VIII congresso nazionale UIL

Da da non era
Veramente
Ma non è siamo non niente
Sicuramente nella Eluana lamentano
Ma
Nomina
Stanno
Una
Organizzare
Di abbiamo non potremmo altro che rilevare le gravi conseguenze che oggi si hanno in fatto divisi diseconomie e disprezzo
Secondo
Occorre superare la concezione anche questa fermata si finora come prevalente
Che le infrastrutture relativi al trasporto siano condizione preventiva allo sviluppo economico
Occorre invece affermare la contestualità programmatica è tua e attuativa transetto economico territoriale il sistema dei trasporti
Solo in questo modo potremo evitare anche in questo settore
Casi tipo cattedrale nel deserto o comunque potremmo evitare investimenti che oggi sono di scarsa produttività
Il ritardo culturale propositivo che si registra nel settore in un settore così delicato e importante per l'economia del Paese
Sono veramente grande
E scarse finora sono state le proposte concrete di politica economica dei trasporti
Sia da parte delle forze politiche che dei governi centrali e territoriali e dobbiamo anche rilevare che Scar sei stata la progettualità dello stesso sindacato per individuare interventi indirizzati alla trasformazione produttiva del sistema dei trasporti
è un sistema in cui sono in gioco così rilevanti quote di risorse nazionali
In cui il problema del risparmio energetico può trovare un concreto terreno di confronto di incidenza
In cui i problemi della qualità della vita possono trovare precisi e puntuali punti di riferimento di lotta questo significa passare dalle parole ai fatti
Da un altro punto di vista il discorso della necessità di ricollocare al centro della politica dei trasporti gli aspetti economici e produttivi
Porta necessariamente accentrare l'attenzione sulle aziende di trasporto quali protagoniste del processo produttivo
Avere presente l'importanza che riveste il momento aziendale consente di evitare errori che spesso si sono commessi nel passato
E cioè quelli di teneri che la trasformazione del sistema dei trasporti avvenga soltanto modificando le impostazioni programmatiche e realizzando necessari investimenti non è così compagni ed amici
è indispensabile dare unicità e più problemi
Al momento programmatico e al momento aziendale
Alla luce di questa analisi la stessa linea contrattuale che deve affermarsi nel settore dei trasporti assume una rilevanza nuova
Una maggiore valenza vengono ad assumere le rivendicazioni per una nuova professionalità singola e collettivo dei lavoratori del settore
Una dimensione nuova vengono assumere le modifiche nel modo di produrre di lavorare che devono essere affermati nelle aziende e più concreti e meno rituali
Diventano le saldature tra la prima e la seconda parte dei contratti
Ed è in questo ponte contesto che quindi vengono assumere anche carattere di centralità gli stessi problemi che la parte del sindacato alle scelte del ciclo produttivo
La partecipazione corresponsabilizzazione del sindacato nelle scelte economiche e gestionali delle aziende in questo contesto diventa assolutamente necessario per il sindacato
Per recuperare un rapporto con i quadri e con i tecnici
Per renderli partecipi assieme a tutti gli altri lavoratori alla Invest indispensabile costruzione di progetti e di proposte
Essenziale poi all'interno di questo quadro diventa l'impegno del sindacato per la riforma delle aziende pubbliche di trasporto per realizzare una radicale trasformazione del ruolo del capitale pubblico affermando fra l'altro la distinzione assolutamente necessaria per ragioni di produttività e di economicità
Distinzione fra il momento degli indirizzi programmatici e dei controlli generali che devono rimanere agli organi dello Stato
Rispetto al momento gestionale ed operativo che deve essere affidato agli organi aziendali
In questa direzione si è mossa la battaglia dei ferrovieri quella riforma dell'azienda FS che ormai da tempo in attesa della conclusione dell'iter parlamentare
Il sindacato i ferrovieri i lavoratori rivendicano dopo lunghe lotte il marito della maturazione di questa riforma
Per quello che essa può rappresentare come asse centrale di un'intera riforma del settore dei trasporti
Queste battaglie hanno trovato finalmente una conclusione positiva
In sede anche ministeriale e dobbiamo dare atto all'attuale ministro dei trasporti di aver giocato un grosso ruolo al riguardo
Purtroppo però dobbiamo anche registrare che le forze politiche non dimostrano anali analoga disponibilità per un rapido iter legislativo del disegno di legge scrisse Progetto di piatto di riforma FS giace nelle Commissioni parlamentari e non si muove
Compagni ed amici questi sono i risultati purtroppo a volte di battaglie così pregnanti che i ferrovieri è tutto il l'insieme dei lavoratori hanno portato avanti
Benvenuto diceva nella sua relazione
Che numerosi sono gli esempi i tempi perduti a discutere proposte di legge di riforma che hanno fatto la spola tra la Commissione e l'altra del Parlamento senza mai giungere a compimento
Ebbene questa affermazione di benvenuto è calzante
Per il progetto di riforma FS che rischia di diventare un altro dei casi emblematici di non governo di grave carenza delle strutture statuali
Dobbiamo allora intensificare come sindacato tutta la pressione per realizzare questa legge di riforma
Sappiamo benissimo che non avremo la riforma dell'azienda con soltanto con la legge questa è la chiave per iniziare quella riforma quella ristrutturazione dei servizi e dell'azienda
è la chiave per poter affermare se lo abbiamo se sapremo costruirlo un nostro progetto come sindacato e un nuovo modo di produrre e di lavorare in azienda ferroviaria
Per dare una maggiore economicità l'azienda e un maggiore servizio ai cittadini
Ecco che anche in questo caso la proposta della UIL della relazione dei nostri lavori
Assume un ruolo e una pregnanza
Aventi notevole
Ecco come un sindacato protagonista ampi spazi anche in questo settore per potersi affermare Aiazzi parco piuttosto concludendo bravo benvenuto nella sua relazione poneva anche l'accento sulla centralità del problema della governabilità nel dibattito politico
E sottolineava come concetto di governabilità deve necessariamente coniugarsi con il tema della programmazione
Credo che nel nostro Paese sia molto difficile oggi realizzare progetti di carattere programmatorio se prima non risolva risolviamo gli annosi progetti di riforma della pubblica amministrazione
Abbiamo visto tutti che la pubblica amministrazione è stato sempre il muro di gomma in cui si è infranto qualsiasi tentativo di programmazione e anche nel settore trasporti accennano riformiamo i ministeri che qui ci sono il ministero ai Trasporti della marina mercantile dei lavori pubblici che tutti i vari tavoli su hanno competenze nel settore dei trasporti
Non è possibile portare avanti la programmazione in questa situazione occorre realizzare un unico ministero
Che abbiano attinenza ai tutte le competenze nel settore forte solo così potremo affermare un progetto di programmazione in un settore così importante rilevante per la vita del paese
Concludo questo intervento
Ponendo l'accento che se noi vogliamo la riforma dello Stato per poter realizzare la programmazione occorre che anche come sindacato ci attrezziamo adeguatamente la UIL Trasporti
Ormai date a diventare una realtà pregnante concreta deve essere finito al momento dell'artigianato e dell'apprendistato dando tutto il marito a coloro che i quali hanno cercato finora di portare avanti la baracca
Ormai abbiamo piena coscienza delle esperienze fatte di come camminare
Dobbiamo no smantellare le categorie ma dare il ruolo che a loro completi però bisogna realizzare una direzione politica che abbia carattere di unicità
Bisogna realizzare unicità delle scelte nella gestione dei politica nel settore ecco perché la UIL trasporti ormai non può più attendere
Allora io credo ho cercato di dimostrare come le lavorazioni veramente positive di questo nostro congresso si attagliano in maniera pregnante decisa a ogni esigenza di riforma di risanamento esistenti oggi
In ogni settore del nostro Paese in particolare nel settore del sociale e servizi pubblici
è necessario impegnarsi come sindacato come sindacato protagonista per costruire un nuovo egualitarismo
Un egualitarismo non soltanto riconquistate recuperato con la manovra salariale ahimè dare rivalorizzare la professionalità ma anche attraverso un insieme di servizi sociali e servizi pubblici sanità salute scuola trasporti
Che facciano fare un vero salto qualitativo le condizioni di vita del paese e in particolare a quelle dei lavoratori gran grazie grazie
Il servizio d'ordine per favore faccia entrare i delegati in sala
Diamo la parola Accor despoti del consiglio di fabbrica dell'Alfa Romeo
E poi come da programma congressuale diamo la parola al rappresentante del Partito Radicale accompagni prima di tutto consentitemi di portare il saluto del consiglio di fabbrica dell'Alfa Romeo al vostro congresso
Congresso che cade in una situazione politica ed economica molto difficile con loro che vede un attacco del padronato pesante un attacco che ormai conta in termini di l'inflazione e più del venti per cento e che per esempio Lombardia conta ormai i cento mila lavoratori in cassa integrazione e anche una serie piccole e medie aziende che chiudono
Credo che alla luce di questa situazione il congresso della UIL comprese i congressi che si terranno della CISL e della CGIL siano molto importanti perché rappresentano una riflessione da compiere
Vedere se si riesce a rilanciare l'azione del sindacato e se si riesce finalmente a porre fine ad una situazione che oramai rischia di diventare insostenibile
L'attacco del padronato e un attacco pesante ed è un attacco che produce effetti negativi anche perché il Governo è praticamente inesistente
Nella nostra fabbrica in questi ultimi tempi la situazione si è ulteriormente aggravata
Accanto alla crisi del settore auto che voi tutti conoscete
Abbiamo un'offensiva del terrorismo delle Brigate Rosse
Che purtroppo produce Effeti devastanti è stato rapito rigenera Santa Lucia
E il massimo dirigente dall'azienda per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro le Brigate Rosse puntano oggi nella nostra fabbrica a e essi espropriare sindacato ad espropriare i lavoratori e puntano ammetterei depository fabbrica in un angolo
L'offensiva punta Ippati a mettere in discussione a sabotare l'accordo del quattro marzo che è un accordo che è stato realizzato
E i punti fondamentali di questa corda sono un aumento dalla produttività attraverso una modifica dell'organizzazione del lavoro con l'istituzione dei gruppi di produzione
E questo è un accordo importante perché è un accordo che indica che i problemi della produttività della ristrutturazione dalla fabbrica si possono affrontare in un quadro di sviluppo
A aumentando la produttività ma non aumentato lo sfruttamento ma attraverso la modificata l'organizzazione del lavoro
E questo è un accordo che è diverso da quello che è stato fatto alla via dove purtroppo è sì aumentato la produttività senza avere nessuna ipotesi di sviluppo del gruppo e senza nessuna modifica
Dell'organizzazione del lavoro ecco perché l'offensiva delle Brigate Rosse
Umiltà a sabotare questa accordo
E dunque compagni significato di questo attacco che fra le altre cose o il volantino ritrovato nel consiglio di fabbrica indica che è le Brigate Rosse oltre alla all'accordo puntano anche a regime dire il consiglio di fabbrica stesso ad intimidire tutti quei compagni che sono in prima linea e l'ottavo per il rilancio del sindacato
Credo compagni che questo congresso in una situazione così difficile e delicata abbia anche il compito di fare il punto sulla situazione sindacale per quanto riguarda l'unità e anche per quanto riguarda la democrazia e la partecipazione all'interno del sindacato
Non credo di dovermi riaffermare l'analisi che così lo di fabbrica dell'Alfa Romeo affatto circa tre mesi fa rispetto alla situazione politica e rispetto alla e proposte
Che le confederazioni hanno fatto di lotta all'inflazione
Dico soltanto che importante che è fondamentale se si vuole rilanciare sindacato aumentare la democrazia e la partecipazione dei lavoratori cosacche e compagni devo dire anche passate una noi non abbiamo l'impressione che è in una fase come questa ci sia una linea politica resi trattato di tutte e tre le confederazioni che puntino ad aumentare la democrazia la partecipazione questa è fondamentale company se non si aumenta la democrazia e se non si ometta la partecipazione dei lavoratori il rischio è di una caduta
Dei consigli di fabbrica io la caduta degli attivisti e quindi di una sconfitta generale
E ha sbagliato compagna di che i nostri dirigenti pensino di poter risolvere il problema
Con note le proposte che vengono solamente dal vertice credo che bisogna superare questo questa indicazione e io credo che il compagno pervenuto nella sua relazione ha posto delle questioni importanti
Anche altre cose importanti sono state dette dal compagno lama ieri era compagno Carniti ma si tratta su questo terreno richiedere concreto perché anche la pratica anche le cose che si dicono poi che la praticano si riscontrano
Ancora oggi
Negli ultimi giorni noi vediamo che si fa politica sulle interviste
E le interviste le fanno i compagni a livello nazionale ma le facciamo anche noi e io credo in modo sbagliato perché poi i lavoratori non si capiscono quanto vengono poi proposta diverse e quando poi basta proposte non vengono portate alla discussione
E allora io credo che la situazione difficile
Credo che i lavoratori che nei Consigli di fabbrica sono pronti a discutere tutto
La scala mobile lotterà cinquanta tutte le questioni ma si deve avere la forza il coraggio o la capacità di venire a discutere con i lavoratori sapendo che il momento è difficile ma sapendo che da una partecipazione dalla discussione dalla corazza che sia il parlare con i lavoratori è da lì che si può avere un rilancio dell'unità sindacale e dell'azione del sindacato
E io spero che questo congresso darà senz'altro contributo al rilancio dell'azione sindacale
E al rilancio dell'unità sindacale
E diavolo che da questo congresso escono anche delle proposte precise per una maggiore democrazia ed una maggiore partecipazione dei lavoratori della base
Ed è con questo augurio che terminò l'intervento ringraziando tutti i congressisti e compagno Giorgio Benvenuto che ha voluto evitarci al vostro congresso grazie
Grazie corrisposti allora diamo la parola al rappresentante del Partito Radicale dottor Bandinelli
Esce
Company compagni
Lavoratrici e lavoratori della UIL nascono difesa di forzare la porta ottavo congresso di saluto fraterno e lo studio di buon lavoro del partito radicale da tempo si erano avviati fra la o il è il nostro partito rapporti biologici in franchi attenti anche in presenza di differenze di valutazione non secondarie diversi problemi
Ma soprattutto pressante oggi il nostro interesse a sottoporre alla vostra attenzione questioni che riteniamo urgenti rispetto al processo di sviluppo possibile ed auspicabile per il nostro Paese
Non abbiamo mai preteso noi radicali di istituire o contrattare rapporti preferenziali con questa o quella delle tre grandi federazioni democratica del lavoro
Ma non nascondiamo d'aver guardata con attenzione il Beaver partecipe al cammino della UIL pare invece importante l'affermarsi anche nel mondo sindacale
Di un metodo sperimentale laico non dogmatico capaci di cogliere davvero nel loro formarsi i grandi processi di trasformazione della nostra società
Capace di far sviluppare un polo sindacale autonomamente protagonista nella sfera del politico a fianco dei partiti e della trasformazione del progresso dobbiamo purtroppo constatare e questo è l'interrogativo primo che ponga congresso più in alcuni momenti anche recenti questa nostra attenzione è andata delusa di fronte a questioni di estrema importanza per definire le linee di tendenza della crescita del Paese ci è partito passo che il porto sindacato abbia manifestato esitazioni e incertezze
Mi riferisco in primo luogo alla questione referendaria
Nel suo complesso a prescindere anche dalla recente confutazione del diciassette maggio sulla legge centonovantaquattro la legge sull'aborto
Sia pure con lentezza e con cautele
Negli anni dopo il settantaquattro c'era sembrato di scorgere al vostro interno prender piede l'esigenza di un'autonomia di un protagonismo da conquistarsi anche attraverso l'appoggio alle battaglie civili sui diritti civili che avanzavano con successo e mutava non l'Italia
Mentre sempre più si affloscia va il mito della centralità operaia si doveva pur registrare
Di niente l'inadeguatezza di quanti pretendessero di aggirare gli enormi ostacoli strutturali che si frappongono all'instaurazione di rapporti più democratici all'interno dei posti di lavoro
Questa pretesa come ci ricordava recentemente il vostro Federico Mancini era un errore è sempre più evidente invece che l'esercizio della democrazia reale investe coinvolge i lavoratori in primo luogo nella società come cittadino è in questa sede che compete all'ora sul terreno delle istituzioni dei valori delle leggi anche all'organizzazione dei lavoratori la promozione delle lotte di progresso
Su questo terreno diventa perfino pericolosa e controproducente diminuisce il tasso di conflittualità
Questa in realtà nel rispetto delle regole costituzionali esalta e potenzia il quoziente di democrazia e persino di governabilità delle istituzioni del Paese nel suo complesso
E in questa consapevolezza
Che abbiamo come radicali sviluppato per dieci anni e più quella che pure impropriamente è stata chiamata strategia referendaria
Quelle battaglie rete banda quattro del settantotto del mille novecentottantuno con il consolidamento del divorzio l'introduzione della legge centonovantaquattro sull'aborto una legge neppure pur abbiamo rivendicato rivendichiamo la paternità
Con la messa in mora del finanziamento pubblico dei partiti e delle leggi liberticide siamo stati costantemente a fianco dei lavoratori dei sindacati democratici del Paese
No dicevamo all'illusione del referendum di fabbrica
Sì invece alla partecipazione dei lavoratori e delle loro organizzazioni alle grandi campagne referendarie promosse per rendere più laico moderno democratico meglio governato il Paese
Dobbiamo purtroppo constatare che su questa strada si è dovuta registrare una battuta di arresto nel vostro dialogo con noi
Una battuta di arresto che prescinde supera ripeto la questione dei contenuti della ultima campagna referendaria grazie quella del diciassette maggio
In questa campagna si è parlato poco o nulla Virga sto Lodi leggi liberticide o anche di porto d'armi
Non che di un miglioramento che la centonovantaquattro che portasse davvero questa legge ad essere funzionale ed utile per tutte le donne ma spiace ancor più constatare che all'istituto referendario che è stato abbandonato e lasciato indifeso da attacchi indiscriminati grave e persino ingenerosi
Anche da voi compagni dove Wilson per i quali questo strumento di lotta democratica poteva rappresentare un'ipotesi di lavoro primaria è insostituibile
No dobbiamo dunque dire
Il dialogo Powell al partito radicale è interrotto o deve interrompere presenti infame io non sono di questa opinione questo il problema è che per affrontare questo posto a congresso ci coinvolgono ancora e rendono possibile forse necessari nuovi incontri delle ali confrontando
La relazione del vostro segretario apre ha posto la questione morale io la questione della governabilità del Paese la questione del terrorismo la questione della crisi economica e delle strategie possibili e necessarie alla ripresa
Avete posto il problema del rapporto tra partiti e sindacati e quello del rapporto tra sindacati e governo
Sono questioni sulle quali come radicale abbiamo interesse l'urgenza di un dialogo se non esclusivo certo interessato e attento con voi
Cui avete paragonato il sindacato a unica Rockets solleva verso il sole ma con il rischio che le ali del consenso ti stiano s'con Lando dalle farfalle
Il dibattito che si è svolto già ieri sulla relazione del vostro segretario mostra che il grande in tutti la preoccupazione
Che se questi temi e problemi non saranno risolti non solo il sindacato per allentarsi il cemento del consenso ma lo stesso destino colpirà tutti sindacati forze sociali e politiche gli stessi partiti
Pervenuta ragione allora quando chiede la ripresa del dialogo a sinistra e quando afferma di un bagno di opposizione sarebbe ottimo lavacro per la Democrazia Cristiana
Ma anche di fronte alle recentissime evoluzione della crisi di governo dobbiamo chiedere se davvero ritenete sufficiente ed adeguata alle necessità del Paese il passaggio da una democrazia bloccata bloccata da trent'anni alla semplice alternanza
Che sia sufficiente oggi quel che ieri sarebbe apparso fatto eccezionale un miracolo cioè l'ascesa di un laico alla presidenza del Consiglio
La crisi del Paese
Con il suo corollario di inflazione disoccupazione di incapacità a far mantenere il Paese al suo posto nella cura internazionale
Chiedono oggi forse altri provvedimenti e rimedi il Paese oggi più che mai bisogno di alternativa e non solo di alternanza
Invece meccanismi Progetti soluzioni che ieri erano proprio la democrazia cristiana appaiono oggi fatti propri dai partiti della sinistra dal Partito comunista dal Partito socialista per dirla con tutta chiarezza la questione morale come lo terrorismo e le leggi necessarie a combatterlo
Sulla ben due euro e sul funzionamento dell'istituzione della Costituzione purtroppo la sinistra italiana tende oggi per preoccupazione francamente incomprensibili ad innalzare le bandiere della destra e della paura
Con il rischio di perdere il consenso popolare e la stessa capacità di darvi dall'auspicato blocco del cambiamento assessore all'estremismo compagni amici dalla UE il vero pericolo per la sinistra quanto la paura e il rifiuto della responsabilità
Non è vero che è un paese una Società moderati siano un paese una società paurosi Gritti attaccati al passato e all'ordine ogni cosa mai come oggi così Mitterrand appare lontano dalle nostre esperienze nel momento della sua per noi inspiegabile vittoria e allora c'è il rischio te keynesismo ridere che in una cogestione corporativa così come il principio della triangolazione tra partito già del Governo
Che l'auspicata riduzione della conflittualità l'abbandono delle dissennate sebbene in passato comporti la consegna del mondo del lavoro nelle spire di logiche meramente padronali
Che la cogestione la partecipazione codifica Dino quello che invece di Lerma attuale dei venti mila consigli di amministrazione
Dove la presenza sindacale non è purtroppo riuscita a strappare un centimetro in più di democrazia e nemmeno forse di buona gestione c'è infine il pericolo il rischio che la valorizzazione della professionalità dei tecnici dei quadri
Comporti l'abbandono del principio della lotta per i marginali e non garantiti dispone già questi rischi a nostro avviso solo dalla chiarezza delle grandi opzioni politiche regionali sperpero di grandi necessari sacrifici per tutti e di tutti dieci milioni di disoccupati della Comunità europea non sono infatti un incidente di percorso stiamo di fronte a mutamenti storici delle condizioni di vita dei rapporti di lavoro Tiberto nel mondo e non solo del mondo industrializzato
Siamo di fronte a evoluzioni minacciose nei rapporti di equilibrio a livello mondiale
Ma se è vero che lo sviluppo delle comunicazioni delle tecnologie della consapevolezza civile avvicinato come non mai prima i popoli
Sembra invece allontanarsi affievolirsi o comunque quel sentimento di comune solidarietà di appartenenza a un unico destino che allegate fondato storicamente al di là delle barriere dei confini nazionali le classi operaie
Sentiamo paurosamente assente quell'internazionalismo operaio dei lavoratori che sostanza delle speranze profonde del mondo del lavoro e dei progressi
Il nostro non è attaccamento a vecchi schemi dottrinari
Ma non si può non si deve dimenticare in termini non solo umanitarie ma anche scientifici quale sia la sorte terribile
Disumana e inaccettabile che ogni giorno attende nelle parti diseredato del mondo milioni di bambini di lavoratori donne non possono i lavoratori dell'Occidente dimenticare quanto accade in quei Paesi dove il sottosviluppo riporta all'attualità tale contraddizione del pauperismo
Quelle che padre del sindacalismo denunciare una combatterono nelle nostre società
E che ciò oggi ci sembrano cosa lontana e assurda letteralmente inconcepibile ai nostri occhi e alle nostre orecchie
Il dramma della fame nel mondo non può restare oggetto di denunce singolari inascoltate come quella di un branco
Non è possibile egoismi nazionali e di classe ma deserto rovesciato questa volta facciamo aveva l'esplicarsi vigorose urgente della solidarietà tra i lavoratori e i popoli non è possibile in termini di umanità di umanesimo laico e socialista o cristiano e non è possibile anche in termini di egoismo di lungimirante fredda azione politica
Non è possibile pensare che gli attuali equilibri internazionali
Quelli che condizionale plasmano il nostro sviluppo beh nostre società cosiddette avanzate il nostro stesso paese portano durare a lungo nell'instabile ed esplosiva condizione attuale
C'è il rischio ormai quasi attuare anch'esso per lo scoppio di una crisi mondiale di incalcolabile violenza che potrebbe costare al nostro Paese e non solo al nostro paese l'altra volta pauroso e drammatica della guerra di una guerra di estinzione
Amici lavoratori della UIL non è concepibile che in tutte le vostre tesi nel volume più attentamente e scorso non decide che insignificante menzione del drammatico prioritario problema della fame nel mondo non è possibile non è ammissibile in termini ripeto dimero guidismo e di spirito di conservazione
Non è possibile che si porta prevenire ritmi e modelli di sviluppo per il nostro Paese senza incorporare abbia ormai una rigorosa considerazione e valutazione
Delle necessità di intervento di riconversione di scelte di fondo da inquadrare nel processo di collaborazione internazionale che deve essere avviato per risolvere il problema della fame nel mondo un sindacato laico moderno e aperto a come si definisce la UIL non può commettere un simile colossale errore soprattutto e innanzitutto non dimentichiamolo un errore di valutazione di calcolo che potrebbe rovesciarsi con conseguenze molto serie
Addosso la classe operaia alla nostra classe operaia colta all'improvviso alla sprovvista da urgenze scadenze ineluttabili di fronte alle quali essa risulterebbe del tutto impreparata e quindi sconfitta
Non sono queste cose del domani
Un futuribile scatenato a vuoto a freddo dalla fantasia di qualche radicale in vena di protagonisti quattro non li tutelino i compagni che oggi la nostra economia vive regia in larga misura perché economia di guerra
Il complesso militare industriale è uno dei propulsore del nostro meccanismo produttivo il nostro paese tre grandi esportatori di tecnologia militare
Un ministro socialista la difesa si è fatto garante il nome della modernizzazione della produttività dello sviluppo militare dell'industria militare del nostro Paese questo precipitare lento ma inarrestabile delle ragioni della guerra nei confronti della ragione della pace e in termini mondiali diretta conseguenza del deteriorarsi dei rapporti di scambio tra nord e sud del mondo non dei rapporti tra est e ovest
Sempre nella sua lunga storia il movimento sindacale quello occidentale ovviamente avute estrema attenzione ai tempi della guerra del disarmo della solidarietà internazionale della unità dei lavoratori sui grandi temi dell'ordine della pace
Oggi nulla di questo tizio ente più nelle vostre assise o nelle a Fiesole la CGIL della CISL
Agli occhi di milioni di persone del Sud del mondo assediato dalla fame dalla morte questo comportamento non può apparire temo non può non apparire temo come turistica difesa di privilegi derivanti dallo sfruttamento
Sarebbe difficile anche per voi lavoratori della UIL respingere l'addebito
Credo di essere stato concreto in questo mio intervento anche il tema della fame nel mondo appartiene a una logica di concretezza di realismo realismo politico innanzitutto
Da questo intervento discente io credo per quanto ho potuto la richiesta profonda di una scelta di alternativa
Come unica volta garantirà il movimento dei lavoratori al Paese la governabilità nella pace e nell'ordine testi giustamente si comanda
Alternativa e non alternanza finiti che innanzitutto radicamento profondo di nuovi valori
Non spetta a me qui sciorinare festoni di proposte credo che questo compito debba spettare al dialogo al confronto fra tutte le forze che recuperando necessaria via per quanto possibile noi radicali lo stiamo cercando il corteo cercheremo con le prossime rigorose iniziative non violente che sottoporremo anche la vostra pregiudizio alla vostra collaborazione
Non abbiamo mai chiesto posti o divisione di potere né a voi né ad altri
In cambio chiediamo invece e non dimenticate nemmeno oggi nelle strette della crisi la vostra storia le vostre ambizioni di autentici rappresentanti del mondo del lavoro resterà
Grazie
Diamo la parola a Lino Ravecca per il partito socialista democratico italiano mentre Lino fa la tribuna mi scusa
Ieri sono giunte altre delegazioni straniere ad oggi sono tra di noi e va il nostro calorose fraterno saluto al compagno sapere tra membro dell'esecutivo dell'Unione generale dei lavoratori spagnoli
Al compagno Torres tolto segretario generale dell'Unione generale i lavoratori portoghesi e dal compagno cartoccio segretario amministrativo al compagno Christoph Christopher seria responsabile esteri della decade
Ai soci attuali Spider segretario generale della Federazione internazionale dei lavoratori dello spettacolo al compagno al sidecar seria dell'organizzazione regionale interamericana ori ed infine il nostro caloroso benvenuto attrezzi Dolan presidente della Confederazione australiana a tu per la prima volta ospite per la UIL è presente in sala il sottosegretario al lavoro compagno senatore inserito
La parola a Lino Ravecca
Cari compagni amici
Questa è la prima volta dopo tanti anni
Chi partecipò al congresso della UIL
Non come delegato
Lui io non sarà tuttavia un saluto rituale
O la testimonianza
Di di un ex dirigente della UIL
Perché rappresenterò
Il pensiero
Politico e sindacale del Partito socialista democratico italiano
Su alcuni aspetti della relazione sottratti al volto Pierre l'altro il compagno Benvenuto
Particolare
Sulla importanza al PPI SDI annette ai rapporti con il sindacato
E soprattutto con la UIL nonché rilievo che nel processo di governabilità dell'Italia ed è l'armonico sviluppo delle forze socialiste assume la dialettica costruttiva tra i protagonisti della produzione
Esattamente il filo conduttore di questo congresso
Mette in risalto l'esigenza per i lavoratori che assumono un ruolo da protagonisti nelle scelte determinanti
Ti dà più vicino li riguarda
Di lavoratori infatti rappresentano nella stragrande maggioranza la parte sana del Paese che ha sempre dimostrato l'alto grado di maturazione democratica dell'impegno coerente per un rinnovamento anche morale delle nostre istituzioni
E proprio i lavoratori chiedono con pieno diritto il massimo di chiarezza
In tutti i casi di corruzione di malversazioni
Di A. scure trame di potere di ricatto esistenti nel Paese che debbano essere stroncati e puniti
Dessì pretendono in pratica una moralizzazione dalle strutture dello Stato
C'è anche una condizione per una efficace lotta al terrorismo
I fatti gravi e drammatici di questi giorni
Citofono quale meditare attenta a mente
Anche se è doveroso evitare
Esecuzioni sommarie obiettivo che quanti si propongono dite stabilizzare lo Stato di diritto chi ha responsabilità di governo
Deve compiere ogni sforzo perché il debito che il nostro sistema democratico ha nei confronti dei ceti produttivi ci ha pagato prontamente in termini di inequivocabile chiarezza e di sereno senso di giustizia che non deve servire a colpire gli avversari politici ma solo a favorire la ricerca per la verità
I sindacati tessono l'espressione formale
Ed era fatta della volontà dei lavoratori
Debbono sforzarsi di rappresentare un punto fermo ed unitario nel risanamento della cosa pubblica interpretando un ruolo attivo in questo processo
Affinché a tutti sia ben chiaro te sindacato non è una meteora vacante
Nella realtà politica italiana ma una forza sociale di Brindisi missino abbiano è una rilevante autorità contrattuale
Questa nostra convinzione ci porta a respingere decisamente
Quelle tendenze dell'imprenditoria pubblica e privata che a volte a osteggiano una crisi irreversibile nel sindacato
Una impostazione strategica di questo tipo non potrebbe risultare più miope e deleteria
Infatti
Di nodi irrisolti del sistema industriale italiano e la politica economica sociale possono essere trattati
E definiti solo col sindacato è forte e rappresentativo un sindacato che non per i laici sono il momento contrattuale ma che abbia una visione globale tra regista del paese
Dunque ci sono uova politico di indirizzo di mediazione è di composizione dei diritti e degli interessi dei lavoratori oltre ha detto veri e delle necessità improrogabili imposte dalla realtà contingente
Al mondo industriale e produttivo
Deve interessare un interlocutore il più possibile a Muggiano le nomine ai viaggiatori paganti che rappresenta oltretutto interessi categoriali disarticolati dalle esigenze complessivi della collettività
Ma perché era spinta ad incidere nella società italiana lì a risponderne le strutture portanti non resti allo stato di pure intenzioni
Riteniamo assolutamente necessario per il movimento sindacale una volontà unitaria nella chiarezza garantita l'autonomia delle scelte e dalla verifica costante delle stesse coi lavoratori
Di maggiore di maggior i momenti di maggior tensione e le difficoltà del movimento sindacale si verificano quando il quadro politico diviene l'unico punto di riferimento del sindacato
Allora le proposte
Le lotte dello stesso impegno quotidiano appaiono privi di mordente di originalità e subiscono l'altro iniziativa fino ad arenarsi nell'immobilismo Ted oltre ad essere una fuga dalle responsabilità
E anche una rinuncia ad essere soggetti di politica attiva
Solo l'autonomia del sindacato e nel sindacato di ogni aspetto la sua politica è un cemento aggregante ed è una vera assenza di ragione in ragione di essere delle confederazioni
Autonomia significa doversi anche attraverso il metodo democratico
Gestione di retta e partecipazione dei lavoratori solidi principi base di ogni organismo democratico non burocratico per previdenza i valori individuale per i meriti professionali
Anche per impedire un essenziale politica di livellamenti verso il basso
Noi socialdemocratici
Crediamo però il possa interpretare il momento qualificante di tale progetto per tutto il movimento sindacale
Proprio per seminare a fondo nel tessuto connettivo del paese rivitalizzare scuole erotica apatia che contraddistingue le relazioni industriali
Io imprimere il richiamo esatto del risanamento industriale per contribuire in maniera determinante alla governabilità del Paese che non può prescindere dal consenso dialettico ma vedi Tata costruttivo dei lavoratori organizzati nostro impegno dice la democrazia è pertanto quello di contribuire a rischio a realizzare questi obiettivi Lauria rappresenta per noi un punto di riferimento importante purché il pluralismo destro componenti interni ci ha io abito della situazione sindacale
Per interessare masse sempre più vaste di lavoratori che non si sentono sufficientemente rappresentati in piena libertà ed autonomia
Mi tardi lascia età il progresso per il progresso e l'ampliamento di tutti gli spazi di libertà per i cittadini e per i lavoratori in particolare sono messi in questi anni a dura prova
L'inflazione la disoccupazione rappresento las la tassa più iniqua che un popolo deve pagare in termini morali e materiali
Questo perché durante i periodi di crisi vengono falcidiati i redditi e ceti più sport dei lavoratori a reddito fisso dei pensionati
Mentre si accrescono le tensioni sociali tra coloro che non si ripete si vedono esclusi dal processo produttivo
Troppi dovette sindacato la difesa strenua generosa in prestito dei lavoratori dei disoccupati in primo obiettivo
Quello di aggredire l'inflazione con proprie proposte e strategia et impediscano di far pagare solo ai più deboli Trezzo della crisi
Queste azioni può essere concreta però c'è il sindacato è unito è fermo nei suoi principi ma consapevole allo stesso tempo
Te processi economici non possono essere affrontati solo in fase difensiva è oggetto la trincea degli altri slogan o dei tabù
Bensì in fase di Nolan dinamica progettuale che attacco che punti a garantire il reddito finale complessivo dei lavoratori
Ma la stessa azione deve favorire contemporaneamente quelle soluzioni di raffreddamento della crisi inflattiva che garantiscono un'equa e proporzionale riparti
Alla ricomposizione strutturale complessiva delle retribuzioni del suo potere di a queste
Ho sempre sostenuto
The considerare la scala mobile come causa dell'infrazione una menzogna di macroscopica evidenza fatto oltretutto in malafede dal momento che tutta l'economia italiana è segnata da processi sempre più accentuati di indicizzazione ricordiamo che in questi ultimi tempi è stata applicata la contingenza anche ai prodotti farmaceutici
Ma ciò non significa della scala mobile per in di processi chimici l'azione però stava guardano più retribuzioni non possono e non devono essere affrontati un quadro evolutivo per i lavoratori e per l'economia nel suo complesso il nodo di fondo te le confederazioni devono affrontare con le controparti pubblica e privata
E quella del potere d'acquisto del salario che non sia soggetto alle oscillazioni negative della crisi economica o per fissare bravi
Ma te non sia neppure una variabile indipendente dei processi industriali legati alla produttività e alla competitività interna e internazionale
Per quanto riguarda gli imprenditori questi debbono rendersi conto che è necessario contribuire a razionalizzare il sistema produttivo tutti ma soprattutto le colpevoli abbienti devono ricominciare a privilegiare
Rinunciare a Previti ha predicato ascolti qualsiasi tipo del confronto dialettico tra i sindacati governo imprenditori deve essere contestuale ed immediato e deve essere incentrato sulla politica delle compatibilità
Sulla programmazione articolata della stessa inflazione sul taglio della spesa pubblica improduttiva
Su una politica dei prezzi e delle tariffe non più legate agli interessi dei grandi speculatori o della borghesia Parigi targa
Sulla gestione del credito meno retributiva di Gigi va selezioni in grado di espandere gli investimenti nel settore privato
Confronto sereno non significa patto sociale
O altri equilibrismi verbali
Solo chi è il razionale o nostalgico può denunciare una pausa di riflessione per tutti i soggetti interessati come una vera e propria capo d'capitolazione della classe lavoratrici
Appare d'altra parte è ovvio tirante del Governo
I partiti oltre agli imprenditori devono fare la propria parte per tali motivi per il Paese ha bisogno di un governo che dia garanzie e certezze nell'affrontare la crisi economica perché non sia un fragile vascello destinato a naufragare al primo alito di vento
Per queste ragioni riteniamo che l'ha governata invita
Non solo del paese ma della stessa inflazione sia intimamente legata a Marra a maggioranze omogenee per Parlamento seconde noi è in grado di esprimere queste maggioranze un nel rigoroso rispetto dei partiti che si aprono un proprio ruolo di opposizione
Non debbono avere esitazioni nel delineare un programma di legislatura capace di rendere meno asmatici episodici gli indirizzi politici che qualificano l'azione infatti condizione essenziale di qualsiasi Stato democratico dispetto geloso del corretto rapporto costituzionali tra maggioranza ed opposizione
Questo però significa che un Paese a un certo momento della sua storia anche bisogno di cambiare ieri compaio pervenuto nella sua relazione
E io ritengo che non sia stata una battuta invitava la Democrazia Cristiana a un periodo di salutare riporta non credo che la democrazia cristiana nel suo interesse accetterà volentieri questo Consiglio mettendoli pratico
So però che dal paese unitamente a un crescente sfiducia di come stanno andando le cose sale un forte anelito di rinnovamento spetta principalmente alle forze democrazia socialista e laica
Di dare un contenuto a questa prospettiva garantendo nello stesso tempo un rinnovamento dello Stato ed è una rivoluzione politica economica e sociale a beneficio dei lavoratori cerca
Queste forze devono aprire un diario Diliberto col Partito Comunista Italiano
Devono superare probabilmente anche il complesso dei numeri cioè del mero rapporto di forza
Debbono indubbiamente chiede al partito comunista ulteriori significativi a passo avanti verso una concezione Europa era socialista delle realtà italiana
Ma non posso negare al Partito comunista il diritto a priori di svolgere un ruolo significativo pari all'importanza che esso ha nella classe lavoratrice
E a questo punto in questo contesto a nome del Partito socialista democratico desidero esprimere al presidente designato senatori Spadolini non solo l'augurio ma la solidarietà per sul tentativo di formare il nuovo governo abbia successi
Cari compagni in questo intervento non posso tralasciare un argomento di scottante attualità quello della regolamentazione degli scioperi
La Williams punto a tale proposito
La la posizione più avanzata del movimento sindacale ed è questo dubbiamente un fatto positivo
Ma ritengo che la rilevanza di un argomento concernente un non solo una delle più esplicite forme di democrazia
Ma allora ci sta che tutti siamo obbligati a rispettare determinate modalità di astensione dal lavoro gli impongano soluzione omogenee valevoli ritocco
So bene che il movimento sindacale quando sente parlare di legge o moto istintivo di diffidenza
Tuttavia tale aspetto psicologico può essere superato se la normativa si limitasse a sancire l'obbligo per le parti sociali di regolamentare modi e tempi del diritto di sciopero dei contratti collettivi di lavoro
La legge in pratica dovrebbe servire solo a mettere in moto un meccanismo giuridico valevole anche per i sindacati autonomi mentre i modi e i tempi e dei limiti e delle azioni di sciopero
Dopo dovrebbero essere lasciati alla libera ed esclusiva valutazione delle parti nella contrattazione collettiva
Paolino accordi confederali
Con una legge cornice si salvaguarderebbe le prerogative del Parlamento nel disciplina la materia
Ma si sancirebbe contemporanea aumenti ma autonomia delle parti sociali nei report lamentare i contenuti del diritto delle forme più opportune e soddisfacente
Un sindacato maturate si imbatte in anni di lotte di conquiste civili e sociali
Non può aver paura dell'attuazione di un preciso precetto costituzionale anzi l'azione svolta nell'alveo della Costituzione accresce Lara Print attività ed autorevolezza di qualsiasi organismo democratica cari compagni e amici per concludere
Ieri il compagno benvenuto
Ha esaltato il valore del pluralismo interno
Della Ulivo eh io ne condivido sospiri
E se mi permettete come militante da sempre della UIL
Di esprimere alcune valutazioni sui rapporti interni della Confederazione
A proporle quali non posso non ribadire anch'io come ha fatto lui
Perché larghissimo delle sue strutture
è un patrimonio da salvaguardare ad ogni costo considerato anche per molti iscritti alla UIL non sono attivisti di alcun partito politico osseo sono simpatizzanti dei partiti minori democrazia laica
Ciò significa che le componenti storiche dell'aumento oltre a rispettare i tali voci importanti debbono avere una paternità polvere diversi rapporti di forza esistenti noi socialdemocrazie che siamo stati convinti sostenitori
Di questa ove il proprio in nome di un realismo politico e di un pragmatismo sindacale più rispondente alla reale rappresentatività dei militanti comunque continueremo a dare il nostro appoggio nel rispetto delle autonomie certi come siamo spiega umile sarà sempre più strumento importante per lo sviluppo del processo unitario del sindacato
Cari amici e compagni personalmente sono fiducioso nel futuro e non mi unisco al coro dei pessimisti di professione che prevedono per l'Italia esperienze catastrofica destabilizzanti
Ma la fiducia non può essere mai un atteggiamento passivo bensì una proposta di azione un impegno coerente una strategia dinamica perché contrastare anche momenti di crisi paralizzanti
è con queste esperienze speranza che mi rivolgo all'Assemblea ad ogni singolo progressista il nome del Partito socialista democratico italiano
Perché ognuno a seconda del suo ruolo di competenza contribuisca a rendere la Wind un punto di riferimento per tutto il mondo del lavoro
Ognuno può e deve essere alta etici del rinnovamento morale e materiale del Paese quindi potrà protagonista non solo della cronaca di tutti i giorni ma di un attimo di storia del nostro Paese infatti non vogliamo Italia più libera più democratica più giusta più pulita più rispettosa del momento spirituale di ogni nuovo che in questo modo che può essere costruiti costruito solo se i lavoratori sapranno proporsi senza tentennamenti
Come classe dirigente il Governo
Ringraziamo
Il compagno la vecchia che ha parlato per il partito socialdemocratico ma che noi ricordiamo con tanto affetto per trent'anni dirigente della nostra organizzazione
La parola al compagno calamità del Democrazia proletaria sono presente in sala compagna Verzelli segretario confederale della CGIL era amico Sartori segretario confederale della CISL
Compaio platea rotti del TG due telefoni a Panchetti con urgenza
Ringrazio i delegati la UIL Giorgio Benvenuto per queste invito ad intervenire
Nel vostro congresso
Io credo che questi confronti questo dibattito della sinistra
Sia utile efficace c'è un confronto esplicito sincero non rituale essenza diplomatici
E credo che questo sia il momento
Perché tutti riconosciamo e la situazione e assai grave
Che questa crisi di governo
Non è come le precedenti crisi ai disse di una crisi profonda diretti seduta parla di una crisi di sistema di potere
E del modo in quel Paese è stato governato per trentacinque anni
E di un approfondirsi
Della crisi di credibilità delle masse della gente rispetto all'istituzione io credo che la vicenda della loggia P due
Non sia soltanto un bubbone
Un qualcosa che sta a parte
Ma che sia il prodotto necessario coerente e conseguente al modo in cui il nostro Paese è stato governato
Alla logica delle clientele dei ricatti che sono un sistema di governo e di potere che non appartiene soltanto alla loggia P due
E non è un caso che Forlani abbia taciuto per due metri e che la P due non sia stata ancora sciolta
Per la Democrazia Cristiana è un pezzo del suo autoscioglimento
E credo che da questi anni di lotte che abbiamo condotto ci venga un primo insediamento che il punto di fondo ovvero dal quale partire che non è possibile alcun processo di trasformazione sociale delle istituzioni con la Democrazia Cristiana al governo
Che ogni tentativo in questa direzione e l'arretramento del movimento operaio del marcire di una situazione che apre spazi a soluzioni ancor più Uto ritardi e ancora più di destra
Che questo partito Stato si alimenta della disgregazione sociale
Della corporativi Zazie ore dello Stato
E dei comportamenti corporativi che penetrano nella società
E non credo che si possa stare tranquilli per la soluzione di questa crisi
Perché finalmente ci pensa l'onorevole Spadolini
E sono assai sorpreso il compagno Ravasi si è dimostrato intervenendo al vostro congresso tanto entusiasta di questa soluzione
E abbia tanto affidamento in questa ipotesi
Quando le prospettive
Adesso posso dire sono assolutamente incerte e non possono costituire una soluzione ai problemi pressanti che il Paese
Io credo che si debba cominciare
A passare dalle parole ai fatti
E quando tutti si dice che occorre un grande processo di moralizzazione
Che c'è stato nella loggia P due
E può essere dimostrato deve essere punito
Dobbiamo anche cominciare a porci seriamente il problema del perché
Ad esempio
Pietro Longo segretario di un partito che ha composto al governo non venga messo in aspettativa
Non
Sia chiesto non da me che appartenga a un'altra organizzazione
Guarda i lavoratori socialdemocratici e debilitanti di questo partito non le dimissioni del loro segretario va in aspettativa come gli ufficiali dell'esercito come magistrati giornalisti perché abbiano un uomo politico
Belga ma non uomo politico tanto grave cioè per un giornalista reca per un magistrato altrimenti le nostre parole no corrispondono ad una coerenza necessaria oggi
Io azione politica e faccia può rispondere le iniziative che faccia uscire dal retro Tomba
No
Io credo compagni
Compagnie per favore è un ospite
Il suo
Emigrato compagna io credo
Sì abbiamo appieno
La repressione della gravità della situazione
Dobbiamo renderci conto oggi a discuterne tutti perché questo riguarda tutti noi
E c'è anche un problema di incapacità della sinistra di proporre cambiamenti radicali e di costruire le basi per i contenuti gli obiettivi riformatori che programma
E pongano le basi di un'alternativa profondo e radicale e che non sia un semplice parziale ricambio o soltanto questo di classe politica
Ma per porre queste basi è necessario un Bilancio serio
Di quanto già sta alle spalle
Di questi anni di fallimento dell'unità nazionale di fallimento di quel tentativo di collaborazione in varie forme di tregua di patto sociale di classe
Di fallimento della politica dell'Eur
E dunque gravi guasti prodotti delle fatture che fa i lavoratori
Dalla politica dei sacrifici di cui oggi ne vediamo le conseguenze profonde e dobbiamo vedere tutte le forme per il loro superamento questi sacrifici non hanno prodotto controllo dell'inflazione non hanno prodotto sviluppo dell'occupazione
C'è stata invece negli scorsi anni la rottura con le lotte degli ospedalieri in un settore dei servizi che si espande e che va rappresentato portato all'unità e alla lotta
C'è stata la rottura profonda con i disoccupate col movimento di lotta di Napoli
è stata la rottura con i tecnici
E sono questioni di lotta prima vi sono questioni contrattuali c'è stata la sconfitta la FIAT e la colpa non era di che resisteva ai picchetti e la colpa non era dei delegati che quando al consiglio ne dissero
Se cediamo qui si perde perché i ventitré mila resteranno fuori oggi questi fatti dimostrano quanta ragione forse dalla parte dei delegati di che lottava e dobbiamo capire fino in fondo che se queste rotture con settori grossi di società e dei movimenti di lotta ci sono state
La responsabilità prima non riguarda i disoccupati
Non riguarda i delegati non riguarda le nuove generazioni riguarda il modo in cui il movimento sindacale si colloca rispetto a questi problemi perché non basta elencarli e dire che dobbiamo apportate agli emarginati
E necessario dire che la collocazione complessiva che le forze di sinistra maggiore sindacali hanno avuto rispetto ai problemi dell'occupazione dell'analisi della crisi
E alla rinuncia ad un programma e progetto ovvero di trasformazione sono queste le cose piano potato le fratture profonde che noi oggi abbiamo di fronte
Analizzare la crisi
Come crisi di produttività porre la centralità del costo del lavoro ha comportato in realtà anche sostenere la centralità del regime democristiano e queste vero ieri
Come oggi come domani se non è su queste grandi contenuti che si crea le condizioni dello sconto del cambiamento in realtà ci si attesta sul ruolo di conservazione o piccole modifiche dell'esistente
Non sono stati realizzati
Come fattori dell'inflazione economici e politici
Lo sfascio dell'industria di Stato rispetta la quale oggi la sinistra si aggrappa dalla Montedison alla privatizzazione
La fallita politica economica del Mezzogiorno le risorse bruciate la criminalità economica della borghesia l'esportazione di capitali speculazioni che sono la loggia P due è questo un fattore vero
E lo indicava anche Giorgio La Malfa ieri quale leader dell'inflazione
Quando si parla di bilancio di pagamento di politica industriale bisogna ricordare che la FIAT optato lo scorso anno duecento mila automobili e questo ha pesato sulla bilancia dei pagamenti ha pesato
Sulla riduzione dell'occupazione e se non si investe e si controlla queste questioni non c'è vera politica industriale che cambi la situazione sembra bipartisan è stata indicata la politica energetica
Il deficit alimentare e quella grande questione nascosta che è quella delle spese militari nessuno dei grossi fattori inflattivi fattori di spese di bilancio e la collocazione internazionale e ruolo del dollaro e la spesa pubblica copilota da condurre dobbiamo per sviluppare l'assistenza idoli d'una e per combattere l'assistenzialismo
In sostanza il più grosso fattore di inflazione
è stata la politica del governo
La politica delle tariffe
Queste scelte fatte di volta in volta a favore della rendita del profitto
Che hanno prodotto con la situazione di inflazione non controllate galoppante e di recessione che si sviluppa nel Paese
E sono rimasto sorpreso
E Giorgio la Malfa intervenendo ieri affermasse il Governo
Non ha affrontato l'inflazione dal punto di vista dall'aspetto del credito ma piuttosto da quella dello sviluppo degli Investimenti mi pare che le grosse scelte degli ultimi provvedimenti abbiam proprio riguardato il credito alle conseguenze occupazionali sono proprio
Oggi su questo terreno vedrà anche sorprendente che il ministro critica se la CGIL dicendo voi non potete chiedere
L'inversione della politica dei due tempi prima le misure del governo per contenere l'inflazione poi eventuali contropartite da parte del sindacato
Le cose vanno fatte
Contestualmente diceva dimenticando però che il governo oggi dimissionario affatto i due denti nel senso di due stangate successive che entrambe eccetera sono risultate
Una grave delle condizioni di vita dei lavoratori e che perciò non ha da parte sua attuato alcuna misura indirizzata al contenimento dell'inflazione e che tutti questi argomenti così assurde ci richiamano al problema vero che indicavo prima e quello dei costi economiche sociali del modo il cui regime democristiano gestisce la situazione e che non è la scala mobile
Il fattore di inflazione e che la scala mobile
è la vera riforma del salario fatta dal movimento operaio in questi anni e come tale va difesa integralmente
Perché a volte a tutti gli argomenti oggi la scala mobile sentita come singolo anche politico dai lavoratori essi congelarsi o si sedesse pezzi di scala mobile Cindy volerebbe la capacità di resistenza di lotta
Per l'attacco pesante che oggi il padronato poi
Ed è questo
Il significato vero politico profondo e Democrazia proletaria attribuito ai due referendum vedete previste o di tutta la contingenza sulla liquidazione e per l'estensione dello Statuto dei lavoratori tutti parte abbiamo voluto andare controcorrente
Rispetto ad orientamenti di politica economica anche proposti dal sindacato la vostra organizzazione l'aumento è stata la più aperta nel dibattito e anche del sostegno di queste problematiche di questi referendum io credo che siano stati un fatto cara grande vero di consultazione di massa un milione e mezzo di lavoratori si sono pronunciati
Sull'estensione delle libertà e dei diritti proprio oggi
Quando l'attacco viene per il ridimensionamento dello Statuto dei lavoratori da forze moderate reazionarie si sono pronunciati perché tutta la contingenza tondi sulla liquidazione
Io credo che questi referendum
C'era un fatto di democrazia economica terra concreta e una barriera anche in difesa della scala mobile
Ma a differenza in queste ore dei radicali
Come democrazia proletaria e non solo non concepiamo il referendum come strategia vorrei strumenti possibili di lotta e l'altra differenza e te li abbiamo fatti
Vogliamo fare per vincerle e non semplicemente per testimoniare e per questo è importante io lo chiedo
Del vostro dibattito l'appoggio di tutto il movimento sindacale di tutte le forze di tutti i lavoratori perché si arrivi al voto e si possa sincere in questa battaglia politica
E non è tutta la strategia ma è un pezzo importante di resistenza con prospettive di avanzato
Oggi infatti resiste all'attacco padronale credo sia il nodo vero del movimento operaio ha di fronte
Subito dopo Montecatini in questa stessa sala Leo la Confindustria
Nella sua assemblea sul salario
Annunciava una piattaforma
Generale e complessiva in cui chiedeva tutto e subito
Da l'autoregolamentazione regolamentazione per legge del diritto di sciopero dal controllo del mercato del lavoro
Tartàre ferimento di tutti gli aumenti di produttività e di investimenti alla differenziazione salariale e alla difesa della professionalità
Con queste impostazioni con quanto sta accadendo nelle fabbriche
Il padronato ha rotto quella relativa tregua che c'è stata negli anni passati
La rottura l'attacco viene dall'altra parte
Io non credo che si possa rispondere connesso tentativo di patto sociale di politica dei redditi di tregua e che dopo il grande fallimento del compromesso storico nelle istituzioni si porsi oggi tentare un compromesso
Altrettanto storico tre fa sindacato governo e fatta da un altro che l'antagonismo vero dei lavoratori e il loro protagonismo dei lavoratori furono nel sessantotto protagonisti di cambiamento perché erano antagonisti e quanto più l'antagonismo si allenta tanto più come il TAR il protagonismo di chi rappresenta ma non certo noi il protagonismo dei consigli delle assemblee e dell'insieme della classe lavoratrice
E credo che l'ipotetico gestione oggi sia pericolose perdente
E che è già stata sperimentata in altre situazioni in altri Paesi ed è profondamente in crisi
E voglio concludere sui problemi i quali prospettive il sindacato deve discutere e darsi e questo tema di dibattito che riguarda il vostro gli altri congressi
Io sono convinto il sindacato
Della governabilità
Del sindacato che guarda prevalentemente ai problemi di sostegno di quadro politico e di assetto di potere da difendere e sostenere rischia di diventare cinghia di trasmissione
Dal sostegno del quadro politico verso i lavoratori
E invece non essere quello che deve essere una istituzione del movimento operaio ma istituzione particolare quanto di parte in quanto rappresenta i lavoratori in quanto posto un Progetto profondo di trasformazione che non può che avere grandi contenuti di lotta e di cambiamento
E che queste sono le ragioni vere della caduta di democrazia e di rapporto di massa che oggi nel sindacato è presente e non basta elencarle bisogna andare i nodi e alle proposte politiche
Democrazia proletaria
è conto le componenti partitiche nel sindacato e ne possiamo affermarlo
Perché è coerentemente queste del nostro comportamento da un contattiamo nulla semplicemente esponiamo contenuti e su questi noi crediamo si possa ricostruire unità non solo dei lavoratori ma delle loro organizzazioni si impone oggi la battaglia di tutti che ciascuno rifletta su queste cose
Per passare dalla politica degli schieramenti degli uni contro gli altri a quella dei contenuti dal sindacato che rischia di essere subordinato impotente
Al sindacato collocato come soggetto di trasformazione perché il pericolo vero che una certa collocazione di linea politica della sinistra forte all'emarginazione dalla lotta per la trasformazione l'insieme della classe lavoratrice e non i settori oggi per margine noi siamo convinti
E la lotta necessaria oggi
Sì è una lotta di opposizione per costiere quei rapporti di forza necessaria un cambiamento radicale che procedono alla società e investa le istituzioni e che su questo si possono ricostruire un rapporto profondo tra sindacato e operare
Perché se la situazione ma ci dice ci sono i pericoli svolta autoritaria e non c'è alternativa queste la questione di fondo che si possa reggere
Oggi sulle concessioni all'avversario e sulla proposta di contenute che anticipano le sue richieste che sono troppo prossimi come modello di società e di vita a quelli che invece la sinistra dovrebbe saper proporre una sinistra Ido Bianchi ex legge perché e non riesce neppure a proporre
Nel nostro Paese quei contenuti riformatori e dal governo Mitterrand propone in Francia
Che non sono tutto ma sono un passo di novità perché le trentacinque ore scompaiono
Dalla prospettiva lavorare meno lavorare tutti l'affrontare i problemi delle missioni nuove tecnologie d'automazione con un nuovo modello di società e di vita
Che riducendo l'orario di lavoro
A fronte non soltanto
I problemi dell'occupazione ma del cambiamento del lavoro della fabbrica il modo di vivere fuori della fabbrica su questo le nuove generazioni possano essere chiamate non soltanto ad esempio le vecchie conquiste
A costruirne di nuove su questo agli anziani aperte tassi Polita delle prospettive nuove sapendo che oggi otto milioni di pensionati
Sono incredibili duecento mila lire mensili che non è una condizione alla quale si possa vivere dignitosamente
Io ho esposto compagni
Con tutta
Chiarezza e sincerità delle posizioni senza la convinzione che queste siano quelle definitive risolutive
Io con la molto confronto molto dibattito nessuna grande presunzione una grande capacità di legare a sé i problemi concreti all'allontanamento
Che avviene nelle assemblee agli operai
Ai problemi della crisi e dei consigli di affidare a quello una nostra costruzione di strategia che non potrà essere vincente se grandi forze grandi quantità di intelligenza e di volontà non si impegneranno su questo
Non credo sia un cammino facile
Ma credo sia
Il solo cambino percorribile
Ringrazia i compagni per l'invito
Grazie
Diamo ora la parola
Rappresentante del Partito liberale onorevole Altissimo dopo parlerà l'onorevole Chiaromonte per il partito comunista italiano
Cari amici sono lieto
Di porgere ai congressisti della UIL
Cordiale saluto e l'augurio di buon lavoro a nome del Partito liberale italiano
Dopo la logica della forza che domina il mondo i focolai di guerra
Che sia Tizzano continuamente comunque
No dislocazione ignare politicamente dissestate o di sé stabilirle prevalente quantità di risorse energetiche trasferiti
Relativo incombere di una carestia biblica sulle società industrialmente avanzate
Non possono non essere oggetto di riflessione comune tra forze politiche e sindacali fra ispirazione laico liberale e laico socialista
Ma ancora di più
Estrazione interna del Paese l'annidarsi nelle stanze del potere di insidie gravi l'assalto alle istituzioni della democrazia l'uso della cosa pubblica a fini di parte
La decadenza delle funzioni di governo e lei terzi della pubblica amministrazione domandano oggi subito un rilancio morale prima che politico e politico prima ancora che economico
La determinazione del sindacato
Nella difesa delle istituzioni è stato un punto di forza contro la facilità agli assalti della violenza e del terrorismo
La domanda di moralità pubblica è un dito puntato contro la classe politica coinvolta nel dissesto ed entrambe queste linee trovano riscontro nella ferma e costruttiva posizione dei liberali
L'abitazione
Del titolo del vostro congresso
Dall'antagonismo al protagonismo assume più il carattere di un portato della storia che non quello di un semplice proponimento
Nasce nel Paese la domanda di nuovi protagonisti vale a dire di nuovi modi di governare di una nuova cultura del governo che avrà sperabilmente il lavoro in ogni sua forma come reale protagonista
Gli anni Ottanta
Dei quali viviamo o i primi passi non Faustini
Sembrano proporre un tema che non è di alcuni mai di tutti
Saranno difficili sono caratterizzati da spostamenti considerevoli di ricchezza verso i Paesi esportatori di fonti primarie Energia negli anni ottanta senza eufemismi dobbiamo riconoscere che saremo tutti più poveri per rimontare questa linea critica dovremo porci problemi di produttività privata e pubblica nelle forme più razionale e ciò non mancherà prendiamo ce ne conto tutti di creare seri problemi sociali e di scelte economiche anche traumatiche
Questa valutazione non sfugge a noi
Nelle vostre tesi congressuali l'abbiamo rilevato con chiarezza i prossimi anni sono indicati come gli anni della ragione liberali sono d'accordo con voi e condividono la vostra proposta di un sindacato che sia soggetto attivo nella programmazione
Programmazione che però per noi va intesa non tanto come determinazione delle sorti altro INPS ma come paziente lavoro di selezione fra possibile e l'impossibile
Insomma ciò che produttivo e ciò che non lo è
Fra qualità e quantità dei servizi pubblici fra livelli d'inflazione accettabile non accettabile
Fra il fiscal drag e coerente con il sacrosanto compito nella redistribuzione e il fiscal drag destinato rincorre livelli di spesa pubblica sempre più incontrollato
Ancora dovremo decidere fra conservazione di innovazione in politica industriale e cioè per la conservazione a critica di posti lavoro sussidiati
O innovazione coerente con i nuovi vincoli da problematiche energetica con la concorrenza internazionale con i problemi della bilancia dei pagamenti
Dovrebbe infine individuare la vera verità sugli effetti della scala mobile sulla cui sterilizzazione da alcuni effetti Esterni incontrollabili occorrerà probabilmente intervenire ma che noi liberali non abbiamo mai considerato una causa primaria del dissesto
Una visione più dinamica della politica d'avviamento al lavoro in una visione più razionale della politica e la mobilità in presenza di una struttura del salario che premi lavoro e la protezione ITA il problema della scala mobile non ne priverà Ali un problema di base
Non vi è alcun dubbio
Che se quelle che indicato solo di massima le scelte che siamo chiamati a fare
E se non possono essere fatte né contro il sindacato me senza il sindacato
Ed è questo il senso del protagonismo che mi sembra si emergendo come volontà di assunzione di responsabilità
Di esso credo
Vada sottolineato un carattere la probabilità di vedersi protagoniste in questa fase dura ed affascinante la nostra storia e più alta per la UIL per la sua singolare capacità di autonomia di conciliazione di esperienze culturali politiche anche diverse
Che ne fanno un momento originale del nostro sistema politico e sociale al quale i liberali guardano con fondata speranza
Il presupposto di una svolta concreta nel ruolo del sindacato di fronte la società risiede nella capacità di interpretare di indirizzare la domanda dei lavoratori verso obiettivi praticabili et attraverso procedure più certe e garantite
In regia democrazia presunta che trova il suo fondamento più nella legge che la realtà delle cose annette i flussi di questa domanda tende a separare i lavoratori dal sindacato e a generare un regime di acquiescenza che l'esatto contrario dell'assunzione di responsabilità
Credo
Non sia scortese ricordare che il sindacato operando in un'ottica ma significante non sempre ha fatto in questi anni come è stato ancora ricordato nell'azione devoto segretario generale
Il corretto interessa i lavoratori delle economia
Sono queste valutazioni come dicevo che il vostro senso critico ha puntualmente suggerito in questi ultimi tempi
Elezioni più corrette garantite nelle fabbriche uno discreto ma impegnato del referendum sono i due strumenti individuati di comune accordo per ricompattare il mondo del lavoro intorno alle proprie rappresentanze reali
Da ciò riscendere ebbe sperabilmente un più vivo senso dell'unità sindacale alla quale il Paese deve qualcosa ma anche un più adeguato spazio per l'originalità delle singole forze rese più gelose davano l'autenticità e liberate dalla loro capacità propositiva
Questo
Sarà di un prete dovuto a carattere laico libertario riformatore che sta indicato nelle tesi congressuali che la UIL su in materia di democrazia economica la visione liberale si discosta significativamente da quella contenuta nelle vostre tesi
Ma la differenza non pare inconciliabile
Da una parte infatti le tesi indicano ruolo parzialmente esterno all'impresa e noi siamo orientati sulla base delle grandi esperienze le democrazie europee
A dare un valore più interno alle imprese tra democrazia economica la nostra proposta e la partecipazione alle scelte agli utili dell'impresa con l'eventualità di un'estensione autogestione o se presenti nelle condizioni consideriamo che soltanto una concreta conoscenza dell'impresa osa aiutare lavoratore delle sue scelte e trovandoci in una fase sperimentale come correttamente ha fermate voi nessun'esperienza può essere da laici scartata a priori
Cari amici queste brevi parole
Verificano per la verità un consenso intona la visione creative riformatrice espresso ancora dell'azione di benvenuto che non si ferma soltanto ai saluti congressuali
è noto che il Pli attraverso la protezione lavoro prestazioni sociali tiene con la UIL rapporti continui sui facenti e che lavoratori liberali aderisco in via preferenziale alla UIL e la sua dirigenza saranno rappresentati
Il senso
Per la loro presenza accanto le componenti originarie non si ferma la verifica di una comune linea sindacale
E sono stati indicare che seppur lentamente matura nel Paese nei partiti laici liberali e socialisti un bisogno di intese reso più visibile dalla decadenza dei costumi degli indirizzi della fantasia politica
Sottili fili teso a liberare innovatori e socialisti riformatori
Possono gettare le basi di un nuovo modo di governare questo Paese nuovo per l'Italia ma sperimentato in Paesi amici Davanzati che non danno segno di doversene in alcun modo la manica vi ringrazio
Ringraziamo l'onorevole altissimo per il suo contributo ciao
Diamo la parola all'onorevole Chiaromonte per il Partito Comunista Italiano dopo interverrà l'onorevole mamme per il partito repubblicano italiano
Care compagne cari compagni
Io solo a seguito di portare a voi tutti
Il saluto della direzione del Partito Comunista Italiano
E di augurargli buon lavoro
L'augurio nostro in particolare
E che questo congresso della UIL
Così come quelli che si svolgeranno successivamente della CISL e della CGIL
Possa dare un contributo al superamento delle difficoltà
Ed è la crisi che oggi attraversa hanno in vario modo il movimento sindacale e il processo di unità e autonomia sindacale
Tali difficoltà
Ha molte cause legate anche come ha giustamente affermato l'altro ieri il compagno benvenuto
Ad errori eseguiti del movimento sindacale medesimo
Non saremo certo noi a negarlo
Dopo la discussione che abbiamo avuta negli ultimi tempi con i compagni e gli amici del movimento sindacale italiano
Una discussione che ci siamo sforzati di condurre come sapete nel più assoluto rispetto per l'autonomia sindacale
Ma anche sempre con la massima franchezza e sincerità come ritenevamo e riteniamo sia nostro dovere
E tuttavia io credo che sia giusto affermare che questa difficoltà hanno anche cause più generali
La prima e che il movimento sindacale non può non subire le conseguenze pesanti della crisi sociale profonda che ha colpito l'Italia
Una crisi che porta alla corporativi in stazione alla frantumazione della società all'accrescersi ed esaspera arsi dalle contraddizioni in seno al popolo l'inflazione
E i suoi aspetti devastanti
Sono uno degli aspetti di questa crisi ma fra i più pericolosi e perversi mi sembra evidente compagne e compagni che una crisi sociale così profonda non poteva e non può essere priva di conseguenze nel movimento sindacale e della sua vita
Ma c'è una seconda questione
Sulla quale io mi permetto di richiamare la vostra attenzione come del resto hanno già fatto altri compagni prima di me e lo stesso benvenuto il movimento sindacale unitario
Non può considerarsi spaccato dalle vicende politiche del Paese
E non può prosperare svilupparsi senza essere toccato dalla crisi politica che stiamo vivendo
La crisi e poi la fine della politica di solidarietà democratica la divisione chiedete arrivata fra le forze democratiche
Le difficoltà lei rapporti tra le forze della sinistra non potevano e non posso come stare prive di conseguenza del movimento sindacale
Noi non ci stancheremo mai denunciare l'irresponsabilità democratica di tutti coloro che a cominciare era la Democrazia cristiana hanno fatto fallire per meschini calcoli di parte la politica di unità delle forze democratiche e questo a prescindere compagne e compagni lo voglio dire
Anche ai nostri errori dagli errori dei comunisti che serva oggi sono stati e dei quali abbiamo a lungo discusso e discutiamo ancora
Ma i frutti della dimensione solo per i nostri ed hanno già prodotto conseguenze gravi tutti i democratici
E tutti quelli che ritengono indispensabile per la democrazia che il movimento sindacale Pinga le sue difficoltà attuali è profeta in avanti
Nell'oscurità ed ha la sua autonomia non possono o non impegnarsi in queste settimane con tutte le loro forze per superare positivamente la crisi sociale e politica che attraversa l'Italia lo sappiamo
E non lo nascondiamo non lo nascondeva il compagno Giorgio Amendola che è stato ricordato anche a questa tribuna
Per uscire da questa crisi
C'è bisogno di uno sforzo grande prolungato del popolo che tutto il popolo uno sforzo di lavoro
L'intelligenza di cultura anche di fantasia
Bisogna allargare ed espandere la base produttiva elevare la produttività evitate cadenza del nostro Paese assicurare all'Italia una bega di paese
Cosimo per lavoro ma infatti strutturali interni che si chiamano Energia agricoltura mezzogiorno progresso tecnologico e scientifico infrastrutture cioè dalla mancanza di una politica economica di innovatrice o anche soltanto lungimirante
Mettere al primo posto
Nella lotta contro l'inflazione il problema del costo del lavoro è pura mistificazione e contro di essa noi continueremo a batterci con ogni forza il che non significa naturalmente chiede che noi neghiamo resistenza dei problemi legati al costo del lavoro è anche alla scala mobile significa soltanto che esigiamo che il discorso cominci dal verso giusto
Perché a pagare non siano soltanto i lavoratori dipendenti
Gli ultimi avvenimenti legati all'offensiva del dollaro
Che mira ad esportare l'inflazione dall'America all'Europa occidentale
E contro la quale noi cerchiamo una risposta concertata è autonoma dell'Europa occidentale come fa chiedendo anche in questi giorni il nuovo governo francese hanno dimostrato e dimostrano la fragilità per gli argomenti di coloro
Che ci baciavano di irresponsabilità ancora un mese fa per il nostro rifiuto a ridurre la lotta anti inflazionistica alla revisione della scala mobile
Lo scorso grande e prolungato del popolo italiano di cui c'è bisogno non potrà o tenersi e nemmeno essere chiesto
Se non sarà ripartito secondo una rigorosa giustizia
E soprattutto se a chiederlo non sono un governo che sia esso stesso garanzia limpida del risanamento morale perché i volontari innovatrice anche a questo compagno Benvenuto ha sempre sostenuto Giorgio Amendola
E non vorrei che Di Giorgio Amendola siccità posso soltanto alcune parti del suo pensiero
Da qui arriva la nostra posizione
Sulla grave crisi governativa che è in atto
Appoggiamo apprezziamo
Molto
Il fatto nuovo
Per l'incarico conferito al Presidente della Repubblica al senatore Spadolini
E ci auguriamo
E ci auguriamo che riesca
A proporre la formazione di un governo
Che per il suo programma
Per la sua composizione per gli uomini che dovrebbero essere chiamati a farne parte rappresenti una effettiva tangibile novità che possa essere avvertita come tale dalle masse lavora principe popolari
Al primo posto mettiamo la questione morale e la caduta della discriminazione anticomunista
Le due cose sono legate compagne e compagni dato che è stata proprio la discriminazione anticomunista voluttà dalla Democrazia cristiana appartenga è che in questo Paese tutto fosse recitò e che tutto potesse restare impunito
Vorrei dire all'amico e compagno per debiti che noi non ci occupiamo da nulla e che in verità per trent'anni siamo stati esclusi dal governo del paese
A queste questioni di fondo è legata anche la possibilità di una nuova politica economica e di una lotta efficace contro l'inflazione se è vero come è vero e come ha detto anche pervenuto
Che è necessario per realizzare sul serio la politica anti inflazionistica un vasto è convinto consenso popolare e di massa
Nel condurre questa lotta
E nel perseguire una politica di unità delle sinistre e di tutte le forze di innovatrici noi guardiamo agli interessi di fondo la democrazia italiana ma anche a quelli del movimento sindacale della sua unità della sua autonomia
Il Partito Comunista
L'unità e l'autonomia del movimento sindacale questione fondamentale e imprescindibile di una strategia di avanzata democratica al socialismo e di costruzione di una società socialista basata sulla democrazia politica sulla libertà sul pluralismo non è per noi una scelta tattica
Essa manterrebbe intatto il suo valore che in ogni circostanza politica anche nell'ipotesi di un governo che Alternativa democratica di cui il nostro partito facesse parte anche in una società socialista del resto
Voi conoscete compagne e compagni i quali siano
La posizione il giudizio nostro è il nostro augurio in questo momento per le drammatiche vicende che sta attraversando la Polonia riaffermiamo
Ancora una volta in questo momento il valore
Di principi inviolabili qualche quelle che si riferiscono alla indipendenza nazionale e alla solita politica di ogni popolo e più il dibattito
E ci auguriamo
E ci auguriamo che la crisi
E ci auguriamo che la crisi drammatica possa essere superata ai polacchi con Verona forse con la saggezza e il realismo ributtare comporre terricola concreta
Lungo la via
Lungo la via del rinnovamento democratico e non abbiamo dubbi e compagne e compagni che di questo rinnovamento democratico parte integrante sì o Polonia del movimento sindacale polacco tornando all'Italia
Guardiamo con simpatia agli sforzi
Anche a quelli che sono stati compiuti in questo congresso fino a questo momento per rinsaldare l'unità sindacale e per superare le difficoltà attuali ma permettetemi di aggiungere prima di chiudere alcune brevissime considerazioni
Con franchezza sulle condizioni che a mio parere è oggi necessario rispettare per favorire questi vostri sforzi
Mi sembra giusto il modo come benvenuto ha posto una questione dell'unità e dell'autonomia del movimento sindacale italiano non è pensabile a mio parere che questa o quella forza politica
Possano tentare di strumentalizzare l'insieme del movimento sindacale però la politica di governo o di opposizione
Se questo avvenisse
Non c'è alcun dubbio lo voglio dire che lo stesso unità sindacale sarebbe minacciata in modo assai serio e forse non potrebbe resistere questo vale per tutti e quindi anche per voi comunisti
Oggi tentazione in questo senso potrebbe avere conseguenze pericolose
Noi operiamo sinceramente di essere caduti in questa tentazione anche se certamente abbiamo commesso errori
Ma non possiamo sfuggire alla sensazione di consente il compagno benvenuto la franchezza che voglio usare che nei mesi passati si si è cercato di coinvolgere l'insieme del movimento sindacale italiano in una logica di maggioranza e di governo questo è avvenuto a mio parere il razionale questione dello zero cinque per cento della scala mobile sulle quali nel merito bisogna discutere evidentemente eterogeneo chiamo di farlo
Anche esprimendo un'opinione critica è un dissenso e tutto ciò ha causato tensioni
Contrasti gravi all'interno del movimento sindacale unitario o se si vuole superare verifico attuali andare avanti a lungo la via dell'unità occorre sfuggire a tali strumentalizzazioni di qualsiasi tipo e guardare ai fatti ai programmi ai contenuti
Ed è inutile credo che io vi dica qui rispondendo anche a una precisa proposta del compagno Benvenuto che noi siamo pronti a confrontarci con voi sulle vostre proposte di politica contro l'inflazione sulle vostre proposto di lotta di politica economica così come noi li chiederemo discutere con noi sul programma di politica economica e sociale che noi comunisti stiamo elaborando e che vogliamo portare in discussione con tutte le porzioni innovatrici politiche sociali e in primo luogo con le forze della sinistra italiana
E ci auguriamo che sia possibile instaurare pur dall'opposizione un rapporto più positivo con un governo che si presenti in modo nuovo e che il mare che un cambiamento rispetto al passato
Ma c'è un ultimo punto che poi corso qui voglio vivere la più opinione con franchezza
E mi fa piacere anche qui che anche su questo punto posso riscontrare una concordanza significativa con la relazione del compagno benvenuto l'unità e l'autonomia del movimento sindacale italiano
Si salvano e si possono sviluppare oggi in un primo abbozzo attraverso l'esercizio più pieno e conseguente dalla democrazia sindacale
Sarà un grande giorno io ritengo quello in cui sarà possibile
Far ricorso di frequente è regolarmente alla consultazione dei lavoratori sui più svariati problemi e in primo luogo se mi consentite tanto per cominciare sulle proposte di modifica del costo del lavoro
E in cui l'esito di queste consultazioni qualunque sia
Non ha non abbia effetti traumatici per l'unità sindacale e come diceva il compagno mamma ieri mattina non ci siano né vinti né vincitori questo sarà veramente una svolta se vero ove vero a mio parere che oggi avvertiamo una difficoltà crescente del movimento sindacale italiano che mi sembra assai pericolosa ad aprire con i lavoratori consultazioni anche su problemi assai acute
Questo deve avvenire a nostro parere nell'interesse dell'unità e dell'autonomia del movimento sindacale naturalmente d'accordo rispettando e facendo rispettare l'arresto avevano democrazia
In tutti i modi anche quando il voto segreto e se necessario in certi casi anche con il referendum non dimenticato
Non dimenticando e non dimenticando che democrazia sindacale significa anche superamento delle regole più rigide e schematiche dell'acqua ricca di città è periodica del tesseramento sindacale con un rapporto diretto con i lavoratori e non solo attraverso le terre
Compagnia compagno vi chiedo scusa una lunghezza del mio intervento che non sia limitato può avete visto un saluto formale di occasione al vostro congresso ho fatto così osserva la strada di parlare con franchezza per il rispetto che ho per voi
E anche per la convinzione immettere missiva che l'unità e l'autonomia sindacale è un bene prezioso non solo per voi ma per tutti noi per la democrazia italiana
Credo che voi sarete d'accordo con me
Nel riconoscere che nessuna forza politica democratica al povero nessuna forza della sinistra possano ombelicale
Al problema dell'unità e dell'autonomia sindacale il massimo dell'attenzione della passione politica e ideale dell'impegno se mi consentite anche personale
Vi studio e di passione politica
Vi assicuro che dai comunisti faremo sempre ogni sforzo per difendere per sviluppare la grande conquista dell'unità e dell'autonomia sindacale care compagne
Cari compagni buon lavoro auguri a tutti voi carbonizzata all'autonomia del movimento a sindacare per la democrazia italiana
Ringraziamo onorevole Chiaramonte per il contributo ai lavori del nostro congresso e diamo la parola all'onorevole mamme per partito repubblicano italiane
Troppo interverrà il compagno Cerquetti
Cari amici e compagni della UIL
Questo saluto che sarà breve
E che dire ecco
A nome della direzione
E i gruppi parlamentari
Chiede il segretario del partito repubblicano
Non può essere pur nella sua brevità rituale
Non può esserlo perché sarebbe stato sbagliato affidarlo a mente
Che rappresento qui il partito al quale appartengo ma sono anche un vostro rappresentato giacché pago regolarmente il mio contributo di funzionario in aspettativa al sindacato faticare dalla
Etò
Della militanza in me in anni lontani
E delle responsabilità rappresentative di quegli anni
Di carattere sindacale
Un ricordo Ray più piacevoli
Della mia esperienza sindacale e politica
Ma non può essere un saluto convenzionale o rituale
Perché
Qualsiasi speranza
Di realizzazione della politica
Nella quale i repubblicani credono è legata ad un mediano con sempre più stretti
E sempre più concreto
Con il sindaco qualsiasi da speranza di realizzazione della politica che andiamo spero con coerenza portando avanti da anni richiede una rappresentanza sindacale
Sempre più unita sempre più autorevole e come è detto nella relazione di benvenuto e nella parola d'ordine di questo congresso antagonista non antagonista ma protagonisti
E quindi con questo spirito e guardiamo a problemi vecchi e nuovi della nostra società
Ha problemi vecchi
E ieri salti da troppo tempo
Via distruggersi non è grave
Il problema ad una politica economica che abbia una sua linearità una sua globalità una sua coerenza
Problema che richiede
Un'intesa
Con pari dignità
Colonne il mondo sindacale
Io come credo che non siano più temibili teorizzazione di schematizzazione
Che sono sempre negli anni
Il problema è quello di scendere sul terreno del concreto
E quindi apprezziamo la proposta che nella relazione introduttiva di questo congresso di cominciare a capire che cosa si può fare insieme per battere l'inflazione
Lasciamo stare il discorso di fondo che cura il nostro giudizio restano valide il discorso del patto sociale il discorso una politica economica che sia basata anche su una pensata una programmata aumento e l'intervento dei redditi guardiamo a questo problema che abbiamo di fronte e che è un problema che Mina
La possibilità stessa del sindacato
Deve rappresentare autorevolmente il mondo del lavoro il no alla credibilità dei partiti
Ah rischia di disaggregare i spinte rivendicazioni si dica di tipo corporativo tutta l'azione sindacale quanta più inflazione ci sarà meno discorso responsabile potrà esserci più frammentazione più disgregazione dal nostro tessuto sociale
Finirà probabilmente con la vedi
Era con questo spirito che guardiamo anche a realtà emergenti
Nella società e nel mondo del lavoro
Mi riferisco ad esempio al problema dei quattro
Guardiamo ad essi con grande attenzione ma anche con qualche preoccupazione
Perché sarebbe un errore se si imbocca se la strada del sindacato autonomo e di mestiere
Sarebbe un'ulteriore spinta alla disgregazione sociale sarebbe un'ulteriore spinta alla perdita di rappresentatività ad una divergenza sindacale che questa rappresentatività
Deve riacquistare tutto
E con questo spirito e in questa logica
Guardiamo anche ad adempimenti legislativi mi riferisco all'articolo trenta quaranta della Costituzione
Al problema della regolamentazione dello show
Non abbiamo mai pensato anche con le nostre iniziative in Parlamento perché ha avuto modo di conoscerle e di leggerle da vicino non abbiamo mai pensato a comprimere l'autorevolezza delle grandi organizzazioni responsabili abbiamo sempre pensato ad esaltare la rappresentatività di questa grande organizzazione
Ci siamo posti il problema non di regolamentare che ha capace di autoregolamentazione ma Chiti autoregolamentazione di autodisciplina dimostra di non essere capaci le leggi si fanno sempre per questo
Altrimenti potremmo farne a meno e potrebbe esservi il regno dell'utopia e realizzarsi il sogno degli alani
E il modo d'essere del sindacato
Certo vi è stato
Un richiamo nel precedente intervento
Dell'amico che era un un
Certe
Una democrazia sindacale sempre più viva
Sempre tale da determinare una partecipazione maggiore dei lavoratori
Ma vorremmo anche qui dire
Che per i partiti e per le grandi organizzazioni sindacali si pone lo stesso problema
Si pone il problema di essere capaci di equità e di assolvere il dovere di proposta dopo la risposta che in termini di democrazia sindacale ci verrà data ci potrà anche chiedere di lasciare posti di responsabilità di abbandonarli
Nel momento in cui fossimo sconfessati
Ma esiste un dovere di proposte seguita
E quindi quando si va ad ascoltare i lavoratori visiva ad ascoltare avendo assolto a questo dovere di proposta avendo detto che cosa si propone rispetto ai problemi così gravi e così difficili
Della nostra società
Io auguro al congresso della UIL
Una conclusione
Unitaria
Auguro che esca da questo congresso è una che lui la più forte e più autorevole
Auguro che questo congresso costituisca un contributo all'unità di tutto il mondo sindacale
è stato anche questo ricordato in un Paese ancor più sfortunato dal nostro
Della cui storia
Vi sono decine e decine di invasioni di oppressioni straniere in Polonia il sindacato sta svolgendo una funzione di grande rinnovamento democratico di conquista della democrazia
è diverso
Quando
Abbiamo di fronte nel nostro Paese
Nel nostro Paese abbiamo il problema in questo momento di conservarla e di potenziarla questa nostra democrazia
Il problema è quello di vedere quale debba essere e possa essere ed essenziale il contributo del sindacato
Un contributo
Che è necessario sia sempre più meditato sempre più di eccessivo sempre più determinante
Per uscire dalla crisi per consolidare le nostre minacciate istituzioni democratiche per creare insieme quella Repubblica che sognavamo nei nostri per due anni e che non abbiamo visto ancora pienamente realizzato
Diamo ringraziamo l'onorevole mamme e diamo la parola al compagno Cerquetti ti del Partito Democratico di unità proletaria
Compagne e compagni
Portò a questo posto congresso il saluto
L'augurio del gruppo
Di un nuovo gruppo
Dopo la veggente conclusione di una convergenza politica e di un processo di unificazione con quello che è stato il Movimento lavoratori per il socialismo il quale ha avuto in tempi non recenti un rapporto è un impegno di militanza sindacale
All'interno della UIL come all'interno diamo il via le altre confederazione credo che
Il contributo
Che questo impegno anche nostro di militanza all'interno
Del la vostra confederazione non è stato forse insignificante
Rispetto a un percorso di rinnovamento e al ruolo unitario
Che la UIL ha saputo trovare all'interno dell'intero movimento sindacale
Crediamo di aver avuto un rapporto è una presenza politica che ha cercato di concretarsi anche accettandone le difficoltà fuori da logiche di componente illogiche pattizia puntando invece in un modo convinto sulla concretizzazione dell'autonomia del sindacato della crescita del suo carattere fortemente di soggetto politico e di innalzamento dei suoi contenuti da quello soltanto rivendicativo a quello invece di una
Intervento attivo nei processi economico-sociali nel senso di un loro profondo processo di cambiamento
Io cari compagni non esito comunque a confermare
Che noi siamo tra coloro che penso no ancora la necessità di più di lavorare per una transizione profonda verso nuovi rapporti sociali nuovi livelli di organizzazione dalla società e dello Stato
A profondamente rinnovate relazioni di carattere internazionale per questo credo non ci sentiamo nella situazione attuale in meno che nel passato attardati in una ricerca è una pratica politica inutile e velleitaria e che possa dare pochi risultati al contrario crediamo proprio che se ci troviamo dinnanzi come esprimeva
Mi pare in modo chiaro la relazione del compagno benvenuto di fronte ai problemi di una crisi globale di una crisi di un ordine complessivo internazionale in primo luogo che sia pure ingiusto e contraddittorio aveva tuttavia regolato relazioni economiche e politiche
Tra le grandi aree del mondo e dunque le conseguenze all'interno riassetti delle diverse società
Noi oggi ci troviamo di fronte a un arresto del processo di espansione economica complessiva
E ci troviamo di fronte a un profondo processo di crisi di quello che viene chiamato lo stato sociale la regolazione delle stesse relazioni sociali all'interno dei diversi Paesi ecco se la dimensione di questo carattere globale della crisi certo beh fuori e lontano
Dalla
Drammatico crollo e la drammatica rottura con passetto di sistema e però è di queste dimensioni allora ci pare che le questioni
Dell'antagonismo
Della lotta e del confronto attorno alle prospettive per uscire e per dare soluzione a questa situazione vengano se mai esaltati e non certo
Indeboliti nella situazione attuale ed è vero senza dubbio che è un processo
Di confronto e di scontro tra un superamento in avanti democratico progressivo di espansione
Ci si confronta con una tentativo di rafforzare un processo di conservazione di interessi vecchi e adesso mi pare si esprima oggi tendenzialmente all'interno di un progetto
Di un tentativo di gestire che azione delle aree
Integrate economicamente a livello mondiale e al livello interno
Nel senso che i processi di disgregazione di corporative di facilitazione ai processi di Coppola tipizzazione
Sociale e allora è per questo che noi pensiamo che serva sia utile e necessario lavorare per un processo di ricomposizione che ponga i problemi dell'avvio di una transizione a rapporti sociali nuovi alla al relazioni internazionale internazionali nuove a un mutamento sostanziale delle condizioni produttive ed economiche di vita di grandi masse di cambiare del mondo
C'è dunque
Bisogno di un cambiamento profondo ed una profonda trasformazione ed è per questo e noi ci siamo pronunciati
Sentendoci in questi anche interprete di questo processo
Che ci ha visto in qualche modo crescere e nascere per grande significato del decennio italiano che ci separa ormai dal sessantotto ci siamo pronunciati per la necessità di lavorare per un'alternativa fondata su un'unità ma su un profondo e complessivo rinnovamento della sinistra
In questo senso las essere il problema
Che riguarda il nostro Paese
Così come riguarda la stetti complessivi dei paesi industrializzati da questo punto di vista non c'è
Profonda eccezionalità del cosiddetto caso italiana e ci sembra che questo sia profondamente dimostrato dal gli andamenti e dal significato stesso della crisi di governo che stiamo diventa
Che è vero che rappresenta innanzitutto l'evidenziarsi ormai di un processo e io credo dobbiamo fortemente valorizzare di cui dobbiamo fortemente tenere conto che è un processo di
Esaurimento e di crisi della centralità
Democristiana non soltanto alla direzione politica del Paese ma anche a rispetto agli orientamenti sociali istituzionali di aggregato della Società complessivamente che
Essa
Saputo costruire nel corso di trentenni
Di fronte a ciò ci troviamo anche con una debolezza una divisione dell'insieme della sinistra in cui si intrecciano sia le difficoltà di costruzione di schieramenti
Alternativi sia il problema principale a nostro giudizio della qualificazione dei programmi di intervento tira la qualificazione di un'effettiva politica di cambiamenti
è per questo che pensiamo che pur dopo la vicenda scandalosa
Sella due
Sia sempre più vero però che di fronte a questa novità della situazione non basta il cambiamento di una direzione politica che non sia fondato sulla realizzazione di una politica nuova sulle questioni
Di fondo complessive che attanagliano la crisi del
Paese la sua collocazione internazionale la i problemi del suo assetto produttivo i problemi dello stesso delle stesse relazioni sociali e di potere all'interno del nostro paese
Beh allora in questo senso si il tentativo
Dello nord del senatore Spadolini costituisce un elemento il può costituire un elemento di novità
Nella situazione politica ma secondo noi si pone e si pone con urgenza e rilevanza il problema di quali contenuti programmatici ancor prima e
In stretto collegamento con i problemi di
Schieramento che attorno a questo tentativo si può trova noi da questo punto di vista vogliamo segnalarne sostanzialmente due
La necessità
Di una nuova politica internazionale
La necessità di una nuova politica internazionale sia sul piano delle relazioni politiche complessive sia sul piano delle sue valenze di carattere economico noi crediamo che mai come in questo momento
Un
Impegno
Per l'insieme nei paesi europei sia l'elemento decisivo
Ma contemporaneamente pensiamo che mai come in questo momento le contraddizioni tra europeismo entrati atlantismo
Si stiano evidenziando e sviluppando sia sul terreno delle relazioni politiche sia sul terreno dei problemi
Economici prevalentemente monetari e finanziari che
Sono
Al centro del dibattito dell'attenzione di questa di questa fase e allora crediamo che innanzitutto ci sia la necessità oggi ma anche la possibilità per una situazione nuova creata nell'Europa anche dalla vittoria
Del compagno Mitterrand in Francia ci sia la necessità e la possibilità forse di andare oltre il problema della concertazione tra
I governi europei e il governo americano su una richiesta di riduzione dei tassi
Creditizi e monetari e dunque su un'attenuazione dalla forte pressione che il dollaro compie sulle politiche suo economiche dell'intera Europa
E dunque porre un problema di avanzamento concreto reale dei processi di integrazione all'interno della stessa comunità
Europea sia sul piano militare con Marsiglia con tutte le conseguenze che ne derivano dal punto di vista
Per iniziativa di impostare nuove relazioni economiche finanziarie di carattere internazionale soprattutto lungo quell'asse nord-sud
Che oggi è cardine fondamentale
Per un processo di costruzione di un ordine
Internazionale l'uovo a cui strettamente condizionato è un processo di trasformazione all'interno delle stesse societarie delle strutture economiche delle relazioni anche di classe all'interno dei Paesi industrializzati
Perché è da lì
Che innanzitutto si possono porre condizioni per la ricerca di una politica economica espansiva e che insieme non caschi nel vincolo di un l'incremento di carattere inflazionistico molto forte dovunque secondo noi la creazione di condizioni per una politica economica che sia fortemente diversa fortemente
Mutata da quelle prospettive che venivano indicate per esempio dalla con tale considerazioni finale di Ciampi all'Assemblea della Banca d'Italia e tanto interesse ha suscitato anche all'interno di settori le forze dell'intera sinistra del sindacato e di forze che tendono a collocarsi dentro ipotesi di costruzione
Di un governo attorno al tentativo di Spadolini
Ecco noi crediamo che
Se se punta
Paura
Utilizzazione dell'occasione offerta anche dalla situazione presente
Della crisi di governo a un processo di confronto e di accelerazione per la costruzione di
Programma per l'intera sinistra e per lo stesso movimento sindacale allora lo stesso problema
Che
E al centro di questo vostro dibattito quale strumento per un prolungamento nella politica dell'azione rivendicativa e dell'azione del sindacato riesca e Possa trovare una soluzione io credo
Su questo terreno due strade sono state praticate
Nei fatti
Nel nostro paese ma anche negli altri paesi europei cioè quello della riduzione in primo luogo dell'azione del sindacato a strumento di accumulazione di consenso per puri avanzamenti
All'interno del quadro politico oppure il secondo quello io l'ottimizzazione del sindacato come strumento della regolazione e della conflittualità a seconda delle condizioni del quadro
Politico che si crea e la tesi sostanzialmente della governo amico altrui concedere spiega per la risoluzione dei grandi problemi economici pagandola in cambio
Con un processo di regolazione della conflittualità ecco noi crediamo che oggi
Il problema abbia la possibilità concreta di porsi in modo diverso un'attenzione più ferma del sindacato l'evoluzione dei processi solistici
Che permetta davvero di collocare lo stesso movimento sindacale all'interno di un fronte del progresso del nostro paese e che non sia pura
Costruzione di consenso attorno all'ascesa alle politiche palla
Al potere governativo Tel
Fronte politico che rappresenta ma che anzi alcune al contempo sia l'esercizio effettivo sia di una pressione di un'iniziativa del sindacato attorno alle questioni per l'intervento nell'economia e nei processi sociali e dall'altro lato su quel versante percorso del rapporto tra costruzione di nuove condizioni di relazione tra via la struttura della Società e rossetto istituzionale intervenendo anche su una modifica della mediazione politica e del ruolo del sistema dei partiti
Ecco noi crediamo proprio questo che se qui gestita la possibilità di sperimentare
Una via nuova idea messa così come mi pare stia dentro la coltura che questo sindacato ha incominciato a costruire nel corso di questi dieci anni e che non casualmente dentro e percorre le tesi congressuali sia pur con differenze ma di enti tutte e tre
Le confederazione beh noi crediamo che di fronte a ciò e di fronte a un compito così
Elevato il difficile la riproposizione anzi la riscoperta della teoria dello scambio politico sia sostanzialmente un arretramento
E allora diciamo con molta chiarezza non ci preoccupa tanto e soltanto di carattere pattizio
Di patto che si vuole mettere
Al centro dell'iniziativa del sindacato concertata tra parti sociali e Governo attorno al tema dell'inflazione ma ci spaventa innanzitutto due questioni ci spaventano innanzitutto due questioni di fondo
La questione del contenuto con cui si pretende in qualche modo di operare un processo di rientro dalla inflazione che inevitabilmente sarebbe oggi legato ha un problema di riduzione di copertura
Della scala mobile oppure a un grave attacco attorno alla Filosofia del costo del lavoro come un ruolo centrale istitutivo del processo di inflazione nel nostro nel nostro Paese e non casualmente abbiamo il fascismo il padronato che si sta muovendo in questa direzione
Ma in secondo luogo ci preoccupa il fatto
Che la teoria dello scambio politico la proposta del patto
Contro l'inflazione corre davvero il rischio di mettere in secondo ordine la qualificazione dei contenuti di quel ruolo del sindacato proprio come soggetto attivo all'interno dei processi di trasformazione in economia e all'interno della lo stesso ruolo di programmazione
Ecco noi crediamo per esempio che non sia un elemento di grande un rilevante interesse per una ripresa della democrazia
E del rapporto di democrazia tra sindacato lavoratori la gestione di un processo di consultazione che sia ristretto aiutatemi della battaglia contro l'inflazione noi crediamo invece che
Proprio nei percorsi delle
Riflessione congressuali di tutti i tre le grandi di tutte e tre le grandi confederazioni pur avendo opposto i problemi Tear rinnovamento della strategia del sindacato
Ci sia però la necessità non soltanto di una sintesi ma di un avanzamento di grande rilievo sulla capacità di praticare
I contenuti per un ruolo attivo e soggetto attivo del sindacato all'interno del suo intervento nell'economia nel governo certo dei processi economici ecco
Se le cose
Stanno così noi crediamo allora è una consultazione che inevitabilmente avrebbe
E difetti
Non soltanto di profonda lacerazione da cui è difficile poi che non ci sto dire che non ci sarebbero negli enti né vincitori ma ci sarebbe sostanzialmente sconfitta della capacità di costruzione
E di qualificazione dell'iniziativa sia rivendicativa sia di soggetto politico e di trasformazione economica del sindacato se la consultazione dovesse essere ridotta a questi termini e non invece qualificata
E messa davvero in campus su
Quale
Strategia quale sintesi
Costruire complessivamente unitariamente per il sindacato ecco allora noi pensiamo che proprio dalla
Vicenda intrecciate tra un rafforzamento della democrazia
Legata al fatto che le strategie generali vanno a verificarsi idea
All'interno delle fabbriche
E all'interno dei lavoratori è porre dunque di le questioni della crisi dell'iniziativa del sindacato
Perché io credo davvero che da questo punto di vista non si può fare l'elenco delle sconfitte ma non si pone anche sostanzialmente Parma finta che le difficoltà e le sconfitte questa ultima fase per il movimento sindacale non ci siano state e che richiedono non soltanto l'abbandono
Di uno spirito rivendicati distico vecchio ma richiedono invece la qualificazione di un un ruolo nuovo del sindacato per la sua iniziativa cosa crediamo che su questi contenuti su questa impostazione danni la possibilità di fare una sintesi vera delle discussioni
Congressuali
E insieme un rapporto ampio con le forze della sinistra della trasformazione nel nostro Paese possono dare come noi ci auspichiamo esiti importanti e rilevanti per l'intero sindacato come noi auspichiamo ante per il vostro congresso
Grazie compagna Cerquetti
I compagni del servizio d'ordine facciano entrare per cortesia i delegati insalate abbiamo ancora due interventi del senatore Formica per il partito socialista italiano e del senatore Colombo per la Democrazia Cristiana
Facciamo entrare i delegati in sala
I membri del Collegio nazionale dei revisori dei conti
Sono invitati a trovarsi presso lo spende per il ritardo posto all'ingresso al termine della seduta per motivi di lavoro diamo ora la parola al compagno senatore Formica per il partito socialista italiano
Carelli compagni delegati
Otto voi
Chissà alle otto affettuoso e fraterno in realtà il Partito socialista italiano e del suo segretario compagno Craxi
Questi
Cinque ultimi e
Il vostro lavoro di costruzione
Della Nuova Guinea
E del nuovo corso
Ed il nostro lavoro della costruzione del nuovo sei e del nuovo corso
Hanno largamente coinciso
E sono e hanno tracciato una specie di vita parallela
Abbiamo insieme
Lavoratori in lotta
Per cambiare le cose nel nostro Paese
Quando cominciammo alcuni anni fa
Vi era
Turgore e stanchezza
Si pensava di cambiare le cose
Unendo tutti io informai indiscriminata
Padroni e lavoratori progressisti e reazionari in una unità che il nome di una band non identificata emergenza in sostanza poneva a basso livello la soluzione dei problemi del Paese
Allora Fumo
Non in molti
Ad individuare un punto di attacco nella situazione italiana
Che la crisi non è assoluto una crisi di carattere economico e società
Vi era una crisi anche lenta
Ma che si insinuava profondamente nelle interne all'interno del
Sfuggito da un elemento nell'analisi
Politica
E dire che
Era avvenuta una certa mutazione nell'interno dello Stato italiano
Non furono posti con serietà e con approfondimento i problemi dello Stato democratico italiano
E tutti quelli che oggi sono facili accusatori
Pubblici ministeri togati e non togati
Che alzano il ditino accusatore contro manifestazioni prezzi si rivela tu apertamente oggi
Per casuale ritrovamento Diba un mulino di valigie ma che noi avevamo individuato
Come è un elemento di compimento elabora nel senso e nella situazione italiana nella lenta trasformazione dello Stato democratico
Perché è regolato da una legge il bambino esistita
Dalla legge a danno del cambio dalla legge e dalla mancanza dell'alternativa
Della costruzione di un blocco omogeneo e formatore nella società italiana
Capace di rispondere in forma politica coerente alle grandi proposte del mutamento che nel movimento
Do della gioventù degli operati dalla classe operaia italiana Pulitzer Espresso nella fede degli anni sessanta
E a metà degli anni Settanta nelle grandi battaglie per i diritti civili nella società italiana
Un Paese
Che si trasformava nei valori un Paese che andava avanti nell'interno della società
Ma che trovava sempre di più un blocco
Nell'interno dell'apparato dello Stato nell'interno delle istituzioni che hanno rappresentato un abito sempre più stretto per la società italiana che avanzava e che cresceva
Ecco compagni il punto centrale della relazione
Del compagno benvenuto
Che ci trovano un solo concorso
Ma che ci indica che lunga sarà la strada che insieme faremo dovremmo fare noi e la UIL tante altre forze nella Società italiana
Ed è la costruzione
Di un blocco riformatore nella società italiana
Un blocco riformatore sociale e politico
Cosa vuol dire questo
Vuol dire che nel sociale
Dovremo combattere insieme
I fenomeni delle degenerazioni corporative
Questo è un grande compito che ha la democrazia italiana ad assolvere ma non può essergli assolto senza un grande contributo dell'organizzazione sindacale del movimento sindacale
Dei lavoratori del nostro Paese
Corporativismi dei cui ismi
Ormai noi introdotto elementi di disgregazione nella società italiana
Vi sono gli elementi che hanno favorito la fragilità del sistema istituzionale e democratico del nostro Paese
Oggi è facile
Parlare delle lobby
Che non sono solo le opere dei lotti
Le grandi consolatevi degli interessi economici
Ma sono l'obiettivo è anche il consorterie
Che si leggono interessi nazionali e internazionali
E che tolgono anche radici in reviviscenza i vecchi sentimenti RAI azionare
Tali da mettere in pericolo in forse
Lo stesso ordinamento democratico del nostro Paese
Noi sappiamo
Per la democrazia in Italia retto
Perché
E stata sfalda la struttura dei partiti e dei sindacati
E quando negli ultimi anni
E nel anzi della negli ultimi dodici mesi ci siamo battuti perché questa aggressione al sistema dei partiti al sistema delle dell'organizzazione del delle istituzioni sindacali
Delle organizzazioni democratiche
Delle istituzioni divide nella società italiana
E era un attacco che veniva da destra
Anche se molte volte utilizzava forze a sinistra ma veniva da destra e quando spiegammo al Paese dedicherà un grande disegno
Della grande destra della nuova grande a destra che poteva passare nel nostro Paese sono distruggendo l'autorità il prestigio dei partiti e dei sindacati
Ma questo
Non è stato possibile non sarà possibile
Quando abbiamo spiegato
Anche a sinistra
Vi sono stati errori perché molte volte abbiamo immaginato
Che la soluzione dei problemi italiani o semplicemente legate alla soluzione di problemi economici
Qualcuno pensava di cui libreria anche di carattere nessuno monetario
Abbiamo detto che questo è un aspetto della crisi della situazione italiana
Ma la vera crisi della situazione italiana
è una democrazia è legato auto problema un modo grave e de il blocco del sistema politico italiano
La mancanza di una soluzione che alternativa reale nella guida e nella direzione politica del Paese
E quando si è aperta questa crisi
Di governo ultimo
Qualcuno ha voluto addossare
Anche altri
Al Partito socialista
La responsabilità di aver aperto la crisi
E quando abbiamo voluto affrontare il problema che la soluzione di questa crisi
E allora si è aperta una polemica pretestuosa
Tempi lunghi e tempi vorrei
Pittelli prevede ci avrebbero dato soltanto un Forlani era impastato
E le cose più o meno allo stesso punto di prima
L'aver aperto la crisi
Su una questione nodale
Non era solo la questione morale
Ma che era la crisi economica e sociale legata ai problemi di destabilizzazione del sistema democratico italiano
Ci ha reso guardinghi durante la crisi e gli abbiamo detto che invece di affrontare
Convettivo tutti
Il problema della soluzione della crisi
O con impazienza e dovevamo guardare che ai tempi lunghi che purtroppo sono l'elemento di sofferenza quotidiana nella vita dei cittadini di milioni di cittadini
La gente vuole che siano accorciati i tempi lunghi delle pensioni per avere la casa per avere il lavoro la gente per Saccà per aprire questo ha bisogno di avere
Governi lunghi
Evita anche i governi con un radicamento profondo nell'interno della società italiana espressione vera e reale del blocco riformatore che nella società italiana
Deve ancora esprimersi
Perché la situazione è bloccata nel sistema politico italiano
Ha creato anche una situazione bloccata nel sociale dato che
Corporativismi segmentazioni nella vita economica e sociale del Paese hanno creato una serie di polizia nazioni coi di interessi minori
Che camion un ostacolo alla formazione del blocco sociale riformatore che deve essere alla base del cambiamento reale della società italiana
Ecco perché
Tutta la impostazione del vostro congresso
Che precede la stagione
Dei congressi dei sindacati italiani è da noi condivisi
Con grande coraggio nella relazione del compagno benvenuto al vostro dibattito è stato affrontato il problema
Del patto
Antinflazione
Genere otto e non tenga conto e guardi solo ai problemi del costo del lavoro
Ma che guardi a un sistema di incompatibilità che guardi a un sistema di sviluppo dell'economia
Così come l'altro giorno diceva metteranno in Francia noi siamo perché sia complessa Lions l'azione i sebbene in forma molto sintetica purché questo non costi niente all'occupazione
Questo è il problema sul quale noi ci dobbiamo muovere ci siamo mossi
In questi anni
Quando il Partito Socialista
In questa ultima esperienza di governo ha fatto tesoro di molti suggerimenti dei compagni sindacalisti della UIL delle altre organizzazioni sindacali
Mai
Pur conservando il ruolo distinto delle due funzioni
Mai gli ha cercato di disattendere o di non calcolare giustamente le osservazioni e le proposte che derivano dal movimento sindacale
Credo che la nostra azione di governo in questi mesi ed è stata un'auto esperienza largamente in sintonia con le richieste con le proposte con le necessità
Che vivevano nell'interno dello movimento sindacale italiano
Eppure mai come in questa stagione non abbiamo avuto sindacalisti governativi e non abbiamo avuto Bernard e sindacali
Le vostre proposte
Legate alla politica contrattuale
Legate all'uso di lupo del processo unitario nella organizzazione sindacale nel movimento sindacale citofono largamente concordi
Ma soprattutto
è giusta la questione che è stata sollevata con forza da voi e credo diventerà lignea espressione convenzione di tutto il movimento sindacale italiano e dello sviluppo di una grande democrazia diffusa nell'interno del movimento operaio e delle sue organizzazioni sindacati
Dobbiamo lottare è un male che cresce
Come escrescenza patologica
Del corporativismo della disgregazione sociale ed è burocratismo
Il burocratismo che è presente nell'interno dell'organizzazione dello Stato ed è all'interno delle istituzioni d'epoca
Questo è un male
Che noi possiamo sconfiggere solo attraverso una ripresa forte della vita democratica
Votare votare molto sentire sentire a milioni e milioni di lavoratori attraverso tutti gli strumenti possibili generali con la democratica ci offre ma avere anche la forza l'autorità il prestigio di saper decidere implicita immediatamente
Di non perdere il tempo in lunghe discussioni il risolvere rapidamente i problemi così come una società moderna pone ai suoi governanti questo è un problema che non riguarda solo le istituzioni ma che riguarda anche tutte le organizzazioni di vita democratica della società Italia compagni
Io credo che
Noi nei prossimi alle prossime settimane nei prossimi mesi ci troveremo di fronte a una serie di passaggi sempre nuovi
Per il mutamento profondo della società italiano
Oggi vi è un passaggio di svolta
Un governo
Dovrebbe essere formato
E noi sosteniamo che deve essere formato bene
Presto
Per la prima volta avrà
Un presidente
Non devo
Stiamo dopo trentacinque anni
Frutto dalla nostra però
Frutto della nostra azione
Di non aver posto in termini drammatici alternative impossibili
Ma di aver posto con gradualità e con saldezza
Problemi del mutamento del cambiamento
Dell'alternanza
Come alternativa possibile inattesa della formazione di un grande blocco omogeneo riformatore nella società italiana
Che ha bisogno della costruzione di un grande schieramento unitario sindacale democratico e riformista e di un dislocazione a sinistra
Non sono di forze importanti che già ci sono
Madri forze di edificate dalla cultura della sinistra di governo che ha fatto passi innanzi ma non ancora decisivi dell'intera sinistra italiana
Allora sarà lunga e difficile
Ma passi innanzi in questi cinque anni voi nel movimento operaio nel movimento sindacale noi nel movimento politico ai dalla realtà democratica italiana abbiamo fatto
Riteniamo che sei insieme
Sapremo difendere queste istituzioni democratiche
Sapremo lavorare per la creazione del blocco riformatore nella società italiana
Sa approvata una grande strada per il nostro Paese
Adeguare il sistema politico alla crescita economica e sociale alla crescita civile che è già presente
Fare dell'Italia un'Italia moderna
Questo posto per lavoro il nostro lavoro il lavoro che insieme in forma unitaria dovremmo fare nell'interno dell'intera sinistra italiana
Sarà utile per costruire questa grande Italia moderna dagli italiani
Grazie compagno fornita
Compagni e amici
Forse
Inutile ma ogni tanto fa caldo ricordarci che la guerra un'organizzazione democratica
Che sollecita di ricerca anche di contributi critici coloro che hanno opinioni che non coincidono perfettamente con le nostre sono per noi per gli interlocutori indispensabili
Ed è con questo spirito
Gettò la parola all'amico senatore Vittorino Colombo per la Democrazia Cristiana interviene all'altra fonte verso guardarsi Spizuoco al telefono
Amici amici della presidenza oggi amici lavoratori
Mi sono ci fu veramente lieto
Che sia toccato a mettere il gradito compito di portare al vostro ottavo Congresso il saluto e l'augurio della democrazia cristiana memoria sia per motivi di amicizia e di stima che mi legano al vostro segretario benvenuto e da tanti di voi
Sia per la coincidenza
Di valutazioni che emergono dalla relazione di benvenuto
In particolare sui valori
Di un umanesimo moderno che caratterizzano l'impegno sociale e della UIL che sono i valori di libertà di pluralismo
Di giustizia sociale e di pace
Che anche il mio partito ha promosso affermato è difeso in questi trentacinque anni di vita democratica nel nostro Paese
Quando una organizzazione democratica e libera come noi ripensa ai suoi trent'anni di battaglie e dice
Spesso gravi impegnati
Per ridefinire il proprio ruolo
Rendono più aderente più incisivo rispetto alle nuove esigenze della società moderna essa non può prescindere dalla onesta e concreta valutazione dell'evoluzione del quadro politico
Dentro cui si colloca l'evoluzione dello stesso movimento sindacale ed è in questa cornice
Che bisogna evidenziare il ruolo storico dei partiti e quindi anche dalla Democrazia cristiana partito o periodicamente popolare ruolo che ha svolto per assecondare stimolare e guidare l'emancipazione culturale sociale ed umana dalla classe lavoratrice
Dando un contenuto sostanziale alle solenni affermazioni della carta costituzionale
Sia ben chiaro
La Democrazia cristiana come del resto gli altri partiti
Ha fatto nient'altro che il proprio dovere investita come era e come di uno specifico e maggioritario mandato elettorale
Che lo dico con forza
è prevalentemente mandato popolare
Convinto che l'onere e l'onore di guidare lo Stato
Rientra nella sfera dalla politica
Mediando con la maggior coerenza possibile le articolate e valide esigenze di volta in volta emergenti dalla società
Ho un compito difficile logorante impegnativo di fronte a situazioni ed eventi dopo nostra storia nazionale
Incredibilmente drammatici a cui ha fatto riferimento segretario benvenuto come quelli tra la ricostruzione del Paese
Distrutto il povero
Dell'avvio di importante riforme nel settore dell'economia
Della Seta facciale previdenziale
Per l'estirpazione dei rigurgiti fascisti
Per la difesa della libertà politica e delle istituzioni democratiche
Dagli attacchi virulenti e feroci del terrorismo
Che hanno trovato
Spesso alimento ideologico e coperture psicologiche dalla sconsiderata del duro opposizione delle forze di estrema sinistra
Non abbiamo bisogno di ricordare i nostri morti
Caduti sotto il piombo dei terrorismo
Per ricordare la validità democratica del mio partito dalla Democrazia cristiana sei partiti democratici e l'intero movimento però
Il compito peraltro che la DC ha svolto mai da sola
Qualcuno responsabile valida collaborazione dei partiti Democrazia laica e socialista
Ed è la stessa movimento operaio
Se questo è storicamente vero non è proponibile forse anzi è pericoloso glielo permetta l'amico benvenuto una specie di messa in cassa di integrazione della Democrazia Cristiana come qualcheduno vuole proporre
Sul piano
Ne fanno fatica fanno appello i lavoratori delegati presenti che sono in cassa integrazione
Sul piano umano
Potremmo essere anche contenti per un po'di riposo
Ma così facendo
Quindi i lavoratori si deformano le regole
Per la corretta vita democratica che assegna nonché la sovrane che da volontà popolare così come avete scritto la la vostra relazione
Denunciare intermediazioni di qualsiasi componente sociale la terminazione dei ruoli che le singole forze politiche devono svolgere per garantire la funzionalità e lo svolgimento dell'evento che lo Stato
Perché lo ricordiamo senza trionfalismi ma per verità storica
La volontà popolare che sorregge la Democrazia Cristiana ci sostanzia di ben quattordici milioni di voti e fino a che questo consenso
Rimane abbiamo il diritto-dovere di gestirlo certo sempre attenti alle critiche ai confronti ai suggerimenti di tutti
Bisogna attenersi stare attenti a non eccedere dalla contrazione di avallare criticamente qui concordo con l'amico Formica le accuse contro questo o quel partito sui temi del risanamento dello stato della moralità
Se qualcuno ha sbagliato deve pagare a qualunque partito appartenga
Alla Campania
Tenente sconsiderata apparentemente rivolta contro dizione altro partito
A o rischia di avere come obiettivo reale tutte le forze politiche democratiche che con la DC hanno governato il Paese le stesse istituzioni lo stesso Stato democratico
Ci si è soffermati a lungo
E io soltanto dicono parola sul problema dell'alternanza alla guida del Paese
Condividiamo l'importanza del problema
E la riteniamo una condizione fondamentale anzi fisiologica del sistema democratico
Ma l'alternanza amico Formica
In democrazia
Nei partiti nei sindacati normale che a nessuno
Occorre conquistarla democratico democraticamente nel popolo italiano unica autorità
E può legittimare
Passaggi di questo tipo
Compagne
Grazie grazie apriamo sollecitato l'intervento anche che chi non la pensa come noi ma mi pare che su questo punto che l'alternanza debba essere conquistata che nessuno l'ha regalato mi pare che non ci sia più più risorse
L'alternanza la guida del Paese
Non turba la democrazia cristiana
Se essa si svolge tra forze di sicura convinzione democratica
E se essa garantisce sostanzialmente la sopravvivenza di quei valori di quei contenuti programmatici di cui anche la Democrazia cristiana è portatrice
E sui quali ha ottenuto dei consensi
In questa linea del più ossequioso rispetto delle norme costituzionali
Ci mettiamo di fronte alla decisione del presidente della Repubblica
Di assegnare a senatore Spadolini l'incarico di formare il governo
Allo scempio costituzionale ci unisce certamente e qui ho l'onore di confermarlo in un'assise così qualificata anche se non è di partito ma certamente politica alla secchio costituzionale si unisce anche la volontà politica
Di accompagnarla lealmente
Come del resto è sempre stato leale così dopo il passato
Gli sforzi costruttivi del presidente in carica
Ogni partito
Di grandi tradizioni democratiche popolari
E quindi anche la Democrazia cristiana deve saper anteporre in ogni circostanza
Gli interessi del Paese a quelli anche importanti del proprio partito del partito spesso lo ha fatto De Gasperi
Compare un rally tanti anni fa lo abbiamo fatto più recentemente con la Malfa e con Craxi
Siamo pronti a farlo tutte le volte che lo richiede l'interesse vero del Paese consapevoli però
Anche dalla rappresentatività qualitativa e quantitativa del nostro partito del nostro elettorato
Se rimane la norma del dato democratico
Il momento è difficile per cause interne e internazionali
Richiede terapie certamente non ordinari
L'abbiamo detto questa mattina
Al presidente incaricato senatore Spadolini
Occorre superare alcune rigidità del sistema
Chiamando tutte le componenti sociali non sono i lavoratori
Al dovere dalla collaborazione
L'impegno per la realizzazione del piano a medio termine
Deve coinvolgere le stesse forze sociali come protagonista rimane uno dei punti caratterizzanti
Della nostra politica economica del resto
La stessa relazione divenuto fa riferimento all'esigenza di superare
Certe irrigidimenti come gli appiattimenti egualitarismo ingiustificabili a favore di una ritrovato professionalità
L'impegno per un Paese trasformatore come il nostro e quello di riacquistare la competitività sul piano internazionale
La quale è stata strumento per lo sviluppo di questi trent'anni e il mercato certamente non perdona
Come
Nel rispetto dei diritti di tutti i lavoratori bisogna riaffermare affrontare il problema
Nelle forme certamente legittime dell'esercizio del diritto di sciopero in alcuni settori
Si tratta cioè di trovare una sintesi tra il diritto dei lavoratori di un settore e quello ugualmente fondamentale dei cittadini e quindi dei lavoratori dell'intera comunità
Sono anche lieto
Come rappresentante e un partito popolare di esprimere un chiaro apprezzamento
Per la riconfermata volontà di tutta la UIL
A proseguire sulla linea delle unità sindacale
Su questo tema dall'unità sindacale alla DC
Ha tenuto un comportamento lineare coerente molti di noi sono fatto a titolo personale
Nelle sedi dal ciclo delle ACLI
In tempi non sospetti
Ma la stessa BCE indicate i milioni di lavoratori che accettano gli indirizzi
Da opportunità anzi la necessità decisi intagliare il movimento sindacale
Dai vincoli la subordinazione ideologica e dal collateralismo di partito
Per costruire una forza autonoma indipendente
Capaci di rappresentare meglio gli interessi del mondo del lavoro
Ma anche capaci di arricchire il tessuto democratico della società dello Star
Bisogna avere il coraggio di andare avanti superando remore interferenze pesanti e strumentale
Le politiche sindacali sono valide
Per i loro contenuti e per le libere scelte fatte democraticamente dagli organismi di lavoratori giovani sindaca
Pensarle valide queste politiche soldati in funzione del quadro politico come fu nel periodo della solidarietà nazionale
E invertente invece ribaltato del per la fine di quella politica
Si corre il rischio di cadere in una pericolosa strumentalizzazione del sindacato nei riguardi è il partito che nega alla radice la libertà e l'autonomia del sindacato spesso è un ritorno alla vecchia politica dalla cinghia di trasmissione che noi non abbiamo mai sostenuto e che pensavamo che fosse ormai superata anche da parte di altri partiti
Un vivo apprezzamento infine
Per aver delineato il ruolo di un sindacato attore il soggetto lo sviluppo dalla società
Un sindacato che studia i fenomeni economici e sociali
E individua proprio soluzioni contratto a quel potere istituzionale con la pasta con la classe imprenditoriale
I modi più giusti per assicurare il progresso equilibrato di tutta la comunità questo è il tipo di sindacato vincente sul terreno dalla rinascita economica del progresso civile ed alla promozione di una maggiore dignità umana del lavoratore
La vostra protezione democratica che discende come per la CISL dalla iniziale è preoccupata ed appassionata esigenza
E sottrarre alla classe lavoratrice italiana
Alle gravi ipoteche dall'ideologia totalizzanti sia la guida più illuminanti delle vostre scelte
Del vostro impegno dello aspre lotte in modo che i lavoratori italiani siano sempre più protagonisti determinanti del progresso dell'Italia questo è l'augurio sincero e fraterno mio personale della Democrazia Cristiana
Per l'intero movimento sindacale realizzi l'obiettivo che risiede proposti in questo ottavo congresso
Cioè un sindacato che passa in concreto dal vecchio e superato antagonismo al nuovo e consapevole protagonismo
Dovrei chiedere l'interesse del sindacato ma ancor più lo richiede il bene dell'intero Paese
Ringraziamo secondo i compagni che non è ancora finita
Allora vi ricordiamo
E poi c'è ancora un intervento ricordiamo che oggi
Bisogna essere presenti
Infine puntuale alle quindici e trenta per la tavola rotonda altrettanto interessante quanto è stata la mattinata
Sono presenti fra di noi
Adolfo Beria d'Argentine un presidente dell'Associazione nazionale dei magistrati Salvatore Senese segretario generale dell'associazione la UIL attribuisce alla magistratura un ruolo fondamentale
Di garanzia democratica
Quel ruolo che è sancito nella costituzione repubblicana ed è con l'auspicio che la magistratura che ha pagato un alto contributo di sangue nella lotta contro il terrorismo
E vogliamo qui ricordare tutti i magistrati caduti tra gli altri Alessandrini Occorsio ha fatto Carosi
Sia sempre all'altezza dell'importanza e del delicato ruolo che deve svolgere nell'interesse dei lavoratori del Paese pertanto preghiamo
Il segretario generale Salvatore Senese a voler portare un saluto al nostro congresso
Sono particolarmente lieto di portare in questa Assemblea
Ai vostri lavori il saluto dell'Associazione nazionale dei magistrati italiani il saluto del presidente Adolfo Beria d'Argentine che qui come presente a testimoniare
L'attenzione che il mondo dei magistrati italiani porta al mondo del lavoro
E certo un segno del nuovo che pur tra mille resistenze matura nella società e nel Paese
La presenza in questo congresso dell'Associazione nazionale magistrati e lo spirito che anima questa presenza
Uno spirito di attenzione non formale verso i problemi delle tematiche qui di battute
Uno spirito di attenzione non formale perché oggi la magistratura si riscontra con un quadro di difficoltà più generali che costituisce l'oggetto di appassionato esame da parte di questo vostro congresso
La perdurante crisi della giustizia nel nostro Paese e giunta poi tutti lo sapete a livelli particolarmente acuti
Sulle cause di un tale stato di cose remote complesse molteplici sono certe
Aggravate ed enfatizzate dall'attacco terrorista che da anni mette a dura prova la democrazia
E che nonostante i successi ottenuti sul piano investigativo e giudiziario e ancora minaccioso e virulento come i fatti di questi ultimi giorni dimostrano
Questa crisi così acuta non è soltanto crisi di apparati specialistici e anche un aspetto della crisi più generale di governo della società e delle istituzioni con la quale poi si nella vostra ricerca impegnati a fare i conti
Ho appena accennato al terrorismo
Come nasconderci che esso rimanda ai tanti e intricati nodi politici sociali ideali che il panorama della vita nazionale presenta e che otto un uso particolarmente fertile a percorsi tragici a scelte sciagurate a schematizzazione aberranti
Oltre teatrale e burattinai di ogni genere
Come non avvertire che l'opera essenziale della magistratura e delle forze dell'ordine su questo versante costituisce solo una parte della più complessiva risposta che il fenomeno esige
E come non riconoscere che il tema di questa più complessiva risposta entra tutto nell'orizzonte del vostro dibattito
Ma non si tratta vedete solo del terrorismo le profonde ferite aperte dal terremoto gli enormi problemi che esso ha sollevato le macroscopiche disfunzioni le chiavi evidenziato le gravi forme di criminalità organizzativa che ha esaltato
Tutto ciò mette in luce carenze gravi anche nelle istituzioni fa emergere una pressante domanda di giustizia che investe anche gli apparati giudiziari e che tuttavia rimanda problemi più ampie generale
La stessa oscura vicenda dalla P due la trama di occulti poteri cui essa allude
Evidenzia guasti del tessuto civile che caricano la magistratura di pesanti e deficit di responsabilità
E al tempo stesso lambisce anche l'ordine giudiziario ponendo per essi problemi di pulizia e di risanamento analoghi a quelli che si pongono in altri importanti settori della vita istituzionale e politica del Paese
Su questo punto l'Associazione nazionale magistrati assunto una ferma presa di posizione sicura di essere confortata dal consenso della stragrande maggioranza dei cittadini
Ha ribadito l'assoluta incompatibilità tra appartenenza all'ordine giudiziaria e appartenenza alla P due e ha chiesto al Consiglio superiore dalla magistratura chi svolgerà rigorosi e immediati accertamenti
Vedete persino gli aspetti apparentemente più specialistici e tecnici della crisi della giustizia
La lunga stasi legislativa sul terreno delle riforme ordinamentali e processuali sostanziali la mancata razionalizzazione dall'apparato giudiziario
Tutto questo persino
Nonostante il suo carattere specialistico rimanda a questioni di più ampio respiro
Quali la difficoltà di legiferare del Parlamento la mancanza di una chiara linea di politica della giustizia tra i programmi di governo ristabilita stessa dei vari governi
Come non rilevare che una riforma lungo sollecitata qual è la riforma della depenalizzazione è stata bloccata quando sembrava stesse per giungere finalmente in porto dalla ultima crisi di governo
è per questo complesso di ragioni che la vostra ricerca accettò perché essa investe i problemi essenziali di questa nostra democrazia della quale la giurisdizione nel disegno costituzionale
E funzione articolazione fondamentale
Sappiamo che sarebbe vano tentare di risolvere i problemi della giustizia isolando ridà quelli dalla democrazia
Sappiamo che l'associazione magistrati sì isteresi grettezza comportasse questi problemi al confronto con le grandi forze sociali
Un confronto ed un dialogo che secondo perché si fonda su un rigoroso rispetto delle reciproche autonomia
Con questa consapevolezza abbiamo inteso impostare anche le rivendicazioni di categoria dei magistrati portandole al confronto delle grandi centrali sindacali
Sforzandoci di non farne oggetto di pressione di un corpo separato ma momento di un giusto riconoscimento dalla professionalità del magistrato da parte dalla collettività
Su questa linea intendiamo continuare a muoverci
Chiedendo al sindacato di sostenere la spinta dell'associazione magistrati perché si realizzino al fine quelle riforme indispensabili a ridare efficienza e funzionalità
Al servizio giudiziario nell'interesse esclusivo della collettività
Le ultime agitazione dei magistrati sono state ispirate non da rivendicazioni di categoria ma dalle esigenze
Di dare finalmente un po'di funzionalità questa macchina alla quale si rivolgono centinaia di migliaia di cittadini di questo intento non corporativo confidiamo che il movimento sindacale abbia colto il segno nuovo
E non dimentichiamo che una grande riforma giudiziaria di quest'ultimo decennio quella del processo del lavoro si è realizzata grazie anche al vostro sostegno e che essa ha potuto trovare applicazione anche se ancora parziale limitata grazie all'impegno del movimento sindacale
Soprattutto non dimentichiamo quanto la tenuta della magistratura di fronte all'attacco terrorista sia il risultato della grande solidarietà espressa dal mondo del lavoro all'istituzione giudiziaria
Ed ai valori di civiltà e razionalità
Di cui essa è portatrice
Questa solidarietà
Della quale qui a nome di tutta la magistratura tirando solennemente atto si è espressa in modo particolare
Nel marzo dello scorso anno nei difficilissimi giorni seguiti agli assassini di particelle Giaculli Minervini Riccardi
Quando i segretari delle tre confederazioni CGIL CISL e UIL vollero di persona esprimere questo sostegno recandosi al Consiglio superiore della magistratura ma essa questa grande solidarietà si è manifestato
Anche e soprattutto nella partecipazione di centinaia di lavoratori alle assemblee svoltesi nei tribunali di tutta Italia in quei giorni e nell'attestazione quasi fisica di una volontà di resistenza
Di caparbio e ostinato attaccamento alla democrazia
Quale solo questo movimento sindacale maturato nell'esperienza e nella prospettiva del sindacato dei consigli può esprimere
In quelle tragiche prove grazie al vostro rapporto molti di noi hanno davvero riscoperto le radici democratiche dalla giurisdizione
Di tutti di tutto ciò lasciata e che in questa sede tecnica a voi e da tutti i lavoratori italiani grazie a nome dei magistrati italiani
Anche sui problemi più acuti che investono oggi il ruolo del giudice attendiamo un vostro fattivo contributo
Si parla molto oggi di una politicizzazione dei giudici ma si dimentica spesso che se la tematica giustizia politica è oggi così calda del nostro Paese
Ciò non dipende tanto da un'ambigua politicizzazione dei giudici ma in buona misura dall'accentuato livello politico delle materie che lo sviluppo distorto del Paese o le tante questioni sociali e politiche non risolte a livello degli interventi generali fanno ricadere nel campo
Del
Intervento giudiziario
Dalla soluzione di queste questioni nel contesto più ampio nel quale il mondo del lavoro intende essere protagonista dipenderà anche un alleggerimento del carico innaturale
Peggio peculiare della nostra confederazione che già in passato ha avanzato aperture
Nei confronti di un dialogo più ampio purché ancorato impegnato sul rispetto delle libere istituzioni e dei valori di democrazia tradizionali del nostro paese dobbiamo essere contenti amici e compagni
Che l'unità del resto non si realizza su questo su altri problemi né con gli slogan né con gli appelli ma crescente diviene sempre più fatto reale concreto nella misura in cui sviluppiamo e definiamo un progetto comune a tutti i lavoratori occupati e disoccupati protetti ore marginali
La vera autonomia del sindacato è quella del movimento sindacale
Quando questo si riconosce di un progetto unitario realizzato con il concorso di tutte
Le espressioni del movimento dei lavoratori
E finalizzate ad un unico obiettivo quello cioè di battersi per il miglioramento ed alcuni casi per il cambiamento quando è necessario delle condizioni della società civile Ricchiuti compagni per quanto mi sembra Colombo mi sembra ormai accertate le motivazioni delle nostre posizione occorre tuttavia anche fare un accenno alla situazione Interna alla qui se ciò non fosse sarebbe forse una forma di ipocrisia che tenderebbe inutilmente a vantare un'assoluta irrinunciabile autonomia quando poi nella realtà tutti quanti e non potrebbe essere diversamente abbiamo un impegno preciso ideologico che del resto tende a valorizzare complessivamente la nostra organizzazione e certamente non a sminuire me la capacità d'impegno e di intervento e dato che ero questa realtà che il richiamo di ciascuno di noi alla nostra la propria matrice ideologica Lori cerchiamo forse in un modo più o meno anche in Consiglio ai richiami delle circostanze esterne o addirittura nel modo in cui a dobbiamo controlliamo le nostre stesse manifestazioni degli interventi o nell'esprimere le posizioni sindacali anche in questo congresso
Ora che ha tanto queste riferimento che volevo fare relativamente a propria dell'autonomia quanto a un richiamo che è stato fatto in altri interventi mi sembra anche nell'intervento del compagno visto che tende a valorizzare in termini più precisi lo stesso concetto della Tonolo dell'autonomia
Sindacale aggiornando anche alcune proposizioni che nel passato hanno trovato eccessiva radicalizzazione nell'interno della nostra organizzazione sindacale
Parlo del problema dell'incompatibilità che va affrontato credo in termini più realistici rispetto a quanto non sia stato fatto nel passato
Io credo che si debba andare al più presto ad una revisione del sistema delle incompatibilità non certamente per rinunciatario per annullare questa concezione ma per aggiornarla secondo una logica più attinente alla realtà di questi dei tempi in cui operiamo
Certamente compagni
Alla nuova e più incisiva capacità propositiva della UIL non è estranea la sua ritrovata unità in Terna lo sforzo fatto dalle componenti cosiddette storiche
Della nostra confederazione di ritrovarsi in un terreno comune di obiettivi e di proposte
Cos'è che L'Aquila oggi sia più che mai apprezzata all'esterno all'interno per contribuire fattivamente alla ricomposizione della strategia della stessa Federazione unitaria
Per intervenire più concretamente in definitiva sui problemi sociali quali quelli degli anziani dei disoccupati degli handicappati
è chiaro che per molti di noi
Non è ponte di indubbia
Il ponte di dubbio soddisfazione l'avere ritrovato L'Unità sui vari teli che qualificano il nostro contributo nel movimento sindacale dei lavoratori
Ed è su questi temi che appartengono al patrimonio politico ideale della nostra organizzazione sindacale e definitiva si basa la struttura portante la nostra capacità di crescita come organizzazione sindacale
Se vogliamo che la UIL posso svolgere fino in fondo il suo ruolo che proprio per la giustezza e la serietà delle sue scelte vedesse un ruolo di protagonista di primo piano
Se
Ciò non avvenisse infatti dovremmo nobilmente dire che è fallito uno degli obiettivi fondamentali che hanno spinto le forze che si richiamano all'aria laico e socialista agli unirsi per ridare di colore in alcuni casi anche credibilità alla nostra organizzazione che troppo spesso anche a seguito certo
Delle divergenze interne si è distinta più per la capacità di mediare
E portare a sintesi le diverse posizioni anche delle altre organizzazioni sindacali piuttosto che per una effettiva possibilità di incidere in modo determinante prioritario nell'ambito del movimento sindacale
Dobbiamo però dimostrare che queste divisioni solo definitivamente scomparse
Dobbiamo fare in modo che non soltanto nel strutture di vertice ma anche nelle strutture periferiche le divergenze che ancora in alcuni casi esistano possano essere rapidamente
Recuperate se questo recupero deve avvenire io credo che certamente debba venire partendo da quelle realtà che hanno un maggiore significato politico che hanno una maggiore rilevanza nella geografia organizzativa della nostra confederazione concludo compagni
Alla fine s'limitandomi ai tempi che sono stati assegnati rilevando che è per queste ragioni io credo la partita sia all'interno all'esterno la nostra organizzazione sindacale talmente importante sapendo in primo luogo che nobilmente cominceremo a giocarla in maniera decisiva nel momento in cui concluderemo questo congresso saranno i prossimi mesi i prossimi anni che dovranno confermarci la consapevolezza che finora abbiamo che L'Unità interna della UIL
è non è simile ad un giocattolo fragile che rischia di rompersi con estrema facilita invece un patrimonio che ci convince e ci impegna e soprattutto ci conforta per gli obiettivi che vogliamo realizzare grazie franchi
La parola a Tedeschini dopo si prepari ferro segretario della Camera sindacale Torino scusa Franco Tedeschini della segreteria nazionale del lunga Torre Giuseppe
Venga la presidenza
Ma amici e compagni
Il movimento sindacale in questi ultimi anni si è trovato più volte a dover prendere decisioni rilevanti gli intorno alla sua identità
E dalla incisività della sua azione ma forse mai
Come oggi esso è chiamata a dare il segno della propria maturazione del valore della sua proposta purché tende a fare in sintesi tra le diverse esigenze del mondo del lavoro una proposta organica
Che coerente agli obiettivi dell'occupazione e dello sviluppo prefiguri la programmazione di una svolta profonda della politica economica e sociale
Allorquando il sindacato apposto a base delle sue rivendicazioni lo sviluppo economico programmato l'occupazione e il Mezzogiorno
Aveva ben presente che con ciò sposava la causa delle masse degli emarginati dei disoccupati dei sottoccupati
Delle categorie cioè che più duramente pagarono iniqua tassa dell'inflazione la tassa che sottrae ricchezza ai non garantiti dalla società
Per trasferirla nelle tasche dei ceti sociali più abbienti certamente non a reddito fisso
Del mondo imprenditoriale e dei grandi debitori verso la collettività
La parte che spetta alle istituzioni democratiche
è senza alcun dubbio quella delle scelte finali di questo ne siamo tutti convinti ma il problema vero il modo il nodo da sciogliere da parte dei lavoratori è ben altro
è sapere se il sindacato si limita ad una semplice consulenza più o meno conflittuale a secondo sede del governo facciano parte alcune forze politiche anziché altre
Oppure se intende recitare un ruolo autonomo e più fortemente impegnato di parte nel sociale
Divenire cioè soggetto attivo certamente non istituzionalizzato ma capace di incidere sia nelle scelte sia nelle correzioni di percorso nell'attuazione delle scelte medesime
Pertanto con ciò ed in ciò non vi è aspirazione a disegni di istituzionalizzazione del sindacato
Come qualcuno con troppa faciloneria e con troppo pressappochismo di giudizio ci ha voluto attribuire ma un serio e concreto tentativo di conquista di nuovi spazi di potere reale della classe lavoratrice della società civile
Ma per far questo amici e compagni per dare corpo a quella che per ora è soltanto un'enunciazione necessità anche e soprattutto un sindacato diverso
Un sindacato che sappia ad appurare la protesta in proposta che non si vedrà più soltanto alle formule generiche evanescenti declamatorio e tribune insieme che non subisca passivamente l'influenza ideologica dei partiti eguali
Va riconosciuta comunque la specifica funzione insostituibile
Un sindacato infine che pur progressista ed aperto
Alle esigenze dei lavoratori sappiamo rizzare con discernimento capacità propositiva e comunque sempre con il consenso dei lavoratori queste esigenze e la realtà complessiva del Paese
Sono convinto amici e compagni che oggi nulla
Neppure più sofisticati calcoli politici nei sottintesi Machiavelli dici nella speranza di proselitismo possa prevalere sulla necessità che il sindacato
Da troppo tempo inchiodato ad un ruolo meramente difensivo si riappropri del suo vero ruolo di soggetto politico portatore
Di autonome scelte nel confronto con le controparti sia pubblica che privata a questo messaggio
Di rinascita sindacale Lloyd era un regno abbiamo risposto soprattutto sfondando il nostro linguaggio da verbosità dialettiche più o meno velleitaria più o meno demagogiche
Lo abbiamo reso più comprensibile soprattutto ai lavoratori lo abbiamo arricchito
Ma non dei cuochi preziosissimi lessicali ma di proposte concrete e credibili e soprattutto veramente gestibili nell'immediato e nel medio termine
Io mi auguro veramente mi auguro che altrettanto facciano la CGIL la CISL nei loro congressi per far sì che l'unità sindacale che non è appiattimento o lei cerca spasmodica di un falso unanimismo
Torni a dare forza propulsiva al movimento dei lavoratori come la ritrovata unità al suo interno ha ridato slancio ed incisività la UIL l'unità sindacale amici e compagni è reale esigenza del mondo del lavoro prima ancora di essere vivo ed attua l'argomento di discussione
Tutelare fino in fondo gli interessi dei lavoratori significa chiudere la porta in faccia pressioni ingerenze disegni e scoprii di partito e trattare da pari a pari con le controparti le soluzioni ai problemi dei lavoratori ed allo sviluppo della democrazia
Il movimento sindacale nel suo complesso amici e compagni
Accolto in questi ultimi anni nell'azione che ha svolto rispetta i problemi dell'economia e della società importanti e qualificanti i risultati
Per quanto riguarda la democratizzazione dell'intervento pubblico un esempio per tutti aveva impedito unico sindacato al mondo i licenziamenti in massa pur in presenza di una drammatica crisi che ha investito tutti i settori produttivi
Ma nonostante questi risultati l'intervento pubblico restar calmi largamente al di sotto delle Cinzia Henze del movimento sindacale
Per ciò che riguarda la sua efficacia intesa non come mera snellezza
E rapidità ma come capacità di cambiare il tipo di sviluppo economico sociale esistenti in termini di giustizia di uguaglianza e di partecipazione dei lavoratori alla gestione della cosa pubblica
In questa situazione amici e compagni sì spiego le ragioni per cui se da un lato il sindacato è diventato una protagonista di eccezionale rilievo per i problemi della società
Dall'altro non riesce a modificare concretamente i rapporti di potere cogli Co che gli consentono di realizzare le riforme sociali
Questo stato di cose ci impone l'esigenza di approfondire i problemi dell'efficacia dell'intervento pubblico e cioè delle capacità di indirizzare lo sviluppo del Paese in senso conforme agli interessi dei lavoratori
Fino ad ora il problema dell'efficacia è stato risolto soltanto in termini di allargamento della democraticità dell'intervento ma nella situazione italiana fortemente caratterizzata da profondi squilibri sociali
Dalle barriere corporative tra le classi dalla stratificazione sociale fondata sul consumismo individuale
Dalla carenza di servizi sociali l'intervento pubblico può possedere caratteristiche di efficacia sordo se non accompagnò favorisce queste distorsioni Malley riduce dando la previdenza agli interessi collettivi
L'efficacia quindi deve essere subordinata al modo intersettoriale di svolgere le funzioni pubbliche all'individuazione di obiettivi determinati al controllo e all'indirizzo popolari
E che riserva pertanto sui lavoratori pubblici le responsabilità dell'inefficienza dell'amministrazione
Compie un'operazione mista edificante
Il cui vero scopo non può essere diverso da quello di mantenere la frattura tra lavoratori privati ai lavoratori pubblici di sottrarre al movimento sindacale la forza determinante di questi ultimi e quindi ridurre la capacità del movimento stesso di portare avanti la linea delle riforme voglio dire cioè amici e compagni
Che le riforme già tradotte in legge e quelle già in poi impostate non possono dare i frutti sperati Manzi rischiano di restare dei semplici pezzi di carta proprio perché il grosso dell'intervento pubblico non è stato ancora possibile attaccarlo e riformarlo
In questo contesto si pone in evidenza la necessità di varare una legge quadro a sostegno dei diritti di informazione
Anche per ridare ai lavoratori l'affezione la motivazione al lavoro
E del loro reinserimento nel processo di formazione della volontà dal quale si sentono sempre più esclusi eccellenti oggi il rapporto lavoratori posto di lavoro è nettamente in crisi e se il problema più importante è quello di avere una politica programmatoria
è rilevante anche l'esigenza di recuperare nella fabbrica o nell'ufficio un rapporto di collaborazione tale da preventivare anche maggiore efficienza e maggiore produttività
E da tale recupero ma in questi termini non traguardato soltanto ad un maggior profitto debbono essere interessate oltre che il sindacato anche le controparti finora piuttosto disinteressata riguardo ancora oggi ogni innovazione contrattuale ogni nuova istituto vengono considerati da queste ultime specie quelle pubbliche
Una pericolosa occasione di conflittualità
I diritti all'informazione la discussione sui problemi dell'ambiente della nocività
Dell'organizzazione del lavoro per la professionalità perfino solo considerato continui attacchi alle Perego alle prerogative a parte padronali
Di autonomia senza rendersi minimamente conto che tali comportamenti pregiudiziali sono la vera causa della grave demotivazione dei lavoratori nei confronti del lavoro che culmina poi nel drammatico fenomeno dell'assenteismo
La presidenza mi fa segno che finito il mio tempo assegnato concludo dicendo per queste ragioni ritengo che in attesa di una valida legge quadro di sostegno al diritto d'informazione di tale diritto
Come pubbliche impiego dovremo fare ne è uno dei punti centrali delle prossime piattaforme rivendica dire grazia dice comprati e Franco nascerà un amore
è presente in sala gradito ospite il compagno di Gezi Ministro delle Poste e telecomunicazioni
La parola Corrado ferro segretario generale del Piemonte si prepara Zaffra
Compagni ed amici
Il periodo che stiamo vivendo questo momento nel quale si colloca il nostro congresso
è caratterizzato a mio avviso dalla scomparsa di valori che sino a ieri erano ritenuti fondamentali
Non siamo in una fase di vera e propria caduta degli dèi ma certamente molti valori che sino a ieri erano un punto di riferimento certo per molti sono uno dopo l'altro caduti siamo quindi in un periodo di profonda transizione e soprattutto impegnati alla ricerca di valori nuovi di certezze alternative a cui ancorare le nostre scelte politiche culturali e finanche di fede
Naturale quindi che tutti siamo alla ricerca di nuovi ruoli di nuove ed alternative collocazioni politiche
Come lui stiamo facendo un grande sforzo per darci una nuova prospettiva di azione
Nel compiere questo sforzo non intendiamo rinnegare il nostro passato vogliamo lavorare realisticamente per il futuro
Io voglio dare un mio modesto contributo in questa direzione in questa ottica io credo che se esiste un ruolo per il sindacato del domani questo e condizionato dal fatto di essere in grado di diventare organizzatore di domanda sociale
Organizzare la domanda sociale non mettendo in fila una dietro l'altra le nostre aspettative le nostre richieste
Ma sapendo costruire partendo dalle richieste partendo dalle aspettative un minimo di proposta politica
Il nostro essere o meno protagonisti sta proprio nel saper recitare una proposta politica che sia in grado di aggregare tutti i lavoratori sia quelli occupati che quelli inoccupati
Tre filoni io ritengo caratterizzanti per costruire questa proposta la casa la sanità l'agricoltura la casa non soltanto vista come bene sociale ma anche come strumento economico capace di creare ricchezza in termini di investimento e di rilancio dell'o produzione
La sanità per rendere i lavoratori i cittadini gestori della propria salute ribaltando l'attuale Medioevale rapporto tra medicina e utenza
L'agricoltura nell'ottica di un rapporto diverso fra città e campagna visto nella direzione di tentare di abbattere tutte le barriere
Di ordine economico o di altra natura che oggi dividono il consumatore dal produttore
Cosa significa questo basta per dimostrarlo un solo dato
Se fossimo in grado di incidere realmente in questi tre campi forse ribalterei moglie auto quali reti equilibri sono circa il cinquanta per cento dell'attuale reddito nazionale
Per fare questo per essere portatori reali di questo tipo di domanda sociale dovremo certamente fare dei notevoli passi in avanti come movimento sindacale
Ma soprattutto è necessario rifondare modificare gli attuali rapporti tra sindacato e apparato partitico
Non credo nel pane sindacalismo però credo fermamente che questa qualità dei domanda sociale solo il movimento sindacale e in grado di organizzarla e di gestirla
C'è questa deve essere una scelta di carattere strategico nell'immediato io credo che dobbiamo saper creare le condizioni per una reale svolta di politica economica prima di tutto
In questa direzione prima di ogni cosa dobbiamo partire come detto nella relazione da un vero e proprio patto contro l'inflazione
Però non dobbiamo fermarci a questo io credo che dovremo anche nel tempo essere in condizione di poter incidere nel governo dei flussi finanziari
Il fondo o dello zero cinquanta
La gestione di questo fondo fatta in prima persona dai lavoratori non è una via italiana ad un nuovo modello di democrazia economica ma è un primo importante passo sulla via della costruzione
Di un sindacato che diventa realmente soggetto politico
La gestione dei fondi di quel senza fatta direttamente dai lavoratori e a mio avviso il secondo passo che dobbiamo prima o poi fare se vogliamo ad essere adesso avviarci ad essere quello che con vari slogan diciamo di voler diventare so benissimo che su questa strada vi sono i pericoli di diventare un sindacato integrato in un sistema che così com'è oggi e tutt'altro che garantista per il rispetto dei diritto dei meno abbienti
Guai a noi però c'è ci facciamo prendere da queste paure pure molto più nominalistiche che reali
Dobbiamo prendere coscienza che ormai centri veri di potere sono concentrati nell'apparato finanziario ed è quindi su questo terreno che dobbiamo essere in grado di poter intervenire Ciampi non può essere medico per malattie della sua stessa politica monetaria ha creato scelte economiche come quelle di carattere monetario sono oggi fuori dalla nostra portata dalla nostra influenza politica
Eppure queste scelte comportano guasti e svolte che sono determinanti ai fini degli aspetti degli assetti e degli equilibri sociali
Se vogliamo affermare il nostro porto agonismo dobbiamo essere capaci di incidere su questi centri di formazione delle decisioni
So bene di fare discorsi vecchi vischiosi che possono anche essere ritenuti obiettivi irraggiungibili per questo modello di sindacato
Però credo che valga la pena in questa sede di iniziare a dare dei segnali in questo senso
Se a queste proposte sono ritenuti inattuabili si ha il dovere di proporne altre in alternativa ma sarebbe pazzesco pensare di uscire dall'attuale fase politica con i vecchi sistemi
O il sindacato trova la forza per gestire il nuovo per darsi nuovi sbocchi soprattutto di carattere alternativo o passerà la strategia del padronato e delle forze restauratrice
Ne è una prova il fatto che il padrone tenta di usare l'attuale momento di incertezza sono per rimettere le cose a posto secondo la sua ottica
Non è un caso che tutti ormai
Padroni è forte conservatrici sono concordi nel tentare di utilizzare l'attuale momento di disorientamento per prendersi delle rivincite sulle forze di sinistra a partire dal sindacato
Capofila in questo senso come già ricordava Croce dei metalmeccanici di Torino e la figlia che punta a rendere strategica la gestione della esuberanza di mano d'opera perché nere il movimento sindacale incostante posizione difensiva
Non è sufficiente respingere questo tipo di attacco non basta lottare per ridurre il numero dei probabili futuri disoccupati alla FIAT
Dobbiamo ribaltare la gestione padronale della crisi sapendo gestire noi la crisi stessa in termini di rilancio e di rinnovamento
Fare queste affermazioni è facile il difficile forse sta nel saperli e rendere concrete
Però io credo che vi siano spazi reali per un rilancio della nostra economia se partiremo da una lotta serrata vera contro l'inflazione
La proposta del nobile della CISL e l'unica risposta immediata e concreta nella lotta anti inflazionistica
A mio avviso non si tratta di ritoccare o modificare la scala mobile
Si tratta di impedire che il fronte dei sostenitori della lotta all'inflazione con la recessione la deflazione si allarghi ulteriormente fino a raggiungere anche alcuni strati di lavoratori
A Torino e nel Piemonte la UIL si batterà perché i lavoratori partecipino realmente all'elaborazione di una linea politica alternativa in campo economico
Faremo questo non per ingigantire le attuali divisioni del movimento sindacale ma con l'intento di ricercare una proposta realmente unitaria
L'ostacolo maggiore che avremo di fronte che dovremo superare avrebbe rappresentato non tale resistenza dai lavoratori guarda alle barriere che alcuni hanno già innalzato nelle fabbriche
Questa volta a mio avviso siamo in presenza di pressioni di carattere partitico che sono esercitando chi sono esercitate non sul vertice sindacale ma sulla base di fronte a queste difficoltà non possiamo però cadere nell'immobilismo per questo io ritengo importante il contributo che questo nostro congresso sta cercando di dare sul piano della ricerca dell'unità
Non dobbiamo essere mediatori sue posizioni della CISL e della CGIL quanto piuttosto a comprendere che forse stanno venendo fuori le diversità che da sempre erano presenti nel movimento sindacale
Che tutti sapevamo che c'erano perché forse ci eravamo solo illusi di avere superato
Prendere coscienza di questo significa però che dobbiamo lavorare tutti per andare avanti sbaglia avremmo se pensassimo di superarle o accantonando le o con la scorciatoia dell'acconto
Non si superano compagni ed amici le diversità ideologiche a colpi di maggioranza
Perché è stabilita l'entità della maggioranza dovremo comunque scegliere tra il considerare fuori del movimento sindacale chi è in minoranza può elaborare una linea politica in grado di aggregare anche le forze minoritarie
Io credo che abbiamo già commesso una volta l'errore di credere fuorigioco alcune posizioni solo perché è di minoranza questo cui nel caso dell'Eur del mille novecentosettantasei
Non sono quindi d'accordo con chi sostiene racconta sono per ricercare con tutte le nostre forze una mediazione politica
Se saremo però costretti a fare questa conta la faremo consapevoli che da quel momento si apriranno profonde e forse insanabili divaricazioni tra noi
è certa però che è questa verifica non potrà essere effettuata con il metodo dell'Assemblea essa dovrà essere effettuata con tutte le regole di democrazia necessarie ricorda ricorrendo anche al voto segreto
Compagni ed amici concludendo permettetemi di dire con assoluta franchezza che non di vittime che non condivido la proposta di lama dei procedere alla revisione sistematica degli iscritti
Non è assolutamente vero che se dovessimo procedere alla verifica periodica degli iscritti questa verrebbe fatta in termini unitari
C'è questo poste metodo la caccia all'iscritto sarebbe è spietata e soprattutto ci farebbe perdere molti per gli attuali iscritti alla Federazione unitaria
Non sarebbe una o due organizzazioni a perdere iscritti quali perderemmo tutti a tre
Perché i lavoratori non capirebbero il nostro inevitabile immobilismo politico di diversi mesi nelle fabbriche nella società i lavoratori chiedono a noi fatti politici e non deve firme di adesione
Sono molto perplesso poi per il continuo ripetersi di motivazioni a censire gli scribi fatte dalla CGIL e da un po'di tempo a questa parte non si perde mai occasione per invitarci a delle verifiche organizzative non credo che la CGIL faccia queste proposte solo per il gusto del contarci evidentemente essa punta ad una modifica degli attuali equilibri politici della Federazione unitaria
Io credo che dobbiamo dire con forza che non ci fa paura di essere minoranza nel movimento sindacale
Sappiamo benissimo di esserlo non rivendichiamo pariteticità organizzative rivendichiamo appare intercity San di dignità politica credo che questo nostro congresso dimostri ampiamente che ne abbiamo il diritto grazie
Per cortesia un delegato della Camera sindacale di Trieste venga alla presidenza
Abbiamo trovato un maglione quando fa caldo
La parola Loris Zaffra il segretario generale della Lombardia
Dopo daremo la parola per un breve saluto al ministro di Cesena poi interverrà Silvano Veronese segretario della Women e poi inizieremo la tavola rotondo
Compagne e compagni
Dal momento in cui alcuni mesi orsono abbiamo aperto la nostra fase congressuale che ci ha portato voi qui a Roma in questi giorni molte cose sono mutate sono avvenute sulla scena internazionale di Terna
E molti giudizi valutazioni atteggiamenti e politici e sindacali hanno seguito un andamento altrettanto mutevole e variabile in alcuni casi anche stravagante siamo passati dalla teorizzazione metta marcata
Cosa fino all'essere anche masochista in alcuni punti perché l'esistenza sotto il peso ma della politica conservatrice in Inghilterra e soprattutto forse soprattutto sotto il peso dell'elezione di Riga negli Stati Uniti
Siamo passati dalla teorizzazione dell'esistenza di un vento di destra di conservazione di ritorno indietro
Che doveva scorrere che scorreva freddo impetuoso d'oltre Atlantico attraversava imperversa e versava per l'Europa
Ed era foriero di cattivi destini per il nostro Paese
Così come comunque volete da oggi assistiamo invece sulla scorta di recenti o recentissimi anche positivi avvenimenti a un'inversione di tendenza all'elezione di Mitterrand in Francia l'esito anche se contraddittorio di referendum nel nostro Paese
Ha ringalluzzito i teorici facili dell'ottimismo
Come se improvvisamente il barometro della politica delle tendenze politiche fosse e segnarsi il bello stabile io credo che bisogna rifuggire da queste valutazioni un po'superficiali e tutto sommato emotive
E piuttosto io credo che pur importanti significativi risultati più recenti sulla scena politica interna ed europea non ci debbano portare a facili ottimismi e previsioni foriere di gravi disillusioni
Io credo che emerga da tutto questo un duplice segnale importante da tenere a mente
Bene a mente quando si tratta di assumere decisioni importanti come quelli che sono la base di un congresso e cioè da un lato se certo esistere l'abbiamo notata segnato una volontà di cambiamento
Una volta di cambiamento però che molto spesso e confusa segno contraddittorio e contrastante basterebbe ricordare
Oltre alle grandi elezioni le lezioni di Berlino di Londra da una parte la sinistra ha vinto dall'altra dopo trent'anni di amministrazione socialdemocratica Berlino si è persa l'amministrazione
Ebbene io credo che siano loro a segnali contraddittori che danno il segno di una insoddisfazione generale che portano la dove la cultura politica i meccanismi politici anche i sistemi elettorali lo permettono ad una salutare alternanza di esperienze di governo dal travagliato però e specie
Nella nostra esperienza italiana il significato del voto dell'Argot voto positivo la difesa della centonovantaquattro si esprime con chiarezza
Un dato
E che alcune conquiste civili la crescita di una coscienza civile nel nostro Paese sulla scorta delle lotte politiche sociali sindacali di questi anni è ormai un dato acquisito
Che non esiste vento di nessuna da natura di nessuno impetuosi ITA che può superare e allora io credo non ci sia l'esigenza non ci sia l'opportunità di seguire il la tendenza del barometro dei venti politici ma piuttosto che avere la consapevolezza profonda è sicura
Che oggi la gente vive una situazione che può sembrare apparentemente contraddittoria ma che copra vittoria nome
E cioè da un lato un'esigenza profonda di cambiamento e dall'altro l'esigenza profonda di stabilità di rinnovamento e di certezza
Cambiamento rinnovamento nei metodi nei contenuti nella qualità degli uomini di Governo del nostro Paese ma nello stesso tempo la esigenza e la richiesta è la definizione di un quadro di cose da fare poche certe di iniziative economiche politiche sociali stabili chiare
Senza avventurismi o sogni illuministici
Ed è con questo clima con questa esigenza che in primo luogo si devono misurare le forze politiche e le porte organizzate come i sindacati che fanno politica certo non per seguire la strada pericolosa di andare dietro al vento alla corrente
Ma anche per tenere senso SSC altrettanto pericolosa ipotizzare la strada di ipotesi politiche che non trovano consenso non trovano conforto in quello che la gente vive che pensa
è in questo clima che è scoppiata l'ultima grave e per alcuni versi diversa crisi politica del nostro Paese non ci siamo abituati ormai c'è questo segno dia di allacciamento della gente al tutto al terrorismo all'instabilità economica la crisi politica e forse sì andiamo al di là del chiuso dei palazzi delle élite politiche anche la grande questione della P due della moralità
Trova la gente indifferente perché c'è questo grande rischio
Di abituarsi a tutto e al peggio
E però questa volta la crisi politica a per la sua natura per il modo con cui ha preso le mosse per come si è sviluppata e per tutto quello che aleggia ancora in termini di ricatti
Di liste che scompaiono possono ricomparire pesantemente e forse si è arrivati al lumicino
Di questo tipo di Repubblica speriamo di no ma certamente si può ipotizzare si deve lavorare perché si sia arrivati a lumicino di questa gestione della nostra Repubblica
E allora non è dunque pensabile a soluzioni facili transitorie
Aria aggiustamenti formali di breve periodo certo allora se è giusto questa è una valutazione certamente personale che non vincolare anche l'organizzazione che rappresento se giusto dicevo accogliere la valenza positiva dell'incarico Spadolini e considerare seguire politicamente con simpatia questo difficile compito io credo che forse non sia assurdo
O in questo caso da esorcizzare anche il pensiero la valutazione che siamo arrivati a un punto in cui la situazione politica richiede un cambiamento così marcato e anche traumatico che forse soltanto una verifica politica elettorale su queste questioni di fondo può portarci e perché io penso che sia difficile ipotizzare il sitar
Il superamento di una situazione che anche qui oggi ricordavano gli amici i compagni più o meno amici più o meno Company che ci hanno portato
Il saluto delle forze politiche di una situazione bloccata che pure alla base in gran parte dell'incapacità di sviluppo di questo Paese con le due più grandi forze politiche una il partito democratico cristiano che cerca subito colpi
Ma stati in testa che vede per la prima volta assediamento minacciata la propria occupazione della del governo la Repubblica ma che comunque ancora presente con una propria opera tentacolare gangli vitali del Paese e dall'altra di converso e il compagno Chiaromonte anche oggi pur in questo discorso molto attento a seguire un po'il pelo del nostro congresso
E delle nostre valutazioni non era uscito dimostrarci il contrario la più grande forza politica di opposizione che in Frigidaire che blocca un terzo dei voti del nostro Paese blocca soprattutto gran parte dei voti popolari di classi in una situazione di stallo
Fuori dalla lotta politica allora io credo che per superare questa situazione
è ipotizzabile ed è giusto anche andare a chiarimenti più di fondo
Ebbene noi come sindacato come il sindacato unitario come Mila rinviamo in una situazione di questa difficoltà dobbiamo dirlo compagni io credo che il nostro congresso
Che va bene che dimostra lo stato di salute notevole dal nostro organizzazione non può però perché sarebbe un errore politico gravissimo far dimenticare che lo stato di salute complessivo del movimento sindacale e allora anche nostro perché noi siamo una parte importante politicamente importante di questo movimento sindacale italiano arriva a questa scadenza questa verifica col fiato mozzo e con un bagaglio recente
Di iniziative spesso abortite minacciate iniziate poi fragorosamente ritirate le all'indifferenza o nel dissenso della gente
E anche dobbiamo avere il coraggio politico
Dichiara anche con un bagaglio di sconfitte perché se no non si misurerà ebbe e non si giustificherebbe in altro modo la difficoltà e la crisi non solo pur grave dei rapporti unitari ma in quella ancora più grave dei rapporti con i lavoratori e con la gente
Se questa situazione di crisi esiste e sarebbe pericoloso sottacere ma è altrettanto vero e questo è un dato di conforto per le nostre scelte politiche che anche il nostro congresso
Ha ribadito con forza tutti ormai sanno ma dobbiamo esserne consapevoli noi non è possibile ipotizzare
In questo Paese
Quei quattrocento di via via di risanamento di ripresa di sviluppo che passi attraverso la sconfitta clamorosa la divisione cioè la subordinazione del sindacato
Noi abbiamo questi quei vincoli questi quei limiti vincoli e limiti dei nostri errori e delle nostre difficoltà
Limite in positivo del fatto che siamo comunque per quello che abbiamo rappresentato e rappresentiamo ancora una forza necessaria certamente non sufficiente ma necessaria per il cambiamento
Allora compito di questi congressi confederali e per primo al nostro e quello di ridare fiato pieni puntualizzare
Non cose occasionali sia pure importanti ma respiro politico di una strategia il movimento sindacale italiano dal momento del fallimento dell'euro ad oggi non ha più ho aspettato ogni ogni maniera rissosa accerto io ero tra coloro e in Lombardia molti non solo nella nostra organizzazione che pensavano fosse utile positivo arrivarci a questa definizione precedendo la facendo apre c'era i tre congressi confederali
Per evitare un rischio che a dire il vero non per dirci liberali noi non abbiamo corsi questo congresso e cioè in mancanza di alcuni paletti unitaria cui agganciare il dibattito dalle tre confederazioni prevalesse il ritorno a casa e la ricerca di bandiera
Noi questo rischio non l'abbiamo corso speriamo che altrettanta capacità politica attenzione all'esterno più che all'interno dimostrano gli amici compagni della Cisl e la CGIL
Ebbene comunque oggi questo il problema è questo è anche il senso della relazione delle nostre tesi l'impostazione congressuale che condivido
E anche questo è il senso del grande patto riformatore come proposta della UIL all'insieme dei lavoratori italiani delle altre confederazioni non dunque come ha cercato
Anche molto abilmente con la capacità grandissima con la carisma grandissimo che al compagno lama di definirci ieri un patto a vita una specie di patto istituzionale
O più modestamente mamme in maniera altrettanto sbagliata un patto sostegno incerto quadro politico certamente non norme propri compagni comunisti la CGIL possono parlare di questo tipo di patti perché l'interpretazione il fallimento dell'Eur nasce da questa forzatura sulla scelta che era una scelta strategica e che invece è stata svilita scelta funzionale a un quadro politico quello di unità nazionale
Noi proponiamo una cosa diversa
Proponiamo un patto con il Paese e per il Paese e tra le forze del progresso la riforma per il cambiamento sul piano sindacale e politico per aggredire alla base le deficienze più drammatiche che oggi impediscono al Paese di uscire dalla crisi mantengono mantengono pericolosamente su questo baratro questo significa ad esempio rispetto a uno degli spezzoni importanti ma non esclusivi
Del dibattito sindacale odierno non dobbiamo mai dimenticare l'orientamento generale mi riferisco alla questione
Della terapia anti inflattiva che non certo dobbiamo essenzialmente individuare le cause una strategia di lungo respiro che aggredisca le cause l'inflazione ma non passiamo sottrarci come alcuni invece all'interno del sindacato fanno
Ad interventi anche congiunturali che gradiscono la oggi che servano farà affondare una barca se no non ci interessa più la direzione di questa barca se no galleggia era più
Questo in altri termini significa che il sindacato deve fare e a me sembra che la nostra organizzazione abbia fatto è sancito ufficialmente con questo congresso
E io sono in questa posizione una scelta di campo chiara precisa che la scelta del nostro lo slogan
E che non vuol dire rinnegare le lotte il sindacato comici scrivevano gli amici i compagni il manifesto
Dicendo
Nell'articolo di apertura sui nostri lavori che noi proponiamo quello esattamente il sindacato contrario al sindacato conflittuale
Noi pensiamo che non solo non sia rinnegare il senso delle nostre lotte banale anzi oggi questa è la strada giusta è obbligatoria per dare continuità alle conquiste tante positive che dieci quindici anni di lotte sociali sindacali hanno portato nella nostra realtà
Non c'è tempo per approfondire questo che però un passo fondamentale in un discorso che vuole avere un minimo di coerenza e cito solo un esempio quello del nuovi soggetti sociali
Che con le lotte di questi anni noi abbiamo apportato al proscenio alla ribalta della lotta politica abbiamo allargato la consapevolezza dell'impegno sindacale politico e allora oggi noi dovremmo essere i primi a negare questo che è un grosso
Risultato per il sindacato la democrazia italiana tornato ad essere soltanto il sindacato della classe operaia casomai del terzo livello
Io credo invece che sia proprio dare continuità e coerenza proseguire su questa strada
Bisogna allora scegliere agire con tempestività e chiarezza e purtroppo questo non è stato quanto il sindacato nel suo complesso riuscirà fatto riuscito a fare in questi anni basta ricordare non c'è il tempo giustamente il presidente mi ha già richiamato
Le vicende dello zero cinquanta dell'Assemblea nazionale dei quadri derubricate in assemblea sulle politiche a Montecatini neanche la questione
Della scala mobile delle infrazioni o su questo chiudo esprimendo un giudizio di questo caso di organizzazione
Quindi realtà lombarda io credo che se da un lato e concepibile sì poteva accoglierà anche dalla passione delle parole ieri dal compagno Carniti che in questo quadro
Di incertezze di mezze parole ogni tanto venga la foglia venga la voglia di forzare con rischio però di mandare in vacca mi scusino i compagni molto spesso gli obiettivi di fondo ed è un po'rischio che abbiamo corso rispetto a quella che invece l'esigenza definire la parte la quota parte del sindacato si assume farà per definire questa lotta all'inflazione beh io credo che però se noi oggi in questo congresso e tutti assieme alle prossime settimane
De finissimo che per chiudere questa partita l'unica cosa andare una consultazione voi ci possiamo andare subito come dice il compagno lama o un po'dopo una specie di conta su queste due posizioni Loiero renderemmo un servizio nella chiarezza nel recupero di rapporto cui lavoratori
Bisogna ammettere i propri errori così come è stata impostata complessivamente la questione
è stata impostata male il nostro lavoro lavoro quel gruppo dirigente confederale ha svolto positive corretto per evitare il peggio ha dato alcuni frutti ma nuova ricucito io credo che se ci sia l'esigenza di azzerare complessivamente tutto il dibattito di questi medie ripartire da zero e andare dai lavoratori in questo caso anche votando portandoli maniera segreta generalizzate garantita ma sull'insieme della strategia del sindacato noi abbiamo il dovere politico di spiegare l'insieme delle cose che facciamo i rapporti tra questi interventi d'emergenza la nostra politica contrattuale le scadenze contrattuali di dare respiro dignità perché su questo terreno lavoratori ancora una volta io sono convinti saranno in grado di fare la loro parte
Volevo discutere non c'è il tempo su di un aspetto che purtroppo è anche concepibile
La prevalenza di questioni politiche alla
L'azione una sola constatazione noi forse abbiamo raggiunto ed è un fatto positivo in questo congresso il massimo di unità possibile l'unità di tutti al di là di qualche piccola contraddizione
Io credo però che questo dato non ci deve abbagliare però il Congresso finirà domenica pomeriggio finirà bene ma avremo tutta la fase della gestione del dopo che sarà altrettanto difficile forse ancora di più
Basterebbe pensare a tutte le questioni relativa riforme organizzative che mi sono un po'scomparse ma che sono per loro non sono mai state peraltro imposte normale state disgiunte dal nostro ruolo politico dalle nostre scelte politiche vanno amministrate ribadite in un quadro diverso
Voglio concludere con una nota comunque di ottimismo io credo noi siamo l'organizzazione che non viene da lontano ma l'ambizione permettetemi anche l'esigenza le possibilità le energie e le porte per andare lontano grazie grazie alla rete
La parola al ministro delle poste e telecomunicazioni compagno di Gesù
Poi interverrà Silvano Veronese
Compagni e compagne
Sono qui per portare via il mio saluto e il mio augurio di buon lavoro
Il saluto e l'augurio di buon lavoro di un vecchio militante del movimento sindacale e della UIL
Questo vostro congresso si svolge in uno dei momenti più gravi più difficili della storia del movimento sindacale dell'intero Paese e il compito che è davanti a voi e che voi certamente assolverete con la consueta capacità interpretare le profonde esigenze popolari e di tutti i lavoratori
E decisivo per l'avvenire della democrazia e per le sorti dalla Repubblica italiana
Noi e cioè la cosiddetta classe politica
Siamo fortemente interessati al dibattito che oggi in corso nel movimento sindacale
Siamo interessati per la capacità che la gran parte del sindacato dimostra di farsi carico degli interessi generali del Paese
Per la sua azione concreta
Per la sua volontà di collaborare con le forze politiche democratiche al fine di battere l'inflazione
E creare le condizioni per uscire dalla crisi economica riprendere gli investimenti produttivi nei settori trainanti nel Mezzogiorno per aumentare l'occupazione
Abbiamo bisogno di un sindacato che faccia delle proposte
Che recuperi e contribuisca a far recuperare alla gente la fiducia nelle istituzioni eccetto questo un compito che spetta alla classe politica ma un compito al quale il sindacato non deve sentirsi extra
E qui si intravvedono i grandi spazi importanti compiti che spettano ad un sindacato moderno non responsabile
Che abbandonata la sterile via di un semplice rivendicazionismo voglia e sappia estendere il suo impegno la sua partecipazione ai grandi temi delle scelte di fondo e degli indirizzi programmatici siamo però anche interessati alla unità del movimento sindacale
Un sindacato libero unito forte interlocutore valido ed autorevole
è un'esigenza insostituibile di una società moderna ed evoluta e la partecipazione dei lavoratori alla vita democratica del Paese
è una condizione essenziale e irrinunciabile per una ordinata e armonica attività di ricerca di sviluppo
E per questo che dobbiamo opporci a coloro i quali si illudono che i dissensi tra le confederazioni possano rendere più agevole il confronto fra il sindacato e gli altri centri del potere politico
Perché è una frattura che non sia il confronto dialettico tra le confederazioni anche se i motivi all'origine dei recenti dissensi sono reali e pericolosa non soltanto per il sindacato ma per l'intero Paese
Una spaccatura del mondo del lavoro significherebbe il caos che già oggi si riscontra laddove il sindacato unitario a minore capacità d'azione o è addirittura a rimorchio di posizioni oltranziste
Il pericolo per il governo ma non solo per il governo
In una situazione di spaccatura del sindacato sarebbe l'impossibilità di trovare un interlocutore valido per le decisioni che esso deve adottato il sindacato diviso oggi che il Paese deve esorcizzare fra i tanti altri pericoli quello gravissimo della inflazione diventerebbe un fattore di destabilizzazione
Ma il sindacato a sua volta se vuole essere un interlocutore valido deve acquisire anch'esso quella capacità io chiamerei e compagno benvenuto l'ho ritrovato nella sua relazione chiama una cultura di governo
Ossia deve porsi anche esso il problema di risolvere insieme alle altre componenti del Paese una crisi economica che potrebbe stravolgere la stessa democrazia
Non sostituirsi al governo ma dare il suo contributo offrire una sua proposta unitaria per una politica economica compatibile con le necessità dell'Italia di non uscire
Dal novero dei Paesi industrialmente più avanzati di non uscire dall'Europa ed è a questo punto e si pongono le nostre scelte che non possono essere scelte di mero potere ma devono essere dettate da ragioni severamente politiche crespo lecitamente le nostre scelte devono tener conto della realtà politica italiana della situazione internazionale in cui è collocato il paese della profonda
Crisi economica che alla sua manifestazione più evidente nell'alto tasso di inflazione
Per l'attacco perseveranza e spietato cui sono sottoposte le nostre istituzioni da parte del di un terrorismo che alle sue origini alle sue radici in Italia anche se a importanti collegamenti concentrati stranieri
Una realtà dura e drammatica una crisi complessiva dalla quali si può uscire a due condizioni
La prima è che l'impegno delle forze politiche e dei centri di potere responsabili sia completo senza pause e senza timidezze
è la seconda condizione che si realizzi il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le forze popolari e democratiche
Dai partiti ai sindacati ognuno secondo il proprio ruolo ma tutte orientati a collaborare per salvare il Paese
E il vostro congresso deve riflettere anche di fronte alla crisi di governo una crisi che non è mai un fatto positivo perché fu fa aumentare le difficoltà del Paese ed esaspera i problemi
Ma una volta che una crisi di governo si sia aperta bisogna risolvere i problemi che essa comporta
Si tratta di superare la crisi di risolvere la crisi facendo fare un passo avanti alla situazione risolverla sul punto più avanzato non c'è dubbio
E l'incarico è stato dato dal presidente della Repubblica senatore Spadolini e cioè ad un laico caricare di significati politici innovatori quella scena
Essa costituisce un concreto segnale in direzione di quello reale cambiamento che i cittadini attendono non vogliamo con queste marginale una forza politica di larga base popolare qual è la Democrazia Cristiana
Si tratta però i dare un vero carattere pluralistico alla società democratica nella quale viviamo e che vogliamo costruire inserendo quell'elemento di alternanza alla guida politica del governo
Che è la condizione del rinnovamento e del ricambio fisiologico via un personale di governo che non può presentare sempre la stessa faccia e gli stessi caratteri
Una alternanza si badi bene
Che non può essere fine a se stessa
Una alternanza che non può essere riduttiva che non può limitarsi soltanto a proporre
Un cambiamento limitato alla sostituzione
Di un partito a un altro alla direzione politica del governo si tratta deporre l'alternanza in uno scenario strategico più ampio
Più ambizioso
Nello scenario strategico dell'alternativa
Una linea strategica di prospettiva un legittimo obiettivo al lungo termine
Che non può essere ritenuto incoerente con la nostra partecipazione al governo attuale
E con la consapevolezza che ancora oggi la governabilità passa attraverso la con la passa attraverso la collaborazione con la Democrazia Cristiana
Portando qui il suo saluto per la Democrazia Cristiana il senatore Colombo ha detto che l'alternanza ci con questa accerto ma bisogna saper distinguere senza confonderli quegli obiettivi che sono naturali che sono la giornata maggiore d'essere di un partite di un movimento di lavoratori gli obiettivi di prospettiva dagli obiettivi immediato e obiettivi immediati sono quelli del raffreddamento della crisi economica e sociale con i caposaldi dalla lotta all'inflazione della razionalizzazione del sistema industriale dei rapporti fra nord e sud della sconfitta del terrorismo
Sono obiettivi che possono consentire l'intesa per una piattaforma di azione comune sulla quale convergano in primo luogo i partiti e le componenti sociali socialiste e laico
Diverso è il problema si è visto nella prospettiva di una strategia a lungo termine
E per nove non può che essere la trasformazione di questa società e in parte neo Guelfa in parte liberal moderata in parte ancora padre o marxista in una società più moderne più avanzate in una società cioè socialista e democratica poi è questo è l'obiettivo strategico a lungo termine
è evidente e adesso deve passare attraverso una politica di alleanze che veda forma dico forme di collaborazione più stretta
Fra i partiti dei lavoratori e tra questi e il sindacato
No no allo scopo di dare vita ad una terza forza
Ma allo scopo di coinvolgere tutta la sinistra italiana prima per una politica di raffreddamento della crisi economica e quindi per la realizzabilità delle riforme in un secondo tempo per la creazione di uno schieramento alternativo
Dai forti ed inequivocabili caratteri Socialisti e democratici che collochi stabilmente l'Italia nel contesto delle democrazie europee occidentali
E in quel momento quando si tratterà cioè di scegliere
Fra una società neo capitalista è una società socialista e democratica che occorrerà fare una discriminazione
Tra coloro i quali sono portatori di interessi popolari e del mondo produttivo
E coloro che invece non lo sono perché legati ad una concezione clientelare assistenzialista corporativa in fin dei conti e conservatrice dei rapporti sociali
Ebbene allora un governo a guida laica può realizzare il risanamento morale ed economico del Paese e costituire un punto di riferimento più credibile
Per tutte quelle forze che aspirano ad un reale cambiamento che renda più forte della nostra Repubblica
Ma tutto ciò va accompagnato da chiare puntuali indicazioni programmatiche per evitare che la genericità degli impegni renda difficoltosa la vita al futuro governo
Lo scioglimento della P due paralizzato con norme di legge che impediscano la nascita di società segrete confini contrari a quelli indicati dalla Costituzione
Ma che sottolineino al tempo stesso e il nostro è un Paese democratico quale garantita la libertà di associazione
Sul piano economico alla lotta all'inflazione deve essere perseguita attraverso una programmata politica dei redditi che consente alla riduzione della spesa pubblica la ripresa degli investimenti a favore dell'occupazione del Mezzogiorno
Per quanto riguarda infine l'ordine pubblico la lotta al terrorismo deve riprendere con energia
Ma evitando tutte le strutture dello Stato alle quali va garantito l'appoggio e la fiducia del Governo e dalle forze democratiche
Per concludere abbiamo bisogno e dobbiamo lavorare per un governo allarga partecipazione
Che assicuri un'ampia maggioranza parlamentare è che per il suo programma oltre che per il significato della sua direzione laica possa contare su una più responsabile
Opposizione del Partito comunista
Ogni governo che si preoccupi di governare e che tragga la sua legittimazione dalla capacità di affrontare e risolvere i problemi del Paese
Questo e non altro deve convincere il Partito Comunista ha cambiato il suo modo di fare opposizione rinunciando al muro contro muro che contribuisce a destabilizzare il Paese
Detiene in frigorifero come è stato detto al compagno che mi ha preceduto un un terzo della forza della sinistra del nostro Paese
Si tratta di avere chiari i fini strategici dell'azione di tutta la sinistra italiana di collaborare con le altre forze della sinistra per far uscire l'Italia dalla crisi
Creando altresì le condizioni
Perché divenne siciliano i rapporti fra tutte le forze di sinistra perché attraverso la ristrutturazione della intera sinistra si pongano le premesse per una e alternativa socialista e democratico un Governo in definitiva nel quale ogni componente risulti essenziale ma che si caratterizzi per una stretta intesa delle forze laiche e se mi consentite
Mi consentite soprattutto fra il partito socialista il Partito socialdemocratico per una forte politica di riforme che ci avvicini sempre di più ad una società socialisti questo è l'obiettivo al quale dobbiamo mirare un obiettivo che io considero esaltante
Perché ci può consentire non soltanto di risolvere i problemi più gravi ed urgenti che sono davanti a noi a di creare quella grande forza democratica di sinistra cui accennavo che collochi l Italia che colloca il nostro Paese tra quelli più moderni dell'Europa occidentale
E mi consenta di percorrere quel cammino
E altre federativa altre nazioni europee ultima la Francia di metterà hanno percorso sulla via del socialismo democratico il vostro congresso compagni amici congressisti
Può dare un grosso contributo al raggiungimento di tale obiettivo
E io sono certo che questo contributo lo darà per questo compagni faccio tanti a umori di buon lavoro per un futuro sempre più fulgido dall'organizzazione sindacale ai lavori
Ringraziamo il compagno dice
Grazie la parola al segretario generale dei metalmeccanici Silvano Veronese ma prima se mi consenti c'è un telegramma che viene da molto lontano dalla Cina
In occasione dell'ottavo congresso UIL distribuiamo i più sentiti auguri da parte dei sindacati e dei lavoratori cinesi
Vi auguriamo alla UIL nuovi successi nel rafforzamento dell'unità delle classi lavoratrici italiane a salvaguardia dei diritti democratici che dipendono evitare interessi dei lavoratori e che mantengono la pace nel mondo
Mossa l'amichevole collaborazione
Però Federazione dei sindacati cinesi e la UIL e tra i lavoratori in Italia ed in Cina svilupparsi giornalmente
Augurio di grande successo fare il vostro congresso fraternamente la federazione lavoratore cinese
La parola a Silvano Veronese
Metalmeccanici
Care compagne e cari compagni condividono
L'analisi puntuale rigorosa della situazione economica politica e sociale l'impostazione dell'iniziativa del sindacato espressi dal compagno Giorgio Benvenuto con la redazione al congresso
Un aspetto di questa villa relazione riteniamo particolarmente di sottolineare con forza
La necessità di cioè inderogabile ebbero movimento sindacale
Che vuole essere protagonista dello sviluppo del proprio Paese
Quella cioè di andare ad un rapido superamento della situazione di paralisi di crisi dell'iniziativa di grave abbassamento dei livelli di unità e di autonomia delle difficoltà di consenso di democrazia che oggi purtroppo registra il sindacato
La pratica paralizzante logorante dei veti incrociati da logiche di bandiera abbiamo investito da qualche mese a questa parte anche la vita del sindacato piano finito per privilegiare
Un confronto-scontro tutto verticistico hanno creato un clima di sfiducia
Fra la gente ed è caduta della tensione ideale militante alla base un oggettivo indebolimento della credibilità e del ruolo del sindacato come soggetto politico di trasformazione come adesso ambisce a essere è merito allora la nostra organizzazione se è stato riproposto come centrale nel movimento l'esigenza da rapido superamento delle divisioni
Dei disaccordi là c'era anche la costruzione di un saldo rapporto unitario attorno a una proposta di risanamento di sviluppo a partire dalla lotta al flagello dell'inflazione
Combattendo senza tregua risorge integralismi e strumentalizzazioni politiche che stravolgono il corretto e democratico confronto sui contenuti di merito per iniziativa della proposta del sindacato
Come altrettanto degno di consenso
Riteniamo la volontà espressa nella relazione a tradurre tutta la forza che può mettere in campo il movimento sindacale
Non solo è tale e tanto aiuta sterile gestione della protesta ma è una grande iniziativa volta alla trasformazione e al cambiamento democratico di un rinnovato rapporto di partecipazione quello volatori attraverso l'elaborazione
è il perseguimento di una coerente linea strategica di intervento sui nodi strutturali la crisi economica e sociale
Sui nomi dello sviluppo per recuperare una nuova dimensione di efficienza di espansione produttiva di sviluppo dei settori industriali importanti di sviluppo del Mezzogiorno
Tutto ciò è indispensabile per affrontare una rigorosa difesa dell'occupazione
La situazione di degrado delle istituzioni della vita politica del Paese la serie interminabile di scandali di atti criminosi di malgoverno di malcostume politico il cancro della produzione che ha intaccato
Delicati settori dell'apparato statale hanno ingigantito le condizioni di crisi economica e sociale imporranno interessato più o meno tutte le democrazie occidentali
Il Paese
è così al limite del collasso o dell'irreparabile
Non possiamo però compagne e compagni assistere a questa situazione di progressiva frantumazione delle condizioni di governabilità del Paese
Occorre evitare che lo sgretolamento del sistema di potere dal partito dominante trascini nel vortice l'insieme dei gruppi dirigenti della società politica
Trascina il vortice la fiducia della gente verso le istituzioni e verso i soggetti collettivi e tra questi anche il sindacato campeggi una pericolosa situazione di ingovernabilità
Nella quale trovi sfogo all'imbarbarimento della politica da un lato e spazio per una rinnovata tragica escalation del terrorismo
Perché come noi viene oggi giorno a stretto contatto con la gente sa che nella coscienza del Paese reale della gente comune della gente che lavora
Ora dal desiderio profondo per un rinnovamento per un'opera di politica aveva era appesa al momento del paese c'è anche la grande disponibilità di energie morali da mettere al servizio del Paese
Noi non possiamo né sacrificare tutto ciò lei deluderle
Abbiamo perciò di fronte un compito assai impegnativo come il sindacato
Infatti nella pratica dei principi e si rafforza lo Stato di diritto al quale noi tutti teniamo innanzitutto abbiamo la necessità di pensare sulla soluzione della crisi politica dal paese
Favorendo l'affermarsi l'aggregazione di volontà e di forze veramente disponibili ad una svolta autenticamente riformatrice e progressista
Dobbiamo in secondo luogo far fronte con la proposta con una lezione da adeguate convincente ai drammatici problemi della crisi valutaria dell'inflazione galoppante della disoccupazione
E rischia di allargarsi asserito delle difficoltà serie di alcuni settori e di alcuni grandi gruppi industriali dobbiamo far fronte ai problemi primari della ricostruzione della rinascita dalle zone terremotate particolarmente in Campania nel napoletano è necessario per ciò che la riflessione
Per una proposta politica del movimento iniziata Cinderella e dall'aumento
Voi sostanziale unità subito e convergenza nel movimento sindacale tutto attraverso un dibattito di massa Franco e approfondito al quale il gruppo dirigente non può riservare solo il diritto di veto
Ma nemmeno da legare la sua funzione per l'appunto di direzione di orientamento cioè di proposta
Il nostro rapporto quei lavoratori
è una nostra capacità di incidenza e di presenza non si recuperano però ribadendo acriticamente
Le caratteristiche di sindacato di classe di forza non subalterna di lotte di rivendicazione che nessuno almeno qui dentro pensa di mettere in discussione come Qualcomm malevolo commentatore
Si chiedeva oggi rimproverava madre quando alla fase attuale particolare critica difficile che stiamo attraversando in campo economico in campo politico in campo sociale
La nostra cultura la nostra prassi comportamenti nelle stesse categorie di ragionamento del sindacato e dei lavoratori
Occorre cioè una parte vera di ripensamento unitario delle nostre strategie
I congressi confederali mancanza delle rate deprecato rinvio dall'è un tre dovranno portare a compimento ma occorre soprattutto un grande sforzo di innovazione
Tentando terreni nuovi e proposte non rimasti Gatti sia sul piano della politica economica più generale come sul terreno più tradizionale dell'iniziativa rivendicativa sindacale
Chiedo richiede
La fine di alcune certezze su cui negli anni scorsi ci eravamo passati spazzate via dal Gico della crisi ce lo richiede l'impossibilità di ripetere le condizioni gli avevano dato vita a un certo modello di sviluppo di consumi e di vita
Chi lo richiede l'affermarsi di interessi ed aspettative del tutto nuove fra la classe lavoratrice e fra le aree dell'emarginazione
Ce lo richiede la necessità di costruire nel Paese nuovi valori ideali nuovi valori morali di unità di solidarietà sociale
Nuovi valori dal lavoro per offrire una sponda un riferimento a vaste aree di giovani ed emarginati sempre più delusi e distaccati
Dal movimento di classe e dalla politica e ripiegati su se stessi ce lo richiede la necessità di rispondere in termini attivi alle esigenze di una società industriale in profonda trasformazione
Collocata in un contesto mondiale di paesi e società avanzate sul piano industriale sul piano comico
Ecco perché per noi compagni e compagne il sindacato degli anni ottanta
Ne scaturisce da questa riflessione
Non non rinnega non può rinnegare l'esperienza di sindacato democratico di sindacato partecipato
Il sindacato dell'unità di classe il sindacato dei consigli il sindacato dell'autonomia dell'egualitarismo decreto allo studio dell'impegno meridionalista
Della lotta al nuovo e al vecchio fascismo della lotta al terrorismo che abbiamo concorso tutti a costruire in questi anni esaltanti di lotta sindacale e politica nel nostro Paese ma questo patrimonio e al tempo stesso un patrimonio di con queste di Porta e di potere
Rischia di rinsecchiti se non viene arricchito con alcuni nuovi caratteri cioè quello che il sindacato sia veramente un soggetto attivo di programmazione
Abbiate rischia concretamente a forme appropriate di democrazia economica ed industriale senza scomodare modellistica straniere difficilmente i portabile
La sua partecipazione ai processi di accumulazione sia veramente convinta per poter favorire intervenire riorientare correttamente una politica di investimenti di ripresa dello sviluppo produttivo dell'espansione ed è allora in questa nuova dimensione a cui il collega collego tra l'altro lo svuota di questo congresso dall'antagonismo al protagonismo
E noi possiamo fare avanzare uno nostro progetto di risanamento vero una grande offensiva solidaristica nel nostro Paese una politica economica e industriale finalizzate allo sviluppo
Una politica rigorosa coerente programmata alla quale il sindacato dei lavoratori partecipano assumendo ma reclamando anche per gli altri soggetti chiamati alla discussione vincoli precisi certe degli obiettivi e comportamenti adeguati
Quelle cioè che noi chiamiamo la regole del gioco di una società democratica e una società pluralistica
Io non vedo l'ora un sindacato pur nella sua peculiarità italiana
E smarriti e se stesso che smarrisce la sua tradizione il suo essere sindacato e porta di grazia del nostro Paese anche noi riteniamo che esaltato
Nel senso che assumere la programmazione economica come terreno fondamentale di un impegno di iniziativa di grande respiro
Un impegno cioè capace di coniugare obiettivi alti di sviluppo
Produttivo dovunque pivot di innovazione di riconversione dell'apparato produttivo di risanamento dell'impresa con le rivendicazioni per il miglioramento delle condizioni economiche di lavoratore di lavoro e di vita degli operai e dei pensionati dei giovani degli emarginati
è un obiettivo ambizioso esalta e rilancia la funzione del sindacato dal nostro Paese
Con altrettanta franchezza
Dobbiamo dire però che questa nostra posizione quasi portare spingere duramente combattere l'idea che ci viene dall'altra parte del tavolo
Cioè io l'uscita dalla crisi e quindi innanzitutto il contenimento dell'inflazione la lotta alla recessione
Sì io rodati dal semplice contenimento del costo lavoro diretto e del disavanzo pubblico tout-court magari colpendo alla moda reaganiana le spese sociali ai pensionati
Ne qualcuno può illudersi o pensare e sempre a tale scopo
E sempre dall'altra parte del tavolo
E la ricetta opportuna e necessaria sia quella di ridurre gli spazi di contrattazione attentare al potere del sindacato minacciare o puntare alla bistecca Gualano un'applicazione degli accordi o dei contratti di lavoro
Una ginnastica pericolosa alla quale parola pare siano affezionati in questi ultimi tempi la Confindustria e la Federmeccanica gli autorevoli loro associati
Sono questi invece segnali di una pericolosa involuzione di uno spirito di rivalsa negativo
Di una visione miope dei problemi dell'economia dei rapporti sociali ma proprio per questo compagnie e compagni i segnali di un'involuzione pericolosa di un inasprimento sociale grave per la salute del Paese
A questo noi dobbiamo rispondere al partito dello sfascio al partito dalla disgregazione al partito dal terrore al partito da della conservazione scuola proposta democratica del sindacato
A cominciare da un patto contro l'inflazione per la ripresa economica e per l'occupazione
Ma una forza come il sindacato una porta che intende porsi come autentica forza nazionale una forza unitaria che si batte contro gli interessi gli egoismi particolari e corporativi
Che intende essere parte attiva di un processo di risanamento e di ripresa non può limitare la sua azione la sua iniziativa
Ha solo rivendicare ma deve essere anche in grado di indicare le proprie condizioni le proprie disponibilità per un programma per un patto contro l'inflazione e per la ripresa del nostro Paese
Certo siamo per un patto lo voglio dire con molta franchezza al compagno lama per compatto lo fanno due realtà ben distinte due realtà autonome due realtà che si confrontano alla pari
Due realtà allora che per quanto ci riguarda possono istituzionale istituzionalizzare la loro autonomia
In questo ambito allora si colloca la piattaforma dei dieci punti della CGIL CISL UIL tutti i dieci punti
E la stessa posizione all'interno di questi della UIL che noi abbiamo appoggiato
Noi abbiamo pensato perché non pensiamo affatto di giocarci con questa partita interessi fondamentali dei lavoratori come ad esempio la scala mobile oppure il diritto di contrattazione il diritto di sciopero che ci viene a piè sospinto richiesto per certe controparti industriali ma soprattutto la scala mobile ma non però in una visione schematica o di difesa di dopo vuoti di contenuto
Per questo abbiamo detto come UIL ma anche al nostro ultimo congresso
E non ci interessa un dibattito scala scala mobile si ponga scala mobile non si tocca
Ci interessa riconfermare con tutte le nostre forze cambia il nostro primo comandamento deve per la difesa integrale deborda il valore reale delle retribuzioni delle pensioni come d'altronde noi non pensiamo affatto compresa la nostra proposta complessiva di ripetere l'infausta prati della gestione del dove prima i sindacati esplicitava le sue disponibilità le sue responsabilità i suoi sacrifici
Secondariamente esso avrebbe ricevuto i risultati di una nuova politica economica che poi non è mai avvenuta
Su questi ragionamenti allora compagne e compagni su questi propose di di vi abbiamo sentito anche confermati dai compagni lama dai compagni Carniti dei segnali interessanti che sono venuti da importanti forze politiche a questo dibattito
Da un rinnovato clima che potrebbe deve derivare anche dall'incarico di formare il nuovo governo al senatore Spadolini
Possono essere ricostruite le condizioni di unitarie convergenza fra le centrali sindacali la rimessa in moto di un rapporto politico ha bloccato da veti contrapposti lo sblocco di un immobilismo dello stesso quadro politico
Un immobilismo perverso e dannoso soprattutto per i lavoratori e i pensionati disoccupati e le immaginabili e di questa crisi e di questa devastazione inflattiva ne stanno pagando i costi maggiori
Noi guardiamo allora compagni epopee Luciano all'aprirsi di una nuova fase più attiva più positiva più aperta alle aspettative alle esigenze del Paese dello stato dei lavoratori ed anche della produzione
Guardiamo con fiducia perché la buoni laici confetti confidiamo nel prevalere della ragione perché confidiamo anche come sindacalisti nel buonsenso della volontà della gente semplice della gente che lavora della gente che in questi anni si è battuta per i propri interessi ma anche e soprattutto dipende dalle istituzioni la democrazia il diritto al lavoro l'avanzamento al sociale civile al nostro Paese per migliorare anche la faccia di questa nostra Italia vede a questa maggioranza sana del Paese lo abbiamo visto anche attraverso il voto serio consapevoli copioso
Bisognerebbe avendo vede appunto a questa maggioranza che io credo questo sindacato democratico si deve rivolgere a questo Paese Reja reale noi rivolgiamo la nostra proposta è il nostro messaggio perché il moto del nostro congresso di protagonismo cioè dei lavoratori diventi veramente non moto ma un fatto concreto perché lì però della parabola di Giorgio torni a volare alto più in alto del sole per segnare in positivo il futuro della classe operaia della democrazia e dal nostro Paese grazie sembrano
Tra le nato con a tutti
Concreto che temo graticci dipana infiltrare in sala i delegati diamo inizio alla tavola rotonda ci sono presenti sono presenti il professor Federico Mancini membro del Consiglio superiore per la magistratura
Il dottor Walter mandarli vicepresidente dalla Confindustria
Il professor Piero Craveri direttore del grano il professor Ettore Massacesi presidente delle interferenze moderatore l'altro amico Luigi dalla croce segretario confederale al quale eternità
Signori invitati compagni ed amici
Abbiamo il piacere di avere degli ospiti
Hanno voluto onorare con la loro presenza al nostro congresso
E si sono dichiarati disponibili a questa tavola rotonda che è un po'innovativa nelle tradizioni congressuali delle organizzazioni sindacali però noi abbiamo pensato appunto di
Arrivare a questa innovazione per consentire di avere al nostro congresso la possibilità di entrare nel vivo del dibattito con interlocutori che siano interessati anche dalle altre parti oltre che dal mondo della cultura
Compagno Giorgio Benvenuto nella sua relazione introduttiva
Ha introdotto il tema della democrazia economica e ci si è soffermato a sufficientemente perché noi pensiamo che questo sia uno degli elementi uno dei temi più importanti all'attenzione del mondo per lavoro oggi
E introducendo il tema ha indicato i punti essenziali di una specie di progetto che la UIL intende costruire a partire da questo congresso costruire porre all'attenzione di tutto il movimento sindacale i problemi del protagonismo nera partecipazione del confronto triangolare il tema della sistema delle informazioni accompagnato da una prevedibile e da un auspica auspicabile legislazione di sostegno e Totò il tema della codecisione è inserito nella relazione a proposito della codecisione anche la la proposta della UIL di arrivare a partire dalle partecipazioni statali a strumenti a mezzi assenti attraverso le qua attraverso i quali con i quali i lavoratori possano partecipare alle decisioni che si prendono nelle imprese
La democrazia economica può sembrare che abbia un aggettivo non non opportuno oggi si parla o perlomeno superfluo oggi si deve parlare di democrazia e di democrazia nel suo complesso però i problemi dell'economia ci sono problemi di grande interesse e sono problemi che il mondo sindacale deve affrontare quando parliamo di democrazia economica vogliamo dire che i lavoratori e che i cittadini devono anche avere la possibilità di contare
Di arrivare a influire nelle decisioni di politica economica avverte attraverso le decisioni di politica economica in qualche modo si configura la società di oggi compagni ed amici
C'è bisogno veramente di grande democrazia oggi nel Paese per fare lo Stato noi ci accorgiamo di quanto sia grave una situazione in cui nello Stato si creano gruppi di potere alternativi allo Stato e gravemente pericolosi per la democrazia
E allora lo Stato moderno che noi vogliamo deve essere pienamente democratico però quando noi riconosciamo che è scarso è il senso dello Stato e quindi lo Stato democratico nel Paese
Forse non teniamo conto che lo Stato deve essere definito Meridione deve essere devono essere definite le norme le norme e la prassi attraverso la quale le decisioni tengono adottate perché non si può a indicare uno uno astrattamente uno stato senza Cederna esattamente le caratteristiche di qualche cosa che la comunità che la collettività e che siamo noi ma il rapporto fra noi fra i lavoratori fra la comunità è lo Stato
è un rapporto che merita particolare attenzione è una normativa attenta
Appunto forse manca nel nostro Paese il senso dello Stato perché manca
La chiarezza di un rapporto democratico culturale del cittadino con lo Stato
Forse non non siamo ancora riusciti nella nostra repubblica a sostituire vecchi valori che appaiono ormai superati
Con valori più moderni ma anche più ampi che riguardano la solidarietà lavoratori nei confronti di tutti quanti nei confronti della collettività si è detto e opportunamente nella relazione che questa società si è trasformata che quella divisione che noi avevamo fatto fra le classi
Sulla quale avevamo troppo ideologizzato e troppo fondato l'azione sindacale forse è una visione che deve essere modificata
Le classi in realtà non ci sono più come si pensava fino a poco tempo fa il divise fra i lavoratori dei padroni
Però
E forse è innegabile che c'è ancora una divisione fra i cittadini nel Paese
Esiste ancora uno sfruttamento dell'uomo sull'uomo forse è diverso dallo scooter lo sfruttamento tradizionale che opponeva il lavoratore al padrone forse siamo a uno sfruttamento di chi può cioè di chi ha potere nei confronti di chi non ha potere
Forse c'è uno sfruttamento di chissà di chi detiene il monopolio delle informazioni nei confronti di chi rimane nell'ignoranza e dichiara dirige all'oscuro
Allora è necessario che il movimento sindacale si senta impegnato nella valorizzazione piena della personalità umana in modo tale che questa divisione anche questa divisione Bossa cadere e la personalità del lavoratore grandemente importante e noi ne abbiamo in ne abbiamo parlato e continuiamo a parlarne e a farne oggetto del nostro dibattito anche per quanto riguarda l'azione contrattuale l'azione sindacale più specifica del sindacato
C'è la necessità di individuare attentamente il nuovo ruolo della professionalità nell'organizzazione del lavoro perché la posizione professionale e cioè la la professionalità del lavoratore
Sul luogo di lavoro è proprio quella che cita il modo di fare sapere di far conoscere di far contare di più i lavoratori non ci si può illudere
Compagni ed amici di risolvere tutto quanto con una qualche riparametrazione aggiustando i parametri è necessario tentare di risolvere i problemi
Con inutili individuando attentamente il ruolo dei lavoratori e soprattutto assegnando ai lavoratori la possibilità di crescere in questo ruolo la possibilità di contare sul lavoro e nella società
Ma
Amici e compagni il cammino terzo la democrazia nell'economia è un cammino ancora lungo e ancora aspro
C'è molto da cambiare c'è molto da cambiare nella struttura dello Stato nella struttura dell'amministrazione dello Stato c'è molto da cambiare anche nelle fabbriche
C'è bisogno di individuare un'organizzazione del lavoro sui posti di lavoro non solo dalle fabbriche ma anche negli uffici della pubblica amministrazione
Che sia una metodologia culturale che sia funzionale in qualche modo alla democrazia all'assunzione di capacità democratica
Una organizzazione che sia specchio di organizzazione sociale e che consenta appunto di valorizzare professionalità personalità
E i lavoratori per poter valorizzare la capacità democratica dei cittadini di contare nello Stato
C'è lungo e lungo ancora questo cammino perché di potere dei conservatori
Di potere dei troppi conservatori si sanno difendere si sono difesi ancora e continuano a sapersi difendere
Perché le innovazioni in questo senso anche nel rapporto fra sindacato fra lavoratori e imprese queste innovazioni non sono facilmente comprese sono ostacolate o per lo meno sono compresse poco da alcuni sono comprese assai bene da chi le vuole ostacolare
Io ricordo a voi compagni ed amici
Che
Il dirigente dell'Alfa Romeo Santucci è ancora nelle mani delle Brigate Rosse ma non è per caso
Era uno che assieme al sindacato tentava di individuare strade nuove
Di organizzazione del lavoro evitava di individuare quindi strade nuove per la democrazia economica i poteri anche in questo caso conservatori di alcuni gruppetti se all'ho tentato di opporsi a questa strada
Stanno voi sta al mondo del lavoro cercar di papere questo potere cercare di vincere queste opposizioni cercare di portare avanti una nostra proposta è un nostro progetto verso una reale democrazia economica
Detto questo
E forse di un caldo mi ancora essendomi dilungato ancora un po'troppo in una introduzione io chiedo la parola al professor Craveri
Che meglio di me essendo vicino alla nostra organizzazione e operando in un istituto vicino alla nostra organizzazione forse individuerà i problemi della democrazia economica
Così come il sindacato comincia a discuterli comincia ad affrontarli
Prego Craveri
Cari amici e cari compagni
Nel corso di questi ultimi anni abbiamo parlato molto di democrazia industriale per certi versi forse ne abbiamo parlato e anche troppo
Perché il discorso è rimasto in larga parte un discorso elitario
Legato al dibattito intellettuale
Legato al dibattito interno a certe fasce del sindacato senza diventare patrimonio di tutta l'organizzazione sindacale nel meno né i termini del confronto e del dibattito
Da questo punto di vista forse avuto un'occasione una prima occasione sfortunata che è stata quella intorno al fondo dello zero e cinquanta per cento ma quello che credo occorra tenere molto presente e l'occasione del presente congresso la ragione di questa tavola rotonda lo sottolinea è che il problema della democrazia economica entra oggi in stretta connessione con il problema delle politiche economiche e del ruolo che il sindacato intende volgere nella politica economica del paese
Perché in definitiva come principio base che cos'è questa democrazia economica
è andato molto avanti di allargare PRI il movimento sindacale per le forze sociali accanto all'area contrattuale un'area politica di scambio politico
Che si enucleare in due direzioni dal rapporto con lo Stato col governo in primo luogo con le politiche di concertazione
In secondo luogo a un secondo stadio nell'impresa con le politiche di partecipazione che ha a secondo dei Paesi questa strategia dei paesi che su questa strada hanno camminato ci sono Paesi che da più decenni camminano su questa strada
Hanno assunto forme e strutture diverse che credo ormai la conoscenza acculturare di questi problemi non mi permette di non soffermarmi sulle singole tipologie
Ma c'è una tipologia di carattere più generale che vorrei ricordare che oggi nel dibattito intellettuale politico viene sottolineata che riguarda proprio la connessione tra area contrattuale area politica tra problemi istituzionali della democrazia economica i problemi della politica economica
è una tipologia che propone due versioni della democrazia economica una versione debole e una versione forte
E a questo tipo di disaggregazione di divisione per argomenti
Quanto al mercato del lavoro
Nella versione debole di politica economica
Di di democrazia industria di democrazia economica che alcuni paesi hanno adottato il mercato dico del lavoro vede una situazione flessibile quanto ai livelli di occupazione che non raggiunge mai il tetto né si pone in modo stabile l'obiettivo della piena occupazione
Laddove nella versione forte è l'obiettivo della piena occupazione che è posto in primo luogo è costantemente e il punto di riferimento delle politiche economiche del governo delle parti sociali
A questo corrisponde dei due settori versione debole versione forte nella versione debole delle politiche economiche che oscillano tra politiche recessive
Politiche invece di incentivazione cioè una direzione tipica di politiche come si dice di un termine largamente diffuso di stop and go di oscillazioni tra recessione e invece politiche espansive laica dice dove nelle versioni forti più stabile eh la linea di politica economica meno soggetta a questo continua oscillazione di pressioni da parte della politica economica
E su altri due aspetti importanti bianche differenza tra la versione debole la versione Four
Il sistema di relazioni industriali nella versione debole o un sistema largamente decentrato
Per quel che riguarda la struttura contrattuale laddove nelle versioni forti noi abbiamo sistemi contrattuali di tipo accentrato così come la versione debole abbiamo sistemi partecipativi pressoché nulli delle versioni forti abbiamo invece come si diceva sistemi partecipativi avanzati che possono essere la mi questi Hong
In Germania possono essere le forme di codecisione in Austria possano essere i sistemi di partecipazione svedese
Ora pende citavo questa tipologia diversa perché essa ci dà due di un diagramma rispetto a quella che è stata la capacità di resistenza dei paesi occidentali capitalistici alla prima crisi quel petrolifera e al ciclo di crisi economico che si è aperta con la prima crisi petrolifera
Più saudita più stabile è stata la risposta dei paesi avversione forte che vedevano appunto livelli di piena occupazione politiche non oscillanti tale cessione e inflazione che avevano un livello di accentramento contrattuale più elevato che vedevano più elevata la istituzionalizzazione dell'area politica sia nell'impresa sia nello Stato
Non per certamente l'Italia è un Paese avversione debole
Ma non per questo noi ci troviamo per certi versi in cattiva compagnia perché gli altri due Paesi avversione debole in quanto la democrazia economica sono certamente la Gran Bretagna da una parte e gli Stati Uniti dall'altra
Ma qui è il punto da sottolineare
Che noi oggi divergeva diamo da quelle che sono le politiche la situazione in quei Paesi perché in quel Paese sia estremamente accentuata è una linea politica di tipo neoliberista la quale emargina ancor più che precedentemente iniziative Lazio e l'azione dei soggetti sociali
Questo è il rischio che noi abbiamo di fronte se non compiamo avanti un passo decisivo il tentativo di passare da una se la situazione appunto debole di istituzionalizzazione di nervatura del sistema di democrazia economica a una situazione di carattere più forte
Ma qui sopra viene anche un'altra difficoltà come ricordavo nella tipologia che ho citato
Un sistema forte di democrazia industriale comporta di democrazia economica comporta una capace un potere contrattuale una capacità di controllo delle politiche sindacali da parte del sindacato
Estremamente ampio estremamente forte
Che fa perno su una capacità di centralizzare non tanto il sistema contrattuale quanto lei politiche contrattuali e di ricondurre a quella che una linea complessiva e unitaria di sviluppo ed iniziative
Quindi amici e compagni credo che questo sia un nodo sul quale riflettere se con questo congresso noi organizziamo o noi inauguriamo l'anno primo di un dibattito e di una progressione verso obiettivi democrazia economica è vero che per le ragioni strutturali della crisi economica del nostro Paese
Per la sedimentazione dei problemi che si sono accavallati in questa crisi
Dal punto di vista della premessa necessaria quella del potere sindacale delle politiche contrattuali noi ci troviamo probabilmente all'anno zero è meno che zero
Quanto a intraprendere una strada di democrazia economica
Certamente da questo punto di vista dal momento che non si può fare la rassegna di tutti i problemi
Il problema della struttura contrattuale
In relazione al problema della struttura del salario è un problema
D'ordine
Centrale
Io credo che non non è sfuggita nel resto al dibattito precongressuale il dibattito congressuale alla riflessione del sindacato in questi ultimi mesi
Il fatto è che siamo arrivati a un punto di crisi di verifica di quella riforma della struttura del salario
Che è stata il vanto l'obiettivo principale la riforma forse più importante che il sindacato italiano ha compiuto nel corso degli anni settanta
Su questo punto credo che vada si debba continuare a fare chiarezza
Alcuni obiettivi centrali di quella riforma del salario rimangono come modello ideale tipico di riforma del salario delle conquiste importanti dagli obiettivi irrinunciabili mi riferisco all'inquadramento unico
Mi riferisco al tipo di scale parametrati che sono state connesse a quelle inquadramento unico mi riferisco alle linee di politica sindacale che hanno riguardato gli scatti d'anzianità ad esempio e altri fattori della struttura del salario
Quella struttura del salario lui non credo che sia un modello dal quale possiamo idealmente allontanarci ma dobbiamo continuare a considerarlo come un punto di riferimento una conquista importante che cos'è saltato non è tanto il modello di struttura del salario
Ma i fattori della dinamica sindacale che ha quel monello erano connessi e che hanno modificato e alterato il modello spesso del salario
Tanto che a me pare di poter dire che in questi nel dibattito di questi giorni
Avanza avanzano
Anche tesi le quali fanno degli elementi distorcente i dei fattori della dinamica salariale ne fanno elementi per una nuova struttura salariale
Tesi che possono penso ad esempio al tema del salario sociale che certamente nasce dalla distorsione da quella che è stato un meccanismo distorsivo della dinamica salariale dal peso Mazzei sempre maggiore che ha assunto il salario della contingente alla contingenza rispetto al Salario contrattuale
Ora ecco non vi è dubbio che rispetto a questi problemi della dinamica salariale occorre apportare e già sì alle tesi congressuali sia la relazione del segretario generale hanno dato delle indicazioni che credo siano estremamente valide per la discussione
In direzione della riforma di questi elementi ma credo che tuttavia siccome a me non sta a fare delle proposte ma sta a fare brevemente un'analisi credo che il punto su cui dobbiamo battere è che questi fattori distorsivi della dinamica salariale
Non comportino ulteriormente una distruzione sia della struttura del salario sia della struttura della contrattazione perché ad esempio ci siamo soffermati spesso a lungo sul fenomeno dello schiacciamento retributivo
Ora io ritengo che lo schiacciamento retributivo sia l'effetto piuttosto che causa che è un elemento causale elemento causale stante l'alterazione appunto dei fattori della dinamica retributiva
E in questa alterazione di fattori quello che noi vediamo deperire cadere
Subire una specie di eutanasia è proprio il momento della contrattazione nazionale di categoria rispetto all'IRI
Al meccanismo di ricostituzione automatico del salario la scala mobile da da un lato e all'area invece nella contrattazione aziendale
Ora sempre riferendoci a quello schema
Di democrazia economica che si diceva non vi è dubbio che senza una ripresa un rafforzamento di troppo il riproporre al centro il contratto nazionale di categoria come Hamas e sul quale si costruisce si controlla si indirizza la politica salariale difficilmente si costruiscono sistemi di democrazia economica perché in nessun paese ci sono costruiti i sistemi di stimo Grazia economico avendo come perno della dinamica contrattuale e salariale il sistema di indicizzazione è la contrattazione aziendale
E credo che su questo punto
Divergenze profonde come il padronato ci siano perché io sono convinto che vi è un interesse sostanziale del padronato a mantenere le cose così come stanno
Perché le cose così come stanno portano a una precipitazione del confronto sempre di più nell'area negoziale dell'impresa
E nell'area negoziale dell'impresa è possibile per l'impresa stessa sviluppare una propria iniziativa di carattere salariale che è sempre più ampia è comunque il terreno sul quale maggiormente sì sviluppano possono svilupparsi le tecniche le possibilità di controllo anche per via contrattuale da parte dell'impresa ora credo che questo sia un nodo di riflessione estremamente importante e importante per due ordini di motivi credo che questa tavola rotonda farà emergere una risposta negativa sia sul terreno della democrazia economica proprio motivato in termini o liberisti ci e dall'altra parte e questa è la domanda che io voglio rivolgere agli autorevoli rappresentanti del padronato pubblico e privato che partecipano a questa seduta pomeridiana del congresso
Noi abbiamo assistito in questi mesi di fronte a un sindacato il quale tentava di elaborare una proposta e avanzava sempre di più precisando una proposta di politica salariale antinflattiva noi abbiamo assistito a un sostanziale silenzio da parte delle organizzazioni padronali
Il tema della lotta all'inflazione anche quando poneva l'accento sul problema del salario non ha sembrato coi interessare volasse librato suscitare una una tendenza aprire un dibattito franco ed aperto su questa disponibilità che avanzava all'interno del sindacato
Io non credo ed è questa la domanda che vorrei anche rivolgere in un certo senso non credo che oggi sostanzialmente il padronato attento resse a modificare una situazione di fatto
Che sempre di più rafforza il suo potere contrattuale dell'azienda la fa lo mette in condizione di controllare sempre maggiormente la variabile salariale
Però rispetto a ciò a me sembra si possa dire che laddove vi è un tentativo vi è una volontà vi è una strategia del sindacato per una politica anti inflazionista
Una strategia in questo senso da parte del padronato e ancora da rintracciare e su questo terreno le risposte sarebbero certamente un contributo positivo alla discussione grazie
Grazie grazie a Craveri
E adesso passiamo la parola al dottor Massacesi presidente dell'Inter Jinder Falco progredendo così nei confronti delle nostre controparti cioè delle controparti padronali GRA duriamo un pochino l'impatto cominciamo prima da una controparte
Dovrebbe istituzionalmente esserci più vicina perché quella pubblica Massacesi
No non doveva parlare di una mantella
Slacciato su
Mi era sembrato che gli accordi fosso nel senso che prepara la Mandelli ma io che siccome sono più vicino a farlo subito
Il professor Craveri ha detto che per quanto riguarda la democrazia economica in Italia o siamo all'anno primo o siamo all'anno zero
Ecco io credo che si si guardano mai dati istituzionali ma ai dati di fatto credo che si debba dire che siamo oltre l'anno zero siamo oltre l'anno primo
Mi pare che nella relazione di benvenuto si parli della presenza del sindacato Dean come rappresentanza in Ventimila organismi amministrativi economici del nostro Paese
Credo che questo sia già un passo di e con di democrazia economica se democrazia economica significa che anche i lavoratori sia pure mediati dalla presenza del sindacato partecipano a decisioni di carattere amministrativo di carattere economico
D'altra parte la strada che ha preso il sindacato italiano quando dieci dodici quattordici quindici anni fa secondo i punti di partenza
A progressivamente abbandonato il campo puramente sindacale quindi salariale normativo
Per interessarsi sempre di più di problemi politici politico economici e politico industriali è evidente che l'aver intrapreso questa strada avrebbe portato il sindacato o a mettere in rilievo contraddizioni nello svolgimento del suo ruolo oppure a
Essere portato fatalmente a un certo livello di corresponsabilità nelle decisioni politiche nelle decisioni politiche economiche nelle decisioni politiche industriali e quindi anche di politica aziendale
Credo che si sia fatta molta strada su questo su questo piano ci potrà essere maggiore o minore soddisfazione a secondo del punto di vista ma obiettivamente della strada delle esperienze delle realizzazioni sono state fatte
Io distinguerei la democrazia economica in senso lato dalla democrazia industriale per approfondire di più il secondo tema che è quello che coinvolge più direttamente
Democrazia economica significa soprattutto in Italia
Questa tre polarità un po'zoppa che si era lì realizzata di cui si parla e che non sempre riesce a realizzarsi ma certamente significa il rapporto stretto che in vario modo con maggiori o minori soddisfazioni ma non è in grado di soddisfazione che era che che che sita il valore istituzionale di una di un processo che in vario modo governo e sindacati hanno intrattenuto
Devo dire che personalmente se si devono dire le cose come molta franchezza
Tutte le volte che sentivo parlare di una vertenza del sindacato nei confronti del governo
Io mi sentivo un pochettino stringe stridere i denti perché a me sembra che sia contraddittorio il parlare di vertenza tra sindacato ai governi oppure che significhi portare in una dimensione di democrazia economica
Mentalità parole non soltanto parole mentalità e contenuti di una realtà di tipo negoziale contrattuale che quella caratteristica del sindacato
A mio parere il sindacato non può dimenticare che ci si vuole per semplicità parlare in termini di classe il sindacato media all'interno di una classe il governo ha il dovere istituzionale di mediare fra classi e ceti DiVersi
Questo stesso fatto implica la diversità dei ruoli che la diversità di posizioni e probabilmente la diversità delle conclusioni rispetto all'aspettativa e sindacali
Ma negoziare
Discutere fare della democrazia economica non significa imporre le proprie opinioni ma significa far contribuire al con le proprie opinioni al raggiungimento di certe decisioni che siano lontane da quelle che sarebbero state se non ci fosse stato questo contributo ma non è di questo che indi volevo parlare preferivo parlare i Democrat sia industriale cioè di quella che si realizza
Nel rapporto fra imprenditori e sindacati nel rapporto fra aziende e rappresentanti dei lavoratori
Io credo che anche da questo punto di vista si siano fatti dei passi sia sul piano istituzionale e a mio parere per la testimonianza che posso dare per aver partecipato a molti di questi processi anche sul piano sostanziale cioè il diritto d'informazione io sento nei vari interventi che si svalutano molto questi diritti e l'uso che se ne è fatto
Probabilmente voi potete pensare che noi tendiamo a rivalutarla dei proprio perché è qualcosa che per usare l'espressione che è stata usata già precedentemente ci viene strappata ecco però io ho la possibilità quantomeno di confrontare due tipi di esperienze
Il tipo di discussione che si svolge nell'ambito degli organi sociali delle imprese delle finanziarie degli enti di gestione per quanto riguarda l'esperienza della delle partecipazioni statali ogni tipo di discussione che su quegli stessi argomenti Investimenti le politiche aziendali le politiche industriali si fanno nell'ambito della trattativa sindacale della discussione sulla prima parte dei contratti come si dice in sindacalese questa volta usa la parola sindacalese per alludere anche a sindacalese degli dei sindacati degli imprenditori
Ecco io credo di poter dire con sincerità l'ho già detto in altre occasioni mi scuso se qualcuno se lo sente ripetere
Che la messe di informazioni che viene dibattuta nell'ambito della discussione col sindacato nel quadro della prima parte dei contratti e certamente molto più ampia di quella che sia nell'ambito di quegli organi sociali che sono poi degli organi
Decisionali questo dipende anche dal fatto che nel confronto sindacato impresa
C'è un confronto che si fanno tra operatori interni dall'azienda e operatori esterni come sono normalmente i consiglieri d'amministrazione ma si fa tra due operatori interni dell'azienda che sono da una parte la dilazione dall'altra
Il i rappresentanti dei lavoratori con una conoscenza quindi dei problemi dall'interno che riversa dalla conoscenza dall'esterno che portano i rappresentanti Iglio rappresentanti esterni negli organi sociali delle delle imprese
Ecco il problema è che quando si ci sia poca approccia a urla contenuto di democrazia industriale inteso di dibattito intorno alle politiche aziendali
Non si può pensare non si può portare in questo stesso ambito la stessa mentalità chi si porta necessariamente nel negoziato
Salariale nel negoziato normativo perché una cosa sono gli aumenti salariali o le modifiche normative altra cosa sono le decisione intorno agli investimenti rispondono a logiche che sono completamente diverse
E bisogna che gli interlocutori per capire esattamente il ruolo che svolgono si rendono conto delle diversità di contenuto di qualità che ci sono dei due nei due argomenti
C'è non soltanto una modifica istituzionale che deve essere fatta e poi ne parleremo se si vuol fare ulteriori passi verso la democrazia economica Mattia soprattutto una cambiamento culturale che è necessario per affrontare di problemi che sono qualitativamente qualitativamente diverso
Io credo che Ravenna possa testimoniare di quanto diverso è l'INPS visto dall'esterno e quanto diverso e l'INPS visto dall'interno visto dall'interno alle senso delle decisioni che devono essere prese e dei problemi che contemporaneamente debbono essere presi in considerazione non solo ma la rivoluzione culturale che richiede che il partecipare in qualche modo alle decisioni aziendali e la decisione non è soltanto l'atto finale ma è tutto il processo che c'è lungo la strada
Richiede la capacità di adattarsi alla variabilità direi quasi alla volubilità che hanno infatti che devono essere oggetto di gestione nell'ambito di queste di queste decisioni
In gli imprenditori le direzioni aziendali
Riesame diamo continuamente e guai se non lo fanno guai se non lo facessero riesame no continuamente i dati di mercato i dati produttivi i dati commerciali i dati finanziari i dati degli investimenti
Perché quotidianamente si pongono in crisi decisioni che s'erano state che erano state prese ma se ci si approssima alla alla alla democrazia industriale con la mentalità che molto spesso affiora nelle nostre discussioni coi sindacati
Che le cose dette nell'ambito dei diritti d'informazione sono impegni che non possono essere modificati bene con questo atteggiamento è difficile veramente approssimarsi intermedi contenuto in termini di assunzione di responsabilità a problemi e espresso lozioni di democrazia economica da questo punto di vista mi stupisce la insistenza che esiste da parte del sindacato e che è benvenuto ha ripreso nella sua relazione qui su una legislazione di sostegno che cosa vuol dire il Wisla legislazione di sostegno vuol dire creare dei presupposti giuridici più forti di quelli contrattuali perché gli imprenditori diano le informazioni consentono la discussione sulle politiche aziendali
E allora questo sarebbe un segno di sfiducia meglio lei gli strumenti contrattuali che noi lavoriamo sia pure dialetticamente oppure vuole essere la predisposizione di strumenti giuridici che obblighi notte vincoli non gli imprenditori
Alla contenuto delle informazioni date se questo fosse noi creeremmo un tipo di problema che avrebbe e conseguenze esclusive sulla spinta dove sulla struttura industriale certamente più esplosive di certi soluzioni sindacali che ci tormentano in questi giorni
Perché bisogna avere questa capacità di affrontare la variabilità dei dati ed è una variabilità che sta all'esterno delle stesse aziende altrimenti le aziende vogliono muoiono le aziende i cui imprenditori le cui direzioni aziendali non hanno saputo cogliere i cambiamenti che adattarsi a questi cambiamenti
Si è addirittura i vincoli di questo tipo dovessero diventare giuridici sarebbe veramente la fine
Molte situazioni aziendali
La seconda proposta in termini di scelte istituzionali per questa democrazia economica che è affiorata nella relazione di benvenuto
E quella relativa alla presenzia nei consigli di amministrazione delle partecipazioni statali io devo dire qui sottolineando lo con tutta l'attenzione possibile che no no una figura non ha un ruolo che cui competa ad esprimere giudizi in materia perché questa non è una scelta delle direzioni aziendali ma se ci sarà una scelta sarà una scelta di carattere politico che quindici presiedute e che eventualmente noi dovremmo assorbire e ad essa adattarci
Con questa premessa perché non si falsi no
Le le prospettive nelle quali dico alcune cose
Ecco io vorrei da una parte sottolineare che molto spesso a noi capita
In quei momenti di difficoltà che spesso dobbiamo superare e nelle situazioni aziendali e nei confronti dei sindacati molto spesso mi capita di dire sei sindacati fossero negli organi sociali delle aziende
Vedrebbero dall'interno la difficoltà di assumere queste decisioni
E la diversità di soluzioni che nascono da la vedere dall'interno piuttosto che dall'esterno questi problemi direi che da un certo punto di vista sarebbe per noi auspicabile che il dibattito che oggi si svolge e che si svolge con le diversità di ruoli che rimangono Diversity vanta sul dibattito che rientra dentro lo stesso ruolo
Perché la il partecipare agli organi sociali delle aziende siano essi consigli di amministrazione a qualunque altra cosa significa corresponsabilizzare assi
Non sono corresponsabili Zanzi politicamente ma corresponsabili esatti giuridicamente ecco responsabilizzarsi civilmente spesso con responsabilizzarsi penalmente perché le decisioni che si prendono negli organi sociali sono passibili anche di interventi di tipo penale
Quindi da questo punto di vista sarebbero spicca abile perché confronto sarebbe più completo
Ma io mi chiedo
Come si configura il ruolo del sindacato se diventa contemporaneamente
Protagonista e antagonista tanto per prendere
Come riferimento lo slogan del congresso
Perché il sindacato avrebbe delle strutture di fabbrica i delegati i consigli di fabbrica che sono necessariamente istituzionalmente antagonisti
Ma avrebbe rappresentanti presso gli organi sociali che dovrebbero essere protagoniste in quanto tale corresponsabili
Ultima considerazione
E mi chiedo perché questa esperienza deve essere fatta prima di tutto presso le partecipazioni statali vorrei che non ci fossero malintesi su questo mio quesito
Se la scelta politica viene fatta non ci sono problemi a chi compete di farla se se si prenda questa responsabilità non ci sono problemi
Ma attenzione perché continuare nella distinzione tra le aziende a partecipazione statale che sono ancora formalmente delle aziende aziende di diritto privato
E che ancora nella logica dell'Est del sistema delle partecipazioni statali dovrebbero essere uno strumento per raccogliere risparmio privato perché questa era la logica del sistema delle partecipazioni statali
Purtroppo distrutta dagli ultimi avvenimenti degli ultimi anni
Se questa vuole essere ancora il tipo di Scala teorizzazione istituzionale che si vuol dare alle sistema le partecipazioni statali
Una differenziazione tra gli azienda partecipazioni statali e le altre aziende di diritto privato non a partecipazione statale a mio parere sarebbe incongrua
Detto questo però se lo si dovesse fare ebbene allora noi ci troveremo confrontati con tutti quei problemi che ho cercato di indicarli che ho cercato di indicarvi dal mosto dal nostro punto di vista che possono apparire di facile soluzione sentieri si vede
Sul piano teorico ma che saranno di difficile soluzione se ne accorgeranno coloro i quali siederanno in questi organi sociali se un giorno si deciderà di farli sedere c'è un ultimo aspetto che il professor Craveri ha sollevato riguardante struttura salariale eccetera ma a me sembrava che nella prima tornata fosse opportuno parlare soltanto dell'argomento principale
Di questa tavola rotonda eventualmente se necessario ritornerò su quel tema nella seconda tornata grazie
Grazie
Al dottor Massaccesi credo che abbia dato un contributo non indifferente a questa tavola rotonda e cercheremo poi di colloquiare di dibattere gli argomenti in modo più preciso gli argomenti che a luglio ha posto cercheremo anche di dare qualche risposta sulla nostra impostazione ha ora la parola il professor Mancini
Che cercherà di ripetere l'argomento un po'più dall'aspetto giuridico
E in relazione a quanto nella il giorno né nella legge né la giurisprudenza si sta accadendo in ordine alla democrazia economica e soprattutto
Spero che ci indicherà le prospettive giuridiche dei temi che affrontiamo nel per quanto attiene alla Teoria del diritto
Professor Mancini
E io non so se sarò capace di svolgere il compito che l'amico per la croce mia assegnato un po'd'autorità io volevo riprendere il tema che è stato sviluppato dal presidente
Ma se accetti anche se sotto un profilo diverso a me pare cioè che il capitolo sulla politica contrattuale e in particolare il paragrafo sulla democrazia industriale siano i luoghi della relazione di benvenuto
In cui prende corpo con maggiore forza con maggiore chiarezza il tema fondamentale di questo congresso e cioè il passaggio del sindacato dall'antagonismo
Al protagonismo il passaggio del sindacato da una cultura che ha al centro la transizione la trasformazione radicale della società
A una cultura pragmatica di governo ecco perché anzitutto questo passaggio io credo che la UIL sia stata sempre anche nei momenti più difficili per la sua storia un sindacato laico un sindacato nutrito di valori laici e questo forse la attrezzata a comprendere meglio e più di ogni altra forza politica e sociale della sinistra
Quello che nella nostra società avvenuto a partire dall'anno mirabilis il mille novecentosessantotto e quello che l'ha seguito l'anno dell'autunno caldo
Prima del Sessantotto prima del sessantanove io credo aveva amo una società semplice perché fondamentalmente spaccata in due caratterizzata da forti elementi autoritari una società per ciò in cui il conflitto sì manifestava nella forma pressoché esclusiva della tradizionale lotta di classe
E soprattutto giallo anche una classe operaia
Concepita come classe separata in qualche modo dal resto della società e nello stesso tempo come classe universale
Come classe generale soggetto storico di un processo rivoluzionario forza disse qualcuno molto bene incapace di liberarsi senza liberare l'intera società
Ora la domanda dei benessere e di potere che gli operai italiani produssero con le norme Energia
Nell'autunno del mille novecentosessantanove sembrava parere di molti osservatori anche almeno io non ho nessuna difficoltà a dirlo iscriversi in questo processo
E sindacato pur senza dichiararla mai apertamente perché non nella sua funzione istituzionale fare dichiarazioni di questo tipo condivise questo opinione l'opinione che fosse iniziato un processo di transizione di trasformazione radicale
Facendo di questa opinione il cuore
Della sulla ricerca teorica per la sua azione pratica delle piattaforme programmatiche con cui andò alle tornate contrattuali che seguirono l'autunno
E questo processo non coinvolse solo la CGIL sono da quelle in cui erano presente forze anche d'ispirazione marxista in qualche misura compose persino la CISL come tutti sapete che in quegli anni abbandono almeno in parte e il trait d'union realismo delle origini il volontarismo anglosassone a cui aveva fatto riferimento nei primi anni della sua storia
Quella stessa visione vetero cattolica del conflitto sociale come ultima ratio fondamentalmente come un disvalore che va confinato l'OPA gestito va prevenuto nella misura possibile per abbracciare il classismo almeno nelle sue categoria di punta penso soprattutto ai metalmeccanici e penso ai tipici
Ecco come molte volte accade nella storia le cose sono andate diversamente
Io qui naturalmente non ho tempo per sviluppare una problematica così complessa schematizzando all'estremo ammette sembra che si possa dire questo la società italiana ed è venuta proprio a seguito delle grandi spinte iniziate nel mille novecentosessantanove
Più simile a quella delle maggiori democrazie occidentali soprattutto alle societarie alla democrazie di tipo anglosassone e diventata cioè una società più pluralista di quanto fosse in precedenza la classe operaia lo dimostrano i suoi comportamenti quelli che poi osserviamo tutti i giorni soprattutto i comportamenti dei membri più giovani dei nuovi soggetti come li si chiama
Si appassiona sempre meno è un fatto al quale dobbiamo pure adattarci alla prospettiva della trasformazione socialista e nel nostro Paese
C'è oggi quella che chiamerei una foresta da addirittura una giungla
Lussureggiante di gruppi di interessi di categorie di componenti sociali a cui le lotte degli operai e il sindacato e questo credo sia il suo grande merito storico al di là delle conquiste che ha ottenuto dopo il sessantanove a cui dicevo le lotte operaie sindacato hanno insegnato
Il gusto del libero esame la dignità dell'essere parte di conflitti e i contratti questa situazione e crea molti problemi
Io mi limito a citarne due la conflittualità permanente diffusa
Nei servizi pubblici ora divaricazione che in certi momenti si è fatta la cera ante e a mio avviso non è stata ancora risolta anzi è ben lungi dall'esserlo
Tra gli operai e quadri per esempio nelle aziende più avanzata del Nord sono problemi gravi
Ma sono problemi badate compagni di una società complessa
Di una società ricca socialmente di una società che si difficile ma anche consentitemi di dirlo in un momento di così diffuso pessimismo infinitamente migliore
Di quella semplice dicotomica
Autoritaria che si spaccò definitivamente tra il mille novecentosessantotto e mille novecentosessantanove
Ora con questi problemi quelli a cui facevo cenno e molti altri ma dobbiamo fare i conti e una cultura antagonistica come quella che caratterizzò il sindacato dopo il mille novecentosessantanove una cultura della transizione non è sufficiente a questo fine e anzi una cultura terribilmente invecchiata rispetto al compito che abbiamo davanti tutto quello che essa può fare esercitare un potere di veto dire di no
Le proposte quando ci sono le proposte che emergono da questa cultura sono proposte povere
La forza del sindacato conserva può ancora sorreggere per un poco ma dopo una breve fiammata scompaiono e non lasciano traccia nel dibattito come dicevo all'inizio invece io non credo che questo sia il caso delle tesi che avanza la UIL per bocca del suo segretario generale il compagno benvenuto
Si badi c'è un punto su cui io credo occorra fare chiarezza abbandonare l'antagonismo questa perlomeno alla lettura che io do della relazione
Di Giorgio abbandonare l'antagonismo dicevo non significa in nessun modo negare o proporsi di soffocare il conflitto L'Aquila me pare di capire sa bene
E lo dice
Che il conflitto può per generare in violenza stupida ottusa oppure può immiserire sin controversia corporativa
E questo accade oggi anche troppo di frequente ma sa anche che il conflitto è proprio al cuore delle costituzioni materiali delle grandi democrazie occidentali
è il fondamento delle società liberali e democratiche sacche compito è intrinsecamente una cosa buona
E come diceva Martin Lutero non vorrete mica lasciare al diavolo le cose buone
Il problema stare collocare il conflitto Piero quadro che e salti le responsabilità dei suoi protagonisti problema sta dello Freaky degli sbocchi costruttivi e così si che lo si trasforma in un'efficace fattore di aggiornamento istituzionale in un efficace fattore di espansione della libertà
Ora mi pare che questa idea di conflitto circoli non solo nelle proposte che avanzato benvenuto il tema di sciopero sciopero soprattutto nei pubblici servizi ma anche in quelle che danno corpo al paragrafo sulla democrazia e industriale e penso soprattutto ai primi due percorsi dei quattro in cui si articola come i compagni e amici delegati ricorderanno appunto questo fondamentale paragrafo i due percorsi su cui la UILM intende orientare la sua azione la legislazione
Di sostegno dei diritti d'informazione e la codecisione nelle aziende a prevalente partecipazione statale
Quello che mi sento uccelli in queste proposte come dire
L'aria di sperimentazione di flessibilità che gira nel proposte della UIL
A proposito della legislazione di sostegno si parla proprio di evitare una legge onnicomprensiva come quella cui veramente io credo si ah decidevano le critiche del presidente Massaccesi una legge rigida è l'esempio la proposta fatta dalla CGIL a proposito dei piani d'impresa con i suoi contenuti imperativi con il suo coinvolgimento di momenti pubblici che ricorda una stagione antica diciamocelo pure polverosa della nostra riflessione istituzionale
Qui le cose sono molto diverso è l'atteggiamento appunto di grande flessibilità e poi la codecisione nel settore pubblico che così limpidamente funzionale allo sviluppo del Mezzogiorno e alla collaborazione economica con i Paesi del terzo e del quarto mondo certo Massacesi ha detto delle cose utili delle cose importanti su cui tutti dovremmo riflettere
Ma consentitemi di avvicinare questo problema proprio rapidamente sotto un altro punto di vista ho detto che mi piace l'aria sperimentale vede ora consentitemi di dire che mi piace molto anche che in questa proposta non vi siano riferimenti alla soluzione tedesca badate nonché la soluzione tedesca
Non sia largamente rispettabile non che non meriti di essere studiata anzi ci sono i resa dei dettagli e che potrebbe utilmente riprendere anche noi nella sua ispirazione generale in qualche modo a lasciarmi perplesso
Badate con la Germania noi abbiamo uno stato complesso e per noi intendo non solamente noi sindacato noi cultura anche noi cultura istituzionale anche di questo Paese
A distanza brevissimo di tempo passiamo da atteggiamenti e di critica di sé informata e ingenerosa nei confronti di quel Paese ad una ammirazione acritica
Ricordate l'epoca in cui a proposito della legislazione antiterroristica per esempio si parlava ad ogni piè sospinto di germanizzazione degli stati ritardo capitalismo di una tendenza autoritaria in tutto l'Occidente di cui la Germania era il capofila vede oggi venuta meno in quel Paese fortunatamente la causa specifica di quella legislazione
Questa legislazione con tutti i suoi eccessi si sta smantellando sostanzialmente la Germania è tornata
Almeno nelle grandi linee al sistema liberale che l'aveva distinta in precedenza e al contrario per quello che riguarda il sistema di relazioni industriali e la cogestione in particolare che secondo i sondaggi di Aris Accornero del genere severo anche gli operai italiani considerano come suscettibile di garantire un altissimo livello di potere e di libertà ora può darsi che per certi aspetti sia così
Ma non si può dimenticare che la cogestione che la Mittel scrivo come la chiamava il compagno Craveri ha le sue radici in una cultura industriale che privilegia la pace paternalismo che ed era sulle prime manifestazioni addirittura nell'età di Bismarck quando sotto l'egida della coalizione tra i baroni dell'acciaio i latifondisti
Della segale i valori del feudalesimo cioè la lealtà alla fedeltà l'assistenza vennero a caratterizzare il rapporto di lavoro nella fabbrica capitalistica che cosa abbiamo in comune noi con questa storia che cosa abbiamo a che fare
Con queste vicende noi che persino nel linguaggio dei contratti
Chiamiamo le disposizione con cui il sindacato si impegna a non promuovere scioperi clausole di tregua dopo la parola qualificante tregua equivale ad armistizio e supporre che il conflitto sia la condizione naturale dei rapporti tra le parti non dico che il nostro mondo sia preferibile non dico questo
Dico che è diverso e che trasferire meccanicamente le esperienze straniere nel mondo italiano è insensato lunga vita dunque allo sperimentalismo della Wind
Consentitemi poche parole per terminare Sokół ultimo percorso a cui ha fatto riferimento nella sua relazione il compagno benvenuto quello e gli dice
Tutto rivolto alla modifica della qualità della vita nel rapporto di lavoro della fabbrica attraverso la formazione di gruppi di sole di lavoro io non so compagni se una tavola rotonda così seria sia il luogo adatto per la citazione di una Poesia mai professori universitari e consentito qualcosa di più che ai leaders dell'industria e del sindacato e quindi consentitemi di citarla
E riguarda tutta da vicino di un grande poeta tedesco Bertolt Brecht dice Brecht unicamente a causa del disordine che caratterizza la vita delle nostre città piena di lotta di classe hanno taluni di noi in questi anni deliberato di non parlare più
Di neve sui tempi città di mare
Va bene sensazione della carne odore di mele mature in cantina tutto ciò che fa l'uomo rotondo e umano ma di parlare unicamente del disordine vede io non sono d'accordo con Brecht credo che dal disordine blackout Robles cautele bisogna parlare perché vissuti si impone quotidianamente ma credo che occorra parlare anche molto di quello che fa l'uomo rotondo ed umano
E allora consentitemi di fare un osservazione il discorso dei gruppi delle isole è importante e decisivo ma non è sufficiente
C'è in Italia una rivista che molto vicina questa confederazione e si chiama Fabbrica aperti
E c'è una norma che riguarda la fabbrica aperta e nello Statuto dei lavoratori oggi si parla spesso di revisione dello Statuto dei lavoratori e se ne parla finalmente con serietà senza isterismi e senza revanscismo il tema e all'ordine del giorno lo si dovrà una volta o l'altra affrontare lo Statuto per esempio ritagliò per l'antagonismo sociale
Persino per la violenza diciamocelo pure
Per una serie di comportamenti devianti come l'assenteismo uno spazio di comprensione e questo spazio probabilmente dovrà essere ristretto dovrà essere riesaminato
Ma lo statuto conviene ancora delle norme ricchissime che vanno spremute pertanto di stucco
Che annualità queste c'è per esempio l'articolo undici L'articolo che trasferendo a rappresentanza dei lavoratori la gestione del tempo libero in azienda
Si pensa ad una lettura capace di valorizzare ben oltre i limiti attuali appunto ciò che fa dicevo l'uomo rotondo ed umano
Il punto consentitemi di chiudere su questa osservazione sta per evitare che quella gestione sottratta appunto dalla legge ai condizionamenti dell'imprenditore si faccia veicolo perché questo timore esiste di altri condizionamenti
Io non escludo che le attività culturali ricreative contano nell'azienda a favore dei lavoratori siano promosse anche da organismi estranei
Guardo con l'allarme alle tesi e si fanno sempre più frequenti nella letterature istituzionale che vorrebbero investirne informa privilegiata agli organismi istituzionalmente preposti alla socializzazione politica all'Arci consigli di quartiere o chiamano in causa persino le conferenze
Di produzione e i partiti io non credo che organismi di questo tipo sarebbero degli ospiti corretti nella fabbrica aperta
Senza dimenticare che la fabbrica insiste per produrre
Essa deve aprirsi alla società e le sue tensioni non piace seriamente
A chi sia equipaggiato con attrezzi che lo rendano una volta dentro capace di chiuderla a doppia mandata grazie
Grazie professor Mancini gli adesso scusandosi per il fatto di averlo apparso ha fatto parlare per ultimo passiamo la parola al dottor Mandelli ma noi un pochino di timore
Nel suo intervento lo avevamo perché lo conosciamo al tavolo della trattativa Mambelli un nuovo piuttosto rigido alla trattativa però ha un grande pregio che credo tutti i sindacalisti gli abbiamo sempre riconosciuto quello di essere rigido sì ma molto chiaro quindi questa chiarezza probabilmente la porterà anche al nostro dibattito
Ma io vi ringrazio di avermi invitato considero questa una cosa molto importante
Molto importante perché da tanto tempo cerco di capire qualche cosa
Di capire perché c'è un conflitto così duro in questo Paese nel quale non valgono le ragioni degli altri valgono esclusivamente le proprie ragioni
E queste ragioni sono quasi sempre degli esteri e oggi sono del idee fisse sono dell'ideologia che a me pare antiche e vecchie polverose come dice Mancini
E credo che tutto questo sia antitesi di democrazia
Pertanto
Cercare di fare chiarezza è una parola che una frase che mi piace poco lo dicono tutti i malati Contiero perché vuol significa qualcosa
Ebbene considerò l'invito fatto da voi come un passo decisamente grande verso la circolazione delle idee
Circo far circolare le idee vuol dire riconoscere che non sia tutte le ragioni vuol dire riconoscere implicitamente che c'è un po'di ragione anche da parte del piano vuol dire quindi cominciare la strada della democrazia
Ma perché per tanto tempo dieci o dodici anni o quindici o venti a seconda dei gusti queste cose non sono avvenuti
Perché magari prima ritenevamo noi di avere sempre ragione e non invitavamo voglia discutere nei nostri consesso questa è una delle domande
Io sono convinto e credo di averlo presso tante volte in tutti questi anni che l'Italia ha fatto la sua rivoluzione industriale soltanto in questo dopoguerra
Quello che c'era prima dalla guerra non era Società industriale c'erano sì dalle industrie
Ma servono per produrre dei beni o di classe o di uno stato chiuso di uno Stato che non viveva nella libera competizione dei mercati pertanto il privilegio era enorme
Il modo per proteggere certe aziende nate per il bisogno del principe era talmente grande che queste aziende non potevano competere in campo internazionale quindi non esisteva in Italia società industriale
Soltanto nel dopoguerra quando con la liberalizzazione degli scambi le aziende si sono misurate con lei spera allora è avvenuta la prima selezione
Allora azienda che venivano ritenuti ritenute grandi sono miseramente naufragate
Altre che venivano ritenute ma Cilente si sono affermate ma soprattutto migliaia decine di migliaia di nuove aziende sono sorte perché c'era il terreno dove poteva nascere l'impresa moderna
Ma il resto del Paese non ha seguito
La burocrazia del Paese è rimasta quella pre-industriale le istituzioni sono rimaste vecchie targhe e noi oggi ci muoviamo con delle produzioni modernissime stretti in una camicia di nesso che andava bene nell'Ottocento
Lo sforzo quindi che dobbiamo fare per cercare di capire e di capirci è uno sforzo enorme questo cominciato dalla UIL credo che sia uno sforzo che costituisce una data storica
E tanto per chiarire bene le cose
E in questi ultimi dieci anni si è parlato molto e con una certa certo dispregio di neoliberismo
Di liberismo mance speriamo ebbene io farò subito un discorso da leader esca non metà nero nella Mancha speriamo dalle per
E chiarisco quindi che per me la parola democrazia aperta nel tema democrazia dell'economia voglio dire che per me democrazia e soltanto la democrazia occidentale ci sono di quelli che parlano di democrazia al di là del confine o di altre cose ma queste definizioni non mi interessano e pur cosa al di là dalla cortina non esistono gli imprenditori privati cosa volete che riporterà in quella società m'interessa società dove ci sono quelle come me quindi cominciano chiarire subito questo discorso che ne facesse un ragionamento di altro tipo non avrebbe non è lecito non è legittimo per me verbale con un altro può darsi che abbia ragione ma non chiaramente aveva risposto
E parlando quindi di democrazia occidentale ciò che più caratterizza questa sul piano economico è l'esistenza del libero mercato
Direi anzi ma non sono originali e nel dire questo
Che il mercato è la massima possibile espressione di democrazia
Visto che i suoi orientamenti sono dettati dal comportamento di milioni e milioni di individui che liberamente scelgono liberamente decidono di acquistare o non ha questa
In questo senso del mercato è una delle condizioni di base della libertà individuale
è un presupposto della democrazia
Ci può dire certamente
Che mai vi è democrazia mai vi è libertà politica la dove non esiste il libero mercato
Laddove a decidere che cosa compra la gente
è il principe no il principe cittadino
Mercato quindi come la democrazia politica è un rischio
Una sfida che si rinnova ogni giorno
Una sfida che gli imprenditori privati quelli veri ci sono anche quelle che non sono veri poter che qualcuno me lo ricordi sappiano agli scandali di queste cose
Che l'imprenditore vere accettano consapevolmente assumendo Medeski è la responsabilità
Non vi sono nel mercato certezze assolute
Anche gli stessi termini pianificazione programmazione si attagliano poco il mercato adesso sono necessari ma per altre ragioni quindi non vorrei approfondire questo
Mutano i gusti del consumatore mutano le prospettive di produzione interi settori entrano in crisi scompaiono
Altri settori rimpiazzano le conserve
Questo stato di incertezza che in fondo contrasta con l'esigenza politica naturale
Di garantire il benessere di tutti i cittadini
è accettato consapevolmente dalle democrazie occidentali
Sulla base dell'osservazione empirica
Il sistema di produzione fondato sul libero mercato costa meno alla collettività di qualsiasi altro sistema
è la logica stessa del libero mercato abbiamo TAC a democratizzare l'abbondante
A migliorare la qualità della vita per tutti e non soltanto per ristrette e lì
è vero che in passato non era così
Ancora alla metà del secolo scorso i sistemi industriali producevano quasi esclusivamente beni di classe
Quindi per ceti privilegiati oggi non è più così
Per sopravvivere quegli stessi sistemi occidentali sono stati costretti ad espandersi a mettere i beni prodotti a disposizione di una massa crescente di cittadini quindi quando io sento certi discorsi che mi sembrano Mancini ha citato Bertolt Brecht io ho trovato tanti sindacalisti uomini sinistra che citano Zola senza averlo mai conosciuta
E quindi discorsi del padrone delle Ferriere scusate ma non hanno cittadinanza io argomenti
L'industria si è sviluppata
Ha creato nuova ricchezza e questa ricchezza ha consentito nel tempo
Di soddisfare il naturale desiderio di tranquillità sociale dei cittadini
L'alto grado di socialità che caratterizza la nostra epoca
E cui solo la democrazia industriali dell'Occidente paiono in grado di fare fronte è una conseguenza diretta nella logica del libero mercato
Io sono convinto che solo chi è ricco e libero
E questa società è certamente più ricca di quella di cinquant'anni fa quelli cittadini sono mediamente migliore più Liberilibri
Il problema è che le democrazie occidentali hanno oggi di fronte
è quindi quello di come conciliare la tutela del libero mercato per sua natura ho detto prima molto rischioso come la tutela dei cittadini
Che deve essere il più possibile cerca
No aleatorio
è un problema che non può trovare soluzione una volta per tutte in modo rigido non esiste alla Società programmata rigidamente che sarà felice perse
Questa
Deve essere affrontato ogni giorno costantemente rivisto le verità sono mutevoli continua
Anche per questo fatto
Di rinunciare a scelte immutabili per realizzare il giorno dopo giorno una costante conciliazione di interessi contrapposti bene questo è uno dei presupposti della democrazia
Ho fatto queste affermazioni per dimostrare come
Definitiva
All'economia si debbono applicare le stesse regole le stesse norme se volete le stesse convenzioni le stesse abitudini che si applicano la democrazia politica perché questa possa sopravvivere
Una regola fondamentale
è che ciascuno deve godere di tutta la libertà che non nuoce alla libertà degli altri
Trasferito sul piano economico questo principio si concreta nella riduzione rimozione degli ostacoli al funzionamento del libero mercato
Nella tutela dalla concorrenza da posizioni di monopolio oltre che nella repressione della concorrenza sleale
Il monopolio danneggia i consumatori la concorrenza sleale danneggia l'insieme delle
Non mi direi che questa regola nell'economia italiana non sempre è stata rispettata e non soltanto perché a tutt'oggi non vi è ancora un efficace legislazione antitrust
Molto di più non è stata rispettata per quel che si riferisce alla tutela della concorrenza sleale
Non è non voglio essere polemico anche se è mia abitudine farlo ma quando si instaura la pratica dei fondi di dotazione qui non è che ce l'abbia con Massaccesi ma dico che i fondi di dotazione cominciamo chiarire
Sono fondi che le imprese interessate non sono tenute a rimborsare per i quali non hanno onere finanziario per sostenere e pertanto si sono alterate le condizioni della libera concorrenza
Perché si sono messi alcuni prese in posizione di ingiusto privilegio verso le altre
Con questo non voglio dire che la collettività
Non possa prende l'iniziativa di fare un tipo di produzione che ha bisogno di essere dello stato e demandarla ad un'impresa di proprietà statale ma dico che debbano valere le regole di tutte le altre imprese
Quando queste impresa è fatta per promuovere qualche cosa per esempio un'azienda in Calabria
Ebbene a quell'impresa gli debba esservi deve essere stato il contributo del maggior costo esercizio ed impianto di un'azienda in Calabria anziché a Busto Arsizio
è fuori dubbio che costa meno para industriale Busto Arsizio
Se si vuole farla in Calabria nell'interesse superiore della nazione e allora si dia quell'imprenditore i mezzi che coprono la parte che costa di più ma tutto il resto una volta fatto questo deve stare al libero mercato se non c'è più controllo e quando non c'è controllo nascono i presupposti di quello che leggiamo tutti i giorni sul giornale
Ancora quando in omaggio oppure nobilissimi principi di socialità
Per mantenere ad ogni prezzo l'occupazione si obbligano le imprese a vendere sotto costo
Ebbene in quel momento si è fatta vera e propria opera di istigazione alla concorrenza sleale
In questo momento non mi interessano tanto i risvolti economici dell'operazione che ho descritto
Anche se queste sono pesanti pesantissime si tratta di ricchezza nazionale buttata via a fondo perduto
Ebbene mi interessa invece il risvolto etico di queste operazioni il fatto che si attenuino il senso morale dei cittadini
Inducendo in loro la convinzione che il progresso ed il benessere non siano una conquista faticosa da difendere giorno per giorno ma rappresentino quasi un diritto divino un dono del cielo
Ora nove può essere democrazia senza moralità
Non vi può essere democrazia se la libertà concessa ad alcuni di non badare al colore dei propri bilanci si traduce di fatto in ostacolo alla libertà altrui di crescere e di sviluppare la propria attivi
In sostanza anche all'economia si deve applicare quella che per me è un'altra regola fondamentale della democrazia
L'uguaglianza delle opportunità iniziali l'uguaglianza nei punti di parte
E il discorso sull'eguaglianza nei punti di partenza riguarda anche i rapporti che intercorrono fra sistemi economici diverso nell'ambito della comunità industriale dell'Occidente
Non siamo maso chiuso lavoriamo con gli altri
L'alto grado di integrazione economica che caratterizza il nostro tempo non ci consente di guardare soltanto ciò che possiamo fare noi
Ma ci obbliga a considerare anche quando stanno facendo gli altri
Ebbene non via uguaglianza o anche soltanto analogia
Fra le condizioni di lavoro le condizioni produttive quali si riscontrano in Italia e quelle che registriamo nei Paesi con cui siamo chiamati a confrontarci
I confronti sulla produttività e quindi sulla dinamica del costo del lavoro riflettono fedelmente questa situazione l'inflazione che ci perseguita e dalla quale non riusciamo a liberarci
A me sembra che sia l'altra faccia di questa mancata una logica di condizione
Tutto questo significa che in Italia vi è forse meno democrazia perché vi è meno libertà che negli altri Paesi
Non è libera di scegliere l'impresa perché è costretto ad orientare la propria attività verso quegli spazi che sono sempre più ridotti che vengono lasciati ad essa dalla concorrenza internazionale
Beh su quanto detto sinora manca ogni riferimento all'altro aspetto del problema
La tutela dei cittadini
A me pare che vada visto in una duplice prospettiva da un lato per quel che si riferisce alla difesa contro le prevaricazioni
Pur sempre possibile nell'economia dall'altro per quel che si riferisce alla sicurezza sociale
La certezza di un reddito che consente a ciascuno come dice la costituzione di condurre un'esistenza libera e dignitosa
Il primo aspetto è certamente più facile da risolvere perché tutto sommato mi sembra un problema di polizia ecco tutelare contro le frodi tutelare contro le posizioni di monopolio
Personalmente sono convinto che è una buona legge di difesa della concorrenza risolverebbe in grande parte questo problema
Ma l'altro aspetto è molto più complessa
Specialmente nella situazione italiana
Ed è proprio perché le distorsioni delle regole di funzionamento della democrazia economica limitano le quantità di risorse disponibili
Esempio tipico è quello delle pensioni
Che per quanto migliorate nella media sono ancora nettamente insufficienti a garantire un docente un decente livello di vita
E quindi è la negazione della libertà di chi non riceva sufficiente ma se guardiamo le ragioni per cui questo avviene
Da un lato troviamo l'abuso
Come nel caso delle norme numero di pensioni di invalidità
Dall'altro troviamo ancora una volta una disuguaglianza nei punti di parte
Ecco pensate che per avere la pensione de di invalidità basta lavorare per cinque anni in un ambiente
Ma in questi cinque anni
Con i valori attuali l'industria versa undici milioni di contributi per dipendente
Il commercio ne versa nove milioni e mezzo agricoltura versa solo seicento mila lire
Chi poi alla domestica versa solo trecento mila
E stando così le cose
Non pagando ciascuno il dovuto è inevitabile che le pensioni rimangono insufficienti
Nonostante il fatto che da un lato l'industria paghi in modo sproporzionato e dall'altro che il deficit dell'INPS aumenti paurosamente mi dispiace che ha dato via Ravenna
Ma anche in questo caso le distorsioni nelle regole della democrazia economica comportano a loro volta nuove distorsioni
Capita infatti che per sostenere in qualche modo redditi che non si è saputo o non si è voluto migliorare
In modo adeguato ecco si utilizzano le regole delle democrazie utilizzando le regole ma democrazia economica si agisce sul piano delle agevolazioni fiscali e tariffari
Questo modo da un lato il fisco non viene alimentato come dovrebbe
Dall'altro gli enti o le aziende erogatrici di servizi sono condannati al deficit permanente ma direi di più
Che si nasconde anche qualche cosa vi surrettizi pensate per esempio i dipendenti dell'ENEL che non pagano o pagano pochissimo la bolletta della luce a quelli dalla se che non parlano quasi niente la bolletta
Telefonica
Quindi quando dice la faccia solo la fascia sociale per un democratico dell'economia come me dico che è una colossale ingiustizia
Perché lo Stato dovrebbe provvedere in modo diverso ma tutti debbono pagare i servizi e le prestazioni in modo uguale
Questa non è una novità perché in altri Paesi
In altri Paesi lo Stato a un prelievo negativo fiscale cioè a coloro che non hanno che non hanno un certo reddito gli viene dato anziché prende però quando vanno a comperare energia elettrica la pagano tale e quale gli altri
Visto che c'è una tassazione progressiva
Se non è sufficientemente progressiva alla Sea eletti ma non si faccia la pratica
Aversa e corrompe ente
Di dare dei servizi e delle prestazioni apprezzo differenziale
In sostanza
A me pare che in tema di sicurezza sociale le regole della democrazia impongono di non confondere la solidarietà
E cioè l'impegno consapevole della collettività verso i deboli e gli indifesi con il solidarismo e cioè la pratica avvilente del privilegio assistenziale
L'assistenzialismo è in sé antidemocratico
Perché discriminatorio
Perché prevede sempre l'esistenza di qualcuno che decide chi come e quanto assistere e chi invece escludere dall'assiste
Per contro la rivendicazione della solidarietà è un diritto dei cittadini di tutti i cittadini
Tradotto in termini economici questo discorso significa che tutti i cittadini debbono poter del RIS disporre di un reddito sufficiente tale da garantirle contro lo spettro dalla miseria
Questo reddito quando non provenga da lavoro o da una contribuzione sociale proporzionata al suo ammontare deve essere reperito attraverso l'imposizione fiscale
Il fisco lo strumento principe a disposizione della democrazia per far funzionare l'economia perché può netto e su un piede di parità ristabilisce costantemente l'uguaglianza dei punti di parte
E poi è evidente che disponendo di un reddito sufficiente non vi sono più motivi che possano giustificare fornitore di servizi sottoposti
Sistema industriale dell'Occidente fondate sul libero mercato
Sono in grado di assicurare questo livello di civiltà
Sono in grado anche di coprire rischi che il mercato comporta
Perché questo avvenga occorre applicare l'altra regola fondamentale della democrazia il rispetto dei ruoli
Tradotto in termini economici questo significa
Che compete all'impresa creare la ricchezza e compete ai corpi sociali organizzati decidere la destinazione della ricchezza prodotta
In questa prospettiva
Le garanzie di controllo democratico dell'economia saranno tanto maggiori quanto più la selezione delle imprese sarà rigorosa quanto più resteranno sul mercato soltanto l'impresa effettivamente in grado di produrre ricchezza
Quelle che ha esposto sinora
Ma non sono certo concetti nuovi
Io li avrei chiamati perché mi pare di vedere
Nella situazione italiana di oggi troppi elementi di confusione
Noi voi ciascuno di noi ha portato a criticare il mestiere degli altri più che a fare bene il proprio mestiere
è più portato ad esaltare il privilegio corporativo che a difendere gli interessi della collettività
Credo che da un'analisi approfondita del che cosa siamo del come possiamo vivere in collettività riscopriamo le verità di sempre
La storia già scritto praticamente tutto due o tre mila anni fa gli uomini sono sempre comportati nello stesso modo
Il problema di oggi è soltanto quello
Che gli uomini hanno disposizione dei mezzi tremendi
E spaventosi
Oppure questi mezzi possono essere buoni è nell'interesse di tutti
La ricerca
Della nostra società di come dobbiamo esserci età credo che sia la cosa più importante ringrazio ancora perché mi pare che la Huila vi ha cominciato a fare questa ricerca
Molte grazie al dottor Mandelli che ha corrisposto pienamente all'attesa di esprimere in modo chiarissimo il suo pensiero
Anche diciamo ad uno che fa funzioni così di di moderato di dibattito gli stimoli per intervenire sarebbero molteplici
Io prego in compagnia degli amici presenti di avere ancora un po'pazienza noi facciamo un secondo Ciro interventi un secondo giro che sarà però ovviamente molto più breve di quello iniziale
Ritengo che i temi che sono stati posti in nella discussione siano assai interessanti ma soprattutto rendano legittima la proposta le discussioni le argomentazioni che si sono avute rendano legittima la nostra proposta di passare al protagonismo la nostra proposta di partecipazione
E certo che si può sottilmente distinguere fra democrazia pura e semplice e democrazia economica o democrazia con altri aggettivi ma è certo che l'economia
Per il significato spesso che ha
Richiede regole regole per l'andamento della casa
Regole che devono essere scelte democraticamente è solo questo che noi abbiamo voluto dire quando abbiamo fatto questa richiesta di democrazia economica richiesta che riguarda sempre un maggior inserimento dei lavoratori nelle decisioni
Perché ha certamente ragione dottor Mandelli quando parla della utilità dell'assoluto
Direi che dell'assoluto del libero mercato
Però anche la libertà del mercato a le sue graduazione ed in effetti noi partecipando ritenendo di voler partecipare di più
Alle scelte che si devono fare anche sulle norme che riguardano il mercato in definitiva riteniamo di venderlo più libero anche perché non a noi non è ignoto il completo che ci può essere fra chi produce e chi consuma non ci è ignoto il conflitto che è normale fra lavoratore e imprenditore
Però vogliamo tentare veramente
Di costruire o di avviare la costruzione di una sobrietà nella quale i lavoratori contano perché il il guaio più grosso forse dei nostri problemi economici
E che il lavoratore si sente in un mondo in cui le sue decisioni non valgono
E in questo senso le motivazioni diventano sempre minori la fatica sul lavoro diventa sempre maggiore
Mentre invece può diventare minore quando il lavoratore dato da alla possibilità di portare il contributo il patrimonio della sua personalità le scelte il dottor Massacesi a al ma stanza lungo molto puntualmente parlato dei diritti di informazione e dell'opportunità di valorizzare di valutare i diritti di informazione
Sono d'accordo con lui nel dire che forse non li abbiamo valorizzati sufficientemente e che forse meritano una maggiore attenzione al sindacato perché attraverso un corretto uso dei diritti di informazione possiamo veramente partecipare meglio
Non so se la legislazione di sostegno che la UIL chiede qui veramente devo dire che la UIL certamente un'organizzazione molto laica io sono un partigiano meno tiepido di benvenuto sulla legislazione di sostegno però credo che in alcuni casi norme legislative leggi adatte possano a a agevolare notevolmente la diffusione e la corretta interpretazione dei diritti di informazione che poi noi ci avviciniamo al tavolo della trattativa sui diritti di informazione con lo stesso animo che spesso cioè con lo stesso animo che abbiamo quando ci avviciniamo al tavolo della trattativa per la vertenza forse è vero
Ma forse è vero perché anche la controparte a questo atteggiamento nei nostri confronti perché forse anche la controparte già al momento in cui si sono stabilite queste norme
Aveva questo timore di conflittualità e aveva questo atteggiamento un po'conflittuale nei confronti della partecipazione dei lavoratori all'utilizzazione dei diritti di informazione
Credo e i temi che abbiamo possano ancora essere ampliati dell'impegno del sindacato in questo momento di intervenire sui grossi problemi del Paese
Sono anch'io d'accordo con è cadaveri che abbiamo forse terzo una grossa una grossa occasione con lo zero cinquanta non è detto però Craveri
Che non possiamo riprendere questo discorso sullo zero cinquanta la UIL ben convinta che si possa riprendere forse un'occasione che abbiamo trascurato in un certo momento della nostra storia che possiamo valorizzare in un altro in un altro momento ma è certamente vero
Che queste questa domanda di protagonismo di partecipazione di democrazia
Che c'è fra i lavoratori è una domanda che noi riteniamo legittima e questa legittimità non ci è sembrata contraddetta dagli interventi che si sono svolti finora
A questo punto io riprendendo il secondo giro e pregando i nostri gentili ospiti veramente di essere in questa occasione per i do la parola al professor Careri
Solo alcune Brady osservazioni sulle cose dette dal dottor Mandelli e dal dottor massaggi
Debbo dire che sulle cose dette dal dottor Mandelli su alcuni presupposti e difficile non concordare
Senz'altro credo che sia vero il punto di partenza del suo intervento che esprimerò se mi permette in un linguaggio non di prevista
Certamente e in questo secondo dopoguerra che il nostro Paese conclude la fase di accumulazione primitiva del capitale con la liberalizzazione degli scambi entra a tutti gli effetti nel concerto dell'economia internazionale quindi si adatta assume le regole i ruoli
Di un'economia capitalistica
Così come certamente è anche vero che il sistema di relazioni industriali del nostro Paese nei suoi termini moderni si forma anche son cura più tardi perché se il sistema industriale come sistema capitalistico moderno inserito nell'economia internazionale si forma la fine degli anni Cinquanta e negli anni settanta e si forma un moderno sistema di relazioni industriali i rapporti tra sindacati e padrona
E diciamo che nel corso del decennio che abbiamo alle spalle possiamo distinguere due fasi di cui la seconda fase proprio quella che cerchiamo di avviare con questo dibattito congressuale in questa fase congressuale
Che la prima fase è stata la fase antagonistica
Che questa seconda fase quella che tende a stabilizzare le politiche sindacali a trovare nuove regole per i soggetti sociale
Da questo punto di vista credo che alcune osservazioni vadano fatte al purissimo liberismo del dottore Mandelli anch'io sono un seguace
Per il principio di libertà che egli ha enunciato e che è quello che Stewart mille enunciava alla fine del secolo scorso tutta la libertà la liberi la libertà e tutta la libertà che non nuoce alla libertà degli altri
E tuttavia proprio questo principio
Non è che esclude un problema di democrazia economica e che pone i nostri sistemi semplicemente come sistemi che si bilanciano da una parte sulla democrazia politica e dall'altra sul mercato
Se questo fosse vero fino in fondo
Se il principio liberista dovesse avere tutti i suoi effetti nemmeno l'organizzazione sindacale dovrebbe esistere perché il prezzo del lavoro si stabilirebbe sul mercato
E la coalizione sindacale che ha proprio come funzione quella di alterare di modificare di portare oltre ai limiti che vengono date dalla logica di mercato il prezzo di lavoro
Sostituendo alla contrattazione individuale la contrattazione collettiva
Non avrebbe ragione logica di esistere
Ed è proprio la riflessione sulla natura che questa forza di contrattazione collettiva la capacità di modificazione di alterazione per gli equilibri nella distribuzione del reddito nei processi di formazione della ricchezza sociale che abbiamo sperimentato in questo decennio che ci conducono a proporre alle controparti sociali
E al governo
Una linea che oggi su una concertazione preventiva
Su politiche salariali che siano abbiano come obiettivo la caduta il contenimento del saggio inflazione
Ma
Questo non significa non a vere forti preoccupazioni e soprattutto non significa non puntare a strumenti nuovi di controllo
Dell'economia di mercato di controllo degli andamenti del mercato ma io mi voglio riferire semplicemente ad alcuni dati che provengono dalla contabilità nazionale da altri elementi è vero o non è vero
Che nel corso del mille novecentottanta attestata per la prima volta una leggera caduta del salario reale che il mille novecentottantuno e prevedibile che questa caduta continuerà e questa tendenza di caduta del salario reale continuerà è vero o non è vero in termini di dati della contabilità nazionale che la distribuzione del reddito nell'ultimo triennio è mutata ed è mutata in modo consistente perché dal settantasette a oggi
Laddove il rapporto tra redditi di lavoro dipendente redditività profitto e lavoro autonomo era un rapporto del settanta al trenta per cento oggi anzi dei dati di contabilità nazionale del mille novecentottanta danno un sessantasei per cento al lavoro dipendente una caduta di quattro punti
E questo è dato probabilmente molto dal fatto che vi è stata una crescita del prodotto interno lordo
Che complessivamente è stata più alta anzi è stata senz'altro più alta e la crescita del salario e anzi tocca in questa fase addirittura una caduta del salario reale
E del resto penso alle osservazioni alle risposte che dava ieri mi sembra il ministro del Tesoro senatore Andreatta al direttore della Repubblica di un'intervista laddove
Laddove notava che il dieci per cento delle famiglie italiane guadagna il venti venticinque per cento del reddito nazionale ma lo stesso dieci per cento delle famiglie possiede il cinquanta sessanta per cento della ricchezza nazionale
E notava come in questa fase acuta di inflazione
Si sta attuando un processo pauroso di ridistribuzione del reddito da una parte ma soprattutto della ricchezza patrimoniale
E citava come esempio il fatto
Che in presenza di una crescita poniamo del dieci per cento del salario abbiamo per alcuni beni sopra tutto beni immobili come la casa una rivalutazione del cento per cento e quindi una caduta Paolo Rosa
Della capacità d'acquisto della possibilità di reddito verso questi beni essenziali che forse non riguardano proprio lo spettro della miseria ma siccome esiste pure
Sui minimi esistette impieghi sul sul reddito minimo esistenza insiste pure un'evoluzione storica credo che beni elementari come la casa rientrino in questa nozione
E quindi
Non vi è dubbio che un problema
Di
Non Accio per il sindacato un problema di non accedere così semplicemente a una crisi di carattere liberista esiste
Esisteva una disponibilità a lasciare l'antagonismo nudo e crudo la pretesa di obiettivi che siano fuori da qualsiasi quadro di compatibilità di crescita della ricchezza nazionale
Ma esiste pure il problema di attivare procedure democratiche che portino a concordare le linee di politica economica in questo Paese
Ora su questo terreno a me sembra che da questo dibattito alcune disponibilità siano venute ma in dodici entrare
Dissi ancora difficoltà a te affronta e per concludere anche per non prende perdere prendere troppo tempo ulteriore
Voglio dire che mi è parso ho apprezzato
Mi trovo concorde nelle osservazioni che il dottor Massaccesi faceva
In termini di democrazia industriale sul sullo specifico tema della democrazia industriale si è vero il problema che Luís sollevava nel momento in cui istituzione istituzionalizzata Simone una presenza del sindacato negli organi dell'impresa
Lo immette Simo nella decisione nei processi decisionali delle scelte imprenditoriali
Non vi è dubbio che la logica di questa presenza dovrebbe essere una logica diversa che si pone accanto e con e in termini diversi da una logica meramente contrattuale ma del resto il senso della democrazia industriale della democrazia economica
E proprio quella di creare un'area appunto di decisione politica distinta e che in un certo senso limitando la l'area della contrattazione e della conflittualità ma anche qui anche su questo punto non sono poi del tutto d'accordo su alcune consegne conclusioni del dottor Massacesi
Perché appunto il problema della democrazia industriale l'eventuale raggiungimento di questi obiettivi il camminare su questa strada della partecipazione comporta pregiudizialmente
In ogni modo un diverso livello il rapporto con il potere pubblico nella codecisione me la codeterminazione degli indirizzi generali di politica economica
Se non si arriva a fare politiche come obiettivi di pieno impiego non è possibile cogestire nulla né nelle partecipazioni statali né nessun'altra azienda perché allora i problemi di mobilità tradurranno ad esempio tra tradurranno
Non avendo sbocchi molto spesso solo mercato del lavoro tradurranno il protagonista anche all'interno degli organi sociali necessariamente in antagonista se non si modifica contemporaneamente il quadro della democrazia economica non si può contemporaneamente neppure avanzare sulla strada della partecipazione e della democrazia industriale grazie
Adesso cambiamo un pochino l'ordine degli interventi abbiamo un po'meno timore ormai quindi il dottor Mandelli a un po'detto le cose inizialmente le cose che voleva dire abbiamo un pochino meno timore nella nella seconda tornata per quel possiamo tranquillamente dare la parola subito
Ma che io faccio tutto sto timore arrendersi no ecco a me pare che da da quanto detto Craveri vengono fuori
Le difficoltà verso i concetti fondamentali e facciamo in fretta a mettersi d'accordo che sono concetti universali molto difficile non essere dalla stessa opinione
E allora la domanda ma possiamo trovare dei punti di contatto
Sicuramente sì
Perché per esempio quando Craveri dice
Che non avrebbero ragione di esistere i sindacati
Dato che il costo del lavoro lo penserebbe il mercato beh io dico che questo non è assolutamente vero questo lo amava molto la borghesia produttiva dall'Ottocento
Avere
Gli individui liberi il sole con cui poter contrattare qualsiasi cosa tant'è vero che la polizia distruggeva tutte le serie dei sindacati che cominciava non solo ma gli sparava addosso avevo Cannone
Ma questo non solo in Italia
Insomma credo che a Pittsburgh sono state qualche decina gli operai americani uccisi dalla polizia
Era la logica dall'ottocento oggi la società è una società di poteri delegati non avrebbe nessun senso senza l'associazione di imprenditori e sentono fratelli lavoratori
Quindi credo che questo è un discorso su cui non ci piove noi non dobbiamo fare nessun passo avanti ideologicamente su questo ci siamo già
Che poi i sindacati chiedono di più di quello che si può dare che i dati vengano forniti
Come quelli di Craveri che dice negli ultimi due anni siamo stati il salario reale non è aumentato è diminuito a me pare che si debba lavorare per periodi più lunghi
Quando io affermo
Che tra il settanta e l'ottanta il salario reale del dei lavoratori dipendenti è cresciuto del cinquanta per cento faccio un'affermazione cerca sicuro
Ed è anche certe sicuro che un aumento di reddito di questo tipo è il più grande che sia mai avvenuto nella storia in qualsiasi Paese
Non è mai avvenuto la cose di questo tipo è una vera e propria rivoluzione
Di conseguenza qualche cosa è avvenuto e qualche conseguenza né derivata quale questa conseguenza che probabilmente si sono spostati
Alcuni
Unica in modo tale che ha creato delle complicazioni qual è la complicazione prezzi la causa principale di queste che grazie a vecchie ideologie la lotta si è svolta fra il proletariato visto che l'ha seccamente in senso marxista e il padrone dei mezzi di produzione visto plasticamente il senso marxista secondo una visione che legate all'Ottocento allora da questa lotta e evidentemente sindacato ha vinto se ha avuto il cinquanta per cento in più di reddito ma c'è un altro che ha vinto ed è la Borghesi arrestato e le banche perché il trasferimento è stato più verso le banche
Che verso il padrone ha voluto dire che si sono fatte magari sedi nuove magnifiche straordinarie faraoniche per le banche ma non si sono fatte abbastanza fabbriche ha voluto dire a anche alterare il termine e direi del liberismo che ho esposto prima che essendo nato la contestazione del Sessantotto fra l'altro alla mancanza i beni collettivi per esempio la casa nel mille novecentosessantotto si facevano quattrocento mila vani all'anno oggi se ne fanno meno di cento mila e quei cento mila sono quasi tutte se con be'case quindi da questo punto di vista il sindacato non ha ottenuto dei buoni risultati se voglio dire chiaramente come la penso e il risultato è stato che nel bene individuale il sindacato ha avuto un successo grande
Per Enrico Letta è stato sconfitto
Ora una verifica dei questi risultati ha da essere siamo la patria di Galileo per lo verifichiamo
Quello che già se noi continuiamo ad essere molto bravi a fare dei grandi discorsi dietro i quali non c'è niente perché non vediamo quello che abbiamo fatto ieri per parte mia l'affermazione sul piano l'eventuale insuccesso è stato Massimo sul piano dei beni collettivi e non solo non c'è stato il processo ma c'è stato sconfitta una grande parte verrebbe che è andato non agli investimenti industriali o produttivi non cerca il padrone dei mezzi di produzione ma all'intermediario del credito o alla borghesia che sta
Mi pare che sia importante dire queste cose perché ognuno ci può riflettere sopra e ci può riflettere a anche sulla fine di certe ideologie non è più importante chi è padrone dei mezzi di produzione una volta era la legge assoluta bastava che i periti Zone diventassero proprietà collettiva perché tutto andava bene ed accelera vigente
Bisogna che meglio di produzione producono ricchezza chiunque ne detenga la proprietà il privato o il collettivo quando io ho avuto il pass dato forse anche adesso qualche cosa da dire col mio amico Massacesi è sempre soltanto per il fatto che non si produce ricchezza allora mi risponderà che anche le aziende private non so produceva ricchezza in alcune aziende private e è abbia assolutamente ragione tutte e due qual è la fine allora che non è tollerabile qui ritorno alle Vegetti affermati prima che i mezzi di produzione non producono ricchezza ma la distruggono
E ho finito perché preferisco che le poche cose un concerto solo ma ripeterlo in modo che sia chiaro piuttosto che a fare la somma decurtava saggezza del mondo visto che non sono stati
In pochissimi minuti abbia però detto molte cose sulle quali dobbiamo riflette non solo oggi ma rispetteremo anche poi perde il senso pratico e realistico al quale ci ha richiamato merita veramente attenzione
Anche da posizione di se questo richiamo al senso della realtà credo che sia assai interessante adesso a la parola il professor Mancini e che sarà ancora più vedere se è possibile il Pres
Dette mantelli anche per rispetto per i nostri ascoltatori che hanno diritto di cominciare ad occuparsi delle cose di cui ci si occupa verso la fine dei congressi sia quelli politici che di quelli Singh Calì ed io vorrei solo dire che sono in larga misura d'accordo con le cose che ha detto Prandelli nell'ultimo intervento ancora di più in quelle che ha detto nel primo in cui è esposto diciamo le linee portanti della sua Filosofia ecco forse mi sarei espresso in modo Prodi vero dopo tutto avrei per esempio messo in evidenza che il mercato anche il luogo della diseguaglianza e anche il luogo della persuasione occulta che questi fattori non sono fino in fondo
Dalla formazione di grandi strutture collettive dall'intervento della contrattazione collettiva come dimostra mi sembra la realtà dei fatti ma nella sua esaltazione del mercato dopo esperienze appunto e diciamolo pure del socialismo fin qui realizzato come ama dire il segretario del partito comunista ecco io con son son d'accordo con lui le condivido in larga misura
Penso oltretutto di non aver detto cose poi profondamente diversa dalle sue nel mio intervento perché mercato è conflitto è questo il punto in questo senso è il fatto costitutivo d'una società che conto per le correzioni del caso voglia continuare ad essere liberale e democratica ritengo poiché esso sostanzialmente bada che sia meno liberista di quanto egli afferma sto all'inizio del suo intervento perlomeno lo sia di merito rispetto ai modelli di un liberismo veramente duro come viene avanti nei paesi in cui la destra ha ottenuto successi elettorali negli ultimi tempi il freddo manierismo il Reagan Nismo americano e certamente più liberista di quanto sia il presidente Mandelli non crede ad alcune delle cose che dice ha detto per esempio alla necessità di un reddito minimo Mandelli ha fatto addirittura riferimento l'articolo trentasei della Costituzione
Italiana non credo neppure la sicurezza sociale gli allievi di Friedman a Santiago del Cile non in America perché dice nonostante tutto un movimento sindacale libero e quindi la possibilità d'una posizione ma nel civile stanno smantellando il sistema di sicurezza sociale per ritornare alle assicurazioni private del passato si sono dati dieci anni ho venti adesso non ricordo
Ristrutturare l'intero sistema materia putto crede alla sicurezza sociale c'era detto crede al Salario minimo garantito se non mi sbaglio allo Smith che il compagno Mitterand in Francia a ora promesso di sviluppare anzi se mi è consentito una provocazione ma Mandelli è un uomo spiritoso quindi l'accetterà proprio ieri leggevo l'ultimo numero di metropoli che una rivista dalla quale egli e anche e noi siamo Stellar mentre remoti di un articolo centrale appunto si parlava quella doppia linea su cui uno Stato postali Mesiano poté beh marciare se vuole salvarsi la linea del salario minimo garantito e quella dell'automazione fino a che punto il liberista Mandelli è vicino all'autonomo Piperno
Ecco questa è una domanda
Che di vorrei fare a cui sarei lieto se mi rispondesse
Comunque ma son convinto che non ti sei arrabbiato è vero per quanto riguarda Massaccesi direi una domanda e poi anche non è una provocazione assolutamente proprio una richiesta di approfondimento Massacesi ha detto come dicevo prima delle cose molto interessante in tema di codecisione e a che in tema di legislazione di sostegno mi è sembrato però di cogliere nel suo intervento un motivo abbastanza antico dice Massaccesi se ho capito bene
Io foto perché la legge non basta il contratto che bisogno di vincoli giuridici più intensi di quelli che la contrattazione cita ecco io vorrei chiedere Massacesi se non crede che questa in fondo sia una vecchia questione una vecchia questione che fu caratteristica della cultura cislino ha negli anni ci in quanto a dopotutto sono quelle radici da cui il nostro amico dimostra unico viene ricordate ancora nel mille novecentosessantasei la CISL che allora era rappresentata da forze nuove in Parlamento non era convinta se fosse o Portorose fare una legge sui licenziamenti e infatti si astenne perché dal punto di vista teorico avrebbe preferito che la materia rimanesse regolata dal contratto ora questa presa senza dirette o logica per il contratto nei confronti della legge io dico con tutta franchezza non la condivido ho l'impressione che il problema debba essere posto con un massimo tempismo ha funzionato il contratto funzione il contratto se funziona bene se non funziona cambiamo il titolo di legittimazione delle norme ma la cosa non non credo possa essere guardata in formi appunto teologi passo dopo avere parlato tanto di transizione invitare l'amico Massaccesi a una transizione alla laicità se così posso esprimermi grazie
Prima di dare punto la parola dottor Masè accessi io volevo assicurarlo di una cosa che il nostro desiderio di cominciare dalle partecipazioni statali per avere alcuni strumenti di maggiore partecipazione non è un desiderio cattivo è soltanto la coscienza del fatto che le partecipazioni statali sono una cosa più pubblica e come tale più vicina ai lavoratori per la quale appunto i lavoratori forse sono in grado di dare un apporto maggiore d'altra parte per il dottor Massacesi io sono in parte d'accordo con il dottor Mandelli non ritengo che le partecipazioni statali siano teoricamente necessarie sottolineo però il teorica ma beh ritengo però che le partecipazioni statali siano state in Italia storicamente necessario lo sono state
Perché hanno e devono assolvere ha una funzione sociale economicamente sociale di grande rilievo e di grande interesse i lavoratori sono molto meno estranei a questa funzione di carattere sociale che non altri ad altri aspetti delle attività economiche del Paese detto questo poi che ha avuto anche altre interessanti sollecitazione do la parola al dottor Massaccesi ma alcune battute qualche annotazione
Le battute son queste tanto per cominciare so che sul piano sindacale fra di noi non c'è stato mai accordo sui premi di presenza però credo che un premio di presenza pagato a coloro i quali conti non essere presente a questo congresso potrebbe trovarsi d'accordo tanto più che lo pagherebbe la quella
Non è il padrone villa seconda
Ecco che è che mi sono chiesto durante questo dibattito come mi chiedo spesso che cosa farete Martelli strada adesso Massacesi sul quale scaricare alcune punte polemiche Nerone
E Laterza non volevo fare la mamma l'hanno proprio strappata io poi dava la risposta professor Mancini sul contenuto ma siccome appare ATO di Radetzky io devo dire che a Firenze i treni attrezzi del mestiere sul diritto del lavoro me li ha dati proprio professor Mancini
Detto questo vediamo alle annotazione di contenuto io vorrei anzitutto chiarire il significato credo che sia stato colto nel suo verso giusto ma vorrei precisare ulteriormente per io primo intervento volevo dire se queste no non è cambiamento rispetto alla democrazia industriale ci siamo già quindi il mio intervento non era un un no al cambiamento ma era semplicemente ecco che cosa succede visto da un'esperienza vissuta dall'interno quando Hicham rammento va ulteriormente avanti quindi se io ho detto occorre un certo tipo curdi corto ora non dicevo quindi non si può fare il cambiamento anzi io credo che nel cambiamento durante il cambiamento cambia questa cultura ma allora cambia anche il ruolo del sindacato e questo l'ho detto Craveri quindi non occorre più che io lo ripeta invoglia in altre parole il mio intervento non era un intervento di opposizione ma era un contributo informativo se si vuole prima parte dei contratti a a il tipo di strada che la UIL si appresta a a a percorrere sono d'accordo con Mancini che la società di oggi è una società politicamente più ricca non so se economicamente più ricca perché dovendo far riferimento statistiche non ci si troverebbe mai d'accordo anche se poi lo fa con riferimento alle statistiche
è una società quella della degli anni cinquanta che si è spaccata come ha detto Mancini quello che io temo e che rischia di spaccarsi troppo occorrono delle forze di riaggregazione sono convinto che la partecipazione sia una forza di riaggregazione quindi io implicitamente davo atto se non l'ho detto abbastanza chiaramente lo dico ora esplicitamente che la UIL con questo congresso con questa impostazione a al fatto uno sforzo e lo dico senza ironia ma lo dico con sincerità perché è il significato del mio primo intervento che ribadisco in questo secondo purtroppo non sono stato preparato alla capacità di Mancini digitare poetiche intimi limitano soltanto citare un detto popolare
I creditori sono culturalmente meno elevati volevo soltanto dire che fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare c'è un mare di difficoltà ecco quello che io volevo sottolineare sottolineo che il passaggio ulteriori stati di di temo economica implica attraversare un mare di difficoltà
Naturalmente quando noi parliamo di partecipazione se diamo un tipo di consenso alla alla all'idea dalla partecipazione non è perché ci illudiamo che questo eviti il conflitto non ci spaventa più il conflitto ci abbiamo fatto il callo se così si può dire però ci spaventa ancora ci preoccupa e conflitto come fatto rituale o il conflitto senza regole del gioco io continuo ad insistere
Inutilmente ma tante cose sono state dette inutilmente per dieci anni sono diventate vere al decimo anno continuo di ieri inutilmente che si si fanno regole del gioco per il conflitto e per lo sciopero nei nei servizi bisogna pensare a un certo momento a fare regole il gioco anche nell'ambito del settore industriale perché a un certo punto rischia di apparire quasi ipocrita il fatto che siccome danno nel settore lo sciopero nei servizi lo sente direttamente l'utente
Sogna regolarlo mentre siccome nelle industrie danno all'utente il consumatore lo sente solo indirettamente si può regolarlo più tardi ecco è un problema che io pongo continuamente alla riflessione di chi si interessa di cose sindacali
Craveri a posto dei problemi di come dire che in tutti gli interventi che sono stati c'è stato una considerazione dei fatti salariali non limitati al puro salario oppure cose salariali lo ha detto o in qualche modo Mancini in qualche modo mantelli in un modo particolarmente puntuale Craveri riferendo sia a un fatto a alla intervista recente di Andreatta ecco io credo che governa sottolineare questo fatto a un certo momento Confindustria Inter si inverte preso l'iniziativa di un seminario sul costo del lavoro questo seminario è stato preso come un motivo di scontro sostanzialmente qual era la tesi sottostante a questo seminario era non facciamo il bis corso su un solo elemento del salario o per noi su un solo elemento di costo del lavoro facciamo un discorso globale sul costo del del lavoro per noi sul salario per i lavoratori perché in una visione né di globalità forse si possono provare bilanciamenti equilibri che non si potrebbero trovare se si esaminasse un solo aspetto di questo di questo tema questo vale per i sostenitori del toccare la scala mobile questo vale per i sostenitori del ritoccare la soltanto l'indennità di liquidazione ecco a me sembra che sia importante questa globalità una globalità che poi ampliata va fenomeni che non attengono solo tanto al Salario Andreatta ha parlato di aspetti patrimoniali io voglio citarvi soltanto una riflessione che mi è accaduto di fare ho letto una statistica io vi cito la statistica che ho letto non ne prendo la responsabilità che mediamente una famiglia italiana a disponibilità liquide risparmi che vanno dai dieci ai venti milioni mediamente a questo punto si può fare il discorso del pollo diviso in due eccetera eccetera però se si prendono i dati globali quest'lo è tra parentesi non è vero che il risparmio su prodotti risparmio bancario sia prevalentemente risparmio di aziende ma è prevalentemente risparmio delle famiglie bene prendiamo di queste due cifre dieci venti milioni la più bassa
Dieci milioni supponiamo perché mediamente questo è questi dieci milioni vengono investiti a un tasso medio intorno al dieci per cento al al tasso di inflazione attuale quei dieci milioni perdono il dieci per cento all'anno la differenza fra tasso d'interesse il tasso d'inflazione pari a circa un milione bene la perdita di potere d'acquisto di quel risparmio è pari a trecentocinquanta punti di contingenza ecco io credo che sia giunto il momento e in cui no non è per ragioni puramente dialettiche di di di di atti a astuzia negoziale eccetera eccetera si debba prendere ciascuno un punto della del salario e forse non solo del salario ma si debba prendere in considerazione
La globalità del fenomeno questo è il significato della del seminario della Confindustria interessi questo è il significato noi speriamo di negoziati che un giorno si apriranno non su singoli istituti ma sulla globalità
No a me perde frodare niente agli altri ma per evitare che attraverso delle considerazioni troppo settoriali si finiscano per ulteriormente a alterare gli equilibri salariali ed economici piuttosto che invece riequilibrare il io do atto alla UIL molto sinceramente non per clausola di stile che dalla dalle indicazioni che vengono da questo congresso ha preso una strada difficile difficile intatto il momento difficile dato in come il il tipo di strada avevo detto tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare aggiungo c'è un mare tempestoso un mare a forza sette e la UIL si è messo a a remare in questo mare bene posso solo farvi molti auguri
Nient'affatto formalmente ma sostanzialmente la gratitudine del Congresso tra presidenza del congresso agli invitati a questa tavola rotonda che hanno dato veramente un contributo ai lavori d'a ai nostri lavori al nostro dibattito penso che non sia possibile a questo punto arrivati a questo punto dilungarci in osservazioni però io credo che alcuni alcune conclusioni brevissime le possiamo trarre il nostro disegno per una società realmente più democratica a anche per gli aspetti delle decisioni economiche è un disegno che appare perseguibile sul quale cioè c'è consenso da molte parti necessaria mutare i rapporti rapporti fra sindacati e impresa rapporti fra lavoratori è stato renderli più caro più chiari precisare gli obiettivi gli strumenti della partecipazione e della codici della codecisione e necessario trasferire questi nostri principi nell'azione sindacale assumere coerenza e responsabilità e avete archiviato scienza dei problemi e probabilmente abbiamo imboccato una strada giusta è una strada che darà dei risultati proficui insieme io voglio dire una cosa iniziando ho parlato della della opposizione che viene da più parti a questo nostro disegno ho parlato appunto della criminoso atto delle Brigate Rosse nei confronti del dirigente dell'Alfa Romeo Santucci noi esprimiamo solidarietà in questa sede per in questa sede ci accorgiamo dell'importanza di questi atti il pallone di queste cose ce ne accorgiamo con l'esatta percezione è una solidarietà che formalizzeremo non in coda ad una riunione la formalità faremo domani con un ordine
Teniamo in quest'
Cioè ringraziando ancora i nostri ospiti io ho il dovere di farvi brevissime comunicazioni intanto domani qui una all'ingresso un'autoemoteca della croce rossa che sta cercando di sensibilizzare maggiormente maggiormente l'attenzione sul problema della mancanza di sangue nel nostro Paese la Croce Rossa ha avviato la costituzione di gruppi aziendali i donatori di sangue noi vorremmo poter contribuire a questa iniziativa e vorremmo aprire appunto una campagna in questo senso domani mattina tutti coloro che vorranno fare una donazione di sangue lo potranno fare noi li preghiamo di arrivare qui digiuni o al massimo avendo preso soltanto un cappello infine è questo l'aspetto più lieto voi vi ricordo la manifestazione che ci sarà a piazza Navona e ricordo ai delegati alloggiano ad Ostia e al termine della manifestazione troveranno gli autobus dell'Atac che poi li porteranno ad Ostia invece i delegati che alloggiano alle allergico per avranno a disposizione gli How dopo se adesso alle nove nove e mezzo che li porteranno a piazza Navona e alla fine della manifestazione questi stessi autobus è a ritorneranno allergico per grazie e arrivederci a domani mattina alle nove
Per la
Invece
Per
Molti o no
Quindi l'asse
Amo facce
Faccia
Però
Cioè
Comunque sì
Però
Torniamo
Intanto
Fuori
Grazie
Spiega
Rispetto
Costa
Quindi
Con
Questa
Grazie
Chi è
Io
Questo
Però
Beh
Siccome
I capi
Andiamo
Lei ora
No
Dei rapporti
Ma
Qualche
Quale i
L'aiuto
Dico
E allora sempre
Allora che va
Io
Ospiti Lopez
Tutti
Ora
La lista
Dunque
Fisco
Ringrazio
Contro
Penso che
Ma
Ora
Insomma purtroppo
No
Orchestra
Quello infatti
Dimostra che certamente il terreni
Tu
Mi
Questo
Tenuto
Ancora
A recuperato perseguita grazie
L'attacco
No
Credo che
Occorre superare
E allora la maggior Roberto
Cerca di
In
Per
Anche violento
Tutto
Lei grazie
Sì
Da
Resistenza intanto e
Tra
Beh
Senza
Giuseppe quello
Mentre
No
L'ultimo
Stasera
Così
Ecco
E le
Sì
Ringrazio
Va bene grazie
Due
Nota
Ah no
Io
Sì alle
Antonio
Tuttavia
L'Italia
Una rete
Con
Io
Giocatori come
Ma
Ma gli atti
Va beh una scuola
Ringrazio
Non solo sa
Essa
Oggi dopo sì
I
Risponde
Di
Per
Ma se
Mi per
Grazie
Su
Poi
Qui
Questo
Sì
Però ci
Trent'
Interventi
Le
Il rischio
Grazie di
Ecco
Braccia
Uno
Perché se Massimo
In
A gran
Può
Prodi
Dunque anzi date
Va bene grazie
Io
L'altro
Adelaide
Pur
Abbiamo
Insomma
Rispetto al via
Giù ma
Lo ha una consistenza
Il mio parecchie
Professor
Di
La complessità
Abbiamo organizzato
Cioè organizzate
Di
Troppo tentare una
Manca
Per cui
Volanti
Quindi
Va bene
Ripercorsa no
Tutta
Grazie
Siamo
Visto no sì no come
Acque agitate
Abbiamo
Altra questione la zona
La necessità
Senta porta
In questa zona
Ma io
Alle
In modo da
Per l'Arabia Saudita
Cioè non c'è una
L'altro
San Giovanni
Poi
Prima alcuni neo
Trent'
Attenzione quindi
La nostra
L'ha tradito il seguente
No
Le squadre
Ma al partito
Ora
L'accordo
E per questo dentro c'è una cosa mi perdoni comunque abbia
L'Italia tutti sarebbe necessario perché
Fino alle ore venti
Tutte squadre
Alcune per informa
Dopo no l'altra la banca
Però
La spesa
Ma PTC ma partecipiamo
Quella quindi quella qui qui qui qui qui quindi quanto quindi quindi qui qua qua qui quindi qui qui qui quindi quindi qui qua quanto qui qua quella qui qua qui questo qui qui qua quanto qui quindi qui qui qui quindi qui qui qui qui qui quel qua questo qui quella quanto qui quanto qui questo qui qui quindi qui qui qua qui qualche qua qui qua quindi qui qui qui quindi qui qui qui qui qui qui quanto qui qui qui quindi qui quindi quindi quattro qui quella qui qui quindi quindi qui qui qui qui quest'qui qui qui quindi quest'qui qui qui quello quindi qua qua qua quindi qui qua qui qui quanto qua e quanto qui qui quelle qui qui qui quindi qui questo qui qui qui quest'queste quindi qui quindi qui qui quindi qui qui qui qui qui qui quella quindi questo qua quando qui qui quindi quindi qui quindi qui qui qua qui qui qui quella qui qui qui qui quindi quindi qui qui qua questa qui qui qui qui qui qui qui qui qui