Migranti nel Mediterraneo. Collegamento con Sergio Scandura dalla Sicilia per gli ultimi aggiornamenti

Buongiorno a te gli ascoltatori di radio radicale sempre che di Bongiorno si possa parlare dal momento che
Ogni volta ogni la stessa storia centinaia di persone lasciate in alto mare in difficoltà per giorni gli allarmi di allarme attorno alla piattaforma che ormai si è fatta conoscere come unico punto di riferimento non foss'altro che ormai la Guardia costiera sul centro di coordinamento e soccorso non comunica più voi giornalisti dovrebbe peraltro farlo pure per legge secondo il regolamento sarà varato con decreto ministeriale
Nel febbraio scorso
Roma comunque in quanto governi autorità scarica sempre le responsabilità fa pressioni sulle milizie libiche perché intervengano nei respingimenti in Libia insomma persone abbandonate le spinte spesso uccise non solo dal mare anche dalle detenzioni arbitrarie Libia contro ogni legge
Internazionale dunque dove centotrenta morti dei giorni scorsi ennesima strage al largo di Zawiya la comunicazione c'è arrivata
La sa far Nesli
Flavio Di Giacomo rispettivamente la prima portavoce del dell'odierna Ginevra
Flavio Di Giacomo responsabile lo Yemen qui in Italia
Undici corpi restituiti dal mare dodici superstiti riportati dalla cosiddetta guarda costiera libica di Zawiya per intenderci quella che fa capo al comandante bigia
Trafficante uomo del clan un di Zawiya del clan dei gusci la già oggetto di un'interdizione del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dunque i sopravvissuti sono in stato di detenzione difficile sapere
Il numero esatto delle persone sull'imbarcazione in sé il naufragio ha avuto luogo in acque internazionali o meno quindi anche il dato dei centoventicinque al momento dato dato da alcuni giornali
Non è confermabile è anche vero che alla la via cita fonti della Mezzaluna della Mezzaluna Rossa libica cioè la Croce Rossa libica
Di cinquanta migranti tra cui alcuni egiziani morti al largo della Libia sempre per un naufragio ma non sapremmo dire se si tratta della stessa imbarcazione quindi come vedete c'è anche il rischio che si moltiplichino
Gli eventi drammatici
Di naufragio così come ieri si stava rischiando altrettanto però sempre all'interno della della vergogna europea ma soprattutto anche italiana del meccanismo di respingimento delle sue scorciatoie con le vedette italiane che sono state date alle milizie
E libiche ieri abbiamo tracciato un velivolo di fronte so spray uno che è decollato da Malta ha intercettato un'imbarcazione con novantacinque naufraghi precedentemente peraltro allertata dalla von a metà tra la rotta tra Zuara
Lampedusa in serata arrivano prima una petroliera
La Olimpia Skin però contro la Spectre poi arriva anche un rimorchiatore il vostro Afrodite una rimorchiatore in servizio presso le piattaforme petrolifere off-shore
Della Total panico e tensione i naufraghi chiamano dalla Mazzon
Parlano di una non assistenza di queste navi che non li hanno salvati perché in realtà l'obiettivo di queste navi a quanto pare sarebbero state dirottate proprio dal Centro di Coordinamento Soccorso di Roma
Nella Guardia costiera sono state lì a ombre Giare non a salvare del diverse ore i naufraghi in attesa che arrivasse appunto
La vedetta libica che poi di lì a poco li ha respinti a Tripoli così come sono state respinte le sardine salito il numero a settecento con respingimenti contrari alle convenzioni internazionali a Tripoli negli ultimi giorni
E quindi anche questo bilancio ci parla di un vergognoso un muro
Intanto si voci con quattrocentocinquantacinque naufraghi salvati da sei eventi Starr in tre giorni
Sta facendo rotta verso il porto di destinazione di Trapani
Dove si trova la nave quarantena Splendid a Lampedusa intanto in poche ore fino all'altro ieri nello sport si è toccato il picco di settecentoventitré persone
Molte imbarcazioni sono i dati in autonomia dalla Libia a Lampedusa addirittura anche imbarcazioni in un'unica soluzione sono sbarcati anche più di duecento persone quindi come vedete che ci siano o no le navi di soccorso in area
Quando ci sono perché spesso se ne sta solo una magari che si che riesce a a stare in aria se non poi quando vengono fermate con con bloccare confermi amministrativi da parte delle autorità italiane
Come vedete il pur factor la non esistano lo ricordiamo pur fattore solo geografico punto e basta
Intanto c'è un altro evento sempre che era stato allertato dalla Ruffolo centosettanta persone
Dovrebbero essere siriani la Guardia costiera greca poi alla fine le ha salvate stavano a sud del Peloponneso
I naufraghi sono stati caricati su un mercantile sono diretti all'apporto Greco meridionale di Kalamata l'imbarcazione appunto era alla deriva per diverse ore a seguito di un guasto al motore tre quindi anche in questo episodio per fortuna si è concluso bene non dimentichiamo che c'è stata c'è ancora una rotta da est che che proviene da dall'Egeo dalla dalla Turchia e che poi impatta sulle coste del Mar Jonio quindi sulle coste calabre anche nell'area dello Stretto di Otranto tante notizia ultima delle ultime ore che trentacinque migranti sono sbarcati sulle coste del Gargano a bordo della solita barca a vela sono barche che spesso quei trafficanti rubare a volte anche in Turchia sono barche
Incustodite da da da spesso da gente facoltosa sì militari della Guardia di Finanza hanno intercettato appunto
Questi imbarcazione nelle acque a dieci miglia al largo di Vieste provincia di Foggia solida barca a vela con bandiera bulgara a bordo
Questi migranti tra cui nove donne dodici bambini tutti afgani
Stanno bene per fortuna sono ospitati nelle strutture del porto di DS sull'imbarcazione secondo le risultanze investigative c'erano due presunti scafisti
Entrambi Ubi entrambi ucraini di trentacinque quarantuno anni ci sono spesso se non sono ucraini sono bielorussi o russi o comunque ex patto di di Varsavia e stava perché poi questi qui quando arrivano con questi con queste barche a vela sanno già Monte come gli andrà a finire dal punto di vista
Processuale cristiana se mi consenti vorrei vorrei concludere con con un saluto perché dopo un mese
Di ricovero allo Spallanzani ci ha lasciato Rita Di Giovacchino al cronista del Messaggero archivio vivente di quelle che chiameremmo notti della Repubblica grande amica di radio radicale anche il massimo di Massimo Bordin
Con cui hanno abbiamo condiviso
Appunto quelle notti della Repubblica tra tra processi eccellenti turismo giudiziario in giro
Per le aule bunker durante quei processi quando dozzine
Di pentiti la ci impegnavano per ore e ore dentro le fredde stanze e mura nelle aule bunker delle carceri italiani diciamo Rita