"Il governo del monopolio pubblico radiotelevisivo"

Abbiamo un certo ritardo stamattina il professor Dusi relatore di questo tema
Sta per arrivare
E quindi ieri potremo cominciare i lavori prego il professor Nicoletti svolge nel suo intervento sull'accesso
Cortesemente invitato li ho molto riflettuto se effettuare o meno un intervento in questo convegno poiché sul diritto d'accesso
Non ho più nulla da dire o meglio non mi sento di dire più nulla
Ma poi che anche un un discorso può per quanto lo può implicare un messaggio scusandomi con voi e soprattutto con i colleghi giuristi
Preventivamente per il mio divorzio dal diritto d'accesso
Riassumo in brevi parole il mio pensiero
Da quando si è parlato e anch'io ne ho parlato e mi permetto di rinviare iscritti
Del diritto d'accesso
Molta acqua è passata sotto i ponti
Il diritto accesso ha trovato una sua cittadinanza non importa ora stabilire quanto annacquata
In seno all'ordinamento ed altre istanze su questo e consimile piano sono stati anche se in qualche modo ancor sembrano ormai lontani i tempi in cui si discuteva della qualificazione di tale diritto in termini di posizioni giuridiche soggettive
Ossia se di vero e proprio diritto si trattasse e non invece di un interesse legittimo oppure di un potere tutelabile e tutelato solo in termini politici
In tale ottica il problema il problema immediato consecutivo si di Radda alcuni del ricorso previsto dall'articolo nove del regolamento per l'accesso radiotelevisivo una tutela giurisdizionale e quale
Si desse o non si rischi
Il tutto da riguardarsi alla luce di un abbastanza singolare ed empirica premessa relativa alla spettanza di tale diritto ed indirizzata prevederne l'esclusione a favore di un individuo singolo
Discorsi tutti questi ormai consegnati alle pagine scritte e dalla storia dell'istituto
Questo nome nostro breve intervento vogliamo subito precisarlo non intende esser dedicato alle ore allora i gol all'oleografia con lumino davanti
Ed anzi vogliamo subito premettere una cosa
Noi abbiamo sempre inteso lo stesso diritto d'accesso non come un punto d'arrivo ma con un punto di partenza un mezzo di rottura di un sistema che poggiava e poggia non sulla Costituzione d'altronde anch'essa fanciulla ormai trentacinquenne ma su interpretazioni della medesima ormai obsoleti
Il diritto lo sappiamo bene non appartiene all'escatologia male cose di questo mondo dire con i piedi per terra deve tener conto dei progressi della tecnica e così dell'emersione di una problematica del tutto nuova di democratizzazione
Che lo sviluppo tecnologico non solo profila ma impone in tal prospettiva il discorso del rapporto tra l'articolo ventuno della Costituzione che sancisce la libertà di manifestazione del pensiero e l'articolo quarantatré che stabilisce la possibilità per lo Stato di monopolizzare attività e servizi
Va ripensato
Così oggi il discorso del monopolio Opara monopolio radiotelevisivo può mantenersi solo sul carisma dell'autorità regia
E così la previsione di un cannone premiale per la radiotelevisione di Stato giuridicamente assolutamente inconcepibile ed anzi arbitrario di fronte ad un articolo come l'articolo tre della Costituzione che sancisce l'eguaglianza di fronte alla legge di tutti i cittadini e dunque di tutti gli enti un'entità giuridica
Se non voglia tradursi camion in un discorso di spesa sociale di un servizio allora da distribuirsi tra radio televisione di Stato e radio televisioni private
Se non ha ragione Bartali sul fatto che è tutto da rifare è sicuro che vi è molto da rifare
La Costituzione parta lì la Costituzione concerto fornire germi e spunti nuovi ma attraverso una lettura nuova e moderna della medesima
Altrimenti a rischia di costituire un paravento del potere il quale il quale tra o può trarne da certe sue in carta pecora interviene una sua linfa vitale
Perdonate la digressione d'altronde non fuori tema ma in tema
Come subito di no
Quando non inventammo perché altrove già c'era ma formulammo il diritto d'accesso intendevamo rompere o interrompere il discorso di un potere allo stato puro mandato avanti attraverso la concezione di un ente radiotelevisivo di Stato monopolizzato ore dell'idea radio radio video trasmesso intendevamo gettare un sasso nello stagno già insinuando attraverso le righe accanto all'idea dell'accesso quella ben più densa di significato e l'importanza di partecipazione
Partecipazione significa di fronte alla tanto solenne quanto in sé per sé e un poco Patetica proclamazione della libertà di manifestazione del pensiero la postura azione prospettazione di un polo in cui tale proclamazione ritrova la sua verità
Manifestare il pensiero per essere ascoltati poiché il tiranno più furbo non è quello che impedisce di parlare ma quello che concede di parlare attuò
Questi concetti probabilmente a suo tempo sono sembrati rarefatto
Ma se si fosse data attuazione a questo principio rivolto ad assicurare alla libera manifestazione del pensiero la possibilità di una sua efficace caduta nel mondo reale senza di che si fa della Poesia
Non saremmo oggi ad assistere alla penosa vicenda del tentativo o pseudo tentativo di democratizzazione del Corriere della Sera
Bisogna guardarsi dal consegnare all'articolo ventuno il fardello di una delle più incredibili mistificazioni della nostra e di altre costituzione
Torniamo al perito accesso
Chiarito che il nostro conto col diritto d'accesso non è in perdita e che quindi ci attendevamo che esso assumesse le sangue e detto plasmatica consistenza che ha cosa vuol farsi per questo parente povero della libertà di manifestazione del pensiero nel campo radiotelevisivo
Le nostre idee restano le stesse cioè quelle di un'apertura alla base apertura sempre maggiore
Ora che cessate le patologiche produzioni del brigatismo
C'è pericolo che il potere male intenda la raggiunta vittoria e di e dunque bisogno che a tale propulsione patologica si sostituisca quella fisiologica rappresentata dal popolo sovrano cui fa riferimento l'articolo uno della nostra Costituzione
La rappresentanza che il Parlamento ha del popolo è certamente diversa da quella del tutore rispetto all'intervento
In ogni caso tale rappresentanza non esaurisce nella sovranità del popolo nella sua libera voce
Né si ritenga che il profilo giuridico sia discosto da questo discorso di tenore politico giacché l'apertura al popolo come tale si legge non nelle pieghe ma nelle dichiarazioni più aperti della nostra Costituzione
E allora la proposta generale non ha che scendere nel discorso particolare della sottocommissione per l'accesso i cui avout ospitiamo una laicizzazione con un discorso simile a quello che l'articolo centodue secondo comma della Costituzione
Far riguardo la funzione giurisdizionale
Il governo dell'accesso al pari del governo dell'apparato radio televisivo deve essere aperto agli utenti
Che sono i fruitori del servizio attraverso una possibilità di controllo dei meccanismi di un mezzo di diffusione così importante capillare che non può che fare riferimento lo spirito dell'articolo uno della Costituzione
Torniamo a dire anche il problema dell'accesso è un problema che è assai malamente si appuntato sul mezzo radiotelevisivo
Riguardando invece tutti gli strumenti di generale comunicazione anche quindi dunque gli strumenti di stampa di diffusione nazionale
Chi ha a cuore l'aderenza del diritto ai problemi ai problemi reali del Paese non può dunque che auspicare una radicale e il caso di dirlo riforma di tutto il Sud senza di che cambiare illumino significa soltanto che ci si tiene la vecchia oleografia
Ringrazio il professor Nicoletti
è iscritto a parlare tour Corasaniti credo su questo stesso tema
Ora ovviamente mi dispiace che si è assente professor Barberi
Che ieri
Aveva così vivacemente criticato la possibilità di una tutela giurisdizionale comunque intesa
Della situazione giuridica nascente dall'accesso alla rete riflessione
Sono felice comunque di parlare dopo
Le persone Colitti che da lungo tempo sintetica
Con molta profondità di riflessione a questo problema
Direi che
Innanzitutto dal punto di vista dogmatico
Non c'è dubbio che come diceva ieri da albergo ci troviamo in un periodo di transizione
E l'accesso forse
Il momento più critico di questo periodo
Soprattutto se si continua a
Tentare di inquadrarlo
E nelle tradizionali situazioni giuridiche soggettive
Quindi conti FIT fosse in parte il discorso di te Alberto dell'accesso come situazione giuridica nuova
Ma non credo che da questo Possa
Per forza a rifarsi alla conclusione che
Come tale o diritto sociale ho diritto di gruppo o interesse diffuso
Il diritto di accesso non sia tutelabile se non nella forma
Della tutela prevista dalla legge di riforma RAI la tutela molto strano tutte la politica
Una tutela che ho definito di accentramento rappresentativo che credo vada completamente contro i principi costituzionali
Di decentramento partecipativo
E tutto questo era insito forse nelle nelle parole di Rampello
Così come credo che
La situazione giuridica dice cioè
Non sia se non marginalmente collegabile agli articoli ventuno e quarantatré della Costituzione
Ma senza inizialmente connessa agli articoli due e particolarmente tre capoverso della stessa Costituzione
Cioè nel momento in cui la costituzione dei principi fondamentali riserva un posto in particolare preminenza e promozione alle formazioni sociali entro le quali si sviluppa la personalità dell'uomo evidente
Che
La Repubblica deve intervenire per rimuovere gli ostacoli frapposti alle stesse formazioni sociali in quell'opera di promozione della persona Toma
Che appunto
Uno degli elementi essenziali dell'informazione
Mi soffermo su due punti particolari trattati dal polso dal palco il
Innanzitutto il discorso sulla programmazione economica
Direi che era sintomatico
Presso dal bello faceva riferimento ad Aristotele siti legislazione partecipativa degli anni settanta che secondo lui portavano alla conclusione di un'esclusione della tutela giurisdizionale
Non so se da un'analisi dell'articolo quarantuno lo stesso d'albergo
Poteva arrivare la conseguenza è che siccome le iniziative economiche non può svolgersi comunque danno della Trinità
E ed è la stessa persona umana
Come tale tutelato attraverso i programmi e controlli partecipanti perché credo sia un'ipotesi
E non solo Antigua
Presso l'albergo si vantava forse di questa sua ambiguità matinée pericolosa
Così come e Stato un tentativo fallimentare
Questo non solo sulla base di acquisizioni teoriche a sulla base delle leggi che sono intervenuti in seguito delle leggi che sono in piedi progettazione quello espresso attraverso il governo dell'accesso della Commissione parlamentare di vigilanza un organo ibrida
Un organo che senza mezzi termini avrebbe dovuto rappresentare il primo tentativo di Ombudsman nel nostro ordinamento
E i limiti si son visti proprio dieci giorni fa
E questo è confermato anche dal fatto che nella più recente legge sull'editoria e che prevista nei primi Progetti ipotesi Commissione spari nel parlamentare sparita
Abbiamo un organo di garanzia
Sotto certi aspetti la piscina più che un organo giurisdizionale ma non senza pene la sua corretta dimensione che il garante che l'attuazione della legge di riforma
La legge all'altro non fa menzione dei possibili ricorsi giurisdizionali contro gli atti del Garante ancora non ce ne sono stati i casi la legge abbastanza giovane
Ma direi che è significativo che Progetto di legge Gasparri
Sulla riforma del settore radiotelevisivo privato
Abbandona ogni ipotesi di commissione parlamentare
Istituendo pure tentando di istituire un comitato di garanti
Per la radiotelevisione
Ecco a questo punto
Evidente perché questo è un dato abbastanza significativa
Ora
In definitiva come ho avuto modo prima di affermare in altri studi
La situazione dell'accesso a una dimensione la funzione del diritto di accesso e una soltanto il dialogo
E quindi
è impensabile
Sì
Proprio in una dimensione che esclude il dialogo perché esclude il contraddittorio qual è la tutela approntata anche se recentemente modificata di fronte alla Commissione parlamentare di vigilanza una situazione di questo genere possa pagarsi ecco quindi perché ora più che mai
E di particolare rilevanza e il discorso sul tutela giurisdizionale urgenza e decentrata secondo me in un certo modo
Per la quale ancora presto della dell'opinione che lo strumento principe di tutela del diritto d'accesso sia la richiesta di provvedimenti cautelari di fronte al portone
Una considerazione comunque che si può fare insieme al questo tanta conquista si lamentava non so se ricordate dell'assenza di operatori dell'informazione questo dibattito
Io che tutti i dibattiti su questo tema minuto seguiti non possono notare
L'imbarazzo che si crea negli operatori dell'informazione quando si affronti c'erano gli enti in effetti alcuni operatori si è anche nota quando si affrontano i temi del diritto di accesso più diritto di rettifica
E quasi come se in una detti lavori
Sì intromettesse ero in argomenti che non non riguardava
Tutto questo direi proprio si può in palese contrasto contro quell'affermazione della Costituzione che tali cittadini la possibilità di intervenire contro ogni potere
Politico economico sociali che si frappone una piena realizzazione della loro personalità
E formulato concordo su alcune affermazioni
E cioè che
Ora come ora di trascrizione di spazio libero sono state fallimento
Ma perché
Perché sono state usando un termine forse la stanza inflazionato
Che Tizzano te in alcuni spazi di
Molto limitato ha scorto
E non si è mai tentato
Un processo di integrazione
Fra
Trasmissioni programmi dell'accesso che non sono necessariamente dibattiti e programmazione radiotelevisiva non si è mai tentato un discorso di inserzione nell'accesso nei notiziari radiotelevisivi
E quindi
Non ci si può lamentare che l'accesso è stata un fallimento e stavano speaker Schörner
E quando non si è arrivati prima ecco concluse di questo genere
E c'era chi gli aveva suggerito
Altro osservazione questa
Sottoporre per sottoporsi non è affatto detto che il diritto di accesso soprattutto ricollegandosi al discorso che precedentemente ascolto molto crudamente il professore Nicoletti
Si è collegato esclusivamente al monopolio questa è una Commissione inevitabile essi si fa
Riferire diritto d'accesso agli articoli ventuno e quarantatré
Tanto è vero che in un sistema misto quali probabilmente in quello
Che sarà portato negli anni ottanta informazione
Il problema dell'accesso si propone anche delle radio televisioni private soprattutto nei confronti dei gruppi aventi una rilevanza territorialmente limitata pensiamo ai comitati di quartiere
Ecco
Di fronte a tutto ciò
Può anche apparire nuovo il discorso che faceva del perché io ricordo l'articolo tredici della legge ottocentotrentatré sulla riforma del servizio sanitario che non solo propone una nuova struttura alterati
Un interesse diffuso anche più un diritto inviolabile il singolo come il diritto alla salute
Ma
Prospetta un controllo sociale delle dei singoli individui delle formazioni sociali
Sul territorio sull'Unità sanitarie locali precisamente sulla rispondenza dell'attività quella unità sanitaria locale
Alle finalità generali del servizio nel sanitario nazionale
Ecco da questo secondo d'albergo dovrebbe arrivarci alla conclusione questa è già di per sé una tutela
Definitiva non ce ne sono mai avuti casi ma
E logico che tutto questo deve poter significare una possibilità ricorso giurisdizionale contro gli atti delle unità sanitarie locali perché se no
Evidentemente le conclusioni sarebbero abbastanza pericolosa
E da ultimo
Credo che
Si debba arrivare le conseguenze che in un insiste ma non soltanto visto ma che tende a invertire le posizioni attraverso le nuove scoperte tecnologiche di trasmittente e ricevente
Il prossimo futuro dal lo stesso video sarà possibile rispondere agli impulsi che vengono inviati dal trasmittente approvare o non approvare un determinato programma
Ho rispondere a determinate domande di approvazione o meno dopo un certo dibattito politico
Tutto questo anche i suoi svantaggi lo notava Rodotà più di una volta
Ma evidentemente
In una prospettiva di questo genere
Credo vada sottolineata l'ignoranza degli strumenti che oggi consentono alle formazioni sociali ai singoli di intervenire nell'informazione come il diritto d'accesso come partecipazione all'informazione e non dimentichiamo
I dispiace che non ci sia dal tecnico ma la parola partecipazioni certamente inflazionata ma ogni qual volta ricorre nel testo costituzionale sempre collegata Licari sviluppo della persona umana
E il diritto di rettifica
Come forma
E accesso del singolo individuo ma anche del gruppo
Che è chiamato in causa vita l'informazione ufficiale
E concreto che su queste situazioni giuridiche su queste forze estrinsecazioni più
Posizioni giuridiche nuove debba incentrarsi particolarmente il
La nostra riflessione
E non limitata sul solamente al allo strumento radiotelevisivo come diceva Nicoli ma insistendo sull'applicabilità strumenti di questo genere erano anche previsti nel testo iniziale legge di riforma dell'editoria Paulson Santa Stati no non se ne è parlato più
A ogni forma di comunicazione T-Max bisogna tassare dalla comunicazione di massa alla comunicazione sociale grazie
Ringrazio il dottor semiti avremo un'altra comunicazione prevista su questo tema l'accesso del professor Gabriele vorrei pregare di svolgerla
Io non ho sentito quello Nicoletti mi scuso come gratuito
Alcune cose comunque immagino che siano state giovedì perché devo rilevare
Da quello che ha detto il dottor Corasaniti
Sono molto importanti
Tutte le discussioni che si fanno a proposito della situazione giuridica soggettiva relazione accesso sia un diritto se non sia se se sia tutelabile in sede giurisdizionale o meno
Sulla natura della discussa della in Commissione parlamentare eccetera
Però credo che il discorso debba essere portato anche un po'più a monte
Perché il fatto stesso che si parli di accesso a metà così una sensazione riduttiva
Di questa situazione perché parlare di accesso in una sua azione costituzionale in cui esiste uno diritto di libertà di di manifestare liberamente il proprio pensiero riconosciuto a tutti
Solo per questo fa sembrare invece che si debba concedere qualcosa a chi forse invece ne avrebbe diritto proprio sulla base dei precetti costituzionali
E in questo senso credo che sia equivoca perfino la la posizione della corte costituzionale
Alla quale invece va riconosciuto peraltro il così il merito di aver posto per il problema dell'accesso che il legislatore non aveva mai sentito
E noto appunto che il problema dell'accesso è stato posto innanzitutto in sede giurisprudenziale dalla Corte costituzionale e che molto probabilmente soltanto a seguito della giurisprudenza dalla corte in particolare della sentenza numero duecentoventicinque il legislatore ha introdotto questo questo accesso nella legislazione ecco però forse importante vedere come ma con la il legislatore abbia introdotto l'accesso in misura molto limitata rispetto a quanto aveva previsto o comunque aveva indicato la Corte costituzionale al riguardo
Ma intanto a me pare che la stessa posizione della corte
Per la parte meritoria perché ha parlato di questo problema e quindi l'opposto eh ha indotto il legislatore a tenerne conto però a me sembra che la Corte costituzionale quanto a ha dichiarato la illegittimità costituzionale delle delle norme sul monopolio vigenti nel mille novecentosettantaquattro abbia poi introdotto l'accesso così quasi ad adiuvandum e quasi per legittimare di più la persistenza del monopolio che secondo la Corte nel mille novecentosettantaquattro era ancora necessario ed indispensabile per evitare che il settore potesse finire nelle mani
Dei privati potesse dar luogo a quelle posizioni monopolistiche o oligopolistico e che poi appunto potrebbero determinare sia la violazione del principio di uguaglianza sia la sottrazione la possibilità del diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero a tutti tranne che appunto a quei pochi che conseguì vissero
La possibilità di realizzare il il loro diritto cioè ai monopolisti vogliono i populisti
Però secondo me contraddittorio e contraddittoria la posizione dalla corte quando per un verso dice che non è possibile consentire iniziativa privata e quindi è necessario il monopolio
Poi dice che il monopolio per essere legittimo deve soddisfare tutta quella serie di indicazioni che essa stessa da Nuti comandamenti che si possono rappresentare riducendoli alla parlamentarizzazione
Del controllo se non per la gestione del monopolio e al decentramento nella gestione del monopolio
è secondo la Corte queste condizioni assicurano
Che l'informazione radiotelevisiva sia poi obiettiva sia completa sia imparziale
Risponda al alle esigenze indicate nell'articolo ventuno dalla Costituzione io mi chiedo se il monopolio così concepito è di per sé legittimo a che cosa serve allora l'accesso
Ma c'è prevedere anche l'accesso affianco a questi strumenti a queste istanze che deve sta alle quali deve soddisfare il monopolio significa forse implicitamente riconosce che il monopolio organizzato secondo i principi della completezza vera imparzialità della eccetera dell'informa dell'obiettività eccetera dell'informazione sia che il monopolio già di per sé secondo la Corte non è comunque capace di soddisfare a queste istanze non essendo capace deve assicurare anche l'accesso
Cioè deve consentire ad altri
A dar determinati gruppi di poter poi accedere di e quindi la corsa in realtà ha prefigurato una sorta di di di sistema che
Può essere considerato un misto o integrato ma non nel senso che in esso convivono l'iniziativa economica iniziativa privata e e il e il monopolio la riserva pubblica mai nel senso che c'è un sistema secondo la Corte che deve essere necessariamente indiretto diciamo così in quanto i singoli non possono manifestare liberamente il proprio pensiero
Questo sistema secondo la Corte se risponda alle esigenze della completezza dell'obiettività eccetera e è come se fosse un sistema rappresentativo però rappresentativo in senso oggettivo nel senso che non è che rappresenta i singoli ma riesce a dare un quando riesce a dare una informazione che nel suo complesso rappresenta tutte le istanze la pluralità diciamo così
Per le idee dei pensieri esistenti nella società
Ecco però poi diventa misto quando a fianco a questa sorta di rappresentatività oggettiva che avrebbe il monopolio rispetto alla pluralità del pensiero delle delle correnti ideologiche eccetera che esistono nel nostro nella nostra società
Diventa misto quanto però questo sistema deve anche consentire poi la manifestazione diretta
Del pensiero anche qui è indiretta perché non sono i soggetti singoli che hanno il diritto almeno secondo la Corte questa sempre sembra la sua posizione dice se non ai singoli quando meno ai gruppi sociali eccetera
Allora anche qui abbiamo una rappresentatività diciamo così però questa volta la rappresentatività può essere più o meno utenti a perché i gruppi in effetti rappresentano dovrebbero rappresentare i componenti dei gruppi stessi quindi abbiamo un sistema nel complesso a rappresentatività
Un sistema indiretto però poi in questo sistema indiretto c'è una rappresentanza oggettiva una rappresentativa rappresentare un'oggettiva costituita dal da quando un po'di informazione che dà il monopolio è un'altra rappresentatività questa volta vera e propria che corrisponde appunto a quel quantum per il quale è possibile che i gruppi riescano a intervenire direttamente a esprimere il pensiero
Loro e quindi attraverso di loro dei dei singoli dei singoli componenti gruppi stessi
Ecco però questo significa che allora il monopolio secondo la Corte non sarà mai capace non è non è capace per sua natura di rappresentare oggettivamente tutte le posizioni che esistono nella nostra società
Fatto questo rilievo che secondo me molto importante perché questo questo diciamo il diritto di accesso così concepito dalla Corte potrebbe forse tradire un suo pensiero più profondo secondo me il problema del monopolio che deve essere del monopolio pubblico
Generalmente è stato affrontato sempre dalla corte
Col in un'ottica tradizionale in un'ottica che forse anche sbagliata perché ha sempre posto il tema intuiti in un'alternativa secca libera iniziativa con quindi riserva pubblica o con libertà di iniziativa nel sistema non ha mai distinto per esempio tra il regime dei mezzi e il regime e il regime della utilizzazione dei mezzi cioè il regime dei programmi perché io trovo che il regime dei mezzi e quindi il trattamento dei mezzi certamente si presta ad essere riservato perché lì siamo chiaramente nell'ambito dall'articolo quarantatré ma come si fa a riservare Allo stato e quindi al Parlamento o ad altre forze politiche in sostanza la possibilità di rappresentare il pensiero
Qui la riserva pubblica non è possibile il pensiero è è un pene infungibile non siamo nel campo dei trasporti lo stato si riserva il mezzo età un'attività un servizio che sarebbe potrebbe essere dato anche dai dai privati ma lo Stato dà ugualmente bene il pensiero degli atti lo Stato è per sua natura il DDT impossibilitato a rappresentarlo così come ognuno impossibilitato rappresentare pensiero degli atti quindi l'artiglio alla manifestazione del pensiero secondo me non può mai cadere nell'articolo quarantatré della Costituzione
Forse ecco distinguendo tra le cime dei mezzi regime della loro utilizzazione allora qui si può veramente prevedere un accesso ma non un accesso si può prevedere il diritto di tutti a essere a utilizzare il mezzo e in questo caso però non tanto di accesso si dovrebbe parlare quanto di questo diritto che naturalmente dovrebbe essere utilizzato nel rispetto del principio di uguaglianza cioè tutti quanti dovrebbero accedere dove per esercitare questo diritto
Probabilmente è difficile organizzarlo in pratica ma certo dovrebbe quindi essere osservato rigidamente il il l'articolo tre della Costituzione non vorrei che la corte abbia prevedendo l'accesso accettato sia pure implicitamente senza dirlo questa distinzione tra il regime dei mezzi regime dei programmi che pure in dottrina è stato avanzato da vari studiosi e secondo me anche molto convincente mentre professor poi si dice
Ecco detto questo però mi pare che la corte abbia parlato chiaramente quando ha parlato di accesso abbia detto e ha detto che questo è un diritto il legislatore che cosa ha non solo un diritto ma era uno uno diritto che in qualche modo legittimava
Non saprei dire in quale proporzione in quale misura ma in qualche modo legittimava
La la stessa lettera legittimità del della Riserva pubblica
E quindi il il legislatore avrebbe avuto il dovere diciamo così avrebbe avuto l'obbligo di dare all'accesso delle proporzioni significative nell'ambito dalla riforma nelle procure delle proporzioni che appunto testimoniasse ero di questa legittimazione coi della intera Riserva
Invece il legislatore lo ha colto molto tiepidamente io direi laico ha colto perché costretto ad accoglierlo perché intanto se si legge l'articolo sei della legge di riforma del mille novecentosettantacinque ma però diritto non compare
Non non si dice i gruppi hanno diritto ad accedere oppure i diritti gruppi devono accede qualcosa del genere ma si dice che la la concessionaria deve riservare ha quasi tenuto il legislatore di parlare dei soggetti attivi
Di questo rapporto ha parlato del del soggetto passivo questo deve riservare certo se deve riservare ci sarà qualcuno che ha diritto
A ad avere questa così la però dico il fatto che l'abbia detto così per un verso testimonia così il suo atteggiamento psicologico per l'altro serve a chi invece vuole ricostruire questa situazione giuridica di vantaggio in termini molto attenuati in serve da si presta dice tanto è vero che il legislatore non lo ha detto e poi viene ulteriormente dimostrato da come ha organizzato la giustiziabilità diciamo di questo di questa sito di questo interesse la commissione parlamentare che è un organo politico eccetera
Ora a parte questo io così quando mi fu detto di partecipare
Mi venne la curiosità di guardare le delibere della sottocommissione
Però per vedere poi in pratica come si atteggia se questo istituto ecco il Redentore delibera la sottocommissione sirene come l'istituto effettivamente non esiste un sistema molto poco
Leggendo per esempio le intanto il l'accesso è stato utilizzato per per la prima volta credo nel mille novecentosettantasette quindi se fatto trascorrere un anno e mezzo perché i gruppi potessero accedere poi si vede come teste per la commissione non si è discusso mai di questioni molto importanti
C'è qualche dichiarazione pensando dell'onorevole pubblico che dice questo è un organo politico il diritto secondo me non deve essere non è un diritto perfetto non è un diritto in senso tecnico nessuno risponde nella Commissione
Qualche altro imitato dice questo è un organismo di carattere politico e quindi noi dobbiamo dare una giustizia politica in questa sede
Ecco poi
La legge quando dice non deve essere deve essere riservato non meno del cinque per cento
Che cosa significa questo significa che sarebbe stata poi libera la Commissione parlamentare di stabilire il dieci o il quindici e il venti per cento qui certamente sarebbe difficile ricostruire una riserva di legge in materia insomma però siamo in materia di libertà di manifestazione del pensiero esse secondo la Corte un diritto era la legge che doveva dire il quantum preciso entro il quale doveva essere riservato lo spazio ai gruppi stessi e non entro il cinque certo si può vietare evidentemente legislatura voluto che non può che il cinque fosse comunque rispettato
Però affidato una parte di libertà di manifestazione del pensiero a un organo che anche se un succo un organo del Parlamento certo agisce in una situazione particolare una situazione speciale
Quindi quel cinque per cento poi come si è visto è stato rigorosamente rispettato in sede di di commissione parlamentare di sottocommissione non più di tanto i tempi sono quelli che sappiamo
Dieci minuti al massimo un quarto d'ora non devono queste manifestazione queste l'accesso non deve essere trasmesso in coincidenza o vicino al telegiornale perché così si può interferire certo qui se si si può anche dire che se si consentisse la trasmissione molto vicina ai telegiornali forse si avvantaggerebbe chi in quel momento si avvale dell'accesso
Ma il discorso si può fare anche in senso inverso cioè consentiamo vicino ai telegiornali poi facciamo in modo che tutti nell'arco di un certo tempo possano intervenire in quel periodo cioè si vede come il questo diritto sia stato non è stato concepito come diritto è rimasto marginale i tempi sono pochissimi
E gli orari le ore in cui sono trasmessi sono le io direi che vedendo così ex post come è stato utilizzato questo accesso sembra quasi poi gruppi per esempio che l'hanno utilizzato quali sono la caccia e l'anticaccia
Certe associazioni mediche
Certi gruppi stravince sembra quasi che che sia non un diritto per manifestare il pensiero questo accesso ma sia una forma di consentire un po'di propaganda a una serie di associazioni o di gruppi che essendo marginali non essendo rappresentati dai partiti o dai sindacati
Ecco trovano il modo di farsi pubblicità alle dieci di sera o alle undici alla radio alle undici la mattina e dicono sono cosa pensano alla vivisezione un'altra cosa
E quindi è stato il mi ha di fatto ulteriormente degradato cioè inviare i fattori la cosa non esiste più in effetti io ho letto la relazione del professor Tosi dove mi dice che l'attenuazione probabilmente deriva dal fatto che poi è intervenuta la sentenza che liberalizzava le trasmissioni in ambito locale però intanto vorrei far notare che quando il il legislatore ha concepito l'accesso il sistema era di riserva generalizzata tranne che per la per la tv per le trasmissioni via cavo di ambito locale
E quindi la liberalizzazione non c'era
Questo discorso io potrei aggiungere che poi c'è stata la sentenza numero centoquarantotto la quale io non so come può essere letta ma certamente in questa sentenza la Corte
Dice con una certa chiarezza che il monopolio può anche essere eliminato dal legislatore perché dice che è legittimo allo stato attuale della legislazione e lo stato attuale della legislazione e che intende la Corte e la carenza della disciplina delle trasmissioni locali
Via etere
Allora secondo la Corte se venisse disciplinate se venissero disciplinari servisse disciplinata l'emittenza locale
Forse il la situazione attuale cambierebbe la situazione legislativa e forse si potrebbe anche liberalizzare
Tutto il settore radiotelevisivo quindi anche il monopolio nazionale potrebbe cadere su questa una sorta per una sentenza molto importante
Questa porterebbe ulteriore acqua al ha diciamo così a quello che sostiene il professor Tosi però ecco arduo visto che l'ha detto il dottor Corasaniti poco fa
Secondo meglio diritto all'accesso ma non all'accesso già utilizzare direttamente il mezzo radiotelevisivo non viene meno neanche se fosse tutto liberalizzato
Perché quando c'è la liberalizzazione che cosa succede ammettiamo anche che sia una legislazione fatta bene adeguata che rispetti
Che niente sia Antitrust eccetera come dovrebbe essere ma in questo modo saranno sempre pochi quelli che potranno utilizzare i canali radio televisivi saranno dieci venti trenta soggetti ma saranno quei soggetti che hanno i mezzi per farlo e tutti i soggetti che non hanno i mezzi per farlo certo dobbiamo garantire una situazione di uguaglianza nell'ambito di chi ha i mezzi perché non dovesse sopravanzato da un altro più forte ma tutti quelli che non li hanno
E e allora quindi l'accesso probabilmente dico l'accesso tra virgolette e deve essere garantito anche in una situazione di di piena liberalizzazione perché anche i privati secondo me in base alla Costituzione si può imporre di riservare delle trasmissioni o comunque dei tempi di trasmissione a chi non potrebbe diversamente manifestare il proprio pensiero
Questo è inutile che adesso io mi stia riallacciare all'articolo tre attraverso la manifestazione del pensiero si partecipa effettivamente alla alla all'organizzazione politica economica sociale eccetera del Paese
E se si impedisce a ogni gruppo ogni soggetto di manifestare le proprie idee di indurre gli atti di convincerli quanto meno comunque di prospettare le proprie idee ecco che l'articolo tre lo lo mettiamo proprio di lato Petit ecco forse è quell'articolo tre che forse il più importante quando si parliamo trasmissioni radiotelevisive non dando il quarantatré quando l'articolo tre e quindi allora in quando il legislatore dovrà disciplinare se se lo deciderà di farlo l'emittenza locale anche in presenza della sentenza numero centoquarantotto e la prima esigenza è che tratti diversamente l'accesso poi sarà ancora meglio se darà una tutela più precisa un'altra giurisdizionale si dica che si tratta di un diritto soggettivo mi rendo conto che in pratica è molto difficile organizzare di più tutto perché certamente i singoli non è possibile perché siamo se non cinquanta milioni saremo trenta i maggiorenni e quindi sempre ugualmente difficile ma certo bisogna trovare dei meccanismi che in qualche modo siano poi coerenti con i principi e allora qui potrebbe ritornare di nuovo
La tesi di distinguere tra regime dei mezzi regina dei programmi ecco comunque e che è il legislatore che deve innanzitutto prendere coscienza del delle istanze manifestate dalla corte sia pure secondo me in contraddizione logica sulla base dei principi ma comunque per dare un peso effettivo a questo diritto che adesso praticamente non c'entra
Ringrazio il professor Gabriele ripiegare professor Fois che svolge la sua comunicazione governo di un monopolio pubblico Occhiuzzi servizio pubblico punto interrogativo
Cioè
Vorrei ricordare a a tutti presenti che convegno si muove secondo il principio dell'iscrizione a parlare diciamo qui per ricevere i vostri iscrizioni a parlare
Rigoroso
Uno alla fine tutto volevo scusarmi perché essenzialmente o quasi esclusivamente leggerò
Non sono abituato a leggere preferisco parlare direttamente sia pure sulla base
Gli appunti o dello scritto
Però sono piuttosto stanco e allora questo è un primo motivo per cui leggero
Un secondo motivo è perché è opportuno o addirittura necessario in quello che dico pesare esattamente ogni parola
E addirittura ogni virgola
Detto questo
Il tema del mio intervento è un po'anomalo diciamo rispetto alla questa parte del convegno che riguarda la commissione Indirizzo e Vigilanza dell'accesso
Il tema del mio intervento al governo del monopolio pubblico o governo di un servizio pubblico punto interrogativo
Perlomeno in questa fase e salvo quanto avrò occasione di dire inserì tavola rotonda io direttamente non parlerò
Ne della commissione bicamerale
Di indirizzo e vigilanza né salvo qualche spunto che mi è stato offerto dagli interventi che mi hanno preceduto
Dell'accesso
Però credo ho l'illusione ho la presunzione
Di porre
Una serie di presupposti che ritengo indispensabile
Per impostare
Per risolvere correttamente i problemi
Della RAI TV
Ed in particolare anche ma non soltanto quelli della commissione bicamerale indirizzo e vigilanza
Anche quelli dell'accesso
Detto questo per affrontare correttamente il tema che ho indicato bisogna fare una precisazione e due premesse
La precisazione è la seguente
Sorge il dubbio e poi vedremo che cercherò
Di eliminare questo dubbio
Sorge il dubbio che ancora oggi e legittimamente perché il fatto che se ne parli può essere un dato di fatto puro e semplice questo non significa che se ne parli legittima
Sorge il dubbio che ancora oggi è legittimamente si possa parlare il monopolio pubblico radiotelevisivo sia pure parziale nonostante la sentenza della Corte costituzionale numero centoquarantotto del mille novecentottantuno
Ciò per due ragioni
A perché tale sentenza e ambigua per quanto riguarda la giustificazione del monopolio almeno quando sia pure in modo elusivo o addirittura contraddittorio sembra condizionare la legittimità del monopolio su scala nazionale essenzialmente ed in definitiva all'attuale mancanza di un'adeguata normazione antimonopolistica
Be
Perché comunque dato e non concesso che abbia ancora giustificazione costituzionale parlare di monopolio si tratterebbe di monopolio solo parziale
Che non so implica la dialettica con le emittenti private locali
Ma a mio giudizio di per sé non esclude certi tipi di interconnessione tra tali emittenti
E quindi ammette fenomeni capaci di contraddire dialetticamente col monopolio pubblico almeno riguardo ai contenuti nazionali dei programmi di qualsiasi natura ivi compresi quelli concernenti l'informazione
Ciò ha precisato già da ora sarebbe forse possibile parlare invece che di governo del monopolio pubblico secondo la formulazione del tema del convegno
Di governo di un servizio pubblico radiotelevisivo
Non bisogna cioè usare il termine del monopolio pubblico ma invece quello di un semplice servizio pubblico radiotelevisivo
La questione non è meramente terminologica perché come cercherò di accennare i problemi del governo della radio
Ma che ci si trovi di fronte ad un servizio pubblico protetto da un vero e proprio monopolio monopolio legale parziale o totale che sia o invece di fronte ad un servizio pubblico non protetto
Almeno quanto al contenuto della sua attività da alcun monopolio e quindi costretto alla più piena concorrenzialità nei confronti delle emittenti private
Il presente intervento e principalmente dedicato a sviluppare le motivazioni ed alcune specifiche conseguenze della suddetta precisazione
Vediamo la prima delle due premesse
Molto importante anche se non quando la seconda che verrà subito dopo
I problemi del governo del servizio pubblico non vanno impostati tenendo conto di un quadro complessivo concepito come un unico sistema integrato pubblico-privato
Faccio un piccolo o una piccola parentesi in riferimento agli interventi precedenti a quello del professor Gabriele
La questione dell'accesso ad esempio è salvo quanto sarà possibile ritornarci studi seri tavola rotonda o in altre sedi in una qualche maniera implica una simile concezione di sistema integrato pubblico-privato
Questa concezione a mio giudizio è decisamente da rigettare
Il rigetto di un sì non è questa la sede in cui mi devo occupare devo occupare di altre cose sarei disposto sarei pronto occuparmene e a dimostrare
Il perché e il senso di quello che affermo adesso soltanto quasi semplice una mera farsi asserzione in altra sede ed adeguatamente
Comunque il rigetto di un simile sistema da un lato implica che le due componenti quella pubblica e quella privata debbano avere struttura e caratteristiche profondamente diverse
E dall'altro lato implica che esse debbono essere tali da entrare in rapporto nel senso di affrontarsi e confrontarsi reciprocamente nell'ambito del mercato e delle sue regole
Tutto ciò significa che può esserci un modo inesatto ed un modo invece esatto di parlare di un sistema radiotelevisivo misto
Il modo esatto è quello di riferirsi a una situazione in cui la diffusione nell'etere e la corrispondente attività imprenditoriale siano contemporaneamente esercitate
E nella più piena anche reciproca concorrenzialità da un lato da un'impresa formalmente o almeno sostanzialmente pubblica e dall'altro lato da una dalla più ampia possibile molteplicità imprese private
Il modo inesatto è quello di riferirsi a una situazione in cui sotto un primo profilo la impresa pubblica o pubbliche cistica mente disciplinata
Godendo di vantaggi non solo sul piano di fatto ad esempio sul piano economico finanziario
Ma anche su quello di diritto ottenga una precostituita posizioni prevalenza e quindi risulti necessariamente più o meno dominante rispetto alle imprese private anche se prese nel loro complesso
Sotto il secondo profilo modo inesatto è quello di riferirsi a una situazione in cui la concorrenzialità tra le due componenti
Sì attenuata o distorta da più o meno accentuati elementi di disciplina pubblicistica alla quale si pretenda di sottoporre le emittenti private o addirittura eventualmente anche dalla previsione gli organi di governo rivolti a tutto il sistema
Cioè il sistema insieme pubblico e privati e anche quanto ad una volta ad esempio e senza trarne tutte le implicazioni viene in questione il problema dell'accesso e dell'accesso per quanto riguarda le radio televisioni private
Un simile modo inesatto di concepire un sistema radiotelevisivo cosiddetto misto non è ipotesi astratta mi sembra che essa trovi significativa conferma ad esempio nella recente bozza di di Progetto Gaspari sulle emittenti private
O anche in brani del documento dei codici pubblicato e rinascita il ventisei due ottantadue
Anche se questa non è la sede per soffermati a dimostrare l'esattezza del precedente rilievo basterà dire a titolo di significativo esempio che il Titolo terzo della suddetta bozza di progetto e testualmente dedicato agli organi di pianificazione
Di gestione e di controllo del sistema della emittenza privata
Non a caso mi sembra il professor d'albergo anche se per impegni accademici ieri sera non c'era poneva il problema in termini di pianificazione iper programmazione e questo invece e qualche cosa per le ragioni che risulteranno anche indirettamente da quello che sto per dire da rigettare in maniera piena totale e integrale
Ma non ha senso parlare di pianificazione di gestione se non implicando elementi squisitamente pubblicistici capaci di incidere intrinsecamente nelle attività radiotelevisiva delle imprese private
Questa è la prima premessa
Non sufficientemente sviluppata non posso fare una monografia in questa sede e non sarebbe il caso veniamo alla seconda premessa che a mio avviso è della massima importanza e quindi dovrà essere notevolmente sviluppata
Finora almeno secondo quanto mi risulta
I problemi relativi alla disciplina dell'attività radiotelevisiva sia di quella pubblica così come di quella privata una volta che quest'ultima sia stata riconosciuta come diritto soggettivo dalla giurisprudenza della Corte costituzionale sono stati considerati ha impostati esclusivamente tenendo conto dei principi desumibili dagli articoli ventuno quarantuno e quarantatré costituzione
Qualche d'un altro questa mattina ha detto no bisogna prendere in considerazione l'articolo due no bisogna prendere in considerazione l'articolo tre ricche esatto questo e lo vedremo lo vedo
Non tanto oggi quanto in sede di tavola rotonda mai sbagliato il modo mi sembra con cui questa mattina sono stati chiamati in causa l'articolo due e l'articolo tre della Costituzione
Dicevo
Soltanto dei principi desumibili dagli articoli ventuno quarantuno e quarantatré costruzione trascurando del tutto di fare riferimento almeno ai fini di un raffronto e come si vedrà si rivela invece essenziale ad altri principi costituzionali
Quali in particolare quelli degli articoli nove trentatré e anche il trenta con lo vedremo e trentaquattro costituzione
Si tratta di principi che riguardano la promozione della cultura il servizio dell'istruzione la libertà di insegnamento la libertà della scuola il diritto all'istruzione
Anche a prima vista e salvo specifica dimostrazione al riguardo risulta evidente la profonda e sostanziale analogia che esiste
Sotto un certo profilo almeno a livello costituzionale ad esempio tra libertà di manifestazione diffusione del pensiero ivi compresa a tutti gli effetti come più volte ho dimostrato la cosiddetta libertà di informazione con la libertà della scienza e dell'insegnamento
Sì mi analogia sussiste ancora ad esempio tra il fine di promozione della cultura realizzato mediante l'insegnamento e lo stesso Fini ha realizzato mediante l'uso dei mezzi di diffusione ivi compreso il mezzo radiotelevisivo
Le suddette analogie potrebbero essere ulteriormente sviluppate verifica mai finire presente discorso sottolineare la loro esistenza induce a puntualizzare quali sia la peculiarità dei principi costituzionali in materia di istruzione scuola e insegnamento
Molto sbrigativamente come non può non essere in questa sede
Bisogna sottolineare a che lo Stato ha un vero e proprio e specifico obbligo costituzionale di promuovere la scienza e di garantire direttamente l'istruzione ciò anche specialmente istituendo e gestendo sue scuole di ogni ordine e grado
Be che nonostante suddetto obbligo il quale come dirò a uno specifico fondamento costituzionale
Lo Stato deve garantire la libertà delle scuole private nella loro più varia tipologia cioè deve garantire la libertà di istituire di organizzare e di gestire scuole che appartengono ai privati come singoli gruppi o di
Sì
Se lo Stato è tenuto a garantire specialmente specificamente nelle proprie scuole la individua libertà d'insegnamento del singolo docente per quanto riguarda l'esistenza dell'obbligo costituzionale di cui alla precedente lettera quanto detto prima
Esso è pacifico in dottrina e giurisprudenza un simile obbligo risulta chiaramente dal primo comma dell'articolo tre
La secondo comma dell'articolo trentatré l'articolo trentaquattro della Costituzione oltre che ma più indirettamente e so come conferma Offerta da un principio ispiratore di carattere generale dall'articolo nove della Costituzione
Per quanto riguarda la libertà delle scuole private essa si fonda sul terzo sul quarto comma dell'articolo trentatré
Conviene sottolineare che nonostante i dubbi sollevati da una parte ma solo da una parte della dottrina la libertà in questione riguarda anche le università e gli istituti di alta cultura ed in particolare non solo le università libere cosiddette riconosciute ma anche quelle meramente private ciò ad esempio è stato chiaramente recisamente affermato nella sentenza Corte costituzionale numero centonovantacinque del mille novecentosettantadue
Infine per quanto riguarda la individuali data di insediamento del singolo docente essa si fonda sul principio solennemente sancito dal primo comma articolo trentadue Costituzione quale doverosa specificazione e particolare rafforzamento della libertà ex articolo ventuno
In tal caso si tratta di un principio che probabilmente può essere considerato e lo è stato in dottrina come uno di quelli supremi nella gerarchia dei valori costituzionali
E perciò come tali libertà deve valere per la scuola e nella scuola di Stato nella maniera più piena
Nonostante si tratti di una libertà che si inserisce in una struttura squisitamente pubblica e che influisce in modo determinante su conseguimento del fondamentale fine dell'istruzione nonché incide su un attività finanziata ed organizzata pubblicistica mi
Da quanto finora ho detto ed affini di un raffronto con i principi che devono presiedere l'impostazione dei problemi inerenti all'attività radiotelevisiva conviene ulteriormente sottolineare prima di tutto
Che per lo Stato l'istruzione è un fine necessario e fondamentale c'è una letteratura ormai amplissima in dottrina a questo riguardo
Per cui sussiste l'obbligo costituzionale di soddisfare il corrispondente interesse collettivo in secondo luogo che l'istruzione dello stato e per lo Stato non può non essere che un vero e proprio pubblico servizio o addirittura almeno in parte per ragioni sotto profili che qui non è possibile accenna una vera e propria pubblica funzione in terzo luogo che nonostante l'istruzione di Stato sia un fine istituzionale fondamentale da organizzarsi qua il servizio e funzione pubblici
Tuttavia i principi costituzionali implicano e stabiliscono che lo Stato non abbia e non possa pretendere l'esclusività l'attività in questione
Tali principi cioè esigono che sia pienamente garantito ai privati il così detto dico così detto perché non mi piace il termine non mi è mai piaciuto
Il cosiddetto pluralismo storcono scolastico uso questo termine perché è un termine usato nella sentenza della Corte costituzionale ma anche qua ci sarebbe da fare una parentesi su un modo esatto è un modo inesatto di intendere il termine pluralismo
Comunque pienamente garantito ai privati il cosiddetto pluralismo scolastico cioè è stato chiaramente affermato dalla Corte costituzionale nella suddetta sentenza numero centoquarantacinque del mille novecentosettantadue
Simile rilievo sottolinea al di là di ogni ragionevole dubbio almeno secondo me
E in materia di istruzione di scuola e nonostante il carattere assolutamente fondamentale corrispondente servizio la Costituzione vieta lo stato di esigere o di fissare una qualsiasi forma di monopolio sulla corrispondente attività
Tale attività è garantita anche alla libertà dei privati in quanto tali e se ed in quanto il risultato di tale attività voglia mantenersi nella sfera nettamente privata
In particolare se ed in quanto non ipocriti il rilascio di titoli o attestazioni aventi valore legale essa non può
O in alcun modo essere considerata pubblico servizio attenti a questa precisazione anche per quanto riguarda il problema dell'accesso
Le conseguenze dall'affronto in ordine al problema dell'accesso
Tenuto conto di tutto quanto prima ha detto
Ma in particolare i tre punti immediatamente prima sottolinea vediamo quali principi costituzionali sembra debbano valere riguardo l'attività rivolta all'uso di mezzi di diffusione del pensiero e in particolare all'uso dei mezzi del mezzo radiotelevisivo
In primo luogo è da escludere che i fili d'informazione cultura cultura in genere non strettamente scientifica in senso tecnico o non necessariamente
E svago ove realizzati mediante l'uso del mezzo l'aiuto decisivo così come mediante ogni altro mezzo di diffusione perché da questo punto di vista non c'è e lo vedremo differenza sostanziale possano essere in qualche modo considerati quali fini istituzionali ed intrinseci dello sbarco
Anzi è da ritenere che secondo Costituzione e in linea di principio tali fini ove perseguiti mediante i mezzi di diffusione del pensiero debbano per loro natura essere affidati ai privati ed in quanto priva tutto ciò significa che la gestione e l'organizzazione dei mezzi di diffusione ivi compreso quello radiotelevisivo non rappresentano in alcun modo un obbligo costituzionale per i pubblici poteri
Con una radicale differenza quindi con quanto si è accennato per la scuola la cui istituzione l'organizzazione pubblica rappresenta invece un fondamentale obbligo costituzionale
In secondo luogo e proprio in rapporto a quanto si è detto per l'istruzione la scuola
Nei confronti dell'uso di mezzi di diffusione ivi compreso quello l'avete visto televisivo risalta il fatto che per esso manchino del tutto precetti e principi costituzionali
Che consentano di qualificarlo per sua intrinseca natura come servizio pubblico
In altri termini mentre la scuola e l'istruzione
Nonostante il fondamentale principio della libertà di insegnamento esile mentre per la scuola e l'istruzione non lo state fondamentale il principio che la libertà di insegnamento esistono ulteriori e specifici principi costituzionali
Tali da esigere la sua qualificazione come di un vero e proprio servizio pubblico
Niente di tutto ciò può dirsi per l'attività di diffusione del pensiero
Ivi compresa quella radiotelevisiva
Per essa la Costituzione che sancisce soltanto il principio di libertà individuale sia quanto al contenuto della manifestazione del pensiero sia quanto l'uso dei mezzi di diffusione
Né può avere rilievo il fatto che l'attività di diffusione specie ma non soltanto quella radiotelevisiva tenda ad organizzarsi nella forma dell'impresa economica e quindi possa essere ricondotta accerti affetti
Sotto l'applicazione dei principi costituzionali in materia di rapporti economici
Un simile rilievo infatti se vale
Fatta comunque salva la gerarchia dei valori costituzionali cioè del rapporto dei valori insiti l'articolo ventuno rispetto a quelli esiti l'articolo quarantuno nell'articolo quarantatré
Simile rilievo vale anche per la scuola privata che se vuole essere efficiente e competitiva e se vuole tentare di realizzare o avvicinarsi a dimensioni ottimali
Tende anch'essa ad organizzarsi secondo schemi e strutture sostanzialmente imprenditoriale
Una terza fondamentale considerazione e ancora da farsi
Ho sottolineato prima che nonostante l'istruzione sia un obbligo costituzionale inderogabile per i pubblici poteri
E nonostante che la scuola sia per sua intrinseca natura e direttamente secondo Costituzione pubblico servizio e addirittura almeno sotto un certo profilo pubblica funzione
Tuttavia la stessa Costituzione rigetta il principio delle esclusività pubblica dell'attività scolastica e quindi vieta che in materia possa essere introdotto un monopolio legale a favore dei pubblici poteri
L'ovvietà per ogni tipo il grado di scuola ivi compresa come prima accennato quella universitaria e di alta cultura
Ma se le cose stanno in questi termini per l'istruzione e la scuola
E tenendo presente peraltro verso che l'esercizio di mezzi di diffusione per in parte che particolare di quello radiotelevisivo
Si apparenta strettamente all'esercizio dell'organizzazione scolastica in quando entrambi riconducibili allo stretto rapporto tra libertà di fusione ex primo comma articolo ventuno e libertà di insegnamento ex primo comma articolo trentatré come è possibile sostenere che abbia una sufficiente giustificazione costituzionale l'imposizione di un monopolio pubblico totale o parziale che sia sull'uso di un dato mezzo di diffusione è specificamente su quello radiotelevisivo anche a costo di ripetere
Se la scuola che pure è un fondamentale obbligatorio il servizio pubblico non è costituzionalmente monopolizzati né a favore dello Stato
Come popolo pretende sicché sia costituzionalmente giustificabile un monopolio radiotelevisivo dello Stato anche se è solo parziale
Dato che la corrispondente attività a livello costituzionale in linea di principio non è in alcun modo servizio pubblico e dato che in materia esistono soltanto chiari e netti principi costituzionali di riconoscimento della libertà individuale
La verità e che nonostante le oscillazioni da incertezze o addirittura le ambiguità
Della più recente giurisprudenza costituzionale in materia che è pari a veri abbandonato il più vecchio ma più obiettivo criterio della limitatezza delle frequenze
Una sistematica ed attenta interpretazione d'analisi dei principi costituzionali relativi a più situazioni e fenomeni profondamente omogenei o comunque sostanzialmente comparabili
Non può che condurre ad escludere fondamento giustificazione costituzionali ad ogni forma di monopolio pubblico sull'attività radiotelevisivo
La precedente affermazione come si vedrà e assolutamente fondamentale per impostare correttamente il problema del governo di un servizio pubblico radiotelevisivo
Ma prima di accennare a tale aspetto e questo aspetto cercherò di analizzarlo in parte in sede di tavola rotonda
Vale la pena di rafforzare la suddetta affermazione mostrando inconsistenza di tre possibili obiezioni ad essa perché non mi piace fare affermazioni anche se documentate
Mi invento cerco di inventarmi tutte le possibili obiezioni per rispondere ad essa è un dato caratteriale fortunatamente o purtroppo
La precedente affermazione dicevo fondamentale quali quali sono queste possibili obiezioni alla prima obiezione è quella per cui il monopolio pubblico radiotelevisivo almeno parziale cioè solo quanto la diffusione su scala nazionale
Si giustificherebbe principalmente per il fine di evitare situazioni di monopolio oligopolio in mano ai privati
Si tratta della tesi su cui in definitiva pensavo le ambiguità le contraddittorietà sembra essenzialmente poggiarsi la recentissima sentenza Corte costituzionale numero centoquarantotto del mille novecentottantuno
Proprio il raffronto con quanto prima sottolineato ha proposto di distruzione della scuola
Risulta che l'obiezione molto debole
Nonostante in tal caso si tratti istruzione scuola di un obbligo costituzionale a provvedere mediante il servizio pubblico e nonostante che anche in tal caso siano ipotizzabili situazioni di monopolio e io luogo polio da parte di gruppi privati
Ad esempio da parte delle confessioni religiose ed in particolare di quella cattolica
Tuttavia il monopolio pubblico e radicalmente escluso ed è garantita la piena libertà privata e si noti bene tutto ciò vale anche per le università dagli istituti di alta cultura nonostante che specie in questo campo siano molto alti costi l'istituzione organizzazione e gestione
E nonostante che di fatto tendano a sussistere e realmente sussistano evidenti situazioni di oligopolio da parte dei privati
Chiedetevi quante e quali sono le università priva oggi imita
La seconda obiezione
Tenta di giustificare il monopolio pubblico radiotelevisivo in relazione al fatto che da un lato l'attività in questione sarebbe rivolta a soddisfare un bisogno essenziale della collettività argomento testuale
Anche questo utilizzato ad esempio ma non solo dalla succitata sentenza Corte costituzionale dell'ottantuno
E che dall'altro lato si afferma per l'obiezione che tale attività sarebbe finalizzata a garantire un interesse collettivo o addirittura un vero e proprio diritto soggettivo all'informazione
Specificamente ad un'informazione obiettiva imparziale
Completa e continua per utilizzare ancora una volta la terminologia della suddetta sentenza dalla Corte costituzionale
Anche tale obiezione mostra tutta la sua intrinseca debolezza se raffrontata a quanto sottolineato in maniera distruzione di scuola in questo caso ma solo in questo caso siamo di fronte a un vero e proprio bisogno essenziale della collettività
Specificamente chiaramente sancito come tale da appositi precetti costituzionali
E tuttavia il monopolio pubblico escluso ancora
Proprio in questo caso l'istituzione scuola siamo di fronte a un vero e proprio diritto all'istruzione configurabile ed effettivamente tutelabile come diritto di prestazione nel senso tecnico del termine
Tuttavia la specifica garanzia di un simile diritto non implica il non giustifica il monopolio pubblico anzi gioca nel senso di escluderlo
Il diritto all'istruzione per esempio ex articolo trenta desumibile ex articolo trenta è proprio uno degli argomenti non iniziò che gioca nel senso di escludere l'esclusività esclude il monopolio pubblico e materia
Ed allora di fronte a simili considerazioni su quali principi costituzionali e su quali basi razionali è possibile considerare il bisogno d'informazione come capace di legittimare il monopolio pubblico radiotelevisivo
Bisognerebbe ritenere che tali bisognosi sito i a un livello più alto di quello del bisogno all'istruzione è che si ricolleghi maniera del tutto privilegiata al principio democratico
Ma tutto ciò da un lato e infondato a livello della nostra costituzione formale
E dall'altro lato è assurdo strutturalmente insostenibile dal punto di vista razionale potrei aggiungere anche se diffido un po'del termine a livello della nostra costituzione materiale
Infatti
Anche e specialmente l'educazione dei giovani e qualche cosa del tutto pregiudiziale alla stessa concepibili ITA del funzionamento democratico nei suoi termini più elementari
Con l'istruzione e l'educazione i non adulti imparano da prendere a comunicare e da valutare criticamente oltre che un'altra serie di cose
Il che e presupposto della stessa possibilità di informarsi di esprimersi e di decidere liberamente una volta divenuti adulti
D'altra parte il cosiddetto diritto all'informazione ad essere informati bene tra virgolette
Non è assolutamente comparabile con la di col diritto all'istruzione il primo come altre volte ho detto e solo il riflesso del diritto ad informare ed è quindi solo indirettamente protetto il secondo quello all'istruzione invece è un diritto direttamente protetto in materia specifica ex primo comma articolo trenta ex secondo e quarto comma articolo trentatré ex articolo trentaquattro costituzione
E come si è visto si configura come fondamentale diritto di prestazione
Perciò
Se il riconoscimento dello specifico diritto all'istruzione non implica il corrispondente monopolio pubblico anzi contribuisce ad escluderlo a maggior ragione ciò deve valere in rapporto al cosiddetto diritto all'informazione
Nel senso che esso non può in alcun modo giustificare un monopolio pubblico sull'uso del mezzo radiotelevisivo
Resta infine una terza obiezione
Anch'essa desumibile ma non solo dalla recente sentenza della Corte costituzionale
A giustificare il monopolio con correrebbe il fatto che il mezzo radiotelevisivo avrebbe una testuale peculiare capacità di persuasione e di incidenza sulla formazione dell'opinione pubblica nonché sugli indirizzi socioculturali
Ma si sono mai tratte tutte le debite conseguenze del fatto che analoghe caratteristiche sono attribuibili anche specialmente all'istruzione all'insegnamento scolastico
La capacità di persuasione vitali dedita all'insegnamento può sfiorare i limiti del plagio
Breve parentesi esperienza personale ormai da molti anni molte volte facendo lezione parlando con studenti facendo seminario eccetera io ho la sensazione fisica addirittura di influire
Sulle persone su chi mi ascolta sugli studenti
è un problema che mi pongo sempre
Anche se poi può provocare una situazione di di continuo logorio psichico cioè da un lato cercare di far capire di indurre di di impostare perlomeno moto metodologicamente l'indirizzo
Degli studenti di chi mi ascolta ma dall'altro lato la paura influenzali psicologicamente di condizionarli psicologicamente è un'esperienza che ho fatto profondamente a livello personale
Dicevo la capacità di persuasione di tale insediamento posso e al limite del plagio ricordatevi che addirittura e di plagio il primo caso di plagio e sia pure a livello di rapporto privato si è verificato in questi termini si è verificato
L'incidenza sulla formazione socioculturale dell'insegnamento di istruzione è enorme e può influire per tutta e su tutta la vita da adulto
Tali cara infine sono esaltati dalla debole o comunque ridotta capacità di valutazione critica del discente che tra l'altro si trova il rapporto di soggezione di diritto e ho di fatto che sia con il docente ecco la scuola e anche qua parlo per impressione per esperienza personale perlomeno per quanto riguarda il piano dei fatti
Per la scuola e per l'insegnamento però tali caratteristiche non giustifica in alcun modo il corrispondente monopolio pubblico ed anzi sono da considerare costituzionalmente compatibili con il riconoscimento e la garanzia di veri e propri diritti di libertà privati
Come possono allora caratteristiche del genere nel giustificare il monopolio pubblico radiotelevisivo
Interrogativo ovviamente retorico le caratteristiche in questione come gli aspetti considerati nelle altre due obiezioni prima accennate possono solo giustificare una ampia anche ampia ed efficiente presenza pubblica nel settore radiotelevisivo
Rivolta neutralizzare o compensare eventuali conseguenze negative della presenza meramente privata non possono invece mai giustificare un monopolio pubblico del settore nel settore
Tutto ciò considerato ed una volta per tutte qui
Nei limiti in cui posso dire una volta per tutte
Non si può non concludere che il monopolio pubblico radiotelevisivo anche se limitato diffusione su scala nazionale non solo è privo di sufficiente giustificazione costituzionale ma in netto contrasto con i più fondamentali principi costituzionali
Prima di tutto ed ovviamente con i principi dell'articolo ventuno costituzione
Ma poi
E anche e specialmente con il generalissimo principio d'eguaglianza ecco dove gioca il principio di eguaglianza ecco il modo giusto dove collocare il riferimento al principio d'eguaglianza l'articolo tre
Se lo Stato non può monopolizzare la scuola l'istruzione
Nonostante che sarà presente in un suo fine istituzionale un suo obbligo costituzionale e nonostante che l'attività scolastica dello Stato leciti ma legittimamente possa e debba essere istituita disciplinata quale vero e proprio pubblico servizio pubblico
Come si può pretendere di monopolizzare la manifestazione del pensiero mediante un dato meso diffusione
Cioè di monopolizzare qualcosa che non rappresenta né può rappresentare un fine istituzionale dei pubblici poteri che non implica né può implicare uno specifico obbligo costituzionale che per sua natura è prima di tutto di intrinsecamente diritto di libertà e non servizio pubblico
Continuare a sostenere la legittimità costituzionale di una simile pretesa significa negare le implicazioni del principio di eguaglianza
Nel loro significato più sostanziale e significa contraddire alle più elementari regole di ragionevolezza e di sufficiente giustificatezza
Mi sono già soffermato anche troppo sul punto precedente che peraltro è assolutamente essenziale quale però ancora la pena di fare una considerazione che ritengo non priva di interesse
Si potrebbe infatti obiettare delle mie precedenti argomentazioni si collocavano Rivello prevalentemente Judi giuridico formale
E la solita obiezione il formalismo tecnicismo giuridico quello che vale la costruzione reale la costruzione materiale eccetera eccetera
Ciò non è esatto
Ad esempio perché a parte ogni altra considerazione il riferimento al principio di eguaglianza implica la valutazione di profondi valori sostanziale
Ma dato e non concesso che rilievo fosse esatto in che termini esso potrebbe essere positivamente ed esplicitamente specifica
Essenzialmente nel senso di rilevare che l'eliminazione del monopolio pubblico radiotelevisivo abbandonerebbe i singoli individui in quanto fruitori dell'altrui attività radiotelevisiva al potere o addirittura al pre potere
Anche se soltanto di fatto e non di diritto di più o meno numerosi gruppi privati
Il monopolio pubblico servirebbe a garantire i singoli contro tale potere o prepotente
Ma
A parte il fatto che in tal caso sorge subito il gravissimo problema
Confermato nella maniera più ampia dall'esperienza concreta del potere del pre potere non solo di fatto ma anche di diritto dei pubblici poteri di qual sia si tipo essi siano
Fondarsi su una simile considerazione significa aggiungere a conseguenze a mio giudizio del tutto assurde
Perché assurda
Perché data non concesso che sia da un lato giustificabile il monopolio pubblico sulla che funziona radiotelevisiva
E dall'altro lato si ha invece escluso un monopolio pubblico sulla scuola l'istruzione si giunge all'assurda conclusione che mentre anche esplicitamente e specialmente gli adulti
Sono protetti dal cosiddetto potere privato nel campo radiotelevisivo dall'informazione dello svago e della cultura invece gli bambini i ragazzi ed i giovani un interessi intrinsecamente più deboli e più indifesi non possa non debbano essere protetti contro il potere il potere privato della scuola e dell'insegnamento
Se c'era un campo in cui la Costituzione avrebbe dovuto accogliere la preoccupazione di garantirsi contro un potere privato di notevolissima efficacia l'enorme importanza quell'ora il campo della scuola dell'insegnamento
Tenete presente che non son cose astratte io ho avuto Casiraghi andarmi a rivedere anche atti parlamentari discorsi del periodo liberale Aponte ovviamente anteriore all'avvento del fascismo da parte di alcuni liberali se non sbaglio per esempio il paventa già proprio la preoccupazione di questo tipo
E ciò nonostante proprio desta preoccupazione è stata eliminata è stata rimossa il problema è stato risolto in altro senso e quindi non si tratta di cose astratte
Quindi c'era
La preoccupazione di garantirsi contro potere privato di notevolissima il più efficace di enorme importanza quello nel campo della scuola l'insegnamento dall'altro lato però c'erano fondamentali esigenze di libertà individuali nel senso più classico e profondo del termine
Il fatto è che sono correlativamente e quasi a cromaticamente le due antitetiche esigenze possono essere composte armonizzate
Almeno una scelta di fondo tra di esse era ed è comunque necessarie
E proprio fatto elementare dell'esperienza giuridica
E del modo di operare il diritto che di fronte a due esigenze a due tipi di interessi potenzialmente confliggenti il problema non si può arrivare risolvere se non gerarchizzati angoli dando la prevalenza dell'uno sull'altro o viceversa
L'illusione di fare un pateracchio di mettere del due cose assieme allo stesso livello è una pura e semplice illusione gravida di conseguenza assolutamente negativo
Il fatto è dice per solo relativamente quasi automaticamente le due antitetiche esigenze possono essere composte armonizza almeno una scelta di fondo tra di esse era ed è comunque necessario
La Costituzione a scelta tra le due esigenze ed ha preferito riconosce la tradizionale individuale libertà dell'insegnamento e della scuola anche accettando il rischio che senza monopolio pubblico essa si trasformi in potere privato
Ma se la Costituzione esplicitamente preferito operare una simile scelta di fondo nel campo della scuola come può pensarsi che la Costituzione e solo in maniera del tutto implicita
Abbiamo messo ho consentito una scelta del tutto opposta nel campo della diffusione radiotelevisiva
Come vedremo
Una volta sottolineato che entrambi i casi la scelta costituzionale di fondo non può essere individuata se non in quella di privilegiare l'altro tradizionali Berta
Contro la semplicistica soluzione di un monopolio pubblico illusoriamente finalizzato ad evitare il pur reali rischi di un potere pubblico o privato che sia una volta cioè posta definitivamente fuori discussione la validità formale e sostanziale della suddetta scelta di principio
Ciò non significa che le due esigenze prima indicate non siano successivamente in parte armonizzato almeno in maniera relativa e ciò non significa che la Costituzione non indichi la via da seguire al riguardo almeno in materia scolastica
Ma con principi per possono utilmente essere in qualche modo applicati anche in campo radiotelevisivi si tratta di una considerazione molto importante per impostare correttamente il problema del governo del servizio pubblico radiotelevisivo
Però prima di giungere a questo punto che da un lato rappresenta il tema specifico del convegno ma dal provato esige pre Tucci pregiudizialmente quella profondità soluzione che prima ho cercato di dare del problema del monopolio pubblico
Conviene chiedersi quale possa essere la vera ragione o almeno quella veramente reale per cui il monopolio pubblico radiotelevisivo totale o parziale che sia viene difeso con tanto accanimento
Tale ragione dedica a mio giudizio da un determinato modo di concepire le esigenze proprie del funzionamento del sistema politico democratico tra virgolette in particolare mi sembra che consciamente Odin con Ciampi
Una certa opinione ritenga che tale sistema non possa funzionare senza meccanismi rivolti a garantire l'organizzazione del consenso o addirittura rivolti a controllare la formazione del consenso
Tutto ciò da un lato implica che il sistema si articoli in partiti politici
E per il fatto stesso della loro esistenza sono o dovrebbero essere strumenti dell'organizzazione del consenso
Ma dall'altro lato in qualche modo implicante che il sistema politico tende a risolversi e ad esaurirsi in maniera pressoché esclusiva nel sistema dei partiti
Ora
Mentre può essere accettabile che il sistema politico implica implichi anche meccanismi partitici per l'organizzazione del consenso
Non è invece assolutamente accettabile perché contrario ai principi classici di libertà e democrazia sia che tale organizzazione si risolva nel suddetto controllo
Sia che l'organizzazione stessa venga direttamente o indirettamente monopolizzata dai partiti o dalle altre grandi cosiddette forze sociali più o meno istituzionali istituzionalizzate di fa
Proprio la giustificazione del controllo e del monopolio dei partiti nel senso suddetto mi sembra invece che rappresenti aspetto essenziale della cultura oggi dominante almeno in Italia
Proprio simile aspetto spiega ad esempio come Stato da varie parti rilevato la diffidenza la paura e l'opposizione più o meno frontale
Verso istituti costituzionali ed è il caso del referendum che appunto possono tentare di sottrarre i partiti o di contestare ad essi almeno in parte solo ogni tanto il controllo il monopolio dell'organizzazione del consenso
Il punto è che la libertà la democrazia non dico non dovrebbero risolversi esclusivamente e neppure in maniera del tutto a prevalente nel pluralismo dei partiti pochi o molti che si sia
Invece
E proprio la mitizzazione del valore pluralismo partitico che permea il funzionamento reale secondo il principio di effettività del sistema politico e che ispira i spiega una serie di comportamenti e di scelte politico-legislativa fondamentali
Il guaio è che tali scelte non si risolvono solo sul piano dei comportamenti di fatto più o meno costanti uniformi e consolidati che si sia tali scelte invece tendono l'implicare una serie di conseguenze giuridiche
In particolare spesso si risolvono nella creazione di strumenti normativi
Che assegnano accordano più o meno direttamente veri e propri privilegi giuridici al monopolio partitico per quanto riguarda l'attività di organizzazione e di controllo del consenso
Il monopolio pubblico di quello che oggi è il più importante mezzo di comunicazione di massa cioè il mezzo radiotelevisivo mi sembra quindi che abbia la sua più vera spiegazione Mannino la sua giustificazione nella pretesa di accordare ai partiti
E specialmente a quelli sostanziosa mente rappresentati in Parlamento
O comunque a quelli che abbiamo una collocazione idonea a far parte di maggioranze parlamentari
Un importante strumento giuridicamente privilegiato e quindi finalizzato a garantire un'organizzazione del consenso o addirittura dal controllo della sua formazione
Se questa è la principale spiegazione della più o meno accanita difesa del monopolio pubblico radiotelevisivo essa rivela tutta la sua inaccettabilità
In un sistema costituzionale intrinsecamente ispirato ai principi di libertà e democrazia ai partiti può e deve essere riconosciuta la più ampia libertà di azione sul piano di fatto nonché su quello di concorrere mediante meccanismi democratici rappresentativi alla determinazione dell'indirizzo politico del parlamento e del governo
Ai partiti invece non può e non deve essere riconosciuto nulla di più
In particolare non possono essere o fare strumenti giuridicamente privilegiati che direttamente o indirettamente servano ai partiti stessi per mantenere o accrescere le posizioni acquisite
E ciò anche e specialmente consentendo ad essi di utilizzare tali strumenti al fine di organizzare e controllare la formazione del consenso dalla pubblica opinione
Il monopolio radiotelevisivo rappresenta per i partiti insieme uno degli strumenti più efficaci e il massimo del privilegio
Perciò tale monopolio è del tutto inaccettabile
Oltre che per le specifiche articolate ragioni costituzionali che prima ho cercato di realizzare anche perché in contrasto col più profondo spirito del nostro sistema politico costituzionale
Almeno secondo quanto dovrebbe essere indipendentemente dalla mera forza di far dei fatti nonché contro quanto di fatto accade o pretende gli accade e avrei finito voglio soltanto utilizzare un piccolo ritaglio stampa per farvi capire per il problema del monopolio
è strettamente connesso debba monopolio di un determinato mezzo attività produttiva come per come vedremo esseri tavola rotonda di attività
Produttiva molto particolare come quella radiotelevisiva
E venga poi riconosciuto come centrale dei problemi delle democrazie di sistemi sociali dei sistemi politici
Ho un piccolo stralcio di un articolo di Colletti se non sbaglio dell'ultimo numero dell'Espresso sì la spesso del ventuno marzo mille novecentottantadue
Si dicono varie cose si parla del sistema del socialismo reale
E si dice la posizione di monopolio dello Stato nel campo dell'economia cioè la proprietà pubblica dei mezzi di produzione eccetera eccetera
Sì mi produce inevitabilmente nel tutto questo si riproduce gravemente il monopolio del potere politico cioè la dittatura del partito unico e la sua confusione totalitaria con lo Stato
Certo nel nostro sistema non siamo in questi termini
Passiamo interne incomparabili
Cioè la posizione di monopolio dello Stato in uno stato che privilegia il sistema dei partiti e questo discorso me lo conferma
Conferma il fatto è il monopolio legale
Sul mezzo radiotelevisiva implica almeno se non una dittatura un prepotente di notevole rilievo del sistema dei partiti e in particolare di alcuni partiti
Sulla collettività sulla generalità dei cittadini sulla formazione ed organizzazione dal consenso grazie
Ringrazio molto il professor Floris
Perdonati in anticipo
Vorrei pregare la Tories Brunate Mariotti svolge la comunicazione mi pare a due mani con sul pallone fino sul tema lettura degli atti commissione
L'intervento come ha già detto l'avvocato De Martini e la sintesi di una comunicazione scritta elaborata insieme a Michele Pallottino e riguarda la giustiziabilità degli atti della Commissione di vigilanza
In altre parole la possibilità di impugnare davanti ad un giudice dagli atti da parte di quei soggetti che ne ricevano una lesione
La questione dipende evidentemente dalla natura giuridica di questi atti c'è chi ritiene che essi non siano amministrativi ma appartengano invece la categoria dei cosiddetti atti politici e come tali insindacabilità aggiunge
Tra costoro vi è l'unica decisione giurisprudenziale in materia costituita da una sentenza del TAR del Lazio del settantanove su ricorso dei comitati promotori dei referendum che ha declinato la propria giurisdizione
Contro questa sentenza sono stati presentati due ricorsi uno al Consiglio di Stato una sezione della Cassazione tuttora pendente
Ah per i sostenitori di questa tesi la politicità degli atti della Commissione dipenderebbe da una duplice circostanza concernente uno la natura della commissione quale organo del Parlamento e non dell'amministrazione pubblica
E dall'altro natura dell'attività svolta dalla Commissione stessa quale esercizio di funzioni di indirizzo e di controllo per la tutela di un interesse primario quello del Parlamento
Tali conclusioni non paiono convincenti né sotto il profilo generale del regime dei cosiddetti atti politici nei sotto i profili particolari della natura della Commissione e delle funzioni da essa svolta
Circa gli aspetti politici e noto come alla luce di principi generali e soprattutto gli articoli ventiquattro centotredici della Costituzione sulla garanzia giurisdizionale in relazione all'esercizio di funzioni pubbliche
La gamma di essi si sia ristretta notevolmente
E coincida con la funzione di suprema direzione dello stato corrispondente alla
Cioè di quegli atti emessi da organi costituzionali tre questo elemento soggettivo nell'esercizio di funzioni direttamente previste e disciplinate dalla Costituzione e non già dalla legge ordinaria
Con conseguente loro insindacabilità giurisdizionale
Il secondo profilo della questione concerne la natura della Commissione di vigilanza anche in relazione alle funzioni che in base a legge centotré del settantacinque la commissione può svolgersi
Va detto subito che la commissione non è un organo costituzionale o organo consultive del Parlamento e questo per una serie di motivi in primo luogo perché non esiste una espressa disposizione della Costituzione che la preveda
Nella Commissione di vigilanza e assimilabili alle commissioni d'inchiesta previste dall'articolo ottantadue della Costituzione a causa della notevole differenza qualitativa delle rispettive funzioni d'indagine
In secondo luogo perché la particolare sua costituzione cioè di parlamentari non è sufficiente ad attribuirle natura costituzionale e carattere di organo del Parlamento infatti questa composizione risulta strumentale
Per la gestione democratica e pluralistica del servizio alberi visivo mentre non esercita alcuna influenza sotto il profilo della caratterizzazione della commissione che rimane invece affidata in via esclusiva alla natura delle funzioni esercitate
Inoltre va confutata la tesi della commissione quale organo del Parlamento che assolve funzioni da quest'ultimo delegate le con la legge centotré questa è la tesi del TAR Lazio
Il richiama l'istituto della delega in primo luogo e del tutto improprio in quanto nella specie risulta inidoneo sia sotto il profilo intero organico che sotto il profilo intersoggettiva
Infatti le funzioni esercitate dalla commissione non si identificano con le attribuzioni o parte di queste riservate al Parlamento
E neppure con quelle di controllo che riguardano esclusivamente gli atti dell'esecutivo per verificarne la rispondenza alle prescrizioni normative là dove invece il controllo della Commissione si esercita sugli atti della RAI ovvero su atti di soggetti terzi
Queste osservazioni sono quale avvalorate da ulteriori considerazioni attinenti al rapporto di idee lega in via istituzionale con particolare riferimento ai poteri di ingerenza del delegante e cioè la revocabilità della delega e la possibilità di impartire direttive
La revoca infatti nel nostro caso potrebbe avvenire solo con legge mi la legge settantacinque riconosce al Parlamento alcun potere di direttiva la verità e che la Commissione e invece titolare di una serie di funzioni che le sono state attribuite in via esclusiva dalla legge istitutiva ecco esercizio è ad essa solo imputabile
Cioè esclude pure che la commissione possa considerarsi organo del Parlamento infatti viene assoluta autonomia sul piano funzionale fra la Commissione e il Parlamento stesso come confermato anche dal sesto comma dell'articolo uno della legge centotré ai sensi del quale la Commissione e l'Ambra un proprio regolamento interno il quale seppure emanato dei presidenti delle due Camere manca di approvazione da parte delle assemblee
Il rapporto tra Commissione e Parlamento dunque non è organico in senso proprio Maggie dai legami di mandato e sobrie veste mai essere inquadrato più esattamente in un rapporto di ausiliarietà ma anche in tali ipotesi la commissione agirebbe in nome e per conto proprio e non delle camere per cui non vi sarebbe quella immedesimazione che ha fatto concludere alcuni per la natura parlamentare dei suoi atti
Ad alle conclusioni si giunge sotto l'ulteriore profilo cioè quello della natura delle funzioni esercitate dalla commissione che non sono relative ad attività primarie
Cioè previste direttamente la Costituzione ma solo riconducibili negli schemi delle funzioni amministrative vere e proprie
Ai sensi dell'articolo quattro primo comma della legge centotré infatti la commissione e titolare oltre che di una funzione di indirizzo generale nel settore informativo e di controllo concernente il rispetto degli indirizzi espressi
Anche e soprattutto di una serie di funzioni di contenuto decisionale
Che si estrinsecano in atti di gestione diretta ed il cui esercizio spetta almeno di regola all'apparato amministrativo
In particolare da Commissione stabilisce le norme per garantire l'accesso al mezzo radiotelevisivo determinando i limiti secondo cui soggetti ammessi possono avvalersi della collaborazione tecnica gratuito della concessionaria
Si tratta come ridente di atti amministrativi generali di natura normativa i quali attesa la ridotta discrezionalità dell'organo Imana anche per l'esistenza di una puntuale disciplina legislativa sono riconducibili nella categoria dei regolamenti di esecuzione pure di natura amministrativa deve considerarsi la competenza a decidere i ricorsi avverso le deliberazioni adottate dalla sottocommissione permanente in materia di accesso
Ed esame dei lavori preparatori che legge di riforma risultano ispirati al modello del ricorso in opposizione lo stesso deve dirsi circa gli atti di disciplina delle tribune
Riguarda in particolare tribuna politica va osservato infatti che i componenti dei partiti o dei gruppi politici in genere sono dimagrito di partecipare
Sì unì la cui operatività condizionata all'emanazione da parte della commissione di provvedimenti deliberativi di natura autorizzatorio
Attraverso i quali viene disposta la messa in onda delle rubriche il numero trasmissioni la durata delle stesse gli spazi televisivi riservati a ciascun partito
Mi confronti tale potere di rimozione di limiti all'esercizio del diritto di partecipazione di componenti dei partiti e dei gruppi politici sono titolari di un interesse giuridicamente protetto in ordine a legittime esercizio del potere medesimo da parte della commissione
Interesse che sul piano delle garanzie costituzionali si traduce nella azionabilità dei rimedi di carattere giurisdizionale predisposti erotica
Anche i poteri che la Commissione esercita nei confronti della concessionaria sono riconducibili agli schemi d'azione amministrativa
Scrive infatti nei confronti della RAI e la Commissione svolge oltre a competenze concernenti l'organizzazione dell'ente Rizzelli dieci consiglieri di amministrazione ad esempio anche poteri inquadrabili nel modello amministrativo del controllo sostituto olio e del potere sanzionatoria
Inoltre l'approvazione da parte della commissione dei piani di massima della programmazione annuale e pluriennale è strutturata sul modello di quelle ministeriali atteso che prima dell'atto di approvazione il piano predisposto dal consiglio di amministrazione della RAI e inefficace
Ancora le delibere della Commissione di fissazione di limiti del limite massimo degli introiti pubblicitari dati televisivi dell'ente concessionario
Incidendo in qualità di atti presupposti sulla verità degli atti esecutivi posti in essere in prosieguo dalla RAI operano anche se secondo gli schemi creatività amministrati
L'incidenza sulle situazioni soggettive che l'attività della Commissione e in grado di determinare incidenza che la Costituzione vuole sottoposta a controllo prendi auspicavo per il futuro un diverso orientamento della giurisprudenza e un ripensamento della dottrina che ritengono insindacabile tale attività grazie
Ringrazio interessata Mario è iscritto a parlare il dottor tradisce radici
Radice chiedo scusa
Uno
Chiarito il mio cognome che Radice anni resta da chiarire anche per quale molesto titolo
Penso di legittimare la mia richiesta di intervenire in questo convegno
A parte trentacinque anni trascorsi nella RAI rimane lei arance avevo vent'anni e poi nella RAI dunque aver vissuto una certa realtà di cui pure si parla
Ho lasciato un anno e mezzo fa la l'attuale consiglio d'amministrazione della Sipra
Giustamente sotto l'attenzione anche del centro Calamandrei e mi interesso o perché da anni e ne faccio parte nell'ambito del Partito liberale in aria questioni tra cui queste che toccano così vicino da vicino una mia lunga esperienza
Chiarito dunque i i titoli per modesti che siano che mi hanno portato qui a parlare vorrei dire
Che provveduto non hanno destato laurea in legge non mi inserisco
Nella
Discussione rigorosamente giuridica che con molta utilità so che il centro giuridico Piero Calamandrei porta avanti
E vorrei fare delle considerazioni che secondo me non sono forza del tutto completamente inutili ma che proteggono per solito del PD de pregiudizi che Opara giuridiche
Intanto vorrei dire che se consentito imbocco il tema di questo convegno come governo del monopolio pubblico radiotelevisivo in questo senso
Quale governo noi cittadini
Dobbiamo fare di questo servizio pubblico perché accetto del tutto la forma del limitativa riduttiva del professor poi si portata limpidezza esposto poco fa
Cioè che il governo non come dire governato ma il governo che ciascun popolo deve fare degli strumenti che pone in essere
E allora in questo senso forse posso dare un contributo quello che sia a questo convegno
Perché ritengo che una prima cognizione da tenere chiara nella mente prima ancora di applicarsi poi alle analisi della Costituzione delle leggi
E quella di uno stato esistenziale che contrassegna il servizio pubblico la ER poi erario
Stato esistenziale che per ragioni intuibili sfugge spesso anche ai più acuti interpreti della norma giuridica o comunque nella realtà
Perché come per esempio all'interno di certi contesti familiari
Occhio dilatato ardente di certi ambiti
è tecnici e così via certe realtà
Vanno poi sussunte dalle forme che occorre governare ma vanno intuite vivendo ed è solo avendo vissuto
A lungo certe realtà che si scoprono si apprendono e vanno comunicate viva dio certe premesse
Che poi danno motivo danno la ragion per cui poi certe cose accadono e su questo un modestissimo contributo oppure alle volte per parti conclusive dell'intervento del professor Fortis penso di poterlo
Quindi
Debbo dire che
Il go il servizio pubblico televisivo rari d'ora in poi dirò rari intendendolo come servizio pubblico televisivo
Va anzitutto governato contro una sua tendenza che non cesserà ma
E che insita
Come cercherò anche di spiegarne i motivi nella sua io intima resistenza la tendenza a
Dilagare a imbarcare a proliferare
E gli aspetti che questo assume senza dubbio senza enfasi sono aspetti molto vicini a quelli che i Cancerologia scoprono nella delle manifestazione di cancerose che comporta una proliferazione impazzita di cellule
Che aderiscono a cellule sane dell'intesa queste proliferazione ma rischiano di ucciderle di ammazzarla
E comunque si scatenano in maniera direi del tutto illogica del tutto il i corpi
Questa tendenza insita nell'area Cia radici antiche
Non è quindi professor Fois secondo una valutazione che non è la verità che io venga a comunicare portò un contributo alla visione di una certa realtà
Non dipende soltanto dalle considerazione abbastanza chiare che lei con molta contezza e credo tutto il convegno abbia partecipato a questa a dedotte de sommariamente valutazioni direi io ma tuttavia esistenti di utilità di appropriazione di volere servirsi di un mezzo che ha delle maniglie da impugnare per poi rivalersi delle
No ma la pre questa azione faccio presente
Avrebbe incontrato delle difficoltà
Che invece che una incontrate
Se il mezzo di cui si parla
Sto servizio pubblico avesse opposto quelle resistenze che i fatti oppongono quando vi si applica su una volontà prevaricante ma loro già sono storicamente conformati in modo da resistere a questa volontà
No no invece nella fattispecie vorrei far considerare perché poi può essere valida questa indicazione che abbiamo può facilitare anche delle conclusioni poi d'ordine pratico credo che qui non si faccia filosofica
è il fatto che come ci è noto ma vorrei farlo ricordare la radio diffusione come radiofonia prima e poi come aggiunta di immagine televisione
Non è nata come i giornali nel caffè del Settecento e in quella civiltà che nell'Occidente si chiamava illuministica e che portava nel risveglio di certe prerogative dei singoli e delle dei gruppi a una vigilanza Massimo
Su tutto quello che cominciava a uscire fuori dalla corrispondenza epistolare e si passava invece a
Circolari che portavano alla ricerca in definitiva di consenso attraverso lettori
Portatori di formazione di gruppo in torna a attestate copre il caffè come fruste letteraria parliamo poi al di fuori dei confini di altre importanti testate nella storia del giornalismo
No invece la radio diffusione
è nata questo mi pare da considerare una cognizione che io appresa frequentando negli anni trenta negli anni no trentanove era troppo presto degli anni cinquantenne cosa deve ancora degli epigoni
Perché vivevano ancora
Della nascita della radio in Italia carta Marconi eccetera
Bene la radio è nata quasi di straforo
Nella e non intanto è nata all'inizio del mille novecento direi addirittura dopo la guerra grandi
E quindi in un clima di positivismo sì no ma parlo della radiodiffusione ci sono pure le date però
E non in un ambito che è quello delle Poste delle
Ci fu un post master General inglese
Prego la Presidenza di mozzare miglior discorso se rischia di essere un po'prolisso ma vorrei evitarlo da me cioè comunque prego la Presidenza che ha detto ora si lamentò dell'uso improprio è scandaloso non ricordo il vocabolo inglese che spero di questo impiego frivolo io mezzo che era destinato ad avere soltanto eliminato i figli
Però salvo i figli per cui si chiama Wireless senza fine cioè senso qualcosa sul quale nato e che contravveniva tutte le sacrosante regola di riservatezza che erano collegate al fatto apposta
Segreto postale il segreto del messaggio questo invece aveva questo mezzo così pratico aveva il difetto grave di essere sentito da tutti
E e nato quindi in questa carreggiata
Nella regia destinata per le necessità della spartizione del campo delle frequenze ai singoli Stati
Quindi è nato per ragioni tecniche non solo in Italia ma in tutto il mondo soprattutto ragioni tecniche delicate in quei Paesi piccoli
Di estensione come l'Europa come i paesi europei nei Paesi più vasta come quelli di Oltreoceano gli spazi erano sempre nazionali ma erano pari come superfici a quelle che l'Europa riguardavano tutto un confidente con la probabilità di sta
Ed è l'angustia neppure in altri fenomeni della vita laddove il limite di materiale piccolo più si avverte una serie di limitazioni nell'esercizio poi delle attività bene arrivo alla conclusione
Il la la radio e nata in un momento in un clima anche filosofico di cultura generale che non era quello del Settecento
Ma era quello diciamo con una certa brevi naturaliter mi riposo intimistico dell'inizio del del secco
è nato nel canale delle comunicazioni riservate destinate e e delegate dallo Stato perché era lo Stato che doveva per comune accezione presidiare questo servizio
I militari arriviamoci è nato in coincidenza Corinno un principe tipicamente autorità
Che quindi ha impresso il suo sigillo politico su una situazione già avviata ad essere non già una situazione frammentaria spazi ma unificata e governa
E soprattutto io vorrei sottolineare nella non non già nella propensione abbia appropriarsene professor fuori secondo me nella disattenzione dall'evitare che questo accadesse che poi con l'avvento della democrazia
Questa situazione già accorsi obbediente e incanalare
Che si trovava obbediente incanalata anche in Paesi di democrazia comuni in Inghilterra
Salvo che contrassegnata e corretta da un costume giuridico eclettismo di società totalmente diverso questa copre però si trovava incanalata anche altrove
Bellini Italia e sta prima sigillata dal periodo fascista
E poi assunta come criterio di comodità io dico semplicemente da regime democratico cristiano perché etico oggi obiezione comune dagli esterni e di vita vissuta dei pochi perché eravamo qualche migliaio interni alla Cittadella della e gli arredi della RAI che il Governo era democratico cristiano
Con aggiunte di contorno di di legumi va
Tutto ciò è una premessa per spiegare come equamente nello strato ancora abbastanza spesso dei miei colleghi che ancora appartengono più o meno a farmi la fascia di età di sessanta
Sono tutti quanti convinti dall'in strati più semplici del tecnico dell'OSCE agli estratti più elevati dei dirigenti
Del fatto che la RAI Italia deve essere unica è come qualcuno che abbia vissuto la sua vita in un ambito familiare nella convinzione di una visione proprietaria di certe cose
Dura fatica
A fare spazio in maniera genuina non così alla morte alla penetrazione di idee che modifica
E
Termino questo accenno dicendo che sulla stessa chiave raccomando gli studiosi di voler considerare la incapacità e io aggiungo la impossibilità
Per la RAI di articolarsi in modo decentrato e con attenzione alle realtà periferiche regionali la radio nata
Di
Su impostazioni non soltanto d'ordine mentale che sono le più dure da Spada rimuovere
Però aggiungo anche d'ordine tecnico per cui se conoscendo come il popolo israeliano da poco è stato ammesso a conoscere spiando dalle fenditure
Conoscendo l'interna strutture di questa azienda sì si rendesse conto ci si vedrebbe se si renderebbe conto che molte proposte fatte anche in assoluta convinzione buona fede fondatezza
Dalla parte politica quando non siano proposte smaliziato ed altre cose sono incapaci di essere ancora
Non si può chiedere alla RAI di te eccetera
Se tutta quanta la struttura che significano centinaia di trasmettitori Cavite viaggiato sotto materiali e cioè e Terzoli addestrati in un certo modo sono state per decenni uno sopra l'altro mezzo secolo in cifra tonda orientati invece nel senso di irrorare dal centro da una sola Bocca di uscita tutta quanta l'insieme
Io credo di per non abusare di dove APR questo la parte civile poniamo no più originale forse la parte che più propria atti dall'interno porta una notizia verso l'esterno
Che io potessi dire si esaurisce quello che ho detto
Vorrei soltanto aggiungere una postilla che crea un addentellato più preciso
Con il tema del governo del monopolio come governarlo
Ecco io asserisco perché sia considerato il mio punto di vista che acquista un certo modesto maggior valore quando posso dire che l'ambito liberale nel quale egli operò condivide
E insieme con me questo questo mi questo punto di vista io asserisco Lorne Greene tutto tondo la utilità
E la addirittura indispensabilità di un servizio pubblico di radio e di televisione nel nostro Paese
E quindi come salvaguardia di questo della di questa esigenza di cui mi risparmio di sviluppare i motivi è una sezione che va motivata nelle serie dei momenti che si richiedano
E Chicco e su queste esigenze
E non in maniera nient'affatto paradossale che aveva Dio fin da quando ero nella RAI come mosca bianca però oggi maggiormente che l'ho lasciata
Asserisco la indispensabilità che ci sia un esercizio libero privato
Il quale sia il più vicino possibile a quei criteri di libertà che la relazione del professor Fois della specie e in particolare l'atteggiamento di tutto il centro Calamandrei sostiene
Perché io ritengo che quella situazione esistenziale che più o meno credo di averne comunica non possa avere correttivo né nelle leggi
Ne in azioni dire autoregolazione
Può trovare la sua il suo correttivo e deve trovare il suo correttivo soltanto nella battaglia quotidiana della confronto con realtà che non siano le aree è quindi paradossalmente quasi a salvaguardia perché è un'esigenza per la libertà e la civiltà del Paese
Di un di una RAI sana
Di una RAI il meno prevaricante che sia possibile
Per la sua
Naturale tendenza prevaricare e per la Giunta malizia di chi voglia facilità arma oggi per ragioni strumentali a fare questo
è soltanto nella realtà di una molteplicità di operatori che sugli stessi piani sia pure in maniera diversa
Ponga alla pubblico elementi di comparazione che la RAI può essere riportata dal suo cugino
E comunico con piena responsabilità non è una notizia De ordine atomico è una cosa molto terrestri terra terra ma comunico che parlando del governo del monopolio pubblica del servizio pubblico
Ebbene inserire nella nostra scaletta mentale anche un'ispezione su quello che il servizio pubblico rari essendo sua rigorosa competenza di farlo non domani trasferibile all'iniziativa privata che noi liberali io personalmente apportiamo e desideriamo aiutare a svolgersi
E i compiti che sono propri della RAI la RAI li ma anche perché tutta ossessionata della necessità di difendersi ed essere pronta si schiera su cui subito sui tratti di frontiera più più vistosi quelli che combattono con l e i vari termometri dell'ascolto per stabilire la quantità dell'uditorio
E manca per esempio ma è una semplice semplificazione per non rimanere nel vago perché si è lunga la la catena delle delle numerazioni se io vi faccio presente l'azione che compete a un organo pubblico di radiodiffusione
Per quello che concerne le minoranze eletti io ho lasciato la RAI di mia volontà per un senso di libertà dopo per sazietà di servizio come ho detto anziché per anzianità di servizio essendo il direttore delle trasmissioni regionali radiofonica della Rai
Lasciamo stare qualcosa ci fosse povere Abete sotto questa importante dicitura ma
Il Friuli-Venezia Giulia
L'Alto Adige di lingua italiana e di lingua tedesca lasciando stare ma Azzi crudeltà che alla Val d'Aosta a parte parlo soltanto di queste tre entità e parla poi di tutta quanta l'italianità all'estero
E via di questo passo puntini puntini puntini bene io debbo dire che sono territori assolutamente sguarniti
Mentre competono di rigore a parte l'Inter interventi del capo scolastico altre questioni tutto il vasto campo le comunicazioni sull'estero che non sono interessate soltanto in periodo di guerra o di guerra fredda
Bene tutti questi capitis Greco rossa competenze al servizio
E anche la attività una genuina non di faccia attività regionale
Non tale da identificarsi con la conquista legittima del mercato
Pubblicitario locale che compete al al privato imprenditore ma quelle realtà regionali che travalicano aspetti di carattere strettamente commerciale economico bene sono coltivati in senso negativo dal servizio
Proprio perché dunque far riconoscere servizio pubblico nelle dei suoi canali propri e svilupparlo avvalora lo sorregge però la conclusione è questa
Bisogna eliminare nel concreto di una proposta di atto di un'azione politica che voglia pro portare a una legge un elemento inquinante l'elemento inquinante e l'afflusso dell'apporto pubblicitario nella nella gestione della
Se fintanto che la RAI
O come ovunque altro vuole si può chiamare il servizio
Giocherà giocherà perché poi questo accade
Non solo sulla confluenza delle tasse di ricezione
Ma anche sull'apporto pubblicitario questo seconda voce che in maniera molto superficiale
Viene portata dei politici orecchia do quello che dalla RAI di si dice quelli tra i colleghi fanno giusto cover nono il loro il loro compito che questo permette di non elevare il carbone
Bene
Scendiamo nell'analisi addirittura da Conte datata
Macchina contabile di quello che questo significa
E consideriamo interni di proprio di economicità
Quanto illa presunto sollievo che l'apporto pubblicitario da ai ai la gestione della RAI non si traduca invece di una gravità di pioggia anche economico
E in un elemento perturbato ore di quella che è la gestione dell'orrore
Per quello che riguardo il diritto di accesso e me ne vado egregio Presidente vorrei soltanto fare un'annotazione del tipo di quelle para giuridiche o pregiudizi che che ho fatto da parte secondo me il diritto di accesso non Langue
Per soltanto per le deduzioni che con grande rigore ho sentito trarre dalla Costituzione e dalla flebile diciamo dalla
Debole legislazione che ne è derivata hanno facoltà non c'è stimolo ma non c'è Nord formulazione di legge ecco faccia che i fatti esistenziale si producono
C'è bisogno che ci sia una spinta che infatti si si accadano e e la norma serve soltanto per tutelare vespisti
Io vorrei dire che non accade per il semplice fatto che al di fuori dell'area è qui è come se un un gruppo di gente un popolo imbavagliato per cinquant'anni
E legato per cinquant'anni al diritto di esprimersi per radiodiffusione televisione perché imbavagliato nel senso che era un diritto limitato soltanto a noi della Cittadella
Noi conoscevamo non solo i mezzi materiali per farlo banca ammalavamo pure i nostri pensieri e le nostre attitudini a esprimerci sapendo di poterci nessuno gli vien fatto di parlare se sa di non poterlo fare
Bene vorrei dire manca l'alfabeto
Alla gente in genere adesso ma la pena lo sta conquistando un esempio chiaro sia pura nel balbettio
Delle iniziative private sulla rete televisioni e tutto quanto un gruppo una specie di boh collettività diedi play G.C. resi tali per il fatto della loro immobilità i quali adesso cominciano a muoversi
L'accesso vi sarà quando essendoci una larga esercitazione delle nuove diciamo leve che accedono ai microfoni
E ha le agli spray video delle varie stazioni private della periferia ci sarà questa maniera di conformare la mente e quindi anche Hillary conseguente linguaggio a manifestarsi
Perché altrimenti gli accessi della della a alla televisione sono nient'altro che delle brutte figure nel massimo parte dei casi
Ai quali si espongono con sforzo con buona volontà gruppi i quali mentre esercitano una un'attività assolutamente necessaria
Tuttavia vengono puniti censurati dalla loro stessa inesperienza al mezzo
Consideriamo che questa di cui parliamo è una realtà che comincia pigramente a farsi strada sia no da cinque o sei anni qua
E con questo termino di ringrazio della pazienza con cui sono stato ascoltato e ringrazio la Presidenza termino
Nel mio parla
Ringrazio tutto gratis la parola al professor battone
Non credo di commettere una scorrettezza se intervengo
Prima Carlo Chimenti svolga la sua comunicazione del resto consegnata alianti ma c'è un passaggio della comunicazione di Chimenti
Che mi lascia perplesso sul quale vorrei soffermarmi assieme a voi sostanza Chimenti dice la commissione parlamentare
Si colloca nel rapporto con il consiglio di amministrazione della RAI nello stesso rapporto in cui si colloca in parlamento nei confronti del governo
Bene questo è un'affermazione che la dà da pensare dalla pensare anzitutto perché quando ci sono state discussioni
Sulla giustificazione di una Commissione bicamerale
Si è detto in parte almeno l'opposto si è detto che la commissione bicamerale poteva concentrare i poteri che concentra in capo a se stessa in quanto erano poteri che erano già del governo e quindi non c'era una espropriazione del parlamento e dei due rami del Parlamento separatamente intensi
Oggi invece ci accorgiamo che c'è un rovesciamento di fronte quello che poteva essere un sostituto del Governo
Pare essere diventato un sostituto del Parlamento
Con grossi problemi per quanto riguarda l'esercizio della funzione parlamentare di controllo perché per chi l'ispezione parlamentare come si dice dovrebbe essere svolta dalla Commissione a ragionare nei termini del modello che Chimenti ci propone
Ma allora qui ci troviamo di fronte alla espropriazione dei poteri del Parlamento quanto meno dell'espropriazione dei poteri di ogni singolo parlamentare i dei due rami del Parlamento separatamente considera
Questa vicenda mi ha ha riportato alla memoria un argomento che avevo sviluppato in un convegno romano e che poi io largamente rielaborato per gli studi in onore di frettolosa
Il tema del controllo parlamentare sulle attività giurisdizionale
Ci troviamo su questo fronte in una ben strana situazione perché perché da una parte tutti dicono che il Parlamento non dovrebbe esercitare ispezione sull'attività degli organi giurisdizionali
E talvolta il governo anche cercato di dire io non posso rispondere interrogazioni interpellanze a questo riguardo però interpellanze interrogazioni John e tante volte il Governo non resiste alla tentazione di rispondere
Ci fu un caso clamoroso in cui addirittura un ministro di Grazia e Giustizia autorevole studioso oggi autorevole costituzionalista dopo essere stato autorevole romanista sostenne che
Il fronte addirittura l'ispezione parlamentare cedeva lo stesso segreto istruttorio
Vicenda riguardante i cosiddetti proletari divisa giudice Alibrandi pioggia di mandati nei confronti degli possibili incriminati
Interpellanze interrogazioni fra l'altro c'era il figlio di un ministro di un ex ministro sollecita risposta del Guardasigilli come spesso riconoscimento dei suoi poteri di intervento
Ecco quello che il curioso è questo
Che in dottrina c'è una larga tendenza a giustificare il nome della centralità del Parlamento
Gli interventi del Parlamento in via di ispezione parlamentare sulle attività giurisdizionale i Quiché giustificare anche l'appello al ministro le risposte del ministro
E invece c'è questa tendenza la parte della dottrina dire no il governo non deve starci in materia radiotelevisiva perché cioè la commissione parlamentare
E c'è il Consiglio dei ministri
Delle due l'una o quello che prevede la costituzione in termini di indipendenza della magistratura e tutto sommato meno importante di quanto ha previsto la legge cento e tre
Oppure invece c'è tutto sommato da parte della dottrina scusatemi il termine buttarle un serto ruolo di supporto del del sistema politico che regge questo strano
Dei che la legge cento e tre ha introdotto quindi noi ci troviamo di fronte ad un'ambiguità o la commissione e organo di governo e quindi allora non dovrebbe essere la commissione a svolgerle l'ispezione parlamentare in materia radiotelevisiva perché sarebbe come se il Governo spesso svolgesse invenzioni parlamentare nei confronti di se medesimo
Oppure la Commissione e semplicemente un organo parlamentare
Però un organo parlamentare che con le sue attribuzioni
Finisce per espropriare i singoli parlamentari che non fanno parte della Commissione
E poi ulteriormente i due rami del Parlamento separatamente considera io credo che da questo non se ne venga fuori se non ripensando anche in termini legislativi la materia e riportando la Commissione ad un ruolo esclusivamente parlamentare
Cioè ad un ruolo di indirizzo di guida
Che non escluda però i Poteri parlamentari generali di controlli la Commissione potrà costituire il tramite che si usa per attivare questo controllo ma non potrà certamente essere la sede esclusiva e monopolistica di questo fatto
E che qui evidentemente se lei lo stesso Chimenti il riconoscimento della difficoltà della situazione
In cui noi ci troviamo quando Chimenti dice il Parlamento con una Commissione pletorica non può governare la RAI
Il problema allora è proprio questo di sapere chi è che può governare la RAI
Ma questo evidentemente non è un compito grazie
Grazie professor iscritta a parlare la promessa di sabato Carlassare
Io non ero molto disponibile a parlare perché molte delle cose che volevo dire sono state dette però di nuovo il breve intervento di Bartoli mi ha fatto riprendere in esame un discorso che mi era palle nato e che del resto è sviluppato nella relazione di Chimenti per cui basterà che io faccia qualche accenno questo problema dell'ispezione parlamentare
E e da parte e delle interrogazioni della possibilità di svolgere strumenti ispettivi mette da parte del Parlamento nei confronti direttamente del governo
A parte le incongruenze e cui dall'uomo agosto il profilo giuridico per cui si dice ma come è possibile ha un risvolto secondo me politico estremamente grave la Commissione e era perplessa mi sembra di leggere all'inizio poi dopo c'è stata una risposta
Positiva alla protestato risolto positivamente l'interrogativo se nonostante il Governo non sia più degli illeciti il responsabile
E la gestione del servizio radiotelevisivo sia possibile rivolgersi direttamente a lui e in definitiva
Sì ha risposto positivamente
Perché
Questo sta a significare secondo me è l'ultima prova del totale fallimento della commissione parlamentare perché e non so se mi spiego è chiaro che il Governo non ha titolo per rispondere e che distinguiamo le interrogazioni incerto possono essere fatte a chiunque
Un parlamentare può chiedere al governo anche per sapere non lo so se le risulta che so io che in Giappone ci sia hanno delle Aspasia sì cosa il governo può rispondere perché si informa saprà poi mi risponderà dice sì è vero in Giappone c'è oppure non già quindi non c'è niente di male l'interrogazione si può anche fare mettiamo
Ma quando andiamo agli altri strumenti ispettivi di cui si parla
Parliamo anche solo le semplici interpellati che cosa vuol dire un'interpellanza che mette in gioco chiede al governo che cosa intende fare in merito a ma come è possibile che dal governo che cosa intende fare in merito a questi problemi
La verità è che allora l'accettare questo significa in fondo così ne accennavo ieri sera attacchi quando noi riteniamo che un organo si è sempre vista nell'esperienza costituzionale
Non sempre potere responsabilità sono uniti perché molto spesso noi crediamo che il potere non è accompagnato da responsabilità questo quel purtroppo è un fatto comune
Però dove c'è la responsabilità c'è sempre il potere si collocava sempre lì dove la responsabilità è affermata per cui in definitiva questo è un altro modo
Per far capire che tutto sommato questa Commissione parlamentare alla fine è un organo privo di consistenza e forse una via sottile per il governo di recuperare un un un potere comunque è un accenno che c'era nella nella relazioni Chimenti e molto ben sviluppato il discorso strumenti ispettivi non è il caso di riprenderlo
Mi interessava solo mettere in rilievo delle pochissime osservazioni mi sono letta le relazioni e annuali che poi non sono annuali ma pare biennali
E di questa Commissione parlamentare per l'indirizzo e la vigilanza una delle letture più sconfortanti nel senso che sia proprio la sensazione questa commissione fa una serie di una specie di decalogo delle buone intenzioni
Queste parole pluralismo e imparzialità dell'informazione
Vengono fuori con una continua e vero e ossessiva ripetizione e che Paoli trovano un riscontro estremamente pallido in quella che è la realizzazione primo non ci sono strumenti l'abbiamo già detto la Colella relazioni di Tosi in fondo copre tutto resta molto poco da dire
Manca la commissione non ha in mano nulla non ha in mano strumenti allora io faccio delle bellissime da o delle bellissime direttive e poi non vado a vedere no no al modo per verificare se queste direttive sono state seguite a questo punto sì posso darle rimangono sulla carta sono lì hanno sempre un interesse se vogliamo
I così manifestazione del pensiero della commissione
Ma allora e di queste relazioni poi ho visto che anche in quelle poche volte che ci sono state delle domande si è chiesto e si interroga su qualche problema con la risposta è stata per esempio da parte del sì difficile sintetizzare tutto la risposta dice sì questo problema è stato egualmente trattato in modo completo e allora necessari si è detto che il problema è stato bastano alla commissione ne prende atto io sinceramente un organo che nonna
Nessuno non solo Hystrio strumenti di vigilanza
Ma non ha nemmeno strumenti per attivare niente un tipo di responsabilità qualche cosa mi sembra abbastanza aberrante o mi dispiace invece moltissimo
E che non ci sia da albergo dall'altro spiazza tutti perché la sua la la il discorso che ha fatto
Naturalmente scatenare una serie di
Positivi Terna
Intervento molto bello e molto stimolante
Allora lui parlava di pluralismo democratico allora io volevo chiederle se il ritiene che questa nostra sia un'informazione democratica e veramente completa
Se ritiene che Issa c'è
Che fanno parte dell'ordinamento etico soggetti di ogni genere privati si sentano tutti completamente rappresentati in questi gruppi politici istituzionalizzati
Perché alle volte può darsi che uno di noi non si senta del tutto rappresentato e allora e c'è questa totale identificazione tra partiti politici e società civile
E vorrei invitare dal verbo non dico ma basterebbe vedere
E mi pare che ha superato il coi numeri io vado molto male tutti se lo ricorderanno nelle ultime elezioni e quanti voti non sono stati dati o schede bianche o astenuti o gente che non è andata se non erro
E mi sembra che sia stato
Ecco cioè praticamente io avevo fatto il conto che era quella
L'obiettivo dice da realizzare sarebbe questa percentuale stranamente ho visto che l'hanno realizzata questi voti inondati allora dico almeno questi non saranno tantissimi ma insomma non posti il rosolare
Democratica sereno troppe cose da dire allora io poi leggenda queste relazioni e invito ho trovato particolarmente stimolante la relazione di minoranza sulla prima quella di corpi di ieri
La relazione di minoranza su questa relazione annuale devo dire a me è sembrata fatta molto bene
E vengono fuori delle cose
Per una persona che non è addentro ai lavori molto stupefacenti per esempio tutta la faccenda del magazzino
Di il magazzino di cui non si parla forse sono delle sciocchezze a me è sembrata gravissima attraverso questo affare del magazzino invece di produrre le cose immediatamente ce le metti lì
Queste Lou è uno strumento potentissimo in mano chi poi mettere fuori programmi perché naturalmente quand'è che li metterà fuori quando gli pare essere al magazzino potrebbe anche non tirarli fuori ma intanto spanne magazzino
Ed è finita questo è un altro modo estremamente scorretto mi pare che la commissione di queste cose si sia forse occupata poco
Ho in secondo luogo ho letto anche un'altra cosa io sempre non sapevo quindi parola che erano previsti questi limiti per questa strana sigla che non ha niente a che vedere con organizzazioni terroristiche come potrebbe sembrare
Era hanno dei né nuclei i biglietti d'ideazione produzione idee in sostanza era notte dei tentativi per contribuire e ha snellire a rinfrescare mi sembra un momento e questi da anche alla partiti attivare della RAI e della tv e momento essenziale ecco decentramento ideativo e produttivo come un momento essenziale e a questo fine si era un modo di fare intervenire dei soggetti il Terni da quello che io ho capito potevano fare una proposta e poi partecipare alla realizzazione
Che è molto di più di questo accesso che io ho visto qualche volta qualche programma dell'accesso a parte che apre preceduto da una musica triste che ti dà già un'impressione sì come dice in programma nell'accesso può ecco questi non so se avete notato la musica triste allora invece questi inni per erano contenuti e adesso forse l'ho persa ecco erano contenuti
In ogni indirizzo del trenta aprile settantasei ah ho ecco questi il MIP si dovevano costituire un documento sulle reti serie centri e in relazione e forniva questi due pilastri
Questo ogni nubile ideativo e produttivo per cui chiunque anche un e stanno alla Rai poteva fare la proposta e abbiano collaborato formularle e addirittura queste proposte dovevano avere la garanzia di essere presi in esame
Perché nessuna poteva essere respinta senza che il responsabile della decisione provvedesse a presentare il consiglio di amministrazione una relazione per spiegare la motivazione che lo aveva indotto a rifiuto questa sinceramente mi sembrava
Una buona proposta
Io so poco di questi problemi non ho mai partecipato a gestioni di di di queste strutture di questo genere certamente non ci parteciperò mai comunque perché sono morti non se ne è parlato più questa era un indirizzo che la commissione
Allora volevo dire mi sembra che di democratico ci sia abbastanza poco o un'altra cosa ma adesso è tardi che mi era venuta in mente forse è un proprio in linea
Era no che invece nella relazione nell'altra relazione di minoranza sull'ultima relazione presentata dal settantotto all'ottanta sempre vero biennale
E si sono delle una serie di documentazioni su come sono stati usati questi e questi strumenti ed è una relazione di minoranza di Ciccio Messer ed inizieranno delle indagini statistiche fatta fare da appositi ordini di quante volte ricorrevano i partiti eccetera insomma eh anche questa sarebbe per la verità da leggere non non si può riferire così ma c'erano alcuni punti che se li ritrovo potrebbero essere interessanti
A proposito appunto l'inflazione dei locali
Non solo dell'uso distorto di queste ma addirittura come suona alle volte minacciosa diciamo questa autorevole così questa presentazione autorevole dei dati i dati che interessa e quali perché i chimici e quali sono i dati che abbiano rilievo e per cui si dà un'informazione completa
Perché sembra che molte volte ci si limiti a semplicemente a parlare delle attività svolte dei gruppi politici ufficiali istituzionalizzati
Dal nove maggio al TG due straordinario cito un brano che qui quindi sarà vero
Quando una maggioranza arriva all'ottanta ottantacinque per cento dei rappresentanti del popolo può essere considerata una maggioranza di unità nazionale quindi attaccarla e in fondo attaccare tutti noi
Ma io non commenta ulteriormente e poi
Un'azione fraudolenta
Ringrazio professoressa Carlassare l'ultimo iscritto a parlare che abbiamo che stamattina e l'avvocato Boneschi
Che credo chiuderà i lavori di questa mattina con il professor Tosi ossia per naturale predisposizione ad altre cose che non hanno avuto ragioni
Di tutti Pitrollo
Non credo che farà replica io chiudo la mattinata non vedo dovere di ospitalità ma perché le cose che ho sentito
Di mi hanno sollecitato una serie passioni forse nemmeno di riflessione diciamo soltanto di appunti volanti
Che che vorrei versare all'attenzione dei dei convenuti vorrei versarla la loro attenzione precisando specificando che non è un intervento prepagato non è un intervento di taglio giuridico è tutto pragmatico appunto
Perché sollecitato dalle cose che ho sentito
E
Che i parte poi riprendono anche le argomentazioni della professoressa Carlassare e che io credo sarà dopo i sviluppate proprio il contenuto il moto il il metodo in cui si costruisce l'informazione
Radiotelevisiva nella giornata di domenica che se anche sarà più volta al sociologico e al politico io credo che sia poi il parametro e lo specchio in cui andiamo a vedere se le elaborazioni teoriche
Egregiamente svolte qui hanno poi un riscontro nella pratico quale conseguenza meglio ancora nella pratica
Un una struttura un'organizzazione una costruzione giuridica che ha i i difetti in molti difetti pochi pregi che sono già stati
Fin qui enucleare
E essenzialmente io volevo sottolineare due aspetti uno è quello uno e quello del intervento di d'albergo e l'altro è quello dell'intervento di Fois e cioè il monopolio a me sono rimaste impresse due due concetti dell'intervento di dal becco
La sua sottolineatura dell'ambiguità della legge di riforma della Rai e nel senso di una ambiguità che doveva poteva e può indurre alla utilizzazione in senso positivo della legge stessa e quindi poi suo riportare il tutto a un problema è un concetto di partecipazione
Che dovrebbe appunto riempire l'ambiguità della legge
Se ho capito bene ma credo che grosso modo sia questo e vorrei chiedere ad albergo anche se non c'è che forse bisognerebbe intanto a sette anni di distanza dalla legge di riforma
Chiedersi è fatto e fare una valutazione che è possibile evidentemente trattandosi di un bilancio settennale
Che uso si è fatto di questa ambiguità
Come si è attuata la partecipazione in un periodo storico tra l'altro settanta quanto meno dal settantasei al settantanove ti Massimo
Potere delle opposizioni di massima forza anche così come consistenza rappresentativa e il massimo potere perché è il periodo del governo di unità nazionale
E io non voglio politicizzare tutto ridurre tutto a politica però non c'è dubbio che la legge è ambigua e bellissimo sacrosanto
Ma di questa ambiguità oggi bisogna chiedersi che uso si è fatto e quindi bisogna anche gli occhi io chiedo dire sì
E se in un momento di massimo potere di massime possibilità le conseguenze sono quelle che rapidamente a mio parere accennerò beh in altri periodi allo allora forse vuol dire che il difetto non è nel nell'uso non può note l'ambiguità che si è fatto ma nell'ambiguità spesso ovvero nella legge stessa
E mi sono fatto dare una legge che non avevo basta leggerne alcuni pezzettini per rendersi conto di che cosa ci sia scritto dentro con nella sostanza dice
A partire dall'articolo uno la diffusione circolare di programmi radiofonici via etere o su scala nazionale via filo di programmi televisivi via etere eccetera eccetera
Costituisce ai sensi dell'articolo quarantatré della Costituzione un servizio pubblico essenziale a carattere di preminente interesse generale in quanto volta ad ampliare la partecipazione dei cittadini con la e concorrere allo sviluppo sociale e culturale del Paese in conformità ai principi sanciti della dalla Costituzione punto il servizio ha pertanto riservato allo Stato
Dire che la logica non appartiene a questo primo comma dell'articolo uno direi che il minimo che si possa dire
Ma subito dopo viene il bello
Perché solennemente questa legge dice che l'indipendenza l'obiettività e l'apertura alle diverse tendenze politiche sociali e culturali
Nel rispetto delle libertà garantite della dalla Costituzione sono principi fondamentali della disciplina del servizio pubblico radiotelevisivo
Indipendenza obiettività apertura alle diverse tendenze politiche
Andiamo avanti
Sottolineo indipendenza obiettività e apertura perché sono concetti ambigui indubbiamente sono concetti ambigua che andavano gli impegni
Ed ecco come si realizza poi l'ambiguità nel concreto la commissione assume la denominazione di essa è composta di quaranta membri designati pariteticamente dai presidenti delle due Camere del Parlamento tra i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari
Come poi si è avvenuta questa designazione chiedo che lo sappiamo tutti
Il concetto adottato è stata quella non della rappresentatività di tutti i gruppi parlamentari ma della proporzionalità di tutti i conti e chiedo che questo è subito
Non giuridicamente ma sicuramente nella sostanza e nella politica ESP il punto di partenza di tutta la degenerazione
Perché se io devo assicurare indipendenza obiettività e apertura
E tutela delle minoranze
Come poi a iosa si dice e si dirà ebbe allora la palla la commissione non può essere rappresentativa in proporzione alla identità dei gruppi per caso mai avere un punto un un po'una una una strutturazione inversa ma comunque la pariteticità
Se no evidentemente immediatamente si aprì il varco alle degenerazioni
E questo è un primo modo in cui è stata
Utilizzata l'ambiguità
E SS potrebbe andare avanti ma vorrei sottolineare altri un altro aspetto di questa legge a mio parere c'è un'ambiguità un po'eccessivo il Governo può o provvedere al servizio pubblico della radio e della televisione con qualsiasi mezzo tecnico
Può
Mediante atto di concessione a una società per azioni a totale partecipazione pubblica sentita la Commissione eccetera
Cioè non è necessario che il Governo Concetta alla società a partecipazione pubblica lo può fare può anche scegliere un'altra forma giuridica
Ma naturalmente chiaro voglio dire credo che su questo non saremo tutti d'accordo in punto poi di conclusioni ma che
Una società a totale partecipazione pubblica debba essere sottratta
La disciplina privatistica ed essere portata la disciplina pubblicistica io credo sia una cosa
Che non non riguarda solo la Rai riguarda molte delle imprese pubbliche italiane e probabilmente
Le cose andrebbero diversamente se così fosse
Ma è per dire come il secondo parco dove passano magari non tanto l'ambiguità politico l'ambiguità dell'informazione ma sicuramente certe degenerazioni imprenditoriali è
Voglio dire Telemontecarlo e altre cose di questo genere e la società a partecipazione pubblica con in regime privatistico dopodiché la legge disciplina la società a partecipazione pubblica
Esatto grazie Perboni
Secondo argomento per Antena appunto andare a vedere come si utilizza l'ambiguità le delibere della Commissione parlamentare
Vigilanza ne ha accennato alla professoressa Carlassare io vorrei portare un contributo ancora più pragmatico
E leggere alcuni passi di alcune di quelle più importanti cioè di quelle che hanno tentato di dare l'indirizzo alla gestione della radiotelevisione
E nel settantasette già nel settantasette
Diceva la la la Commissione parlamentare di vigilanza per esempio che per attuare per adeguare l'azienda RAI ai nuovi compiti derivanti dall'attuale fase l'attuazione della riforma è necessario che il consiglio di amministrazione elabori un piano atto a realizzare unità di indirizzo efficienza ed economicità di gestione
Telemontecarlo lo accennava una Marco Polo
Dissesto finanziario e altre cose di questo genere sono la realizzazione concreta dell'efficienza e del ticket con ed economicità di gestione
E così proprio a livello di battuta invita il consiglio di amministrazione ad evitare assunzioni di personale fuori dalle linee dei piani di riorganizzazione di posizioni credo che tutti se
Piatte che la Gaia centinaia di per di funzionari che non fanno nulla perché non gli viene fatto fare nulla perché sono lì evidentemente per altre ragioni e per altri corpi
Terzo accenni appunto spunti che poi magari verranno sviluppati meglio nella giornata di domenica
Andiamo a vedere più in concreto l'indipendenza l'obiettività e
L'apertura alle diverse tendenze politiche
Dice sempre nel settantasette la Commissione che
La Real i programmi la programmazione radiotelevisiva deve essere improntata ai criteri di indipendenza e obiettività imparzialità completezza molteplicità delle fonti di informazione
Per cui devono essere tenute presenti nel rispetto delle varie componenti politiche culturali e sociali della comunità nazionale accentuandone anzi la compresenza senza discriminazione la partecipazione c'è
E è è e il enunciata esattamente c'è tutta tutti devono partecipare alla nella programmazione televisivo
E poi ancora
E poi ancora si dice che non si può deflettere da una linea di rigoroso impegno qualitativo su tutti i generi di trasmissione televisiva io non mi limito ai che ai alle questioni informative perché credo che poi sia abbastanza
Interessante pensare come anche su problemi non politici la qualità dei programmi non informativi i risultati sono quelli che chiunque guarda
Magari anche soltanto occasionalmente la televisione persa
Ma la la commissione ha fatto uno sforzo su quando mai posto perché ha cercato di spiegare come si fa ad essere imparziali e obiettivi via perché tutte le tendenze e ha detto
La completezza cito soltanto alcuni passi quelli più importanti la completezza impone agli operatori di dare conto di tutti i fatti rilevanti e poi
Diversi punti di vista che un modo non so se l'unico ma siccome tu un modo per tentare di dare così non una visione Obiettivo complete
E anche qui credo che chiunque veda anche soltanto occasionalmente qualche telegiornale della servizio pubblico radiotelevisivo può rendersi conto di quanto sta sia rispettato questo tipo di indicazione dritti verso il punto di vista punti di vista sui fatti sugli sugli avvenimenti o sulle prese di posizione
L'informazione radiotelevisiva pubblica non può pertanto privilegiare alcuna opinione e interpretazione unilaterale dei fatti
E tanto più se tale opinione si contrappone a quella delle minoranze tanto più se tale opinione si contrappone a quella delle minoranze
A questo fine il mezzo deve aprirsi alle più diverse testimonianze stimolando quel permanente confronto di opinioni che sostanzia la vita democratica
Gli operatori pubblici dell'informazione consapevoli che anche la scelte la sequenza delle notizie non sono neutrali dovranno ridurre al minimo gli elementi di discrezionalità compiendo la necessaria opera di approfondimento critico
Avvalendosi di una pluralità di commenti contributi e testimonianze l'esempio è Emmanuele Rocco evidentemente il quale compie questa opera di non discrezionalità
Quasi ogni sera in maniera
Emblematica e indicative
E e potrei andare avanti per molto ma la commissione arrivata persino a dire e completezza imparzialità e obiettività non possono essere il risultato di un dosaggio dei tempi riservati e ciascuna delle forze politiche sociali in campo cioè problema non è
è di lottizzare proporzionalmente dando due minuti alla DC uno e mezzo al pc e via e via dicendo non è un problema di dosaggio e davvero il problema come l'ha visto prima l'apertura la voce delle minoranze la non prevaricazione se
Felice e dice anche che bisogna evitare la presentazione riduttive e verticistiche cioè le interviste regolarmente al segretario della DC al segretario del PSI e via dicendo cioè alla l'unica l'unica rappresentazione informativa che abbiamo nei nostri telegiornali il i vertici e basta
E ancora che bisogna occuparsi dell'attività delle assemblee elettive e voi sapete ci sono dati statistici credo anche distribuiti quanti siano quanto sia quattro statisticamente lo spazio dedicato alle assemblee elettive quasi nulla
Che tutto dedicato all'attività dei partiti qui non è un problema di non privilegiare i partiti o le è un problema di rispettare un criterio e poi
Attivo che tenga conto quanto meno di tutte le componenti istituzionali e se non sono istituzioni le assemblee elettive io non so quali siano le istituzioni
E sollecita anche un sull'alto uso delle trasmissioni in diretta
E trasmissioni in diretta
In campo politico praticamente non ve ne sono vengono chiamate dirette dal Parlamento quelle quelle quel quei raccontini sgangherati che si vedono ogni sera in cui di indiretta c'è soltanto il giornalista della RAI che parla perché non c'è nient'altro che parla non del Parlamento ma dei vertici dei partiti e di questi altri
E guardate
Ce ne sono tante di delibere di questo tipo tutte naturalmente è caduto nel vuoto per le ragioni che sono già state dette
Ma lire che qui il problema non non so come dire ma è l'assurdità di questa schizofrenia di una Commissione parlamentare che dice delle cose anche serie no fa un tentativo per e di una struttura aziendale che
Se ne frega nel modo più totale partirei ogni volta che la commissione dice una cosa fatte le dirette non parlate solo dei vertici date voce le minoranze fare da me ti contrari come dire tasse quello il modo corretto di fare informazione secondo la legge ambigua ebbe allora io faccio il contrario perché quello è sicuramente il modo voluto invece in realtà
Da quelle stesse rappresentanze parlamentari che mi dicono Piffari invece in un altro modo
Va be'poi c'è il dovere di evitare commenti riparto personali che sembra rivolto appunto lo dicevo già prima espressamente e venne lei vi leggo l'ultima
Perché del ventinove luglio ottantuno quindi credo che la memoria di ciascuno di noi è abbastanza fresca
E che riguarda il problema della fame nel mondo non tanto perché drogata nel mondo possa stare particolarmente a cuore a qualcuno di noi ma perché è un altro sintomo un altro segnale di che cosa sono di qual è la portata reale di queste direttive
Tutto una premessa molto seria ma è lunga e non ve la leggo conclusione impegna la Rai a diffondere con la massima evidenza un'adeguata informazione
Sulla condizione di decine di milioni di agonizzante per fame sottosviluppo e sulle iniziative intraprese nel mondo per impedire questo immane sterminio
Sia attraverso l'informazione resa dalle testate sia attraverso trasmissioni speciali da diffondere nelle ore di maggiore ascolto ventinove luglio ottantuno
Quindi nei mesi successivi avremmo dovuto avere nei telegiornali e nei servizi speciali una serie di trasmissioni dedicate a queste condizioni di agonizzanti e alle iniziative intraprese nel mondo all'ONU dal
Dalla Croce Rossa magari una qualche partito politico e via dicendo di tutto questo io credo non ho dati statistici alla mano ma credo che forse qualche secondo del tempo radiotelevisivo è stato dedicato
E questo dire che poi ha una corrispondenza addirittura scientifica nel conto che viene fatto delle tribune dell'accesso perché prescindendo da tutto quello che è stato fin qui egregiamente detto
Le tribune dell'accesso sono scientificamente deliberatamente e con calcolo con le premesse della musichetta verissimo che ricordava la professoressa Baldassarre
Ma trasmesse nelle scientifiche e statistiche punte più basse minime dell'ascolto reali che non sono punte minime perché c'è la tribuna dell'accesso
Se domani la Rai riscontra che la punta minima non è più alle sei e mezzo del pomeriggio ma è alle cinque le tribune dell'accesso verrebbero immediatamente spostate alle cinque perché questo è quanto è stato fatto fin qui il che significa da un punto di vista di valutazione generale il vuole rispettare sul piano della pura forma il principio dell'accesso con la deliberata e cosciente decisione di fare in modo che nessuno la vede ora il minimo ascolto musichetta messa a disposizione di lo diceva giustamente De Martini ieri di mezzi minimi
Anche se in realtà dovrebbero mettere a disposizione tutti i mezzi nel senso che mettono a disposizione una telecamera se uno vuol far qualcosa di più se lo deve creare da sé ecco dopodiché è inutile dire che l'accesso poi non funziona o che l'accesso non viene deliberatamente scientificamente fatto funzionario dai dirigenti della RAI i quali anche su questo evidentemente delle direttive della Commissione di vigilanza può del dettato della legge perché per l'accesso è più corretto parlare di legge
Non se ne fa nulla
E concludo vedo che sono andato un po'oltre col tempo e me ne scuso con due parole su Fogar monopolio io mi non voglio evidentemente tentare di emulare le cose che ha cristallina mente detto
Il professor Fois ma mi ponevo
Come si è posto lui poi alla fine del suo intervento la domanda del perché e riflettevo dicendo ma
Appunto in effetti
Non è l'energia elettrica e poi sul monopolio ENEL ci sarebbe tutto un discorso da fare non sono le Ferrovie dello Stato stiamo parlando di libertà di manifestazione del pensiero che senso ha nel mille novecentottantadue che
Un'attività di manifestazione del pensiero come la teletrasmissione la radio trasmissione Appia ancora sì che ci sia qualcuno che ancora ecco Baggio di parlare di regime di monopolio siamo fuori dal mondo vogliamo il film Luce vogliamo il Teatro di Stato sono queste le cose che vogliamo
Vogliamo il giornale pubblicò
Ma se qualcuno lo dicevo paradossalmente proponesse che si chiudessero tutti i giornali e si mantenessero soltanto tu ai giornali di proprietà pubblica chiamati TG uno e TG due veniamo presi tutti per dementi
L'unica l'unica cosa che aveva senso rispetto al problema monopolio pubblico radiotelevisivo era a mio parere mo'prestissimo la limitatezza delle frequenze ma una volta che questo problema non c'è più se e insensato voglio dire Etta anni trenta
Parlare di monopolio pubblico radiotelevisivo
Ed è vero quello che dice e dice poi se è evidente che con la scusa di evitare l'oligopolio si vuole in realtà mantenere il controllo totale dell'informazione non ha per le cose che dicevo prima sulla sulla totale inutilità Eva e vanità degli indirizzi della Commissione parlamentare in mano in realtà ai a a partiti che governano la televisione non attraverso la commissione parlamentare ma casomai secondo il suo esatto contrario
E allora Vito
E consiglio d'amministrazione struttura aziendale ai credo che oggi pomeriggio e domani anche su questo apprenderemo molte cose interessanti e allora io credo che bisogna avere il coraggio di dire
Che comunque una non la sola ma una delle cose da fare per mettere fine a questa assurda situazione quella di rompere il monopolio della RAI
Proprio come modo per risolvere anche i problemi dell'aria
Io qui non vedo altro
Perché è un richiamo non non evidentemente non sviluppato e non enfatizzato ai principi della concorrenza sicuramente se ci fossero altri telegiornali
E forse anche i giornalisti RAI e i direttori di testata RAI avrebbe un minimo di sollecitazione a fare bene il loro mestiere che sanno
Fare bene se vogliono o adeguarsi alle direttive della Commissione che sono sicuramente su questo decente
E sono però preoccupatissimo e non so se c'è qualcuno qui che lei rappresenta ma per l'atteggiamento delle piccole televisioni private le quali nella causa iniziata dalla RAI e non solo in quella in altre che in sostanza vogliono allargare dalla chiusura delle cosiddette catene e si si alleano alla RAI si costituiscono in giudizio a Sora a sostegno dell'azione il che è folle
Da almeno da due punti di vista uno è quello appunto di PG una visione complessiva e generale e non dell'ottica meschina del proprio interesse particolare malato e anche quello del nuovo interesse particolare perché a meno che non vogliono ridursi a vivacchiare con le briciole del servizio pubblico con gli spazi etti
Che gli possono essere tranquillamente appunto elargiti anche da anche da De Luca e queste non si rendono conto che in realtà vogliono la loro morte
E non si rendono conto che una volta di più anche in questa materia o soprattutto in questa materia e il Brigo che nella nel nel rispetto dei principi che va tutelato se il principio è la libertà d'informazione anche il rischio anche dell'Ulivo
Voglio che poi combatteremo in altro modo e vedremo come deve essere ecco se no sono come i garantisti che si spaventano quando
è il terrorista o della tortura che però in fondo siccome si torturano gestito dura gente che ha ucciso tutto sommato che cosa importa
Esatto
E che finiscono per fare le mosche cocchiere in questa situazione della RAI come l'anno pattinaggio situazione quanto in un modo per me aberrante
E chi mi conosce può immaginare che simpatia posso avere io per i piduisti ma di quei comitati di utenti che hanno tentato
Senza riuscirci credo di costituirsi a fianco della RAI conto selve Colombo come se il problema fosse la tessera o la non tessera di selve Colombo e non quello che serve Colomba hanno fatto per anni e nessuno giorni questi comitati di utenti si son ben guardati dal dal fiatare
O come se il problema non fosse quello che pazza Pierino quello che va Emilio Fede che che che non parla pare che non abbiano la tessera della P due intasca ciononostante non mi pare non mi pare che a livello di criteri informativi dirigo vivi professionalità di rispetto delle delle delibere delle Commissioni parlamentari di vigilanza questi stupendi e splendidi direttori di testate oggi tacciono qualcosa qualcosa di particolarmente diverso di quello che facevano
Intanto appositi
Selve coloni
E allora la mia conclusione caso mai è questa il problema è di imporre alle alle televisioni private l'emanazione di servizi informativi e non soltanto di spettacoli più o meno bene
è quello che altro mai disciplinare la quantità di ore di interconnessione il modo per consentire al al maggior numero possibile di antenne di esistere quindi di creare di passare da un da un rischio di odio cordino di oligopolio invece a una concorrenza effettiva ma certamente non è quella di chiudersi nell'aria riservate privilegiato del monopolio che crea poi le applicazioni
Che abbiamo io devo dire per chiudere con con una
Credo valutazione di ottimismo io chiedo che esistano ancora degli imprenditori che hanno foglia di fare Vissani imprenditori che guadagnano se ha la mente perché fanno cose che alla gente piace che la gente compra che la gente acquista e non soltanto imprenditori che vivono coi sussidi delle leggi
Per l'editoria o altre cose di questo genere
Così come sono convinto che esistono ancora dei giornalisti che oltre ad Amarillo come schiere non aspettano di scoprire che Rizzoli e passanti sono della P due per scandalizzarsi di quello che verranno loro tre anni lo hanno fatto e scritto evidentemente senza nemmeno legge
Il loro giornale o senza rendersi conto di quello che il loro giornale era nella situazione politica italiana e questa è la realtà che abbiamo tanti e purtroppo devo dire con tristezza di sinistra Behar
Gli onesti giornalisti che si scandalizzano quando quando narghilè nudo ma non hanno mai il coraggio di aprire la bocca non hanno mai avuto il coraggio di aprire la bocca sono stati litigi
Agli ordini dei partiti in tutti gli anni precedenti no io chiedo che invece esistano ancora giornalisti che amano il loro mestiere
Che la concorrenzialità con altri possa creare servizi informativi decenti degni di questo nome nono assolutamente paura
Dell'imprenditore privato soprattutto oggi rispetto a quello che l'imprenditore statale RAI e servizi informativi che la RAI cita
Ringrazio l'avvocato Boneschi abbiamo così con conclusi i lavori su questo primo tema che era la Commissione parlamentare di vigilanza
Vorrei dare a tutti i partecipanti al convegno una notizia in termini diciamo dubitativi e aspettando una smentita
Rilevo che abbiamo alcune assenze importanti
E precisamente Chimenti Ilardi c'ha un ruolo di Giovo e Guglielmo Negri guarda caso si tratta tutti di funzionari della Camera del Parlamento comunque
Mi auguro di essere smentito da qui alla fine del convegno non vorrei che questi telegrammi che si susseguono fossero la manifestazione di un ridotti un unico disegno
Allora mi verrebbe mi viene anche le chiedermi se questo disegno esiste qual è la sua ragione e non vorrei che questa fosse nella in quell'episodio relativo all'accesso che ho citato ieri all'inizio che francamente non ci ha visto come prevaricatore in ma mi pare come vittime e allora non capisco la reazione che la fuga
Mi auguro ripeto di essere smentito rispetto a questo riprenderemo oggi pomeriggio con il secondo tema la struttura interna della RAI
Anche qui rilevo che ci sono delle assenze programmate mi pare che anche anche i i funzionari della RAI o almeno quelli che avevamo ufficialmente invitato che avevano accettato l'invito tendono a fuggire
Devo dare una notizia non gradevole il progresso Scoca in questo momento ricoverato in clinica
Non potrà quindi svolge la sua relazione da questa sede voglio formulare gli auguri non si tratta di cosa grave almeno speriamo che non si tratti di cosa grave certo è una cosa che gli impedisce di essere presente qui
E ripeto propone Liguria Scoca la relazione di scocca verrà letta dal professor Follieri quindi i lavori proseguiranno coi normalmente secondo lo schema che abbiamo previsto vi ringrazio i lavori riprenderanno alle quattro
Prendiamo i lavori
Il primo intervento del dottor Enrico Follieri che parlerà nome proprio e anche a nome del professor Gaetano Scoca prego
Innanzitutto
Voglio rassicurare i partecipanti sulle condizioni di salute del professor scocca
Che stamattina si è detto che era ancora in clinica ecco è stato dimesso ieri sta bene si è trattato di un fatto banale anche se fastidioso
Ma questo fatto banale purtroppo gli ha impedito di mettere a punto una relazione
Relazione che boh predisposto
Seguendo certe tematiche discusse col professor Scoca
Ma che non posso riferire al professor Scoca perché le affermazioni che andrà a fare chiaramente sono affermazioni in cui io mi assumo ogni responsabilità
L'organizzazione interna della RAI
Rappresenta
Qualcosa di molto complesso
Di molto complesso perché innanzitutto c'è stato un succedersi di disposizioni che l'hanno disciplinata
Non vi è solo la legge numero centotré del quattordici aprile settantacinque
Ma vi sono oltre alla concessione Gallo sta tutto
Una serie di documenti di ristrutturazione che la RAI andato approvando nel periodo che va dal settantasei settantacinque anzi la prima delibera del ventidue novembre settantacinque
Al mille novecento e settantotto per fare arrivare mille novecento ottanta una relazione del consiglio di amministrazione nella quale si afferma il disegno costituente della RAI così è stato definito
Si è ormai realizzato il disegno e fatto
La RAI ha agito in funzione vedrà e mi riferisco al consiglio di amministrazione tipo tiri di auto organizzazione che sono stati espressamente riconosciuti dal secondo comma dell'articolo tredici della legge di riforma
Tale secondo comma
Infatti
Stabilisce che il consiglio di amministrazione e impegnato
Ad esaminare le proposte più organizzative dell'azienda che siano in grado di assicurare funzionalità efficienza conduzione unitaria ed economicità di gestione
Cioè questo secondo comma rappresenta uno stimolo all'esercizio di alcuni pontili autorizzatorio che ogni ente anche anche la RAI a e sono stati esercitati secondo quella che è l'affermazione contenuto nel documento di ristrutturazione base che quello del ventidue novembre settantacinque sono stati ristrutturati secondo questi principi
Principi che seguono come si afferma un nuovo tipo di logica
Logica delle strutture delle funzioni aziendali contrapposto alla logica dell'accentramento
Che deve tener conto da un lato delle esigenze di partecipazione apertura
Pluralismo autonomia e decentramento
Che caratterizzano la legge di riforma dall'altro lato tutte le esigenze di funzionalità efficienza conduzione unitaria ed economicità di gestione quali la legge si riferisce in modo specifico cioè sono i principi che noi troviamo scritti già nella legge
E che ancor prima troviamo espressi nella notissima sentenza della Corte Costituzionale numero duecentoventicinque del mille novecentosettantaquattro nella quale per quanto riguarda la organizzazione amministrativa si stabilisce che gli organi direttivi dell'ente gestore
Non siano costituiti in modo da rappresentare direttamente o indirettamente espressione esclusivo preponderante del potere esecutivo e che la loro struttura sia tale da garantire l'obiettività si stabilisce ancora che vi siano direttive i toni
A garantire che i programmi di informazione siano ispirati a criteri di imparzialità e che i programmi culturali nel rispetto di valori fondamentali della Costituzione rispettino la richiesta la ricchezza e la molteplicità
Delle correnti di pensiero
Ecco io credo che a seguito di quel documento dell'ottanta approvato dal consiglio di amministrazione del quale si dice che la fase costituente chiusa io credo che sia opportuno verificare se a fronte di queste affermazioni la costruzione
Degli uffici della RAI la realizzazione perlomeno sul piano documentale perché certo non so se di fatto cui questi uffici ci siano
La
Realizzazione dicevo sia conforme o meno a questi principi che sia stata rispettata la logica che la Corte costituzionale in maniera eterodossa perché certo non arriva i poteri ha dettato
Alle GIS latore se soprattutto questi principi così
Espressi in maniera manifesta anziano Stati poi rispettato
Per fare questa indagine c'erano due possibilità
Una possibilità diretta ad esaminare gli uffici
E gli organi
Nella loro aspetto di listati con cioè in relazione alle funzioni ai poteri alla titolarità certi aspetti di questa complessa attività che fa capo alla RAI ovvero
Di guardarli nel momento dinamico del movimento cioè nel momento operativo
Venivo scelto questo secondo aspetto perché ho cercato almeno da quello che la trama documentali dovuto a disposizione di ricostruire il procedimento che va dalla ideazione alla realizzazione del programma e che passa per una serie di uffici che vedremo
Gli organi che certo pure fanno parte della struttura interna del Rayo solo neo neo parlato gli venne tratto il discorso la Regione questa perché per gli organi ci siamo occupati un po'tutti
Gli organi sono l'aspetto più appariscente della RAI anche se è quello il momento più importante dire decisionale specie per il consiglio di amministrazione però è anche vero che sono ottimi più conosciuti forse più interessanti sembra tornino
Trenta gare nello spaccato degli uffici per vedere come funziona
Sempre sulla carta io insisto sulla carta perché dovete sapere ve lo racconto subito che ieri ho parlato con un sindacalista della RAI al quale ho esposto quelli che erano
Questi i propositi meravigliosi di uffici che stanno i documenti di ristrutturazione e mi è stato detto
Che questi uffici non esistono
Forse devono essere realizzati
Ora
Dal punto di vista operativo
Gli uffici si distinguono a secondo che trattasi
Delle reti e del dipartimento ovvero dell'altri tipi di attività e cioè
Le testate i servizi all'estero le tribune
De per le tribune il problema è un po'diverso le tribune ricevono direi una e Terror regolamentazione loro sono disciplinati dalla commissione parlamentare e il giro ed è stato detto qui molto bene il consiglio di amministrazione non è qualcosa di diverso dall'espressione di questa commissione la commissione si specchia nel consiglio di amministrazione
Però queste tribune non sono stati toccati da quelli che sono gli organi propri della RAI e ricevono questa disciplina da la commissione parlamentare che appunto esterna alla RAI e con questo aspetto
E sulla un po'dalla organizzazione interna dalla RAI
Per le testate
Allorché le testate che sono rappresentati del tre telegiornali e da cioè dei due telegiornali e dei tre giornali radio
Hanno un'organizzazione su basi stesse essenzialmente giornalistica
Lì si è cercato di favorire quello che l'autonomia la obiettività delle informazioni e di garantire una certa professionalità chi fa quel mestiere io non sto qui a dire se sia riuscito mi nel tentativo però anche questo di riffa e fuori perché si tratta di una disciplina particolare che non investe il grosso organismo della RAI anche se estremamente importante rilevante significativo e direi che l'aspetto che più che più colpisce in questa organizzazione perché doveva cioè secondo almeno la legge del settantacinque tendere a dare quella manifestazione pluralistica alle varie correnti
Di informazione e certo si è verificato un tipo di lottizzazione
Non un tipo di pluralismo io direi un pluralismo
Artifici Ale non è un pluralismo spontaneo
Per i servizi giornalistici all'estero mastico lo diciannove Liboni ancora sotto come ogni anno il rapporto con l'esecutivo con la Presidenza del Consiglio dei ministri trattasi di un aspetto anche particolare non forma oggetto di monopolio trattasi di un'attività all'estero anche questa l'ho tenuta fuori dal discorso che vado conducendo
Perché a mio avviso l'organizzazione interna degli uffici proprio nelle della RAI quello che fa capo alle riti e al dipartimento
Il dipartimento
Che quello delle trasmissioni scolastiche ed educative per adulti e concepito ed è disciplinato alla stessa maniera delle reti anche se dato l'oggetto dato l'oggetto del dipartimento a un'influenza molto inferiore nella produzione
Dei programmi RAI
Li ritti
Le reti se conto l'articolo tredici
Sono i Centri di Azione realizzazione della programmazione
Televisiva e radiofonica ma io dicevo che mi voglio interessare della nascita dello svolgimento di un programma non fermarmi alla lettura degli organi
Secondo un documento approvato dal consiglio di amministrazione
Nel luglio del settantasei in
La fase ideazione del programma parte con una proposta
Proposta che e propria di alcuni uffici specificamente indicati quinti direi e un compito istituzionale di alcuni uffici
E per la precisione
I direttori di rete
Il direttore del dipartimento i responsabili delle strutture di programmazione le strutture di programmazione
Sono quelle che vanno a costituire la ritenzione ogni prete composta di più strutture di programmazione
I dirigenti e funzionari che compongono le strutture di programmazione
I direttori delle simili di e qui si riferisce alle sedi regionali perché
In attuazione del disposto dell'articolo tredici dove si afferma che per consentire un adeguato apporto di contributi regionali ed interregionali alla programmazione viene avviato a realizzazione un decentramento ideativo e produttivo
Che potenzia sviluppi le strutture periferiche della concessionaria
Sono state create delle sì tutta la penisola a base regionale e dei centri di produzione
Quindi questa proposta può essere avanzata anche di direttori delle sedi dirigenti e funzionari di sede e qui c'è un momento veramente interessante un'apertura che io
Credo che sia stata molto opportuna la proposta può partire da chiunque si aggiunge
Anche da chi esterno alla RAI
Cioè veramente attraverso questa possibilità promozionale affidata a chiunque
Sì allarga almeno secondo i documenti di ristrutturazione approvata si allarga la partecipazione si allarga
Quello che sono quelle che sono le varie manifestazioni e culturali di pensiero tutta la parte gli più più attraente più viva della della società può
Presentare delle proposte alla
Alla RAI e badate secondo questo documento non sono le proposte del chiunque non è la mia denuncia come si direbbe in un processo di tipo amministrativo no queste proposte
Vanno valutate vanno valutate non solo ma secondo quello che si legge in questi documenti
Queste proposte fanno nel caso non siano accettate specificamente motivate le ragioni per le quali non vengono accettate
Quindi non si tratta di un'apertura di principio ma direi che e un'apertura la la cui inosservanza determina perlomeno delle motivazioni particolarmente penetrante
Arrivata la proposta
La proposta passa attraverso un primo vaglio una prima istanza dice il documento di ristrutturazioni che e quella di responsabili di rete
Sapete i rapporti che stanno tra i responsabili di rete direttori di rete e il direttore generale
Le la indicazione la programmazioni viene fatta insieme cioè a dire non è che il direttore di rete abbia nella ideazione e nella programmazione l'autonomia che dovrebbe aprire
Comunque queste proposte attraverso il direttore generale quindi nascita della proposta strutture Rete direttore generale
Vanno al consiglio di amministrazione trasmesse periodicamente semplicemente trasmesse il consiglio di amministrazione non li approva vengono trasmesse e in questa trasmissione e da desumere che ed essere
Motivato in maniera specifica da parte del direttore generale o del direttore di rete perché non si è dato corso ad una certa proposta
Quindi
Una volta che la proposta viene accettata si costituisce
Una un ufficio un ufficio ad hoc
Che e la parte veramente che è interessante di questa organizzazione
In Italia e nuclei Idi attivi produttivi che sono questi
Questi mi secondo la riforma
Rappresentano degli uffici composti da personale della RAI
E da persone e strani esterni all'ambiente
C'è anche un responsabile del mito ma la responsabilità di questo soggetto vale il tempo del mite perché per sua natura il Mipel temporali per sua natura accade una volta che la proposta che vedremo deve essere fatta in maniera specifica talmente non vada importo ovvero una volta che si è stato realizzato il programma quindi questo ritardo nasce si costituisce per finire
è una struttura che io definirei caleidoscopica e un ufficio il quale va cercando la formazione più idonea per realizzare la sua funzione
Che inizialmente quella di costituire quella di costituire una proposta specifica operativa che tenga conto delle strutture nelle strutture di programmazione dello spazio riservato e delle ore riservate a quella certa struttura di programmazione e poi una volta che questa struttura e sta questa questa proposta questa specifica proposta attraverso l'iter che adesso vedremo arriva al consiglio di amministrazione viene approvata il pane piano annuale ecco
Le porta a realizzazione
Veramente come numero di vite non so nemmeno definiti perché ogni struttura è formata da da più netta o da un Soloni non è importanza perché sono variabili ecco veramente se mi pare che l'idea del caleidoscopio Renta bene la cosa si tratta di un ufficio il quale si forma
Con il personale della RAI come personale strana la RAI dice addirittura la il documento approvato che chi se dipendente della RAI formula la proposta di diritto entra a far parte Dini
Non ho verificato se questi Nitta siano stati mai realizzati ma dedizione
Servizio scritto alle risate probabilmente non sono stati mai realizzato però sono la cosa più bella del dell'organizzazione Cosa verrebbero zero da te realizzato
Ora di fronte a questa io però devo basarmi su i documenti quelli consentirete perché non è che posso
Una volta che questa proposta specifica operativa viene mi viene portata alla cognizione del direttore del del responsabile della struttura di programmazione passa quindi al direttore di rete ancora il direttore generale quindi nel consiglio di amministrazione che viene
Che approva sempre che
Sia possibile inserire questo programma nell'ambito della programmazione
Annuale
Che cosa ne viene fuori da questa immagine così da questa da questo primo sguardo nella RAI
Dal punto di vista direi istituzionale
Questi metta certo rispondono all'idea denunziata negli documenti di ristrutturazione e certo rispondono gli obiettivi della legge certo rispondono a quello che diceva la Corte costituzionale
Sono degli organismi estremamente sono degli uffici estremamente fluidi sensibili aperti veramente c'è spazio per ogni per ogni manifestazione
E di pensiero di cultura che si manifesti anche localmente però di fronte a questo ufficio così aperto così fluido
Vi è poi il filtraggio direi pesante
Che è costituito da questo passaggio che porta il tutto al vertice al direttore generale il quale non è che nei confronti di questi programmi
Non abbia poteri che riguardano il contenuto del programma anzi secondo l'articolo tredici della legge Stucchi di azione la realizzazione del programma
Passa dal direttore della rete al direttore generale quindi ad un certo punto c'è questo filtraggio che può essere pesante e direi che da un punto di vista strutturale il direttore generale costituisce un grosso handicap un grosso filtro
Tende
Non chiaramente ci potrà essere un direttore generale che si è particolarmente retto ma e qui mi riferisco la struttura la struttura insetti etichetta arrendere questo discorso
Particolarmente difficile e detti letto a soffocare questi aperture che si notano a livello di gruppo
Il direttore il generale
Ci sono poi le Cid di e i i nuclei di produzione ma non ve ne parlo centri di produzione
Il direttore generale e considerato dalla legge nei rapporti con i vari direttori
Ci sono anche dei vicedirettori generali che coordino riti radiofonica reti televisive direzioni di supporto ma anche di questo faccio grazia
Il direttore generale e un ufficio
Unificante
I rapporti tra i direttori sia quello del dipartimento che delle reti direttori delle testate direttori di supporto direttori di sede sono stati disciplinati concepiti diversamente sia della legge sia dei documenti di ristrutturazione
La legge e mi chino per raccoglierla
All'articolo tredici infatti
Stabilisce per i direttori
Direte
Per quanto attiene all'impostazione realizzazione e messi in onda di programmi
I direttori di rete sono alle dirette dipendenze perché il rettore generale
Per il direttori invece dei servizi giornalistici quotidiani però si legge direttore ciascuno di questi servizi giornalistici quotidiani e periodici
E responsabile di fronte al direttore generale particolarmente dell'impostazione informativa e politica della realizzazione e messi in onda delle trasmissioni
Invece il direttore del dipartimento delle attività scolastiche ed educative
E responsabile sic et simpliciter di fronte al direttore generale
Il direttore dell'edizione di supporto dei servizi giornalistici per l'estero di tribuna politica sono indipendente mente dalle qualifiche alle dipendenze del direttore generale i direttori di sede dice uno strumento un documento approvato dal consiglio amministrazione
Risponde direttamente al direttore generale dall'attività di gestione ferma restando la piena autonomia e di attivare e produttiva riconosciuta ad ogni singola sì
Perché questi rapporti diversi alcuni preferenziali altri no alti il più incisivi altri meno incisivi
Alcuni limitativi altri ampliativi ecco non me lo sono chiesto a mio avviso quindi si è cercato di fare del direttore generale un ufficio unificante
Però nello stesso tempo non si è voluto costruire un rapporto di gerarchia in senso proprio
Ma si inteso soltanto in questo ufficio far convergere tutta l'attività della RAI per arrivare ad una soluzione che consentisse una conduzione unitaria della impresa
Dell'azienda
Però non mi pare che tutte queste espressioni siano veramente vadano veramente a denunziare un rapporto così incisivo come risulterebbe dalle norme
Quando si legge sui direttori di testate
Che il direttore di ciascuno irresponsabile di fronte al direttore generale particolarmente dell'impostazione informativa politica detta della realizzazione messi non t'delle trasmissioni
Cioè se ne vediamo effettivamente il rapporto andrebbe ad incidere proprio sulla parte più delicata sulla parte diritti che tanto ha fatto discutere cioè il la impostazione politica di informativa di direttori dei presentato i telegiornali
Ora questa norma dice di più di quanto sia
Perché è evidente che il direttori elettive le testate che non sono nominati dal direttore generale hanno più in un rapporto diretto con il consiglio di amministrazione
La impostazione politica alla da il consiglio d'amministrazione attraverso la nomina di di un certo direttore anziché di un certo altro direttore quinti è una norma dirige impressionistica ma di una norma senza contenuto concreto perché non è concepibile che il direttore generale il quale ma tutti questi poteri se non quelli di portare al consiglio di amministrazione un certo tipo di discorso
Non e che vada a valutare che tipo di linea politica
Lo stesso e da dire quanto si si dice porta a proposito dei direttori delle delle attività scolastiche educative è responsabile punto e basta di fronte al direttore generale io credo che se il disegno del legislatore è stato quello di creare una figura unificante figura unificante che non doveva però essere un superiore gerarchico in senso proprio
Tutte queste manifestazioni tutte queste espressioni hanno detto dove è più e Tonino ma fondamentalmente il discorso è unico quello di legare in qualche modo al direttore generale tutte gli altri apparati della RAI
E se così è io credo che la formula più corretta
Sì è stata proprio quella adoperata per il direttore di sede nella documento di ristrutturazione approvato dal consiglio d'amministrazione e che recita
Che il direttore pisside appieno autonomia ideativa e produttiva
Mentre risponde al direttore generale dell'attività di gestione questa mi sembra un'impostazione corretta
E credo che in questa direzione bisognerebbe spingere perché il direttore generali rappresenti un ufficio unificante e a livello gestionale intendersi come aspetti imprenditoriali che certo un'azienda di riconsiderare un'azienda come la RAI la fine di arrivare ad una produzione la quale rappresenti killer minimo di spreco dal punto di vista economico
Ma per il resto io credo che ampia autonomia come bene dice questo documento ideativa e produttiva dei programmi debba essere rilasciata ai direttori sedete
Sia della dipartimento sia cade per le testate più visto che il discorso un po'diverso
Il direttore generale effettivamente il vertice degli uffici
E una struttura ufficio monocratico che contrasta in maniera patente e in maniera evidente con quelli io credo che alla fine passerà Scarantino terzetto spazio
E una struttura di vertice un ufficio monocratico il quale
Suona come e in contrasto pelle che l'impostazione di apertura e di di pluralismo che sia la Corte costituzionale sia il legislatore si è lo stesso consiglio di amministrazione
Ha voluto vedere in nella nella nel nei rapporti tra gli uffici
Tra gli organi della RAI
Merita di essere così segnalato come un profilo organico interessante quello di direttori di testata
Cioè i direttori di testata di fronte al cosiddetto diritto di rettifica
Hanno una legittimazione passiva a resistere in giudizio nei confronti di coloro i quali si vedessero negati il loro diritto di rettifica
Trattasi di una espressione più che tipica di questi tre tipi di questi organi della RAI tipica
Della funzione del direttore di un giornale e tipica della legge della Santa non presenta particolarità ma io direi che quando si pasta degli organi bisogna ricordare questo profilo organico di un ufficio che quello del direttore di testata nei confronti
Del mancato adempimento eventuali difetti criticità
Poi tra gli organi che vi sono i sindaci e non si differenziano dei sindaci delle altre S.p.A. l'assemblea dei soci
Che ha dei Bottiglieri molto limitati approva i bilanci nomina i rappresentanti nel consiglio di amministrazione nel numero limitato di sei
E direi si è lasciato sfuggire quello che poteva essere un potere rilevante
Vi è una norma secondo me buffa che così contenuta all'articolo dodici della legge numero centotré del settantacinque della che prevede la decadenza del consiglio di amministrazione e del direttore generale quanto
Il dieci per cento delle spesse effettive superi il dieci per cento delle entrate previste è una norma buffa perché ad un certo punto pone al raffronto due termini contabili non omogenei
Uno e un termine contabile
Che riguarda il bilancio di previsione un altro invece il bilancio consuntivo di cassa come dicono i tecnici
Ma è una norma buffa anche perché ci sono delle vistose deroghe contenuta nello stesso articolo dodici e anche perché è facilmente eludibile
Ora secondo me l'Assemblea
Nell'Assemblea la società si è lasciato sfuggire un grosso strumento che questo nella legge
E previsto che il consiglio di amministrazione debba predisporre il bilancio preventivo
Però non dice niente circa il bilancio consuntivo articolo diciannove dello Statuto invece approvato dalla dall'assemblea dei soci ha stabilito che anche il consiglio di amministrazione prepara il conto cioè per fare il bilancio consuntivo
Invece si si era liberi di stabilire che questo non lo preparasse il consiglio di amministrazione e ne poteva dire fuori una cosa simpatica che il bilancio preventivo appunto fissava le entrate il bilancio consuntivo invece non era
Iniziativa del consiglio di amministrazione e poteva essere si poteva determinare il caso che l'assemblea dei soci fosse altro del mantenimento o meno di un certo consiglio di amministrazione questo infinito
Avrebbe determinato un peso maggiore dell'esecutivo
Perché l'assemblea dei soci data la totale partecipazione pubblica e espressioni
Civette pesante del potere esecutivo e quindi a un certo punto ci sarebbe stato un controllo del potere esecutivo nei confronti
Della
Della consiglio di amministrazione anche sì a questo punto sono discussioni
Squisitamente formali perché certo anche le minoranze che si formano in Parlamento sono hanno la stessa matrice l'esecutivo espressione delle maggioranze che si formano in Parlamento siamo d'accordo che si fa un discorso squisitamente formali ma io credo che diversi non se ne possono fare se non vogliamo arrivare un appiattimento totale
Del tutto
Il Consiglio di Amministrazione l'organo in cui si incentrano i poteri più rilevanti e le funzioni più rilevanti l'articolo otto
Indica una serie di potere il consiglio d'amministrazione sapete composto di sedici membri dieci sono eletti dalla come della missione di vigilanza della dalla Commissione BT bicamerale
Di questi dieci quattro sono designati dalle regioni si discute molto in dottrina se questa designazione rappresenti effettivamente una cosa che risponda all'esigenza delle Regioni deve dirsi rappresentate
Sì dice cosa succede sì ad un certo punto di questi quattro uno viene a mancare nel corso del mandato si deve aggiungere i nomi già designati bisogna operare altre designazioni
è un discorso estremamente interessante ma di cui vi risparmio pure
Il consiglio di amministrazione dicevo e un organo e l'organo massimo di gestione di di della RAI
Quello che mi ha colpito nel consiglio di amministrazione
E la circostanza
Che e legge va be'tra i suoi membri il presidente ma soprattutto il direttore generale vi partecipava non con voto deliberativo quale funzione al direttore generale probabilmente la funzione del direttore generale che nominato dal consiglio di amministrazione sarà una funzione di organo burocratico diciamo di ufficio il quale consente un collegamento tra l'organo politico
Di gestione e l'ufficio
Però
Succederà che il direttore generale porta alla conoscenza del consiglio quello che vuole
Cioè succederà che il Consiglio non ha occhi
Succederà che gli occhi del consiglio sono quelli del direttore generale come penso forse nella realtà accade
Perché gioco forza di fronte ad un organo collegiale il quale non non ha
Quelle quelle quegli uffici necessari poter svolgere una compiuta e valida azione di di vigilanza ma non in senso deteriori vigilanza in senso produttivo nei confronti dell'azienda
Forse è questo può sopperire presidente il presidente del consiglio di amministrazione e con questo e vado anche l'onere di intervenire poi sulla figura del presidente del consiglio di amministrazione
A tra le fonti
Che lo prevedono normative l'articolo quattro l'articolo otto e l'articolo dieci
L'articolo quattro stabilisce che la commissione parlamentare bicamerale
Per l'adempimento dei suoi compiti può indicare il presidente
Articolo quattro stabilisce che il consiglio d'amministrazione nomina presidente tra i suoi membri
E l'articolo
Dieci
Indica quali sono le funzioni del Presidente
Articolo dieci dice che il presidente ha la rappresentanza legale della società presiede il consiglio di amministrazione al quale risponde esercita la sorveglianza sull'andamento della gestione a Zintan infinite frangimento degli scopi sociali e per l'attuazione degli indirizzi della Commissione parlamentare
A prescindere da questa aspetto la rappresentanza legale cioè la firma sociale che dal punto di vista contenutistico scarsamente rilevante
Il presidente disciplina le adunanze del consiglio
Disciplina l'adunanza del consiglio
E e badate dell'organo più importante
Della della Società dal punto di vista delle funzioni di gestione quindi penso che sia
Una funzione mestamente importanti come ogni presidente di organi collegiali ma soprattutto
E si recita la sorveglianza sull'andamento della gestione generale ai fini del raggiungimento degli scopi sociali e per l'attuazione degli indirizzi della Commissione parlamentare cioè esplica un'azione di sorveglianza
In relazione a due parametri
Pentimento degli scopi sociali e indirizzi della Commissione
Che significa esercitare la sorveglianza a mio avviso questi poteri vanno interpretati vanno interpretati in maniera
Di organo attivo di controllo
Cioè una superstizioni che si esplica non soltanto nei confronti di un'attività di risultato che l'azienda ma anche nei confronti del singolo atto addirittura il direttore il presidente poté occhiali il direttore generale cioè il la formula dell'articolo dieci e così generica che questi poteri vanno in cerca di un interprete
Vanno in cerca di un interprete che a mio avviso può legittimamente svolge la sua attività di controllo nei confronti di ogni diretti nei confronti di ogni ufficio e nei confronti di tutti gli organi sociali anche del consiglio di amministrazione stesso
Perché
Esplica la sua attività
Anche coprendo come parametro intirizziti e la commissione date questo degli intirizziti una cosa che ricorre un po'in tutte le norme però che è particolarmente significativo per la norma dell'articolo quattro secondo la quale il presidente può essere sentito dalla commissione
Quindi
Veramente il presidente la funzione del presidente può essere interpretato in maniera dinamica attiva come organo di controllo il quale abbia la supervisione del tutto
Per svolgere questo ci vogliono certo degli uffici
Uffici che la legge non prevede uffici però che prevede il documento di ristrutturazione
Approvato il ventidue novembre mille novecentosettantacinque dal consiglio di amministrazione
E che
E che
Istituisce quelli che sono chiamati gli uffici segreteria
Del consiglio di amministrazione
Questa segreteria
E coordinata da un direttore
E svolge i seguenti compiti
Raccolta delle informazioni e degli elementi conoscitivi relativi alle delibere del Consiglio
Servizio opinioni rapporti con la commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi rapporti con i comitati
Regionali per il servizio radiotelevisivo
Verifica periodica dei programmi trasmessi per accertarne la rispondenza alla direttive dagli schemi approvati comunicazione al Consiglio di tutte le proposte di programmi pervenuti agli organi aziendali ufficio stampa
Quindi il Presidente
Che può svolgere la sua funzione di supervisione generale attraverso l'uso di questi uffici istituiti presso il consiglio di amministrazione allora li avremmo una società la quale c'è un ufficio di vertice il direttore generale quale rappresenta il momento unificante dell'azienda società che alla base altri moduli estremamente fluidi i famosi Nip
E che anche il presidente del consiglio di amministrazione un organo il quale ha una funzione di supervisione nei confronti del tutto
Non grazie un legame diretto con l'esecutivo almeno appariscente certi legame con l'esecutivo c'è sempre
Per cui io credo che amo di conclusione
Si possa dire che la RAI almeno nei documenti di ristrutturazione nella legge ha realizzato dei moduli base estremamente validi
Che vengono però soffocati da un'esigenza verticistica di cui si può fare a meno
E che sostanzialmente ha seguito quelli che sono stati i principi clienti eterodossa attentato alla corte costituzionale
C'è una magia nelle parole dopo la netta dopo Hiccup dopo in atto e ci sono i mitra
Darei la parola per un intervento
A Francesco Bortoli
Pregando d'ora in avanti chi interviene di tenersi possibilmente nei quindici venti minuti non ho era la relazione in modo da dare possibilità tutti gli scritti di partecipare lavori oggi pomeriggio
Noi in virtù Francesco Cordusio precluso tre minuti
Io ho trovato straordinaria ne avevo già avuto qualche assaggio ieri sera questa relazione del professor Follieri si chiama così
Che io distribuire nelle scuole perché non c'è mai stata credo una dimostrazione così scientifica della non esistenza della RAI
Correttamente il professore ha studiato la legge di riforma al letto e studiato tutte le delibere del consiglio di amministrazione
E è arrivato a una serie di conclusioni assolutamente straordinarie ma tutte false
Non per colpa sua ma per colpa del consiglio di amministrazione che continua a mantenere questa menzogna in piedi della riforma tant'è che le conclusioni sono interessanti è sbalorditiva dico solo due cose che sono queste
Si è sempre riferito il professore all'esistenza Rini tre dal mille novecentosettantacinque al mille novecentottantadue questi Nip che dovevano essere numerosi all'interno delle strutture di programmazione non ci sono mai stati il che significa che le strutture di programmazione non esistono e infatti rispetto alla legge centotré non esistono e funzionano comunque in un'altra in un'altra maniera
Ce n'è stato uno ed è stato un niet di propaganda era quello che faceva quella trasmissione che si chiamava cronaca sostanzialmente credo fosse una maniera per tacitare il Partito Comunista che chiedeva giustamente spazi tante poiché questo Nip lavorava su uno spazio di palinsesto
Garantito e cioè con il film contro del lunedì quindi l'unico neo che c'è stato e quindi vuol dire che nessuna delle strutture di programmazione ha lavorato secondo quello che prevedeva la legge di riforma
Altrettanto sbalorditiva è stata l'analisi fatta sui documenti e quindi apparentemente vera ma completamente falsa del meccanismo della proposta si potrebbe fare per esempio un esperimento tutti noi ognuno di noi questa sera pensiamo alla RAI una proposta
Nessuna delle nostre proposte se noi non le facciamo assistere accompagnare da altro
Non solo avrebbe probabilità di diventare un programma radiofonico televisivo ma peggio non avrebbe nemmeno quella risposta scritta
Io pago un milione di tasca mia a chi mi porta una risposta motivata e scritta del consiglio di amministrazione ognuno non so di chi per un programma radiofonico televisivo proposto alla RAI dal settantacinque al mille novecentottantadue
I problemi nascono altrove in un altro modo il meccanismo è diverso
E allora è quello che si dovrebbe studiare nonché le carte del consiglio di amministrazione che sono sempre false magari in buona fede non lo so
Per esempio ecco una proposta interessante Craxi ama Garibaldi
Nel prossimo anno nei prossimi mesi
Voi telespettatori vedrete numerosi programmi su Garibaldi ce n'è per tutti i gusti dalla serata Garibaldi al grande sceneggiato da Anita la sorella di Anita
Sostanzialmente il proponente in quel caso è Bettino Craxi se Craxi amava altro altre sarebbero state le proposte e quindi questo meccanismo ipotizzato dalla riforma che era la garanzia no della democrazia della riforma insieme inetto per esempio ma insieme a tante altre cose viene reso falso
Dalla pratica quotidiana vi dico un ultima cosa
Nei tempi di Bernabei che noi lavoratori della RAI quindi vedo alcuni credo che fra un po'vedremo come ai tempi di re Sole come una mitica età dell'Oro non c'era l'obbligo della proposta ma le proposte che in maniera autoritaria venivano raccolte venivano pubblicate in un libro ogni tre mesi
Il che significa che almeno si aveva il controllo di quella che sarebbe stata la futura produzione quindi la futura programmazione dopo la riforma invece nemmeno questo le proposte sono fatte dal capostruttura di programmazione dal direttore di Rete A casa di Caterina Caselli da no non lì dove la legge prevede
Quindi io direi che
è stato addirittura conclusivo l'intervento del professor Follieri per rendere chiaro come al di là di quello che il consiglio di amministrazione continua a dire la riforma non è nemmeno cominciata altro che nel mille novecentottanta è arrivata alla fine
Grazie
Prima di dare la parola al professor Giorgio Giorgio Lombardi che ci parlerà degli aspetti compare artistici dell'azienda radiotelevisiva vorrei telegraficamente annotare all'intervento di Francesco Bortoli che il nostro metodo è il metodo dell'analisi della legge il nostro metodo e il metodo dell'analisi del regola della competizione politica che è la legge naturalmente
La legge centotré settantacinque e questo non è certo un rilievo un nuovo perché è stato fatto non era molte volte molte volte non ha creato un quid novi
Ma si è limitata a recepire o se preferite a ricalcare una certa realtà socio economica che già vedere esistente sul mercato nel settore il gruppo formato dalla RAI quale società che gestiva il servizio diciamo di radio televisivo e poi da quelli altre società da lei direttamente controllate che si occupavano di settori limitrofi settori gli amori dell'indotto
Di cui le società cioè la cui attività era funzionalmente collegata all'attività da società capogruppo in quanto diventa al svolgersi in campi funzionalmente connesse a quello della capogruppo
I campi quali sono potrebbero essere su uno poi obiettivamente quelli della utili denaro dell'elaborazione del materiale trasmesso della ulteriore utilizzazione del materiale trasmesso della pubblicità collegato a Central materiale trasmesso rispetto a questa innervazione che direi risulta obiettivo che si rifletta effettivamente obiettivamente su un certo modo di corsi realtà socio economica del gruppo formato dalla RAI e da quelle società che a lei fanno capo appunto come capogruppo
Fa riscontro un preciso dato normativo
Dato normativo è costituito dall'ultimo comma dell'articolo tredici della legge
L'articolo tredici della l'articolato abbiamo tra l'altro quella disposizione la legge abbiamo tratto sentito prima che traccia le linee organizzative la struttura societaria
L'ultimo comma della legge dicevo nel tracciare appunto questo disegno organizzativo della struttura della società concessionaria
Si occupa anche delle cosiddette quando fa riferimento alle cosiddette attività collegate dice esplicitamente che queste nuove non gestiti direttamente da società RAI debbono essere svolte a tramite società collegate a totale of prevalente proprietà del pilota lo pienamente proprietà della società concessionaria
Questa previsione di legge
A mio modo di vedere e ben da non sottovalutare perché proprio una volta che risulti inserita nel disegno programmatico della struttura della società concessionaria consente di rilevare l'inversione e la conferma dell'emersione del fenomeno del gruppo a livello di struttura societaria d'altra parte se è vero che il legislatore del settantacinque avuto consapevolezza di questo questo esserci del gruppo formato la RAI delle consociate e altresì vero che la norma in quanto tale deve essere più attentamente esaminata per coglierne meglio quella che la ratio ispiratrice
Questa ratio
Consente di dire che a mio modo di vedere almeno il la partecipazione maggioritaria che previste in questa società collegate in tanta ragion d'essere
In quanto è soltanto in quanto trovi ragione né il collegamento funzionale che esiste tra l'attività di questa società consociate e l'attività della capogruppo
In altre parole per l'interprete la norma dell'articolo tredici da merita un'attenzione di duplice si già che consente in positivo di troppo di confermare l'esistenza del fenomeno del gruppo e la considerazione questo che forse più importante che il legislatore settantacinque a votare autonoma e limite però in negativo il campo di operatività proprio suo proprio
Nel senso che la partecipazione maggioritaria della la protezione dei dati società capogruppo in altre società per azioni a società di capitali
Trova ragione soltanto rispetto a quelle fattispecie societarie che si trovino esche Sironi a sporgere campi di attività funzionalmente collegati a quella istituzionale della capogruppo
Mentre invece non giocavo sesso non non lo ha lo stesso significato imperativo rispetta diverse vicende
Nelle quali l'appartenenza di azioni a società capogruppo trovi ragione imballaggio e di convenienza economica ovverosia nel risponda più che altro a oggi Gavirate logica imprenditoriale
D'altra parte una conferma di una lettura in questo senso del dettato normativo potrà sì
E pur nella consapevolezza che però direi di una certa labilità dell'argomento interpretativo di un simile argomento interpretativo
Può tratti dall'esame dell'atto di concessione che come voi che avete sentito da non vale sempre presi in considerazione quando si voglia esaminare poi approfonditamente il problema della struttura sociale
Nell'atto di concessione
Nelle nelle due forme due norme che riguardano specificamente società consociate parodico notare che possedere la precoce senza sosta i due più recente lago dell'anno scorso è stata rinnovata la concessione
Quando s'quando esamina specificamente il problema delle società consociate dea proprio si riferisce proprio per indicare quelle vicende nelle quali è necessaria la partecipazione maggioritaria della società dopo gruppo a quelle attività quelle società che svolgono attività funzionalmente collegate a quelle istituzionalmente svolta dalla società RAI
Rispetto all'ora
A questo disegno che risulta così tracciato dalle dall'Egitto datore e qua siamo sempre non è il problema di quello che è stato tracciato dall'Egitto all'epoca voluto legislature quello che poi concretamente è stato realizzato ma comunque rispetto alla disegno tracciato ha precisato del settantacinque
Quello che assume rilevanza e il gruppo al vertice del quale si pone rara
Ma allora deve altresì convegni sì che la posizione che la posizione di ciascuna società una consociata dello stare in un termine meno tecnico direi comunque ciascuna consociata nell'ambito del gruppo non può ritenersi relegato a mero fattore di finanziamento
Così come potrebbe far pensare quel richiamo che sempre nell'atto di concessione legato al concorsuale equilibrata gestione richiamo che peraltro la propria razzia una propria ragion d'essere ma che comunque esco diciamo da questo tipo di discorso
Deve invece riconoscersi che l'esserci delle società consociate vale addebitare un preciso settore operativo dell'attività della società concessionaria nel quadro però e nel nel rispetto di quelle finalità che l'articolo uno della legge istitutiva le assi
Lo svolgimento del servizio pubblico in altre parole
Non vale soltanto assegnare non deve valere soltanto assegnare l'operato della società concessionaria la di rivolgersi necessariamente anche allo svolgimento dell'attività e le attività delle delle società consociate
Questo appare peraltro particolarmente significativo e deve quindi essere sottolineato in un momento come quello attuale che vede il gruppo agire in un mercato in un settore dove sono presenti
Altre società e altri soggetti imprenditoriali per uso un termine più ampio altri soggetti imprenditoriali allocamento struttura
Ma allora alla luce di queste precisazioni cioè l'uso di questa precisazione diretto a sottolineare l'emergente emersione del The numero gruppo quali sono le ulteriori conseguenze che sedevano tra dire sostanzialmente due e tra loro connesse in primo luogo atteso che il gruppo ha una propria rilevanza da un punto di vista strutturale dell'organizzazione cioè della Società concessionarie analoga rilevanza dell'ENEL devi riconoscersi anche da un punto di vista funzionale
Che altrimenti la lettura del Riggio sarebbe un po'impoverite
Questo nel senso che quei poteri di indirizzo e di controllo e noi ieri abbiamo sentito in che misura queste vendite di controllo sono strutturali dei poteri di indirizzo e di controllo che la lente Gigolo al settantacinque attribuito alla commissione parlamentare
Proprio in ragione dell'interesse generale che immanente al tipo di attività svolta la società concessionaria devono e per lo stesso ragioni riconoscersi sussistenti anche nei confronti delle società consociate nel senso che anche nei confronti di società consociate quei poteri quantomeno conoscitivi quanto meno di controllo trova la propria giustificazione
D'altro canto etica e conseguentemente a rilievo che Lazio dalla rilievo sulla l'emersione del fenomeno gruppo da un punto di vista non soltanto socio economico ma anche da un punto di vista strutturale Robin terza sosta concessionaria
Mi sembra che il Lazio lei stessa del gruppo necessariamente a porsi come e ad atteggiarsi come strumento di intervento pubblico in un determinato settore delle colonie
Lo svolgimento cioè dell'attività particolare lo svolgimento cioè dell'attività particolare di ciascuna consociata deve necessariamente leggersi e può può e deve necessariamente leggersi in termini funzionali rispetto a lei come articolazione della gestione del servizio pubblico demandato alla concessionaria
Così quindi come in altre vicende nelle quali abbiamo delle presenze pubbliche in diversi settori dell'economica
Devono allora riconoscersi attribuiti al gruppo in quanto tale e quindi alcune funzioni
E ciascuna società concessa tra cui la consociata diventerà poi portatrice all'interno del proprio settore di attività di questo di questo tipo di compiti
Funzioni collegate a finalità che di volta in volta mostro in via esemplificativa indicarsi come quelle di sostegno o di incentivo di terminare i settori di attività
Ovvero sia addirittura di quelle di controllo di rottura in quanto volti a una un'eliminazione o quantomeno razionalizzazione di quei fenomeni distorsivi determinati dal formarsi di cartelli o di oligopolio
E io credo nell'accentuazione di tale profilo funzionale che allora è possibile superare quella discrasia che forse solo apparente determinata dalla con dalla contrapposizione tra società concessionaria da un lato e società le singole società consociate dalla contrapposti eccolo contrapposizione che sembrerebbe lei determina la discrasia laddove si laddove dovrebbe riconoscersi che le società concessionarie risponde alla logica del servizio pubblico
Mentre le singole società consociate rispondono alla logica strettamente imprenditoriale
Contrapposizione che proprio per questo ordine di riflessioni io credo non abbia motivo di porsi
Grazie
Professor Giovanni Cesareo per un intervento e poi ascolteremo il professor ma non pochi Cesareo per favore
è uscito
Allora bocchini per cortesia
Che ci parlerà sulla struttura societaria
Grazie presidente per avermi concesso la parola e pensiero richiamare l'attenzione dei presenti su quattro punti quattro punti di riflessione al quale seguiranno qualche osservazione conclusione
I punti possono essere sintetizzati in quattro interrogativi
Perché la Società l'interesse nazionale Ferrara
Perché le anomalie
Della struttura societaria
Il legislatore ha mano libera quando ipotizza la società di interesse nazionale e il diritto singolare che le società
Ultimo punto ente pubblico ente privato la RAI o occorre andare oltre superare il profilo dell'alternativa ente pubblico eccetera
E la società di interesse nazionale amico un solo precedente nella Storia delle istituzioni italiane nel decreto legge del trentasei che doveva poi costituire un frammento della cosiddetta legge bancaria che si compone di una serie di provvedimenti normativi
C'era un titolo quarto perché era intitolato istituti di e banche di diritto pubblico
Nel momento in cui Beneduce che aveva preparato come presidenti detriti questo testo di conversione scrive aula presidente al ministro del tesoro dell'epoca
Richiama l'attenzione su una serie di dizioni impropria
Questo almeno appare da quella storia segrete dalla legge bancaria scritta recentemente dagli amici della facoltà di Economia e commercio di Napoli guidati da Mario Borghezio
Sta di fatto che nel passaggio dal decreto legge la legge di conversione ricompare per la prima volta la citazione nelle istituzioni italiane di banche d'interesse nazionale
Perché sia stata sostituita quell'espressione banche di diritto pubblico banche Therese nazionale non è dato rilevarlo dagli atti del carteggio e quindi diciamo che la società di interesse nazionale fa la sua apparizione nella storia delle nostre istituzioni
Senza una precisa o almeno la possibilità per noi che studiamo dopo anni quelle istituzioni senza una precisa
Motivazione della denominazione dell'istituto
Quando nel quarantadue il codice civile tetto nell'articolo due mila quattrocentosessantuno a norma società l'interesse nazionale tutto sommato leggendo la relazione che accompagna il codice civile si dice abbiamo disciplinato tutto alle società per azioni
Però nella legge bancaria trentasei è venuta fuori questa figura della Banca d'interesse nazionale informe società per azioni allora il relatore per una specie di scrupolo di precessione dice guardate che fuori delle società per azioni ci sono poi le società interesse nazionali
Di cui l'unico esempio che ne conosciamo sono le banche interesserà già la mettiamo una norma di rinvio per dire poi che in questa materia vale la legislazione speciale
E quindi c'è un passaggio ulteriore
E qui le sorge il primo punto interrogativo perché
Se un giorno ci vera la storia segreta della riforma sembra come se stiamo scrivendo ora la storia segreta della legge bancaria è venuto in mente negli anni della solidarietà nazionale
Di tirare in ballo la società di interesse nazionale per la RAI è un interrogativo legittimo che si può porre anche l'uomo della strada nel momento in cui dice ma che cos'è questo strano mostro della società l'interesse nazionale
Io credo ed è soltanto
Tu del buonsenso come lo fa pensare che i nel momento del compromesso o le i partiti non riuscivano a a capire se questa RAI doveva essere una società per azioni e comunque un ente privato un ente
La società di interesse nazionale aveva la virtù
Quasi taumaturgica l'ha avuta certamente di mettere d'accordo tutti perché essendo più inesplorato dalla testa di Giove non essendo mai studia stata studiata da nessuno avendo un qualche riferimento all'interesse nazionale che poteva portare e poteva significare in concreto un intervento pesante del legislatore
Sul piano pubblico
Il compromesso era fatto era fatto su una formula di compromesso era fatto su una formula pressoché inesplorate
E a quel punto da quel punto di vista si capisce che la sua della Società interesse nazionale erano d'accordo tutti erano d'accordo quelli che rimpiange Ivano la vecchia concessionaria la società per azioni come struttura ed erano d'accordo quindi ed erano tanti in Italia in quel tempo specialmente in una sinistra che dicevano bisognava andare all'ente pubblico
La società di interesse nazionale e un Giano bifronte metteva d'accordo tutti
E ma metteva d'accordo tutti sulla carta
Cioè bastava la società interesserà ce l'ha fatta passare la legge a cinque anni di distanza ne vogliamo sapere allora in questi cinque anni che cosa ha funzionato la logica della società per azioni orologi dall'ente
Ed ecco che allora piene di rilievo una prima reminiscenza storica notevole
Le banche d'interesse nazionale erano disciplinate dall'articolo venticinque della legge bancaria con una dizione direi una caratterizzazione fortissima
Nascono come figlio dell'esecutivo
La banca d'interesse nazionale si giustificava in quella legislazione perché il capo del Governo dell'epoca
Poteva avere il potere come capo del governo di dichiarare Banca d'interesse nazionale rendendo in trasferibile le azioni a straniere congelare quindi revocato momento qualunque banca che avesse più di trenta filiali
Sostanzialmente nasceva quindi come accentuatamente figlia dell'esecutivo la Società d'interesse nazionale
Uno strumento enorme nel potere dell'Esecutivo un decreto del capo del governo questo diceva l'articolo venticinque dal riccio bancario vigilante credo capo del Governo fu dal
Sera prima la mattina successiva
Bloccare un certo gruppo bancaria e farlo diventare Dieter
Come riuscire a saltare questa ipotesi socia interesse nazionale con la nostra carta costituzionale con l'articolo quarantatré della Costituzione
Questo il Parlamento fu discusso molto poco dal Parlamento repubblicano del settantacinque
Perché la Banca d'intere la Società l'interesse nazionale era per metà società per azioni e per metà poteva anche essere la ultima tappa verso lente punto
Studiando l'articolo due mila quattrocentosessantuno attentamente attraverso i lavori preparatori io porterò il testo rarefazione scritte quindi edito una serie di passaggi che sono necessari per dimostrare la puntualità
Del ragionamento però certamente non interesserebbe Rota l'oratorio proseguito l'ora in un momento in cui la relazione va fatta può a braccio perché sia più viva
Attraverso lo storico tutti i lavori preparatori appare una cosa evidente però la relazione Asquini che accompagnava all'ora il decreto la norma articoli da cinque persone uno può attento ad inserire una dizione che a prima vista pareva innocua
Nella prima stesura della norma del codice civile che prevede la società interesse nazionale
Era stato consacrato anche un minimo di disciplina perché si dice nel senso ammettere al Codice civile una norma che poi soltanto l'invio al legislatore speciali Gergolet speciale interviene quando vuole quando pubbliche nel Codice civile non firma la legislazione in materia gira perciò non aveva senso
Mettere una norma di rinvio capaci
Allora ecco che i relatori dell'epoca tentando mettiamolo a qualche norma per dire che cosa in che modo si caratterizza che cos'è 'sta benedetta società interesse nazionale e aveva stabilito un paio di norme una di queste erano che le azioni non potevano essere trasferite le avevano prese dalla Regione
Beh all'ultimo momento dopo la evoluzione del libro dell'impresa del lavoro il codice civile si affretta bisogna chiudere comunque oggi non ci si mette d'accordo esce l'articolo due mila quattrocentosei attuale e piene eliminato ogni nucleo di disciplina per la società interesse nazionale
Allora è importante recuperare per un passaggio l'articolo due mila ottocentosessantuno attuale letto alla luce della carta costituzionale de pubblicano a conteneva qualche cosa che non c'era circa e c'è una riserva di legge sostanziali
Perché si che appare con chiarezza dai lavori preparatori che deve essere la legge
E non il capo del governo
A poter intervenire con lo strumento di una società interessenze
Questo primo punto me serve non per sottolineare serie scartato fatto bene o meno College a mettere fuori un un mostro così ibrido come la società interesse nazionale ma serve per dimostrare poi si e in quale misura
La legge il numero centotré sia o meno oggi soggetta a sua volta ti analisi sotto il profilo costituzionale
Perché perché nella legge ci sono una serie di anomalia
La serie di anomalie
Le quali secondo me nascono da questo equivoco di fondo
Uno dei modi possibili di ragionare non è il solo ma uno dei motivi possibili ragionare e prendere per buona quella che l'atto di oggi prevalente nella Corte Suprema di Cassazione il Consiglio di Stato sostanzialmente si dice ed è anche la dottrina allenando in questo senso è una società per azioni è una società per azioni private è un ente privato
Dal percorre Nigro sono due autori illustri ma di minoranza questa configurazione
Ecco una e passo al secondo punto una dei possibili elementi di discussione
Può essere quello di partire tanto per firmo questo presupposto
E tentare di verificare sì
Alla luce della natura prima della società per azioni si possano porre o meno quesiti di costituzionalità della norma
Quesiti di costituzionalità rispetto all'articolo tre della Costituzione
Un articolo tre che attraverso la giurisprudenza poiché la Corte Costituzionale certamente oggi
Viene perpetrato come una norma che legittima anche il sindacato di ragionevolezza sostanziale sulle ginocchia in sostanza qual è il succo di questo discorso il legislatore quando usa gli istituti giuridici
Non può pasticciare come vuole lui cioè vi è un principio di ragionevolezza dice la Corte costituzionale di non contraddizione logica che è un principio di civiltà giuridica prima ancora che un principio di
Diritto costituzionale e questo principio lo dobbiamo rispettare tutti anche i legislatori Parlamento quindi si possono fare i picnic si potrà fare i compromessi pasticci ma oltre un certo limite irragionevolezza questo né possibile né possibile all'uomo comune non è possibile meno al Parlamento anche sì
Con quel pasticcio che ho fatto il compromesso abbia fatto Alice
Ecco questa è una provocazione che io pongo di rimando ai costituzionalisti perché chi parla è uno studioso del diritto delle società e degli invece di continuare qui a dire continuamente la legge un equivoco la legge non si capisce bene la legge un intreccio ma saliamo un gradino più su vediamo se la legge costituzionale
Perché il sindacato di ragionevolezza intrinseca quando lo vede il mio faro Ciro di qualche anomalia una serie di altre ne ho scritte nella relazione quando non si riesce a capire da nessuna parte come ci sta la società per azioni lì
E come essa e per metà ed è un Giano bifronte per metà società per azioni per metà ente pubblico oppure il problema è l'applicazione l'articolo tre perché
Ed ecco qui la prova di resistenza puntualmente intero ladro addirittura nella più recente giurisprudenza un giornale c'è ci sono delle tendenze a un sindacato di ragionevolezza di per sé indipendentemente dall'articolo tre
Anche se questo suscita a suo a sua volta notevoli problemi certo ma ci sono delle recenti sentenze per esempio recentissime per esempio quella sulla carcerazione preventiva
Sui limiti della carcerazione preventiva dove c'è un brano testuale in cui la Corte afferma il suo diritto ad essere giudice della ragionevolezza
E la ferma non solo in quella sentenza ma con riferimento più o meno esatti
Più o meno discutibili più o meno contraddittori a sentenze precedenti
E questo è un Sorgo secondo me che da una svolta al dibattito cioè noi continuiamo ancora a dire ma è stato l'equivoco allora in relazione a quell'equivoco perché un solco della dottrina in fondo fa queste ora ci arriviamo
Razionalizziamo lì l'equivoco legislatori invece dico che il compito del giurista oggi
Non è quello di teorizzare i compromessi del legislatore non è più Rizzari gli equivoci non è quello di dire quindi abbiamo una nuova figura siamo al tutti allegri contenti c'è una società per azioni ente pubblico
Perché e e qui arriva la parte calda di una dimostrazione perché questo può far piacere al ad alcuni partiti che su quello giocano poi un discorso che ha al limite può diventare di Lotito
Ma non può far piacere ha fatto all'uomo della strada come la Corte Costituzionale
In quanto gli studi che ha svolto pure Cerri sull'applicazione dell'articolo tre al principio di ragionevolezza porta che non è possibile e questi sono i ragionamenti che oggi dobbiamo siamo costretti a leggere i nostri testi quando si parla dell'articolo quaranta della Costituzione e si dice ma Signorini ma noi abbiamo l'articolo quarantuno articolo quindi premetto piccola parentesi per dire che c'è già un dibattito sul se l'articolo quarantatré della Costituzione si appisola i rapporti economici o anche rapporti civili ma dato che la legge del centro al numero centotré ha richiamato l'articolo quarantatré posso quanto meno su un piano di partenza utilizzato bene c'è l'articolo quarantuno ultimo comma quali dice la legge determina i programmi e controlli perché l'iniziativa economica privata possa essere indirizzata a fini sociali
Quando non ci si fa in tempo ad arrivare con i programmi contorce allora la riserva la vocazione bensì ma allora diciamo così a giurisprudenza attuale facciamoci
Che senso ha una volta arrivati all'articolo quaranta e di fare la concessione a una società privata
E uso l'espressione privata questa volta perché sto facendo la prova di resistenza l'orientamento che la corte di cassazione del Consiglio di Stato lasciamo anche la logica dominante
Non ha senso questo significa non usare la logica allora si risponde oggi eh no ma quella non è una società per azioni privata quei ma quasi un ente pubblico benissimo allora è un ente pubblico
Nascono i processi per peculato si valanga giudice istruttore non c'è il reato di peculato perché è un ente privato ebbe allora mettiamoci d'accordo
Tra l'altro porta fuori equilibrio pure lei solo il dirlo l'enunciato e insomma è un ente pubblico è un ente privato se no diventa il gioco delle tre tavolette
Società per azioni ente pubblico
Allora giustamente c'è qualcuno ma io capisco è la dei sicure di Zaccaria salviamo tutte una società sui generis è giusto eh non si sa che pesce ricada allora a questo punto diciamo che l'associazione signore mi ma con le società sui generis ci dobbiamo andare cauti un pochino perché e quando teniamo il problema che l'attività vincolate l'attività discrezionale la pubblica amministrazione a un certo punto inseriamo ma discrezionale dei clinica Giano bifronte con il quale non si riesce a capire perché già questa terza categoria
Andiamo agli atti politici quando non si può arrivare Prato amministrativa dopodiché si mettono la categoria degli atti dell'alta amministrazione arriviamo alla Società per Azioni ente pubblico non ci sa come venirne fuori diciamo già vigente e no qua questo significa giocare contemporaneamente
Quanto meno su tavoli diversi guai diamoci bene la povera dottrina c'ha dei limiti oggettivi di fronte al legislatore ecco perché dico facciamo intendiamo o quanto meno la prova del reato esistente sul piano costituzionale
Non teorico siamo per forza il compromesso del legislatore da giuristi da uomini di cultura liberi tendiamo in qualche modo di dire beh c'è un criterio di ragionevolezza intrinseco a cui la Costituzione richiama più volte
Tentiamo quantomeno dei non contraddizioni formale ET contraddizioni formali nei pieno sostanzialmente questo mostro della società per azioni ente pubblico
Un'assemblea della società per azioni che è una finzione
Giustamente e lì
Zero virgola quarantacinque la anziani all'ultimo momento mistero lasciai perché se erano scordati della società per azioni nasce due soggetti un contratto no fasce con due società ora Pia finzione nella finzione
E
Consiglio d'amministrazione proprio Giano bifronte
Proprio Giano bifronte secondo me e l'espressione giusta il collegio sindacale proprio figlio delle tenebre
Proprio figlio delle tenebre perché
Funziona quando non serve
Come in tutte le società per azioni peraltro come in tutte le società per azioni peraltro funziona quando non c'è
Quando serve qualche cosa non funziona quando li viene a settantotto batter cassa e disse io non ci metto più i quattrini il dossier fu preparato gli uffici dell'IRI
Non era l'organo di controllo interno che magari guarda caso in sintonia con la Corte dei conti e con la Commissione parlamentare aveva stabilito una sintonia di controllo efficace in questo significa tentare di organizzare i frammenti no l'organo di controllo interno e la figlio di tenebre fa la sua relazioncina che rimane il Bilancio
La commissione parlamentare non c'alloggio interno tanto per cui si discute l'ispezione ma il sindaco cioè il potere ispettivo e sei sindaci se nominata viceré parlamentare nel collegio sindacale ci sta a fare
E poi c'è la Corte dei conti che se ne va per i fatti suoi nella discussione parlamentare si tenta un minimo di razionalità o meno ragione polizza organo di controllo esterno e l'organo di controllo interno tentiamo di stabilire un raccordo in maniera tale che il collegio sindacale sia l'asse trainante di un sistema tripolare del controllo Commissione parlamentare di vigilanza dell'indirizzo organo di controllo esterno tecnico-contabile in modo particolare del va be'la corte conti organo interno di controllo sulla
Collo degli amministratori
E poi Cogeme estone già alla maggioranza di nomina parlamentare
E compromesso per la verità serviva perché gli aiuti partivo nei primi sei consiglieri poi con metodo democratico arrivavano gli altri consiglieri questo la verità storia dei numeri fondamentali ma lasciamo perdere questo che un dettaglio notato trascurabile
Ma ed sostanza
Le consiglio d'amministrazione c'è la maggioranza di nomina della commissione vigilanza però la maggioranza del collegio sindacale di nomina limiti
Allora si potrebbe dire ma il collegio sindacale anche Serbia che serve questo organo di controllo
è una fatalità ma in Italia i sistemi di fatto non facciano male
E quindi giustamente nessuno dato importanza al collegio sindacale nord tanto più che c'è nella società per azione la crisi al collegio sindacale perché poi deve funzionare proprio nella RAI funzione società per azioni quindi
E allora a questo punto si può pensare beh l'organo di controllo non serve l'Assemblea perché fa controlla chi lo nomina come oggi la festa per però l'organo di controllo espressione questa volta
Vigna una del capitale perché i quattrini poi rimette lire in tutta questa baracca Varga per lo meno
Allora facciamo in modo che quanto meno il collegio sindacale Possa controllare gli amministratori che sono invece di nomina parlamentare un minimo di dialettica un minimo di bilanciamento di poteri di controllo in cui ogni ordinamento democratico anche economico funziona
Questo non è apparso in nessun modo precedente
E allora io mi domando
Aveva un senso tirare in ballo la società per azioni e mi avvio alla conclusione
Proprio per avere queste strutture operative flessibili delle strutture autonome
Per questa agilità operativa poteva avere un senso chiamare in ballo la società per azioni ma se questa struttura operativa è inceppata proprio dalla nascita
è nata male perché è nata con tali segnali di rosso e di verde continuo che chi ci lavora dentro sa benissimo che il cammino è difficile non per le persone che ci stanno sono state che si gustano i reati di peculato ma è difficile perché la legge che nata come un opera di compromesso al limite la costituzionalità ecco allora a questo pro punto del discorso io dico fondamentalmente si può tentare di non fermarsi più all'ente pubblicamente privato
è possibile tentare un approccio funziona nel quale si guardi il profilo dell'attività ed il profilo dell'impresa perché gli studiosi di qualsiasi fenomeno di organizzazione aziendale sanno benissimo che prima si cerca di capire se si vuol far funzionare un meccanico
E non certo e passi sceglie l'organizzazione possiamo chiamarla società per azioni per l'ente pubblico possiamo chiamare ente privato e pubblico insieme
Diritto comune a pubblici e privati operatori qua abbiamo repertorio
Che in quella tragica cercate di sistemare tutto il possibile però lo ha sistemato da un punto di vista impostazione soggetti distico segue la seconda provocazione come quella di del sindacato di costituzionalità andiamo all'attività
Guardiamo in concreto come fu correttamente essere gestito il potere in relazione alle modalità di esercizio del potere non al soggetto
Che in realtà riuscirà a capire quando un ente pubblico e tale e quando invece è un ente pubblico società per azioni è una cosa veramente complicata perché la società per azioni si dice una struttura neutra e poi giocare sia sul fronte dall'ente privato sia sul fronte all'ente pubblico
Allora la riflessione finale
Guardando alla tecnica concreta della organizzazione aziendale di un meccanismo che si vuole se si vuole che funzioni e possibile disegnare un minimo di corretto esercizio di funzioni rispetto alle quali verificare non tanto la natura giuridica del soggetto
Ma i modi concreti attraverso i quali concretamente si gestisce il momento della attività
Possiamo seguire la logica poi dell'ente privato
Però nella logica dell'ente privato poi possiamo andare al giudice ordinario perché quella poi e risvolto alla logica dell'ente privato come tale comporta la possibilità di ricorre al giudice ordinario da parte dei soci e dell'Assemblea anche quello è un minimo di controllo che la società capitalistica avevano inventato
Se abbandoniamo questa la voce allora andiamo fino in fondo la logica dell'ente pubblico che in questo caso avremo chitarra di Avvenire gulag
Ma non è possibile incrociare due tavolette dire attenzione si andava al peculato ente privato se andiamo invece all'ente pubblico allora in e attenzione perché è una società privata e quindi come tale portiamo due giochi sotto proprio voglio dire che guardando al profilo funzionale del fenomeno si può tentare di superare il profilo di impostazione soggetti viste in cura dottrina si trova veramente bloccata oggi riuscirà a trovare questa natura giuridica di questo giallo bifronte che un po'di tutto
Guardiamo il profilo funzionale e cerchiamo una logica che stabilisca con metodo democratico quali sono le possibilità ma anche i controlli perché in fondo il privato a certi controlli il pubblico a certi d'altri controlli quello che non è possibile continuare in una logica che sembra proprio che la periziato dalla schizofrenia chiedo scusa per l'aggettivo
Ringraziamo il professor Ermanno bocchini per questa sua relazione che noi come Centro Calamandrei apprezziamo moltissimo
Sia perché forse è stata una di quelle relazioni che ha messo più in luce una nostra continua affermazione che con la confusione istituzionale si realizza l'occupazione il responsabile della cosa pubblica mentre invece un un principio che sembra antico ma che invece è un principio nuovissimo perché in realtà mai realizzato e che era il sottofondo di tutta la relazione del professor poi noi dobbiamo come giuristi rivendicare inventare tirar fuori dalla legge i contrappesi il controllo democratico la possibilità di dialettici Zare il potere politico noi che rappresentiamo la società civile
Professor Piero Abbadessa ci parlerà del consiglio di amministrazione
Più più che del consiglio d'amministrazione in generale vorrei intrattenervi su un punto particolare quello dei rapporti tra il consiglio di amministrazione e gli altri organi societari
Che l'Assemblea il presidente e il direttore
Per verificare fino a che punto resiste quell'idea
Fondamentale della centralità del consiglio di amministrazione
E
Dell'intenzione
Degli autori della legge doveva stare
Alla base della riforma
Poc'anzi dell'amico Occhini
Sottolineava ambiguità
Della
Struttura giuridica della concessionaria
Questa ambiguità
A mio avviso ha condotto
Ad una metodologia impropria di analisi di questo istituto
Cioè la concessione che pur sempre
è una società è stata analizzata
Utilizzando categorie del diritto pubblico
Con risultati a mio avviso non del tutto opportuno probabilmente queste colpa Dinoi studiosi del diritto di società che abbiamo un po'trascurato questo tema
Il tentativo che io vorrei stare e appunto di verificare
Se questo postulato della centralità del consiglio di amministrazione chiave le valenze politiche oggi sulle quali non insisto dico se questo postulato resiste studiando la concessionaria come società e utilizzando le categorie concettuali proprie della società
I primi commentatori della legge di riforma manifestarono che non soprattutto pubblicisti questo importante mai costarono immediatamente la preoccupazione che il principio della centralità del consiglio di amministrazione potesse essere offuscato
Dal fatto che il consiglio di amministrazione sì inserisca
Si inserisse in una struttura societaria
Queste gag
Rispetto all'Assemblea
Beh io preoccupazione su questo punto mi pare che già siano state fugate
Non mi pare che il ruolo del Consiglio il ruolo centrale del consiglio di amministrazione possa essere insidiato dalle competenze dell'Assemblea
Basta pensare che l'Assemblea
Nomina soltanto una minoranza degli amministratori basta pensare che l'assemblea non ha il potere di revocare e amministratori nominati alla commissione parlamentare basti pensare che all'Assemblea e sottratto il potere di nomina del Presidente del Consiglio e del direttore generale
E
Basti pensare che all'assemblea e certamente preclusa ogni possibilità di intervento sulla gestione sociale attraverso avocazioni di delibere di competenza del Consiglio attraverso istruzioni impartite al Consiglio
C'è
Rimangono delle competenze in capo all'Assemblea competenze che soprattutto attengono il profilo finanziario patrimoniale e qui penso naturalmente all'approvazione del bilancio e quindi alla decisione delle politiche di bilancio
L'assemblea decide sull'aumento del capitale quindi sull'incremento del capitale di rischio su eventuali missioni obbligazioni queste decisioni possono avere un'influenza sulla gestione del servizio ma questa influenza sarà soltanto indiretta quindi la preoccupazione che l'Assemblea possa insidiare la centralità del consiglio di amministrazione
Brutta dagli autori della riforma questa preoccupazione mi pare tranquillamente età superare i problemi assai più delicato per quanto riguarda gli altri due ordini qui ci sono stati a mio avviso i maggiori equivoci tra il presidente e il direttore generale
Diceva poc'anzi il professor ricordava poc'anzi il professor Poli ieri
Che la legge di riforma
Attribuisce al presidente oltre ai poteri presidenziali propri cioè il potere di rappresentare la società e il potere di dirigere l'attività del consiglio di amministrazione un particolare potere che quello della sorveglianza
Dice l'articolo tre dice l'articolo dieci il presidente ha la rappresentanza legale della società presiede il consiglio di amministrazione esercita la sorveglianza sull'andamento della gestione aziendale ecco
Vorrei richiamare la vostra attenzione su questo particolare il potere del presidente che a mio avviso è stato interpretato
Utilizzando modelli pubblicistici e non diritto societario e che ha condotto ad una enfatizzazione del ruolo del presidente all'interno della concessionaria enfatizzazione e fatalmente si traduce in una limitazione
In una riduzione di quell'uomo centrale che gli autori della legge hanno voluto riservare al consiglio di amministrazione perché che cosa si è detto dai dagli studiosi soprattutto pubblicistica di questa figura si è detto qui il presidente ha una funzione di controllo sull'operato
Del consiglio di amministrazione
In un certo senso il presidente è un garante
Della rispondenza delle delibere del consiglio della di amministrazione
Alle direttive della Commissione di fronte alla Commissione stessa
Cioè questo potere di sorveglianza è stato costruito come potere eccezionale straordinario proprio del presidente potere autonomo e potere
Esercitabile innanzitutto nei confronti dello stesso consiglio di amministrazione oppure io non dico che questa interpretazione non sia possibile ma è possibile un'altra interpretazione completamente diversa
Che a mio avviso evita il rischi
Cui questa interpretazione in chiave pubblicistica conduce perché è chiaro che se il presidente alla possibilità il dovere di controllare l'operato del consiglio di amministrazione se il Presidente può sindacare se ciò che il consiglio d'amministrazione deliberate conformano all'indie all'indirizzo e la commissione parlamentare sia vide tour presente garante della legalità dell'azione del consiglio di amministrazione nei confronti della commissione parlamentare se tutto questo è vero
A me pare che il ruolo Stella
Consiglio di amministrazione e ciò che il Consiglio rappresenta di amministrazione rappresenta in termini di pluralismo limiti in cui il pluralismo si può legittimamente parlare in questa materia a me pare che questo ruolo risulta drasticamente
Ridimensiona
Qual è
La lettura alternativa iniziali di stretto diritto societario di questo potere di sorveglianza del Presidente occupata che veniva non dico che questa lettura in chiave di diritto societario sia esatta può darsi che sia stata l'altra
Però vorrei semplicemente proporlo alla vostra attenzione
La lettura in chiave di diritto societario potrebbe essere questa considerare il potere di sorveglianza del Presidente pronunciato una competenza propria esclusiva del Presidente ma una competenza che il presidente
E serve circa in via delegata messo tra virgolette
Rispetto al consiglio di amministrazione pensate ad una società privata
Una società privata che alla stessa struttura della RAI evidentemente in cui c'è c'è un direttore generale molto potente
Chi esercita il controllo su questo direttore generale sarà nominato un amministratore delegato
Magari soltanto con questa funzione di esercitare il potere di controllo però badate bene in questo caso il potere di controllo l'amministratore delegato non sarà un suo potere di controllo che egli può rivolgere contro il consiglio che lo ha delegato
Ma sarà un potere di controllo sull'assetto aziendale cioè sul direttore generale su tutto quello che viene più e quando la mia ipotesi queste noi qui ci troviamo di fronte a una sorta di tipizzazione di delega necessaria
Il presidente quando in altre parole ecco per essere più chiaro il presidente quando esercita il potere di sorveglianza
Esercitarlo spesso potere di sorveglianza che compete al Consiglio e che il Consiglio non può esercitare per la sua struttura collegiale
E allora non una posizione di preminenza del presidente sul Consiglio
No il presidente garante di fronte alla commissione parlamentare della legittimità delle deliberazioni del Consiglio ma il presidente organo servente del consiglio il presente strumenti do per rafforzare la centralità del Consiglio
Ripeto si tratta di una ipotesi di lettura alternativa non so quale delle due sia valida però hanno
Lo da categorie concettuali diverso
Quindi in sintesi ipotesi che io propongo e queste i poteri sorveglianza del Presidente non è un potere esclusivo del presidente a me lo stesso potere di sorveglianza che spetta al consiglio sull'intero apparato aziendale
Il presidente lo esercita perde lega tra virgolette del consiglio e quindi lo esercita non nei confronti del Consiglio ma nei confronti del direttore generale e dell'intero apparato aziendale
Qualcuno ha detto
Può esser città attraverso il direttore generale e no
Questo mi sembra eccessivo insomma questo filtro necessario tra il presidente l'apparato aziendale la legge non lo dice
Anche qui tornò intere gli interpreti stabiliscono certe regole rigide poiché critico ma in realtà quelle regole le hanno create loro non c'è scritto nel nel la legge proprio queste cose non le dice
Quindi ripeto a me pare che interpreta il presidente in chiave societaria
Il risultato non sia quello di vedere nella sua posizione uniti un depotenziamento della centralità del Consiglio ma all'opposto un rafforzamento della centralità del Consiglio
Che il presidente strumento del consiglio
Longa manus del consiglio strumenti attraverso cui il Consiglio realizza la sua attività di sorveglianza e di controllo
Sul direttore generale e su tutto l'apparato aziendale queste cose sono state dette dal dottor Follieri però il dottor folli raggiungerà certo punto anche quel potere di controllo sull'attività del consiglio che io invece escludo categoricamente
è chiaro che solo per l'oggi completamente diverso no
Sì sì
è giusto quello indirizzi della Commissione questo discorso che devo appresso a proposte del direttore generale
E sì sì sì sì sì sì sì
E perché questa difficoltà Pavona proposte del direttore generale
Lo stesso discorso direi vale terra a vorrei aggiungere questa mia interpretazione poi vedete non è del tutto arbitraria anche sul piano testuale visto che sono stato provocato sul piano testuale perché vedete la legge dice il presidente
Esercitò la sorveglianza sull'andamento della gestione aziendale ora credetemi gestione al aziendale non è Amministrazione della società è una cosa completamente diversa la gestione indica l'attività che bada al direttore generale in giù
Cioè l'attività non societarie ma l'attività aziendale
Sebbene interdetto il testo della legge che almeno dicono ai privatisti rinveniamo possibile separare
Quindi ripeto non condivido quell'idea
Quell'idea del garante del canale privilegiato del potere proprio io lo ridurre ad un qualunque presidente
Ho andiamo al direttore generale
A mio avviso
Una lettura in chiave societaria di questo istituto consente un recupero del ruolo del consiglio di amministrazione anche nei confronti del direttore generale
Qui certamente noi abbiamo una formula
Testuale abbastanza ambigua
In quanto dice l'articolo tredici il direttore generale è responsabile lo svolgimento del servizio
In attuazione delle delibere del Consiglio spesso secondo gli indirizzi formulati dalla Commissione Parlamento ecco è questo il punto come voi sapete meglio di me già maggiormente preoccupato intende perché il legislatore ha aggiunto questo inciso finale perché non si è fermata a dire responsabile
Del
In attuazione delle delibere del Consiglio perché ha aggiunto secondo gli indirizzi formulati dalla commissione parlamentare ecco prevalere a questo punto l'interpretazione in chiave pubblicistiche non societaria
E si immagina da parte di qualcuno un potere di sindacato del direttore generale nei confronti delle delibere del consiglio di amministrazione in particolare per quanto riguarda la conformità
Alle direttive della commissione parlamentare naturalmente niente di più nefasto perché a questo punto il direttore generale fa quello che può cioè il il Consiglio
Che dall'assemblea non ha molto da preoccuparsi si trova esautorato dal presidente che diventa quasi il suo volto protettore dal dal direttore generale che può fare quello che vuole addio centralità del Consiglio ma
Abbiamo istituzionalizzato il principio di contraddizione
E ma ripeto se noi utilizziamo ancora una volta le categorie societarie questo equivoco non mi pare possibile perché sta il direttore generale e noi sappiamo dal dal dal diritto delle società ha il suo tratto essenziale nel fatto di essere un organo esecutivo delle delibere esecutivo della politica gestoria del consiglio di amministrazione cioè se poi cancellate questo tratto non avete più un direttore generale questo non significa che il e che la se puntiamo e il direttore generale un'esecuzione banale un'esecuzione materiale no e un'esecuzione che importa continue scelte però scelte agli ordini piccole decisioni strategiche sono del consiglio di amministrazione le scelte di ordine tattico sono del direttore generale ma è assurdo illogico pensare un direttore generale che si possa rivolgere contro il consiglio di amministrazione
E allora
Se noi teniamo presente ancora una volta le categorie societarie mi pare che questa interpretazione fondata poi sul fondata sulla retta da leggi deve essere respinta ripudiata d'altra parte questo è sennò alle alle direttive qui contenuto nell'ultima parte il primo comma dell'articolo undici si spiega benissimo il legislatore vuole dire questo a mio avviso il compito del direttore generale quello di eseguire questa esecuzione non è un'esecuzione spicciola non esecuzione che importa nelle scelte e per fare queste specie certe bisogna interpretare ecco il legislatore offre nella Confort indicando questo criterio della conformità alle direttive un criterio al direttore generale per interpretare le delibere del consiglio di amministrazione
Cioè il il direttore generale nel nell'eseguire le delibere del consiglio di amministrazione deve interpretare le in modo tale che siano il più possibile conforme alle direttive del alle direttive la commissione parlamentare
C'è questa mi pare l'interpretazione i saldi perfettamente la lei la lettera dell'articolo undici ma che nello stesso tempo non crea un organo che francamente insomma il diritto delle società non non conosce
D'altra parte questa ricostruzione in chiave societaria della figura del diritto del direttore generale Ciceri altre cose molto interessanti cioè che la competenza del direttore generale non è una competenza esclusiva
Cioè io
Non c'è un settore proprio riservato al direttore generale rispetto al quale il consiglio amministrazione non ha competenza e vero che a differenza delle comune società qui esiste una prefigurazione dell'Ufficio di direttore generale ma badate bene questa prefigurazione è stata fatta dal legislatore non già per rafforzare la posti ma del direttore generale ma per evitare che il consiglio di amministrazione si indebolisca delegando al direttore generale più Pompili del necessario
Ma allora se Cuesta la ratio della prefigurazione dei compiti del direttore generale rimane fermo l'altro principio a comunemente accettato del diritto delle società cioè che il direttore generale non ha competenza esclusiva questo significa che il consiglio di amministrazione può in ogni momento avocare a sé determinate decisioni che rientrano nella competenza del direttore generale cioè non può sopprimere in via generale la competenza data la partita conformazione rigida che è stato dato all'ufficio ma ferma restando che non porto modificare in linea generale la competenza può avocare a sé determinate decisioni può impartire ordini e direttive
Altro che direttore generale che controlla se le delibere del consiglio di amministrazione sono o non sono conformi alle direttive la commissione parlamentare
L'idea Kyoto il direttore generale completamente diversa forse sarà sbagliata probabilmente mi lascio troppo influenzare dei miei studi privatistici ma le categorie privatistiche ci portano a questi risultati e non mi sembrò risultati spregevole
E quindi direi l'ambiguità c'è della legge però forse delle una lettura correttiva e possibili probabilmente il fatto che una struttura che rimane privatistica sia stata studiare ai pubblicisti e quindi con categorie pubblicistiche a aggravato l'ambiguità di questa legge
Spero di essere stato chiaro la mia conclusione e che la centralità del consiglio di amministrazione e una centralità che non è insidiata dall'Assemblea
E che e rafforzata da una corretta lettura delle altre due posizioni organizzative del presidente e del direttore generale grazie
Professor Giorgio Lombardi
Scusa Lombardi prima non c'eri quindi dico anche a te che no no no non per questo BT chiedo scusa di dirti che avevamo raccomandato di stare nei venti minuti resiste grazie
Forse lì supererò ma tu mi toglierà il la parola estremo
Ma spero di no
Parlare di azienda radiotelevisiva e parlarne sotto il profilo del diritto comparato può avere qualche significato soltanto a due condizioni la prima che si sappia quale il punto di partenza normativo a livello costituzionale del regime dell'informazione in quel Paese
La seconda che per un momento si lasci sullo sfondo il dualismo pubblico-privato con tutte le connotazioni negative che il contrasto fra questi due momenti esprime degradando ad alternativa tra due retoriche
Quella che invece dovrebbe essere un discorso centrato sull'analisi di una situazione unitaria sotto il profilo normativo
Proprio il riferimento alle realtà diverse delle esperienze straniere però sufficientemente omogenei sotto il profilo sociologico e culturale anche nei confronti della nostra offre lo spunto per cominciava a comprendere quanto siano fuorvianti le energie che altre volte sono state chiamate per assonanza cioè nel tal posto fanno così allora anche noi oppure così via discorrendo bisogna essere molto attenti in effetti lasciamo da parte il modello degli Stati Uniti quale parlerà punto Giovanni Bognetti ma vorrei limitarmi agli ordinamenti sia pure con riassumendo il più possibile Giappone Germania occidentale Francia Svizzera Austria e Inghilterra i primi cinque Paesi hanno una tradizione culturale costituzionale sostanzialmente affini l'ultimo l'Inghilterra pur non avendo lo stesso punto di partenza normativo a impostato una soluzione che con il pragmatismo tipico e forse non esportabile
Eppure quanta parte a quanta parte di quell'esportazione dobbiamo i principali istituti del nostro costituzionalismo europeo
Che appunto ne contraddistingue il modo d'essere merita di essere meditata per aver saputo rappresentare forse il primo esempio di garanzia in positivo
Cioè nei termini tipici dello stato sociale di una libertà classica come quella di manifestazione del pensiero che ha un contenuto essenzialmente negativo cioè astensione dall'interferire in quella che la libera espressione della volontà
Quindi senza passare da una logica individualistica
Che resta preservate in tutto in Inghilterra condizionamenti collettivi o per meglio dire organici distici e istituzionali
Lasciamo allora un po'più oltre un esame critico del problemi del sistema inglese guardiamo gli altri cinque Paesi
La Francia per quanto concerne le libertà si ispira alla vecchia dichiarazione del mille settecentottantanove richiamata nel preambolo della Costituzione del cinquantotto
Si può dire che in quest'ambito pure essendo la libertà scritta per i francesi
In forme ancora arcaiche la norma di riferimento non poteva prevedere l'espressione di pensiero se non nel modo di operanti allora e il legislatore si è ritenuto anche sotto questo profilo libero e neppure controllabile del resto se pensiamo che prima c'era il Consei costituzione le oggi con il primo il Comité costituzione il poi col con sei costituzione il e non è che sia una vera e propria giustizia costituzionale ma inutile
Che stiamo a dilungarci su questo quindi
Al legislatore è rimasto libero di considerare o no oggetto di analogia l'estensione al mezzo radiotelevisivo delle garanzie che storicamente hanno accompagnato la protezione della libertà di stampa
Camere giornali
E traduco qui l'espressione
Dialettale di un poeta epigoni di Brofferio
E liberano c'è erano il modo tipico e inscindibile del sottofondo istituzionale sociologico del governo che possiamo definire dell'individualismo parlamentare
Con la borghesia ricca e colta che esauriva in sei la sfera di quelle che vorrei chiamare la cittadinanza politico ottimo iure
Di quella forma di Stato e di governo contro la quale è bene ricordare quella critica e adesso faccio riferimento a un reazionario così incisiva e a tratti persuasiva di uno dei maggiori teorici della reazione proprio dono scortese
Il messaggio radiotelevisivo che caratterizza il modo di aggregazione del consenso nelle società di massa non è stato considerato in Francia commilitoni a godere automaticamente delle stesse garanzie liberali dell'asta
La libertà di manifestazione del pensiero lascia quindi in Francia quando tocca al mezzo televisivo
I riti dell'individualismo per De che Giare fra gli scogli i banchi di sabbia dell'istituzionali gli Smoke
E di ciò non c'è da meravigliarsi è necessaria invece prendere atto tanto più che sia pure con non poche ambiguità lo stesso articolo dieci primo comma della Convenzione europea dei diritti dell'uomo non esclude che gli stati sottopongano procedimenti autorizzatori né in paese radiotelevisiva
Questa mattina è oggi
Ho dovuto purtroppo constatare una singolare identità di vedute con tutti quelli che mi hanno preceduto cominciare da Sergio Fois
Sarebbe stato meglio
Essere un po'più come ieri che invece alcuni interventi mi avevano suscitato furiose reazioni interni e allora serve però un pochino di dare anche qualche sfaccettatura però non dare proprio l'idea che anch'io mi associo totalmente al coro di quelli che dicono che effettivamente saremmo fuori fuori dal mondo se noi ragionassimo in un certo modo chiaro dopo
L'impeccabile dimostrazione di Fois non si può sostenere lecitamente sotto il profilo giuridico che come l'assist la sistemazione attuale
Della radio e della televisione in Italia e siamo nel quadro della nostra Costituzione ma vediamo che cosa è successo negli altri Paesi
La Svizzera poi a livello costituzionale non conosce il problema radiotelevisivo in termini di prescrizione sulla libertà di manifestazione del pensiero lo risolve
Nella concretezza
Però non appena quando si presenta ha un duplice livello che vede convergere su una norma di competenza riferita ai mezzi di comunicazione anche questo è da sottolineare
La cui analogia con la televisione assai Contestabile perché l'articolo trentasei primo comma della Costituzione federale del mille ottocentosettantaquattro non poteva prevedere la televisione
E affermava semplicemente la competenza federale in materia d'imposte e e lei grafite anche telefoni
Quindi
Sotto questo profilo hanno affermato il potere del legislatore federale conformare
I modi dell'esercizio dell'emittenza radiotelevisiva inglobando in essa con ulteriori possibilità di compressione quello che restava seppur resta qualcosa della libertà di manifestazione del pensiero una volta inseriti in questo mezzo si potrebbe evocare con quel tanto di concessione al cattivo gusto che si può fare in un'indagine scientifica quasi un gioco di specchi
Secondo i quali il contenuto della garanzia costituzionale vale a dire la libertà di manifestazione del pensiero e non solo riflesso dal mezzo
Nel quale invece dovrebbe riflettersi come in uno specchio
Rappresentato dallo strumento di comunicazione di massa ma e quasi catturato dal mezzo il mezzo lo catturò lo assorbe e segue poi le sorti della disciplina del mezzo cioè per la strada la garanzia si perde e viene abbiamo soltanto più il mezzo che accompagna la manifestazione e la disciplina di questo e ne segue le sorti de formandosi quindi questo diritto
Costituzionale che e limpidamente affermati in quasi tutte le costituzione rende formandosi rifrangente Orsi moltiplicandosi annullandosi a seconda che il fabbricante di specchi ne alteri impone modifichi il fuoco con la curvatura
Se per la Svizzera può dirsi che responsabili delle decisioni politiche si sono trovati analogamente a quanto è successo in Francia alle prese con un problema nuovo per la soluzione del quale vi hanno disposizione delle norme vecchie però dal punto di vista sociologico importante che la scelta sia stata fatta in un modo e non nell'altro la situazione di partenza normativa per l'Austria era diverso
E lo spazio di movimento per il legislatore e la più circoscritto ma cos'è capitato l'articolo tredici della Costituzione strutturato in modo molto simile al nostro articolo ventuno con qualche piccola differenza
Il primo comma stabilisce che ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione con la parola lo scritto la stampa edizioni e la rappresentazione visiva e più avanti del nostro articolo ventuno che dice ogni altro mezzo di diffusione
Che però aggiunge ciò può fare liberamente nell'ambito dei limiti imposti dalla legge
E questo il punto di secondo comma che ci interessa meno stabilisce libertà di stampa con divieto di censure reti e divieto di regime di concessione
Va detto subito che in altre la tesi della libertà di antenna avrebbe avuto rispetto all'Italia il vantaggio di far leva su riferimento all'immagine come mezzo di manifestazione del pensiero da noi c'è una clausola generale ogni altro mezzo di diffusione mo'correva il avvertire che riferimento alla riserva di legge anche qui ha condotto ad assorbire il modo di garanzia del messaggio sotto il potere del mezzo di disciplina la legge creando la figura di una sorta di lei era l'Aussa entro un dress un diritto che gira a vuoto in virtù della potestà conformativa totale
Che
E stata riconosciuta legislatore ed è stata riconosciuta da una sentenza della Corte Costituzionale austriaca ed è condivisa da larga parte della dottrina mi riferisco per esempio a Corleone
Quindi la competenza federali in materia di comunicazioni collettive ha trasformato una norma di competenza incompetenza disciplinari contenuti
In questo duplice significato va dunque ricordato alla giurisprudenza della Corte Costituzionale austriaca che risale al cinquantaquattro ma va anche ricordato di uno dei più autorevoli e attenti studiosi dei diritti di libertà conclude al proposito che la l'allestimento
Della radio e della televisione in Austria
Non lascia alcuno spazio
Non avrebbe potuto che sottoscriverlo anche Fois alcuno spazio alla libertà di manifestazione del pensiero proprio e questo proprio perché
Attraversa
La programmazione semi ufficiale la libertà di manifestazione del pensiero e unità
Ripresa al guinzaglio condotta dove vuole e dove vuole il detentore del potere politico cioè i partiti in in Austria diamo una lottizzazione che è meno articolata della nostra ma è altrettanto rigida forse ancora di più
E i criteri di questa guida sono quelli dell'esclusione di chiunque non appartiene ai gruppi che il Parlamento privilegia facciamo attenzione che parliamo tanto di centralità del parlamento ma a forza di fare quello che legittimiamo anche il Parlamento
Quindi se crediamo veramente non non non facciamo un buon servizio al Parlamento quando diciamo diamo questi poteri facciamo un pessimo servizio perché lo delegittimiamo
Nel caso della Repubblica federale tedesca l'articolo cinque della legge fondamentale
E appare strutturalmente simile a quello stria comma una fondamentale differenza ma anche in riferimento alla potestà conformativa della legge come invece il caso dell'Austria
Le uniche limitazioni sono quelle che la legge può disporre in via generale
E perché conosce il modo di operare della riserva di legge in Germania
Appare la legge in questo caso non come un qualcosa che può fare quel che vuole ma una fonte in linea di principio limitata secondo il concetto classico della legge in senso liberale
E possono essere finalizzate queste limitazioni soltanto tutela della gioventù e del diritto all'onore personale
Quindi
La partenza potrebbe essere perfetta per garantire la libertà di quindici stazioni del pensiero per contro l'affermazione della libertà e di più ampia portata rispetto a tutte le altre costituzioni dell'Occidente
Perché e non a caso perché è una Costituzione che viene dopo il nazismo e quindi c'è la reazione perché il diritto alla libertà di manifestazione del pensiero riferito all'uso dei mezzi con la parola lo scritto e l'immagine e viene presidiato dal diritto di accesso qui c'è una è una cosa nuova diritto d'accesso anche alle fonti di informazione
In più la seconda parte dell'articolo cinque primo comma stabilisce una garanzia comune a stampa televisione cinematografia e invece poi sono trattate diversamente nella realtà
Accompagnate tutte queste modalità di espressione dal divieto di censura ora che cos'è se non una censura
In re ipsa la la la strutturazione di un di un ente pubblico e già censura di per sé
è inutile che ripeta proprio
Quest'ulteriore norma che dice la libertà di stampa alla libertà di
Contenuto
L'informazione la radio sono garantite questa garanzia è ciò che separa la Costituzione tedesca dalle altre facendo un quid novi non soltanto per quando attiene alla specifica menzione del mezzo televisivo come momento privilegiato per usare l'espressione che risale a Fois ma anche per l'assimilazione di esso la stampi in più in Germania la giurisprudenza costituzionale a differenza di quanto è successo in Austria dove è stato diciamo la norma sulla competenza federale ad attrarre la limitazione
Addirittura negato
Ed è la sentenza ventitré del ventotto due sessantuno del Bundestag fa sono scritte la competenza federale nella materia eppure pur essendosi sviluppato sulla base della legislazione dei lender il servizio radiotelevisivo pur non essendo quella della legge dei lender alghe mai né che Sex legge generale nel senso voluto dall'articolo cinque la sentenza ventitré all'atto in cui ha negato la competenza federale in materia non ha condannato il monopolio radiotelevisivi nel frattempo sviluppate sì all'interno dei singoli lender
E poi raggruppati interconnessi fra loro con veri e propri accordi interista tua
E qui è il punto il concetto base che anima questa giurisprudenza espresso molto bene dalla prima
Prima frase dalla prima primo motivo della sentenza trenta del ventisette uno settantuno
Ove si dice che l'attività delle organizzazioni radiotelevisive si esegue si realizza nell'ambito pubblicistico
Dice così questa sentenza io dissento ma pubblicisti col dire che non è una cosa che resta in casa allora qualunque cosa si manifesta nell'ambito pubblicista il concetto di pubblicistico come il pubblico esercizio il panettiere che vende al pubblico
E nove non si non si mangia al pane che si che si cuoce insomma
E quindi
Aggiunge le organizzazioni radiotelevisive
Hanno una responsabilità pubblica questo dice e anche qui sentiamo hanno come compito hanno hanno come propri compiti compiti di pubblica amministrazione
E sì sì
Sì
E sono queste sono proprio
Sono sono le asserzioni ma la motivazione è proprio questa che hanno questo carattere che siccome si riferiscono a tutti si riferiscono a collettività influiscono sono le stesse motivazioni che che tu hai così bene contestato questa mattina
E nota che anche l'anno il principio di libertà della Scienza della scuola eccetera ancora maggiore che da noi
L'anno
Sì
Sì e più attenuata ancora quindi se mai potrebbero avere una una giustificazione lì ma non hanno neanche quella questo il punto adesso sai se io dovessi dire dire tutte le motivazioni non so se i venti minuti sarebbero rispettati come vedi vado molto di corsa
Quindi adempiono e quindi anche un altro discorso che veramente emblematico
Una funzione integrazione termostato nel suo complesso ricordiamoci che in Germania quando anche fanno dei discorsi liberali sono sempre dei discorsi che hanno una base collettivistica
Perché il loro modo d'essere culturale non ne tanto l'individualismo mai prevalentemente l'organici smontanti infonde isola questo il
E questo quindi concludono che la loro attività
Non è
Di natura professionale o concorrenziale e questo e il punto più duro di questa ulteriore sentenza ma malgrado questo
Una questa affermazione così pesante però è stata contestata dall'opinione dissenziente dei giudici geiger arringhe e Van
Anche se la sentenza è questo nel nella sentenza trentuno anche se la sentenza sedici del cinque sei settantatré fa ancora riferimento al momento di libertà di cui l'articolo cinque perché il bello è che non dicono quel punto libertà non c'è più dicono ma anzi la libertà c'è deve essere importantissime per fare meglio la libertà mi sembrava di sentire
Di sentire ieri peccato che non ci sia d'albergo
No della situazione della radiotelevisione in Germania realtà saldamente impostata nel se nel segno di una pluralità di monopoli statali una pluralità di Monopoli
Prima di fare un rapido riferimento all'Italia può apparire interessante una breve notazione la situazione tedesca i specularmente inversa a quella dell'Austria competenza federale che giustifica il monopolio di quest'ultima competenza dei singoli Stati che non esclude il monopolio della prima
Che vuol dire che c'è una costante televisione in tutti gli stati anche quelli occidentali è talmente importante che non bisogna lasciarla ai cittadini i cittadini non sono maggiorenni sono tutti minore questo è il punto dal quale si deve
Ciò significa quindi come significa per la Svizzera per la Francia che le scelte cui si è ispirato l'interprete della Costituzione sono più che da ragioni in linea giuridiche di logica giuridica ecco che quando si per esempio Bocchino prima che rivolgeva noi costituzionalisti il riferimento alla logica giuridica
La logica giuridica non è come il gioco dell'UISP o come il gioco della dama che hanno delle regole
Fisse un po'come il gioco del bridge o come quello degli scacchi che la regola di volta in volta può essere create quindi e quindi in questo momento
è e certo ma di fatti poi dai dai giochi dove la fantasia Chen si arriva poi al gioco d'azzardo dove c'è solo più caso
E allora
Ciò significa appunto che le scelte sono più che da ragioni di logica giuridica ispirate da un ricorso al criterio storico al quale data la prevalenza tanto dal guidare poi per nobilitare culturalmente la scelta all'individuazione di parametri teologici e funzionali di riferimenti
Un dato però è certa
Anche qui l'interpretazione costituzionale lontana da i criteri classici
E a sistematica perché ha sistematica fino quasi al limite del della a logicità e a carattere fondamentalmente poco
E politicizzata assai più simile ai metodi del giudice di common law che non al giudice di sibilo questo è un punto centrale scusatemi se io faccio qualche divagazione ma non non non mi basta soltanto dire che avete ragione quello lo dico in due parole lo l'ho già detto al principio ma volevo dare qualche ragioni in più
Tutto ciò non è senza fascino per il comparatista che vede esiti così diversamente convergenti derivanti da norme disomogenei e l'interesse per questo tipo di approccio cresce quando si esamina la situazione del Giappone
Anche qui l'articolo ventuno della Costituzione stabilisce che la libertà di riunione di associazioni così come quella di stampa e di manifestazione del pensiero sono garantite e nient'altro
In Giappone senza bisogno di decisioni giurisprudenziali o altri mezzi di persuasione delle CISL attore dall'esterno
Sì è pacificamente ammesso per ragioni si dice di elementare estensione intendendo sì la radio televisione comunicò do the espressione del pensiero che libera la creazioni di emittenti private ai diversi livelli non solo locali tanto via etere quanto vi accade
L'ipotesi del Giappone nel suo punto di arrivo è riportabile nella sostanza a quella alla quale si è arrivati e posso dirlo senza tema di smentite in Italia
Sono che la sì arrivati tranquillamente qui si è arrivati al prezzo della più alta conflittualità giuridica che sia rilevabile a livello mondiale
Difatti noi siamo un laboratorio per i comparatista se contarsi mo'qualche cosa perché se uno vuole studiare i problemi della libertà di manifesto pensiero è qui che deve andare non leghista
Penso però che l'analogia fra le due situazioni non debba essere forzata cerco il modello degli Stati Uniti da un l'altro la prevalenza dell'economia di mercato dall'altro influito sulla liberalizzazione del mezzo radiotelevisivo in Giappone ma credo
E qui non bisogna neanche esagerare a portare acqua a certi privati e mi riferisco a quello che diceva molto bene questa mattina l'avvocato Boneschi
L'immagine del settore privato che è stata data in Giappone non è stata offuscata
Come invece accaduto da noi dopo le prime ondate delle armate Brancaleone che hanno caratterizzato il groviglio dell'etere verificatosi dopo le ben note pronunce della Corte costituzionale proprio per quella tipica autodisciplina dei gruppi che deriva da una forma latente di organici sono che all'interno della società giapponese
Cioè la vernice individualistica e quella che ha permesso l'estensione costituzionali di quest'articolo un discorso più profondo di autoresponsabilizzazione quello che ha fatto sì che l'immagine del del privato ossia un'immagine qualitativamente non inferiore a quella del pubblico
E l'analogia va fatta piuttosto anche questa volta per immagini specularmente opposte capovolte con gli altri sistemi europei e fra questi conquistati più facilmente assimilabile al nostro per estensione e popolazione e così via discorrendo
Come non riconoscere per esempio che in Francia in Germania la presenza di una pluralità di Monopoli condotti forse in modo migliore che non quell'italiano
Abbia passato il livello di guardia della domanda di articolazione molteplicità dei messaggi sempre frustrata in Italia
Le nostre leggi abbiamo sentito se fossero interpretate bene poi tutte le affermazioni di delle relazioni che stamattina ha letto la professoressa Carlassare sono eloquenti se uno sta a guardare le leggi viviamo nel migliore dei mondi possibili poi vediamo che cosa che cos'è venuto fuori allora
Una pluralità di Monopoli dall'immagine della concorrenza e quindi abbassa il livello di guardia della domanda
Come negare che in Inghilterra per esempio l'istituzione del Litta prima dell'IVA poi accanto alla deve essere intesa come nero spazio per esercizio della trasmissione da parte dei richiedenti non abbia anche qui offerto un modello organizzativo
Cioè uno spazio da riempire a pagamento ogni servizio non deve esser gratuito al tempo stesso abbia allentato le insofferenze le tensioni
Per venire per resistere sempre stato il motto vincente della classe dirigente inglese
Da noi tante volte
Si usa al motto porto resistere per scomparire
Quindi domande di alternativi insoddisfatti inefficienza irresponsabilità conformismo versi padroni più o meno transitori rappresentano a livello sociologico quanto ha caratterizzato lo spunto per il superamento in Italia del regime di monopolio che ha messo capo attualmente a questo doppio regime
Che pur avendo come suo parallelo meno lontano quello giapponese ne riferisce tuttavia sul piano dei postulati in fatto e in diritto più profondamente di quanto non appaia prima se poi guardiamo le aziende pubbliche radiotelevisive
Notiamo questo
Di solito in Inghilterra in Germania Inge Austria in Francia
Non è il Parlamento che ha la responsabilità essendo al governo e a quel punto le responsabilità sono chiare
Il Governo è responsabile di quello che fa
Il Parlamento nomina naturalmente membri degli e organizzazioni collaterali questi controllano e controllano duramente
Quel punto lì che cosa succede
Succede che esiste un nel modo attraverso il quale chi sbaglia e tenuto a pagare ed esiste una direzione che esercita veramente
Il suo il suo potere questa mattina quando la cito di nuovo
Ho ho sentito ricordare non solo dalla Carlassare ma anche da altri queste affermazioni che stigmatizzano che un certo redattore parla male di alcuni però tuttavia vuol dire che non ha fatto male a farlo eccetera
Queste cose qui sono inconcepibili in quei Paesi quei Paesi uno che fa così va fuori però
C'è da dire questo io non voglio starvi a tediare anche perché il tempo passa ma questa cosa qui poi la pubblicherò
Ma per esempio non so pensiamo in Austria che dice questo complessa situazione che c'è il curatore di un ce la sta la rappresentanza degli ascoltatori e degli spettatori c'è il comitato dei garanti in più ci sono le strutture societarie che hanno una natura di società per azioni ma se il cancelliere azionista e ed è a lui che rispondono al di dentro a quel punto il sistema bipartitico facilita anche molto le cose perché cambia un gruppo Candy un altro di uno paga per esempio in Francia lo stesso
Esistono tutti questi organismi collaterali esiste anche uno Statuto dei redattori
Ma esiste anche la circostanza che il primo ministro o le oppure le commissioni anche qui è maggioranza la maggioranza parlamentare i relatori delle principali commissioni fanno parte di questi organismi di controllo
Pensiamo per esempio alla Svizzera dove esistono queste società regionali che poi confluiscono in questa holding e a loro volta sono affiancate da una serie di organismi di controllo con la partecipazione dei cantoni dei comuni degli altri e allora avremo anche il perché
In questi paesi il problema del governo del monopolio pubblico radiotelevisivo si ponga in modo molto ma molto meno drammatico che da noi
In fondo non è che siano dei beni in sé il pubblico il private come vengono esercitate
Però a questo proposito
Io
Vorrei dire qualcos'altro vorrei dire ancora questo che
Tanto in Francia quanto negli altri posti c'è un monopolio ma è ampio e articolato e tale da non far sorgere il bisogno d'un alternativo di non farlo sentire così dramma
E lo Stato che crea l'alternativa nel proprio interno mediante la pluralità delle e mittenti tutte a capitale pubblico
Il mercato delle idee non c'è ma viene creati in vitro qualcosa accade solo gli rassomiglia in altre parole e qui però il punto del mio dissenso non posso mai essere d'accordo con un'impostazione del genere
E come se un grande partito unico e qui siamo al livello della truffa della truffa raffinata
Come se un grande partito unico una consociazione istituzionalizzata di partiti si atteggiarsi di volta in volta come maggioranza e opposizione critica consenso a seconda delle maggioranze e dei tempi e delle occasioni secondo uno Simitis modi cattiva legge
Che in fondo è questo
Ora il questa forma diciamo di
P ER e di organizzazione assume i vertici della raffinatezza se così si può dire in Germania
Germania hanno addirittura parlato
Di e e qui e il discorso che
Si dà proprio l'idea della differenza e anche ci dà l'idea della pericolosità della situazione in cui ci troviamo
Di fatti io dico preferisco quasi un monopolio come il nostro così becero
Che crea la possibilità e crea la reazione come che noi abbiamo tutti questa tensione c'entra che non dei Monopoli così raffinati come gli altri che più o meno sono accettati
Cioè quando io vedo i migliori studiosi tedeschi persone sulla cui serietà democratica non si può dubitare che vanno a parlare di
Dunque tendenze Faye tendenze vetri cioè il PD
Organizzazione di tendenza libero da pendenze
A questo punto non siamo al funambolismo ma siamo alla creazione falsata di una situazione simile alla concorrenza pur di non creare la concorrenza
Il nome di che cosa poi e allora ecco che discorso dell'input cioè chi può accedere e viene poi doppiato dal discorso di che cosa esce
Questo è il discorso pericoloso perché quando uno dice devono uscire cose nelle quali tutti si riconoscano a quel punto lì l'idea di poter avere e di porsi come alternativa cade
E allora
Concludiamo brevemente
Dunque
Questa forma no ma sono come le lucertole la coda ricrescere dunque volevo aggiungere questo
Se vediamo che il momento generale e di questo tipo
Che dobbiamo dire dobbiamo dire questo che il criterio che il pluralismo
Il principio d'uguaglianza e le altre cose devono sostituire quella che la libertà di manifestazione del pensiero non mi trova assolutamente consenziente non mi trova consenziente anche a livello di semplice esegesi del testo costituzionale
Perché
Per una ragione molto semplice
Nostro ordinamento parte dall'affermazione della libertà di manifestazione del pensiero come libertà assolutamente non funzionalizzata non dimentichiamo l'insegnamento di esposti
E non dimentichiamo che pensiero e qualunque cosa e qui andiamo un po'al di là non è pensiero soltanto l'espressione razionale pensi all'invettiva io l'ho sempre sostenuto questi in sede scientifica l'invettive anche pensino
E allora se noi cominciamo a dire che con il mezzo
Televisivi su queste cose non si possono
Cominciamo a dire che la libertà di manifestazione del pensiero in materia di televisione non è la stessa cosa cominciamo a dire che in in materia di libertà di manifestazione del pensiero siccome qualcuno è più grosso dell'altro bisogna che tutti non esista né che esista solo uno nel quale poi tutti saremo magari un po'meno uguali allora vorrà dire che qualcuno sarà più uguale figlia
Allora vediamo lievemente quali sono i limiti che possiamo riconoscere alle libertà di manifestazione del pensiero vorrei solo aggiungere una cosa quello che ha detto stamattina Fois
Non dico nulla per quanto riguarda quel parallelo bellissimo con la libertà d'insegnamento che veramente tocchi il cuore del problema ma aggiungerei un'altra cosa
Ci hanno insegnato e ce l'hanno insegnato anche gli studiosi di tendenza marxista che c'è una netta distinzione fra le libertà di carattere economico che non sono più delle vere libera Parson qualcosa di diverso e invece le libertà classiche le quali possono benissimo vivere anche in uno Stato socialista anche in uno Stato a partito unico che anzi ci hanno detto sono migliorati
Migliore qualunque Stato
A perché sono fuori dalla possibilità di di essere perché si riferiscono la persona nella sua caratteristica singola non si riferiscono ad altre cose io penso personalmente sarò culturalmente un po'rozzo che meglio una cattiva concorrenza un buon monopolio però voglio aggiungere questo facciamo bene attenzione perché quando si comincia ad affermare che la massima libertà cioè la libertà di manifestazione del pensiero che quella dalla quale derivano tutte le altre libertà
Quando riguarda un mezzo di comunicazione di massa non è più libertà di manifestazione del pensiero allora vuol dire che l'articolo quarantuno programmazione estende il suo diciamo la sua ombra che non è un'ombra protettiva non solo al al diciamo la cattiva iniziativa economica privata cattiva fra virgolette ma fa diventare cattiva anche la libertà di manifestazione pensiero quando non piace più chi si chiede
Dietro il tavolo dove si comandante a quel punto se continuiamo andare così abbiamo il coraggio di dire qualcosa in Europa non più soltanto per quanto riguarda l'Italia
Avremmo una costituzione di carta la costituzione formale
Diciamo ben attenzione che l'articolo ventuno fa parte anche della costituzione materiale inutile di cattivo gusto ricordare cosa hanno scritto i nostri maestri a questo proposito ma allora vuol dire che non abbiamo più la Costituzione che è stata votata nel mille novecento e quarantasei
Abbiamo una Costituzione parallela abbiamo una modificazione tacita della Costituzione e credo che questo sia un punto che non solo va porta la meditazione di chi è qua
Ma anche alla meditazione di tutti i colleghi costituzionalisti e non dico più a
Mentre
No
Io buoni come l'azienda dicendo che la cultura da dura la
Grazie io mi scuso prima se non sollevato fuori avevo chiesto la parola soltanto per una brevissima notazione
Io parlo domenica mattina ma mi interessava dire che mi aveva molto stimolato l'impostazione di questa giornata sulla struttura interna della RAI perché purtroppo spesso si dimentica che la RAI è un'impresa
Non è soltanto un club o un'istituzione culturale
E qualcosa perché ha un pesante spessore economico e produttivo
Da questo punto di vista direi che per esempio la solo a chiave dell'interruzione giuridica purtroppo il si lascia sfuggire molti molti nodi essenziali
E da questo punto di vista per esempio anche lo studio dei documenti direi che da questo punto di vista dalla relazione di perplesso forieri lo ha provato non basta
Io credo che la cosa interessante sarebbe quella di confrontare continuamente l'interpretazione dei documenti da una parte e l'integrazione delle leggi dall'altra con la prassi con la realtà pratica e con la storia
Perché io credo che per esempio quando si parla di riforma non si può dimenticare che la storia delle riforme e in realtà la storia dell'applicazione anzi prima della preparazione poi dell'applicazione della riforma
Perché per esempio esistono alcuni momenti ecco queste notazioni che volevo fare sui quali nessuno credo torna più e che spiegano molte cose per esempio
Nessuno più parla del fatto che prima della preparazione approvazione della legge di riforma vigente
Era stato proprio presentato dalle sinistre in Parlamento un progetto di legge
Che il progetto di legge che veniva chiamato o dell'Arci che sia pure in modi limitati recepiva alcune istanze di apertura verrà televisione alla società civile e sarebbe interessante capire primo perché sembra che questo legge non sia mai esistito mentre ovviamente depositato degli archivi al Parlamento è firmato da tutta una serie di parlamentari socialisti comunisti e gli indipendenti di sinistra
In secondo luogo sarebbe interessante sapere perché quel progetto di legge fu bruscamente e improvvisamente abbandonato e ne furono elaborati dalle stesse forze altri è che poi hanno contribuito a diciamo formare la legge riforma
In parte che poi è stata approvata
Secondo questione mi pare per esempio tipica questa che di cui si è parlato del dei temi
Ora in realtà lì non è un caso secondo me che le inizi parla in quell'ordine di servizio che è stato fatto occasioni stazione settantasei cioè all'alba dell'unità nazionale
Quel così l'amministrazione a fare quello che il servizio è stato successivamente rapidamente sciolto distrutto e me ne stavo Sallustio con un altro consiglio d'amministrazione
Quel così la prestazione aveva fatto tutta una serie di ordini servizio discutibili eccetera che però cercavano in qualche modo di andare non solo diciamo nella lei nello diciamo una lettera del regime dello spirito della legge interpretando in un certo modo ieri sera secondo me da giustamente all'albergo diceva la legge equivoca ambigua questo significa che c'è un'apertura io poi discutendo con lui dicevo si è vero
Però una delle cose sulle quali bisognerebbe riflettere e che le ambiguità di questa legge
Non sono ambiguità soltanto inevitabili cioè nel senso che siano punti sui quali non ci si è messi d'accordo fra di forze politiche diverse e quindi sono rimasti i punti aperti
Ha fatto secondo me i punti ambiguità e la legge sono zone che sono state deliberatamente lasciate
In quel modo perché si potesse operare in un modo completamente diverso da come il movimento della riforma aveva pensato che si potesse operare
E la cosa interessante e che sono poi questi i punti sui quali si operato perché gli altri punti sosta di completamente appannati punti
Formali erano quelli che poi avevano purtroppo ben poca incidenza sulla struttura della RAI per esempio qui sia ieri che oggi si è discusso a lungo sopra dei rapporti fra Commissione di vigilanza e consiglio d'amministrazione
Forse non bisognerebbe dimenticare che bisognerebbe andarselo a vedere
Che negli anni precedenti alla riformare la legge di riforma ci fu un lungo
E violento di Bach sul problema della gestione del controllo supportato dalla separazione foga di gestione organi di controllo e così via
è una delle avvertenze che venivano fuori anche dall'interno alla RAI da persone secondo me più realistiche
Era che una apparato di comunicazione del tipo della radiotelevisione come si poteva sviluppare si è sviluppata e molto difficile controllarlo dall'estero
Cioè o il controllo viene in qualche modo come dire a incardinato all'interno dalla struttura produttiva o questo controllo rivale comunque
Tagliato fuori cioè può essere comunque illuso o rovescia il problema è di garantire all'interno che la struttura funzioni in un certo modo
E per far questo le cose devono essere praticamente dette per esempio uno dei punti fondamentali per dirne una
E quello della presentazione dei programmi della piano trimestrale chiunque sa che se le giungano trimestrale non capisce assumete niente dei programmi che potranno essere messi in onda perché non si capisce niente un altro punto fondamentale quello di supporti tecnici per esempio i supporti tecnici sono una questione alla quale bisogna discutono a lungo quando si discuta il funzionamento denaro televisione in questo Paese perché non citato fatto sottecchi dico salta un fatto politico e culturale
Perché non è un caso che ci sono differenze profonde per esempio fa i supporti e l'informazione supporti i programmi e così via
Per quanto riguarda il netto e qui vorrei concludere in realtà appunto è stato già detto in I però non sono mai esistiti non sono esistiti non non già perché non potessero esistere
Ma perché questo è stato uno dei punti politici di attacco maggiore da parte
Io direi di tutte le forze politiche purtroppo contro
Nonostante
In realtà Lidia Dynit sorgesse dal movimento interno della RAI che parlava di unità di produzione ed allo episterno che aveva parlato di unità di base Init che cercavano di recepire questo non sono mai stati neanche accettati come concezione e questo crea un caso perché in eterno esattamente il punto che cercava di aprire la RAI al paese questo era il punto di fondo
E questo è fondamentale perché per esempio discutere nel carattere pubblico-privato
Della Rai
Non si può farlo se non siano intenzioni si rende conto per esempio che un monopolio pubblico che poi per per per caso si basi fondamenta mentalmente sui proventi pubblicitari da una parte e sia costretto a recepite ovviamente i flussi internazionali di programmazione e di e di informazione è un monopolio pubblico che però fondamentalmente poi grandemente penetrato al privato e quindi a tutti realtà
Finisce per avere tutti i difetti
Di quelle che che noi che possiamo chiamare tutti i feti di quelle voci ovaie logiche di mercato ai ha tutti i difetti dell'ipotesi pedagogica che è fondamentale
La ragione della nascita di monopoli pubblici in tutti i Paesi del Golfo occidentali una tradizione statale direi per alcuni versi anche clericale nel secolo della chiesa in senso di una vocazione missionaria pedagogico il momento per aiuti così via
Queste sono cose sulle quali bisognerebbe riflettere
Fortemente proprio facendo secondo me è un continuo confronto tra i dati che vengono dalle carte tra le intenzioni del legislatore e poi la pratica la pratica produttiva la pratica diciamo quotidiana delle cose
Un'ultima annotazione ho finito volevo fare a proposito di una cosa che va letto porto lini
Sul problema del Luni con i propri che poi non è stato neanche Unipol che si ispirava ai cioè cronaca ecco io credo che quando giustamente si difende il ingressi difendo in IPI eccetera e bisogna poi però andare al vedere come stanno le cose
Dire che in ogni piccola che uniti propaganda siccome è una calunnia
Le cronache è un libro che ha cercato seriamente di lavorare con l'esterno con tutti i limiti soggettivi e oggettivi che può avere un'esperienza che è stata costantemente limitata che ti Zacchetti stolta perché tutti i partiti compreso il Partito Comunista non hanno mai visto l'esperienza di cronaca comune esperienza da sviluppare ma al contrario l'hanno vista come un'esperienza da distruggere e questo è il punto di fondo
Io avevo messo in testa alla via Scaletta come prima cose da dire
Che questa non era una comunicazione ma intervento molto semplice che non pagava il parlato dei bilanci ma semplicemente del bilancio al trentuno dicembre del mille novecentottanta che l'ultimo che è disponibile però chiunque abbia pratica di si interessi di analisi finanziarie sa benissimo che l'analisi di un bilancio di un'azienda di un'impresa è assai poco significativo e molto più rigoroso
Parte da fare un'analisi di tre o cinque bilanci
Devo dire che questa precisazione tesa un pochettino a ridimensionare la la la la portata il livello del mio intervento e non della mia comunicazione ancora più doverosa data invece il livello e la statura degli interventi che che che mi hanno di di coloro che mi hanno preceduto interventi che in taluni casi ho trovato veramente estremamente stimolanti e molto interessante ne approfitterei per fare una brevissima parentesi rivolgermi al professor Bocchini
Suggerendo che forse l'ipotesi di della pluralità dei soci della RAI perduto la RAI come lei sa esisteva dal mille novecentosessantadue ventisei quello che diavolo era quindi non c'è problema di costituire una società si trattava di rilevare un pacchetto azionario fino avevano Toniolo tolti di li aveva tolti di mezzo comunque c'è e c'è una logica tartufeschi nell'idea di ritenere di tenere i due soci no perché ed è e sarebbe una buona una buona argomentazione per sostenere che il legislatore voleva che questa fosse una società privata in con una pluralità di soci quindi per escludere
L'eventuale responsabilità illimitata del due mila trecentosessantadue e non è senza significato perché ci ritornerei su questo su questo su questo discorso
Vi parlerò dunque del Bilancio del del mille novecentottanta e vi parlerò quindi di cifre il linguaggio delle cifre secondo il mio modo di vedere indubbiamente il più eloquente ma è anche senz'altro il più arido quindi io cercherò di fare qualche Breve notazione cercando di farmi capire cercando in qualche modo di interessarmi a le cifre
Perché io credo che le cifre o se vogliamo essere più precisi il denaro i flussi di denaro siano consentitemi almeno altrettanto importanti quanto le i principi e e le idee di cui così così profondamente si discute e si è discusso oggi
Non dimentichiamoci che alla base di una delle grandi democrazie occidentali quale che sia l'assoluta sullo stato attuale
E un'altra è un altro discorso alla base di una delle grandi democrazie occidentali cioè degli Stati Uniti c'è un motto che e voi lo sapete nota sei dicembre darle presenta esce il controllo del denaro pubblico è una delle basi della democrazia e quindi se ci fosse bisogno di legittimare il fatto di occuparsi delle cifre del denaro per credo che questa sia la migliore delle legittimazioni e delle giustificazioni
Dunque parliamo di cifre che in piuttosto che parlare di bilanci come i bilanci come
Molti di voi certamente sanno se non sono non sono soltanto i bilancieri stati patrimoniali ma sono anche dei conti economici e molto spesso i conti economici sono molto più significativi dei degli stati patrimoniali quindi cominciamo a parlare dello stato patrimoniale cominciamo a parlare
Del contro economia scusate del del conto economico cominciamo a parlare del conto economico della RAI per l'esercizio mille novecentottanta cioè dei denari che la RAI ha incassato del mio nel mille novecentottanta e di come questi denari via impiegati è interessante vedere che nel mille novecento nel mille novecentottanta la RAI ha incassato qualche cos'
Come quattrocentoventisette miliardi di canoni
Ha incassato centottantadue miliardi di pubblicità
E ha incassato in tutto soltanto undici miliardi che in qualche modo sono riconducibili ad un'attività di tipo imprenditoriale cioè la vendita di servizi tenete poi presente che di questi undici miliardi buona parte sono canoniche avrebbe dovuto pagargli la sigla SIP Smeralda che c'è una grossa contesa tra la Sea per la e la RAI per cui non si pagano a vicenda le cose che si dovrebbero pagare comunque sono canoniche gli dovevano pagare per la filodiffusione e per il giornale radio telefonico
Quindi è una società è un'impresa che decisiva la propria la il proprio finanziamento i propri flussi economici di di i propri ricavi essenzialmente da che cosa dai canoni televisivi
E in in buona parte anche dalla pubblicità ma quattrocentoventisette miliardi sono più del cinquanta per cento degli degli introiti della RAI
Tenete inoltre presente che lo Stato versa quindi questi sono evidentemente soldi che escono dalle nostre tasche io mi è venuto in mente di chiamarla la tassa sull'etere o sull'aria la tassa sull'aria fritta visto che
Grande Ernesto Rossi che per me
Dunque non solo ma lo Stato paga alla RAI
La bellezza di ventidue miliardi e questi ventidue miliardi glieli paga perché alla RAI fa il favore allo stato di fare lei trasmissioni in lingue straniere oltre alle trasmissioni culturale test destinate all'estero eccede in lingua italiana e in lingua straniera quindi la RAI che ha questa posizione bene antimonopolio di servizio pubblico però questi servizi che sono forse gli unici veri servizi pubblici
A mio modesto avviso potrebbero giustificare una situazione di monopolio se li fa pagare
Quindi quattrocentoventisette miliardi miliardi di cannoni ventidue miliardi di contributi dallo Stato più un altro miliardo e queste anche molto interessante lo stato dà alla RAI un miliardo per il disturbo che si prenderà una RAI incassare i canoni che non le paghiamo
Molto probabilmente molto probabilmente questi soldi lo Stato non gli ridà non so bene perché
Ma fatto sta che nel conto economico risulta umiliato per il mille novecentottanta e se poi si va a vedere il conto patrimoniale si vede che c'è un credito nei confronti dello Stato a questo titolo per dieci miliardi quindi come minimo sono dieci anni che non li ripaga
Però questi sono i misteri vedremo poi ecco volevo aggiungere che questa è una è una prima è una prima un primo un primo esame voi vedremo di procurarci altri bilanci vedremo di andare un pochettino
Allora i capi proventi di questo di di di questa di questa impresa di questa società per azioni e ovviamente il mio è un analisi ho preso il bilancio della RAI lo aveva analizzato né più né meno come
A realizzare lei il bilancio della Brambilla ci S.p.A. che produce pomodori pelati non uno
E per questo devo dire erano invece molto stimolante molto interessante queste queste prospettive di queste
Di questi di questi
Di questa con
Di questi concetti che si che si intersecano
Ma non sono i soli Odisseo quindi questo significa che abbiamo ancora una volta piena legittimazione a occuparsi di doveva va a finire questi soldi perché come vedete sono soldi pubblici possono soldi che escono dall'erario o sono soldi che in qualche modo ci vengono distorti attraverso il canone
Ma non sono i soli proventi se mai realizzate il conto economico della RAI del mille novecentottanta vi rendete conto che la RAI ha anche incassato la bellezza di diciotto miliardi e settecento milioni di interessi
E questo mi pare estremamente interessante
Dunque la RAI al diciamo ovviamente un conto economico viene fatto per competenza quindi non è detto che tutti questi interessi siano stati fisicamente incassati ma sono imputabili all'esercizio
Questa precisazione la faccio in particolare per i gli interessi attivi per la RAI nei confronti di controllate e consociate che ammontano a sette miliardi e mezzo
Siccome molte delle controllate e consociate sono in condizioni assolutamente penosa è molto probabile che questi soldi negli li abbiamo pagati né mai vi ripagherà ma la RAI diligentemente regista che durante il mille novecentottanta
Diciamo guadagnato o comunque a per competenza sette miliardi e mezzo nei confronti delle controllate e consociate ma qui rientriamo in un'ottica di gruppo è logico
Povere la capogruppo può avere delle funzioni di finanziamento
Soltanto che la RAI nel mille novecentottantasei anche incassata nove miliardi dalle banche
E questi non possono e non non non non sono soldi non sono soldi non non sono soldi contabile son soldi veri sono soldi che le banche hanno pagato alla RAI quindi la RAI è talmente liquida che in casa alla fine dell'anno nove miliardi di interesse con un tasso medio oggi come oggi che varia tra il tassi attivi per per la clientela diciamo che varia tra il quindici e il venti per cento questo significa che la RAI a una giacenza media ogni giorno dell'anno trecentosessantacinque giorni all'anno di una cinquantina di miliardi
Cioè è probabilmente una delle aziende più liquidi d'Italia cioè non c'è un'azienda inizi non c'è un'azienda in Italia che si permetta di lavorare senza avere credito dalle banche per definizione ecco perché qualsiasi sana Zenda
è utilizza capitale di rischio e capitale finanziario attingendo Sistema Banca questa è una delle poche aziende che invece non solo non ha bisogno delle banche ma di torcia cinquanta miliardi
Depositati in banche infatti alla fine del mille novecento e ottanta aveva depositati cinquantasei miliardi e dall'ammontare degli interessi che ha guadagnato si deve dedurre che questa è
La costante di tutto l'anno
Poi c'è un'altra un'altra voce del conto economico per lo meno dei dettagli del conto economico già andasse il momento vedere ma sono complicati stampati benissimo anche c'è una splendida copertina è una Aero fotografia perché hanno anche delle attività in questo dunque hanno
La RAI ha incassato nel mille novecentottantadue miliardi duecento milioni di interessi su titoli a reddito fisso
E questa è anche un'altra cosa interessante cioè sempre facendo scusate mi delle delle delle delle estrapolazioni abbraccio
Titoli a reddito fisso mo'di obbligazioni molto probabilmente vuol dire porte il reddito rendimento dei porti in questo periodo sarà stato attorno al venti per cento se hanno guadagnato due miliardi e duecento milioni di interessi significa che c'hanno un altro dieci quindici miliardi di Bot cioè dieci o quindici miliardi che hanno investito in Bot per tutto l'anno
E la cosa strana è che alla fine dell'anno invece di botte mi avevano soltanto due voti poi scusate per la precisione di titoli obbligazionari avevano soltanto due miliardi e mezzo qui dove siano spariti gli altri dieci o dodici miliardi al trentuno di dicembre io non lo so
Fatto sta che probabilmente dal due di gennaio del mille novecentottanta al trentuno di al trenta scusate di dicembre del mille novecentottanta si sono tenuti un un dieci dieci quindici miliardi investiti in Bot
Alla fine l'anno avranno fatto un piccolo éscamotage e lava hanno riaperto probabilmente al due di gennaio comunque questa è un'ipotesi se poi qualcuno mi spiega meglio come cosa come è successo
Io aspra a ascolterò con interesse la spiegazione
Dunque complessivamente quindi la RAI ha incassato la bellezza di diciotto miliardi settecento milioni di interessi attivi nel frattempo cioè né durante il medesimo periodo durante il medesimo esercizio ha speso soltanto tre miliardi e quattrocentocinquantaquattro milioni di interessi passivi tra l'alto interesse su fondi di previdenza e altri debiti confesso non ho avuto il tempo di andare a cercare di che cosa effettivamente sita abbiamo comunque un saldo netto di quindici miliardi
Allora io penso che valga la pena di attirare la vostra attenzione su questa su questa su questo dato di fatto
Cioè
Questa società che ho che opera in regime di monopolio alla quale lo Stato deve versare venti miliardi perché faccia alcune delle delle dei dei serbi perché presti alcuni dei servizi che istituzionalmente ci si aspetterebbe che che che presti una società che ha una una funzione pubblica alla quale lo Stato ci costringe a versare quattrocento ventisette miliardi
Questa società è talmente ricca e talmente liquida che si può permettere di tenere di investire sul mercato finanziario cioè di di buttare sul mercato bancario sul mercato finanziario in generale qualcosa come dai cinquanta ai settanta miliardi e guadagnare quindici miliardi in
Un anno
Io francamente ritengo che
Quale che sia la logica nella quale ci muoviamo e ci si muove come posto che la logica nella nella quale ci si deve muovere per giustificare la sopravvivenza di una società che ha queste funzioni consentire un utilizzo di questo genere del denaro pubblico sia abbastanza
Negativo e non sono certamente io ad approvare
Tenete poi presente tenete poi presente che questa medesima Rai non solo si permette di tenere
Dite nere come abbiam visto cinquanta sessanta settanta miliardi in banca o comunque investiti in Buoni del Tesoro si permette anche il lusso di fare credito alla Sipra per un'ottantina di miliardi
E qui forse varrebbe la pena che io vi leggessi che cosa ci dicono e gli amministratori della RAI
Temi a proposito della Sipra perché è interessante quando
Spiega no
Quando spiegano
Parlano di questo
Senta abbiate pazienza sono
Ecco invece noi abbiamo effettivamente ci dicono gli amministratori della RAI abbiamo un credito nei confronti della Sipra di ottantadue miliardi ottocentonovanta sei milioni di risparmio le le
Le spiego le mentre al trentun dicembre settantanove cioè un anno prima il il il credito nei confronti ad SIP era di sessantanove miliardi
Di questi ottantadue miliardi ci dicono gli amministratori si per sessanta miliardi sono relative accrediti non ancora tenuti a scadenza
Per la quota residua si precisa che il conto corrente è fruttifero di interessi a un tasso superiore a quello bancario attivo e che questi nemmeno le centottanta gli interessi sono ammontati a sei miliardi e cinquecentottantasette milioni
Ora il discorso è questo
Come mai
Se al trentuno di dicembre la RAI aveva un credito nei confronti ad situati ottantadue miliardi ottantadue miliardi
Ma di questi ottantadue miliardi sessanta non erano ancora scaduti che cosa significa significa che la Rai fa credito alla Sipra intendo dire non soltanto di far li fa credito medita una entità un termine per pagare gli dà una dilazione di pagamento
Siccome
Chiunque si si è interessato della Sipra sa benissimo che la Sipra si fa pagare immediatamente da chi utilizza il la la pubblicità televisiva che cosa sta che cosa tutte queste queste modeste cifre che cosa ti mostro dimostrano semplicemente che attraverso il che consentendo allacci alla Sipra di pagare con trenta sessanta novanta non lo so quanti giorni di ritardo
Quello che la Sipra ha incassato dagli inserzionisti televisivi televisivi radiofonici la RAI consente alla Sipra di accumulare o meglio di coprire quelle perdite
Tavolacci né che la Sipra accumula finanziando l'editoria ma questa è una cosa della quale Calamandrei si è già occupato altre volte e
Non è il caso che stia a ulteriormente tediarvi con queste cose vediamo di andare avanti
Abbiamo visto che questa è dunque una delle società più liquide d'Italia una delle società che evidentemente non ha problemi di problemi di finanziamento perché a delle a evidentemente una eccesso di di di di disponibilità rispetto a quelle che sono le sue
Le sue necessità
Ho
Allora vediamo come come li spende questi soldi vediamo come li spende e vedere come li spende
Purtroppo si si può vedere ma non è difficile dare un giudizio perché vi posso dire che sempre nel mille novecentottanta la RAI ha speso trecentosettantasei miliardi di
Di stipendio
Ha speso venti miliardi di onere di scusate di onorari di prestazioni professionali di per prestazioni di lavoro autonomo e ha speso la bellezza di centosettantadue miliardi per cosiddetti servizi Esterni
Servizi esterni che sono in buona sostanza i servizi non i beni i servizi che la RAI Sipra si procura al di fuori della propria struttura
Di questi centosettantadue miliardi settanta miliardi sono stati sborsati dalla RAI per programmi che sono stati prodotti fuori dalle strutture RAI
A parte che abbia speso anche sedici miliardi per documentazione informazione pubblicità propaganda e servizi vari minori dei quali non so nulla
Ora per esprimere un giudizio sulla sull'impiego di questi fondi evidentemente sarebbe necessario un termine di paragone sarebbe necessario analizzare i bilanci conti profitti e perdite di altre aziende paragonabili considerare rettificando facendo tutti
Naturalmente tutte le considerazioni del caso questa questo non siamo almeno Barrymore non solo per il momento in grado di farlo
Quello che però si può certamente sottolineare è il fatto che la RAI che è un'aziendina che c'ha la bellezza di tredici mila e cinquecento dipendenti spente più della metà di quello che spende per i servizi interni IVA spende i servizi esterni
Cioè
In buona sostanza qui non ci troviamo di fronte a un'azienda che avendo fatturato di un miliardo piuttosto che di di diciamo di un miliardo a cinquanta dipendenti ha solo cinquanta dipendenti
Fa però un miliardo di fatturato evidentemente il va a trovare i i servi invece di invece di assumere della gente si serve di servizi esterni qui ci troviamo di fronte a un'azienda che ha tredici mila e cinquecento dipendenti e che ciò nonostante si deve valere va a spendere fuori dalla struttura aziendale una struttura aziendale che dovrebbe essere completata dagli aspetti tecnici rispetti diciamo artistici o dell'informazione
Più della metà di quello che spende all'interno
E quindi mi permetto di dire che questo mi pare già un indicazione di una certa
Cioè lascia lascia quanto meno perplessi sulla saggezza del modo in cui questi soldi vengono spesi ma c'è un altro elemento e non è un elemento nuovo non non non non ho la pretesa di diritti rivelare dei
Di di di avere diretto da parte delle cose di grande novità
Esiste il problema del magazzino dei programmi è una cosa risaputa ma vale la pena di Rio affrontarla in questa sede vale la pena di aggiornare chi già è al corrente di questo problema con le cifre a aggiornate
Abbiamo letto la RAI è un'azienda è un è un'impresa e il prodotto e produce produce che cosa produce essenzialmente dei programmi e dei programmi televisivi e dei programmi radiofonici
Ora come ogni come ogni
Azienda come ogni impresa alla fine dell'anno la RAI si trova un magazzino così come la Cirio si troverà in magazzino dei pomodori pelati la la la la FIAT si troverà in magazzino delle automobili finite e pronte da vendere che saranno vendute l'anno prossimo
Si trova anche essi anche sulle catene di montaggio delle automobili che non sono finite e che saranno finite il quindici di gennaio così anche la RAI logicamente si trova alla fine dell'anno
Con dei programmi che sono stati prodotti nel corso dell'anno ma non sono stati ancora trasmessi dei programmi che sono in corso di lavorazione
E quindi logicamente la RAI indica nel suo bilancio
Valorizza diciamo nel suo bilancio questi programmi la valorizzazione di questi di questi programmi nel bilancio della RAI al trentuno dicembre del mille novecentottanta ammonta a centoquattordici miliardi
E anche se la cifra è molto considerevole devo dire che non c'è niente di di di di straordinario nel fatto che ci siano centoquattordici miliardi di cosiddetti programmi in lavorazione che è un termine che mi lascia piuttosto piuttosto perplesso perché in realtà dalla dalla descrizione che poi se ne fa si capisce che sono programmi che possono essere benissimo finiti sono considerati in lavorazione nel senso che non sono ancora stati trasmessi quello che però lascia più perplessi quello che quelli quello che preoccupa è che se noi andiamo a vedere qual era la situazione di questa voce per il bilancio
Noi vediamo che alla fine del mille novecentosettantotto i programmi cosiddetti programmi in lavorazione cioè se mi consentite di usare un termine più
Usuale nel nella nella il il magazzino programmi alla fine del settantotto era di sessantaquattro miliardi
Alla fine del settantanove era diventato di ottantadue miliardi alla fine del mille novecentottanta era diventato di centoquattordici miliardi
A questo punto ci sono due ipotesi
Consideriamo l'anno mille novecentottanta l'anno che che che visto che storce il per il quale sto cercando di dare qualche indicazione
Nel mille novecento nel mille novecentosettanta all'inizio del mille novecentottanta c'erano ottantadue miliardi di programmi alla fine del mille novecentottanta ci sono centoquattordici miliardi i programmi
Questo significa esperto fatto il conto quattordici più diciotto
Sono trentadue miliardi in più di programmi questi trentadue miliardi in più di programmi però possono essere il risultato di due operazioni diverse cioè Durante il mille novecentottanta sono stati utilizzati in tutto o in parte quegli ottantadue miliardi di programmi che c'erano al primo di gennaio
E sono stati prodotti i programmi per centoquattordici miliardi o settanta miliardi
Prima ipotesi oppure è vero il contrario cioè che nel mille novecentottanta non è stato utilizzato neanche uno di quei programmi che erano in bilancio al primo di gennaio
E semplicemente si sono prodotti durante il mille novecentottanta trentadue miliardi di programmi non utilizzati e ahimè temo non utilizzabili che si sono andati ad aggiungere agli ottantadue miliardi che c'erano prima
Evidentemente se la prima ipotesi fosse vera stiamo assistendo semplicemente a un gonfia mento del magazzino cioè alla fine del mille all'inizio del mille novecentottanta se erano programmi che valevano ottanta miliardi e veramente valevano ottanta miliardi perché durante il mille novecentottanta diciamo che sessanta settanta
Settantacinque miliardi di questi programmi sono andati in onda sono stati utilizzati quindi sono stati spesi meno soldi per produrre programmi evidentemente sono stati usati e quindi semplicemente durante il mio novecentottanta poi ne sono stati prodotti tanti altri e il magazzino sta crescendo ma è un magazzino che si muove è chiaro ma se la se la realtà è diverso cioè se quello che in realtà è successo è che dei degli ottantadue miliardi di programmi che c'erano al primo di gennaio del mille novecentottanta
Ce ne sono ancora magazzino o ce ne erano ancora magazzino alla fine del mille novecentottanta diciamo settantacinque miliardi cioè di quegli ottantadue miliardi ne sono stati utilizzati soltanto sette
E se alla fine del mille novecentottanta in realtà il totale è diventato centoquattordici miliardi allora vuol dire che la seconda ipotesi è quella giusta vuol dire che nel mille novecentottanta sono stati prodotti trentadue miliardi di programmi inutili
Così come inutili sono era esterno quegli ottanta miliardi che c'erano all'inizio dell'anno e che non sono stati utilizzati io non vi posso dare una risposta
Però ritengo che sia molto probabile
Che sia vera la prima ipotesi e non la seconda
Cioè io alla sensazione che dentro al bilancio della RAI ci sia qualche cosa come centoquattordici miliardi di prodotti che in realtà prodotti non sono centoquattordici miliardi di programmi che non valgono assolutamente niente o meglio che valgono forse un decimo un ventesimo della cifra che viene indicato
Se così è
Allora questo dimostrerebbe una cosa time strade che negli ultimi dieci o quindici anni la Rai ha accumulato in realtà centoquattordici miliardi di perdite non centoquattordici miliardi di programma e ci sono c'è una c'è un dato che io vi vorrei indicare nel mille novecentottanta la RAI ha venduto a evidentemente a reti o o altre emittenti tre miliardi di programmi cioè su un magazzino di centoquattordici miliardi su una produzione che è andata avanti con una spesa di trecentosettanta miliardi di dipendenti centosettanta miliardi pagati fuori ha venduto tre miliardi di programma se questo è un indice
Della marchetta abilità insomma della dell'attendibilità dei programmi prodotti dalla RAI scusate allora Neil riconfermo nella convinzione che questi programmi non valgono assolutamente niente
Brevissimamente concluderei se così fosse come io temo eh allora questa società aveva ragione Voltolini prima diceva la RAI non esiste non è che la RAI non esisterà ai non esiste più
Perché è una società che già cinquantatré miliardi di capitale e c'è un buco di centoquattordici miliardi quindi capitale interamente perso
Gli amministratori non dovrebbero fare nient'altro che convocare l'Assemblea emette la liquidazione oppure chiedere alla RAI alla all'irretire integrali capita
Grazie Alberto Montanari voi
Un breve intervento di Ermanno Bocchini poi chiedo a ricco giardino sei Sala
Se no c'è Enrico Gerli non se ecco salette sarebbe sarebbe l'ultimo all'impazienza ma purtroppo dalla ma i lavori sono stati intensi coordinati
Acque io credo che li abbiamo rispettando una impropria sprofondo perché Bambaia le stuoie avevo è una breve devo dare valori come vede la lega nella Lilla Vibes organico i lanci non lo capiamo più laddove nero che
Era bellissimo l'intervento sui profili contabilità generale e c'erano anche tanti quesiti che erano stati posti e c'è un punto interessantissimo che questo Lara IBA contabilità generale quello che cioè i cultori di ragioneria chiama la contabilità generale
Ed è un un fatto che ora l'ultima convenzioni finalmente ha modificato introducendo la contabilità industriale perché alcuni di quei quesiti che poi il cittadino pantalone si pone come è quanto costa questo benedetto programma x che la RAI fare una contabilità industriale significa riaggregare dopo la contabilità generale
Tutte quante le poste attive per del conto economico in relazione ai singoli programmi che che da questo punto di vista come dire l'attenzione a partire dal prossimo anno alla contabilità industriale
Dovrebbe essere enorme perché se veramente sarà attuata una tecnica di contabilità industriale questo almeno secondo la più aggiornate dottrine ragionieristica significherà che per la prima volta noi riusciremo a capire aria come a raggruppare i costi in relazione a tutti fattori che la produzione ripresa industriale
Se poi la RAI sia o meno l'impresa industriale c'è stato questo grosso caso clamoroso in tema di concorrenza e dice a proposito delle trasmittenti estere nessun cui intervenuta anche la magistratura italiana sul sì la RAI produce beni e servizi maggiormente qua concorso interno
Grazie chiediamo a ricco giardino se vuole rinviare a domani attua sua scelta e ecco benissimo quindi con con il quale intervento chiudiamo i lavori di oggi
L'intervento di Alberto Montanari è stato veramente molto stimolante anche perché
C'è poi il il famoso al famosa norma dello sbilancio del dieci per cento che aveva citato ma hanno pochi nella sua relazione per cui se il i sospetti di Alberto Montanari sono fondati
Il contratto di concessione dovrebbe essere saltato automaticamente
Prego Ermanno
Rico giardino io vorrei dire che vorrei portare un contributo nel senso che a me sembra che l'iniziativa giuridica nel campo delle comunicazioni di massa che è un settore ben più ampio del settore pubblico radiotelevisivo
Il quale non esiste più monopolio almeno dal mille novecentosettantaquattro
Deve essere portato anche a capire come mai
Tutto quello che ci è stato detto stamattina per esempio in più interventi
Indirizzi della Commissione parlamentare leggi che esistono bene o male insistono sentenze della Corte Costituzionale eccetto possono piacere o non piacere
E qui ognuno di noi ha il diritto dovere di criticarli eventualmente di modificarne migliorarle ma intanto di applicarle
Perché il primo diritto costituzionale che tutti i cittadini siano garantiti tutti
Che soprattutto quelli che se hanno maggiori responsabilità siano soggetti a quelle leggi che in qualche modo sostato approvate con una lunga lotta con lunga battaglia e certo con mediazioni e scontri perché X di scontri tinte si si tratta
Perché se si tiene il discorso l'analisi soltanto a questioni tecnicistica
Dimenticando la storia interessi la struttura del settore dell'intero settore
Allora un si porta acqua al mulino inevitabilmente soltanto così alla genericità l'astrattezza alla confusione non si capisce bene verso chi contro chi e a vantaggio di chi si porta avanti l'iniziativa perché io non credo
Neal neutralismo della scienza e qui non si tratta di scienza si tratta di tecnica soltanto giuridica o tecnico in quanto tale non ci credo proprio e credo invece che qualsiasi tecnica
Più o meno
Evidenzia degli aspetti che hanno valore e colpiscono degli interessi ne vanta giorno altri
Allora già da molti anni questo settore è un settore di interesse commerciale economico
Mille e novecento miliardi di pubblicità
Previsti per il mille novecento ottantadue per il sistema della carta stampata per il sistema delle radio televisioni questo è il punto fondamentale dove cinema scuola anche anche la scuola certamente
Le telecomunicazioni costruttore industriale e dei servizi quindici sono interessi colossali che sono di profitto economico prima di tutto e poi anche certamente di profitto politico e ideologico
E da questo bisogna partire perché se poi si mettono lo stesso Canistro tutti i partiti tutti
Indistintamente e non si vede che il ruolo di ciascuno di questi ha giocato e gioca in modo decisamente diverso e anzi contrapposto poco fa prima preceduto parlava di contabilità industriale
La contabilità industriale non ce l'ha regalata nessuno c'è stata una grande battaglia in Parlamento con forze politiche che hanno votato contro e con altre forze che hanno portato avanti la battaglia fino a vincerlo
Allora nome e cognome di queste forze va fatta e degli interessi che ci stanno dietro
Quando si dice e qui mi pare che questo sia testimonianza ma io mi chiedo ma non bisogna prima applicare le leggi non bisogna prima verificare via siano Stalteri
Prima di dire che poi bisogna modificarla modificarlo in meglio
Questo vorrei sentire perché io m'aspettavo oggi questo nel discorso del Governo perché se questa certezza non è io sono autorizzato domani allora rispettare le leggi che mi sono scomode
Per esempio quello dell'equo canone in altre leggi criticando le e chiedendo che si modificano intanto per avere l'alibi di una dell'applicate finora
è padre discute per altri cinque anni
Però per fare di quelle nuove e magari altri cinque per poi farle l'analisi per capire qual era il significato di bisogna guardare per dire poi altra dieci anni o quindici che bisognava modificare perché noi ci troviamo di fronte in realtà non ha un monopolio pubblico a un sistema ben preciso che in misto
Non è misto a livello nazionale perché non c'è spazio per tutti c'è spazio per tre o quattro reti e basta come di fatto è che sono network multinazionali gestiti da interessi che sono anche esterni
Alle questioni nazionali tant'è vero che mentre questo settore è in grandissima espansione in tutto il mondo
Nel settore delle telecomunicazioni il settore del cinema che sono due settori direttamente connesse a questi i nostri lavoratori sono in cassa integrazione
E licenziato
Allora c'è la RAI TV certo la RAI TV che non ha ottemperato a tutte quelle che erano le gli indizi della commissione parlamentare del consiglio d'amministrazione lo stesso Consiglio abitazione qualcuno già spiegato qui che è rimasto lo strapotere non ringrazia cristiano ma nessuno dice
Che due giorni dopo che era stata firmata quella legge immediata eccetera eccetera c'è stato un accordo da Camilluccia
Che ha teso a riportare esattamente l'equilibrio tra il il direttore generale e presidente della RAI l'uno democristiano nato socialista
Se questo si dimentica tutto questo con tutta la degenerazione tutto quello che è stato letto di positivo data anche qui bisogna fare la storia perché la storia non è neutrale
Allora ci sono due periodi molto precisi in tutta la vicenda c'è un periodi che vada settantadue grosso modo al settantasei settantasette
Dove è successo tutta una serie di cose
Proprio il fatto che l'esecutivo il governo se vedeva sfuggì di mano la possibilità di controllare l'apparato pubblico sono nati come per incanto
Due mila poi quattro mila siamo a quattro mila cinque mila radio private
Siamo a seicento settecento televisioni
Altro che monopolio non c'è una realtà al mondo che possono fare questo
Allora
Questa è una risposta proprio di coloro di quelle forze che si vedevano esautorati da una democrazia reale all'interno delle aziende non a caso le delibere in crisi indirizza Commissione parlamentare non li fa più dal settantasette c'è un filo unico che chiude tutto questo l'arroganza del potere la forza della della maggioranza che riesce a chiudere tutti i tanti da quella del lottizzazioni a quello dei nidi
E chiaro se un gestore di un apparato non deve risponde più alle leggi agli indirizzi eccetera ma solo a vedermi alle segreterie di partito perché gli organi di governo del sistema non hanno nemmeno il potere di mandarlo a casa o risposta all'opposto perché ci vuole una battaglia nazionale
Per spostare quelli che sono sospettati di essere Licci nella loggia P due allora evidentemente c'è qualche cosa che non funziona nel senso che il direttore generale non solo non attuali indirizzi e delibere ma si consente
L'azione che bisogna invece modificato perché io lo scontro politica attuale questi ma perché non ci spara siamo definitivamente di quelli che sono i punti alti non di non del le cose che che chiudono dei punti alti delle
Tagli di democrazia vi sono stati in questi che sono ripresi all'interno si voglio no sia delle sentenze dalla Corte costituzionale certo non piacciono al professor Fois le sentenze la Corte cost dicerie praticamente sull'antico si sa ci saranno Bach
Taglia per perché si modificano questa sentenza ma intanto si applica da parte di tutti intanto si applica quando saranno modificati tutti applicheremo le leggi modificate e migliorate quali che saranno
Perché bisogna pure dire da che parte si sta
Cioè si intende sbaraccare le ultime garanzie istituzionali democratica perché qua si fa un'equazione molto semplice pubblico uguale stato uguale inefficienza incapacità eccetera eccetera privato quale dinamismo uguale no
Non è così perché Networks inedite stanno ammazzando anche l'emittenza democratiche aveva detto delle cose nuove locale democratica sarà ammazzando perché divenne i programmi già previsto sempre confezionati con la pubblicità dentro stanno sparendo lo sappiamo tutti non fanno un agguato nulla non hanno aggiunto nulla né alla cultura né all'informazione della produzione nazionale anzi stanno appiattendo a livello più basso perché di questo si tratta in questo momento allora per tutte le spiegazioni sono anche stasera
No non ci troviamo di fronte a un'azienda pubblica ci troviamo di fronte alla quarta o la quinta azienda privata perché in modo privato Simone quando le fa comodo e pubblica quando le fa comodo e priva
Di questo si tratta la RAI ha un tetto di una pubblicità secoli Milano canone non c'è problema che cosa significa questo per i giornali che cosa significa questo delle varie emittenti private e ottimo significa che chiudono è chiaro perché tutto il sistema che viene mantenuto sostanzialmente dalla pubblicità non solo e non tanto da Ikea tutti gli esempi dei paesi che sono stati fatti tutti i paesi che noi diciamo che so democratici da democrazie occidentali per carità e perciò paesi che hanno un rigore molto più forte anche laddove ci sono iniziative
Sì sì Stati Uniti quando si lascia l'iniziativa privata ma si mettono dei vincoli la stessa Costituzione prevede che risaliva al Nunzio amica libere e non è vero affatto che in questo settore ci possiamo esprimere tutti non esiste perché non esiste neppure Laganà oggi alla carta stampata perché io posso prendere teoricamente un pezzo di carta farne mille copie Cerioli soldi per farle distribuito senza dar fastidio a nessuno non posso avere tante frequenza quando i suoi cittadini italiani per non interferire gli altri e quindi non è vero affatto che io singolo cittadino posso parlare e infatti i cingoli singolo cittadino non parlò né attraverso le quattro mila orali che ci sono ne ha Rettore seicento previsione questa è la realtà ecco perché i Paesi di cui abbiamo sentito prima dicono che l'unica garanzia per il cittadino singolo per i gruppi di cittadini e le stesse leggi e la stessi gli stessi indirizzi parlano chiaramente di garanzie sì ma non dei singoli Stati quasi vale a dire maggioranze che non si scontra esprimo altro che singolo cittadino delle regioni dei movimenti perché tutte queste strutture tutte quelle che ho detto io tranne alcuni casi di radio locali intenti
Democratica sono lontani mille miglia sono l'esatto opposto della realtà sociale del Paese dei movimenti di massa dei cento mila duecento mila non del singolo cittadino magari fosse solo un problema del singolo cittadino
La realtà è che tutti questi si muovono tutti la RAI illegalmente e illecitamente rispetto alle sentenze rispetto alle leggi rispetto all'edilizia questo è un primo dato con l'arroganza della maggioranza di governo
In ecco non sono affatto autorizzato prima del settantaquattro consista di veniva arrestato a norma del codice postale si piglia un trasmettitore da qua trovate prevedeva di parlare e ancora questo questo regolamento mica è stato cambiato nessuno ha detto una parola perché non lo cambiamo questo il posso prendere una radio va e non è possibile non si può fare anche tecnicamente ma non è questo che si vuole si vuole parlare a centinaia a milioni di persone allora domandiamoci quanti
Di queste reti possono esiste l'Italia non solo dal punto vista vista tecnico dalle sequenze ma dal punto di vista dei mezzi necessari a mantenere questo tipo di tutte delle risorse nazionali destinate a questo
Questo è il punto perché se non si fa questo tipo di analisi e io dico che anche il discorso del pubblico del privato verte molto significato perché anche la Costituzione riconosce iniziativa privata e dice però che l'iniziativa pubblica e Priori
Cari primaria e non lo dice solo la costituzione in generale l'ha detto l'otto maggio dell'ottanta in una
Assemblea di tre giorni il Parlamento italiano ben qualcuno diceva la commissione parlamentare niente affatto ogni anno la commissione parlamentare c'ha una seduta di tutta la Camera
In cui si parla di queste cose e ha dato delle indicazioni l'intera gamma che sono state disattese anche dalla RAI tutta Garmin senza incertezze che sia stato esautorato e questa è storia è scritta sui documenti sulle reazioni minoranza
Sulla nostra per esempio del produttore non ci siamo messi a contare quanto tempo i viveri soli sommaria perché allora significa appiattire ruolo dalla commissione parlamentare la funzione censura andare sul contenuto dei programmi noi abbiamo fatto un discorso discorsi struttura
Abbiamo e ci sono tutte le documentazioni invito all'ex fatto di numeri speciali su questa
Cioè noi abbiamo detto del problema è diverso è tutta e intanto di applicazione di quello che c'è ed è grande la parte che c'è di buono
La commissione parlamentare ha limiti diversi da settantasette Lula come sono era chiarissimo indirizzò e controllo controllo generale degli indirizzi sui fatti strutturali sui fatti gestionali non sui contenuti del singolo Program certo sull'insieme della programmazione dei palinsesti ma questo è legittimo perché questo è un settore finanziato dalla collettività anche i network privati radio private sono finanziati dalla collettività la pubblicità che li alimenta sono soldi di tutti con motori ai cittadini quindi non possono dire e quando hanno tenuto le frequenze che sono stati tolti ad altri hanno dei vincoli da rispettare per esempio della esso per esempio
Se vogliamo allarga la democrazia questo è un modo nella nostra legge regolamentazione del del l'emittenza locale noi chiediamo che incarna in più della concessione di licenza di frequenza si dia uno spazio ai movimenti ai cittadini a tutti voi perché si può allargare enormemente lo spazio a livello locale a livello regionale fino a livello nazionale questo diciamo se ve
Amen allora noi chiediamo che le garanzie sono garanzie policentrico ed un sistema policentrico controllato in questo modo con un controllo diffuso di posso andare anche agli utenti in questi giorni e parti di governo sono dall'altra parte rispetto a stiamo facendo partire una vertenza nazionale regionale sulle comunicazioni di massa ma non per sbaraccare la Commissione parlamentare di vigilanza o gli organi collegiali costituzionali grossa ricreati se mai per dare ad essi Tei strumenti operativi in maggiore incisività di maggiore forza rispetto agli apparati siano essi pubblici o pseudo pubblici o privati o pseudo privati perché di questo si tratta perché l'iniziativa privata
E alla largamente finanziata assistito l'almeno cento anni in tutti i settori non solo in quest'
Allora smettiamola questo discorso del rischio da liberalizza io privato che ci prendiamo dalla stampa al discorso delle delle delle delle come le azioni al discorso dell'informazione radiotelevisiva allora se vogliamo essere veramente corretti e vogliamo fare dei passi avanti rispetto a la realtà delle forze in gioco sapendo esattamente su questo terreno ci sono interessa che sono multinazionali non so nemmeno solo l'azione
Per esempio quale tipo di produzioni di film di telefilm di prodotti dico diciamo europei o se non nazionale è venuto fuori da una così grande esistenza di radio e televisione di tutti i tipi quale modello comunica vivo diverso è venuto da questa esperienza e io lo dico mica per affossarla dico al contrario che bisogna lavorare per modificare perché i ruoli del sistema cosiddetto pubblico di quello privato non devono essere concorrenziale a livello più va sono il cielo o commerciale ma devono secondo me assolverà ruoli complementari disciplinati regolamentati regolamentari non significa affatto imbavagliare i contenuti dei messaggi di localizzare le cose significato cranio assicura dare garanzie a tutti di possibilità non solo di esprimersi e di fruire certi messaggi ma anche di produrli anche di comunicare tra gruppi tra singole persone di avere accesso l'ultima convenzione un'altra
Battaglie che abbiamo fatto e anche questa nome cognome indirizzo
è quella di aver aperto i collegamenti dei ponti radio il servizio pubblico alla possibilità di scambio di messaggi delle emittenti private il primo che ha fatto la richiesta di
Questo è stato Berlusconi questo è stato per trasmettere su cinque regioni contemporaneamente il convegno da Democrazia Cristiana che se passivamente questo il discorso allora
Noi dobbiamo costruire secondo me un sistema comunicativo integra perché di questo si tratta perché tutti i sistemi anche gli stessi network sono già dei sistemi integrati che toccano la carta stampata il cinema tutti gli audio visuale piante l'Info ma perché non bisogna dimenticare i servizi telematiche servizi di informatica sono dentro questo sistema largamente già oggi non domani già oggi
Allora io credo
Che se ci vogliamo muovere in questo senso prime tu sto chiedendo l'applicazione rigorosa per ritornare in uno stato di diritto i tutte le sentenze le leggi regolamenti che esiste finché insistono quali secondo passo partendo ci se necessario insieme quando sarà possibile su iniziative concrete per modi dare il meglio gli strumenti che già esistono e che proprio perché esistono non vengono fatti funzionare la migliore prova che andavano ad lezioni Verza e il fatto che siano stati tutti sistematicamente disattesi proviamo la sfida è applichiamo il perché non si cambia una cosa senza averla prima sperimentata e prova
Perché oggi parlare oggi oggi c'è una tendenza chiarissima esplicita già detta ufficialmente reperti di governo
Di sbaraccare di tornare a prima del settantaquattro cioè non è un passo avanti
è un passo indietro e credo che il centro Calamandrei debba dire qualche cosa da che parte stare rispetto a questo tipo di discorso rispetto a questo tipo di discorso
Che altrimenti non si colloca all'interno rimane a guardare l'esito dello scontro quanto mi
Io credo invece che debba dire
Rispetto alle proposte numerosissime che sono venuti su tutti i terreni anche su questi sugli aspetti viola per esempio
Sono anni due anni almeno e non abbiamo detto è una stupidaggine ritenere che l'apparato gestionale la RAI sia fa
Tutti testate di reti e di supporto il prodotto e la RAI e l'informazione radio diffusa con tutte le ritiro diffondono se avessimo solo i programmi e come quello che avesse soltanto la produzione del film è senza le sale cinematografiche non avrebbe senso
So il monopolio non si è rotto sui programmi Selluto sulle reti di telecomunicazioni le reti delle unità vini sono parte integrante del prodotto radiotelevisivo se non si comprende questo abbiamo scritto detto eccetera è una verità scientifica rispetto a cui fare il c.t. ti si rimane indietro rispetto al dibattito rispetto alla realtà degli interessi che stimo perché questa la realtà le reti sono parte integrante anzi sono più importanti dei programmi che un importante perché le reti le ha fatte il leader è questo ciò dimostra esperienze tutto il mondo le reti di collegamento i trasmettitori diffusione sono un veicolo strumento potentissimo molto più che disporre di rami che se possono al limite anche comprare come sta facendo non è questa la linea che in indico io ovviamente ma io dico che sottolineo che l'aspetto struttura che l'aspetto gestionale il modo di fare il prodotto
Ma individua
Con l'articolazione Dini perché era quello non si dava Telegatto alcune s'aspettava alla fine per criticare tutti di dare un certo prodotto si entra ma nel merito penso del prodotto e il prodotto che sarebbe uscito come cronaca ha dimostrato che non è comunista come cronaca non è una struttura comunista come una struttura io non so definirla certo più socialista che comunista comunque sia
Comunque sia è una struttura che egli ha tentato una strada isolata perché come da quest'anno non avrà neppure il palinsesto la tendenza non è a ampliare questo tipo ristrutturate lenze a ridurli a chiuderle le discriminazioni verso grossi personaggi che erano a anche dei patti di governo ma ancora perché oggi si teorizza il fatto che questo assetto è troppo avanzato democraticamente troppo avanzato rispetto al fronte che sembra che ha nel Paese al nuovo governo del paese e che se ritorna all'esecutivo questo è un fatto su cui anche cito Calamandrei secondo me anche dal punto di vista costituzionale si dovrebbe poi respinto costituzionale illegale
Si dovrebbe scrivere perché questo e il centro della discussione altrimenti si porta anche involontariamente acqua al mulino di chi vuole fare altre cose che quelle che noi immaginiamo tra garanzie dei Gorizia
Lavori riprenderanno domattina dell'Zeman con la presidenza di Ugo Sandro ogni relazione di Piero Alberto Capotosti i rapporti tra la Commissione di vigilanza RAI ministero delle Poste grazie buona sera