Passaggio a Sud Est - Supplemento del giovedì

Buon giorno da radio radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a sud-est supplemento di giovedì ventiquattro dicembre del due mila e venti
Venerdì diciotto dicembre è stata celebrata la giornata internazionale dei migranti istituita dalle Nazioni Unite
I migranti internazionali nel due mila diciannove sono stati duecentosettantadue milioni più di una persona su trenta in tutto il mondo con una crescita media di circa quattordici milioni di persone
Ogni due anni sono i numeri contenuti nei ruoli cresce non porta due mila venti dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni che mostrano come il fenomeno migratorio
Sia in continua e costante crescita e a questi si aggiungono anche tutti i migranti gli sfollati interni che alla fine del due mila diciannove erano più di cinquanta milioni il dato più alto mai registrato finora
La giornata internazionale dei migranti lo ricordiamo era stata istituita dall'ONU per commemorare ventotto lavoratori originari del Mali
Che quasi cinquant'anni fa nel mille novecentosettantadue persero la vita in un incidente nella traforo del Monte Bianco mentre viaggiavano nascosti in un camion in un camion cercavano di raggiungere la Francia per cercare ovviamente migliori condizioni di vita
Il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite l'ECOSOC decise allora di adottare una risoluzione per chiedere la commissione diritti umani di prendere in esame la questione dei lavoratori migranti
Più di un decennio dopo vide la luce la convenzione internazionale sulla protezione dei lavoratori migranti
E delle loro famiglie
Era il diciotto dicembre mille novecentonovanta ma ci vollero più di dieci più di dieci anni e che la convenzione intatta in vigore solo il primo luglio del due mila tre quando è stato raggiunto il numero minimo di venti ratifiche richieste appunto nei Paesi membri dell'ONU per renderla per farla entrare in vigore
Chiusi in centri di detenzione bloccati in zone di frontiera o in Paesi terzi senza più un lavoro senza più la possibilità di cercarlo più esposti al virus e queste sono alcune delle conseguenze che la crisi sanitaria determinata appunto dalla pandemia di cavi diciannove ha avuto sui migranti di tutto il mondo
E particolarmente grave la situazione sulla rotta balcanica noi di su questo devo proprio aperto la puntata di una puntata di passaggio a sud-est di domenica venti dicembre
Concentrandosi in particolare sulla Bosnia Erzegovina dove ormai è in atto da mesi una crisi umanitaria nella puntata del tredici dicembre avevamo parlato della dura lettera inviata al Presidente del Consiglio dei ministri della Bosnia Erzegovina
E al ministro della sicurezza lettera inviata dalla commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa Dounia Mijatović am
Nella quale ha chiesto conto in particolare della situazione nel cantone di una sana un anno fa nel proprio nel dicembre del due mila diciannove Mijatović aveva compiuto una missione in Bosnia Erzegovina
E dopo quando pertanto quanto denunciato nella successiva conferenza stampa era stato chiuso il campo improvvisato di voci h che era stato costruito su una distanza discariche a cielo aperto nelle ultime settimane tra la crisi in Bosnia si acutizzata nuovamente
E donna Dugnano scusate Dounia Miniato dice nella lettera parlava della delle migliaia di richiedenti asilo di migranti che si trovano in campi situati nella Federazione della Bosnia Erzegovina una delle due entità in cui è divisa la potenza economica l'alta e la repubblica Srpska
Migliaia di persone che dormono all'addiaccio o i palazzi abbandonati in particolare nel cantone di una sana ma anche altrove nel Paese sono molto preoccupata del fatto che a distanza di un anno dalla chiusura del campo di voci h se in corso nel cantone un'altra crisi umanitaria scritto tra l'altro Dugnani Jato vice
E de ed è proprio vedi la crisi umanitaria nel cantone di una sana e senza soluzione
è proprio la notizia delle di più delle onde le ultime ore che centinaia di migranti vengono sfollati dall'accampamento di Lipa che si trova a trenta chilometri da vinaccia
Mentre bruciano le tende alcuni gruppi di cittadini stanno preparando presidi per evitarne l'arrivo in città ne ha scritto proprio ieri sulle Nicole Corritore sul sito internet di osservatorio balcanica o caso balcanica o coso punto Organ
Nulla è valsa la dura lettera inviato dalla commissaria per i diritti umani
Del Consiglio d'Europa le autorità bosniache in cui denunciava la catastrofi umanitarie in corso in vacanza e domina i specifico nel cantone di una sana e chiedeva immediati interventi per assicurare un'accoglienza degna per i tre mila migranti rifugiati richiedenti asilo rimasti all'addiaccio
Tra questi i mille cinquecento Accolti sotto la tendopoli temporanea di Lipa a trenta chilometri da vinaccia non adatta ai mesi invernali un accampamento che come altri campi di transito in volgare sotto la gestione dell'il dell'armonizzazione internazionale delle migrazioni
Della Bosnia Erzegovina ma la cui costruzione o il cui adattamento rimane in capo le autorità del Paese
Il Consiglio dei ministri bosniaco con continua Nicoli Corritore
Forse anche grazie alle pressioni arrivate da parte dell'Unione Europea aveva deciso la riapertura del campo di birra che era stato chiuso a fine settembre per decisione unilaterale del cantone di una sana del comune di vinacce ma le autorità locali si sono opposte
Il governo ha poi decretato la trasformazione di Lipa in un campo ufficiale decisione in seguito alla quale le autorità locali avrebbero dovuto far partire subito i lavori di adattamento per assicurare acqua corrente allacciamenti elettrici riscaldamento alloggi decenti
Ma sia il cantone sia la municipalità si sono opposte anche a questa decisione arrivata da Sarajevo
Proseguendo a dichiarare che non accetteranno più sul proprio territorio campi per rifugiati vicine alle zone urbane e accanto l'opposizione del cantone di una sana della municipalità di Bin Hatchet
Si è aggiunta quella di gruppi di cittadini che il ventidue dicembre così scrive Nicole correttore su Salvatore Vacca nel Caucaso hanno presidiato l'ingresso del campo di birra
Per bloccare e rimandare indietro i minibus di migranti in arrivo dall'IPA trasporto che era stato deciso dal Ministero della sicurezza la Bosnia Erzegovina
L'epilogo purtroppo era prevedibile l'Organizzazione Mondiale della migrazione ha deciso di chiudere ieri mattina stamattina quindi ieri mattina nel terzo punto di ieri il campo di Ripa migliaia di persone sono ora per strada e i tendoni stanno bruciando come risulta dal video danno ricevuto dal campo una situazione che ha spinto Péter Vander over
Capo della Norvegia sente la sala delicati della portanza idonea ad arrivare all'IPA
Come scrivono i media locali poi c'è stata anche una riunione d'emergenza del Consiglio del cantone di una sana ma nessuno conclude Nicola Corritore nessuno sa come evolverà l'escalation in corso che viene seguita in tempo reale in video da media locali e altri soggetti
Ecco trovato in questo questo articoli correttore pubblicato ieri su Salvatore Vacca nel caveau dove trovate tra l'altro anche e i filmati e i link anche per vedere a punti filati di quello che sta succedendo in Borda Erzegovina ma al al di là della situazione della crisi umanitari in base comincia in generale
La trattamento dei migranti in sul lungo tutta la rotta balcanica
Migranti torturati lungo la rotta balcanica questo è il titolo dell'articolo pubblicato sul sito internet di articolo ventuno articolo ventuno punto ordinò un articolo dello scorso dieci dicembre di André Oscar il Rossini
Che parla delle organizzazioni delle denunce diamo di Amnesty di altre organizzazioni per i diritti umani che hanno fatto scattare l'indagine del difensore civico europeo
Mentre la Rete rivolti ai Balcani denuncia il coinvolgimento dell'Italia respingimenti legali
Le immagini più recenti delle violenze contro migranti e richiedenti d'asilo scrive Andrea Ascari Rossini sono state pubblicate dal border Vai Lanza monitoring una Rete il Big One una rete di associazioni che monitora lo stato dei diritti umani lungo la rotta balcanica provengono da Poljana
Un villaggio di campagna al confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia
Ci sono uomini mascherati armati di bastoni e fruste che respingono con violenza alcuni migranti verso la Bosnia
I picchiatori secondo l'inchiesta del bio VM apparterrebbero alle forze di polizia e di sicurezza della Croazia sono mesi e diverse organizzazioni per i diritti umani accusano la polizia croata di pestaggi nei confronti dei migranti
Pratica umilianti come dipingere una croce sulla testa dei richiedenti asilo
Finte esecuzioni e in un caso anche di stupro
Crimini contro l'umanità secondo la parlamentare europea Claire Delhi
Il vice direttore dell'ufficio per l'Europa di Amnesty International Massimo Moratti ha invece usato la parola tortura per descrivere quello che sta avvenendo lungo la rotta balcanica intervenendo al convegno sulla rotta balcanica organizzato a fine novembre dalla rete rivolti ai Balcani che riunisce trentasei diverse associazioni per i diritti umani Massimo Moratti ha dichiarato che diventa sempre peggio nonostante le denunce l'impunità delle forze di polizia continua addirittura cresce
Gli ultimi eventi hanno alzato l'asticella e vediamo episodi di vero e proprio sadismo che vengono perpetrati nei confronti di coloro che cercano di entrare in Unione Europea
La così Massimo Moratti in questo convegno sulla rotta balcanica organizzato appunto dalla rete rivolti ai Balcani
E la registrazione la trovate su radio radicale punto it l'abbiamo Licata anche sulla pagina Facebook di passaggio su testo un convegno internazionale che si è svolto in due giornate
Per il governo della frase torniamo alla corda alla all'articolo di Andrea Ascari Rossini su articolo ventuno attore per il governo della Croazia Paese entrato dell'unione del nel due mila e tredici ma non ha ancora messo allo Spazio Schengen si tratta però di accuse infondate
Il ministro dell'Interno davo robot Cino dice nel replicare alle denunce ha inoltre lanciato un monito all'istituzione europea e i Paesi del Nord Europa quelli che i migranti vorrebbero raggiungere i paesi verso cui questi migranti sono diretti e le istituzioni europee devono decidere se queste persone sono benvenuto no la polizia curate sempre più criticata perché se questi attraversano illegalmente il confine allora non difendiamo bene le frontiere esterne dell'Unione Europea
Se invece non passano dobbiamo far fronte a questi attacchi delle associazioni per i diritti civili noi facciamo rispettare le nostre leggi che le leggi europee non c'è nessuna violenza che non ce ne sarà non ci sarà neppure alcun cedimento sulla difesa dei confini della Croazia così ha detto
Il ministro dell'Interno Davoli Bogino vice
Citato appunto in questo articolo di Andrea vasca di Rossini che poi prosegue di fronte al muro di gomma di Zagabria e Brussel amnistia però deciso di percorrere le vie legali chiedendo conto dei soldi europei spesi
L'Unione ha segnato la frase per il fondo asilo migrazione integrazione centootto milioni per il periodo due mila quattordici due mila venti
A cui sono stati aggiunti circa venticinque milioni di fondi d'emergenza sette milioni sono stati dati a Zagabria per istituire un meccanismo di monitoraggio e garantire che tutte le misure applicate le frontiere esterne dell'Unione Europea
Siano nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e delle leggi dell'Unione europea in materia di asilo
Questo monitoraggio esiste se non esiste dove sono stampati i soldi sono stati spesi i fondi europei procedure che violano i diritti umani la come si europea non ha vigilato
Queste domande scrive Andrea Oscar Rossini sono state rivolte all'Ombudsman europeo l'ufficio preposto a supervisionare sui casi di cattiva amministrazione delle istituzioni di Brussel
L'Ombudsman ha subito aperto un'indagine che si concluderà il trentuno gennaio
Il procedimento non è contro la Croazia mai rivolto alla Commissione europea per accertare eventuali inadempienze si tratta di un procedimento tecnico che però potrebbe avere conseguenze importanti sul sistema di gestione dei flussi migratori da parte di Bruxelles
La rotta balcanica ricorda Andrea Ascani Orsini sempre in questo articolo su artisti sul sito di articolo ventuno
La rotta balcanica non esiste più dal due mila sedici al suo posto si sono create tante rotte balcaniche che traversa nel Sud-Est Europa cambiando continuamente direzione anche in base al grado di violenza esercitato dalle diverse forze di polizia
Al confine tra Serbia Macedonia del Nord ad esempio l'organizzazione non governativa lei disse di Skopje ha denunciato recentemente violenze brutali della polizia serba analoghe a quelle segnalati in Croazia
Quando viene in Croazia però coinvolge molto più direttamente l'Italia secondo la Rete rivolti ai Balcani infatti i respingimenti operati dalle forze di Zagabria sarebbero spesso l'ultimo anello di una catena coordinata tra le forze di polizia d'Italia Slovenia Croazia
Organizzata tramite accordi bilaterali di riammissione
Che violerebbero le regole di Dublino che la più generale normativa sull'asilo
Per Anna Brambilla vocata dell'ASGI l'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione
Questi accordi in particolare sono uno strumento creato per aggirare i violare il diritto di non respingimento di espulsioni collettive
Cerco migliaia di persone sarebbero state respinte dall'Italia la Slovenia sono nel due mila e venti con questi accordi incluse persone appartenenti a gruppi vulnerabili i minori non accompagnati
Dalla Slovenia in viaggio a ritroso prosegue obiettivo degli accordi riammissione tra Italia Slovenia Croazia sarebbe infatti quello di riportare i migranti fuori dei confini europei in particolare in Bosnia Erzegovina nel cantone di una sana come vedete il cerchio si chiude
Nella cittadina di Bisaccia ricorda ora Andrea scali Rossini ci sono circa due mila migranti accampati in condizioni di fortuna in campi gestiti dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni o in accampamenti informali
Una delle poche associazioni umanitarie presente sul posto e Lipsia ACLI da settimane con l'approssimarsi dell'inverno la responsabile di si abbina c'è Silvia Marone denuncia le condizioni drammatiche in cui vivono centinaia di persone ammassate nel campo dell'IVA
Un recinto che avrebbe dovuto essere solo temporaneo dove non ci sono allacciamenti ed elettricità e acqua corrente dove temperatura mai sono sotto lo zero
Così scriveva André Oscar i rossi il dieci dicembre inning questo pezzo migranti torturati lungo la rotta balcanica pubblicato sul sito internate di articolo ventuno associazione articolo ventuno articolo ventuno punto orga ma appunto poi c'è stata
Era un appunto articolo dieci dicembre poi c'è stato quello che è successo ieri a all'IPA appunto i tendoni bruciati il campo chiuso e adesso di nuovi migranti centinaia il che cercano di raggiungere Bear c'era o altri recati come quello di birra ma vengono ostacolati dalle popolazioni locali e Andrea Schiavi Rossini citava il Border vai las monitoring questa rete di associazioni che avuto controlla lo stato di diritto mai lungo la rotta quindi balcanica che ha pubblicato un libro nero che documenta proprio il le le migliaia le migliaia di di violenze pubblicate appunto scusate che si sono verificate punto lungo la rotta balcanica
Sono pagine e pagine frutto di quattro anni di lavoro e quasi novecento testimonianze non riguardano solamente ovviamente la rotta balcanica ma riguardano anche altri scenari tutti hanno sempre però a che fare con la rotta balcanica e Andrea Ascari Rossini citava appunto il video che mostra le violenze compiute dalle forze di sicurezza croate e il di questo video paga scritto anche nello scavo su avvenire lo scorso tredici dicembre il video che conferma le accuse
Non è per il freddo delle gelate balcaniche che gli uomini appostati nella radura indossano un passamontagna così inizia il pezzo di nello scavo inviato a Trieste da di Avvenire il branco è lì per un'imboscata impugnano una spranga da cui pende una corda
Stanno per spaccare ginocchia frustare sulla schiena lanciare sassi mirando alla testa dei profughi sono soldati croati e stavolta Zagabria non potrà più dire che non ci sono prove ora c'è un video che conferma le accuse di questi anni
Nei giorni scorsi dopo le ricostruttiva ricostruzioni di Avvenire e la pubblicazione di immagini e testimonianze di alcune tra le migliaia di persone seviziati dei gendarmi era intervenuta la commissaria degli affari interni dell'Unione Europea
Il Vaio Hanson abbiamo sentito di respingimenti dagli Stati membri e non è accettabile nessun accenno però nota appunto giustamente nello scavo alla violenza
Il governo di Zagari infatti ha sempre respinto le accuse dei profughi riammessi a catena da Italia Slovenia Croazia
Nonostante i report lo stato curato annegato mettendo in dubbio la credibilità dei migranti degli attivisti dei giornalisti citando la mancanza di prove fotografiche ricordano i legali del Border Valens monitoring ora però appunto aggiunge nello scavo quelle prove ci sono i fotogrammi e i video raccolti sul campo non lasciano spazio a dubbi
Nello scavo descrive un po'quello che si vede nel video esche aggiunge poi le sequenze sonora cripte raccapriccianti le urla spezzano il fiato i militari infieriscono ripetutamente su persone inermi
A tutti sono state tolte le scarpe i telefoni denaro gli zainetti con gli unici ricordi delle proprie origini le forze di sicurezza come sempre avevano pensato a impedire che le testimonianze potessero trovare riscontri fotografici questa volta però un ragazzo afgano è riuscito a beffardi
Poco prima del respingimento altri agenti in un posto di polizia avevano rubato denaro telefono ed effetti personali con le scarpe vestiti avevano fatto un falò
Si tratta sentendo che questo in inverno rubano scarpe vestite per farli faro
Nella concitazione da uno degli zainetti scivolato un telefono il ragazzo ha fatto in tempo a nascondono nelle mutande
Per consegnarci le immagini della vergogna all'interno dell'unione europea le immagini del prosegue poi oltre ancora nello scavo su Avvenire del tredici dicembre
Le immagini che risalgono alla fine di marzo sono state analizzate per mesi da legali periti di vari paesi per conto del board verbale la sul monitor in via il network di organizzazioni di volontariato attivo in tutti i Balcani
Sul sito di Avvenire si possono vedere i filmati con le ricostruzioni forensi
Oltre all'identità dei feriti è stato possibile riconoscere anche i corpi di appartenenza dei picchiatori guardie di confine
Nuclei speciali della polizia e militari dell'esercito pochi giorni prima il Guardian
Aveva pubblicato un'inchiesta di Lorenzo Tondo la polizia croata veniva accusata di segnare i migranti slanci con una croce sulla testa ma ancora una volta a Zagabria aveva negato
Anche in Bosnia però poiché prosegue più avanti giustamente lo scavo ricorda scrive anche che anche in Borsa vengono denunciati episodi di violenza
E Duse eccessivo della forza da parte della polizia
E non sarà certo la prima neve a fermare le traversate
E conclude l'articolo il preambolo del trattato istitutivo dell'Unione indica a suo fondamento i valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona ma sul confine dalla vergogna la bandiera dell'Unione non sventola più questo è la sconsolata sconsolata conclusione cruda ma ma reali ma vera più che realistica vera
Delle violenze degli agenti croati contro i migranti l'articolo di nello scavo pubblicato il tredici dicembre scorso che fa parte di una serie di articoli pubblicato da Avvenire e infatti il venti dicembre sempre su Avvenire
Nello scavo torna ancora parla delle violenze lungo la rotta ma anche della svolta dopo denunce e inchieste dei media dopo le nuove denunce di queste settimane qualcosa tra Bruxelles e Zagabria si muove
L'agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali e pronta a monitorare i comportamenti delle polizie lungo i confini ma manca una data per l'avvio del piano di prevenzione degli abusi
Pochi giorni fa a Bruxelles hanno chiuso un rapporto che racconta di vicende sfuggiti alle cronache e conferma che nella Commissione
Europea tutti sanno si cita nello scavo cito ad esempio il caso tragico di una bambina afgana di sei anni che è stata uccisa da un treno in transito al confine tra Croazia e Serbia
Ma Dina si chiamava e la sua lei la sua famiglia hanno arrivati in corazza avevano chiesto asilo quando è stato detto loro di tornare in Serbia una violazione delle norme sul diritto d'asilo finita in dramma la famiglia stimati è stata trasferita in un veicolo della polizia
Vicino alla ferrovia e istruita seguire i binari fino alla serie poco dopo la bambina di sei anni Satta travolta dal treno è questo che
Questa appunto che cita passo non non sono non sono solo parole di dallo scavo siccità appunto a testimonianza di questo di questo tipo questa
E più avanti su articolo su Avvenire il venti dicembre
Prosegue ricordando che c'è chi a Trieste invece c'era quasi arrivato ma è stato colto dalla polizia italiana sulla fascia di confine e qui appunto la questione appunto dei respingimenti non della delle cose orchestrate tra Italia Slovenia Croazia
Poco dopo riammesso riammesso tra virgolette veramente in Slovenia come prevede un vecchio accordo tra Roma e Lubiana siglato quando includeva la ex Jugoslavia
Per Gianfranco Schiavone vicepresidente dell'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione elargì
è più che a nome loro che la riammissione possa avvenire senza l'emanazione di un provvedimento amministrativo anche perché è indiscutibile
Che le azioni poste in essere dalla pubblica sicurezza attraverso l'accompagnamento forzato e Slovenia produce effetti rilevantissimi sulla situazione giuridica dei soggetti interessati
Insomma prosegue Paratico dallo scavo ricacciati indietro senza neanche poter presentare la domanda di protezione molti passano per le mani delle guardie croate
Anche qui però il compatto muro di omertà tra uomini in divisa comincia a incrinarsi la diffusione di immagini e filmati che documentano la presenza di gendarmi tra i picchiatori di migranti
Sta convincendo diversi agenti a denunciare anche i loro superiori gli ordini infatti arrivano dall'alto il merito è dell'Ufficio per la protezione dei diritti umani di Zagabria
Dotata di poteri investigativi che stanno aprendo la strada a indagini nel della magistratura garantendo l'anonimato i poliziotti che collaborano con le indagini
Il ministero dell'interno di Zagabria respinge le accuse arrivate nelle ultime settimane da testate come Der Spiegel de Gargani avvenire riguardo le violenze commesse dalle autorità lungo i confini
L'articolo poi molto più lungo ci sono appunto tutte le testimonianze viene citato anche qui Laborde valenza monitoring insomma
è il terzo di una serie di articoli che nello scavo ha dedicato su Avvenire questa del venti dicembre gli altri giorni precedenti
Appunto alle violenze che vengono compiute contro i migranti sulla rotta balcanica particolare in particolare le violenze compiute dalle forze di sicurezza colate ma anche al Mac alla alla catena di respingimenti che dall'Italia passa appunto alla Slovenia qua la Croazia e anche poi a quell'ora le violenze che vengono segnalate anche in in Bosnia
Che però naturalmente c'è anche poi chi non vede il problema cioè si ferma al dito il giornale per esempio che il Dell'Orto di l'otto dicembre scorso in un articolo di Fausto B. lo slavo parlando di emergenza immigrazione diceva che per si pensa probabilmente rivolta all'italiana non c'è nessuna emergenza in Italia c'è un problema
Il titolo era per non ingolfare i processi la toga abolisce i clandestini c'è la toga non fa niente che qui a è la proposta definita sciocca del procuratore capo di Trieste quel reato inutile va cancellato cioè capoluogo Giuliano il terminale della rotta
Quest'anno sono stati rintracciati in Friuli-Venezia Giulia cinquantacinque mila immigrati illegali dunque immigrati semmai legale senza documenti non clandestini ma reato di clandestinità totalmente inutile
Perché appunto dice il procuratore capo di Trieste che ci troviamo subissati da queste denunce i sono questi sogni rintracciabili se vengono condannati comunque una pena pecuniaria se non comunque
No che non potranno mai paga pagare ma intanto anche il problema non è quello che sta sotto sono i mille persone persone trattato in quel modo il problema è che sono clandestini quindi sono cose e le cose non hanno personalità
Giuridica questo almeno è quanto sembra prevale premendo magari non è l'intenzione del Giornale d'infarto dello slavo ma è quello che traspare da questo articolo pubblicato l'otto dicembre
E abbiamo ci avviamo a chiudere abbiamo iniziato a mamme ricordando appunto la giornata dei migranti del diciotto dicembre aggiornata internazionale
E allora chiudiamo con un articolo crediamo trovato sul sito di RAI news RAI news punto it che appunto ricordo vale la pena segnalare perché non c'è solo il problema della rotta balcanica c'è problema presente anche della Grecia
E la giornata internazionale dei migranti Medici senza frontiere ha esortato l'Unione europea e le autorità greche a trasferire immediatamente tutti i richiedenti asilo dai campi delle isole greche in una sistemazione sicura sulla terraferma
La pelle inoltre chiedo di riconsiderare l'inaccettabile Progetto della realizzazione di nuovi campi chiusi
Alle frontiere che non fanno altro che intrappolare le persone aggravando i loro problemi di salute mentale e sostiene che le autorità greche dovrebbe inoltre garantire tutele tutte le speciali alle persone con problemi di salute mentale sulle isole greche ed evacuare le più vulnerabili in una sistemazione sicura sulla terra ferma
Sulla terraferma o in altri stati dell'Unione Europea a quattro mesi dall'incendio che ha distrutto il campo di morire nonostante le vane promesse dell'Unione Europea più di quindici mila donne uomini e bambini sono ancora intrappolati in condizioni disumane
E insicure nei campi sulle isole greche
Scrive Medici senza frontiere sottolineando che le sue squadre riscontrano livelli preoccupanti di problemi di salute mentale e sessanta pazienti per cento dei pazienti a Samo sa
Hanno manifestato pensieri Succi suicidi e gli psicologi di Medici Senza Frontiera lesbo hanno trattato quarantanove casi di bambini che hanno tentato il suicidio nel corso dell'anno
Nonostante le promesse dell'Unione europea gli incendi di morì a Samo se chi osa non hanno spazzato via la dannosa politica di contenimento sulle isole greche
E le persone dovranno affrontare un altro inverno in condizioni disumane nel pieno di una pandemia globale afferma Stefana o verrà et capomissione di Medici senza frontiere un nuovo centro di accoglienza e di notificazione è stato costruito a cinque chilometri dal campo di dati
E un altro sarà realizzato a lesbo un piano che non farà altro che aumentare la sofferenza di queste persone rendendole ancora più invisibile ha detto ancora Aubert RAI tre
E appunto Peres per fare un esempio Medici senza frontiere riferisce che Assam mossa tre mila cinquecento persone vivono in un centro di sei da seicentoquarantotto posti quindi praticamente quasi sei volte di più anzi sei volte di più praticamente in sono cioè le persone rispetti posa disponibile in condizioni miserabili la maggior parte vive in tende di fortuna nel bosco accanto al centro senza accesso a docce nei servizi igienici ripari adeguati per proteggersi dal freddo il team di salute mentale di Medici senza frontiere
Ha recentemente registrato nel campo di fatti un preoccupante aumento del numero di pazienti con sintomi gravi come già accaduto nel corso del due mila
E venti
Questo è l'articolo pubblicato il il diciotto dicembre sul sito di RAI Mimosa Rainews punto it appunto l'allarme di Medici senza frontiere in Grecia
Dove quarantanove bambini hanno tentato il suicidio
E insomma sono diverse organizzazioni internazionali associazioni volontari che da mesi denunciano
Le condizioni sostenibili in cui vivono le persone che sono arrivate percorrendo la cosiddetta rotta balcanica danni Graziano le rotte balcaniche e come giustamente spiegava
Andrea Ascari Rossini
Le misure adottate contro la pandemia hanno provocato il caos e per capire cosa sta succedendo sulla rotta balcanica per denunciare le gravi violazioni commesse da diversi Paesi coinvolti a danno dei rifugiati e pere cambiare anche una situazione inaccettabile per l'Europa la rete rivolti ai Balcani
La citavamo prima lo citava
Appunto l'articolo di Andrea scavi Rossini ha organizzato per il ventisette ventotto novembre scorsi un convegno appunto proprio per discutere di questo e trovate la le registrazioni delle due giornate sul sito di Radio Radicale radicali punto it l'abbiamo l'incarto anche sulla pagina Facebook di passaggio a sud est
E per capire che cosa sta succedendo nei Balcani qual è la situazione nei campi per rifugiati richiedenti asilo in base al secondo Ina rivolti ai Balcani
Che appunto un'iniziativa creata nell'ultimo anno da diverse realtà della società civile che si occupano delle persone che attraverso la rotta balcanica ribatteva il cane ha organizzato insieme
Osservatorio Balcani e Caucaso anche il convegno che si è svolto il sedici dicembre anche di questo trovate la registrazione sul sito di Radio Radicale radio radicale punto it
E lo trova delicato anche sulla pagina Facebook di passaggio a sud est en e lo potrete anche ascoltare nella un prossima puntata di passaggio sud-est quella che andrà in onda domenica domenica ventisette dicembre con inonda come sempre alle ventuno sarà una puntata speciale
E dunque di propri faremo ascoltare a punto questo dibattito del sedici dicembre scorso per capire cosa sta succedendo nei Balcani
Nel sulla cosiddetta rotta balcanico sulle rotte balcaniche qual è la situazione nei campi per rifugiati e richiedenti asilo in Bosnia Erzegovina
Con questa con queste citazioni in queste segnalazioni chiudiamo questa puntata della supplemento con questa audizione del supplemento del giovedì di passaggio sudati giovedì ventiquattro dicembre del due mila e venti di ricordarci risentiamo appunto in onda domenica sera domenica alle ventuno ventisette dicembre parlare punto di quello che sta succedendo sulla rotta balcanica
Intanto a tutte a tutti voi che ci ascoltate dopo che ci ascoltate se potete insomma gli auguri di buone feste grazie da per l'ascolto da Roberto Spagnoli è una buona giornata in compagnia di radio radicale