10 MAG 2021
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Fai Notizia - Morire di lavoro. La puntata settimanale

RUBRICA | - Radio - 23:30 Durata: 32 min 31 sec
A cura di Fabio Arena
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Il 6 maggio nella Bergamasca un operaio 46enne è morto schiacciato da una lastra in cemento armato.

Il giorno prima, il 5 maggio un operaio meccanico di 49 anni  si è ferito lavorando a un tornio in un’azienda di Busto Arsizio, in provincia di Varese.

È morto poche ore dopo.

È rimasto schiacciato tra gli ingranaggi, proprio mentre l’aula del Senato osservava un minuto di silenzio per ricordare Luana D’Orazio, l’operaia tessile di 22 anni che due giorni fa è rimasta schiacciata in un macchinario nell’azienda di Prato dove lavorava, lasciando la sua famiglia e il figlio di 5
anni.

Il quadro tracciato dall'Inail sul primo trimestre del 2021 parla chiaro: le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all'istituto entro il mese di marzo sono state 185, 19 in più rispetto alle 166 registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%), effetto, sottolinea l'Inail, degli incrementi osservati in tutti i mesi del 2021 rispetto a quelli del 2020.

Se prendiamo l’intero 2020, gli infortuni con esito mortale sono stati 1.270, il 16,6% in più dell’anno precedente. Dal nostro archivio, il servizio "Non chiamatele morti bianche".

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