L'intervista è stata registrata lunedì 23 maggio 1994 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Alleanza Nazionale, Elezioni, Europee, Europee 1994, Federalismo, Parlamento Europeo, Sinistra.
Rubrica
9:51 - Milano Marittima (RA)
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Radio radicale siamo alle nella sede di Alleanza democratica per la presentazione del programma delle prossime elezioni europee abbiamo ai nostri microfoni Adriana Ceci capolista di Alleanza
Democratica che si presenta con il Partito socialista queste elezioni europee
Adriana Ceci viene dal PDS europarlamentare uscente onorevole Sheshi ho letto il programma di alleanza
Democratica lei si è occupata molto di di problemi sociali Massud non v'è rimasto un po'deluso guardando il programma perché ho notato che non c'è un un netto accento sul federalismo da imporre all'Europa su nei prossimi anni nel mille novecentonovantasei
Ci sarà questa Costituzione europea e mi sembra che
La sinistra che non ha avuto una grande tradizione europeista si presenti un po'divisa in questo io sono firmataria dell'appello del Movimento federalista europeo al punto due del mio programma
Dove è scritto che l'impegno è quello di realizzare un'Europa federale ovviamente un federalismo di sinistra
Sì è un federalismo che non rinunci ai valori della solidarietà e che soprattutto per me
Cittadina del sud significa realizzare un federalismo visto dal Sud credo che questo sia molto importante
Sul fatto che la sinistra si presenti divisa sulla questione del federalismo non condivido questa preoccupazione
Mi pare che sia in corso un dibattito che va approfondito soprattutto perché non può esistere ovviamente soltanto il federalismo di Bossi
E la sinistra nell'ambito di una opposizione che guardi in avanti non indietro dovrà darsi una sua forma di federalismo che sia vincente e che io credo attori proprio le sue radici nel dibattito aperto in Europa cioè quello che voglio dire che se vogliamo un federalismo
Che sia credibile e che sia un federalismo che cinte di con le altre regioni d'Europa e successivamente del mondo
Non possiamo che operare in questa direzione il federalismo si fa ma non si fa senta lei nelle scorse elezioni europee si è presentata con il partito con il Partito comunista adesso questa volta si presenta con Alleanza democratica
Ecco perché questa questa questa scelta e questo cambiamento fondamentalmente perché né in questa elezione ed almeno centottantanove ad oggi sono cambiate tantissime cose sono entrata come Partito Comunista e ho continuato a rimanere in in Europa come un partito democratico della sinistra ma un altro passaggio importante è stato compiuto in questi anni
Sono entrata con un gruppo che già si dava una idea europea chiamandosi gruppo Pella Sinistra Unita europea
Ma di cui faceva parte fondamentalmente il vecchio PC e qualche collega che come noi aspirava al cambiamento
Sono poi approdata nel gruppo del socialismo europeo questo grande contenitore che già realizza in Europa
L'ipotesi di una sinistra più avanzata in cui culture diverse possano coesistere possano lavorare insieme per obiettivi più avanzati
Quindi il il fatto di presentarsi oggi e in una delle liste progressiste che sono in campo
Piuttosto che in un'unica lista progressista che non è stato invece è possibile realizzare come tutti sappiamo non crea a mio avviso né nessun problema
Tanto più che il punto di arrivo per tutti gli eletti delle liste progressiste
Devo parlo a meno che di di tali a meno che qualcuno faccia le scelte personali che io certamente non faccio ripeto il punto d'arrivo e il più posso del Partito Socialista del socialismo europeo
Senta le recentemente hanno aderito alla Comunità economica europea entreranno effettivamente nel mille novecentonovantacinque Paesi che precedentemente facciano parte delle sta o altri Paesi che non gravitavano in nessuna delle due orbite europee letta economiche europee
Da una comunità
Lei che cosa ne pensa di queste nuove quattro adesioni non pensa che rendano più difficile il cammino verso il federalismo
Se devo guardare a questo avviamento come cittadina europea come credo che ormai tutti dobbiamo imparare a considerarci non posso che essere soddisfatta
Perché trattasi di paesi del nord Europa come tutti sappiamo in cui e il cammino della democrazia e ormai lungo ed affermato
Il cammino delle conquiste sociali io ugualmente lungo ed ha fermato e quindi non possono che esercitare un'azione trainante verso un tipo di sviluppo più avanzato come quello che tutti vogliamo
Tirandosi dietro però lo sviluppo sociale questo sia chiaro
Se devo guardare ecco qualche preoccupazione mi può rimanere se guardo a questo ampliamento come cittadina del sud d'Europa perché proprio perché sono tutte regioni del nord Europa l'attenzione che bisognerà a vere
Non ovviamente in senso campanilistico ma in senso fortemente propositivo e qui torniamo a quel federalismo di sinistra di cui parlavo prima
Sarà fare in modo che una cultura dominante come ormai si andrà a realizzare nella Comunità europea o meglio nell'Unione Europea con l'aggiunta di queste e nazioni
Che ovviamente una cultura del nord Europa
Non travalichi le ragioni del sud questo però è compito nostro non è di per sé è un ostacolo alla costituzione delle neonate APEA né tanto meno un ostacolo al federalismo
Non pensa che questa Europa di vita nettamente in due i Paesi più ricchi da quelli
Più poveri
Questo potrà essere si vince il federalismo di Bossi o se vince il il liberismo rampante che in tanti hanno provato a fare da a ed a fare affermare in Europa con grande insuccesso dobbiamo dire
Perché sono anni che per esempio il Regno Unito ci prova
Se invece arriviamo in Europa con una salda cultura progressista e di sinistra
In cui le quello che vince non è un mercato che la fa da padrone in tutti i campi
Dall'etica all'informazione alla salute e potrei citarne e tanti altri ma un mercato che sabbia sotto s'dare alle norme dettate alle ai principi della solidarietà io non credo che questo debba a preoccuparci
Senta l'Europa un'ultima domanda è stata oggetto di critiche come istituzione la comunità europea l'Unione presso l'Unione europea
Per gli sprechi che sono stati fatti in effetti si parla di di spesi di soldi che non vengono utilizzati altri fondi che vengono spesi in nella maniera non non migliora non produttiva ecco lei se dovesse fare un rimprovero generale a qualcuno nella Comunità economica europea quali fondi di tratterebbe verso quali Fini
Innanzitutto vorrei farvi rilevare è che laddove si fa più amministrazione che politica gli sprechi sono all'ordine del giorno
Quello che manca cioè e l'indirizzo politico dell'uso delle risorse
E in Europa sicuramente c'è stata una giganti assi degli apparati amministrativi che hanno favorito un uso non sempre efficiente ed efficace delle risorse stesse
Quindi se dovessi indicare una nuova strada sarebbe quella di rafforzare le regole di trasparenza che la comunità attenzione perché per esempio non dimentichiamo che applicando le le le normative comunitarie sugli appalti
Beh abbiamo messo in in crisi lo metteremo sempre di più se sarà rigida questa applicazione le norme Allegri all'italiana quindi la comunità europea è anche un complesso di norme e di trasparenza che può servire all'Italia
A fianco a questo bisogna che si dia una connotazione politica più forte in modo che non si guardi soltanto ad operazioni di facciata
Che di solito si accompagna una distribuzione a pioggia di piccoli finanziamenti e a concentrazione perché no di grossi finanziamenti vende verso aree in qualche modo privilegiate ma che all'interno delle linee politiche si si abbia una distribuzione di risorse più accurata
Grazie
Il radicale siamo con Enzo Bianco capolista di Alleanza democratica che federate con il Partito socialista queste elezioni europee allora Enzo da una da un piccolo partito ha un altro a un altro piccolo partito da parte repubblicana ad Alleanza democratica il trapasso come è stato
Ma e qui non è il vedete per vita piccoli partiti io sono stato uno dei protagonisti del stagione del cambiamento del sistema elettorale
Ero vicepresidente del comitato per il referendum di Mario Segni insieme con uomini che avevano storie diverse e culture diverse vi erano cattolici vi erano radicali come Marco Pannella eravamo tutti impegnati in questa straordinaria battaglia che è stata il referendum elettorale
E abbiamo posto in essere una precisa scelta quella che il nostro Paese fosse governato
In altri in modo alternativo da un nuovo blocco conservatore da uno progressista io ho lavorato e continua a lavorare per una certo è una chiara scelta di tipo progressista naturalmente nell'ambito della del polo progressista io ritengo che ci sia spazio in Italia
Per una forza che si richiami alla cultura laica democratica radicale ambientalista cattolico democratica e che si è distinto e autonomo dal PDS quindi non una sommatoria di partitini non un passaggio da un partitino un altro
Io tra l'altro sono e continua a essere intrinsecamente repubblicana e penso che una moderna forse sì saremo carica debba portare i valori della cultura del buongoverno tipici del mondo repubblicano ma per dar vita a un soggetto politico che oggi si presenta questo modo incompleto ma che in prospettiva vuole essere una grande alleanza di tutti coloro i quali otto mete non si riconoscono nel PDS che pure fanno una scelta di Poe progressista
Quando lei si candidò come sindaco di Catania
Annunciò che avrebbe dato le dimissioni da da parlamentare perché riteneva le due cariche incompatibili visto che Catania molti problemi ecco lei candidandosi come europarlamentare non pensa che avrebbe delle difficoltà per quanto riguarda gli impegni visto gli importanti appuntamenti che attendono l'Europa unita soprattutto in vista della costituzione del novantasei
Guardi che della verità esiste una legge che fissa l'incompatibilità fra tra la carica di sindaco e quella di parlamentare nazionale e questa stessa legge non fissa invece l'incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di parlamentare europeo ma c'è qualcosa di più
In in Europa moltissimi dei parlamentari europei sono sindaci di grandi città se ne prende l'esempio della Francia per esempio per citare soltanto la Francia la stragrande maggioranza dei sindaci sono parlamentari europei che rappresentano in Europa le città
Il problema è l'ora questo se l'Europa che noi andiamo a far nascere e questo Parlamento europeo sarà un Parlamento di governi e di Stati o se sarà l'Europa dei cittadini della che vogliamo e quindi l'Europa delle città delle regioni
Allora in questo caso un sindaco alla possibilità oggi sono impegnato nel comitato che ragioni domani mi impegnerei nel Parlamento europeo con la stessa identica dedizione e impegno
Senta per quanto per quanto riguarda il il partito all'e parlato prima di partito democratico non c'è un pericolo nella sinistra
Di una forte egemonia del PDS cioè se dobbiamo ricostruire i partiti non bisogna cancellare una certa forma di ideologismo
Che porterebbe soltanto delle polemiche sterili ma e dire che se vogliamo costruire un polo progressista realmente nuovo che non si ponga in un'ottica di conservazione dei che sistema occorre distruggere
I partiti nella loro forma organizzata di tipo tradizionale non quindi distruggere la tradizione ma ripensare una forma nuova
Eh sì la oggi mi pare che questo processo nel PDS si appena avviato la sua egemonia nel polo progressista dipende anche dalla forza degli altri noi oggi facendo questa scelta stiamo che porta in deve essere un una prospettiva che domani ci potrà portare il io spero ci porterà verso la costituzione di un soggetto democratico una costiera per la democrazia che abbia anche una sua fisionomia autonoma dal PDS alle polemiche che ci sono state subito dopo le elezioni politiche con il PDS
Non gli hanno lasciato qualche non vi hanno fatto riflettere in qualche modo se ci sia qualche cosa
Di giusto o meno in questa in questa alleanza soprattutto dopo le polemiche del
Sul gruppo unico alla Camera dei deputati guardi per la verità le polemiche ne sento moltissimi anche all'interno del PDS e naturale che dopo caro con scritto la lettera le ci siano opinioni diverse la mia senza sapere bene dove che o si imbocca una strada per dar vita ha un nuovo partito democratico
Ma realmente nuovo può altrimenti tanto varrebbe ripeto che dar vita come dice Rutelli a due soggetti politici uno di stampo laburiste uno di stampo liberaldemocratico e oggi abbiamo possiamo era una forza liberaldemocratica non lo schieramento progressista ultima domanda quale gruppo parlamentare nel prossimo Parlamento europeo da come dire facciamo le battaglie uno per volta la mia grande ambizione che le Parlamento europeo vi sia un forte gruppo intergruppo
Federalista democratico in cui possono confluire le varie anime della sinistra europea da quella socialista quella liberal democratica ma che spinga verso la creazione di un'Europa unita anche sul piano politico ma il gruppo che non c'è il gruppo che non c'è ma stavolta l'Europa ci può essere
Di radicale siamo con il coordinatore nazionale di Alleanza democratica ville Gordon alla presentazione delle liste per questo importante
Appuntamento elettorale le elezioni europee allora Viller sembra una domanda retorica fatta così a caso ma di che cosa ha bisogno l'Europa in questo momento
Ha bisogno innanzitutto è un rilancio dell'idea europeista europeista federalista a sopraggiungere rilievo reperisca che non può che essere l'idea federalista ha bisogno di tornare ad Altiero Spinelli
E di ripartire da lì
Per avere un'Europa per l'appunto eh sì all'Europa dei cittadini un'Europa federata un'Europa che costruisca un percorso che ritorni ad essere appunto quello pensato da coloro che la vollero
Come Stati Uniti d'Europa
Senta voi vi siete Serena diciamo alleati dando un un segnale per queste elezioni europee con i socialisti
Però la legge elettorale quella proporzionale esperimenti di questo genere in precedenza con la legge proporzionale sono falliti ricordiamo nel mille novecentottantanove il Progetto tra repubblicani e liberali
Come vedete la questo progetto in questa prospettiva sempre con questa legge
Ma io mi rifarei proprio alle parole di Marco Pannella proprio rispetto a quell'esperienza con esperienza fallì perché con l'esperienza non fu creduta da coloro che la misero in piedi ecco noi invece crediamo moltissimo
Scriviamo cioè che non sia una semplice aggregazione elettorale perché se Formigoni fallirebbe anche questa ma che sia un l'inizio di un percorso virile che negazione e soprattutto l'inizio di un percorso nuovo non pensiamo di farlo da soli
Va be'siamo di essere coerenti nella costruzione di un moderno partito democratico se questo messaggio viene colto da i cittadini io credo che i voti non mancheranno
Ho capito senta ma molti partiti si definiscono europeisti per definizione però non approfondiscono spesso i temi del dell'europeismo ecco se lei dovesse giudicare con perplessità IPA alcuni passi compiuti dall'Unione Europea
In questi ultimi due anni quale aggiudicherebbe con maggiore severità
Ma il fatto che l'Unione Europea per adesso è una giustapposizione di nazioni senza fino in fondo un percorso che incomincia a pensare che l'Europa di domani dovrà avere tre livelli sovranità un livello nazionale che era l'unico che fino adesso
Rimane dell'esistente un livello sovranazionale deve esserci un vero livello sopranazionale oggi non c'è solamente a livello europeo lo sappiamo benissimo
E un altro livello sub nazionale quello delle grandi aree interregionale ecco questo discorso non è andato avanti questo discorso deve ricominciare a dobbiamo non a caso abbiamo messo dicevo nel nostro programma
Il titolo di per gli Stati Uniti d'Europa
Questo discorso fino adesso torno a dire non ha fatto nemmeno un passo più che l'Unione europea noi siamo stati semplicemente un accordo direi di tipo economico e non politico che andava incontro ad alcune esigenze ma non rispondeva a questo grande bisogno di un'Europa unita
Senta onorevole Bordon io sono rimasto ho letto il programma di Alleanza democratica per queste elezioni europee
E c'è stato un passo che mi ha lasciato perplesso è che sta riguardava le gli accordi del delicata
Voi avete avete parlato di clausola sociale avete parlato molto bene di questi accordi legate però ci sono molti economisti di livelli internazionali che lo hanno criticato questo l'accordo sulle tariffe internazionali
Perché aumentar secondo alcuni il divario tra i Paesi più ricchi
E quelli e quelli più poveri
Non non non si non è sembrato di essere stato un po'superficiale quelli Alleanza democratica in questo in questa parte del del programma
No non credo che dovrò dire una cosa comunque che quello che avete detto sono gli appunti di un programma irradiato che in questi giorni
Stampe Remo e manderemo per quanto possibile ai cittadini dovevano votare io non credo che siamo stati superficiali io credo torno a dire che c'è molta critica da fare anche agli accordi economici fino adesso fino adesso attuati ma torno a dire quello che è mancato e manca da questo punto di vista posso essere d'accordo con le critiche anche ricalcolate con le critiche sono state fatte ad altro tipo di accordi un forte disegna una forte volontà politica
Se non si parte da questa è chiaro che tutti gli accordi sono accordi tra nazioni ora le corride ma se ne possono essere importanti ma non sono ancora quel qualcosa in più quella qualità nuova che quella della costruzione di un moderno Stati Uniti d'Europa
La ringrazio
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