RadicalNonviolentNews

Buona sera ecco scia radicale non vale tignose lo spazio dedicato alle iniziative agli eventi che riguardano in particolare il fronte transnazionale del partito radicale
Come avete sentito nella giornata di oggi il tema affrontato
è stato quello del diritto alla conoscenza
Che ha avuto ieri un primo riconoscimento formale all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa specificamente nella Commissione cultura scienza e istruzione media di quell'assemblea
Fondata nel dopoguerra a Strasburgo ecco in questo spazio continueremo ancora ad approfondire il tema proponendo due interventi quelli del sottoscritto e soprattutto del senatore Roberto Rampi relatore generale della del rapporto approvato ieri in seconda lettura in Commissione il rapporto intitolato libertà dei media fiducia pubblica e diritto alla conoscenza
Al quale poi seguirà quello del professor Cherif Bassiouni
Che intervenne in una conferenza organizzata al Senato nel novembre due mila sedici proprio sul tema del diritto alla conoscenza fu il lancio formale dal Parlamento di quel tema quella conferenza fu presieduta dal professor Bassiouni stesso che sarebbe poi venuto a mancare un anno dopo e fu aperta dal presidente del senato del The dell'epoca Pietro Grasso
Andiamo allora ad ascoltare gli interventi di Roberto Rampi del sottoscritto in Commissione cultura scienza e istruzione media del Consiglio d'Europa ieri venerdì ventuno maggio
Prima del voto sull'adozione del rapporto sul diritto la conoscenza che ricordo è stato approvato all'unanimità dopo la voce del sottoscritto di Roberto Rampi ascolterete quella del professore Cherif Bassiouni
Nella conferenza del ventinove novembre due mila sedici intitolata SOS Stato di diritto verso il diritto alla conoscenza
Buso invece il paesino Bosingwa la Commissione tu da contributo muovendo come siano finimmo Monsieur le Président Bette Puma guarda a Codella parole
Giove congegno in Italia
Sono onorato di poter intervenire oggi vorrei ringraziare la commissione cultura il presidente il senatore amico Roberto Rampi per questo rapporto sul diritto alla conoscenza
Il percorso che ha condotto a questo risultato nasce da un'iniziativa lanciata nel due mila quattordici dal Partito radicale con Marco Pannella
Che ho avuto l'onore appunto di coordinare e che è stata possibile anche grazie al prezioso contributo delle organizzazioni che nel tempo hanno aderito
Il comitato globale per lo Stato di diritto Nessuno tocchi Caino Siracusa International Institute lassi ogni lo Iaia la Fondazione Einaudi a buon diritto
La Federazione nazionale della stampa italiana il Partito Pirata
Ringrazio poi anche radio radicale e l'Assemblea che ha reso pubbliche le precedenti sessioni dedicate a questo tema
E ricordo infine con affetto il sostegno del professore emerito Cherif Bassiouni con cui abbiamo avuto l'opportunità di collaborare
Come sapete
Il rapporto è il frutto dei contributi di professionisti di altissimo livello e identifica quattro pilastri su cui erigere il diritto alla conoscenza
Ovvero la proattività dei governi nel mettere a disposizione dei cittadini le informazioni la centralità del dibattito pubblico a cominciare da quello democratico istituzionale da favorire coltivare con regolamenti che vadano in tal senso
La creazione di meccanismi di monitoraggio dei media pubblici e l'interazione con i social media
La diffusione e la capacità infine di misurazione di strumenti del sapere della cultura sui diversi territori nazionali
Credo sia necessario vegliare consolidare questi pilastri se non vogliamo che la ruggine della ragion di stato eroso dall'edificio dello Stato democratico e di diritto
L'Assemblea un partner istituzionale autorevole che ci ha permesso di elaborare ulteriormente l'idea di diritto alla conoscenza conferendo maggiore credibilità all'intero Progetto
Perciò ritengo che adottando oggi il rapporto alla vostra attenzione l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa si dimostrerà come Sempre presidio democratico di avanguardia il fattore di crescita civile
Adesso occorre fare in modo che i quarantasette Paesi che la compongono si adoperino per l'adozione e che l'iniziativa prosegua passando da un'assemblea di parlamentari ad una di governi cioè le Nazioni Unite
Vorrei concludere con due citazioni che credo esprimano bene il senso profondo del lavoro svolto
La prima di Marco Pannella di cui è ricorso proprio il diciannove maggio il quinto anniversario della sua morte
Che in occasione di un convegno del partito radicale tenuto al Senato nel luglio due mila quindici disse il diritto è una cosa la legalità è qualcos'altro
Siamo qui per lottare contro forme di illegalità che sono nemiche delle visioni liberali delle visioni laiche nelle quali la libertà di pensiero viene sempre tenuta piuttosto che coltivata
La seconda del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella che ci ha accompagnati dall'inizio di questo viaggio con un suo messaggio inviatoci ancora nel luglio due mila quindici
C'è un lavoro di conoscenza ci disse
Che non va mai interrotto e che è intimamente connesso con l'azione politica la conoscenza e il diritto alla conoscenza è un termine emergente della nostra epoca che merita attenzione a livello dello stesso sistema delle Nazioni Unite
Le nuove reti network sociali sono strumenti straordinari con enorme potenziale democratico ma al tempo stesso non si deve dimenticare che l'informazione globale può cadere in tentazione di rinnovato machiavellismo
è un'altra frontiera della giustizia del diritto da esplorare con passione civile e sguardo rivolto al futuro
Confido che il vostro dialogo sia d'aiuto al dibattito pubblico su questi temi a livello internazionale e alla conseguente crescita civile
Ecco io vi ringrazio ancora e lo faccio con il mio corregionale Dante Alighieri nelle settecento Inari o della sua morte
Con le sue parole fatti non foste a viver come bruti ma per seguire virtute caro scienza grazie
Buongiorno presidente buongiorno dall'Italia grazie davvero per aver concesso questo piccolo tempo di parola
A Matteo Angioli ma credo fosse giusto e dovuto perché ha svolto un lavoro enorme che ci permette di essere qui oggi io non ho molto da aggiungere perché in questi mesi pur difficili
Siamo riusciti ad affrontare questo argomento col contributo di tanti esperti abbiamo elaborato dei documenti che avete a disposizione da alcuni giorni ci sono di grandissima qualità c'è stato un lavoro straordinario dei nostri uffici di Strasburgo che sono magari meno conosciuti dai più e chi invece sono composti di persone dice straordinaria competenza che sono appassionati di questo tema che hanno dato il loro contributo e davvero importante di questa Commissione
E affronti questa materia il diritto alla conoscenza io credo che faccia parte di quel percorso che come Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa stiamo attraversando per provare a costruire dei diritti di nuova generazione
Per per provare a pensare come far funzionare le democrazie
Del tempo nuovo del tempo nuovo della Rete nel tempo nuovo della globalità del tempo nuovo dell'informazione pervasiva come avere gli strumenti per capire per conoscere e per deliberare
Abbiamo ragionato di cultura di trasparenza di accesso agli atti di dibattito parlamentare credo che ci sia davvero una grande sfida una sfida che oggi affrontiamo noi con questi voti
Che affronterà l'assemblea parlamentare del nel mese di giugno e soprattutto che poi dovremo affrontare all'interno dei nostri paesi dove siamo parlamentari parlamentari eletti rappresentanti dei cittadini crediamo nella democrazia vogliamo farla funzionare non siamo qui
Nessuno per insegnare a nessun altro
Qual è il comportamento giusto o sbagliato attenere siamo qui per provare tutti insieme riconoscendo ci che rispettando ci a far crescere di più i diritti la democrazia lo Stato di diritto
Penso che quello che abbiamo elaborato oggi sia uno strumento per farlo
Per cui davvero grazie direi che possiamo tranquillamente procedere all'approvazione di questi strumenti che da oggi ci proviamo dare che forniamo innanzitutto la nostra Assemblea per un per un approfondimento per un emendamento per quello che che vorranno sviluppare e poi ai nostri Paesi alla nostra straordinaria istituzione che devo dire in questi tempi difficili con quello che sta succedendo nel mondo e sempre i più pilastri importanti di dialogo di confronto il ragionamento comune Democrazia grazie
Vorrei solo sotto sottolineare qualche osservazione
Ma sottolineo queste osservazioni
In un modo in cui vorrei chi voi tutti qua
Mi guardate in un modo completamente diverso di quello che vedete
Non vedete vecchio professore dicono che anni
Con una deficienza
Simbolo del conservativo
Perché io sono fondamentalmente un radicale
Solo che
Ho sempre avuto l'occasione forse perché anche mio padre dell'ambasciatore di dover accedere a un codice di comportamento che era sempre molto conservatore anche se le mie idee erano un po'radicale
Io vorrei proporre che mi qualche idea un po'radicali anche e anche questo naturalmente fino a maggio a Marco Pannella
La mia prima osservazione
Quant'è strano
Nella storia dell'umanità
Che di volta in volta scopriamo un qualche cosa che sia così pallidissimo
Ma veramente avevamo bisogno di scoprire il diritto alla conoscenza
Era così strano
Era così lontano Dinoi a pensarci
Era così estraneo al pensiero politico
Di pensare di avere una democrazia con una partecipazione popolare senza che vi sia una conoscenza senza che vi sia un sistema di Trastevere anzi senza che vi sia un sistema di accountability per quelli responsabili
Ma Anna transferasi l'accountability hanno bisogno
Del diritto alla conoscenza senza quelli
Non esiste e non esistere democrazia
Ma come è strano che l'abbiamo giusto scoperto adesso dopo tutti questi anni
Non lo so cioè coloro che pensano che nel mondo ci sono sempre quelli grandi testi di con spire Assisi nel quale quelli che sono al potere o al potere politico al potere economico
Mostrano il loro potere la loro influenza perché
Il popolo
Largo senso
Non viene a una piena e matura conoscenza
Di questo diritto
A questo punto mi giro alla seconda mia osservazione abbastanza radicale
Ma non siamo già oltre questo diritto
Non l'abbiamo già oltrepassato
Non siamo al punto di chiedere
Se non c'è l'obbligo del cittadino alla conoscenza
Non sono il diritto alla conoscenza ma l'obbligo del
Del cittadino alla conoscenza
Non lo so forse
Vivendo negli Stati Uniti
Seguendo le elezioni politiche il pensiero politico americano in un modo così stretto
Sono rimasto come tanti altri estremamente sorpreso ma sorpreso ticket
Sorpreso essenzialmente del fatto che la maggioranza o almeno una maggioranza del popolo americano sapesse così poco
Sapessi così poco di fatti basilare
Di fatti basilare che riguardano aspetti sia economici che politici che strategici ed altro
E che in realtà venivano a tratti di parole
Vuoti di qualsiasi senso
Ma solo perché avevano un tono
Che
Rispecchiavano qualche cosa di interno ma che non aveva bisogno di qualsiasi fondamento esterno né di appoggiarsi a qualsiasi realtà e ancora peggio e che non aveva bisogno nemmeno di un fondamento per la realizzazione di quello che si propone
E poi
Mi sono accorto ma
Veramente in è cambiato molto il mondo
Penso che l'ambasciatore l'abbia menzionato certamente dal mille novecentotrentadue al mille novecentotrentasei quando la Repubblica di Weimar e cambiata
E ambii sembra dico sono nato nel trentasette perciò era abbastanza vicino a quegli svenimenti
Mi sembra che era così facile
Al pubblico tedesco e poi ha una gran parte del pubblico europeo di accettare delle affermazioni che erano
Privi di qualsiasi senso reale pragmatico contraria ai valori
Per i quali si proponevano questi questi ideologia e queste programmatiche eppure sia accettato
E abbiamo attraversato un periodo storico
Non lo so commette direi loro quando sei milioni di ebrei sono stati ammazzati solo perché erano ebrei venti milioni di slavi sono stati ammazzati solo perché era nostra
Duecento mila civili e sono stati ammazzati a Hiroshima e Nagasaki solo perché era un civile per dare una lezione al resto dell'esercito giapponese
E qualche anno dopo viene stalle
Beria anche loro
A Bazzano circa venti milioni di persone
Però riprendiamo un po'di forza e di iniziativa
Con dei nazioni unite
Con la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Ma la valutazione vera di quello che si è fatto attraverso questi strumenti questi istituzione internazionale
Che i diverso del processo di socializzazione e di sviluppo a livello nazionale delle persone
A me sembra molto dubbioso
Ho avuto
Dire la disgrazia
Di aver presieduto cinque Commissione di inchieste delle Nazioni Unite
In Iraq Afghanistan
Libia
Ma freni
E ho visto
In questi contesti completamente separati
Come l'essere umano così detto civile
Perché questa civiltà così facilmente
Che ci vuole così poco
A togliere questa civiltà e a ritrovarsi con
L'essere primitivo Barbaro
Una delle cose che non mi dimenticherò mai
E è un film che mi hanno fatto vedere in ex Jugoslavia dove un gruppo di persone giocavano a pallone con la testa tagliata di un prigioniero la stessa cosa me la sono ritrovati mercatista
Nonostante la differenza delle culture che insistendo in due Paesi perciò il ritorno alle sete primitivo apporta qui
Che cosa che che noi abbiamo apportato
Due tiri direi per limitare questo
E poi mi trovo confrontato la situazione in Siria
E l'ambasciatore ha parlato di reati contro l'umanità
Due cose vi devo dire
Io sono quasi vent'anni che sto facendo il Palatino con un gruppo di amici Esperti internazionale per fare adottare una convenzione sui crimini contro l'umanità immaginate
Dal mille novecentoquarantacinque quando lo statuto di non rendere più parla di crimini contro l'umanità fino a oggi non esiste una convenzione internazionale contro i crimini contro l'umanità
Per la prima volta adesso la Commissione diritto internazionale Tel via di pensioni di questi nostri
Questo nostro gruppo sta arrivando avere un rapporto che arriveremo già da tre anni che ci stiamo lavorando ma forse in cinque sei anni arriveremo a una come ce l'ha ma quando uno pensa
Alla pazzia
Che dal mille novecentoquarantacinque fino a oggi non riusciamo ad avere una conferenza una una convenzioni contro i crimini contro l'umanità
Perché perché in avvio
è ovvio che un Paese come la Siria un regime come Pasha non può aveva una convenzioni così sulle spalle sulla testa
Che un regime come il regime un russo di Putin non può averi la possibilità che tale convenzione tale criminalità si possa applicare sullo
E ci troviamo davanti a cinquecento mila civili ammazzati
Incompleta violazione del diritto umanitario internazionale incompleta violazione ai crimini contro l'umanità alla distruzione degli ospedali
Alla alla distruzione TTT di tutto quello che proibito dalle convenzioni di Ginevra
E e non ci una risoluzione del Consiglio di sicurezza che condanna questo
Va be capiamo che lì c'è il tetto e all'Assemblea generale
Perché non siamo arrivati almeno a una risoluzione che dichiara questi come crimini contro l'umanità e crimini di guerra
Perché non siamo riusciti ad arrivare a domandare transferasi andrà cauto Belletti il diritto a sapere di quelle stragi e che accadano ogni giorno sono perché signor Putin nella Russia decidono di fare quello che vogliono
E perché l'unica altro potenza nel mondo gli Stati Uniti non hanno il fegato con l'animo ora spina dorsale di poter rispondere pure insiste ma il resto del mondo che fa allora
E concludo dicendo che un'altra mia osservazione
E che le grande idee nel mondo sono sempre nata nati da da osservazioni
Non voglio dire banale per renderlo più piccolo
Ma osservazioni banale nel senso di ordinarie normale che si intendono che sono semplici che si capiscono che non hanno questa falsa
Giustificazione di tentare di razionalizzare qualcosa ha un alto livello intellettuale è ovvio che ci un diritto alla conoscenza è ovvio che il PCI un diritto alla trance spero anzi è ovvio che c'è un diritto all'ingegner toccavano l'accountability
è ovvio che non possiamo negoziare con un Putin e con un Bashar el Assad che domani sedici una risoluzione politica che questi possono Pierre i loro soldi e andare a vivere a a Londra tranquillamente
Questi sono cose ovvie però
Noi crediamo realizzare attraverso le istituzioni internazionali
Esempio
Abbiamo fatto il nostro istituto di Siracusa una conferenza di recente dove abbiamo valutato le trentacinque commissioni est inchiesta stabilità delle Nazioni Unite trentacinque complice
Non ce n'è una che aveva lo stesso mandato come l'altro
Non ce n'è una che aveva la stessa composizione non ce n'è una che aveva le stesse risorse copre l'altro e così di seguito è abbiamo valutato questa differenza è ovvio
Che lì quando uno parla del diritto alla conoscenza ma dove il mondo che deve prendere la conoscenza del fatto che qui c'è una strumentalizzazione
Dell'ente internazionale e in particolare dell'ente che si occupano e dei diritti umani
Questi enti alto commissario commissioni eccetera sono oramai le lenti e burocratizzato e politicizzata
E danno solo quello che sia la burocrazia che i poteri politici permettono fa sempre nella storia abbiamo visto che le grandi idee sono stati spinti da persona persone che si sono fatti i paladini queste in questo caso Marcu con con con Laura con Matteo e con altri giovani ma Stato diciamo il marco che è stato un cui il paladino degli dei
Utilizzando i giovani che hanno fatto di lavoro dandogli il riconoscimento necessaria
Ci vogliono sempre persone che hanno il coraggio delle loro idee che hanno il coraggio di fare qualche cosa
Che hanno il coraggio di non abbandonare che hanno il coraggio di non dire di sì davanti al potere
Noi
Non avremmo mai il potere di ottenere risultati
Ma avremmo sempre il potere di poter iniziato in qualche cosa e questo e la nostra responsabilità come esseri umani
Quello che poi viene viene o avviene ma non perché siamo stati indifferenti non perché non abbiamo IGT non perché abbiamo guardato dell'altra parte
Questo è un passo importante ma io sto già pensando al passo ulteriore il successivo
L'obbligo alla conoscenza l'obbligo del cittadino che deve votare di sapere quello che vuole
Ho trenta per cento del cittadino americano che ha votato in questi ultimi elezioni non aveva mai letto la Costituzione americana
E allora sì ce l'hanno il diritto alla conoscenza alla verità ma se non la usano o non la sanno usare o perché è molto più facile utilizzare un colosso elettronico
No e allora se così
Noi siamo davanti a una nuova fase storica la fase della manipolazione dell'opinione pubblica
La fase della manipolazione delle persone umane e di un più grande controllo da coloro che possono arrivare al potere
Per i motivi loro essenziale che la
Per seguirci ogni sia del potere che del beneficio
In inglese ci sono due parole che si applicano sempre
E il dottor sul posto auto annue
Prossima tappa un ruolo non è solo per i cittadini non è solo per gli stati ma si vede anche per i cittadini perché oramai siamo in una società dove le multinazionale sono al di là del controllo internazionali e nazionali dobbiamo già pensare
Alla prossima tappa come formare il cittadino che dovrebbe valere la conoscenza necessaria per esercitare il diritto di voto e il diritto di controllo su coloro che sono eletti in queste posizioni
E questa era la voce del professore emerito Cherif Bassiouni
In un intervento al Senato in una conferenza organizzata il ventinove novembre due mila sedici sul diritto alla conoscenza conferenza organizzato dal partito radicale le altre organizzazioni che hanno promosso questo progetto che ieri ha avuto un primo riconoscimento
Nella Commissione cultura scienza e istruzione media dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa come avete sentito il professore parlava già provocatoriamente ma a mo'di riflessione
Dell'obbligo alla conoscenza da parte dei cittadini
Per evitare se si può dire così di scadere dal diritto di voto al diritto di vuoto
Le altre due voci che avete ascoltato erano quelle del senatore Roberto Rampi eletto nel Partito Democratico iscritto al partito radicale e del sottoscritto che ieri sono intervenuti nella Commissione cultura appunto del Consiglio d'Europa
In pratica non Valentini USA termina qua l'appuntamento come sempre a sabato prossimo