Critica e militanti

Buongiorno dalla critica militanti a cura e con una postazione di Franca Cavagnoli è uscito per le edizioni dell'asino Lallo e il romanzo incompiuto di Katharine Mansfield che credo si possa senza enfasi definire una delle maggiori scrittrici di racconti di tutta la letteratura moderna occidentale la mensa il Natale in Nuova Zelanda nel mille ottocentottantotto è morta poco più di trent'anni nel mille novecento ventitré
A Fonte imbroglio dopo avere trascorso alcuni anni tra la Francia l'Inghilterra l'Inghilterra di Bloomsbury della Woolf di Joyce una versione più breve i più compiuta della nove e che è stato scritto tra il mille novecentoquindici del sedici fu consegnata proprio dalla giovane autrice ai coniugi Wolf per la loro casa editrice la Hogarth Press
Da intitolata il preludio che insieme a alla Baia il racconto più lungo della Mansfield
Sono due pezzi di scene giustapposte che si rimanda ne potenziano l'un l'altra un po'come dei temi musicali in uno stile
Che ha la la la freschezza roggia Doosan così caratteristica che la Mansfield e una prosa che sembra insieme voracemente sporgersi per afferrare i suoi oggetti ma
Al tempo stesso rilascia un momento dopo averli sfiorati con con morbidezza c'è qui a partire dalla pianta del titolo che fiorisce una volta ogni cento anni
La natura mai addomesticata di quel euro Pizzato antipodi e dell'Europa che l'isola Natale di carte
Lallo e parla di un trasferimento dalla città alla campagna
Ne o de neozelandese della famiglia Barbella in cui si riflette come in altri racconti impartisce la storia della famiglia Melis film
Come l'autrice in parte si riflette in una delle sue meravigliose bambine che sia eppure sarebbe credo più giusto dire che la mensa Field
Se entra ed esce di continuo da tutti i personaggi femminili la madre apatica la zia una domestica che rispondono
Alla nuda realtà delle cose della vita quotidiana con una sorta di loro doppio risarcitorio che le vendica finché credono di più a quel doppio
Rispetto a ciò a ciò che hanno intorno
Di uomini così fisicamente incombenti pezzi di corpi animaleschi che tendono a schiacciare
Eppure chiusi anche in una distanza di autorevolezza
Di mistero ma anche di poveri Lita da una parte c'è il padre marito ostelli fragilissimo atleta filistei che dunque non esiste o del tutto proprio per questa sua
Fragilità dall'altra parte il serbo che in una scena memorabile mostra come si mozza la testa umana tra i bambini
E nelle cui vesti che cerca nasconde il capo abbracciandolo per non vederlo per non essere vista ma poi subito distratta dopo l'orrore affascinata dagli orecchini
Dagli orecchini che porta tutto trascolora tutto fiorisce essi fiorisce
Continuamente intorno alle case alle piante alle strade gli empori dando l'impressione di vastità di Dida città fluttuante che credo possa paragonarsi solo a quella dice Conf
Ecco Cechov e la mensa filorusso e una neozelandese forse non a caso i maggiori autori del racconto cosiddetto lirico ma meglio
Si direbbe del racconto pienamente capace di registrare in poco spazio le complessità e le vibrazioni della natura umana
Forse non a caso non appartengono all'eccidio all'Occidente europeo o quello americano l'Europa e gli USA in un certo senso gli hanno classici Zavattini hanno perfezionati impoverendo libero in una regola un po'come i francesi del tempo di Racine fecero con la tragedia se si leggono né alcuni dei brevi capolavori della mensa Field o altri di Cechov si pensa subito a quanto i rettori CIA editor della letteratura breve anglofona del Novecento e poi di quella un po'Parodi Ca'nostrana avrebbero tagliato diversi passi scandalizzati probabilmente dal loro commento troppo esplicito per raggiungere magari una secchezza maggiore che loro direbbero più pudica
Sì pensa certe note anche al finale di quel racconto straordinario della metrica garden party che affronta in modo stupendo il tema proustiano della vicinanza indifferenza della festa della morte ma nell'alone
Si diceva l'autrice procede invece per strati come in un continuo
Avanzare e ritrarsi della marea e i due motivi ricorrenti
Mi pare sono quello dei giochi dei Giochi incantati esilaranti ma anche allarmanti dei bambini è quello invece dell'auto percezione fantasmatica un po'tragicomica che gli adulti hanno disse
Su tutto cambia quasi ogni frase la luce l'atmosfera senza che l'autrice cambi tono racconti podi impassibilità che al tempo stesso trepida
Proprio perché deve accogliere ogni battito di ciglia ogni più lieve cambiamento mentre il discorso passa da una mente o da uno scenario
All'altro tutti compresenti e separati nello stesso giardino nelle stesse
Nelle stesse acque psichiche notturne nelle stesse atmosfere Semioli ieri che le cose avevano l'abitudine di prendere vita nel silenzio lo aveva notato spesso pensa Linda un certo punto e più avanti al cospetto della piante poni ma dagli scalini della veranda dove si trovavano scriverla mense film l'altro dosso erboso sul quale si innalzava laddove si levava come un'onda e la pianta pareva navigare dei sopra simile a una nave con i remi alzati
Il chiaro di luna si posava su cui remi quasi fosse acqua e sull'onda verde scintilla ma la rugiada
Non sembra anche a tennis Linda parlando come la madre con la voce speciale che le donne usano di notte tra loro come se parlassero nel sonno o dal basso di un posto profondo che ci venga incontro quindi il consiglio di oggi Katherine Mansfield l'alone Edizioni dell'asino a risentirci venerdì prossimo