Conversazione con Alberto Quadrio Curzio sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Radio radicale abbiamo per la consueta conversazione il professor Alberto Quadrio Curzio economista presidente emerito dell'incentivo allora professore tutto bene
Speriamo avanti amico dialogante professor Quadrio Curzio il tema di oggi non può non essere il PIL N R ebbe il piano nazionale per la ripresa e la diffidenza che cosa ne pensa il piano italiano
A me sembra fatto molto bene
Completo
Del ripartito nelle sei grandi filiere è riferito a sotto titoli ovvero missioni molto precise
Quindi a mio avviso un piano del fatto anche la presentazione da parte del presidente Draghi nella sua brevità è molto incisiva
Perché pone questa tematica come una sfida non troppo dissimile da quel che il nostro Paese del nel secondo dopoguerra con il cosiddetto miracolo economico e richiama tutti alle responsabilità non solo nei confronti dei cittadini italiani
Ma anche la nostra rilevanza nel contesto euro e lui no
Quindi credo che sia un buon piano spero che possono essere realizzato così come è stato prefigurato
Per la elaborazione prevediamo circolare in questi giorni ecco però ci sono diversi punti che sommati possono diventare i critici in primo luogo il piano enorme di investimenti pubblici nel nostro Paese negli ultimi vent'anni ci sarà un elemento di riunire evidente fortissimo deficit carente investimenti pubblici stavolta il nostro metro decide finalmente si potrebbe diventarlo
Però lei ha il nostro sistema politico amministrativo ed economico e sottolineo quei anche quello economico perché mi pare che spesso e Luca tutto troppo all'aspetto politico amministrativo della faccenda alla capacità di spinta di questi investimenti pubblici in termini positivi in se non c'è il rischio che il potere risorse o vengono utilizzare ma lo dico non vengano utilizzate
E la domanda non solo pertinenti al ma una domanda cruciale
Credo che da tutto ciò
Possa desiderare veramente un cambio di metodologia esecutiva
Debbo dire che con la prima la riforma strutturale che il piano stesso figura riguarda la amministrazione pubblica fin qui sono prefigurate alcune azioni specifiche
E cioè
Un tagliandino generazionale di competenze quindi non blocco dei turnover idilli invecchiamento i meccanismi di selezione in altre parole un investimento sul capitale umano
Questo è un impegno cruciale richiederà un po'di tempo ma capitale umano qualificato italiano scene molto anche di giovani e molti sono emigrati potrebbero ritornare laddove fosse loro data una buona opportunità
Secondo c'è il tema della stratificazione normativa ed era bassa digitalizzazione
E anche qui credo che il ipotesi di soluzione sono molto importanti devo dire che dal punto di vista delle linee di intervento intanto si prefigura una piattaforma unica di reclutamento
Poi un task force la semplificazione e la digitalizzazione e il monitoraggio
E infine corsi continui di aggiornamento di formazione in modo tale da avere una pubblica amministrazione che sia continuamente aggiornata indica ringiovanimento che formazione sono i due punti cruciali singolarmente promossi ci vorrà del tempo ma risorse umane molto qualificate anche immigrati e italiani che vorrebbero ritornare ce ne sono
Questo sulla capacità di spesa saranno sperare in perenne investimenti pubblici diciamo così speriamo bene almeno su un lato della pubblica amministrazione lei ha accennato
Alcune riforme strutturali in l piano vengono indicati riforme di contesse riforma di accompagnamento ecco
Su questo punto ma questo percorso delle riforme strutturali non dovrebbe essere molto più vincolante perché insomma sono dodici rischia di non sì e anzi faccio un libro dei sogni un libro delle riforme e poi dopo magari un altro governo non prevedono perché va a prendere un vincolante percorso forme strutturali
Allora credo che riforme strutturali vincolanti abbiano due particolari
Strumenti di supporto o diciamo così strumenti di garanzia salvo meccanismi
Uno e che certamente l'Europa sarà molto attenta vigilante su queste riforme e questo non sarà poca cosa
Perché senta le riforme stesse non solo non avremmo la attuazione delle ma non avevano in cura rifinanziamento delle specie non si tratta di un commissariamento perché gli impegni del governo sono chiari
Ma si tratta di una vigilanza e questo che che scusi credo spero che possa avvenire
La seconda osservazione che vorrei fare e questo non meno importante è pur sempre la revisione del quadro normativo procedurale
E quindi per esempio faccio uno dei tanti casi che sono previsti e concreto delle riforme della giustizia ci sono l'ipotesi di ricorso a procedure di mediazione
Che sono correnti in altri Paesi e che abroghi direbbero normalmente i tempi della giustizia soprattutto con riferimento alla giustizia civile quindi credo che il cantiere delle riforme prefigurato
La speranza che questo cantiere possa essere efficiente ed efficace
è una speranza
Convivente condizione è successo di tutto il piano
Terzo punto andando a terzo nodo l'aumento del debito tutto ciò comporta un enorme aumento del debito pubblico siamo già al centosettanta per cento del PIL Lecce e così via ora ammesso che tutto questo sia il capo buona diciamo così quindi debito buono cherosene i concetti provvede il presidente drammi però a basta questo per evitare pro sul fronte del debito non ci vuole un qualche ipotesi di rientro molto graduale molto Dinnerstein quattro di rientro del nostro debito
Ecco credo che questo dipenderà molto anche dalla crescita che riusciremo portare al termine perché delle ipotesi Davide che circolano e che se riuscissimo ad a vere una una buona crescita nei prossimi quattro sei anni
La la riduzione del rapporto debito sul PIL potrebbe essere assai significativa tenendo altresì conto che una parte di quel debito
Comunque sarà un delitto non verso i mercati verso l'Europa uno di RAI cucendo vedevi così anche vero ma è altrettanto vero la contrattualizzazione del debito
Verso l'Europa allora dei tassi molto bassi comunque è un'altra è un altro meccanismo non è che siamo soggetti alle valutazioni
Dei mercati intervengano in questione politica poi l'opinione io non la penso diversamente ed è per questo che per esempio io ho sempre sostenuto e continuo a sostenerlo
Che l'Italia fa molto bene a prendere tutto il prestito che comprenderebbe
Molto bene
E altresì se ci fossero altri corsi di Visconti di prestito europee e deve io non prenderei tranquillamente io non ho mai condiviso l'idea di lasciar perdere il messe perché il mese è un debito verso l'Europa
La vigilanza Caveman darebbe all'Italia non è diversa dalla vigilanza che adesso avremo con il re togliere il rilievo se non è diversamente sarebbero pur sempre trentasei miliardi per trentasei miliardi
Killing crollerebbero definanziamento della sanità
Che è previsto nel piano
Che potrebbero essere eventualmente quei fondi usati ad altri fini quindi io più Europa ci offre più io prenderei non perdere neanche un euro dei travestiti che l'Europa prefigura mandiamo a a
Oggi hanno il sostegno della sua tesi c'è pure il piccolo particolare non secondario che la filiera produttiva farmaceutiche italiane molto importante in Europa e quindi far
Del nostro esclusivo vantaggio avete ridotto per maternità anche la completa la politica industriale ma questa è un'opinione personale
Sì che io condivido pienamente per cui io argomenta ero in altri sedi che i trentasei miliardi che il maestro ha offerto andrebbero presi subito subito
Allora circa largo se nel due mila venti sei noi avessimo più o meno
Un novanta per cento di esposizione sul mercato
è un trenta quaranta punti percentuali di esposizione verso l'Europa Ederson la Banca centrale europea
Che ovviamente comprare titoli di Stato e già ne possiede ebbene allora io non mi preoccuperei molto avremmo un'esposizione sul mercato di novanta novantacinque per cento del resto nei confronti dell'Europa
Che li potremo farcela bene se invece la nostra crescita dovesse impiantare sì allora dei cambia tutta la musica quindi è difficile in questo prefigurare ciò che il mercato ci chiederà
Bene anche così i costi ricadono dal titolo il professor Alberto Quadrio Curzio economista presidente emerito dell'INCE uno sconto alla radio radicale