Israele, i diritti dei palestinesi, il Medio Oriente, l'Europa, il PR

L'odierno programma realizzato con documenti d'archivio che sa cosa vi farà riascoltare registrazioni dall'autunno ottantotto della primavera ottantanove con le quali continueremo a parlare di pressione asserendo palestinese e più in generale a medio orientale
Argomento da decenni in attesa di sorride soluzioni di pace e di conquista di diritti per coloro che vivono in quella parte del mondo li ascolterete innanzitutto l'intervento di Marco Pannella pronunciato a Gerusalemme nella ventiquattro ottobre ottantotto nel corso di una conferenza stampa svoltasi durante i giorni di un Consiglio federale che dal partito radicale decise di organizzare in Israele ed ascolterete a Marco Pannella illustrare tra l'altro del contenuto nell'apposito appello pubblicato su alcuni quotidiani israeliani per l'ingresso di Israele nella Comunità europea
Al termine quelli proponeva invece un'ampia sintesi del dibattito svoltosi a Montecitorio del due e tre maggio ottantanove sulla cosiddetta dichiarazione di Algeri
Con la quale veniva proclamato lo Stato della Palestina
Occasione per i rappresentanti dei vari gruppi per intervenire sul tema con apposite mozioni Capello a intervenire anche sulla politica estera italiana dico Periodo di fronte a problematiche purtroppo sempre attuali cari ascolterete in particolare interventi della comunista rubi
E Mario Capanna di Democrazia proletaria di Pino Rauti parlamentare missino di Margherita Boniver socialista
Nella parlamentare verde salvo dei di Marco Pannella che ribadì anche in quella circostanza la necessità di giungere a Stati Uniti d'Europa per meglio anche governare le varie esigenze
Di democrazia di pace diritto dei popoli e del ministro degli esteri dell'epoca Giulio Andreotti che concluse
Il dibattito Gerusalemme ha ventiquattro ottobre mille novecentottantotto
Possiamo sicuramente ricordare che
I radicali sono unanimi associati unanimemente per ritenere che gli stati nazionali
Le sovranità nazionali in base alle concezioni ottocenteschi o romantiche o quelle peggio ancora del ventesimo secolo delle sovranità e degli Stati nazionali non sono più compatibili
Con le esigenze del nostro tempo soprattutto con le esigenze di democrazia di libertà di pace vivibilità del diritto e del diritto alla vita
Credo che possiamo dire questo e ricordarlo come dopato nella nostra pagina perché la grande maggioranza dei radicali presenti qui a Gerusalemme
Proviene da Paesi
Nei quali la sovranità nazionale e lo Stato nazionale sono stati ormai superati né quadro di riferimento e come contenente della vita del diritto
E dei diritti delle persone
Ci è sembrato quindi che la presenza
Del partito radicale il radicamento non solo degli alberi ma anche del Partito Radicale nella opinione nella realtà di Israele possa e debba rappresentare un supplemento di valori di strategie
Convinzione utile e necessaria anche
Come lo è stato negli stati europei e lo è nell'Istria
E quindi ribadire come dotato nella pagina
Che una strategia storica che pretendesse di avere come obiettivo di questa reazione di questo tempo di questa società l'affermazione dello Stato nazionale indipendente
Di Israele per il due mila e il due mila dieci o anche il mille novecentonovantacinque
Non è è in profonda contraddizione con le convenzioni per le quali
Noi siamo un partito transnazionale il federalista e per le quali
Stiamo lottando perché nei prossimi mesi addirittura e non solo nei prossimi anni si passi agli Stati Uniti Europa devono OPA
Con unica difesa unico sicurezza e via dicendo e non solo al alla ingrandirsi e dal portavoce della Comunità economica europea
Quindi sta è la prima
Affermazione che volevamo ricordare e vogliamo aggiungere che Nanni di già a titolo individuale nel Parlamento europeo e quindi anche negli incontri che ho avuto e abbiamo avuto come parlamentari europei con la Knesset con le massime autorità dello Stato di Israele
Noi abbiamo sempre di già esposto la nostra convinzione
Che Israele debba urgentemente essere anche invitata ovviamente dalla comunità europea dall'unione
Degli Stati Uniti d'Europa e del Mediterraneo che questo il punto di riferimento strettamente geografico una grande sul centro di una comunità di questo genere
Perché Israele sia faccia parte integrante degli Stati Uniti d'Europa intanto dalla Comunità europea
Divenendo anche a livello giuridico e pratico quello che è a livello ideale e morale
La frontiera di una comunità di una Europa quella della democrazia politica lo stato del diritto
Perché solo a nostro avviso in questo modo si può evitare l'imbarbarimento
Della democrazia e dello Stato e del diritto nelle situazioni storiche del Medioriente
Per Israele e per noi tutti
Un partito non violento non può non riaffermare
Con rigore assoluto opere non violento non è un partito pacifista
è una cosa più ampia è diverso
Il non violento e sempre all'attacco
Non può avere una strategia di difesa e di attese conto le strutture della violenza che generano violenza
Grandi era sempre all'attacco delle strutture esistenti non si può amare di più o meno ma il non violento respinge a volte l'atteggiamento equidistante
Della nettezza pacifista
Che negli anni Trenta per esempio Bloorose articolarmente corresponsabile concerto corresponsabile dell'affermarsi
Dei due sistemi
Dittatoriali e barbari quello nazista il quello sovietico quello visto che la città è quello sovietico
Che hanno imbarbarito così tragicamente dal prosecco
Quindi noi siamo convinti che lei più grandi armi di Israele sono
Il diritto lo Stato di diritto la democrazia politica la tolleranza la promozione non solo il rispetto dei diritti di ciascuno e di tutti e quindi anche delle minoranze e che
Se vengono mantenute le condizioni storiche attuali nelle quali una classe dirigente
Sembra per a affidare soprattutto alle armi militari o alle armi della violenza della contro violenza
La salvezza di Israele questa impostazione culturalmente politicamente ampio utili Israele e il mondo della democrazia
E della libertà nella sua propria grande forza crea un'altra convinzione che al di là delle più gestioni storie che vengono sempre invocate
Il motivo del tentativo di rigetto di Israele dal Medio Oriente
Lei incompatibilità sostanziale devo dire nel Sud cocente spesso
Di regimi di destra o di sinistra ma dal partito unico militari o no
Di sceicchi o del bar che tutti
Non possono che vivere con terrore
La testimonianza la crescita l'esistenza di uno Stato di diritto di una democrazia politica nel Medioriente questa per noi e l'incompatibilità di fondo che per questo
Che
In fondo credo abbiamo dimostrato come radicale di essere credo tutti israeliani e di poterlo dire senza millantato credito
E senza buona coscienza a buon mercato comunque a questo punto l'introduzione più lunga di quanto non pensassi è terminata lasciamo la parola voi per le domande che record il rallentamento rimorchi
Possano anche essere all'ospedale
Grazie allora
Quando abbiamo detto come abbiamo già detto
Che un partito dei diritti civili
Un partito della non violenza
Il partito che
Sottolinea l'assoluta urgenza
Di affidati ad altro che a stati limitatamente nazionale i grandi problemi del nostro tempo di vita e di libertà e di diritto ed ecologia e tutte le altre cose tale pianeta dalla gente
Abbiamo detto l'essenziale
D'altra parte abbiamo evidentemente anche nel testo di presentazione dalla preposizione già fatto un inciso abbiamo detto che a nostro avviso l'impossibilità o l'inopportunità ad una strategia
Disputato nazionale e solo di Stato nazionale per Israele vale a nostro avviso a fortiori per chiunque quindi anche per stati esistenti o futuri ai confini di Israele
Vale a dire prevengo subito una critica che sarà fatta che per noi non esiste nel logicamente nei cronologicamente
Quella priorità che viene data dalla cultura prevalente di adesso come scontata e che non lo è per nulla
Cioè la priorità del diritto all'indipendenza rispetto al diritto alla libertà alla vita e al democrazia
Queste cose sono indissolubilmente legate le une alle altre
O altrimenti sotto la rivendicazione di classi dirigenti
Dell'Indipendente di uno Stato
Ho della grandezza di quella nazione abbiamo poi l'indipendenza e cambogiane le indipendenze vietnamite o magari le indipendenze siriane o le indipendenze irachene o le indipendenze iraniane la nostra posizione non è quella di privilegiare come valore cronologicamente e logicamente prioritario quella della indipendenza giuridica di uno Stato ma riteniamo che questo sia una qualità essenziale ai diritti fondamentali della persona e del popolo che è quella di vedere la propria organizzazione istituzionale garantire nello stesso tempo e l'autogoverno
E i diritti fondamentali della alla democrazia alla libertà e alla certezza del diritto
E alla sovranità del diritto in una società e non alla sovranità di un monarca di un dittatore di un partito e via dicendo che si traduce storicamente con i pilastri che abbiamo sempre conosciuto
La sua idea che Israele sia io da vicino in rapporto con la comunità europea forse anche di unirsi formalmente alla Comunità europea quali passi intende il partito radicale fare per avere questo obiettivo che risposte avete avuto dal Governo israeliano in proposito
Utilmente in questa direzione è indubbio che sarebbe preziose necessarie
Una forte per un forte radicamento del partito radicale anche in Israele
Perché se gli israeliani
Nell'assieme non accolgono questa occasione lo ripeto di un partito transnazionale trans partitico non concorrente dei partiti nazionali esistenti è indubbio
Che l'ipoteca anche di un eventuale invito della comunità
Che potrebbe non essere colto da Israele indebolire beh anche il fronte di lotta nella Comunità europea e negli altri stati quindi la prima necessità e che il partito radicale vivai sia forte
Per queste sue battaglie prioritaria anche in Israele
E questo dobbiamo dirlo a voce alta perché voi siete i primi a poter riconoscere che questa sì in composizione singolare sulla quale si può essere d'accordo o no ma che ha una sua pregnanza storica
E politica e per il momento affidata al solo alla sola forza e esistenza di questo partito tra spartito Intel partito come vuole
In concreto noi dobbiamo quindi innanzitutto fare un'azione di mobilitazione non violenta di opinione pubblica come abbiamo fatto nelle nostre avventure nazionali italiane nella grande azione contro lo sterminio per fame nel mondo e come è necessario per un partito non violento che innanzitutto si rivolge appunto alle opinioni pubbliche e alle classi dirigenti conclude Valori e non su dei rapporti di forza
In concreto però posso dire che non appena avessimo
Un minimo di riscontro quanto meno di informazione in Israele l'opinione pubblica premessa per eventuali altre adesioni al partito radicale
Noi siamo certi del potere contare dicendo già da adesso
Su fortissime adesioni all'interno del Parlamento europeo a questa posizione
Su un'iniziativa per esempio di dichiarazione solenne il Parlamento europeo
Che potremmo decidere nelle settimane che vengono di promuovere ai sensi del regolamento del Parlamento europeo ma a me pare che sia tecnicamente necessario anche al successo di questa iniziativa
Una risposta
Positiva almeno di opinione in Israele quanto al governo
Il israeliano il partito radicale in quanto tale né in Italia ormai malgrado presenza ancora per un anno o due o tre
La rete pubblica delle istituzioni né altrove privilegia il rapporto con le istituzioni soprattutto con i governi noi ci auguriamo invece che questo traspare il tetto
Abbia in Israele attraversa una linea che attraversi tutti i partiti o molti dei partiti
La forza di essere presente come obiettivo politico nella Knesset e quindi ovviamente anche nei confronti del Governo non solo su questo tema ma su tutti quelli anche dei diritti civili e umani
Degli israeliani e in Israele e la cosa alla classe dirigente italiana soprattutto nella gestione la rivolta palestinese
Non è chiaro se
Sì il pianeta Hispana classi dirigenti insieme a tutta la gestione una gestione non è sufficientemente dico arroganza non sufficientemente prenota nell'aria signori
Purtroppo non è un po'troppo parte chi lo dice in modo violento reagisce in modo inadeguato chi agisce in modo violento e addirittura con violente stupide e controproducenti perché nessun Paese al mondo dinanzi a dei ragazzi che tirano le pietre non si tenta prima di ingaggiare le un po'di mandargli un po'd'acqua e di tenerli a distanza e non erano pronti
A comunque controllare diciamo rivolte sociali o contro il nemico esterno
Qui devo dire che tutto è troppo debole e troppo forte troppo stupide troppo controproducente e sicuramente
Aiutato i nemici di Israele inizio Israele molto più di quanto questi nemici non riescono a colpirla
Io vorrei aggiungere Collecchio abbia stampigliatura Pannella serve a Because cui acqueo la Grilli fondamentale gli non favola evaluation Aldi migliorista costituisce nel Israele e arabi sono Bari Giovanna passerebbe a che essa è differente azzecca buone ai vorrei che disastro balordi Israele palesi
Chiese le carte ma perché su di loro inventivi
No ability tu imbelli
No ability più né che ai e dei ipotesi visse applicato Junkie causa o esistono discende Defence intorno ad ENI ENI pause di solution è il de fora ai che Aniello è andato all'Islam radicale vada finché non sono e se e membro di giudice de de a spararle così un orfano cao di giudici diaspora This War and Rambaldi situation in Israele
Vedete delle dette di a chi se parte ad politica la sua visita nel e spalle la sede suddetto alla Auray forte dell'H ombra inventiva o politica al in venti capace di grazie scusate su questo proprio perché la Cosa rossa appassionante importante
Noi abbiamo le nostre origini dall'altra la situazione ma
Dobbiamo pure ricordarci e ricordare che fu vedi quindi per un certo non un uomo di sinistra che consacrate ebbe il coraggio la fantasia il rigore
Di rischiare una sconfitta o una vittoria
Ecco quando si dice la mancanza di inventiva di rigore di fantasia quindi fa proprio quello che noi chiediamo in fondo quando diciamo questo ecco non è concepibile che ci che si attende una nuova Venezia Giordano dalla comunità europea per poi piangerci dopo
E non si e che ci si muova un livello ultra difensivo sicché noi nel Parlamento europeo per riuscire a far passare la ratifica di quei quattro stracci di accordi
Che abbiamo fatto perché sono importanti ma in fondo molto inadeguati ai problemi comuni che abbiamo abbiamo dovuto aspettare otto mesi
Perché non c'era un minimo
Ecco anche lì di slancio sapendo che nel Parlamento europeo in Europa lì addirittura chi chiederà comunità di promuovere la adesione a te lo stesso titolo dell'Italia della Germania di Israele e della comunità chiedo scusa ma questo quando diciamo che non possiamo pensare di avere utilmente per il Duemila la stessa strategia che cento vent'anni fa
I grandi inventori o centotrenta diva del sionismo aveva lo Stato nazionale
Veramente folle quando siamo invece una base di superamento necessario degli Stati nazionali
Era il ventiquattro ottobre ottantotto e così Marco Pannella interveniva durante una conferenza stampa svoltasi a Gerusalemme e nei giorni dal Consiglio federale
Del partito radicale
Cari ascoltiamo adesso invece come annunciato in apertura quanto venne discussa alla Camera il due tre maggio mille novecentottantanove quando in quella sede
Si svolse un dibattito sulla cosiddetta dichiarazione di Algeri con la quale veniva proclamato lo Stato della Palestina
Il primo intervento che ieri ascolterete quello delle comunista Rubina seguire ascolterete anche interventi di Mario Capanna di Democrazia proletaria di Pino Rauti parlamentare missino di Margherita Boniver e socialista
Del parlamentare verde Salvoldi di Marco Pannella e dell'allora ministro degli esteri Giulio Andreotti
Signor presidente signor ministro onorevoli colleghi
è motivo di soddisfazione per noi
E di conforto per la causa palestinese che ancora una volta questo Parlamento è chiamato a discutere presentarci compresso che accomuni indi Risso campo di valutazioni
Questo significa che superando divergenze pregiudizi del passato
Siamo tutti riusciti ad operare un comune sforzo di comprensione ed oggi ad esprimere una comune volontà
Ma significa anche che c'è stato e nella vicenda israelo palestinese ed in quella mediorientale più complessivamente una evoluzione che ha favorito è stimolato la nostra convergenza che oggi abbraccia la quasi totalità delle forze rappresentate nel Parlamento della Repubblica
Quel che oggi ci accomuna eh in primo luogo una eguale valutazione sulla situazione di assoluta novità nei territori occupati della Cisgiordania e di Gaza con l'inizio lo sviluppo della intifada
In secondo luogo un giudizio negativo sulla politica di repressioni e sulle insostenibili rigidità del governo di Israele
E in terzo luogo un apprezzamento generalmente positivo sugli orientamenti e le decisioni assunte dal Consiglio nazionale dell'organizzazione della liberazione della Palestina
Del quindici novembre scorso dal generi che segnerà un momento di svolta nella natura del conflitto israelo palestinese
Ed aprono finalmente possibilità nuove per una soluzione che garantisca gli India inalienabili diritti del popolo palestinese la sicurezza di Israele
E la possibilità di una prospettiva di convivenza pacifica ai due popoli insediati nella loro terra ed organizzati in due Stati
Unico aspetto di relativa diversità sul quale ritornerò
La ricerca di un modo appropriato di riconoscimento da parte del governo italiano della nuova entità statuale palestinese proclamata dall'OLP ha fatta propria informe le più diverse da ottantanove Paesi del mondo
Non c'è dubbio
Che il punto di svolta è stato avviato dalla rivolta palestinese nei territori occupati
Rivolta ormai nota al mondo intero con il suo vero nome di intifada
La rivolta di un popolo intero armato dei sassi dei suoi ragazzi e difeso di diritti sacrosanti
Contro l'occupante che non ha esitato ad impiegare tutti i mezzi anche i più spietati per far passare un tentativo di repressione tanto inumano quanto impotente
Dopo quasi diciassette mesi l'occupante israeliano non è venuto a capo della rivolta né mai potrà venirne a capo
Certo il prezzo pagato dalla martoriata popolazione palestinese tragicamente elevato
Più di seicento morti decine di migliaia di feriti di mutilati incarcerati deportati case e villaggi rasi al suolo dei bulldozer
Eppure la rivolta continua continua in forme sempre nuove e diverse con accresciuto vigore partecipazione
Chiediamoci allora
Ma da dove trae questa forza
L'attrae secondo me dal fatto di configurarsi ormai come autentica lotta di liberazione di un popolo per l'affermazione di un diritto che a nessun popolo si può negare quello di poter vivere liberamente su una propria terra
Sta qui io credo la ragione ideale politica e morale della simpatia e dell'appoggio dell'intifada in Italia in Europa nel mondo intero
Sta qui quello sostanziale mutamento di atteggiamento politiche psicologico che si è determinato nell'opinione pubblica mondiale a favore della causa palestinese
Ma l'intifada ottenuto
Anche un altro importantissimo risultato
Quello di avere costretto l'in tiro scelta israeliana guardarsi dentro
A compiere un severo esame di coscienza ad interrogarsi sul cammino sin qui seguito e sulla prospettiva della società israeliana tale da consentire la preservazione di quei fondamentali valori di libertà e di democrazia che si volevano affondamento del nuovo Stato
Noi abbiamo sempre combattuto con fermezza
Ogni posizione antiebraica
Votanti israeliana
L'abbiamo fatto con profonda e intima convinzione
Quella che ci deriva dall'aver condiviso con gli ebrei un cammino comune spesso tragico negli anni bui del fascismo e delle sue odiose leggi anticomuniste anti razziali
Negli anni dell'occupazione nazifascista era la lotta di liberazione del nostro Paese
L'abbiamo fatto con convinzione perché sin dalla sua nascita abbiamo riconosciuto la nuova realtà di uno Stato israeliano il suo diritto all'esistenza e ad una sicurezza garantita
Abbiamo assunto posizioni chiare
Contro chi non accettava o ignorava questa nuova realtà
E contro la faziosità di quanti compivano una inammissibile equiparazione tra sionismo e razzismo
E senza indulgenze o di incertezze alcune come del resto avevamo fatto nel nostro Paese negli anni di piombo abbiamo assunto posizioni di nette Repulse di condanna contro ogni atto di terrorismo da qualunque parte perpetrato
Proprio per tutto ciò eravamo e siamo in diritto di chiedere ad Israele
Di comprendere ad aiutare a risolvere l'Odissea del popolo palestinese da quarant'anni errante come fu a suo tempo errante il popolo ebraico
Di rispettare le decisioni con le quali la comunità internazionale nella sua massima istituzione quella delle Nazioni Unite assegna al popolo palestinese una terra sulla quale vivere
E infine di abbandonare
La politica di aggressione di annessione
Che ispirata da una inammissibile concessione della sicurezza ha portato l'esercito israeliano ad occupare via via il sud del Libano il Golan Gaza e la Cisgiordania
Ci sono state dunque nel nostro atteggiamento verso Israele una coerenza e una lealtà di fondo
E non è casuale
Che appunto per questo
E pur prendendo noi sin dal primo momento la difesa dei diritti del popolo palestinese
Esprimendo una solidarietà che continueremo anche in avvenire nello stesso tempo abbiamo saputo intessere sviluppare un rapporto sempre più alto con tutte le forze progressiste democratiche di pace della nazione israeliana
Un rapporto sempre più stretto con quelle forze che oggi più acutamente avvertono la necessità di cambiare la politica dell'arroganza del diktat dell'impiego dalla forza
Una politica sciagurata
Che oltre a lacerare profondamente la società israeliana ha condotto lo Stato di Israele ad un progressivo isolamento sul piano internazionale non solo nei confronti delle istituzioni internazionali degli Stati dei governi anche di quelli più amici ma altresì nelle coscienze e nei sentimenti di masse di donne e di uomini del mondo in tiro
Per i palestinesi per Israele
Per noi tutti è giunto il momento di mettere in campo ogni energia
Ogni iniziativa utile anche cogliendo tempestivamente il clima nuove positivo prodotto se nelle relazioni internazionali negli ultimi anni per porre fine al conflitto a cominciare dalla cessazione della repressione i territori occupati
E per dare il via un negoziato in grado di prospettare soluzioni eque per tutte le parti interessate e garantire i fondamentali diritti a tutti i popoli della regione
Per questo oggi più che mai e aperta qualcosa di più di una speranza è aperta una possibilità concreta e praticabile
Ed esso si è aperto quando il Consiglio nazionale dell'OLP ad Algeri prima e poi a Ginevra alla sessione speciale dell'ONU adottate da annunciato le sue decisioni che non a caso abbiamo definito storiche
Quelle cioè relative all'accettazione della risoluzione due quattro tre tre tre otto con il riconoscimento implicito dello Stato di Israele quelle di avere ribadito dopo la decisione già assunta precedentemente al Cairo il netto rifiuto del terrorismo e su questa base il grande fatto nuovo della proclamazione di uno Stato palestinese indipendente entro le frontiere del mille novecentosessantasette
Queste decisioni dell'organizzazione della liberazione della Palestina hanno impresso una dinamica nuova ed aperta la strada per un processo negoziale dagli obiettivi concreti e realistici
E se sono state accolte favorevolmente dalla comunità internazionale
Hanno prodotto una rinnovata iniziativa da parte delle due grandi potenze con l'avvio di un dialogo diretto fra Stati Uniti e OLP e tra l'Unione Sovietica Israele come testimoniano gli accresciuti scambi tra i due Paesi e l'incontro del Cairo tra Shevardnadze zero e a Reims
Noi ci auguriamo vivamente che questo problema figuri ai primi posti dell'agenda del prossimo incontro tra il ministero degli Esteri sovietico e il segretario di Stato americano Becker
Queste decisioni hanno avviato una nuova ridislocazione delle forze tra i Paesi arabi riportando in primo piano il peggio il ruolo dell'Egitto
Ed hanno prodotto un ulteriore processo di differenziazione all'interno della società israeliana nella quale ormai come un'inchiesta recente testimonia il cinquantotto per cento dei cittadini si pronuncia per un negoziato diretto con l'OLP
Io sono molto d'accordo con lei ministro Andreotti quando al Senato ha dichiarato leggo testualmente il quadro generale si è andato a profughi profondamente modificando anche nel senso positivo ed è appunto dentro questo nuovo quadro che siamo chiamati ad operare oggi per vincere residue resistenze per mettere in campo nuove iniziative di pace
Le resistenze che occorre vincere sono diciamolo con franchezza principalmente quelle opposte dal governo israeliano
è certamente vero che anche qui c'è qualche aspetto di novità
Che finalmente si comincia a prendere coscienza del fatto che lo status quo non è più sostenibile
E che non vi può essere né soluzione alcuna sul piano militare continuare ad usare la forza militare possono comportare un presto maggiore da pagare per lo stesso Israele
La soluzione allora va cercata esclusivamente sul piano politico
Dubitiamo tuttavia che esso possa essere trovato nel cosiddetto Piano Samir
Rivolta resuscitare lo spirito di Campbell ITO operazione oggi da tutta ritenuto impossibile
E a indire elezioni che dovrebbero servire unicamente a concedere un'autonomia senza sovranità e a selezionare una dirigenza palestinese staccato dall'OLP
Noi diamo atto con piacere
Al Presidente del Consiglio onorevole De Mitri al ministro degli Esteri Andreotti che nero loro recente visita in Israele e nei contatti avuti anche con rappresentanti palestinesi
Abbiano riconfermata la centralità della questione palestinese
Abbiano ribadito l'intensificazione degli aiuti anche concreti a quelle sventolate popolazioni e siano anche intervenute perché finalmente dopo oltre due anni siano riaperte le università la scuola
E abbiano riconosciuto infine che l'organizzazione della liberazione della Palestina e fattura riconosciute insostituibile del processo di pace
E anche per questo Val proposta che noi abbiamo messo nella nostra mozione che vedo con piacere essere quasi negli stessi termini ripresa anche nel documento presentato dalla Democrazia cristiana
Ci saremmo tuttavia aspettati onorevole ministro una contestazione un po'più preciso dei propositi del piano Samir
Che mantengono come presupposto che anche dopo la fase di transizione in questi territori non ci potrà comunque essere uno Stato palestinese e che Israele non potrà mai concedere quelle terre
Non ci sono soluzioni senza un riconoscimento del principio di autodeterminazione come del resto la stessa risoluzione degli Paesi della Comunità europea
Sottoscrivere a Venezia nel giugno del mille novecentottanta non ci possono essere soluzioni senza accettare l'OLP come interlocutore diretto del negoziato
In questo contesto ci possano collocare elezioni nei territori occupati ed esaminare future ipotesi di confederazione
Per concludere il loro il problema che si pone noi ore come in il Parlamento possa esprimere queste nostre posizioni e quali indicazione di loro possa cogliere il governo
Io dico subito
Che non c'è opposizione
Nelle emozioni e nei documenti presentate di fronte al Parlamento alla camera che noi non ci sentiremmo di accogliere e ritengo che i colleghi degli altri gruppi
Abbiano lo stesso pensiero per quello che riguarda la nostra mozione i suoi contenuti
Ma quello che tutti credo dobbiamo chiederci
Al di là delle singole posizioni e convinzioni e dei singoli documenti presentati e cosa sia più opportuno più confacente più utile per la causa stesse che qui affermiamo di voler sostenere
Personalmente ritengo
Che la conclusione più utile dovrebbe essere quella di una posizione comune fatta propria dalla grande maggioranza della nostra Assemblea e nella quale si ritrovino i Comuni elementi di valutazione e convergenti richiesta di impegno rivolti al governo per quello che ci riguarda noi ci adopereremo per una tale conclusione
Se il Parlamento si orientarsi in questo modo spetterebbe poi al governo tradurre in iniziative sul piano bilaterale e interrate e internazionale queste indicazioni
Della Camera noi riteniamo che il governo potrebbe efficacemente portare avanti l'iniziativa a livello comunitario per richiedere e ottenere in primo luogo un riconoscimento
Da parte dei dodici Paesi della Comunità economica europea
Della nuova entità statuale palestinese e per questo potrebbe avviare anche un'azione concordata con alcuni partners del Mediterraneo più direttamente interessati come del resto ne è testimonianza
Ma vive in corso di Arafat a Parigi i colloqui con Mitterrand
In secondo luogo la convocazione di una conferenza internazionale anche attraverso necessari momenti preparatorie in terzo luogo l'effettuazione di elezione nei territori occupati in presenza di un ritiro delle truppe israeliane dei maggiori centri abitati
E la presenza garante di osservatori internazionali
Chiediamo inoltre che il governo italiano nella mutata situazione riconosco un adeguato è stato cioè la rappresentanza dell'OLP in Italia elevando il suo ufficio a delegazione ufficiale dello Stato di Palestina
Non regole colleghi c'è il Parlamento e governo sapranno trovare un approdo assieme in queste direzioni
Avremo senza dubbio dato un ulteriore contributo un importante contributo a far compiere un passo avanti concreto alla causa palestinese
Al processo negoziale israelo palestinese e alla ricerca di una pace lustrini giuste globale nel Medio Oriente grazie procedersi onorevole Lulli
è ora iscritto a parlare l'onorevole Capanna credo che dalla sua mozione facoltà di intervenire campana
Presidente mi permetta di correggerla io non illustro la mia mozione
Non c'è una mia mozione la mozione numero uno zero zero due cinque vedo che anche lei è sicuro che in hanno per non torna la arte della distinzione dei segnava zarista per cui prego prego i diritti d'autore se li meritava no diceva anzi che proprio il fatto che io possa parlare
Non per illustrare la mia mozione ma per illustrare una mozione che ha mostrato di raccogliere tendenzialmente una larga e inedita volontà unitaria del Parlamento
Costituisce il fatto politico credo centrale di questo dibattito
Insieme a un altro congiunto e conseguenze
La presenza dalle tribune d'onore ufficiali del rappresentante dell'OLP Nemer Hammad
Che io desidero salutare
Con la più grande simpatia affetto è la prima volta credo che gli metta piede nell'aula del Parlamento e la Repubblica che assiste un dibattito e questo anche nel suo piccolo è un portato dei tempi
La nazione dicevo riflette una larga inedita volontà unitaria del Parlamento io vorrei fornire qualche cifra che può anche essere utile per la riflessione dei colleghi
E se firmata da circa duecentocinquanta deputati
Centododici sono comunisti per settantuno per cento del loro gruppo
Cinquantotto sono socialisti pari al sessantuno per cento dell'intero gruppo socialista
Vi sono venticinque democristiani pari al dieci virgola sei per cento delle grande gruppo democristiano
Vi sono quattro radicali pari al centotré per cento del gruppo mi riferisco alla sua composizione prima dei fatti recente degli ultimi giorni
Vi sono sei rappresentante del Gruppo Misto pare l'ottantacinque per cento del totale
Io e il cento per cento dei colleghi della sinistra indipendente di Democrazia proletaria del gruppo Verde
Vi sono due colleghi del PSD pari all'undici per cento del gruppo e anche qui mi riferisco al gruppo socialdemocratico quale rodato conoscere prima di fatti recenti noti ai colleghi
Vi è
La firma di un sacerdote
L'Olindo Del Donno delle messe leader nazionale
Pari al due virgola otto per cento del gruppo delle messe
Non solo ma come i colleghi sanno questa stessa mozione in identico testo
Ha visto l'adesione
Nell'altro ramo del Parlamento
Di ben centonovanta cento senatori
Pari al sessantuno per cento del totale dei membri del Senato
Desidero ricordare perché un fatto politico anche se significativo
Che
Il senatore democristiani che hanno apposto consapevolmente la loro firma in calce alla mozione sono pari al cinque due al cinquantadue per cento dell'intero gruppo senatoriale democristiano
Che i comunisti hanno registrato un primato che fa loro onore decidono riconoscerlo in modo esplicito firmando al cento per cento
Della totalità del gruppo senatoriale comunista
La sinistra indipendente l'ottantuno per cento il partito socialista al cinquantuno per cento del totale dei propri senatori
Dunque sicuramente presidente non alla mozione questa di Democrazia proletaria e la mozione
Credo di poter dire del Parlamento della Repubblica
Il suo contenuto essenziale direi che è di una semplicità assoluta
Prende atto delle storiche decisioni
Deliberata dal Consiglio nazionale palestinese di Algeri
Delle novità prodotte a seguito di quelle decisioni
Il discorso del presidente dell'OLP e ora dello Stato palestinese
All'assemblea generale di Ginevra dopo il rifiuto americano di concedere il visto d'ingresso dalla fatte negli Stati Uniti
Dell'apertura del dialogo formale fecero degli degli Stati Uniti con lo lp
Tenuto conto di questi elementi di storica novità e indubbiamente così
La mozione chiede di impegnare il Governo per la Repubblica italiana
Ad attuare il riconoscimento dello Stato palestinese
Anche al fine eletto di stimolare una analoga presa di posizione è un'analoga decisione da parte dei dodici Paesi della comunità europea
E chiede inoltre al governo ovviamente di fare ogni sforzo in tutte le sedi affinché si arrivi quanto prima alla conferenza internazionale di pace sulle medio oriente
In questi giorni mentre andava avanti pazientemente la raccolta delle firme
E in un inciso vorrei ringraziare sentitamente e nel modo più convinto tutti i colleghi di tutte le parti politiche
Che hanno preso la decisione di dare vita questa volontà unitaria sottoscrivendo la mozione mentre andava avanti dicevo la raccolta delle adesioni
Abbiamo sentito vari obiezioni
Una diceva
Noi dobbiamo evitare che l'Italia faccia la figura assume il ruolo di primo della classe
Io credo che
Ci possiamo dobbiamo rendere conto che il pericolo nostro di fare gli ultimi della classe
In ogni caso non si tratta di fare i primi della classe
Non si tratta
Di
Dare vita a una iniziativa è una decisione politica propagandistica la propaganda non risolve le grandi questioni politiche internazionali
Citata semplicemente
Di assumere un'iniziativa coerente
Di pace da parte del Parlamento e della Repubblica italiani
La mozione colleghi e ministro degli esteri non è contro Israele
All'opposto la mozione
Eh sì a favore del popolo palestinese della creazione del proprio Stato indipendente ma è parimenti contemporaneamente simultaneamente a favore anche di Israele
E questo non già perché lo affermo io
Ma perché non afferma il contenuto la struttura il dispositivo che la mozione pone all'attenzione dico che a favore di Israele per la ragione più semplice
Che all'attenzione di tutti
Giacché solo in questo modo e dunque realizzando uno Stato palestinese indipendente
Che con un viva in pace reciproca sicurezza con Israele
Solo in questo modo è possibile per Israele avere sicurezza avere confini sicuri avere tranquillità avere pace
Il contrario di questo significa insicurezza
Instabilità
Guerra
O rischio permanente pericolo permanente di guerra come i fatti di questi quaranta e più anni e degli ultimi decenni soprattutto stanno inequivocabilmente a dimostrare
A tal punto la nozione non è contro Israele
Che mi sono permesso la briglia il trenta marzo scorso di chiedere e ottenere un incontro ufficiale con l'ambasciatore israeliano a Roma signor Mordechai dolori per esporgli appunto
Questi sentimenti della mozione e di tutti i suoi firmatari pregandolo di intenderlo per quello che essa e io ne vorrei sapere
Un gesto non di ostilità
Ma di aiuto di amicizia nei confronti dello Stato spesso divise nere per la ragione che ho teste
Illustrato
E pregandolo di informare il proprio governo che queste erano e sono le intenzioni lo spirito che sta dentro la iniziativa parlamentare
Noi finora
è facile constatarlo
Dopodiché decisione del Consiglio nazionale di Algeri del quattordici novembre scorso ci siamo venuti trovando di fronte a una sorta di giochetto internazionale io lo chiamo così perché non mi viene un termine migliore e il giochetto si può riassumere in questi termini
I Paesi europei i governi europei perfino gli Stati Uniti dicono bravo avrà fatto il
Brava l'Organizzazione per la liberazione della Palestina
Avete riconosciuto lo Stato di Israele la necessità che la sua sicurezza
Avete condannato ogni forma di terrorismo
Noi saremmo anche disposti in conseguenza di questo ad aiutare avviare per la realizzazione dello Stato palestinese
Mascia mira dice di no
E di fronte al palliativo dell'oltranzismo del rifiuto israeliano Shamir vicentino
Dopo gli osanna i complimenti ad Arafat e all'OLP
Non ha fatto seguito alcuna decisione politica significativa
Alcune atto politico concreto
Una montagna di chiacchiere spesso anche contenenti una forte dose di simpatia nei confronti delle nuove decisioni palestinesi
Ma nessun atto politico
E nel frattempo le vittime dell'intifada sono divenute centinaia come i colleghi sanno tutti coloro che avranno conseguenze per tutta la vita
Già a seguito della repressione israeliana altre centinaia e migliaia questo dunque la realtà
Ciò che la nostra mozione indica Enrico nostra in senso lato
Mira per l'appunto a stimolare una decisione un gesto politico non simbolico politico una scelta che in qualche modo sposti in avanti
A livello della pubblica opinione internazionale e dei governi dei dodici Paesi della Comunità
La iniziativa politica la iniziativa diplomatica senza sbilanciare da nessuna parte ma semplicemente favorendo le ragioni del dialogo le ragioni della pace e quelle della soluzione del conflitto mediorientale
Da una parte
E anche questo lo constatiamo tutti
Abbiamo
Il realismo intelligente duttile dinamico dell'OLP
Della sua offerta di pace della sua iniziativa politica della sua iniziativa diplomatica a fronte di questo abbiamo una risposta di chiusura di oltranzismo da parte di Israele
Questo stato
Vincola ripetutamente la legalità internazionale
Lo ha detto appena il ventuno aprile scorso presidente
La massima assise mondiale della legalità e cioè l'Assemblea generale dell'ONU
Che ha condannato
A maggioranza schiacciante
E con il solo voto contrario di due membri gli Stati Uniti e Israele guarda caso ha condannato
Le violazioni che Israele ripetutamente sta compiendo della legalità internazionale ivi compresa la convenzione di Ginevra sul trattamento dei cittadini sottoposti a regime di occupazione militare
Si uccide sempre di più
Io voglio porre ai colleghi un interrogativo
In Israele segnatamente nei territori occupati di Cisgiordania e di Gaza le scuole le università
Perfino gli asili
Sono chiusi dal mille novecentottantasette
Io vi chiedo colleghi sinceramente
Se questo fosse successo in qualche altro Paese
Di qualsiasi altra parte del mondo
Quale indignazione noi giustamente avremmo esternato
è un dato di fatto
Che in una zona del Mediterraneo
Molto vicino a noi dal punto di vista del Bari che politico
Queste violazioni dei diritti umani delle più elementari
Necessità di libertà sono all'ordine del giorno ogni ora del giorno
E però di fatto non si producono quelle iniziative che possono riuscire utili per scoraggiare
Chi in questo caso le forze delle pressioni israeliane le perpetuano tutti i giorni e ogni minuto del giorno della notte io non ho tempo per illustrare alcuni degli esempi più gravi e feroce di questa repressione ma credo che basti ricordare il nome di Nalin quello del villaggio che ha visto pochi giorni fa una vera e propria azione di strage di massacro da parte delle forze di repressione israeliana
Ed è stato appunto a partire da questo fatto esecrabile che l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha preso spunto per il dibattito per la propria dura mozione di condanna
Non si può sostenere ragionevolmente che Israele voglia la pace
Parlo in questo caso del suo gruppo dirigente
Parlo del suo governo parlo del suo primo ministro
Lo stesso cosiddetto tra virgolette piano di pace dice Amir
è semplicemente un inganno ed è un ostacolo alla pace
Non si può abbiamo appena visto che Israele vignola regala le la legalità internazionale
Che lo hanno stessa a schiacciante maggioranza la richiama alla legalità internazionale dunque a un invito drastico perché cessino le violazioni e Shamir come se nulla fosse dice
Io che sono all'occupante propongo elezioni nei territori da me occupati illegalmente
E sottoposti a ripetute condanna vale la questo tubazione militare da parte delle Nazioni Unite
Ma
In ogni caso per fare la pace come sapete occorre almeno essere in due
E l'interlocutore palestinese non solo agli atti
Ma anche la direzione clandestino dell'intifada hanno detto con molta nettezza e senza equivoci che essi non possono accettare
Quel tipo di elezioni in condizione di occupazione militare dei territori
E hanno ragione giustamente perché questo è in violazione dei deliberati stessi delle Nazioni Unite
Dunque quel cosiddetto Progetto di pace non va in nessuna direzione certamente non va in direzione della pace
Come i colleghi sanno l'OLP è pronta ad accettare lezioni in qualsiasi momento
Una volta che Israele abbia ritirato la forza di occupazione dei territori che sotto la supervisione
Gli organismi internazionali la supervisione dell'ONU ed è una posizione più è corretta in linea di principio linea politica di ma di fatto
Dunque oggi si vede molto bene chi lavora per la pace e chi no
Chi lavora per la pace e chi contro
E badate onorevoli colleghi io non mi picco di essere conoscitore sopraffino del Medioriente dello studio da un po'di tempo qualche cosa ne comprendo è una cosa difficilissima ma confrontiamoci su questo
Badate badiamo
Il gioco secondo cui si fa questo ragionamento e si dice teniamo la linea dura
Non importa se siamo isolati a livello internazionale
Ma noi Israele e gli Stati Uniti marciamo lo stesso
Sperando in due cose dovuta al fattore tempo
Che l'intifada si sfilaccia i si indebolisca
E chi magari all'interno dell'OLP
Il sorgano divergenza divisioni
Magari perché possa venir fuori qualcuno che chiede a Yasser Arafat
Ma qual è risultato politico della tua iniziativa di pace dopo Algeri
Badate colleghi
Nelle nuove condizioni del Medioriente evocano
Sperare che succeda questo
E in mano immaginaria divisione all'interno del gruppo dirigente chiamo
Testimone di quanto affermo i colleghi della delegazione della Commissione esteri
E come erano Tunisi l'otto il nove aprile scorso e che hanno visto il livello di convinzione unanime reale dell'intero gruppo dirigente dell'OLP che abbiamo incontrato insieme al suo presidente Yasser Arafat
Eravamo sperare che l'intifada si sfila ci si fermi
Al contrario la feroce repressione non fa altro che alimentare nello spirito del combattività
Lo spirito di resistenza
L'orgoglio di libertà di democrazia di autodeterminazione di indipendenza del popolo palestinese a partire torna e si vede da circa un anno e mezzo dai bambini
Quindi se le cose stanno così
è giunto il momento di decidere è necessario decidere
è doveroso sul piano umano e morale prima che politico principio non una iniziativa che sia a livello di intervento di un paese come il nostro del suo Parlamento del suo governo quindi non l'impossibile ma una iniziativa che costituisca per davvero un passo avanti
Per quanto riguarda la politica del nostro Paese in relazione al Medioriente in relazione al popolo palestinese
Dopo il Consiglio nazionale palestinese di Algeri
E di fronte
Allora Transit model rifiuto israeliano
L'alternativa è drammatica anche questo è bene che ce lo diciamo che lo consideriamo attentamente
E drammatica
Perché i DM essenziale
Ho cammina in avanti e avanza la pace
La pace sulla base del diritto
Oppure non camminando avanti la pace
Avanzerà la guerra
Peraltro i fatti che da settimane ormai tra Avagliano
Il Libano dicono che questa appunto la tendenza che può tornare a prevalere se le ragioni della pace non faranno passi avanti concreti contro le ragioni dell'amicizia e della guerra
E dunque a maggior ragione per un Paese come il nostro
Data la funzione centrale che occupa nell'area geopolitica del Mediterraneo
Assumere una corrente iniziativa di pace
è un dovere
è un atto di lungimiranza è una necessità insisto morale prima ancora che politica
Un nel corso di questi giorni sempre mentre raccoglievamo le firme sulla mozione sono accorsi anche delle sub dove dicerie secondo cui il dispositivo della mozione
Si spingerebbe per così dire troppo oltre talché anche l'Alpe quasi non ne ne condivideva diciamo la impostazione
è falso come i colleghi sanno desidero rassicurare tutti chiunque abbia dubbi al riguardo
E che sia falso
Potesse anche vagamente suonare interferenza negli affari interni di un Paese e di un Paese amico qual è l'Italia
Che però pur con questa prudenza ha espresso un parere
Precisissimo
Ci ha fatto questa metafora e ha detto
Vi siete chiesti perché Shamir quando visita i Paesi europei a così grande consenso
Perché gli basta utilizzare la piccola Danimarca
Come noto la Danimarca è uno dei paesi della Comunità che è più diciamo resti io a una politica in qualche modo di riconoscimento dei diritti del popolo palestinese quindi è il il Paese più accentuatamente diciamo filo israeliano
Diceva punto Arafat ecco
Sì sì Amir per usare la tra la Danimarca piccolo paese alla comunità
Per tenere a freno anche Paesi ben più importanti tra cui l'Italia o la Francia ed altri ebbene diceva
è giunto il momento che qualche Paese europeo
Sbaglia la funzione opposta
E cioè assuma coerentemente una iniziativa che si spostino avanti l'insieme della pagamento Rho-Pero
E dunque mi pare proprio che l'iniziativa che noi proponiamo
Sottoscritto da così grande parte dei colleghi
è appropriata a questa finalità
Finalizzata per l'appunto a provocare
Lucidamente un passo avanti di un Paese importante della comunità qual è il nostro non per rompere dentro la comunità
Ma all'opposto per tirare in avanti l'insieme dei dodici Paesi della Comunità d'altra parte colleghi l'esperienza insegna che se si vuole ti verrà in avanti una catena
Bisogna pur cominciare ad afferrare un anello altrimenti ogni chiacchiera la lascia al suo posto
Ciò che chiede la mozione
E né più né meno è esattamente quanto chiede non
Dunque la comunità mondiale
Desidero ricordare a tutti noi che attualmente sono circa cento gli stati
Che hanno riconosciuto lo Stato palestinese
E circa cento vuol dire che sono circa il doppio
Di quanti riconoscano lo Stato di Israele
è un altro elemento significativo
Dunque non si comprende perché è un Paese come il nostro
Non passa proporsi di fare il passo ulteriore e cioè il riconoscimento ufficiale dello Stato palestinese
Noi e l'onorevole Andreotti lo sa meglio di altri credo
Abbiamo anche una responsabilità nei confronti degli Stati Uniti
E anche su questo bisogna vediamo le cose con grande chiarezza
Gli Stati Uniti è vero hanno aperto il dialogo con l'OLP ed è un fatto storico guai sottovalutarlo
Ma è anche vero
E anche questo era fatta ce l'ha detto nell'incontro ufficiale
E risulta poi con ogni evidenza dall'osservazione delle cose
Che anche gli Stati Uniti parlano ma spesso agiscono in senso contrario al alle loro dichiarazioni
Quando Mubarak è andato negli Stati Uniti il presidente Bush gli ha detto delle cose
Ma quando immediatamente dopo arrivato Shamir il presidente Bush ha contraddetto quelle cose ha detto il presidente egiziano Mubarak non solo
E di questa mattina la presa di posizione ufficiale del segretario di Stato James Barker
Che ha minacciato a nome del governo americano
La interruzione di qualsiasi finanziamento degli Stati Uniti all'Augusto Organizzazione Mondiale per la Sanità
Qualora
Essa decida e come i colleghi sanno via una larga maggioranza dei paesi favorevole a questa decisione
Qualora l'Organizzazione Mondiale della Sanità organo organismo dall'ONU decibel
Di accogliere al proprio interno lo lp come parte diciamo integrante non più con le lo status di osservatore
Dunque è evidente che senza una scelta diversa e più avanzata
Dell'Occidente europeo e in particolare di alcuni Paesi dell'Occidente europeo
Anche la politica degli Stati Uniti difficilmente supererà le parole
Non è un caso poi che all'ONU di fronte alla condanna del mondo intero gli Stati Uniti si schierano con Israele
Cercando in questo modo di evitare la condanna per l'opinione pubblica mondiale
Non c'è dubbio colleghi dobbiamo dirlo proprio perché siamo loro amici
I membri dell'attuale gruppo dirigente dello Stato di Israele
Sono contro il corso della storia
E sì forse ignorano
Che il Medio Oriente
Ha visto molte invasioni
Ma nessuno degli invasori ha potuto mai vincere basandosi unicamente sull'uso della forza
Sull'uso spietato della repressione e della prevaricazione
Ed il ventotto aprile un sondaggio fatto da Yedioth Ahronoth il più diffuso giornale israeliano
Il quale dice
Che il cinquantotto per cento dei cittadini di Israele è favorevole
Ad aprire negoziati diretti con l'OLP
Per anni si è andati da parte di molti alla ricerca di un interlocutore diverso
Dall'OLP non lo si è trovato non lo si poteva trovare
E ha ragione
Quel ministro israeliano che rivoltoso stessi colleghi dice ma facciamola finita rendetevi conto noi stiamo già negoziando con l'OLP per quanto in forma indiretta attraverso gli Stati Uniti ed è la verità
Dunque perché non fare il passo ulteriore di responsabilità
E cioè andare a vedere realmente
Le intenzioni di pace veritiere
Chiedo alle più di oggi propone ad Israele non solo colleghi la nostra nazione
Riflette pienamente il punto di vista del loro e quindi della comunità mondiale
Cosa che desidero ricordare
Che fu
All'inizio della creazione dello Stato d'Israele la risoluzione mi si corregga se sbaglio mi pare numero centoquarantuno
Che sanciva
Uno animosamente da parte delle Nazioni Unite la creazione di due Stati in Palestina
Quello ebraico israeliano e quello palestinese
Quella risoluzione non stava mai abrogata resta valida
E dunque il fatto oggi richiedere che venga edificato lo Stato palestinese sui territori di Cisgiordania e Gaza che convive in parte reciproca sicurezza con quello di Israele n più nemmeno che chiedere
L'applicazione il rispetto delle deliberato delle Nazioni Unite
Perciò
Questa è la scelta che il Parlamento può fare
Che il governo ha chiamato a realizzare
E beninteso
Con la decisione del riconoscimento dello Stato palestinese viene conseguentemente io sono d'accordo con rubi su questo viene conseguentemente
La decisione
Simultanea
Di elevamento dello status attualmente esistente della rappresentanza dell'OLP in Italia
Ci può usare al riguardo per esempio perché no la formula usata dalle Nazioni Unite
Anche qui dunque
Un altro gesto conseguente al primo
Che non chiede nulla di strano in nulla di più
Di quanto già la comunità mondiale tramite l'ONU abbia indicato e abbia voluto
Non solo ma il presidente il ministro degli Esteri
Consenta di ricordare
Consente di ricordare
Che il quattro giugno mille novecentottantasei in
Questa la Camera approva
Una risoluzione che impegnava il governo italiano riconoscimento ufficiale fin da allora e non c'era stato il Consiglio nazionale di Algeri la svolta storica degli ultimi mesi
Impegnava il governo a riconoscimento ufficiale dell'OLP qual era il GT mora presentando del popolo palestinese
E spiacevole per certi versi anche un po'triste dovere constatare che oggi a quasi tre anni esatti di distanza il Governo italiano è stato inadempiente su un mandato preciso esplicito e vincolante che il Parlamento gli aveva affidato dunque onorevole Andreotti questa è l'occasione giusta perché si ponga fine a questa situazione
E perché il governo italiano ottemperi realmente alla volontà del parlamento io mi avvio la conclusione
La mozione costituisce per davvero
Una occasione
Per aiutare Israele a non avere paura della pace
Oggi
L'intifada ha davvero prodotto l'inizio di un processo faticoso lento ma reale di maturazione dell'opinione pubblica anche all'interno di Israele
Basta leggere le lettere che i soldati scrivono per esempio quei soldati inviati ad attuare la repressione che scrivono alle proprie fidanzate presenta i propri genitori ai propri padri ai propri figli
Per capire che qualcosa di profondo finalmente nella coscienza collettiva del popolo ebraico ci sta mettendo in moto
Ma appunto per questo non dobbiamo limitarci ad osservare
Abbiamo il dovere di aiutare
Aiutare Israele il suo governo il suo Parlamento ogni cittadino israeliano a non avere paura della pace
Adozione della scommessa per la pace
Ho Sarlat
Perché senza questo
Il pericolo della guerra per l'appunto diventa una minaccia sempre più incombente e sempre più ravvicinato
Ed è una occasione anche presidente per noi finisco
Tu bravi due minuti sa che io ho di là che non nomi rapporto del cielo dalla norma glielo ha detto due volte con quella discrezione Catherine con valorizzato il record ero preso dalla foga riconoscendo che ci sono rimescolare io sto ponendo le questioni di è un'occasione per noi
Un'occasione per noi perché ci consente di poter dar corso ad una iniziativa a favore del diritto e a favore della legalità
Perché fino a quando un bambino palestinese una donna nuova messinese
Allora
Sul collo il tallone dell'oppressione
Nessuno di noi potrà sentirsi libero
E anzi ognuno di noi siamo tutti palestinesi
Per questo precedente oggi questa mozione dalla opportunità l'occasione di poter decidere
Per quanto riguarda il Parlamento il Governo con saggezza
Per il futuro di pace tra israeliani e palestinesi temi sa di una soluzione pacifica globale della questione mediorientale grazie grazie K
è iscritto a parlare io autentiche illustra la mozione Tremaglia spero che stavolta l'avete sbagliato di cui ai gol firmati cofirmatario prego
Onorevole presidente onorevoli ministro colleghi
Siamo tutti allora
Sostanzialmente d'accordo
Ci siamo tutti allineati sulle stesse posizioni
Perché siamo tutti convinti in quest'aula
Che bisogna risolvere al più presto questo nodo terribile
Dei territori occupati dell'olio
Del riconoscimento dello Stato palestinese
Ed io penso che il ministro che sta accuratamente annotando come suo costume queste nostre espressioni
Il rappresentante dell'oltre che sta seguendo il dibattito e che anch'io saluto
Tengano conto anzitutto e soprattutto di questo dato di fatto
Una sostanziale unanimità che poi quella stessa che si riscontra ormai in tutti i documenti ufficiali di qualsiasi struttura un livello internazionale
Quando si arriva al dunque e quando dopo le analisi bisogna pur indicare una qualche soluzione
Io per esempio ho scorso nei giorni che hanno preceduto questo dibattito il documento più recente uno studio approfondito e dettagliato del collega inglese e Pinzón
Parlamentare che da anni segue le vicende del Medioriente che ha esaminato per conto del Consiglio d'Europa anche le storie specifiche
Che sono alle spalle di questa situazione di sostanziale concordia internazionale
E a scorrere questo elenco ormai diventato lunghissimo di risoluzioni dell'ONU per esempio sin dalla prima la centottantuno dell'Assemblea generale del mille novecentoquarantasette
Poi la numero centonovantaquattro del dicembre mille novecentoquarantotto e poi quella del Consiglio di sicurezza del novembre mille novecentosessantasette la famosa Risoluzione duecentoquarantadue fino alla trecentotrentotto citata da tutti gli oratori dell'ottobre del mille novecentosettantatré
Ecco ci si accorge agevolmente che sempre Sempre è stata questione centrale quella dell'assegnazione di un territorio alla parte palestinese della popolazione che viveva nell'antico protettorato britannico
Una tesi che soprattutto nei confronti del primo documento
Il quale assegnava tra le otto partite la Palestina da dividere tre agli israeliani e tre ai palestinesi una enclave araba a Giaffa e l'ottava Gerusalemme virgolette che doveva essere posta sotto l'autorità del consiglio di tutela dell'ONU Yusuke Rigoli
Anche a discorrere dicevo ci si accorge che i palestinesi contestavano quelle prime risoluzioni per chi si erano visti de a negare il diritto alla autodeterminazione nazionale
Da allora in effetti è cominciata questa tragedia anzi è cominciata una duplice tragedia quella dei palestinesi sradicati dalle loro terre e quella dei palestinesi che erano caduti sotto occupazione militare e cominciato anche però il dramma di Israele
Diventato a sua volta soggetto di una sorta di terrore angoscioso di travolge mento totale di annientamento sicché il mito della sicurezza e la volontà di parlare sempre dall'alto di una posizione di forza assoluta
Si è trasformata poi in elemento fondante organico della sua politica e via via della sua stessa ragione di essere
Da ricordare per capire bene come cominciarono a mettersi le cose dopo la guerra dei sei giorni che fu proprio uno dei più eminenti esponenti storici di Israele Ben-Gurion
Adesso votare i suoi compatrioti a restituire i territori occupati nel timore disse che la loro conservazione a lungo andare avrebbe potuto portare alla distruzione di Israele
Ben Gurion allora era già in pensione ma il premier in carica levi esporsi disse pronto a rendere quasi tutti i territori occupati in cambio del riconoscimento di Israele da parte degli arabi
Furono i falchi di allora
In Israele non soltanto lì ad impedire che questo spiraglio si aprisse e diventasse una strada sulla quale avviarsi tutti insieme
Full allora ministro in carica diventato successivamente premier di Israele mena fendenti
Ad opporsi a questa politica sicché di fronte all'oltranzismo degli uni si consolidò l'oltranzismo degli altri e nell'agosto del mille novecentosessantasette durante la conferenza dei ministri degli Esteri dei Paesi arabi che non salti tenutasi a Khartoum
Gli arabi risposero con i famosi tre no niente riconoscimento niente negoziato niente pace
Allora il cosiddetto militanti Isma'arabo andava oltre
E il fronte degli oltranzisti capeggiato da Egitto Siria ed Iraq per poco non riuscì ad imporre una tesi che avrebbe rappresentato la vittoria del muro contro muro anche nei confronti di tutta l'Europa e dell'Occidente
La rottura definitiva delle relazioni di tutti gli stati aree di con gli Stati Uniti con la Gran Bretagna e con la Germania occidentale il ritiro di tutti i depositi aridi dalle banche statunitensi ed inglesi e via dicendo
L'Occidente sfiorò un abisso l'Europa si trova sull'orlo del baratro per quanto riguarda i suoi rapporti con la stragrande maggioranza dei popoli arabi
E fu allora
Fu dopo l'emergere di questa situazione che sembrava senza via d'uscita che nel novembre del mille novecentosessantasette il Consiglio di Sicurezza dotto alla unanimità la risoluzione duecentoquarantadue che codifica ava i due principi
Che successivamente sarebbero stati definiti come quelli delle terre in cambio della pace
Il ritiro degli israeliani dai territori occupati e la rinuncia a tutte le pretese a tutti gli stati di guerra nel rispetto e nel riconoscimento della sovranità della integrità territoriale e della indipendenza politica di tutti gli Stati della della regione
E virgolette del loro diritto a vivere in pace in frontiere sicure riconosciute al riparo dalla minaccia o da atti di violenza
Vero che Israele accettò quella risoluzione insieme all'Egitto e alla Giordania
Ma è anche vero che qui due Stati arabi facevano del ritiro degli israeliani una condizione per i colloqui successivi mentre Israele definiva lo stesso ritiro delle sue truppe come una delle materie del negoziato
è anche vero che l'Olpe rifiutò quella risoluzione
Ma è da ricordare che il rifiuto si basava sulla considerazione che con quella risoluzione si erano fatti sì dei passi avanti ma la questione palestinese veniva ridotta soltanto ad un problema di rifugiati
Senza menzionare il diritto dei palestinesi all'autodeterminarsi uno
E così poiché siamo ancora prima della guerra del Kippur
A prima della risoluzione numero trecentotrentotto dell'ottobre del settantatré e a ben cinque anni prima degli accordi di campo David e così si potrebbe andare avanti a lungo citando infiniti altri testi documenti
Tutti sono centrati su due problemi di fondo
Il diritto di Israele all'esistenza e alla sicurezza e il diritto dei palestinesi alla autodeterminazione
Alla fine dopo molte esitazioni ed omissioni
Esitazioni ed omissioni che riguardate oggi hanno dell'incredibile ci si arriva a questo secondo e correlativo diritto
Ci si arriva nella dichiarazione di Venezia sul Medioriente dei nove Paesi che allora componevano la comunità europea nel giugno del mille novecentottanta
I palestinesi vengono finalmente citati in quanto tali e i loro diritti legittimi locuzione sino ad allora sempre usata e piuttosto generica vengono finalmente individuati appunto nel diritto all'autodeterminazione
Viene altresì precisato anche qui per la prima volta che la installazione di colonie israeliane nei territori occupati
Erano non solo il legale erano un solo illegale dal punto di vista del diritto internazionale ma rappresentava l'ostacolo maggiore al processo di pace
E da quel preciso momento che una delle maggiori delle massime e sacrosanti aspirazione di Israele quella di avere un sistema di garanzie internazionali a sua difesa è stato raggiunto
Per cui sarebbe stato logico e doveroso attendersi quello che invece non è accaduto e purtroppo non accade
Che a quella disponibilità di una garanzia così completa ed obbligatoria facesse riscontro la evacuazione dai territori occupati
Lo smantellamento delle colonie in quelle zone l'avvio più o meno graduale del correlativo processo di autodeterminazione almeno di quella parte della popolazione palestinese
Il piano di fessi da parte araba nel settembre del mille novecentottantadue e il cosiddetto piano Reagan dello stesso periodo si iscrivono nella identica logica
Esattamente come poi avvenne con la Conferenza internazionale sulla questione palestinese organizzata dalle Nazioni Unite tra l'agosto e il settembre del mille novecentottantatré a Ginevra
Con i rappresentanti di centotrentasette Stati e con la partecipazione dell'OLP
Il diritto dei palestinesi all'autodeterminazione si precisa ancora ed ha come referenti ormai non più Contestabile l'olio che viene definito a partire da quel periodo come una parte che aveva diritto a partecipare su un piede di parità con tutte le altre parti in causa a tutti i negoziati
Negoziati che dovevano mirare a realizzare i diritti legittimi e inalienabili dei palestinesi
Il riconoscimento di quali diritti era considerato a sua volta come indispensabile ad ogni garanzia di giustizia e di sicurezza per tutti gli abitanti della regione
E dunque dal mille novecentottantatré che l'ONU dopo aver avallato solennemente quella dichiarazione non ha cessato di insistere sul diritto all'autodeterminazione del del popolo palestinese
E dal mille novecentosettantatré dunque che si parla di una conferenza internazionale da subito dopo la guerra del Kippur
Ed è da allora che si precisa sempre che ad essa deve partecipare anche l'OLP ed è almeno da dieci anni dopo dal mille novecentottantatré che questa tesi
E stata solennemente ripidità ed internazionalmente accettato non ci sono su questo punto né esitazioni né omissioni sulle su un versante l'hanno accettata la Russia e la Siria l'Egitto e la Giordania e tutta l'Europa occidentale
Ed è da sottolineare che a questo punto l'OLP ormai sostanzialmente riconosciuta avrebbe anche potuto assistere acriticamente al successivo evolversi della situazione e invece Ara fatte lo lp hanno fatto molto di più
Con una iniziativa che dimostra quanto sia stata profonda la maturazione la crescita avvenuta sia pure tra drammatiche conflittualità interne
Veramente drammatico onorevoli colleghi perché sostanziate di autentiche tragedie anche di eccidi Inter arabi
Di uccisioni e di condanne a morte reciproche
E tutto questo va tenuto sempre presente perché noi parliamo in questa Aulì altrove di documenti di commi di virgole su documenti mentre lì un profugo un popolo e profugo tutto intero
E vive in condizioni spaventose che incitano e scatena novità Lizzano verso le soluzioni più disperata e disperante
Ecco con un'iniziativa che sottolinea la sua capacità di autentico statista affermato quello lp riconoscerà la risoluzione dell'ONU del mille novecentosessantasette la duecentoquarantadue che prevede il diritto di Israele all'esistenza
Se Israele accetterà appunto quella conferenza internazionale sotto gli auspici dell'ONU con la presenza dell'OLP tutto il resto
E variazione su questo tema
Tutto il resto è problematica di dettaglio e spesso diventa campo di manovra di una sorta di irriducibile cinismo diplomatico collegato ad esigenze di politica interna di questo o quello Stato o delle sue vicende pre opposte elettorali
Il problema è quello il nodo Elli
Nella Conferenza internazionale nel diritto dell'OLP a prendervi parte come ormai sostengono la stragrande maggioranza degli Stati del mondo come ormai si è quasi universalmente chiesto sollecitato invocato da tredici anni a questa parte
Onorevoli colleghi
Quando si vuole sottolineare la nuova situazione che da parte palestinese si è creata negli ultimi mesi si effigi fa riferimento al Consiglio nazionale dell'OLP tenutosi il quattordici il quindici novembre scorso ad Algeri
Alla riunione che si concluse con l'accettazione definitiva solenne ed esplicita
Della risoluzione dell'ONU numero duecentoquarantadue e trecentotrentotto al ripudio di una di ogni forma di terrorismo di terrorismo e con il riconoscimento dello stato di visone
Quanto accadde in quella occasione a mio avviso non fece peraltro che confermare un orientamento già da tempo emergente echeggiata molto si andava consigli da consolidando nell'ambito dell'OLP
Un orientamento di scelta dell'azione politica e diplomatica da privilegiare in modo assoluto nonostante che lo sia e anche questo non va dimenticato anzi va tenuto sempre lucidamente e responsabilmente presente
Sia una sorta di galassia nella quali convivono e non possono non esservi orientamenti molteplici frutto della storia non complessa soltanto ma terribilmente drammatica come s'è già si accennava prima
Che l'OPA alle sue spalle e ancora adesso vede ribollire nella sua tormentata esistenza
Comunque la decisione di Algeria Pardi a tutti e per questo diventò subito vincente in termini di opinione pubblica mondiale apparve importante essenziale decisiva
Perché fu formalizzata nel pieno di quell'autentica epopea di popolo che va sotto il nome di intifada la rivolta delle pietre
La rivolta di donne ragazzi e bambini anche contro uno dei più potenti eserciti del mondo
Una rivolta che in diciassette mesi e costata ai palestinesi delle terre occupate quasi seicento morti solo molti dicono tutti
Noi diciamo che si tratta di un tributo spaventoso in quanto quel numero va riferito alla cifra globale di quella parte di popolazione palestinese che vive in quelle terre
Si tratta di una popolazione che la trentesima parte della popolazione italiana
Moltiplichiamo seicento per trenta ed avremo che in proporzione eccome se ribellandosi con le pietre in Italia fossero stati uccisi in pochi mesi diciotto mila persone
E moltiplichiamo per trenta anche i due mila feriti
E ancora le migliaia di arresti di detenzioni di restrizione dei campi di internamento è davvero tutto un popolo intero che in pratica ha preso parte prende parte alla rivolta delle pietre
Tutto un popolo con le sue donne con i suoi bambini con i suoi vecchi
E allora se le cose stanno così sessi aperto finalmente questo scenario positivo in un dramma così antico e così stratificato e così terribilmente complesso
Se le ragioni del diritto coincidono con quelle del cuore del sentimento del più semplice buonsenso allora i tempi vanno accelerati
Le iniziative vanno finalmente concretizzate la pressione su Israele deve manifestarsi nelle opportune forme politiche ma con continuità con decisioni con insistenza e tenace al tempo stesso e adesso in questa fase che va esercitato il massimo sforzo di convincimento per una soluzione negoziata si
Ma che abbia base quello che tutto il mondo aspetta in bocca e cioè l'autodeterminazione del popolo palestinese clearing
Grazie onorevole crauti esteriore scritta badare da collega Onorio De Boni del illustra la mozione Calabria di cui è cofirmatario ne ha facoltà
Grazie presidente onorevole ministro onorevoli colleghi
Permettetemi prima di iniziare ad illustrare la nostra mozione di dire quanto proviamo in qualche modo accanto al fatto che un dibattito così importante su una questione così fondamentale avvenga ridotto di un ponte di una giornata festiva con la inevitabile svuotamento di quest'aula naturalmente questo non significa vorrei anch'io rivolgermi all'ambasciatore Nemer Hammad
Per dire che il fatto che non vi sia una grande presenza di parlamentare che questo significhi che questo dibattito non abbia l'importanza che certamente assumerà nelle prossime ore nei prossimi giorni
Leggendo la stampa internazionale in questi giorni
Sembrerebbe che nulla
In realtà sarebbe cambiato soprattutto quello se leggo le dichiarazioni di Shamir e di RNC a proposito di un dialogo con l'Organizzazione per la liberazione della Palestina
Che di israeliani come è noto ritengono inaccettabile
Eppure in questo decennio tutto è cambiato
Ed è cambiata addirittura la natura stessa del conflitto arabo israeliano il quale in qualche modo si è ridotto
Alla questione semplice Diretta terribile di come far convivere due popoli
Sul loro territorio in un piccolo fazzoletto di terra una convivenza evidentemente pacifica
Quest'anno corre il decimo anniversario di campo dei verbali
Il tanto vituperato trattato tra Israele ed Egitto che ha visto uno dei suoi principali autori Sadat cadere sotto i colpi del fanatismo integralista
E che invece ha assicurato ad Israele la certezza se non la sicurezza che nessun esercito arabo
Privo dell'appoggio egiziano si sarebbe più avventurato ad aggredire il piccolo Stato ebraico
Alla firma del trattato sono poi seguiti ben noti avvenimenti che hanno prima visto l'invasione del Libano
Poiché il fallimento sospetto della cosiddetta opzione giordana per l'autonomia palestinese
Poi i bombardamenti sulle sedi dell'OLP in Tunisia
Infine diciassette mesi orsono
L'evento imprevedibile e allo stesso tempo irresistibile la rivolta delle pietre l'intifada
A questo e poi succeduto alla solenne dichiarazione di Algeri per la proclamazione dell'indipendenza dello Stato palestinese
Il riconoscimento implicito l'esistenza dello Stato di Israele con l'accettazione delle notte risoluzione dell'ONU la rinuncia al terrorismo
E a questo a seguito all'apertura Tunisi di un dialogo tra Stati Uniti e l'Organizzazione per la liberazione della Palestina
Ma è all'intifada che bisogna guardare per capire quanto di nuovo ineluttabile questa rivolta popolare ha provocato sullo scenario Mark sito di un conflitto che sembra nona vere fine
Onorevole Craxi in suo in un suo discorso all'Internazionale socialista qualche mese fa
Proprio sulla questione mediorientale descrivendo l'intifada diceva delle parole che credo meritano di essere ricordate
Diceva Craxi che i popoli quando prendono coscienza della propria identità rifiutare dominio straniero e ancora più le occupazioni militari che si protraggono per decenni presto o tardi giunge è sempre l'ora della ribellione e contro le ribellioni popolari non Servono nell'arresto nell'uccisione dei loro campi nella demonizzazione delle élite politiche e delle organizzazioni militanti che interpretano la coscienza diffusa di un diritto e di una causa nazionale anche quando esse si possono essere rese responsabili i tragici errori
E alla lunga come la storia insegna non serve neppure la superiorità dei mezzi militari
Io stessa signor presidente ho avuto il privilegio di assistere oltre un anno fa
Partecipando ad una delegazione dell'interazione socialista che si è recata in Cisgiordania a Gaza
Allora svolgersi sotto i nostri occhi
Di avvenimenti quotidiani per le popolazioni che vivono sotto occupazione da oltre un ventennio l'intifada appunto che credo che significhi in arabo questa parola
La parola scossa una scossa che appunto ha fatto cambiare il corso della storia dei rapporti fra israeliani e palestinesi
E questa una ribellione popolare di cui hanno parlato i colleghi perché mi hanno preceduto con il quale mi trovo perfettamente d'accordo che è nata soprattutto tra i giovani addirittura spesso tre bambini
La persona e quindi che non hanno mai conosciuto altro che l'occupazione militare che hanno vissuto l'umiliazione di vivere sulla propria terra senza poterla chiamare patria e questa un avvenimento questa Intifada che ha provocato oltre quattrocento morti che ha coperto di vergogna all'esercito France virgolette glorioso del piccolo Stato ebraico quale mai era stato impegnato in operazioni di polizia così approcci
Ha coperto di vergogna affatto addirittura condannare Israele per le violazione dei più elementari diritti umani per la violazione della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri
Di guerra
Per l'attitudine sempre più sollecita soprattutto alle espansionismo che oramai mi sembra un elemento tipico di questo governo e un elemento assai pericoloso
Proprio in queste ore
Il Presidente dell'OLP
E dello Stato palestinese Yasser Arafat si trova in visita in Francia
E mi sembra che questa sia un'avidità che avrà dei risultati non ci auguriamo molto importanti tenuto conto che la Francia è uno dei tre membri occidentali permanenti del Consiglio di sicurezza
E che quindi da questa vivida dovrebbero scaturire degli elementi chiarificatori e soprattutto propulsori per una nuovo dialogo di pace
Ancora una volta noi auspichiamo un ruolo assai più attivo a livello europeo di quello che fino ad ora l'Europa si è voluto dare per mettere in moto soprattutto quei meccanismi di fiducia così necessari per l'avvio della famosa conferenza internazionale che dovrebbe finalmente dare un assetto pacifico alle più alla più tormentata delle regioni hanno voi vicine
Il ministro Andreotti in una recente intervista al Jerusalem post diceva di temere che la paura fosse l'elemento dominante in questo momento politico perché la paura
Agisse ancora una volta come cattiva consigliera per bloccare ogni movimento verso il dialogo che pure esiste tra molti israeliani e molti i palestinesi
Un dialogo che viene costruito quotidianamente con pazienza attraverso incontri attraverso conferenze attraverso contatti umani
Un dialogo che oggi invece viene rifiutato da una linea intransigente
Che non può che provarci assolutamente dissenzienti nei confronti appunto del governo di Israele oggi le due superpotenze l'Europa il mondo intero chiedono un dialogo diretto tra Israele e ho lp
Senta questo dialogo diretto verranno sconfitte le tendenze più moderate all'interno della Organizzazione per la vittoria la Palestina
Verranno poi frustrate le speranze di coloro che vivono nei territori occupati per vedere appunto la parola fine
Al loro travaglio la loro tragedia
Verranno premiate le tendenza né sionisti che come si diceva prima molto presenti della compagine governativa in altre parole si continuerà sulla strada vergognosa
Della repressione della ritorsione ed dell'incomprensione
I socialisti italiani da sempre impegnati a favore di una soluzione politica pacifica equilibrata ed equa
Che riconosca il diritto di Israele di vivere entro confini sicuri e garantiti e contemporaneamente ai palestinesi ad avere finalmente una patria
Oggi invitano il Governo italiano ad assumere preliminarmente nell'ambito della cooperazione politica europea
Una posizione favorevole al riconoscimento politico delle entità statuale palestinese e in prospettiva ricostituendo governo provvisorio
Grazie onorevole Boniver iscritto a parlare Salvoldi che illustra la mozione Mattioli di cui è cofirmatario facoltà di intervenire grazie
Signor presidente signor ministro onorevoli colleghi
Sono trepidante nel prendere la parola oggi su una questione di tanta rilevanza come quella a cui è legato il destino del popolo palestinese
Permettetemi di rivolgere un saluto anche se ciò non è forse del tutto formale
A Nemer Hammad che vedo seduto sui banchi riservati agli ambasciatori e la cui presenza la leggo come segno beneaugurante per l'esito di questa seduta
Ogni giorno in un'interminabile stillicidio
Giungono informazioni dei territori palestinesi occupati da Israele nel mille novecentosessantasette
Che ci dicono di uomini donne ragazzi e bambini che sacrificano la loro vita nella lotta per l'indipendenza
Lotta che da oltre un anno assunto la forma dell'intifada essenzialmente non violenta
Che mette coscientemente liberamente a repentaglio la vita di cittadini
Che in tal modo però delineano con forza crescente la loro identità nazionale
Ed il loro diritto a che tali identità sia riconosciuta
Richiamare ancora una volta la cruenta quotidianità dei territori occupati
E dovere ineludibile per quanti chiedono l'assoluzione del palco del problema palestinese
E colgono i segni che faticosamente ma con forza si manifestano nella direzione della irreversibilità del processo di autodeterminazione maturato negli anni
Il segnale più importante di una novità in grado di sbloccare una situazione di stallo gravemente incancrenita
Credo sia proprio nella scelta non violenta che un intero popolo ha deciso di praticare
In tal modo è stata neutralizzata l'arma più potente con cui lo Stato di Israele si contrapponeva
A quello che in presenza di forme di lotta terroristiche veniva definito non un popolo ma un gruppo di criminali
La rivolta delle pietre che dura da sedici mesi
Esprime la rinuncia alla volontà di distruzione del popolo ebraico
E richiede allo stesso il diritto all'autodeterminazione palestinese
L'altissimo prezzo di vite pagato ogni giorno dei palestinesi
Cui si aggiungono le sofferenze che l'attuale situazione provoca anche al popolo ebraico
Ha fatto maturare all'interno dei due popoli consapevolezze che sono la garanzia di una prospettiva di pace
Che non è vicina anche perché vi sono forze che aspettano solo pretesti per far volgere al peggio la situazione
Israele ha ottenuto la sua terra ora i palestinesi devono avere la loro come del resto è scritto nelle deliberazioni che hanno accompagnato la nascita della patria degli ebrei
Il grande senso di colpa che oppressore coscienza dei popoli europei dopo l'Olocausto ebraico
Ha risolto il problema di un popolo che aveva il sacrosanto diritto alla patria
Ma disgraziatamente ha creato lo stesso problema per i palestinesi
La paura di perdere la propria terra
Ha guidato la mano dello Stato di Israele che per quarant'anni ha frustrato con successo le speranze palestinesi
La paura pur legittima e successo
Ora però sono vuoti di significato
E devono lasciare spazio alla volontà di coesistenza tra due popoli che possono stare in due Stati nella stessa terra
E qui sta il motivo per cui il parlamento italiano è chiamato a discutere della vicenda di due popoli
Che non possono dirsi estranei alla nostra storia per ovvi motivi che non occorre spiegare di tipo religioso o culturale geografico
Per le vicende degli ultimi cinquant'anni per le prospettive di pace nel Comune mare Mediterraneo
Il quindici novembre scorso il Consiglio nazionale palestinese ha proclamato a Tunisi la nascita dello Stato di Palestina sui territori di Cisgiordania e Gaza ed ha contestualmente riconosciuto il diritto all'esistenza di Israele
Affermando la volontà di pacifica coesistenza tra i due Stati
No no aveva indicato la via d'uscita per la questione ebraico palestinese nelle due risoluzioni numero duecentoquarantadue e tre tre otto
Esse sono state accettate dai palestinesi e questo è un altro inequivocabile segno del positivo l'evolversi della situazione
Purtroppo tutto ciò non è stato sufficiente al governo israeliano
Che continua a sentirsi minacciata dalla prospettiva di uno Stato palestinese
Mentre nella società israeliana prendono vigore spinte nazionaliste e fondamentaliste
Che da un lato tendono a neutralizzare le organizzazioni civili che cercano soluzioni pacifiche e giuste con mezzi non violenti
E dall'altro rischiano di ridare legittimazione a quelle forze musulmane fondamentaliste che dello scontro hanno bisogno per rafforzarsi
Le iniziative messe in atto fino ad oggi nei confronti del governo israeliano non hanno ottenuto i risultati sperati
Per questo è dovere del parlamento impegnare il Governo italiano a muoversi per vie di fatto
Continuando nel processo di riconoscimento del popolo palestinese come nazione che come tale deve poter costituire il proprio Stato sovrano nei territori di Cisgiordania e Gaza
Ci sono le condizioni che impongono e permettono un intervento italiano nella direzione della soluzione dalla questione ebraico palestinese
Si è di fronte ad un popolo oppresso che chiedeva aiuto
Questo popolo si impegna e lo sta dimostrando quotidianamente col proprio sangue
A convivere nel rispetto e in pace con Israele
Avendo rinunciato a rispondere col fucile ai fucili
Possiamo fortunatamente contare su una cultura di pace che tanto nel popolo ebraico quanto in quello palestinese
Trova forme di espressione organizzate significative ed incisive
Abbiamo le risoluzioni dell'ONU che io credo debbano essere interpretate anche come un invito a tutti i popoli a dare ogni contributo loro possibile alla pace nell'area
Io credo che possiamo tranquillamente ritenere che la comunità internazionale oggi ci spinga ad un gesto coraggioso e nobile che il riconoscimento dello stato palestinese
Le carte fondamentali dei diritti dei popoli esigono semplicemente questo niente di meno
Parlamento e governo sono confortati dal sostegno largo e appassionato che il popolo italiano ha manifestato alla causa palestinese in tante forme diverse
Cominciando dalle grandi manifestazioni nazionali che abbiamo visto svolgersi a Roma e in altre città
Alle iniziative innumerevoli di vario genere che sono state organizzate in molte città italiane
All'attività di tanti comitati per continuare con la sequenza di delegazioni che si susseguono nei territori occupati
Con la solidarietà delle donne nei confronti delle donne palestinesi che so farlo in maniera particolarmente gravi le tragiche condizioni dei campi
E per finire con l'iniziativa delle adozioni di bambini palestinesi
E questa grande solidarietà
E tanto più significativa in quanto è accompagnata dalla simpatia e dall'aspetto con cui il popolo italiano ha condiviso le sofferenze del popolo ebraico durante il fascismo
E dalla determinazione con cui vuole che esso possa vivere in sicurezza nello Stato di Israele
Signor presidente signor ministro è importante per noi ricordare il rispetto e l'affetto degli italiani nei confronti degli ebrei
Che ha trovato una magnifica espressione in quest'aula poco tempo fa in occasione della votazione sull'accordo con le comunità israelitica italiani
Mi piaceva molto l'idea che il nostro Parlamento riconoscesse questo diritto di libertà in maniera piena e particolarmente solenne
Per questo in quell'occasione ho contattato colleghi di diversi gruppi
E confesso che non ho dovuto fare fatica a convincerli
Tutti ne sono stati entusiasti e il provvedimento è stato approvato con il voto della Camera espresso all'unanimità
Ho voluto fare questi accenni forse superflui perché non voglio che nessuno possa anche solo supporre
Che il sostegno alla causa palestinese abbia il benché minimo significato di ostilità nei confronti degli ebrei
Meno di un mese fa la Camera ha compiuto un passo significativo a sostegno dei palestinesi recandosi a Tunisi con una delegazione della Commissione esteri che ha avuto l'adesione di tutti i gruppi presenti in Parlamento
Per incontrare Yasser Arafat
Presidente dell'Organizzazione per la liberazione dalla Palestina
Dopo la proclamazione dello Stato palestinese tale gesto ne costituisce un implicito riconoscimento
Così come implicito era stato il riconoscimento come ambasciata della rappresentanza dell'OLP in Italia
Sono questi passi importanti ponderati e prudenti di cui ci si deve compiacere
La prudenza che ha sempre contraddistinto la linea di condotta del nostro governo
Nella difficilissima vicenda mediorientale
Oggi conviene venga modificata con una condotta più decisa il più coraggiosa per dare una soluzione definitiva ad un conflitto che non è più tollerabile
Non solo per porre termine alle sofferenze che gettano il lutto nel popolo palestinese senza risparmiare quello ebraico
Ma anche per contribuire a sciogliere l'inestricabile nodo che vede precipitare sul Libano una guerra alimentata da questioni nazionali per conflitti religiosi scontro sociale interventi stranieri
La convocazione di una conferenza internazionale di pace per il Medio Oriente deve essere il primo obiettivo del governo italiano
Che in questa direzione deve ricercare il consenso degli altri paesi della Comunità europea
Il riconoscimento del nuovo Stato da parte italiana potrebbe produrre il riconoscimento a cascata da parte dei Paesi della CEE
Che darebbero in tal modo un impulso decisivo alla nascita del nuovo Stato
L'Europa e chiamata adesso ad assumersi specifiche responsabilità e deve essere disposta a pagare anche dei costi perché deve riparare al malfatto
Con la creazione di Israele aperto la questione palestinese
Senza coltivare l'illusione che questo possa bastare a risolvere la crisi interminabile dell'area mediorientale
è opportuno pensare ad un ruolo centrale dalla Comunità economica europea nella soluzione del conflitto israelo palestinese
Nei giorni scorsi come è già stato ricordato le sale di Montecitorio hanno ospitato un convegno organizzato dal gruppo interparlamentare di lavoro per la pace
In cui è stata dibattuta una suggestiva ipotesi secondo la quale gli stati di Israele e di Palestina dovrebbero diventare membri della Comunità economica europea
Qualora ne facessero richiesta insieme e all'interno di essa coesistere pacificamente nel contesto di una solidale garanzia esercitata dalle istituzioni comunitarie
Forse tale ipotesi presentato dal collega la valle e dibattuta per due giorni da illustri politologi italiani ed europei
Può essere criticata come utopica
Forse non è di immediata praticabilità
Ma certo e da prendere in attenta considerazione perché non è irrealizzabile
E questo solo fatto in un quadro che ha visto nascere tanti progetti e altrettanti ne ha visti fallire le conferisce dignità e credibilità
Le possibili soluzioni al conflitto attuale non sono né indolori né senza costi
Ma credo siano meglio di un indefinito trascinarsi di una situazione che dei costi ne ha avuti troppi
Anche a causa di interventi egemonici che in passato hanno prodotto gravi danni
è giunto il tempo della soluzione delle crisi regionali
Occorre rimettere all'ordine del giorno anche questa
Utilizzando tutti gli strumenti disponibili nel nuovo contesto internazionale di distensione tra le superpotenze
L'Unione Sovietica ha ritirato le sue forze armate dall'Afghanistan
Sappiamo bene come ciò non sia bastato a risolvere la crisi afgana tuttavia quell'iniziativa ne costituiva la premessa necessaria pur se non facile
Il massacro sulla frontiera tra Iran e Iraq e cessato
E se anche in questo caso non possiamo dire che si è cessato l'allarme
Tuttavia la parola è stata tolta ai cannoni e restituita alla diplomazia e alla politica
Il mio ottimismo non è tale da non vedere i pericoli che ancora nasconde il fondamentalismo islamico khomeinista
O l'estrema gravità delle condizioni in cui versa il popolo curdo soprattutto a causa dalla repressione attuata nel Kurdistan iracheno
Dove le popolazioni civili vengono annientate con l'uso di armi chimiche
Ma comunque positivi processi sono stati avviati
Ormai anche gli Stati Uniti hanno capito che non c'è alternativa al riconoscimento dello Stato palestinese e in questa direzione si muovono aprendo l'Organizzazione per la liberazione della Palestina e al suo presidente
Che sono legittimi rappresentanti del popolo palestinese
Proprio oggi la stessa Francia tradizionalmente schierata a fianco di Israele
Afferma l'ineluttabilità del riconoscimento palestinese attraverso l'incontro in corso in queste ore tra i Presidenti Mitterand e Arafat
Ecco perché la prudenza che fino a ieri è stata utile oggi deve cedere il passo a scelte coraggiose che hanno prospettive concrete di realizzazione
O per lo meno ne hanno più che in qualsiasi altro tempo prima di oggi
Non sembri inoltre superfluo sottolineare signor ministro
Lo stato d'animo con cui noi oggi insistiamo per la conferenza internazionale che porti al riconoscimento della Palestina
è l'atteggiamento di chi non solo non vuole fare alcunché contro qualcuno
Ma è anzi cento di operare in amicizia e per il bene di Israele che pure oggi non ha la lucidità di cogliere nella sua pienezza la positività di tale scelta
Oggi quasi universalmente ritenuta necessaria
Sono fiducioso perché credo che il nuovo corso di Gorbaciov in Unione Sovietica continuerà e quindi ci sarà sempre più spazio per la distensione e conseguentemente anche per la soluzione del conflitto israelo palestinese
Tuttavia il processo di pace non avanza automaticamente
Ed è legittimo che nel mondo molti si aspetto in un ruolo di primo piano dall'Italia quinta potenza industriale nel mondo e vicino alle sponde del Mediterraneo su cui si affacciano Israele e la Palestina
I passi possibili sono innanzitutto il riconoscimento di un adeguato status diplomatico all'Organizzazione per la liberazione della Palestina in Italia
Il contestuale riconoscimento dello stato di Palestina
Lo sforzo costante per la convocazione della Conferenza internazionale di pace per il Medio Oriente
E infine il lavoro per mettere all'opera la diplomazia
Perché studi approfondisca e verifichi la praticabilità dell'ipotesi che propone che Israele Palestina entrino a far parte della Comunità economica europea
Dissolvendo in tal modo ogni possibilità di conflitto
Ed anzi promuovendo tra i due popoli reciproco rispetto amicizia collaborazione e sviluppo economico e sociale
Mi auguro che il Parlamento posso approvare una mozione comune chiara e decisa che impegna il Governo italiano al riconoscimento dello Stato palestinese
Premessa indispensabile per la pace tra palestinesi ed ebrei fratelli semiti
Grazie
Grazie onorevole Salvoldi scrittore a parlare l'onorevole Pannella utilizzeremo le illustra la mozione Galderisi cui è cofirmatario la facoltà di intervenire signor presidente signor ministro degli esteri colleghi quando Secondo chiudere anche il buonsenso del senso comune
Sì ha ragione e per anni e anni e anni si continua a dovere inutilmente ragione bisognerebbe forse un tantino
Riflettere dove sono eguali
Devo dire che nel senso comune da i danni Gianni dice bisogna che i cittadini per Emergency dove cinese si vedono il riconosciuti i loro diritti di popolo all'autonomia e all'indipendenza
Non credo che vi siano obiezioni
A questa affermazione obiezioni di principio e quindi bisogna vedere dove il principio nel Guarini
Cioè come mai
Perché cosa così evidente non accade
E come mai i colleghi
Non esiste
Un governo provvisorio
Di questo stato proclamato
Gianni dice bisogna che i cittadini per immergersi bravissimi nel CIPE dolori riconosciuti i loro diritti di popolo all'autonomia e all'indipendenza
Non credo che vi siano obiezioni
A questa affermazione obiezioni di principio e quindi bisogna vedere dove principio riguardi
Cioè come mai
Perché cosa così evidente non accade
E come mai colleghi
Non esiste
Un governo provvisorio
Di questo stato proclamato sì
Come esistente
Noi ricordiamo tutti i precedenti in modo particolare quello delle Fellay mi algerino
Che ben prima
Delle aperture anche segreti e di luogo lussi costituisce un GP RH Governo provvisorio Repubblica algerina
E nel momento in cui a livello diplomatico ovunque
E costantemente da anni si chiede questo riconoscimento sale nei nostri Parlamenti questa richiesta
Non si capisce o si capisce fin troppo perché mai lo strumento del riconoscimento lo l Pirollo fornisce
Serve molto diverso se qui avessimo da riconoscere il Governo provvisorio della
Repubblica palestinese
Non so se sarei d'accordo no ma perché vorrei vederli
Indubbiamente ci troveremo dinanzi a una richiesta che ha precedenti
Settori si è finalmente entrerei in un governo ci penserei due volte perché qui se si entra un governo quello che si è ritenuta più quello che fanno i compagni socialisti ai loro ministri ma in quegli ambienti lì
In quegli ambienti lì se si entra in un governo può darsi che lei è l'anticamera della tomba
Se si va appunto senta tenere presente che cosa c'è dietro
E hai toccato il tema
Entrare che cosa perché cosa impedisce ad Arafat allora e le pile di fare al governo provvisorio
Probabilmente l'unico modo di fare un governo provvisorio e di riconoscere
Come titolare di dicasteri chiave persone che non sono riconoscibili decentemente agli occhi dell'opinione internazionale
Io non ho altre spiegazioni possibili
O altrimenti quella di aggiungere un potere di fatto un potere anche di diritto a
Dei componenti
Di quest'area del le prime potrebbe costituire dei rischi magari già formali di colpo il ministro degli Interni che arresta il capo e il Presidente del Consiglio o cose di questo genere
è una cosa sulla quale io mi auguro per esempio di avere lumi
Dal nostro ministro degli esteri che sappiamo con quanta puntualità con quanta Due con quale durante attento
Ai problemi dell'Area questo problema in particolare
Che cosa non consente alle Olp compagni di di più che cosa non consente all'OLP di fornirci quello strumento praticamente quasi tecnico che agevola il riconoscimento io credo che dietro questa
Semplice clamorosa evidentissime
In realtà
C'è una realtà altrettanto questa formale altrettanto chiare
Nel momento in cui
Si passasse
Alla
Consegna alla letti dei cittadini palestinesi come voi volete e la consegna
Dei cittadini palestinesi alla quelle PD
Accadrebbe probabilmente non solo quello che accade già adesso quando un sindaco si permette di avere idee strane viene ammazzato la sera prima o per un altro sindaco quello di Betlemme pagato il suo prestigio internazionale che in poche ore deve smentire le dichiarazioni che fa sull'Intifada
Ma
Accadrebbe magari quello e in modo più cruento quello che è accaduto confermata bus
In una citazione però infinitamente diverso e più europea tra virgolette quale come sappiamo ferrata base appena si è sostanziato il potere del Governo è stato sostanzialmente eliminato per venderla
E per un governo dittatoriale bionda in quel periodo del gelido questa se è stato il re lavorato con le falene non con le organizzazioni europea di appoggio alle Ferlenga Parigi
Essendo giorni di soggiorno fu l'occhio l'occasione della mia rottura con quel giornale perché io scrissi che ad Algeri trovato trovato in carcere più gente con Ben Bella dico che le compagnie fratelli di quanto non avesse trovato in periodo francese
E siccome quel momento
Non voleva o non poteva permettersi che sul giornale affermasse queste cose soprattutto vedendo la qualcuno che durante la guerra d'indipendenza aveva assunto le sue responsabilità con difficoltà ero d'un violento già allora
Va bene l'articolo non fu pubblicato io me ne andai
Purtroppo non solo dal giorno ma nel giornalismo perché da quel momento non c'è non ci fu più spazio
Per fare qualcosa
Allora e allora
Noi non vogliamo
E i più anziani fra di noi
Non vogliono signor presidente signor ministro degli Esteri
Dimenticare la tremenda responsabilità che sulla loro che fu la nostra quando avendo compreso
Chiarissimamente perché era evidente
A che cosa ha portato a un certo tipo di indipendenza dell'Indocina della Cambogia
E di tutta quell'area
Dinanzi alle richieste pressanti perché i bonzi
Si bruciavano per richiamare la nostra attenzione non quella dei loro nemici ma avendo fatto non la stessa scelta di conformismo di sinistra inutile e stupido e qualche volta turpe
Per la quale chiunque combatte
E affida la propria causa a milioni di morti in genere contadini
Che non so nemmeno eroi perché non si contano
Tratto punto abbiamo edificato sicuramente la catastrofe di questo secolo Indocina
Perché non ci siamo preoccupati del come
Di quale governo quali diritti
E abbiamo concorso a far credere la Cambogia
Da un regime coloniale
Con però delle caratteristiche interessanti contraddittorie
Allora all'Olocausto perché l'unica parola che riguarda chi è adeguata
Per il popolo cambogiano dell'Olocausto migliore negli sterminati
Deliberatamente perché devono essere sterminati perché erano colti tra virgolette ero alfabetizzati
Ed erano quindi corrotti
Noi stiamo rischiando signor Ministro degli Esteri chiedo scusa se faccio apparentemente nidificazione
Cose non diverso in Sudafrica
La demagogia e il conformismo non importa se nasce innanzitutto da sinistra anzi è peggio
Ma anche lì stiamo ipotecando una realtà in base a principi sacrosanti e chi è per l'apartheid
Ma dinanzi al fatto che su tre o quattro mila neri assassinati in un anno tre mila sono assassinati perché collaborazionisti
Il fatto che noi non poniamo all'ANC
Un discorso molto chiaro e livello dei governi e livello soprattutto politici venuti partiti poi vengono fuori che le rovine Winnie Mandela
D'un tratto non è più come dire in vita bile
In questa storia del Medioriente
C'è ancora peggio
Noi stiamo assistendo dal fatto
Che il conformismo
Sta preparando tragedia disastri
Quando mai abbiamo fatto di banche che in questa Camera
Sul diritto elementare alla vita del cittadino siriano
Il sottufficiale dell'accademia
Sterminati in una notte inferiori settecento perché il nostro interlocutore presidentessa temi che all'interno di questi settecento vi fossero venti o trenta potenziali Pucci stile alle domande
Quando mai abbiamo fatto dibattito sui diritti del popolo iracheno
O dei curdi
Ma non volevo fare tetre tristi statistiche
Non vogliamo dire che i curdi sono sterminati a decine centinaia di migliaia e il problema non è politico né statuale né governativo
E che io anzi all'intifada
Noi continuiamo a dire che si tratta di una sorta di
Guerra del Risorgimento ci son morti
Sono martedì dodici tredici quattordici otto anni allora delle due l'una
O siamo coerenti
E diciamo che gli israeliani sono i nuovi nazisti perché vanno a cercare i bambini di sette otto dieci dodici quattordici anni per ammazzarli salvando gli uomini e le donne mature
Qualora bisogna trovare qualche altra spiegazione
Qualche trasgressione di qualche manuale di guerra partigiana che manda i ragazzini in prima linea perché la sera ci sia in tutto il mondo l'annuncio che un bambino di dieci e dodici anni è stato assassinato dei boia israeliani
Delle due l'una o i boia israeliani vanno a cercare i bambini con i bambini sono mandati a cercare dei bovini sveglia
Cosa accadrebbe a Roma o Parigi signor presidente signor ministro degli Esteri
Se avessimo da parte dei diseredati ci sono ci sono ci sono dei baraccati ci sono ci sono ci sono trasferita due cosa accadrebbe se a decine di migliaia venissero in centro buttare bombe Toro Molotov o facessero ostruzione stradale con bombe molotov sassi sassi Sas
Giorgiana Masi voglio dire non solo e non tra
Io apprezzo e ci tengo a dirlo
L'impegno dei compagni di di più
Mi auguro solo che i compagni di di P approfondiscano anche questa loro posizione come hanno approfondito tutte le
Non una parola compagnia di Lippi oltre questo
Fra cinque anni penso staremo insieme magari sempre più vicini ed uniti
Io mi auguro che voi abbiate ragione attivo mi auguro che quel decreto ne presenta una felicità per tutti i mali
Se le cose andassero secondo il tuo schema ebbene secondo
Ma non avvertite ve ne supplico
Come mancanza di prudenza interiore
Come meccaniche e ingiustificate
Trasposizione da altre aree d'altri momenti della storia
Le preoccupazioni che ero
Per Arafat
Perché non riesce o non fa un ci fornisce lo strumento tecnico del riconoscimento del Governo provvisorio
Perché non si pone ufficialmente come si deve
Il problema del perché un sindaco che dissente la notte viene ammazzato aveva detto solo che magari l'intifada poteva essere amministrata ulteriormente rischia il sindaco di Betlemme di fare la stessa fine a se non
E costretto ad assicurare cioè in poche ore di dire abbiamo scherzato
Allora l'aiuto che noi possiamo dare
E che noi dobbiamo dare
E nelle isole rigoroso e coerente
Con i principi del diritto internazionale
Ancora una volta i principi insistono inutilmente forse vale la pena qualche volta di non fare l'economia di un'analisi ricche
Ci vengono trasmesse certi principi
E perché è necessario almeno un governo che si auto proclami tale
Perché vi sia riconoscimenti
L'Orto era fatto salvo per esempio di non violenti che siamo da un anno due tre chiediamo che facciano il passato di costituirsi in Governo provvisorio
Erano costituito lo Stato hanno costituito il presidente magari il Presidente si attribuirà un dicastero in odore di largo c'è una fetta di governo ma il Governo no
Perché
Quali sono
Presumibilmente
Quali sarebbero presumibilmente nel momento in cui consegniamo i palestinesi ad un GP RP
Che si costituisse quali sono le Sons
Che alcuni vizietti terroristici
Di alcuni settori per il momento
Disciplinati o taci turni
All'interno dell'OLP
In quella situazione non facciamo subito il regicidio il tirannicidio
O non elimini null'Arafat come hanno cercato di eliminarlo a Tripoli
Mario
Tripoli inconciliabile ti ricordi d'amianto
Che fumo in pochissimi che non dorme in una notte perché Alentejo
La vita
Di Arafat proprio no
Allora
Noi presentiamo i nostri complimenti
Sinceri
Alla maggioranza dei parlamentari italiani
Che mostrano così dire essere
Uniti da buone intenzioni
Ma i problemi di governo colleghi sono altri
E come dar corpo a governare le buone intenzioni
E credo
Che la nostra mozione indichi un cammino apparentemente più lungo il nuovo ma anche meno forse che oggi pone qualche problema in più
Io vorrei dire al signor ministro degli Esteri
Che dobbiamo a luglio
La realizzazione di un comportamento dell'Italia sull'atto unico del Lussemburgo
Che approvammo di cuore fumo negli ultimi a firmarlo Piero firmammo vero signor ministro con riserva
E con riserva che a metà del cammino
E il metà del cammino è già trascorso
La Commissione il Consiglio riferissero sullo stato di attuazione dell'attore Lussemburgo non abbiamo chiesto
Dobbiamo chiedere
Perché le cose vanno male
La logica
Della Commissione e dell'atto unico è per esempio quella gravissime contro la quale la federalisti vorremmo che il Parlamento italiano si pronunciasse per aiutare il governo
Se su questo intende muoversi
La tesi del non allargamento della nostra comunità in base al presupposto sbagliato
Che quanto più la la rinviamo tanto più l'annacquiamo
Se noi non la allarghiamo politicamente e storicamente noi diventiamo una dipendenza delle multinazionali da una parte la loro logica voglio dire oggettive della banca centrale tedesca
Questo è la il cammino del novantadue
Noi abbiamo invece nel Medioriente e nella fattispecie qui
L'esigenza di una comunità di scatti con un'unica difesa era un'unica politica estera che garantisca
La sicurezza del territorio contro tutto innanzitutto contro il nemico di oggi che viene come sappiamo non da questo o da quell'uomo ma viene da altre cose
E lo stesso in Ungheria e altrove non si può essere interessante in me si può solo temere la Comunità economica europea
Che possiamo solo temere ormai anche noi
Se non si percorre la strada del Progetto della proposta di trattato Spinelli le proposte di trattato nel Parlamento europeo che comporta l'allargamento
A coloro che hanno necessità distratti uniti moderni per garantire assicurare democrazia politica benessere governo dei malesseri della nostra società del nostro tempo
E allora
Dire qui come diciamo nella mozione con alcune sintonie in altre mozioni
Ma nell'ambito però le posizioni di base chiare limpida
Noi ci siamo riteniamo un atto di governo gravissimo e irresponsabile quello che la maggioranza forse
Dei parlamentari italiani auspica con superficialità
Quello di riconosce quello di consegnare ad un altro alti che al punto in cui è la vita e il diritto del popolo palestinese delle donne e degli uomini di Palestina
Quello di continuare a ritenere che l'intifada è una guerre
Del Risorgimento
Che va riconosciuta no l'intifada ma interrotta come cercavano di dire ai nostri
L'interlocutore di Betlemme e di molti altri posti
Perché deve essere chiaro all'OLP
Che l'intifada le denunce che non è vero
Che in questo modo
Israele continuando ad essere complice corresponsabile e a presentare un bilancio dei bambini mandati in prima linea ammazzati dagli israeliani nell'ambito dei duecento
Risse confronti che ci sono il morto che scappa che per seguire questa linea e pericolosa per Arafat per l'OLP quale ci si presentano non so quali siano o meno
Tutto qui quindi io trovo
Che gli amici ai colleghi che vogliono andare avanti ho sentito Savoldi gli altri
Il problema che non è riconoscere diritti dei popoli
Intanto ogni volta che la storia sentiamo parlare diritto dei popoli sento odore di bruciato come quando sento parlare di diritto della famiglia perché serva in genere per dimenticare un po'il diritto dell'uomo della donna il diritto della persona i diritti di base
Che ci sono storicamente questo militari h
Mentre oggi abbiamo preso ovunque che il diritto dei popoli due fondato sul preventivo diritto della persona o altrimenti è semplicemente il diritto del popolo siriano
Ad essere amministratore popolo cambogiano diede una in base ai principi della non ingerenza
Di essere massacrato dal potere del potere che dicevo
Quindi
La comunità europea deve essere comunità
Degli strateghi democratici e politica del Mediterraneo oltre che dell'Europa e dell'Europa centrale
Sono i federalisti che pongono questa esigenza e oggi con grande chiarezza e invece i cosiddetti realisti dell'atto unico in realtà non voglio l'allargamento non vogliono la crescita istituzionale
Se mi si consente di dire così ampia so che i meriti che che abbiamo accumulato pure con multe difetti come italiani come Governo italiano al Parlamento
Per esempio mi sembrano essere colti fino in fondo le loro attori principali la Democrazia Cristiana che mi sembra non presenterà
A quello che si sa candidati europei che nelle sue liste
Sono carenti sì ma come abbiamo combattuto e si
Colleghi democristiani signor ministro che lei dal curatore assieme per dare queste gruisti e l'abbiamo strappata siamo sempre agli altri
Voi che siete forza cristiana ateneo ariana degasperiana e via dicendo non ve ne accorgete avete paura di non eleggere dimettono capolista Pavia quelle cose che strappiamo assieme rivolgo un invito ufficiale al collega Forlani alla DC
Ecco voglio dire ai compagni comunisti hanno con il gesto diverge già realizzare mi auguro che non si fermino qui cercheremo di uno noi nelle nostre diverse
Sedi nazionali nei diversi partiti nazionali che sono i nostri Dinoi federalisti europea di sospingere anche in questa direzione
Si sta perdendo mi pare la concretezza
Della politica che è la nostra
Che ci al Comune
Nella quale dovremmo in fondo cercare di acquisire un patrimonio comune allora dire sin da adesso
In rottura con la procedura è l'atto unico con il non allargamento dirla in questa campagna elettorale tutti insieme
Noi esigiamo che gli Stati Uniti d'Europa siano gli Stati Uniti d'Europa Federazione subito e che dall'Ungheria alla Palestina ed Israele esiste all'esigenza oggi
Di fornire questo strumento di governo delle speranze
Il governo della realtà dei popoli anche
Se non abbiamo questo questi dibattiti sono stanchi
Marginali nemmeno consistente e le buone intenzioni continueranno a divenire sempre più grossa è numericamente
E magari ci saranno due terzi dei parlamentari che diranno ma perché no
Ma perché non lo vorrei arrivare invece davvero assicurare
I diritti democratici fondamentali fra i quali quelli dell'autogoverno
Quelli della lite del diritto in Medioriente
E in Palestina
Ed evitare che si deteriori no per la logica di guerra in Iraq in Israele estetista come si stanno deteriorati
Ed è per questo non possiamo credo unirci all'auspicio
Che si riconosca uno Stato anche perché non sappiamo bene come si riconosce uno stato
Che non ha governo perché chi dovrebbe autoproclamarsi come Governo non può e non vuole farlo
Perché ci troviamo dinanzi a fatti che conosciamo
Perché non possiamo
Dire vedremo dopo
Chi c'era il capo del governo
Cosa succederà un anno o un mese dopo che il Governo sarà governo di un territorio di uno Stato concreto
Un anno passato tremendamente prego
Ecco quindi perché oltre per l'essere come è noto
Una soltanto dal Mossad
Dupont filo israeliano
Più estremista di chiunque altro signor presidente signor ministro degli Esteri io non credo che
Davvero le misure che vengono qui invocate
Venissero compiute dal nostro governo
Ci troveremmo ad avere dato con probabilità
Un contributo al buon esito di questo dramma
Come abbiamo sicuramente dare atto
Un contributo terrorizzante
Trent'anni fa
Perché l'Olocausto e dell'Indocina della Cambogia e via dicendo
Fosse obbligato se fossero battuti coloro che si univano la lotta
Per l'indipendenza alla lotta non violenta tra lotta del diritto
La lotta del libertà
Il Consiglio venivano a Roma li riceviamo in via Torre Argentina
Dov'è allora in via ventiquattro maggio dove allora c'era la sede del partito radicale con duecento iscritti perché nessun altro li riceveva
Cercavamo di ottenere da Capitini che ricevesse finché Capitini è stato in vita
Erano portatori di una strategia e di analisi e di un'evidenza
Allucinante mente
Poi cosa realizzate sin storia
Non siamo come deputati del gruppo federalista europeo
Disponibile
Aggiungerci alle vostre buone intenzioni colleghe e ci auguriamo che il nostro governo
Come suo compito voglia governare voglia guidare un processo
Che sia quello della intransigente difesa del come si realizzerà un'indipendenza
Che non si realizza per esempio attraverso il fatto che questa sera sicuramente ci dirà che un bambino di nove anni o di dodici di quattordici è stato assassinato dagli israeliani o domani o dopodomani
Grazie
Grazie all'ammenda
Ha facoltà di replicare onorevole Ministro degli Affari Esteri prego rifarla
Signor presidente onorevoli colleghi gli interventi di ieri le mozioni presentate confermano la costante attenzione della nostra opinione pubblica delle porte che rappresentano in Parlamento ai problemi del vicino Oriente
Questa particolare sensibilità e accresciuta dalla consapevolezza che le vicende di quell'area interessano direttamente il nostro Paese
Così partecipe per storia e tradizione oltre che naturalmente per la sua posizione geografica alla problematica mediterranea
E ripetute prese di posizione in questi ultimi anni dei due rami del Parlamento per una pace giusta e durevole nel Medio Oriente sono state sono di sprone all'azione di questo governo come di quelli che lo hanno preceduto
Per sfruttare ogni spiraglio di apertura e di predisposizione al dialogo
è stata sempre nostra costante preoccupazione cercare di far superare le contrapposizioni maniche e non accentuare la incomunicabilità tra le parti nello svolgimento di un ruolo non velleitario per il nostro Paese per l'Europa
E confortante la constatazione che in quest'aula su una questione di così grande teste di così spiccata incidenza anche emotiva
Sia stata sempre conseguita una ragionevole posizione comune ispirata all'esigenza di restringere il solco che contrappone gli arabi agli israeliani
Così nella risoluzione approvata con un'ampia maggioranza dalla commissione esteri qui alla Camera
Il quattordici gennaio del mille novecentottantotto pochi giorni dopo quindi l'inizio dell'intifada le forze politiche rappresentate nel Parlamento invitava il governo a proseguire relazione sia bilaterale che multilaterale per individuare adeguate soluzioni negoziali
In quella stessa occasione la Commissione esteri nell'esprimere la concreta solidarietà del popolo italiano per i gravi disagi dei palestinesi dei territori occupati faceva riferimento alla convocazione di una conferenza internazionale con la partecipazione di tutte le parti interessate compresi i redditi dei rappresentanti del popolo palestinese quale quadro per una soluzione il più il governo nel perseguire una linea nella quale si riconoscono i Paesi della Comunità europea agito nella consapevolezza di un consenso che ha coinvolto non soltanto alla maggioranza ma anche tantissimi settori di altre forze politiche
Nella risoluzione del diciannove maggio dello scorso anno l'assemblea della Camera
Nell'approvare la condotta dell'esecutivo lo invitava ad assumere anche in sede di Comunità europea cito tra virgolette ogni iniziativa politica diplomatica atta ad arginare
Il deterioramento di una situazione giustamente definita non più tollerabile
I problemi davanti a noi ci sono problemi che hanno una lunga storia sarei tentato di dire che nessun contrasto regionale nella storia recente ha avuto come quello del Medioriente un carattere così drammaticamente radicale
Ciò che è in gioco in quell'area non è questo o quell'interesse bensì la coesistenza spessa dei due principali protagonisti
Sono in gioco due diritti e come spesso nella storia la tragedia nasce dallo scontro di due diritti
Se ognuna delle due parti deve contribuire alla pace nessuna le due può ignorando l'altra assumere soltanto su di sé l'onere di realizzarla questo spiega perché in una fase internazionale
Nella quale sembrerà quasi spegnersi e certa si attenuano molti dei focolai di crisi lasciati chic in eredità dei precedenti decenni il contrasto arabo-israeliano al contrario rimane acutissimo
Il confronto in questa fase si pone tra la sicurezza da un lato e l'autodeterminazione dall'altro
E sto tocca anche noi da vicino perché coinvolge i valori fondamentali della tolleranza della libertà dell'indipendenza che sono valori di quella civiltà europea che anche arabi ed ebrei hanno contribuito a formare valori che hanno maggiore difficoltà ad affermarsi in uno spazio nel quale il ricordo di quattro guerre combattute in quarant'anni rafforza il sento ancestrale dell'insicurezza generando nuove paure
Ritorni in mente a tale proposito quanto è stato detto proprio la settimana scorsa l'interessante convegno organizzata Lauretta dei del dal gruppo parlamentare di lavoro per la pace cito testualmente
La paura non è un sentimento volgare quando ha per oggetto la sopravvivenza di un popolo di uno stato e quando ad alimentarla innumerevoli prove subite nel passato
Allora non è il contrario del coraggio piuttosto il sinonimo di una disperazione storica
Che non riesce a pensare Israele cuori di un ambiente ostile dunque lo pensa come capace di sopravvivere solo grazie a una propria inflessibile volontà
La storia europea di questo dopoguerra si insegna quanto possano pesare negativamente dei rapporti tra gli Stati le questioni della sicurezza soprattutto quando la sicurezza passa attraverso il riconoscimento reciproco delle frontiere
L'atto finale di Helsinki è stato il punto di arrivo di un lungo lavoro diplomatico e al tempo stesso il punto di partenza per l'instaurazione sul nostro continente di un diverso clima di cooperazione politica umanitaria ed economiche i cui orizzonti vanno sempre più allargandosi
Ma il Medio Oriente siamo ancora lontani dal creare le stesse condizioni di fatto che sono il presupposto non soltanto per lo sviluppo dell'indispensabile cooperazione tra popoli diversi ma anche per una formale codificazione della sicurezza
Si possono avanzare molte ipotesi in cui i futuri assetti politici e territoriali
Ma non possiamo in alcun modo a girare i nodi rappresentati da un lato dal diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese e dall'altro dal diritto alla sicurezza per Israele
Tenendo presente che ambedue passano attraverso un reciproco riconoscimento esente da ogni ambiguità
Israele ha a lungo ritenuto che il problema palestinese potesse perdere consistenza con il passare del tempo per effetto della presenza di una più vasta nazione araba nella quale le identità palestinese avrebbe finito col dissolversi
In realtà proprio di conflitti in conflitto a partire dalla spartizione della Palestina sancita nel novembre del mille novecentoquarantasette dall'Assemblea generale dell'ONU con la risoluzione uno otto uno
L'identità nazionale dei palestinesi sia avvenuta rafforzando l'intifada ne rappresenta l'ultima e più drammatica espressione gli arabi dal canto loro hanno tardato ad accertare l'esistenza di Israele come presenza storiche irreversibile
Avevano anzi risposto con la guerra l'appello con il quale Ben Gurion al momento della proclamazione dello stato di Israele li invitava a salvaguardare la pace nella regione e a concorrere insieme al suo sviluppo
Così Israele era stata costretta a garantirsi dai continui attacchi divenendo uno stato comporti stimo potenziale difensivo
Il paziente lavoro diplomatico di cui il governo italiano e partecipe è rivolta a far cadere le pregiudiziali negative sulla via del reciproco riconoscimento e ciò attraverso una politica sempre ancorata intatti
Che ha saputo cogliere talvolta un po'prima degli altri che lady apparentemente impraticabili
Diventano le scelte più ovvie domani
Vorrei aggiungere che proprio per il realismo che la ispira questa politica non è mai caduta nel velleitarismo consapevoli come siamo che in politica come per i fenomeni della natura non è consentito compiere salti
Elemento di questa nostra strategia e il rapporto con loro nel quadro di una diplomazia flessibile più spessi informale pronta ad utilizzare ogni occasione di pressione di convincimento che accorci le distanze che tuttora separa le due parti
Noi siamo convinti e desidero ribadirlo con la massima chiarezza che l'oltre costituisce la forza politicamente più rappresentativa del popolo palestinese
Siamo convinti altresì che non è possibile riconosce il diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione ignorando al tempo stesso la rappresentatività di quell'organizzazione
E proprio con questa condizione che ci siamo battuti contro l'ostracismo arabo al riconoscimento di Israele consapevoli come siamo
Che questa nostra battaglia è credibile soltanto se continueremo ad insistere con Israele per indurlo ad accettare la rappresentatività dell'olio
Il nostro progressivo riconoscimento del ruolo dell'oltre avuto quindi da un lato il significato della presa d'atto di una realtà incontestabile
E dall'altro di una sollecitazione politica ad andare oltre quella stessa realtà sul cammino della pace abbandonando la vecchia logica della negazione delle proposizioni oltranziste
Abbiamo rispetto antiche vediamo a vedere negli sforzi in questa direzione un modo anche per far crescere il ruolo di Israele come interlocutore di pace
Gli avvenimenti di quest'ultimi mesi ci danno ragione
Nell'intervento al Senato della settimana scorsa ho avuto modo di ricordare come la drammatica situazione dei territori occupati
Scandita da una tragica e quasi quotidiana sequenza di vittime abbia consentito e forse anche favorito posizione di maggiore equilibrio nella ricerca del dialogo tra i protagonisti principali del dramma mediorientale
La scelta moderata operata dal Consiglio nazionale palestinese di Algeri con le decisioni del quindici novembre mille novecentottantotto
Cui è seguito l'intervento del presidente Arafat davanti all'Assemblea generale dell'ONU a Ginevra ha rimosso una delle preclusioni al dialogo
Il Consiglio nazionale oltre a proclamare la costituzione dello Stato palestinese accettato le risoluzioni due quattro due tre tre otto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Riconoscendo attraversa DS il diritto all'esistenza e alla insicurezza di Israele e ha rinunciato al terrorismo come strumento di lotta per l'affermazione dei diritti del popolo palestinese
Mi pare lecita a proposito di questa svolta evocare il contributo recata dall'Europa e dall'Italia attraverso una paziente opera vive di azione di persuasione col solo intento di favorire la reciproca comprensione senza mai perdere l'ancoraggio a quei principi universali che ispira la nostra azione in questa come in altre aree del mondo
La giustizia internazionale da scrivere Calamandrei cito testualmente va angosciosamente in cerca di una pacificazione più vasta
Vuole aprire ai popoli un filo di speranza in un'autorità più alta degli Stati
Le leggi non scritte nei codici di ieri ai quali obbediva Antigone le leggi dell'umanità che curano fino a ieri una prassi rischi del relegata nei preamboli delle convenzioni internazionali
Queste leggi hanno cominciato ad affermarsi come vere leggi sanzionate
L'umanità da vaga espressione retorica ha dato segno di voler diventare un ordinamento giuridico
Il diritto dunque come garante del vivere civile in contrapposizione alla forza
Siamo consapevoli della prova che sul piano umano pesa da vari decenni sulla popolazione palestinese e del contributo che essa paga quotidianamente con l'intifada in termini non soltanto di vite umane
Ma anche di paralisi delle normali attività in vari settori
In gran parte dei territori occupati università e le scuole sono chiuse
Dobbiamo quindi interrogarsi con molta preoccupazione sulle conseguenze non soltanto immediate che la mancata istruzione dei giovani avrà sul futuro di un intero popolo di una intera regione
Proprio questa mancanza di investimento sulla gioventù e la coscienza dei danni forse irreparabili che da essa scaturisce rendono ancora più urgente la ripresa del dialogo quale condizione per il ripristino di condizioni di normalità
Ma perché il dialogo riprenda esilio robusti Isca
Come si irrobustisce il sostegno della comunità internazionale e anche opportuno che l'Olpe resiste ad ogni eventuale tentazione di ricaduta nel radicalismo e ribadisca con le parole e con i fatti la netta condanna del terrorismo
Questa condizione è stata più volte ricordata dall'Italia i suoi rappresentanti
Certo la migliore garanzia nel senza della irreversibilità di una scelta moderata stanno il raggiungimento di risultati concreti di qui nasce l'urgenza che l'Olpe intende imprimere alla ricerca di una soluzione
Un altro importante passo avanti che rafforza le prospettive di pace
è stato compiuto dall'avvio di un dialogo con gli Stati Uniti d'America che finora lo avevano rifiutato invocando dall'altro l'ambiguità dell'Oltrepò sul riconoscimento di Israele sulla rinuncia al terrorismo
Osservo inoltre che la più vasta è la più influente delle diaspore quell'appunto americana non ha fatto i ritardi contatti col oltre ed anche questo ha reso più agevole la decisione di Washington
Perché il cerchio si chiude è necessario ora un movimento di Israele verso i palestinesi per accettare una realtà finora negata
Come abbiamo detto nel corso della recente visita del presidente del mite viene Israele occorre avere il coraggio delle decisioni difficili
E comprendere finalmente che le legittime aspirazioni di Israele alla sicurezza possono essere garantite non da una logorante repressione armata ma soltanto in un quadro di solidarietà internazionale
Cui l'Italia è pronta a dare tutto il proprio apporto uso quotidiano della forza d'occupazione del territorio sono invece il falso idolo il vitello d'Oro cui si sacrifica il nome di un senso della sicurezza malamente inteso
Credo che nella società e nelle forze politiche israeliane crescano gli operatori di pace
L'abbiamo potuto constatare nei nostri colloqui Israele sembra consapevole del particolare valore di questo momento internazionale e soprattutto
Della insostenibilità dello status quo e della impossibilità di sottrarsi ad una risposta politica quindi negoziata
Secondo l'ammonimento del presidente Bush ad impegnarsi in un serio dialogo con i palestinesi affrontando la questione dei loro diritti politici
La stessa proposta israeliana di elezioni nei territori occupati pur con le riserve che essa suscita costituisce il riconoscimento di una nuova realtà
Purché la proposta non si risolva in un'America riedizione di gamberi riteniamo che valga la pena di esplorarne e capacità di spinta al progresso
E la riconciliazione che solo poco indurre alla civile coesistenza dei due popoli
Naturalmente è necessario che le proposte del primo ministro Shamir si accompagna ad adeguate garanzie mi sembra che tali garanzie si pongano su un duplice piano bisognerà anzitutto fare in modo che le elezioni siano libere
E in secondo luogo che esse non siano fini a se stesse bensì strumentali per un obiettivo più vasto
In campo a lavoro le prime reazioni alle proposte di Shamir sono state di distacco se non di ostilità
Tuttavia l'esperienza ci insegna che forse è meglio non lasciarsi scoraggiare dalle prime reazioni ed attendere che da una più compiuta elaborazione delle idee emergano margini di negoziato
Ci pare dunque che l'ipotesi elettorale pur con le riserve indicate vada approfondita
Così ci siamo espressi con i palestinesi dei territori occupati e continueremo ad esprimerci negli incontri futuri questo messaggio abbiamo mandato i dirigenti dell'oltre a Tunisi tramite il loro attivo rappresentante a Roma
Del resto a volte non respinge il principio delle libere elezioni nei territori ma richiede il preventivo ritiro delle forze di occupazione la garanzia del controllo internazionale
Rinnoviamo pertanto l'esortazione a non opporre alla proposta Ricchiuti aprioristici
Prima di una valutazione approfondita delle prospettive che essa può presentare ed a chiedere negoziare piuttosto tutte le garanzie e le condizioni che la rendano accettabile e produttiva
Ad Israele chiediamo di dimostrare nell'ulteriore approfondimento di queste proposte il massimo spirito di apertura
E mi piace a questo proposito ricordare le parole pronunciate dal primo ministro Beghi il venti novembre mille novecentosettantasette in occasione della storica visita del presidente Sadat in Israele
Non dite che vi sarà qualcosa che non sarà negoziabile io propongo disse vedi a nome della maggioranza di questo Parlamento che tutto possa diventare negoziabile colui che che dice che nelle nostre relazioni tra il popolare a voi popoli arabi dello Stato di Israele
Vi sono cose che occorre escludere dal negoziato colui va una simile affermazione si assume una responsabilità enorme perché tutto può essere negoziato ed era vecchi signor presidente onorevoli colleghi occorre che i governi le forze politiche contribuiscano a fare uscire i due popoli dalla paura dalla repressione da tanta inesausta avversione
Il ruolo dei Paesi amici non è né insignificante nei ininfluente come ha dimostrato l'azione da essi sin qui svolta
Anche qui pianificare il futuro significa imparare dal passato
Ora proprio in relazione ai più recenti avvenimenti di fronte alla conquista da parte dell'ONU di una legittimità e rappresentatività che in modo crescente le vengono riconosciute
Di fronte ancora la proclamazione dello Stato palestinese si impone in questo come già in altri passaggi decisivi della crisi mediorientale una verifica della nostra politica quella di oggi mi sembra una occasione significativa
La proclamazione dello Stato alla quale le mozioni presentate dagli onorevoli colleghi si riferiscono ha conferito una resti anche formale alle aspirazioni nazionali del popolo palestinese
Qui sta il valori ideali il significato essenzialmente politico di quell'annuncio
La ricerca di una soluzione per il problema che abbiamo davanti a noi può avanzare nella misura in cui tutti i diversi elementi della complessa equazione proprie rischiano simultaneamente
E se tra questi elementi c'è il diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione e ad avere uno Stato vie parallelamente il diritto di Israele a vivere entro frontiere sicure riconosciute e internazionalmente garantite
Se poi da parte nostra si intendesse privilegiare soltanto uno di questi aspetti allora correremmo il rischio di smontare il delicato meccanismo ad incastro su cui riposa ogni ipotesi di soluzione negoziata e globale
La conseguenza non sarebbe quella di incoraggiare le parti al dialogo dirette dall'intesa come è nostro desiderio ma piuttosto di provocare l'irrigidimento di quella parte che ritenesse di sentire trascurate le proprie esigenze crediamo invece che in questa fase che potremmo definire prenegoziale ogni sforzo debba essere compiuto perché le aree le condizioni più idonee
Ad una migliore comprensione delle posizioni reciproche ad una diminuzione del livello di conflittualità
La distanza tra le parti purtroppo è ancora troppo grande per tentare di forzare il passo il compito immediata che ci attende di costruire assieme agli altri Paesi della Comunità europea
Quel minimo di fiducia tra le parti che il prerequisito indispensabile di ogni avvio negoziale
Per questi motivi insieme con altri governi della Comunità europea ci siamo battuti soprattutto affinché si eviti che la situazione nei territori occupati si deteriori ulteriormente
E affinché vengano invece ristabilite condizioni normali divide l'insicurezza senza le quali ogni dialoghi a maggior ragione ogni trattativa diretta tra le parti in conflitto sembrano difficilmente ipotizzabile
La scelta moderata conferito all'oltre una nuova statura internazionale ed un nuovo prestigio molti Paesi che finora se n'erano astenuti hanno avviato contatti a livello politico con i rappresentanti dell'organizzazione
Italia come ho già detto da tempo intratteneva tali contatti che si sono sempre rivelati utili e fecondi di risultati
Per incoraggiare proprio quella linea politica che ora consente anche ad altri di partecipare a loro volta al dialogo
Lo stesso svolgimento delle elezioni proposte dal governo israeliano potrebbe comportare ed è questo uno degli aspetti che ci paiono più interessanti
L'indiretto inserimento dell'Olpe nel negoziato essendo più che verosimile che i rappresentanti palestinesi eletti si riconoscerebbe lo in quell'organizzazione
Italia ispirata dal realismo che la guida per finora deve tenere conto di tale evoluzione attraverso un adeguamento dei suoi rapporti con l'olio mi sembra a questo proposito che si potrebbe analogamente a quanto ha già fatto la Francia conferire ad uffici informazione dell'Olt Invitalia lo status di delegazione generale
Che meglio sottolinea il valore politico della sua posizione nell'attuale contesto internazionale
Vi è un passo dell'indirizzo di saluto rivoltoci dal presidente dell'Unione mondiale degli ebrei e arabi Leon Talma
L'altra settimana tela di che mi sembra quindi opportuno citare egli ci ha detto io so che voi siete sinceri nel vostro desiderio di mediare ed anche ansiosi come lo siamo noi tutti per una soluzione del problema palestinese
Il problema dei profughi palestinesi che gli strumenti di informazione internazionale hanno sempre messo in risalto in questi anni e parallelo al dramma dei profughi ebrei
Dramma riguardante un milione di pacifici ebrei che vivevano nei Paesi arabi costrette ad abbandonare le terre di origine ma che questi stessi mezzi di informazione in alcuni casi volutamente continuano ad ignorare
In questa fase c'è il dramma del Medioriente un dramma che riguarda tutti gli abitanti di quell'aria così carica di conflitti di lutti e di incomprensioni
Ecco perché nel momento in cui riconosciamo il valore essenzialmente politico della proclamazione dello Stato palestinesi attraverso questa constatazione attribuiamo alla rappresentanza dell'Oltrepò nel nostro Paese una posizione più responsabile
Sembra doveroso rivolgere un appello alle parti affinché facendo cessare conflitti tutti e incomprensioni colga l'occasione che non sempre la storia ripropone ed accetti no fino in fondo la logica del dialogo e del negoziato alla ricerca di una setta giusta e durevole atteso non solo dai popoli della regione ma dall'intera comunità internazionale
Vorrei ricordare ad Israele che in un momento in cui cadono le barriere dell'incomprensione
In tante parti del globo e si constatano i limiti della forza militare talvolta dopo logoranti confronta azioni l'occupazione non può continuare in definitivamente se non al prezzo della negazione dei princìpi stessi
Istitutivi di quello Stato che in modo così decisivo ha contribuito a porre alle spalle dell'umanità le tragedie della seconda guerra mondiale
Israele ha invece i mezzi e la vocazione per concorrere all'avvio di una nuova storia del Medioriente ancora tutta da compiersi
Dove il sentimento nazionale quello di una solidarietà universale spingano alla riconciliazione dell'intera regione e quindi allo sviluppo di nuove forme di cooperazione
Come è stato notato ieri il dramma palestinese non è il solo in Medioriente anche se esso rende ancor più difficile la soluzione di altre crisi come quella libanese questa vede cristiani e musulmani coinvolti in uno scontro a fuoco che semina ogni giorno vittime innocenti paese l'ambasciatore di Spagna caduto nella missione
Il rappresentante anche della presidenza comunitaria in qualche modo simbolo della precaria condizione nella quale operano tutti i diplomatici in quel Paese
Il tragico nodo libanese può essere sciolto soltanto da un compromesso tra le parti sorretto dall'esterno in primo luogo dal mondo arabo
Per parte nostra abbiamo svolto una serie di azioni sia bilateralmente che nel contesto dei dodici per superare i due scogli principali della crisi elezione del nuovo presidente dopo la scadenza nel settembre scorso del mandato di Gemayel
E le riforme istituzionali che tengano adeguatamente conto degli equilibri all'interno della comunità libanese il comitato di ministri della lega Araba convenuto quale parte un cessate il fuoco garantito dalla presenza di osservatori che peraltro di fatto finora non ha interrotto le ostilità anche se nessuna delle parti lo rinnega
Non possiamo per sostenere questa mediazione ed affidare ad essa le tenui speranze di una tregua che ponga fine allo spargimento di sangue e consenta di affrontare anche i problemi di sostanza del dramma libanese grazie
Con questo momento di vita parlamentare del due e tre maggio ottantanove relativo antico dibattito sulla questione israelo palestinese
E più in generale mediorientale avete riascoltato in conclusione quanto disse
Montecitorio l'allora ministro degli Esteri Giulio Andreotti prima ancora interventi
Nella comunista rubli di Mario Capanna di Democrazia proletaria di Pino Rauti missino di Margherita Boniver e socialista
Dalla parlamentare verde salvo oggi di Marco Pannella confidiamo che oggi hanno proprio realizzato con documenti d'archivio