Osservatorio Giustizia - Conversazione con l'avv. penalista Michele Passione

Buona pomeriggio a tutti da Lorena D'Urso benvenuti all'ascolto di osservatorio giustizia e buona pomeriggio all'avvocato penalista del foro di Firenze e Michele passione buon pomeriggio allora correlazione grazie per aver accettato ancora una volta il nostro invito e dunque la collaborazione con la giustizia non può essere l'unica strada
A disposizione per il condannato all'ergastolo per delitti di mafia per poter accedere al liberazione condizionale lo rileva la Corte Costituzionale spiegando perché lo scorso quindici aprile ha definito Inc believe con la Costituzione le norme sull'ergastolo ostativo rinviando però la sua decisione al dieci maggio due mila ventidue per dare tempo alla parlamento di leggi ferale in materia la collaborazione con la giustizia spiega a Palazzo della Consulta nell'ordinanza depositata martedì scorso relatore il giudice Nicolò Zanon certamente mantiene il proprio positivo valore riconosciuto
Dalla legislazione premiale vigente e non è il ragionevole presumere che l'ergastolano non collaborante mantenga vivi i legami con l'organizzazione e criminale di appartenenza tuttavia aggiunge la Corte l'incompatibilità con la Costituzione si manifesta nel carattere assoluto
Di questa presunzione poiché Allo stato la collaborazione con la giustizia e l'unica strada a disposizione dell'ergastolano ostativo per accedere alla procedimento che potrebbe portarlo alla liberazione condizionale avvocato passione della realtà abbiamo già commentato accaldo o no questa la decisione Gabriella della Consulta sull'ergastolo ostativo adesso appunto abbiamo non ho avuto modo di leggere l'ordinanza della corte costituzionale dunque lei ritiene che opinione si è fatto di tutto questo
Guardi avevamo detto all'indomani della pubblicazione del comunicato stampa avevamo avevo detto ma non da solo altre voci poi diciamo si erano unite a questo tipo di prima valutazione che quel comunicato diciamo lasciava
Più di un dubbio rispetto al intestazione è una dichiarazione di incostituzionalità che sembrava già come dire disposta e tuttavia accompagnata da un differimento dei suoi affetti
E quant'altro il fatto che
Rievoca però parametri costituzionali e convenzionali uno dei quali è inderogabile sempre tuttavia fine appunto differisce dagli affetti adesso avevamo anche detto
Che quella necessità che la corte
Evocava di salvaguardia del principio di separazione dei poteri e dunque di necessità che fosse il legislatore a mettere mano a questo tipo di riforma l'avevamo commentata con qualche accento critico adesso abbiamo letto e quindi io
Sono fermo forse l'assoluto e non di maniera rispetto che si deve sempre a decidere la Corte
Che quando non si condividono lecito Pirlo insomma non è lesa maestà avendo letto l'ordinanza provò assegnare
Così per per cui proprio per come l'ho letta e per come lo appuntata i punti che mi paiono maggiormente critici sì
E vi elenco in questo che nasce necessariamente sintetici al punto sei del considerato in diritto dopo aver rilevato
Come dire non è è dubbia la libertà di collaborare cioè quella libertà per effetto della quale nel due mila tre con la sentenza centotrentacinque la Corte aveva salvato
La disciplina dicendo che in fondo stava al detenuto decidere se poter intraprendere un cammino di speranza bastava collaborare
Non mettendo in discussione la libertà di quella scelta la corte torna sui suoi passi e questo è sicuramente da salutare con favore ma non è una sorpresa perché c'era stata la sentenza duecentocinquantatré quello che diciamo fa abbastanza impressione è leggere
Che anche condannati all'ergastolo che aspirano alla libertà condizionata condizionale anche per loro si può ripetere quanto osservato nella sentenza duecentocinquantatré
Cioè che per accedere al beneficio più ampio questa volta sono caricati di un onere di collaborazione
Che scrive testualmente la corte può richiedere la denuncia a carico dei terzi comportare pericoli per i propri cari e rischiare altri siti determinare auto incriminazione anche per fatti non ancora giudicati
Ora siccome qualche giorno fa cioè veramente poco tempo fa e cioè tredici aprire quindi un mese fa
La Corte costituzionale con la sentenza ottantaquattro del due mila ventuno
Ha ha rimesso mano alla questione che aveva posto all'attenzione della Corte di giustizia con l'ordinanza centodiciassette e che la corte di giustizia ha fotografato nei termini ed erano state poste cioè il diritto al silenzio
In materia di
Vicende a carattere punitivo ma di natura amministrativa si trattava di un silenzio opposto in procedimenti Conso
La corte ha riconosciuto quel diritto al silenzio come diciamo espressione da proteggere sotto l'ombrello dell'articolo ventiquattro
E lo ha fatto peraltro adottando in quella occasione lettura decisioni consequenziali
Lo segnalo perché diciamo cioè in materia non squisitamente penale si valorizza il diritto al silenzio come lui visto da proteggere e fondativo
Fa un po'specie leggere che invece in questo versante questa cosa sembra un po'meno solida
Proseguendo la Corte non si capisce bene a chi voglia parlare perché non apparteneva al petitum
O meglio diciamo forse una necessità che avverte ma che ripeto non non ce n'era bisogno e quando sostanzialmente rileva che il quarantuno bis
Che strumenti del regime differenziato che serve a interrompere l'attualità dei collegamenti con l'organizzazione criminale di appartenenza
E tale per il quale non risulta possibile non è certamente compatibile
Con la valutazione sicuro ravvedimento che dà luogo la liberazione condizionale
Perché l'abbia fatto tecnicamente non è dato sapere aggiungo s'
Se posso credo per tranquillizzare chi legge che quel regime non è in discussione
Però siccome io sono poco radicale diciamo radicale nel nel nelle posizioni che esprimo a volte anch'maniera anche un po'forse scomposta
Che non mi convince neanche
Perché non è affatto vero che se è un detenuto sottoposto al quarantuno bis inoltra una richiesta di permesso premio quella richiesta e dico permesso premio sia ammissibile
E neanche di liberazione condizionale dovrebbe essere valutata nel merito non fosse altro per il fatto che il regime differenziato disposto dal ministro
è un beneficio penitenziario da un autorità giudiziaria
E quindi io trovo sbagliato e anche come dire diciamo così che non mi è piaciuto leggere quel passaggio perché secondo me tecnicamente
In appropriato e soprattutto non serviva all'argomentare della corte diciamo che appesantisce non diciamo che secondo me tranquillità quell'ordinanza come Java duecentocinquantatré a varie voci
Diciamo che l'animano alcune solo sembrano più rivolto a un lettore non esattamente un giurista ma forse possa le persone che hanno bisogno di ricevere qualche indicazione
Poi diciamo sì ricorre ribadisce
La necessità quando lei ricorderà che abbiamo detto più volte detto il contrario
Cioè si ribadisce la necessità che valgano gli schemi probatoria rapportati in ordine alla dimostrazioni di assenza di collegamenti con la credibilità organizzate anche il pericolo di loro ripristino quando si diceva poi che stai in carcere da un tempo che è quasi il triplo rispetto a quello che occorre per poter chiedere un permesso ci ha ventisei anni contro i dieci e poi che è alla base c'è il sicuro ravvedimento che naturalmente da valutare
Diciamo sarebbe stato lecito legittimo e in qualche modo forse così
Più logico immaginare che diciamo a fronte di questo maggior patrimonio
L'informazione acquisite in questo tempo così ampio dovendosi valutare un percorso diverso resta quello di chi chiede il permesso sì sì parametri di valutazione potesse non lasci ma non così rigidi
E invece no
Ho una coda che mi ha fatto sinceramente molto impressione leggere è poco più avanti
Dove la corte dice che un intervento meramente demolitorio
Erano produrrei SPDC al municipio in realtà diciamo avendo appena ricordato che
Si dovrebbe ricorrere a quei meccanismi di allegati alle rapportata non sarebbe stato demolitorio cioè un tale verbale dallo schema della duecentocinquantatré quindi anzi sarebbe stato manipolativo additivo come è stato nella duecentocinquanta
Ma che dice
Potrebbe mettere a rischio il complessivo equilibrio e soprattutto le esigenze di prevenzione generale di sicurezza collettiva che persegue per contrattare il pervasivo radicato fenomeno della criminalità mafiosa allora fermiamoci un attimo perché se pensiamo
Di dover combattere la criminalità organizzata con provvedimenti della magistratura di sorveglianza
Secondo me non ci capiamo fino in fondo
Perché per un verso io credo che uno sia alla magistratura di sorveglianza il compito di combattere la criminalità organizzata
Cioè per dirla tutta la gente serio educativa
E
Adatta al contesto dei fenomeni criminali
E fa un po'specie sembra di leggere una sentenza di moltissimi anni fa la corte ha diciamo sempre più limpidamente esaltato l'estinzione delle funzioni di rieducazione risocializzazione
In assoluto la tentata centoquarantanove del due mila diciotto ma ci sono sentenze
Persino che non si occupano di queste come queste penso alla fedeltà novantanove del due mila diciannove la scritta proprio Marta Cartabia
Dove evitando la finalità della pena Candle secondo di prevenzione generale di sicurezza collettiva cioè sembra davvero questo passaggio
Diciamo qualcosa
Ti molto antico
Il che è molto antico poi c'è un passaggio di nuovo
Che io non riesco a comprendere bene c'è chi dice che
Ci sarebbe una disarmonia fra l'equiparazione per le condizioni di accesso liberazione condizionale dal condannato che collabora e quello che non collabora
E e che dice che appartiene alla discrezionalità legislativa e non alla corte decidere quali ulteriori scelte risultino opportuno per distinguere la condizione fra questi due soggetti
E a integrazione della valutazione del loro sicuro ravvedimento cioè dice tetto sentito orsetto farli sono cose diverse
E viva dio lo sappiamo ma i fatti diciamo è del tutto evidente che
Intanto chi collabora abbiamo detto altre volte ma fosse portarli dirlo
Cioè la collaborazione specie in fase esecutiva
Tale da portare benefici è veramente pochissima roba perché chi collabora utilmente collabora il perché del sedici noni e e ottiene accetti prive leggi privilegia attivissimi a misure alternative altrimenti inconcepibili
E soprattutto sconti di pena
Quindi chi vuole collaborare in materia criminalità organizzata non lo fa dopo ventisei anni davanti al tribunale di sorveglianza lo fa subito
Ma soprattutto nessuno lo pensa che siano scelte equipollenti mappe distinguere fra questi soggetti che serpeggia in maniera diversa la Corte dice che queste scelte di distinzione potrebbero ad esempio annoverati l'annessione delle specifiche ragioni della mancata collaborazione
Ovvero le interruzioni prescrizioni che governino il periodo di libertà vigilata comincio dalla seconda
Sempre appunto decidere il parlamento perché la Corte dice che tutto questo rientra nella discrezionalità legislativa mi pare di capire no
Ma diciamo la libertà vigilata istituto che segue la concessione della liberazione condizionale per un periodo di tempo modulata in vario modo
Cioè la Corte dice per distinguere fra chi collabora e chi non collabora
Scelte poiché potrebbero con perché
Ah terrebbero anche la libertà vigilata euro dice scusa ma la libertà vigilata avviene dopo che tu hai avuto la liberazione condizionale com'è che io intervenendo sulla libertà vigilata posso distinguere
Prima di aver dato la liberazione condizionale fra due soggetti che si atteggiano in maniera diversa sia e dopo un'inversione logica e cronologica delle cose che rende fuorviante questo
Ma quello che rende dal mio punto di vista parto dalla per sentenza che ho ricordato prima sul diritto al silenzio
La ottantaquattro del due mila ventuno e che io dovrei spiegare perché io soggetto dovrei spiegare al magistrato le ragioni del mio silenzio
Però se l'era divertimento per esempio derivassero dal timore
Non sono le uniche ragioni che possono essere specie per giustificare il Cilento nel momento in cui io verbalizzo il mio timore
Siamo punto e daccapo certo io devo spiegare a un magistrato perché sono stato zitto io dico guarda soltanto dritto perché avevo paura che facessero saltare per aria Catania né moglie né figli
Nel momento in cui lo verbalizzo evidentemente open o la Corte pensa che basti dire questo
E e allora come dire è un po'poco oppure che devo entrare nei dettagli ritorna in discussione pericolo le ragioni del mio silenzio
è ancora e mi avvio penso a concludere la Corte richiama la viola contro Italia
E ricorda come in quella sentenza la corte due ritenesse necessario intervenire
Di preferenza per iniziativa legislativa sì e allora la Corte dice
Lo stesso legislatore dopo quella anche dopo la sentenza duecentocinquantatré si è attivato in direzione di una disciplina di assestamento
Il legislatore
E a dimostrazione di questa attivarci epoca
Una relazione della commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie
Che non è il legislatore
Che non è autore di proposte di legge e che ha scritto quella relazione all'indomani della duecentocinquantatré e io mi auguro che quella relazione non venga presa a modello perché fra le perle di quella relazione vi era il controllo centralizzato romano sulla concessione della liberazione condizionale
Ora parte che il tribunale di sorveglianza di Roma dovrebbe avere una
Non so un organico decuplicato per rispondere per esempio il contatto fra il magistrato e il detenuto mi chiedo come un detenuto di Ragusa possa dimostrare al più sorveglianza di Roma
Il suo sicuro ravvedimento
E poi chi ci si riferisce al governo che ha riferito al comitato dei ministri nella situazione post viola di una situazione dinamica di sviluppo della disciplina
E perché si sappia cosa ha riferito il governo in termini di dinamicità e molto in ritardo è bene sapere che il Governo ha detto che Marcello viola ha inoltrato la sua richiesta di permesso e che è stata respinta
E che l'ha impugnata e che pende in Corte costituzionale la questione
Questa è il dinamismo del governo per risolvere in maniera strutturale la questione l'ultima cosa davvero anche questo è un po'in contraddizione con le ultime pronunce ecologista duecentocinquantatré extra corte dice il remittente c'è la Corte di Cassazione
Si è occupata di un cattivissimo condannato all'ergastolo richiede il massimo beneficio cioè un mafioso con autorità perché realizzazione sì ma se io la detti a Luís la dico male ma per capire sì
Sarebbe un po'distonico darla Lulli e non darla altri cattivissimi ma forse un po'meno cattivi terranno nel catalogo del quattordici comma uno
E ancora quindi nessuna questione per titoli di reato e poi dice caratterizzarlo dare il permesso con la due cinque tre la liberazione condizionale e mentre la semilibertà
è uno dice ma scusi
Ma nella duecentocinquantatré proprio per risolvere questa disarmonia
Perché i toni di reato la e anche lì eravamo io assistevo una persona condannata all'ergastolo per quattrocentosedici bis omicidio
E e quando la Corte ha affrontato il tema ha esteso con India consequenziale la sua decisione tutte le fattispecie di reato ostativo e le quattro bis comma uno per il permesso
Quindi intanto avrebbe potuto fare la stessa cosa
In secondo luogo è del tutto evidente che nella decide sessione sulla liberazione condizionale che comunque il dieci maggio arriverà perché incostituzionalità è accertata stessa
In è chiaro che siccome nel più città almeno non è che Consenti l'accesso è permessa ripeteva dichiarare e ha lascia libertà hanno però io penso per concludere penso che questa questione
Indurrà
Avvocati e magistrati
E poi certo bisogna trovare il caso l'avvocato che lo sta per fare il magistrato che mandi in Corte
A utilizzare questo tempo non solo ha per valutare decisioni sulla liberazione condizionale perché qui l'unico giudizio congelato è quello di Peppino
Non non è congelato il giudizio che dovesse interessare un altro soggetto che sommati consigliere la liberazione incondizionata
Non mi sembra facilissima ma tecnicamente possibile ma certamente la semilibertà chiunque può richiede la naturalmente sollevando incidente di costituzionalità proprio perché la corte non si è pronunciata
E quindi diciamo questo tempo questo lasso di tempo insomma in questo lasso di tempo si potrebbero
Anche sollevare
Numerose altre questioni di legittimità
Sì sembra quasi che la corte lo suggerisce otto punto però io credo che diciamo non cogliere e mi francamente mi rifiuto di credere che la corte non ci abbia pensato
Non cogliere lo spunto e dire ma
Ma quali arrivò a dire che del caso anche con un'ordinanza di rinvio come è stato certo l'ordinanza di rinvio l'ordinanza di rinvio non può dire rinvio anche su quello che non mi è stato chiesto
Quindi adesso non mi addentro i tecnicismi ma forse si poteva essere più chiari nel dire che questa pronuncia investe non poche investire anche la semilibertà
Non capisco perché nell'ottobre del due mila diciannove la corte abbia fatto una consequenziale per titoli di reato e qui ritenete impossibile farlo francamente mi è incomprensibile se l'attentatore salendo di livello
Come dice la Corte siamo al massimo livello di allarme perché massimo beneficio la massima pena
Il reato più grave
Bisogna fare più cauti ceo Penta voi potete andare in un altro modo non credo di essere l'unico dunque ma possiamo dire
Sintetizzando che l'ordinanza della Corte costituzionale è un'ordinanza pavida e che di fatto fa un passo indietro rispetto appunto ai criteri già strettissimi della sentenza del due mila diciannove
Guardi allora io tutto ma ci porta un po'ci conosciamo io non non ho paura a usare le parole però io non credo che sia una questione di parifica io penso che diciamo si senta moltissimo il peso di questa decisione
E in particolare in un momento come questo dove non ci si trova in un contesto politico come dire coeso e ben definito c'è qui non si capisce chi sta con chi chi la pensa in un modo chi la pensa in un altro ci si muove su un terreno molto più difficile complicato nonché quello di due anni fa la posso semplice intendiamoci
Però diciamo sembrava essere un pochino più definito
Della corte sente il peso del clima intorno al sei quindi io non credo perché anche questo è di pavidità né di condizionamenti espressi però io penso che ci sono delle stagioni politiche dove certe cose possono essere
Più semplici da affrontare magari anche da risolvere altre dove tutto è un po'più complicato io credo che questo sia
Un momento più complicato però siccome non voglio sembrare completamento di statista io non nego il mio dispiacere anche il mio disaccordo rispetto alla credo si sia capito
Però diciamo voglio vedere anche la soluzione in positivo già quel che eccetto e che si maggio due mila ventidue se il Governo il Parlamento non si attiva la Corte dichiarerà l'incostituzionalità eccetto probabilmente lo farà non potendo fare una manipolazione nei termini che ha indicato perché diciamo mi sembrerebbe particolarmente complicato per la corte sì dettagli così
E comunque insomma resta indubbiamente una decisione di di portata storica su questo non sono
Di diciamo che sicuramente si chiude una una pagina in termini cioè la non si può dire l'ergastolo ostativo non c'è più perché allarga associativo
Ci sarà
Un può essere non so non sotto il termine utilizzare più facilmente eroso
Per ora mi sembra molto complicato per un anno mi sembra quasi impossibile però lei sappiamo che la breccia nel muro l'abbiamo ficcato con la duecentocinquanta tre
è una breccia che prima non c'era e che tenderà ad allargarsi uno può emergere tutte le controspinte possibili e immaginabili ma quel muro sta accadendo e cadrà per forza e e in qualche misura è caduto
Spiace che non sia accaduto nella maniera ordinata che uno poteva aspettarsi adesso
Questo cadere un po'a pezzi facendo sponda con la Commissione antimafia o o con le indicazioni dinamiche del governo che non esistono
Spiace doverlo leggere ecco io spero compito letture un po'più confortanti mettiamola così senta
Avvocato passione e proprio giovedì scorso il presidente della Corte Costituzionale Giancarlo coraggio nell'ambito di una lunga conferenza stampa tornando ad affrontare appunto il tema dell'ergastolo statico e ribadendo che la collaborazione con la giustizia resta un fondamentale strumento di lotta al crimine organizzato ma non può essere l'unica strada per la verificare se vi sia stata la rottura tra il condannato all'ergastolo dell'organizzazione criminale ha detto bisogna riformare il sistema è l'ergastolo con il fine pena indispensabile un intervento legislativo mi permetto di insistere su questo
Beh diciamo
Ovviamente e e e e coerente con tocca decidere assunta se avessero ritenuto di non tanto il potere perché avrebbero certamente potuto ma di dovere intervenire subito
Non avrebbero sabato questo riferimento
Adesso io credo che il presidente propria abbia tenuto a rimarcare la responsabilità che è nelle mani del Parlamento mi permetto solo di raggiungere questa sorta di eterogenesi dei fini che avevo già orientato all'ultimo tracciano sentiti cioè dire spetta al Parlamento e poi dare indicazioni che comunque sono state fornite bisognerà comunque fare questo possa potrebbe essere utile fare quest'altro
E quindi mi pare che dia al parlamento dell'indicazione di rotta che corse sono uno leggermente distoniche rispetto alla come dire autonomia legislativa che si intende preservare dopodiché è vero che le misure
Politiche e non giurisdizionali per risolvere problemi seri sono sempre da salutare con favore
Aggiungo che mi fido poco di questo Parlamento ma questa è una personale opinione
Senta abbiamo pochi minuti ma sempre rimanendo insomma su sul tema carceri proprio martedì scorso Rita Bernardini ha incontrato la ministra della Giustizia Marta Cartabia Rita Bernardini andata in diarree nulla assieme all'ex senatore Luigi Manconi allo scrittore Sandro Veronesi ha avuto più di un'ora di di colloquio con l'amministra Cartabia ha detto che dall'incontro è emersa una chiara e non inaspettata la visione diametralmente opposta alla ministro precedente ministro buona fede
Rita Bernardini ha detto che c'è un'apertura da parte della ministra Cartabia sulla necessità delle misure défilé attive e c'è forse una possibilità che l'emendamento di Roberto Giachetti sulla la liberazione anticipata possa essere incardinata nel disegno delega a sul penale ecco lei come la vede questa questione
Beh la prima diciamo mi pare una constatazione copia Marta Cartabia una un giurista coi fiocchi ed è una persona che diciamo a guardate guarda al mondo del carcere
Con la sensibilità che noi sappiamo ma che abbiamo verificato nei nelle cose che ha scritto sia di contributi seri sentenze
Alfonso Bonafede diciamo l'antitesi di questo tipo di visione e non lo ha mai nascosto diciamo
è chiaro che stiamo ragionando di due mondi che stanno appunti
Opposti l'uno dall'altro
Naturalmente mi auguro che questa ipotesi di allargamento della liberazione anticipata speciale e o ordinarie che partì da quarantacinque a sessanta giorni e quindi che vada a regime
Venga accolta ma io un'ambizione maggiore cioè e non sarebbe molto importante per ridurre il sovraffollamento
Ma mi piace pensare a un'ipotesi di attenzione verso mondo del carcere della pena insomma della compressione della libertà personale quindi anche della cautela che non si riferisca solo al quantum ma anche al comodo cioè io penso che un'ambizione diciamo come quella che aveva animato sia la stagione degli stati generali che delle commissioni ministeriali potrebbe essere ripresa
Anche perché ne sappiamo che spesso la Corte costituzionale l'appunto quando interviene risolve problemi attinge ai lavori delle commissioni ministeriali spesso proprio prendendo il testo e quindi diciamo quel patrimonio non è andato disperso e quindi io credo che la ministra Cartabia
Potrebbe provare a farlo immaginare soluzioni altre che non siano lo dico con rispetto per chi sta in galera e io non ci sto solo la riduzione dei giorni ma ripensare proprio un altro tipo di penalità
E di esecuzione della pena non so se accadrà bisogna capire anche che tempi ci sono davanti quali sono gli scenari che si aprono tutta roba impossibile per molti di noi per me certamente quindi camminando diciamo lentamente Perilli sul sulla strada che la richiesta d'inciampo che che c'è davanti a noi
Non so se si riuscirà a fare ma insomma almeno un'indicazione di rotta io o me l'aspetto adesso vediamo cosa verrà fuori da questa dei lavori appunto delle commissioni conosceremo nel dettaglio nel dettaglio credo
Prego insieme quindi essi vedremo se diciamo questi auspici sono anche agganciati a qualcosa di più solido anche se le Commissioni lavorano a legge delega e non
E non a un assegno in circolazione di entrata diritti recettività convincente e appunto precisa
Va bene va bene lo vedremo insomma nel nel prossimo futuro intanto ci dobbiamo fermare qui perché abbiamo terminato il tempo a nostra disposizione allora grazie davvero per questo contributo all'avvocato penalista del foro di Firenze Michele passione ter Mina così anche per questa settimana la puntata di osservatorio giustizia grazie a tutti per l'attenzione dall'urina D'Urso e ci risentiamo domenica prossima
Grazie a Buona domenica