XV congresso della federazione romana del PCI

O che non c'era spazio anche perché fra le altre cose
è un soldato una bozza d'intervento
Ma i compagni non so anche voi se avvertire quella particolare sensazione che si ripresenta ogni nostro congresso la sensazione che le grandi questioni della vita nazionale del nostro partito il nodo dalla guida del Paese le lotte operaie l'unità della sinistra appaiono come identiche a se stesse se prese nella loro semplice formulazione verbale ma in realtà profondamente mutate da periodo a periodo da congresso al congresso
è una sorta di passaggio ciclico dei temi storici
In cui le parole hanno un peso le questioni ne hanno un altro ben diverso
L'alternativa ad esempio
Quanti elementi conflittuali ancora attuali quanto tempo passato sono presenti dietro questa parola
Ma io dico che al di fuori di una ricerca di carattere di continuità che potrebbe essere anche sterile il nodo racchiuso in questa linea è che essa non sia pure a linea strategica di alleanze politiche ma contenga soprattutto tutte le potenzialità di cambiamento totale della società civile e della società politica
Una linea di attraversamento dei nodi storici della società di passaggio da una fase storica ad un'altra passaggio che non alteri ma rafforza i caratteri peculiari del partito una linea dunque che rappresenta la scommessa della storia sul futuro del nostro Paese
Proposta così alta che solo il partito dalla classe operaia e delle forze produttive poteva pure
Ma proprio per questo e quindi ridurre le mento di contraddittorietà e difficoltà latente
Il partito deve dire a se stesso quanto e come si può essere all'altezza dalla grande sfida Perillo nuovamente del cambiamento
è qui che nasce e si propone in maniera concreta il problema della democrazia interna del partito
Al di là dei vari non Kaye pronti con il libricino di numeri in mano per fare i conti del nostro grado di democrazia in base alla conta delle frazioni o delle opinioni noi tutti sappiamo che il problema è ben altro
E proprio perché è ben altro perché riguarda la nostra identità non vogliamo sfuggire adesso anche perché non siamo ancora al punto di chiedere ad altri patenti e licenze di alcun genere
Il problema non è se ma in quale forma in quale grado il partito deve riprodurre al suo interno le articolazioni sociali le espressioni vari gli apporti tecnici propri della società
Tali apporti non possono ridursi al fatto della loro espressione della loro tele che all'interno dell'organismo di partito così come avviene dei partiti di rappresentanza e di tradizione non marziana
Ne ha dato Locanto il partito può esser solo specchio della società ma semmai modello di società bisogna pur muoversi compagnia torno al concetto di modello nel senso più proprio più
Positivo del termini di propria non presa da altri prefigurazione di un complesso di un di obiettivi finito dico contrariamente a quel che si pensa in giro che noi lo abbiamo questa specie di Modena esso è la nostra storia quella grande corrente di fatti e sacrifici umani
Di lotte conquiste che hanno costruito lo strumento dalla classe operaia per la speranza e del cambiamento
Da tutto questo dobbiamo trarre gli elementi per capire prima che per correggere i meccanismi della nostra vita interna e allora fedele a questa impostazione non nominalistica dei problemi chiediamoci che governa realmente il partito
Quali stanze prevalgono in nome della classe operaia siamo sempre sicure che essi cioè quelle che prevalgano siano quelli giusti
Come vengono formulate le scelte degli organismi dirigenti quelle scelte che poi condizionano la vita di tutte le componenti del partito
Le scelte diciamolo pure e qui è emerso abbastanza chiaramente sono spesso il frutto dell'elaborazione di quelli che potremmo chiamare i dirigenti a tempo pieno i funzionari delle direzioni nelle segreterie dei comitati direttivi delle farà delle federazioni prevalgono i funzionari a tempo pieno coloro cioè che spesso totalmente impegnati nella nel dirigere la vita politica del partito
Il mio intento certo non è di screditare un lavoro prezioso attraverso il quale si svolge la nostra attività politica nei suoi vari livelli anzi tutt'altro
Mi trovo perfettamente d'accordo con le considerazioni che il compagno Morelli faceva su quest'argomento così come sono d'accordo sul trattamento economico più equo e più simile ai modelli sociali per così dire esterni
Perché non si può certo ieri da un dirigente comunista un modello di vita e comunque peggiore per definizione
Meno burocratismo ma funzionari meglio pagati rapporta funzioni più specifiche assecondando comunque sempre alle istanze primarie della verifica ed è la revocabilità dobbiamo saper costruirci un nostro modello di efficienza ma soprattutto è importante e qui per esempio di espressione delle varie istanze sociali
Che non si che non si verifichi quel salto fra chi governa nella società e chi governa dal partito che non si verificano quei fenomeni di vera e propria incomprensione dei problemi sociali
Occorre prendere atto che il partito vive anche degli apporti di tecnici di valori che pur battendo strade diverse sotto il profilo professionale manifestano con continuità il loro impegno attivo nel partito e sono a contatto con le realtà più disparate
è chiaro che nella determinazione delle scelte sarebbe utile un apporto di esperienze radicate nella società
Nella visuale di chi vi opera in modo diverso dal funzionario di partito che pure vive negli spazi sociali nelle assemblee ma che non può essere il solo a ricomporre in unità le diverse istanze di coloro che partecipano alla vita del partito
Accade così che spesso il gruppo dei funzionari operi e il gruppo dei partecipanti non riesca sempre a produrre nelle scelte il proprio effettivo peso certo non è il caso di parlare di radicali
Scissione tra funzionari di partito e le altre forze presenti del partito ci mancherebbe
Vorrei proporre insomma un solo Munch solo un problema serio e non in termini negativi per un adeguamento della nostra organizzazione evitando il rischio di una burocratizzazione e una sterilizzazione delle scelte politiche
Di questi argomenti si è sentito molto parlare in assemblee
Però aldilà così delle lamentele che rischiano di diventare esteri delle prese di atto che forse non servono a niente
Si cominci anche da questo congresso abbiano dare un motivo e un principio di cambiamento dalla composizione degli organismi dirigenti
Dall'India e dalla stessa e composizione dei delegati al congresso nazionale con una presenza maggiore i cosiddetti laici o comunque di le persone non deride totalmente al partito come professione
Non vorrei poi che in conseguenza di questo fenomeno nelle nomine delle commissioni amministrative cipresso negli enti nelle aziende municipalizzate nei consorzi
Sì trasferiti questa tendenza alla burocratizzazione facendole delle camere di compensazione
Per quei funzionari senza collocazione o addirittura per integrare qualche molto magro stipendio traversando all'e sterno un problema interno che è un problema di gestione del personale del nostro partito
Anche l'amministrazione ormai un campo composito ove si distinguono settori specializzati che reggono competenze specifiche per gestioni che garantisca l'efficienza servizi pubblici adeguati programmi chiare delineati
Secondo scelti di sicura professionalità
Quest'aspetto dell'efficienza non è d'altra parte per noi solo un'esigenza tecnica
Ma come più volte è stato sottolineato in primis dallo stesso compagno Berlinguer un aspetto della questione morale in un Paese in cui da visite dell'aziende pubbliche non vengono più risanati ma sono ormai i fatti purtroppo fisiologici
Non si tratta dunque di trovare degli esponenti di antidemocrazia Interna quanto di trovare misure adeguate e a sviluppare gli apporti alle scelte privilegiare nelle scelte di uomini la professionalità e la competenza
Occorre insomma l'organico occorrono insomma organismi realmente dirigenti e rappresentanti di tutte le istanze che oggi passano invece sempre attraverso un filtro che assume più l'aspetto di potente organizzazione che di assemblea ristretto
Ultimo punto da sottolineare concludo
è che i modi di comunicazione sulle discussione degli organismi dirigenti e l'informazione Interna non potranno essere maggiormente rispondenti alle istanze di vita democratica che oggi sono presenti nel partito
Se prima non verrà prodotto da laboratorio della linea dell'alternativa questa nuova concezione della dirigenza e si darà finalmente il giusto rilievo agli organismi eletti dal congresso rispetto a quelli esecutivi chi darà importanza gli apporti più diversi
Si svilupperà insomma nella vita interna del partito una spinta dall'esterno all'interno dal basso in alto come ormai da più parti si propone anche qui qualche soprammobile va rotto
E qualche corso va fatto senza paura meno attivi cinismo verbale meno linguaggi edulcorato più immediato ascolto delle realtà e meno dirigismo come diceva il compagno Morelli
Spesso dalla scrivania intendo dire da posti statici di comando in crisi naturalmente in senso burocratico non si vedono le realtà dei processi produttivi mutamenti i fatti
Non si avverte lo stato di chi di disagio
Di chi con sofferenze travaglio si sente avvolti impossibilitato ad esprimere al meglio tutte le provini regia al servizio del partito di questo grande partito che di apporti edizioni Esterni oggi come oggi ha quanto mai bisogno
Ringrazio al compagno Tidei anche perché è stato rigorosamente del suo tempo e preti compagni per dare la possibilità al maggior numero di compagni di intervenire di fare altrettanto la parola al compagno Claudio Siena delegato della sezione di Cinecittà
E intanto Company
Perché Brontolo soltanto un paio di questioni in questo mio intervento
Mi dichiaro
D'accordo con la relazione fatta dal compagno
Morelli nella sua completezza delle introduce
Questo nostro congresso viene non in un momento dove due risultano i momenti più significativi
In primo luogo l'attacco anti operaio portata avanti dalla Confindustria e dal patronato bile privo
Aiutati prima dal governo Spadolini oggi dal governo Fanfani dalla Democrazia cristiana e da una parte del partito socialista di Craxi
In secondo luogo il grandioso bussolotto dei lavoratori
Che ha visto il nostro partito in prima fila per battere questa manovra che conteneva elementi che tendo a ricacciare indietro non solo le conquiste economiche ottenute con grandi lotte sacrifici da parte della classe operaia
Ma tutte quelle libertà sindacali apolidi che hanno messo in discussione i rapporti di forza a sfavore del padronato dentro e fuori la fabbrica e presentarsi così insieme alle alle alleanze necessarie come la classe che si pone alla direzione del Paese
Ma oggi la domanda e come quel movimento consolida butta la sua capacità di lotta di fronte a vertici sindacali
Sempre più più prese a mediare e a compromessi che spesso sono in netta contraddizione con la volontà dei lavoratori
E dall'altro quale ruolo gioca il nostro partito
Io credo affinché un'alternativa democratica si affermi il partito in prima istanza deve allargare gli orizzonti della battaglia politica indicando obiettivi legate al momento e quelli di grande respiro
Perché non cada questa tensione e si raccolga questa spinta che viene dalla forza Lussana del Paese
Il partito deve essere più deciso a indicare gli obiettivi quando milioni di uomini donne giovani Silibello no e dicono basta con i sacrifici a senso unico
Si colpiscano i privilegi consolidati dal sistema di potere democristiano
Quando assistiamo a grandi movimenti che fanno intervenire forze nuove in modo originale il come movimento della pace e quando i giovani in prima persona scendono in lotta contro la mafia la camorra
La domanda che ci domandiamo
E ci dobbiamo porre e come questa realtà viva che non cede trova nel partito il momento politicamente più alto
Per queste aspirazioni di cambiamento della società non basta osservare tutto ciò che cambia muta nei costumi se poi il partito non l'Inter potrà più in fondo con la lotta
Questa richiesta che viene da tanta parte del Paese chiedere togliere tutte queste antiche aspirazioni se non il partito dalla classe operaia queste energie non possono essere mortificati da una porta classista quale non siamo dobbiamo recuperare un ritardo ed anche una fiducia che si era venuta sfiducia che si era venuta manifestando nel corso di questi ultimi anni tra i lavoratori e Jolie soprattutto e queste dovuta al fatto della poca chiarezza della nostra linea strategia politica era insufficienza degli obiettivi da raggiungere
Anche se una forza quale noi siamo profondamente radicata nella società moderna deve tener conto dell'insieme delle forze politiche sociali e culturali
Del mondo imprenditoriale delle nuove realtà della scienza e della tecnica
Noi dobbiamo e questo non sempre è stato ultimamente estere il partito che guarda difende gli interessi della classe operaia dei ceti più deboli
Per esempio quando il governo presente alla legge sulla finanza locale
Che tende a colpire a mortificare l'autonomia dei Comuni il che significa più tasse e meno serviti per le masse popolari e i ceti più poveri
Allora la nostra iniziativa va portata al massimo livello nel Parlamento e nella società
Per impedire che questa legge passi
Altro esempio riguarda la Rai di voi
è pensabile a questo punto che basti soltanto l'impegno dei nostri compagni del consiglio d'amministrazione per avere un informazione pluralista dopo i guasti prodotti dalla lottizzazione voluta dalla democrazia cristiana dal partito da vista
E necessario che su questo digiuno più movimento permanente di lotta e manifestazioni sotto Lara la direzione della RAI TV e perché no se non si rimuove arroganza di potere democristiano e socialista arrivare anche a non pagare il canone
Dal momento che la radio la televisione e divenuta proprietà privata di questi due partiti
Alle volte lo scontento dei compagni ma è larga parte della gente
Nasce dal fatto che di fronte alle tante ingiustizie che produce il modo di governare del sistema capitalistico
Soprattutto quella di carattere economico inflazione difesa di reddito Prezzi incontrollabile e generi di prima necessità che rendono la vita difficile a volte drammatiche dell'agenti
Sembra che non ci sia nessuna prende l'iniziativa necessaria affinché tutto ciò non avvenga ci dischi arrivino in fondo per difendere gli interessi dei ceti più poveri
Questa impotenza anche nostra
La gente l'ha avvertita e questo ha prodotto un distacco del partito con la realtà che più risente del peso delle scelte economiche sbagliate e finalizzate solo a garantire guadagni emuli che proprio più prepotenti al parassitismo voluto dalle classi dominanti
In questi ultimi mesi riconosco che più decisa è divenuta la nostra iniziativa
Ma essa non può essere disarticolata ma va incanalata nel modo giusto intrecciando alla lotta parlamentare una mobilitazione per strappare cose concrete che interessano la gente
Impedire che le parti più significative dell'accordo col sindacato siano rispettate dal Governo ed avere come partito una iniziativa di lotta
In tutto il Paese per arrivo per arrivare poi a una manifestazione nazionale a Roma per imporre una svolta negli indirizzi economici del Paese
Sta anche qui il senso della nostra proposta di Alternativa democratica cioè quello di sviluppare al massimo l'iniziativa politica su cose concrete che sono presenti nella cultura politica dei lavoratori delle donne dei giovani dei pensionati costruire un'alternativa la Democrazia Cristiana significa cambiare i rapporti di forza e gli orientamenti farà vivere la nostra proposta in tutte le pieghe velato devastato istituzioni forze sociali culturali
Sarà la capacità di aggregare tutte queste forze
Che in tempi non lontani si affermi l'alternativa democratica
Nel frattempo la nostra opposizione a questo governo deve essere la più dura tutta tesa non fa passare scelte antipopolari e impedire che la crisi legata sulle masse popolari
La chiarezza della nostra proposta gli obiettivi su cui sviluppare la lotta sono la condizione per superare i limiti ha difficoltà del partito nel rapporto con la gente
Ma un altro punto deve essere chiaro quando si governa contro la volontà popolare e quando diventa farà pagare sempre più debole il prezzo della crisi personalmente ritengo che la nostra azione
Deve essere per me decisa senza preoccupazioni se questo significa anche la caduta di un governo l'importante è che ciò avvenga con il consenso delle masse
Il nostro partito deve sempre e comunque dalla ma guardare l'interessa invece di notevoli più deboli
E ad essi dare le certezze e non si solida questi ecco a chi dobbiamo rendere conto del nostro operato non a coloro che si sono resi responsabili dello sfascio del Paese
A coloro che in tutti questi anni hanno coperto scandali ruberie
Di ogni genere nessuna garanzia ci può essere chiesta da chi ha fatto proliferare all'ombra di un sistema di potere corrotto
Scandali terrorismo e mafia nessuna garanzia dobbiamo dare agli amici legata Gidoni regala vide Sindona Conti ha trattato con gli assassini delle Brigate Rosse
Dunque il Paese che ha bisogno dei comunisti al governo per imporre un nuovo modo di governare fondato sulla giustizia sociale morali per una società fondata sul consenso delle grandi masse popolari
L'alternativa democratica risponde a questa esigenza
Tutto ciò dipende da noi da come li usiamo questa proposta farla vivere nelle fabbriche nei cantieri dei quartieri tra le forze di ispirazione laica e cattolica e non significhi democrazia cristiana
Di come essa si riempia di contenuti credibili ecco la sfida che lanciamo alla democrazia cristiana ma questo richiede grandi capacità di iniziative di lotta e di unità soprattutto nel partito socialista
L'alternativa per affermarsi ha bisogno di nuovo un blocco sociale e politico che rompa con il sistema di potere democristiano dopo che anche la tanta governabilità e modernità predicata da Craxi è fallita
Ecco dunque una proposta forte seria credibile per salvare il Paese dalla crisi in cui lana gettato le vecchie classi dominanti altro punto che mi preme sottolineare il ruolo della sezione e la formazione dei gruppi dirigenti
Sul ruolo della dazione in questi anni a Roma si è discusso molto e questo va a merito della federazione del suo gruppo dirigente ma soprattutto dalla sensibilità dimostrata dal suo segretario
Ma troppe volte però non sia conseguenti tra quello che si dice e quello che si fa
Personalmente ritengo la sezione il momento più importante centrale della vita politica e dell'iniziativa perché l'istanza di un vicino ai problemi della gente e in quanto tale essa va ulteriormente valorizzata
E dotata di tutti quei mezzi e strumenti che gli permettano di elevare sempre di più la lotta per il cambiamento
Ma troppi ancora nel partito ridendo nove del compito che gli spetta è solo quello di fare la diffusione il tesseramento
Invece l'attenzione deve essere sempre di più un centro di discussione politica il momento in cui si decide e si arricchisce la nostra linea
Voglio dire che si deve fare in modo che la tensione per esserne rammenti
L'elemento centrale ha bisogno di sentire l'utilità del Polo dibattito della sua iniziativa di tutto quello che scaturisce come indicazione delle proprie riunioni bisogna ascoltare quello che si dice non venire come troppi compagni del centro fanno con le conclusioni già pronti queste o un modo che non aiuta il partito a capire a comprendere il dibattito reali
Bisogna superare subito questo limite perché anche questo diventa un modo per modificarla
Nell'ultimo comitato federale il segretario della federazione ancora una volta in modo giusto rilevava come oggi la centralità della delazione per le questioni determinanti
E a conferma di solo dimostrare i tanti incontri che al segretario generale Enrico Berlinguer ha fatto negli ultimi tempi con i segretari di sezione di fabbrica
Ma perché questa consapevolezza aveva diffuso dall'insieme del partito
Come è pensabile che si affermi una linea politica
Si organizzino le notti capire quello che la gente vuole pensa conoscere tutto ciò che avevamo rigidi modificando della società reale isola mutamenti anche di costumi conoscere approfondire meglio i problemi
Del quartiere della città nel suo insieme senza che la lezione su queste tematiche organizzi la discussione lotta con la gente
La sezione sempre di più deve essere messa in condizioni di elevare questa capacità di leggere il partito degli anni ottanta che essa non è sapendo che essa non del tutto e che altri momenti di partecipazione anche nuovi originali nascono e sapendo soprattutto delle difficoltà che si incontrano a fare politica oggi per i guasti prodotti da questo di stemma
E in quartieri dove per responsabilità delle vecchie amministrazioni il degrado ha toccato il fondo
Pensata una delazione come Cinecittà
Che opera in un quartiere di grande intensità abitativa con una popolazione di sette anni settanta mila persone quattordici mila voi dal nostro partito dove non esistono servizi sociali al di fuori di alcuni campi da pallone palestre sportive privati
Dove il problema della droga assunto dimensioni al limite di guardia aumento la delinquenza minorile non esista un pronto soccorso un centro culturale ricreativo degno di questo nome
Dove oltretutto ridono gli stabilimenti dalla techno spesso in lotta per difendere il lavoro e la più grande realtà cinematografica quali stabilmente vicino evita dove non si riesce a capire qual è la nostra linea
Nonostante la defezione in modo permanente organizzi riunioni specifiche ho fatto un esempio
Di come articolato un quartiere oltretutto vi sono le migliaia di commercianti artigiani presenti per comprendere l'intero l'importanza che può avere la sezione dei in questa realtà è presente stimola gli altri a cimentarsi con i problemi
Le forze politiche sociali e sindacali da questo congresso non solo le grandi questioni debbono essere affrontati ma scavare di più su un modo un costume di lavorare del partito a tutti i livelli
Ciò che ci ha sempre distinto dagli altri partiti
Anche la scelta dei dirigenti deve servirci a guardare con occhio critico rispetto al passato e qui colgo l'occasione per dire che se vogliamo che il Comitato federali sia organismo dirigente del partito romano
Allora è necessario prima diminuire di molto il numero tenendo conto delle carenze delle troppe assenze verificatisi e in secondo luogo oltre alla riconosciuta capacità politica da parte dei compagni meno presunzione più umiltà terzo corno Company che lavorano nello specifico e quelli legati ai movimenti di massa
Se è vero che l'alternativa democratica non deve essere un fatto solo di vertice ma un processo di lotti
E partendo dal basso coinvolgano milioni di lavoratori donne giovani pensionati
Sui problemi reali del Paese allora la sezione diventa uno strumento indispensabile affinché questa proposta di affermi con il consenso delle grandi masse popolari sostenere ho terminato
Da qui l'esigenza di elevare anche nelle sezioni gruppi dirigenti capaci ma soprattutto legati a conosciuti dalla gente dotati di spirito di sacrificio
Cosa che è sempre più ci vengono a mancare proprio perché il partito negli ultimi anni approverà preferito rinnovamento senza l'ho dovuto continuità da qui nascono difficoltà che tutti sappiamo scarsa iniziativa politica abbandono quasi totale di un modo di lavorare organizzato voli iscritti del partito crollo della diffusione del nostro giornale
Anche lo stesso decentramento di avere come fine allo sviluppo più politica organizzativo delle audizioni
Ma oltre al fatto che la sezione il momento mi ravvicinato alla gente una dazione che dimostra di avere grandi capacità di attività politica inventiva esercitava lotta quotidiana dei problemi della gente la organizza produce sempre i quadri migliori
Perché sperimentati nella lotta quotidiana e non dirigenti fatti laboratorio come provetti replicare i compagni è necessaria una riflessione di gruppi dirigenti
Troppe volte per tutta una parte di essi la carriera ed alti livelli avviene in modo automatico con la scala mobile e non per capacità dimostrata il partito a tutti i livelli dalla d'azione alla direzione del resto era diretto da compagni e hanno le capacità riconosciuta per dirigerlo troppi sono ancora i compagni che sembrano funzionari dello Stato
Mentre in questi giorni preparavo questo intervento rifletteva come si era perduto e concludo il congresso di fine vita
La zia toccato con mano come sia dannoso per il partito avere dirigenti che non dirigo reprimere Visco ATER devia di zone in modo particolare
In questa situazione così difficile abbiamo bisogno sempre di più di un partito forte unito di dirigenti forti e capaci ma soprattutto di compagni dirigenti legati alle masse e non in astratto
Anche queste oggi un limite serio cioè di avere dirigenti slegati da ogni forma di realtà e parlano un linguaggio a volte estraneo a quello della genti
Questo non deve significare nessuna chiusura mortificazione ma scelte giuste e coraggiose per dare più forza e prestigio a partito
Compagni
Da me scritte la compagnia Papetti di ma io di Mario Franca è presente
Allora la parola alla compagna Papetti e si prepari compagno pulper Tocci
Presidente della quinta circoscrizione
Compagni in un passaggio d'epoca come quello in cui stiamo vivendo che mette in discussione modi di essere collettivi e individuali
E in una fase di scontro politico e sociale particolarmente apro per il nostro Paese mettere in discussione innanzitutto se stessi come militanti il proprio bagaglio di idee di esperienza e mi sembra non solo necessario ma doveroso
Allo stesso modo le novità dello scenario sociale e politico ci chiamano in questa come in altre fasi ad aggiornare non solo le categorie teoriche della nostra ricerca ma anche il modo di essere del partito
Oggi a me pare quantomeno offuscato innesto togliattiano tra rinnovamento della linea politica e rinnovamento del partito
Nel senso che alla puntualizzazione della nostra visione democratica del socialismo e alla proposta di Alternativa democratica non corrispondono cambiamenti adeguati e convincenti nella vita interna
E nei modi di rapportarsi con la società
Con il rischio di un appannamento della prospettiva politica al testa che indichiamo al Paese e della sua carica di svolta
Siamo in presenza da un lato di profonde modificazioni della politica che intaccano profondamente il sistema di rappresentanza e di partecipazione fino a ieri imperniato solo sui partiti
Dall'altro di un'offensiva contro il partito di Malta che ha invece secondo me conquista irrinunciabile proprio in funzione della linea e degli obiettivi che ci siamo dati
Sono convinta però che contro questa offensiva una risposta sono nostalgica sarebbe perdente
Perché se è vero che l'attacco alla concezione del partito di massa può risolversi in una rinuncia alla partecipazione attiva delle masse in un ritorno a casa
In una scelta di destra e antidemocratica questo significa anche che lo stesso partito di massa deve avere la capacità di rinnovarsi
Sapendo cogliere quanto dentro quella offensiva è una critica di sinistra una domanda di maggiore democrazia del rinnovamento
Questione decisiva per lo sviluppo dei caratteri di massa del partito è la questione giovanile che anche il cuore della crisi dell'Occidente capitalistico
Il punto in cui confluiscono le principali contraddizioni e conflittualità delle società moderne
Né il tono alterato i vecchi Orizzonti della politica emergono domande illeggibili con i tradizionali per cani interpretativi
Il tema del rinnovamento della riforma della politica diviene da questo punto di vista un'esigenza sia oggettiva sia soggettiva almeno per una parte rivoluzionaria come la nostra
Già qualche altro compagno intervenendo in questo congresso ha ricordato il recente suicidio di un quindicenne che il settimo suicidio giovanile di questi primi mesi dell'ottantatré
Siamo in presenza di generazioni che vivono una stagione particolarmente difficile con conflitti e problemi che forte si presentano per la prima volta in questa forma nelle società organizzate la disoccupazione la crisi della scuola l'emarginazione dalla democrazia sono tappe della strategia delle Grazie dominanti che hanno l'obiettivo di deprimere le energie intellettuali culturali dei giovani per tenerli ai margini della politica
Il problema di fondo che abbiamo noi è quello di impedire che le molteplici domande emergenti dal mondo giovanile siano trasformate in una gigantesca omissione superando l'inadeguatezza
Nell'iniziativa del partito su questo punto che a mio avviso deve realmente diventare prioritario per tutte le nostre organizzazioni soprattutto nelle grandi metropoli
Dobbiamo prendere atto fino in fondo dei fenomeni oggettivi di mutamento della società e dello stato e domandarci soprattutto in relazione a quel grande processo di trasformazione che vuole essere la proposta di Alternativa democratica
Se la cultura del partito è cambiata in misura di quanto è cambiata la cultura della società
Questo nesso tra partiti e vita rende oggi ineludibile un serio impegno per associare capacità e competenze esterne agli apparati nello sforzo di elaborazione di arricchimento dei nostri programmi
E per valorizzare il motivo non tagliato non solo come ostacolo a pericoli di burocratizzazione ma come arricchimento di esperienze concrete di lavoro e di lotta di conoscenza di collegamenti
Sono dell'opinione ad esempio che sempre più andrebbero impegnati anche negli organismi esecutivi nelle segreterie delle federazioni compagni non funzionari
Le nostre organizzazioni di partito sono oggi generalmente più solide e più mature esprimono una cultura più alta ciò comporta più elevate capacità di sintesi politica di direzione le necessità dello sviluppo della democrazia
Nel senso di una maggiore trasparenza dei termini del dibattito dei gruppi dirigenti ad esempio a cominciare dalla direzione dal comitato centrale e di un comincia di un crescente flusso dal basso verso l'alto
Mi domando ad esempio come esteri i comitati i comitati federali conoscono effettivamente i termini e i contenuti del dibattito che si svolge nelle organizzazioni di base
E se questo non è come garantire che la Federazione metropolitana e le zone funzionino diversamente dal passato in modo tale da realizzare un rapporto sempre più democratico più mirato e più costante tra i vari livelli del partito
Anche se la relazione del compagno Morelli mi ha sollevato da molti dubbi nel senso che non ha lasciato zone d'ombre o di ambiguità su questa scelta del decentramento è indubbio che questo processo avviato comportarsi andato affievolendo in quest'ultimo anno di sperimentazione
Si è trattato di un processo non lineare né facile che ha avuto connotati diversi da zona a zona anche certamente in relazione alle capacità soggettive dei gruppi dirigenti ma che anche dei denominatori comuni
Non solo nelle difficoltà generali di organizzazione del partito nelle grandi aree metropolitane per la complessità del del tessuto socio economico
Magni avviso probabilmente anche per il prevalere di resistenze politiche e spinte frenanti
Non sempre le donne sono riuscite ad esprimere una progettualità chiara e coerente capace di spingere in avanti anche il processo di decentramento amministrativo
E disse a dispiegare pienamente una funzione generale di direzione politica fungendo per così dire spesso da cuscinetti si cui si sono scaricate spinte contraddittorie da parte delle sezioni e della Federazione
Rilanciare la scelta del decentramento
Non può significare secondo me solo assorbimenti di qua l'assorbimento di quadri e di mezzi dalle sezioni come di fatto è avvenuto fino ad oggi
Ma spostamento effettivo dal centro di uomini e mezzi per realizzare una piena politica autonomia politica e finanziaria
Dal momento che oggi non discutiamo più se fare il decentramento ma quale tipo di decentramento mi preoccupa il fatto che questo tema sia stato appena enunciato nel documento del comitato federale uscente impreparazione dei congressi
E che abbia tantissimo spazio in questo stesso dibattito congressuale nonostante le sollecitazioni contenute nella relazione del compagno Morelli poiché non credo che la mancanza di discussione su qualunque argomento significhi reale accordo
Penso invece si tratti di una sottovalutazione della spinta innovativa insita nelle scelte nella scelta di ad avvicinare la direzione politica verso le sezioni
Come principale condizioni della loro centralità nella società cittadina e nella vita del partito
E come unica occasione per mettere in campo veramente le competenze e le esperienze che non si esprimono perché restano ristrette i limiti angusti e si disperdono
In questo senso la discussione sul centralismo democratico deve essere discussione su come il partito nel suo insieme e messo in grado di contribuire alle scelte senza nulla togliere al valore all'autorevolezza delle decisioni degli organismi dirigenti
Mi sono domandata
Ad esempio di fronte a fenomeni ad atteggiamenti di scarsa iniziativa o di iniziativa stentata di alcune nostre organizzazioni quale sarebbe stato il grado di coinvolgimento e di chiarezza nell'orientamento nel sei nel difficile passaggio
All'alternativa democratica le organizzazioni di base fossero state consultate e non solo chiamate a ratificare decisioni già prese di portata così ampia
Credo che dovremo tenere in maggiore considerazione in questo senso l'esperienza positiva fatta con la discussione delle tesi per il quindicesimo congresso e oggi con il documento politico alla base di questo nostro tredicesimo congresso
Mi rendo conto che non è facile muovere con la speditezza oggi necessario l'organismo di un milione settecento mila iscritti per la rapidità con cui accadono infatti e cambiano le situazioni politiche
Per le difficoltà nelle informazione per la permeabilità all'azione dei mass media per una diffusa passività la lettura
Ma se non vogliamo che il tempo fra decisioni e realizzazioni chi allunghi fino a vanificare in qualche modo le decisioni occorre mettere in atto metodi e strumenti che spingano sempre più le sezioni a svolgere un ruolo di proposta
Credo che queste siano sole al solo alcune delle condizioni necessarie perché l'alternativa
Possa essere l'occasione storica per ricostruire la fiducia espressa nella domanda di cambiamento nella stagione settantacinque settantasei e per riannodare quel dialogo interrotto tra cittadini e politica
Il compagno Walter Tocci presidente della quinta circoscrizione
Si prepari compagnie Platini
Si è discusso molto in questo congresso
Dell'alternativa democratica e anch'io mi voglio soffermare su questo punto coach Ale
Ci siamo domandati
Se questa politica consiste in un in uno schieramento tra partiti
Oppure se consiste in un movimento che si sprigiona dalla società
Mi sembra evidente che su questo punto ci sono delle differenze al nostro interno ci sono compagni che insistono su un aspetto compagni che insistono sull'altro
Io ritengo che questa diversità
Debba emergere perché soltanto per questa via possiamo portarla ad una sintesi unitaria non si può quindi liquidare la questione
Un po'salomonicamente come è stato fatto anche da autorevoli compagni
Dicendo che l'alternativa sia l'una che l'altra cosa occorre andare più in fondo capire in essi le diversità i valori ruoli diversi che ci sono tra questi due aspetti
Della nostra politica soltanto in questo modo possiamo arrivare ad una chiarezza
Se non arriviamo a questa chiarezza io penso che l'alternativa rischia di non essere né uno schieramento né un movimento
Occorre però trovare la chiave per arrivare questa chiarezza
E a me sembra che la chiave del ragionamento non possa essere che una non possa che partire da una constatazione
Nella situazione attuale
Tra le spente che maturano nella società
E il sistema dei partiti si va determinando una prima un conflitto ma ormai una vera e propria estraneità dobbiamo trarre le conseguenze da questa situazione
Questo vale per le nuove esperienze penso al movimento della pace che è molto distante dalla dinamica dei partiti penso alle esperienze storiche mai come in questo momento non il mento sindacale ha sofferto questa conflittualità
Con con la dinamica dei partiti
Ora se
Il terreno delle dei movimenti che si sprigiona dalla società è quello fondamentale per l'alternativa democratica è indubbio che noi dobbiamo accompagnare questa politica con una critica al sistema dei partiti così come si è materializzato in questi ultimi anni una critica che sia nel solco della Costituzione che assegna ben altro compito ai partiti una critica che sia da sinistra che quindi si distingue nettamente senza tentennamenti da un'antica polemica reazionaria contro contro i partiti una media quindi da sinistra che faccia capire alla gente che noi vogliamo
Eliminare lo strapotere dei partiti per darlo Appio istituzioni a più Soggetti Appio persona più movimento sta qui il nocciolo di un della nostra Grande riforma istituzionale un punto sul quale possiamo e dobbiamo a mio avviso passare all'offensiva con una polemica che sia culturale che sia politica ma che sia anche legislativa io non vedo come
Peregrina un'ipotesi che è stata avanzata da alcuni di una nostra proposta di legge di iniziativa popolare che individui anche alcune norme tendenti a eliminare questo strapotere
E su questa botta battaglia a mio avviso possiamo incontrare tanta gente sfiduciata possiamo rico ricollocare su una battaglia di sinistra su uno schieramento di sinistra
Quel grande partito degli astensionisti che non dimentichiamolo se non l'unico lo chiamo nove su una battaglia di sinistra costituisce pur sempre un terreno fertile per qualche linea di destra nasce qui però il primo problema
è vero che se noi accentuiamo questa critica al sistema dei partiti
Favoriamo un nostro isolamento dalla dialettica politica io non penso che sia così meccanico il collegamento da questi due aspetti anzi penso che sia vero il contrario
E propone la misura in cui noi confermiamo che il terreno fondamentale l'alternativa democratica e quella della costruzione di ampi movimenti nella società
Allora diventa ancora più chiaro che il terreno dello schieramento
Si scarica dei suoi elementi strategici ed è più facile riportarlo ad una concezione più larga che è quella di accordo tra partiti intorno ad un programma e su questo terreno a mio avviso abbiamo maggiori possibilità di iniziativa la nostra iniziativa può diventare più agile più mobile quando serve anche più spregiudicata e in ogni caso
La nostra iniziativa diventa sicuramente meno soggetta ai ricatti altrui e quindi politicamente più produttiva
In questo congresso abbiamo detto che siamo alternativi alla democrazia cristiana sul piano politico e tendiamo ad un rapporto prioritario con il Partito Socialista
Mi sembra posizione
Corretta nella situazione che abbiamo di fronte ma non dobbiamo neppure pensare che questa posizione costituisca un dogma non dobbiamo cioè esagerare un assolutizzare la perché altrimenti correremmo almeno tre pericoli il primo è quello di dare oggettivamente ragione
Alla tendenza l'Abi polarizzazione che vuole De Mita il secondo è quello di un pericolo di subalternità al PSI della stessa
Natura di quella che abbiamo avuto con la democrazia cristiana negli anni passati il terzo è che non incontriamo un senso di realismo che è sempre più forte tra la gente
La gente quando va a votare
Lo fa in modo più maturo che nel passato e tiene anche conto della produttività di questo voto dovrà aumentare l'impressione che il la fiducia che ci dà lettorato là non la forza elettorale non è bloccata serve a produrre dei processi politici a raggiungere anche dei risultati concreti nasce però qui un secondo problema
Nel momento che è quello coi di evitare diciamo così il trasformismo che d'altra parte non è stato mai nella nostra tradizione
Nasce dicevo il problema se lo schieramento di per sé non è il nostro no nostro assoluto è chiaro che dobbiamo trovare qualcos'altro a cui incardinare la nostra politica dobbiamo trovare una nuova stella fissa che non può essere quella
Dei contenuti
A me sembra che in questo in questa ottica la tanto criticata proposta di un governo diverso
Ci ha invece aiutato a far capire alla gente che la cosa fondamentale che ci interessa è quello di raggiungere dei risultati di avviare dei nuovi processi politici di risolvere i problemi del Paese
E su questa strada a mio avviso dobbiamo proseguire
Per una una schiettezza un'immediatezza devono in sostanza se questi sono la nuova stella fissa devono brillare devono avere una luce propria
Dobbiamo riuscire cioè in in uno sforzo che è pure riuscito ad altri partiti più piccoli con altre tradizioni senza rapporti di massa in uno sforzo dicevo a identificare lo stesso simbolo del partito con alcune grandi scelte con alcuni grandi problemi
Io estremizzando questo concetto
Immagino una una situazione in cui lo sfrattato il disoccupato nell'accendere il televisore nel vedere la tribuna politica il nostro partito è scranni ecco il partito che vuole costruire le case il partito che vuole costruire dei posti di lavoro
Mi sembra in sostanza che noi dobbiamo cambiare qualcosa nel nostro modo di presentarci per fare capire più concretamente alla gente
Grandi scelte grande opzioni sulle quali sviluppiamo la nostra politica
E questo è un problema è un problema di linguaggio un problema di come ci presentiamo è un problema anche delle nostre proposte programmatiche non possiamo
Dimenticare che tutti i nostri mega progetti a cominciare progetto a medio termine ma anche le recenti proposte per una politica economica sono fallite
Si è trattato di documenti omnicomprensivi che riuscivano lo stesso tempo ad essere molto vaghi molto ampi
E soprattutto quello che ci ha fatto capire questa esperienza è che noi dobbiamo in qualche modo distinguerci da un centro studi è chiaro che la situazione è complessa quindi le nostre proposte da non essere molto articolate molto ricche ma poi dobbiamo avere la capacità come partito politico di trarre da questa analisi così articolata
Quelle quattro cinque questioni che siano chiare nette che si colleghino al senso comune della gente che facciano capire dove vogliamo andare che siano per questa via anche capaci di innescare dei movimenti o comunque una voglia di conquistare questi obiettivi
Penso a tutta la polemica che abbiamo subito in questo anno su costo del lavoro se durante questa polemica avessimo avuto la la capacità e anche coraggio
Di affrontare ad esempio il tema della spesa pubblica più in dettaglio di dire questi capitoli dello Stato si possono tagliare risparmiando questi miliardi e tagliando questo tipo di clientela democrazia cristiana forse se avessimo proseguito con incisi da questa linea oggi De Mita arrossirebbe a parlare di spesa pubblica e forse in movimento operaio nella sua battaglia avrebbe avuto sicuramente qualche arco in più Brass qualche freccia in più da scagliare contro kW
Qui sta uno dei punti nodali quindi abbiamo insistito molto nel congresso sull'alternative sulla nostra proposta la nostra strategia ma a me sembra che dobbiamo anche porre attenzione al tema politico che abbiamo di fronte
Mi sembra evidente che questa prospettiva che abbiamo individuato non si apre non si aprirà se noi oggi non raggiungiamo dei risultati politici su alcune battaglie e io ritengo che due in particolare
Sì no decisive per poter aprire questa prospettiva
La battaglia
Che si è aperta nel campo economico e la battaglia nel campo degli enti locali
A me sembra che senza
Un recupero pieno della capacità di di movimento di peso politico della classe operaia non solo non è possibile alternativa democratica non è possibile nessun progetto di trasformazione a nostra Società l'esperienza di gennaio due settimane di gennaio
Ci hanno mi sembra confermato che la classe operaia mantiene intatta tutta la sua capacità di lotta nonostante la crisi nonostante le difficoltà
E se non ci fosse stata questa capacità sicuramente saremmo arrivati ad una situazione molto più negativa forse anche alla sconfitta
Ma quelle settimane hanno anche dimostrato che questa capacità di di lotta questa capacità di movimento è in qualche modo imbavagliata in qualche modo legata dai lacci che le le forze di governo sono riuscite a instaurare dentro il movimento sindacale il problema quindi è cruciale recuperare appieno questo peso politico e questa capacità di movimento significa introdurre un processo forte dentro la classe operaia che sia in grado anche nel solco dell'unità anche è un altro dei nostri punti fissi nel solco dell'Unità rigenerare però il movimento sindacale riconquista nel pieno la sua capacità rivendicativa
L'altra condizione necessaria è che noi si vinca
Lo scontro politico che è in atto sul governo delle grandi città
La politica ad Alternativa democratica ha bisogno di essere di diventare
Possibile agli occhi della gente
Noi dobbiamo riflettere sul fatto che oggi la gente non è predisposta a porsi degli obiettivi che non hanno una qualche probabilità di essere raggiunti cioè in questo un un sano realismo che dobbiamo a mio avviso anche apprezzare raccogliere e gli enti locali hanno significato proprio questo in questi anni hanno cioè ha dimostrato che l'alternativa democratica e possibile praticabile è una strada che si può percorrere nel nostro nel nostro Paese
Ma
Questo lo hanno capito i cittadini non tanto perché l'alternativa murarie uno schieramento quanto perché ha affrontato alcuni nodi ha instaurato un rapporto nuovo tra cittadini istituzione l'ha capito l'uomo della borgata quando ha visto
Le fogne le stalle l'ha capito il giovane quando ha scoperto
La propria
La propria città ma l'hanno capito anche i nostri avversari che con i provvedimenti sulla finanza locale voglio mai strangolare queste esperienze non ci possiamo quindi attardare in un'analisi economicistica di questi provvedimenti l'attacco agli enti locali è un attacco essenzialmente politico vogliono distruggere questa esperienza perché da qui la gente ha capito che in Italia si può fare una politica in modo diverso dal passato
Se c'è quindi questo attacco politico noi dobbiamo in qualche modo prepararci ad una lotta ad una ad una controffensiva che sarà lunga e per questo dobbiamo rafforzare le nostre fortificazioni se le nostre città sono assediate dobbiamo prepararci
A questo
E quali sono le nostre fortificazione ma innanzitutto per mantenere alto il progetto di questa città come è stato riaffermato nella relazione di Morelli nell'intervento di vedere ma soprattutto di tenere saldo questo collegamento che c'è tra la gente e questo nostro
Progetto
E qui io vedo un
Un fatto
è un è un valore nuovo anche riguardo al decentramento si è parlato molto in questi mesi di questa questione abbiamo discusso della necessità del decentramento
Ma io trovò di fronte allo scontro politico che è in atto una motivazione che è più prettamente politica trova anche un'urgenza politica
Perché è indubbio che una una grossa fetta di questo rapporto con la città
Si gioca giorno per giorno nelle circoscrizioni e quindi assistiamo giorno per giorno ad una grande attese della gente una grande domanda verso il quale una grande credibilità anche di questa istituzione
E torniamo però anche un paradosso e cioè che quando la gente ci pone dei problemi più grandi Dinoi
Il possiamo dare delle risposte quando ci pone un problema come la droga lì cc scendiamo insieme la battaglia diamo l'idea di un di un istituzione diversa che sta a fianco dei cittadini che fa nota politica
Ma quando i cittadini ci pongono problemi molto più semplici come quando si tratta di spostare una panchina
Lì siamo costretti a rispondere che ci vuole a firma dell'assessore lì ecco forse si mette in crisi invece anche un rapporto di fiducia è un paradosso ma può diventare anche un dramma per al nostro per lo sviluppo della nostra iniziativa di recente ho sentito poi soprattutto dagli altri partiti
Uno nuovo ostacolo a questa politica del decentramento
Soprattutto dopo la vicenda uso il ci si dice che la qualità del personale politico impegnato nella circoscrizione non è all'altezza di questi nuovi compiti e curiosi mantenuto che questa motivazione questo argomento venga portato da chi è soprattutto responsabile di questo stato di cose
Ma e c'è un elemento di verità proprio in questi giorni anche nella crisi circoscrizionale i nostri alleati ci hanno come tirato per la giacchetta fa ci vogliono far cadere nel terreno melmoso
Delle delle calunnie e degli insulti non abbiamo risposto con la politica ma soprattutto hanno risposto gli anziani le polisportive la democrazia organizzata e questa un punto importante è vero che con il decentramento i partiti si portano appresso i loro guasti però qui incontrano altri soggetti altre realtà
E qui è possibile che la politica non sia soltanto un discorso tra partiti è possibile che in qualche modo questa dialettica dei partiti si confronti con altri soggetti con altri movimenti che questi pensino in questa dialettica
Non è
Non è naturale che questo accada non è meccanico
E necessario la nostra convinzione nostra battaglia politica anche nuove mode noi proposte in questo omone le ha fatto
Delle proposte interessanti ma se facciamo questa battaglia non solo avanti un decentramento ma va avanti una rinnovamento dalla politica un rinnovamento delle istituzioni e quindi per questa via un rinnovamento di Roma del Paese
La commissione elettorale riunita alla sezione Garbatella i compagni che ancora non avessimo fatto che fanno parte la Commissione devono raggiungere la sezione stessa ora la parola al compagno Giachini segretario della sezione operaia
Di Pomezia si prepara il compagno Antonello Falomi Assessore al Bilancio del Comune di Roma
Care compagne e compagni
L'accordo sindacale sindacato Confindustria siglato il ventidue gennaio farà ancora secondo me parlare molto di sé anche al di là della consultazione che si sta svolgendo e che ci deve preoccupare per il suo andamento anche a Pomezia città industriale con settanta fabbriche in crisi su trecentocinquanta e con quattro mila lavoratori in cassa integrazione
Su trenta mila
Dalla consultazione oltre i no e le astensioni dal voto di molte grosse combattive fabbriche emergono soprattutto le critiche generalizzate al sindacato
Per la sua azione annebbiata degli ultimi anni e per il suo rapporto sofferto con i lavoratori
E molti casinò hanno più questo significato di critica al modo di essere del sindacato che di rigetto dei contenuti stessi dell'accordo il quale sappiamo ha il pregio non certo trascurabile di far mantenere i lavoratori italiani il potere d'acquisto per quanto riguarda i salari medio bassi
Ma soprattutto il blocco per dieci otto mesi di alcuni aspetti della contrattazione aziendale preoccupa i lavoratori
Perché vedono in ciò il tentativo di prefigurare un sindacato che accetta una tregua sociale in cui i consigli di fabbrica non contino e non abbiano un potere concreto da gestire
Ma anche i sì sono sofferti critici preoccupati per l'avvenire convinti in molti casi solo per il rotto della cuffia
E allora
Anche una secca conta dei sì e dei no
Non ci dice quale profondo diceva disagio sta attraversando la classe operaia e credo che sarebbe un grosso errore
Essere soddisfatti o a pietà dirà una vittoria dei sì e non vedere quale continua è grave erosione sta avvenendo nel consenso dei lavoratori verso il sindacato
Certo c'è la crisi
La recessione l'inflazione l'attacco padronale la rivoluzione industriale che stravolge il mondo produttivo tutte cause queste oggettive di difficoltà e di crisi per il lavoro per i lavoratori e quindi per i suoi rappresentanti
E da questa crisi di sfiducia non sono certa esentati i partiti anche il nostro specialmente dopo la delusione per la fallita esperienza della solidarietà nazionale
Ma al di là dei motivi oggettivi di difficoltà ci sono anche quelli soggettivi del modo di essere appunto del sindacato del modo come esso affronta un meno le questioni concrete per modificare il corso degli eventi e nonne per esserne schiacciato
Quanto hanno pesato per esempio questi due anni di Stasi nell'iniziativa sindacale che si è protratta fino a non comprendere dopo i decreti Fanfani il punto limite di una rottura
E quando il coperchio della pentola è saltato con gli scioperi spontanei guidati dai consigli di fabbrica qualcuno oltre che stupirsi sia pure indignato di questo scavalcamento accusando noi comunisti di aver fomentato la piazza
Ma chi come me sta in fabbrica sa che i comunisti non hanno fatto altro che il loro dovere stare cioè alla testa di lotte di massa mature e non certo contenibile i con la speranza di trattative e mediazioni defatiganti
E se poi è stato possibile scrivere la data del dieci otto gennaio tra quelle che passeranno alla storia delle lotte operaie e sindacali
Ciò è dovuto proprio soprattutto al fatto che i consigli di fabbrica e quindi anche i delegati comunisti sono stati dei punti di riferimento nella mobilitazione dei giorni precedenti
E non hanno permesso uno smembramento del Fronte di lotta che si è in seguito unificato sotto le bandiere sindacali con il risultato di quei chilometri di cortei e comunque e con quell'ottantacinque per cento di scioperanti alla FIAT questo movimento questo ricco questo risveglio non deve essere soffocato sarebbe un errore tragico va invece compreso fino in fondo anche nei caratteri della sua spontaneità
Ha ragione il compagno Tronti quando dice che la riflessione su queste note di gennaio deve pesare nella stessa definizione dell'alternativa democratica nel senso che dobbiamo essere molto cauti nell'approccio con queste nuove
Yitzhak Sironi che vorrebbero la classe operaia in via di estinzione
Abbiamo constatato infatti che essa è veramente il nucleo organo relativamente più omogeneo tra i lavoratori dipendenti capaci ancora all'occorrenza di mobilitare intorno a sé non solo tutti gli altri lavoratori ma anche studenti giovani pensionati ed altri
Purtroppo invece molti nel sindacato anche tra i nostri compagni hanno vissuto queste notte o meglio l'aspetto spontaneo di essere solo con un incidente di percorso da dimenticare al più presto e non vi hanno letto anche un monito e un avvertimento per il sindacato
Dopo la firma dell'accordo abbiamo infatti già assistito perlomeno a Pomezia alla gara per la sua interpretazione sul punto che riguarda la contrattazione aziendale
Il fatto grave è che questa gara non è avvenuta tra imprenditori e sindacato male avvenuta all'interno dello stesso sindacato e con quale risultato
Con il risultato che una piattaforma Zenda allenata i primi di gennaio nel pieno dello scontro sociale con l'appoggio completo dei lavoratori del consiglio di fabbrica della SLM è stata poi sconfessata
Dalla CGIL CISL e UIL di zona attraverso un rapporto diretto e formale con l'Unione industriale del Lazio
E in assoluta assenza di qualsiasi contatto con quei lavoratori e con quel consiglio di fabbrica
Queste non sono semplici sviste compagni semplici errori
Ma sottintendono un modo di pensare che fa a cazzotti con la storia e la tradizione del sindacalismo italiano che ha potuto raggiungere i suoi migliori traguardi proprio quando la sua azione era invece un tutt'uno con le prospettive e i sentimenti dei lavoratori
Certo i tempi sono cambiati i margini di vecchi rivendica divi si sono esauriti ma allora e forse perciò finita la funzione del sindacato
Dobbiamo ormai pensare ad un sindacato istituzionalizzato che fa il guardiano dei lavoratori e che si subordina le esigenze dei partiti e delle maggioranze con le quali media periodicamente le questioni di carattere generale o dobbiamo pensare a qualche altra cosa
Le stesse trattativa centrali su ogni aspetto della vita economica e sociale hanno dimostrato di essere difensive se manca una elaborazione dal basso un rapporto diretto e continuo con i lavoratori
Difendersi quando si è attaccati e certo giusto e respingere un'offensiva
Ma è anche una vittoria ma questa costa e allora bisogna subito pensare ad uscire dalle corde se non si vuole essere costretti perennemente sulla difensiva con i danni che questo comporta
Più un sindacato si indebolisce più farà conseguentemente dei brutti accordi anche se i rapporti di forza non favorevoli di un dato momento possono far pensare ad una vittoria
Ma il terreno per riprendere l'iniziativa cioè
Ma sta soprattutto nelle fabbriche più che nelle sale delle riunioni
Infatti mentre in questi due anni eravamo bloccati nella discussione sul costo del lavoro nelle aziende sono avvenuti e stanno avvenendo dei mutamenti profondissime nell'organizzazione del lavoro
Nelle qualifiche professionali nel rapporto tra uomo e macchina nella redistribuzione degli incarichi e sono avvenute stanno avvenendo espulsione massicce di manodopera
Ma questi processi ci hanno visti assenti bloccati dalle divisioni interne al sindacato e dalla disputa sul costo del lavoro
E oggi gli stessi consigli di fabbrica stentano ad orientarsi in queste nuove fabbriche dove gli strumenti del consenso si sono fatti più sosta più delicati più sofisticati perché la stratificazione delle professionalità è cambiata
E anche la classe per e anche la classe operaia si articola tratti aumentar la sua specializzazione chi è costretta subordinarla d'una macchina
Tra chi è impegnato a riproposizione a Lizzano sì per non venir tagliato fuori e guarda con una certa speranza al futuro e chi invece fuori già ci sta
O rischia di andarci e teme il futuro
E allora proprio per evitare che la rivoluzione industriale in corso si trasformi da fatto positivo quale essa è che può aumentare la qualità della vita degli uomini affatto negativo che ricrea nuove concentrazioni di di potere nuove povertà occorre mettere i processi di ristrutturazione sotto controllo
E questo è ciò che il sindacato può e deve fare
Questo è il modo
Per il sindacato di riconquistare l'egemonia nelle fabbriche il consenso dei lavoratori ed è quindi anche il modo per affrontare meglio i problemi occupazionali
Non bisogna accettare acriticamente tutte le conseguenze che una che unilateralmente la Zenti impongono durante le ristrutturazioni
Essere bisogna essere all'altezza di contrattare tutto dai corsi di riqualificazione alla mobilità interne territoriale dalla produttività e relativa retribuzione alle qualifiche nuove e nuovissime
Dall'orario ai carichi di lavoro che oggi non hanno più l'uomo ma il calcolatore con la sua precisione instancabili ITA come punto di riferimento
Da queste cose si deve partire per poter progettare concretamente un nuovo tipo di sviluppo che apra spazi all'occupazione soprattutto all'occupazione soprattutto giovanile e femminile
Quanti anni sono che si chiedono invano investimenti per l'occupazione si fanno trattative per ottenerli e risultati quali sono quasi tre milioni di disoccupati e settecento mila operai in cassa integrazione
Occorre certo chiedere pretendere Investimenti ma non genericamente ma con la forza di chissà come e dove indirizzarli
Voglio dire che occorre entrare più nel merito consapevoli che il mondo produttivo è molto cambiato e se guiderà cambiare con un'accelerazione che mette indifesi in difficoltà ed impaurisce i lavoratori
I quali vedono il sindacato non ancora all'altezza di competere con il padronato su questo terreno delle innovazioni
Occorre una stagione in cui i dirigenti sindacali ritornino alla scuola della fabbrica perché essa è diversa da come la lasciarono dopo le lotte degli anni settanta e senza conoscenza non si può dirigere non serve bloccare le piattaforme aziendali ma stimolarli indirizzarle correggerle se necessario con un rapporto aperto e costante con i lavoratori
E non solo perché siamo ancora in presenza dei colpi di coda della Confindustria e abbiamo i contratti più importanti che attendono da più di un anno una legittimazione ma soprattutto perché dalla crisi si può uscire positivamente
Solo se si ricrea un controllo capillare dei fenomeni
Economici e sociali
Non può essere quindi un patto non può esserci quindi un patto sociale come diceva giustamente il compagno Morelli
Con questo padronato e con questo governo animati da propositi di restaurazione moderata forse non ancora sopiti
Lasciarli fare indisturbati significherebbe far ricadere tutto il peso della crisi sulla povera gente significherebbe in pratica fare impoverire il nostro Paese nelle mani di chi è disposta a galleggiare sulla crisi utilizzando tutti gli strumenti per versi del sistema di potere
Quindi direi che il sindacato deve tornare a fare il suo mestiere significa per me indicare una strada giusta
Quella della ricerca e della proposta concreta sulla quale la base il vertice sindacale si rincontrerà ebbero sicuramente sicuramente con grande vantaggio per tutti per la stessa efficienza del sistema credo
Ma è indubbio che per superare le secche il sindacato non può restare quello di prima una discussione altrui al suo interno è già iniziata e speriamo che dia i suoi frutti rapidamente
Se cambiano le fabbriche se cambia il livello dello scontro se cambia la qualità culturale nelle fabbriche stesse e grazie alle lotte fatte fino ad ora proprio per non rinnegare quelle lotte ma per dare loro una continuità occorre che anche il sindacato si rinnovi
La pariteticità negli organismi dirigenti non è riuscita a far raggiungere l'unità organica il tesseramento forzatamente unitaria
Unitario e per di più fatto automaticamente verde lega senza senza cioè una discussione per riconquistare continuamente la fiducia il consenso dei lavoratori
è una gabbia che spinge alla restituzione della tessera sindacale
Occorre superare queste cose
Non calando le però dall'alto con la solita pratica della mediazione ad ogni costo ma discutendo le cercando le con i lavoratori
E dando ai Consigli di fabbrica un ruolo determinante nella definizione e nella ricerca di questi nuovi strumenti organizzativi e di democrazia interna
Chi volesse vedere i consigli di fabbrica snaturato i o moribondi sappia che i lavoratori non lo permetteranno
Infatti dopo le conquiste di nuovi livelli di partecipazione molto difficile far ritornare indietro chi conosce la forza dell'unità di base e la forza dell'organizzazione
Se qualcuno volesse forzare la mano in questo senso sappia che esiste che si accentuerebbe ero i corpora di i corporativismi attraverso la nascita di altre strutture sindacali autonome segni embrionali diciotto purtroppo già esistono anche nelle fabbriche
E la frantumazione della società italiana e della sua democrazia non conviene a nessuno e non può essere barattato da con qualche poltrona in più
Perciò io credo che il valore primario dell'Unità deve camminare sempre insieme a quello della chiarezza altrettanto importante
Molti compagni soprattutto coloro che vivono esperienze unitarie nel sindacato nelle giunte di sinistra privilegiano comprensibilmente il primo aspetto rispetto al secondo
Io credo che unità e chiarezza debbano invece da minare insieme soprattutto nei momenti difficili come questo che vede i due maggiori partiti della sinistra schierati diversamente
Io ho apprezzato e condivido l'appassionato intervento del compagno vedere e difendendo giustamente uno dei punti più alti dell'unità a sinistra cioè la Giunta capitolina da in questo modo e con i fatti concreti di tutti i giorni
Un notevole contributo alla stessa linea dell'alternativa
Ma se non ho compreso male c'era un appello in quell'intervento un appello intanto al partito e a tutte le forze sane della città per una partecipazione continua l'opera di rinnovamento intrapreso un appello per sostenere con lotte e mobilitazioni quest'opera contro i tentativi di ritorno al passato ma per fare ciò occorre il consenso e il consenso aumentar con la chiarezza
Un sindacato rinnovato può dare un forte impulso positivo alla discussione all'interno della sinistra invece un sindacato incerto cedevole non pienamente sostenuto dai lavoratori è una mina vagante che può fare anche enormi danni
Certo non voglio collegare i gravi
Fatti dei fischi a Marinetti con la rottura della Giunta di Firenze infatti è la stessa linea politica del PSI di ostinato appoggio a questo quadro politico il germe della sua
Conflittualità nei nostri confronti ma è certo
Che tra i fatti sindacali e politici esiste un collegamento di causa ed Effetto reciproco
Da questo congresso sta venendo l'impegno a che chiarezza si faccia sia all'interno della sinistra che per quanto ci riguarda nel sindacato
Questa compagni credo sia la strada per l'alternativa ma non nel senso che il sindacato deve essere subordinato alla nostra linea politica ma nel senso che non dobbiamo tollerare Soil naturalmente i per subordinarla ad altre linee politiche
Dobbiamo pretendere che esso venga non dobbiamo pretendere che esso venga ridotto
Che essa dobbiamo scusate pretendere che esso venga ridato completamente i lavoratori e non dobbiamo permettere che vengano ostacolate le giuste esigenza che i lavoratori hanno di rinnovare trasformare profondamente questa società in crisi
Il compagno che possiede una Panda beige targata y quarantadue quarantaquattro sette da deve spostare se non lo spostano definitivamente i vigili urbani
Ha la parola al compagno Falomi assessore al Bilancio si prepari compagno Vichi
Giustamente il compagno Morelli nella sua relazione si è sforzato di ragionare attorno alla questione dell'alternativa democratica cercando non in formule astratte ma nella concreta esperienza di Roma
Di rinvenire tutti quegli elementi di una riflessione che possono farci fare un balzo in avanti nella chiarezza di una proposta quella dell'alternativa democratica
Che come ha detto il compagno Berlinguer a Torino concludendo il congresso della Federazione di Torino viene spesso vissuta e condivisa dal partito
Più come una proposta che serve a non farci cadere in errori del passato in soluzioni pasticciate che non come una proposta capace di rappresentare la via di uscita di un'uscita a sinistra dalla crisi del Paese attraversa e non c'è dubbio compagne e compagni che di chiarezza c'è bisogno perché molti sono gli interrogativi
E il dibattito nelle sezioni e in questo congresso ce lo sta a dimostrare interrogativi che attendono una risposta convincente
Non la facile risposta della formuletta verbale che tutto aggiusta e tutto appianato
Di formule come queste ne abbiamo a inventate fin troppe in questi anni la risposta di cui abbiamo bisogno
è quella capace di misurarsi con la realtà dei processi politici e sociali così come sono e non come vorremmo che fossero
E non è un caso compagni che gli interrogativi a cui prima facevo riferimento è proprio dalla realtà del Paese che sorgono e da questa realtà dall'attuale realtà politica così come essa è che molti compagni partono per chiedersi come sia possibile oggi puntare
Ad una prospettiva politica che certamente non è riducibile come dice il documento del Comitato centrale ad un blocco di partiti o alla somma di schieramenti parlamentari ma che sicuramente anche una prospettiva politica imperniata sui partiti della sinistra Partito comunista il partito socialista in primo luogo e che si avvale dell'apporto delle altre forze laiche e di sinistra
Quando queste stesse forze costituiscono oggi il puntello principale di questo governo di un Governo che giustamente il compagno Morelli ha definito come un Governo che agevola e imbocca una offensiva conservatrice
E da questo interrogativo altri interrogativi si pongono e trovano spesso nella nostra discussione risposte unilaterali
Come quelli di chi prendendo atto degli attuali orientamenti del Psi orientamenti assai distanti dai nostri ne conclude che bisogna buttarsi nella costruzione dei movimenti di massa che in una non meglio precisata ora X le calende greche diceva il compagno Berlinguer dovrebbero determinare un atteggiamento diverso del Psi e degli altri partiti laici e magari non s'accorge che nel Paese i movimenti ci sono
Sono movimenti imponenti lotte operaie imponenti i movimenti delle donne movimenti per la pace e contro la mafia e contro la camorra e che il vero problema di perché sta oggi di fronte ai movimenti
è quello di trovare uno sbocco politico perché l'attuale quadro politico l'attuale sistema di rapporti tra i partiti così come sono oggi
Rappresentano un vero e proprio muro contro il quale i movimenti rischiano di battere la testa e di disperdersi
è il caso compagni del movimento sindacale e delle sue difficoltà
Critichiamo pure ciò che nel sindacato non va e io condivido molte delle critiche espresse dal compagno Berlinguer sul Panza indaga lirismo sulla democrazia interna
Ma attenti i compagni a non vedere come le attuali difficoltà del movimento sindacale nascano anche e soprattutto dalla dal fatto che potenti lotte operaie non sono riuscite in questi anni ad avere un adeguato sbocco politico non sono riusciti a produrre mutamenti negli equilibri politici che fossero alla specie all'altezza della spinta di cambiamento
E questo compagne e compagni non è responsabilità del sindacato questo compagne e compagni chiama in causa le nostre responsabilità di partito e quando critichiamo il sindacato questo non lo dobbiamo mai dimenticare
Altri compagni invece ragionando sull'alternativa democratica pensano all'opposto di uscire dall'impasse nella quale noi ci troviamo attualmente rincorrendo il partito socialista e le sue attuali posizioni
Ripercorrendo così le vecchie sbagliare strade della solidarietà nazionale
Allora la lepre da rincorrere era il part era la Democrazia Cristiana
Oggi diventerebbe invece la lepre socialista
E il rischio è quello di allora così come è accaduto nel periodo dalla solidarietà nazionale e il rischio è che le spinte di cambiamento che oggi si esprimono in forme nuove di originale rischiano appunto di disperdersi e di rimanere deluse
Come uscire da questa impasse come uscire da questa difficoltà
A questo dovrà rispondere il congresso nazionale ascoltando le conclusioni del compagno Berlinguer alla federazione di Torino il compagno Berlinguer ha detto che sarebbe sbagliato se non si capisse che verso l'alternativa democratica si può avanzare
Attraverso tappe intermedie nel senso di non lasciarsi chiudere in un dilemma o si fa l'alternativa subito
Piena oppure non si fa niente naturalmente si tratta di capire di comprendersi nel significato di queste tappe intermedie proprio perché non vogliamo ripercorrere gli errori della solidarietà nazionale
Quello che noi possiamo fare però e questo lo sforzo contenuto nella relazione del compagno Morelli e di riflettere sulla nostra concreta esperienza per tentare di trovare nella nostra esperienza le risposte che urgono
A questo proposito la vicenda politica romana ricca di spunti e di riflessioni il compagno Morelli rifletteva su un giudizio che parla di offuscamento della brillantezza e della caratterizzazione della nostra azione riferendosi sia all'azione del partito che a quella della Giunta comunali
E ci ha messo in guardia da facili semplificazioni e c'è anche invitata a non sottovalutare quelle che sempre secondo il compagno Morelli
Sarebbero sarebbe l'origine principale di queste difficoltà difficoltà
Che sta tutta così ha detto nella relazione dentro l'azione di difesa del quadro politico capitolino
Azione che ci ha costretti su un terreno come è stato ricordato che non è il nostro trattative estenuanti faticosa e lunga defatigante politica come manovra tattica eccetera eccetera in sostanza compagne e compagni
Nella relazione introduttiva del compagno Morelli si è stabilito un nesso un legame tra quadro politico capitolino e le nostre attuali difficoltà e qui in questo nesso che dobbiamo guardare più in fondo
Chi come me è impegnato direttamente nell'azione di governo della città avverte quotidianamente di muoversi dentro un quadro politico che certamente oggi non viene messo in discussione da nessuno
Ma all'interno del quale si avvertano quotidianamente i segni di una crescente tensione tra schieramento politico e contenuti di una politica di cambiamento
Una tensione che certo non impedisce di segnare all'attivo di questa Giunta importanti successi come quelli che ieri ricordava il compagno vede mettere in modo puntuale e precise
E non ci impedisce nemmeno di volgere al positivo l'attenzione stessa di cui prima parlavo
Penso per esempio al tentativo non riuscito della Regione Lazio con la variante sulle borgate di rinsecchito e tutta la nostra politica delle borgate a un puro discorso di sanatoria
Deprimendo i contenuti più profondi di quella politica che così che come ci ricordava il compagno Petroselli è una politica di trasformazione delle borgate
Come condizione non solo per impedire la decadenza della città ma per aprire la strada uno sviluppo nuovo della città
Ci sono invece compagne e compagni dei campi nel quale avvertiamo qualcosa di più di una semplice tensione politica tra schieramento che governa la città e i contenuti del cambiamento è il campo per esempio della battaglia autonomistica
Ai pesanti attacchi neo centralistici al sistema delle Autonomie locali non corrisponde un deciso impegno in difesa di una concezione dello Stato articolato su un sistema complesso e unitario di autonomie locali
La gravità della situazione finanziaria del Paese viene utilizzata dal Governo
Per colpire non solo le possibilità stesse dei comuni di far fronte ai loro compiti ma soprattutto nel campo di colpire i comuni nel campo della politica sociale e di colpirli soprattutto nella loro autonomia
E questo ritorno nei centralistico diciamo non risulta estranea alla stessa Regione Lazio che viene via via assegnando sì in numerosi settori compiti che sono sempre meno di legislazione di programmazione e sempre più compiti di gestione
E di e di amministrazione
Un altro campo compagne e compagni nel quale avvertiamo la difficoltà crescente quello della scuola
Dove nome dell'austerità
Si vuol chiudere un'epoca fatta di vivacità culturale di servizi nuove alla città per tornare ad una concezione della politica scolastica del Comune che si limita a offrire edifici bidelli cuochi lasciando poi come accadeva in passato all'intervento dello Stato ogni iniziativa tesa alla riqualificazione dell'attività culturale e didattica
Nel campo degli anziani pure ci sono segni in questo senso dove accanto alla intensa opera che noi stiamo conducendo in realtà avvertiamo appunto non solo gravi limitazioni finanziarie che cercano di limitare il nostro intervento
Ma anche il tentativo di mortificare la grande spinta di cambiamento che nella politica verso gli anziani c'è di mortificare la e logiche di lottizzazione di spartizione
Che dire poi del campo della cultura dove rientra una polemica tra effimero e permanente
Sì perché nasconde peraltro la complessità e l'articolazione della politica culturale portata avanti la compagna Nicolini si avverte e lo voglio dire brutalmente la volontà di mettere Nicolini in condizione di non operare nella nostra città
Sulla questione più delle nomine delle USL delle aziende municipalizzate dove pure abbiamo tentato di avviare un discorso nuovo come ci ricordava Morelli nella sua relazione
In realtà siamo spesso costretti ad una prassi che non solo stravolge ruoli funzioni e competenze delle istituzioni ma che rischia di non farci distinguere dalla prassi che noi giustamente con tanta forza denunciamo a livello nazionale la stessa prospettiva di sviluppo della città vede emergere condizioni che tendono ad allentare quello che per il compagno Petroselli era giustamente il nesso strettissimo che deve legare la prospettiva di sviluppo ad una politica di progresso civile
Il giusto discorso della direzionalità rischia di essere separato dall'esigenza di una politica di investimenti che continui nell'azione di riqualificazione complessiva di tutta la città a cominciare dalle borgate e dai quartieri popolari
Ma se queste sono oggi le nostre difficoltà i nostri problemi quotidiani gli amministratori dove sta la ragione vera di tutto ciò come se ne può uscire Morelli parlava
Di Effetto di ritorno sulle giunte di sinistra della politica ci amo ormai fallita della governabilità e io sono d'accordo con lui ma la politica della governabilità
è figlia di una prospettiva politica generale e sta proprio nella divaricazione delle prospettive politiche generali tra noi e i compagni socialisti l'origine vera delle nostre difficoltà attuali
E in questa divaricazione di prospettive rischia di esaurirsi come ha scritto il compagno Nicolini qualche giorno fa la stessa spinta propulsiva delle giunte di sinistra
Come superare allora le difficoltà e mandare avanti un'esperienza di governo che nelle condizioni attuali resta l'unico strumento per mandare avanti la politica di cambiamento e di trasformazione io credo che il miglior modo compagni di difendere questa nostra esperienza di governo sia quella di non rinchiuderci nella difesa a priori di uno schieramento politico
Per noi è dirimente non lo schieramento politico ma la capacità di una formula di governo di cambiare le cose di trasformare la città la difesa a oltranza di uno schieramento Shirin chiude in presenza di una divaricazione di prospettive politiche continuamente in una prospettiva alla quale invece dobbiamo sfuggire la prospettiva continua di cedere o di o di rompere
Io credo che se vogliamo difficoltà superare difficoltà dobbiamo essere capaci di riaprire con i compagni socialisti innanzitutto con il Pd con gli amici repubblicani un confronto che metta diciamo che metta al centro i problemi della città le sue esigenze di trasformazione di aprire un confronto fuori da scontri e da polemiche propagandistiche ciò di cui si avverte con urgenza il bisogno di uscire
Non solo a Roma da diciamo nel nostro Paese da un dibattito politico del paese fatto di formule di schieramenti di distribuzione redistribuzione del potere
Sta qui tutto il distacco della gente dalle istituzioni sta nella indifferenza ai problemi del Paese nella sensazione diffusa e crescente che i partiti
Tendono ad affidare la loro crescita di consensi non alla soluzione dei problemi che ci stanno di fronte ma ad una occupazione via via crescente capillare scientifica del potere
Non è forse questo il senso più profondo
Di una prospettiva politica come quella di De Mita che De Mita fa ai socialisti quando con un brutale discorso di egemonie SMA di potere quando assegna loro in un discorso di alternativa una funzione subalterna tesa a garantire la difesa di un sistema di potere che deve essere smantellato
E parlare di una crescita del Polo laico tesa a ridimensionare il Partito comunista da una parte la democrazia cristiana dall'altra non ha forse il sapore di una prospettiva politica centrata tutta su una diversa distribuzione del potere
Io credo che oggi il problema fondamentale per noi è quello di dire con chiarezza
Al alla alla gente ciò di cui secondo noi il Paese ha bisogno che cosa faremo domani se il presidente del Consiglio fosse il compagno Berlinguer quale politica dotte Remo per ridurre il disavanzo pubblico quale politica faremo contro l'occupazione quella disoccupazione per i per risolvere i problemi della casa per espandere i servizi sociali
Oggi si è più che mai necessaria una proposta chiara di uscita dalla crisi del Paese un Progetto di superamento della crisi e di trasformazione della società
Cercando di chiamare alla costruzione di questo progetto
Tutte le forze che sono disponibile che si vogliono impegnare senza stabilire a priori questo sia assai poco laicamente metà fisicamente diceva il compagno Morelli
Quelle che pregiudizialmente stanno fuori e quelle che invece pregiudizialmente stanno dentro a questo progetto
Ma misurando ogni Formazza e ogni collegamento di forze alla capacità di far camminare sul serio il progetto di rinnovamento
Solo due parole scusate compagni infine sul problema dell'esaurimento dalla spinta propulsiva dell'esperienza di socialismo le del modello sovietico io non credo
Che ci si debba dividere compagne e compagni tra coloro che pensano che nelle società socialista tutto va bene
E coloro che pensano che nelle società socialista e tutto va male
Abbiamo occhi sufficientemente laici per non cadere diciamo da posizioni diacritico consenso che peraltro non abbiamo mai avuto apposizione di pregiudiziale
Dissenso e non dobbiamo nemmeno sottrarci al compito certa amaro per un partito come il nostro di guardare in faccia la realtà come diceva il compagno Morelli di di atti e fatti per i quali abbiamo espresso condanna e riprovazione
Ma ha ragione anche il compagno Bufalini quando dice che la nostra critica è tutt'altro che liquidatrice e indifferenziata
Ed anzi volta ad auspicare riforme appropriate e sviluppi nuovi nei Paesi socialisti per recuperare la capacità di suggestione diciamo e di conquista gli italiani agli ideali del socialismo che di fatto si è venuta esaurendo
Non vorrei però
E questa è la mia riflessione che mettendo l'accento prevalentemente sulla necessità di riforma nei Paesi socialisti si ingenerasse almeno in una parte del partito del movimento operaio una sorta di nuova Nostalgia di Stato guida una ricerca ancora una volta diciamo di una spinta propulsiva al problema del cambiamento della trasformazione socialista dell'Europa capitalistica una spinta propulsiva che ancora una volta ci viene dall'esterno mentre invece la carica positiva del documento del ci ci può stare proprio nel mettere l'accento sul problema di sbucare nei punti alti del capitalismo che è compito ormai reso impreca improcrastinabile
Urgente dalla gravità della crisi del capitalismo
E dai drammatici pericoli di degradazione civile e di catastrofe bellica se a questa crisi appunto in realtà non si dà una riga una risposta se a questa crisi compagne e compagni non si dà uno sbocco in avanti
Ha la parola il compagno Vichi presidente del consiglio dell'ottavo circoscrizione si prepari la compagna Franca Prisco assessore alla sanità del Comune di Roma
Ma io voglio toccare due punti
Della relazione del compagno Morelli
Uno riguardante il decentramento istituzionale
L'altro i problemi del decentramento del partito
è indubbio che dal settantasei a oggi molte cose
A livello cittadino sono state realizzate se ne avverte
In maniera abbastanza consistente
In particolare in una circoscrizione come l'ottava dove le borgate sono la parte predominante
Anzi al mente erano i fabbisogni più immediati della gente delle borgate
Sono in corso altri interventi
Per quanto riguarda la scuola per quanto riguarda anche la cultura
Ma tuttavia noi abbiamo ancora necessità
Che questo momento si accentui
Che sostanzialmente ci sia una maggiore capacità di intervento un maggior momento di attenzione
Ulteriore per le borgate
Noi abbiamo accolto in modo positivo
Il programma di bilancio circoscrizionale proposto dall'assessore Falomi
Perché finalmente si dava la possibilità alle circoscrizioni di essere un momento propositivo un momento di partecipazione per quanto riguarda questa fase della attuazione del decentramento
Ma tuttavia
Proprio da questo
Abbiamo scoperto che sostanzialmente ancora Grossi Investimenti
Grossi momenti di intervento sono necessari
Nella periferia nella periferia di Roma
Dal bilancio circoscrizionale emerge
Un discorso che sostanzialmente andrebbe diciamo per quanto concerne gli interventi nel mille novecentottantatré ad incidere per un quarto su quello che è il bilancio del Comune di Roma perché sono circa centocinquanta miliardi
Di Investimenti che sarebbero necessari per andare a colmare
Non a tutte le lacune che all'interno di queste zone periferiche
Ancora esistono ma indubbiamente per dare un'accelerata al processo di risanamento
Centocinquanta miliardi esclusi
I seicento che occorrerebbero per attivare ed anche questo è un grosso problema perché indubbiamente nel momento in cui noi
Sostanzialmente vogliamo fare uscire dal ghetto
Periferico e dal distacco della dalla città di queste zone
Abbiamo necessità di interventi che siano è vero calati nel territorio ma interventi che consentano a questo territorio un legame reale con la città di Roma
è certo che non è solamente
Attrezzando meglio il trasporto pubblico ma tuttavia anche questo è un problema importante
è un problema che indubbiamente dobbiamo affrontare ci ritornerò un attimo poi per quanto riguarda anche gli impegni del partito in questo senso
Dobbiamo affrontare altrimenti rischiamo di ghettizzare ulteriormente queste zone io parlo
Della trasformazioni metropolitana della Roma Pantano
Sulla quale è necessario ai costi attuali un investimento di circa seicento miliardi
Ecco voi vedete quanto gravoso sia ancora l'impegno e quanto questo sia frustrato
Dal taglio alla spesa pubblica
Quindi dagli interventi del Governo che tendono sempre più a mettere in crisi gli sforzi di programmazione
E gli sforzi che sostanzialmente dal settantasei a oggi sono stati compiuti verso le zone più disastrate più povere della città della città di Roma
Ed è indubbio che noi proprio partendo da alcuni fatti che stanno intervenendo sul nostro territorio
Che attraverso una modificazione urbanistica del territorio stesso tendono a riqualificarlo tendono a dare adesso una dimensione ed un aspetto DiVersi
Quali piano di zona di Tor Bella Monaca quali la seconda Università di Roma Tor Vergata
Noi partiamo da un concetto che ormai occorre quello scatto e quel salto di qualità che consenta
Alla borgata periferica romana
Di diventare qualcosa di diverso
E quindi un discorso di programmazione
Che venga diciamo a calare sul territorio
Nell'ambito di una capacità propulsiva
E non settorializzato tra ma univoca e quindi capace di avere tutto quello che su un territorio è necessario nel quale contenere indubbiamente i problemi dell'emergenza
Ed è un grosso sforzo che stiamo compiendo è un grosso sforzo che tuttavia non può essere vanificato
E che deve vedere attenta non solo la circoscrizione
Ma deve ridere attento anche l'amministrazione capitolina
E qui io credo che un momento di riflessione dobbiamo farlo
Si sta attuando
In alcuni settori il decentramento
Qualche competenza sta arrivando alle circoscrizioni
Ma io credo che non è tanto sul problema dei poveri alle circoscrizioni che noi dobbiamo
Attivare la nostra attenzione
Problema
è che le circoscrizioni hanno necessità di partecipare alle grandi scelte
Perché allora io mi dico e domando e credo che sia un pensiero piloti presidenti compagni delle circoscrizioni perlomeno quelle interessate a questo problema
Noi abbiamo una variante che è stata restituita dalla Regione al Comune di Roma
Beh abbiamo solo notizie che qua e là ci pervengono per conta di personali non siamo stati ancora investiti nei chiamati ad esaminare quello che c'è scritto sulle carte quali sono i risultati quali potrebbero essere
Le nostre osservazioni è il nostro modo di intervenire
Non solo come consiglio circoscrizionale perché poi veniamo conto
Che nel momento in cui abbiamo questo tipo di responsabilità c'è un gruppo circoscrizionale che funziona ha un rapporto e quindi una capacità di massa con i cittadini ma anche all'interno del partito
E quindi è su questo che noi vogliamo intanto avere una risposta
I centri direzionali
Le nuove zone di centosessantasette e compagni non è possibile
Che si debba aprire un giornale per sapere che ci sono provvedimenti che sostanzialmente calano sul territorio
E che vengono diciamo divulgati attraverso la stampa e sui quali le circoscrizioni non hanno nessuna possibilità di sapere di contare di intervenire
C'è un quartiere fieristico
Che io credo che vada ben puntellato dove attualmente è stato previsto
Perché
Ho la vaga impressione che ci sia una manovra in atto che tenda riportarlo alla destinazione che se ne dava a suo tempo da parte del governo della democrazia cristiana facciamo attenzione a chi manovra certe leve perché partito da Lunghezza oggi arrivata Romania
Ma nel pacchetto delle ipotesi che si facevano io mi auguro che rimanga Romanina anche se non è per spirito rivendica azionista che diciamo che stava bene anche a Lunghezza perché quello che sostanzialmente viene addotto
A scusante del fatto che sia stato trasferito non era un problema di viabilità perché c'era l'autostrada romana all'Aquila adiacente al quartiere fieristico
Qui c'è invece interessi e noi dobbiamo cercare di comprimere
E dobbiamo comunque non è favorire
E io credo che comunque questo diciamo è l'aspetto più evidente
Del momento appunto che deve essere la partecipazione delle circoscrizioni alle scelte perché attraverso le circoscrizioni che non possiamo trasferire a vaste masse di cittadini
Quello che
è diciamo il modo di contare dei cittadini stessi all'interno di un'amministrazione perché non dimentichiamoci del la circoscrizione è il primo impatto è il primo momento che sostanzialmente sta ha contato dei cittadini dai comitati di quartiere agli organismi di massa al mondo della scuola
E certo non siamo stati fermi in questo senso abbiamo vissuto esperienze momenti che appunto Anna Berto un rapporto con un mondo che a volte è stato chiuso che non ha saputo collegarsi né con la istituzione né con i bisogni né con i bisogni della gente
Ed è anche in questo che sostanzialmente possiamo fare la nostra parte
Che riguarda anche il partito
è questo che sostanzialmente viene anche dalla reazione del compagno Morelli
Ma io penso che il partito non possa stare a piè fermo ad aspettare che qualcuno proponga elabori
E diventi momento diciamo propulsivo
Partito deve avere una sua autonomia di elaborazione
Deve discutere con la gente
Deve
Queste elaborazioni farle diventare fatti concreti
Perché solo così il partito può contare di più e deve contare di più
Deve diventare non un supporto della istituzione
No no un momento diciamo collaterale
Ma deve essere il momento che insieme alla gente insieme ai cittadini attraverso quello che sono le esigenze che i cittadini pongono e quello che può elaborare deve diventare l'interlocutore
Che sostanzialmente si confronta con la istituzione
Per questo occorrono certo strumenti idonei e io voglio dire che oggi noi in ottava circoscrizione contiamo duecentotrenta mila abitanti
Con il processo di crescita perché è vero che al centro di Roma ormai dico c'è un appiattimento della crescita ma c'è uno spostamento verso le zone periferiche
Questa circoscrizione si avvia dive a divenire una città media come Firenze trecento cinquanta mila abitanti
Ed è evidente
Che se il partito
Ha necessità di governare questo territorio deve diventare qualcosa di più organizzato deve essere un qualcosa che sostanzialmente corrisponde alle necessità di un territorio del genere
Quindi
Anche se il partito finora
Ma due minuti a termino è stato molto presente ed attento in particolare nel momento in cui dicono e abbiamo avuto una crisi circoscrizionale
A Berta per gli appetiti di alcune forze politiche presenti nella maggioranza di lottizzazione nella quale l'arroganza della DC si era che si era calata con molta tenacia
In un partito attento un partito che è stato vicino all'istituzione un partito che ha governato il processo di respingere le lottizzazioni e quindi di portare avanti un disegno fermo di governo reale sui problemi della gente
Ecco però questo non basta
è necessario appunto che al partito dico si dichiarò strumenti sede di zona
Capacità comunque diverse da quelle che sostanzialmente noi dobbiamo saper mettere in atto e che abbiamo messo in atto fino adesso
Ed allora è evidente che fra l'altro è necessario che il partito comunque non sia il partito della ottava circoscrizione ecco io voglio sottolineare anche questo portando un esempio
Nei prossimi giorni lanceremo una iniziativa
Per
Sì bloccare la situazione della Roma Pantano
Però è evidente che non è un problema solo della ottava circoscrizione né come istituzione né soprattutto come partito
Ma è un discorso che riguarda anche altre circoscrizioni limitrofe quindi è necessario che si attivi un momento di rapporto è un momento diciamo di raccordo con le altre circoscrizioni interessate
Perché questo diventi un problema cittadino perché questo diventi comunque un problema che va risolto dei tempi più brevi possibili
E che sostanzialmente diventa anche questo un momento di attacco fondamentale ad una realtà che non può rimanere non può rimanere così ecco io credo che è in questa direzione con questi intenti e il partito deve muoversi deve camminare perché ha ha capacità ha capacità a carica però bisogna che appunto ci siano obiettivi precisi e capacità di intento e portino alla soluzione dei problemi
Alla parola la compagna Franca Prisco ossessione la salita del Comune di Roma si prepari il compagno ariete di Ostia
Ma compagni credo che abbiamo rilevato tutti nel dibattito congressuale nelle sezioni
E in questo nostro congresso come il partito abbia
Concentrato in grande misura l'attenzione il dibattito e come abbia espresso una grande convinta adesione a mi sembra di poter dire alla proposta politica dell'alternativa democratica
Il dibattito si è concentrato appassionatamente
Nella diciamo nella individuazione e nella anche individuazione delle modalità attraverso le quali costruire alleanze politiche capaci di rendere concreta questa prospettiva
In questa dice in questo dibattito sono anch'io convinta come alcuni compagni hanno detto che vi sono stati degli elementi liberatori in qualche modo di una diciamo di un'ansia di definizione di alleanze e di sinistra
Sia pure con accenti che io credo che non dobbiamo nasconderci di preoccupazione e anche di critica e di individuazione di difficoltà Rispetto
Alle manifestazioni delle attuale politica del Partito socialista
Io però vorrei sottolineare che non altrettanta ma pur significativa importante attenzione il partito il dibattito ha concentrato intorno alla indicazione della necessità e della possibilità si è ne di aprirsi il partito ad un rapporto aperto e dialettico con movimenti ed aggregazioni che nel nostro Paese nella nostra città esistono possono costituirsi anche in modo non permanente in modo a tematiche intorno a tematiche intorno a problemi
Attuali
Io non sono molto convinta che ciò sia stato visto o debba essere visto necessariamente in contrapposizione
O quanto meno in modo anche questo se vogliamo questo sospetto possiamo averlo è o deve essere oggetto di riflessione e di intervento politico
Diciamo in qualche modo come liberatorio anche questo nel momento nel quale le difficoltà di aggregazione e di momenti di unità politica con i partiti sembrano più difficili sembrano una lavoro di più lunga lena
Io vorrei riflettere e diciamo esprimere una attenzione che ho colto qua e laiche io sento profondamente circa il fatto che questo è un punto decisivo invece per la nostra strategia per la nostra strategia di cambiamento per la nostra strategia di costruzione di rapporti di alleanze
E ed è un contributo un elemento decisivo capace di portare un contributo profondo alla crescita vera e non declamata di un partito aperto alla società nel vivo delle sue trasformazioni
Io però credo che intorno a questo non si può concludere
La discussione e la definizione della dignità
Diciamo così di presenza nel dibattito politico di forze di aggregazioni di aggregazioni di cittadini di forze di movimenti che si riferiscono a determinate tematiche a determinati problemi io non credo che possiamo accontentarci di concludere questa individuazione e questa come dire appunto legittimazione soltanto nella fase del nostro congresso
Io credo che questo sia tema che il nostro congresso aperto
E intorno al quale ci sia bisogno di andare a da non soltanto ad un approfondimento di riflessione ma certamente c'è bisogno di andare alla costruzione vera e reale di rapporti con queste aggregazioni e con questi
E con questi movimenti e soprattutto c'è bisogno a mio modo di vedere di una battaglia politica
Che deve svilupparsi deve continuare per il pieno in estendersi dell'idea del nostro partito come parte della società come afferma il nostro documento
Come parte della società e dello Stato
Una battaglia politica per il superamento radicale di ogni visione integralisti Ca'ed esclusivi spiga del partito che deve essere lo ripeto a mio parere ancora quasi completamente conquistata
Naturalmente questo non può avvenire in modo pedagogico non lo possiamo declamare non possiamo fare le campagne di orientamento
Che certamente non portano risultati io credo e nemmeno credo che lo possiamo dibattere ad analizzare nel chiuso delle sezioni
Come qualche volta succede diciamocelo che mentre noi analizziamo quali potrebbero essere i movimenti quali sforzi potremmo fare per esserci
Per raccogliere rapporti con essi non ci accorgiamo che fuori della porta della sezione
Queste aggregazioni vivono questi movimenti si costituiscono e domandano molto spesso una punto di riferimento al nostro partito
Ecco quindi che io credo che non attraverso un'opera di orientamento ma nel confronto aperto con una realtà difficile drammatica
Quale quella nella nella quale viviamo qui a Roma nella quale si manifesta la crisi più generale del Paese con le caratteristiche di della grande metropoli della capitale del Paese ecco io credo che nel vivo
Di questa realtà noi dobbiamo portare avanti un convincimento diffuso della modificazione
Possibile e indispensabile per la costruzione di un'alternativa davvero democratica e io qui ho colto con molta convincimento
Un'accentuazione semplice è a mio parere estremamente chiarificatrice
Che c'era ieri nell'intervento del compagno Maurizio Ferrara proprio per questo è un'alternativa democratica e non un'alternativa di sinistra perché sa chiamare al suo interno queste forze non intende omologare pure
Non intende omologare non intende legittimare le solo e se S corrispondono nelle loro proposte nelle loro richieste a quella che noi continuiamo a chiamare la nostra linea
E credo che d'altra parte
E lo stesso partito eh oggi più che mai dentro questo processo di confronto e quindi le condizioni ci sono
Perché questo superamento di una concezione abbastanza integralista mi sia permesso di dirlo del nostro partito
Venga superato e si possa davvero dire come dice il compagno Morelli e come io condivido pienamente che oggi ci sono le condizioni per una politica di alternativa
A Roma e nel Paese se si riesce ad aprire il partito l'istituzione alla società
Se il partito è capace di fare rompere forze energie vive e pulsanti nella società nel cuore stesso delle istituzioni modificando il ruolo dei partiti restituendo le istituzioni e la loro dignità pubblica
Disinquinare angoli dei rischi da essi
Di un'occupazione soffocante e privatistica da parte dei partiti
Io credo che dicevo esperienze in questo senso cominciamo ad averne e DS e dobbiamo fare tesoro
E nell'azione politica Dio
Che viene portata avanti dal partito e nella azione che viene portata avanti all'interno delle istituzioni
Il tipo di rapporto che sia avvenuto gradualmente ma mi sembra in modo molto solido e molto radicato
Tipo di rapporto che si è venuto sviluppando nella nostra città
Con soggetti sociali nuovi o anche con soggetti sociali non nuovi ma che dalla crisi negativamente e dalle nuove potenzialità democratiche concrete al tempo spesso che la giunta di sinistra che le è giunta le giunte di sinistra hanno offerto a loro
Hanno saputo cogliere capacità nuove di porsi come soggetti e come protagonisti penso evidentemente a tutte le esperienze che abbiamo fatto stiamo facendo per quanto riguarda gli anziani ai quali non si tratta già più
Di modificare il tipo di intervento pubblico in una trasformazione
Da assistenziale a qui a sociale ma si tratta ormai con grande chiarezza di considerarli come protagonisti e soggetti della trasformazione il uno con le e alleanze e con una ottica e una politica di rinnovamento di risanamento della città che viene portato avanti
E vero le istituzioni si sono incontrate direttamente con la società con la gente ne hanno compreso i bisogni ne hanno raccolto le aspirazioni al cambiamento la disponibilità a mobilitarsi per contare
E hanno risposto alla richiesta di riferimento morale e civile che le istituzioni stesse hanno saputo dare io credo che sia vero in questi ultimi in quest'ultimo periodo nella stessa misura mi riferivo prima gli anziani agli handicappati mi riferisco alla battaglia la lotta che si sta portando avanti per la droga contro la diffusione della droga nella nostra città che hanno caratteristiche di unità hanno saputo stanno diciamo stanno riuscendo a costruire elementi di unità che io ritengo sia un analoghe a quelle che abbiamo misurato nella lotta al terrorismo ecco le istituzioni però qui vorrei passare ad una ad una riflessione che mi porta a a ad una considerazione di carattere più generale
Le istituzioni hanno questa caratteristica l'hanno avuta la devono continuare ad avere anzi la devono sviluppare ampliare raccolgo le aspirazione al cambiamento la disponibilità a mobilitarsi
A mobilitarsi e a essere in un rapporto stretto con le istituzioni
Quali protagonisti perché sentono sanno misurano di essere protagonisti assieme alle istituzioni e ai partiti chiarisse danno luogo io dico volutamente ai partiti non esclusivamente al nostro partito
Però compagni questa credibilità è commisurata alla capacità spessa che le istituzioni che gli enti locali hanno di dare risposte concrete ai bisogni che vengono posti
Io voglio dire in poche parole
Che c'è bisogno di dare risposte in termini di cultura in termini di democrazia e risposte in termini concreti ai bisogni reali che vengono portati avanti
Ritengo che siano quindi inscindibili le risposte sul terreno materiale sul terreno ideale
E credo che queste siano quelle capaci di portare giustizia rinnovamento politico e però credo che sia proprio questa visione
Della nostra modo di rapportarci ai bisogni presenti tanti strati della società e non soltanto tra i lavoratori tra i lavoratori occupati e la cui occupazione messa in discussione io credo che sia proprio questa caratteristica questo senso profondo di unitarietà
Spinta e tra risposta ideale e culturale e materiale che noi abbiamo saputo spesso non sempre naturalmente
Tenere congiunta io credo che rispetto a questo che si sviluppa l'attacco contro riformatore
Io ritengo o voglio dire
A costo a rischio di sbagliare
Che l'attacco ai comuni essi un attacco che si sviluppa sul terreno economico che tende a ledere l'autonomia che tende a ledere la stessa impostazione concezione dello Stato delle Autonomie
è un attacco politico
Che tende a ridurre i margini le capacità le possibilità di intervento dei comuni di sinistra perché noi non dobbiamo dimenticare
Che la maggioranza dei cittadini italiani sono ancora oggi amministrati
Da giunte di sinistra questo è sicuro ma io credo che sbagli eremo se non vedessimo dentro quest'attacco questo attacco dentro un Progetto restauratore
Che si misura proprio contro le conquiste materiali ideali al tempo stesso che sono il portato di questi anni di lotta
E se sono i contrattati che noi stiamo verificando su terreni diverso
Diversi ma tutti a mio parere è indispensabile che questa diversità non non la traduciamo in settori separati gli uni dagli altri che noi sappiamo vedere che l'attacco alla riforma sanitaria
Che viene portata avanti sul terreno economico ma oggi di già sul terreno istituzionale certamente sul terreno che la partecipazione democratica e di quei contenuti di giustizia economica e sociale che in essi si sono un attacco chiaro esplicito qualche compagno
Conosce
Un minuto soltanto
Un attacco alle con queste delle donne che naturalmente
Si sono rese esplicite dobbiamo ringraziare l'onorevole Casini che ha sempre questa capacità di risvegliare quelle parti del movimento democratico
Che ritengono che gli avanzamenti delle conquiste femminili siano un po'un dato stabile e irreversibile lo dobbiamo ringraziare perché noi forse non abbiamo molto bisogno ma qualcuno ha bisogno di esseri chiamati a questa realtà
I l'attacco alle conquiste delle donne comunque ad una idea
Di nuova presenza da protagonista nella Società viene su molti terreni io lo voglio dire
Cercando spero di non ingenerare equivoci
Io se avessi potuto partecipare alle consultazioni sull'accordo sul costo del lavoro avrei votato a favore però non posso non vedere
De gli elementi indispensabili certamente indispensabili di mediazione però degli elementi a taverne i quali si individua già Lai insinuazione l'introduzione di qualche cosa che sta dentro questo riforme questo Progetto di restaurazione di ritorno indietro che sta dentro la filosofia della Democrazia Cristiana riproposta da De Mita perché quando si va ad un aumento degli assegni familiari compagne e compagni noi dobbiamo accendere le antenne
Perché dobbiamo sapere che attraverso questo elemento che in questo momento ha una sua comprensibile validi è comprensibile però noi dobbiamo stare con le antenne a accese
Perché dobbiamo sapere che in questo c'è l'apertura alla riproposizione del ruolo domestico e familiare
Della donna c'è la rimessa in discussione del diritto al lavoro come diritto in sé e non soltanto come possibile reale sbocco
E c'è insieme congiunto ecco perché io non riesco a vedere
Questi le le questioni in modo settori settoriale c'è l'attacco complessivo ai servizi sociali
C'è l'attacco complessivo ai servizi sociali
Perché nella riduzione dei finanziamenti agli enti locali
C'è l'attacco alla possibilità Dini sempre maggiore non solo estensione ma riqualificazione e quando parlo di estensione non parlo certamente di gratuità questi sono tutte le cose sulle quali nel cui merito dobbiamo e possiamo entrare in noi
Però avendo noi nelle mani
La consapevolezza che si tratta di un attacco ecco allora la voglio fare la voglio voglio restringere voglio porre due tre interrogativi
Se Effetti lo stesso modo di proporre
Da parte del governo delle forze
Politiche che sono al governo la questione della finanza locale dentro un discorso di riduzione della spesa pubblica anche se queste forti caratterizzazioni non casuali e non collaterali a mio parere ma portanti
Si pone un problema di battaglia a queste scelte e a questi orientamenti al nostro partito certamente ma si pone un problema di risposta a queste scelte anche alle altre forze politiche democratiche della sinistra
Se il Progetto restauratore e il progetto di privatizzazione dei servizi che viene portato avanti con tanta chiarezza anche un po'provocatoriamente da parte di De Mita
è questo un progetto che corrisponde agli orientamenti alle al progetto stesso nel quale si riconosce il partito socialista
Io questo credo che sia un interrogativo che non in chiave di verifica politica
Ma in chiave di verifica della reale possibilità per il Comune di Roma di portare avanti quel suo Progetto e non di passare dall'emergenza alla progettualità oppure di passare ad una progettualità nella intorno alla quale trovarsi certamente in accordo bene io domando vorrei domandare ci domanderemo
Nel momento nel quale esamineremo il Bilancio se dobbiamo andare ad una disciplinata riduzione delle voci di spesa
In maniera indipendente ed autonoma dal Progetto
Di governo della città dalla qualità delle risposte che noi dobbiamo dare non a bisogni disordinati e corporativi
Ma di bisogni che tutti assieme compongono un progetto di rinnovamento della città non è un problema solo dei comunisti è un problema dei compagni socialisti è un problema delle forze politiche che danno luogo alla maggioranza capitolina
Però è anche a mio parere e finisco subito
Si pone una elemento a mio parere una necessità di maggiore di un fare un passo in avanti
Nel documento Hrant è il congresso in questo e nel congresso nazionale
Per andare ad una maggiore chiarificazione nello stesso documento nostro del nostro congresso
Perché è quella se non contrapposizione perlomeno parallelismo tra spesa sociale tra giustezza della spesa sociale come parte qualificata della spesa pubblica
E necessità di riduzione della spesa pubblica per dar luogo ad uno sviluppo di spesa per investimenti produttivi se quella che a me sembra ancora oggi un parallelismo una quasi una giustapposizione in una non voglio fare il processo alle intenzioni naturalmente ma sì dal luogo ad una non chiarezza circa un quesito sei siamo convinti
Che è una parquet la lotta alla sprechi significa intervento su una parte della spesa pubblica quella che dà luogo agli sprechi e clientelismi alla costruzione di sistemi di potere e se non dobbiamo noi a essere come diciamo e siamo la forza trainante di una nuova modalità di utilizzazione delle risorse pubbliche e se siamo capaci di fare emergere la produttività della spesa pubblica che è destinata ai servizi sociali non in contrapposizione
Non come elemento riduttivo della disponibilità da destinare agli investimenti ma come elementi che si non possono fare altro che integrarsi
Per dare risposte positive alla gente per dare risposte positive ai cittadini che naturalmente vogliono sapere è vero sono convinta anch'io
Per quale politica economica complessità per quale politica che si traduce sulle loro condizioni di vita noi proponiamo sulla linea dell'alternativa democratica
Il compagno Sir Pico della sezione ferrovieri esterno ha consegnato il suo intervento scritto
Come molti altri compagni
Diamo adesso la parola al compagno ariete della sezione di ossia delegato della sezione di Ostia
Si prepari il compagno Sandri
Allora dal dibattito mi pare che si vada precisando e arricchendo la linea di alternativa democratica anche se ritengo che non è che siano del tutto da scartare le questioni degli schieramenti politici
Gli schieramenti politici sono importanti non vanno voglio dire che dal dibattito sta emergendo pure una una possibilità di rimettere in gioco forze che assolutamente non vanno rimessi
In questo ambito dicevo della linea di Alternativa democratica emerge il grande valore dell'esperienza politica di Roma
Che come faceva notare compagno vedere
E l'unica capitale del mondo capitalistico con un sindaco comunista espressione di una maggioranza laica e di sinistra
è stata già sottolineata dalla relazione del compagno Morelli
Una certa carenza nel dibattito precongressuale rispetto alla concreta esperienza del governo di Roma e della azione del partito a Roma
Io sono d'accordo su questo che l'esperienza delle sezioni ce lo ha
Confermato e cercherò di rispondere a una domanda
Che cosa vuol dire fare l'alternativa democratica a livello locale cioè a livello di una circoscrizione
Quali alleanze quali forze quale partito soprattutto ci serve avere una pratica attiva di massa mo'è di moda si dice nel sociale ma in realtà non vedo altre definizioni per una linea nel sociale dell'alternativa democratica
L'amministrazione comunale di Roma si è dotata di uno grosso strumento progettuale
Per un nuovo sviluppo della città abbiamo sentito ripetuto
L'avvio del Sistema direzionale orientale
Il recupero e la riqualificazione del centro storico è in questo ambito suscita quasi entusiasmo l'idea di e l'eliminazione dei Fori Imperiali e di un unico parco fino all'Appia Antica
A partire dei Fori Imperiali e infine il terzo punto di questo progetto di sviluppo quello del rilancio e sviluppo territoriale
Questa questione o interessa è vero che interessa la tredicesima e quattordicesima circoscrizione infatti compagno dei di Fiumicino ha già
Dato un contributo in questo senso però proprio per come
Situata all'interno di un progetto di sviluppo che riguarda tutta Roma non può riguardare che tutta la città e non può essere visto in una visione localistica e e di mare per così dire
Qualche dettaglio Rabito per il litorale
Sono avanzate le procedure per un porto turistico a Fiumara Grande è previsto un porto di quarta categoria Canale dei Pescatori sono previsti campeggi comunali sono quasi terminati i lavori infrastrutturali per la zona industriale di Acilia e dragoni
Sempre più avanza tra la gente la necessità di un anche qui di un parco naturalistico archeologico che vadano a Capocotta sino a Fiumicino
A questo proposito non credo che sia stato per la presenza della dell'amministrazione di sinistra ma nella pineta di Castelfusano si è
Verificato un evento nuovo e inaspettato cioè dopo anni sono ritornate le folaghe e anche qualche Irone cioè sono tornate non sappiamo nemmeno perché mai tanto sono tornate
Serve una gestione diversa delle spiagge comunali come quella di Castelporziano e quelle in concessione quindi in definitiva ci sono tutte
Le possibilità e gli strumenti per rivalutare queste risorse ambientali peculiari uniche in tutta Roma
E per un di lancio di uno sviluppo produttivo per combattere la disgregazione di vaccinazione sociale che sono presenti qui più che altrove per combattere il lavoro nero che
Diffusissimo specialmente
Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari e per creare nuovi posti di lavoro
Il partito e l'amministrazione comunale quindi hanno già dato un grosso contributo alla hit ideazione all'avvio della fase di progettazione ma rimane una domanda centrale
Chi gestirà l'effettiva realizzazione di tutte queste opere con quali strumenti e soprattutto con quali capitali come operare affinché la gestione e la distribuzione del reddito prodotto non rimangono sostanzialmente in mani private e diventerà invece posti di lavoro per i nostri giovani in questo ambito diventa decisivo il quadro delle alleanze dell'egemonia del rapporto con i sindacati con i ceti medi imprenditoriali commercianti artigiani con le cooperative
Con imprenditori con le industrie nautiche che pure sono presenti
C'è bisogno della creazione di consorzi in grado di finanziare imprese colossali come quelle della dimensione della costruzione di un porto a Fiumara Grande
Occorrono anche modifiche istituzionali
Un potenziamento del nascente ufficio litorale
E soprattutto un decentramento reale che dia più poteri più poteri e più capacità di intervento e di governo alla circoscrizione
A questo punto sorge una questione di un un qualche spessore ideologico che è legata a delle scelte generali che abbiamo fatto in campo economico e che hanno trovato una una sistemazione sia pura transitoria nel documento economico in discussione lo scorso anno
L'accettazione di un'economia di mercato di un ruolo dell'iniziativa privata pure in un ottica di programmazione democratica
Tra una qualche difficoltà e io dico questo soprattutto per mancanza di dibattito all'interno del partito ad essere inteso da vaste frange di compagni che opera nel nostro territorio eguale traggono addirittura dei timori e dei dubbi per la trasformazione spessa in senso socialista del nostro Paese
E queste reticenze queste perplessità rendono debole anche la nostra azione di ricerca
Verso possibili nuovi interlocutori che tendono più a rivolgersi ai compagni delle istituzioni che non al partito stesso ma soprattutto coi finiscono in generale per riferirsi ad altri partiti
Si spiega in parte anche così la debolezza e lentezza soprattutto dell'iniziativa delle nostre sezioni verso i commercianti e le loro organizzazioni eppure commerciati spesi sono interessati alle nostre proposte e alle iniziative che facciamo nel territorio
Resta quindi fissato il bisogno di una maggiore attenzione delle sezioni Attali dividi rapporto e ha alla ricerca di nuove alleanza
Un ruolo importante nella ricerca delle alleanze lo hanno giocato nel territorio i movimenti come vedere
C'è una non c'è nessuna differenza che lavorare per l'alternativa a livello nazionale generale che a livello locale le cose sono esattamente confrontabili ed esattamente riproducibili
Dico hanno giocato i movimenti un ruolo importante nel nostro territorio
Abbiamo avuto uno dei primi movimenti per la droga grossa rilievo grosso rilievo ha avuto il movimento degli anziani e in una fase di rapida crescita quelli legati alla difesa del territorio e ai problemi dell'ambiente
Al movimento della droga cui voglio riferirmi solo a titolo di esempio
Ha raccolto decine e decine di adesioni fra sigle associazioni enti
Dicevo a questo movimento va un grande merito
Di aver raccolto a confronto le forze più disparate
Da da dalla Chiesa da dalle parrocchie a a alla alle organizzazioni giovanili via al di categoria veramente un numero vastissimo di non solo di sigle ma di forze sociali reale
Ha avuto un altro grosso merito ha modificato l'atteggiamento del nostro partito stesso nei confronti di questo grave problema costringendo la prenderne coscienza e accrescere su questo
Ha mostrato però anche la necessità di un punto di unificazione a livello di federazione che ancora non si vede
Perché quello di zona non è sufficiente
Inoltre a posta al centro dell'attenzione politica il problema del lavoro e della vita dei giovani ha profondamente modificato il modo stesso di funzionare Dezza
Infine come questo non è trascurabile quella portata al conseguimento di una parte dell'Obiettivo che ci si era proposti e cioè la comunità terapeutica della Massimina soprannominata commenta
Io credo che azioni di masse di movimento simili a questa raggiungono diversi scopi politici estendono nel sociale come dicevo prima la pratica quotidiana delle alleanze
Mettono soprattutto illusi arretratezze carenze e lentezze burocratiche nel funzionamento dell'amministrazione spesso spinning
Che fanno parte delle maggioranze democratiche e di sinistra
Su questo io ribadirei che senza un'intesa delle forze di sinistra e difficile determinare una svolta effettiva nel ruolo del Paese questa complice avevo lenza però non significa accettare supinamente tutto non possiamo di
Specialmente a livello locale questo è e immediatamente sottoposta controprove immediate non sappiamo non possiamo subire scelte che riteniamo sbagliate d'altra parte non possiamo rifuggire da atteggiamenti di ripulsa o o moralistici
Una volta chiarito che nell'ambito dell'alternativa non ci saranno egemonia di nessuno dei due partiti e a me pare che il governo di Roma sia una prova concreta in questo senso non possiamo rinunciare a alla Nuria quello che siamo
E alla nostra storia
Esso nato qualcosa detto quindi devo
Accelerare
Noi abbiamo in questo senso attrezzato anche le sezioni già uno sforzo che abbiamo fatto
è è stato anche quello di favorire il più possibile questo tipo di di rapporto i con i i partiti della della sinistra e Perù una politica delle alleanze non neghiamo però che le difficoltà all'interno ci sono permangono e che l'unico modo per smuovere le insistere operare attivamente nella pratica quotidiana
Un ruolo importante in questo senso di ricerca di alleanze è stato svolto dalla zona che soprattutto ha garantito in assenza di una capacità di ricerca di alleanze che alcuni sezioni presentano un ruolo importante di costruzione di rapporto con le altre forze politiche democratiche della circoscrizione
Inoltre più in generale le zone stanno svolgendo un ruolo di omogeneizzazione dell'attività delle varie sezioni
E stanno contribuendo al superamento divisioni localistiche che specialmente vecchi sta un po'lontano e per chi subisce il fascino di parole d'ordine come Ostia Comune
Sono presenti e questo senso quindi va potenziata la spinta al decentramento fornendo di ulteriori mezzi e poteri questo importante strumento di direzione politica del partito a Roma
Voglio adesso concludere con una una o osservazione è un esprimere un giudizio estremamente positivo sulla parte del documento politico relativo all'emissione delle competenze e del ruolo della scienza
Voglio però concludere Cocco con una se me lo consentite con un episodio personale
La mi mi ci riferiva già prima a proposito mamma avevamo sono sto coso
Mi ero riferito già primo a all'uso delle delle delle competenze
E alla scarsa conoscenza che si ha dei problemi dell'economia all'interno del Paese ma anche quello che riguarda i problemi del della scienza dell'informazione scientifica io son rimasto felice diciamo anche della riferimento che ha fatto il compagno Morelia a una delle conquiste più recenti della della scienza moderna la deriva unificata dei guanti germi battete la la delle nevicate dei campi
Mi pare che i problemi legati alla scienza siano a presenti ecco a livello anche di relazione non sono presenti invece a livello dei militanti e anche a livello dei giornalisti dell'Unità e su questo voglio concludere io sono stato messo in grave crisi professionale da un titolo dell'Unità
Che diceva ha raggiunto lo zero assoluto in Giappone ora io insegno fisica e i miei alunni mi hanno posto una questione che era estremamente spiacevole ci ha promesso o dice bugie Due o e dice L'Unità ecco in quel caso sfortunatamente se sbagliava all'unità
Io dico quindi che
Condividendo il taglio della documento nostro principale
Sulla sul sullo l'uso la estensione della scienza concludo
Dei compagni Gianna Antonin Cancrini Mammuccari fredda speranza quattro luci Maffioletti Giulia Rodano oppure Salvagnini brutti Ferrante Quaresima e altri hanno rinunciato al loro intervento
Compagni Garro lo stesso Mammuccari manca funghi e altri hanno consegnato l'intervento scritto
Compagno lo pezze inoltre ha rinunciato a parlare ha consegnato l'intervento scritto elaborato dai compagni della presidenza del gruppo consiliare della Provincia di Roma
Delegati della zona Gianicolense
Raccogliendo l'appello lanciato dal compagno Morelli nella sua relazione ad un rigoroso impegno per il risanamento finanziario del bilancio della nostra federazione
Hanno sottoscritto lire cinque milioni alla federazione comunista a Roma
Sottolineano la necessità e l'urgenza di una discussione chiara che coinvolga tutto il partito sulle scelte politiche e finanziarie per costruire su questa base il necessario impegno straordinario
Ha auspicato un nuovo modo di gestione finanziaria della federazione così come annunciato dal piano di risanamento presentato ottobre ottantadue che realizzi un continuo confronto
Tra Federazione zone sezioni propongono a questo congresso il lancio di una campagna straordinaria di sottoscrizione tra le sezioni
A questa sottoscrizione hanno contribuito alla sezione di Monteverde Vecchio nella misura di tre milioni la sezione di Monteverde Nuovo nella misura di un milione e la sezione di Donna Olimpia
Adesso la parola il compagno Maurizio Sandri delegato della sezione viene segretario della Federazione giovanile comunista di Roma
Compagni e compagne
C'è un punto sul quale il partito nel dibattito congressuale si è soffermato poco o nulla
Ed è quello della FIGC della sua crisi nazionale di quella romana
Il partito assiste spesso con impotenza senza reagire al chiudersi a restringersi della forza organizzata della FIGC nei circoli
Eppure a questa nostra crisi fa fronte una rinnovata capacità di lotta e di impegno collettivo della gioventù
E dentro queste lotte precisiamo spesso le abbiamo costruite al molti nostri compagni contribuiscono a dirigerne
Allora perché questa crisi
La risposta non la troviamo se non abbiamo la forza di dire che la FIGC deve cambiare molto
Anche nella sua vita nella sua immagine perché sono cambiati i giovani è cambiato il loro modo di rapportarsi alla politica ed anche l'adesione alla forza organizzata si basa sulle cose sulla capacità di far pesare i giovani e le loro esigenze nella lotta politica
Il tema quindi del nostro rinnovamento del nostro aprirci della nostra capacità di cogliere il nuovo che emerge e che dobbiamo sapere interpretare ma non solo questo
Che cosa sappiamo dire a quei compagni hanno gli stessi che oggi avvertiamo che la vecchia concezione della militanza a tempo pieno
Spesso si esaurisce in una lunga ed estenuante serie di riunioni di organismi che si ripetono e che sono a chi a chi chiamati a discutere più volte sulla stessa cosa
Una militanza così fatta non arricchisce più o meglio rispetto a quell'esigenza di maggior cultura capacità critica legale comprensione con la realtà
Non si concilia più con una concezione totalizzante del nostro impegno e del partito che cosa cambiare allora come rinnovare ac mi pare che dobbiamo avere il coraggio di dire che per la FIGC si è chiusa una fase del suo ruolo e del suo modo di esistere
Perché si è esaurita una determinata fase la presenza dei giovani e la società quella degli anni settanta con movimenti fortemente politicizzati con grandi ideologie dove sembrava che tutto il bene stava da una parte e tutto il male stava dall'altra
E quindi servivano organizzazione giovanile che vivesse un po'come un partito adulto per orientare per dirigere per essere stato maggiore nei movimenti che si sviluppavano
Ora non è più così
Questa gioventù scende in piazza
Non è più disposta questa gioventù che scende in piazza non è più disposta a fare scelte definitive a critiche
è disponibile ad un rapporto con la forza organizzata ma difende la sua autonomia il suo spazio rifiutando comandi che si esercitano altrove e non nel vivo del movimento
Questa FIGC deve cambiare non nella sua linea di alternativa di nuovo socialismo ma nella sua vita e nel suo nella sua cultura politica
Questa FIGC è troppo identica al partito è un'organizzazione
è organizzata nello stesso modo alle sue stesse strutture forma i quadri dirigenti con criteri identici
Cosicché un giovane di quindici o sedici anni quando entra in un circo in una sezione del partito si trova già tutto pronto una discussione nella quale si interviene in un certo modo che spesso si incentra sull'ordine del giorno già fissato
In definitiva non c'è non c'è più quella circolazione di idee di esperienze quel rapporto diretto aperto e umano che fa della militanza non un sacrificio meglio una costrizione
Ma qualcosa che arricchisce la propria vita e quella degli altri non sono forse questi problemi che in qualche modo vive anche il partito credo di sì
Per aprirsi a cogliere il nuovo che si manifesta bisogna sempre di più costruire quel rapporto diretto immediato con la società che non sia mediato e frantumato da una miriade di organismi ha ragione Morelli fare un'iniziativa una scia uno sciita nel proprio quartiere sul proprio posto di lavoro spesso ci dice molte cose di più e con più Corriere chiarezza di mille nostre discussioni che si accavallano e si ripetono
Un partito più rapportato alle novità che si esprimono
Che con maturità e responsabilità discute anche delle diverse opinioni che si è che esistono nel partito e nei suoi gruppi dirigenti
Il centralismo democratico non può essere una ricetta immutabile valida per tutti i tempi
Impedire la cristallizzazione delle posizioni fa azionismo le correnti cosa su cui sono completamente d'accordo significa fare in modo che questa nostra diversità dagli altri sia difesa prima ancora che dallo statuto dalla coscienza e dalla maturità del partito
Allora Camba combattere la campagna di mistificazione che viene fatta dal nostro dibattito significa rendere esplicite talune riflessioni orientamenti sui quali non concordano alcuni nostri compagni anche dirigenti
Così facendo renderemo più forte l'unità del partito perché si fonda sulla chiarezza delle idee e delle discussioni e gli stessi organismi dirigenti possono discutere con maggiore libertà ed acquisire così un maggior ruolo di direzione politica
Queste quindi sono condizioni essenziali a mio avviso per un partito rinnovato che vuole costruire l'alternativa democratica no non entra nella disputa se l'alternativa si costruisce solo nel sociale
E si rimanda al sol dell'avvenire il problema degli schieramenti e delle alleanze o viceversa no non si tratta di questo
Devono esistere contemporaneamente due fronti della lotta politica
D'altronde
è stata proprio l'esperienza della solidarietà nazionale che ci ha insegnato che la separazione tra i due momenti è fatale per una forza come la nostra che volessi risanamento sir rinnovamento ma vuole trasformare in senso alternativo questo sistema è questa società
Ma una cosa mi pare la diciamo con altrettanta chiarezza si tratta di alternativa alla Democrazia Cristiana poiché questo partito anche nel suo nuovo corso dei mi diano non dà segnali di cambiamento di fondo non vuole smantellare il suo sistema di potere
Anzi mi pare che la linea della provi privatizzazione
E del neoliberismo metta in pericolo conquiste fondamentali conquistate nel corso degli anni passati
In definitiva la democrazia cristiana non può concorrere a mio avviso a nessuna politica di grande cambiamento della società certo dobbiamo stimolare aiutare le forze migliori della DC ma certo non possiamo attendere soprattutto non può attendere il Paese
Che queste forze si pronuncino è escano dall'età Argo
Queste forze possono contare se spinte dalla realtà e dai fatti d'altronde proprio la solidarietà nazionale ci dimostra che se questa spinta manca
Tutto rimane la manovra politica di vertice e di cambiamenti che potrebbero intervenire anche in queste forze sane presente all'interno della DC sarebbero impercettibili rispetta i problemi reali della società
Allora si tratta di vedere che nel Paese tra i giovani in particolare si esprimono movimenti che non sono riconducibili nelle forze politiche e nemmeno nell'urina tra noi e socialisti
Movimenti che pongono domande acquisiti Beria propria discriminanti come nel caso della lotta la mafia la camorra alle forze politiche soprattutto di governo movimenti questi quelli contro la droga per la pace contro la mafia
Dove si unisce il cattolico il comunista al socialista al singolo individuo alla forza organizzata mattutine la pari dignità
E questo carattere di autonomia dei movimenti dai partiti ha reso possibile la più vasta unità tra forze diverse
è forse questa la generazione dell'alternativa democratica non credo che si possono dare risposte certe e sicure né per l'oggi né per il domani
Ma quando i giovani scendono in piazza per difendere la pace la libertà di tutti i popoli della terra
Per esprimere solidarietà ai tossicodipendenti per combattere a viso aperto la mafia la camorra
Bene esprimono profondo malessere nei confronti di questo assetto della Società e pongono aggrediscono i nodi di fondo di questa crisi e delle degenerazioni del sistema di potere
E proprio quei cento mila giovani che sono sfilati a Napoli contro la camorra non esprimono solo una giusta rispetto ribellione ma avanzano obiettivi collocano si collocano positivamente nello scontro questa gioventù vuole una democrazia che funzioni
Che abbia l'autorità di scegliere che abbia la forza di fare scelte che colpiscono sottopotere i clan e gruppi di pressione che spesso si sostituiscono alle istituzioni qui mi pare ci sia una sfida per noi e per la sinistra
Si avverte la necessità di uno stato di una democrazia che dia fiducia
Che esalti
I valori di solidarietà di collettività di impegno civile che premia valorizzi competenza e professionalità negli interessi del Paese e non in quelli di Castri
Altrimenti una democrazia che conserva resistenze
L'esistente domenica le competenze che mortifica l'onestà che non esalta quei valori a cui facevo riferimento prima è una democrazia che nessuno si sentirà di difendere e a quel punto avranno spazio e forza tentazioni autoritarie corporativismi avrà forza in definitiva la destra qui si trova fondamento la questione Fo la questione morale
Come nodo di fondo dello sviluppo della democrazia verso l'alto e verso il pack verso il basso nel nostro Paese mi pare che qui c'è uno dei punti di fondo qualificanti della proposta di alternativa se lo sdegno la ribellione la sfiducia della gente onesta e capace non trova qui una sponda un punto di riferimento ogni ipotesi di l'alternativa di alternanza sarà vana
De perché allora non cominciare da parte nostra apporre anche al Partito socialista questa questione come qualificante per un processo di alternativa
Non sono d'accordo con quei compagni che ritengono giusta legittima ogni pretesa degli altri partiti anche dei compagni socialisti anche da parte dei compagni socialisti
Credo che anche i partiti possono e debbono cambiare e se non ci riescono da soli bisogna spingerli con i fatti a cambiare come le lotte operaie hanno dimostrato ma se compiti per la sinistra sono quelli di governare una società così complessa di mettere mano in uno Stato in crisi
Non ha senso aprire la polemica tra chi è moderno come sostengono i compagni socialisti e che arcaico
Le do secondo loro saremo noi
Vuole concludere su un punto
Mi pare che questo terreno tra democrazia dello stato della fiducia che si dalla gente che vuole cambiare sia un terreno di scontro di cimento anche di possibile unità forte unità tra noi ai compagni socialisti
Perché il problema oggi non è quello di accentrare il potere nelle mani dei sapienti
Ma il contrario quello di una sua diffusione di una democrazia sviluppata di come le masse non solo su fruiscono delle scelte che vengono prese la in qualche palazzo ma concorrono a determinarle a gestirle
Mi pare che allora la questione diventa quella di avere la la capacità di superare come sinistra una visione dello Stato come sedi in cui si decide chi va premiato e chi va assistito
Si tratta di andare oltre questa visione e così la sinistra sarà forte proprio perché le socialdemocrazie sono entrate in crisi per questo ruolo dello Stato perché oltre ad offrire servizi di prima necessità
Pure importanti
Per il tenore di vita delle masse popolari e dei giovani la se posso la socialdemocrazia ha lasciato nelle mani del grande capitale decisioni di fondo sui fini dello sviluppo e dell'organizzazione del lavoro e oggi io avverto che se in Italia lascia lasciamo così lo Stato
O se
Qualcuno vuole percorrere la strada socialdemocratica rischiamo colate decadenza che ci può far passare da Paese sviluppato appreso assistito allora cambierà notevolmente la collocazione degli individui la società anziché a unificarsi si dividerà sempre di più e sempre più forze peso avranno spinte corporative e si farà più lontana la possibilità di trasformare realmente per questo rifiutiamo il modello socialdemocratico
Una società quindi quella cui pensiamo e per la quale ci stiamo battendo che non divide non separi e non corporativi Zima anzi entro i fini di un nuovo sviluppo mi pare questa la sostanza di una nuova crescita
Valorizzi e dia spazio alla creatività umana alla soggettività di sogni di esprimersi
Che già si manifesta in mille forme tra i giovani
Per questo ritengo noi rifiutiamo il modello delle società del socialismo cosiddetto reale
Perché avvertiamo che nel mondo in questa parte del mondo
Si presentano più soggetti si affaccerà la politica e si esprimono esigenze nuove e dire se
Su questo punto per chiudere vorrei intervenire un attimo che quello che riguarda appunto il giudizio che ne diamo su queste esperienze
Il limite a di fondo
Dell'Unione Sovietica a mio parere sta nell'aver accettarlo come terreno di scontro la logica della spartizione del mondo in aree di influenza nel concepire lo sviluppo del socialismo attraverso via e-mail Taricone accaduto nell'Afghanistan
Così è stata sempre meno il Paese con più coerenza di altri aiutava i popoli emanciparsi offriva loro una via per uscire dallo sfruttamento ed è per questo partendo dai fatti di Bologna che abbiamo detto che si era solida la spinta propulsiva
Ma quel tredici dicembre
In modo come le guardano con speranza la possibilità di un avanzamento della democrazia socialista in quei Paesi
C'ha dimostrato quanto siano entrati in crisi le capacità di rinnovamento politico economico e culturale anche se non dobbiamo esprimere atteggiamenti e posizioni di guidatori
Ma ha ragione di questo male non la troviamo se non mettiamo in discussione il modello di Stato dei Paesi dell'Est
Facendo questo ci accorgiamo che in molti di quei paesi il socialismo è stato per così dire come si dice esportato cioè non si è costruito dalla forza di un moto popolare di massa nazionale
In questa analisi allora capiamo concludo
In questa analisi capiamo che ci sono stati sì guai a dimenticarlo condizionamenti internazionali
Ma che ci sono stati errori compiuti in campo economico e la burocratizzazione del potere l'identificazione del partito con lo Stato la perdita del ruolo porta politico del partito il marxismo portato a ideologia di Stato
Ed è proprio questa visione dello Stato e del ruolo del Partito operaio e in quelle società aprì grandi interrogativi che spesso culminano con l'esplosione dei conflitti
Con l'esplosione di conflitti come accaduto in Polonia
E dunque era omette rovesciamento del pensiero di Marx la sua critica delle ontologie come analisi concreta della realtà che ha fatto in modo che avanza solo crocette di burocratizzazione del partito e dello stato che si accentrasse nelle mani dello Stato tutto il potere
Eh sì concepì se il marxismo come un insieme di ricette tali da garantire la struttura socialista ecco questo ragionamento porta affida al partito para io ho il compito di realizzare un porre quel tipo di struttura
A me pare che esso non aggrediamo questi nodi non riflettiamo attentamente e anche intorno alla nostra proposta di altre nostra proposta di terza via al socialismo ma deve essere ben chiaro che la terza via
Al socialismo che noi indichiamo non nasce dal fallimento del modello socialdemocratico ed alla solida mento del modello sovietico questa sarebbe etologia dover scegliere tra i due senza e fare i conti con ciò che il nostro Paese
Io credo che qui noi diciamo invece che per quanto riguarda il nostro Paese per quanto riguarda questa parte del mondo
Invece di risposta autoritarie o di una nuova colonizzazione c'è bisogno di tutt'altro c'è bisogno di un processo delle masse della classe operaia in primo luogo che non dà l'idea ma partiti e sintesi
E sindacati le decisioni come nella socialdemocrazia ma al contrario intervengano direttamente controllino gestiscono in prima forse una ecco a mio parere la sostanza della terza via al socialismo la socializzazione del potere una sua diffusione per noi quindi il socialismo ho concluso veramente compagni scusate sono stato lungo per noi il socialismo non si costruisce nulla occidentale
Perché è qui che si possono dare le risposte più alte alla crisi unendo tutto il movimento operaio occidentale che spesso si conosce si riconosce in partiti socialisti socialdemocratici cristiani
Perché ricercando mostrate che si costruisce il socialismo e non prendendo a modello forme di Stato e di società ormai in esaurimento in crisi
Ecco allora e per questa trasformazione per questa idea di costruzione del socialismo noto riusciamo a comprendere che tutto questo non può marciare solo sulle nostre gambe
Per questo serve che altre forze Muzzi mobilio per forti movimenti si sviluppino nella società
Noi ci poniamo l'obiettivo di abbattere violentemente la vecchia società il vecchio Stato perché in questa società c'è la tradizione la storia il solco tracciato dal movimento operaio dai comunisti
E ci sono le speranze dei volontari aspirazioni e questa secolare lotta fatto nascere e il socio il socialismo infine dell'Europa occidentale sarà porte solo se riuscirà a governare queste domande la società e lo Stato nuovo
La compagna Laura Forti impegnata nella Commissione elettorale rinuncia al suo intervento così anche il compagno Giovanni Sanna
Allora poi rinunciato all'intervento presentando lo scritto alla Presidenza
Il compagno a Leandro fioretti della sezione Casal Bertone
Il compagno
Bruno Marino segretario generale della UIL di Roma
Voglio anche leggere questo comunicato degli amici dell'unità
Domenica prossima ventisette febbraio L'Unità uscirà con un numero speciale contenente un inserto di sedici pagine su Karl Marx nel centenario della morte
Associazione Amici dell'Unità
Consapevole
E l'importanza dell'iniziativa chiama tutti i compagni ad una grande prova di mobilitazione in tutte le sezioni per fare arrivare domenica prossima il giornale del partito al maggior numero di compagni gli elettori di simpatizzanti di cittadini
I nostri congressi provinciali
Sono seguiti con grande attenzione
Dall'opinione pubblica domenica prossima precederà di pochi giorni l'apertura del congresso nazionale ci siamo dati a Roma l'obiettivo di venticinque mila copie nella diffusione militante
Ci sono tutte le possibilità e le potenzialità per raggiungere questo grande risultato
Abbiamo adesso la parola la compagna Emma amiconi segretaria regionale del Lazio del movimento federativo democratico
Annuncia inoltre che il compagno Drago invitato urgentemente alla presidenza del
Io porto il saluto del Movimento federativo democratico in particolare della segreteria regionale del Lazio
Le esperienze le lotte le domande della società civile per migliorare la qualità della vita nella nostra città
Questo è il titolo di un'assemblea cittadina che il Movimento federativo democratico insieme a molteplici realtà di base grandi e piccole
Politicizzate o meno rappresentative dei settori più Diversi della società civile
Ha indetto per il venticinque febbraio nella sala della Protomoteca del Campidoglio alla presenza dell'onorevole ossicini del sindaco di Roma Ugo Vetere e di altre personalità dello Stato
Questa è una delle tante iniziative che la mente via promosso nella città di Roma
In collaborazione con le forze politiche le organizzazioni sociali che hanno a cuore il futuro delle classi popolari e il problema più generale dell'assetto politico-istituzionale del Paese
In queste iniziative abbiamo sempre trovato un grande sostegno da parte dell'amministrazione comunale e in particolare un ringraziamento va al sindaco di Roma Ugo vertere e all'Assessore all'analisi sanità e servizi sociali Franca Prisco
Dalle corsie degli ospedali dal mondo della salute e della malattia fino a quello dei pranzi dei generi alimentari dell'ordine pubblico della casa dei servizi sociali
Al mondo dei giovani e delle donne siamo stati presenti con una strategia precisa a cui abbiamo dato il nome di federati vita
E che oggi proponiamo alla vostra attenzione e alla vostra impressione come una strategia generale adattare a Lizzani e gli obiettivi dell'alternativa democratica e del governo del paese da parte delle masse popolari
Vedere attività significa scoprire le realtà emergenti della società civile dal singolo cittadino fino ai gruppi organizzati
Significa creare occasioni di collegamento federare appunto tutte quelle realtà che avvertono anche solo un piccolo disagio nei confronti della vita di tutti i giorni
Significa in un certo senso accorgersi di tutto quello che già c'è che già si muove e che aspetta solo di essere riconosciuto e convocato per trasformarsi in un movimento politico di massa
Nella società civile italiana il nostro movimento è stato come una sonda che ha trovato un numero impressionante di realtà in lotta insospettabili ad un primo sguardo superficiale
Crediamo che la strategia federativa attraverso la costruzione di una rete istituzionale comunicativa
Sia in grado di mettere in movimento verso obiettivi comuni i tanti focolai di potere esistenti nelle aree di base della nostra società
Unificando e potenziando identità differenti
La strategia federativa insomma si presenta oggi come un grande programma politico che potrebbe dare avvio ad un vero e proprio processo di riaggregazione della stessa società civile
Di ristrutturazione di centri di potere politico dal basso in maniera coordinata
Alla luce di quanto detto la strategia federativa appare sicuramente come un elemento efficace per rivitalizzare e rigenerare i numerosi fermenti presenti nell'area basso istituzionale della società
Che fino ad oggi sono stati frantumati divisi
E quello che più conta privati di gran parte di potere politico che nonostante le numerose battaglie che la società civile ha condotto in questi anni rimane saldamente nelle mani della società politica
A questo punto noi riteniamo che la strategia della federati vita possano essere un contributo interpretativo essenziale per l'alternativa democratica del nostro Paese
L'alternativa democratica per la mente di oltre ad essere un punto di contatto con il Partito comunista
è una strada da percorrere e nello stesso tempo da costruire insieme alle forze della sinistra e del mondo cattolico
Per far sì che le masse popolari italiane la società civile nel suo complesso possano finalmente diventare e arrivare al governo del paese
In definitiva l'alternativa democratica rappresenta per noi un'ipotesi strategica
In grado di favorire la crescita di un movimento reale di massa un movimento a Pertol un movimento che sia espressione di quel vasto schieramento popolare Coop come ho detto già esiste nella società italiana
E che sta trovando gli spazzini luoghi di ambiti per governare per costruire lo Stato dal basso
Certo occorre vigilare affinché questa strategia allinea dell'alternativa democratica ma soprattutto ai programmi particolari che ad essa si ispirano
Non definiscano una logica di scontro politico senza mediazioni di opposizione a tutti i costi
Credo che non sia necessario qui sottolineare le conseguenze che questa impostazione potrebbe avere per il Paese e soprattutto per la crescita di quel movimento di massa autenticamente popolare di cui ho parlato fin qui
In ultimo vorrei sottolineare che se è vero che lo stesso Partito Comunista ha ribadito più volte che l'alternativa democratica non è solo una formula di governo è anche vero d'altra parte che stenta a farsi strada in tutto lo schieramento della sinistra italiana una concezione pluralistica del potere
Che riconosca come proprio elemento di forza l'esercizio di Democrazia Diretta e di potere popolare da parte della società civile
C'è un'ultima cosa che vorrei dire prima di concludere il mio intervento e questa riguarda un altro contributo del Movimento federativo democratico che è rappresentato dall'essere presente e attivamente operante nell'area cattolica
Sappiamo che la questione cattolica a oggi uno spazio centrale nella riflessione e nella iniziativa del vostro partito
Proprio perché le possibilità di successo della strategia dell'alternativa democratica sono fortemente legate alla risposta che ad essa saprà dare il mondo cattolico
La l'F di sta realizzando una mobilitazione capillare del mondo cattolico attorno alle lotte per la democrazia e agli organismi di potere popolare
Abbiamo scoperto soprattutto grazie alla ricerca condotta da Giancarlo quaranta è raccolta nel testo l'associazione invisibile
Che in Italia esistono circa quattrocento mila giovani cattolici appartenenti a gruppi di base non legati ad esperienze associative nazionali
Che tende a non rappresentare ormai una nuova forma imponente di aggregazione del mondo cattolico che pur fra confusione ambiguità
è portatrice di una vitalità e di una Energia che si stanno dimostrando superiori a quelle espresse dalle associazioni tradizionali
Il Movimento federativo democratico sta lavorando con questi gruppi e sta soprattutto verificando come sia possibile attraverso la proposta federativa
Legarli ad un quadro strategico unitario democratico e progressista e come quindi possano diventare un elemento di forza nello schieramento dell'alternativa democratica
Accanto a questa realtà di base esistendo pienamente un episcopato cattolico che sta esprimendo grandi capacità di dialogo e di ascolto nei confronti dei problemi del Paese e del futuro della democrazia
Non a caso è stata la stessa Conferenza Episcopale Italiana ad invitare la MF di ad intervenire sulla realtà giovanile cattolica
Perché essa è consapevole della necessità di avviare una pastorale legata ai temi del rinnovamento e dell'impegno comune per il superamento della crisi del Paese
Questi elementi rappresentano segni ormai inequivocabili dell'esistenza di un movimento reale fortemente unitario nato dalla società civile
Capace di produrre una nuova leadership democratica e disponibile arrendere attuare da attuabile la lotta per l'alternativa democratica
Attraverso la crescita di un governo dal basso costituito da organismi di democrazia di base
Attraverso una costante interazione tra il Palo Alto istituzionale e quello basso istituzionale che si incontrano nel comune interesse alla governabilità del Paese
è possibile pensare all'alternativa democratica come ad un grande processo per l'allargamento delle basi democratiche e come una convocazione alla gestione del potere delle masse popolari italiane
Ringraziamo la compagna del Movimento federativo democratico
Voglio anche annunciare che il compagno Franco Marra rinunciato al suo intervento presentandolo scritto come anche altri
Ancora
Vogliamo anche ricordare che il ventidue ventitré febbraio si svolgeranno le elezioni per la rappresentanza studentesca negli organi di governo dell'università di Roma
Queste elezioni rappresentano una scadenza politica notevole poiché si tratta di rilanciare con forza la presenza e il protagonismo degli studenti della sinistra nella battaglia per cambiare la vita e l'organizzazione dell'università
Per questo tutto il partito dalle sezioni e dalle zone assieme alla Federazione giovanile comunista
Deve impegnarsi affinché da queste elezioni la lista unitaria di sinistra esca vincente prendendo forte in questo modo quelle forze studentesche che vogliono un reale cambiamento dell'università
Il partito deve impegnarsi in rapporto con la Federazione giovanile comunista contattare gli studenti universitari iscritti nelle sezioni della città e della provincia
Per perché votino e votino ovviamente la lista unitaria di sinistra aggiungo
Che all'ingresso del teatro vi sono anche i manifesti per questa ultima è ultimo scorcio della campagna elettorale
Che si concluderà appunto con il voto del ventidue e del ventitré la commissione politica fa presente quanto segue
è una indicazione importante quindi prego i compagni di prestare un attimo di attenzione e quando nel pomeriggio si passerà al voto sugli emendamenti
Gli emendamenti saranno dati per letti e quindi si seguirà l'elenco degli emendamenti così come è stato consegnato in cartella a tutti i delegati secondo l'ordine dei capitoli del documento del Comitato centrale e si procederà con il meccanismo che sarà indicato al voto quindi i compagni sono pregati se non lo hanno già fatto di leggere gli emendamenti leggere il testo degli emendamenti che sarà dato per letto quando si dovrà vota ovviamente tutti comprendono che questo meccanismo questa procedura più rapida alleggerirà di molto la discussione che sarà comunque molto lunga
Infine
Voglio anche ricordare che numerosi altri compagni hanno rinunciato all'intervento presentandolo scritto
Diamo adesso la parola al compagno Cerri delegato della sezione di Cinecittà per il penultimo intervento seguirà per l'ultimo intervento il compagno marrone
Care compagne e cari compagni prima di svolgere il mio intervento di delegato Weber a portare il saluto fraterno della Camera del lavoro di Roma ai lavori di questo congresso
Consegno alla Presidenza l'intervento scritto dal compagno Raffaele Minelli segretario generale della CGIL di Roma
Che colpito in questi giorni dalla morte del padre non è potuto intervenire di persona i nostri lavori
L'accordo con il documento del Comitato centrale e con la relazione svolta dal compagno Morelli mi consente di dare un contributo partendo dalla convinzione
Che malgrado un serio sforzo il dibattito al Congresso non ha ancora sciolto nel modo necessario a livello di massa
In modo univoco chiaro il senso dell'alternativa democratica
Che non viene colto a mio avviso ancora esclusivamente come strumento politico da costruire affondare con un blocco sociale riformatore per cambiare portare la nostra società fuori dalla crisi verso il socialismo
Per certi aspetti rimane senza risposta il quesito del che fare
Per realizzare l'alternativa democratica se anche il PSI momento centrale essenziale per l'alleanza politica di Sinistra per l'Alternativa democratica
Si colloca in modo sempre concorrente spesso antagonista in qualche caso stile al Partito Comunista
Per questo credo dobbiamo scavare di più in questa direzione per dare esito e il valore reale al congresso
Questa risposta io la vedo nera esigenza della crescita
Di una consapevolezza di massa che l'alternativa è un processo sociale già presente nel Paese che deve estendersi per unire la sinistra e le forze progressiste partendo dai bisogni della nostra società
Dal malessere morale morale dalla crisi sociale e politica a cui rispondere in positivo organizzando un grande movimento di lotta che recuperi la convinzione in ogni coscienza
In ogni strato di popolo e ogni realtà del Paese che l'unica soluzione dei problemi era del cambiamento
A questo può rispondere solo un blocco sociale politico progressista antagonista le forze della restaurazione del grande capitale nazionale multinazionale a cui oggi si allea la democrazia Kitiara
Che per sopravvivere senza rompere con il suo sistema di potere frena il cambiamento e la prospettiva di progresso e sviluppo del paese
Contro questo blocco restauratore le lotte unitarie urbinate nella grande manifestazione forte e consapevole del diciotto gennaio
Sono state centrali per spostare i rapporti di forza e conquistare un accordo sulla scala mobile sulla riforma dell'IRPEF sulla via dalla trattativa per i contratti con una mediazione del governo che pur con limiti da superare nella gestione
Sicuramente più vicina la piattaforma sindacale e non alle posizioni confindustriali
Cosa non scontata dalla la posizione di De Mita Merloni a Fanfani che puntavano a una drastica riduzione del reddito reale dell'ala del lavoro dipendente
Tuttavia si diventa dissensi all'amarezza Ilaria di lavoratori ed anche ad alcuni compagni che considero l'intesa sottodimensionata
E per questo non condivisibile non rispetto alla piattaforma i suoi obiettivi ma il riferimento alla tensione di lotta
Ha la volontà di cambiamento che c'è nel più profondo del mondo del lavoro e del Paese
Credo che c'è una parte di verità in questo giudizio
Troppe ingerenze manovre ci sono inserite a cavallo delle lotte della trattativa troppi hanno strumentalizzato l'accordo come una conquista estreme alla lotta dei lavoratori per non ingenerare dubbi perplessità e dissenso
Tuttavia credo non solo non solo incompiuta ma allarga larga ma largamente sbagliata il limite limitarci a questa interpretazione della situazione
Perché a questo giudizio manca un approfondimento ad uno sviluppo che non mi sembra più possibile a sostituire risolvere
Caricando sempre e comunque di responsabilità un vertice sindacale sempre spiazzato rispetto alla spinta dei lavoratori
è evidente e l'impressione avuta che non si è spesa bene la pressione dei lavoratori
L'esaltazione giusta dello stesso movimento di lotta spesso non deve trarre in inganno e non farci cogliere anche i limiti presenti nello stesso movimento di massa Espresso limite necessariamente ad analizzare per superarli e battere in prospettiva non solo a restare le forze della restaurazione e conquistare il fronte politico e sociale necessario per l'alternativa democratica
Il Congresso deve leggere questi limiti per togliere gli ostacoli frapposti dalla situazione reale alla linea dell'alternativa
A questo poi occorre contrapporre la gestione d'una grande iniziativa di massa attrezzando il partito su una linea di lotta di intervento per uscire dalla crisi con contenuti precisi desunti dagli obiettivi del documento congressuale
E dalla proposta di politica economica
Il movimento di massa a me appare più alta d'unitario e la maggioranza dei luoghi di lavoro industriali più colpiti è meno protetti dalla crisi
Esso è certo meno esteso nelle aree della pubblica amministrazione dei servizi dove sono presenti presenti in modo reale aree che si sono estranea della lotta per il cambiamento anzi
Qui si avvertono i segni di un logoramento più profondo a gestire in modo un impiegato una linea di intervento che non sia corporativa
Penso per esempio alla lotta degli autisti Atac e segue una categoria dal giornalmente forte il sindacato autonomo su strada di rottura con il resto dei lavoratori della città
Pensa la lotta promosso dagli insegnanti sostituita sostenuti dal sindacalismo autonomo a tutela di privilegi inammissibili ad incompatibili con la crisi
Penso alla lotta dei lavoratori medici per conquistare un contratto separato dal resto del personale sanitario
è un'analisi certo parziale schematica che però segnala una realtà estesa agli Abba tolta perché affidata la crisi di chi punta a mantenere conquistare un suo stato di benessere contro tutti
Oltre a questo dobbiamo vedere Roma viva la lotta fuori dal mondo del lavoro dipendente
Mi cogliamo un fatto profondamente positivo nella crescita di un protagonismo ad un movimento di lotta degli anziani forte creativo che si è espresso ripetutamente nel Paese ed anche nella nostra città
Rimane inadeguato il movimento dei giovani
Poca e la camorra attuato dai giovani così come è stata importante la recente scesa in campo del movimento unitario delle donne
Certo però sono ancora movimenti che non trovano un collegamento con il mondo del lavoro sui suoi temi ed i suoi obiettivi
Questa situazione che segnala grandi potenzialità del Fronte di lotta del cambiamento tuttavia segnalare estesa di importante di contraddizioni che sono causa a cui a me sembra debba ascriversi anche l'assenza di omogeneità del sindacato unitario l'assenza di coerenza che se va rimesso in aree del suo quadro dirigente occorre certo reagire
Denunciando Rudi comportamenti contraddittori con la le regole della democrazia del pluralismo e dell'autonomia
Ma avendo diario e alla denuncia se non vogliamo a rischiare di apparire Ringhio ossia di impotenti dobbiamo far seguire una reazione politica una iniziativa collegata ad una proposta politica che UNIFIL pronta del lavoro e della società
O l'una vigna di unità alleanze convergenza cui affidare la ripresa la tenuta all'estensione della lotta unitaria su cui richiedere gli sbocchi politici necessari
In questo senso va accolta la positività dell'intesa governo sindacati che concluda la base di difesa a cui dobbiamo far seguire costruendolo nella concreta iniziativa politica il rilancio delle lotte per i contratti legata alla lotta sui di aver unificanti di una nuova politica economica di investimenti per il rilancio produttivo e dell'occupazione
Su questo impegno dobbiamo amare emerge la contraddizione di fondo del Governo
Del padronato su questo terreno occorre unificare i lavoratori occupati disoccupati giovani ed anziani anche nella nostra città dove propongo il segno della crisi
Il documento al congresso di fronte ai caratteri nuovi della crisi chiamo alla ricerca
Di terreni nuovi di intervento
La crisi con la complessità ad espressioni di cui la carica impone di guardare ad un nuovo contenuto della notte
Ha lavorato qualità della contrattazione ad una più profonda consapevolezza della gestione dell'economia in cui va potenziata l'esperienza della cooperazione l'autogestione la stessa programmazione democratica va riempire
Riempite resa possibile dall'estendersi dal dispiegarsi dalla democrazia istituzionale con più potere alle regioni e agli enti locali con più ruolo dei lavoratori attraverso forme di intervento che esaltino la partecipazione al governo dei lavoratori
Democrazia economica democrazia industriale piano di impresa sono ancora ipotesi di lavoro
Dobbiamo agire elaborare costruire con l'intervento attivo nei luoghi di lavoro della istituzione nella società per farle diventare Progetti Obiettivi ragioni credibili dirotta attivando la stessa capacità del sindacato di agire sul nuovo davvero di qualità contrattuale
Dice tira di gestire una contrattazione articolata sul Scelta di potere sull'organizzazione del lavoro sulla riga di professionalità che dando più potere salario
Oggi queste più che mai necessario per governare la crisi imporre un governo qualificato dell'economia più investimenti in un anno il parametro automatico della maggiore occupazione
Per questo ad una nuova qualità degli interventi finanziari occorre collegare in modo strutturale la domanda di qualificazione di qualificare il ciclo produttivo del settore e il suo intreccio con l'uso delle risorse del territorio
è su questa linea che si deve incidere per difendere tutta l'esperienza del movimento sindacale unitario delle sue strutture articolate democratica di partecipazione cioè dei consigli dei delegati e dei consigli di zona
La crisi e le sue ripercussioni rendono in genere
Urgente Risanamento al cambiamento l'idea che la crisi le sue cause strutturali potessero essere superate dai processi spontanei di modernizzazione trasformazione ha fatto fallimento
Di fatto la crisi affrontata senza un governo programmato dei processi settoriale territoriali lasciata alla spontaneità del mercato del capitale aumentato il numero dei disoccupati e dei cassa integrati a zero ore nel Paese
Questi sono i dati che si registrano a quattro anni dal superamento della solidarietà nazionale dopo quattro anni di governabilità
Il disegno portato avanti la Merloni Davide a Fanfani a una volontà restauratrice per alimentare con il sacrificio dal mondo del lavoro e del Paese il profitto padronale del sistema di potere democristiano
è un disegno pericolosa e perverso per il popolo e il paese più in generale è un disegno che può essere sconfitto come ha dimostrato la lotta quand'è governata con coerenza e convinzione sulla linea unitaria
è una lotta che però rifiuta la logica amico per angusta di essere ricondotta ad un progetto cosiddetto riformista
Inteso come confine disegnato su schemi precostituiti ad interessi parziali governato da apparati che non si fanno avanguardia coerente ed unitario del popolo dei lavoratori e di quanti altri aspirano al cambiamento
I lavoratori e la classe operaia italiana
Nella decennale lotta contro alle dalla terza lo sfruttamento hanno accumulato esperienza e coscienza del ruolo democratico della loro responsabilità nazionale
Questa parte del Paese non è massimalista se pretende il cambiamento di fronte ai guasti ai pericoli profondi della crisi economica politica morale
Sì anche da sinistra la interpreta in questo modo mortifica il meglio della nostra esperienza e non fa un buon servizio al Paese a se stesso
Occorre combattere queste strumentalizzazioni lavorando nel profondo del Paese per recuperare il massimo di unità a sinistra
Di unità con i compagni socialisti unificando le aspirazioni e le speranze di guanti dico
Riguardo al partito socialista e a noi nel comune di segno di cambiamento che ha base lo strumento dell'alternativa democratica c'è l'esigenza di sviluppare una dialettica unitaria pluraliste autonoma di più soggetti politici
Qui deve inserirsi il contributo del sindacato unitario cadeva sempre più qualificarsi come autonomo soggetto politico per il cambiamento non chiuso nell'angustia velleitaria di un pranzo indaga lirismo inconcludente
Che certamente non vivere ai comunisti dal sindacato della CGIL ma neppure contratto a puro soggetto di difesa corporativa in un mondo del lavoro arroccato chiuso che non misura le sua difesa e tutela nel disegno più complessivo di trasformazione e sviluppo della società
Il sindacato tutto la CGIL certamente è un pezzo fondamentale di uno schieramento progressista riformatore per questo come comunisti dobbiamo avere a cuore avere cura l'unità del sindacato a dall'unità della CGIL
L'unità della CGIL della CGIL Nora figlia di un giorno di rotta essa è parte della storia la classe lavoratrice l'Agliana
Ad essa hanno contribuito le idee la lotta il sacrificio di migliaia di attivisti a dirigenti di milioni di lavoratori
Uniti dalla comune convinzione comune orientamento dell'esigenza di difendersi e di unirsi per difendersi la CGIL è un comune patrimonio della sinistra dei lavoratori e del Paese
Dobbiamo essere consapevoli che la linea dell'avversario passa se si divide al mondo del lavoro a cominciare dal sindacato unitario se si indebolisce o peggio ancora si incrina l'unità della CGIL
Per difendere questa unità occorre lottare difendere l'autonomia del sindacato e l'autonomia della CGIL
Noi comunisti dobbiamo assumere questa lotta per l'unità della CGIL del sindacato unitario facendo la nostra parte il nostro dovere fino in fondo per questo a me pare pericoloso il modo in cui in alcune aree
E nostre area si affronta questo problema
C'era alcuni compagni anche non di base l'idea che occorre liberarsi dell'unità come se essa fosse per voi un peso una mortificazione al dispiegarsi più ampio dell'iniziativa della lotta a chi dice che all'Unità non va subito ad ogni costo io do ragione
Se ci mettiamo d'accordo però che all'unità va costruita ad ogni costo per gestire tutta la nostra politica per una per la nostra via italiana al socialismo compagne e compagni concludo dicendo che questa un impegno che richiede un ruolo particolare a Roma dove si pone con urgenza una linea di sviluppo della città in chiave moderna
Questo significa affrontare i problemi dall'emergenza sociale in chiave di recupero Risanamento riqualificazione rilancio delle attività economica produttiva e dei servizi pubblici e privati
Collegare necessario intervento sull'emergenza legato alla prospettiva impone scelte per le grandi infrastrutture sollecitando le le l'adeguato impegno del governo in questo contesto occorre rilanciare e riqualificare il tessuto economico e produttivo collegata ai settori tradizionali che vanno fortemente potenziate qualificati rispetto al degrado in cui li ha portati l'assenza di una politica di programmazione del governo in questo senso penso alle strutture dell'informazione dello spettacolo
Del turismo dalla cultura alle attività della ricerca collegate all'attività produttiva più qualificate come informatica elettronica telecomunicazioni e progettazione
In questo senso penso porre incalzare il governo centrale regionale occorre migliorare a riformare la stessa macchina capitolina
Occorre unificare forze sociali politiche culturali scientifiche da pascià andare in campo a fianco dal mondo del lavoro dei giovani e delle masse femminili
A questo penso debba adeguarsi lo l'azione del partito dal blocco sociale riformatore progressista per estendere influenzare la prospettiva dell'alternativa nel Paese
Il Congresso deve a me sembra poco aiutarci ad unificare il giudizio ed il partito a questa azione la lotta per la pace
è una nuova cooperazione tra popoli e Paesi la ricerca di una nuova via al socialismo che senza abiure guardi con assoluta convinzione la prospettiva del socialismo senza i limiti delle esperienze vi localizzate ci impone di guardare alla gara
Alla gara la alla gravità dei compiti alla situazione con l'ottimismo della vendita e il pessimismo dalla ragione dicono come tutti noi che ha fatto della causa del socialismo una ragione della sua vita agra
Compagni
I delegati comitato direttivo i comunisti della sezione di San Lorenzo
Ricorrendo il diciannove luglio dell'ottantatré il quarantesimo anniversario del bombardamento di San Lorenzo sono impegnati a commemorare non ritualmente questa ricorrenza
Allestendo una grande manifestazione che vedrà impegnate le istituzioni fu comunali e dello Stato
Il tema portante della manifestazione sarà quello della pace a tale proposito impegnano fin d'ora il partito romano affinché su questo tema fondamentale che è al centro del dibattito di tutto il partito
Si sviluppi un'iniziativa cittadina che veda la sua conclusione in questo quartiere unico a Roma ad essere stato martoriato dalla violenza della guerra di cui sono ancora evidenti is i segni numerosi compagni tra cui compagno Mammucari funghi Veltroni PRI Trombadori Maurizio Sandri
Poche Borne altri hanno presentato questo ordine del giorno in cui si dice che il quindicesimo congresso della Federazione romana del PC constatato che la composizione del partito a Roma nella provincia prevalentemente composta da compagni
E non hanno vissuto i periodi eroici della lotta contro il regime fascista
Se la guerra di liberazione nazionale delle lotte per la difesa della democrazia e della Costituzione repubblicana convinti che la memoria storica è fattore essenziale per la formazione culturale e politica dei comunisti
Ritengono assolutamente necessario porre in atto una vera e propria campagna culturale tesa a fare conoscere alle nuove generazioni di comunisti la storia della federazione romana del PC
Romana e nel Lazio strettamente collegata alla storia del progresso civile politico culturale di Roma e del Lazio la stessa nazione italiana
Sono due anni
Va be'credo che ti abbiano sentito
Inoltre
Inoltre sono stati presentati alla Presidenza numerosi ordini del giorno e diamo per letti che distribuiremo nel corso della giornata in particolare sulla sanità
In denuncia della situazione dell'aggravarsi soprattutto dello Stato relativo all'assistenza sanitaria negli ospedali di Roma
Il coordinamento nazionale fra associazioni e gruppi di base per gli handicappati
Ricorda la manifestazione nazionale di mercoledì ventitré febbraio alle ore dieci in piazza Santi apostoli contro le tasse sulla salute
Per una politica di servizi per il lavoro per una nuova politica economica e sociale per le riforme
Inoltre annunciò che il compagno Pino Cardente delegato della sezione Frattocchie convocato urgentemente alla presidenza
Che numerosi altri compagni hanno rinunciato i loro interventi che il compagno Antonio Boschi delegato della sezione Val Montone ha consegnato l'intervento scritto
Che rinunciato al suo intervento anche il compagno
Bellar Dini
A questo punto diamo la parola al compagno marroni Angiolo Marroni vicepresidente della giunta provinciale di Roma per l'ultimo intervento ragiona
Compagne e compagni
Un grande tema centrale di questo nostro congresso
Sul quale il compagno Morelli ci ha invitati tutti a una riflessione
è la questione di come garantire di come sviluppare la partecipazione democratica dei cittadini dei lavoratori al governo della città e della provincia
Cioè di come ampliare sviluppare una vasta azione di decentramento di corresponsabilità e di controllo
Da parte di grandi masse di cittadini e da parte dell'ampio sistema di democrazia rappresentativa ed è legata che si è andato sviluppando in questi anni ovviamente
è questione centrale cari compagni della nostra elaborazione e che la nostra linea politica
Sia per superare la crisi economica nel senso delle riforme sia per procedere concretamente non lo sviluppo creativo di una linea di avanzata di trasformazione socialista nel nostro Paese una linea Kappel pilastri ricordiamolo come principi e obiettivi essenziali e insostituibili
Lo sviluppo sempre più crescente della democrazia politica
Dell'Esperia della libertà individuali e collettive in un vasto sistema di alleanze sociali e politiche della classe operaia e quindi del partito comunista che ne tanta parte
Ed è con questa ispirazione
Con questa esigenza di fondo che deve misurarsi tutta la sinistra e noi comunisti che in particolare siamo forza di governo in un sistema di alleanze politiche
Nella città in tante città in tante province in tante regioni
E voglio ricordarlo in particolare per noi comunisti a Roma o per i comunisti a Milano a Torino a Genova e a Napoli dove speriamo che si possa continuare a governare con la città
Ed è
A tutta la sinistra
Ma in particolare a noi che viene rivolta una domanda e una sfida
Quella di garantire a un tempo la crescita della democrazia
E inoltre una massima governabilità di queste grandi aree metropolitane
Amare ricordiamolo che in tutti i paesi occidentali o comunque in tutti i Paesi industrializzati appaiono sempre più di difficile governo
Ed è qui da qui deriva anche il grande valore di una strategia nostra che ha per perno anche la riforma dello Stato delle istituzioni delle Autonomie
D'altra parte è una sfida che viene rivolta a noi ma che noi oggi possiamo rilanciare a chi come il partito socialista l'agitata strumentalmente in occasione della nascita del secondo governo Spadolini e che poi ha abbandonato come bandiera in occasione del governo Fanfani
Dobbiamo partire da questa esigenza per portare avanti un disegno di moralizzazione che non è questione morale ma è questione squisitamente politica
Dobbiamo partire da qui per liberare spostato lo stesso sistema delle autonomie da tutte quelle logiche che Issione ispirate alla lottizzazione al sistema di potere alla democrazia cristiana l'occupazione dello Stato da parte dei partiti
Anche da cui dobbiamo partire per garantire diciamolo pure più efficienza alla macchina e lo Stato
Essa tra l'altro è indispensabile cari compagni se vogliamo assicurare alla crisi in atto nuovi strumenti pubblici del Governo democratico dell'economia
La questione certamente complessa e non voglio trattarla in tutta la sua interezza
è una questione che riguarda il Parlamento il suo modo di essere lo stesse la stessa struttura del Governo lo stesso rapporto tra Parlamento e regioni
Ma a Roma
Proprio perché siamo forti
E i risultati che abbiamo conseguito nel governo della città e della provincia dal settantasei ad oggi
Proprio per questo noi dobbiamo possiamo porci l'obiettivo di come fare avanzare il decentramento amministrativo del governo della città che a mio avviso cari compagni ce lo ricordavano anche i compagni Tocci e parola
Non può rimanere così pena il suo decadimento
E su questo cari compagni dobbiamo avere fantasia creatività
Dobbiamo anticipare anche una riforma che ancora non è stata realizzata dobbiamo procedere precede aree con atti concreti con atti costruttivi alla trasformazione sempre crescente
Delle attuali circoscrizioni di Roma il municipalità dotandole di poteri di mezzi e gli strumenti di decisione
Questo va fatto cari amici e convocare i compagni nel quadro di una grande disegno di vasto respiro
Che individui un'area metropolitana
Che deve essere individuata che deve essere vista in modo serio per vedere anche quali strumenti di governo assicurare a quest'aria meno metropolitani
E che quindi afro affermi e affetti anche un progetto e un disegno di riforma dell'intero sistema di autonomia
E un disegno cioè in cui la Provincia deve essere sempre più un ente intermedio
E la Regione deve essere ricondotta all'ispirazione costituzionale che è quella che dice che vuole un ente di legislazione di programmazione di alta amministrazione
Peraltro soltanto così
Si potrà anche efficacemente ostacolare contenere l'insidia che è contenuta nel decreti del governo in materia economica e di finanza locale
Che tendono proprio a colpire il nostro modo di governare il governo delle sinistre e cioè colpire il grande protagonismo dei comuni delle province
Amministrate dalle sinistre nel campo dei servizi sociali nel campo della cultura nel campo degli investimenti
Ma in rapporto a questo
A questo disegno trasformazione democratica riformatrice del nostro Paese
In rapporto a una linea politica dice Nora generale del nostro partito e la porta questo che cari compagni io credo che appaiono sempre più stridenti
Sempre più inadeguati sempre più insopportabili le contraddizioni le difficoltà le inadeguatezze del nostro partito
Rispetto cioè una linea ricostruzione il socialismo nella democrazia nella libertà nel pluralismo fondato sul consenso su una chiara scelta europeista
Cari compagni non basta più prendere atto delle nostre inadeguatezze
Bisogna affrontare molti nodi relativi alla nostra vita Interna alla nostra struttura al nostro metodo di gestione diciamolo con una brutta parola di governo del nostro partito
Questo è necessario per recuperare anche e superare una sorta di contraddizione viaggio che spesso registriamo e che nei congressi diserzione abbiamo registrato tra partito e Società tra partito e istituzioni
Si tratta certo di problemi di costume di mentalità di impegno ma anche di norme statutarie che vanno messe e insieme un sistema di garanzie interne
Noi siamo d'accordo cari compagni nessuno vuole le correnti
Nessuno le ha proposte
E nessuno vuole omologare il nostro partito
Su quello di altri renderlo uguale agli altri
Ma dobbiamo vivere e comprendere che la nostra diversità deve anch'essa aggiornarsi è sempre più necessario varie compagni dotare il partito di sensibilità nuove di grande disponibilità alla novità di grandi capacità di suscitare le novità e di grandi capacità di mobilitazione e di lotta
Purtroppo dobbiamo registrare le nostre file troppe ipocrisie troppi conformismi troppa burocrazia conservatrice occorre sapere unire cari compagni rigore e laicità occorre comprendere sono d'accordo con Tronti che politica è anche mediazione
Che politica è competenza che politica e studio che politica è Scienza occorre porre fine cioè alla genericità di cui spesso noi siamo afflitti per questo dobbiamo saper sempre più avvalerci e dotarci di competenze di conoscenze di informazioni adeguate non possiamo perdere di vista che abbiamo la responsabilità Siena ad altre forze di governare una città che ha nel suo seno
Grandi centri di cultura fondamentali per le sorti del Paese oltre che per il nostro stesso destino di partito di governo
Per questo certo la sezione di strada è centrale
è vero
Ma essa domando è sufficiente a mobilitare a suscitare coinvolgere tutte le intelligenze disponibili di cui abbiamo bisogno
A me sembra che si possa rispondere di no
Occorre dotarci di strumenti organizzativi flessibili e disponibili all'apporto di chi iscritto al partito impegnato no anche su uscente e sua attività è su con pendenze generali di settori specifici professionali
Oltre al fatto che dobbiamo dotarci di strumenti capaci anche di avere l'apporto di chi non essendo iscritto al partito è disponibile a dare il suo contributo alla nostra lotta di rinnovamento e di trasformazione ecco perché cari amici e compagni c'è una necessità di maggiori informazioni e maggiore trasparenza della formazione delle decisioni e della volontà degli organismi di partito
Cioè di una vita democratica interna che non sia in contraddizione con la linea politica generale di trasformazione socialista del nostro Paese
Per questo c'è anche necessità di realizzare quelle misuri quelle misure che arrivino che assicurino la possibilità piena a tutti i compagni di contare che eliminino
Strutture ripetitive
Che riducono almeno riunioni defatiganti che eliminino dibattiti senza costrutto
Che eliminino rituali stanchi e formalistici che eliminino Moggi che è di pura rappresentanza negli organismi dirigenti
E che porti e che porti a organismi dirigenti e ad apparati sempre più qualificati che assicuri al partito cioè un funzionariato meno numeroso meglio pagato e più competente
Dobbiamo
Dotarci di una mentalità e di un costume di vita del nostro partito che non qualifichi come dissenziente chi porta il suo contributo critico alla elaborazione del partito
In questo senso cari amici e compagni c'è una novità importante in questo congresso che sono le quattro federazioni Kirov ma e della provincia
Se però questa novità
Non viene accompagnata da una maggiore e più grande capacità di coordinamento e di indirizzo
Del comitato regionale della segreteria regionale questa novità compagni può anche ridursi in qualche cosa di negativo
In conclusione il tema del rinnovamento del partito deve essere visto a mio avviso strettamente intrecciato alla linea politica nostra
E deve e può uscire arricchito è meglio precisato da questo congresso che io spero che possa rappresentare un momento importante di sviluppo originale della nostra linea e della nostra organizzazione
Della nostra federazione in modo da fare al nostro partito nella città che la Provincia ha sempre di più un punto di riferimento sicuro per chi vuole rinnovare il nostro Paese
I compagni della zona centro hanno presentato il seguente ordine del giorno
Il recente episodio dell'incendio del cinematografo torinese ha provocato come conseguenza la chiusura io alcuni spazi associativi e di produzione culturale
Rivelando le difficoltà logistiche e strutturali nelle quali hanno operato per anni e più interessanti realtà artistiche nel nostro Paese riteniamo che l'intervento pubblico non può assolutamente limitarsi a chiusure Bureau burocratiche
Mettono la coscienza a posto di chi per anni ha ignorato questi problemi fra l'altro moltissime altre attività uffici pubblici banche scuole private eccetera si svolgono nelle stesse condizioni nessuno interviene
Occorre oggi evitare che l'attività culturale si fermi mettendo fra l'altro sul lastrico e comunque bloccando l'iniziativa di validi operatori provvedendo ad aiutare consentire le necessarie ristrutturazioni oppure individuando sedi alternativa
A Roma l'unica realtà prese di mira
Proprio il giorno di una prima e il Teatro dell'orologio creando problemi a molte realtà artistiche e tecniche che di opera è necessario provvedere a far riprendere questa attività questa attività valida per la città e per il quartiere respingendo l'ennesima provocazione dell'aggiunto del sindaco democristiano della Prima circoscrizione inoltre sono stati presentati altri ordini del giorno che saranno pubblicati e poi discussi eventualmente nel dibattito pomeridiano soprattutto su sui problemi della casa compagno Casula della sezione euro ha rinunciato anche gli al suo intervento e così i compagni della sezione
Acotral Casilino che hanno rinunciato all'intervento presentandolo scritto a questo punto compagne e compagni delegati sono intervenuti oltre ottantuno compagni di cui più di quaranta di zone e dissezione oltre a quindici interventi di saluto di forze politiche
Istituzionali e così via quindi sono stati esattamente ottantuno gli interventi a questo nostro congresso
Diamo adesso la parola per le conclusioni del nostro dibattito accompagnò Emanuele Macaluso membro della direzione del nostro partito
Compagne
E compagni
è stato detto che su questo congresso
Erano puntati tanti riflettori
E in verità
C'è stato un dibattito aperto
Con la relazione del compagno Morelli
Un dibattito con un intreccio ricco
Tra i problemi della prospettiva politica indicati dal documento del Comitato centrale
E quelli di Roma
Un dibattito ampio Franco aperto e sereno
Che ci dà la possibilità appunto
Di andare avanti
Tuttavia
Non dobbiamo nasconderci che ci siamo trovati di fronte a un congresso anche difficile Complesso
E questa difficoltà e complessità non sono riferibili come è stato detto
Alla presenza fra i delegati di compagni autorevoli che hanno posizioni diverse
Le difficoltà le complessità e la complessità vengono dalla particolarità
Di Roma
Di Roma Capitale
Del suo rapporto con il retroterra più immediato e con tutto il Paese
Nel suo particolarissimo tessuto sociale
Della concentrazione di forze e di poteri grandi e piccoli nobili e ignobili visibili e invisibili
Bene ha fatto quindi al compagno Morelli nella sua relazione
A riproporre questi temi
I temi della Carta della di Roma Capitale riprese poi da altri compagni in modo particolare
Dal compagno Maurizio Ferrara in un contesto nel contesto della lotta politica generale aperta nel Paese per un'alternativa democratica
E in questa città
Capitale d'Italia e del cattolicesimo
In questa città con le sue virtù e i suoi vizi
C'è un'amministrazione democratica
E di sinistra
Con un sindaco comunista
Vogliamo sottolineare con forza questo fatto straordinario
Per ricordare che questa realtà
Non viene dal nulla
Non è come qualcuno ha scritto un'anomalia
Non è un caso fortuito
No
Veramente mai come in questo caso come in questa occasione come per Roma
Possiamo dire
Che veniamo da lontano
Quarant'anni addietro
Quanti erano coloro che pensavano possibile
Radicare in Roma
Un grande fortuna grande forte popolare organizzazione comunista
L'iniziativa l'attenzione del compagno Togliatti
A Roma si tratta per fu particolare
Ma io ritengo che questa particolarità
Va riferita ad alcune grandi iniziative politiche
Del nostro partito del compagno Togliatti bah in modo particolare
Per dare forza slancio significato
Alla organizzazione comunista di Roma
Mi riferisco alla svolta di Salerno per esempio
E al collegamento che consentì alle avanguardie comuniste
Con vasti strati di ceti moderati
Mi riferisco al patto sindacale di Roma
Sottoscritto qui in questa città
Ai governi di unità
Nazione qui a Roma poi
Capitale come ho già detto di poteri e capitale della burocrazia nazionale
Cosa significò la presenza dei comunisti in questi governi
Quale rottura costituì nelle vecchie strutture burocratiche la presenza di ministri comunisti
E ancora
L'iniziativa
Togliattiana del partito
Con l'articolo sette della Costituzione
E quindi l'apertura di un grande dialogo
Che ancora continua e che costituisce ancora oggi un punto di riferimento fondamentale
Per la costruzione della democrazia
Quale peso avuto questa iniziativa per fare della nostra organizzazione romana del nostro partito una grande forza capace appunto di essere oggi alla testa dell'amministrazione della città
E l'avvio sulla base di questa politica
Della costruzione di un partito di massa in una città come Roma
Quest'opera politica
E organizzativa fu sorretta
Da compagni di grande valore
Da Agostino Novella
Ad Edoardo D'Onofrio che
Quest'anno ricorre il decimo anniversario della sua scomparsa
L'attenzione
Un'attenzione particolare viva che diede il compagno Di Vittorio a questa città di cui fu consigliere comunale
E in questa città compagno di che vanno da Petroselli a Di Giulio
Da
Da Lucio Lombardo Radice a Pietro Grifone
Hanno avuto hanno avuto un ruolo Grande
Ma anche un ruolo nazionale
Immobili e in tempi diversi
E hanno trovato però forze alimento politico
Nell'organizzazione di questa città
Ho ricordato questi precedenti compagni
Per fare
Un rilievo
C'è stato in alcuni interventi
Un insistente riferimento
Ha un'alternativa
Che deve vivere essenzialmente della società
Si è parlato
Di una cultura dell'alternativa
Debbo francamente dire che
Non capivo negli anni scorsi coloro i quali ci sollecitavano ad avere una cultura di governo
E oggi siamo passati dalla cultura di governo alla cultura dell'alternativa
Non sono d'accordo Coppin condite & a presentare un partito che in passato fosse chiuso centralizzato
Separato dalla società
I nota in adorazione inattesa
Del mito sovietico
Se il partito nostro
Fosse stato questo
Se nella sua iniziativa politica non fosse vissuto sempre nella società
Se questo Pasquetto partito
Non saremmo oggi qui con questo congresso compagni
Con tante forze nuove
Con tanti giovani
Con una politica che ha consentito proprio in Roma
Di avere un'amministrazione democratica di sinistra
Che ha tante difficoltà
Ma che costituisce un punto importante di riferimento
Per tutta la nazione
Il problema che oggi ci sta dinanzi a me pare quello di capire quali sono i mutamenti intervenuti nella società
Negli orientamenti via di vasti strati popolari
Di giovani di donne
Mutamenti
Che noi stessi
Abbiamo stimolato con la nostra lotta e non solo noi
Che altri hanno stimolato
Altre forze politiche altre idee altre forse culturali
Altre organizzazioni di massa esso Cerri tra cui dobbiamo dare Grande attenzione
L'azione del partito
Quindi deve essere volta
A guardare con la questi mutamenti è individuare i problemi nuovi
Che in buona parte erano nella relazione di novelle che sono stati ampiamente ripresi
Problemi comunque
Che sono stati mi pare al centro poi
Dell'attenzione dei compagni in uno stretto collegamento con quelle della prospettiva politica generale
Certo compagni
Avvertiamo un ritardo rispetto ai problemi
Del partito di un partito che abbia la capacità
Di riflettere queste novità
Di adeguarsi mi pare che questo sia stato
L'assillo del congresso
Cioè guardare vedere che c'è una società che mutate denudata come dicevo anche per nostra iniziativa
E cogliere una contraddizione che anche nel partito
Per esprimerla per esprimere pienamente questi problemi e dare delle soluzioni
Assillo
Che mi pare giusto
E a cui dobbiamo dare una risposta
Per questo io condivido la scelta fatta
Dal compagno Morelli mi pare che
Tutti compagno quasi tutti i compagni l'hanno condivisa
Di porre i problemi del partito
Ma in questa dimensione con questo intento
Al centro alla all'inizio
Della sua della sua relazione
E ha dato alcune indicazione compagno Morelli
Indicazione che si ritrovano anche nelle nei lavori del Comitato centrale
Del gennaio dell'ottantuno
E a cui il centro del partito e le organizzazione nel loro complesso Donato non hanno dato a mio avviso sfilò sviluppo che merita
Mi riferisco alle indicazione appunto che dava Morelli
Il decentramento come decentramento politico
I rapporti
Fra gli organi eletti dai congressi
E i centri di direzione
E i centri e i dicembre esecutivi questione che è stata discussa molto nel nostro congresso
E che a vivere alla stampa
Oggi è al centro
Delude con delle dei congressi di tutt'Italia
Qualche mese addietro tutti avevano previsto che i nostri congressi si sarebbero esauriti nella conta
Tra chi era per lo strappo chi era contro lo sfratto
Oggi
La questione pare che sia un'altra
Ma c'è anche in questa un'insidia
L'insidia di vedere questa discussione appassionata
Sul partito sulla democrazia di partito
Ancora una volta come un tentativo di contrapporre la
Alla direzione al suo segretario
La discussione
Diceva è andata avanti su questo su questo terreno
Guardiamo
Qual è il problema però essenziale centrale che mi pare c'era la relazione di Morello e di e di tanti altri interventi
Il problema della partecipazione
Il problema della democrazia e quindi del centralismo democratico
Ora a me pare che
Anche in questo con nostro congresso romano
Su questi temi il dibattito è stato costruttivo il dibattito è stato positivo
L'esigenza di avere un partito di massa e organizzato
Un partito
Che ha la sua peculiarità
E anche qui i compagni quando parliamo del regime interno del nostro partito
Non riferiamoci a modelli
Nazionali o di altri Paesi
Perché le socialdemocrazie
Hanno per esempio un rapporto diverso con i sindacati veramente sono cinghie di trasmissione a volte
Si identifica quasi si identificano con il sindacato è l'azione di massa
Comunque la identificano nel sindacato
Il Partito bolscevico aveva era un partito di quadri
E il centralismo democratico si esercitava in quella particolare condizione
Il partito di Togliatti il partito di massa cioè di masse di quadri
Con una visione una soluzione inedita
A via via cercato di organizzare un regime interno che corrisponda essa quaestor caratteristica del partito
Cioè di un partito che in grado di avere una non solo un'iniziativa politica
Un'iniziativa nelle istituzioni
Ma un'iniziativa di massa
E nei vari e complessi momenti della della società in tutte le pieghe della società come diceva appunto Togliatti
E tuttavia
Un problema è sorto
C'è stato dicevo
Nel corso la nostra storia un adeguamento degli regime democratico interno a quelle che sono state le esigenze
Di questo tipo di partito
Tuttavia ripeto un problema è sorto c'è
Stato posta una questione che nei congressi se avuto questo dimensione nel dibattito
Deve essere raccolto come un fatto politico
Reale
E a me pare che questo fatto vada ricondotto
A una più acuta esigenza di una ricerca politica è un coinvolgimento di in una ricerca politica
In un momento particolare della vita del Paese e del partito
Abbiamo avuto l'esperienza della solidarietà nazionale di cui si è parlato
Poi si è passata l'alternativa si sono discussi vari momenti anche della
Nell'alternativa
Abbiamo avuto la vicenda internazionale il modo come si è proposto a partito anche la questione cosiddetta dello strato
Sono tutti momenti che il partito ha vissuto
In un modo come se non fosse stato e in parte è vero coinvolto pienamente in queste scelte
Nei vari momenti che hanno provocato scelte della
Direzione del partito
E da qui mi pare
Sorge la cupezza politica della questione
Oggi più di ieri perché l'elemento di ricerca politica collegato a fatti politici che ha vissuto in un certo modo il partito chiede
Che siano date risposte
Più adeguate
A questi problemi che sono sorti
L'altro elemento mi pare
Dal ricondurre
Alla crisi che Travaglio il sistema politico italiano
E alla involuzione dei regimi interni degli altri partiti
Al dibattito che c'è stato anche nei sindacati sulla democrazia come è stata vissuta tutta questa vicenda della democrazia sindacale
Dai lavoratori ingenerare dai militanti del nostro partito ne abbiamo avuto un'eco
Nel in questo dibattito congressuale
E quindi anche da queste esperienze
Da queste vicissitudini
è maturato nel partito un'esigenza più robusta più forte più pregnante più pressante di dare risposte adeguate
A questo problema
Ma ecco il punto compagni questa esigenza
E questa ricerca nel partito comunista
è esattamente il contrario della rincorsa a fare quello che fanno la o hanno fatto gli altri partiti
Non è un adeguamento come è stato detto
Una fine o l'avvio alla fine della diversità del nostro partito rispetto a quello che è il regime degli altri partiti
A me pare che proprio la crisi delle esperienze degli altri partiti
Dalla vita dei regimi interni del partito lo ripeto lo stesso travaglio del sindacato suggerisce
Sta suggerendo al partito
Una ricerca che non è una rincorsa verso quelle soluzioni ma ripeto l'esatto contrario
Gli emendamenti quindi che pendono arrendere
Più chiara è più netta questa esigenza nel documento del partito
Mi trovano consenzienti
E in particolare mi riferisco
A quegli emendamenti che riguardano il ruolo del Comitato centrale il rapporto con la direzione
Il fatto che il partito debba essere mezzo
A tempo in condizione di valutare ripeto per investiva mente posizioni diverse di decidere
Quindi gli emendamenti che poi oggi discuteremo su questo su questo punto
Costituiscono lo un arricchimento
Del documento del partito
Attenzione però compagnia ad alcune questioni
A non
Ritenere perché sarebbe lo dico con molta franchezza una posizione demagogica
Che il Comitato centrale possa essere nella vicenda politica italiana così come si svolge e nel partito di massa così come
Possa decidere di tutto
E che non ci sono invece momenti in cui la direzione è chiamata a decidere rapidamente
E che il Comitato centrale può puoi decisione che può puoi anche cambiare o cambiare i dirigenti che l'hanno adottata
Così come non mi pare adeguata alla proposto che ho visto anche in qualche emendamento di una pubblicità di tutti i lavori della direzione
Che ridurrebbe appunto
La facoltà la possibilità della direzione del partito di altri organi dirigenti
A livelli diversi
Di avere momenti di riflessione
Su Bari è questione su vari momenti della vita del delle del partito senza essere condizionati in ogni momento in ogni occasione
Di dare la versione delle proprie posizioni
Solo quando ripeto queste posizione hanno un valore un cd in un'incidenza politica un rilievo politico
Questo deve essere fatto e qui mi pare l'innovazione obbligatoriamente
Perché mai questo è venuto meno
Perché se c'è stato un membro della direzione del partito ed è stato fatto anche in occasione di questo congresso o in altri momenti
Che vuole riproporre il suo dissenso nel comitato centrale certo questo
Non è stato mai vietato
Il problema è un altro mi pare
Quindi non è forte formalismo
Il problema è che l'organismo stesso si faccia carico
Nel momento in cui si apre un dibattito nel comitato centrale di porre
Le questioni
Che si sono politiche che sono state su e anche l'eventuale divisione che sono che sono state sollevate
Nella direzione del partito
Abbiamo bisogno quindi di più democrazia diceva di più partecipazione
Quindi concordo con questa ispirazione e tuttavia ecco l'altro punto che volevo sottolineare compagno
Che abbiamo bisogno anche più momenti di iniziativa e di direzione
E questo nelle lotte di massa nelle stesse istituzioni guai se al partito dovessero mancare questi momenti
Del resto compagni in questo quadro
Nel quadro
Delle caratteristiche del partito di massa
Della storia stessa della nostro bel mondo nostro modo di essere
In queste settimane
E in più buona e più volte è venuto in evidenza
Il discorso sul rapporto tra partito e sindacato su che cosa è quindi partito di massa
Rispetto al sindacato
Problema eccezionale che è stato ripreso
Nel dibattito dal comitato direttivo della CGIL nei giorni scorso e quello che si è concluso ieri sera
Il sindacato
è stato detto qui è in difficoltà
Ed è vero
E in difficoltà per suo rapporto con le masse
C'è stata una un dibattito su questa questione anche nel comitato direttivo ripeto della CGIL oltre che nel partito anche in questo congresso abbiamo sentito i compagni soprattutto i compagni delle fabbriche con quanta passione hanno posto questo problema
Ma in questa settimana è stata in discussione anche l'unità del sindacato è la stessa unità della CGIL
Nessuno pensi ecco una delle persone che vorrei sul
Che queste difficoltà e questa difficoltà possono essere surrogata dal partito
E cioè che basti che partito prenda le distanze
Come si ama dire
Spesso
Basta che il partito abbia posizione autonome chiare su questioni
Che tratta il sindacato
Che basti questo per dare poi una soluzione
Ha problemi duri
Come quelli che si pongono oggi per l'unità sindacale
Il sindacato è in difficoltà perché in questi anni
Non c'è stata una verifica
Costante tra le forme in cui si realizzava l'unità sindacale
E la prospettiva le piattaforme
è la stessa prospettiva politica i rapporti e mutamenti dei rapporti politici
Si è tentato di tenere in piedi corse contraddittorie
E quando si tengono in piede cose che entrano in contraddizione
Con la realtà
Si può mettere in crisi l'essenza stessa che vogliamo salvare che l'unità dei lavoratori
Che è l'unità sindacale
Quindi l'esigenza di un adeguamento e di un allevamento di metodi
Di una Honda ponendo anche nelle strutture il modo di concepire di essere l'unità sindacale
Si pone ed è questo il problema
Che è stato posto anche dal segretario mi pare del segretario del nostro partito
Ho detto che queste difficoltà non possono essere surrogata dal partito per d'altro canto c'è una campagna che non possiamo ignorare che continua e che è stata ripresa ancora ieri e l'altro ieri negli organi
Dirigenti della CGIL sulla stampa
Una campagna che tenta scaricare sul partito queste difficoltà
E cioè che le difficoltà dell'unità sindacale
Sono da tutto e ha una forte presenza del partito ha una sua iniziativa
Ha una sua parte alla sua parola alla parola che dice sulla questione che sono controverse e appena
Va bene io credo compagni che noi dobbiamo respingere questa campagna
Dobbiamo respingeva non solo perché tende appunto a modificare tratti essenziali del nostro partito
Ma anche per la strumentalità con cui viene fatta mi dispiace tornare
A polemizzare col compagno Mariani
Il quale ha posto ancora una volta Luís questa questione
Mi dispiace farlo
Ma occorre devo farlo
Perché la polemica ancora stamattina su sui giornali si legge Ave perché marionette ha detto che fuori i partiti
Dalla che sono i partiti a inquinare
E a mettere in difficoltà l'unità sindacale
Ma quando si parla dei partiti il riferimento è solo al Partito Comunista
Costa obiezione marionette ce l'ha fatta
All'indomani della manifestazione fatta a Roma insieme al segretario del partito socialista
Sull'accordo sindacale e ad altri dirigenti socialisti
Questa mia azione si è ripetuta ieri in una manifestazione ieri o l'altro ieri non mi ricordo un letto sui giornali stamattina
Fatta dallo stesso compagno Mainetti
Con l'esponente esponenti socialisti
Di di Torino collega anche altri
Di e allora bisogna mettersi d'accordo
E solo quello il partito comunista che deve tacere
Ma questo mi pare
Francamente assurdo
E in ogni caso si sappia che il Partito Comunista non taceva soffre
Ma
Di più
Compagno
In questo stesso discorso il compagno marionette
Dice che il sindacato
Non è deputato
Ad abbattere il governo Fanfani
Vero
Ma non è meno deputata garantirlo
Noi abbiamo
Noi abbiamo
Sostenuto l'autonomia mancante parola d'ordine di Di Vittorio
L'autonomia dal patronato anzitutto dal sindacato
L'autonomia
Dai governi l'autonomia dai partiti
Ma l'autonomia punto
Il pieno dispiegamento
Di questa autonomia
Quindi
L'esigenza che oggi si avverte
è quello di un dibattito di un dibattito reale Franco
Appunto perché noi riteniamo essenziale è l'unità sindacale e soprattutto l'unità nella CGIL
Non surrogabile
Dalla iniziativa di massa del partito
Laddove in altre nazioni questo è avvenuto compagni
Noi abbiamo pagato un prezzo un prezzo alto
Quindi questo confronto questo dibattito ma contorto sembra lo spirito unitario
Con la volontà appunto di costruire di andare avanti in direzione dell'unità
Dell'unità sindacale
Anche perché io non credo Company
Che la linea dell'alternativa
Possa affermarsi Antara avanti
Se noi dovessimo assistere a una più acuta e irreversibile crisi dell'unità sindacale
Quindi l'esigenza
Da un canto divino di non rinunciare alla nostra peculiarità al nostro modo essere alla nostra polemica la nostra politica
E al tempo stesso dire ricercare momenti unitari
è essenziale
Per andare
Avanti e per andare soprattutto avanti in direzione dell'alternativa democratica
Ecco perché
Dobbiamo andare poi a un discorso sui contenuti anche
Sui contenuti che debbono sorreggere l'unità
Perché qualcuno ci ha accusato
Che vogliamo rendere cose vogliamo rendere compatibili le piattaforme del sindacato
Con le piattaforme dell'opposizione
E anch'invece tentano di rendere compatibili le scelte di essi del sindacato
Con le scelte del governo e col quadro politico attuale
Autonomia del sindacato deve esprimersi invece
E la capacità di dare risposte che sono autentiche e che rispecchino appunto
La capacità Larix la l'esigenza dei lavoratori
Con i necessari momenti anche di mediazione perché anche qui dobbiamo stare attenti compagni
Perché i momenti dalla mediazione solo i momenti del sindacato
Non c'è un sindacato che non fa contratti trattative e mediazione se non fa questo non è più un sindacato
Da questo punto di vista compagni
L'accordo sindacale di cui qui si è discusso anche molto
Non va visto solo quindi nel contesto economico sociale certo ma visto adesso essenzialmente
Nel contesto economico sociale in cui è stato
Firme
Ma anche al fatto che
Di una forte Indra che eravamo e siamo in presenza d'una forte offensiva padronale
Qui da questo punto di vista sono state dette delle cose da parte del compagno Morelli e da parte di altri compagni che vi trovano consenzienti
E non è vero non è o almeno io non concordo compagni
Con l'affermazione perentoria fatta
Che l'accordo che ha luci e ombre
Che come abbiamo detto poteva essere migliore se c'era più unita nel sindacato a Giuni da sinistra ma poteva essere anche peggiore
Se si fosse arrivata una crisi dell'unità sindacale
Tuttavia
Dare per certo che questo accordo come è stato detto ha rafforzato il governo
E ed è un accordo è stato scritto detto che va verso una stabilizzazione
Sociale e politica
Io non sono d'accordo con lui sono
E non sono d'accordo non perché i discorsi in astratto su questo punto
Potremmo continuare a farla all'infinito
Ma non mi pare che lo stesso dibattito parlamentare come si sta sviluppando abbia cementato e rafforzato la maggioranza
Anzi
Mi pare che sono riemerse emersa nuove contraddizione
Contraddizione
Sulle quali è necessario riflettere per avere noi un'iniziativa un'iniziativa politica
Un punto comunque
Mi pare da sottolineare
E l'unità
L'unità dei lavoratori
L'esperienza fatta con la consultazione
Prima e dopo
Il significato dei no di cui qui si è parlato
Sono tutti momenti di arricchimento della vita
Del sindacato e ed è la vita politica del Paese
E già questo elemento costituisce una contraddizione in quelli che parlano di una stabilizzazione politiche sociali
Il modo come si è discusso ci si è confrontati
Il mondo come sono stati detti Siro
E questo grande momento di presenza della classe operaia dei lavoratori
Costituisce un fatto democratico è una contraddizione non in noi
Ma una contraddizione nelle forze che appunto puntano sulla spegnimento dalla vita
Democratica
Tuttavia compagni su questo fronte
Noi dobbiamo guardare anche a ad difficoltà nuove che abbiamo
Morelli nella sua relazione io vado
Molto sinteticamente
Ha parlato della crisi
Del patrimonio industriale e delle dei problemi del lavoro
Molti compagni si sono su fermate su questi
Molti compagni hanno parlato di difficoltà
A portare avanti una una lotta su questo terreno
Come su quello dei servizi del terziario
Come quello sul sui problemi della casa della scuola
Su tutta una serie di terrore
Ed è su questo che dobbiamo riflettere compagni perché
Molti ritenevano e non lo dico polemicamente
Che le difficoltà che noi avremmo difficoltà serie nel triennio della solidarietà
Nella iniziativa di massa
Fosse dovuta esclusivamente
Ho essenzialmente
Al fatto che c'era quel governo e quel tipo di collaborazione
Si diceva che quel tipo di governo e di collaborazione frena la le Mans d'iniziativa di Marx
Su tutta una serie di temi
Ebbene compagni fatti successivi ci hanno detto
Cosa diversa
E cioè che c'è una difficoltà è una difficoltà seria compare
Che noi non risolviamo non abbiamo ancora pienamente risolto anche se abbiamo avuto questo grande sviluppo del movimento operaio
Nella elaborazione di piattaforme
Per lo sviluppo
Di piattaforme che
Riguardano il Mezzogiorno l'agricoltura la lotta del lavoro
Ed è contraddizione anche che ci sono al nostro interno da questo punto di vista
Basta guardare considerare gli scioperi
Che in una città come Roma
Caratteri hanno avuto gli scioperi dei bancari
Degli ospedalieri dei ferrotranvieri
Si è parlato dell'azione
Dei sindacati autonomi
E anche qui i compagni io non credo che il problema sia
Neri precettazione nel solo di spinte corporative su cui fare la predica
E non di un ritardo nostro a capire che cosa è questo terziario oggi
Quali problemi agitano
I lavoratori che vi sono impegnate
Quali rapporti hanno con la pubblica amministrazione con l'amministrazione
Con l'amministrazione con non solo con l'amministrazione comunale
Qual è il ruolo di questi lavoratori oggi
Dal terziario rispetto
Alla classe operaia e alla particolarità della classe operaia così come e delineata nelle tesi
E cioè con la presenza di di tecnici
Gli specialisti eccetera eccetera
Ora io non voglio addentrarmi
Con bagni in una discussione su questo questi se non per sottolineare
Che anche nel nostro congresso mi sembra inadeguato il dibattito il confronto la ricerca
Su questa questione
E non pensare che basti fare cadere un governo uno dietro l'altro del resto i governi sono caduti
In questi quattro anni abbiamo avuto sei governi diverso
O basta è anche un mutamento della nostra strategia politica
Per risolvere problemi seri che noi abbiamo davanti a noi
Di elaborazione
Di piattaforme di iniziative di metodi di lotta
Di rapporto tra le classi
Di rapporti tra i lavoratori
Problemi altrui in una città soprattutto in una città come Roma
Era questo compagni
Io penso che noi dobbiamo dare più attenzione
Di quando non abbiamo dato finora
Perché non c'è dubbio
Che questo sarà e tema fondamentale ai fini della costruzione
Di un blocco sociale di un blocco politico alternativo
E vengo quindi
Ai problemi dell'alternativa appunto e della prospettiva
Politica
Noi ci troviamo compagni su questo su questa questione mi pare che il dibattito l'abbia messo in forte declino
Di fronte a una contraddizione che diventa sempre più acuto
E cioè da un canto l'urgenza la necessità
Di un'alternativa di governo di fronte
Alla crisi
Sociale politica all'ingovernabilità
Che si mostra che è presente nella vita
Del Paese
E dall'altro la difficoltà
Di coagulare una maggioranza alternative
Questa mi pare la contraddizione che stiamo vivendo
E quando dico la difficoltà a coagulare una maggioranza alternativa
Non mi riferisco solo ad una maggioranza parlamentare
Ma come ho accennato anche
Al a un blocco sociale
Alla composizione
Di interessi diversi che si riconoscono in un progetto di alternativa
Abbiamo aperto i problemi di unità nella classe operaia compagni
Ne ha parlato Berlinguer a Torino
Noi abbiamo posto con l'accordo sindacale è stato qui ricordato l'esigenza di difendere i redditi più bassi
E tuttavia restano aperti
I problemi della professionalità
I problemi
Delle dei tecnici quindi degli impiegati degli specialisti
Quindi problemi di unità anzi come su queste sono parte della classe operaia di unità della classe operaia
Di ricerche di piattaforme comuni
Anche se c'è l'appuntamento dei contratti sappiamo quale difficoltà
Abbiamo il problemi delle alleanze e di quali alleanze
Nel documento a me pare risolto bene mi pare a me
L'esame dei processi produttivi nuovi
E quindi rapporti nuove della classe operaia
Può oggi intrecciare con me tecnici scienziati con la ricerca con i problemi della scuola
E quindi questo
Questa grande forza questo grande dispiegamento della classe operaia
I rapporti con i lavoratori dei servizi a cui ho fatto
Riferimento
E tuttavia questo non basta compagni
Proprio nei
Nel momento del movimento dell'attacco come si dice o del contrattacco
C'è il problema dell'alleanza con strati classi diverse
Che è un problema che non può non essere soli essere sottaciuto
Per la costruzione di un blocco sociale alternativo
Mi riferisco ai problemi dei contadini di cui qui non si è parlato ho sempre parlato poco
Degli artigiani
Della
Quella parte della borghesia imprenditoriale e industriale delle dell'industria del commercio
Dall'agricoltura dei servizi
Che può avere un ruolo nella battaglia per una trasformazione della società
Dal momento che vogliamo porre appunto un programma che sia di salvezza e di trasformazione
Noi riteniamo che è anche non solo strati diversi della classe operaia e delle masse lavoratrici ma classi diverso
Possono riconoscersi in questo programma
Di trasformazione democratica verso il socialismo
E da qui quindi certo
Il discorso che è stato sollecitato da molti compagni anche criticamente
Sul programma delle riforme quali sono queste riforme
E qual è il rapporto tra riforme e trasformazione tra riforme socialismo tra sviluppo della democrazia e socialismo problemi che ha sono tornati di attualità aglio non ripeto cose che qui sono state dette
Perché
Compagno Togliatti proposto con con grande lucidità ecco grande forza in più occasione direi in tutta la sua
Politica
Di questo rapporto di questo nesso stretto
Basti pensare
Al suo discorso sul Mezzogiorno
Quando veniva posto la domanda se la questione meridionale può essere risolta
Il regime capitalistico
E se invece non è necessario
Dire con chiarezza che solo il socialismo può risolvere la questione meridionale
Togliatti rispondeva
Che nella misura in cui faremo la battaglia per il Mezzogiorno per il riscatto dal Mezzogiorno
Noi risolveremo anche problemi parziale dei lavoratori della riforma agraria
E faremo crescere una coscienza e aggregheremmo dalle forze
Per obiettivi più avanzati e costruire una coscienza socialista nelle masse
Con una battaglia che sociale di massa e culturale politica quinte
Per dare coscienza appunto che col socialismo e nel socialismo
Troveranno piena
Attuazione risoluzione questi problemi
E questa insegnamento che noi dobbiamo
Riproporre ho visto che è stato riproposto anche da giovani compagni da giovani militanti
Dal nostro partito
Come
Il legame appunto tra riforme e democrazia
Non c'è contrapposizione quindi compagni
Tra il movimento è restato ripetuto qui
Tra i movimenti che sono nella società
E anche movimenti che non sono solo sollecitati direttamente dal nostro partito
E l'iniziativa di massa l'iniziativa politica
L'iniziativa verso le forze politiche
Che non è del resto da ricondurre solo dentro le istituzioni
Ma della istituzione fuori nelle scuole delle istituzioni
E oggi viviamo una grande stagione da questo punto di vista compagni
Nuova per molti versi
Perché nuovi sono i caratteri cado in movimento come è stato qui ricordato da tanti compagni movimento della pace o il movimento contro la mafia e la camorra per contro la droga
Spinte nuove culturali diverse
E che tuttavia il nostro partito deve sapere
Raccogliere queste sfide darle senso politico e sbocco politico
L'alternativa quindi prevede uno spostamento di forze sociali
E di forze politiche che un intervento nella società e nelle istituzioni
Il prevalere di nuovi orientamenti
Se dovesse sorgere una contraddizione
Tra le so va alla società i fermenti della società
E la istituzione
Noi non sappiamo quale direzione potrebbe propendere una crisi
E stanno a voi è stato arrestato Partito comunista è stato sembra attento
A che una crisi non una crisi di rapporto non si approfondisca
In modo tale da dare sbocchi conservate Dettori o reazionari
E vengo quindi compagnia i rapporti politici
Partito socialista
La sinistra il Polo laico e la democrazia cristiana come momenti appunto di questo rapporto
Di questo confronto di questa battaglia
Sì è partita si parta spesso per la esperienza del triennio della solidarietà e va bene
Che questo percorso sia fatto tutto come è stato fatto
Ed è stato bene ricordare che non ho non bisogna appare banalizzare un momento grande
Di forte intensa lotta politica come furono gli anni tra il settantacinque
E il settantanove
E anche la carica alterna di alternativa politica nel senso
Dato anche dall'intervento di di di Trombadori cioè di Care perché vi alternativo a quello che c'era stato delle nella discriminazione nel centrosinistra
Certo avuto anche questa elemento di innovazione quell'esperienza
L'altra innovazione sta però il modo con cui si è rivelato alla Grand opinione pubblica il sistema di potere
L'esplosione di grandi bubboni
Da Sindona la P due
E quindi di che cosa è il sistema di potere della democrazia cristiana della forza che con la democrazia cristiana hanno collaborato
Certo c'è stata anche una nostra sottovalutazione
Della capacità di reazione
Al modo con cui noi volevamo affrontare il problema del sistema di potere
E quindi di percorrere quella strada per lordo per una diversa organizzazione democratica della società
Una sottovalutazione grave delle reazioni nazionali e internazionali che ci sono state
E anche della esigenza che quella battaglia poteva essere data se c'era più unità della sinistra e quindi non ci fosse una sottovalutazione
Dal rapporto col Partito socialista come ci fu e come ha ricordato anche la compagna a Roma
è chiaro però compagni che la proposta di oggi
Clara stesse ispirazioni di fondo come è stata detta io sono d'accordo
Resta elemento di continuità della politica del partito
Ha però delle coordinate diverso
è una proposta politica diversa
Il documento dice con chiarezza
C'è stata una discussione nella commissione nel comitato centrale l'ha ricordato la compagna Rodano anch'
Che l'alternativa è alla democrazia cristiana e al suo sistema di potere
Questo certo non significa archiviare il problema della democrazia cristiana
E io starei anche attento compagna a parlare di crisi della democrazia cristiana
Starei attento
Perché la democrazia cristiana mantiene ancora un sistema di alleanze sociali rilevante
è un sistema di alleanze politiche
Che la tiene al governo
Insieme
Al cosiddetto polo laico
E fino a quanto il suo sistema di alleanze sociali e il suo sistema di alleanza politiche non saranno messe veramente in crisi parlare di crisi della democrazia cristiana io ci andrei cauto
Il sistema di potere quindi
Deve essere rotto
Oggi diciamo e può essere errata
Se c'è un'alternativa alla Democrazia cristiana se si costruisce un'alternativa di governo alla democrazia cristiana
Ma è chiaro che questa alternativa è possibile compagni non solo se rompiamo questo sistema
Di alleanze sociale di alleanze politiche
Ma se coinvolgiamo forze importanti appunto che sono oggi attorno alla democrazia cristiana in questa lotta
E cioè se c'è uno spostamento di forze uno spostamento politico reale
Se riusciamo a collegarci con forze che oggettivamente
Sono in contraddizione col sistema di potere
E che non né vedono non rendono un vedono visibile un'alternativa sociale di loro collocazione di collocazione che hanno in questo sistema
E anche un'alternativa rea reale politiche
Mi pare questa
La corretta impostazione da dare del resto il compagno Morelli mi pare che ha impostato bene su questo punto io sono particolarmente d'accordo su questo punto con Moreno
Quando dice quale sarà l'avvenire dalla democrazia cristiana
O di altri partiti
Rispetto agli sviluppi della lotta sociale della lotta politica
Non è dato sapere
E per rizzare
Nemici o amici
E non vedere gli sviluppi
Le mutazioni che possono avvenire nelle forze politiche
Non è realistico e tuttavia aggiungeva Morello e io sono d'accordo con lui e questo mi pare il punto politico però
Su cui il Congresso deve
Dire una parola con chiarezza a me pare che l'abbia detta
Diceva che oggi nell'oggi
Il Partito comunista non solo è alternativo alla democrazia cristiana ma che il sistema di potere della democrazia cristiana può essere fatto solo
Se si realizza un'alternativa alla democrazia cristiana quindi non una pregiudiziale come ha detto la compagnia romana
Non si tratta di porre
Una bolla una pregiudiziale è un'altra cosa
Di una scelta politica
Pregiudiziale quella che è stata e viene mantenuto appunto D'Urso nei confronti del partito con un
Non è una pregiudiziale ma è un una valutazione è una scelta politica rispetto ha un'esperienza alla allo svolgimento della battaglia politica stesse
In questo quadro certe essenziale compagni il problema
è il rapporto col Partito socialista
E con altre forze di sinistra laica
E cattolica
Su questo punto vorrei dire anzitutto una cosa compagni molti compagni
Come tanti dirigente del partito socialista qui c'è una una certa
Pensano che solo il Partito comunista all'esigenza
Di una politica che allacci un rapporto col Partito socialista
E che il Partito Socialista
Non abbia l'esigenza di questo rapporto
Io non sono d'accordo con questa operazione
E non sono d'accordo perché parto da una valutazione bisogna vedere se siamo d'accordo su questo
E cioè che oggi c'è una crisi una crisi profonda delle scelte del partito socialista questa sì si porta una crisi politica
è in crisi la politica che riteneva che di potere a prescindere
Appunto il Partito socialista da un rapporto col Partito comunista anzi di contrapporsi adesso
Ed è in crisi dopo il
E in crisi
In Europa stamattina il compagno Ruffolo
Ha scritto su Repubblica un articolo che vi piglia la discussione sul riformismo
Di cui qui si è discusso
E anche qui non vorrei ripete nel senso che alla parola riformismo
Dava Togliatti in un suo celebre articolo
E cioè che c'è il riformismo e riformismo c'è il riformismo che
Tende a superare
Teme che guarda la prospettiva socialista e c'è un riformismo che e una forma di ripiego
Allora allo stato quo
Ma il compagno Ruffolo dice stamattina su Repubblica
Che noi dobbiamo fare i conti col riformismo col riformismo socialista in Europa
A me pare che è il Partito Socialista Italiano che debba fare i conti con questo
è
Il Partito Socialista Italiano invito
Tanto
Con i ripensamenti che sono in altri partiti socialista e partiti socialdemocratici come qui è stato ed è stato qui ricordato nel socialismo europeo
Sta diventando un'anomalia in senso inverso di quello che fu l'anomalia socialista degli anni cinquanta degli anni sessanta
Gli anni cinquanta e gli anni sessanta gli anni Quaranta il Partito socialista era anomalo perché manteneva un rapporto col Partito comunista mentre la socialdemocrazia avevano una par una la politica che
Che sappiamo oggi il partito socialista
Diventa un'anomalia se guardiamo
Rileggiamo l'intervista che Papandreou andato ha dato all'unità
E pubblicata domenica scorsa essi
E proprio il partito socialista che deve fare i conti con la revisione col ripensamento con quello che era un po'lo chiama il riformismo in Europa
E del resto
L'elemento di crisi si coglie
Quando è bastato De Mita
Se una politica e messo in difficoltà dal fatto che il segretario dalla Democrazia cristiana
Ripropone un certo rapporto con le classi dirigenti
Con la Confindustria
E ripropone con forza la irrinunciabilità della Democrazia Cristiana
Sul ruolo egemonico nelle coalizioni
Bene è bastato che sera dalla democrazia cristiana promesse con forza questi due
Perché la concorrenzialità del Partito socialista
Per riproporsi come forza
Di rappresentanza di certi decente emergente della pace ed è la borghesia italiana
E come forza di alternanza con la democrazia cristiana all'interno di questo quadro crollasse
Immediatamente questa prospettiva
Da qui certo la fragilità
Della della piattaforma
Del partito socialista
E da qui io traggo la conclusione quindi che è partito socialista oggi
All'esigenza
Dir riproporsi il problema di un rapporto a sinistra e questa esigenza c'era ancora più in maniera più urgente che noi
E certo si tratta anche da parte nostra
Di vedere come sollecitarlo con una battaglia politica
Con un'iniziativa politica di cui l'alternativa è un punto di riferimento
Ma non solo entra anche fa delle proposte fin con più concrete diciamo così per dare forza e corpo alla possibilità di una ripresa del rapporto tra comunisti e socialisti
In vista dell'alternativa perché tutto l'articolo è scritto per dire vediamo
Le carta i comunisti sull'alternativa
Bene
Se conto Nur farò
L'esame di sangue che noi dovremmo siamo chiamati a passare oggi
E l'appoggio che dovremmo dare a un governo dici col Partito socialista a presidenza socialista
Per dimostrare che il partito cioè per dimostrare
Che il Partito comunista dove dice
Non vuole tornare non vuole governare con la Democrazia Cristiana
Noi dobbiamo sostenere un governo tra il Partito socialista e la Democrazia Cristiana con la presidenza successi
Ora io
Non escludo
Nulla nella dei momenti di transizione come se è stato detto qui sono i momenti di transizione Prada ha parlato Berlinguer
Ma poi la questione che appunto qui Comuna Priori con una prova come una prova lui dice come per vedere la credibilità della politica dell'alternativa del Partito socialista
è chiaro che questa impostazione
E fragile
E fragile perché non parte anche qui da un esame da una visita da una sana dallo stato delle cose oggi per la crisi di questo rapporto tra democrazie questa Partito Socialista e comunque di quella politica così come fu inaugurata
Si tratta di una proposta anche a stonata
Siamo entrati qui quindi nel vivo di un discorso che c'è stato nel congresso compare sui momenti di transizione
Quindi sui governi diverse di momenti di transizione
Ha parlato il compagno Berlinguer
E non io sono perfettamente d'accordo nessuno pensa
Che dall'oggi al domani
Noi avremo l'alternativa così come non penso coloro che parlano continuamente di di fuoruscita dal capitalismo che metteremo l'orologio domani alle due ci troveremo fuori dal capitalismo io credo che
Siamo
Momenti processuali
Gli sviluppi processuali
Sono essenziali e non a battaglia politica
E guai a perdere a disperdere questo elemento della processualità dedurre della battaglia politica
Ma compagni ecco la questione con cui io non concordo è una io lo dico molto francamente
è il tentativo che c'è
Li dire l'alternativa
è un futuro lontano invisibile e non sappiamo se voi giudici
Il problema quindi è invece il problema politico vero e quello dei governi diverso
E così di quella che fu una giusta iniziativa politica rispetta a una crisi in atto cioè un'iniziativa politica
Diventa una strategia politica
E cioè quella che è la tattica il momento di intervento su una crisi è una proposta quindi che il partito con un partito come il nostro deve avere
Diventa la strategia diventa l'obiettivo
E io su questo non sono d'accordo questo senso che si vuole dare
Ai momenti di transizione momenti transizione debbono essere momenti di passaggio lungo una linea non è in contraddizione con la linea
Quali saranno io non lo so compagni
Non lo so
Perché a decidere saranno sempre i fatti politici così come si sviluppano come si presentano in quel momento e l'iniziativa politica del partito rispetta una strategia delinea nata dal Congresso che quella dall'alternativa democratica deve essere in grado di intervenire nel momento rispetto a crisi a situazione ha ha problemi a soluzione che si pongono in quel momento
Ecco perché
La discussione se non è astratta e malizioso
E io sono contro l'astrattezza e la malizia
Infine ho concluso compagni sulla politica estera
Io non dirò nulla
Su quello che sono i problemi diciamo così perché il compagno bufaline
Ha fatto un intervento che io sottoscrivo pienamente completamente
Quindi mi libera di questa parte di intervento su questo tema
Voglio solo
Direi al due due tre questione molto brevemente
Sulla sui problemi della collocazione del nostro partito invece e sul dibattito che c'è stato anche in questo congresso su questo problema sui sui nostri rapporti internazionali
Si è chiesto compagni
Che il nostro partito sia più attivo più
Rispetto a un dibattito e un confronto che c'è nel movimento comunista
Internazionali nel movimento operaio sono d'accordo
Abbiamo perso sembra d'essere presente
A volte certo questo confronto è reso difficile
Come nel caso in cui per la vicenda
Della Polonia
Noi abbiamo pubblicato i documenti
Le posizioni assunte
Dal partito comunista dell'Unione Sovietica sulla Pravda sul comunismo
Ma le nostre posizioni sono state ignorate
Dalla stampa sovietica
E io non capisco perché noi non dobbiamo mettere il rilievo questo fatto come se i comunisti
Dell'Unione Sovietica che sono i comunisti che hanno fatto il socialismo
E che hanno alle spalle la Rivoluzione d'ottobre
Sono comunisti di serie B che non meritano di conoscere i documenti
Degli altri partiti alle posizioni degli altri partiti
Trovo compagnie una contraddizione
Tra l'esaltazione che viene fatta
Del movimento della pace
E le critiche che noi facciamo
Alle
Alle posizione dei paesi socialisti
Io non ripeterò qui le cose dette dal compagno di Forlì
Ma io una domanda dobbiamo porci compare
Stato qui sottolineato da molti compagni Luck novità la varietà la diversi
Del movimento dalla pace in Europa in Italia
Io mi chiedo
Era pensabile che il Partito comunista
Trovassero un collegamento con questo movimento se come ha ricordato Bufalini noi fossimo andati
A Parigi
E per ideare quella posizione
Che è stata presa dai partiti comunisti no
E tanto è vero che dopo i partiti comunisti hanno preso quella posizione da un canto c'è stato il movimento dalla pagine con queste caratteristiche ad allaccio piccole manifestazione dei comunisti
Noi abbiamo potuto trovare un collegamento
Appunto perché abbiamo avuto questa posizione non si possono separare le due cose
Trovo contraddittorio compare
Esaltare le posizioni
Emergono nel terzo monto
Nella battaglia dalla lotta antimperialista
E non ricordare che c'è stato il tentativo
Di scomunicare la Cina e che il Partito comunista si opposto con forza
Ah conferenze internazionali che avevano volevano avere come obiettivo solo coesistono scomunicare mettere fuori del movimento la Cina
E quando il compagno Berlinguer
Andò in Cina si preparano anche all'interno del nostro partito deve Christie delle critiche
Perché andava in Cina
E ci avrebbe dovuto andare dopo
Che c'è stato un avvicinamento ora tra la Cina e l'Unione Sovietica non prima
Fatto importante e positivo anche qui la posizione assunta dal nostro dal nostro partito una posizione autonoma e lungimirante
Trovo contraddittorio comprende da un canto
Mettere con forza l'accento
Sulla crisi del capitalismo
Sull'esigenza della fuoruscita dal capitalismo
Sui drammi che provoca l'imperialismo il capitalismo tutte cose firmerei fan pensare abbiamo trentacinque milioni disoccupati
Nei Paesi industrializzati
Il dramma della Nigeria desideri drammi che il mondo stabilendo dalla fame nel mondo
Ma dobbiamo chiederci compare
E la critica la crisi che noi facciamo e facciamo giustamente alle soluzioni di tipo reaganiano Dante non solo negli Stati Uniti in Inghilterra parlato il compagno Cossutta altri compagni di queste di questa soluzione di destra e conservatrici
E lo trovo contraddittorio però
Con le critiche che noi facciamo
E le posizione che abbiamo assunto sulla sulla questione dei paesi di socialismo reale perché li trovo contraddittorio
Il perché pone una domanda come è possibile
Che nel momento in cui si manifesta in Europa nei Paesi industrializzati e nel mondo una delle crisi del capitalismo più gravi e più a Conte
Come è possibile
Che la classe operaia
In Germania in Francia in Inghilterra
Nei paesi sviluppare
Non si rifà quei modelli
Anche là dove la disoccupazione dipenda grave dove il problema dalla dall'uscita della fuoruscita dal capitalismo si ripropone nessuno propone
Non ne quei modelli ma un collega mento comunque con voi
Trovo contraddittorio compagni
La critica al documento su questo punto
E il ruolo che si vuole assegnare al nostro partito nell'alternativa
Riflettiamo un momento
Noi abbiamo avuto
Un'alternativa una battaglia di Alternativa con forze conservatrici
L'abbiamo avuto in Francia in Spagna in Grecia in Portogallo
A guidare questa alternativa
Sono i partiti socialisti
Il partito socialista
Partiti sociali sono sono al governo comunque come in Portogallo
Anche laddove ci sono partiti comunisti che hanno un forte radicamento operaio popolare che sono dei partiti
Con cui che dobbiamo guardare con rispetto e attenzione dal partito portoghese al partito greco
Ebbene
Però la leadership e in mano ai socialisti
E perché non è in mano ai comunisti e noi non possiamo non interrogarci su questo
Qui in Italia le cose sono diverse si dice ma avrebbero potuto essere non avrebbero potuto portò potevano essere veramente diverso in Italia
Il Partito socialista non era il partito maggioritario voi e diventare
Lo è diventato in altri Paesi europei
Ebbene
Se noi vogliamo
Nella terra dalla battaglia per l'alternativa democratica
Per l'alternativa alle soluzioni conservatrici
Dare al nostro partito un ruolo
E la sfida che abbiamo lanciato al Partito socialista italiano è Cuesta in definitiva la grande sfida dell'alternativa
Alla conservazione qual è il partito che è in grado di dare risposte credibili e quindi di essere punto essenziale della direzione
Ebbene se noi vogliamo
Fare questa scelta
E quindi non dare a a una forza diversa
Il ruolo che ha avuto appunto in altre parte del dell'Europa la questione non sono scintille di dalla nostra scelta che abbiamo fatto di collocazione internazionale le due cose insieme non si sposa
Ecco perché compagni
Si tratta di scelte politiche di fonto che quelle che abbiamo posto io capisco e abbiamo discusso non si tratta
Di mediazioni no noi dobbiamo tendere all'unità
L'unitario è possibile anche la composizione diverso e questo congresso ne è la prova
Dobbiamo fare uno sforzo unitario
Abbiamo fatto un dibattito franco aperto reale unitaria del partito esce più forte
E questo non c'era vietata non ci deve vietare appunto di rendere chiari i contorni delle scelte che abbiamo fatto che sono scelte per rendere più forte
E più crediti e credibile la battaglia che al centro dalla nostra discussione congressuale la scelta la battaglia per l'alternativa democratica
Compagni
La dei delegati riprende alle ore sedici e trenta precise i compagni della commissione politica sono pregati di trattenersi
Di
Ieri
Il
Ma
Ieri
Lieve
Le
Lo
Paiono il presidente
Dico