Il rovescio del diritto - La pillola

Forse ci siamo da lì e dall'ICI tenuto il detto partenopeo si spezza pure il metallo nessuna illusione soverchie per carità ma vedo che il tema della responsabilità professionale del magistrato e dunque dell'assurda automatici automaticità della sua progressione in carriera comincia a varcare il recinto di indifferenza e di silenzio nel quale noi pochi sostenitori della questione siamo stati a lungo confinanti quando addirittura il vicepresidente
Del Consiglio Superiore della Magistratura David Ermini con tutte le prudenze del caso ha espresso l'opinione che forse nella valutazione professionale
Quadriennale dovrebbe trovare posto anche un bilancio dei risultati conseguiti dal magistrato per la sua attività giudiziaria abbiamo compreso che non saremmo stati più soli noi delle camere penali italiane insieme
Il professor Giuseppe Di Federico e pochi altri
I termini della questione sono noti
E facilmente comprensibili se la valuti se le valutazioni di professionalità
Sono da decenni positive per tutti i magistrati in esercizio novantanove virgola sei per cento significa che in Italia unico Paese nel mondo democratico occidentale non esistono valutazioni
Di professionalità dei nostri magistrati
E se i curricula sono conseguentemente tutti rivelati e più o meno equivalenti inutile lamentare ipocritamente che le scelte dei capi degli uffici seguano criteri di appartenenza correntizia o comunque strettamente politici
Opportunità continuità e discontinuità con il vertice uscente colore delle istituzioni politiche territoriali eccetera
Eugenio Albamonte Sostituto procuratore a Roma ma soprattutto da tempo autorevole esponente della magistratura associata in una interessante intervista sul dubbio ci spiega
Perché reputa ingiusto alla critica ed impraticabile la proposta di Rimini
Le valutazioni di professionalità dice
Sono finalizzate a garantire uno standard medio accettabile non a selezionare eccellenze
Insomma sarebbe un sistema pensato solo per sanzionare le gravissime inadeguatezze e questo spiega le percentuali
Ammette però la ricaduta paralizzante nei giudizi per le nomine dei capi degli uffici davvero sarebbe questa la logica beh è una logica sbagliata e anzi francamente sorprendente
Sia perché non ci fa comprendere quali sarebbero le controindicazioni per selezionare le eccellenze in una funzione pubblica di questa cruciale delicatezza
Sia perché percentuali alla mano è un sistema che come ben sappiamo penalizza il giusto gli squilibrati ma nemmeno sempre e qualche mascalzone
Ogni professione ed a maggior ragione ogni funzione pubblica il dovere di controllare se veramente la qualità di chi la esercita a garanzia della collettività
Ed in tale contesto anche di selezionare l'eccellenza il capo di una procura il presidente di un tribunale di una Corte d'appello di appello devono essere espressione di un'eccellenza altro che e di cos'altro se no
Ora come si possono ottenere fuori da questo vaglio i risultati dell'attività di ciascuno non il singolo risultato per l'amor di Dio non è nessuno così qualunquista e di responsabile da pensare un'insensatezza del genere
Altrimenti ogni assoluzione sarebbe un titolo di demerito per il PM che ha istruito il processo per il CIPE che ha disposto la misura cautelare per il tribunale che ha condannato in primo grado
Ma una valutazione complessiva e debitamente ponderata nel quadriennio è tutt'altra cosa
Le statistiche in un arco di tempo significativo descrivono una buona dose con una buona dose di precisione la qualità del magistrato
Tra un Gip cui sia stato annullato il venti per cento delle proprie ordinanze custodiali ed un altro qui invece il cinquanta per cento non c'è differenza qualitativa
Non vogliamo valutare gli esiti complessivi delle attività di indagine dei pubblici ministeri
Se un giudice monocratico non sto facendo esempi di fantasia ha una percentuale di annullamento delle proprie sentenze superiori al sessanta per cento non merita di essere valutato per questo non scherziamo favore
Si resiste alla forza incontrovertibile di questi argomenti perché si teme la responsabilizzazione del giudice che udite udite ne verrebbe condizionato nella sua indipendenza
Quindi non responsabilizziamo il chirurgo nel timore che altrimenti di tre mila mano si rifiuti di intervenire
Poco dopo l'intervista all'amico Eugenio Albamonte ho letto un articolo di parlantina errante sul Messaggero che ricordava solo alcuni casi di inchieste eclatanti e devastanti conclusosi nel nulla
Per esempio i processi ad Antonio Bassolino già sindaco di Napoli diciannove assoluzioni in diciassette anni
Una carriera di uomo pubblico stroncata senza ragione
Vogliamo davvero credibilmente sostenere che sia giusto ed equo sistema che non prevede anzi non consente di chiederne conto nessuno
E soprattutto che non garantisca ai cittadini
Che chi se n'è reso responsabile venga infine messo in condizione di non più nuocere
Buona giornata a tutti