Intervista ad Antonella Bolelli Ferrera sul suo libro "Bad Girls. Da vittime a carnefici" (La Lepre Edizioni)

Radio radicale siamo in collegamento telefonico con Antonella Bolelli Ferrera che la ideatrice del premio Goliarda Sapienza
Premio per le produzioni letterarie di chi è imprigionato nelle nostre carceri e salutiamo Antonella innanzitutto
Buon pomeriggio a tutti
Allora noi oggi siamo in collegamento contee per parlare della tua ultima fatica letteraria che ha come titolo bad jobs da vittime a carnefici
Un libro edito dalla Lepre Edizioni con introduzione di Dacia me Maraini ecco come si capisce già dal titolo
Qui si parla attraverso storie in prima persona oppure riferite di come dire vittime che si trasformano appunto in giustiziere
Giustiziere sono donne ecco come nato questo libro l'idea come è nata come è venuta fuori
Allora l'idea di scrivere un libro di tutte donne ce l'avevo già da tempo perché negli anni del premio Goliarda Sapienza
Avevo notato che poche donne rispetto agli uomini avevano partecipato al concorso forse per una certa ritrosia anche a raccontarci
Allora avevo pensato di dedicare a loro una sezione speciale di di questo concorso letterario
Poi col troppo la pandemia ci ha messo la sua quindi eravamo nel pieno della scrittura diciamo a quattro mani perché così avevamo deciso
Io ero in contatto con queste donne che avevo conosciuto negli anni vendita nelle diverse carceri o addirittura negli uffici ancora prima punto chiude però abbiamo deciso di di lavorare insieme alle loro storie perché la maggior parte di loro quindi nove su dieci era la prima volta soltanto che Lantella pandemia ai poco mentire interrotto questo questo rapporto che in alcuni casi era più frequentemente epistolare alte le potevo vedere anche perché al pure qualcun erano i domiciliari e quindi ci siamo trovati di fronte una scena andare avanti o fermarci aspettando che tempi migliori tutte loro mi hanno chiesto di andare avanti e di farmi portavoce una loro portavoce perché
Parlando con loro della violenza che avevano subito ed era la prima volta che loro ne parlavano perché hanno sempre parlato della violenta che l'ora l'iscritto agli altri mai di quella che hanno subito può se vuole mi spiego anche come me l'hanno raccontato come no
Hanno hanno scelto di di andare avanti perché volevano mettere in evidenza di quanto la violenta possa generare altra violenta proprio così come accaduto a loro
Gli abusi più terribili terrificanti e subdoli che loro hanno subito hanno certamente innescato il loro denaro meccanismi perversi che li hanno puniti indotte a cercare la vendetta e a volte nemmeno in via diretta voglio dire verso i loro aguzzini no e non in modo immediato non sempre stato in modo premeditato
Non sempre è stato un impeto a volte è stato il caso però io sono certa che qualcosa in loro c'è stato proprio innescato dalle violente e terribili che hanno subito sicuramente
Eh sì eh questo è un tema che ritorna perché anche nel libro di cui c'eravamo cupa di prima su cui avevamo realizzato un intervista Conte Atonement questa questa diciamo dinamica
Tornava il ritorno appunto anche in questo libro tra l'altro io ti ti voglio dire a me mi ha dato la sensazione molto particolare questo libro perché e come si usa dire la realtà supera la fantasia in qualche modo mi ricordava non solo i libri di Stephen King
E e però qui era realtà insomma quindi è un libro abbastanza forte diciamolo subito insomma
Però c'ha anche una speranza la speranza è proprio quella della rielaborazione no del tutto giusto
Esattamente basterà l'anta della rielaborazione ma tornando facendo passi dietro a quello che dicevi rispetto alla verità che supera andar via ecco
L'ho pensato anch'io devo dire quando mi son trovata di fronte a queste donne che mi raccontavano ad una ad una
In tempi di tenersi e quello che avevano subito come nata tra l'altro questa cosa io
Tutti i giorni sappiamo ci sono notizie di Doni femminicidi Didone brutalizzata in varie maniere e allora incontrandomi con loro o capitato a chiedere un loro parere
Su suo uso le violenze sulle donne e loro qualche timidamente donne che non sono affatto thinking vide questo te lo posso garantire quasi timidamente hanno cominciato a tirare fuori quello che avevano subito quali
L'avessero voluto rimuovere ma che è successo in tutte loro cioè non è che onesti e le altre noi tutto allora c'era una certa ritrosia
A a parlare di quello che avevano subito
Proprio come se ci fosse stato una cancellazione loro mai erano cattive ragazze fa non erano state anche vittime e questo è riemerso a poco a poco è stato un lavoro che è durato per il tempo e c'è voluto tempo perché tirassero fuori tutto quanto poi ho capito a un certo punto perché il alcune di loro veramente hanno subito
Delle violente che sono inimmaginabili e capisco anche che ci sia stato il desiderio di un opera di rimozione da parte loro anche se poi la reazione il meccanismo brutale le perverso che se il mercato che le ha portato poi a diventare carnefice devo dire mi hanno messo in una condizione
Non soltanto sociale ma nei confronti anche di se stessi a pagare un'altra volta in prima persona perché loro hanno fatto del male agli altri
La maggior parte di loro modo molto violento fino al limite estremo ma poi hanno pagato anche loro stesse perché poi la loro vita e comunque devastata la violenza una costante c'è in quella subita quella perpetrata nei confronti di alte la violenta del carcerato il carcere e violenti poi per parlare di speranza
Devo dire
C'è sempre questo barlume parliamo di un barlume perché in casi come questi è difficile intravedere la fa molta lucine in fondo al tunnel diciamo che così è difficile veramente pensare che la loro vita possa avere una svolta
E diciamo che c'è un camion sono in particolare lo posso dire perché l'unica che ha usato il suo nome perché non è la prima volta che partecipa al premier Patrizia paprika Duranti nicchia vuole ha voluto che armati col suo nome e cognome
Che a già terminato la sua pena e fuori e con molta difficoltà sta cercando di rimettersi su una strada diversa
Devo dire che con tanta fatica
Nonostante la società non sia mai pronta ad accogliere le persone
Che hanno commesso dei reati c'è poi son le donne e ancora peggio perché la donna non sarà mai una brava mamma non sarà mai una parola buona moglie cioè la donna rimane ma Chiappa
E come un tatuaggio ne metti impronte ecco
Quindi nonostante questo nonostante non poverina non riesco a trovare lavoro anche ci si accontenterebbe lavori molto umili devo dire che mi sembra che stia facendo grandissimi programmi che sono nel suo caso fiducioso
Ecco e infatti dicevo all'inizio adesso ce l'ha il specificato meglio
In realtà appunto alcuni racconti sembrano raccontati in prima persona però è vero nella anche nell'indice si può vedere ma poi il punto cioè l'unico racconto con nome e cognome appunto quello di Patrizia dura Intini che si chiama donne in fuga le altre c'erano solo i nomi e alcune invece storie sono raccontate ancora in di più in terza persona no sono riferite e così lei no
Chi quelle dunque le alle storie di tutte le altre sono storie nelle storie loro
Che diciamo di cui io mi son fatta portatrice in parte scritte anche dall'oramai erano magari arrivate fino a un certo punto quindi ho dovuto elaborare tra quello che avevano scritto e quello che loro mi avevano raccontato nel caso di Patrizia è stato possibile perché lei era già fuori dal carcere
è stato possibile mantenere un contatto diverso quindi c'è molto la sua mano
Nei suoi racconti
E soprattutto lei mi ha chiesto di poter anche raccontare non solo storie sue ma anche di altre donne che lei ha conosciuto si è infatti quelle detentrice discorso sulla maîtresse è una donna che
Subito ha chiesto ai carnefici è stata usata
In onda
Come prostituta
Insomma nel modo peggiore piumini inimmaginabile che si possano credere che si è trasformata in carnefice ma nei confronti di altre donne perché e lei inizialmente agli aiuti e di salvarle quelle che erano le sue compagni quella disavventura precedente quelle apportate con cioè a dividere una vita scibile quindi ecco lei ha voleva anche a raccontarmi storie di alta io l'ho trovato molto interessante questo e gliel'ho lasciato fare mi sembra
Perché ci si è riuscita anche molto bene
Ecco un'ultima cosa che una curiosità che però penso che possono interessare tutti e tutte cioè nel senso questo prodotto questo questo libero evidentemente è arrivato poi nelle mani no delle autrici indirette Etoile dei riscontri
Sì per il mio primo pensiero cioè il libro glielo patto a bere perché è ovvio che gli hanno fatto a vere però io avevo mandato loro prima il testo definitivo perché ecco l'epoca post ero d'accordo sì su quello che io scrivevo e quindi loro no no loro anche nelle storie più dure che ne mettono cioè praticamente Lurie mettere è varie rimettano tutto all'ente loro però si sono riviste anche se in forma anonima ma io lo capisco questo perché mi rendo conto alcune vivono anche molte di loro delle situazioni in cui esplicitare chi sono
Sarebbe controproducente per una serie di motivi che insomma anche della loro sicurezza certo è questo però è anche
Un pochino con riscatto a vere no la testimonianza perché rimane no che non cioè non la memoria del loro dolore sia Dell'Oro subito ovviamente di cui parlavano poco
Anche ovviamente di quello inferto però questa memoria che rimane può essere appunto poi un punto di di partenza o comunque un'acquisizione no per il proseguito della loro esperienza di vita no
Sì penso senz'altro distinte anche se loro la cosa che premeva di più non era dare una giustificazione perché loro per prime non non hanno parlato della loro violenza come giustificazione al ai reati che hanno commessi devo dire che sono stata io a fare questa equazione conoscendo le tante di donne molte di più di quelle di cui poi ho scritto
E ho fatto io questa equazione erano tutte donne che avevano subito violenze ma donne che erano recalcitranti a parlarne quindi non volevano viene meno loro hanno voluto trovare una giustificazione perché poi rimane sempre il libero arbitrio e loro di questo sono molto consapevoli e io credo che il lettore che ci avvicina questi racconti competente capirà subito che non c'è autocommiserazione in nessuna maniera
E però diciamo il fatto a loro quello che premeva era soprattutto rivolgersi agli altri ma soprattutto alle altre donne quelle che come loro potrebbero improvvisamente trasformarsi in qualcosa di diverso
E quindi per loro riscatto perché si sentono come in qualche modo di dare una mano attraverso le loro storie delle altre donne
Allora io ringrazio molto Antonella Bolelli Ferrera
Con cui abbiamo parlato di questo libro Bat di arroganza da vittime a carnefici edito da alla le predizioni con l'introduzione di Dacia Marini grazie naturalmente avremo modo di risentirci perché tu sei sempre attiva e quindi
Sicuramente avremo modo di farlo grazie grate che ringrazio che ringrazio tantissimo come sempre