La nota antiproibizionista

Rita Bernardini sul suo profilo Facebook ha scritto che la ministra della Giustizia Marta Cartabia nell'incontro di martedì undici maggio al quale ha partecipato anche Luigi Manconi e Sandro Veronesi ha mostrato di avere particolarmente a cuore la situazione delle carceri e le condizioni della detenzione
E non è tramontato anche una grande apertura sulla necessità di ridurre la popolazione detenute sulle proposte del partito radicale e di Nessuno tocchi Caino
Al quotidiano il dubbio in un articolo di Damiano Aliprandi Rita Bernardini ha aggiunto che la ministra ha manifestato la convinzione che la priorità è la diminuzione della popolazione detenuta
E che i soldi vanno indirizzati per ristrutturare le carceri e non costruirne di nuove
Il quindici marzo scorso nel corso dell'audizione alla Commissione giustizia della Camera dei deputati l'amministrazione detta convinta che una riforma del processo penale deve anche poggiare su meditati interventi deflazione sostanziale
In quell'occasione parlò della possibilità di intervenire sui meccanismi di procedibilità incrementando il rilievo delle condotte riparatoria e ampliando l'operatività di istituti che si sono rivelati nella prassi particolarmente effettivi come la sospensione del procedimento con messa alla prova dell'imputato
E la non punibilità per particolare tenuità del fatto
C'è una presa di posizione importanti che mostrano una evidente visione della giustizia penale diametralmente opposta a quella del suo predecessore Alfonso Bonafede
Tutte le misure del club che vive in grado di rendere le condizioni di detenzione degno di un Paese democratico il carcere rispettosa dei diritti delle persone sono quanto mai necessarie ed urgenti
Con uguale necessità ed urgenza occorre però anche agire sulle cause del sovraffollamento carcerario cioè sulle leggi che hanno provocato l'attuale situazione
E la causa principale dell'attuale situazione e il testo unico sugli stupefacenti in vigore dal mille novecentonovanta aggravato poi tra due mila e sette mila e quattordici dalla legge cosiddetta Fini-Giovanardi
Come ha ripetuto molte volte il nome del ministero della giustizia indicano che dall'entrata in vigore della legge nemmeno le centonovanta in poi c'è stato un aumento costante dei detenuti con un'impennata nel periodo in cui è stato in vigore appunto la legge Fini-Giovanardi
I dati contenuti nel libro bianco sugli effetti della legge sulle droghe curato ogni anno dall'associazione Antigone insieme ad altre organizzazioni molto non sempre con dubbio che la causa del sovraffollamento delle carceri è l'attuale normativa sulle droghe
Nonostante ciò nel febbraio dell'anno scorso la ministro dell'Interno Luciana Morgese annunciato di avere che aveva predisposto d'accordo con il ministero della Giustizia rete in quel momento la buona fede
Una modifica dell'articolo settantatré della legge sugli stupefacenti che prevederebbe l'arresto immediato e la custodia in carcere per gli spacciatori anche per i fatti di lieve entità
Un progetto che assomiglia molto alla proposta di legge della lega prima firma Molinari attualmente all'esame della Commissione giustizia della Camera dei deputati
E un una proposta prefigurata dal predecessore dell'attuale ministro degli Interni leader della Lega Matteo Salvini all'epoca del governo a quel momento cinque stelle
Per dare attuate da provvedimenti di questo tipo in un Paese come l'Italia che conta alcuni milioni di consumatori di sostanze illegali sarebbe necessario moltiplicare di molto sia le energie e le risorse necessarie
Per l'apparato repressivo sia il numero degli istituti di pena e degli apparati giudiziari tutto questo in un Paese che già spende alcuni miliardi di euro all'anno
Per l'esecuzione della pena un Paese che ai tassi di recidiva più alti in Europa perché la detenzione in carcere prevale di gran lunga sulle misure alternative
Qualche anno fa nel due mila e quindici la relazione annuale della Direzione nazionale antimafia sulla base di dati statistici quantitativi nudi e crudi quel tra citazioni indicava una situazione che cito ancora evidenti all'oggettiva inadeguatezza
Di ogni sforzo repressivo che sollecitava il legislatore a valutare l'opportunità di una depenalizzazione considerando gli effetti che essa avrebbe in termini detrazioni carico giudiziario di liberazione di risorse disponibili delle forze dell'ordine e magistratura per il contratto di altri fenomeni criminali e infine di prosciugamento di un mercato che almeno in parte di appannaggio di associazioni criminali agguerrite
Insomma le carceri sono piene di tossicodipendenti e di spacciatori piccoli piccoli chili che tra l'altro questi vengono subito rimpiazzate sul mercato criminale di Porta del narcotraffico dietro le sbarre ce ne sono pochissimi i numeri sono cito i numeri ufficiali basta andare a cercarsi re sul sito del mitra giustizia
Insomma la guerra la droga è fallita
Ma l'attuale al governo a un programma suo definito dunque il Parlamento che deve avere il coraggio di assumersi le sue responsabilità e di riformare la legge sugli stupefacenti
Una veleggia vecchia più di trent'anni che non è riuscita a raggiungere nessuno discoteche sui promotori avevano propagandato