Presentazione online del libro di Piero Fassino «Dalla rivoluzione alla democrazia. Il cammino del Partito comunista italiano (1921-1991)» (Donzelli)

Ancora qualche secondo
Uno
Siamo in diretta
Buonasera a tutti Benvenuti innanzitutto ai nostri relatori a Paolo Mieli Mirella Serri
Piero Fassino stasera
Discutiamo
Il libro appena pubblicato per Donzelli da Piero Fassino dalla rivoluzionaria democrazia il cammino del partito comunista italiano mio compito semplicemente di fare una breve introduzione brevissima se questa discussione
Solo per ricordare che il centesimo anniversario
Della fondazione del Partito Comunista Italiano a Livorno nel gennaio del ventuno
Mi pare si possa già dire divenuta un'occasione di dei flessione rilettura di ripensamento
Non solo di quell'evento
E del suo rapporto con la storia italiana dell'epoca ma più in generale dell'esperienza del Partito comunista italiano del Novecento
Nei suoi rapporti molteplici mutevoli complesse contraddittori con nella storia italiana e con la storia internazionale
Del resto non è soltanto il centesimo anniversario della fondazione del PC ma è anche il il trentesimo dalla fine della
Dalla fine di quel partito verso lo scioglimento e la nascita di una nuova formazione politica a me sembra che nei milioni l'opinione pubblica sia emersa un'attenzione che forse non tutti si aspettavano verso la rivisitazione storica e non è soltanto un fatto il punto devi accademico e neppure diciamo riservato agli addetti ai lavori e il libro di Fassino si presta molto a una discussione che si rivolge a un pubblico largo naturalmente non si può dire che la sua sia una ricostruzione distaccata per il semplice fatto che l'autore è stato un esponente il primo piano della nella storia del comunismo italiano nel suo nella sua ultima fase nel suo ultimo sentimento ma c'è uno sforzo di ricostruzione
Storica che tra l'altro si iscrive in una tradizione no della cultura di quella cultura politica
è facile ricordare che importanti dirigenti del PC si dedicarono
A scrivere di storia non solista del comunismo prezzo penso
Oltre a Togliatti penso a Giorgio Amendola e anche
Angelo Tasca e altri e altri grandi grandi figure della storia del Novecento
Il libro di Fassino e sicuramente un'occasione in più di riflessione la sua è una ricostruzione
Di una continuità storica natura che però non non nega affatto
Anche tutti quegli elementi di frattura di contraddizione e di
Estrema complessità qualche volta anche possiamo dire drammaticità avuto sulla storia io mi fermo le do senz'altro la parola al primo dei relatori che Paolo Mieli grazie
Grazie mi sentite penso
Così diciamo quando ho ricevuto il libro Piero Fassino e sono accento alla lettura
Devo dire che avevo un po'di preoccupazione perché in genere di i libri dei dirigenti ed ex comunisti della sua generazione appena un po'più grandi di luce insomma quindi siamo nel dieci quindici anni
Più di Luís quando schiero questi libri perché avendo le cose
Sempre interessante però accompagnate da una verbosità da una tesi che trasparente
Che si va a parare sul fatto che nella loro vita la loro milizie così è stato esemplare cioè succo della cosa è una grande un grande percorso per arrivare a puntualizzare che il compimento di un cioè una cosa in caserma e Canino inconscio inconsapevole non è che scritto per vanità
Sono temi quelli dello stato del Pacifico di cui con Silvio Pons anche qui con noi ma anche con
Ugo Sposetti e Beppe Vacca che ci ascoltano che in questo momento abbiamo più volte discusso tante volte nell'arco
Della nostra vita e ed è un ed è difficile sottrarci
A le suggestioni del fatto che gli ultimi anni della storia di questo partito hanno accompagnato alla nostra esistenza e quindi quello che pensavamo quello su cui eravamo d'accordo su cui abbiamo discusso il primo merito del libro depositava a vari meriti che voleva indicare all'inizio per poi arrivare a dire qualcosa in proposito nel primo merito è diverso è un'asciutta
Ricostruzione senza neanche uno io li cercavo per polemizzare divertirmi siccome siamo vecchi amici potevo permettermi anche di prenderlo garbatamente in giro
E non ho trovato nessuna di quelle espressioni delle langue de Bois dei comunisti tradizionali che sono
Appunto
Una esposizione quasi ascetica
Piena di ovviamente personalità ma qua vedo settica di questi cento anni di vita innanzitutto scusate merito nel merito di averla ripercorso tutta ecco non non solo prendendo le tappe comode ma prendendo le tutto prendendo in considerazione
Con semplicità senza supponenza senza fare sfoggio di dizione l'ha raccontata tutta e in modo semplice per cui è un libero che se le persone che sono con noi connesse vogliono proprio conoscere la storia del Partito comunista italiano io lo suggerisco prima ancora di tanti altri libri che hanno avuto più pretese di questo libero di Piero Fassino quindi primo America è questa
Secondo merito e non nel merito da poco cioè per un dirigente comunista liberarsi ministro scusate
Ma in questo senso dalla parte migliore quindi si può dire anche comunista liberarci del linguaggio è un'operazione anche io faccio fatica a liberarmi del linguaggio che uso per la mia attività pubblicistica ma è un atto di di modestia è una cosa che avendo Piero Fassino ha ricoperto dei ruoli il primissimo piano nella storia del partito essendo uno quei ragazzi che Enrico Berlinguer identificò uno due tre erano identificò come suoi possibili successori devo dire che non me l'aspettavo come espletavo che dovendo ripercorrere una cosa che parlava della sua vita a un certo punto sarebbe salito in carta self sarebbe messo pontificare invece la conosco quella natura e quella natura torinese quella natura che alle origini del Partito Comunista Italiano che a questa da otto in più andato in più rispetto una data legata alla città insomma che sono asciutti secondo dote che è un libro che non ha forzature perché non attesi precostituite
Cioè racconta una storia pulita racconta la storia tra le righe ecco provando a leggere sadiche
Qual è il partito a cui io mi sono iscritto qual è il partito da dove veniva qual è il partito di cui sono diventato dirigente un certo punto
Il più importante dirigente e ed effettivamente senza ripeto aggiungere neanche un aggettivo di troppo
In questo partito qualsiasi lettore può riconoscere si può capire perché una persone della sua generazioni chiedo sostituirsi alla settantenne insomma altri porti bene mai
De I compiuti
Perché un ragazzo degli anni sessanta potesse scrive quel partito fai rimanere in quel partito per gli anni settanta ottanta novanta e in qualche modo rimanerci anche dopo
E
Terzo merito terzo merito del libro
Quello di io adesso in un libro scusate questo lo devo dire per
Per acribia di azione un libro senza strafalcioni senza sfondo non mi sembra norma c'è un scriva un libro ma dove tutto minuziosamente controllato non ci sono quotato io mi diverto a trovare libri normale che scrivo anche persone dell'importanza che ha avuto si rinnova anche maggiore nella storia del partito comunista della NATO sono grandi quelle cose appunto vuol dire strafalcioni che indispongono il lettore e veniamo adesso cerco di essere breve perché anche il mezzo mi suggerisce brevità ma casomai tornerò superiormente veniamo su quello che il tema che senza essere assertivo viene fuori dal libero di Piero Fassino
Che in realtà non celebriamo una storia di cento anni fa che è una storia che non esiste cioè del partito
Comunista italiano fu fondato davvero da Palmiro Togliatti quando torno dall'unione sovietica
Esempio una finezza del libro Diderot persino di aver riportato tutto l'intervista insomma il discorso alla radio che Togliatti fece già nel ottobre mi sembra del quarantatré che conteneva in un cielo svolta di Salerno e che quindi smonta tutta quella con l'annosa questione se la svolta è stato cioè l'idea di fondo di quel partito
C'era prima di una serie di fatti cui normato di prese di posizione internazionali a cui ed è chiaro che veniva fuori da una elaborazione
Positiva e negativa sulla storia del comunismo internazionale per me nel due mila cioè proprio redatti visto quello che aveva potuto vedere negli anni venti trenta all'inizio degli anni Quaranta
Era arrivato a pensare prima ancora di tornare in Italia di essere messo la prova con quello che accadeva in Italia un Paese da cui era lontano con alle prese con dei leader che invece in Italia già impegnati che l'ottava hanno nella Resistenza o comunque o a sud o a nord erano in Italia questa parte del libro di Fassino è importante perché la vera nascita del Partito Comunista Italiano Solana cito per il nome perché come una massima autofinanzia compagno comunista in Italia
Ma non è un dettaglio di questo Consiglio pause abbiamo già parlato allungo nel senso che quella scissione è una delle tante scissioni ce n'era stata una dicembre curve partito dal Partito socialista francese già allora
E internazionale diede l'ordine ai partiti anche al Partito socialista italiano che pure guidato da un dirigente massimalista
Che sarebbe finito tra i comunisti Giacinto Menotti serrati diede l'ordine scendesse in tutti riuscissero punto
Non è che fu la prima delle scissioni che caratterizzano la storia sì sì scendono tutti non c'è un partito ho conquistavano la maggioranza del Partito socialista dello tra lo chiamavano comunista politici Nevano tutti quindi è un fatto dal punto di vista della storia
Significativo come tutto ciò che capita fare ma assolutamente irrilevante dal punto di vista dalla storia del comunismo mondiale mentre in del comunismo insieme mentre invece codice altri sono le vicende successive al congresso di leone
Ma
Di quello che avviene prima del quarantatré quarantaquattro cioè dalla fondazione del partito nuovo si capisce bene leggendo perdendosi note l'unica cosa non di poco momento
Della storia precedente che dandosi una struttura rivoluzionaria del partito comunista fu più preparato più predisposto alla lotta clandestina per cui in alcuni momenti si trovò e poi successivamente alla resistenza che l'aspetto militare della la questione della della costituzione della presa del potere il loro lo rese ideologicamente più preparata a combattere
La lotta al fascismo
Se mi consentite un paragone irriverente ed in cui mi dovete assolutamente perdonare
è come se a un certo punto in Italia negli anni settanta perché riferisce invece affermano un batter d'occhio dalla costituzione del partito comunista passano meno di due anni ecco Gorizia in Italia negli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta
Ci fosse stato un terribile golpe fascista ma fascista fino in fondo è ovvio che le formazioni terroristiche o le informazioni del radicalismo alcun cenno non solo quelle terroristiche potere operaio era più pronto per la lotta clandestina di quanto fossero i partiti
Scusa
Successo
Andata viene ma dove si sentiva cioè di partiti di quanto borsone alcuni creando anche la stessa democrazia cristiana era un partito
Che era studiato per fare la rivoluzione quindi più preparato per quella lotta in più predisposto ideologicamente e quindi le venne il vantaggio per il partito lo stesso per tutti i nuovi di avere una formazione
Più pronta per fare la lotta clandestina antifascista con tutti i problemi che ebbe poi per fare la resistenza dove prese un ruolo nettamente
Più evidenziato di quello degli altri partiti di cui ed è questa è una cosa che oggi a distanza ci appare come capolavoro di Togliatti Togliatti
Non sfruttò tanto la forza militare l'impatto e la possibilità di presentarla nelle piazze nel dopoguerra quanto sfruttò la portata per elaborare una
Teoria
Della
Vita di un partito comunista democrazia occidentale che avrebbe dispiegato poi lungo gli archivi di l'arco di tutta la sua esistenza compresi gli anni della guerra fredda una roulotte e non di poco momento tant'è vero che Togliatti fu togati del gruppo dirigente non solo fu unico ma dovete vedere sarà con dirigenti anche questo con levità
Fascino lo ricorda in molte pagine di gente come Mauro Scoccimarro che che non ne volevano sapere non questi quelli lecci che erano rimasti all'esperienza precedente
Ma persino ovviamente Pietro Secchia ma persino Luigi Longo in qualche modo si trovò pur prendendo poi dalla parte di Togliatti si trovano a a soffrire di questa doppia natura
Ma leggendo libero dalla rivoluzione alla democrazia titolo non casuale
Si capisce come
Quella tanto decantata doppiezza di Togliatti Dante denuncia doppiezza c'era un dover combattere una battaglia per radicare il partito comunista nella democrazia
La tensione anche qui fatica a trovare le parole ingannando il proprio popolo o comunque lasciando che il proprio popolo vivesse nell'illusione che quello fosse un espediente tattico questa cosa è spiegata libro di Fassino un espediente tattico perché poi un giorno all'altro sarebbe arrivato al momento della presa del potere coerente ma effettivamente leggendo e rileggendo la pagina dopo pagina io non trovo un solo momento nella vita di Togliatti poi dirò dei problemi a perché non un omaggio
A Togliatti non trovo un solo momento nel meraviglioso gli attimi in quella dei suoi successori che dimostri la contraddizione quindi la doppiezza rispetta questa via mai mai neanche una volta detto scendete in piazza
Impugnata la falce ha impugnato il martello Pitzianti affossate il sistema pre mai uso le parole del ad azione contesa per l'immediatezza non cioè non lo fece mai non lo fece mai e portò il gruppo dirigente non farlo mai e portò gradualmente all'estromissione di tutti i dirigenti che di chi quelle parole usavano Louis non lo usava non lo usava lasciava sfumare la rivoluzione in un avvenire
Ideale ma non ci fu mai un momento nella praticamente sua medici e ovviamente
è ovvio che
L'importanza di Berlinguer rispetto a Togliatti è solo quella di aver arricchito ma di non aver contraddetto questa importantissima svolta che fu di Togliatti Giardina dovendo signor generare con un'Italia in cui la tentazione rivoluzionaria da sinistra si era fatta più forte Toldo e Berlinguer rimase coerente in questa a questa impostazione arricchendo la arricchendo la del suo sottolineo questo perché credo che Fassino abbia mai conosciuto Togliatti o non abbia mai avuto a che fare con loro mentre invece come ho detto all'inizio scusata mi sto dilungando ma voglio dare un quadro della mia lettura completa
E vengo al problema di
Al problema irrisolto della storia dei comunisti
E secondo me anche crescere pur se la sono portata dietro coloro che sono venuti dopo i comunisti
Che il problema chiamiamolo così della presa del potere
I comunisti in Russia si trovarono a prendere il potere non già sulla base di quello che noi concepiamo come una rivoluzione ma impercettibile non percepito colpo di palazzo dentro un processo compreso che era iniziato molti mesi prima che sarebbe andata avanti per molti mesi
Chiamarono quel colpo di palazzo rivoluzione ma
Non ci fu mai
Non ci fu un mio sulla base di quell'equivoco non ci fu mai una vera e propria
Elaborazione su come una rivoluzione avrebbe dovuto prende il potere
Praticamente era un confuso modo delle masse in cui a un certo punto all'avanguardia faceva il colpo di palazzo questo sostanzialmente tant'è vero
Che
La storia del comunismo per Presa di potere rivoluzionaria sempre la storia chiunque via abbia studiata nello specifico non sono fra quelli sono semplicemente un lettore sul di libri su quello che è avvenuto
Non dico nelle democrazie popolari perché lei non mette conto parlarne mai neanche in Cina e Russia in Angola
Scusa in Cina a Cuba in altri Paesi mai
è avvenuta una rivoluzione nel secondo come uno se la immagina ma non è questo il problema del libro di Piero Fassino liberi per la benzina che i comunisti italiani
Non hanno mai avuto un'idea chiara
Perseguibile su e non ce l'hanno neanche loro successori su come si prende il potere in una democrazia occidentale
Che cosa significa prendere il potere in una democrazia Centa
Noi oggi che viviamo fuori da quei recinti un'idea ce l'abbiamo si fa così
Si fa più o meno adesso lasciamo perdere le denunce si fa come in America cioè ci si organizza stipava una struttura per la definizione di un gruppo dirigente che si cimenta alle elezioni
E talvolta vincente talvolta perde
Se perde con una bella versare io in genere quando si perde Sempre visto molto male
Adesso per ricordare il leader che voi Della Valle nostra generazione vince Reagan un brutto momento si descrive questa vita vedere qualcosa si fa conserve igienici sono quello è l'unico caso in cui fu tirato fuori al suo secondo mandato ben precipua oppure se vince Bush padre oppure se vince Bush figlio
Ci si lamenta se dice che quello è il peggiore dei mondi in cui ovviamente sette INCE Trump in cui si può vivere dopodiché ci si mette tutti insieme
E ci si organizza si scelgono dei leader adatti ci sono quelle che dicono sarebbe meglio Elisabeth corre ma invece si sa che bisogna vincere col consenso
E poi i si si scende in campo e talvolta si evince dal Volta si perde spesso si vince il trionfo della democrazia
Della mercanzia occidentale come noi lo conosciamo e che sarà anche disfarsi di Trump
Cioè anche disfarsi di Reagan perché poi dopo tutto viene ridimensionata oggi Reagan pare quasi come un eroe della democrazia ma quando si vive mi sono rivisto recentemente firme e documentare sulla guerra era sul due mila e tre e quello sembrava che sembra come forse visse il mondo i tempi dell'entrata nella seconda guerra mondiale
E i comunisti italiani questa che avranno mai avuta hanno lasciato una Tahar Ben inedita ai loro successori per cui i loro successori pensa nonché la lotta per il potere si fa così si demonizza l'avversario io sono stato vengo dalla Federazione giovanile comunista
Io una conoscenza diretta anche familiare di questa cosa
Racconto sembra i miei figli e nipoti che non ha mai vissuto un anno della mia vita senza che dall'altra parte ci fosse uno descritto come un demone spesso anche all'interno della sinistra
Io ero piccolo c'era Fanfani poi c'era c'è sì poi c'era Craxi poi c'era Cossiga qua c'era Berlusconi poi c'è Salvini e non so chi verrà sempre dall'altra parte c'è un demonio
E inno della battaglia contro il demonio bisogna fare una unità dei migliori uno in Corte raffazzonare quello che erra frazionabile
Fino oggi al senatore Ciampoli Lillo tanta ma sempre c'è questa cosa non crediate che oggi L'Unità con Ciampolini lo si è una grande novità della storia perché non non esiste altra alternativa non esiste l'idea che il l'avversario può avversaria è sempre un Demone
La situazione è sempre eccezionale vissuta in un clima di emergenza dell'avversario si deve battere
Come va va nel palazzo andando a pescare quello che si trova spesso spesso spessissimo ex nemiche checks demonizzati del giorno prima e ricordo ancora come fosse adesso negli anni novanta partirono con un tentativo di impeachment su questioni etiche fondamentali
Di Francesco Cossiga quand'era presenza veniva in quegli anni attuale
Cioè fu chiesto l'impeachment ma non un semplice non perché aveva rubato ma perché aveva preparato con Gladio non so quale golpe della storia dell'uomo insomma aveva fatto una cosa atroce
Appena otto anni dopo anzi sette anni dopo siccome portava era fondamentale per portare governo Massimo D'Alema fu un portato in trionfo a una festa dell'Unità dal popolo dicendo che era una specie di Sante De lama come si può pensare facendo la storia
Che sia in buona fede uno che passa dall'impeachment per colpo di Stato
Ecco per tentativo di organizzazione illegale a portarlo proprio perché ha organizzato quattro Marrazzo insieme a Mastella e Scognamiglio portano in trionfo la questa unità ci sarà qualcuno che diciamo
è una meraviglia portare Massimo D'Alema alla presidenza del Consiglio vedi che c'ho anche una parte critica tu pensavi o fossero solo produce caramelle e questo io lo racconto con vivacità per quello che ho avuto occasioni vedere ma ma il partito comunista e tutto quello che c'è ha lasciato dietro mai avuto una teoria che non fosse quella
Dell'unità antifascista dell'unità nazionale rimettiamoci insieme alla decisiva che ti capita
Ma di sfidare un avversario per via elettorale vincere finché c'è stata la guerra fredda
La guerra prendere un alibi ma era un alibi andarono addirittura al potere prima i comunisti francesi che erano molto più avvertita di perché avevano erano stati trascinati malgrado loro essere più arretrati in una cultura dell'alternanza dal Partito socialista di Mitterrand quindi capito che i comunisti francesi andassero al potere seppure in funzione subalterna di quanto esondazioni Comunisti italiani che arrivare non solo quando realizzarono una sorta di volontà
Quando capito una cosa diversa è capitata solo due volte nella storia del Paese cioè di non andare con un colpo di palazzo per fra capitato due volte che hanno vinto le elezioni del novantasei nel due mila sei
E lo hanno fatto anche lì in maniera ma insomma in cui non è recato pagarle però quello due volte l'anno parte costretta non a caso il capo della cava lezione era uno veniva da un'altra esperienza politica il capo era Prodi che veniva da un'altra esperienza politica il capo del coalizione pagò caro il fatto di venire da un'altra esperienza politica come come Lione
Dentro quel contesto fu sgambettato è la prima volta si ricorse appunto alle armate di Cossiga
Che era stato nel frattempo rivalutato
Ma non sto parlando solo degli anni in cui ho vissuto sto parlando di una
Di un buco nero che cioè negli anni in cui
In cui invece l'informazione queste cose non lo capivo sto parlando agli anni cinquanta e sessanta che erano gli anni in cui il partito comunista avrebbe dove aveva avrebbe avuto l'occasione di uscire dalle logiche della guerra fredda di quello che si poteva fare per uscire dalle logiche della guerra fredda e se veramente avessi avuto un animo diverso di seguire la via che servivano ai socialisti
Tedeschi o con somma altre di le occasioni come è noto furono lei occasioni mancate d'Ungheria nel mille novecento cinquantasei più in generale la destalinizzazione e
E poi gli una più diciamo una più decisa applicazione delle linee che pure fu presa nel mille novecentosessantotto con la condanna dell'intervento in Cecoslovacchia
Mi accorgo con difetto dei comunisti e prendono la parola parlano come Fidel Castro per ore e ore ore ma giuro che sto per finire
Però devo dire un'ultima cosa che non è irrilevante che viene affrontata nel libero di Fassino che insieme a parente di questo limite
Di non avere elaborato la teoria della presa del potere in una democrazia
In un sistema democratico c'è il problema del rapporto con
I socialisti che è stato un rapporto drammatico al drammatico dal ventuno ripeto quella scissione per me il rilevante
Però è rilevante anche perché si decidessero non come la gente comunemente crede io continua a trovare persone che pensano che le si uscisse dal partito di Turati
Che stava per entrare al governo con Giolitti e quindi fu indirettamente responsabile il partito comunista di dell'avvento del fascismo perché se ma un partito socialista dell'epoca lo ripeto perché bar sempre ripetuto
Non era era un partito un po'più a sinistra del Partito comunista che si scendeva duecento metri sapeva che ero massimalista che sarebbe finito
Comunista i socialisti Turati anni erano in ferie minoranze il dieci per cento di quel partito in cui Giacinto Menotti serrati rimase segretario dal punto di vista dell'evoluzione storica
Sì Partito comunista fosse rimasto lì dentro significa solo che duecento malati serrati pro avrebbe avuto la maggioranza un po'più ampia invece che il dieci per cento era contro l'otto per cento del partito e dal punto di vista effettivo né i comunisti né socialisti avrebbero mai aderito a quell'alleanza con Giolitti alla quale pure Turati spingeva il partito ancorati alla minoranza comunque anche se i comunisti anzi di più ancora
Se i comunisti fossero rimasti dentro dal punto di vista storico facendolo storie con un secco no una il fatto che si siano usciti cinque Dacourt l'unica scissione
Decisa ripeto in un contesto internazionale in cui tutti diceva provvidenziale nel senso che alleggeriva il peso
Di coloro che già iscritti Partito socialista allora siano immediatamente iscritta all'Internazionale Algeria il peso di coloro che opprime vanno questa minoranza tornati Anna
Che aveva una giusta intuizione lì se ne fossero andati di più sarebbe stato ancora meglio forse il fascismo sarebbe
Poteva essere bloccato per via parlamentare credo mai Turati avesse preso la prevalente ce ne fossimo andati tutti in gara meglio soprattutto quasi tutti quel tanto da lasciare Turati che pure aveva in mano le cooperative i sindaci delle città perché quelli erano partiti veri
Ma
I rapporti su col Partito Socialista furono drammaticamente improntati dal fatto che pure ricorda il libro di Piero dal fatto per i fatti che accadono in Germania nel gennaio del diciannove sto parlando della locuzione Spartachista dove
Fra il sei e il quindici gennaio del mille novecentodiciannove dei Freikorps alle cose che le guardie armate di un potere che era già nelle mani dei socialdemocratici
Aperte di Noschese
Travolsero la Rivoluzione Spartachista li uccisero nella maniera più Barbara e in febbraio nel febbraio del diciannove preso il potere questo patto
Fu sconvolgente dal punto di vista dei rapporti fra socialisti comunisti nel senso che sembrano una rivincita sull'ottobre in Germania
In Unione Sovietica una rivincita e di tipo molto particolare cioè che i socialisti nel primo Paese
In cui andavano al potere dopo la prima guerra mondiale aveva che faceva una che si terminavano nel sangue condurre guardie armate che
Andavano per le spicce una rivoluzione fatta poi da leader
Fecero bene a ritrovare ne discutiamo un'altra volta di questa questione
Che forse quella rivoluzione comunque era destinata a fallire anche lì Piero Fassino ricorda come quello di Béla Kun in Ungheria solo che quella di quella con in Ungheria
Fu sconfitta da orti fu sconfitta dal dei quasi fascisti l'altro vuol dramma di vedere dei socialdemocratici i costruttori iniziatori della repubblica di Weimar
Che bensì battezzava nel sangue di rosa Luxury un fatto un trauma difficile da superare
Quello che però non mi sembra di poter dire che di poter mettere la storia della inimicizia costante per il partito socialista durata accentuare insomma finché quel partito è stato vivo
Tutto nella nel conto della di Noschese della repressione del malato Spartachista
Celli secondo me un rapporto di parentela con quella Teoria della presa del potere di cui ho parlato prima cioè non avendo né elaborazione come e con chi prende il potere i socialisti erano quasi un impiccio se non un nemico di fronte alla presa del potere con l'accordo di natura occasione con chi c'era contro il nemico del momento in quale alcuni anni e per questo è stato singolare vivono negli anni ottanta contro il leader del Partito Socialista Italiano per carità sarà stato dubbiosi sia però quella è una cosa che va contrastate saranno stati tutti dei delle banche però strano quando ultima cosa poi veramente quando con Marco ore ore
Cosa ci ha lasciato in eredità il partito chiusa l'ultima pagina del libro di Fassino una casa
Cioè l'unica casa politica
Sopravvissuta marasma della prima e della seconda Repubblica è sia pure un po'mal messa la casa lasciata in eredità dal Partito Comunista Italiano nessun partito della storia della prima e della seconda Repubblica a un luogo simbolico ideale di apparentamento e neanche fisico come quello in cui ci troviamo oggi a parlare niente
Che costituisca casa della politica secondo me questo è un merito non da poco è veramente mi scuso con Lutero sembra ammetterà che Hall dato una lettura esaustiva del tuo libro grazie scusanti grazie grazie grazie grazie a Paolo Mieli
E allora chiedo a Mirella Serri intervenire prima di dare la parola all'autore
Microfono
Deve accendere il microfono
Adesso vi sentite se non stanco lo stacco questo no no per Robert e allora dicevo visto che Paolo Mieli ha parlato dell'eredità che ci lascia il così che ci ha lasciato il partito comunista anch'io parto dalle ultime pagine di Piero Fassino
Questo libro di Piero Fassino veramente un bel libro
Perché Piero Fassino svolge come dire ha un triplice ruolo
Ha il ruolo come ha detto prima con Ranieri quindi non mi soffermo dello storico dello storico tra l'altro che si ascrive un merito che spesso gli storici italiani
Non hanno sono grandi ricercatori ma non sono dei bravi divulgatori e invece in questo libro Fassino
Ci racconta questi cento anni di storia con dovizia di particolari e diciamo gli attraversa usa una metafora ma insomma sei approfondendo ma anche correndo come un treno già nel senso che ci porta dritto verso anche la conclusione e parto adesso dalla conclusione poi naturalmente intorno all'inizio
Nel senso che il terzo la terza voce oltre a quella dello storico del divulgatore diciamo così di Piero Fassino si sente la scelto il protagonista cioè la voce del leader ma non in senso appunto di espressione narcisistico autobiografica io c'ero io facevo assolutamente no ma si sente che dietro la costruzione di questo libro che ci racconta la continuità e la discontinuità cioè la storia del PC e le sue e anche e Fassino è molto onesto in questo non ignora le fratture
Le ferite le lotte e così via in questa continuità e discontinuità
Fassino dicevo occorre verso la fine nel senso la fine intendo alla fine del libro che ogni anche la nostra attualità
In cui Piero Fassino ci dice Cina il senso del libro come se volesse dire io ho scritto questo libro
Per trovare qual è il lascito nel parco per questo mi ricordavo le parole di Paolo Mieli quale il lascito il lascito oggi del Partito Comunista e infatti il lascito oggi del partito considera comunista e quello appunto esso proprio nelle ultime pagine me me ne stavo guardando al rione barese a pagina duecentosessanta europee in cui lui fa un elenco di come si deve articolare una grande forza reef cornista moderna e unitaria sono parole che in questo momento devo dire in cui stiamo vivendo un momento politico che tutto il contrario di quello che ha dice Piero Fassino in queste pagine e che in questo momento sto a Niguarda riportando che come dire si fa battere il cuore perché Piero Fassino
Parla di una forza politica che dall'Italia concorra al rinnovamento della sinistra europea e che concorra diciamo non in maniera sollecitando le forze della democrazia e naturalmente non quelle del populismo
Io direi che Piero Fassino forse qua naturalmente quando scriveva non è che pensava che se arriva alla fine dico questo però icone dire l'istinto del del leader politico del protagonista del protagonista politico che è stato anche come dire che vuole essere ancora da oggi fare un programma ed essere il militante ecco di De diciamo in questo modo si dice sempre che in tutta la storia è storia del presidente Fassino farà stare nel presente
Ma vuole parassitarie di cento anni fa riferendosi anche al nostro presente
Però naturalmente essendo sta essendo un protagonista di quella storia né ci dice anche molto ma molto di più spero di essere stata chiara
Qual è il fine diciamo il il filo conduttore di questi cento anni di Fassino
Ce ne sono tanti quindi se ne possono dire solo alcuni ma ce n'è uno che mi piace molto perché anche vero è vero storicamente neanche molto bello
Nel senso che il secondo Fassino il PC Partito Comunista ha avuto il grande merito e per questo ricomincia se lo diceva anche anche dal suolo
Di svolgere una funzione nazionale e di perseguire un interesse generale pur non trascurando i propri valori di riferimento
Anche questo mi sembra come dire un appello al presidente all'attualità quando negli ultimi anni i partiti hanno dato tutti indistintamente
Hanno dato scarsa prova di guardare all'interesse generale ecco questi mi sembrano alcuni elementi che Fassino ha seguito nel raccontarci questi cento anni che partono appunto dal mille novecentoventuno c'è la dittatura la svolta di Salerno
Poi c'è la ricostruzione del mille novecentocinquantasei il terrorismo Berlinguer e poi la svolta del mille novecentonovantuno
Andarsene da del della diciamo del cambiamento del nome Fassino ricorda che egli stesso con Giorgio Napolitano viene accolto a braccia aperte dal presidente dell'Internazionale un Librandi
Quindi dice da molti anni di attendevo
Ecco in questa in questa affermazione che sembra appunto come dire
No sembra è un un affermazione di grande entusiasmo da parte ovviamente lo è da parte di vibrante di entusiasmo
Forse io leggo anche nelle righe di Fassino
Una perplessità
Nel senso non potevamo arrivarci prima cioè da molti anni da molti anni di attendismo e Fassino forse dice da molti anni rileva anch'essi molti anni ma non potevamo arrivare il prima
Le sigle niente da questo punto di vista McCormick come dire mi ha colpito un'altra parola
E quando Fassino parla della svolta degli anni mille novecentonovantuno parla dei siti cinesi li descrive come una lunga armonia cioè intendendo che era una lunga agonia del partito comunista che si stava come dire stancarsi stava estinguendo le sue forze
E come dire le sue ragioni di vita per trasformarsi in altro
Però anche in questo caso io vedo non solo l'agonia del Partito comunista ma vedo anche l'agonia delle forze politiche che si propongono di fare la svolta
Che la fanno molto ma molto lentamente
Siamo nel mille appunto Giordani prima già da anni prima Fassino era andato ricorda che un anno forse no due anni prima
Era andato in delegazione con era andato in delegazione nei Paesi dell'Est a dichiarare appunto il chiamiamolo così a parlare dei martiri che c'erano stati per via delle forze di occupazione sovietica oppure aveva fa era andato sempre in veste di politico
A parlare nel del problema delle foibe e a riconoscere gli errori nel Partito comunista quindi sono era non sono riconoscimenti che venivano prima in questa parola agonia dei siti cinesi
C'è come dire Fassino che punta il dito forse forse io così lo implora lo leggo ma hanno elettori è dato anche il piacere dell'interpretazione e quindi e non è detto che coincida con quello dell'autore il mio la mia lettura ma io sono convinta che sia anche così quei sedici mesi potevano essere uno due quindici giorni ci sono due congressi di mezzo quindi questa cosa voglio dire voglio dire che come ha detto Paolo Mieli giustamente questi impicci
La doppiezza forse non resa è vero non si vende tanto ma forse quello che non rileva anche Fassino
Nel partito comunista si vede quello che potremmo chiamare l'importanza del fattore tempo la lentezza e al portella trascuratezza diciamo ora abusi chiamiamola con è un è un eufemismo
Perché non è per una trascuratezza dell'intervento nel partito comunista allora facciamo faccio degli esempi la scissione nel mille e novecento ventuno
Allora persino giustamente a mio marine
Dice che il Partito socialista non si rendeva conto dei suoi stessi grossi limiti
Cioè del suo scarso rapporto Core non solo con le classi popolari ma con le classi medie per esempio con i reduci
Che veniva alcuni reduci della prima guerra mondiale con diciamo con tutto il disagio che stava vivendo l'Italia è che il fascismo scusate che il partito socialista non si accorge esistesse ma se ne accorge invece molto bene il fascismo che va al potere che va al potere anche con il nome in un primo momento prende i voti e poi anche con la forza
Quindi il partito socialista da questo punto di vista è cieco la scissione non serve anche a fare aprire gli odi Bordiga non ci non serva a fare aprire gli occhi dal Partito comunista al Partito socialista
Ma però possiamo notare che gli entrare che aderire alle al diktat della Terza Internazionale
A valutare già il partito in legno nato per tipici di perché il fine della scissione del gennaio da febbraio si organizza il partito si organizza subito in clandestinità
E questo possiamo dire che come dire un deriva dall'internazionale ma anche un un
Ha una capacità di non essere lento detto prima che il partito c'è questo problema io lo dico con un'immagine però poi in realtà è molto sostanziosa la cosa
Con l'immagine della lentezza e nel non non essere alla all'altezza del del momento storico che ci si trova a vivere
Si organizza le amiche di clandestinità e questa porterà il Partito comunista prima vigilia epatite C ad essere il primo nella a organizzare o della Resistenza italiana
Questa cosa si capisce molto bene le non è punto non è un'immagine così leggendo appunto Giorgio Amendolara Giorgio Amendola dice a parte che era mosso da sentimenti personali per quello che era stato fatto a suo padre
Ma quello che per Giorgio Amendola spiega benissimo chi aderisce al Partito Comunista
Perché non voleva essere entra in riesce a freddo cioè invece Alfredo erano quelli che aspettavano li fa apparire prova con i socialisti a Venere si si poteva fare un'opposizione forte e decisa determinata ai fascisti invece non trova ascolto perché avevano paura già per tanti motivi
O perché non non sentivano il tempo della storia in questo caso tipici a freddo non sento nel senso della storia hanno intende Giorgio Amendola aderisce al Partito Comunista
E il Partito comunista mandando sacrificando però la storia non si fa con i se e con i ma non possiamo dire se non avesse fatto la scissione
Molte persone non sarebbero andati in galera molte persone non sarebbero morte eccetera
Però avvilisce alle al Partito comunista proprio perché non ci sono intuisce a freddo il risarcimento sarebbe poi potremmo chiamare così anche l'attendismo il famoso attendismo che viene condannato dalle Brigate
A partigiane per esempio del nel neanche serve nell'esercito dei militari che volevano che non volevano fare operazioni come dire
Avventate ma che volevano aspettare il momento opportuno note questo momento opportuno poi non veniva mai in questi momenti questo momento storico voglio dire il partito come mista italiano dimostra di sapere di di di sapere ordinari a questo problema della della di non cogliere il momento storico
Togliatti quando arriva nel mille novecentoquarantaquattro
Anche lui anche se sono stati scritti valanga di come dire sono state versate valanghe d'inchiostro sul fatto che c'era Stalin e che non era cioè eccetera che non era un'iniziativa ovviamente che gli era stata dettata che veniva dalla dall'Unione Sovietica e quindi ubbidiva ha un'idea a degli ordini precisi però coglie il momento storico e Fassino
Lo dice bene lo dice bene perché nelle non solo quando il momento storico del a appunto del capovolgimento di politica
Ma anche comincia a fare l'operazione di una chiamiamola di una via italiana al socialismo recuperando gli scritti di Gramsci
Recuperando l'unità degli intellettuali e insomma recuperando degli elementi culturali e che risultano il Partito comunista italiano a inserirsi appunto nella nelle nel flusso di quello che potrebbe essere poi una successiva
Eventuale democrazia
Mentre invece il turno momento indietro nella mille novecentotrentanove è quel partito che non coglie quando viene fatta il patto Molotov Ribbentrop ecco il partito
Palmieri dice non ci sono proclami Chirivì Togliatti diceva
Fate la rivoluzione ma Togliatti non riusciva a fare della rivoluzione ma soprattutto stava zitto in questo momento coi figuriamoci nel trentanove non poteva assolutamente parlare né esprimersi perché erano chiuse sulle situazioni complicatissime
Ma il Partito Comunista abbandona tutti i suoi militanti che si trovavano
IMI in Europa in Europa non in Italia in Europa
Allo sbando cioè praticamente rimanda come a morire e questo poteva ovviare poi si finisce nell'antisemitismo e questo tratto di storia che andrebbe ancora ancora meglio studiato allo spariglio digito Giorgio Amendola
Mi faceva un giornale con gli ebrei tunisini e quali subito ritirano i finanziamenti naturalmente e si scatena un antisemitismo anche nel Partito Comunista quindi anche questo diciamo che in questo momento il Partito comunista non dico che poteva non ostacolare il Patto Molotov-Ribbentrop però poteva aiutare tutti i sogni i limiti tutti i suoni i militanti in Europa e ricordo che in quel momento in Europa e ne è protagonista Emilio Sereni vengono fatti in Europa
A Parigi vengono fatti dei processi staliniani Emilio Sereni non racconterà mai come mai se l'è scampata ma molti militanti molti militanti tedeschi bevono vengono uccisi e vengono proprio a Baghdad Benucci in Francia non non in Germania o in in Russia proprio per via dei processi stalinisti in questo caso voglio dire
Un minimo di attenzione non adesso le dico sempre così maniera riduttiva
Da parte del Partito comunista nei confronti dei dei suoi su non dico di gli altri ma dei suoi militanti nel quarantaquattro dicevo invece la prontezza della del cambio
Di politica ecco questi sono si alternano i momenti in cui il partito comunista e riesce ad essere all'altezza di questo percorso indicato da Fassino verso chiamiamolo così la democrazia e altri momenti in cui torna indietro naturalmente non parlerò del cinquantasei perché hanno sempre parlato tutti
Ma danno un momento solo della mille novecentoquarantasette del mille novecento nel mille parlo di quarantasette quarantotto
Quando c'è la grande débâcle elettorale del Partito comunista
Un altro come dire un altro segmento di storia che forse andrebbe approfondito dovrebbe essere studiato sono proprio gli anni immensi in cui PC esce dal dal Governo e poi assise alla sua débâcle alle urne ecco in questi mesi si scatena tempo alcuni Milano con la preoccupazione della Prefettura da parte di Giancarlo Paietta
E che telefona c'è questa famosa battuta note telefonato agli atti gli diciamo le prefetture quello dice che ce ne facciamo
Ecco in questo momento Togliatti dice la sua ma per tutto il periodi in tutti i mesi precedenti se si vanno a vedere per esempio
In archivio in volumi delle prefetture i faldoni delle prefetture tutti i giorni le prefetture registrano assalti no che fossero solo i comunisti a per carità
C'erano i neofascisti L'Uomo qualunque
Insomma c'erano degli scontri feroci ma i comunisti davano un fortissimo apporto io credo che le elezioni le abbiano perse i comunisti anche perché hanno terrorizzato la popolazione civile anche loro
Comunque detto questo ecco lì Togliatti Hitachi e fino al momento in cui arriva Pajetta e quindi c'abbiamo la Prefettura allora prima non ha detto andate prendetele anni ma di fatto cioè una situazione molto calda
Quando parlo nel momento giustamente coglie il consente il tempo della storia
E e dice
Ragazzi siete stati tranquilli e poi entreremo negli anni ci chiamiamoli così Build più bui negli anni Cinquanta
Ecco ancora poi Piero Fassino mette molto bene in evidenza tra l'altro l'apporto del del Partito comunista alla ricostruzione questo non bisogna ricostruzione ricostruzione industriale
E così via questo non bisogna dimenticarlo
E arriviamo anche alla a Berlinguer è sempre Fassino mette in evidenza anche l'apporto riformatore diciamo del compromesso storico e dei passi coraggiosi che fa Berlinguer ecco qui bisognerebbe vedere il fattore tempo se li ha fatti
Degli appalti al momento giusto o se aspettato troppo
Arriviamo invece ecco alla lunga agonia alla lunga agonia e io li ho visto una perplessità da parte di Fassino che figuriamoci condivido assolutamente il momento della svolta
Ma bisogna cercare di capire se Fassino il momento della svolta si fosse avvenuto non dico temporalmente prima
Ma con altre e più incisive modalità non avrebbe forse avuto una forza e una capacità di di cambiamento ancora più forte diciamo ancora più presente e più importante di quello che non ha avuto ecco questo questo io me lo chiedo
Ecco tempo arriviamo alle ultime ultimissime pagine in cui in cui Fassino ecco veramente da da leader politico e dichiara qual è l'eredità del
Qual è l'eredità che ci ha lasciato il partito comunista questa sua appunto discontinuità e continuità e sono appunto delle pagine molto belle perché affida al partito diciamo a per alla sinistra in un percorso di modernizzazione di democratizzazione che di cui oggi forse non si sa si sente molto poco parlare
Con convinzione e queste sono le pagine in cui emerge il leader e che ha scritto un libro che parla di continuità e di discontinuità
Affinità
Allora va be'intanto grazie al nuovo nuova su alcuna
Grazie
Grazie a Paolo Mieli grazie a me la serve grazie per diciamo molti apprezzamenti che sono stati fatti alle libero e siccome mieli ha imboccato la sobrietà e l'understatement torinese dico grazie
Lei non esagero nere grazie
Allora quando Carmelo
Zeller Nina proposto di scrivere questo libro perché l'idea è venuta lui all'editore
Devo dire che io ho avuto più di un attimo di perplessità
Che
Per due ragioni uno perché c'è un'abbondantissima produzione storico-letterario sul pc dal diciamo
Restò come dire fondamentale che la storia del Partito comunista italiano di Spriano a tutte le altre cose che sono state scritte
In gran parte dall'alto dei protagonisti pensiamo fischietti di Togliatti di Amendola di Ingrao di Secchia disse renne quindi ho detto ma e tale e tanta che cosa posso aggiungere nulla evidentemente
E quindi avevo una perplessità e la seconda per presentare la dal fatto che dicevo ma sono trascorsi trent'anni
Un tempo ormai lungo trent'anni sono almeno quattro o cinque generazioni
E mi sono domandato domandato dico ma
C'è qualcuno che trent'anni dopo può essere effettivamente interessato
Dopodiché ho vinto queste resistenze per due ragioni
La prima perché ho pensato che
Bisogna essere esattamente perché erano passati trent'anni e forse è utile fare un'operazione di ricostruzione di memoria di trasmissione della memoria
Questo libro è scritto pensando soprattutto a quelli che non c'erano
Poi si ritrovano anche quelli che c'erano naturalmente ma è scritto per chi non ha vissuto quelle stagioni quindi scritto per i per un pubblico giovane
E egli che potesse possano avere conoscenza e contezza di ciò che è avvenuto prima di loro
A partire dal fatto che ciascuno di noi riesce a interpretare meglio il presente e immaginare meglio il futuro se è consapevole di ciò che lo ha preceduto e quindi un'opera di memoria io penso che tra l'altro
Noi viviamo un tempo nel quale opera di memoria e tanto più importante proprio perché disponiamo di tecnologie digitali
Che immagazzinano una quantità enorme di dati di informazioni è questo il pareggio ma nell'enorme quantità di dati che immagazzinano in ogni istante rischiano di smarrire no via via il senso appunto
Della
Caricarlo
Della della
Degli eventi quindi la prima ragione per cui io ho fatto il coro deciso sciolto questo nodo e questo la seconda ragione è che mi sono proposto di scrivere un libro che fermo restando punto la norme produzione letteraria fosse come dire accessibile facilmente accessibile agilmente accessibile
Perché gran parte della produzione
Le letteraria che storica che riferita al al Partito Comunista Italiano proprio perché è seria approfondita Dante non è di facilissima accessibilità non so la storia di speriamo che è il testo sacro
Sono quattro mila pagine ecco dunque perché
No quindi per il per fare un esempio così tante altre opere io ho pensato che nel momento in cui fai un'opera demonio devi cercare di fare comunque un libro che sia facilmente accessibile agile leggibile
E che quindi corrisponda bene a quell'operazione trasmettere memoria
E questo con l'editore abbiamo quindi pensato di scrivere questo libro che non è scritto da uno storico perché io non sono uno storico
Ma da un uomo politico che però ha vissuto quella storia e sì cimenta con la ricostruzione in quella storia
E mi ha indotto poi alla fine a sciogliere il nodo una frase
Di Togliatti
Che Macaluso ripeteva spesso e dell'occasione anche per ricordare Emanuele Macaluso a pochi giorni dalla sua scomparsa
E cioè che un dirigente che non scrive è un mezzo dirigente
Siccome io ho l'ambizione di non essere alcun mezzo che risente ho pensato che anche questo mi dovesse sollecitare a scrivere tra l'altro è stato nel mio primo libero ma è certamente un libro importante
E che cosa ho scelto di fare di ricostruire la traiettoria
Politica
Mi storica del Partito Comunista Italiano
Scegliendo quello che secondo me è il filo fondamentale che il titolo evoca in modo molto chiaro fin dall'inizio
Un partito nato per fare la rivoluzione la rivoluzione non lo farà
E invece via via nell'arco di settanta anni attraverso un percorso tutt'altro che semplice non lineare fatto di continuità e di discontinuità di coerenza di incoerenze
Dio rotture ed innovazione attraverso un percorso punto Complesso diventa via via via via via via sempre di più un cardine della democrazia e nel diventare un Carneade ma garanzia muta la sua identità
Perché la democrazia diventa la sua identità
Questo è il libro che ripercorre appunto questi se e mi sono sforzato di farlo
Chiunque gela lo vedrà
Ricostruendo questa storia sempre in connessione con ciò che accadeva in Europa che cioè nel mondo in Europa sanzionate ma nel mondo e in Italia perché anche questo era un punto secondo me importante un partito
Non vive soltanto della sua autoreferenzialità un partito vive costantemente di ciò che sta
Fuori di sé e della relazione che fornisce anzi Ornella entro nella brevissima
Introduzione primari
Che inizia il libro scrivo che la differenza tra un partito una setta esattamente questo è un partito è un'organizzazione che ha la capacità di essere in osmosi costruendo in continuo e costante con ciò che sta fuori di sé
La società che ha l'ambizione di rappresentare il mondo in cui vive una setta è una organizzazione autoreferenziale che assume le sue scelte e la sua e compie la solita indipendentemente da ciò che sta fuori
Fuori di sé il Partito comunista italiano è stato un grande partito per questo
E leggendo un libro emerge che sia nei momenti felici sia nei momenti infelici però tutto è avvenuto dentro una relazione costante e continua con ciò che stava fuori di sé e quindi un partito
Da profonde radici no e da una profonda Osmose nella realtà ecco indoor questo che
Nel farlo naturalmente
Ripercorrendo la storia ho messo in evidenza
Diciamo le luci e anche le tante ombre
Non c'è il minimo dubbio perché poi la storia di un'organizzazione complessa come quella è stato il Partito Comunista non
Non può che essere rappresentato vedendo tutti gli aspetti complessi e anche contraddittori quella storia e quella storia esprime
Quindi per esempio come
Presento io mette in evidenza come
Il rapporto tra tra Gramsci e il suo partito a un certo punto ha un rapporto difficile
E cioè
Un passaggio molto delicato nel rapporto tra Gramsci e Togliatti che
Quando di fronte allo scontro duro che si apre nel partito comunista dell'Unione Sovietica Stalin tende a risolvere conosco la discussione non con la quel quel confronto con lo sconto non con la discussione Marco
La repressione Gramsci scrive una lettera allarmata
Per dire ma badate che non sta nella nel nostro DNA quello di ricorrere ai processi alle purghe i gulag quella lettera non viene consegnata
Perché Togliatti ritiene che quella lettera sia destò negare rispetto al fatto che in quel momento il PC
Diciamo
Sostiene stare in Aula dello scontro con le opposizioni interne
Lì c'è un passaggio molto delicato io ricordo perfino aspetto che forse e gli storici conoscono bene ma non è di grande pubblico poco prima di morire Gramsci alla cognata che la persona che più lo frequenta mentre nel carcere la visita le dice
Di non consegnare i Quaderni del carcere
Ai dirigenti del
Poi la cognata riconosce era Piero Sraffa che l'altra persona che ora porta una cesura fra invece di fare arrivare a Mosca Tullia
Do quindi non ce l'ho neanche quello cioè non è un libro che non ha nessun aspetto agiografico cioè perché quando tu ricostruirsi devi dire
Tutto la grandezza di Gramsci
Come la grandezza di Togliatti la grandezza di berlingueriano anche la lucidità il ruolo
Che io sottolineo importante di nuovo come Longo
Passaggi delicati della vita del partito e poi quando però a fronte ricostruisciteli anche vedere quali sono i saggi critici limiti no credenti il problema così come
L'olio non non non non
Non non c'è lo tutto il grande tema del cinquantasei quello che io definisco l'infarto del cinquantasette
L'ungherese diciamo il dramma ungherese rappresenta come dire un infarto per un partito che dopo la sconfitta
Va be'l'elezione del Fronte popolare del quarantotto ore diciamo oppresso dalla dal dal dal clima della guerra fredda interno e internazionale cercava faticosamente ecco come dire non solo di resistere ma anche di mantenere una capacità di iniziativa politica che non smarrisce la sul suo profilo alla sua la sua strategia cinquantasei è un grande infarto e lui infarto che diciamo il gruppo dirigente del Pci non riesce di Togliatti per il primo particolare non riesce diciamo a
A superare se no con molta difficoltà
Con con l'ottavo congresso la via italiana al socialismo tuttavia come io ricordo nel libro cinquantasei ungherese rimarrà per molti molti anni una ferita aperta senza che mai si abbia il coraggio di affronta
Lui racconta un piccolo episodio che nel libro non ho messo
Io nel libro ricordo che nel mille novecentottantotto io vado a rappresentare il partito su incarico di Occhetto
Alla
Cerimonia che ogni anno i parenti
Dei dirigenti ungheresi del cinquantasei che erano stati poi impiccati celebravano certo se continua a celebrare al per la chance di Parigi dove c'è un
Un momento simbolico quelli erano io vado
Non è poi avrei parlato
L'episodio che non c'è nel libro e queste l'arrivo tra Rizzi
Vado in albergo progettare la mia borsa mentre sono in albergo ricevo una telefonata
La telefonata di Giancarlo Paietta
Qua invece dove sei ricorso non prese
Perché se a Parigi lo sapeva benissimo le domande erano retoriche
Cassano Palese perché sto per andare al per lasciare per
La cerimonia
Libere nei sondaggi i suoi colleghi le compagnie di di martirio
Io non sono d'accordo dicono Giancarlo prendo atto
Io penso invece che sia giusto andarsi a lui mi dice una sfida coi sapete com'era Giancarlo gusto della provocazione
Sì allora io domani vado da Caldarola
Cadavere ha il segretario del partito
L'operaio socialista ungherese cioè dal Partito comunista ungherese che nel cinquantasei
Era stato messo al posto dei dirigenti rimossi dall'invasione sovietica era stato messo al posto ai sovietici e che poi
Aveva diretto il partito fino all'ottantotto con un timidissimo riformismo che aveva attenuato diciamo un po'
Il rigore
Diciamo dei regimi sovietici ma che comunque era diciamo corresponsabile di quella vicenda ecco questo episodio la dice lunga lì come la ferita del cinquantasei nel mille novecentottantotto in una parte del gruppo dirigente non era né sanata Lino
E il mio discorso non perché sono io applica lo stato mandato a farlo
Al per lasciare è il primo atto formale in cui il PC
Cambia il suo giudizio sul
Io ricordo sempre per parlare dei dei passaggi difficili
Con il travaglio del Partito comunista di fronte al problema del confine orientale
Quando Tito
Diciamo
Arriva fino a Trieste e a Gorizia in una parte della Venezia Giulia e e e pretende di ammetterla
E
Nel partito comunista si apre la discussione complicatissimo
Perché ci sono italiani
Più lane veneziane Giuliana Intrieri triestini ma sono anche comunisti che questo iato apre una contraddizione
No scontarsi contento
Che ha liberato la Jugoslavia e che è il capo del partito comunista
E al tempo stesso gli si può concedere dei annettere territori che invece sono italiani dal nero no quindi compresso passaggio no
Sì che è compreso anche per Togliatti il quale farà una proposta che io ricorrono che farà sì che Togliatti poi non
Metto più piede Gorizia fino usando distrutto
Cioè per cercare una soluzione propone a titolo scambio Trieste resta italiana Gorizia diventa il va
Cosa che poi non avverrà se non lo per una parte e Gorizia come sappiamo poi diviso in due no
Ma per dire come appunto i passaggi travagliate ci sono stati
Così come altri passaggi che io che io ricordo voglio venire alla Cuba le questioni più diciamo che sono state poste qui non voglio farla lunga e libero poi eletti in una legge dello legge
Due cose che sono state qui poste una da Paolo e l'altra da Mirella
La questione che pone Paolo cioè in realtà il PC non ha mai risolto il problema della presa del potere no vigilate
Io questo non non non condivido del tutto questo aspre
Perché
Io ricordo
Parliamo per esempio di un passaggio tocca ora c'è piuttosto un lungo periodo come tutti sappiamo dove al Partito Comunista Italiano la conventio ad excludendum come si diceva era inibito di riprendere diciamo di di accedere al governo del Paese in virtù del fatto che era un partito onesto
Io ricordo però lo ricordiamo tutti che il partito comunista italiano
Che non ha la possibilità di accedere al governo
Sta pienamente nel gioco democratico
Sempre
Non contestando mai nessun passaggio elettorale
Tutto il passaggio epocale vinti dalla democrazia cristiana e non è mai che il Partito comunista li contesta non lo dico perché oggi noi viviamo un tempo c'entra niente per la storiella ma solo per dircelo
Viviamo un tempo nel quale ogni qual volta in un paese si svolge la relazione che le ha perse la prima cosa che fai contestarlo
No c'è un c'è una torsione c'è una riduzione di coltura democratica in generale nel mondo oggi ma verso chiusa questa cosa
Il Partito Comunista a sta pienamente nel il gioco democratico e accetta pienamente al gioco democratico che ha fondato sulle elezioni
Lavora ogni volta per avere un consenso crescente come ogni partito che concorre all'elezione
Ma nel nel contesto mai risultati e non li contesta neanche gli equilibri e gli esiti successivi cioè i governi che nascono gli equilibri parlamentari non c'è mai questo fatto c'è una piena accettazione delle regole democratica
Non solo
Ma là dove non poteva a cui acque accedere al governo erano al potere diciamo così che era al governo nazionale questo limite non era inibito a livello degli enti locali e il Partito Comunista Italiano
Partecipò a tutte le lezioni diciamo regionale e comunale acquisendo
Diciamo vittorie successi che lo fanno diventare un partito di governo
Governo posizioni di governo locale a cui accede attraverso le elezioni attraverso un sistema elettorale
No quindi
Quand'è che Berlinguer
Dice una cosa
Che può essere la questione su cui si innesta la riflessione di Paolo e cioè quando riflettendo sui fatti del Cile colpo di Stato contro Allende
Per regolare scrive né i tre saggi su Rinascita
Lo dico con una formula semplice attenzione
Che non basta avere il cinquantun per cento per governare un Paese
Ovviamente in quella frase non c'è la contestazione del valore del cinquantun per cento chiaro
C'è la lesione del Cile e non solo lezione del sì Lecce che in Italia siamo negli nel pieno dello stragismo golpista nero sono gli anni delle bombe nere sono gli anni dei tentativi di golpe Cesana e per le guerre avverte il rischio che è un successo elettorale della sinistra che in quel momento è possibile perché nell'elezione del settantacinque
Che che ci saranno poco dopo quelle quelle riflessioni di Berlinguer il Partito Comunista conquista tutte le città e nell'elezione settantasei lo stesso e in quel biennio secondo il gol Stanzani
Realizza un consenso elettorale che a un terzo del Paese più o meno trentatré al trentaquattro per cento
è quindi è la prova che
No che quella vera preoccupazione e di fronte a un a un successo così grande il rischio che si inneschi una meccanismo reazionario che lo mette in discussione e determina perfino uno sbocco golpista reazionario non è una preoccupazione di poco conto
Quindi io penso che vada valutato questo poi questo non esclude
Una riflessione di altra natura cioè nel momento in cui Berlinguer dice attenzione non basta il cinquantun per cento per governare
Per un verso e la preoccupazione
Che ho appena richiamato ti mette la democrazia diciamo al riparo da rischi reazionari
Si può essere c'è una legittima domanda da questo deriva Berlinguer l'idea che per governare un partito comunista ancorché democratico come il PC ha sempre bisogno di essere legittimato da qualcun altro
In questo caso dalla DC
Legittimo domanda io me lo ricordo questo dibattito sempre lo dico nel libro
No
Cioè il compromesso storico venne interpretato nel nostro dibattito interno allora e non solo nostro indù con due chiavi di lettura
è una scelta strategica di lungo periodo di alleanza con la democrazia cristiana e il sottinteso era che diciamo in qualche modo questo garantisce anche un pieno riconoscimento una piena legittimità del PC
Oppure c'era chi diceva no è una fase di transizione per arrivare a una democrazia dell'alternanza due letture
E coesistevano e probabilmente non era neanche in termini astratti
Il problema di Nietzsche dicendo nessuna comuni era uno che dall'altra perché la risposta a quel duplice interrogativo dato poi dei processi politici e non dal dibattito per cose di poco agiva teorico naturalmente ecco quindi
Non penso che non ci sia che che quindi da questo punto di vista io penso che
Il problema che la questione che pone Paola una questione seria e va discussa credo però che la cultura democratica che il PIL sia perseguito perché punto ne ha caratterizzato l'identità
Lo abbia portato a considerare che la appresa del potere non poteva che venire con le regola democrazia al punto che questo si salda con quello che Berlinguer famosa frase
Quello che per le guerra dire a Mosca no a Mosca mille novecentosettantasette sessantesimo
Del Rivoluzione d'ottobre grande celebrazione agiografica Mosca tutti i leader comunisti del mondo a Berlinguer che con la sua voce flebile ma ferma dice ragazze
La democrazia è un valore universale dal quale non si può prescindere in qualsiasi contesta per qualsiasi azione di trasformazione sociale
E poi mette definitivamente
No definitivamente del
La radice del l'identità del partito comunista comune identità democratica e tanto è vero che come tutti ci ricordiamo almeno
Chi di noi ha vissuto quella stagione la reazione sovietica fu una reazione durissima no una reazione durissima eccetera quindi da questo punto di vista io per l'altra questione la posta da Mirella Serri
Il tempo sì
Io sono convinto che il tempo è stato troppo lungo
Dal libro traspare
Tutto chiaro
Io ho ricevuto dico
Il paradosso è che avendo noi detto per anni nei confronti dell'Unione sovietica dei Paesi socialisti tutto quello che ha portato al loro alla loro caduta siamo arrivati a prenderne atto un minuto dopo che erano
Crollo del muro di Berlino mentre portavo tranquillamente prenderne atto molto quindi
è vero che
Il nostro percorso è stato più lento di quello che doveva essere
Questo però se salda un altro punto e chiudo
Del libro
Io
Diciamo nel libro parlo con altamente ovviamente di Berlinguer e
Credo che dal libro traspare anche Berlinguer è stato
Grande dirigente politico il più amato certamente
Non solo il più amato un grande dirigente dirigente che ha fatto ha avuto il coraggio di fare scelte
Decisive della storia del nostro partito
L'assunzione dell'Unione europea come il contesto dentro cui il collocare il PC la sua battaglia politica al suo ruolo la sua funzione
Il superamento di ogni pregiudizio verso la NATO
Lo strappo da Mosca e tutto quello che allontanato via via il pc dal mondo comunista
Il compromesso storico la questione morale siamo tantissime cose
Dico anche quello che è stato però questo si connette al tema dei tempi
Quello che secondo me
E il passo che per le due non ha fatto
Per rendere a ricollocato il Partito Comunista Italiano
In un allievo in un'identità del tutto originale propria
Allontanandole in modo radicale dal movimento comunista internazionale
Ma nomina
Fin quando è vissuto penoso dopo
Non ha pensato fino a quando il vissuto che
Quella traiettoria dovesse portare il Partito Comunista a riconoscersi nella famiglia socialdemocratica europea c'è un approdo socialdemocratico
Tanto è vero che per le guerre in più di un discorso parla di una terza via
Che non è quella blairiana un'altra cosa terza via tra la socialdemocrazia e
Il suo pietismo il comunismo sovietico
Cioè Berlinguer coltiva una speranza
L'ultima non ha speranza non è un limite leader che abbia visione
Coltiva delle speranze
Il breve inciso io ricordo a un certo punto che per le guerre nel suo discorso disse
Che era tempo che si più ci si preoccupasse di dare un governo al mondo
Fu interpretata allora come una frase visionaria utopica è il problema di oggi e il problema della globalizzazione e di una globalizzazione che non al governo
Aveva visto in largo anticipo quindi un leader deve avere visione
Predeval coltivava una speranza e quella terza via lo dice e cioè che il comunismo sovietico fosse in grado di evolvere democratizzare sì e di fare quello che va fatto il PC
E questo spiega anche l'asprezza delle critiche
L'asprezza delle
La critica del PC verso quei Paesi era tanto più aspra in quanto si sperava che l'asprezza della critica
Sollecitasse no la revisione devoluzione della democratizzazione Roubaix io lo ricordo nel mondo il suo dei libri delle sue
Testimonianze rubli per chi ci ascolta è stato uno dei principali dirigenti Settore Internazionale del partito
Ricorda i durissimi scontri
Nel colloqui diciamo bilaterali tra il PC plus e a un certo punto ricordo lo scontro durissimo perfino con Berlinguer che alza la voce cosa che assolutamente quattro che ricordo in un colloquio con Brasile
No cioè
Quindi si coltiva la speranza che il sistema possa evolvere
Se ci pensiamo rimane morto nell'ottantaquattro e quindi non ha visto quello che è successo dopo Gorbaciov quello tenta
Il fallimento di Gorbaciov dimostra che aveva informato i no e quindi in questo caso in questo senso dimostrare quella speranza era una speranza birmana no perché quando si è provato davvero non ci siete riusciti però escono si può fare
Il processo sono politico perché è una speranza per ciò che è accaduto dopo quindi da questo punto di vista
Ed era una cosa però che c'era una contraddizione in questo perché nell'evocare una terza via tra socialdemocrazia
Comunismo sovietico
Dov'è la contraddizione contrazione sta nel fatto che se uno va a leggere
Oggi
I due amanti allora
I programmi del pc degli anni settanta e ottanta
Sul welfare sull'economia soprattutto e li compara coi programmi della socialdemocrazia tedesca piuttosto che inglese o svedese ma la sovrapposizione era enorme
Il New York Times a un certo punto scrive anche
Frase forzata ma però è significativa
Ma il Partito comunista è un partito riformista che di comunista solo il nome volete troppo ma coglieva un elemento linearità cioè che dal punto di vista programmatico culturale delle politiche che faceva
Eravamo un partito socialdemocratico
Conte non è un partito nel chiamiamolo così riformismo socialista europeo
Siamo chiamarlo così no questo è tant'è vero che in quegli anni io me lo ricordo perché
Fui partecipe
Non incontravamo regolarmente gli uomini vibrante tono amiche
E altre sono
Così mentre altri dirigenti mi ricordo che che Berlinguer aveva regolari rapporti incontri con palme con Krajicek chi compra un spesso con Mitterrand cioè
Avevamo lavoro ospitare crossover della sociale come se avessero nostro interlocutore insieme a Carsten poi tempo hanno tutti dei dirigenti socialdemocratici note sto noti che si incontravano Onno e con cui concordavamo
E confrontavamo le le le le posizioni e spesso
Per esempio nel Parlamento europeo
Quasi sempre difficili i rappresentanti dei deputati europei del del Partito Comunista Italiano votavano insieme al gruppo socialista sulle principali questioni
Quindi diciamo ed è è vero che quella è una contraddizione
E se volete la trovavamo persino nel lessico che non ricordo il nome non usavamo la parola no non accettavamo di usare la parola riformista
No riformatore cioè no perché riformista per un verso richiamava la parola diciamo la corrente riformista di Livorno notte
Ma più
In modo più ravvicinato riformista richiamava e mi deve del Partito Socialista quindi Craxi e quindi qui non ti volevi omologare non ha certo al punto che la corrente riformista del PC quella che era guidata da Napolitano Macaluso
Bufalini Cervetti si si chiamava migliorista che eravamo no neologismo con cui vi era la stessa cosa ma per non usare la parola riforme sta anche questa era una contraddizione
Quindi come vedete bio non buono celato nel libro nulla e l'ho affrontato però
Dal libro traspare anche
Che questo Paese l'Italia non sarebbe stata quella che è stata
Senza il Partito Comunista Italia che è stata cardine della democrazia italiana
è una forza che ha contribuito diciamo a a quello che via via è diventata l'Italia dal punto di vista economico sociale politico lascito eredità e finisco
Nelle ultime pagine io cerco di di di di punto di
Di individuare alcune verità sono molte di più probabilmente
Ma un'eredità che io avverto molto mancarci oggi
O meglio non orata ma non da noi non onorata entra al sistema politico
Quel valore cardine su cui il PG ma non solo il PC tutti i partiti della Prima Repubblica
Quindi anche la Democrazia Cristiana il Partito Socialista
Basavano loro
Azione politica ed era il primato dell'interesse generale
Il primato dell'interesse generale
No
A cui ciascuno poi ciascuno era portatore di un interesse di parte come era ovvio
E ciascuno
Lo voleva fermare non ci rinunciava nera orgoglioso che lo affermava ma cercando sempre il punto di compatibilità tra l'interesse di parte di quelli portatore l'interesse generale
Questo è un grande valore della Prima Repubblica
Che oggi non c'è più da quando è entrata in crisi vanno Prima Repubblica novantatré
Noi abbiamo smarrito
Il valore dell'interesse generale non è il valore che ispira mediamente il comportamento degli attori
Io penso che questa sia una verità che andrebbe recuperata
Perché in questo modo
Il PC ha assolto alta espressione che a lungo ci accompagnato ha una funzione nazionale
Noi siamo stati un partito che ha assolto una funzione nazionale non solo una funzione di parte
E questo è stato un grande merito che era ragione secondo me per cui trent'anni dopo questo anniversario è l'occasione per una grande discussione sul PC se non fosse stato così trent'anni dopo non se la ricordava nessuno
E perché questo partito ha in incarnato un pezzo della storia del Paese e ha nella storia del Paese ha esercitato una funzione nazionale
Con le sue coi suoi meriti e con le sue ombre come opera
Ho avuto modo di ricordare come segue intuizione e le sue scelte giuste e anche con i suoi errori ma questo è stato di questa io penso che interesse nazionale e funzione nazionale di un soggetto politico sia due valori che andrebbero
Recuperati io mi auguro che
Il partito democratico ispiri la sua attività nel suo impegno la sua azione politica questi valori
Seconda seconda questione
Le forme organizzative cambiano
Come cambiano gli uomini nel corso del tempo
E anzi un ricordato prima che sia un partito non non vuole essere una setta le le sue forme devono essere capace di seguire in modo sintonico l'evoluzione della società che ha l'ambizione di rappresentare
Ma i valori e quindi le forme sono scandita dal tempo
I valori no
Il valore no i valori attraversa nel tempo
C'era bisogno di giustizia all'inizio dell'Ottocento l'inizio del Novecento l'inizio di questo secolo ci sarà anche all'inizio del prossimo
E allora quei valori che sono stati gli incarichi interpretati rappresentati ai fatti vivere per settanta anni dal Partito comunista italiano sono valori
Di cui
Continuiamo ad avere bisogno e c'è bisogno di qualcuno che sia capace di interpretarne come li ha interpretati per settanta nel PC
L'uguaglianza
L'avere la solidarietà la giustizia sociale la libertà la democrazia i valori che sono i valori diciamo su cui si fonda un'idea progressista del mondo e nella società
Quei valori per settant'anni il preside ha rappresentato i politici a un certo punto ho chiuso la sua storia
Quei vuole però non si sono persi o si sono smarriti anzi sono più necessaria che mai una società come quella di oggi
Io non so perché non oggi siamo di fronte per esempio per ciò che riguarda al valore della democrazia
A delle insidie che per lungo tempo no
Non si sono manifestate penso alle democrazie illiberali
No espressione che un ossimoro
Ma chi è entrata nel gergo politico
No
La Russia di potendo Turchia di Erdogan l'Ungheria di Orban che cos'è una democrazia illiberale è un nato in un regime nel quale ci sono tutte lei con l'istituzione dell'architettura democratica Parlamento l'elezione i sindacati componenti
La libertà di stampa principio l'indipendenza e poi dove l'illiberalità che chi gestisce gestisce il potere in modo autocratico raffermo Nanni qualcuno della maggioranza
Allora questo ebrei in Italia qualche volta a qualche suggestione ce la ritroviamo che noi perché fenomeno la democrazia liberale non conosce frontiere confini non è solo di qualche prese allora
Per esempio
Affermare oggi il valore invece della democrazia liberale della democrazia rappresentativa che poi ha bisogno di mille riforme certo
Ha però nei suoi fondamenti a quella non ce n'è un'altra
E presto per esempio ha un grande valore che non aveva bisogno di di affermare quindi i valori quindi l'altra verità sono quei valori
Una terza verità e anche questa è un'eredità in parte
Smarrita
Senta nell'idea nella concezione del del modo di fare e di essere della politica in altri termini perché parlarsi poco dopo il semplice il PC
è stato un grande partito di massa e anzi
è stato il partito di massa per eccellenza in Italia tanto è vero che gli altri partiti
Ci sono date forme di organizzazione che erano come dire riproducevano il modello del Partito comunista
Io ho raccontato
L'episodio gustosi segua
Negli anni Ottanta ero già la segreteria nazionale del partito
Vado
Nel Ferrarese per fare una festa dell'Unità
E il compagno che mi mi portava in macchina verso la festa del settantanove
La strada di provincia perché era in provincia di Ferrara un saluto io vedo in lontananza delle luci
Nitrati
E chiedo andiamo lì perché ho pensato che fosse quella la festa dell'Unità
Compagno guardare fra no quella la festa dell'Unità dei repubblicani
Alla festa del giornale dei repubblicani ma moderno attento dell'unità repubblicana il Bellori cioè la festa unità era diventato il modello no delle feste facevano tutto in partite intorno alla testata del loro giornale molto
è significativo no allora
Il PC è stato un partito di massa in massa vuol dire con
Una la grande dimensione di di di di di iscritti
Pc arrivato fino a due milioni
Una presenza diffusa in tutto il talento un po'il Paese una sezione
Duecento ecco Beppe Vacca che qui dice due milioni ottocento mila all'apice Massimo alla pesca all'apice evasione giusto una sezione di fianco ogni campanile slogan di quegli anni no
Un sistema collaterale di associazione di massa che determinavano l'osmosi del rapporto con la società
Un sistema di formazione Frattocchie diventato un mito c'è un partito che forma una classe dirigente
Un sistema come dire culturale editoriale
In quanto in quante case sono i libri sono entrati grazie agli Editori Riuniti
è una casa editrice del partito
Che quando si fonda come primo volume non pubblica al capitale di Carlo Marx ma al Trattato della tolleranza sulla tolleranza di Voltaire
Particolare non banale
Per capire l'identità del partito se voi siete d'allora
Quindi ecco e la Prima Repubblica è stata la prima Repubblica fondata sui prati di massa il cui merito qual era la cui idea colera
Quella di rendere i cittadini protagonisti
Oggi noi viviamo un tempo in cui i cittadini non sono protagonisti attivi della vita politica sono soggetti passivi destinatari di messaggi
Anche in virtù di una mediatizzazione esasperata no
E a non deponendo perché poi la media situazione ha tanti meriti ma oggi non c'è dubbio che c'è una difficoltà a realizzare una cittadinanza attiva una partecipazione politica no tant'è vero che
Partiti sono sono molto più fragili molto più friabili
No
Le forme che sono state sperimentate il partito ma diciamo digitale o il partito azienda o il partito populista del leader ci sono riportate tutte molto fragile e in ogni caso tutte forme che non consentono una partecipazione attiva ai cittadini che non
Non sono fondate sull'idea di far partecipare attivamente i cittadini ma soltanto di avere come dire di considerarle un serbatoio elettorale io penso che questa sia un'altra eredità
Che ci consegna il PC e che deve essere onorata perché la politica
Vive sulle gambe degli uomini e delle donne non vive naturalmente anche nel loro cuore nel loro anni volevo Testa non vive senza una partecipazione attiva
Senza una partecipazione attiva la politica diventa un esercizio che ai cittadini appare lontano
Il con tutte le conseguenze questo che questo questo a
Infine
Un'ultima eredità che ci lascia è connessa a un tema che Paolo evocato è anche Mirella
Cioè la sinistra
è stata percorsa da quello che io chiamo un male oscuro
E che la
E che che fa sì che da Livorno ad oggi la storia della sinistra italiana e non solo italiane anch'anche guardando altri paesi
è stata caratterizzata da decisioni divisioni separazione conflitti
Allora io credo che si debbano dire due cose
La prima
Che la sinistra si rappresenti con una pluralità di forze politiche non è un male disse
E così storicamente in tutta Europa
Non c'è un solo Paese europeo dove la sinistra
Sia forse le salvo la Gran Bretagna
Dove la sinistra sia rappresentata da un solo partito
Guardi alla Spagna ma della Francia e della Germania guardi alla Svezia con anzi nel corso degli ultimi decenni quell'articolazione una volta era sostanzialmente comunisti e socialisti oggi è più ampia perché ci c'è una sinistra né a destra né a sinistra radicale senza no c'è una pluralità
Quindi io credo che la pluralità debba essere riconosciuta
E non negata
E questo è il tarlo
No il male oscuro perché il male oscuro a lungo è stata la pretesa di ciascuno il rappresentare da solo tutta la sinistra contestando la legittimità dell'altro
Credo che dobbiamo superare questa cosa
Dobbiamo superarla eh riconoscere che una sinistra plurale però seconda considerazione
A una condizione
Che la pluralità diventi
Diciamo la piattaforma su cui tu poi ciascuno poi cerca l'intesa L'Unità con l'altro perché se invece diventa la piattaforma del conflitto nel caldi nel male oscuro
Il palco
No quindi riconosce che la sinistra plurale e ciascuno lavora senza rinunciare alla sua identità al suo profilo per costruire le condizioni di una unità lo dico guardando anche alla crisi di questi giorni
No
Perché la crisi di questi giorni ripropone lo stesso tema
E del tutto legittimo che una forza politica
Faccia valere delle proposte schiera che quelle proposte siano assunte considerate masse da questo passi a fare Rico e le tue proposte un elemento di separazione di crisi e di destabilizzazione
No
Ma non ce n'è un'altra
Quindi io penso che
Queste siano le cose ho parlato troppo lungo la ringrazio tutti coloro che che ci hanno ascoltato ringrazio Paolo e Mirella non so se volete aggiungere ancora qualche cosa Paolo fa cenno di no giustamente dice abbiamo
E allora scadrebbe molto altro da aggiungere non so se mi diverto no
Abbiamo fatto un dibattito abbiamo messo a confronto proposte idee
Ringrazio ancora una volta sia Paolo che Mirella intanto per la cortesia di averci dedicato due ore di tempo poi per il giudizio è cambiato sul libro che naturalmente mi mi onora ma mi gratificano molto
Penso che il libro possa essere uno strumento utile ecco per conoscere e per continuare a riflettere
E a capire
Cosa dobbiamo fare per cercare di far sì che i valori in cui crediamo possano vivere vi ringrazio vi ringrazio molto