Tra gli argomenti discussi: Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 22 minuti.
15:30
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9:30 - CAMERA
15:00 - SENATO
8:30 - Parlamento
8:30 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:30 - Senato della Repubblica
9:45 - Senato della Repubblica
11:00 - Senato della Repubblica
giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Cari dagli ascoltatori di radio radicale benvenuti a stampa e regime la nostra rassegna stampa oggi giovedì ventinove aprile
Sono le sette trentacinque
E oggi una vicenda squarcia il la monotonia dell'informazione sulla virus sulla pandemia e occupa le prime pagine dei giornali con la forza
Della memoria che attraversa e divide il Paese e che ci riporta alla stagione controversa degli anni di piombo mi riferisco all'arresto degli ex terroristi consegnati diciamo alla che saranno propriamente consigliata la giustizia italiana arresto avvenuto in Francia
A a quaranta cinquanta anni da i fatti a cui si riferiscono quelle vicende sette arresti tre in fuga
La la la trattativa fra Italia Francia è stata mediata dal ministro della Giustizia Cartabia
E e da una telefonata che c'è stata tra Draghi Emma crollo una vicenda che ci riporta drammaticamente agli anni di piombo e fa riflettere e divide il Paese ovviamente
Ci impegna a a riflettere con le le posizioni i giudizi diversi che troviamo gli echi diversi che troviamo sulle prime pagine dei quotidiani ma parleremo anche della della mozione respinta in Parlamento contro il ministro speranza mozione presentata Fratelli d'Italia che ha visto la la aveva il centrodestra
Votare diviso Forza Italia la lega con la maggioranza naturalmente hanno blindato il ministro speranza respingendo la mozione di Fratelli d'Italia parleremo anche di altre notizie come l'assoluzione in Corte d'Appello a Genova di Mina Welby Marco Cappato per il suicidio assistito di Davide trentini
E ma la notizia ovviamente che monopolizza le prime pagine dei quotidiani oggi è quella dell'arresto dei sette italiani che erano in Francia da molti anni si sottraevano alle condanne della giustizia italiana
E vediamo i titoli dei quotidiani e poi vedremo anche la diversità dei commenti e dei giudizi
Sulle pagine delle né della nostra stampa terroristi la svolta di Macron e il titolo del Corriere della Sera in Francia sette arresti tra in fuga
Telefonata con Draghi sollievo dei parenti delle vittime
Anni di piombo a trentasei anni dalla dottrina Mitterrand contro l'estradizione
Scalzone sciopero della fame questo il Corriere della Sera
La Repubblica Anni di piombo ultimo atto catturati sette terroristi rossi condannati per fatti di sangue altri tre in fuga tra loro Pietrostefani e le BR cappelli e Petrella vivevano lì da decenni Sophie contesta è stata una retata
La stampa Anni di piombo la ferita risanata l'accordo Draghi Macron svolta dopo i colloqui tra i ministri della giustizia di Italia e Francia Cartabia decisione storica
Il giornale giustizia è fatta reti retata di ex brigatisti
A accordo storico Marco Rondo Draghi Parigi ci consegna i terroristi Rossi catturati con trent'anni di ritardo è il tema del tempo terroristi rossi arrestati in Francia x BR condannati per le stragi degli anni di piombo e poi ancora libero arrestati assassini e brigatisti che se la spassava né in Francia grande operazione di Cartabia
Che Draghi
E col diverso sul riformista il titolo di segno completamente opposto vendetta italo francese retata di settantenni Era meglio buona fede arrestati a Parigi gli ex terroristi
Poi ancora vediamo gli altri giornali il mattino terroristi svolta in Francia fatta giustizia quarant'anni dopo
E poi il Messaggero fine della corsa patto Madron Draghi arrestati in Francia sette terroristi rossi italiani tre sono fuggiti
Il manifesto c'era una volta la Francia seppellisce la dottrina Mitterrand arrestati sette rifugiati condannati per terrorismo negli anni settanta in Italia altri tre sono ricercati a distanza di quarant'anni come vedete
E ci sono giornali che definiscono i sette arrestati rifugiati condannati per terrorismo ci sono giornali che li chiamano terroristi come la giustizia italiana li ha definiti condannandoli con sentenza passata in giudicato
E poi abbiamo ovviamente i giornali che si muovono su altri temi la verità nelle carte nuove violenze così è nata la svolta di Grillo i genitori della ventenne nostra figlia usata come trofeo
Poi abbiamo illa avvenire che apre con la legge anti omofobia il DDL Zanello ora un vero dialogo c'è uno documento dei vescovi un invito al confronto Ostellari ascoltiamo tutti per una norma condivisa Il Sole ventiquattro Ore invece apre con l'economia by delle maxi piano di aiuti alle famiglie in cento giorni Wall Street bah alle stelle
Poi il
Foglio c'è un editoriale
Di Giuliano Ferrara che torna sul tema dei sette arrestati in Francia contro il giubilo per gli arresti in Francia certe pene sono in prescrittivi ma l'ansia di vendetta è un sentimento avvilente che essa gli sconfitta e poi il fatto quotidiano dossieraggio al CSM funzionaria indagata
Busta anonima di calunnie a un collega la notizia accuse senza un domani il giornale di De Benedetti spara a salve su Conte
E poi il Milano Finanza Mediaset torna tutta italiana vivendi in cinque anni ridurla del diciannove per cento la quota nel Biscione e l'osservatorio romano con uno una inchiesta i prigionieri di lesbo organizzazioni umanitarie internazionali denunciano il trasferimento forzato di migliaia di migranti nel campo umori a due
Queste le prime pagine dei quotidiani come vi dicevo la notizia dei sette arresti è quella che trova più spazio sui quotidiani italiani e avvenuta
è avvenuta ieri mattina all'alba ed è il frutto di una trattativa diplomatica che ha visto al massimo livello le istituzioni italiane e francesi cooperare
Il più famoso degli dei sette terroristi
E Giorgio Pietrostefani ex esponente di Lotta continua a settantasette anni e e è stato condannato per l'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi assassinato il diciassette maggio del mille novecentosettantadue
Perché additato da Lotta continua come colpevole della morte dell'anarchico Pinelli volato da un altro finestra della questura milanese il quindici dicembre del sessantanove all'indomani della strage di piazza Fontana
Poi c'è Maurizio Di Marzio
Che deve scontare cinque anni e nove mesi di carcere che però e riuscito a scappare in carcere sono finiti invece l'ergastolano eh
Marina Petrella e Roberta Cappelli entrambi di sessantasei anni militanti della colonna romana e condannate tra l'altro
Per l'omicidio del generale Enrico Galvaligi ucciso la sera del trentuno dicembre del mille novecentottanta
Petrella è stata coinvolta anche nel sequestro del giudice Giovanni D'Urso
Poi Roberta Cappelli è stata condannata anche per l'omicidio dell'agente di polizia Michele Granato assassinato nel novembre del settantanove
Il il quarto degli arrestati e Giovanni Ali Monti anche lui sessantaseienne a cui restano da scontare undici anni e mezzo di prigione
E poi c'è e non Enzo Cal Vitti condannato diciotto anni e sette mesi di detenzione per associazione sovversiva e banda armata
E il milanese Sergio tornai di di sessantatré anni già militante della colonna Walter Alasia che deve scontare l'ergastolo
Per l'omicidio di Renato Briano era il direttore generale della Ercole Marelli venne ucciso la mattina del dodici novembre del mille novecentottanta all'interno della metropolitana mentre
Andava al lavoro l'ultimo degli arrestati e Narciso Manenti pure
L'UI sessantatré enne condannato all'ergastolo per l'assassino dell'appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri freddato a Bergamo il diciassette il tredici marzo del mille novecentosettantanove
Nella sala d'aspetto del medico dove aveva accompagnato il figlio di dieci anni per una visita
Agli agli gli altri due ricercati che fanno parte di gruppi di ancora terroristici sono Luigi Bergamin
Di settantadue anni al quale restano da scontare sedici anni e undici mesi per vari reati tra cui gli omicidi dell'agente della DIGOS milanese Andrea Campagna e del maresciallo della polizia penitenziaria Antonio Santoro
E l'ultimo è il settantunenne Raffaele Ventura già appartenente alla formazione
Comuniste combattenti condannato a ventiquattro anni e quattro mesi per l'omicidio del brigadiere di polizia Antonio Custra ucciso a Milano il quattordici maggio del settantasette durante gli scontri
Di piazza in cui fu scattata la fa molto famosa foto del giovane incappucciato armato di pistola che è diventata il simbolo degli anni di piombo ovviamente e lì definiamo terroristi ma sono terroristi per la giustizia ma fanno parte di organizzazioni che sono tutte smantellate e e quindi oggi sono persone che hanno un'età molto diversa da quella in cui commissione di reati si trovano a a essere ovviamente arrestati a distanza di quarant'anni dai fatti per i quali sono stati condannati ma ciò nonostante le reazioni ovviamente e e ci sono e suscitano emozioni diverse
Da parte di quelli che sono stati in qualche modo coinvolti nella vicenda le vittime i i poliziotti magistrati impegnati nella lotta e e le forze politiche che giudicano il fatto i primi protagonisti della di questa vicenda sono stati il ministro della Giustizia Marta Cartabia che ha avuto l'interlocuzione con le autorità francesi e che ha portato poi all'arresto e Marta Cartabia viene intervistata tanto dal Corriere della Sera quanto dalla Repubblica stiamo parlando dice Marta Cartabia di persone condannati in via definitiva per reati di sangue e non processate per le loro idee politiche in secondo luogo le condanne sono state pronunciate all'esito di processi celebrati nel pieno rispetto delle garanzie difensive del nostro ordinamento
Come in questi anni più volte è stato ricordato con le parole di Sandro Pertini l'Italia ha sconfitto gli anni di piombo nelle aule di giustizia e non negli Stati
L'amicizia tra Draghi e Macron ha avuto un ruolo so per certo scrive dice la Carta abbia che c'è stata una telefonata ai miei occhi decisiva tra il presidente Draghi e il presidente ma crollo
E quanto ci vorrà per l'effettiva estradizione in Italia
Difficile fare previsioni precise dice la Guardasigilli anche perché si tratta di fascicoli compressi di certo io direi non dobbiamo aspettarci un rientro a Breme nei prossimi giorni
Gli arresti di ieri servivano a scongiurare il pericolo di fuga ora i giudici valuteranno se convalidare lesse applicare le misure cautelari poi inizieranno i procedimenti
Per valutare caso per caso la sussistenza dei presupposti per la concessione dell'estradizione e poi ancora come sempre avviene in queste procedure
L'ultima parola e dell'autorità politica
Cosa garantisce che queste persone arrivino in Italia negli anni ottanta a diversi arresti in Francia non è seguita poi l'estradizione
Come accennato poco fa risponde Marta Cartabia la procedura è molto lunga e articolata è soggetta specifiche valutazioni che terranno conto dei singoli casi per quaestor
Gli esiti sono da tutti nelle mani dell'autorità giudiziarie francese certamente il clima
In cui questa svolta e avvenuta mi pare molto diverso rispetto ad allora che giustizia è quella Tuatha con tanto ritardo sui fatti contestati e questa è una domanda ovviamente
Chi sale dietro questa vicenda nessun ordinamento giuridico scrive dice la Carta abbia può permettersi che una pagina così lacerante della storia nazionale resti nell'ambiguità e resti risolta
La storia offre numerosi esempi di giudizi celebrati e di vicende giudiziarie portate a compimento a molti anni di distanza
La nostra volontà di riproporre la richiesta delle estradizioni
Non risponde nel modo più assoluto una serie e di vendetta Kimi è estraneità ad un impegno ma all'impegno bisogno di al scusate ad un imperioso bisogno di chiarezza
Fondamento di ogni reale possibilità di rieducazione riconciliazione e riparazione
Fini ultimi imprescindibili della pena qualunque processo di rieducazione anche di riconciliazione personale
E sociale specie dopo ferite particolarmente profonde non può non partire dal riconoscimento di ciò che è accaduto da una soluzione chiara di responsabilità non a caso in Sudafrica dopo l'apartheid è stata costituita una commissione denominata verità e riconciliazione questo
Il giudizio del Guardasigilli Marta Cartabia al Corriere della Sera su Repubblica c'è anche un altro passaggio in quest'intervista invece di Liana Milella Allo stesso Guardasigilli che voglio leggervi
Molte voci tra cui erri De Luca richiederà Milella Sergio Segio l'avvocato di Battisti alcuni intellettuali francesi hanno manifestato perplessità se non delusione questi arresti non contraddicono le posizioni a favore della giustizia riparativa
Al contrario dice Marta Cartabia e fondamentale non permettere che una pagina così lacerante della storia resti irrisolta non chiarita
Qualunque processo di riconciliazione
Dopo ferite particolarmente dolorose non può non partire dalla riconoscimento di ciò che è accaduto in forma pubblica e come direbbe Recoaro attraverso la parola di giustizia
Non a caso il primo il più clamoroso esempio di riconciliazione e quello del Sudafrica ricita anche qui
Lo stesso concetto in questi casi non può prevalere il perdono gli chiede
Liliana Milella quello di cui hanno parlato i lunghi colloqui familiari delle vittime i brigatisti è un filo rosso che si dipana in molte reazioni agli arresti di oggi
La sua domanda mi sembra far riferimento gli importantissimi percorsi di giustizia riparativa che in italiano coinvolto tra l'altro proprio alcuni protagonisti della lotta armata e i familiari delle vittime
Questo cammino ha preso avvio dal desiderio di tutti i soggetti coinvolti di non permettere che le loro vite cadessero per sempre nella rimozione nella negazione del rancore ma si aprissero a una presa di coscienza a una ricerca della verità
E di responsabilità costruttivamente intense per uscire dalle memorie congelate fissate sul dolore inferto il subito sto citando le parole tratte dal libro
Dell'incontro una lettura per me è illuminante che raccoglie le testimonianze di un percorso di giustizia riparativa che considero la forma più alta di giustizia a cui può attendere un ordinamento
Lei richiede ancora
Liliana Milella è una costituzionalista illuminata che ha pronunciato sempre parole importanti sul carcere ma crimini così gravi come gli omicidi comportano che la pena debba essere scontata dentro le mura per tanti anni
Le risponderei con un'altra parte della fase di link dice
Marta Cartabia Chioggia citato e che mi è molto cara occorre una parola di giustizia e poi prosegue un'altra storia inizia qui per me significa che occorre sempre partire da un accertamento che erano dei fatti e dalle responsabilità
Una parola di giustizia appunto poi nella fase dell'esecuzione inizia un'altra storia spetta alle autorità giudiziarie valutare le modalità con cui la pena dovrà essere spiata in sintesi
Per essere chiara la nostra volontà di riproporre la richiesta dell'estradizioni non risponde nel modo più assoluto una sete di vendetta chi non mia anima e sperano unanimi nessuno in questo Paese
Ma una sete di chiarezza e di reale possibilità di riconciliazione questa la posizione di Marta Cartabia come vi dicevo
La svolta sia avuta nei colloqui decisi i colloqui tra Mario Draghi e il presidente Macron è un cambiamento storico scrive Stefano Montefiori
Raccontando come la Francia ha ribaltato la cosiddetta dottrina Mitterrand quella che aveva consentito agli ex terroristi di riparare in Francia e di trovare ospitalità in quel Paese e un cambiamento storico e un momento
Storico dicono all'Eliseo scrive Stefano Montefiori corrispondente da Parigi sul Corriere della Sera
A proposito del livello delle relazioni franco italiane oggi ottime dopo gli scontri del primo governo Conte quando il ministro Di Maio disse non mollate ai Geller gialli che volevano rovesciare la presidenza francese la dottrina Mitterrand
Fu frutto di un patto fra il presidente francese allora
Il premier Craxi nell'ottantacinque ricorda una fonte dell'Eliseo come a sottolineare che offrire una via di fuga in cambio della rinuncia alla lotta armata almeno all'inizio conveniva anche all'Italia
L'Eliseo poi dice apertamente che gli arresti giungono oggi
Anche in virtù dell'arrivo a Palazzo Chigi di Mario Draghi che una decina di giorni fa chiamato macro dopo la videoconferenza di ministri della giustizia di un po'Moretti e Cartabia
Ma Krone Draghi condividono la stessa visione sull'Europa e la necessità di stimolare il rilancio dopo la pandemia la Francia vuole cambiare il Patto di stabilità e l'appoggio dell'Italia le sarà utile per convincere la Germania
Presto il presidente Mattarella sarà a Parigi in visita di Stato e se questo non ha influito sul timing degli arresti dicono all'Eliseo la visita si svolgerà in un clima al ancora migliore insomma e il l'esito di questa vicenda e il frutto di una avvicinamento istituzionale
Fra Italia e Francia di cui ovviamente il ruolo di Mario Draghi è l'elemento la principale i commenti sono molti vediamo quelli più significativi ovviamente
Da posizioni molto diverse che però toccano ci consentono di toccare tutti gli aspetti di questa complessa vicenda che ci riporta agli anni di piombo e ha una memoria purtroppo ancora non condivisa ancora che apre lacerazioni
All'interno del paese e della società
Mario Calabresi figlio del commissario Calabresi commissario ucciso nel mille novecentottantadue e a cui fa riferimento la condanna Di Giorgio Pietrostefani
Intervistato dal Corriere della Sera e poi lui stesso intervistatori di sua madre Gemma Calabresi sulla Repubblica
Confesso di essere rimasto sorpreso dice Mario Calabresi ex direttore della repubblica se ne era parlato molto negli ultimi due anni ma non pensavo che sarebbe mai accaduto e corretto dire che ci sperava gli chiede Marco Imarisio
Più come cittadino italiano che come privato cittadino sempre pensato che il rispetto delle sentenze che condannano queste persone sarebbe stato un gesto molto importante per tutti noi
Per chiudere davvero con gli anni di piombo non solo ho sempre trovato odioso e grave che la Francia non rispettasse le sentenze italiane
La dottrina Mitterrand prevedeva di dare asilo a chi non aveva le mani sporche di sangue poi negli anni è accaduto qualcosa
La famosa interpretazione estensiva era piuttosto un lassismo che fu applicato per compiacere un mondo intellettuale francese che si divertiva a dipingere l'Italia degli anni settanta come il Cile di Pino Scelsi
E questo ha di fatto sempre protetto e tutelato chi aveva ucciso altri esseri umani ieri la dottrina Mitterrand è stata sconfessata per sempre
Tutt'altro risponde calabresi per una volta è stata invece applicata alla lettera ristabilendo così un principio fondamentale ignorato per quasi quarant'anni ieri tra Italia e Francia è stata scritta una pagina importante per il rispetto delle vie della verità storica e giudiziaria del nostro Paese invece qual è il suo sentimento privato e personale
Come mia madre e i miei fratelli non riesco provare alcuna soddisfazione l'idea che un uomo anziano e molto malato vada in galera non è di alcun risarcimento per noi dice Mario Calabresi
La fuga in Francia non è stata una scelta ben precisa
Come no durante il processo di revisione a Mestre un giorno mio fratello Paolo si rivolse a mia madre guardalo bene le disse si riferiva a Giorgio Pietrostefani naturalmente
Che secondo me non lo rivedi più sapevamo che sarebbe successo perché due anni fa decise di incontrarlo gli chiede Marco Imarisio era giunto il tempo di guardarlo in faccia di fare una cosa per me stesso
Fu la prima cosa che gli dissi quando ci vedemmo in un hotel a Parigi sono qui non come giornalista non come scrittore ma come figlio del commissario Calabresi ha trovato le risposte che cercava
Il nostro colloquio di quel giorno rimarrà sempre una questione privata tra me e Lulic per me è stato un momento di pacificazione definitiva che mi è servito molto credo che a livello emotivo non sia stato facile neppure per lui che impressione le fece un uomo stanco e malato molto diverso dalla persona spavalda vista durante i processi oggi non provo livore un rancore nei suoi confronti firmerebbe gli chiede
Marco Imarisio una domanda di grazia non siamo nel Medio Evo risponde
Mario Calabresi non solo non solo le famiglie delle vittime a dover decidere ma le istituzioni si tratta di un percorso di decisioni da prendere nell'interesse generale
Al netto delle condizioni di salute di Pietrostefani penso piuttosto a un provvedimento generale che arrivi alla fine di un percorso collettivo qualcosa di simile alla Commissione
Per la verità e la riconciliazione presieduta da Desmond Tutu in Sudafrica
Clemenza in cambio della verità su quegli anni
O della missione delle proprie colpe
Gli chiede Imarisio non mi aspetto alcuna autodafé ma credo che queste persone ci debbano qualcosa
Ci devono pezzi di verità sono uomini e donne che hanno partecipato delitti che hanno segnato la storia di questo Paese
Ci mancano ancora dettagli soprattutto le loro voci per ricostruire quei fatti così tragici penso che dovrebbero assumersi le loro responsabilità e se lo facessero sarei il primo a chiedere un gesto di clemenza nei loro confronti credo che oggi raggiungere una verità definitiva abbia molto più valore che tenere quelle persone in galera per il resto della loro vita
E questo è Mario Calabresi su sul Corriere della Sera lo stesso calabresi intervista
Sua madre Gemma Calabresi vedova del commissario ucciso nel mille novecentosettantadue
E ma Gemma Calabresi il risponde al figlio che gli chiede dentro di te ci sono molteplici sentimenti il primo è un senso di giustizia cos'altro senti cos'altro provi oggi io sono diversa scrive Gemma Calabresi ho fatto un mio cammino ma credo che anche loro non siano più gli stessi e tra l'altro sono anziani e malati
Cosa significa per te questo
Chiede Mario Calabresi che oggi non mi sento né di Joy ire né di impedire contro di loro assolutamente ti aspetti qualcosa adesso non voglio illudermi dice Gemma Calabresi penso che sarebbe il momento giusto
Per restituire un po'di verità sarebbe importante che a questo punto delle loro vite trovassero finalmente un po'di coraggio per darci quei tasselli mancanti al Palazzo dei io ho fatto il mio cammino Elio perdonati e sono in pace
Adesso sarebbe il loro turno
Come facevi ad a vere ancora fiducia negli esseri umani di chiede ancora Mario Calabresi io non l'ho mai persa risponde Gemma
Devo dire la verità perché quelle persone lì non rappresentavano l'umanità non rappresentavano l'Italia io ho ricevuto centinaia e centinaia di lettere di solidarietà lettere di affetto
Io non mi sentivo sola
Per me la minoranza erano quelli che avevano deciso di ucciderlo
Erano quelli che per me ideologia sbagliata hanno costruito a tavolino un mostro al quale non corrispondeva assolutamente Gigi cioè il Luigi Calabresi il commissario e marito di Gemma
Incredibile dice Mario la solidarietà che ho visto quasi cinquant'anni dopo la gente ti ferma ancora al mercato
Sì è bello risponde Gemma Calabresi mi ha aiutato a vivere questo io dico sempre non ce l'ho fatta ce l'abbiamo fatta perché io ce l'ho fatta grazie a tutte le persone
Che mi vogliono bene ancora oggi e dove comincia invece la tua strada per il perdono dico la tua strada perché bisogna essere onesti un percorso soprattutto tuo tu hai cercato di insegnarlo a me a Paolo e a Luigi
Diciamo che per noi però è stato più importante prendere i dati dell'idea che non si dovesse crescere nell'odio né rancore più che fare il cammino del perdono
Il mio risponde Gemma Calabresi e un cammino di fede e poi ti voglio raccontare una cosa un giorno un mio alunno mi ha detto maestra ma perché quando le persone muoiono diventano tutte brave cioè sono considerati tutti buoni esatto ho risposto è giusto così perché una persona fatto
Cose negative ma anche tante cose positive ricordiamolo per le cose positive per il buon esempio per il suo affetto per la capacità di amare gli altri
Ognuno ha un suo cammino e così ho pensato anche di queste persone responsabili della morte di Gigi
Posso io relegando le tutta la vita l'atto più brutto che probabilmente hanno fa compiuto forse sono stati dei bravi padri forse hanno io aiutato gli altri forse hanno fatto questo non sta a me
Però loro non sono solo quella cosa lì assassini sono anche tante altre cose ecco questo mia aiutato nel mio percorso di perdono questa Gemma Calabresi
Vedova del commissario ucciso nel mille novecentosettantadue
E poi ovviamente ci sono altre prese di posizione sui quotidiani italiani interviste a ai protagonisti di quella vicenda c'è
Magistrati poliziotti e soprattutto le vittime di di della violenza brigatista e la stampa ci dà qualche voce che è utile ascoltare
Ecco qui ci sono le testimonianze per esempio di Ferdinando Pomarici il magistrato checché se ventidue anni per gli assassini del commissario Calabresi
E che viene intervistato da Paolo Colonnello della stampa a pagina tre la dottrina Mitterrand dice Pomarici in questa lunga intervista che su tutte già mo'solo nei suoi tratti essenziali in questa storia non c'entra nulla perché il suo presupposto era che per rimanere in Francia non bisognava aver commesso fatti di sangue
Invece quelli arrestati ieri erano tutti stati condannati per omicidio e dunque avrebbero potuto essere tranquillamente estradati quaranta anni fa e perché non accadde
Credo per comodità per pigrizia per questo vivere per non dover affrontare i giornalisti per lo propri sia di fondo della classe politica e degli intellettuali di questo Paese
E poi ancora per qualcuno questi arresti sono in realtà più una vendetta dello stato gli chiede Paolo Colonnello
Che un atto di giustizia in fondo a quarant'anni da i fatti che senso ha mettere in carcere una persona che sicuramente non è più la stessa
Infatti la tragedia è proprio questa aver rinunciato al loro arresto tanti anni fa dice
Pomarici significa da una parte dell'i condannati a una vita di menzogne avervi privati nel contempo della possibilità di chiedere alla magistratura i beni fisici concessi a chi dimostra di aver cambiato vita
Naturalmente i familiari delle vittime non solo tutti sulle posizioni di Gemma Calabresi cioè su quelle del perdono e della volontà di riconciliazione
Ci sono posizioni diverse come quella di Maurizio Campagna fratello dell'agente di polizia ucciso nel settantanove che dice sì mi rendo conto che sento dire spesso che siccome sono trascorsi tanti anni e sono persone che si sono rifatte la vita allora si dovrebbe mettere una pietra sopra
E invece no intanto dico subito che a me sembra ieri che ammazzarono mio fratello e se è vero che Bergamini ha trascorso quarantadue anni libero è anche vero che invece a mio fratello questi anni gli sono stati negati
Lui non si è potuto permettere quarantadue anni di aperitivi e cene in famiglia ora perché l'omicidio non cade in prescrizione il motivo è chiaro perché un reato troppo grave
Bergamin o come anche Battisti erano comunque maggiorenni quando decisero di uccidere
Sapevano a che cosa andavano incontro quel conto l'ha pagato qualunque età se la legge dice che non c'è prescrizione e perché tutti devono sapere che se togli una vita poi questa cosa non si può dimenticare poi ci sono le prese di posizione di alcuni dei protagonisti di quella stagione
La la stampa sempre CIDA acconto de di del della posizione di Oreste Scalzone ed ex leader di autonomia operaia ex latitante sovversivo come si definisce che risponde al telefono da Parigi
Scalzone smentisce che ci sia mai stata una copertura della Francia dei latitanti giustizia sacrosanta e solo pura
Fu voglia di vendetta non c'è mai stata una dottrina Mitterand che proteggeva gli esuli era solo la scelta politica di chi aveva capito che se ci fosse stata anche solo un estradizioni cinquecento mille che erano a Parigi sarebbero andati a ingrossare le fila di Aldo di gruppi armati non avendo altra scelta
L'unica risposta vera che si può dare e un taglio Amnistia Ale o un indulto generalizzato
Anche Sergio Segio che ha scontato ventidue anni di carcere per la sua militanza in prima linea crede che questi arresti non facciamo i conti con la storia gli arresti di persone anziane in alcuni casi gravemente malati come Giorgio Pietrostefani
A quasi mezzo secolo di distanza dei fatti per i quali sono stati condannati sono l'effetto del diritto alla vendetta così la stampa
Vediamo
Qualche altra presa di posizione c'è mi pare l'intervista del gli dicevo c'è l'intervista del procuratore Spataro
Sul Corriere della Sera sanato un errore questo il titolo
Di esili di Spataro la Francia ha capito passo avanti per l'Europa
E poi i commenti i conventi sono disegno ovviamente diverso li dobbiamo legge nella loro complessità perché illuminano questa vicenda da molteplici punti di vista ovviamente io
Ho fatto una sintesi cercando di tener conto delle diverse posizioni
Su una vicenda che divide la memoria del Paese
E leggiamo prima Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera
Leggiamo le parti centrali del suo editoriale il segnale inatteso
Una questione annose ingombrante dei rapporti bilaterali chi ora la Francia prova a dirimere una volta per tutte grazie all'impegno di un ministro di origini italiane e di un presidente Manuel Macron
Chi era un bambino di sette anni quando il suo predecessore François Mitterrand dichiarò che non avrebbe estradato gli ex militanti non macchiati si di reati di sangue
Poi a pagina trenta
Il commento di Giovanni banco Bianconi l'operazione Ombre rosse e l'impegno politico al massimo livello istituzionale che l'ha resa possibile
Lasciano intendere quanto peso abbia ancora la storia del terrorismo italiano e degli eventi che l'hanno accompagnata l'Italia di oggi è frutto anche di quella sanguinosa stagione degli strappi che ha comportato delle solidarietà che ha prodotto e di qualche mistero rimasto aperto insieme alle ferite che hanno lasciato segni non vi immaginabili con gli interventi giudiziari sebbene la notizia di ieri sia comunque un segnale di rispetto e di omaggio nei confronti delle vittime così il Corriere della Sera
Poi c'è la Repubblica con due commenti di Ezio Mauro e Benedetta Tobagi Beretta Tobagi figlia di Walter Tobagi un'altra delle vittime del terrorismo
A pagina
Trentaquattro
Il i due commenti
Dei del ex direttore della Repubblica
Eccolo qui
Leggiamo alcuni passaggi arrestare uomini e donne ormai anziani in alcuni casi i nomi per le azioni scellerate
Commesse nella follia rivoluzionari della gioventù e l'esercizio di un dovere prima di tutto dei confronti delle famiglie delle vittime e la denuncia di una contraddizione tra la certezza del diritto immutabile e l'azione del tempo che passa nasce dunque la domanda cos'è successo in questi quattro decenni e la pena che arriva a quaranta anni dopo e ancora sempre giustizia
Bisogna per dei tutto ricordare dice Ezio Mauro che l'esecuzione della pena in questi casi è andata a vuoto perché i condannati si sono sottratti al carcere rendendosi latitanti e impostando una loro seconda vita in Francia
Questo è stato possibile perché Parigi blocca l'estradizione dei condannati in Paesi con un sistema giudiziario non corrispondente all'idea che la Francia delle libertà
Oltre all'élite all'eredità libertaria della Repubblica
Che portava di fatto concedere una sorta di diritto d'asilo agli ex terroristi
Pesava in quegli anni un pregiudizio nei confronti delle leggi e delle misure adottate in Italia per contrastare l'offensiva rivoluzionaria
Quasi fosse una legislazione da stato d'eccezione
Fuori dai parametri europei dal Canone occidentale sui diritti umani soprattutto per l'uso dei pentiti la carcerazione preventiva
Le norme speciali e il processo in contumacia gli intellettuali francesi che hanno firmato dice ancora Ezio Mauro in chiusura di questo suo editoriale
Che hanno firmato un appello per riconfermare la dottrina Mitterrand dicono che la strada maestra per costruire una pace sociale e un'unità dopo le lacerazioni
Nella questione del nostro Paese trasformando un dolore lancinante in oggetto di studio ricominciando a vivere e insistono sostenendo che i terroristi
Cercavano il bene la giustizia l'uguaglianza la solidarietà e hanno trovato la tragedia ma la strada probabilmente un'altra e passa da una lettura finalmente condivisa
Dell'insorgenza terroristica indispensabile per un suo rifiuto per stabilire finalmente che in quegli anni un'ideologia impazzita nella metà campo della sinistra portando chi cercava la rivoluzione nel cuore della libera Europa a uccidere persone inermi che pensavano di vivere in pace in un Paese democratico
Aggiungendo che non banale invocare le bombe fasciste le stragi di Stato come giustificazione ottenuto ante perché sia pure nelle sue infedeltà e nelle sue oscurità
Quella del dopoguerra l'Italia è sempre stata una democrazia e come tale doveva essere difesa
Anche da chi era all'opposizione e voleva un cambiamento per concludere che le vittime dei terroristi in questa vicenda sono gli unici innocenti con le loro famiglie devastate solo da qui può nascere un autentico ripudio di quella stagione
Un vero distacco e forse anche la libertà morale e politica di chiuderla nella verità
Lasciando c'era alle spalle dello stesso segno è il commento di Benedetta Tobagi giustizia tardiva e per tutti i cittadini non solo per le vittime e per i sopravvissuti dice la Tobagi
Per medica infatti una ferita che puzzava di arbitrio discrezionalità favoritismi compromessi politici ipocrisia
L'anomalia non sono gli arresti ma la persistenza irragionevole della dottrina Mitterrand il fatto che ci siano voluti tanti anni e tanti sforzi per blocchi bloccare la situazione
L'anomalia il drappello di intellettuali francesi che portandosi dietro fette insospettabilmente ampie di opinione pubblica d'Oltralpe trattano gli ex terroristi di casa nostra come poveri perseguitati politici
Travisando in modo vergognoso la nostra storia il contenuto dei processi ignorando le ormai abbondanti ricostruzioni storiche gli arresti di ieri puntella non gli sforzi di chi al contrario cerca chiarezza
Una giustizia che compete il proprio corso è un tassello indispensabile
Per mantenere o ricostruire un rapporto di fiducia scrive Benedetta Tobagi tra cittadini e istituzioni la certezza della pena tiene fermo il principio che la legge uguale per tutti la verità deve essere riconosciute insieme alle responsabilità
Deve avere conseguenze
Previste per legge l'eventuale misericordia attenuanti arresti domiciliari benefici di legge può esercitarsi solo dopo nel tumulto degli anni settanta milioni di italiani fecero politica in modo non violento con le manifestazioni la disobbedienza civile le battaglie processuali le inchieste la contro informazione usando il corpo la voce
E l'intelligenza anziché le P trentotto perché dunque dovrebbero veder cancellate le proprie condanne gli ultimi di quei pochi quali proprio perché pochi scelsero la più antidemocratica
Delle strade la clandestinità le armi e il terrorismo l'intimidazione
Del colpirne uno per educarlo e cento questa giustizia lenta ma ferma non è solo per le vittime e per tutti coloro che all'epoca non deragliare una sopportando la fatica e le frustrazioni della pratica democratica
Giustizia non vendetta evoca Benedetta stomaci
E invece di segno completamente opposto la lettura che da Piero Sansonetti sul suo riformista
Parla di Pietro Giorgio Pietrostefani
Lui si è sempre dichiarato innocente scrive Sansonetti ed è stato condannato in una serie molto discussa di processi fondati sulle accuse di un pentito nessun riscontro molte contraddizioni
La maggior parte dei reati contestati ai sette è stata commessa più di trent'anni fa
Il delitto attribuito a Pietrostefani l'uccisione del commissario Calabresi risale a quarantanove anni fa in Francia
Tutti i reati in questione sono prescritti è questo il motivo per il quale ancora recentemente l'Eliseo dovette respingere le richieste di estradizione italiana
Prescritti rispose ora le regole sono cambiate sottoscrivendo dopo anni la convenzione di Dublino l'Italia ha fatto scattare la regola secondo la quale non vale più la legge sulla prescrizione del paese che arresta
Ma vale la legge sulla prescrizione del paese che chiede l'estradizione
Al contrario di quello che scrivono spesso molti magistrati italiani che talvolta non sanno molto di diritto
In Francia la prescrizione esiste come in Italia per i reati più gravi o è lunghissima o nelle mai esistita la scelta di arrestare Pietrostefani e gli altri sei è stata assunta direttamente da Emmanuel macro
Chi ha voluto fare un regalo agli italiani cioè al governo cioè a Cartabia cioè a Draghi
Così Draghi ha dimostrato di essere il Luís il potere in Europa e infatti appena la notizia è stata diffusa dall'agenzia Draghi e carta abbiano messo comunicati di esultanza dobbiamo far finta di non capire che quella di Draghi e Cartabia e poi quella di macro è una pura e semplice operazioni di propaganda
Non penso che nessuna persona raziocinante al mondo possa pensare che arrestare delle persone per e non per un presunto delitto di quarantanove anni fa e quando queste persone hanno raggiunto gli ottant'anni sia un'operazione di giustizia
Però l'operazione Francia risponde dà soddisfazione alla richiesta di vendetta che molto radicata nell'opinione pubblica vendette giustizia sono concetti lontanissimi lo sanno Draghi e Cartabia
Vendette propaganda invece sono cugine e servono a chi governa e poi c'è un'intervista molto interessante
Di Luigi Manconi
Editorialista della Repubblica e docente di Sociologia dei fenomeni politici e già prego presidente della Commissione per la tutela di diritti umani del Senato
Amico peraltro personale Di Giorgio Pietrostefani da oltre mezzo secolo
Dice Manconi sono suo amico io per lui una stima e affetto ritengo che egli sia innocente del delitto per cui è stato condannato e invito quanti abbiano un'opinione diversa leggere e rileggere il libro di Carlo Ginzburg il giudice e lo storico
Considerazioni in margine al processo Sofri pubblicato da Inaudi
Ma il mio ragionamento va oltre il giudizio di innocenza
Ho colpevolezza penso che l'arresto di Pietrostefani di altre sei persone a decenni di distanza dai reati per i quali sono stati condannati costituisca un fatto enorme una gravissima deformazione dell'idea illuminista
Garantista illiberali di giustizia della concezione preventiva della pena come deterrenza
Una macchina del tempo giudiziaria un ritorno ai fatti di cinquant'anni fa gli chiede altro dottor chiaro
Questa vicenda dice Manconi in effetti richiama una questione corrucciato le fondamenta e fondativa del diritto che il suo rapporto con il tempo il diritto penale
Vive di una costante dialettica tra passato presente e futuro
Nella consapevolezza di come il primo non possa del tutto cristallizzare gli altri l'istituto che in modo particolare regolari rapporto tra tempo responsabilità e appena e quello della prescrizione del reato che costituisce un limite alla punibilità in funzione della distanza temporale intercorrente tra il fatto e il suo accertamento fino poi all'irrogazione della pena
Giorgio Pietrostefani a settantasette anni e il recato per il quale è stato condannato e viene arrestato è stato commesso quarantanove anni fa mi sembrano dati che non possono essere ignorati
Vede la prescrizione è un istituto che consente di tener conto degli effetti che il tempo produce tanto sull'Authority dovrà subire la pena quanto sulla società nel cui nome la giustizia viene amministrata
E nel cui contesto il condannato dovrà appunto reinserirsi
Io non so se il reato per il quale è stato condannato Pietrostefani sia già prescritto ma quello che mi preme evidenziare la logica giuridica con la quale valutare l'opportunità del suo arresto oggi
Come il dio occorrono con la sua falce la prescrizione estintiva seleziona e distingue appunto ciò che al tempo deve cedere contraendo la memoria e qui mi riferisco sia il tempo come durata
Chi produce un cambiamento nell'autore del reato spesso radicalmente diverso da quello che era al momento del delitto
Sia come distanza che affievolisce quell'allarme sociale su cui si fonda esigenza punitiva mi viene in mente la citazione formidabile
Di Enrico Pessina giurista e filosofo in un discorso alla Camera dei deputati del mille ottocento ottantasette
Di linea Pessina chiaramente la funzione istintiva della pretesa punitiva esercitata dal tempo con la sua forza corruttiva a cui il diritto non si sottrae
Sarebbe dice Pessina andare contro la legge inesorabile di natura
Disconoscere tale azione corro di Trichet del tempo o anche considerare il rapporto giuridico penale tra quelli in verità rurali che l'ordinamento giuridico sottrae all'influenza istintiva del tempo
La prescrizione definisce dunque il momento in cui l'esigenza di giustizia
Si deve ritenere recessiva rispetto al diritto del singolo a non vedersi Imbert termina talmente esposto al peso di un'imputazione a non essere cioè eternamente giudicabile
Stiamo assistendo quindi a un passo indietro della civiltà giuridica richiede al dottor chiaro centocinquant'anni dopo il discorso di Pessina la sentenza
Numero due del due mila diciassette della Corte Costituzionale chiarisce come la prescrizione derivi da una valutazione che viene compiuta con riferimento al grado di allarme sociale indotto sia un certo reato
E all'idea che trascorso del tempo dalla commissione del fatto si attenui no l'esigenza di punizioni Hemmati ieri e maturi un diritto all'oblio in capo all'autore
Di esso così Luigi Manconi sul riformista e poi abbiamo il foglio
Anche il foglio
Affronta questo tema tra questi c'è la piccola posta di Adriano Sofri anche lui condannato per l'omicidio calabresi
Che parla appunto di Pietrostefani e la stagione dell'ergastolo ostativo
Il l'articolo di Pietro Sophie di di scusate di Adriano Sofri vale la pena di leggerlo avrei voglia di essere cinico dice
Soffrì per adeguare mi c'è quell'aneddoto famoso sul novembre del mille novecentoquarantasette la destituzione del prefetto di Milano Trujillo che era stato un comandante partigiano
E la ribellione della città manifestanti e partigiani occuparono la Prefettura e da lì Giancarlo Paietta telefono a Roma compagno Togliatti disse fieramente abbiamo occupato la Prefettura bravo
E adesso che ve ne fate mercoledì mattina un'operazione congiunta di polizia e intelligenze francesi italiani una retata
In ora ante lucana come da Regolamento ha portato all'arresto di ex di sette ex terroristi a Parigi bravi e adesso che ve ne fate
Vediamo si trattava di riacciuffare finalmente persone dichiarate colpevoli da tribunali italiani di reati commessi fra i cinquanta e i quaranta anni fa
Naturalmente la la giustissimo evento le e lente eh e l'è lenta M e la e le vie e lenta ma arriva scusate ma io il francese non lo conosco bene
Come dice la canzone della Comune di Parigi che aspetta ancora accantonando per qualche riga il mio intimo legame con uno dei catturati
Un paio di osservazioni generali suscitate dal battage dei precedenti dei giorni precedenti il blitz la prima sul numero dei ricercati undici ridotti nel giro di pochi giorni a dieci forse perché per uno di loro
Era intervenuta la prescrizione imminente anche per altri ora gli italiani riparati in Francia durante o dopo gli anni cosiddetti di piombo erano state alcune centinaia
Dove sono andati a finire non sono abbastanza al corrente della questione a occhio direi che uno Paolo Persichetti fu estradato con un vero colpo di mano dalle polizie francesi italiane e oggi è libero
Trovati in Rete adeguate ricostruzioni della sua vicenda alcuni ponti vennero spontaneamente a consegnarsi in Italia come Toni Negri e la moltitudine restante
Molti sono stati prescritti alcuni sono morti di vecchiaia di malattia uno assieme ucciso buttandosi poco
Giù dalla finestra la sporca decina chi oggi fa i titoli di testa e il fondo del barile
Scrive Adriano Sofri a questa constatazione si lega la prossima più clamorosa nei decenni trascorsi dopo il rifugio in Francia non uno se non sbaglio non uno dei condannati ha commesso un solo reato
Che nessuna nessuna di quelle centinaia abbia più aperto i conti con la giustizia penale e l'inesorabile dimostrazione che le loro azioni appartenevano volate Imperia temperie politica comunque distorta e non le sarebbero sopravvissute
Di recente un commentatore uno dei migliori aveva scritto sul suo quotidiano col Benigno proposito di negare ogni legame tra il sessantotto e gli adepti della lotta armata
Io non credo che appartengano neri e Rossi alla storia della politica sono un come sfondo scenografico e come alibi ma la storia della criminologia non è vero una vocazione al crimine per il crimine si sarebbe trovata
Un'intera gamma di alibi per continuare
Al contrario la cosiddetta dottrina Mitterand che stati in realtà la pratica di Mitterrand di Chirac di sa così di Hollande e fino a ieri macro ha realizzato il fine più ambiziose solenne che la giustizia persegue
Il ripudio sincero della violenza da parte dei suoi autori e così con la loro restituzione civile la sicurezza della comunità la Francia repubblicana è riuscita dove il carcere fallisce metodicamente
Del resto ricordate che cos'era successo fra le persone che con un'esperienza affine a quella dei rifugiati in Francia erano stati incarcerati in Italia
Una loro gran parte aveva dato vita al patto che andò sotto il nome di dissociazione e permise un ripudio della lotta armata e della violenza che non dovesse sottoporsi alla denuncia di altri non motivata dalla necessità di sventare minacce attuali
L'obbligo della delazione infatti il più infernale
Ostacolo al pentimento quel processo ebbe un importante incubazione nell'interlocuzione di detenuti politici come il cardinale arcivescovo milanese Martini è il simbolico manzoniano compimento con la consegna delle armi nel suo vescovado
E curioso diciamo così
Che la spettacolo osa svolta della retata di pensionati d'Oltralpe abbia seguito da vicino il pronunciamento della Corte costituzionale
Sull'ergastolo sulla incostituzionalità dell'ergastolo ostativo
Suggerisco al ministero una variazione lessicale per i nuovi arrivi eventuali l'ergastolo ottativo il treno dei desideri gli abiti presi e ora che ve ne fate
Questa la provocazione Amanda di Adriano soffrire e poi ancora Giuliano Ferrara anche lui porta una testimonianza personale
Che vale la pena di leggere il titolo del suo editoriale contro il giubilo per gli arrestati in Francia
Non partecipò al clima di giubilo per gli arresti in Francia negli anni del terrorismo che erano i miei vent'anni passati a Torino ero un contro terrorista così mi definiva mio padre con molta inquietudine
Ero collaboratori di quest'urine carabinieri e magistrati organizzatore di violazioni di massa di scioperi di documenti ricerche per dire la verità su un fenomeno la violenza in fabbrica fuori che inquinava severamente la storia del movimento operaio minacciava la democrazia e lo Stato
Con i quali noi comunisti Togliatti ANIA vendoliani incidenti citavamo senza riserve fino ad assumerci rischi seri girare armati con l'autorizzazione del ministero dell'Interno cambiare abitazione e guardarci le spalle
Avevo una smania di giustizia efferata emozionato dal delitto dalla sorte delle vittime sapevo chi era lotta armata non omicidi seriali sapevo che caduti erano simboli politici non persone trattate con l'odio giacobino da marxisti in lizza richiesto molti la mia a furia di ritorsione repressione era identica con l'idea di stroncare un movimento o partito armato
Nel quale che mirava al cuore dello Stato nel quale il PC era insediato nel segno dell'antifascismo e della Costituzione repubblicana e Gino alleanza riformatrice dalle grandi forze popolari
Ho partecipato a un numero impressionante di funerali di comizi di avventurose imprese politiche
Fluttuanti tra morti e feriti per mano terrorista quest'Durini giornalistica più di fabbrica passanti amministratori politici fino ai casi di un operaio di Genova Guido rosso
Rossa che aveva denunciato un terrorista e di Aldo Moro il capo della DC e della maggioranza di unità nazionale processato e giustiziato senza pietà
Gruppi relazioni con un mondo che mi sembrava fatto composto di facili giustifica tori giusti giustificazionismo
Decrittare i comunicati delle BR era il mio mestiere
Spiegare che molti movimenti estremisti erano contigui all'area o partito armato era la mia missione intellettuale in una città Torino
Dove lo Pseudo dogma dei compagni che sbagliano era spesso di rigore in particolare nella cultura cosiddetta azionista oggi imprudentemente celebrata come integra e pura
Non ritrovo nulla di quella smania di giustizia bene o male indirizzata ma decisiva per la sconfitta del terrorismo italiano nell'ansia di vendetta dell'Italia di oggi
Che quando non costa più nulla e rende troppo solidarizzare con il dolore delle vittime e dei loro parenti raggiunge anche i delitti di cinquanta anni fa e persone che centro ormai nulla con quello che furono tutto viene deciso da una interpretazione abbastanza miserabile della politica Mitterrand custodiva a suo modo un fuoco machiavellico incomprensibile a noi
Di qui e perseguiva l'obiettivo di una soluzione politica forte ha un problema storico quello di una parte di una generazione che aveva ceduto al fantasma doloroso della lotta armata
Noi qui adesso dopo il tradimento macro ogni anno di quella dottrina paghiamo con UFO querelle o demagogico da quattro soldi e con l'illusione della giustizia distributiva
La nostra incapacità di elaborare un un luttuoso periodo della nostra storia fatto anche ma non soltanto di dolori privati un'epoca in cui si doveva saper scegliere da che parte stare
E all'avanguardia della demagogia si trovano quelli che forse in quegli anni avrebbero speso poco pochissimo in difesa dello stato della democrazia di quelle energie repubblicane che non posseggono se non nella chiacchiera
Quindi la legge è legge certe pene sono in prescrittivi lei ma il giubilo oggi è per me un sentimento Abele avvilente essa di sconfitta
Questo bella editoriale di di
Giuliano Ferrara sul sul foglio e poi leggo il giudizio che dati questa vicenda Sergio d'Elia segretario di Nessuno tocchi Caino la memoria di quegli atti barbarici e viva nella coscienza degli italiani dice
Sergio D'Elia
Ha dichiarato Mario Draghi dopo la decisione di Manuel Macron di consegnare all'Italia una manciata di ex terroristi
C'è una memoria Benedetta dice D'Elia e una memoria maledetta una memoria che Ristori guarisce e una memoria che affligge punisce
La memoria benedette quella che non dimentica il danno arrecato
Il dolore inflitto come una pianta che vogliamo sia sempre verde va coltivata dissestata curata con amore
La memoria maledette quella che Danna fino alla morte l'autore del danno e una condanna infame che si impianta sul luogo del delitto a futura indelebile
Memoria dell'uomo del fatto
Una decisione di portata storica
Ha detto Marta Cartabia la giustizia faccia il suo corso le ha fatto e come Nicoletta
La decisione e anacronistica dice Sergio D'Elia il corso della giustizia superato ogni limite di ragionevole durata non segue la freccia del tempo dimensione umana e volto a un infinito passato remoto
Dieci persone sono tradotte in Italia scontare una pena inutile inumana fuori dal tempo
E una pena che si sconta all'incontrario al corso del tempo questo il giudizio il parere di Sergio D'Elia
Segretario di Nessuno tocchi Caino e come vi dicevo
Penso che abbiamo sostanzialmente esaurito i giudizi su questa vicenda dolorosa che ci riporta agli anni di piombo e che apre un nuovo capitolo perché e evidente che l'arresto e la probabile estradizione
Degli ex terroristi in Italia ovviamente non
Impone al Paese poi di trovare una soluzione politica questa stagione no
E e questo sarà ovviamente un dibattito che ascolteremo leggeremo ancora il terrà banco nei prossimi mesi sulle pagine dei quotidiani italiani
C'è da ultimo però il commento della manifesto giornale della sinistra garantista che voglio leggervi il titolo io Ombre rosse la vendetta Tommaso Di Francesco l'Autore
Che cosa rappresenti realmente una giustizia che scatta ad orologeria ma si rivela una giustizia senza tempo infinita e politica si chiede
Tommaso Di Francesco la distanza del Manifesto che ieri ha festeggiato i suoi cinquant'anni di vita
Dai protagonisti della lotta armata è stata ed è profonda per noi ogni processo rivoluzionario o e di massa
E cambia la natura del potere o e sostituzione arbitraria di leadership a chi giova si chiedeva Rossana Rossanda nell'editoriale del diciotto maggio
Mille novecentosettantadue
Sul delitto Calabresi per il quale intravedeva il tentativo di aprire un varco ad un sistema autoritario insieme la disarticolazione del movimento di massa e la messa all'angolo della nuova sinistra
Questa è stata la critica durissima che noi abbiamo ripetutamente rivolto alla lotta armata queste la responsabilità che porta insieme alla nostra incapacità a costruire un'alternativa politica
Consapevoli di questo non abbiamo però mai nascosto in primo luogo a noi stessi il fatto che ci trovavamo di fronte ad avvenimenti certo sbagliati e scorciatoie scellerati ma di natura politica
Per il quale trovare espedienti giustizialisti come fu il teorema Calogero era vergognoso
La soluzione doveva e deve ancora essere politica una lacerazione nel tessuto sociale c'era effettivamente stata e una lacerazione politica si era consumata e andavano comprese le ragioni Erri hanno dati i fili
La soluzione che ora arriva con l'operazione Ombre rosse ad anni di distanza sembra aver dimenticato tutto ciò invece proprio la motivazione politica
Di quegli episodi richiede che il tema sia affrontato anche soprattutto sul piano politico la risposta carceraria a vicende di trenta o quaranta anni fa stride proprio con quell'impostazioni di reinserimento sociale
Che ogni esecuzione penale secondo la Costituzione
Deve avere
Riconoscere insomma il principio di verità senza vendetta penso all'insegnamento che ci viene dall'esperienza della lotta di liberazione in Sudafrica questo può dare oggi l'indicazione affinché ci si avvii lungo vie diverse che non interrompano inutilmente percorsi di vita questo l'auspicio di
Tommaso Di Francesco per una soluzione politica che porti a una riconciliazione l'esperienza del Sudafrica
Richiamata da molti e dallo stesso ministro Cartabia significativo questo passaggio perché segnala una volontà anche di impegno su quel in questa direzione
E chiudiamo questa dolorosa pagina degli anni di piombo e adesso passiamo torniamo al tema della politica legata alla lotta alla pandemia come sapete c'è stato una mozione di sfiducia presentata cioè fino a ieri dalla Fratelli d'Italia che è stata respinta dalla maggioranza ce ne dà conto il Corriere della Sera a pagina otto
Il non la sfiducia speranza lega e Forza Italia isolano Fratelli d'Italia il giorno dopo la spaccatura
Sul
Voto sugli ordini del giorno di Fratelli d'Italia per abolire il coprifuoco
Chi ha portato PD Movimento cinque Stelle leu a votare contro lega e fra te e Forza Italia ad astenersi dal voto
La maggioranza si ricompatta e respinge le mozioni di sfiducia contro il ministro della salute Roberto Speranza presentate sempre da Fratelli d'Italia ma anche da componenti del gruppo misto
Non ha funzionato stavolta la tenaglia del centrodestra che aveva fatto infuriare il resto della maggioranza portando martedì all'approvazione da parte del governo
Di un ordine del giorno che impegna valutare entro maggio la riduzione o l'abolizione del coprifuoco sedati lo permetteranno
E questo perché lo stesso centrodestra si è spaccato da una parte il partito
Della Meloni che sfidava di fatto Salvini molto critico nei giorni scorsi su speranza a passare dalle parole ai fatti dall'altra Fratelli d'Italia lega cambiamo e noi per l'Italia che con una dichiarazione comune
A nome del centro destra di governo hanno annunciato il no alla sfiducia ma anche la proposta di una commissione parlamentare sulla pandemia proposta che è stata depositata ieri
Assieme ad un'altra d'Italia viva per indagare sulla gestione complessiva dell'emergenza colpi d'noi proporremo annunciato infatti Salvini un disegno di legge
Per istituire una Commissione d'inchiesta sul piano pandemico e sul comportamento del ministero
Della salute e del ministro speranza conto che gli amici di Fratelli d'Italia ci diano una mano questo vale dieci volte di più di una mozione alla fine ci segnala Paola Di Caro sul Corriere della Sera
I voti contro la mozione di Fratelli d'Italia sono stati duecentoventuno e ventinove invece quelli a favore la politica non è un gioco d'azzardo sulla pelle dei cittadini aveva attaccato speranza
Insistendo sul punto che mette d'accordo tutti i partiti della maggioranza in un grande Paese non si fa politica sulla grande epidemia senza mai nominare Salvini
Il ministro si è sfogato contro il linguaggio d'odio che sente ogni giorno addosso ha rimproverato la destra Dio psico di opposizione di governo di sfruttare l'angoscia degli italiani
Per miopi interessi di parte poi ha cercato di sgombrare il campo delle accuse
Dalle mancanza di un piano pandemico al presunto coinvolgimento del Ministero della salute nell'inchiesta di Bergamo se il piano mancava la responsabilità è di sette precedenti governi ha detto speranza ma ora c'è e quello che bisogna fare e combattere il virus
Restando uniti così è uscito da questa trincea
Il ministro della salute
Purtroppo l'Italia non è ancora uscita dalla pandemia ma
La polemiche ovviamente non cessa no
E le polemiche questa vicenda e e si è rivelata anche divisiva nei confronti del centrodestra c'è il racconto Marco Cremonesi sul sempre sul Corriere della Sera perché la nascita del centrodestra di governo scrive cremonesi e una brutta brutta pagina
Per il centrodestra non si tratta della scelta della coalizione quasi tre mesi fa di sostenere il governo Draghi con l'eccezione di Fratelli d'Italia il problema è che da due giorni sono cominciate ad arrivare delle note
Quelle che un tempo si chiamavano grilline firmate appunto come centro destra di governo lo avevano deciso lega Forza Italia martedì sera si sono aggiunti cambiamo di Giovanni Toti e l'UDC ieri
Firmando insieme la proposta per istituire una Commissione d'inchiesta sul piano pandemico dopo l'uscita dall'Aula del centrodestra di Governo per l'ordine del giorno sul coprifuoco la commissione d'inchiesta è appunto l'alternativa scelta dai governisti
Di destra per dimostrare che l'operato del ministro sull'operato del ministro non ci saranno sconti ma è chiaro che in questa vicenda
E divide ovviamente e spacca il centrodestra
E stata P. appresa con piena consapevolezza scusate avrebbe detto ai suoi Salvini quando io mi sono trovato con Berlusconi fuori Roma lei ha fatto pesare moltissimo il fatto che a me avrei arbitrariamente
Parlato di centrodestra visto che non c'è la Fratelli d'Italia riferendosi alla Meloni orale distinzioni nero su bianco ma l'escalation potrebbe costare cara a tutta l'alleanza scrive Marco Cremonesi
Ieri Salvini si è detto convinto che alle comunali ci presenteremo uniti e vogliamo vincere uniti ma già si parla di possibile corse solitarie di Fratelli d'Italia alcune realtà importanti come Salerno però getta acqua sul fuoco delle polemiche la stessa Melloni che
Viene intervistata
Mi pare dalla stampa e ribadisce la volontà di proseguire nell'alleanza andiamoci a cercare l'intervista di Giorgia Meloni
Eccola qui a pagina sette sulla stampa
E pronta a sostenere a dice la Meloni ad Amedeo la Mattina
E la commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia voluta dalla lega anche perché l'ho presentata io il sedici aprile dice Giorgia Meloni che rifiuta la tesi di voler provocare
E la e e disseminare mi di mine il cammino del centrodestra di governo come lo chiama Matteo Salvini io non sono alleata del Pd e dei Cinquestelle per la proprietà transitiva perché la lega e fare capelli e Forza Italia sono alleati con loro
La lega leader di Fratelli d'Italia dice che l'unico centro destra di governo quello che va al governo insieme
Anche se capisce l'esigenza di Salvini di difendersi dall'aggressione della sinistra che vuole stravincere
E insiste sul disegno di legge Zan sull'omofobia ecco perché Meloni aveva proposto un intergruppo parlamentare del centrodestra ci avrebbe consentito di lavorare con maggiore compattezza
Non capisco molte polemiche da parte della stampa dice Giorgia Meloni e francamente anche da parte degli alleati che mi sembrano ingenerosi perché si dice noi provochiamo e ma lei mette in difficoltà Salvini gli ha detto ma la mattina
E se avessi voluto provocare gli alleati avrei diretto la mia azione contro i ministri del centrodestra
Non mi pare lo abbia fatto non si può ritenere
Che se ci sono partiti del centrodestra che si alleano con la sinistra anch'io sono alleata con la sinistra per la proprietà transitiva mi pare più che legittimo che io faccio le mie battaglie
Contro gente combattevo ieri e combatto oggi il problema per il centrodestra
Di governo non si chiama Giorgia Meloni ma Mario Draghi è una sinistra che vuole stravincere
Troverete un accordo sulle amministrative richiede
Ancora Amedeo la Mattina
Troveremo l'accordo non è difficile tutto il molto montato dalla stampa che continuamente parla di presunte diatribe tra noi lega e Forza Italia io faccio politica contro il Pd e i Cinque Stelle
Non ho intenzione di fare politica contro i miei alleati voglio andare al governo con loro punto questa la dichiarazione
Di di Giorgia Meloni
Leggiamo poi un commento
Sulla giornata politica di ieri
Anzi no prima chiudiamo quella che la situazione del virus
Eccole qui
Mentre si prepara il un vertice di governo per sta
Ridefinire le regole del corpo il fuoco dal quattordici maggio allungando alle ventitré l'ipotesi delle delle chiusure
Ci sono altre due vicende che voglio di cui voglio parlare di oggi
Sì c'è la vicenda che riguarda la la la legge sull'omofobia che è stata sbloccata al Senato perché è stata calendarizzata
Il disegno di legge Zanna e accaduto ieri il provvedimento contro l'uomo transfobia che da settimane oggetto di scontro tra il centrosinistra e il centrodestra
In realtà il testo approvato in prima lettura a Montecitorio il quattro novembre scorso aspetta da settimane il via libera da Palazzo Madama dove si è fermato per i veti incrociati ma non essendo stato possibile raggiungere un accordo nell'ufficio di presidenza ora spetta al plenum della commissione Giustizia decidere se inserirlo o meno nel calendario dei lavori
Poco dopo le nove si apre l'urna assente l'ex grillino Giarrusso e finisce tredici a undici per il centrosinistra
Allargato l'Italia viva che con Giuseppe Cucca risulterà decisiva la maggioranza del governo si spacca esulta e Nazareno protestano la lega e Fratelli d'Italia
E che lamenta criticità lascerei è un risultato importante per il Pd quindi
Si apre il percorso per l'approvazione di questo disegno di legge che fa discutere come mente ma proprio ieri dai vescovi è giunto un un messaggio di dialogo perché su Avvenire
In prima pagina si parla appunto di questo legge anti omofobica ora un vero dialogo l'invito dei vescovi al confronto Ostellari ascoltiamo tutti per una norma condivisa e mi pare che questo messaggio
Dei vescovi
Porti un po'di pacificazione a un dibattito che si era sviluppato in una forma molto ideologica e che
Invece può a arrivare a un approdo se si superano certe spigolosità ecco troppi dubbi serve un dialogo aperto e non pregiudiziale leggiamo la nota della presidenza episcopale italiana riunite sì ventisei aprile
Coerentemente a quanto già espresso nel comunicato del dieci giugno due mila e venti nel quadro della visione cristiana della persona umana
La Conferenza episcopale ribadisce il sostegno ogni sforzo teso al riconoscimento dell'originalità
Di ogni essere umano e del primato della sua coscienza tuttavia una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l'obiettivo dell'intolleranza
Mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna in questi mesi sono affiorati diversi dubbi sul testo del DDL Zanni in materia di violenza e discriminazione
Per motivi di orientamento sessuale identità di genere condivisi da persone di diversi orizzonti politici e culturali e necessari che un testo così importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative
Con papa Francesco desideriamo ribadire che ogni persona indipendentemente dal proponente avente sessuale va rispettata la sua dignità
E accolta con rispetto con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione e particolarmente ogni forma di aggressione e
Violenza alla luce di tutto questo sentiamo il dovere di riaffermare severamente la singolare
La singolarità e l'unicità della famiglia costituita dall'unione dell'uomo e della donna e riconosciamo anche di doverci lasciar guidare ancora dalla Sacra Scrittura dalle scienze umane e dalla vita concreta di ogni persona per dice
Sempre meglio la volontà di Dio la posizione ovviamente della della conferenza episcopale richiama la il le sue precedenti
Prese di posizione però apre anche a un dialogo è evidente che questa legge ha una possibilità di passare in una maggioranza così
Eterogenea se si trovano dei punti di mediazione e probabilmente questo sarà l'impegno dei prossimi mesi
E poi voglio leggervi un commento interessante che fa un analisi interessante che fa
Stefano Folli
Colloqui nelle pagine di
Nei commenti della Repubblica la doppia salita verso il Quirinale come era prevedibile
La battaglia del Quirinale già in corso di preparazione e non da oggi il fatto che il quadro politico si ha di fatto bloccato in quanto al governo Draghi non c'è alternativa accelera l'apertura di questa specie di secondo fronte in vista del gennaio ventidue quando le due Camere dovranno eleggere il successore di Mattarella
Repubblica già dato conto tra i primi dei preparativi in alto ma è bene precisare che nessuno ha ancora le idee chiare su come procedere evidente che esiste un nesso tra il cammino del Presidente del Consiglio Draghi cioè l'estensore del Recco per il pranzo
Il garante dell'Italia in Europa ma al tempo stesso il riferimento degli interessi italiani in una Unione alquanto incerta l'unica figura forse in grado di avviare le riforme più urgenti piegando tenaci resistenze diffuse
E il gioco politico che si sta sviluppando intorno al Colle tra breve potremo essere testimoni di uno dei passaggi più complessi e decisivi per disegnare il volto l'Italia di domani intanto prendono forma due gruppi trasversali
Dai contorni ancora lembi ossi ma destinati a occupare la scena nei prossimi mesi
Non senza i tradizionali colpi bassi e un po'di veleno
Da un lato c'è il partito chiamiamolo così desideroso di vedere eletto Draghi con l'argomento che dal Quirinale potrà offrire la migliore garanzia ad europei ed americani circa l'affidabilità di futuri governi dall'altro prende forma il partito che invece ritiene indispensabile che Draghi continua a governare
Fino al ventitré
Quando la legislatura finirà con le elezioni e magari anche dopo se le circostanze
L'ho consentiranno l'avevamo visto ieri c'era l'intervista di Brunetta c'era anche il commento di Michele Salvati vi ricordate
Semplificando si può dire che il primo gruppo nasce soprattutto nel centrodestra e si capisce
E la destra intese in particolare come Salvini a Giorgia Meloni che da soli sono accreditati oggi di un quaranta per cento d'aver parecchio bisogno di un garante in Europa nella previsione di una vittoria elettorale
Al contrario il gruppo che preferisce Draghi alla guida del governo ha radici nel campo del centrosinistra allargato i Cinquestelle anche qui si può capire
Il Pd a numerosi candidati al Quirinale da Prodi a Gentiloni da Franceschini a Veltroni ed altri per cui non desidera rinunciare all'opportunità di vincere la contesa
Al centro sinistra sarebbe più utile un Presidente del Consiglio che continui nella fatica del Governo benché sia difficile immaginare la coalizione ancora in piedi all'indomani dell'elezione del capo dello Stato
In ogni caso non è verosimile che una personalità come Draghi
Possa essere il candidato di uno schieramento contro l'altro se mai la debolezza del sistema unite buoni risultati dell'esecutivo Colt costringesse ripartiti a prendere in considerazione sul serio l'ipotesi di Draghi al Quirinale
E chiaro che dovrebbe ripetersi modello Ciampi l'unica figura del passato paragonabile al premier e quindi intesa preliminare
In un arco molto largo diciamo la maggioranza attuale di quasi unità nazionale per rileggere il presidente al primo scrutinio e plausibile una simile soluzione
Non molto ma è troppo presto per essere sicuri però la sappiamo che dura anche contento di trovarsi a Palazzo Chigi con la possibilità di fare qualcosa per il suo Paese e magari domani per l'Europa
Nonostante la vulgata non sembra che il Quirinale sia al centro dei suoi pensieri ma anche lui dovrà fare i conti con i partiti e con i loro equilibri
E poi che di Vito una notizia con cui sostanzialmente chiudiamo la nostra rassegna stampa che riguarda
La soluzione in appello
Di Mina Welby e Marco Cappato per il suicidio assistito di Davide trentini perché il fatto non costituisce reato la corte d'appello di Genova ha confermato
La la decisione del luglio scorso della corte d'assise di massa
E lo stesso è stato lo stesso procuratore generale Roberto Aniello a chiedere l'assoluzione per i due esponenti dell'associazione Coscioni alla quale Davide trentini si era rivolto nel due mila sedici
Per farsi accompagnare in Svizzera il pm di massa Marco Mansi aveva deciso di ricorrere in appello il venti ottobre dello scorso anno David i trentini aveva cinquantatré anni
Si è dato morte
A Basilea dopo un quarto di secolo di sofferenza per una sclerosi multipla che lo costringeva a letto con cure farmacologiche complicate e assistenza sanitaria continua
L'uomo in Svizzera è stato accompagnato e assistito da Mina Welby e Marco Cappato che subito dopo la morte di trentini sono andati dai carabinieri per autodenunciarsi proprio come fecero nel due mila diciannove per il caso di Fabiano Antoniani dj Fabio anche per la sua vicenda Welby e Cappato furono assolti
Sebbene tra i due casi ci sia una differenza sostanziale dj Fabio era infatti attaccato la macchina dopo un incidente stradale mentre Davide trentini sopravviveva anche senza macchinari ed è proprio questo il principio importante
Che si stabilisce in questa sentenza ha commentato Marco Cappato
Uscendo dall'aula di Genova
Se si è dipendenti da un trattamento di sostegno vitale non è necessario essere attaccati a una macchina per essere aiutati a morire
Questo concetto è stato espresso in aula dagli avvocati trentini Filomena Gallo Giandomenico Caiazza
Fuori dall'aula di Genova anche Mina Welby la vedova di Piergiorgio l'uomo che nel due mila e sei fu aiutato a morire nel suo letto dov'era attaccato a una macchina per vivere
Ha commentato Mina Welby questa sentenza è un passo avanti Davide avrebbe sorriso alla lettura della sentenza
Così come ha sorriso quando se n'è andato adesso l'Associazione Luca Coscioni
è intenzionato a proseguire sulla strada del fine vita per questo aggiunto Mina Welby a chiedo a tutti di aiutarci a raccogliere le firme per il referendum in luglio e per la legge a maggio
E con questa notizia io vi saluto e vi rinvio domani mattina alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa e regime buona giornata a tutti
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