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psichiatra e psicoanalista, ordinario di Psicologia Dinamica alla Sapienza Università di Roma
Buona sera da Gianfranco Cercone benvenuti all'ascolto un euro a puntata della rubrica L'ultimo spettacolo una rubrica dedicata al cinema e al teatro ai tempi della crisi
In questa puntata non parleremo per una volta della crisi economica che investe lo spettacolo ma parleremo di crisi da un punto di vista psicologico e dunque di crisi intime individuali
Ne parleremo di come il cinema in particolare le racconta le rispecchia e se può contribuire abolirle
Allo scopo abbiamo come ospite uno psicanalista insegna Psicologia dinamica alla Sapienza di Roma ma allo stesso tempo è un esperto che è un appassionato di cinema tiene una rubrica settimanale sul cinema sul Venerdì di Repubblica che s'intitola Psycho
Per pubblicare un libro dal titolo al cinema o lo psicanalista da Raffaello Cortina Editore
E anche appena uscito un suo libro da Einaudi intitolato arcipelago N variazioni sul narcisismo
Si tratta del professor Vittorio Lingiardi che ringrazio molto di avere accettato il nostro invito buona sera buonasera e grazie dell'invito
Ecco in questo periodo in cui i cinema i teatri sono rimasti chiusi a lungo mi è capitato più volte di pensare di passare Quintario di un film di François Truffaut intitolato L'ultimo métro
Che si svolge a Parigi durante la seconda guerra mondiale e in cui si racconta che malgrado il coprifuoco malgrado i bombardamenti la gente la sera continuava ad affollare i teatri
Ma anche la famiglia invece come sappiamo cinema ideali sono rimasti chiusi ma di persone si sono riversate sulle piattaforme digitali per vedere film e serie televisive
Ecco volevo chiederle perché quando ci sono problemi tanto gravi di obliqua la crisi economica le epidemie si continua ad avvertire la necessità dello spettacolo
Intanto mi lasci dire che
Mi sono molto divertito all'idea di parlare a una trasmissione che si chiama l'ultimo spettacolo che un firma di Bogdanovich che ho amato moltissimo
E iniziare parlando dell'ultimo metro che un film come diceva lei di Truffaut altrettanto magnifico quindi insomma siamo sull'ultimo su una frontiera ultima che giustamente è quella della della difficoltà e della crisi che stiamo vivendo e noi in questo momento
Stiamo godendo della riapertura delle sale dopo un periodo di rinuncia ovviamente ci sono state rinunce molto più importanti che ci hanno segnato molto di più però è vero quanto diceva lei che nei momenti in cui la difficoltà della vita e anche la difficoltà della vita nella sua concretezza si manifesta con la prepotenza con grande dolore
L'importanza delle narrazioni e l'importanza di poter essere testimoni di narrazioni
Le narrazioni del cinema sono le più popolari sono le più coinvolgenti sono quelle che consentono l'entrata e l'uscita
Dalla dallo schermo come ben cinque segna la rosa purpurea del Cairo di Woody Allen cioè sono un momento anche rituale di collettività di ricapitolazione immaginazione di identificazione dove le gioie e i dolori della vita possono essere condivisi ma anche filtrati dalla memoria
Harry inventati dall'immaginario quindi è una facoltà psichica il cinema alla fine insomma se se devo dirla in poche parole è una facoltà psichica e mi piace moltissimo ricordare quanto Federico Fellini fosse attento a questa dimensione
E e quando Federico Fellini tra l'altro ricordasse l'importanza che hanno avuto le sale cinematografiche nella sua formazione pensi che
Fellini amava a tal punto le sale che da bambino aveva battezzato i quattro angoli del suo lettino a casa della nonna con i nomi dei cinema di Rimini
Il aveva chiamato un angolo Fulgor un angolo Savoia un angolo Sultano e un angolo mi sembra Opera nazionale dopolavoro che era alle quattro
E mi batto il cinema di Rimini ecco questo per dire che sin da quando siamo bambini il luogo del cinema ha una importanza straordinaria diventa una una una anche qualche cosa pensate di fare erano un po'la nostra dimensione sognante e non a caso beh questo è un tema che tratto molto nel libro nel cinema con lo psicoanalista c'è un continuo
Rispecchiamento tra vita onirica vita cinematografica
Listini sono i registi Bertolucci Buñuel Fellini stesso rimane tantissimo che utilizzano la metafora onirica per parlare del loro cinema
In questo momento di clausura l'esplosione delle piattaforme è stato un surrogato domestico che si è rivelato molto efficace per poter un ahimè rinunciando alla sala buia e condivisa trasportando oggi in una dimensione così più come dicevo appunto Fellini da elettrodomestico cinematografico però ha consentito che questo dialogo necessario per nutrire
La nostra vita psichica e la nostra narrazione continua a potesse ancora luogo quindi insomma
Il fiorire delle piattaforme è stato sicuramente un evento fondamentale per la sopravvivenza non soltanto del cinema peraltro c'è da dire AN che le sale cinematografiche avevano iniziato chiuderle
Molto prima del Covent certo il comitato ha dato il colpo di grazia
Ma
La funzione diciamo così curativa delle piattaforme soprattutto anche con piattaforma che si sono organizzate con splendide retrospettive con riproposte di dei film che magari non avremmo visto io credo che tante quarantenne insomma
Con con una dolore la la tragedia fuori diciamo così nel mondo
Sono state trascorse grazie così anche alla possibilità delle nostre immersioni cinematografiche io nella maggio scorso ho rivisto tutto uno salva ed è stato una una un'esperienza indimenticabile
Infatti forse le piattaforme digitali hanno un po'la funzione di quelli che un tempo erano i cineclub che e in effetti proponevano rassegne di film adesso la televisione diamo i canali generalisti non hanno dismesso questa funzione forse alcune piattaforme per esempio Mughini o chili o altre o ai play
Vice pago ecco consentono una visione forse più ordinata burocratica dei film come dice come ha detto lei
Volevo chiederle professore nel lei ritiene che l'effetto psicologico di un film visto in sala un visto a casa su un televisore sia lo stesso oppure si attenuato depotenziato
Che visto che il futuro ugualmente sarà questo se continueremo in gran parte a vedere il film dentro casa
Ma è la stessa cosa oppure noi ecco dei tanti modo proprio semplicissimo
No non credo che sia la stessa cosa non è la stessa cosa
Perché viene a mancare il quello che appunto io chiamavo prima l'amore per la sala e c'è un ricordo per esempio c'è un film molto bello di di sia Liang che si intitola Goodbye Dragoni ma ed è un film struggente su una sala decrepita di Taipei una in Asia prossima alla chiusura
Per sempre e una specie di di narrazione stravolta dei suoi abitanti Argentin vicino il proiezionista la cassiera zoppa un turista giapponese in cerca di avventure nel cinema semivuoto Arrigo il cinema non è soltanto la proiezione sullo schermo e anche il luogo la sala avvitata con il suo pubblico questo storicamente
Ora lo schermo si è rimpicciolito è uno schermo che accendiamo spegniamo negli orari che ci sono comodi giustamente
Diciamo a un'altra funzione da questo punto di vista dopodiché per fortuna dentro lo schermo poi c'è sempre il cinema un boh diciamo così in competizione anche se creare delle delle differenziazioni rigide secondo me non serve con la fiction diciamo e con le serie tv
Anche lì sono tempi sono ritmi e quindi anche funzionamenti mentali e funzioni mentali direi quasi fruizione neurologiche diverse
Però diciamo sono momenti che consentono come dicevamo prima
Una fruizione a volte anche più organizzato più strutturata proprio grazie a certe piattaforme che stanno facendo delle politiche estremamente interessanti delle proposte cinematografiche estremamente interessanti al punto lei cita D'Amuri perché probabilmente sono dubbi insieme anche ai lavori invece della Cineteca Italiana sono le i fiori all'occhiello di un certo amore per il cinema
In casa punto come Pellini diceva cinema con loro video è diventato un elettrodomestico che sta tra la libreria porta fiori ecco sicuramente bisogna riuscire ad amare il cinema al punto tale da organizzare
Una una visione che non sia dall'elettrodomestico ma che riesca a ricreare quella invenzione anche mitica
Che d'immersione nel cinema
E nel cinema di sala produceva io nel libro lo racconto mito bellissimo di Eros e Psiche che è un nido d'amore di dolore legato al buio alla luce perché l'incontro tra sicché rossa avveniva nel segreto del buio ma Singer curiosissima di sapere chi era questo l'amante che la visitava durante nella notte e quindi nel buio e accese un volume lo sconto sulla spalla lui fuggì lei passo il tempo inseguirla cercarlo dovunque entrando e uscendo dal mille storie mille dolori edile ricerche e questo unito meraviglioso insomma racconta come Eros sicché buio luce e quindi proiezione sulla proiezione della pellicola è invenzione del cinema viaggino insieme tutto questo insomma si vuole creare un pochino in casa cioè c'è non non c'è qualcosa che per per quello che riguarda anche la mia generazione
Appartiene allora lo stare in sala a a era quella dimensione così un po'irraggiungibile dello schermo e anche le persone che a cui gli riesce
Quando iniziano i titoli di testa od spostare per vedere meglio i titoli di coda insomma c'è anche diciamo così un feticismo della proiezione in sala che cambia
Però per esempio quando diciamo il knock down non è strettissimo e magari si inizia a poter avere qualche persona in casa anche la proiezione di un film con qualche amico con qualche persone innamorata e curiosa di vedere o rivedere un determinato filma sono momenti anche molto belli
E quando parla di Fellini mi viene in mente una famosa immagine che è stata tante volte anche di proposte in televisione di un grande letto dove ci sono dei bambini e di fronte a questo letto c'è un grande schermo cinematografico che proietta le immagini delle dive televisore c'è un'immagine della città delle donne sì
Senta io ho iniziato parlando di Truffaut lei in epigrafe nel suo libro cita una massima di tufo cui esito che dice lei signor Fini il sonde Mallard cioè i cinefili sono dei malati
Perché ha trovato significativa questa fase
Mentre il Libano e dell'uomo
Magnum possibile perché è una malattia nella malattia c'è c'è la passione e c'è la febbre naturalmente c'è anche il delirio della passione il delirio della febbre
Perché naturalmente sinergici il insegue mitizzata a al è un archivio di memorie di ricordi di dettagli c'è un'altra un'altra bellissima ma massima che io utilizzò nel nel mio libro che è vicino può questo discorso e che dice abbiamo dimenticato perché Joan Fontaine si sporge sul ciglio della scogliera
Che cosa ci va a fare già nei primi in Olanda cosa su cosa Montgomery Clift mantiene per sempre il silenzio
Ma ci ricordiamo di una borsetta di un camion del deserto di un bicchiere di latte delle pale di un mulino di una spazzola per capelli sono avvolgenti feticcio di altrettanti firma dove soprattutto risplende Hitchcock in questa in questa frase di Godard che mostrano quanto anche fisico viscerale e ossessivo diciamo di catalogazione indiretti Gigio possa essere la passione cinematografica ci sono persone che per difendere o accusare Lars von Trier rischiano di perdere un'amicizia ci sono persone che per diciamo spiegare l'importanza che nella loro vita vuole avuto Mulholland drive tra sono sono disposte a a a battersi a duello insomma c'è una dimensione come in tutte le grandi passioni non a caso Contorno tuffo non dice chi va al cinema è malato dice i cinesi sono dei malati perché sono dagli appassionati febbricitante
Però ecco vorrei un pochino al di là della passione della cinefilia vorrei chiederle questo secondo lei esistono dei film ma non solo per i cinefili che possono essere pericolosi per chi li guarda oppure al contrario ci sono dei film che possono aiutarci invece a guarire eventualmente delle malattie o delle decorosi per cui siamo affetti
Scusi una domanda un po'sui massimi sistemi qualche battuta naturalmente è chiaro che in un po'esaurire
Ma guardi partiamo dalla mia esperienza allora io
Che sono assolutamente non sono un critico cinematografico sono appunto forse non si nel film malato sicuramente diciamo così un dilettante innamorato però invece più seriamente nella mia vita sono un professore e in segno fa un corso che si intitola Psicopatologia valutazione clinica e diagnosi
E di tantissimi anni fa ora lo fa novanta in tanti fortunatamente ma tantissimi anni fa sono stato un po'tra i primi a insegnare
La vita psichica anche quindi sono in tutti i suoi versanti psicopatologici problematici e conflittuali
Attraverso le storie del cinema ovviamente come diceva lei scegliendo ad hoc alcuni film alcuni film che avevano diciamo così la forza tra virgolette riprendo un po'il suo discorso
Di far ammalare lo spettatore per esempio ricorda quando
Quante volte proiettando l'inquilino del terzo piano di Polanski
A per far capire a dei miei giovani allievi primi anni di università venti ventuno anni l'intensità conturbante che può avere una psicosi che può avere un delirio di persecuzione quindi da quel punto di vista insomma un film ammalate
Ma anche però un film
Che per una persona che dedicherà la vita a occuparsi di patologie mentali di terapie psicologiche vecchia immediatamente in contatto con un mondo che può iniziare a capire a avvicinare attraverso queste narrazioni certamente perché sei anche più protetto prima di entrare direttamente in contatto con la la patologia e la sofferenza delle persone all'ora mi viene in mente va bene nell'Ottocento e nel alla Salpêtrière nelle grandi cliniche psichiatriche venivano portati i malati a mostrare di fronte all'all'Anfiteatro degli allievi rispondenti in vivo che cosa fosse un arco isterico
Oggi che fortunatamente l'esibizione del malato come fenomeno pubblico anche se in contesto didattico è molto i è impossibile non sarebbe identica però c'è un modo forse al punto di condividere una narrazione una visione che può essere quella anche voi di discutere di riflettere sui personaggi del cinema dentro il cinema per esempio io con i miei
A Rieti ho fatto delle bellissime lezioni
Raccontando ed ascoltando che cosa può essere una personalità narcisistica mettiamo guardando Blu Genesi nella di Woody Allen a un quadro di un ad una struttura caratteriale narcisistica interpretata straordinariamente da che la scelta molto molto interessante per non parlare per il significato diciamo così narcisistico di un personaggio come il protagonista dici Gisele anche in di di Orson Welles
E poi lei ricordare invece di firma che fanno bene credo che per esempio ci sia tutta una cinematografia che fa bene alla alla allargherà rigide
La fantasia che sviluppa la sensibilità e che mette in contatto non soltanto punto con una il dolore la relazione del dolore psichico ma anche con grandi fenomeni collettivi con grande in polvere
Per l'intera umanità Shirley che riguardano per esempio la vita
Dei migranti per parlare di un film come fuoco al mare che ho molto amato o film che parlano di di diritti e di conquiste civili che riguardano le persone omosessuali le persone transgender
La la la vita delle donne ecco il cinema
Al di là dei tante dimensioni più indifesi con logiche che abbiamo toccato anche poiché sul versante collettivo di narrazione collettiva è un mendicante politica estetica
Da non trascurare questa è la ricchezza del del cinema ed è una ricchezza che fa bene e fa
Tra virgolette ammalare nel senso di contare già contagiare la nostra immaginazione ma anche la nostra creatività e ci fornisce possibilità di identificazione è importantissimo il ruolo che ha la figura del della delle rovinato dell'eroe di un di un racconto cinematografico spesso anche per le persone più giovani come modello come dimensione data dentro cui rivedersi nel bene e nel male come specchio come confronto
Per esempio mi è capitato recentemente di fare un dibattito molto interessante con un gruppo di studenti che erano molto incuriositi da capire come è cambiata la descrizione della narrazione per esempio della figura dell'omosessuale dai film ma del del inizio del Novecento
Allargare atomizzazione alla patologia trazione alla derisione o alla narrazione tragica per cui omosessualità era solo
Suicidio alcolismo elettroshock disperazione invece fino a firma che via via che ci avvicinavamo ai giorni nostri ha consentito anche raffigurazioni con possibilità di identificazione positive
E di valorizzazione della dell'identità
Per esempio ecco riprendendo questo discorso si dice che delle alcune serie di Netflix che adesso hanno un successo planetario che come dire raccontano in modo più esplicito forse più libertario credo
In certi casi varie forme di sessualità possono avere una funzione liberatoria nei confronti degli spettatori lei ritiene che sia possibile oppure avere anche delle controindicazioni eventualmente dei meeting
Per le cose che non vanno ecco le buste segni particolari ecco nelle sale comunali di Netflix ma baluardi allora su Netflix io confesso che o una ambivalenza perché è innegabile che alcune serie tante ormai siano anche Superman fatte avvincenti estremamente interessanti
Lei parla parlando di sessualità per esempio mi viene in mente anche perché un deve essere una delle poche serie Netflix di cui mi occupo nel mio libro al cinema con lucido analista
O usano sulla sull'ambientata nella fino agli anni Ottanta New York racconta diciamo la cultura della comunità LGBT soprattutto della comunità
Trans afroamericana è un pezzo di storia interessante tra l'altro è ampiamente ispirata a un documentario molto serio di di Jennie Livingston che si chiama era il simbolo Menga
Ecco poi chiaramente la confezione Netflix ma in generale diciamo certe confezioni
Che che devono diciamo così catturare anche un po'fra virgolette rendere indipendente con uno stile narrativo con l'interruzione a un certo punto per la ripresa nella puntata successiva diciamo serie che producono il Bigio watching quindi comunque una abbuffata visiva che non a caso invoca un termine un diagnostico no che il Binge eating quindi l'abbuffata alimentare
Hanno anche una loro
Non so come dire
Una loro non lo non lo prenda in termini moralistici come una specie di in sincerità
Dovuta alla necessità di catturare di conquistare e di sedurre lo spettatore ecco io sono più legato a un cinema
Lei non seduttivo a un cinema almeno a galvanizzante che richiede anche un po'più fatica certamente che non la fornisce immediatamente diciamo così l'adrenalina diciamo l'ingrediente un euro chimico per catturati
Però diciamo certamente c'è un cinema fatto anche di quello e credo che lo spettatore seduto che non si pronuncia tutto quello che arriva da Netflix può fare delle interessanti scoperte nello specifico anche il discorso sulle sessualità che era quello che lei sollevata
Per un discorso che rientra un po'dà l'idea di raccontare le sessualità da una prospettiva sempre estremamente ottimistica e progressista che per carità più che giusto anche perché viene naturalmente raccontato anche l'aspetto diciamo della sofferenza ma poi sempre un po'come è tipico di certe narrazioni da americani prima trionfa
Diciamo così insomma chi chi combatte alla fine ce la fa è una bellissima lezione però forse appunto a volte pecca un po'di realismo psicologico
Aggiunge mi avvio ad un analogo organismo signor giudice nel senso del realismo socialista cioè non ho capito
No realismo psicologico nel senso che nella vita non si vince sempre appunto sette il realismo a loro
Sì diciamo mancano di realismo psicologico nel senso che raccontano delle storie molto gonfiate un po'Vittadini risate un aspetto di Netflix è è un ipocrita dimezzata la narrazione
Indubbiamente senta discutere professor Lingiardi ci porterebbe avanti a lungo e avrei tante domande da fanghi però il tempo a nostra disposizione precisi stare si è signor sia esaurito nel quasi proprio richiede una cosa è colei iniziato parlando di un Fini mondiale che la Rosa guglia del Cairo
C'è un ultimo Findim viale siamo Rifkin festiva anche un po'riprende quei temi cioè una la stima non so se lei lo ha già visto è la storia di un critico cinematografico che si immedesimarmi addirittura entrambe infine che ama di più vuole sapere se l'ho visto nel caso testi
Allora guardi l'ho visto fare casca a fagiolo perché proprio questa mattina ho iniziato a scrivere il mio salgo del ventuno maggio che sarà proprio su ritiene all'indigenza Festival
Dice io le confesso che sono un grande ammiratore del cinema di Woody Allen liberato proprio nel giorno in da in una delle strade di
Cinema domestico di cui parlavamo prima ho rivisto anche la sua trilogia bergmaniano aree ho trovato sempre molto bello
Inutili o spedendo il primo volo Lori valorizzato ecco
Solo questo film ci sono i suoi temi sono forse sempre più di Luigi sottili però anche molto garbati ci sono i tradimenti rabbini l'amore impossibile ma la sua necessità l'ipocondria naturalmente l'industria del cinema perché si svolge al Festival
Di San Sebastiano c'è la nostalgica delle pellicole appunto che da ragazzi Cinzio davano sulle sedie scomode delle cineteche Chengdu foce Verde umana c'è Burgo nella e c'è questa idea di in inserire i soldi in bianco e nero che sono dei sogni sognati alla maniera di
Per cui c'è un sogno in cui i protagonisti del film ma sono vestiti come e si comportano come se si fossero in Jules e Jim come se fossero in Settimo sigillo e così via quindi
L'idea carina di questo film bare dei sogni quindi ricordavamo prima il forte legame che c'è tra sogno i cinema desse retta cinematografici nello stile dei registi più amati
Quindi mai come in questo film che pure grazioso esile ma non è certo insomma il Woody Allen al suo massimo però mai come in questo film Woody Allen ma
Ha fatto un omaggio all'inconscio del cinema che è poi in corso dello Spe
L'attore
Benissimo io allora ringrazio molto il professore Vittorio Lingiardi di questa conversazione ricordo che in uscita da Einaudi un suo libro l'arcipelago N variazioni sul narcisismo in cui si parla anche di cinema
Non abbiamo potuto avuto il tempo di entrare nel merito di questo libro ma magari
Sì adesso ora ci sarà un'altra occasione ringrazio lo farà però e son divertito a
Accompagnare ogni descrizione di tipologia narcisistica indossando un arcipelago sono tante c'è il narcisista fragile grandioso maligno psicopatico
Ad altrettanti personaggi narcisisti del cinema ma anche di qualche serie perché
Le serie abbondano di psicopatici
Bene allora grazie a Silvio Farina alla vigilia di questa trasmissione buona sera da Gianfranco Cercone
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