L'Italia, la Libia e la Turchia: intervista al Presidente della Commissione Esteri Piero Fassino

Radio radicale siamo con il presidente della Commissione esteri della Camera Piero Fassino del partito democratico per parlare della situazione con dei rapporti bilaterali con la Turchia e anche di Libia ieri lei ha incontrato qui a Montecitorio esponenti della Commissione esteri del parlamento di Ankara le volevo chiedere com'è andata e cosa pensa di quello che è successo sia con Draghi che nel protocollo dell'incontro con i gli esponenti del dell'unione della Commissione europea
Ma noi abbiamo avuto l'incontro con la Commissione esteri
Della parlamento turco così come stiamo sviluppando incontri bilaterali con le commissioni Esteri tutti i principali Paesi sia dell'Unione Europea che nel bacino mediterraneo e dei Balcani
è stato importante questo incontro perché nella Commissione esteri siedono parlamentare non solo del partito di governo Portelle otto cani ma anche l'opposizione
Caccia capii che il principale partito di opposizione e dell'altro partito di opposizione che il partito curdo
E che abbiamo ascoltato accenti molto diversi per esempio sulla decisione del governo di Ankara
D a ritirarsi dalla convenzione di Istanbul gli esponenti sia del partito di opposizione che mai vista socialdemocratico sia del partito curdo ci sono state posizioni molto diverse contrarie al ritiro questa convenzione ci hanno annunciato che vorranno battersi in Parlamento perché questa decisione la Turchia lacrime così come
Anche sulla
L'incidente che si è prodotto
L'altro giorno nella incontro tenendo cani rappresentate distrazioni europea abbiamo sentito accenti diversi quindi è importante mantenere un canale di interlocuzione ovviamente io gli altri commissari della nostra Commissione abbiamo fatto stato del nostro sconcerto sia per l'episodio
Nell'incontro tra dogana
Miscela non per lei così come il nostro rammarico e nostra come dire non comprensione della decisione di revocare l'adesione alla conferenza come Istanbul così come abbiamo sollecitato ancora una volta presso la Commissione esteri turca ad affrontare il tema dei diritti umani che in Turchia è messa in discussione da una politica di oppressione sia nei confronti corte sia nei confronti
Mondo giornalistico dei magistrati eccetera
Al tempo stesso la Turchia un Paese strategico come sappiamo di curare
Vitale fondamentale nel Mediterraneo orientale un Paese della NATO è un grande Paese è un Paese con cui l'Italia relazioni economiche culturale politica molto strette e quindi
A tenere un canale di interlocuzione sarebbe da un lato a rendere evidente tutte le nostre ragioni di critica di preoccupazione e lo abbiamo fatto senza nessuna reticenza e dall'altra parte
Un filo interlocuzione e di dialogo che consenta favorire processi evolutivi positivi si aspettava la la valutazione fatta da Draghi nei confronti di Erdogan
Insomma l'ha ricordato un po'quello che aveva detto non sullo stesso tono by Terna nei confronti di Putin mi pare variabile avvocato parole del
Significative lividi
Diciamo di rammarico di sconcerto e di riprovazione per come le cose sono andate
Credo che questo sia in sintonia con è il giudizio che hanno dato tutti i principali esponenti dei governi europei condivido quello che presidente Draghi ha detto ed è evidente che occorre che l'Unione europea in particolare il suo presidente uscente del consiglio europeo Michel dia Parlamento europeo e ai governi una spiegazione di quello che è accaduto la convocazione dell'ambasciatore ma consegnava sottolineo come dire un atto che spetta al governo se ritiene il governo di farlo ovviamente
Non ci sono questioni anche se diciamo
Ha più senso che ci ha convocato l'ambasciatore turco Bruxelles presso l'Unione europea nomina Mario Del Turco
In Italia per rispondere di una cosa che attiene ai rapporti tra Bruxelles che
Sì senta sulla Libia di ieri che lei ci ha incontrato e poi le voglio chiedere
Cosa pensa della visita che ha fatto hanno fatto Draghi e Di Maio in in Libia ogni volta che ci sono queste visite viene evocato il memorandum del due mila e diciassette si chiede una modifica e si chiede anche che il Parlamento abbia un ruolo
Ma tanto io penso che la mi sembra che sia stata molto importante perché ha segnato in modo chiaro la volontà del Governo italiano di considerare la Libia
Un'assoluta priorità sua politica stradale di stabilire come nuove istituzioni che sono state appena formato il nuovo governo di unità nazionale un rapporto di i fortissima collaborazioni in funzione di un partenariato strategico tra Italia e Libia
Draghi ha evocato l'accordo del due mila otto e necessita di una sua rivitalizzazione è chiaro che la rivitalizzazione significa anche un suo aggiornamento
Si sono individuati campi di cooperazione in campo ma infrastrutture campo sanitario energetico il tema della pesca sia giustamente messo molto l'accento sulla necessità anche di riprendere una forte cooperazione culturale
Sul piano accademico universitario
E più in generale una relazione molto forte perché Italia-Libia poi sono interessate non solo sviluppare in modo forte le relazioni bilaterale ma concordo insieme alla stabilità della regione
Da questo punto di vista importante ovviamente il sostegno che deve essere dato al percorso che si è avviato la formazione del nuovo governo che dovrà culminare il ventun dicembre del ventuno nelle elezioni ultima domanda
Sulla Libia l'Italia e la Turchia hanno visioni diverse visto che Dukan tiene molto a questo scacchiere
Ma no sulla Libia non abbiamo bisogno di casa nel senso che abbiamo entrambi sostenuto il governo Serra e entrambi sosteniamo il nuovo processo naturalmente noi sosteniamo però che un modo per rafforzare e consolidare il percorso politico che si è avviato nel ritiro di tutte le presenze militari
Dal Libia compresa sostanzialmente ringrazia grassa e Piero Fassino presidente la commissione esteri