Sono stati discussi i seguenti argomenti: Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 25 minuti.
10:00
10:00, Roma
18:00, Troina (EN)
8:49 - CAMERA
9:30 - SENATO
8:30 - Senato della Repubblica
8:45 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
14:00 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
giornalista e saggista
Cari amici di Radio radicale benvenuti a stampa e regime la nostra rassegna stampa io sono Alessandro Barbano vi terrò compagnia in questa settimana cruciale per le sorti del governo Conte
Vediamo subito il sommario della giornata di oggi lunedì venticinque gennaio il premier
Verso le dimissioni la via stretta di un conte ferma si fa strada anche l'ipotesi di un governo di salvezza nazionale senza Giuseppe Conte alla guida
Buona fede in aula mercoledì lavora alla bozza della relazione sulla giustizia per smussare gli angoli ma i numeri per l'approvazione non ci sono e poi ancora
I Ristori in un ritardo un milione di italiani senza gli aiuti promessi c'è un allarme per un buco nei conti dell'INPS di sedici miliardi
Parleremo anche dei ritardi del piano vaccinale Roma e Bruxelles pronte alla causa
Contro fai zero per avere le dosi in tempo ma intanto slitta l'immunizzazione degli ottantenni il governo parla di un ritardo di quattro settimane e poi ancora lo scontro sulla zona rossa
Prolungata per errori in Lombardia corno prese di posizione ovviamente conto contrapposte tra il Governo e la Giunta
Leghista di Attilio Fontana
E parleremo ancora del caso navale Navalny il Dipartimento di Stato USA intima la Russia la liberazione del dissidente
Mentre approda a Bruxelles la la vicenda di Giulio Regene l'Italia cerca una sponda nel Consiglio degli esteri questi i temi di della giornata di oggi venticinque gennaio presenti sulle prime pagine dei quotidiani ma vediamo adesso i titoli il Corriere della Sera
Il premier verso le dimissioni e un conte terre ipotesi governo di salvezza nazionale poi c'è un titolo a centro pagina che però è un'apertura i segreti del contratto fai zero
Nessuna penale automatica per ritardi sui vaccini il nodo delle sei dosi per fiala
Questa l'inchiesta di Fiorenza Sarzanini Lorenzo Salvia la Repubblica un milione senza aiuti cassa integrazione in ritardo i lavoratori di duecento mila imprese non hanno ancora ricevuto l'assegno allarme sui conti INPS del presidente della vigilanza buco da sedici miliardi per i sostegni legati al Cofide poi ancora il catenaccio Conte tratta con i centristi verso dimissioni
E il nuovo governo la stampa Conte braccio di ferro sulle dimissioni
L'ipotesi salirà al Colle per evitare il ko sulla giustizia il capo del governo resiste ma potrebbe arrendersi domani
Il giornale
Conte giustiziato gli alleati lo mollano non ha i numeri sulla giustizia ma non si arrende PD in pressing perché si dimetta ultimatum del Movimento cinque Stelle e Salvini lancia Berlusconi
Al Quirinale
Il domani ecco il tesoro all'estero dei Fontana i documenti esclusivi in un'inchiesta del quotidiano diretto da Stefano Feltri
Oltre alle operazioni sospette del presidente della Lombardia
L'autorità antiriciclaggio ha ricostruito una rete di bonifici e polizia e che muove milioni tra Svizzera e Italia il Messaggero ressa di Conte terra compensi Ristori a rischio per la crisi
E poi il
Martino Conte spinto verso il Terre la crisi rischia di far slittare il nuovo decreto Ristori trentadue miliardi per risarcire le chiusure Senato mancano i numeri sulla relazione
Buona fede PD e Movimento cinque Stelle premono per le dimissioni
Abbiamo ancora il fatto quotidiano la mail chiese bugiarda Fontana e novecento mila vaccini buttati via Lombardia doppio disastro menzogne sulla zona rossa e dieci milioni indoor fumo
Poi libero Conte arrendi ti e vattene
Pure Casini e Tabacci che hanno votato la fiducia all'esecutivo chiedono le dimissioni l'avvocato del popolo
Si deve rassegnare non ha numeri né programmi tolga il disturbo e poi c'è un articolo suoi sondaggisti il partito di Giuseppe farebbe vincere il centrodestra questo
Il titolo di Libero
Il la verità resa del Governo sui vaccini così non ce la faremo mai
Finite le feste per la partenza sprint boccia il Sileri mettono già le mani avanti le promesse sparati a Natale sono un miraggio meno di cento mila italiani non ho avuto la seconda dose
Di questo passo non basteranno anni
Il tempo indagati i familiari di Conte inchiesta della Procura di Roma sui bilanci del gruppo Palladino per i mancati versamenti dell'INPS c'è un articolo il direttore Franco Bechis il foglio la scienza che salverà il mondo un articolo dello scienziato Enrico Bucci il due mila venti non è stato solo l'anno della pandemia la biologia molecolare
La sintesi più moderna del pensiero e Boulez evoluzionistico e la Teoria dell'informazione si sono incontrate per darci il vaccino anti covered
E la conferma di una nuova visione delle scienze della vita questo il titolo del
Quotidiano diretto da Claudio Cerasa e poi ancora il quotidiano del sud
Di Roberto Napoletano non hanno vergogna abbiamo una classe politica di governo e opposizione che passerà alla storia per aver creato un altro momento terribile questo il titolo dell'editoriale del direttore
E da ultimo il Sole ventiquattro Ore nell'edizione del lunedì l'Italia dei bonus dei nuovi poveri spinge gli disse uno virgola sei milioni in più
Bene entriamo nel cuore delle notizie e quindi nell'evoluzione di questa crisi politica che sembrava afferma alla al palo e chi invece ieri ha avuto una sua una suo appunto un momento di evoluzione vediamo verso quale direzione
Per il premier
Verso le dimissioni e
Un Conte per strada stretta che però lentamente inizia a convincere la maggioranza anche il Pd che aveva a spada tratta difeso Conte fino fino a ieri vi ricordo l'intervista di Orlando su questo punto
Però le crepe
Nella maggioranza si sono aperte e Conte a inizia a comprendere che probabilmente
La soluzione migliore per lui e quella di arrivare già dimissionario prima della relazione di buona fede
Al Senato sulla giustizia relazione che in una i numeri sufficienti per un'approvazione e che rischia quindi di a ricevere una smentita nell'aula
Le dimissioni poi l'appello dei partiti ai partiti la via di Conte per il governo terre e l'articolo
Di Francesco Verderami A pagina otto sul Corriere della Sera si chiamerebbe governo di salvezza nazionale scrive Verderami ma non sarebbe altro che un conte terra
Basato su una maggioranza allargata a pezzi dell'area moderata del centrodestra
E di cui farebbe parte anche Renzi
E questo il progetto al quale si lavora da alcuni giorni e sul quale si attende per oggi il responso del premier
Che dovrebbe sciogliere la riserva e decidere se salire al Quirinale per formalizzare la crisi prima del voto in Parlamento sulla giustizia
Conte non sembra aver molte alternative
Scrive Verderami al Senato i numeri per buona fede sono così risicati che rischierebbero
Di azzoppare il capo delegazione dei grillini al governo e al tempo stesso di indebolire ulteriormente il Presidente del Consiglio che si ritroverebbe con un sostegno inferiore a quello ottenuto sulla fiducia
Inno preannunciati dai senatori Casini Lonardo e Nencini nei confronti del Guardasigilli oltre a esprimere una linea garantista sono una forma di pressione
Sul premier per indurlo ad accettare il Progetto che passa per l'apertura formale della crisi
L'operazione prevede che Conte dopo le dimissioni rivolga un appello a tutte le forze politiche affinché collaborino a un governo di salvezza nazionale
Dando per scontata la contrarietà di lega Fratelli d'Italia accontenta dovrebbe invece materializzarsi l'appoggio al progetto dei centristi inattesa che anche un pezzo di Forza Italia aderisca
Più o meno allo schema di che Franceschini aveva esposto giorni fa in un'intervista più o meno
E quello che Salvini Meloni e Tajani avevano anticipato Mattarella al Quirinale e cioè che la maggioranza lavora a scardinare i partiti di opposizione
La faglia nel centrodestra scrive ancora Verderami sul Corriere della Sera attraverserà ebbe il partito di Berlusconi tenuto sotto osservazione dei suoi alleati
Ai quali non è sfuggito l'atteggiamento del Cavaliere che l'altro ieri ha proposto un governo di unità nazionale e al contempo le elezioni anticipate un'ambiguità
A cui va aggiunta una battuta sul premier che il leader forzista ha confidato a Casini
Conte non sarà granché ha detto Berlusconi
Ma si sta mostrando abile sia chiaro l'ex premier non aderirebbe mai all'appello rompendo l'unità della coalizione masse i diversamente berlusconiani del suo partito lo facessero
Emergerebbe il nuovo quadro politico
Il passaggio del conte due
Al conte tre scrive
Verderami avverrebbe sotto la garanzia di una rete di protezione una sorta di crisi pilotata
Che inizierebbe con le dimissioni del premier passerebbe per la richiesta al capo dello Stato di un reincarico per formare un nuovo governo sulla base dell'appello
E si concluderebbe con il voto di fiducia in Parlamento così verrebbe sancito un compromesso dal sapore democristiano che imporrebbe
Quasi a tutti un sacrificio
Conte resterebbe a Palazzo Chigi
Ma il suo ruolo sarebbe ridimensionato scrive Verderami
E inattesa del fatidico semestre bianco dovrebbe intanto cambiare gli equilibri della squadra alla quale si era affezionato
Renzi rientrerebbe in maggioranza ma senza avere più la golden share della coalizione certo perché c'è anche Forza Italia
Una parte di Forza Italia in questo in questo progetto
E quel pezzo di Pd proveniente dai DS che voleva regolare i conti con Italia viva otterrebbe l'affidamento per la proporzionale ma subirebbe ritorno dell'odiato ex segretario il rottamatore
E tutti insieme vecchie nuovi alleati di Governo dice ancora Verderami potrebbero cercare poi un'intesa sul futuro inquilino del Quirinale
Resterebbero i grillini ed è proprio nel partito di maggioranza dice Verderami e rimasto ai margini del gioco che si registrano forti tensioni ieri Di Maio abilmente inchiodato il capo del governo le sue parole ricordando che il premier aveva escluso un rientro di Renzi in coalizione
Poi ha sbarrato la strada al conte tre perché se non ci sono adesso i voti per il conte due non ci saranno neanche dopo
Infine gli ha dato quarantotto ore traduzione
Dato che a Palazzo Chigi hanno accentrato le trattative adesso la sbrighi non loro la situazione poi vedremo quali la lettura di questa presa di posizione così ultimativa di Di Maio
Così il progetto di salvezza nazionale dice Verderami rischia di complicarsi e rivelarsi una per Ventola senza coperchio c'è un motivo infatti se il premier non ha ancora sciolto la riserva
Se nonostante le rassicurazioni di ieri ha chiesto un'altra giornata di riflessione
Sarà pure un reo un neofita della politica ma per quanto il percorso appaia blindato sebbene gli autori del disegno lo abilitavano ad Acqui assicurato
Il passaggio della crisi lo lascerebbe comunque senza scudo per un breve tratto
Che per quanto breve potrebbe esservi fatale
I centristi Renzi il PD Di Maio non è che Conte abbia molte altre vie ma vai a fidarti questo il retroscena di Francesco Verderami che interpreta un po'quelli che sono le ansie del premier
Che il de il dubbio di Giuseppe Conte di procedere verso questa soluzione ce lo racconta questo stato d'animo controverso il il retroscenisti da del Corriere della Sera Marco Galluzzo in un articolo a pagina nove
E dice se il Giuseppe Conte dovesse decidere con il cuore andrebbe per la seconda volta in una settimana nell'aula del Senato e continuerebbe a cercare quella fiducia che al momento non ha più
C'è il rischio di un'omerica bella morte pazienza avverrebbe tutto alla luce del sole e solo dopo salirebbe al Colle per dare le dimissioni troppo facile troppo drammatico e e forse perfino troppo folle
I suoi due primi alleati Pd e Cinquestelle gli hanno risposto di sì a tutti e tre gli interrogativi cioè la tentazione scrivi Galluzzo
Di Conte di sfidare nuovamente Renzi e nell'aula sulla relazione buona fede e forse anche di precostituirsi un alibi per andare alle elezioni potessi che gli consentirebbe di essere presente con una sua lista
Lista che probabilmente preoccupa anche gli alleati e questo è l'atteggiamento di Conte accettare il Conte Terzi oppure creare una rottura
Cercando il voto ma sapendo che il voto non è una condizione certa perché potrebbero anche determinarsi equilibri diversi che
Lo escludano dal futuro
Del governo
E questi sono i dubbi che animano Giuseppe Conte se invece dovesse decidere scrive
Marco Galluzzo
Mettendo da parte la voglia di provarci comunque a dispetto anche dei numeri che attualmente non sono favorevoli
Il premier a questo punto accetterebbe come sembra stia avvenendo i consigli che gli arrivano dalla sua maggioranza sia il Pd che i Cinquestelle
Non vogliono saperne di una seconda conta in Senato che può essere catastrofica e gliel'hanno spiegato e rispiegato a questo punto il premier ha iniziato a prendere in considerazione la parola dimissioni
Prima della relazione sulla giustizia del ministro Bonafede
Che non ha voglia di fare il capro espiatorio in modo da svuotarla dal contenuto politico ma il dato non è il dado non è ancora tratto a chi ci parla il capo del governo esprime interrogativi che non hanno risposta
Paura e che nessuno è in grado di fin fugare e se vado al Colle da papa ed esco cardinale
Si chiede Conte gli dicono che non succederà che dopo di lui c'è solo un Conte Terzi ma l'avvocato pugliese continua a coltivare il mille dubbi una serie di telefonate ci racconta ancora
Marco Galluzzo sul Corriere della Sera
Ieri sera con i capi delegazione dei partiti di maggioranza cristallizzato a questa situazione lasciando ancora aperto il bivio tra la tentazione di resistere
E l'accettazione faticosa di un percorso istituzionale che Sergio Mattarella gli ha chiesto il più rapido possibile
Conte almeno di due giorni per sciogliere gli ultimi dubbi
Questo lo stato d'animo del premier alla vigilia del dibattito in Senato sulla relazione della giustizia presentata dal ministro buona fede
Vediamo la stampa perché anche la stampa da lo stesso quadro
C'è un articolo pagina due
Di Amedeo la Mattina
E che racconta anche anche la posizione molto netta pressa da Luigi Di Maio sull'evoluzione della crisi sentiamo o buona fede o morte i Cinquestelle scrive la mattina
Non fanno quadrato solo attorno al premier asserragliato a Palazzo Chigi mentre anche il Pd Lista consigliando di dimettersi per puntare tutto su un conto è terzo e magari riprovarci con Renzi
Dovrebbero dimettersi prima che il Guardasigilli si presenti in Senato per la relazione annuale sulla giustizia se si dimettesse non ci sarebbe più un vuoto che si preannuncia disastroso
Su buona fede e la prescrizione lunga si concentra tutto l'astio dei garantisti di destra e di centro
Ma i Cinque Stelle ne fanno una questione di vita o di morte al punto che Luigi Di Maio considera il voto di mercoledì o giovedì al Senato
Come un altro voto di fiducia da cui dipende la sopravvivenza di tutto l'esecutivo il rischio di perdere i soldi del Recovery Fund e il ricorso contro le case farmaceutiche per il ritardo dei vaccini
Menzogne colossali le definisce Giorgia Meloni ma Di Maio avvertì naviganti con una pistola che sembra scarica
Qualcuno pensa che in aula Bonafede fa la sua relazione poi come va va dice il ministro degli Esteri a mezz'ora in più su Rai tre ma non è così
E inutile raccontarci la favoletta che solo la relazione sulla giustizia il voto su buona fede
è un voto sul governo Di Maio alza al massimo l'asticella avverte che se Conte buona fede non si salvano si finirà dritti dritti al voto per cui se c'è qualche volenteroso chi prima chiamava trasformista e voltagabbana
Si faccia avanti
Dobbiamo trovare una soluzione entro quarantotto ore
Se delle forze politiche si vogliono avvicinare ben venga altrimenti si scivola verso il voto
Per il Pd scrive ancora Amedeo la Mattina le dichiarazioni di Di Maio non aiutano a risolvere il problema
Soprattutto quando il ministro degli Esteri assicura che il Movimento cinque Stelle un monolite non sarà donatori di sangue sulla prescrizione
Su questo atteggiamento molto rigido duro del
Leader pentastellato si esercita anche il giornale con una lettura un po'eccentrica che però e giusto riferire
è un'ipotesi
Diciamo dietro logica quella di Vittorio Macioce però però in questi questi tempi tutto è possibile
La l'articolo e a pagina sei e intitolato le trame di Gigino Di Maio evoca le urne per sostituire Giuseppe cioè lo la rigidità del leader pentastellato sarebbe collegata a sue ambizioni personali con le coppe sulle quali avrebbe addirittura una occulta intesa o convergenza di interessi con Renzi leggiamo che scrive il premier a quarantotto ore di tempo per trovare una soluzione oppure si va al voto scrive Macioce
Quella delle elezioni all'il sapore di una minaccia ma neppure Gigino ci tiene che si avveri la teme come tutti quelli che stanno nella maggioranza allora perché evocare le urne per far capire a chi la scongiura
Perché ci vede la fine di una carriera che la strada più sicura per evitarle e sbarazzarsi senza troppi rimpianti proprio di Conte
Non a caso esclude nettamente il conte terra
Se i numeri non ci sono ora non ci saranno nemmeno per un nuovo governo guidato da Luigi il concetto è che se la maggioranza bassotto sulla relazione del ministro della giustizia serve un altro campione
E insomma importante non cadere sulle parole di buona fede appunto
Il ministro già di suo non sta immaginando un discorso conciliante il tema della prescrizione per esempio urticante non solo per il Pd o i renziani ma anche per buona parte dei volenterosi
Se si vuole dare mano una mano al governo sarebbe opportuno lasciarlo fuori o sfumare urlo
State sereni ci pensa Di Maio la prescrizione e una bandiera storica di Cinquestelle
Non si può ammainare il voto su buona fede e un voto del gol sul governo dice Di Maio ergo se volete salvare Conte dovete digerire la prescrizione
Cioè spiega Macioce l'obiettivo di Di Maio e di fatto creare le condizioni
Per una
Prosecuzioni impossibile di Conte a Palazzo Chigi ma non per andare al voto anzi le ma minaccia del voto evocata per far sì che
Oltre Conte ci sia lo spazio per un accordo diverso che qui poi ovviamente
E il ognuno può relazionare quello che vuole che lascerebbe la strada proprio all'Hui a verso Palazzo Chigi non è che Di Maio non ci abbia pensato scrive lo stesso Matteo a Renzi a inizio gennaio gli aveva proposto un patto tu vai a Palazzo Chigi
E magari io prendo il tuo posto alla Farnesina Luigino allora non si è fidato e poi bisogna convincere quelli del PD e adesso adesso c'è in ballo il futuro dell'Italia eppure un Di Maio
Può servire le ambizioni di Gigino sono infinite è una lettura ripeto ve l'avevo detto molto molto ipotetica e cioè sicuramente un un illazione in quello che che dice Macioce ma
La politica ci ha abituato a evidentemente assoluzioni impreviste e quindi anche questa va tenuto in considerazione è giusto gli operai riferisca
Mentre più
Più consistente e più
Probante è un consenso sotterraneo che si fa strada sulla crisi di governo attorno all'ipotesi
Di un governo di salvezza nazionale un governo che registra una convergenza più ampia e che abbia un profilo istituzionale ovviamente senza al contempo tesi che è stata caldeggiata
Ieri sul messaggero dall'ex premier e presidente della Commissione europea Romano Prodi trovando oggi come riferisce lo stesso messaggero una crescente mole di consensi da parte delle forze della maggioranza c'è un articolo sul Messaggero che ce ne parla la firma di Mario Aiello
Vediamo che cosa ci dice a pagina tre
Piace Renzi la road mappa del profumo parlava di Prodi naturalmente Mario Ajello un progetto di poche riforme capaci di far convergere i partiti su queste anche pezzi di centro destra
E anche nel Pd da Bonaccini allegoria tutti quelli che credono in un conterrà allargato il più possibile
Anche i fino al punto di dover sacrificare Conte in queste ore si sta parlando così
Anche per Ferdinando Casini scrive Ajello
Dice che il lodo Prodi lo sostiene ante litteram vede spiragli se Conte viene in Aula al Senato e viene bocciato è chiaro che non c'è un contente dice Casini
Prodi vuole coinvolgere un po'tutti
Lei presidente Berlusconi ci starebbe e Luís io ci sto ma non comunque un po'tutti Forza Italia non si muove senza del resto del centrodestra
Se si fa un'unità nazionale con tutti ma proprio tutti dentro dice Berlusconi sono il primo deriva la cosa si investe se invece si cerca di tentare il nostro partito per staccarlo da Meloni e Salvini
Non solo l'operazione impossibile ma io per primo farò di tutto per evitarla
Anche il Movimento cinque Stelle scrive ancora Aiello si sta sbarcando da Conte perché teme lo scivolamento verso le elezioni e sarebbe prontissimo lo dicono in of ha una maggioranza Ursula come quella che già esiste in Europa anche con il loro contributo e del resto dicono ai piani alti del movimento noi di Prodi ci siamo sempre fidati quindi vedete che c'è una convergenza con quella diciamo con la lettura perché si dà della forzatura di di di Luigi Di Maio e questa ipotesi di un'evoluzione della crisi verso un governo che non abbia
A Palazzo Chigi
Evidentemente Conte forse che non abbia certamente neanche Luigi Di Maio che un'ipotesi molto improbabile ma che poi abbia una figura istituzionale diversa che raccolga il testimone dell'avvocato questa e l'ipotesi c'è ovviamente
Una serie ancora di corteggiamenti nell'area centrista che coinvolgono quelle figure disponibili a dare un consenso anche se come ha decretato l'indagine esplorativa di Bruno Tabacci ci nei giorni scorsi non esistono i numeri per raggiungere una maggioranza sufficiente a garantire a Conte una navigazione non Perilli ossa c'è Paola Binetti intervistata
Da Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera che dice bisogna finire la legislatura e Conte era e resta il punto di equilibrio per guidare un esecutivo
Perché è l'unico che può teneri Cinquestelle questa la lettura della Binetti
Li ha visti no se li toglie Conte esplodono nel Conte per voi centristi ci sareste con i responsabili richiede Roncone che si ma Conte deve pensare a una roba che ci dia dignità
Noi rappresentiamo un pezzo d'Italia silenziosa ma con valori etici e morali precisi per capirci lei non ci va nel mucchio con un nome come Maria Rosaria Rossi l'ex badante di zio Silvio senta la Rossi per me dice la Binetti fino a un minuto prima che votasse con il governo era una fedelissima di Berlusconi
Temo che Conte ai suoi consiglieri e i suoi consiglieri sia sfuggito
Un concetto basilare i voti
Vanno contati ma anche pesati
Ultima domanda di poter ipotesi governissimo lascerei stare l'ipotesi di Draghi premier dice la Binetti non avrebbe la necessaria esperienza parlamentare per agire in questa giungla e poi credo che pensi al Quirinale
Così la Binetti
Quindi come vedete sul campo ci sono
Due ipotesi intanto la crisi evolve verso le dimissioni del premier e la circostanza che il premier Possa ripresentarsi con un governo Terni cui facciano parte anche Italia viva e si dice anche una costola di Forza Italia non direttamente non direttamente evidentemente autorizzata dal Cavaliere ma una costola pronta a staccarsi adesso vedremo però c'è un punto
Questo questa riconnessione della frattura con Renzi e su quali contenuti avviene perché io voglio ricordarvi cari ascoltatori che uno dei motivi e delle pregiudiziali che Renzi apposto
Sull'uscita dal governo e
Era la la era la l'adozione del messe cioè l'impiego l'utilizzo dei fondi di trentasei miliardi che il governo Conte non vuole
Chiedere all'Europa perché i Cinquestelle sono apertamente contrari ve lo ricordate ora nel momento in cui Renzi torna nella maggioranza torna come un figliol prodigo
Direi di no torna sulla base di un accordo e quest'accordo e se non cambiano le condizioni che determinarono l'uscita come può avvenire
Allora ci interessa capire questo perché perché probabilmente non si sta valutando sufficientemente
E e quanto problematiche stretta sia la strategia di un conte tener perché Renzi si sieda al tavolo ma pensi non può accettare semplicemente il s'invito a rifar parte della maggioranza se non cambiano le condizioni che lui ha posto come pregiudiziali per le quali uscito dal governo
Il sentore di questa sottovalutazione sia leggendo le interviste ai renziani che sono molto importanti
Ancorché si espongono personaggi di secondo piano in qualche modo però che rappresentano la volontà della
Del loro leader
Scalfarotto in particolare sulla Repubblica acida un'idea di quello che sta accadendo c'è un'intervista che leggiamo a pagina quattro sentite che dice Scalfarotto
Noi guardiamo i contenuti
Ma non è un mistero per nessuno che la visione della giustizia di buona fede la nostra sono distanti e va bene anche con quella del premier Conte
Che ha detto in passato di essere equidistante tra garantismo e giustizialismo per noi garantismo chi pietra angolare della civiltà giuridica è scritta nella Costituzione
Quindi più notti un'astensione alla relazione buona fede gli chiede Giovanna Casadio e Scalfarotto risponde decide evidentemente il gruppo parlamentare il mio voto sarà per il nuovo poi
Alla domanda tornerei Este con i giallorossi
E Scalfarotto risponde non per un Reprise ma con una squadra più forte e con risposte precise i temi che abbiamo posto
Capite
E i temi che abbiamo posto e quali sono i temi che abbiamo posto sono appunto i temi del Recovery Fund
Chi è stato in parte accolto nelle modifiche proposte da Renzi i temi della cyber sicurezza dove come ricordo
Il gruppo d'Italia viva Renzi chiedeva che non fosse affidata direttamente al premier e anche qui il premier ha accettato di affidare questa responsabilità a un ambasciatore di sua fiducia che Benassi su cui c'è una convergenza di stima
E di apprezzamento e quindi cosa resta il terzo punto della questione che era il punto
Forte pregiudiziale su cui Renzi ha aperto la crisi cioè il messe dimesse nessuno parla però si dice che l'intesa deve avvenire sui contenuti e quando il Messi torna sul tavolo
E se Conte accetta le pregiudiziali di Renzi deve porsi un problema di quelle che può essere la reazione di Cinquestelle quindi vedete quanto stretta e la via di un conte tener per intanto per intanto però che succede per intanto buona fede sta limando la sua relazione sulla giustizia che farà mercoledì Hōjō vedi ma e più probabilmente mercoledì al Senato
E quali sono i contenuti su cui si esercita il ministro della giustizia ce ne parla il Corriere della Sera a pagina dieci
Eccolo qui
Buona fede in aula tenterà il dialogo ma semi bocciati di corno ai fondi uguale
La sostanza di ciò che dirà il ministro scrive Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera
Con toni dialoganti
Non ultimativi né di rottura anche perché non è nel suo carattere e questa i provvedimenti già in campo che il Parlamento è chiamato ad approvare solo la risposta all'Unione Europea chi chiede novità e cambi di passo nel settore della giustizia
Si tratta di nuove regole del processo civile e penale con annesse modifiche all'ordinamento e a organi come il Consiglio superiore della magistratura
Bloccare queste riforme per ostilità verso il Guardasigilli o un provvedimento totem come l'abolizione della prescrizione dopo la prima sentenza significa rischiare di bloccare i fondi per la ripresa cioè perdere un'occasione storica questo è il crinale su cui viaggia buona fede
E come se buona fede rispondesse alla sfida sul suo nome e i suoi progetti di spedendo la palla nel campo di chi l'ha lanciata Matteo Renzi ma non solo
Se bocciate me bocciata i finanziamenti europei non a caso insisteva sul fatto che i settecentocinquanta milioni inizialmente previsti sono quadruplicati fino a diventare quasi tre miliardi
E saranno investiti in tecnologia e innovazione e al recupero dell'arretrato processuale no venti mila assunzioni in tutti i settori eccetera eccetera
Nel settore penale il campo più spinoso scrive Bianconi buona fede ribadisce che i provvedimenti approdati al consiglio dei ministri e poi alla Camera hanno introdotto tempi predeterminati nelle varie fasi del procedimento dalle indagini preliminari fino all'ultimo grado e per i magistrati che non li rispettano sono ipotizzate sanzioni disciplinare ostacoli alla professione della carriera che dovrebbero costituire un incentivo a raggiungere certi risultati o un deterrente contro le lentezze su questo aspetto ci ricorda Bianconi i magistrati l'associazione dei magistrati
Non sono contenti perché ogni soluzione punitiva e non li soddisfa soprattutto ogni soluzione valutativa in una categoria che come sappiamo non accetta valutazioni se non quelle che si dà
Da sola infatti il procedimento di valutazione dei magistrati e un'autovalutazione che
Come vi ho ricordato in qualche altra circostanza approda nel novantanove virgola trenta
Per cento dei casi a un giudizio positivo per cui immaginare di essere sottoposti a un giudizio perché il ritardo o lo slittamento di un processo incide sulla carriera non trova contenti i magistrati
Il cosiddetto fronte garantista meno che mai non gradisce l'appoggio la Paola Porcio di buona fede alla questione giustizia e continua a chiedere una retromarcia
Sull'abolizione della prescrizione che sarebbe lo stop però ricordata alla prescrizione dopo il giudizio di primo grado che è stata
Varato dal conte uno e poi di di fatto accettata anche dal conte due e in vigore dal primo gennaio del due mila venti no
E emendamenti per tornare alle regole precedenti che
Sono già pronti ma Luigi Di Maio qui ci ricorda
Il nostro Giovanni Bianconi ha messo il veto ha detto per i grillini l'abolizione della prescrizione e una questione sociale indietro non si torna quindi vedete quanto stretta e la strada di Conte
Sediamoci al tardi mettiti
Fai un governo di salvezza nazionale richiama
Le forze della rottura all'interno della tua coalizione ma poi i nodi sono questi
La prescrizione è un nodo insormontabile perché per i grillini una pregiudiziale per Renzi una pregiudiziale
Il messa è un nodo insormontabile perché per i grillini una pregiudiziale per Renzi una pregiudiziale per questo Conte ovviamente e molto scettico e fiuta la trappola e e teme che dopo essersi dimesso
Si valuti l'opportunità di procedere con un inquilino diverso a Palazzo Chigi questo è il punto su cui sì discutere
Vi segnalo anche che su questo tema
C'è un anche un'iniziativa che porta ulteriore
Rischio per la tenuta della maggioranza e viene da azione il partito di Carlo Calenda e dalla deputato del senatore
Costa che e approdato nelle file di azione e che ed è pronto a presentare un emendamento per recepire le indicazioni sulla presunzione di innocenza e portarlo in parlamento in sede di approvazione della relazione sulla giustizia di buona fede lo scrive Luca Fazzo a pagina due sul giornale un siluro sotto la linea di galleggiamento della maggioranza giallorosso
Un attacco su cui grazie anche all'usbergo del voto segreto far convergere il dissenso strisciante sul tema cruciale
Della giustizia sì vi chiedo scusa posta il deputato non senatore quindi la alla la la presentazione dell'emendamento avverrà alla Camera
Mentre il governo si prepara ad affrontare la sfida in campo aperto con il voto a scrutinio palese che Camera e Senato dovranno esprimere il giovedì sulla relazione del Guardasigilli
Alfonso Bonafede sul tavolo della presidenza di Montecitorio approda oggi un emendamento che rischia di portare alla luce la crisi di fatto del fronte che sostiene l'esecutivo di Giuseppe Conte
Ad allarmare il siluro è un esperto navigatore del settore Enrico Costa deputato irrequieto oggi in forza d'azione il gruppo di Carlo Calenda questo scrive Luca Fazzo lasciare al se offerta dal voto prevista a partire da martedì
Della legge di le delegazione europea un provvedimento eterogeneo che recepisce nell'ordinamento italiano
Le direttive comunitarie
Recepimenti che sono in più gli atti dovuti ma c'è una direttiva UE che da ben quattro anni l'Italia finge di non conoscere
E proprio in tema di giustizia la trecento quarantatré del due mila e sedici sulla presunzione di innocenza
Sedici articoli che in Italia andrebbero impattare soprattutto sull'abitudine
In Balzac di presentare arresti e retate in conferenza stampa che come in casi recenti danno per assodata la colpevolezza degli indagati il riferimento a Galateri non è puramente casuale poi e poi vedremo perché
Una misura di civiltà come altre contenute nella direttiva tra cui per esempio il divieto di chiudere in gabbia agli imputati nel corso delle udienze
Eppure per l'Italia scrive Luca Fazzo sul giornale
La trecentoquarantatré cioè la direttiva europea continua a essere lettera morta buona fede non ha mai mosso un dito per applicarla
E la sua approvazione lo sconfesserebbero apertamente nel novembre scorso quando costa messo per la prima volta all'ordine del giorno della legge di lega delegazione europea la conversione della direttiva la proposta era stata respinta con il voto
Previsto dei Cinquestelle e con quello del partito democratico
Chi aveva motivato la scelta con la necessità di non rallentare l'iter della legge rispetto rispetti spedendola al Senato la gogna mediatica poteva continuare indisturbata
Ma a dare fiato alle voci garantiste del gruppo demmo scrive ancora il giornale contribuirebbe sicuramente la scelta del voto segreto la decisione spetta al presidente della Camera il grillino Roberto Fico
Che però dovrà fare i conti con i regolamenti che prevedono tra le materie per cui può essere richiesto il voto segreto le votazioni che incidono
Sui principi e sui diritti di libertà e tra questi quelli sanciti dall'articolo ventisette della Costituzione ovvero le tutele degli imputati e la presunzione di innocenza esattamente l'argomento della direttiva presunzione di innocenza che
Come sappiamo riceve in questo Paese smentite continua e non solo perché la custodia cautelare che ha indici percentuali di applicazione
Sensibilmente più alti rispetto tutti i paesi europei abbiamo circa il trentacinque per cento dei deputati dei dei detenuti che sono
Senza giudizio mentre in altri Paesi questa percentuale viaggia tra il venti il quindici il ventidue non arriva mai al venticinque
Ma anche la presunzione di innocenza che riceve smentite dall'approccio alle indagini dei pubblici ministeri che trasformano le indagini preliminari in vere e proprie condanne anticipate
Questo è accaduto anche di recente come sappiamo nell'ultimo blitz calabrese che ha visto protagonista il pm Gratteri con interviste che hanno suscitato all'interno del mondo giuridico
Anche una certa preoccupazione e un certo sconcerto oggi
Magistratura democratica scrive
Il giornale
Accusa il pm antimafia libertà a rischio c'è un comunicato
Siamo ben consapevoli di quanto sia importante la libertà di parola dei magistrati anche quale prezioso strumento di difesa della giurisdizione
Le parole di Nicola Gratteri tuttavia scrivono i magistrati si trasformano nell'esatto contrario e in un rischio per il libero dispiegamento della giurisdizione
Comincia così una lunga nota dell'esecutivo di Magistratura democratica in un articolo pubblicato sul sito che spara contro il procuratore capo di Catanzaro
Che in una intervista al Corriere della Sera a margine dell'inchiesta di 'ndrangheta che ha travolto il leader dell'UDC Lorenzo Cesa ha evocato una questione morale dentro la magistratura calabrese rea di smontare le sue inchieste
Non crediamo che la comunicazione di procuratori possa spingersi fino al punto di lasciare intendere che essi siano gli unici depositari della verità durissima la presa di posizione
Di Magistratura democratica per fortuna verrebbe da dire
Durissimo anche il commento che su questo tema fa sulla stampa Vladimiro Zagrebelsky a pagina diciannove che non leggerò ma che vi invito a leggere se avete tempo e se disponete del giornale
Se lo compra per come è giusto che sia perché i giornali vanno comprati
Non letti
In attraverso il passaparola sul web e a pagina diciannove la stampa
Ci porta quest'articolo interessante di Zagrebelski I soliti sospetti del pm Gratteri perché
Effettivamente la comunicazione di Gratteri è stata molto inquietante qui siamo sotto il minimo della cultura istituzionale scrive Zagrebelsky
Che comporta l'accettazione dei limiti del proprio ruolo non di oracolo repressivo del male ma di parte in una procedura che si svolge davanti
A giudici secondo le regole del processo che cosa aveva fatto Gratteri e aveva detto sostanzialmente ricordando che il Pubblico ministero chiede le misure cautelari ed è un giudice che le decide aveva detto se poi altri giudici scarcerano nelle fasi successive non ci posso fare niente ma credo
Che la storia spiegherà anche queste situazioni questa frase sibillina aveva indotto l'intervistatore
Bianconi a chiederli ma perché stai dicendo così ci sono indagini in corso qualche pentito parla anche di giudici il procuratore qui aveva aggiunto mistero al mistero
Aggiungendo su questo ovviamente non posso rispondere facendo intendere di indagare anche sui giudici che bocciano le sue sentenze pensate quale il livello di degenerazione della della della prassi
Giudiziario in questo Paese un pm che asse in un'intervista assume una posizione di questo tipo
E tanto degenerazione che perfino il sindacato dei magistrati normalmente pronto a tutelare le ragioni dei magistrati sente il dovere di prendere posizione
Il tema della giustizia e incandescente e il tema della giustizia e anche il tema delle carceri ve lo voglio dire perché e questa è la grande amnesia del dibattito pubblico
Amnesia che solo il partito radicale e pochi altri
Hanno cercato di portare sul tavolo
E ci sono stati incontri ci prese di posizioni come ricorderete dopo l'iniziativa di Rita Bernardini di avviare uno sciopero della fame per sensibilizzare la politica sull'allarme coprite nelle carceri sulla necessità di decongestionare lì istituti di pena c'è stato poi un incontro col premier Conte
E ma di fatto si è prodotto poco o nulla e alla vigilia della relazione del ministro della Giustizia sullo stato della giustizia in un anno horribilis che ha visto nelle carceri rivolte morti contati e soprattutto un sovraffollamento
Anche come effetto evidentemente delle inasprimento
Delle pene che la le politiche giudiziarie degli ultimi anni vanno perseguendo beh alla vigilia di questo appuntamento Rita Bernardini annuncia che riprenderà lo sciopero della fame da martedì ogni
Quindi la dichiarazione e il
E di ieri la leggiamo
E riprenderò da lunedì chiedo scusa venticinque cioè da oggi lo sciopero della fame rivolto al governo ministro della Giustizia e Parlamento scrive la Bernardini affinché intervengano con immediati provvedimenti nella drammatica situazione penitenziaria semplice sempre più estranea ai fondamenti costituzionali che richiedono un'esecuzione penale umana
E finalizzata alla rieducazione l'emergenza da copie de diciannove scrive
La presidente di Nessuno tocchi Caino e membro del consiglio generale del Partito Radicale si è innestata su una condizione carceraria caratterizzata da un sovraffollamento strutturale già di per sé illegale aggravato da un anno
Dalle prescrizioni di distanziamento obbligatorio fra persone impossibile da realizzare in carcere dove è sempre stato un miraggio garantire il diritto alla salute
Focolai si accendono in numerose regioni e l'ultimo report parla di seicentosessantatré contagiati fra i detenuti
Sedicente due fra gli agenti e sessantuno nel resto del personale leggo questo dato dice la Bernardini
E quello degli oltre dieci mila nuovi positivi giornalieri in Italia e lo confronto con il grande allarme destato in Cina alcuni giorni fa per la scoperta di cento e quattro nuovi contagiati
Pur non sapendo quale potrà essere l'esito della strisciante crisi di governo dice la Bernardini ritengo che ormai il tempo per un intervento bugie urgente sia abbondantemente scaduto
Per questo oltre all'iniziativa non violenta che mi auguro sia sostenuta da tanti cittadini detenuti e non ogni giorno alle ore tredici camminerò per un'ora sotto il ministero della giustizia
Conversando indiretta con uno dei sostenitori fra i più prestigiosi dell'iniziativa a partire da Luigi
Manconi e Sandro Veronesi che mi hanno già dato la loro disponibilità
Roberto Saviano Giovanni Maria Flick oltre alle centinaia di docenti di diritto penale
E penitenziario guidati dei professori Giovanni Fiandaca e Massimo Donini autori dell'appello per un carcere più umano
L'iniziativa si chiamerà memento per ricordare al titolare di via Reno la chiunque esso sia che ci sono diritti umani fondamentali e che e obbligatorio rispettare sempre
E poi da martedì appunto ventisei sarò dice la Bernardini in via a Reno l'alle tredici
Con lo scrittore Sandro Veronesi mentre venti il ventisette sarà protagonista il professor Manconi questi gli appuntamenti
Da non dimenticare perché purtroppo le crisi di governo
Mettono l'accento sulle Politics e cioè sugli equilibri fra le forze politiche
Sulle sulle alchimie per garantire la governabilità e la difesa del potere ma le policy cioè i contenuti specifici delle specifici delle politiche diventano delle grandi ammessi e vengono oscurati nel dibattito
Pubblico e quindi è giusto tenere anche l'accento sulle policy perché le policy riguardano la vita dei cittadini soprattutto dei più deboli in questo caso i detenuti
Quindi seguiremo con molta attenzione l'iniziativa
Di Rita Bernardini e come vi dicevo
Come vi dicevo buona fede si prepara in questo in questa
Vigilia alla a a relazionare in Parlamento
Non sappiamo se parlava di carceri sappiamo che però dirà forte e chiaro se non approvate la mia relazione perdere di fondi europei
E sono tre miliardi e quindi le assunzioni vi assumete questa responsabilità Madia forte e chiaro che sulla prescrizione non si torna indietro e questo è un punto pregiudiziale evidentemente
Che succede
Nelle nelle forse nelle forze politiche i renziani abbiamo visto che cosa dicono i Cinquestelle sono inquieti come abitualmente sono inquieti ma la loro inquietudine tuttavia non tocca le ragioni della sopravvivenza della ma della maggioranza e del governo perché la contrarietà alle elezioni
è evidente in un gruppo che non ha nessuna possibilità di essere rieletto in un gruppo di parlamentari che di fronte ai sondaggi
Attuali non avrebbe la possibilità di essere rieletto e se si somma questo anche la riduzione del numero di parlamentari deciso dalla riforma costituzionale è chiaro che la pattuglia dei senatori deputati
Pentastellati in Parlamento sarebbe destinata di fronte alle urne a una decimazione questo ovviamente da tenere in conto quando si valutano le fibrillazioni del movimento
Emanuele Lauria lo tiene in conto nell'articolo a pagina sei sulla Repubblica
Allarme Cinquestelle Di Maio blinda buona fede ma si teme la conta e si aprono crepe scrive il giornalista della Repubblica l'aspide in aula
Sì fa paura i grillini perché dietro l'appuntamento di mercoledì o giovedì tutti lo vedono c'è scritto lo spettro delle urne e così se Luigi Di Maio difende il Guardasigilli Alfonso Bonafede esibendo in un posto una foto che li ritrae vicini
Se è sempre l'ex capo politico dice in tv che con Renzi non si torna la gran parte dei parlamentari è molto più prudente
Vede con apprensione lo scontro sulla giustizia e si premura precisare che il dialogo con Italia viva Bach coltivato e ve l'avevo detto
Il queste e la e la preoccupazione di Cinquestelle espressa peraltro dal senatore Emilio Carelli in un'intervista dei giorni scorsi
E la voce dei così detti peones ancora una volta a fornire la temperatura percepita dentro il movimento
Mettiamo da parte il testosterone sorta Sergio Battelli presidente della Commissione UE alla Camera
E questo aggiunge vale sia per Renzi è per Conte
Io dico che attorno a tre cose piano vaccinale uscito dalla pandemia R come Implant tocca al Parlamento assumerà un ruolo i diversi gruppi politici si parlino senza preclusioni per il bene del Paese insomma questo è l'approccio
Dei dei dei Cinquestelle preoccupati per il destino
Della della maggioranza e del Governo evidentemente
E anche perché come scrive Emanuele cariche Lauria l'ipotesi di una lista Conte di fronte al rischio di elezioni anticipate non sarebbe per i Cinque Stelle una scialuppa abbastanza capiente
E quindi questo induce i Cinquestelle alla prudenza il centrodestra
E altrettanto
Preoccupato ma anche potenzialmente già diviso perché perché come ci scrive Carmelo lo papà
A pagina sette sempre sulla Repubblica
Aspettano solo che Giuseppe Conte salga al Colle e rassegni il suo mandato nelle mani del cult del capo dello Stato prima del voto di mercoledì
Da quel momento se davvero si aprirà una nuova partita allora una decina dei cinquantadue senatori di Forza Italia e una ventina qualcuno del gruppo azzarda venticinque
Dei novantuno deputati sono pronti a sganciarsi per giocare in proprio soprattutto se Silvio Berlusconi non si rassegnerà a uscì nel dal cono d'ombra sopranista
Con i parlamentari più vicini a Mara Carfagna e alla sua corrente voce libera attendono un segnale
Anche i tre senatori di cambiamo con Giovanni Toti
E cioè Berruti Quagliariello e romani almeno due UDC Binetti e Saccone un mini esercito insomma per nulla disposto a sostenere l'attuale premier
Il Guardasigilli buona fede e la sua relazione sulla giustizia se sarà messa ai voti a metà settimana però un mini esercito pronto a sostituire un altro governo
L'invito da parte di tutti ma al palco cisti del centrodestra in queste ore e a chiudere questa esperienza e ad aprirne una trascrive
Carmelo Papa l'interlocuzione mediata in molti casi da Gianni Letta o da Renato Brunetta dalla stessa Carfagna da Quagliariello e serrata con esponenti di vertice del PD si parla di Franceschini e Guerini per esempio
La tesi a sentire il Toti hanno Dex berlusconiano Paolo Romani e che occorre un governo di salvezza
E di unità nazionale una compagine ministeriale seria professionale in grado di affrontare l'emergenza la Meloni ci dice lo papà però torna a insistere sul voto subito e così anche Salvini dai tolti in tv non esistono nuove maggioranze al voto al governo minestrone preferisco il voto dice Salvini
E alletta Berlusconi candidabile al Colle gli chiedono assolutamente sì purché resti nell'alleanza con questa diciamo profferta più o meno amorosa
Ma anche molto ipotetica e molte poco credibile quella di candidare Berlusconi al Quirinale Salvini e meloni cercano di trattenere il Cavaliere dalla tentazione di sganciarsi
Dalla Alleanza sopranista per collaborare con un governo di salvezza nazionale occuperà una ma con una maggioranza Ursula e quindi diventare il perno di un nuovo progetto europeista che consenta
L'alternativa al conte bis ormai rottamato Perrotta amabile
Che cosa accadrà ci interessa su questo
La lettura di un politico molto molto arguto e molto ben informato sulle coste del centrodestra che Guido Crosetto ce l'andiamo a pescare da una chiacchierata che ha fatto con il giornalista Luigi del figlio Di Fiore del mattino Crosetto è uno stratega ancorché
Ah ma ama muoversi defilato non esporsi molto ma conosce molto bene gli equilibri
Del suo fronte e ce ne parla in questa intervista c'è spazio dice per un governo istituzionale ma l'avvocato prima si deve dimettere
In uno dei suoi ultimi tweet gli chiede Gigi Di Fiore
Parla di un sessanta per cento del Parlamento a favore di un governo di larghe intese e una soluzione praticabile
E Crosetto risponde ho scritto quel tweet mettendo insieme le dichiarazioni di più parti politiche delle ultime ore se mettiamo insieme pezzi di Forza Italia una parte del PD o l'intervista di Giancarlo Giorgetti della lega si capisce che esiste una fetta rilevante delle forze politiche che non vedrebbe con favore l'idea di larghe intese
Un'idea possibili in concreto gli chiede il giornalista
E lui risponde e legata alle dimissioni del governo attuale
Con una conseguente presa d'atto del Capo dello Stato
Solo con questo passaggio potrebbe partire un giro di consultazioni al Quirinale per sondare le posizioni delle diverse parti politiche
Se si resta sul piano delle dichiarazioni di singoli sugli organi di stampa nulla può fare il presidente Mattarella una soluzione gli dice ancora Di Fiore su cui Giorgia Meloni si è sempre dichiarata contraria preferendo le elezioni sì
Dice Crosetto e da sempre coerentemente la posizione di Giorgia e di Fratelli d'Italia che al momento non hanno in Parlamento i consensi necessari ad incidere quando quanto potrebbero andando ad elezioni
Lei è determinata a votare ma non tutti lo sono le intenzioni reali di Forza Italia è parte della lega si capiranno dice Crosetto
Solo a crisi aperta un governo istituzionale a guida Draghi richiede Gigi Di Fiore non credo che Mario Draghi accetti di fare da traghettatore o assumersi questa responsabilità in un momento così delicato la definizione di un governo di questo tipo può essere varia
Da istituzionale di larghe intese di solidarietà nazionale ognuno può chiamarlo come vuole evidente che al momento la alternativa e tra un governo di larghe intese e le lezioni anticipate
Questo Crosetto che quindi lascia intendere
Che i margini
Per un'evoluzione ulteriore della crisi ci sono tutti e anzi stanno determinando già realtà in in evoluzione in cambiamento
Che lettura ne danno i nostri opinionisti c'è veramente poco oggi sui giornali come spesso il lunedì
L'unico commento sulla crisi politica diretto è quello di Marcello Sorgi sulla stampa affascina
A pagina diciannove prima pagina e poi prosegue a pagina diciannove non è un commento che
Ci dice più di quello che abbiamo fin qui analizzato però leggiamo né un passo Conte prima ancora di riuscire a a consolidare la propria maggioranza
Dopo l'uscita dei renziani si ritrova scrive Sorgi in un imbuto molto rischioso dal quale è impossibile uscire vincenti
Una situazione che ha sorge ricorda
Quella di Berlusconi del ventidue dicembre mille novecentonovantaquattro il giorno in cui il ribaltone della lega allora guidata da Bossi si manifestò apertamente alla Camera anche in quella circostanza non fu facile convincere
Il Cavaliere che gli sarebbe convenuto dimettersi prima di incassare un voto parlamentare negativo che gli avrebbe precluso la via di un reincarico né più né meno come adesso per Conte al Senato
Le resistenze del premier scrive Sorgi sono comprensibili in Italia quando un Presidente del Consiglio si dimette si parla sempre o quasi sempre di crisi pilotata cioè orientata verso un reincarico del dimissionario con l'obiettivo di un bisonte hard del governo ma non è detto che lo sbocco sia quello
E in questo caso non vi è dubbio che il Movimento cinque Stelle come ieri ha confermato Dimaio e il Pd come in questi giorni hanno ripetuto
Zingaretti diversi membri di vertice del partito
Sì orienterei ebbero una conferma di Conte i dubbi semmai riguardano Renzi per il quale le dimissioni di Conte erano condizioni irrinunciabili per riaprire la trattativa con gli alleati della coalizione giallorossa e il suo ritorno a Palazzo Chigi
Come vedete questo conferma quello che vi dicevo rispetto a anche ai contenuti posti da Renzi e le pregiudiziali Chiarenza aveva posto
Dove stiamo
Di qui le reazioni durissime dei grillini e del PD che hanno minacciato elezioni anticipate dopo la decisione di Renzi di far dimettere le femministe Italia viva per portare Conte a quelle dimissioni che finora si è rifiutato di dare la piega che hanno preso le cose nel dibattito sulla fiducia che il premier ha voluto a ogni costo per parla mentalizzare la crisi non ha portato a una soluzione e neppure la successiva caccia ai responsabili ha dato risultati migliori scrive
Sorgi di qui un inizio di ripensamento sempre nei due maggiori partiti della coalizione rispetto al riottoso alleato d'Italia viva
Forse troppo rapidamente definito inaffidabile è una scommessa sulle vere intenzioni di Berlusconi che sabato ha rilanciato l'ipotesi di un governo a larga maggioranza per arrivare a fine legislatura
In questo senso se Conte domani si dimette la crisi sarà senz'altro pilotata scrive Sorgi verso dove però non si sa e questo è il punto
E lo vedremo nelle prossime ore evidentemente
Poi vi segnalo per gli appassionati
Due articoli uno molto interessante del bravissimo
Federico Fubini sul Corriere della Sera che ci ricorda
State attenti e che c'è una a un'altra grande amnesia di questo dibattito che il tema della governance
Delle comari Fante
Per su cui lo stesso Conte
Dice Fubini nell'editoriale le ragioni nascoste della crisi pubblicato in prima pagina sul Corriere della Sera lo stesso Conte ha continuato osservare
In proposito uno scrupoloso silenzio quando la settimana scorsa ha chiesto alle Camere la fiducia per il suo governo
Cercando di delineare un orizzonte commissione non poteva passare inosservata dice Fubini né a Bruxelles né al Quirinale
E però prima o poi i i nodi vengono al pettine il silenzio di Conte era ora fa sospettare che su questo snodo nevralgico cioè quello della governance non esista alcuna cordone anche
All'interno di una della maggioranza in qualche modo ristrutturata e che il Presidente del Consiglio continua a pensare di poter gestire le come li Fund in prima persona
Per risolvere realmente la crisi di governo non solo nei numeri in Senato l'intero sistema politico avrebbe bisogno di fare chiarezza su questi punti
Più che sulla conta dei transfughi e avrebbe bisogno dice Fubini
Di prendere atto che la Commissione europea adesso chiede che nei recuperi tranne i governi presenterà un piano plausibile di finanza pubblica questa condizioni in precedenza non esisteva come ha scritto Francesca Basso sul Corriere del ventidue gennaio
è stata inserita la scorsa settimana riflette una sfiducia crescente proprio su quanto sta accadendo in Italia
Non è una nuova ondata di austerità le regole di bilancio lo stanno tornando in vigore nessuno pretende che l'Italia riduca il deficit nel due mila ventuno ma se si vuole i soldi del record a rigore il governo dovrà spiegare come pensa di far scendere il debito nei prossimi anni
E qui veniamo all'altro grande silenzio di questa strana crisi oggi i ministri Roberto Gualtieri Nunzia Qatar Fo Stefano Paduanelli dovrebbero incontrarsi riservatamente per provare a sbrogliare un altro nodo il blocco dei licenziamenti
Va prolungato oltre il trentuno marzo
In un convegno di Prometeia lo scorso dicembre Marco Leonardi consigliere di Gualtieri ha stimato che fino ad oggi potrebbe essersi accumulato nelle imprese italiane
Un arretrato di duecento duecentocinquanta mila licenziamenti economici rimasti in freezer il Movimento cinque Stelle i sindacati vorrebbero tenerti uso quel freezer ancora fino all'estate
Almeno usando una parte del decreto dispensa in arrivo per offrire cassa integrazione straordinaria tutti
Indiscriminatamente ancora per molti mesi
Persino alcuni settori industriali sembrano tentati dall'idea di accettare un blocco dei licenziamenti più lungo purché la cassa integrazione da Comit continua mantenere integralmente i loro dipendenti che paghi lo Stato addebito il resto si vedrà
In realtà lo stesso Leonardi scrive Fubini
Ha mostrato come alcuni settori restino in crisi il turismo su tutti ma parte della manifattura il terziario avanzato l'agricoltura o le società di Rete siano tornate alla normalità
La risposta razionale sarebbe riservare il blocco dei licenziamenti i sussidi straordinari
Solo la parte davvero sofferente dell'economia ma c'è ben poco di razionale in questa strana crisi in cui lontano dei riflettori l'assalto alla diligenza di quei trentadue miliardi di denaro pubblico
Da spendere continua anche con il governo sull'orlo del precipizio vi ricordo che quei trentadue miliardi sono stati approvati da quasi tutte le forze politiche la concreta avvenuta mi pare dal Gruppo di azione ma tutti anche l'opposizione ha votato lo scostamento di bilancio sulla base di un
Foglietto del governo che non indicava esattamente nella destinazione precisa di quei fondi né
Le
Le modalità attraverso cui sarebbero stati erogati quei contributi quindi tenendosi la mano libera contributi che purtroppo
Tardano ad arrivare come ci racconta la Repubblica sul suo quotidiano con un pezzo che è un pezzo inchiesta molto interessante
Che segnala come ci sono un milione e duecento mila persone che non hanno ricevuto la cassa integrazione
Quasi duecento mila pratiche in giacenza un terzo vecchissime anche di marzo e almeno un milione duecento mila di lavoratori in attesa che l'INPS paghi la cassintegrazione da colpi d'numeri da brivido scrive Valentina Conti a pagina due sulla Repubblica aggiornati alla fine di novembre ma che potrebbero esplodere considerando anche i dicembre trecentosessantacinque mila pratiche per due milioni di lavoratori
I disastrosi ritardi dei primi mesi complici anche le religioni impacciata e con la cassa integrazione in deroga e gli errori delle stesse aziende erano stati seguiti da norme promesse che ora si dov'erano insufficienti
L'anticipo della cassintegrazione dalle banche non è mai decollato
Quello del quaranta per cento in quindici giorni dall'INPS neanche il regime speciale in deroga molti passaggi compreso l'accordo sindacale non è necessario neppure insomma la riforma degli ammortizzatori
Sembra un sogno i sindacati dovevano discutere con la ministra del lavoro oggi incontro rinviato
L'unico percorso davvero funzionante è stato l'anticipo da parte delle aziende con liquidità cioè dove le aziende avevano liquidità sufficiente hanno pagato in anticipo la cassa integrazione
Dove questa le aziende non disponevano di questa liquidità
La gente è rimasta senza soldi un fatto di una gravità inaudita di cui parla anche Guglielmo Loy presidente del consiglio di vigilanza dell'Istituto nazionale della previdenza sociale INPS
E spiegando che c'è un buco di quasi quindici miliardi nel bilancio dell'INPS creato proprio dalla CIG cody d'il legislatore dovrebbe intervenire dice prima di mettere a rischio la sostenibilità e quindi lei prestazioni dell'Inps attenzione le prestazioni Lingerie pensioni
Band sedici miliardi dice solo un buco creato dalla Cicco vi do una misura straordinaria introdotta dal governo quando chiuso il Paese e che però è stata anticipata da INPS attingendo sui fondi se non viene ripianato
Quando si tornerà all'ordinario Linx rischia di non avere le risorse che ricordo sono frutto di contributi di imprese e lavoratori per erogare le prestazioni o dover ridurre pensioni comprese richiede il giornalista
è un'ipotesi estrema non certo peregrina
L'ipotesi è a rischio se il sistema esclusa dell'INPS è a rischio se il sistema non è più in equilibrio dice noi a Valentina Conte che lo intervista qualcuno potrebbe essere tentato di tirare la cinghia sulle prestazioni pensioni incluse
La profonda recessione poi inciderà molto con contributi calanti il legislatore devi intervenire quanto prima
E e dice anche che il sistema informatico non è stato tarato a sufficienza per lavorare milioni di domande quindi
La conferma di un flop gestionale e amministrativo che ha reso anche la politica assistenziale se vogliamo forse l'unica vera strategia del Governo in questi mesi
Inefficace
E poi e poi i vi ho detto sostanzialmente tutto per gli amanti
Del del del prode della progettualità politica c'è un bellissimo articolo di Tommaso Nannicini sulla foglio che racconta un po'i sogni della componente riformista del Pd
Sulla sull'ipotesi di un governo che riformista lo fosse davvero ma non lo è evidentemente però Nannicini in un articolo molto beh in costruito come suo
Come suo costume dimostrando la sua competenza e anche la sua visione
Ci spiega che cosa potrebbe essere in questo Paese un'alleanza riformista e non è invece agenda per una svolta di governo come affrontare la fase drammatica che stiamo vivendo a partire dalla crisi occupazionali dietro l'angolo
Superare quota cento rivedere il reddito di cittadinanza riformare il fisco e la giustizia tributaria non si può più vivacchiare dice nemici
Per chi vuole eleggerlo
Questo il tema vi segnalo anche
Un aspetto apparentemente collaterale ma non privo di significato l'Italia rischia di restare fuori dal Ciro che cos'è il Cio il Comitato internazionale olimpico e quindi anche di non poter disputare le Olimpiadi è un allarme ma l'allarme c'è perché perché la riforma voluta dal ministro Spadafora
E ha tolto il nome dello statalismo
Incombente nelle politiche pubbliche l'autonomia del Coni che essendo espressione di sussidiarietà come tutte le attività sportive pretende l'autonomia per poter operare e quindi
Il Coni senza autonomia
Resta fuori dal Comitato olimpico internazionale e rischia anche
Di non poter vedere i nostri atleti parteciparono in piedi è chiaro che un allarme lanciato perché si provveda anche perché è stato scritto poi a correzione di questo obbrobrio è stato scritto tra gli uffici del ministero dello Sport e quelli del MEF
Una determina che garantisce questa autonomia
Però è rimasta mica Setti bloccata dalle ostruzioni politiche e quindi il CIO avvisa l'Italia che mercoledì il Coni salasso spesso dal comitato olimpico internazionale
Brutta cosa e poi di e poi abbiamo i ritardi sul piano vaccinale che come vi dicevo
Detti sono determinati dalla decisione di fine serie di ridurre le
Le dosi e che hanno messo in rischio la l'immunizzazione degli ottantenni il governo parla di uno slittamento di quattro settimane ne raccontano tutti i giornali ma in particolare il Corriere della Sera pagina due e tre
Bruxelles è pro e che a Roma scrive Giovanna Cavalli sono pronti alle cause per avere le dosi l'unione europea deve fare rispettare i contratti firmati dalla fine zero anche ricorrendo le di regali se necessario così ha detto
Il Presidente del Consiglio europeo Michel spiegando che in caso di ulteriori ritardi nella consegna delle dosi pattuite di vaccino saranno utilizzati tutti i mezzi giuridici e lo stesso anche l'Italia
Minaccia il ricorso alle carte Bollate anche se
Giustamente ci racconta la Repubblica che questa minaccia e un po'una pistola salde perché perché scrive Fabio Tonacci
E fine serie potrebbe anche decidere in presenza di una causa legale di interrompere la fornitura e le multinazionali sono molto potenti per questo è più efficace un'azione del Governo dell'Unione anche perché ci dicono Flora Fiorenza Sarzanini e Lorenzo Salvia che hanno recuperato il contratto
Dell'Europa con fai zero
Le clausole penali previste per una mancata consegna sono molto molto lasche sia perché si riferiscono a un ritardo trimestrale quindi non contemplano il ritardo delle singole settimane sia perché la percentuale penale e applicata sulla quota non consegnata del venti per cento
E de sostanzialmente un
Una un effetto deterrente molto molto debole per cui secondo le due i due giornalisti del Corriere della Sera
E in realtà il governo non ha moltissimi strumenti e l'Europa stessa non ha moltissimi strumenti per far valere i suoi diritti contro fai zero nel frattempo
Il Israele
E giunto praticamente a una vaccinazione vicino all'immunità di gregge prevista verso Gran marzo
E questo segnala la differenza fra noi e altri altri paesi che si sono evidentemente allertati hanno provveduto in maniera autonoma più produttiva purtroppo
Il il consesso europeo
Non è risultato sufficientemente attrezzato per gestire questa drammatica crisi il rischio qual è il rischio e che la la la campagna di vaccinazione
Si protragga per un tempo molto molto lungo un tempo che il direttore della verità sul
Stima ma Maurizio Belpietro addirittura in una quantità di anni
Fino al gioco fino all'altro giorno scrive Belpietro il governo si pavoneggia va mostrando le classifiche in cui l'Italia
Stava ai primi posti delle vaccinazioni anti code di in realtà come si è capito dopo che fine sarà annunciato la riduzione delle forniture non c'era alcun ragione per vantarsi in quanto i numeri portati ad esempio non significavano nulla
Il successo italiano di cui Giuseppe Conte compagni andavano fieri infatti costruito sul niente anzi su un grande equivoco e per rendersene conto è sufficiente controllare i numeri e percentuali pubblicati sul sito del ministro della salute
E questo conto che lui fa sostanzialmente saremmo tutti immuni nel due mila e settantaquattro e ovviamente una provocazione
Ma solo lo zero virgola quindici per cento dei cittadini ha ricevuto la seconda con dose del siero fai zero c'è un italiano su seicentotrentasette
è i ritardi ovviamente mettono a rischio anche il completamento di questa primissima fase si aggiunga che ad essere vaccinati sono stati il personale sanitario e quindi che si trovano già all'interno delle strutture ospedaliere molto più difficile sarà abbacinare
E le persone anziane che sto lavoro in casa e questo è il nodo della questione
Prosegue lo scontro sulla zona rossa che
è stata prolungata indebitamente per un errore di Lombardia con una serie di ovviamente punti di vista diverso e quelli di Fontana quelli del governo quelli del sindaco di Milano che si in fila in questo modo in questa polemica ci sono delle e-mail tra la Regione e il governo che hanno che legittimano letture diverse perché l'interpretazione che dà il Corriere della Sera e opposta a quella che da il Fatto c'è una mail del diciannove
Della regione all'Istituto superiore sanità e ce n'è una del ventidue su cui si esercitano i due quotidiani comunque sia la Lombardia e rimasta per un tempo indebito in dentro i divieti con un danno economico che oggi gli operatori vogliono far valere ovviamente
E poi
Fin qui la questione di vaccini ci avviamo verso la conclusione ma voglio segnalarvi alcune cose la prima è un inchiesta sui morti dell'Ilva
Perché in cui si esercita il domani funzionale diretto da Stefano Feltri
Inchiesta e a pagina otto e la firma
Michele De Lucia quanti sono i morti per l'Ilva in aula la battaglia sui dati l'esposizione ai fumi dell'acciaieria ha davvero causato un aumento delle morti e delle malattie della città di Taranto oppure non si può dimostrare alcun nesso causale
C'è uno scontro di perizia dal due mila dodici il pezzo è molto documentato vale la pena di leggerlo
Vi segnalo anche che
Il
Dipartimento di Stato americano intimato la Russia la liberazione di Navalny
Ma ovviamente la Russia non vuole sentirne considera la l'intromissione degli Stati Uniti indebitati parla il Corriere della Sera a pagina dodici c'è anche ci si domanda quale sarà l'atteggiamento dell'Europa di fronte a questa gravissima violazione dei diritti umani e delle libertà democratiche
La linea del Cremlino scrive Michele Farina e quella di minimizzare
Per il portavoce dello zar hanno sfidato i divieti poche persone per la Reuters quaranta mila soltanto a Mosca
Soprattutto se confrontate con i voti totalizzati da puntini alle elezioni dicono i russi ma già il fatto che pesco ma abbia fatto questo paragone è un segnale di preoccupazione
Dall'altro lato della vecchia cortine segnali europei scrive Farina suonano meno smussati del solito Manfred due bene
Capogruppo dei popolari all'Europarlamento invita l'Unione a considerare nuove sanzioni là ove non potrà ancora una volta far finta di niente da Roma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio
Condanna la detenzione di Navalny e la repressione siamo pronti a tutte le azioni che servono dal punto di vista diplomatico comprese eventuali sanzioni da parte dell'Unione Europea
Sulla stessa linea si espresso l'omologo francese secondo Webber la UE deve colpire laddove il sistema di Putin e più sensibile ovvero al portafoglio bloccando le transazioni finanziarie della cerchia dei fedelissimi
Questo il dibattito su quanto sta avvenendo in Russia
E poi un'altra un'altra sfida alle ragioni della democrazia e quella dell'Egitto e anche qui
E il caso Regini approda finalmente a Bruxelles nel Consiglio degli esteri dove Italia ovviamente cerca una sponda europea ce ne dà conto la stampa a pagina diciassette
L'articolo e di Francesca Paci a dieci anni dalla rivoluzione che lo aveva entusiasmato fino al punto da scegliere di studiare al Cairo e a cinque dal rapimento le torture lo straccio di un corpo riconoscibile
Dalla madre se non per la punta del naso Giulio Regini arriva a Bruxelles dove oggi per la prima volta l'Italia cerca una sponda europea contro l'impermeabile arroganza egiziana scrive Francesca Paci e un tentativo l'estremo forse dopo le tante testate a vuoto contro il muro di gomma retto dal regime di Al Sisi
Forte però delle polemiche internazionali scatenati dalla consegna della Legion d'onore francese al presidente egiziano
Spiega una fonte interna la Farnesina ha messo sul piatto la sua posta bene il dialogo con tutti ma non a scapito dei diritti umani
La verità e che al di là delle Alpi il caso è poco noto prima ancora che poco sentito
Raccontano da Bruxelles e che finora Berlino e Parigi già in passato felpa Tissi ma sul pestaggio morale mortale del professore francese Eric Länder hanno fatto orecchie da mercante alla all'appello italiano
Privilegiando la Realpolitik del rapporto con il gigante nordafricano emancipato sì negli ultimi anni dalla condizione di paria in cui era finito all'indomani dell'assassinio per i geni e imposto siccome partner Mediterraneo fondamentale
Per i dossier libico energetico e africano
Se l'Italia con grande sdegno della familiare geni ferma e ferma nel chiedere il ritiro dell'ambasciatore ha ultimato la vendita delle due famigerate fregate al Cairo
Più pattugliatori e ventiquattro caccia bombardieri la Germania dal canto suo si è assicurato il pazze mento di nuove motovedette e una nave per la difesa costiera mentre la Francia ancor più che al commercio bellico tiene al sodalizio sulla sicurezza con l'Egitto a fare da cani da guardia contro l'islamismo bestia nera della Repubblica
A oggi l'Alto rappresentante UE per la politica estera Joseph Borrel
Ha dato massima apertura
Filtra la volontà di trovare una linea europea a fronte di una forte solidarietà con l'Italia si spera di fare massa critica se non per il passato almeno per il futuro quindi se le cancellerie sono molto prudenti in ambito europeo
C'è qualche speranza in più di certa o pare per il cittadino italiano nei geni l'UE non parlerà di sanzioni e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio non ne ha fatto cenno ieri
Quando si è detto sostenibile disponibile a sostenere quelle eventuali contro Mosca per il caso del russo Navalny l'Europa però è l'ultima spiaggia
L'unica fuori tempo massimo ma meglio tardi che mai nota l'ex ministro degli Esteri Emma Bonino convinta da subito della necessità di internazionalizzare il caso re geni anche il caso Zanchi
è il caso di milioni di persone come loro in cella senza processo diciamo la verità al netto dell'impegno di personalità politiche come la Bonino
E e e pochi altri il i temi dei diritti umani stanno scomparendo drammaticamente dalle agende interna si della diplomazia internazionale nel rapporto fra l'Europa e le sue cancellerie
I Paesi responsabili di queste gravissime violazioni queste un grande tema che secondo me trova anche una una sensibilità nell'opinione pubblica e che la politica non cavalca debitamente
So su questa in considerazione io
Concludo questa rassegna stampa sono le ore nove e zero uno ci vediamo però domani mattina vediamo che succede in queste ore sulla crisi di governo vi aspetto alle sette e trentacinque a stampa e regime buona giornata a tutti
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