Sciopero della fame di Rita Bernardini per la sicurezza nelle carceri durante il Covid. Intervista al Professor Massimo Donini

Con il professor Massimo Donini docente di diritto penale all'Università di Modena Reggio Emilia che salutiamo professore ben trovato allora parliamo di carcere parliamo di carcere professore perché lei insieme a i professori Fiandaca il Cavaliere ha promosso un appello per docenti di diritto penale di adesione all'iniziativa non violenta dello sciopero della fame avviato da Rita Bernardini ormai già al dieci novembre scorso e proprio in ambito sicuramente corpi da diciannove però più ampio insomma un discorso di ieri Visitazione del del del carcere della pena
Allora professore partiamo proprio da qui l'adesione a questa iniziativa non violenta
Ecco diciamo che è nata in un modo molto spontaneo non è che è stata c'è stata una una lunga riflessione collettiva per decidere se fare invece abbiamo pensato di però porre in un documento brevissimo la nostra adesione a quello sciopero della fame già in atto praticato pratica ben allineati appunto
Per solidarietà per solidarietà ma anche per in un ripensamento collettivo nostro anche all'interno della nostra categoria
Delle tematiche che che questa situazione pone che non è legata la nuova lei l'iniziativa soltanto alla al compito è certamente un momento da cui parte la la la protesta l'arena e tutto questo questo questo movimento che si è creato tra appunto alcune settimane
è invece più generali perché questo è un momento per ripensare alla la situazione carceraria complessivamente in un contesto nazionale giovedì ci sono visioni del mondo pronto contrapposte su quello che è l'uso
Della pena del diritto penale e del carcere
Rispetto alle finalità sociali diritti di controllori PID giustizia rispetto agli illeciti che possano essere commessi è un'iniziativa che qualcuno ha distribuito attualmente sono circa due trecento le persone Italcementi eccetera percentualmente di docenti
Universitari penali e procedura penale finalisti processo penalisti che hanno aderito che consiste poi in in una concreta anche ma nata tua azione TT Giugni indicono indù pare di giornate
Che a turno ecco abbiamo fino adesso programmato fino al quindici diciassette dicembre
Questo è più o meno senta essere si parla
Giustamente anche perché non sono come dire marginali di cifre cioè il nostro il sistema penitenziario italiano
è un sistema sovraffollato non da oggi i radicali su quest'uomo fatto iniziative politiche il battaglie ma non possiamo dire da decenni però forse il problema andrebbe un po'spostato dal dal dal dato numerico ci sono polemiche no quanti effettivamente sono perché poi sappiamo anche che insomma molte carceri sulla carta hanno dei numeri poi invece nell'effettiva disposizione di posti invece ne hanno altri ecco non sarà forse arrivato anche il momento di trovare arrivi pensare però il concetto di carcere come soluzione finale praticamente a tutti i problemi le ha legati ai reati che vengono compiuti
Cioè
Allora guardiamo la contingenza e la permanenza della questione insomma ecco ci sono dei numeri che non io personalmente molto innovativa non discutiamo assolutamente cioè il fatto che ci siano stati nella seconda ondata cinque morti per colpite
Che siano più positivi gli operatori dei detenuti Ignone cifre mi dicono mille quarantadue degli operatori ottocentonove detenuti al ai mantenuto al ventidue novembre
E in ne i che i detenuti sono quasi tutti a sintomatici la situazione però che non sono numeri rilevanti nella in una media nazionale con questo nome per quanto riguarda la situazione carceraria hanno sicuramente prodotto delle una una grande che missioni all'interno del carcere soprattutto hanno interrotto tra l'attuazione delle misure alternative
Educative e quindi c'è una minima l'interazione quest'organizzazione e diminuzione complessiva diciamo di quella che è la vita sociale
Sociale all'interno tutto questo è semplicemente un aggravamento di una situazione già rilevantissima perché abbiamo carceri dove darci dentro c'è un sovraffollamento che non è stato risolto con il alcune migliaia di carcerati che sono mandati stati mandati in pensione domiciliare per escluderli naturalmente dal rischio attuale tocca la loro situazione
Il del del coprite ma è una situazione e interamente che non è comparabile con altre situazioni carcerarie europee
Questo è un punto di partenza ma semplicemente per ridiscutere questo
Perché noi dobbiamo capire un gatto questa è una società che in Rete nella pena nel diritto penale c'è una aspettativa direi
Una una una sovraesposizione della prescritto penali in tutti i media in città nella politica in generale nella nella tra su quella della politica nei media
Dove agiscono strumento salvifico salvifico per la sua città e che deve invece essere giustamente asfittico punitivo e ma doppiando il male commesso nei confronti di certi tipi di autori che sono visti un po'presentati come amici nella sua città
E questo è un aspetto della società civile della società politica che Ingrid estere chiaramente riformato nel coscienza importante che ci sia una presa di coscienza del fatto che il diritto penale ed è sicuramente portare una neutralizzazione di Seat persone pericolose e a una rimessa in carreggiata di altri malattie umane certuni complessiva di una strumentalizzazione
Dei diritti che nella fase ibrida e la condanna dell'appalto ma poi anche purtroppo nella fase dell'esecuzione viene portata avanti da queste iniziative da questa politica da questa cultura direi e molto pesante
Ora il carcere deve essere dice noi cominciamo a vedere io non voglio esprimermi a nome dei miei colleghi perché qui parlo anche anche personalmente naturalmente no dico anch'io non voglio dire però certamente il carcere insomma
E di tutto l'apparato punitivo nostro che porta fortuna al carcere la stragrande maggioranza dei condannati per gli imputati che anche che vengono poi condannati però nella parte di questo imbuto che porta invece alla definizione il momento più come dire più previste e doloroso manualmente giustamente doloroso perché il carcere non è il luogo della necessaria sofferenza ma in loco che si è aperto alla rieducazione di socializzazione deve essere reso umano rispettoso di tutti i diritti fondamentali
Ora questa situazione ci porta a riappropriarci dell'esigenza di riforme fondo
Sono state interrotte che sono stati i piedi e rinvia che tengono continuamente in un qualche modo strappate attraverso interventi europei della corte puro per i diritti della della della corte e
O della corte di giustizia e perché la nostra il nostro dibattito la diciamo c'è il blocco direi politico nazionale è incentrato proprio su una ad un braccio di ferro tra che prevede che alla fine anche se non lo dice espressamente ma alla fine crede
Che lì dentro
Ci siano già stati troppe concessioni ai diritti dei detenuti che debbano soffrire Bachtin pagare fino in fondo quello che hanno fatto indistintamente indifferentemente come se fossero tutto una marcia dammi l'azionista e chi invece
No crede ancora nei nei diritti dell'uomo all'interno di una situazione che profondamente può essere migliorata perché non è migliorata
E come il Klondike
E e convinto che la
Non saprei così in alto il convegno una quella sostanze veniva messo in via Goito causare effettivamente no durante l'età magistrato aveva prodotto prima normalmente secondo l'istituto
Veniva prodotto per come antiparassitario poi intensificato è stato utilizzato e comunque noi possiamo continuare a pensare di produrre
Diciamo un un antiparassitario una diciamo un prodotto che alla fine no normalmente utilizzabili invece produciamo situazioni che in vari casi distruggono le persone
Le distruggono non consente una desideri che minimali diciamo un anche soltanto la salute per esempio che per avere ma sono una visita specialistica bisogna aspettare i primi si vive in quattro in una cella in cui si ci potrebbe stare soltanto in due il e tu e quant'altro cioè e un interno con esso
Latente deve capirlo e professori che per moltissimo tempo hanno studiato il diritto e meno l'esecuzione lasciato un po'no ecco si sono resi conto che non possono continuare a legittimare
Certe situazioni non è una battaglia contro il carcere sei nella nell'iniziativa evidentemente ma contro una certa situazione un tutta una serie di situazioni
Che devono essere conosciute di più
Veramente conosciute quindi mi dovremo fare un'operazione riconoscente di maggiore conoscenza della situazione sicuramente
E che discute su questi dati perché guardate sono morte poche persone ma anziché veramente intollerabile questo punto di partenza perché questa vi percepisce che la visione dicevo della Società punti rispetto il pianista
Altri umanitario in realtà ecco che vede che minimizza
I problemi ed comprende che queste sono iniziative ma non esperti sia stata criticata amministrativo io credo ma finalizzate non semplicemente a fare diminuire i morti o i gli ammalati di Covip anche questo sicuramente in questo momento
Ma a una decisione un po'clan
Professore noi la ringraziamo e torneremo anche perché lo facciamo Santa ad approfondire questi temi tanto grazie grazie per l'iniziativa che avete
Intrapreso teneteci aggiornati grazie azzurra Massimo Donini professore di diritto penale all'Università di Modena Reggio Emilia