Rassegna stampa giustizia

Bentrovati agli ascoltatori di radio radicale per questa puntata della diciotto dicembre della rassegna stampa settimanale dedicata alla ma della della giustizia chi parla e Giuseppe Rossodivita e anche questa settimana
Come sempre cercheremo di andare a leggere
Gli articoli che abbiamo selezionato riguardanti la la giustizia riguardanti il tema della giustizia questa settimana
Gli articoli sono davvero tanti abbiamo cercato di individuare i tre filoni principali appunto con una la prosecuzione della osservazioni quel che la carta stampata rende ai propri lettori circa la situazione
Delle carceri il tempo di pandemia quindi con l'iniziativa di proposta di lotta politica non violenta di Rita Bernardini
Affiancata sostenuta per lungo tempo anche da Irene Testa
Del Partito Radicale ma da tanti e tanti cittadini liberi che
Detenuti oltre quattro mila ci sono stati degli sviluppi questa settimana vedremo come i giornali hanno reso conto appunto di di questi sviluppi ma questa è una settimana importante anche perché come dire si sono
Si sono concretizzate una serie di assoluzioni ad imputati eccellenti
Nel senso che si tratta di personaggi noti e quindi giornali hanno dovuto dar conto di questo fatto e ci sono diversi articoli che
In cui chi scrive si interroga appunto su questa su questa situazione per la quale
Sostanzialmente le procure
Possono tenere ostaggio una persona come accaduto per la soluzione di Mannino per ventotto trent'anni rovinando sostanzialmente buona parte della vita di una persona senza aprire in mano sostanzialmente nulla
Ma appunto c'è stata l'assoluzione di Mannino c'è stata
La il il il provvedimento
Relativo alla la scarcerazione di Tallink che era il Presidente del Consiglio regionale
Della Calabria che arrestato per un'inchiesta di grappe titoloni in prima pagina poi adesso il tribunale del riesame a annullato tutto ma c'è la vicenda
Della De Gregorio ci sono
Diverse vicende che appunto hanno potuto aprire l'onore delle cronache e partendo da questi casi diciamo si si si si si sono sviluppate delle delle riflessioni che poi finiscono per avere la loro ragion d'essere anche per gli imputati meno eccellenti e che
Non possono avere l'onore delle cronache dei giornali ma che a
Decide e a centinaia in Italia si trovano nella nelle medesime condizioni di questi di questi imputati eccellenti continueremo a seguire per quanto ci sarà consentito in relazione al tempo a disposizione anche le vicende relative come dire agli assetti interni
Della della magistratura ci sono sviluppi sul sul caso Palamara è stato sentito il dottor Davigo a Perugia
Sono emerse altre
Vicende legate alle sciatta di Palamara accomuna
Questione particolarmente imbarazzante
Quella dell'avvocato generale della cassazione il dottor Gaeta che ha ha sostenuto in seno al CSM l'accusa nei confronti del dottor Monaco Palamara e che adesso invece vien fuori ce ne scrive Il Riformista Paolo Comi
Vien fuori che anche lui era uno che chattava con
L'ex leader della MM Palamara egli chiedeva degli chiedeva fa fa favori tra i questuanti di Palamara anche Piero Gaeta colui che
Appunto ha contribuito alla sua rimozione dalla magistratura ma che ha ottenuto una nomina così scrive
Paolo Coni sul Riformista proprio dopo un incontro organizzato con con Palamara
Cerchiamo di iniziare subito la lettura dei tanti dei tanti articoli che ci sono perché conviene dare la parola mia ai ai giornali per quel che appunto
Scrivono innanzitutto con riferimento alla questione alla questione carceri come gli ascoltatori di radio radicale sanno Rita Bernardini a sono spesso il digiuno che ha portato avanti per oltre un mese per oltre trenta giorni e
E questa la
Conseguenza questa scelta di sospendere il digiuno è una conseguenza di un primo importante risultato ottenuto
E cioè quello di essere ricevuta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte cosa che avverrà il ventidue scrive su questo il riformista il sedici dicembre
A pagina sette
Con un sottotitolo dell'articolo
Dove si dà conto del fatto che purtroppo continuano ad aumentare i contagi in carcere quindi l'articolo titolato Bernardini dal conte il ventidue sospende il digiuno
Aumentano ancora i contagi in carcere mille trenta detenuti positivi Rita Bernardini sarà ricevuto ventidue dicembre alle ore undici e trenta dalla presidente Conte a Palazzo Chigi lo ha fatto sapere ieri in una nota
La consigliera generale del partito radicale presidente di Nessuno tocchi Caino la quale a annunciato che fino alla data dell'incontro sospenderà il suo sciopero della fame
Giunto oramai al trentaseiesimo giorno
Questo come atto di fiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Bernardini & digiuno dal dieci novembre per chiedere al governo di aver di adottare urgentemente delle misure
Volte a ridurre la popolazione detenuta anche per frenare l'epidemia Covi Bertrand reclusi ed operatori
Un'iniziativa non violenta alla quale hanno aderito a staffetta quasi quattro mila detenuti numerose personalità
Tra cui Luigi Manconi Sandro Veronesi Roberto Saviano oltre duecento giuristi e docenti di diritto penale tre quali Giovanni Fiandaca e numerosi penalisti intanto
Continua ad aumentare contagi in cella secondo i dati diffusi ieri
Quindi relativi al quindici dicembre
Dal ministero della giustizia sono mille trenta i detenuti positivi al Kolding su una popolazione carceraria pari a cinquantatré mila cinquantadue unità il novantadue per cento dei positivi
Fa sapere il ministero sono asintomatici i casi di positività tra gli agenti sono invece settecento cinquantaquattro nel precedente report diffuso da via aree Mula
I positivi erano tre detenuti novecentocinquantotto e i poliziotti penitenziari erano ottocento erano ottocento dieci
Su questa sulla questione nell'attualità
Della dei contagi in carcere scrive anche l'avvenire e lo faceva il tredici dicembre a pagina otto tra carcerati e agenti e allarme contagio
E e ci sono anche i morti ci sono anche i morti che continuano ad essere
Ad esser tali appunto per via del Covito un altro poliziotto morto per coronavirus scrive l'Avvenire
Riaccende le preoccupazioni sul contagio nelle carceri
L'allarme che arriva da alcuni garanti dei detenuti a partire da quello di Bologna per i numeri in salita di positivi tra i distretti addossa che il carcere di Bologna l'assistente capo
Deceduto aveva cinquantasette anni era sposato con tre figli
E aveva contratto il virus durante il servizio a Santa Maria capo Vetere
Da un mese era ricoverato nell'ospedale di Maddaloni in provincia di Caserta
Con la sua salgono a quattro le morti per il coronavirus tra gli agenti di polizia penitenziaria morti che si sommano a quella dei detenuti
Che sono otto un triste elenco a cui va aggiunto anche il responsabile sanitario del carcere di di Secondigliano Raffaele dei Iasio degli assiomi chiediamo scusa
Se fossero state ascoltate le nostre grida di allarme sin dal gennaio scorso sostiene il sindacato degli agenti sarte si sarebbe potuto fronteggiare si sarebbe potuta fronteggiare l'emergenza con i necessari dispositivi di protezione visiere guanti mascherine
Non si possono attribuire responsabilità ad alcuno per questa ed altre morti osserva invece la un guitto a polizia penitenziaria che denuncia un'assurda e ripugnante Sturnus tortura il mancato riconoscimento per l'infortunio sul lavoro agli appartenenti alla polizia penitenziaria che contraggono il compito durante il servizio secondo i dati del dato
Sono appunto ottocentocinquantuno gli operatori positivi in Italia
Di cui settecentottanta detti al comparto sicurezza e in gran parte sono sintomatici scelto questo fatto aggiungiamo noi al commento che non venga riconosciuto
L'infortunio sul lavoro agli agenti di polizia penitenziaria che contraggono il virus il carcere in relazione evidentemente ad una impreparazione nella gestione del virus qualcosa
Che che grida che grida vendetta
Ma c'è un'altra epidemia ne scrive
L'effetto
Che riporta in a bella evidenza pagina otto una lunga intervista di Valentina Angelo Stella a Rita del Merlini una epidemia di disumanità
Non è un'epidemia di disumanità contro le persone in carcere
E
Roberto è un settimanale uscirà datato come dire ventiquattro quindi al futuro settimanale che ancora che quindi riporta una data diversa non c'è più tempo da perdere dice Rita Bernardini l'emergenza sanitaria può avere conseguenze gravissime nelle carceri italiane dove il sovraffollamento alla norma quindi anche i lettori di letta
Vengono portati a conoscenza di questa battaglia
Dei dei radicali di Rita Bernardini l'allarme dell'esponente del partito radicale Rita Bernardini che per trentacinque giorni è stato in sciopero della fame per tentare di scalfire
L'indifferenza dei politici dei media e dell'opinione e dell'opinione pubblica
Quindi
Questo il il il sommario della dell'articolo che riporta appunto
L'iniziativa ai lettori ai lettori vile ancora il mattino
Di Napoli tredici dodici dedica un articolo alla alla morte dell'agente
Di servizio di cui abbiamo letto dall'agente di polizia in servizio nel casertano di cui abbiamo letto anche nell'articolo dell'avvenire ed anche sulle pagine del mattino pagina quattro del nell'edizione del tredici dicembre si dà conto appunto di questa triste vicenda nei la si lega alla allo sciopero della fame di vita Bernardini all'epoca in corso da trentadue da trentadue giorni ci sono anche altre morti ci sono i morti come abbiamo visto tra di detenuti
D'attualità la morte di del serial killer Donato Bilancia
Anche lui morto dopo diciassette anni di detenzione a causa del corvi d'e in relazione
Alla
Questione dell'epidemia nelle carceri c'è pure
Una polemica di quella carta stampata da contorni minima parte ovviamente
La che quella dei Baccini dei vaccini ai detenuti
Allora se si ragionasse come dire secondo un principio di precauzione secondo un a principio applicato come dire ad una
Situazione che è quella voluta dalla Costituzione che anche detenuti hanno il diritto alla salute come tutti e che anche e e che i detenuti però al contrario di altri
Cioè delle persone libere non possono compiere del
Distanziamento sociale
Non c'è spazio le carceri sono sovraffollate e allora sarebbe logico pensare a loro
In prima battuta oltre che agli agenti di polizia penitenziaria ovviamente per la somministrazione del vaccino e invece nei piani
Che il Governo sta approntando per appunto operare lei vaccinazioni i i detenuti non non rientrano nelle varie categorie questa
Semplicemente una sonora sciocchezza posso che lo abbiamo
Più volte sottolineato gli unici a non uscire dal carcere sono i detenuti ma ogni giorno entrano ed escono dalle carceri migliaia di persone che quindi possono
Possono rappresentare
Dei diffusori del virus che
Appunto sia all'interno che per il mondo esterno
E questo ravviso di chi parla
Renderebbe assai
Banale anche la scelta di dover andare ad includere i detenuti tra le categorie a rischio
Categorie a rischio a causa di una mancanza dello Stato che è quello di garantire gli spazi di vivibilità
Nelle carceri ma il Governo al momento si disinteressa di questo vedremo se dopo il colloquio
Che ci sarà il ventidue tra Rita Bernardini e il presidente Conte
Quest'ultimo sarà come dire portato a riflettere su questa su questa situazione nel frattempo segnaliamo
Una
Interrogazione urgente palazzo Madama quindi in Senato DT Liliana Segre senatrice a vita di Loredana De Petris del gruppo misto
E di Gianni Marinotti del gruppo delle autonomia
Che appunto con questa interrogazione nel sollecitano invece la vaccinazione anche
Per i detenuti per gli agenti e per gli operatori professionali cioè per tutta la comunità penitenziaria che vive in una permanente situazione di rischio
E e che non può essere per questo lasciata indietro
Questo è appunto il senso della interrogazione parlamentare presentata il senato dalla senatrice Liliana Liliana Segre
A questo punto parlando continuando a parlare e a trattare il tema delle carceri vogliamo però leggere pure
Un articolo di Damiano Aliprandi pubblicato a pagina sei con richiamo in prima
Il quindici gennaio sul dubbio
Ricorderete nella primo Periodo dello da un
Ci furono delle rivolte in carcere abbiamo
Visto successivamente che queste rivolte almeno per quanto riguarda il carcere di Santa Maria Capua Vetere
Furono
Seguite da pestaggi in massa organizzati dalla polizia penitenziaria c'è un procedimento pendente presso la procura di Santa Maria Capovetere
In quella procedimento sono stati addirittura acquisiti di video delle spedizioni punitive
Condotte dai reparti speciali degli agenti di polizia penitenziaria che picchiavano a destra e a manca ricordiamo anche dei detenuti in sedia a rotelle che non avevano neanche preso minimamente parte alle imposte
Durante quelle rivolte ci furono dei morti
Diciamo su tutto il territorio nazionale
Tredici morti il ministro
A a non amante risposto sulle cause di questi decessi
E a a sempre riportato diciamo che è sempre stata riportata nelle versioni ufficiali il fatto che questi morti fossero appunto deceduti per via di assunzione
Di droghe
Per via appunto dell'assunzione in quantità eccessive di metadone abuso di metadone
E in realtà Damiano di grandi scrive in questo articolo che forse non è non è proprio così tutto questo si svolge
Nella più totale indifferenza dei
Dei grandi giornali e oltre che delle televisioni cioè è normale in questo stato e Perry per riflesso proprio
Anche deontologico della maggior parte dei giornalisti censurare occultare quel che accade di estremamente grave nelle carceri italiane perché poi quando
Ad uccidere sono o o a pestare o a picchiare o a manganellare
Sono uomini in divisa ecco quelle divise rappresentano lo Stato e quindi rappresentavano un brutto Stato
E i cittadini non devono conoscere non devono sapere potrebbe potrebbero essere portati un po'a a a riflettere su questo e allora tanto vale la pena censurare occultare così non fa Damiano Librandi sul dubbio
Che scrive rivolta di Modena pestati trasferiti e ci scappa il morto
Modena ancora nel sommario detenuti pestati trasferiti dopo la rivolta cinque detenuti leggiamo
Velocemente l'articolo cinque detenuti del carcere di Modena oltre a essere vittime di pestaggi nonostante si fossero consegnati senza nemmeno aver partecipato attivamente alla rivolta di marzo testimoniano di aver visto caricare
Tra virgolette quindi sono le parole dei i testimoni detenuti il palese stato di alterazione psicofisica dovuta ad un presumibile abuso di farmaci
Presi a colpi di manganellate al volto e al corpo morti successivamente a causa delle lesioni e dei traumi subiti ma le cui morti sono state attribuite dai mezzi d'informazione aggiungiamo anche
Dalle istituzioni all'abuso di metadone ma c'è di più
Testimonianze che ricordano le torture stile cileno ai tempi di Pino OSCE oppure viste visto da più vicino
Le violenze e gli abusi commessi nei confronti dei manifestanti del G8 di Genova l'omicidio di Carlo Giuliani la caserma Bolzaneto ma con l'aggiunta che in questo caso parliamo di diversi detenuti morti che forse si sarebbero potuti salvare
Il forse è d'obbligo visto che dovrà essere la magistratura abbagliare convocando magari dei detenuti che pretendono pretendono pretendono di essere sentiti come testimoni
Vedremo se la magistratura farà questo è un commento di chi parla vedremo se la magistratura
Farà orecchi da mercante oppure darà corso a quel che è dovuto i cinque detenuti hanno deciso di metterci la propria faccia
Tramite un esposto alla procura di Ancona trasferiti al carcere di Ascoli Piceno dopo la cosiddetta rivolta il caso vuole che dopo la loro denuncia sono stati rimandati nel penitenziario di Modena di gente che conto
Chiedo scusa ancora questa è una parentesi di chi parla della gravità di certe scelte
Quindi sono stati trasferiti ad Ascoli Piceno hanno fatto un esposto
Perché si sono sentiti più sicuri e per a far capire come dire chi comanda sono stati ritrasferito al carcere di morte teatro delle rivolte e delle morti di marzo
In celle di isolamento
Senza permettere i colloqui con gli avvocati e chiamati con i familiari solo dopo la segnalazione alle autorità da parte della associazione inviai dirai o un lusso che si sta occupando del caso sono state concesse le prime chiamate con i propri cari
Una di loro ha raccontato al proprio famiglia uno di loro ha raccontato il proprio familiare ti si troverebbe al freddo
Senza coperte
E a dire della sorella mostrerebbe sintomi di raffreddamento i familiari dei detenuti Claudio Cipriani
Bianco Ferrucci e Mattia Paoloni così si chiamano tre di loro che hanno deciso di denunciare
Si sono rivolte all'associazione IAI RAI Onlus esprimendo forte preoccupazione per la coincidenza del trasferimento avvenuto a seguito della presentazione del loro esposto non solo
Alcuni familiari hanno riferito alla successione di minaccia di minacce indirizzati da alcuni agenti del carcere di Ascoli Piceno ai propri cari a seguito della denuncia in procura
Tutto ciò ha messo in allarme lì familiari prosegue l'articolo di Narnia Alibrandi
E nella a cronaca di quello che sta accadendo ecco noi belliche
Primo nominiamo nuovamente questi tre detenuti
Che hanno che sono attualmente nel carcere di Modena Claudio Cipriani bianco Ferrucci e Mattia palloni nella speranza che a loro nuove accada niente e che i ma timori e le minacce
Che i familiari hanno detto di aver subito non si realizzino in in alcun modo
Cambiamo cambiamo argomento
Dobbiamo andare un po'di corsa
Perché vorremmo riuscire a leggere per intero
Alcuni articoli particolarmente interessanti
Innanzitutto assoluzione di Mannino ne dà conto ne danno conto più o meno tutti i giornali
In termini di cronaca noi abbiamo scelto e la pubblicazione del mattino di Napoli a la pagina era pagina dodici non è la prima pagina non è il titolone
Però è un articolo che potremmo definire
Sufficientemente sufficientemente esaustivo in termini di cronaca la trattativa Stato-mafia assoluzione per Mannino dopo un calvario di ventotto anni ecco io inviterei tutti gli ascoltatori a fare questo tipo di riflessione
Possibile in uno stato di diritto
Rimanere sostanzialmente impiccato
Sequestrato da un processo penale per ventotto anni
Ed in questo caso non si tratta di appunto assoluzioni seguite ad impugnazioni
Della dell'imputato condannato in primo grado che ha fatto loro e poi magari è stata confermata la condanna è così arrivato in Cassazione no in questo caso
Si tratta di assoluzioni che sono state da sempre
Riconosciuto appunto come tali nel senso che da sempre Mannino dai giudicanti è stato
Dichiarato innocente ma i pubblici ministeri in modo assolutamente
Pervicace hanno continuato per anni e anni ad impugnare le assoluzioni di Mannino il tutto è durato ventotto anni questi pubblici ministeri hanno rovinato la vita di un innocente augurando a Mannino una vita molto lunga possiamo parlare di almeno un terzo dell'esistenza di una persona
Eppure nessuno ne risponderà eppure nessuno ne risponderà
L'articolo del mattino è scritto da Gigi Di Fiore si chiude definitivamente per il primo imputato la vicenda giudiziaria sulla presunta trattativa Stato-mafia la sesta sezione penale della Cassazione ha dichiarato inammissibile
Il ricorso della Procura generale sull'assoluzione in Appello di Calogero Mannino l'ex ministro dici confermata dunque la sentenza d'assoluzione della Corte d'Appello di un anno fa
In cui si sosteneva che non è stato affatto dimostrato che Mannino fosse finito nel mirino della mafia
Per le sue presunte ed in dimostrate promesse non mantenute addirittura quella del buon esito del primo maxiprocesso questa era una delle teorie perché di questo parliamo di convinzioni individuali di congetture di teorie che possono però essere trasformate in appunto processi penali lì dove poi queste congetture queste teorie appartengono diciamo alla mente di i soggetti che rivestono un ruolo tanto delicato quanto quello dei pubblici ministeri quanto purtroppo è questo il tema irresponsabile perché se poi ci fosse un pendant di responsabilità
Rispetto alle scelte effettuate dalle procure
Saremmo sicuri che tutto questo come dire andrebbe di molto a
A essere ridimensionato se ci fossero un po'delle responsabilità se qualcuno dovesse rispondere di aver rovinato la vita ad una persona per trent'anni e prosegue l'articolo di
Gigi De Fiore appunto nella nella cronaca nel racconto di quella che in ventotto anni Mannino ha dovuto ha dovuto subire lo però abbiamo scelto per una lettura integrale un articolo comparso sulla sulla fin composta di
Mattia Feltri
è un articolo appunto di riflessione
La lezione di Mannino la storia non l'hanno mai scritta i giudici
L'ipotesi della trattativa questo sommario è labile altrettanto labile l'ipotesi della strage di via D'Amelio come conseguenza
Calogero ma Mannino scrive Mattia filtri il dodici dicembre sull'Huffington post Calogero Mannino aveva cinquantadue anni
Ed era ministro del Mezzogiorno quando fece il suo ingresso nel magico mondo degli indagati e degli imputati e dei detenuti in attesa di giudizio Enea ottantuno oggi che ne esce definitivamente assolto per la millesima volta
Ventinove anni a disposizione o sotto sequestro della magistratura
Sono un tempo che andrebbe ispirato a assolti sei sì chiedo scusa per la pronuncia impronunciabile per quanto mi riguarda
Qualche pagina sul tono di quelle dedicate alle scrive erotiche istruttorie stalinista dell'Arcipelago Gulag
Ma le considerazioni sull'indennità di uno Stato sedicente di diritto incostante abuso ti forse di potere
In Boris Osaka statale in osservanza del patto sociale
Sembra non è più una questione di molto laterale
Non il cuore del funzionamento di una democrazia basata sull'uguaglianza dei cittadini e sulla loro intangibilità fino a prova contraria in tempi ragionevoli
Passano come una difesa del blasone e di questo o quello stavolta di Mannino infatti non è tanto di Mannino o solo di Mannino che bisognerebbe parlare
Ma di quanto la vicenda di Mannino insegna sul rapporto fra i poteri e sulla totale intangibilità di un potere il giudiziario di impadronirsi per decenni della vita di un uomo
Oggi Mannino domani o dopodomani tu con una specie di dissidente pressoché plebiscitario salvacondotto della politica della stampa e dei cittadini
Una tacita approvazione che stabilisce il disinteresse per la nostra democrazia liberale e dunque la sua bancarotta non mi aspettavo che è un caso così Cesc Quimper dale aprisse come piace dire una riflessione
E non me lo aspetto me lo sarei aspettato dieci o venti anni fa continua Mattia Feltri ora non me l'aspetto più è saltata qualsiasi logica qualsiasi prudenza qualsiasi sensibilità è una dissennata rinuncia al diritto mentre si imboccano diritti in cambio dell'estasi della punizione dell'Orda Lia
La perfette tribale logica della vittima sacrificale purificatrice
Ora torno Mannino ma pensate all'incredibile gestione del caso dell'uxoricida di Brescia
Assolto non per gelosia come è stato sostenuto ovunque assolto per gelosia edizione inesistente nei codici ma perché incapace quindi assolto ma perché incapace di intendere e di volere
E assolto non significa pacca sulla spalla Baia Massa tranquillo significa ricovero coatto a tempo indeterminato in case di cura come ha scritto qui Giorgio Varano alla perizia della difesa dell'assassino persuasa dell'incapacità di intendere e di volere le accusa né a richiesta una propria ed è andata allo stesso modo incapace di intendere e di volere
Nonostante la doppia indicazione scientifica la procura comunque chiesto l'ergastolo e la corte d'assise ed assiste ha sentenziato incapace di intendere e di volere
Ha prevalso la collettiva siti di punizione ricorda Lidia cioè lo scandalo per l'omicidio assolto non era la storia di un ex potente democristiano
Era una storia drammatica di un povero spostato e della sua povera moglie ammazzata
Fra pochi commenti dedicati all'assoluzione di Mannino
Mi ha colpito quello di Attilio Bolsoni valoroso cronista di Repubblica DQ di cui ancora ricordo l'articolo vibrante in gabbie commozione il racconto della macelleria di Capaci macellati Giovanni Falcone moglie e scorta
Ieri sosteneva che quando si scrive la storia della mafia non ci si può più affidare alla magistratura ecco nel mio angoletto scrive Mattia Feltri lo penso da sempre e togliere quel più toglierei anche mafia e scolpire nel marmo quel che resta quando si scrive la storia non ci si può affidare alla magistratura
La storia la scrivono gli storici la magistratura scrive le sentenze le sentenze sono un elemento della miriade cui lo storico attinge
Fine
All'inizio degli anni Novanta la classe politica su cui si era appoggiato il paese per il mezzo secolo scarso successivo alla seconda guerra mondiale
Dici e alleati di centro sinistra socialisti liberali repubblicani socialdemocratici mostrava il fianco erano stati decisivi con i comunisti nella stesura della Costituzione antifascista e antitotalitaria
Sulla costituzione avevano fondato l'alleanza con le democrazie occidentali avevano ricostruito il Paese lo avevano reso ricco e moderno ma il nuovo mondo successivo al crollo del blocco sovietico
Li aveva colti impreparati nasceva il web nasceva Schengen nasceva la competizione globale e la nostra classe dirigente da mezzo secolo salda sulla scialuppa americana
In quel mare non sapeva nuotare sarebbe stata sostituita da cui da nuove formazioni politiche con nuove idee
E invece le grandi inchieste del novantadue novantaquattro
Furono incaricate di fare piazza pulita e di stabilire la verità storica che il pentapartito era corrotto al nord e mafioso al sud
C'era del vero ma non era la verità storica la verità storica continua Mattia Feltri per come l'ho imparata io è che un ciclo era finito e la disinvoltura corruttiva era il sintomo dell'aggravarsi della malattia
La verità storica nulla redigono i giudici ma tanto meno la redigono le procure e per anni si sono spacciati non le sentenze ma addirittura lei inchieste
Con loro addobbo di retorica salvifica per verità storica
Col risultato di cancellare i meriti della democrazia italiana e di concedere a tutti noi il ridicolo anfibi dopo anni di vacche grasse
Eravamo ridotti appare e non sempre companatico perché la casta ci aveva rubato i soldi ed era interamente mafiosa
Lo stile di vita di un intero popolo dedito all'assenteismo all'assistenzialismo all'evasione fiscale
Derubricato effetto collaterale la responsabilità collettiva di un popolo nei listini del suo Paese dimenticata
Piuttosto comico
Per concludere
Più nei dintorni di Mannino la sua ultima soluzione attiene al ruolo che non ebbe nella trattativa Stato-mafia la verità storica raccontata da quasi trent'anni di inchieste che Paolo Borsellino
Fatto saltare in aria perché la trattativa si opponeva
Venne arrestato un rubagalline Vincenzo Scarantino raccontato come un mafioso di rango torturato costretto a parlare e sulle sue deposizioni si costruì un processo concluso con dovizia di ergastoli
E successivamente in un'altra sentenza
Chiamato il più colossale depistaggio della storia della Repubblica italiana
A distanza di anni infatti sotto fuori un altro pentito Gaspare Spatuzza stavolta spontaneo con un racconto lineare verificabile
E il primo processo venne cancellato gli ergastolani liberati la teoria che Borsellino fosse stato ammazzato per l'ostilità la trattativa si indebolì e ora si fa quasi inconsistente stabilito che la trattativa Mannino non prese parte e l'ipotesi della trattativa perde ulteriore vigore
Ecco l'ipotesi della trattativa ellade altrettanto labile l'ipotesi della strage di via D'Amelio come conseguenza la trattativa e allora perché Borsellino morì
E perché si cercò di darmi una spiegazione con un processo di nominato più colossale depistaggio della storia della Repubblica italiana King hanno e chi si lasciò ingannare
Che parte ed è la polizia quale parte la magistratura chi è perché voleva morto Borsellino da chi fu coperto forse un giorno avremo un'accettabile verità processuale forse forse tra molti anni avremo anche una verità storica scritta dallo storico lontano dalle nostre implicazioni emotive
E libero dalla minaccia ritorsivo di un potere giudiziario incostante abuso di forza e di potere
Ecco l'abbiamo letto tutto questo articolo di Mattia Feltri perché a nostro avviso
Merita di esser letto tutto per l'analisi a trecentosessanta gradi
Che fa della partendo dalla la vicenda di Mannino partendo solo dalla vicenda di Mannino di quello che il rapporto appunto tra
Tra Poteri il rapporto tra a cittadini e magistratura e quello che accade quando poi alcuni poteri con un collateralismo della stampa lo stesso Mattia Feltri non
Evita di rimarcare quel che accade appunto poi
Di diritti della democrazia per
E anche degli stessi ruolino poi di ciascuno questo accade quando la magistratura
Anziché appunto fare i Processi per accertare responsabilità individuali rispetto a determinati fatti si incarica abusando
Abusando del proprio ruolo si incarica di volere a scrivere la storia sulla base di teoremi avanzati come dire da due o tre persone
Che però dal momento in cui vestono la toga e mettono una firma sotto appunto provvedimenti giudiziari parlano
Come dire per conto di una parte dello Stato almeno
Se non dello stato tutto
C'è anche un altro articolo
Che vogliamo leggere sul riformista quello di Iuri Maria Prado nelle ultime settimane c'è stata una pioggia di sentenze assolutorie la l'articolo a pagina cinque sul Riformista
Nell'edizione della odierna del diciotto dicembre
E Iuri Maria Prado il titolo dell'articolo e ma per il pm di di innocenza e una sconfitta
Nelle ultime settimane c'è stata una pioggia di sentenza assolutoria
Personaggi cosiddetti eccellenti hanno visto infine dichiarata la loro estraneità ai fatti che secondo l'accusa pubblica avrebbero denunciato la loro responsabilità
Si è trattato spesso di tribolazioni durate anni sette quindici trenta ma questo perché perché era difficile raccogliere le prove perché era complicato istruire processi perché eserciti di garantisti pelosi disseminato di ostacoli il corso della giustizia no
In molti casi l'irrevocabilità di quelle assoluzioni tardava a venire perché l'accusa pubblica già responsabile di aver accusato senza fondamento
Sì incappare viva nel suo intento persecutorio impugnando i provvedimenti favorevoli all'imputato e infatti sono stati questi i titoli di giornale descrizione dell'esito
La Cassazione conferma l'estraneità riaffermata l'innocenza e simili
Vuol dire che all'ultimo grado di giudizio non si è arrivati dell'Idi corso del colpevole che tentava di farla franca ma per la pervicacia punitiva della pubblica accusa che non si arrendeva davanti agli accertamenti di giustizia del giudice di merito
Ed ebbe strano del diritto di confidare nella valutazione di un giudice superiore sia trattato come un espediente da mascalzoni quando a ricorrervi è la vittima di una condanna
Mentre rappresenta una sacrosanta affermazioni di giustizia quando l'impugnazione fatta
Dal candore togato del Pubblico ministero
Ed è anche più strano considerando il ruolo che l'accusa pubblica rivendica se nell'amministrazione della giustizia vale a dire il ruolo di contribuzione giurisdizionale che obbliga a tener conto degli elementi di prova a favore dell'imputato e anzi persino a ricercarne un compito di portata più che altro teorica nel sistema della giustizia militante che non riconosce innocenti ma soltanto colpevoli ancora da scoprire
Di fatto il cittadino che nei giorni scorsi abbia preso di quelle definitive riabilitazioni e dei massacri umani mediatici che le hanno precedute sappia che una simile giustizia che interviene così tardi a denunciare di essere esercitata malamente per così tanto tempo e l'effetto dell'impuntatura inquirente che resiste resiste resiste
Pur quando è evidente l'inconsistenza dell'accusa e quindi impugna e ricorre perché vuole in carcere carcere carcere
Anche se vi si rinchiude l'innocenza perché quello il carcere e la loro vittoria e l'altra l'innocenza e la loro sconfitta
Dall'articolo anche questo di Yuri Maria Prado
Per appunto fare un po'qualche riflessione su su questa su questa su questa
Sullo stato della della giustizia sono stato della giustizia che come dire non accenna a diventare
Oggetto di quelle riforme
Di cui ah bisognerebbe e questa è colpa però della della politica e questa è colpa della politica vediamo un po'su questo tema
Il tempo è assolutamente tiranno quindi non possiamo andare
Avanti con la lettura di tutti gli articoli che pure sono stati pubblicati su questo tema però
Passiamo in rassegna segnalando Rizzi magari indicando ai lettori
Più interessati agli ascoltatori chiedo scusa più interessati appunto gli articoli
Che poi possono essere recuperati lunga intervista sul dubbio di riconobbi a Giovanni Maria Flick
Che non ha bisogno di presentazioni
Presidente alla corte costituzionale Presidente emerito già ministro della Giustizia professore universitario avvocato magistrato
Insomma una persona che ha vissuto tutta la sua vita al servizio della giustizia
E in questo lungo articolo professor Flick non non le manda a dire
Non bastano le riforme evocate nel recovery plana giustizia niente bluff questo il titolo del sommario l'UE chiede l'Unione Europea chiede certezza del diritto e processi Celeri né piano si parla d'altro
Ancora
Qualche sottotitolo gli impegni presi dal governo in vista del Recovery Fund c'era una certa ipocrisia
Ci si vanta di ddl virtuali ma i principi di legalità ragionevole durata dei processi sono ancora sono ancora un miraggio
In un piano per
L'investimento delle risorse europee non è certo richiesto l'intervento sul sistema giustizia ma senza alcune garanzie in campo penale e civile salta tutto
E trovo sgradevole è una delle affermazioni del professor Flick e trovo sgradevole nel documento dell'esecutivo
Il richiamo alla nuova prescrizione come fattore dissuasivo per gli imputati che snobbano i riti alternativi
Ma anche l'idea che il cittadino debba risarcire lo Stato per una lite temeraria nel civile perché c'è anche questo poi però i pubblici ministeri quando fanno del loro liti temerarie
Non debbono risarcire lo Stato ma spendono i soldi dello Stato e non debbono risarcire neanche gli imputati innocenti che hanno tenuto a cappio
Per decine di anche e insomma liberamente ci sono tutte queste enormi contraddizioni nel nel sistema e come viene raccontato questo sistema per esempio appunto quando il pm lo scriveva Iuri Maria Prado nel suo articolo
Se l'imputato condannato in primo grado fa appello viene dipinto
Dai magistrati ora che occupano le reti televisive come dei mascalzoni che tentano di sfuggire alla giustizia quando sono invece gli M che fanno appello contro le sentenze
Di assoluzione tenendo appunto al cappio le persone venti trent'anni allora
Una ricerca una ricerca doverosa
Della della verità se un cittadino fa una causa civile per a vere
Riconosciuto un proprio diritto davanti al tribunale civile magari questa causa non era assolutamente fondata adesso
In caso di lite temeraria c'è anche il pagamento di una gabella lo Stato se i pubblici ministeri invece come nel caso Mannino
Fanno ricorsi appelli
Che dura decine e decine di anni a fronte di sentenze assolutorie per carità non debbono risponderne minimamente è questa una
Disallineamento che evidentemente
Non
Non riesce a essere
Compreso dalla politica punto interrogativo oppure la politica appunto a timori di affrontare questi questi temi
Perché poi va a finire che ne so come alla presidente del consiglio regionale Tallini
C'è un articolo presidente del consiglio regionale della Calabria Tallini c'è un articolo che richiamiamo su questo punto del diciotto dicembre a pagina cinque sul Riformista il solito Gratteri sbaglia tutto l'articolo di Tiziana Maiolo
Ben descritta la situazione di Tallini nei suoi confronti pare che non ci fosse veramente nulla se non congetture e sospetti che però se che vengono fatte da persone che non vestono la toga sono pettegolezzi da persone che versano la toga diventano accuse
C'è un
Ancora sul piano sul tema delle riforme della giustizia dobbiamo segnalare una articolo di Astolfo Di Amato sul Riformista una disamina
Di cosa contenuto nella bozza del governo sul piano giustizia in relazione alla Recovery Fund
Non possiamo leggerlo ambito civile penale
Estiva sforzo D'Amato si indicano i problemi ma non si affrontano le vere questioni come la responsabilità di chi giudica come l'obbligatorietà dell'azione penale
E il fatto che i pubblici ministeri non cercano mai le prove a favore dell'imputato bozza del governo molte pagine ma niente sui i soldi
Sulle
Risorse ancora il sommario per queste ultime c'è poco da dire il documento non contiene alcuna cifra
Sì tratterà come al solito di briciole ma pagina trentotto si prevedono per l'ennesima volta interventi di edilizia carceraria Chechi volesse
Approfondire appunto oggi descrive Astolfo Di Amato sul sul riformista sempre sul Riformista
E dobbiamo
Invece vogliamo leggere un articolo di almeno per quel che riusciamo del professor Tullio Padovani che esaminare il ddl Bonafede
Per che contiene la delega al governo per l'efficienza del processo penale
Tullio Padovani professor Padovan non ha bisogno di presentazioni per i più affezionati ascoltatori di questa rubrica oltre che per
I gli ascoltatori di radio radicale
Uno
Ordinario appunto già di diritto penale
Lo abbiamo sempre definito una delle menti più lucide del diritto penale
In Italia e e che cosa scrive sul Riformista il DDL rivisto Bonafede di delega al governo per l'efficienza del processo penale
Include nella Selva di innovazioni rivitalizzante in una disposizione volta a garantire l'efficacia uniforme esercizio dell'azione penale si tratta del tema dell'obbligatorietà dell'azione penale
Che è uno degli snodi principali su cui poi tutto intorno ruota anche rispetto
Alla alla al potere delle procure ma questo si lega poi agli incarichi
Giudiziari a nell'ambito del CSM perché i capi delle procure sono coloro che attraverso le scelte fanno lei politiche e giudiziarie
E spesso entrano a gamba tesa a proprio anche sulle istituzioni politiche del loro del loro territorio quindi si capisce quanto
Appunto eliminato il l'ipocrita o dogma della obbligatorietà dell'azione penale ricondotta responsabilità l'esercizio dell'azione penale
Verrebbe meno a cascata tutta la vicenda anche della spartizione dei Poteri
All'interno del CSM intorno alla quale poi si sono consumate e a tutte quelle lotte decennali altroché Palamara tra le correnti che mirano come dire a condizionare poi
Anche vide il tenente la
All'esercizio dell'azione penale rispetto alle questioni alle questioni che hanno una loro
Sensibilità politica ecco mettiamola così il DDL del ministro buona fede allora l'abbiamo già letto questo questo passaggio
Non si tratta di una novità assoluta
Quello di lasciare appunto ha ai
Pubblici ministeri individuazione di criteri di priorità trasparenti e predeterminati da indicare nei progetti organizzativi
Della procura della Repubblica al fine di selezionare le notizie di reato da trattare con precedenza rispetto alle altre questa è una norma contenuta nel PdL buona fede
Professor Padovani interviene
Con un'aspra critica purtroppo non possiamo leggere l'articolo leggiamo il titolo che capiamo poi per chi volesse approfondire può appunto dedicarsi apertura di tutto l'articolo quattro su Padova
Purtroppo il tempo quel che i giornali sono tanti che follia i procedimenti di serie A e di serie B il DDL Bonafede questo il sommario prende atto che l'obbligatorietà dell'azione penale è un principio insostenibile
E dire viva perché questo ci sono voluti decenni per farlo ammettere
Ma è il rimedio
è una selezione delle notizie di reato in base a criteri di priorità assurdi tarati sulle Procure sul territorio orripilante cioè ancora una volta
Il potere viene lasciato a chi poi non responsabile dell'esercizio di questo potere vecchi questo
E il problema il problema di fondo è il problema di fondo toghe impunite
Ecco perché serve la riforma cambiamo argomento segnalando questo articolo di giornale io questo articolo chiedo scusa comparso
Pubblicato su il giornale
A firma di Gaetano Pecorella che pure non necessità di presentazioni ex deputato e noto penalista a volte noto avvocato penalista giustizia e politica lo scandalo delle toghe protette dai colleghi ecco perché serve il testa
Il libro di Zurlo svela l'orrore della casta dei giudici servono esami psicoattitudinali in questo articolo Gaetano Pecorella
Appunto passa in rassegna
Alcune delle vicende ma in realtà poi
Rende noto appunto della di questo libro di Stefano Stefano Zurlo
Che è un libro assolutamente assolutamente da leggere tratta
Dei procedimenti disciplinari in seno al CSM
A carico dei magistrati
Il titolo è il libro nero della magistratura e c'è un elenco raccapricciante di casi
Appunto che
Fanno riferimento a gravissimi illeciti disciplinari da parte dei magistrati anche ai loro esiti insomma è un libro
Di cui raccomandiamo la lettura questo dice Stefano Giunone scrive Gaetano Pecorella illa quattordici dicembre
Su il giornale a pagina tredici con richiamo in prima
E il tema è sempre lo stesso l'irresponsabilità anche disciplinare dei magistrati e uno specchio di una situazione che non distingue che non porta distinguere i magistrati dagli altri cittadini questo abbiamo sempre sostenuto non vengono selezionati i magistrati
Sulla base della loro correttezza etica morale
Sulla base anche della valutazione della loro serenità mentale no
In magistrati per diventare magistrato supera un concorso che e far riferimento a prove di diritto superato questo concorso poi per tutta la loro vita hanno in ma soprattutto ovviamente
Hanno in mano un potere enorme che conosce delle chiare differenze tra giudicanti e
E inquirenti per quanto riguarda il penale
Ma che pone appunto è un potere che incide drammaticamente sulla vita sulla vita delle persone e ma la magistratura non non trova pace
Sci scrive su questo scrive su questo ancora il giornale con Pasquale Napolitano edizione del diciotto dicembre pagina diciassette
Shock ANM lasciano in cinque contro il presidente le contesto la contestazione
Al neo leader Santa Lucia incapaci di andare oltre i bla bla sulle correnti allora l'Associazione nazionale magistrati quella che espulso dottor Palamara
Sostanzialmente uno delle associazioni private più potenti che esistono sul territorio italiano
Raggruppa i magistrati che al loro interno si dividono in correnti
E che poi si organizzano e organizzano poi
Per andare al CSM nel momento in cui i magistrati sono chiamati ad eleggere appunto questo organo i componenti di questo organo previsto dalla Costituzione che appunto nel CSM
Ma tutto parte dall'Anm
E
Appunto dopo il caso Palamara
Blocco per diversi mesi perché le correnti non riuscivano a trovare accordi per le no la nomina del presidente trovata la quadrata
Nella composizione appunto della del Presidente della
E della
Giunta
Che cosa succede subito dopo cinque magistrati sì
Dimettono dopo la lettera del neopresidente Giuseppe Santa Lucia al Corriere della sera
Sono magistrati che appartenevano alla Giunta se non andiamo
Se non se non è riarmo appunto la Giunta dell'Anm che si
Mettono in polemica
E quindi insomma la situazione è
Sempre molto molto calda
Tra le toghe
E ancora il tempo purtroppo è finito quindi non riusciamo ad affrontare un intero
L'intera parte questa rassegna stampa
Per chi fosse interessato sul Riformista compare a il quindici dicembre a pagina uno
Una articolo appunto che fa riferimento a firma Paolo Conti dal titolo l'accusatore di Palamara brigata con Palamara tutti zitti sommario il sostituto
PG
Cita il sostituto PG Casella chattava con l'ex leader dell'Anm gli chiedeva favori tre questuanti e Piero Gaeta colui che lo ha rimosso dalla magistratura
E che ha ottenuto la nomina proprio dopo un incontro organizzato con il Ras questo scrive Paolo Comi
Allora una cosa magari carina
Da fare per agli appassionati della materia è leggere questo articolo e poi andare a ripescare
Sulla sito di radio radicale le le sedute del CSM
Nelle quali dottor Pietro Gaeta sosteneva l'accusa nei confronti di Luca Palamara e lo ha fatto con Upiglio molto duro
Nei confronti del dottor Palamara più spesso lo ha invitato a non divagare
A non cercare di
Come dire come si direbbe a Roma di buttarla in caciara con la rievocazione delle colpe di tutti
E ecco oggi apprendiamo da Paolo Comini che Pietro Gaeta pure era uno di quelli che chattava con con il a l'ex magistrato Palamara e
E riformista nel sommario definisce Pietro Gaeta uno dei questuanti dell'ex Ras
Delle nomine ed ex leader della Naminé sempre su questa vicenda segnaliamo allora in conclusione
Un articolo di Luca Fazzo che riguarda l'audizione come persona informata dei fatti del dottor Davigo nell'ambito delle indagini preliminari pendenti a Perugia nei confronti del dottor Palamara
Luca Fazzo scrive
A pagina diciassette con richiamo in prima nell'edizione del diciotto
Dicembre questo retroscena i vuoti di memoria di Davico di Davigo che si appella al segreto d'ufficio caso Palamara il magistrato convocato da cantori nicchia sul pranzo con Fava minimizza e si cela dietro a dei non ricordo i guai di Davico tra non ricordo un segreto
Ecco per chi volesse la lettura di quel che della cronaca quel che è accaduto lo trova a appunto nell'edizione del diciotto dicembre del giornale a pagina diciassette con richiamo in prima
Ma ne scrive di questo anche il riformista sempre Paolo Comi Palamara che te ecco i verbali del colloquio con Cantone non parlo più con ardita
Dice Davico ma non dice il perché interrogato dal procuratore di Perugia all'ex del pool Mani pulite rivela di aver rotto con il suo vice
A causa del caso Fava e però poi dice c'è il segreto di ufficio e quindi non vi dice il perché
Davigo che continua la sua battaglia contro il CSM ne parla il dubbio guerra permanente perché dopo la sentenza del TAR che aveva dichiarato
Inammissibile il ricorso di Davigo contro la sua esclusione dal CSM semplicemente perché è andato in pensione come magistrale sarebbe assai bizzarro che continuasse
A sedere tra i magistrati eletti nell'organo di autogoverno della magistratura ma Davigo non si rassegna va avanti è guerra aperta
E quindi oggi a Palazzo dei Marescialli questo scriveva il sedici dicembre a pagina quattro Giovanni Iacobazzi sul dubbio
Si costituì la già oggi Palazzo dei Marescialli si costituita in giudizio contro la nuova impugnazioni di Davico
Nei confronti della sentenza del TAR che dichiarava inammissibile
E chiudiamo a questo punto con la segnalazione di un altro articolo a proposito di magistratura e politica a proposito dei legami pericolosi tra magistratura e politica a proposito delle porte girevoli
Il dilemma del magistrato candidato e Catello Maresca
Sostituto procuratore generale presso la Corte d'appello di Napoli indicato da molti come possibile rivale di De Magistris nella
Nella
Corsa per e alla sindaco per la carica di sindaco di Napoli
Anzi come successore di De Magistris quindi magistrato dopo magistrato descrive
Marco De Marco nel corsivo del giorno a pagina trenta il quattordici dicembre sul Corriere della sera quindi magistrati che poi
Passano dalla loro funzione di accusatori
A quella di candidati e poi magari a quella anche di e governanti una città una Regione e chissà che altro
Buona giornata a tutti buon prosieguo con l'ascolto delle trasmissioni di Radio Radicale risentirci la prossima settimana