Picciotti, che cosa vi ho fatto? - Presentazione in anteprima il documentario di Tv2000

Pazza arcivescovo contesa è presidente in eterno
Insomma tutti con emozione gratitudine che in questa circostanza così significativa
Saluto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la ministra della Giustizia Maria Carta bianca Marta il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura David Ermini
E sua Eminenza il cardinale Gualtiero Bassetti presidente della Conferenza episcopale italiana
Un saluto che porgono a nome anche di tutta la tv del Milan qui rappresentata dall'amministratore delegato Massimo profili e dal direttore di rete e dell'informazione Vincenzo Morgante
Rosario Livatino anche oggi ricordiamo attraverso un'opera filmica è stato un uomo delle istituzioni e parimenti un uomo di grande fede
La sua vita spirituale ha nutrito sia la sua dedizione allo Stato come anche la sua missione di magistrato dove ha tradotto in pratica le sue convinzioni profonde
Il lunedì crede di impegno civile hanno trovato un'unione perfetta poiché la giustizia ideale suprema cui tutti noi aspiriamo
è un valore autenticamente umano e al contempo profondamente cristiano
Per questo è così importante che ci troviamo qui tutti insieme
Rappresentante delle istituzioni civili ed ecclesiastiche
La vicenda del giudice siciliano
Può essere per tutti noi di profonda ispirazione per aiutarci a ricordarci insieme ciascuno nel proprio compito e ruolo come possiamo impegnarci per costruire una società più giusta migliore
Il nove maggio del mille novecentonovantatré ad Agrigento San Giovanni Paolo secondo pronunciare una durissima invettiva contro le organizzazioni mafiose
Al grido di convertiti agli una volta verrà il giudizio di Dio
Ventotto anni dopo
Sembra il nove maggio ad Agrigento Rosario Livatino sarà proclamato beato
Sono passati certo tanti anni da quando il giudice è stato ucciso in odio anche alla sua fede
E moltissime battaglie sono state combattute in nome della legalità ma la guerra forse ancora non è vinta per questo
Rosario Livatino resta per noi una figura amatissima ed è per questo che TV due mila ha deciso di dedicargli un documentario che stiamo ora per mostrarvi realizzato con lo scopo di narrare una storia
Per la positiva costruttiva soprattutto non solo a noi ma anche a coloro che erano per motivi anagrafici non l'hanno conosciuta
Prodotto in un'ottica di servizio pubblico
Che nasce merende perseguita dall'emittente della Schering il documentario si propone di raccontare in maniera inedita attraverso le testimonianze di coloro che gli sono stati più vicini i vari volti di Rosario Livatino
Il magistrato integerrimo il credente autentico ma soprattutto l'uomo in cui i due primi aspetti sono sintetizzati
Io aggiungerei forse con ulteriore voto passaggio che emerge da anche dal documento firmato
Di questa straordinaria vicenda aggiungerei anche il bordo magistrati reale del giudice Livatino
è stato del maestro per tutti noi
Certo dobbiamo anche renderci conto che tutti abbiamo il dovere dovere di essere maestri ma il maestro è colui che insegna certo con la parola ma ancora di più con la testimonianza della vita
Siamo convinti dunque della sua potenza di un coraggio che ci rende orgogliosi
Ma ci renda anche orgogliosi questo tu come documento a firma che in anteprima abbiamo l'orgoglio di propormi
è un documentario dal titolo picciotti che cosa abbiamo fatto
Sono le ultime parole del giudice
Però nel titolo del film che riprende le ultime parole appunto di questo giovane magistrato
Noi ritroviamo anche le parole stesse di Gesù né sulla croce pronuncia parole di verità di giustizia e di grande amore
E a lei signor Presidente della Repubblica da tutti voi intervenuti buona visione
Ente della Conferenza episcopale italiana
Signor vicepresidente nella corte
Noi sacerdoti è abbastanza facile parlare e prender la parola
Ma in questo momento vi dico dal profondo del cuore che avrei
Preferito restare neutrali
Quello che noi abbiamo ascoltato quello che abbiamo vissuto direi che Giovanni Paolo secondo
E Rosario Livatino
Hanno in fondo innalzato lo stesso grido uno con la voce il Pontefice l'altro con la vita
Quindi il credito di entrambi era una invocazione di giustizia di giustizia profondo
Tra pochi giorni domenica nove maggio
Il giovane magistrato assassinato dall'azienda agrigentina il venti settembre novanta
Verrà proclamato beato
E perché lo proclamò beato
Perché tutto sommato
Noi andiamo a ripescare tutte le motivazioni nella sua uccisione risaliamo alla fede
è stato considerato quel gesto un odio alla fede e un disprezzo totale della vita
La beatificazione che come è noto l'azienda in una ricorrenza di grande significato
Il nove maggio del novantatré comma abbiamo da poco udito papa Giovanni Paolo secondo
Nella messa celebrata nella Valle dei Templi lancio questo grido contro la mafia
Colpevole di di ieri di calpestare il diritto Santissimo di Dio ecco l'olio controllate denti e G. uccidere perciò vite innocenti
Ancora oggi
Io sento vibrare mio cuore quel grido rivolto ai mafiosi
Con cui concluse la sua omelia Giovanni Paolo secondo Giovanni Paolo secondo convertibili una porta
Verrà il giudizio di Dio
E a quelle di tanto volitivo e vorrei aggiungere le parole Magiste reali di Francesco che a Sibari nel due mila quattordici e disse non solo che la malavita e adorazione del male e disprezzo del bene comune
Ma che soprattutto quegli uomini che vivono di malaffare e di violenza non sono in comunione con Dio quindi con la sua forza Francesco disse quindi sono scomunicati
La malavita organizzata la possiamo chiamare mafia camorra con tutti i nomi non è quindi una criminalità comuni
Ma è un organizzazione feroce al tempo stesso una forma di ateismo
Che si colora di tinte neopagane blasfeme anche perfino con citazioni cristiani
Una mano a vita inequivocabilmente fronte già morte morte della società morto e del territorio morte dell'anima delle persone
Le organizzazioni criminali per realizzare i loro progetti creando un clima di paura come è stato ben sottolineato ringrazio davvero tanto TV due mila
Per quello che ci hanno fatto vivere durante questa misura
Più li dicevo le organizzazioni criminali internalizzare ILOR Progetti creando un clima di paura che sfrutta la miseria la disoccupazione la disperazione sociale
E l'assenza della certezza del diritto
Terribile questo vuoto
Proprio per questo è assolutamente necessaria la presenza dello Stato
E vorrei aggiungere anche della Chiesa una presenza forte autorevole e soprattutto educativa
Come quella di Rosario Livatino
Ho letto alcune cronache dei giornali del mille novecento Giovanni novanta che racconto scusate l'emozione
Che raccontano la morte del Giudice ragazzino
Egli viene definito come Giovanni e minuto magistrato di trentotto anni che da dieci anni faceva il suo dovere
E in definitiva era un giudice incorruttibile
Libertino è stato un appassionato difensore nella legalità della libertà di questo Paese non sono della Sicilia
Un e nostro c'erano lo sentiamo no sto sto figlio
Un autentico rappresentante delle istituzioni che è riuscito a incarnare la certezza del diritto ma anche la cultura profonda religiosa della dell'Italia profonda
Di quell'Italia e non si arrende alle ingiustizie e alle tranvie predicazioni e che non cede anzi Ignazi
E a coloro che si adeguò non lo status quo anche quando lo status quo è rappresentato dalla macchina
Senza dubbio Rosario è stato un piccolo e il giovane uomo ma al tempo stesso un gigante della verità
Un uomo che ha incarnato il Vangelo delle beatitudini
Perché questo piccolo uomo lo voglio dire con forza era affamato
Vive a vita e avevo una sete e profonda di giustizia
Né c'è Gesù nelle beatitudine beati coloro che hanno fame e sete di giustizia
Di Martino ci lascia una grande eredità civile e anche spirituale
Il suo martirio parla alla Chiesa e all'Italia intera ma soprattutto ecco vorrei questo lo dico anche per i miei confratelli vescovi per tutte le chiese d'Italia
Vorrei davvero che soprattutto forse avvicinato ai nostri giovani alle generazione dei giovani
A coloro che non sono grazie a Dio ancora compromessi e che possono anzi
Anzi devono resistere con tutta l'energia e il coraggio della gioventù alle false lunghi lusinghe mafiose
Dobbiamo Ponta puntare come Chiesa anche di più sui giovani valorizzandoli e in questo senso dando tanto fiducia e dicendo ma voi
Veramente questa società la potete cambiare
Vorrei riassumere l'eredità vidi trattino con la stessa frase che ho utilizzato per ricordare don Pino Puglisi
Quanto si rassomigliano questi due marziani
Diceva don Pino con la mafia non si convinse
Fra la mafia e il Vangelo non può esserci alcuna convivenza e tanto meno connivenza non può esserci alcun tutto contatto
Non ci può essere nei confronti della mafia nessuno deprecabile inchino
Grazie
Prende la parola l'avvocato David Ermini vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
Signor Presidente della Repubblica
Fini era ministro della giustizia
Sua Eminenza cardinal Bassetti
Colleghi consiglieri vi ringrazio per la presenza e ringrazio TV due mila e l'arcidiocesi di Agrigento per questo toccante ricordo testimonianza che omaggia una fulgida figura di magistrato
Una figura simbolo del tributo di sangue che la magistratura ha pagato a difesa della legalità e della democrazia
Per il Consiglio superiore a un onore avere ospitato oggi l'anteprima del documentario sul Rosario Livatino alla vigilia della cerimonia di beatificazione giudice stimato da tutti per le doti professionali il senso delle istituzioni e la straordinaria umanità
Livatino sarà il primo magistrato beato nella storia della Chiesa martire della giustizia e indirettamente della fede come lo definì Giovanni Paolo secondo
C'è una frase del giovane Rosario che mi è rimasta impressa
Quando moriremo nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti ma credibili
Essere credibili ecco l'insegnamento di un uomo di un magistrato esemplari un uomo semplice e mi disse e misericordioso e insieme determinato e coraggioso
Un magistrato schivo e per nulla carrierista e insieme rigoroso e tenace
Capace da sostituto procuratore di condurre delicate indagini contro la mafia e gli intrecci corruttivi con politici ed imprenditori e di colpire duramente le cosche agrigentine confiscando né i beni
Ma più di tanto i mie parole oggi è giusto che sia solo la sua voce a risuonare in questa sala
La voce di un ragazzo che al suo ingresso in magistratura chiese a Dio di accompagnarlo e aiutarlo a rispettare il giuramento appena pronunciato
La voce di un ragazzo che ha incarnato l'immagine limpida e ideale del magistrato
Queste sono le parole di Livatino
L'indipendenza del giudice non è solo nella propria coscienza
Nella incessante libertà morale della fedeltà ai principi nella sua capacità di sacrificio nella sua conoscenza tecnica della sua esperienza nella chiarezza e linearità delle sue decisioni
Ma anche nella sua moralità della trasparenza della sua condotta anche fuori dalle mura del suo ufficio
Per la normalità delle sue relazioni e delle sue manifestazioni nella vita sociale della scelta delle sue amicizie della sua indisponibilità di iniziative d'affari tuttora consentiti Omar rischiosi
Nella rinuncia ad ogni desiderio di incarichi e prebende specie in settori che possono produrre il germe della contaminazione ed il pericolo della interferenza
L'indipendenza del giudice e infine nella sua credibilità che riesce a conquistare nel travaglio delle sue decisioni ed in ogni momento della sua attività
La credibilità esterna della magistratura nel suo insieme ed in ciascuno dei suoi componenti è un valore essenziale in uno Stato democratico oggi più di ieri
Livatino tutto questo lo ha testimoniato con la vita
Livatino il modello a cui ciascun magistrato e il dovere di ispirarsi per guadagnarsi la fiducia dei cittadini fonte primaria ed esclusiva della legittimità del suo agire
In questi anni abbiamo commemorato la ricorrenza di tanti
Troppi magistrati caduti sotto il fuoco della mafia e del terrorismo
Ogni volta ricordandone i nomi ho pensato alla loro età
Livatino è stato ucciso a trentasette anni
Tra pochi mesi ne avrebbe compiuti settanta a un passo dalla tensione
Nei nostri cuori il giovane Rosario eh e sempre sarà per rubare il verso del poeta la nostra meglio gioventù grazie
S'
Fortuna