Torelli Mario Signorino
Giancarlo Anaao Giorgio Spadaccia
In tanti tra cui dobbiamo tanto sono alcove con molti di loro si è poi iniziato a sangue ma anche con chi si è allontanato sbattendo fragorosamente alla porta
C'era pur sempre intatto un legame un qualcosa che non si spezza
Qualcuno pensa che ci sia una compresenza e così un poco si consola sentendoli ancora vivi personalmente sono molto più terreno sono fermo al qui e allora probabilmente un mio limite
Oggi non solo qui con voi a festeggiare questa grande vittoria
Credo davvero validi Fiore che vuoto che ci hanno lasciato comunque poiché il coraggio