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Nella nella nota dalla scorsa settimana di lunedì scorso avevo parlato della sentenza con cui il tribunale di Arezzo ha assolto Walter De Benedetto che da circa trent'anni soffre gravemente di artrite reumatoide che era finito sotto processo
Avere coltivato alcune piante di cannabis per sopperire alla prescrizione insufficiente di farmaci cannabinoidi
Da parte del servizio sanitario non volendo ricorrere al mercato illegale aveva deciso di fare da sé ma la legge non lo consente
A seguito di una soffiata punto finito dei guai con l'accusa di coltivazione di detenzione ai fini di spaccio martedì ventisette aprile
La vicenda si è conclusa positivamente e Walter è stato assolto perché per i giudici il fatto non sussiste una tendenza analoga è stata pronunciato il sedici aprile in Sardegna dal tribunale di Lanusei ECM queste le le iniziali del lì dell'imputato era stato ripreso da videoregistrazioni dei carabinieri mentre coltivava quattro piante di cannabis
Durante la perquisizione in casa i militari avevano rinvenuto altre due piantine e circa pensate sette grammi i marijuana
E CM ha ammesso di avere coltivato per uso personale per fini terapeutici e non avendo soldi per acquistare cannabis sul mercato illegale il pm aveva chiesto un anno di reclusione appunto con l'accusa di coltivazione di piante le viene in pace ma i giudici invece lo hanno assolto
Richiamo in Sardegna perché nei giorni scorsi il tribunale di Sassari assolto una coppia trovate in possesso di cinque piantine di marijuana
Gli assolti perché il fatto non costituisce reato e piantine infatti erano utilizzate a scopo personale e i giudici hanno applicato quella sentenza importante con cui le sezioni unite penali della Corte di Cassazione
Hanno stabilito che non è punibile la coltivazione domestica di cannabis finalizzata all'uso personale perché appunto non lede la salute pubblica non vede come si dice il bene tutelato dalla norma
E la qui la vicenda per la durata quattro anni
E ancora in Sardegna lo scorso febbraio dopo due anni di vita giudiziario il giudice ha assolto un imprenditore di Teulada che era stato denunciato perché trovato dei carabinieri in possesso di un ingente qualità di canna vice eviterà si trattava di una varietà di canapa
Legare iscritta nel catalogo delle piante agricole che l'imprenditore aveva acquistato in un negozio legale di Milano
Un bambino un mese prima detto adesso e questo aveva addirittura presentato denuncia ai carabinieri per il furto di alcune piantine quindi tutto era regolarmente documentato accertato che si trattava di cannabis Laità autorizzata anche il pubblico ministero ha chiesto l'assoluzione e giudice l'udienza preliminare
Ha dichiarato che il fatto non costituisce reato
Ecco la domanda è
Chi paga tutto questo chi risarcisce i malati che non riescono ad accedere i farmaci cannabinoidi al dolore causato dalla malattia si vedono aggiungere ulteriori sofferenze provocate da denunce e processi possiamo di ripeto certi penosi inutili
Che ripartisce le persone che finiscono sotto processo come spacciatori solo perché invece di bere un super alcolico coltivano magari qualche piante di cannabis il proprio piacere
Chi risarcisce il danno economico di un imprenditore che ha fatto tutto secondo la legge che si vede trattato come un narcotrafficante riparati in questi casi che io ho citato sono sta alla punta dell'iceberg e dietro ribadisce non molti altri casi di cui
La cronaca non non si occupa
E la domanda è più larga chi risarcisce tutti noi cittadini per i soldi pubblici che vengono sprecati per le forze dell'ordine che vengono distratte da cose più importanti per i tribunali che finiscono indagati le carceri perché finiscono sovraffollate mentre e però le organizzazioni criminali si arricchiscono grazie al mercato nero generato dal revisionismo
E questo ci porta un'altra considerazione la scorsa settimana sono stati condannati all'ergastolo i due giovani statunitensi accusati dello domicilio del vice brigadiere dei carabinieri Mario a Cerciello regale deferimento del collega Andrea Variale nel luglio del due mila diciannove a Roma
Giustizia è stata fatta è stato un po'il lato motiva che è rimbalzato dai giornali anche leggere e dei telegiornali sociale
C'è stata anche la lira di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che si è augurata che gli assassini ora scontino la loro pena fino all'ultimo giorno senza alcuno sconto
Dimenticando che si tratta della sentenza di primo grado a cui seguirà un appello e quasi certamente un giudizio della Corte di Cassazione
Come ho perso il collegamento ci scusiamo con gli ascoltatori proviamo a sentire si ecco Roberto spesa ci abbiamo perso beh unicamente
Vado a concluderà diceva appunto che ci si dimentica che la l'articolo ventisette della nostra Costituzione stabilisce che l'imputato non è considerato colpevole fino alla condanna definitiva ma a parte questo che non è cosa da poco
Mi pare che non di non aver visto riflessioni sul fatto che quella tragedia
Quella me frutto anche della legge proibizionista sulle droghe e come ho già avuto modo di dire all'epoca dei fatti nessun carabiniere è mai stata coltivato per un pacchetto di sigarette o per una bottiglia di grappa per quattro piste dico che invece sì
Il tetto e la legge predizioni sta posso dire che non sarebbero morti Federico Aldrovandi non sarebbe molto alto piantina non sarebbe morto Stefano Cucchi senta queste norme un adolescente
Come accaduto qualche anno fa il ligure non si sarebbe buttato dalla finestra perché gli furono trovati in casa un po'di grammi di fumo alla di questo non si parla più facile prendersela con la cannabis light con chi legalmente la produce la vende comma cari malati che coltivano un po'di cannabis
Per curarsi e con che coltiva qualche pianta per fumarla senza rigogliosi al mercato nero tutto che grazie alle previsioni se appunto è in mano alle mafie anche su queste cose bisognerebbe riflettere ogni tanto e magari mettere mano a una legge vecchia di trent'anni
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