Il Consiglio d'Europa denuncia il sovraffolamento delle carceri italiane: intervista a Carlo Sarro

Radio radicale siamo Juan Carlos farro di Forza Italia per commentare il rapporto del Consiglio d'Europa
Space sul sovraffollamento delle carceri italiane allora le carceri italiane risultano le più sovraffollate delle del dell'unione europea dell'Europa se il Consiglio d'Europa raccoglie più paesi
Ed è questo un una motivo di grosso imbarazzo per il nostro Paese che non ha affrontato questo tema insieme al colpite come abbiamo visto lo scorso vanno ci sono cento posti per cento posti ci sono centoventi detenuti allora
Le volevo chiedere non è sorpreso
No purtroppo assolutamente non sono sorpreso perché noi sappiamo che il tema del sovraffollamento delle carceri italiane è un tema ai miei antico
Rispetto al quale sono stati approntati anche nel corso di questa legislatura e della precedente legislatura
Una serie di misure tesi appunto a sfoltire il numero e gli ospiti degli istituti penitenziari ma queste misure adottate si sono rivelate inefficaci a fronte di una tendenza del nostro sistema giudiziario di utilizzare lo strumento della carcerazione preventiva in maniera Abba norme allora per poter correggere effettivamente la situazione e perdere questo triste primato e necessario agire su due fronti in pratica una politica del doppio binario da un lato bisogna ridurre gli ingressi del carcere e questo lo si può fare solo attraverso un uso responsabile e del resto assolutamente nello spirito del Codice di procedura penale perché la carcerazione preventiva rappresenta l'estrema ratio deve essere cioè l'ultima misura da applicare
Situazioni nelle quali appunto vi è la necessità di adottare delle misure restrittive che non devono essere necessariamente quello personali pensiamo per esempio al divieto di timore in un determinato posto l'allontanamento l'obbligo di firma presso le istituzioni locali dei carabinieri e quant'altro soprattutto per tutta una gamma di reati che evidentemente denotano un indice di pericolosità sociale più contenuto comunque maggiormente tollerabile
E dall'altro naturalmente bisogna intervenire per quanto riguarda la permanenza anche in carcere
Sull'aspetto strutturale inoltre come dei nostri edifici che sono destinati a questa funzione della loro idoneità soprattutto della possibilità di rendere la carcerazione
Preventiva ma la carcerazione in assoluto
Tale da essere vissuta chi purtroppo costretto a vivere un'esperienza di questo tipo in condizioni di dignità e dice
Voglio aggiungere che proprio oggi sono stati diffusi i dati relativi alla risarcimento anche se è improprio chiamarlo come tale che lo Stato assicura quanti subiscono una ingiusta detenzione rispetto a quello che poi all'esito finale del processo e anche qui purtroppo registriamo cura numeri troppo alti abbiamo regioni come ad esempio la Campania e la Calabria che sono in testa cast altra classifica per cui sono tantissimi poi i cittadini che ricevono Ristori successivamente proprio per la ingiusta detenzione
E anche qui naturalmente è una riflessione si impone perché non c'è il ristoro non c'è risarcimento non c'è nessuna nessun valore economico che possa ricompensare un individuo per la perdita della libertà soprattutto quando poi questa perdita appare ingiusta come viene successivamente accertato
Senta perché dopo quello che è successo l'anno scorso non si è pensato a un'adeguata campagna di vaccinazioni nelle carceri
Visto che poi i detenuti e la qua e la polizia penitenziaria si trovano in un posto da dove non possono evadere un appuntamento per la vaccinazione
Guardi il tema della vaccinazione e più in generale ha mostrato tutta la fragilità del sistema che era stato predisposto dal governo precedente
E soprattutto devo dire anche i tanti errori che sono stati commessi nella gestione commissariale le tante inefficienze le tante manchevolezze tra queste anche quella relativa alla popolazione carceraria
E e agli operatori che non solo le guardia di polizia penitenziaria pensiamo per esempio a quanti prestano la loro attività come insegnante come educatori come formatori all'interno delle carceri quindi la necessità di garantire a tutti coloro che operano nel mondo carcerario una adeguata protezione
Spero che con il cambio di passo che il il nuovo commissario sta apportando al piano vaccinazioni e soprattutto alle indicazioni che dal nuovo governo sono arrivate in questo campo che poi fondamentale per il nostro Paese
Ci sia una adeguata attenzione anche per le carceri per la popolazione carceraria sette che le chiedo l'ultima cosa che riguardavano il decreto interministeriale sulle intercettazioni che è passato in Commissione Giustizia l'altra sera
Con uno insomma con una mossa repentina diciamo buona fede ha fatto passare questo
De e decreto interministeriale sulle tariffe mettendoci anche qualcos'altro
Allora siccome lei è stato vittima anche delle intercettazioni tarocche per le quali è stato chiesto l'arresto nei suoi confronti accusa che sono stati tutte smontate dopo una campagna di denigrazione che ha subito le volevo chiedere
Che effetto le ha fatto somma che all'ultimo momento buona fede prima di di lasciare il posto inviare non l'ha pensata questa cosa
Guardi io sono rimasto sconcertato per due aspetti di questa vicenda il primo e
Un accanimento giustizialista che francamente non ha ragion d'essere noi dobbiamo perseguire i reati dobbiamo perseguire i responsabili di quei reati ma dobbiamo farlo nel rispetto delle leggi e soprattutto dobbiamo farlo tenendo presente che già il codice di procedura vigente il Codice penale vigente afferma un principio di civiltà giuridica fondamentale non solo quello che deriva dalla costituzione della presunzione di innocenza che protegge ogni cittadino assiste ogni cittadino
Ma l'altro aspetto e che la pubblica accusa cioè i pubblici ministeri a monsignor stupire
Che quello di accertare la verità loro non devono costruire accuse o comunque devono dimostrare a tutti i costi l'accusa loro abbia il compito istituzionale che viene appunto demandato al loro di essere accertatori della verità ricercare la divisa ora continuare fino all'ultimo atto del ministro buona fede ad aprire una impostazione in tipo giustizialista addirittura arrivando ad inserite in un decreto interministeriale quindi anche una fonte normativa sub primaria una misura che determina poi un ampliamento dell'uso delle intercettazioni di fatto sebbene quel decreto riguardasse esclusivamente l'aspetto economico e francamente qualcosa che uno Stato civile non dovrebbe mai fare
Perché nel rapporto tra cittadini ed istituzioni il primo aspetto che i titolari delle istituzioni devono curare e del quale devono preoccuparsi
E quello di essere trasparenti e leali nei confronti dei cittadini se oggi la politica vive una grande crisi di credibilità e le istituzioni sono investite
Da una sfiducia altissima questo lo si deve proprio alla mancanza di trasparenza e soprattutto di correttezza nel rapporto reciproco tra istituzioni il decreto doveva curare esclusivamente gli aspetti economici la estensione o la caratterizzazione dell'uso delle intercettazioni in un determinato modo andava fatto sì
Andava fatto nella sede competente che la sede legislativa cioè dopo una discussione in Parlamento alla luce del sole discussione all'interno della quale tutti potevano apportare il loro contributo
E soprattutto rendendo consapevoli il Governo ma parlamento più in generale tutti gli operatori politici per così dire che oggi esiste una situazione diversa
Cioè non c'è più una maggioranza a guidarci in questi oggi c'è una maggioranza di responsabilità di solidarietà nazionale di salute pubblica chiamiamola come vogliamo
Ma nella quale tutte le forze politiche presenti hanno pari dignità
I temi e soprattutto i principi ai quali ciascuna di queste forze si ispira hanno altrettanta pari considerazione ed importanti bene la ringrazio come sempre grazie a Carlo Sarro di Forza Italia