L'emergenza sanitaria tra decretazione legislativa d'urgenza, il ruolo del Presidente della Repubblica e le conseguenze economiche

Ai prossimi ospiti che parleranno dell'emergenza sanitaria tra decretazione legislativa d'urgenza il ruolo del Presidente della Repubblica e non ultimo la questione vaccinale
Lo facciamo col professor Daniele Trabucco costituzionalista della Libera Accademia degli studi di Bellinzona
E del Centro Studi superiore ingrassa lo facciamo con il dottor Matteo in panni atterranno e componente del comitato scientifico di un idolo miti con l'avvocato Laura Meggiorini del Foro di Venezia esperta in diritto sanitario grazie
Grazie buongiorno a tutti grazie onorevole per il graditissimo invito il tema che intendo affrontare riguarda il ruolo del Presidente della Repubblica in occasione dell'emanazione dei decreti legge dell'emergenza
Tutte le persone che ci stanno seguendo in questo momento sanno benissimo che il rapporto decreto legge decreti del Presidente del Consiglio dei ministri è il binomio che ha fatto da padrone nel gestione dell'emergenza sanitaria
E chi ha sostenuto che l'attuale Governo in carica il governo Draghi abbia in qualche modo cercato di superare questa diciamo così questo rapporto tra fonte primaria e fonte secondaria per dovrebbe leggere con attenzione anche l'ultimo decreto legge primo aprile
Due mila ventuno numero quarantaquattro che per quanto riguarda le disposizioni inerenti alle zone arancioni alle zone rosse si rinvia
Ai provvedimenti di cui all'articolo due comma uno del decreto legge diciannove del due mila venti quindi si rinvia ai vari DPCM dell'ultimo quello del due marzo venire ventuno che disciplinano come sapete le varie misure di contenimento previste per
Per le varie zone
Quindi non è vero che
è stato superato il l'utilizzo diciamo così del della fonte secondaria
Ne parlerà poi l'amico e collega dottor Matteo più impegnati nello io invece volevo soffermarmi su un aspetto su cui credo che la dottrina costituzionalistica abbia ragionato più in passato che della situazione attuale dell'emergenza sanitaria
Ossia il fatto che il presidente La Repubblica in occasione dell'emanazione dei decreti legge in particolare del decreto madre quello diciannove due mila venti
Che all'articolo uno comma due contiene tutte le diverse misure di contenimento
Ha assunto un ruolo non secondario i particolarmente importante presente la Repubblica come sappiamo è atti un attore e preserva attore della legalità costituzionale quindi
Non è un un organo irrilevante
Ovviamente all'ordinamento e a maggior ragione in questa in questa particolare fase della della pandemia
L'articolo ottantasette comma quinto della Costituzione prevede proprio il potere del Presidente della Repubblica di promulgare le leggi e di emanare i decreti del governo aventi valore di legge i regolamenti
Quindi esiste un potere costituzionalmente previsto costituzionalmente tutelato è quello dell'emanazione dei decreti legge che trova il suo fondamento all'interno della Costituzione
Il problema è sei in occasione dell'emanazione il presidente Possa o meno esercitare un potere di rinvio analogamente a quanto avviene in occasione della promulgazione di una legge ordinaria dello Stato
Voi sapete che questo potere di rinvio è espressamente previsto nel caso delle leggi ordinarie dall'articolo settantaquattro tra Costituzione mentre nel caso dell'emanazione
Dei decreti legge o ovviamente dei
I decreti legislativi
Delegati quindi degli atti normativi aventi forza di legge e c'è un silenzio nel testo nel testo fondamentale e quindi
Si sono sviluppate sul punto due tesi una prima tesi a contrario che muove proprio dall'assenza
Di espliciti riferimenti costituzionali al potere di rinvio dei decreti legge da parte del Presidente da Repubblica e quindi sostiene sostanzialmente che questa lacuna
Da questa lacuna dovrebbe dedursi l'impossibilità da parte del capo dello Stato di operare un rinvio al governo della Repubblica nelle forme con una funzione previste
Per il rinvio delle leggi alle camere
E io personalmente ho una posizione diversa pur rispettando le diverse correnti in dottrinali
A me pare più coerente con il sistema costituzionale nella sua totalità e nel suo complesso
Un'interpretazione analogica che è stata fatta propria anche dalla Corte costituzionale
Con la sentenza numero quattrocentosei del mille novecentottantanove ossia che in occasione della emanazione dei decreti legge il presidente eserciti un controllo precisa il giudice delle leggi
Nella pronuncia prima citata di intensità almeno pari a quello che avviene in occasione della promulgazione delle regioni finale dello Stato il problema è allora una volta ammessa la possibilità del potere di rinvio in occasione dell'emanazione aumenti emanazione poteri rinvio attenzione che sono atti giuridicamente distinti
Il problema è fino a che punto può spingersi questo questo controllo e quindi l'eventuale rinvio presidenziale allora secondo una prima ipotesi l'intervento presidenziale si configurerebbe come un attività limitata a un controllo ristretto cioè alla verifica meramente formale dei requisiti dell'atto
E in modo particolare sentenza ventinove del mille novecentonovantacinque presidente chiamato a valutare la mancanza di evidenza egli erronea valutazione da parte del Governo che la Repubblica dei presupposti giustificativi di straordinarietà urgente necessità
Che ai sensi del secondo comma dell'articolo settantasei della Costituzione giustificano da parte del Governo che la Repubblica l'adozione dei decreti legge o comunque il suo controllo dovrebbe secondo questa prima interpretazione diciamo così più leggera dovrebbe verificare insomma il non sorgere né al malato di emanazione
Un atto tale da implicare una responsabilità da presidenziale per alto tradimento o attentato alla Costituzione
Si tratta in altri termini di una di un controllo sostanzialmente leggero e una parte della dottrina ma sicuramente in questa direzione ecco mi sembra poco convincente questo questo tipo di orientamento
Anche perché il Presidente della Repubblica nel nostro ordinamento soprattutto in presenza anche di maggioranze parlamentari deboli fragili è definito un organo tra virgolette a fisarmonica quindi le cui funzioni acqua lassù anche autorevolezza politica e si espande laddove ci sono delle forze deboli e
Le elezioni che hanno portato poi all'avvio della diciottesima legislatura cura del quattro marzo del due mila diciotto abbiamo visto somma
Sopra di tre governi Conte uno Conte due attualmente il governo Draghi ha dimostrato una debolezza delle forze politiche
Ha dimostrato una debolezza delle delle varie maggioranze che si sono si sono succedute da da giugno due mila diciotto quindi dalla formazione
Del primo governo Conte a oggi e quindi è evidente che il ruolo del presidente La Repubblica assume un peso particolarmente notevole somma ricordiamo tutti il rifiuto della nomina di Savona ministro economia e delle finanze
In occasione del del conte uno
Quindi io credo che il controllo del presidente La Repubblica invece debba considera su un controllo più intenso rispetto ad esempio a quello che egli opera in occasione della promulgazione di una legge ordinaria proprio per la particolare natura del decreto legge perché
Il decreto legge di cui viene adottato dal governo emanato al Presidente da Repubblica pubblicato
Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana che è fonte di cognizione produce effetti immediati all'interno dello schieramento
Non c'è neanche Prodi quindi ci sono della Casio legis e capite che questa immediatezza può comportare delle conseguenze importanti sul piano dell'alterazione dell'equilibrio di poteri e l'attribuzione di un potere in capo al presidente del Consiglio di ministri attraverso cui si DPCM che sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale che non sono sottoposti ad alcun controllo preventivo di legittimità
E io credo che vada ad alterare indirettamente quella struttura policentrica dell'esecutivo attribuendo quindi al presidente del Consiglio di ministri pro tempore
Non più quel ruolo di primus inter pares come l'ho definito la dottrina ma una posizione invece di preminenza rispetto alle altre componenti del Governo accennato il presidente
Dirige la politica generale dell'esecutivo però non al punto in qualche modo da vere data Super una sorta di premierato ecco un po'sul sul modello inglese non è questo
Il la l'idea di di di governo e di rapporto fra le varie componenti del governo accolta dalla nostra dalla nostra Costituzione quindi io credo che il controllo del Presidente debba e essere un controllo molto più invasivo molto più incisivo sia per il rischio potenziale di alterazione dell'equilibrio
Sia per il fatto che c'è il rischio con un decreto legge proprio per la particolare natura Della Fonte atto
Di porre in essere degli affetti irreversibili incidenti su gli stessi diritti costituzionali il che ovviamente è un aspetto come potere capire non di poco conto allora la domanda è
Ma com'è possibile emanare un decreto legge come il diciannove del due mila venti
All'articolo uno comma due contiene e in linea generale la maggior parte delle misure di contenimento che poi hanno trovato attuazione modulazione con i vari DPCM decreto che come sapete è stato convertito dal Parlamento con modificazioni della legge formare numero trentacinque dell'etica e poi il testo oggi base ancora oggi
In vigore che contiene appunto queste misure e generale attuati modulate per mezzo di atti formalmente amministrativi e sostanzialmente normativi quali sono appunto i decreti del presidente del consiglio dei ministri ora è al di là del fatto che l'efficacia differita non di tutti ma insomma di molti decreti legge
è andata anche al di fuori del perimetro indicato dalla Corte costituzionale la Corte costituzionale ha parlato di un'efficacia differita per qualche aspetto ne abbia avuto decreti legge che avevano totalmente un'efficacia differita
Addirittura una settimana prima pensiamo al decreto una tale no entrato in vigore
Cinque sei giorni prima in tutto il suo complesso normativo rispetto poi la piena operatività delle sue disposizioni quindi siamo ben oltre il qualche aspetto che la corte in qualche modo individua per le l'efficacia differita
Del decreto la corte cioè non ha aderito totalmente alla tesi di Esposito
Per cui basta l'urgenza provvedere no decreto delle contenere sentenza ventidue del due mila dodici delle disposizioni omogenee quindi caratterizzate da una coerenza funzionale e immediatamente applicabili
L'efficacia differita ripeto deve essere circoscritta e limitata sentenza diciassette del due mila diciassette c'è tra ecco
Ma nel momento in cui il presidente emanati i decreti che consentono fin da subito e attenzione
Prima ancora che intervenga la legge di conversione perché il decreto rimane in vigore in base al secondo comma dell'articolo saltate per sessanta giorni poi certo le Camere possono stabilire di convertirlo non convertirlo convertirlo con modificazioni però fin da subito
Cioè fin dalla data di entrata in vigore quindi ben prima che intervenga la legge formale di conversione qualora le Camere liberamente nella piena autonomia
Decidano
Di oppure di optare per la novazione della fonte
Già prima la limitazione e in alcuni casi la compressione assoluta di diritti costituzionalmente tutelati io vorrei solo ricordare agli amici che ci seguono come soprattutto nella prima fase dell'emergenza sanitaria
Era completamente soppressa la libertà di esercizio pubblico del culto alle due la partecipazione a Nevis piuttosto che ai riti di altre confessioni religiose sia aperto qualcosa solo con l'avvio di una fase due no con l'intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana il governo
E con le confessioni religiose
Diverse da quella cattolica ma e quindi volete dirmi che questa limitazione e questa compressione viene fatta dipendere
I tre se la Repubblica l'ambito in cui ma nel decreto legge consente questo tipo di
Di operazione viene fatta dipendere non dalla fonte atto attributiva del potere al presidente del Consiglio di ministri cioè il decreto legge ma dalla fonte secondaria perché è la fonte secondaria che poi non solo di fatto ma anche di diritto modula e interviene a incidere sui diritti costituzionalmente tutelati
Perché se voi leggete l'articolo uno comma due del decreto diciannove del due mila venti limitazione o sospensione
E poi ovviamente il DPCM e poi l'atto formalmente amministrativo è sostanzialmente normativo
Che interviene a valutare la proporzionalità e il bilanciamento tra interessi collettivi e interessi individuali
Entrambi costituzionalmente tutelati quindi nell'emanare questo tipo di decreti soprattutto diciannove due mila venti che rimane ancora il decreto il decreto
Base il presidente cosa fa di fatto lascia di fatto e di diritto lascia a una fonte secondaria quindi al DPCM la valutazione del bilanciamento e quindi dell'adeguatezza della proporzionalità delle limitazioni
Dei diritti costituzionalmente tutelati bilanciamento rispettosamente alla dimensione collettiva della salute tutelata
Dall'articolo ventidue allora
Capite che io credo che
Personalmente sono contrario a questo tipo di forma di governo e l'ho provato
Una legge così pare ventotto Rovato una legge di revisione costituzionale poi confermato dal corpo elettorale che legge costituzionale numero uno del due mila venti che ha inciso prepotentemente non tanto sulla rappresentanza ma sulla rappresentatività
Ecco io credo che riforme così parziali così limitate servano a ben poco soprattutto in una fase di forte crisi del Parlamento e di delegittimazione
Delle delle forze politiche la provvista evidente nella formazione dell'esecutivo Draghi dell'esecutivo in carica
Ecco io personalmente sono per un mutamento dalla forma di governo in senso
Ho
Presidenziale che metta fine in qualche modo all'ipocrisia di questi organi costituzionali
Venivano definiti da una parte della dottrina tipo il presente la Repubblica enigmatici no
Proprio per questo carattere quasi anfibio modulare che dipende dalla contingenza politica
E anche data come si compongono e si formano le le maggioranze parlamentari con una democrazia cristiana con il cinquanta per cento capite che ero il Presidente della Repubblica in un ruolo molto meno invasivo rispetto a quello attuale dove abbiamo un Parlamento fortemente frammentato anche grazie non solo ma anche grazie alla legge elettorale ecco io credo che di organi enigmatici che sono tutto tranne che dei poteri neutri
Nati al di là di quello che si può e si insegna nelle cattedre universitarie
In o meglio direi fintamente neutri questo Paese non era davvero bisogno grazie a tutti
Buon pomeriggio allora intanto ringrazio l'onorevole e hanno per per l'invito
E il mio intervento per strada partirà dall'articolo tre della Costituzione quello che può essere denominato il cuore dalla Costituzione
Non a caso la Corte Costituzionale parla di principio generale che condiziona tutto l'ordinamento nella sua obiettiva struttura e che deve essere ammesso come condizione imprescindibile per lo sviluppo dell'essere umano
Quest'articolo l'articolo tre rappresenta sia il fondamento dello Stato di diritto primo comma sia dello stato sociale di interventista secondo comma
Voglio focalizzare l'attenzione suo secondo comma del medesimo articolo il quale dando atto del RIS delle disuguaglianze cui di fatto porta la libertà economica la peculiare dello Stato liberale introduce un concetto solidale di disparità di trattamento giuridico per quei soggetti socialmente ed economicamente più fragili qui lo Stato deve rispondere con misure positive rafforzare le pari opportunità
Inoltre l'articolo tre stabilisce il principio di ragionevolezza che sancisce termini qui di convivenza per favorire i membri delle società più svantaggiati assegnando allo Stato l'onere di rimuovere gli ostacoli economici ogni volta che gli stessi bloccano il pieno sviluppo della persona
è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Così recita il comma secondo dell'articolo tre della Costituzione
Al tempo del Corriere diciannove l'attività normativa di tutti e tre gli esecutivi succedutisi il conte uno due l'attuale governo con il presidente del Consiglio Mario Draghi ha visto uno sciame di decreti legge e DPCM citerò volutamente ognuno di essi per dare conto della moltitudine di decreti legge DPCM emanati
Numero abnorme che ha fatto venire meno la condivisione plurale degli atti
Non solamente inerenti al inerente all'iter parlamentare ma anche con le parti sociali minando a mio giudizio a nostro giudizio i presupposti democratici dei provvedimenti normativi
Il ventitré febbraio due mila venti il Consiglio dei ministri ma nel decreto legge numero sei che sancisce la chiusura totale dei Comuni con focolai attivi e la sospensione di manifestazioni ed eventi sulle stessi comuni
Nei giorni successivi il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte emana una serie di decreti attuativi DPCM in cui le misure di restrizione si fanno progressivamente più ferree ed estese via via l'intero territorio nazionale e quindi abbiamo DPCM del venticinque febbraio poi del primo quattro otto undici e ventidue marzo cioè cinque DPCM in un solo mese ed è il primo poi dieci e ventisei aprile del sedici maggio
Questi riprende con il decreto legge numero centoventicinque del sette ottobre e DPCM del tredici diciotto e ventiquattro ottobre
DPCM del tre novembre due mila venti il decreto legge numero centocinquantotto del due dicembre due mila venti
Il DPCM tre dicembre due mila venti il decreto legge centosettantadue del diciotto dicembre due mila venti il decreto legge
Numero uno del cinque gennaio due mila e ventuno e al DPCM quattordici gennaio due mila e ventuno ancora
Il decreto legge numero due del quattordici gennaio due mila ventuno il DPCM del due marzo due mila ventuno
Il Consiglio dei ministri numero sette appoggia approva il decreto legge tredici marzo due mila e ventuno numero trenta un ultimo in ordine di arrivo
E al decreto legge primo aprile due mila ventuno numero quarantaquattro il Paese e dunque governato con la decretazione d'urgenza e in un anno il Parlamento non è intervenuto anche in sede deliberante
Ad approvare una legge che regoli l'emergenza
DPCM consente pare un opportuna una breve introduzione sul loro fondamento il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri appunto DPCM è un atto non disciplinato da disposizioni normative univoche rientranti nel quadro di una regolare di una regolazione organica e compiuta
In via generale si può ritenere il decreto in esame un provvedimento che assume tale forma per conferire certezza legale alla manifestazione di volontà di un soggetto appunto il Presidente del Consiglio dei ministri investito di pubblica funzione
Attuata nell'esercizio di essa e nei casi e per i fini disciplinata dalle norme dell'ordinamento all'interrogativo che è stato sollevato sulle sull'esatta configurazione Regolamento posto in essere dal Presidente del Consiglio con proprio decreto a causa del silenzio della legge ordinaria dello Stato ventitré agosto mille novecentottantotto il quaranta numero quattrocento che disciplinando il potere regolamentare del governo
E dei suoi organi enumera solo il regolamento governativo regolamento ministeriale e il regolamento interministeriale è stato replicato che la legge numero quattrocento dell'ottantotto essendo una fonte a portata generale
Ed era usabile da leggi particolari
Come quelle che prestano fondamento al potere regolamentare del Presidente del Consiglio
Che le numerazione Kelley numerazione fatta dall'articolo diciassette della legge quattrocento dell'ottantotto non può nemmeno con certezza ritenersi tassativa che il potere regolamentare dal presidente del Consiglio e materialmente di tipo ministeriale l'articolo due della legge ordinaria dello Stato dodici gennaio novantuno numero tredici dispone che gli atti diversi da quelli e numerati nell'articolo uno della stessa legge e per l'adozione dei quali prescritta la forma del decreto del Presidente della Repubblica
Tra i quali rientrano ad esempio regolamenti se non è prevista la deliberazione del Consiglio dei ministri devono essere emanati con dei tre con decreto del presidente del Consiglio se posti in essere su proposta dello stesso presidente o di due o più ministri
Per cui
Dopo aver brevemente del delineato il DPCM possiamo riprendere il discorso ripartendo dalla domanda intanto in Italia cosa è accaduto
Cos'è accaduto in Italia nella fattispecie all'economia
Ecco da una lettura dei dati disponibili si riscontra che la crisi sanitaria legata al Covent diciannove diventata anche crisi economica
La recessione indotta dalla pandemia la più grave della storia italiana contemporanea in tempo di pace
Nel primo semestre due mila venti il Pilla è risultato del dodici per cento inferiore al medesimo periodo del due mila e diciannove
In aprile due mila e venti la produzione industriale era di oltre qua il quaranta per cento inferiore al livello di inizio anno
Per quanto riguarda i dati sull'occupazione tra febbraio due mila e diciannove giugno due mila e venti circa mezzo milione di lavoratori ha perso il proprio posto di lavoro
Nonostante lo stop ai licenziamenti ancora in vigore
Un primo segnale di ripresa è stato registrato a partire da luglio due mila venti
A novembre due mila e venti si contano però quattrocentotrentadue mila occupati totali in meno rispetto rispetto allo stesso periodo dal due mila diciannove
Sono in aumento i suicidi per motivi economici ciò è dato dalla situazione legata al Covent ma non solo
La pandemia è iniziata in una situazione dove c'era già una crisi economica in atto
Creando maggiori problemi alle persone alle aziende e alle imprese
In tale fase stiamo assistendo ad una situazione in cui non soltanto le imprese ma anche le famiglie vivono una condizione di sovra indebitamento
I suicidi aumentano per questo motivo e si registra poi un aumento anche di casi di depressione spesso i sintomi depressivi possono creare le condizioni che aumentano il rischio suicidiario
Inoltre in Italia le ultime stime della Commissione europea si attestano su un pile in caduta libera del nove dieci per cento
La disuguaglianza sostanziale si è accentuata anche grazie al fenomeno imperante della globalizzazione
E la decretazione d'urgenza di cui sopra che ho elencato susseguita sì durante l'intero corso della crisi sanitaria che tiene sotto scacco tuttora la penisola
Non considerando i principi sono esposti i contenuti nell'articolo tre della Costituzione ha prodotto disuguaglianza sociale
Possiamo quindi affermare che la decretazione d'urgenza dei tre esecutivi non ha rispettato i dettami costituzionali in modo particolare l'articolo tre della Costituzione adottando misure ed efficacia differita
Ecco la risposta del perché ci troviamo di fronte ad una realtà
Di forte disuguaglianza sostanziale geografica sociale ed economica
è evidente e concludo che la dignità sociale l'uguaglianza del cittadino davanti alla legge così come recita l'articolo tre della Costituzione non sono tutelati dalla decretazione d'urgenza grazie
Buongiorno a tutti sono l'avvocato Laura Migliorini del Foro di Venezia in grazie anch'io per graditissimo invito è per me è un un onore e un piacere essere qui a parlare di un tema ma è molto molto caro
Mi occupo infatti di obblighi vaccinali ed i danni da vaccinazione da più di vent'anni e precisamente da quando mi si è presentata la possibilità di approfondire questo tema in occasione della mia tesi di laurea in giurisprudenza
In questo mio elaborato affrontato quelli che ritenevo essere dei profili di incostituzionalità dell'obbligo vaccinale che era già previsto in allora preciso peraltro che nella regione del Veneto perché poi sul punto si sono applicate varie prassi
Per quanto atteneva alla vaccinazione antitetanica in età pediatrica i riferimenti ai genitori che non che obiettavano appunto rispetto all'obbligo vaccinale era prevista addirittura una misura restrittiva
Si parla in senso tecnico di affievolimento dell'allora potestà ora si la definiamo responsabilità genitoriale
Quindi parlavamo già allora di un di un obbligo piuttosto invasivo per rimanere nell'ambito di una terminologia sanitaria
Perché sostenevo sempre da studentessa l'incostituzionalità dell'obbligo vaccinale
Perché fondamentalmente a seguito di una ricerca durata più di un anno ho potuto avvicinarmi direttamente e personalmente ad una realtà che non conoscevo per niente la realtà del danno da vaccino
Ha un contratto famiglie associazioni medici soprattutto medici legali che sono molto importanti in vicende di questo tipo colleghi che si occupavano e si occupano molto spesso ancora di questa materia
E mi si è aperto subito un interrogativo che è stato appunto l'oggetto dalla mia tesi di laurea
Ma come è possibile e giuridicamente sostenibile che si possa stabilire l'obbligatorietà di un trattamento sanitario
Laddove quest'ultimo possa determinare reazioni avverse anche veramente gravi e parlo per la mia esperienza di reazioni anche gravi su bambini e anche sui neonati
Questo perché se è vero che l'articolo trentadue recita che
Nessuno può essere sottoposto a un ter a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge e quindi è prevista la possibilità che si possono applicare un trattamento sanitario
è però altresì previsto che la legge in nessun caso può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
Allora l'interrogativo che mi si era posto allora ma che onestamente mi si pone un pochino anche adesso è ma se si possono verificare casi così gravi
A volte anche letali diciamo di danni da vaccinazione possiamo dire che venga salvaguardato il rispetto della persona umana
Non dimenticherò mai il diario che mi ha portato in studio una mamma
Che a seguito di una vaccinazione dopo pochi giorni dalla stessa ha trovato il suo primo morto in culla
E ci tengo a sottolineare che è un caso riconosciuto dal ministero della Salute
E da oggi dopo vent'anni di esperienza professionale personale su questi temi così delicati soprattutto perché parliamo di bambini
E ora anche di anziani
Mi ritrovo a fare più o meno le stesse riflessioni di allora
E i fatti se cominciamo ad analizzare il decreto legge il recentissimo decreto legge primo aprile due mila ventuno numero quarantaquattro riferendomi in particolare l'articolo tre dello stesso Dl
Entriamo nuovamente nel problema del danno da vaccino
Questo articolo credo sia importante leggerlo ci dice questo perché i fatti di cui agli articoli cinquecentottantanove cinquecentonovanta del Codice penale verificatisi a causa
Della somministrazione di un vaccino per la prevenzione delle infezioni da SARS comma due effettuata nel corso della campagna vaccinale straordinaria la
A punibilità è esclusa quindi per i fatti di quegli articoli duecentottantanove cinquecentonovanta la punibilità esclusa quando l'uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all'immissione in commercio ammesso dalle competenti autorità
Allora che cosa ci dice di interessante questo articolo del DL numero quarantaquattro intanto ci dice una cosa per me veramente importante che forse passa in secondo piano
Lo dico perché in base alle notizie che normalmente leggiamo nelle testate giornalistiche principali sembra essere quasi esclusa la possibilità che esista il danno da vaccino invece l'anno dalla Cina esiste
Perché perché altrimenti non si farebbero leggi che stabiliscono la punibilità o non punibilità dei soggetti che operano nell'ambito delle vaccinazioni e non parliamo di se fatti poco rilevanti parliamo del cinque ottantanove che Signori parla di omicidio colposo quindi stiamo parlando di casi di decesso ma posso confermarle che Orio visti anch'io nella mia esperienza anche di bambini
Ecco e
Ma questa è una cosa che non ho mai capito in tanti anni di esperienza professionale e personale sui temi sanitari perché non sia così particolarmente difficile
Laddove ce ne siano i presupposti chiaramente ottenere un risarcimento danni per responsabilità ospedaliera e sanitaria o anche per altri farmaci ma quando si tratta di vaccini
Cambia tutto
Direbbero gli inglesi argomento antartici Borghi
E invece la legge e non il mio che stabilisce gli obblighi vaccinali e che stabilisce che il danno da vaccino esiste
E se si verifica signori dall'uovo al diritto di essere tutelati e questo importante dirlo
Questa è la prima cosa importante che secondo me ci dice l'articolo tre quindi il danno da vaccino esiste
Perché ce lo dicono loro Ciaccio dice la legge
Poi sul punto
Cosa che mi sono sentita dire appunto da vent'anni a questa parte ma non sono tanti case di danni da vaccino Rispetto i benefici che derivano dalla vaccinazione che sono nettamente superiori
Basta guardare le statistiche
Ecco proprio in punto statistiche ovviamente io non è non entro nel merito di valutazioni mediche perché non è di mia competenza
Ma ancora una volta posso attingere dalla mia esperienza dicendo che il tema del danno da vaccino è strettamente correlato a quello della farmacovigilanza
Vale a dire che le statistiche
Sono legate le segnalazioni che vengono fatte dei cittadini di reazioni avverse
E questo da cosa dipende è da vari fattori primo fra tutti che il soggetto abbia la consapevolezza che possa esserci un danno ricollegabile alla vaccinazione
E quand'anche sorga diciamo il dubbio
Della persona rispetto alla possibilità che esista un danno da vaccinazione molto spesso queste persone si trovano di fronte a dei veri e propri muri di gomma nel senso che non c'è l'apertura a volte veramente in assoluto a poter parlare di danno da vaccinazione quindi di solito queste persone vengono licenziate dai propri medici dei propri sanitari ma signora
Stia tranquilla non c'entra nulla il vaccino è chiaro che quindi queste persone non segnalano
Non parliamo poi di chi magari è anche consapevole ma poi anche solo per ragioni economiche non procede e quindi nonché segnalerà
Quello che è successo
Quindi è un po'difficile parlare di statistiche attendibili ecco proprio per questa ragione
Quindi una cosa importante al di là che si voglia fare azioni mi sento di dirlo segnaliamo le reazioni avverse non si tratta di fare cause si tratta di seguire una semplice procedura appunto di farmacovigilanza che darebbe la possibilità di parlare di statistica un attimo più attendibili
Riprendendo sempre l'articolo tre del DL numero quattro vediamo
Che ci dice un'altra cosa importante allora noi parliamo di non punibilità dei sul sanitari che procedano alla vaccinazione
Quale messaggio potrebbe passare al cittadino di fronte a questo arte questa previsione normativa
Beh se mi succede qualcosa a seguito di un vaccino fa I cioè il più tosto che tutti gli altri che ci sono in commercio io non ho tutela
Ecco assolutamente no questo non è vero quindi anche se è prevista è stata prevista questa non punibilità peraltro comunque la norma dice in ogni caso devono essere e cioè l'uso del vaccino deve essere conforme alle indicazioni bene anche il medico può fare tutto quello che vuole chiaro questo
Ma in ogni caso quella che esclusa la punibilità sotto il profilo penale
Cosa significa questo in concreto
Significa che rimane attenta questo è importante dirlo la possibilità di azioni sotto il profilo civilistico prima di tutto o per come la vedo io anche per quanto previsto dalla legge il venticinque febbraio mille novecentonovantadue numero duecentodieci
Che è quella che mi ha occupato diciamo di più nella mia attività professionale in tema di danni da vaccinazioni e trasfusioni
Si tratta di due strade ovviamente diverso e dove nell'azione di risarcimento
Parliamo di presupposti di carattere civilistico quindi per fare solo riferimento normativo all'articolo due mila quarantatré codice civile
E che chiaramente non essere valutati da un professionista possibilmente esperto della materia
L'altra strada invece si parla di un indennizzo quindi non di un risarcimento a volte parliamo veramente di poca cosa a fronte di danni molto gravi
Parliamo quindi una legge che prevede un percorso un primo percorso amministrativo ed eventualmente il successivo percorso giudiziario avanti il Tribunale ordinario se il primo percorso siamo la prima fase amministrativa non dovesse andare a buon fine anche qui è necessario è opportuno sicuramente l'appoggio di un professionista che si occupi di queste martedì
Quindi questo scopo cosiddetto scudo penale che è stato introdotto con il Dl numero quarantaquattro nonché toglie la possibilità di Avvenire tutela laddove si ritenga di avere subito un danno da vaccino dirò anche che la mia esperienza professionale
Non è che l'azione penale venga azionata così così spesso ecco perché l'azione civile comunque un'azione rilevante quindi insomma dato che l'obiettivo credo sia il risarcimento del danno prima di tutto si può tranquillamente percorrere anche questa strada per cui la tutela c'è
E laddove si ritenga deve essere percorsa
Sempre in tema di vaccinazioni passiamo all'articolo quattro
Quello che ha sollevato diciamo maggiori discussioni e perplessità proprio perché trattasi di un di un intervento normativo piuttosto invasivo mutuando ancora una volta da linguaggio sanitario
L'articolo quattro infatti prevede l'obbligo vaccinale per gli esercenti le professioni sanitarie e per gli operatori di interesse sanitario che svolgano
La loro attività in strutture socio sapesse sanitario socio sanitari e socio assistenziali
E l'articolo quattro ci dice che la vaccinazione costituisce requisito essenziale dall'esercizio della professione sanitaria
L'obbligo vaccinale può venire differito od omesso
In tua andò in questo un'ipotesi pari pari prevista dalla legge Lorenzin è stato stabilito l'obbligo vaccinale nel due mila diciassette con legge trentuno luglio due mila diciassette numero centodiciannove
E quindi in caso di accertato pericolo per la salute in relazione a condizioni specifiche cliniche documentate
La vaccinazione può essere omessa o differita di fuori di questi casi al di fuori di questi casi è prevista una procedura piuttosto articolata che anch'essa ricorda molto il testo e la legge Lorenzin
Soprattutto in questa trasmissione di elenchi di nominativi di dal dalla in primo luogo dal datore di lavoro dall'ordine professionale alle regioni fino alle ASL ed per arrivare all'obiettivo di valutare lo Stato vaccinale degli operatori sanitari
Ecco
Laddove poi a fronte di un invito formale da parte delle us
Non ci sia ancora diciamo l'adempimento spontaneo da parte dei lavoratori o o degli ordini professionali o dei o delle dei liberi professionisti si procede si può procedere anche la sospensione
Del diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implichino contatti interpersonali o comunque rischi di diffusione del contagio
Lo ripeto perché è un passaggio importante
La sospensione dal diritto di svolge le prestazioni o mansioni che implichino contatti interpersonali
Ho comportino comunque rischi di diffusione del contarci
Nel caso di personale dipendente possibile anche per vedere che il datore di lavoro di disco ammissioni diverso se non necessariamente inferiori e quindi si è parlato di demansionamento tout-court no
Piano quindi possibile anche che venga adibito a mansioni diverse
Per evitare probabilmente l'obiettivo del testo normativo è quello di evitare il rapporto tra l'operatore sanitario e il paziente
Ecco un altro aspetto importante è che comunque almeno per il momento si tratta di sospensione provvisoria nel senso che ha un termine previsto per dalla norma dal testo normativo e può essere quello del completamento della campagna vaccinale e comunque entro e non oltre il trentuno dicembre due mila e un turno
A questo punto di fronte allo scenario delineato da questa nuova normativa tutta ancora da esplorare perché è un anno un decreto legge di circa cinque sei giorni fa
Quindi ci sarà anche una sperimentazione giuridica
Quale sarà quali possono essere le conseguenze
E e le relative possibilità giuridiche di tutela per chi non intenda adempiere agli obblighi previsti per legge
Allora su questi temi unitamente al professor Trabucco
Stiamo organizzando delle strategie difensive ha per l'appunto tutelare i soggetti che si trovino in questa situazione
Possiamo anticipare che sicuramente ci sono del dei profili di contestazione sul fronte costituzionale
Terreno assolutamente di competenza professo Trabucco ma anche nel merito della questione
Anche sotto il profilo faccio un cenno faccio solo un cenno alla legge appunto sulla privacy abbiamo visto tutto il problema della norma delle della trasmissione degli elenchi e delle delle sue applicazioni in concreto
Ovviamente tutto deve essere sempre attentamente e valutato
Non è infatti nel nostro modo di lavorare quello di dare indicazioni di carattere generale fatte così fate colato utile il ecco il caso no ecco almeno io nel mio modo di lavorare
Assolutamente procedo nelle analisi e la valutazione del singolo caso ciascun caso credete mi per l'esperienza che ho avuto su questo soprattutto su questi temi ma in generale
Ogni singolo caso presenta delle peculiarità assolutamente specifiche quindi va valutato attenta niente questo anche perché succede che cosa che poi l'applicazione della legge comporta
Diversità di prassi asseconda proprio delle singole realtà territoriali questa abbastanza normale perché noi dobbiamo pensare che una cosa il testo normativo una cosa leggere un articolo una cosa è l'interpretazione che diamo del testo normativo e un'altra cosa ancora e la sua applicazione
Che è strettamente connessa chiaramente correlata all'interpretazione b credetemi che posso cedere che due giudici che lavorino Ischia istanze uno vicino all'altro possa pensare possano davvero un'opinione sulle terminator momento solitamente diverso dall'altro e a volte questo comporta che se capiti nel giudice della stanza a perde la causa se capiti al giudice la stanza di la Vinci
Ecco quindi non è questione di poco momento
Quindi è difficile stabilire strategie difensive che possono andar bene per tutti ma
Invece più opportuno mettere in campo azioni difensive Massi possono mettere in campo azioni difensive ad hoc per le singole questioni
Mi scuso per essermi dilungata ma appunto come forse si sarà capito è un tema molto a me molto caro
Concludo con un augurio che faccio che mi faccio che propone
Pongo
Dato che molto spesso ho visto persone che avrebbero diritto di chiedere tutela legale
E però si trovano molto spesso nella situazione nella difficoltà o addirittura anche nell'impossibilità a volte anche meramente economica di potersi tutelare l'augurio che faccio è che si possono trovare delle soluzioni insieme comuni
Al fine di rimuovere meramente come recita la nostra Costituzione tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo de la persona umana
E che aggiungo io consentano di tornare come cantava il caro Battiato a quote più normali grazie a tutti
Ti ringrazio infinitamente gli faccio una domanda verso che siamo qui abbiamo ancora cinque minuti se volete rispondere poi liberamente ognuno di voi
è una domanda che mi si pone molto spesso non lo manda per probabilmente per alcuni sarà retorica ma che in realtà insomma credo che in questo momento sia un po'una chiave
Siamo ancora in uno stato di diritto italiano
E soprattutto chi può rivendicare di essere uno Stato di diritto lo devono fare le categorie di professionisti professionisti individualmente l'associazione di categoria che ordini professionali oppure lo lo può e lo deve fare il popolo stesso grazie
Non rispondo alla tua domanda provocazione in realtà che quindi tocca da vicino come costituzionalista
Diciamo che la costituzione formale non è stata cambiata non è stata modificata e quindi l'Italia rimane uno Stato sociale diritta no progetto Welfare State
Però come ha scritto autorevolmente un maestro del diritto costituzionale grosso Vincenzo Baldini femminista di Cassino ha scritto un contributo il grande interesse
Su un ruolo del linguaggio giuridico dell'emergenza Che cosa sta accadendo
Che il linguaggio prendo le sue parole non me ne vorrà
Un linguaggio che proprietario delle libertà costituzionale
Quindi libertà sulla carta
Ma che di fatto non vengono assicurate o comunque vengono prepotentemente limitate dove non c'è più la libertà da e la libertà di no l'evoluzione delle libertà costituzionali ma
è fatto divieto
Si deve è consentito
Cioè
La viviamo
Lo sottolinea sempre questo groviglio considero maestro
In un regime di non libertà
In cui la libertà
Che con natura il nostro essere donne e uomini volti non cittadini volti è relegata a spazi interstiziali
Davanti a tutto questo io credo che un membro del Parlamento
Che non rappresenta i gli chi lo ha eletto ma rappresenta la nazione per costituzione deve dire no e merito a Sala che fin dall'inizio di questa emergenza ha avuto il coraggio di dire no
Se posso anch'io ecco ma io credo che questo sia il tempo più che mai delle scelte
Cioè non possiamo più permetterci di ma non sapeva ma non voleva ma ecco quindi veramente tutti dopo aver fatto una scelta dobbiamo
Secondo ma mettere in campo quello che siamo darci una mano chiaramente come dicevo ci sono situazioni non facili però per quella che è stata appunto la mia esperienza quando c'è la scelta la volontà alla determinazione di affermare un proprio diritto poi le cose arrivano e quindi adesso più che mai dobbiamo veramente scegliere da che parte vogliamo stare
Sì a conclusione
Aggiungevo che appunto questo
Sciame di DPCM decreti legge insomma
Ha minato il presupposti democratici dei provvedimenti normativi insomma questo bisogna penso che sia dato di fatto quanto meno insomma fatto venir meno la condivisone appurare del plurale dagli atti dunque insomma
Fondato da da evidenziare insomma ecco tanto
Vi ringrazio pubblicamente grazie grazie grazie grazie a tutti