L'anniversario del rapimento del giudice D'Urso: intervista a Federico Mollicone

Radio radicale siamo con Federico Mollicone di Fratelli d'Italia per parlare dei quarant'anni dal rapimento del giudice dorso sul quo sulla con cui rapimento
Avvenuto da parte delle Brigate Rosse nel dicembre del mille novecentottanta al partito radicale avvia una battaglia importante che poi si concluse con la liberazione del del magistrato che come tutti sanno oggi è scomparso qualche hanno o fa lei onorevole Mollicone per Fratelli d'Italia affatto una proposta per ricordare il giudice D'Urso quale
Lascio da alle comunali radio radicale è un appello un appello affinché lo Stato italiano si ricordi di un suo funzionario un suo servitore
Brutalmente sequestrato che ha rischiato la morte che fu uno dei casi eclatanti dopo il caso Moro nello scontro con il terrorismo brigatista
E quindi noi diciamo riteniamo che appunto venga sia necessario come è stato ricordato anche nel plenum del CSM che lo stato umori la figura del giudice D'Urso lui riteniamo che la battaglia del partito radicale all'epoca che
Insieme ad altri esponenti si oppose al partito della fermezza che in realtà appunto debba essere anche ricordate onorata per cui come fondatore l'intergruppo la verità oltre il segreto che tratta di tutte le pagine strappate
Del terrorismo nella storia repubblicana inattesa finalmente che venga costituita una commissione d'inchiesta bicamerale come è sempre stato in ogni legislatura e solo in questa non non è stato fatto
Riteniamo che appunto sia doveroso quindi lancia un appello alla facciamo al presidente del Consiglio Presidente della Repubblica finché ci sia un'intitolazione di una strada un una sala un'aula qualcosa di importante per ricordare comportamento esemplare della giudice Tucci ricordiamo anche che la figlia fu costretta dalla brutalità dei brigatisti a dover leggere e lo fece proprio bella
Radio radicale per leggere un comunicato dove si sia una tribuna politica che spettava al partito radicale esatto
Dove si definiva dove definiva suo padre boia serbo del sistema quindi
La tutta la sofferenza della famiglia cui va la nostra solidarietà deve essere ripagata meno con con cemento di una vita esemplare di un sacrificio esemplare
Lei se doveva vissuto affrontare la questione come l'avrebbe fatto
Del sequestro sì del sequestro anche per occuparli il fatto che ha citato poco fa
Sicuramente
Diciamo la latte l'attività di antiterrorismo aveva all'epoca documento così cruciale aveva tante tanti canali c'era quello il partito la fermezza formale che era forse anche giusto e del controllo del territorio dei covi delle degli infiltrati e tutto l'azione dell'apparato dello Stato poteva avere nel senso dopodiché ovviamente per difendere la vita a mano come una mano umana come ricordo anche Giovanni Paolo secondo un appello pubblico bellissimo
Si deve tentare tutto
Bene io la ringrazio per questa sua per questo suo impegno per questa sua testimonianza grazie a Federico Mollicone di Fratelli d'Italia grazie