Twitter e Trump. Conversazione con Alberto Mingardi

Radio radicale abbiamo qui con noi per la consueta conversazione settimanale ormai dal professor Alberto Mingardi presidente dell'Istituto Bruno leoni nel judo come sta professore tutto Benito M. A. di Milano numero prodotto per il mercato anche lei
Allora professore Twitter e tra per questo il titolo del primo tema che le sottopongo ora e Trump faccia propagande un uso dei social diciamo così estremamente discutibile pesca abbastanza evidente basti pensare agli altri leader politici diciamo un po'più bravi di lui non usano per il sociale
In quel modo e questo già la dice lunga però dico è il compito di Twitter o di Facebook decidere chi occhi devo non deve avere accanto cedessero alla fine mi scusi un un'autorità giuridica che lo decide è una cosa che non mi convince regredisce
Guardi una situazione ovviamente del tutto inedito non solo perché queste piattaforme per la prima volta rivendicano di fatto un'opzione editoriale cioè scelgono chiedeva il microfono per la bocca chi non ce lo deve a vere ma anche perché l'hanno fatto nel modo più spettacolare possibile insomma togliendo il microfono a un esponente politico che può piacere molto poco ma restava al momento in cui questo è avvenuto
Il presidente degli Stati Uniti ora sulla posizione di Facebook di Twitter
Non solo è in realtà è stato un movimento un po'di tutto il mondo
Hi-tech stracciate ha detto che non consentirà
Al privato cittadino Donald Trump a partire mentale carenti di gennaio di aprire un suo account detta sospese alcuni forum legati
Alla destra americana addirittura ma sono
Ha spento questo social che somiglia Twitter mai frequentato soprattutto da conservatori legando risolutiva mi scusi negandogli l'accesso
Ai suoi ai sui server
Ed è tutto questo è
è stato difeso sulla base del primo emendamento perché perché negli Stati Uniti il primo emendamento garantisce la libertà di parola ma per così dire come libertà negativa cioè lo Stato sono le agenzie pubbliche che non hanno il diritto di chiudere la bocca a nessuno ma nel mondo
Come dire privato nel mondo delle persone ovviamente si hanno inizierà cosa dei contratti disponibilità c'è stato un caso abbastanza divertente paradossale per cui un senatore repubblicano il senatore molto tra un piano qualche settimana fa ha accusato di violare
Dal suo libro territorio per il primo emendamento
Un editore di New York il quale si era rifiutato di pubblicare assunti biografia ovviamente il caso è paradossale ma serve a a spiegare una delle posizioni nella nel dibattito
Ora
Il problema e anche un altro cioè
Queste piattaforme hanno sempre rifiutato di essere viste come degli editori hanno sempre detto noi siamo delle bacheche delle bacheche sulle quali passano diverse persone e attendono per intendersi la la fotocopia dell'articolo di loro gradimento scrivono la cosa che desiderano di noi non esercitiamo nessun'azione di filtro rispetto a quella pubblicazione
E questa è la posizione molto più difficile da difendere dove rimase per anello invece esercitato il potere di un filtro sono molto molto pesante
Nello stesso tempo i critici di queste piattaforme proprio perché nonostante diciamo così sentimenti politici predominante da Silicon Valley fossero da tempo diversi un personaggio come tra costruito con la sua popolarità e il suo consenso
Soprattutto attraverso i social i critici in quelle piattaforme per quell'anno spesso sottolineato come se non fossero capaci di autoregolarsi
E quindi avessero bisogno di qualcuno che lo faceva da per loro invece questa volta hanno dimostrato di poter diciamo così mettere in campo una forma di con la mente proprio insomma io credo che la questione sia veramente politica questo genere di realtà questo genere di ambienti ha deciso e forse anche nell'androne del cambiamento imminente
Alla Casa Bianca era opportuno dare un segnale è opportuno anche dare un segnale diciamo così di autoregolamentazione rispetto ad alcuni messaggi rispetto ad alcune posizioni perché e anche un modo permettersi un po'al riparo dalla minaccia invece di una regolamentazione este qua e dovrebbe essere più forte proprio perché sono arrivati i democratici siano
Secondo lei non sarebbe molto più valido dal punto vista proprio liberale una regolamentazione Esterna sulla base di regole certe di diritto piuttosto come regolamentare autoregolamentazione del c.t. discrezione e dall'altra perché poi non si capisce bene quali siano le regole
Vere a parte la discrezionalità e l'opportunità che non è proprio certezza del diritto che mettono in campo le piattaforme proprio questa forma di autoregolamentazione richiedere al perché ci sia una regolamentazione magari blanda ecco io non voglio dire che ci deve essere una regolamentazione repressiva per carità regolazione repressiva impronta verso il pubblica basata sul diritto
Però io penso che sotto alcuni aspetti questo sì è stato un grande autogol perché insomma la libertà di parola si espone sempre le cose che non ci piace sentire no se una libertà di parola non non ci serve per sentire le persone che vorremmo ascoltare che si esprimono con tutti i crismi della migliore educazione istituzionale che si dicono cosa che riteniamo essere OSCE somma
Ma è un diritto che deve essere garantito anche alle cose sgradevoli questo avviene nei club privati
No ovviamente un club privato può scegliere di
Essere perso alcuni soci o esce circa otto ad altre a me pare per astrattamente diciamo così la soluzione più opportuna ci sono però due argomenti
Il primo che questi sono prevalsi molto grande su cui anche un giurista libertario molto critico il solito rispetto alle posizioni dell'Antitrust come dice sostiene Faso di recente una lunga intervista al Wall Street Journal quale sosteneva e si volesse un approccio common che cioè l'impresa che offre il trasporto ferroviario non puoi dire che un passeggero non sale sul treno perché certe caratteristiche
Oppure altre in questa è la prima e la prima cosa la seconda cosa è che rispetto a un approccio poi sarebbe diciamo così generalmente esattamente il mio per cui la libertà coincide con gli spazi determinati dalla libertà di contratto
Sapevo benissimo che il mondo è andata in una direzione molto diversa per cui questa
Diciamo così anche per per motivi assolutamente comprensibili dal punto di vista del contingenze storiche l'idea che la libertà di contratto includono la libertà di escludere
Nel mondo reale non è tanto praticata insomma
E sono decenni che le corti americane operano per tese segregare sostanzialmente qualsiasi tipo qualsiasi tipo di ambiente
Per cui anche in questo caso la posizione di questi grandi attori appare un po'più debole per cui quale che sia la la risposta giusta ciascuna a prova contro finalmente il club privati prendono decisioni che sono assolutamente discrezionali ma se non altro uno può aprire almeno in teoria un club privato il fianco nello stesso tempo la regolamentazione di un settore terzo Schumacher rustici proponi ripropone molto
Dall'Europa si fa sorprendentemente presto a passare da una regolamentazione Planta
A uno invece più stringente ecco al di là di
Per gli auspici delle posizioni credo che sia soprattutto una grande battaglia politica insomma lei era del dell'information technology come una sorta di nuova frontiera con un far west in cui ciò che conta la tecnologia forse almeno in parte finita perché questi sono imprese molto grandi le imprese molto garanti non possono che avere con la politica
E non sono di per se stesso ovviamente attori del potere al di là si siano ancora il grigio intimi politico non chiarissimo bene ringraziamo tantissimo il professor Alberto Mingardi presidente dell'Istituto Bruno Leoni un saluto alla radio radicale