Dante e le parole della politica

Buongiorno
Prevenzione
Allora buongiorno a tutti grazie per essere intervenuti
è un anno e più che sabato delle idee avente rotto la sua attività a causa pandemia poi come molti di voi sanno abbiamo iniziato grazie alla collaborazione di alcuni amici Pescara abbiamo siamo partiti con pessimi Cettina della scuola di politica politica Milano Napoli Collina e questa scuola doveva incominciare a settembre del due mila e venti poi siamo stati costretti a rinviarla al settembre due mila e venti però abbiamo pensato come molti di voi sanno e abbiamo fatto alcune manifestazioni via web diciamo con Gianni mesi gennaio febbraio e marzo nella prossima al primo il prossimo sabato
Apra pochi giorni quindi del dell'attività il risultato di questi incontri che abbiamo fatto con la scuola olivina sono stati molto brillanti
Per cui abbiamo pensato di dall'inizio anche un'altra volta al sabato delle idee
E diciamo io volevo ricordare a tutti quanti che siamo collegati oltre che sulla carta formazione anche via YouTube i i io Facebook e inoltre ringrazio molto Cornel radio radicale che collegata indiretta già da molti manifestazioni ci segue e ringrazio molto radio radicale
La scelta di Dante è stata voluta qui da Arturo Del Vecchio a quando accetta in brevi ogni anno Cirini amo per fare il programma dell'anno successivo del sabato Penedès Arturo Del Vecchio propose questa Dante nella ricorrenza dei settecento anni dalla sua morte
Per l'abbiamo accolta con grande piacere con grande interesse e abbiamo poi scelto visto anche in questi rapporti con la politica un aspetto particolare di Dante Dante e la politica
Che a mio avviso sicuramente per me sarà molto istruttiva
Sia per conoscere meglio se passato ma io penso che questo è istruttiva per tutti quanti o per molti soprattutto per poter vedere quello che è il presente in quello che sarà il futuro sulla base di quello che dantesca insegna pro e ancora oggi può continuare a insegnarci
Io naturalmente
Voglio ringraziare molto anche all'Università Statale di Milano Rizzoli editore perché ha aderito volentieri anche diciamo a partecipare anche al sabato delibere
Per me è una cosa è molto importante perché voi sapete che è uno dei miei pallini unica quella rinviati a Trinità diciamo pubblico-privato in quella nord sud
Io penso che noi dobbiamo assolutamente superare queste diatribe
In realtà io sono convinto che molte delle accuse reciproche hanno effettivamente un fondamento
Però secondo me non è rivendicando queste accuse che fin davanti ma nell'interesse del Nord e del Sud si va avanti proprio diciamo facendo così come questi che ne tentiamo di fare i luoghi di discussione di conoscenza soprattutto reciproca quindi di dialogare fra di noi proprio per superare questo impasto io sono sempre convinto e lo dico e lo ripeto ancora oggi
Che il Nord che naturalmente va fortissimo non può crescere ulteriormente ho difficoltà a crescere senza l'aiuto del Sud e che il Sud naturalmente al bisogno del Nord per poter crescere istruzione e quindi spero pedinare un piccolo richiamo tutti insieme un piccolo su contributo perché questo avvenga superato
Io ringrazio ancora tutti quanti voi e do la parola subito Lucio dalle fanno per il canto di lavoro Ursula Benincasa
Allora naturalmente grazie Marco io sono felice naturalmente che riprenda oggi il cammino del salvato delle vite Stato un cammino finora molto importante
Con riferimento alla nostra città al nostro Paese ai sui giovani alla disseminazione diciamo delle buone idee attraverso testimonianze del tutto significative
Marco faceva riferimento alla prossima occasione del sacro delle idee credo che sia quella del quindici maggio che sarà dedicata al sistema delle tecnologie per i beni culturali del con riferimento a questo discorso del sud del nord del Ciad comunque invece del Paese e del suo sviluppo vorrei ricordare quanto questo tema del patrimonio culturale
Sia patrimonio materiale sia patrimonio immateriale sia un tema decisivo
Per quanto riguarda il Paese e gli sforzi che si stanno facendo per cercare di porre al centro anche del discorso dei ricoveri Panda eccetera che stiamo facendo attraverso tutta una serie di contatti diciamo nazionali e internazionali anche a livello europeo per portare a Napoli una grande iniziativa diciamo di livello europeo con riferimento al patrimonio culturale e alle industrie creative che possono fare anche riferimento al patrimonio culturale è un'iniziativa in quindi importante a cui il sabato delle idee darà una mano il prossimo il prossimo quindici maggio
Per quanto riguarda il tema di oggi tu hai ricordato bene che Arturo dedico fu quello che propose l'iniziativa io diciamo sul sul Don dal primo momento oddio diciamo e di un attimo di riflessione perché pensai
Settimo centenario di Dante ci saranno tante iniziative diciamo di natura con convegnistica diciamo naturalmente non dissi niente di questo perché diciamo dalla lezione dei cadaveri ho imparato che bisogna venire dei pregiudizi e verso le idee iattura dico io sempre un pregiudizio positivo quindi naturalmente pensai che dovesse essere cosa buona e giusta
E in effetti tale si è rivelato soprattutto con la porzione che stiamo prendendo siamo venuti facendo rispetto alla politica
Che ha avvicinato questa iniziativa del sabato delle idee alle altre iniziative della Fondazione Salvatore all'iniziativa di Ordine in per capirci
Anche se forse non non era neppure necessario questa torsione perché Dante come sapete a uno unitarietà interno il messaggio di Dante per cui e difficile staccare il Dante politico dal Dante diciamo poeta od al Dante diciamo che ho nuovo o o da Dante del suo tempo eccetera uno che in realtà è un è un'unità da complessa e però diciamo dicevo che avvicina avvicina a questo tema questo tema della vita civile a questo tema della vita civile anche le cose che diceva il professor Salvatore
Nord Sud no politico privato cioè trovar soprattutto nord-sud
Bene
Il centro del discorso di Dante e quello dell'unità
Il messaggio dell'unità è il messaggio del De Monarchia è il messaggio della commedia voi parte diciamo dal padre dall'unità del pater familias Point quella del di Como del villaggio
Dove diciamo il capo villaggio deve essere uno e mantenere L'Unità complessiva questo discorso diventerà diciamo assumerà altri toni drammatici della commedia con Sorbello eccetera ma insomma c'è questo grande messaggio dell'Unità dice Dante o me ne Randy un in sede visto no desolato su quindi questa distinzione questo questo tema della divisione importante con riferimento al nord sud ma l'abbiamo visto anche in altre cose anche il riferimento a quello che è il tema del del copy
E forse qualche riflessione sull'articolo quinto della Costituzione può nascere anche in un in considerazione di questo quindi voglio dire
Dante sette secoli fa ma diciamo lezioni decisioni che che non mancano di riguardarci Dante Dante che si occupa anche della libertà un tema diciamo che ci sembra lontano dalla logica medievale ma Dante dice libertate ex maxi Gordon uno umane nature ateo con lato uno
Quindi pone tutta la politica la politica certo del Medioevo con quella sua circolarità di questo mondo chiuso ma nel segno della libertà dell'uomo che considerato un dono divino
Quindi il tema della libertà e un altro dei temi che naturalmente non può riguardo non riguardare la nostra contemporaneità così ricca di stati di eccezione che tante volte minacciano il concetto di libertà
C'è un altro aspetto che sembrerebbe quasi quasi diciamo così essere stato letto almeno per quello che si spera accada da anche dal nostro presidente del Consiglio il quale dice di voler parlare attraverso i fatti e anche la lezione diciamo un po'che veniva
Gliela tante cose cioè pensiero reazione parlottare attraverso i parte Luís chi lamenta dei politici
I quali vanno Bona Loquendo ed mala operando molte parole troppe parole da parte da parte dei politici
E diciamo come dire
Infine c'è un'ultima considerazione l'importanza mi pare che proprio nel nelle note di accompagnamento del nostro programma
La civiltà che consenta civiltà per Dante Dante credo che usi mi potrebbe correggere la parola polizia con riferimento alla civiltà e dice che le leggi devono essere per la civiltà non la civiltà al servizio delle leggi quindi c'è un sistema libertà unità civiltà c'è un sistema valoriale che anche il sistema valoriale che noi non possiamo non tenere presenti
Da ultimo vorrei ricordare la distinzione che Dante fa tra iudicium
E giustizia
Giudice un e il pensiero alto quello che fa le leggi
La giustizia e
La quotidianità in cui si esercitano le virtù della vita civile ma il giudice uno deve governare rispetto a tutto il resto
Vedo che il professor Salvatore impugnato il microfono significa che il tempo a mia disposizione è stato ampiamente consumato quindi diciamo vi viene ringrazio tutti saluto tutte saluto e colleghe
Buon lavoro
Grazie Luciano non era per farti interrompere tutt'altro
Ma io molto piacere a dare la parola al prezzo e Lelio Martini rettore magnifico della Statale di Milano da in graziato però voglio ancora ringraziarlo se mi consente perché veramente l'apporto che la statale lui e la Statale di Milano
Potranno dare armi ai nostri incontri a mio avviso è veramente fondamentale grazie prezzo
Grazie professor Salvatore di far mi fa piacere essere qui e qui oggi anche se non è un incontro della nostra olivina
Mi fa piacere in primo luogo perché ci sono molti molti amici il professor De vivo ma vedo anche il professor Paolo Chiesa come noto Università di Milano anche bisognoso come meglio parrocchie il professor tal Varroni
Che fu mio compagno Udine quando quando ero a quando ero in quella universitaria in quel meraviglioso luogo a persino più a nord di di Milano
Io non voglio rubare tempo ai numerosi numerosi relatori semplicemente mi è capitato qualche giorno fa di di leggere quasi per caso
Una magnifico libretto Imam destando grande poeta russo domande Stam su su Dante
E né dove ma anche Stam scriveva che seguito mandassero che cos'è la metafora dantesca
Di rispondere che non lo so
Perché è scientificamente provato che si può definire una metafora soltanto metaforicamente
Ecco allora mi mi sembra che se vogliamo
Leggere leggere Dante leggere Dante oggi applicandolo anche come è stato appena detto alla situazione politica perché i classici sono tali perché continuano a dare insegnamenti nella storica anche quando mutano le situazioni storiche
E forse proprio saper leggere le metafore di Dante le metafore politiche di tante metafore peraltro di cui come è già stato detto e densa e densa la sua opera cioè tante ci impone delle domande
A cui probabilmente anche oggi dobbiamo dare delle risposte eccelle pone con quella sua assoluta capacità di ai geometri card di costruire in modo simmetrico le varie parti della sua opera impenetrabili osi dissesti canti Inferno Purgatorio Paradiso in cui naturalmente pone i grandi i grandi problemi della politica e i problemi della politica che forse anche oggi dobbiamo dobbiamo affrontare per risolvere e lo fa direi quasi in una progressione in una progressione che lascia apre molte domande forse non non risponde non non risposte
Ecco se seria acciacco pone delle domande che forse ancora oggi dobbiamo porci cioè fino a quando dovremo sopportare le discordie esistono cittadini non colpevoli delle discordie e e quali sono le ragioni dello intestine
Credo che invece nel nel Purgatorio l'abbraccio di Sorbello e Virgilio era no identità contro contro l'Italia ci ponga fosse un problema sempre più attuale cioè se è ancora possibile oggi nella politica nella relazione con la politica oggi come al tempo di Dante una moralità civile un senso delle cose e anche una capacità di di essere solidali nella nella vita nella vita civile l'un con l'altro
Non so poi ce lo diranno i nostri relatori se esiste davvero
Nel linguaggio nel linguaggio di di Dante quella filologia storica quell'aspetto provvidenziale che nel sesto canto del paradiso sembra incarnare il personaggio di consegna so però e lo dice il grande grande filosofo del contemporaneo Lupi di Lichtenstein che neri giochi linguistici le forme linguistiche le metafore stesse
E hanno un senso se lei applichiamo alla forma di vita cioè se l'applichiamo ad una dimensione che non è astratta ma ad una dimensione che si radica nella con testo
Della dimensione che attuale della dimensione in cui in cui viviamo ecco Dante a questa grandezza a questa a questa duplicità c'è questa capacità di dire il suo tempo ma di parlare
Ma quasi entrando nell'animo a del nostro Paese di parlare anche in modo fase storico attraversando la storia cioè a una dimensione sia sincronica sia di erroneità di grande di grande rilevanza
Un filosofo che amava molto chiamava molto Napoli che Lucio D'Alessandro ha già già citato cioè Hans Georg Gadamer tanti anni fa mi disse non so se era vero ma gli piaceva senz'altro dirlo mi disse proprio a Napoli peraltro che aveva imparato l'italiano a settant'anni per poter leggere tante ecco credo che Dante sia una pensatore oltre che un grande poeta
Proprio perché sa essere non soltanto un grande poeta un grande pensatore italiano ma un grande poeta un grande pensatore europeo cioè le domande che Dante pone all'Italia sono le domande che pone all'Europa
Giocando appunto con la dimensione linguistica
Allora io ho soltanto da imparare per cui mi mi taccio e ringrazio ancora una volta per quest'invito e per la collaborazione che possiamo instaurare con la Fondazione Salvatore e due eclatanti università raccolta quindi grazie davvero a tutti e buon lavoro
E molto preferiamo Mancini una parola Matteo Lorito medici con i tre della Federico secondo prego Matteo
Bene grazie buongiorno a tutti grazie ancora Marco per questa questo bellissimo appuntamento di sabato mio credo che ma oggi noi no avremo molto da imparare perché insomma parlare di Dante o come trovare un unità anche spirituale tra noi italiani insomma che non è una cosa molto comune in questo momento
Intanto io vorrei ricordare due iniziative che abbiamo fatto la nostra diversità tra le tante naturalmente anche per dare il giusto credito
Fare i nostri dantista in particolare mi riferisco Andrea Marzucchi e Arturo De Vito sommaria non è un dantista ma diciamo lo è quasi provviste di default praticamente perché viene consultato anche dal rettore in carica tutte le questioni
Anche un po'più complessa perché Dante anche un maestro della complessità l'abbiamo fatto un'iniziativa molto importante cinque abbiamo collegato Dante con la selva dei nuovi media leggo letteralmente che si chiama Ridanna Dante dove abbiamo collegato appunto la la la diciamo la la cultura dantesca con la musica smetto il videogioco l'illustrazione di illustrazione ambientale e così via
E poi una seconda iniziativa che il racconto del viaggio ultraterreno in sette giorni
Abbiamo queste narrazioni collegate praticamente a un quello che si chiama lui Guido milite dei Dante roccette alcuni inquilini istriano diciamo che le immagini dei più due più famosi codici Miniati appunto dalla commedia che è un modo per collegare Dante diciamo al presente un modo per collegare Dante ai giovani
E e che secondo un solo facendo una riflessione insomma ci fa anche pensare a quanto interessante potrebbe essere il pensiero di Dante oggi ciò non piccolo
Una piccola diciamogli che peccato d'immaginazione oggi abbiamo sistemi di intelligenza artificiale straordinari
Praticamente possiamo costruire algoritmi nel quale inserire tutta una serie di dati relativi Maggia pensieri unico algoritmo tutto quello che Dante ha scritto tutto quello che Dante ha lasciato tutto con lo stato scritto su Dante non teoricamente domani potremmo ricostruire una un pensiero dantesco interrogare questo nuovo Dante ma cosa ne pensi della politica di oggi
Cosa direbbe Sorbello oggi
Cosa direbbe ossia diressi del primo dei dei sei dei sei canti per arrivare poi all'ultimo è vero insomma io ricordo la mia personale esperienza mi piace portarlo quando vengo qui
Erano diciamo era diciassettenne diciottenne reperivo fine anni settanta in cui le vicende c'erano i guelfi e ghibellini diciamo per non dire io i partiti politici
E insomma io puntualmente andava in qualche modo in contrasto col mio professore italiano perché insomma lui era diciamo conservatore rispetto a quella che è la mia idea originaria
Per cui diciamo arrivo all'esame di Stato minore membro interno Marelli affianco al torrente dice adesso Barbara affrontiamo Dante poscia che Costantino
E qui parte il dieci diciamo il ragionamento su la figura chiaramente di Giustiniano che doveva essere il salvatore della patria diciamo illuminato il grande diciamo imperatore illuminato in grado di risolvere diciamo le le le piccolezze le difficoltà diciamo della del del dell'animo umano che sembra leggendo Dante almeno che quella era sulla mia impressione incapace di affrontare il percorso politico
Senza diciamo così decadere nella nella diciamo del personalismo né la cupidigia eccetera duramente ne venne fuori anche un piccolo diverbio poi interrotto da Fabrizio vedermi Esame di Stato ed era meglio stare tranquillo
Per arrivare a conclusione del percorso diciamo perso bar il sesto canto vi è rimasto mi è rimasto impresso naturalmente ma questo per dire insomma che e poi se vogliamo è forse qualcosa è stato di dopo se pensiamo a questi Grandi Salvatori che arrivano in qualche modo a risolvere il problema della della Firenze dei tempi danteschi sono spot tremo anche trasporre oggi insomma anche i ma tutto sommato abbastanza attuale dire insomma quindi in ogni caso io vi ringrazio diciamo sarà sicuramente una giornata molto bella molto interessante naturalmente sta a noi
Delle grandi dive delle università grandi e piccole tutte essere capaci in questo in questo momento di celebrazione
Di riflettere su Dante ma anche di trasporre sui nostri giovani queste riflessioni per sono riflessioni importanti che posso lasciare anche un segno formazione grazie
Grazie Matteo e ora frequenza tirrenico di moderare questo incontro voglio ringraziare molto denso di Nicola
Enzo d'Errico accettate il direttore del Corriere del Mezzogiorno grazie chiamiamola Grass
Sì grazie voi due proprio parole di introduzione in primo luogo è bello rivedersi dal vivo dopo tanto tempo siamo un po'ivi stanziati però credo che sia di buon auspicio anche essere in pochi ma in un'occasione così importante del bello che riprenda di sabato delle idee
Io spero che possa riprendere a Brera e anche l'iniziativa gemella qual è casa Corriere che che anche noi portiamo avanti da qualche tempo
Io sono qui ovviamente comminano in mezzo ai giganti insomma faccio una professione che e infernale
Credo che forse saremmo aiuti mia nell'ultimo girone insomma ci occupiamo di poca materia divina e di tantissima commedia soprattutto negli ultimi negli ultimi tempi per ciò che riguarda la politica quello che posso dire che sicuramente l'attualità di Dante non sono la sua immensa Buy sia ma anche in due concetti che sono al centro anche del dibattito politico di oggi
Il linguaggio e l'identità nazionale il linguaggio del non c'è bisogno credo di spendere molte parole perché un linguaggio che ha devastato un discorso pubblico e ha reso spesso dire arduo per usarne femminismo il confronto delle idee
E poi l'identità e quella che richiamava anche Lucio D'Alessandro prima un'identità nazionale cui alcune riforme scellerate costituzionale appunto il titolo quinto a credo portato una frattura nel Paese che sarà un po'difficile forse di comporre sul linguaggio invece mi fermerei sull'atto su una parola che richiamata anche nel piccolo report che c'è nella nel comunicato d'apertura
La parola al popolo pensate quanto sia ambigua oggi questa per ora è una parola che ha attraversato tutte le ideologie ma conservato un carattere di ambiguità di
Controverso che ancora oggi fatichiamo di indagare
Ma detto questo vorrei
Fare intervenire subito relatori che saranno decisamente più interessanti di quello che ho appena detto io e quindi dare la parola la parola Francesco Bruni professore all'Accademia Nazionale dei Lincei
Mi hanno non sarebbero Miniati domani no
Non c'è
Il Real Dio forse ha respinto al microfono professor Bruno
E ancora spento mi sembra perlomeno vedendo nell'acqua
Vede aprirlo nel potere collega
Ecco va bene mi sentite va bene va benissimo grazie allora scusatemi non voterete il mio viso ma come dicevo Cheever nel tempo
E non so quanto tempo sia previsto per queste
Quanto quanto tempo abbiamo ho a disposizione se nella riserva
Se nella giornata dialogica oppure per singole relazioni scusatemi insomma arriva un complice un po'complicato arrivò all'ultimo minuto singole relazioni e dieci dodici minuti massimo truffe intervenissimo va bene allora
Nel in un editoriale
Sul Corriere della Sera di di rilievi
In un noto editorialista Galli della Loggia
Di quello che è sotto i nostri occhi
Nel disordine internazionali del mondiale del fine di un'era che si era aperta con la caduta del muro di Berlino
Con la messa in crisi di quello che fino poco fa sembrava un fatto sicuro il libero commercio che la Gran Bretagna e altri Paesi adesso
Stanno abbandonando i nuovi contenuti
E quindi tutti argomenti cioè evidentemente avrebbero bisogno di un discorso politico che latitante
Perché non li nella nostra Unione Europea
Ricca
Di positività ed i limiti come discorso Pomigliano
Nel Mar Rosso l'Unione europea abbiamo abbandonato l'aveva discussione riflessione critica
Aggiunge
Vi provvedimenti di natura tecnica che sono utili e necessari ma come risulta chiaro dalla pandemia che ha solo a unito centoquattro una situazione peggiora presi
Questi provvedimenti puramente tecnici che agnostici
So
Assolutamente insufficienti ininfluente situazioni molto rovinati non solo il bonifico che abbiamo di fronte
L'idea dantesca della politica è un'idea molto articolata che cercherò di sintetizzare almeno per alcuni punti
Fondamentali
Dante
Dante
Vede il bene della società civile legge civile parola già romana generale attiva ben nota al Dante civile comporta tra l'altro
Il diritto la legge
Le regole virtuose del comportamento individuale e collettivo non quindici erogante
A un'idea di una monarchia universale
Cosa che risulta dall'opera monarchia
E poi dalla Divina Commedia che non è di tutto come dire
Che modifica alcuni aspetti della monarchia
Opera che Dante ha scritto in vista del nella discesa in Italia di Enrico settimo piano ben potuto come lui sperava
Realizzare ovvero universale attenzione intere universale significa di fatto significa di fatto un intero europeo occidentale per la buona ragione
Che nell'Europa orientale il la lingua greca e la religione separata dal vescovo di Roma
è fuori dell'orizzonte dantesco
Che cos'è questo invero l'intero serve ad affermare il regno della giustizia
Viene che non riesce ad affermarsi Praxis sia
Nelle realtà sub imperiali che ripartono dall'individuo
Arrivano alla città
Culminano nei regni nazionali
E qui con la parola regnum regno Dante intende sia il regno nazionale per esempio della monarchia francese
Sia il rinvio cloni nazionale e mondiale nel senso Euro occidentale che l'orizzonte dantesco
Dell'imperatore
L'inverno assenso se si legge dicevo sulla giustizia
E impero veniva più positivo quello che durante auspico
E questo in fondo non è parchi con cento saranno ma è molto interessante o mentalmente argomenta questo a Apologia dell'intero
Incorre nel secondo libro della minaccia aliena sono utili i libri di testo verrà
Dante dice ma l'intero è stato già realizzato in passato ed era l'impero romano
Questa è una posizione l'impero romano realizzo il dominio universale attraverso il diritto garantisce la giustizia
Ora questo porta neanche lontano dalla posizione di Sant'Agostino
Che aveva definito i romani il droni del mondo nel De Civitate invece
Ed anche confessa Gioia
Iniziano ad una conclusione il il
Aveva aderito
Un tempo a questa idea negativa violenta sanguinaria
Devi Roma
Toni ha cambiato idea
E nel secondo libro dicevo dalla monarchia
Dateci una conta
La Camera delle nazioni
Per conquistare l'intero culminata nella vittoria dell'impero romano
Sono gli altri indenni che che non mancavano diciamo mille anni secoli prima e dopo Cristo
E quale il punto a favore qui Dante fa una cosa geniale come sempre lunghi
Vale a dire imposta il problema in termini olimpici intero in gara in termini di chi raggiunge prima lo della nella
E dice ma l'impero romano era fondato sì affatto tanti morti
Cosa nulla trascurabile ma ha realizzato all'interno della giustizia Elena preparato
Il mondo alla nascita della crisi
Perché appunto Criscito nasce sotto erano
Questo e molto audaci questa congiunzione questa non confusione una convergenza collaborazione provvidenziale
Tra un piano divino
E l'agire umano che meritava di essere premiato è non posso soffermarmi unica nel bando ora concludere
Non posso soffermarmi sulle premesse che riguarda che sul brillante come suo vice questo ragionamento che originale ma si fonda sui conducenti romani ciceroniana
Della città
Vedo una piccola patria Cicerone era nato ad Arpino e una villa fedeltà
Ha una piccola batteria rapinate e insieme era Civis Romanus teneva insieme ciò che oggi come è stato già osserva pubblico che è sotto gli occhi di tutti ovviamente proprio oggi non riusciamo più a fare non riusciamo più ad argomentare
Non riusciamo più a dimostrare nelle sue Varese pratiche e sociali teoriche positiva
E questa è la sfida che asceta
Britannia
Che
Pessime acque insieme con buona parte del resto del mondo
E che invece per i romani e per Dante era possibile realizzare nel regno della giustizia e su questo noi in questa gara concludo non continua
Su undici mila euro su un'idea Decillis ciceroniano
E sobria Digilio ricordo solo concludo si potrebbero aver a lungo ma è una minaccia col mondo seguito giustamente vogliono essere la parola
Dicevo concludo dicendo che anche basta che Virgilio Gianni
Io scrissi Musso giustissimo il Troiano Grifeo
Che un un guerriero che cade nella notte di Troia
Combattendo contro i greci
E che è nominato è un puro nome
Ma se il Virgilio dice che rilevo era ius Tissi Musso
Questo è sufficiente a Dante permettono minacciano la giustizia
E concludo concludo davvero dicendo che Virgilio dice io sì sì no su uno solo
E aggiunge bis all'interno il Sum agli lei sembrò diversamente e richiederei non salvavano
Misero quindi questa garanzia che italiani non avevano valutato giustamente
Il valore di video e che invece il cristianesimo grazie a Virgilio che precursore in qualche luogo di cristianesimo su questo si sa cibo parlare e dicevo è sufficiente questo spunto questo ignoto che non fu prove rimane quindi protetto da Diocleziano
Per metterlo in Paradiso vi ringrazio ascoltano volentieri naturalmente immesso dei discorsi
Grazie professor Bruni e cedo la parola al professor Paolo Chiesa ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica e la Statale di Milano grazie
Grazie grazie dell'invito mi sentite chiedo conferma chiese poca benissimo perfetto allora io il mio intervento riguarderà anche questo la monarchia mi è un po'preceduto Francesco Bruni che saluto questa introduzione ma tratterà un aspetto un po'diverso cioè cercano di coniugare le quelle che mi sembrano le due istanza che stanno alla base di questa giornata
Cioè da un lato quella di che cosa effettivamente ha detto Dante senza tradire il suo pensiero le sue intenzioni
E poi però anche quell'aspetto un po'storico ermeneutico di come il pensiero di Dante è stato interpretato il può essere interpretato c'è quindi questo è un po'il il tema di cui voglio parlare spero di non tradire troppo le aspettative di chi mi ha invitato se dovessi dare un titolo direi che parlerò della attualità e inattualità del pensiero politico dantesco
In sostanza quello che ha scritto Dante sulla politica può dare delle suggestioni anche a noi oggi
Oppure è inevitabilmente superato cioè un importante resto archeologico
Da conoscere e studiare come coscienza del passato ma non più utilizzabile come strumento del mondo presente
Allora al centro ho detto ci sarà ancora la monarchia perché alla monarchia perché questo è il trattato che Dante esplicitamente dedicato alla politica ponendo si fin dall'inizio come un maestro è un'autorità s'in questo trattato Dante si propone di esporre la vera Itas sulla monarchia universale una parola usata da lui
Attraverso una dimostrazione scientifica per questo parlo di maestro di autorità cioè di proporsi come o no
è un trattato difficile la monarchia sia per il linguaggio che è un latino piuttosto tecnico sia per l'articolazione del ragionamento
Pochi anche fra i cultori di Dante l'avranno letto o lavorano letto tutto talvolta io penso che sia stato poco letto anche dai garantisti professionisti almeno nella sua veste davanti
Riassumo in breve di che cosa parla il trattato con le parole stesse di Dante
Tra virgolette cito sulla monarchia universale si pongono principalmente tre questioni che sono oggetto di discussione
La prima questione
La monarchia universale è necessaria per la migliore condizione del mondo
A questa domanda la risposta di Dante essi la monarchia necessario ed è necessaria per la migliore condizione del mondo
Per avere un'idea dei degli argomenti che Dante porta ne porta una decina a questo proposito bene cito uno soltanto proprio per fare un'idea di come la la l'argomentazione di che cosa parla il trattato
Dante dice che il monarca universale non annulla che limiti il suo potere
Quindi non avrà ambizioni o desideri perché tutti ambizioni desideri li può realizzare e quindi governerà impone da avvilita occupi dice
La seconda questione quale monarchia ha diritto ad essere riconosciuta universale e a governare il mondo
La risposta di Dante l'impero romano e l'impero che è stato scelto da Dio per governare il motto
Anche in questo caso una esempio di argomentazione Dio ha scelto di subire la morte sotto un imperatore romano cioè Tiberio
Poiché con la sua morte redento il mondo intero questa è la prova che l'imperatore romano governa il mondo intero
La terza questione l'autorità del monarca universale deriva direttamente da Dio o immediata da qualche ministro o vicario di Dio
La risposta di Dante deriva direttamente da Dio
E pertanto la pretesa alla Chiesa di essere intermediaria fra Dio e il monarca universale non ha fondamento ed è illegittimo
Ecco dopo questa breve sintesi possiamo dire riassumendo che la monarchia universale come descritta da Dante è inutile ineluttabile perché è voluta da Dio
Risponde a un piano razionale che il piano divino
Assicura al massimo grado la pace la libertà la giustezza la concorda
La monarchia universale quindi è tutto questo e fa tutto qua
Allora a sentire queste proposizioni il pensiero di politico di Dante pare oggi del tutto inattuale
Un mondo governato da un unico monarca da identificarsi col nientemeno che con l'imperatore romano nientemeno
Che riceve il potere direttamente dal G no
Cioè questo è un linguaggio questo è uno scenario che oggi attribuiremo alla fantascienza distopica più che a Napoli
Guerre stellari
Fin qui l'inattualità
E ora l'attualità
Nell'ultimo il più famoso capitolo della monarchia
Quello che conti conclude la dimostrazione dell'indipendenza del monarca universale della Chiesa
Dante presenta un pensiero che invece fortemente l'attuale Dante qui deve dimostrare un'indipendenza e lo fa configurando una divisione di campi è una rappresentazione parallela e speculare leggerò il brano italiano e un po'addomesticato vi prego però di osservare soprattutto la il parallelismo che si trova tra le attribuzioni all'impegno l'attribuzione alla Chiesa
L'ineffabile provvidenza storicità
A posto davanti all'uomo due fini da perseguire
La felicità di questa vita che consiste nel realizzare la capacità della natura umana
Il verde la beatitudine della vita eterna che consiste nel godere la vista di di a queste due forme di felicità come a due diverse conclusioni si deve arrivare attraverso strade diverse
La felicità di questa vita la raggiungiamo attraverso gli insegnamenti dei filosofi agendo secondo le virtù morali e intellettuali
La beatitudine della vita eterna attraverso gli insegnamenti spirituali che trascendono la ragione umana
Agendo secondo le virtù teologali la se la speranza e la carità
Questi due Fini e questi due percorsi ci sono mostrati i primi dalla ragione umana che tutto è stata chiarita per bocca dei filosofi i secondi dallo Spirito Santo
Che ha parlato per bocca dei profeti e poi per bocca di Cristo che gli opposti
Per raggiungere questa duplice aumenta l'uomo ha ricevuto una duplice guida il Sommo Pontefice che guidasse il genere umano la beatitudine celeste per la via indicata dalla rivelazione
E l'imperatore che guidasse il genere umano alla felicità terrena per la DIA indicato dagli insegnamenti deciso
Raggiungere la felicità e dunque lo scopo l'aspirazione dell'uomo
E già questo molto moderno da politica deve consentire all'uomo di raggiungere la felicità
Ma questa felicità edotti una di questa vita che alla portata di tutti gli uomini per il solo fatto che sono esseri umani qualunque Paese condizione religione appartengano
Gli strumenti per raggiungere la sono comprensibili a tutti gli uomini e praticabili da tutti gli uomini
Il cristiano pone un privilegio in più quello di poter mirare alla beatitudine celeste che solo lui può raggiungere in virtù della fede
Un privilegio eterno e quindi incommensurabile ma un privilegio aggiuntivo quanto la felicità umana il cristiano è uguale a qualsiasi altro uomo
Ecco vista in questo modo l'imperatore garante guida della beatitudine terrena questo imperatore un po'distopico e assolutista passa in secondo piano
E resta invece il messaggio della comune condizione e dignità di tutti gli uomini
Un messaggio che forse non è egualitario perché io farei un po'fatica a definire Dante egualitario ci sta ma che potremmo oggi forse chiamare solidale
Ecco concluderò visto che ho parlato dell'ultimo capitolo della monarchia concluderò parlando del primo invece perché è qui che ritroviamo l'altro punto di attualità che mi sembra di attualità del pensiero politico Dida ed è quello dell'impegno
Cito sono le primissime parole dell'otterrà
Tutti gli uomini che la natura dall'alto anch'pronta atto all'amore per la verità hanno più di ogni altro questo dove preoccuparsi che i posteri ricevano da loro di che arricchirsi
Così come loro sono stati resi ricchi dall'impegno dei predecessori
E subito dopo Dante cita la parabola dei talenti che vanno fatto fruttare e si capisce che è lui che certo aveva di sé grande considerazione pensa di averne molti di talenti di poterli fare fruttare morto
Per dirla con un'altra citazione Celebre lasciare il mondo un po'migliore di come lo si è trovato anche questa è una visione solidale di tutta l'umanità in cammino ma questa volta in un percorso attraverso il tempo
Dove le differenze religiose vengono meno davanti allo sforzo di costruzione comune
La fede non scompare ma è la dote del cristiano
Per il resto il contributo viene da tutti Dante inserisce essa stessa in questa umanità in cammino e sia con a chi l'ha preceduto in questo corale progresso
Se continuate a leggere dopo la parabola dei talenti troverete citate Aristotele Cicerone ed è clinica cioè tra Pagani grazie
Grazie a lei professore
E adesso do la parola al professor Andreatta Borroni ordinario di Storia della filosofia medievale dell'Università di Udine grazie
Lazio forse adesso mi sentite il si non sentiamo conferma anch'io ringrazio gli organizzatori gli amici per l'invito saluto cordialmente tutti gli amici e colleghi
E avverto che leggerò tagli i miei appunti per mantenermi nei tempi nei tempi previsti
Vorrei prendere le mosse del due citazioni una entrata David attiva Diana rendersi crescita così
La più grande la pluralità è il presupposto dell'azione umana perché noi siamo tutti uguali cioè umani ma in modo tale che nessuno è mai vendicò avrà un altro che visse vive un Rivera
La seconda citazione tratta da Claude lenzuola
Un uomo politico francese che nelle prime pagine della sua introduzione alla traduzione francese del trattato Dantes con scrive così
Enrico settimo è un prestanome
Il vero nome dell'imperatore è il nome di uno
Le parole dantesche della politica di cui intendo trattare seppure troppo brevemente in questo contributo minimo formano dunque una coppia oppositiva c'erano sono specifiche della politica
Ma ne costituiscono per così dire un fondamento concettuale immerso dialettico
Coppia formata da unità e pluralità
Nel suo trattato politico Dante che non ammette la possibilità di una conoscenza completa ridire su questa terra
Risolve il nesso dialettico a proposito del fine della politica da un punto di vista visto tecnico attraverso un gesto teorico di grande originalità e rilevanza come abbiamo già sentito
Ponendo infatti la monarchia universale come la fonte il principio dei corretti regimi politici
è una citazione Dante intende proporre un ordine mondiale in cui l'intera specie umana sia considerata come un unico corpo politico
La cui va attribuito un fine proprio ed esclusivo che riassunto imperfezione dei fini parziali delle comunità politiche particolari
Per questo fine
Ne nelle parole di Dante di giungere alla perfetta attuazione dell'intelletto potenziale di giungere cioè al pieno e simultaneo possesso della totalità delle conoscenze accessibile all'uomo
E per conseguenza dice Dante anche delle applicazioni pratiche di queste conoscenze nella società nelle arti e nell'industria quindi in poche parole infine dell'umanità intesa come corpo politico è quella di rendere il mondo migliore possibile
Attraverso la scienza
E anche attraverso la tecnica diremmo la connessione tra la pluralità
E e e e
Degli individui umanità
Della politica no scusate ho soltanto in qualche riga ritorno spero all'antico più indietro in questo modo la felicità politica ultima diviene un compito collettivo e storico non più da affidare all'atto di un singolo uomo principio filosofo
Non contento con cui tutti concordi tutti comporre non precisamente nelle condizioni rese possibili dal corretto funzionamento dei diversi regimi politici
Che sono giustificati e fondati secondo Dante proprio dalla subordinazione
Al giudizio direttivo del monarca mondi universale
La connessione quindi tra pluralità degli individui umani e la sfera della politica alla base anche della specificità del linguaggio umano
Strumento fondamentale di quella comunica Cino che è la politica
Infatti al di sopra degli altri animali e al di sotto degli altri esseri intelligenti per Dante sono gli angeli l'uomo come si afferma nel De vulgari eloquentia
L'unico essere in cui infine dell'individuo non coincide con il fine della specie
E per questo proprio per questo è dotato di linguaggio e di vita politica
L'uomo vive sempre sono parole di Dante sul sull'orizzonte dell'eternità
è un essere materiale sottoposto alla temporaneità ma la sua intelligenza seppure anche sta materiale quindi sottoposto al tempo
Lo rende attento all'eternità proprio attraverso e grazie alla dimensione comunicativa e politica il fine della specie quindi per Dante non è semplicemente già dato con la stessa esistenza doveva pluralità come accade per gli altri animali
Ma deve ulteriormente ente essere raggiunto con L'Unità politica
Blair frasi che Dante riserva questo tema dell'unità politica del mondo si rileva ad esempio anche nel nono capitolo del primo libro della monarchia il capitolo più breve di tutto il trattato
In cui la monarchia universale viene proposta come i compimento della perfetta imitazione dell'organizzazione del cielo da parte del governo degli uomini
Il cielo qui dobbiamo pensare al mondo visto secondo gli occhi del sistema aristotelico con le ma tolemaico cioè il Cosimo composto dalla struttura gerarchica dei cieli
Il richiamo in questo capitolo e ad Averroè che nel grande commento al dodicesimo libro della Metafisica di Aristotele spiega contro la vicenda
In che modo tutta l'organizzazione dei cieli dipenda soltanto dall'azione del primo motore che causa il movimento di turno e di guizzi il movimento di tutti i corpi celesti di tutto ciò che si muove nell'universo
Va però è utilizzavano regia in direzione opposta quella di Dante
L'organizzazione politico umana gli serve per spiegare l'ordine Celeste date invece ne trae che l'azione nobilissima del principe cioè la legge
Come l'azione del primo motore che governa tutti i movimenti celesti e dunque l'unità politica perfetta e quella che si raggiunge quando tutta intera domani tassi dispone secondo il modello del Celio
Si può trovare una conferma della peculiarità di questa impostazione Dante Pescante
Questa impostazione pile quasi cosmologica
Si può trovare ma confermare in questa peculiarità nell'opera altrettanto famosa di un pensatore simili che condivide con Dante il medesimo approccio aristotelico la costruzione di una scienza politica
Nel diciassettesimo capitolo della prima di di azione del Defensor pacis terminato di scrivere nel mille trecentoventiquattro
Marsilio da Padova incidentalmente propone un dubbio sull'utilità di un unico Principato mondiale
Sarebbe utile un unico governo unico Principato di tutto il mondo
Per questi no ma interessante egli risponde mai da lasciare a un'altra trattazione tuttavia si potrebbe ritenere di no che non sarebbe utile perché forse la natura
Sempre Marsilio questo esponendo perché forse la natura attraverso l'azione dei corpi celesti che hanno determinato la dispersione geografica etnica e linguistica della specie umana sua pluralità
Ha voluto proprio impedire il formarsi di un'unica comunità politica mondiale
Per scongiurare il rischio di un'eccessiva propagazione dell'umanità cui le risorse naturali potrebbero non essere più sufficienti
O almeno questo potrebbero affermare conclude Marsilio soprattutto coloro che sostengono la generazione eterna
Per i quali le guerre e le epidemie possono valere come lo strumento cui la natura ricorre per controllare limitato proliferazione degli esseri viventi
Il rinvio di Marsilio qui è di nuovo ad Averroè ma ad un'altra opera cioè alla conclusione del commento medio degenerazione corruzione nel ristorante in cui si propone la visione del mondo col file che realizza la permanenza delle specie con il ciclo interno delle generazioni ad imitazione ancora una volta Della perfette eternità del movimento circolare dei corpi celesti
Ecco allora il medesimo ricorso all'ordine celeste come modello da imitare per Dante e come causa globale della situazione terrestre invece secondo Marsilio
Mentre rilievo una concessione profondamente diverso nei due autori proprio dell'unità politica
Per Dante solo attraverso il coordinamento del governo unico la specie umana può raggiungere il compimento della sua operazione specifica e ricordo
Pure così la pluralità all'unità
Mentre per Marsilio l'unicità del governo funzionale alla sopravvivenza e allo sviluppo della pluralità intraspecifica
Che come tale si deve mantenere nell'ambito dei suoi limiti naturali che sono anche i limiti quantitativi
Ma non si può fare a meno di cogliere un triste richiamo all'attualità nell'accenno quasi Malthus e hanno di Marsilio alla folla alla funzione regolatrice di guerre ed epidemie
E allora infrangendo per una volta l'etichetta dello storicismo
Come non pensare che l'appello del tedesco all'unità biologica e culturale cioè politica del genere umano ci viene oggi continuamente riproposto con un compito ineludibile di fronte alla minaccia globale specifica posta dal virus
Ma di fronte ai fallimenti delle campagne nazionali e transnazionali di vaccinazione
Di fronte agli effetti che si deve garantire gli interessi del mercato della competizione internazionale sull'azione dell'immunità di gregge che dovremmo forse più correttamente chiamare l'immunità di specie
Non possiamo più condividere forse fondamenti anzi senz'altro non possiamo più condividere fondamenti e gli scopi metafisici della monarchia universale teorizzata da Dante
Ma forse oggi siamo drammaticamente Peppe amanti a condividerne l'obiettivo cioè di conseguire l'unità politica della specie preservando la pluralità delle differenze entra specifiche
Grazie
Per loro il professor Arturo individuo merito di letteratura latina presso l'Università Federico secondo di una grazie
Allora grazie per questo invito innanzitutto
Il tema di questa breve l'azione e il trattato sulla Monarchia di Dante il monarchia
E
I relatori che mi hanno preceduto hanno già ampiamente illustrato
Il valore di questo trattato in cui di fatto Dante esprime le sue opinioni sulle relazioni tra la giurisdizione secolare la giurisdizione ecclesiastica
Io mi vorrei soffermare particolare
Sulla scelta lui si di questo di questo trattato lo scrive appunto in un in lingua latina e Dante e consapevole di inserirsi in una tradizione e a la DC band
Notte e e soprattutto è consapevole del Codice retorico linguistico nel quale era ad inserirsi
Discutere di questo repertorio alcuni Dante attinge
Parto innanzitutto da un luogo privilegiato quale però Ennio del del primo libero
Un però Ennio che ha valori di introduzione all'intero trattato e che contiene poi una proposizionale presentazione di Tiny del primo Vibrio hostess
Questo è proprio dei trattati ti do Soffici politici morali scientifici
Laddove le strutture premiali su uno ripetute all'inizio di ogni libero
Il primo libro ha un incipit un incipit de e stato già ricordato
Hong Myung Bo Obinu imbocco
Abbiamo vennero invitati
Tutti gli uomini che dalla natura superiore sono tracce all'amore della della verità mi sembra che
Bene le parole incipit arie di un'opera letteraria latina
In fondo ai fini della memoria e della citazione dell'opera spesso sono usate in sostituzione del titolo armadi dunque e l'Eneide
Queste parole incipit arie in fondo richiamano immediatamente l'inizio di un'opera importante che la congiura di Catilina di Sallustio
Sallustio appunto scrive
Ho una missione omino Hess cui Hong Myung Bo pompelmo cross
Econdo Giorgio Brugnoli che ha curato la voce Salus nell'Enciclopedia dantesca e difficile che davanti che Dante abbia conoscenza della monografia di Sallustio o che se
Si sia ispirato a
Direttamente a Brunetto latini quindi pensa delle sintesi
Ha dei suo villeggia io però volevo richiamare a tal proposito un'alta fonte sempre uno storico e vedremo che questo importante
Uno storico che Dante ben conosceva e che Paolo Orosio autore della Historia de vs pagando URSS lo storico Orosio narra brevemente gli avvenimenti della Congiura di Catilina
Troppo noti perché i ovviamente già affrontati da Sallustio che uno utopia scolastico per eccellenza e il prologo di questo libero
è la ripresa dell'incipit di Sallustio omesso Olmi Ness cuius Libè le storie di Orosio erano molto note nel Medioevo
E e a Orosio
Che scrisse la sua opera per invito di Agostino impegnato allora a comporre il De Civitate dei beni a Orosio tanti allude nella commedia quando nel Decimo Canto del Paradiso
Santomaso nel cielo del Sole indica al poeta i grandi dottori della Chiesa gli spiriti sapienti
E in questa serie scrive nell'altra Piccio letta luce divide quello avvocato dei templi cristiani dei cui latino
Augusti immersi provvide
Dante e quindi mostra di avere considerazione io rocce del suo latino già nel demo nel De vulgari eloquentia e alla sua autorità ricorre nel Trattato sulla monarchia dove esplicitamente lo nomina a proposito di un monte dell'acidità
Ma Allulli attinge temi rilevanti come il differimento delle fortune di Roma al disegno divino di salvezza
O il provvidenziale collegamento tra l'avvento dell'intero per la pace della delle genti e l'evento dell'incarnazione per lati conciliazione la salvezza dell'umanità
In questo stesso proemio Dante propone un altro topos della letteratura premiale
Quando rivendica l'utilità e l'originalità della sua imprevista
Banche definisce il suo trattato Opus
Con un aggettivo Amsa due
Lo stesso aggettivo al quale ricorre ancora una volta Sallustio nel proemio del bellum cattivi né il mestiere di storico scrivere i fatti storici dice Sallustio e difficile anche Dunga
Hanno un una parola del registro elevato che poi Inzaghi sia una sull'altra occorrenza lo spiega Jellicoe
Gelli okay nel commentare questo passo di Sallustio e nel commentare il significato di a dunque Trova come sinonimi difficile molesto un bar incombono Dumbo Interactive Tabili lei
Difficile da trattarsi
Ma anche non ha letto Sallustio
Ma certamente ha letto Cicerone
E Cicerone nell'oratorio il suo ultimo trattato prima del Brutus ritiene di affrontare un'impresa grande difficile magnanimo Opus son Bonino ettari lungo Dante quindi che conosceva almeno Cicerone aveva contezza del valore di a Dusso nella tradizione premiale latina
E quindi presentava i suoi lettori il suo trattato come una Dumont pus c'è un'opera difficile molesto un morto in Cobol Dubai intrattabile
Storici e oratori sono i modelli ideologici e linguistici ai quale Dante esistita il segnale forte
Intende offrire all'inizio del suo trattato di politica e la scelta delle parole che appartengono ai generi letterari
Attraverso i quali gli intellettuali romani continuano a fare politica anche quando ed è il caso degli storici dalla politica attiva assumo per varie ragioni esclusi o lontani
Mi soffermo infine su un altro aspetto legato alla scelta di Dante di scrivere un trattato politico didascalico
E quindi alla sua scelta di rispettare le regole di questo genere letterario per corrispondere alle aspettative dei suoi lettori
Nella tradizione del trattato scientifico morale che ai suoi modelli autoveicoli in Aristotele e tra i latini in ciceroni in Senica ha un ruolo non secondario la citazione dei proventi questa prassi retorica citare impoveriti in Perosa e mutuata dall'oratoria dal discusso persuasivo che usa all'enunciato politico come argomento di autorità secondo Aristotele nella retorica i poeti sono testimoni privilegiati anche in ambito giudiziario
Quintiliano riferendosi soprattutto al Cicerone tratta della citazione politica come mezzo di persuasione e come ornamento stilistico Senica
Che molto deve alla lingua e alla tecnica delle declamazioni in un'ottica più impropriamente storica evidenzia le potenzialità pedagogica della parola dei poeti giacché i precetti filosofici politici Morandi possono di risultare molto più efficaci presso il pubblico non esperto G. impediti
Spesso sono presentati nella forma dell'inverso senza tacere il setto della delle Cattazzo io che si ottiene con l'inserzione di brani poetici nel discorso in prosa
Dante in coerenza con il codice letterario del genere del trattato non si sottrae all'uso della citazione poetica nel Trattato sulla monarchia
Sebbene le citazioni di poeti latini non siano equamente distribuite litri liberi
Comunque
Due citazioni da
Boh Ezio Di Virgilio nel primo libero
E poi ricchissimo di citazioni Ned secondo libero Virgilio Ovidio Lucan Giovenale Boezio e anche il mio che ovviamente leggeva nel degli uffici sedici cellule
Mail ricondurli libero
Ricco di citazioni in fondo il però è il mio il libero iniziava nel segno della Tunisia
Nella Tunisia biblica dei Salmi
Poi e e il secondo Salmo
E il sì
Per poi che strenne terroni nazioni popoli meditare Omo cose vane insorse lui dei della terra i principi congiurano contro il signore contro il sunto
Spezziamo le loro catene gettiamo lontano da voi il loro gioco
E appunto il secondo Salmo i primi tre testi Dante li riferisce all'interno dal suo imperatore l'unto del Signore
La sua spiegazione occupa l'intero primo capitolo il secondo Vittorio né di fasto dopo l'apparato premiale del secondo capitolo conduce il lettore alla questione centrale
Dico pertanto che il popolo romano di diritto e non per l'usurpazione si approvò sopra tutti gli uomini l'ufficio del monarca che si chiama imperio la qualcosa poi in primo luogo si trova così
Sì conviene a un popolo più immobile di essere troppo preposto a tutti gli altri il popolo romano fu il più nobile
Dunque a lui convenne di essere troppo preposto a tutti gli altri
Qui fondo segue un ragionamento che invidiano ma di questo
Lasciamo volevo sottolineare di comunque Dante
Ammonisce subito che gli uomini sono nobili per merito della virtù personale o anche degli altri degli alleati
Degli antenati gli a sostegno di questo opinione ricorda la politica di acquisto utile e poi in una direzione ancora più netta cita un verso di Giovenale
Che attacca chi fa discendere la propria nobiltà dalla galleria di antenati che espone negli altri di cassa
Nobilitas animi sola est Attu quell'unica virtus
L'ingresso di Giovenale sottratto alla coerenza narrativa del contesto della satira assume autonomia dissenso in chiave di sentenza proverbiale
E la sua abilità dimostrata attraverso l'esempio di Enea
Il padre blu diversissimo del popolo romano
Che associa Enea alla nobiltà della stirpe dei suoi più genitori e delle mummie la sua insuperata virtù personale ne fa fede l'autorità dello storico Virgilio
Madame che affida la sua argomentazione alla parola dei poeti
E per questo dopo la sentenza di Giovenale parte dal suo poeta Virgilio citando i versi dell'Eneide
Dal primo però nei quali gli o meno presenta le qualità Bellori
E dice egli nascerà dei di cui altri più giusto monsignor perché età nei linguetta più grande e nelle armi
Di qui Dante intense il suo trattato politico di citazioni poeti poetiche soprattutto virgiliana né perché nel rispetto della tradizione retorica della trattatistica latina pigli
Intellettuale poeta e convinto con Seneca anche lui intellettuale e poeta
Ed è ricordato nel nel secondo libro della monarchia
Che i poeti e convinto che i poeti spesso esprimono verità che i filosofi hanno già detto o dovrebbero vive quando multiplo ente di Kung voi filosofi is auto di da subito out discenda grazie grazie professor De vivo
Per me i parla il dottor Andrea salvo Rossi ricercatore dell'oscura superiore meridionale
Bongiorno tutto e tutti spero mi sentiate mi dispiace non essere lì con voi e vorrei ringraziare gli ha pensato di di coinvolgermi sperando che presso queste iniziative possano avvenire davvero in presenza
Allora mi pare che chi ha scritto la diciamo la presentazione della giornata di oggi ci invitasse a ragionare su due questioni chiaramente ti toccano eppure sono distinte cioè da un lato la lingua politica di Dante e dall'altro il la costruzione politica del mito dantesco nel corso appunto delle vicende del nostro Paese io vorrei concentrarmi soprattutto su questo secondo aspetto a partire dalla per la constatazione
Esiste un genere letterario speciale per così dire nella nostra tradizione letteraria che è la biografia dantesca
Un genere dalla fortuna costante e ininterrotta che era iniziata già nel Trecento in modo vertiginoso bassi il nome di Giovanni Boccaccio e arriva sostanzialmente fino a l'altro ieri con la pubblicazione della vita di Dante del professor Alessandro Barbetta
Ebbene prima però dello stabilizzarsi diciamo così del paradigma positivista all'interno della storiografia
Scrivere la vita di tanti assente significato anche concorrere alla costituzione del mito di Dante
Un mito che chiaramente non ha avuto la stessa funzione nel corso del tempo e che per il nostro Paese trova senza dubbio
Il suo apogeo in età risorgimentale ora se prendiamo due date in qualche modo due coincidenze però significative se da un lato i moti del venti ventuno e dall'altro la scelta del mille ottocentosessantacinque di Firenze come capitale vediamo che sostanzialmente la vicenda di riunificazione del nostro Paese si consuma fra due centenari danteschi il quinto della morte il sesto della nascita
E in questo senso
Gli elementi del sessantacinque che culminarono con l'inaugurazione del monumento a Santa Croce officiata da re Vittorio Emanuele secondo
Furono davvero il trionfo della lettura patriottica di Dante un uomo leggo dalla rivista torinese che propose di istituire visibile ad azioni che fu un cittadino più forte che fu poeta maggiore le mille volte di Shiller
Un uomo che pugno con la spada con la penna
Un uomo che durante il lungo Gros brio della nostra servitù fu la redenzione morale della misera patria nostra un uomo no nero è un semidio un miracolo dell'umana natura un orgoglio dell'umano genere
Ed è come si vede anche nello spazio di questa citazione direi almeno in fatica in età risorgimentale il mito di Dante si sviluppa insieme ad una più generale concezione dire così della periodizzazione storica Anghessa chiaramente ideologica che vede nell'età comunale
Il momento di rinascita della vita civile
Dopo il buio delle invasioni barbariche e che vede invece in quello che noi oggi definiamo Rinascimento legali decadenza
Derivante dallo stabilizzarsi dalla dominazione straniera nella penisola italiana quella periodizzazione per intenderci che reciterà la sua sanzione definitiva e fortunatissima nella storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis
Bene in questo sfondo la vita di Dante è una vita eminentemente politica che si celebra non solo per i suoi meriti letterari ma per la difesa della libertà comunale contro le prevaricazioni Barale poi della sua capacità di anti vedere
La calamità d Italia
Tutto questo è notissimo ciò che voi su cui vorrei insistere in questo mio breve intervento il fatto che questa doppia istanza
E qui da un lato il mito del repubblicanesimo fiorentino e dall'altro quello di Dante come eroe martire ha un tempo di questa stagione
Nell'Ottocento se lo trovarono in qualche modo già bello il fatto perché se non tutto il grosso è già presente nella prima biografia politica di Dante Alighieri che è quella di Leonardo Bruni
Ora ciò che sorprende nella produzione di Leonardo Bruni che è davvero uno dei vertici se non il vertice della storiografia umanistica e la profonda dichiarata anzi rivendicata consapevolezza che la scrittura della storia è un'attività profondamente politica
E cioè che non c'è niente di neutrale non solo nella narrazione degli eventi ma già nella selezione dei dati nei lavori preparatori grazie ai quali lo storico ostruisce gerarchie tra i fatti più o meno rilevanti
Per cui diciamo così la stessa scelta dell'oggetto e dei criteri di organizzazione di questo getto è già un attività interpretativa prima ancora diciamo così della sua Milana tantriche
Ciò riguarda anche la scrittura delle vite che degli umanisti chiaramente nel solco della tradizione classica e attività eminentemente storiografica
E infatti oggi la tradizione critica riconosce abbastanza unanimemente perché l'opera di svolta che in qualche modo consegna
Alla storiografia l'attività intellettuali di Leonardo Bruni e la vita di Cicerone o come Luigi lo definisce il Novus Cicero Cicerone nuovo un Cicerone inedito
Nella prefazione di quest'opera Bruni che aveva tante qualità ma la modestia non era tra queste ci racconta di come un pomeriggio non avendo niente di meglio da fare
Decide di leggere qualcosa gli capita fra le mani una versione latina della vita di Cicerone di Plutarco inizia leggerla ma questa traduzione davvero fatta male e allora dice lui quasi quasi mi leggo l'originale la traduzione me la faccio da solo
Nel corso della lettura però non si accorge nemmeno Plutarco in fondo va così bene
La vita di Cicerone di Plutarco secondo Bruni scritte in modo da favorire nel confronto delle liberare allele no
Nacque fatta favorire Demostene nel compound quindi povero Bruni che voleva passare un po'di tempo a leggere qualcosa capisce che non c'è alternativa
E che quella rete di Cicerone dei piacerebbe leggere delle scrivesse la da solo notti intere per si dice Bruni sembrò nostro arbitro volontà tè quel non come mero traduttore compilatori di fonti ma seguendo il suo arbitrio e la sua volontà
Ora per quanto possa farci inorridire posso far saltare dall'ASS dalla sedia questa rivendicazione
Per la Aldo Bonomi scriverà storia significa e da quel momento dalla vita di Cicerone significa assenti fare un'operazione profondamente autoriale
E già nel caso di Cicerone ciò significa tralasciare l'interesse che Plutarco riservava ethos e di Chiarugi per dar spazio alle Res Gestae cicerone innanzitutto l'uomo investito nel concreto governo della repubblica e soprattutto nella difesa della libertà negli anni della guerra civile e che per questa sua missione politica pagherà o lesivi con la morte
Quando scrive la vita di tante Bruni e mosso da uno stesso piglio polemico nei confronti di chi l'aveva preceduto Boccaccio
E da una stessa necessità
Valorizzare gli aspetti politici della vita di Dante il suo servizio reso alla Repubblica e nella vita di tante Bruni la chiama proprio così con evidenti anacronismo
Che va tenuto strettamente insieme al più vasto progetto ideologico culturale di Bruni era quello di affermare il ruolo di Firenze come seconda Roma come res pubblica rediviva
Leggo a questo proposito il celebre lo Ennio della vita Bruni Anna di Dante
E iniziando proprio prendendosela con Boccaccio
Mi pare che il nostro Boccaccio dolcissime suo abilissimo uomo
Così scrivesse la vita e i costumi di tanto sublime poeta come si ascrive rarissimi filo Polo o il Filostrato OLAF Fiammetta la vita di Dante di Boccaccio è un romanzetto cortesia
Però che tutta d'amore continua Bruni e di sospiri e dico senti lacrime piena come se l'uomo nasce sì in questo mondo solamente per ritrovarsi in quelle dieci giornate amorose nelle quali da donne innamorate e da giovani leggiadri raccontate furono le cento novelle
E intanto si infiamma in queste parti d'amore che le grandi e sostanzia voli parti della vita di Dante lassa indietro età passa con Silenzio ricordando le cose leggere che trascendono le gravi
Lo stesso Pio polemico
Nei confronti di Boccaccio ritorna noi in sede premiale ma nel corso della narrazione quando Brooke racconta non senza enfasi
La partecipazione di Dante alla battaglia di Campaldino ed è chiaro che se l'idea di Bruni anche la biografia sia storia delle Res Gestae non dei costumi il fatto della guerra diventi decisivo
Dante scrive Bruni virtuosamente si trovò a combattere per la patria in questa battaglia e vorrei che il Boccaccio nostro di queste virtù più che dello amori dei nove anni avesse fatto menzione
Macché giovanile la lingua curva dove il dente duole e a chi piace il bere cioè a Boccaccio sempre ragione divini
Dante un combattente per la patria si tratta questa di una parola chiave della biografia Bruni Anna che torna infatti in uno dei passaggi più spinosi dell'opera quello che qui Bruni deve dar conto dei gli anni dell'esilio
Passaggi spinosi perché il fine di Bruni questo no no
Solo con la vita di Dante mangiata la redazione dei dialoghi
Dedicata a Pier Paolo Vergerio quella di armonizzare all'interno di una prospettiva che è stata definita annessioni Istica
La grande tradizione volgare fiorentina Dante Petrarca e Boccaccio e la nuova stagione dell'umanissimo mostrando due cose la prima che non ci sono grosse contraddizioni o stridori mai che insomma esiste una continuità mediata sostanzialmente da Petrarca a dispetto di Petrarca
Seconda cosa che tutto questo torna a maggior gloria di Firenze il tenore un punto d'orgoglio diciamo così puramente culturale perché primato culturale di Firenze in Bruni ciò che ne giustifica finanche l'espansionismo militare
Visto che siamo eredi di Roma ogni guerra che facciamo una guerra giusta aveva detto Leonardo Bruni nella laudatio fiorentine Urbis
Ebbene in particolare dopo aver ricordato la durissima lettera che Dante scrive agli sceglierà dissimili fiorentini e non si sottomettono all'imperatore Arrigo settimo Bruni scrive
Ma tanto impegno nella reverenza sia della patria che venendo l'imperatore contra Firenze ponendosi accampo presso la porta non vi volle essere secondo lui scrive con tutto che comporta dove fossi stato disorienta
E cioè quel Dante che aveva profetizzato i fiorentini che la loro tracotanza sarebbe stata punita con la distruzione delle città il crollo delle case il saccheggio delle chiese in cui Brenna donne bambini queste sono tutte immagini dantesca avrebbe avuto un'ultima esitazione e per amore di patria sarebbe tenuto lontano dall'accampamento imperiale
Non si capisce a quale documento Leonardo Bruni faccia riferimento nel raccontare diciamo così questo movente dantesco
E forse non è nemmeno così importante il suo reperimento perché ciò che invece e decisivo ciò che Bruni sta facendo e utilizzare una delle dei synth anni chiave della tradizione politica toscana quella dell'amore di patria quell'amor patrio che Tolomeo da Lucca aveva definito come una delle manifestazioni della Caritas e lo stato PC Gamboa Dante nel momento di massimo scollamento tra la sua esperienza individuale e la vita di Firenze
Il mito così era in qualche modo confezionato di Dante patriota fino all'ultimo suo malgrado
Quando un secolo dopo Niccolò Machiavelli in una strana operanti dantesca cioè il dialogo sopra la nostra lingua inizia la sua riflessione che dovrebbe a rigore se ne rende alla questione della lingua tra fiorentino Augusto identità argento inizia però con un'invocazione all'amore di patria
Sente che io ho potuto onorare la patria miglioristi anni io ho mio carico in pericolo l'ho fatto volentieri
Perché l'uomo non ha maggior obbligo nella vita sua che con quella de vendendo prima da essa Lesser Edipo tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci hanno concedo Uto
E quindi per Niccolò Machiavelli la colpa una delle colpe di Dante già nel De vulgari eloquentia quell'opera in cui en passant Dante aveva detto che la sua parlerà il mondo intero conoscenze dunque ecco quella di aver portato disonore alla patria sostenendo che la lingua dalle usata sarebbe non fiorentino ma volgare illustre dunque sovraregionale
Vorrei chiudere proprio con l'immagine che manca negli USA per sbucciare dare Dante nel dialogo sulla lingua
I romani
Scrive Machiavelli negli eserciti loro non avevano più che due legioni di romaniche di poi gli avevano Ventimila dell'altre nazioni non di meno tenevano quegli eserciti il nome e l'autorità e la dignità romana eppure ma che lei sta parlando con Dante che ha immesso nei tuoi iscritti venti regioni i vocaboli fiorentini e usi Cassini tenti di modi e le desinenze fiorentine vuoi che i vocaboli avventizi facciamo dalla lingua
Ora al di là del significato quindi contro ogni idea di turismo che ancora oggi dura a morire l'immagine decisiva per Machiavelli la lingua un esercito e le parole politiche sono legioni sono armi
Lo sapeva chiaramente Dante comici ha mostrato chi mi ha preceduto lo sapeva Leonardo Bruni che ne scrive la vita rivendicando per il suo mestiere di storico la possibilità della partigianeria e lo sa chiaramente Machiavelli che già nel Cinquecento dovrà fare i conti per provare a smontarlo con il fortunatissimo mito del Dante patriota
Grazie a tutti a tutti per avermi ascoltato
Se il dottor Rossi
Chiamerei a parlare il professore Andrea Maggi Luppi ordinario di filologia dell'atto della letteratura italiana alla Federico secondo di Napoli grazie
Tale Murolo grazie naturalmente a Marco Salvatore agli organizzatori
Non soltanto per avermi invitato per insomma era trascurabile ma per aver pensato un incontro del sabato degli ieri questa importante iniziativa culturale in città dedicata Dante e che l'hanno fatto ipotizzando che il l'attraversamento
Top per celebrare il sette centenario della morte di Dante riguardasse non solo il pensiero politico di Dante ma anche inutile forme il linguaggio della politica dantesca come pare che questo sia un andazzo decisivo quello quale proverò molto brevemente a soffermarmi perché io ritengo che al di là dei contenuti del pensiero politico dantesco resti ancora decisivo fondamentale s'è forse davvero un'eredità
Dalla quale è difficile prescindere
La dimensione la formalizzazione di questo linguaggio politico
Le strutture retoriche le selezioni lessicali le scelte le strategie sintattiche discorsi le sono la spia evidente
E di alcuni percorsi ideologici profondi e come pare ex che questo sia una delle eredità di Dante sulle quali continuare ad interrogarsi
Anche perché lo ricordava poco fa Andrea salgono sui s'uno dei tanti paradossi secondi che sono stati originati dall'alto
Pura contemporanea della commedia indenne dell'opera dantesca
Sta proprio nel fatto che questi testi l'opera di Dante e un'opera eminentemente direi radicalmente medievale ogni opera di attualizzazione eccessiva sarebbe un'operazione filologicamente scorretta beh però questo testo eminentemente medievale radicalmente medievale
è stato poi frequentissima mente assorbito anche in tempi ulteriori hanno vicinissimi
Come terreno linguistico privilegiato su cui innestare operazioni di pulizia politica
è un dato che ogni volta che il dibattito culturale e letterario in Italia si sposta sul piano in uso un militante della polizia
Rispetto a un uso prevalentemente estetico linguistico della risiede la lettera una ecco che ogni volta che c'è un dibattito sull'uso militante della cui sia Dante torna fornire l'unico il privilegiato un modello praticabile di cui si è politica
Come sempre Dante fosse stato percepito l'idea partirà Leonardo Bruni come ricorda la mia stavo grossi
A un certo momento in poi nella storia culturale del nostro Paese ma devo dire interessante mente non solo del nostro Paese per esempio interessantissimo Rizzo politico che di Dante il FIFA ed è stato fatto in Francia o in Germania
Per non parlare degli Stati Uniti
Ogni volta che appunto Dante viene percepito come il paradigma intellettuale questo paradigma intellettuale quello di intellettuale militante e quindi di conseguenza la sua opera viene letta in misura più o meno accentuata come realizzazione letteraria di questo luogo ecco questa dimensione militante queste parole che diventano armi sono secondo me uno dei tratti più intriganti ed interessanti della riflessione su Dante politico
E ha aggiunto c'è una conservazione da fare che non mi pare banale
Allora
Ma il discorso Dante politico bisogna sempre distinguere due grandi fa sì
Una prima fase precedenti all'esilio
Quella in cui davanti a Firenze partecipa attivamente alla vita politica del Comune fiorentino raggiunge addirittura come sapete perfettamente la carica di Priore è la più alta carica ventina
In questa fase il prima dell'esilio non ci sono
Pronunciamenti specificamente politici latte purtroppo abbiamo perduto i discorsi che il Dante puliti Quartz evidentemente pronunciato negli assemblee comunali molto interessante ma non ci sono
In quella fase non ci sono pronunciamenti precisamente specificatamente politici ma nella fase successiva quella dell'esilio
Che la fase di segno contrario in cui Dantes fondamentalmente privato di ogni azione operativa politica concreta
Nella migliore delle ipotesi scrive qualche lettera per i signorotti
Questa scarsità di coinvolgimento operativo e in qualche modo super compensata da un continuo atteggiamento giudicante e riflessivo
L'orgoglio sulla politica
è evidente nella commedia ma è evidente lo Stato più volte ricordato nella monarchia ma è evidente anche nel Convivio e addirittura il De vulgari eloquentia
Beh forse può essere interessante insomma in una riflessione sulle parole della politica di piante non tanto riflettere sulle scelte lessicali qualcosa è stato già detto molto autorevolmente chi mi ha preceduto
Alcuni clinico Milius come giustizia come lei Mimmo come Imperium
Come Bonomo comune sono evidentemente infezioni ed attivisti cali di grandissima pregnanza quello sul quale mi pare interessante provare a fare una velocissima vi assicuro riflessione
E invece sulle strategie di costruzione complessiva del linguaggio
Le pratiche retoriche complessive di distruzione mitico perché linguaggio politico ce l'hanno insegnato i linguisti e uno dei luoghi privilegiati in cui la potenza semiotica della lingua in cui l'operazione produttiva di senso della lingua si manifesta
Ma quel linguaggio è uno spazio autonomo che prevede insieme un conoscere ma anche una lire
Il linguaggio della politica in grado di soddisfare sia una funzione conoscitiva che ha una funzione pragmatica
Di azione senza completamente identificarsi mai né con l'uno né con l'altro soltanto la retorica di cui Dante si serve per costruire la sua riflessione politica svolge un'operazione che non è soltanto conoscitiva ma che trasformatisi da che in pratica
E si sa non si limita a trasmettere in meno trarre e affetti che nozioni
E quello che
La linea retorica latina definiva il docente ma vuole anche trascinare coloro che ricevono queste parole esercitare un'azione su di loro però a fermarli lasciarli DiVersi dopo che ne abbiamo subito l'impatto
Beh da questo punto di vista
La lingua della politica di Dante è una lingua insieme conoscitiva lo dimostrano i rigorosi sillogismi della monarchia o le procedure sintattico retoriche di rigorosa scientificità del Convivio o i tanti passaggi come dire argomentativa mente sostenuti della commedia
Ma questa lingua e anche una lingua con attività imprese Siva coniugata fondamentalmente al futuro in una lingua della performatività
Le apostrofi le invettive
Ma la famosissima che è stata più volte citata ahi serva Italia non donna di province ma bordello nella sua punta infatti un'attiva evidentemente svolgo una funzione non solo conoscitiva ma per formativa qui allora
Visto che cella magnifico rettore della Federico secondo ricordo che la prima invettiva di Dante
è un'invettiva contenuta nel De vulgari eloquentia nel primo libro del De vulgari eloquentia
In cui Dante dopo aver ficcato in maniera molto asettica il primato dei politici siciliani in particolare per citato due canzoni Guido delle Colonne
In questo procedimento rigorosamente dimostrativo all'improvviso fa uno scarto
Non causato dalla linea maestra il discorso che riprenderà più avanti e introduce una famosissima di direzione ecco che certi inutili mobile cui traduzioni italiane non in latino
Tuttavia
Mi disse pedante se osserviamo bene dove va a parare questa fama della Trinacria della Sicilia vediamo che il suo permanere torna soltanto vergogna dei principi italiani
Che denti alla superbia si comporta contabili dapprima bei non dà grandi uomini e poi cioè una grande forse il più grande elogio su Federico secondo Hess Manfredi l'imperatore Federico il suo nobile figlio Manfredi che furono signori grandi illustri mostrarono l'elevatezza e la rettitudine e la loro anima dedicandosi finché la fortuna lo permise alle attività propria dell'uomo e svegliando quelle da bestie
Per questo che chiede allo Stato di nobile cuore ricco di doni divini cercò di stare accanto all'onestà di tali principi di conseguenza
Tutto ciò che a quei tempi sul prodotto italiani gli animi Insigne nacque prima di tutto nella reggia di così grandi sovrani e chi sa che
Dante non si riferisse ma lo escludo anche alla nascita dello Studium napoletano
La fede del trono regale era però in Sicilia e perciò avvenne che tutta la produzione mondiale dei nostri predecessori fosse chiamata siciliana
Nome che noi ancora conserviamo il che neanche i posteri sapranno mutate
Galli otto uno si sta progressivamente levando
Ma poi placca adatta
Che dicono ora con loro suono la tromba dell'ultimo Federico la campana di Carlo secondo ricorrono onnipotenti di Marchesi Giovanni Azzone i pifferi e gli altri nobili
Che dicono se non venite torturatori venite ipocriti venite ai seguaci dell'avarizia
Ecco che la lingua da strumento conoscitivo si trasforma in operazione performativa
La retorica diventa una retorica utenze una retorica che deve essere utilizzata per poi trasformare chi ascolta
L'attacco a Cassano termini assolutamente incomprensibili probabilmente gli anti certamente irrigazioni biblica ma la cui etimologia ancora non si è trovata di e proprio l'indignazione l'essiccazione che viene
Fuori bene
Poi chi e nomini questi scarti linguistici pervadono i trattati
Anche Emilio
Nel Convivio il tessuto residenziale si squarcia spessissimo rivelando vibrazioni emotive
Lei si attraverso un alto tasso di sicura ritardi tonica una sintassi dell'inutilità dell'ex uscita sia dell'asta ictus
In funzione sua storia che volta persuadere oltre che a dimostrare
è una scrittura una strategia pragmatica che Milano non solo informare i destinatari ma che intende sfidarli colpirli indurli a una lettura tifa ed emotiva mente coinvolgente
Che ha come obiettivo non soltanto la descrizione referenziale dei fenomeni
Capace di produrre incrementi di conoscenze intellettuali chiarificazioni Ignazio nordiche ma che è animata fatemi citare uno straordinario critico come i cavoli a Bach da una trombettista di verità urgente
Tirannica una scrittura che al pari di quella degli storie bibliche
Non mira allusivi atti osceni diciamo ribatte ma ci vuole assoggettare tra India e indirizzare i nostri comportamenti e che ci considera ribelli se non vi aderiamo
Uno dei grandi motivi delle indignazione della De per recarsi o della lamentarsi o di tradizione biblica nella stessa monarchia ha mutato molto bene
Paolo Chiesi ed Andrea Gasbarroni in quella che secondo me è la migliore edizione commentata della monarchia oggi a disposizione
Anche in quella vigore dimostrativo della monarchia come essere davanti allo studio di vivo
Quel Wendy o ma non solo nel proemio
Spessissimo Dampier lascia percepire la propria presenza attraverso l'uso di strumenti stilistici di figure come l'apostrofi l'ironia invettiva
Figure che travalicano gentilissimo razionale della prosa scientifiche del trattato che permettono all'opera non solo di raggiungere traguardi espressivi generalmente superiori a quelli della trattatistica contemporanea
Ma la questione non è soltanto una concessioni alle esigenze di letteralità quel duplice livello
Quello diciamo di intenzione didattica del trattato scientifico ma anche un livello se volete profetico
In cui
Il linguaggio assume un ruolo punto profetico perché Piero dantesca in tra intelligenza del reale porta con sé la rinuncia
La verità sulla politica
E nelle cose che compito dello scienziato portarla alla luce attraverso il percorso logico dimostrativo
Ma questo ad ampie non basta
Al linguaggio politico di Dante non basta e necessario che lo scienziato si assimili al Profeta
Un profeta e qui è bene evitare diciamo fraintendimenti
Che come molti profeti vetero testamentari non è colui che pronuncia eventi futuri che preannuncia eventi futuri
Mai colui che rivela ciò che hai davanti agli occhi degli altri uomini rivela ciò che è davanti agli occhi degli altri è invisibile
In questo senso il problema non sarà tanto quello di opporre un Dante inattuale un davanti e proiettato verso il futuro a un Dante reazionario come suona il celebri
Titolo di un libro di Edoardo Sanguineti a un davanti e rivoluzionario insomma recondito ore quasi
Dei degli intellettuali della Scuola di Francoforte che puntò nuova utopia progressiva e non regressiva
Quelle piante la denuncia del presente
Una denuncia che avviene attraverso strategie linguistiche che dama modificare l'esistente che puntano in qualche modo come del resto già Sant'Agostino nel De dottrina cristiana aveva suggerito
Ai citare gli animi degli editori non ha conoscere ciò che si deve fare ma fare ciò che già conoscono
Per ora non serve solo che le affermazioni per Dante ma mette in gioco la prospettiva spessa della salvezza della nazione è una retorica della salvezza con me suona il titolo
Di un libro di Piantoni studioso come Andrea Battistini
Da questo punto di vista e davvero mi avvio a concludere la commedia è davvero un repertorio infinito di invettive ora
Non
Nelle citerò tutti fermare
Un limite alla discrezione
Però
Una una riflessione vorrei farla relativamente non proprio un'invettiva ma un luogo nel quale la commedia luogo che in genere non è uno di quei luoghi sui quali ci si sofferma quando si parla del Dante politico
Nel nuovo cruciale e luogo dell'incontro di Dante con caccia nemica
Per il diciassettesimo canto del Paradiso il luogo nel quale in qualche modo Cacciaguida all'unico antenato di Dante presente nella Commedia rivela Dante il suo statuto di otto ore la sua dimensione di otto ore
Beh in questo snodo con scialle del poema in cui si portano a compimento le tante profezie poste ventun sull'esilio di Dante
L'antico antenato del protagonista fornisce le più esplicite dichiarazioni sul suo statuto di attorno a un dumping timoroso di dover rivelare quanto di gradevoli udito durante il suo viaggio ultraterreno io temo che si giuridico quel che io apprezzo a molti FIAT fa poco di forti agrume
Beh a questo Dante timoroso Cacciaguida impone di parlare apertamente
Senza infingimenti così che la sua voce severa potente come un vento capaci di squassare le più alte cime possa colpire le coscienze deliberate dal peccato dei suoi lettori
Insomma
Il linguaggio della politica di Dante è un linguaggio che tiene insieme la dimensione conoscitiva ragione attiva razionale essenziale ed evocativa Nanni anche alla trasformazione dell'esistente
Il messaggio politico dantesco un messaggio scritto implode in il mondo che Maldini bene nel messaggio di degli sia del presente in vista di una il riconoscimento degli errori
Non sarà allora un caso
Coscienza Fusco quella proprio dell'alchimia gogna possenti alla tua parola Brusca perché guida lo dice la parola di Dante la parola politica di Dante deve essere ma con la brusca
Eh le tante invettive non esitano a ricorrere a quel visto basso comico stato volti così Dante e notissimo degli ultimi canti del Paradiso
In questa terribile invettiva di San Pietro contro la degenerazione della chiesa Sampietro non esita ad usare parole come cloaca
Non sta
Per definire la corruzione la degenerazione della chiesa
Non sarà non è un caso che davvero chiudo che in questa specie di Emporio dell'invettiva che la commedia la commedia sia diventa davvero ogni volta che c'è bisogno di denunciare
Una condizione nel presente un modello al quale riferirsi modello lessicale ma anche un modello di costruzione
Retorica
Allora per farli divertire e per uscire fuori dalla
In un testo di Garda in pieno Novecento inizi del somaro Garda
Utilizzando tutti gli ingredienti dell'invettiva proprio quelli danteschi dallo stesa la denuncia dal rigore al positivismo fino alla Liberazione animale
Così descrive Mussolini
Un deficiente paranoico incantò in qualità di gemme di profitta di uomo inviato dalla Provvidenza milioni italiani di donne italiane
Che pure loro sembrò mettere becco le care coll'anche e vent'anni ci Calzolaro mi Coco Kokob gloriosi su quelle trame
Repentine la sua immensa un abile trivialità il pentacolo della facile magia la formula polacca lo strumento inane delle incanta gigione
E davanti a tutto quel nero funebre e tutti gli altri Testoni fune latori suo provolone allo pezzi con in testa di cavolo massima e la sua faccia falsa Oxfam e la sua bocca sbagliata
Bah Gachet Alhambra
Qui Garda stilista spesso solo tua certe espressioni delle invettive dantesche
Bah Gachet alata pescoso dal della Mayo Clinic invito qualunque realizzò senza crede al nulla immagine dell'Apocalisse di Giovanni a la realizzò in nero Vittorio anziché il rosso porpora
Che la porpora di Gaio Caligola Julio Cesar Domiziano Betti insomma in questa scelta di una lingua che vuole essere anche indignata
Che vuole come dire
Disprezzare invitò
E il restaurato giustizia violata cioè secondo me è una delle grandi eredità del linguaggio politico dantesco grazie
Grazie
E come intervento conclusivo
C'è la professoressa Maggio non alteri merita di letteratura italiana presso l'Università degli Studi sul sulla Benincasa
Non Chio
Per ultima ma
Con grande forza ringrazio
Marco Salvatore tutti quelli che hanno contribuito ad organizzare questo incontro
Evitare particolarmente densa Noemi
Cioè imparate ottantanove sono sollecitata
A dire qualcosa
Io per ragioni di di tempi contingentati o condiviso il mio intervento in tre punti collegati in una sequenza
Di Guidi tre punti brevissimi di cui vi dico i titoli il primo riguarda umana e semplificazione storica rivelatrici ammonì trincee
L'investimento politico delle celebrazioni dantesche del mille novecentoventuno del sei centenario dalla morte
Il secondo punto riguarda la comunicazione differenziata
Un punto che è stato un po'toccato dato da Andrea Mazzocchi la questione pertanto importante della comunicazione differenziate che comincia già dalla interno ma è che io ho aggiunto Leo Strauss evitante poi diciamo perché l'ultimo punto che Mazzucchelli ha mi anche facilitato il compito
Riguarda civile il vero e la consacrazione dello scrittore la verità questo è il punto politico c'è un assillo ripetitori o sull'Aim ma vero
Che cambia il significato a seconda dei contesti e commotivo wagneriano poi affiora esattamente in quel diciassettesimo nella diciassettesimo canto del del Paradiso
Che il grande snodo
Il tarlo Point il prima egli poi
L'esilio come dato testuale
Ma cominciamo dal secolo scorso dal mille novecentoventuno
Leggiamo i giornali
E vediamo che gli immancabili Rho misti delle celebrazioni dantesche
Sono in fondo il Qantas mischia vinti della Grande Guerra che invece la Gros nel mille novecentoventuno intorno a Dante
Nel momento di massimo investimento politico ben chiunque nel Risorgimento sul messaggio dantesco sulle sue parole
Instaura attivo del suo mito novecentesco e soldi a significativa di studi e di edizioni da una parte coloro c'è la poesia di Dante dall'altra parte l'edizione le opere di Dante accurati Barbie
Unico limite di attribuzioni alla figura del poeta profeta batte l'identità della nazione l'unità dello Stato la pace dei popoli la fede
Filologi cattolici nazionalisti e un antecedente che voglio ricordare nei termini proprio della questione che questo incontro ha proposto così urgentemente
L'identità nazionale ferite indebolita producesse la cicatrice del nazionalismo pre fascista anticipatrice
Era stata la conferenza di Gentile la Profezia di Dante mille novecentodiciotto e gentile elvetiche egli dedica pari del libro li conosce
E nel febbraio mille novecentodiciotto e come mai che cosa profetizzato Dante che era ormai ai margini della dinamica politica sociale del suo tempo
Solo un pazzo gentiliana
Il progetto di Stato etico
E Dante ammonisce non esservi pace senza Stato forte e finché questa forza non coincida con la giustizia e con la libertà
La pace esser vana speranza la guerra necessaria
Da combattere senza tregua senza esitante
Firme nella fede Kitty io la vuole perché ero stato fa un uomo l'uomo libero nel diritto di quella libertà che sola può lasciarci sentire alla presenza di degli o il noi e nelle cose nostre la vita dello Stato infatti che in vita di uomini Vita spirituale non vado oltre le parole politiche
I legni di Dante ci sono tre e ma ormai con un altro significato
Un un romanista un filologo che ha insegnato al soccorso la Benincasa del primo Novecento Victor Klemperer anche studioso di Dante
Nel libro sulla letteratura del terzo pezzi interi sulla sulla lingua nazista
Ricordava che certe parole Europa in sé sarebbe una cosa molto bella e durante il nazismo significano significo tutt'altro
Intanto intorno al libro di Croce nel frattempo ai miei diventato ministro della pubblica istruzione si aprì un dibattito accisa
Cospicuo centinaia di saggi centinaia molte centinaia di articoli
Filologi
Che si rivolgevano a lui come membri delle associazioni nazionali guerra tra professori e ministro che si duplico solo questo voglio dire e in parte si identificò con una battaglia parlamentare senza precedenti
Con un disegno di legge sui finanziamenti alle imprese alle celebrazioni che fu prima bocciato in Aula e poi passò in una diversissima formulazione rispetto al testo di grucce lasciato solo anche da Giolitti
è libero di Croce la difesa della polis alla fine situazione era essa stessa una posizione politica
Non mi soffermo su questo libro che che qual è il Croce quale Dante di Croce
Sentimento del mondo
L'umiltà di un'anima salda capace nella infelicità personale di umanissima agonistico sempre superstite e sempre integrale nella vittoriosa però superiorità
Dell'arte
Il poema come ha buone in equilibrio di due forze gagliardetti eguali e contrarie lo schema dottrinaria che però con la sua compressione libera d'urgenza della poesia
A quasi finita il caduto il governo Giolitti croce veniva intervistata dalla New York evening post quale l'attualità quale la modernità
Di Dante nessun'
Lei gli italiani vorranno fare qualcosa devono interrogare se stessi non demandare al grande eroe della nostra cultura la la risposta
Una forza morale a espansione infinita e consente sia tregua tutti i compiti morali che via via si propongono e basta Dante non può essere adoperata e interesse
Tant'è che il giovanissimo Auerbach
Nel mille novecentoventuno fosse ancora più drastico nella Germania del mille novecentoventuno sulla silente attualità politica di Dante
I popoli d'Europa hanno perduto Dante ecco questa hanno perduto Dante hanno perso il diritto ad appropriarsene
è lecito chiedersi
In quali misure allora noi nelle presenti condizioni siamo in grado di metterci nell'ascolto di Dante come recitava una stima un seminario che insieme con Marzucchi tra Soros sola e la Federico secondo organizzammo nella nello vitalissimo due mila diciannove
Di chiederci in questo momento particolare della storia del mondo il segreto di un'opera lo avete visto che si apre all'infinito alla collaborazione del lettore il futuro nella macchina per l'attività del testo
Mobilitata è stato scritto dalla dinamica di domanda in risposta
Però noi andante passata alla storia della ricezione di Dante ci è passato in mezzo ma chiarezza
Eppure senza le salve illusioni utopie di Dante la politica e in un gioco di forze semplicemente indicibile quale numero undici la figlia si parla di Barone
Di parole chiave della politica
è ormai evidente che il movimento mutamenti evolutivi del patrimonio culturale si trasformino sempre in comunicazione
Dove le parole possono rimanere le stesse ma non voglio più dire le stesse cose io credo che su questo punto dobbiamo metterci d'accordo
Oppure anche a noi saremo dirà Dante tante cose
Con amore ma sbaglierei
Era il ragionamento di semiotica storica della nostra corte a proposito del messo amore conoscenza nel passaggio due trecentesco
Era il ragionamento ancora prima di Carlo fosse lei e di Croce quando parlavano di una generazione
Quella dello stil novo che cominciò essi abituato a selezionare i destinatario
Ad un tratto nei livelli del messaggio poetico distinto in esoterico ed Exor Perico politici allora non sono i temi quanto l'ha detto già Mazzocchi i metodi della comunicazione
Che segnalano l'affacciarsi
Di una nuova tipologia di scrittori i cittadini laici borghesi dotati di nuovi strumenti linguistico retorici e di valori ideologici politici
Che risultavano ci dà combinazioni transazioni
Nelle transizione con le quali sembra la vita cerca di farsi largo tra gli schemi precostituiti
è un flusso composito di pensiero filosofico che un grande storico che io ammiro muto Leo Strauss definirà
Nel mille novecentocinquantuno come illuminismo medievale indicando nell'origine
Lo sappiamo nella linea al Faraldi matrimoni per avversione e convergente nel conflitto va pensiero indipendente e norma e quindi tra due diversi linguaggi un problema e toccherebbe anche Dante quello o dopo solamente del discorso allegorico come strategia generale di scrittura
Per il grande e controverso storico Strauss del pensiero politico occidentale nell'opera celebre perseguì uscio e Nora arriva Oprah Haiti persecuzione a dello scrivere sono molte le situazioni in cui il testo letterario presente una scrittura con doppio fondo
Rita affioranti Between the Lion strali etniche dove il pensiero centrale è proprio quello che rimane celato
Esigendo quindi una ermeneutica scout Rita
Nel ricostituito nel ricostruire livelli di senso io ho pensato subito al paradigma indiziario messo in atto dalla filologia capillare di Enrico Malato nell'individuare l'uomo ombra e l'uomo chiave della commedia
E nel progetto magistrale dantesco non poteva che rimanere il nominato o nominato nella distanza vostro
Allora ecco il terzo e ultimo punto da questa prospettiva generale politico e l'impegno di Dante
Nell'affrontare la questione del rapporto fra espressione e conoscenza arte della scrittura e filosofia esigenza di libera espressione
Ma necessità sostenibile di comunicazione
Politico e l'impegno che investe e non diciamo nulla di nuovo il significato delle parole della neonata il trionfante lingua volgare
Ha ragione l'assioma Crociani
E Contini valutava in Oro
Lo voglio ricordare
Tom posizioni filosofiche nomi di persone accenni a casi storici giudizi morali e politici e via dicendo si sono in poesia nient'altro che Taro
Identica in tutte le altre parole ed hanno interpreta
Allora
La sensibilità linguistico retorica di Dante e attenzione pedagogico politica alla comunicazione sempre tutti gli interventi hanno ricordato questo sappiamo anche grazie al agli ultimi decenni di studi molto ricchi anche da parte di più giovani generazioni di studiosi qual è il punto
Di politicità il radiante che ci riguarda ICE passione pensa di suddivisa Brilli sulle Silvio penso alla al bel saggio di Francesco Montuori sull'accesso uscio lessicale ai campi con lettura totale del diciassettesimo del Paradiso
Nel viaggio della commedia al centro della terza cantica laddove il personaggio autoriale assume giocando la carta
Ha ragione Andrea per formativa dell'evento individuale storico le Silvio ci vuole Nextra testo la realtà
E però diventa poco motivo ed ecco che ci viene innanzitutto Emma del vero e Daddi Rossi
Fino a un certo momento veri vi ho detto ecco il parlare a seconda del destinatario parlare alto
Letture che chissà
Ora invece le cose stanno diversamente la verità è da dirsi posi raccomandato Cacciaguida al al nipote
E insieme c'è però il motivo metanarrativo dell'opera che si fa nel racconto Progetto di ritorno sulla terra per raccontare il edificare
L'esilio come dato contestuale io all'origine di una nuova immagine di auto destinata alla posterità
Però e molto interessante che lo spazio della rivendicazione di questa autorità che è un'autorità di classe
Il sogno politico dell'intellettuale lo chiamiamo così ma allora era filosofo
Morale quello di essere consacrato come classe al di sopra delle classi Dante non ha che questo
Il nastro della scrittura nel diciassettesimo si riavvolge su se stessi
Cacciaguida gli imprenditori cioè la catastrofe personale il dolore la solitudine che lei fatti lui ha già vissuto e stabilendo viene scalzato il presupposto della finzione certo retorica ma quella veridicità deve essere avvalorata dalla figlia
Quindi è una fede che serve alla RAI Co
La Fender valida il nuovo ruolo etico-politico dell'intellettuale ammicco del vero e ne sancisce la consacrazione
E è un canto tutto retorico che di grande retorica la retorica e la Urquhart come azione guardate che è tutto un domande risposto accomuna queste o scolastica
A un certo punto diversi dei parte ha già ha già citato ha già citato Andrea Dante pone l'acqua ischio questi o scolastica
La passione politica gli ha fatto perdere lo con Attilio gli ha fatto perdere il blocco e quella passione gli farà perdere della passione la passione della vera vita il dire la verità ai potenti
Gli farà perdere gli altri luoghi e Carosi chi rimane Pinedo amico delle no
Non sarà che per terra il tempo perderai rinchiuderlo
Ed era quei lettori che questo peggio chiameranno antico
Vedete che la Giunta e l'opera che in quell'opera che in cui si parlava dell'opera ci siamo noi l'ultima ondata di lettori suoi Dante ci pensa e se non è retorica come azione questa
Devo dire che qui c'è la prego la preziosa indicazione di sasso in un libro incontrovertibile ma come sempre i suoi arduo se lo spazio-tempo paradossale dell'opera che tematizzato
Un'ultima cosa molto c'è da dire su questo su questa su quelle su cui la trilogia di di campi
In e molto interessante che negli ultimi versi Cacciaguida di anche una raccomandazione faccio una raccomandazione a tante deve rendere manifesta la visione
Avvalorata di dati storici
Sì veri e lei si è vero quindi chi legge è chiesto lottava capiva che era tu era tutto tra virgolette vero
Però il giudice che giusto parlarci chiaro
Posso chiamarlo così si appoggia è qui viaggio di Dante ad una casistica di celebrities di quelli che erano tutti i casi notissimi francese Scala il ponte Ugolino Pier delle vigne
La mente divina è forse quella che organizza il creato come libero come France è articolata
Secondo le leggi dell'arte di persona dei
Grazie
Allora se il professore Salvatore vuole dire qualcosa di confusione e allora ringrazio tutti i relatori al prossimo appuntamento che il quindici maggior sabato grazie mille