Sono stati discussi i seguenti argomenti: Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 32 minuti.
Rubrica
15:00
09:30
9:30 - CAMERA
15:30 - SENATO
9:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
13:40 - Camera dei Deputati
giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Carrillo ascoltatori di radio radicale benvenuti a stampa e regime la nostra rassegna stampa oggi venticinque maggio due mila ventuno sono le sette trentotto io sono Alessandro Barbano e vi terrò compagnia per tutta la settimana
Il cavo tranciato il freno rotto questa la prima notizia sul sommario di giornata nell'indagine della Procura di la le ipotesi sulla strage di stress all'ultima manutenzione il tre maggio ma sabato c'era stato un guasto alla funivia
E che aveva fermato la funivia per mezz'ora il governo annuncia verifiche sugli impianti in tutta Italia intanto il piccolo etiam risponde alle cure la zia sullo penserà al suo futuro queste le notizie sulla sulla strage di Stresa che ha provocato la morte di quattordici persone e poi il blocco dei licenziamenti scadrà a fine luglio
Si allunga a dicembre solo per chi usa la cassa integrazione
Gratuita questa il la la soluzione la mediazione con la quale il governo corregge la fuga in avanti del ministro del lavoro Orlando ed evita una spaccatura
Nella maggioranza che ha fatto addirittura temere per una crisi ma il presidente di Confindustria
Attacca Orlando ha tradito i patti un danno di immagine per il paese intanto il governo cerca una mediazione sui sulle sul sulla riforma della Codice degli appalti
Poi la riforma della giustizia il ministro Cartabia incontra Mario Draghi e torna a fare un appello ai partiti per soluzioni condivise
E ancora
Il vertice del centrodestra sulle candidature per le amministrative spunta a Milano il nome di Annarosa Rocca presidente di Federfarma lombarda a Roma quello di Michetti ma l'intesa finale ancora non c'è
E poi
Il il tema dei vaccini
Il braccio di ferro tra le Regioni
Su sui vaccini a chi è in vacanza mentre continuano a far discutere
Le notizie dell'intelligenza americana sulla malattia di tre ricercatori dei laboratori di V. Anna nel novembre del due mila diciannove l'immunologo Fanucci
Chiede chiarezza e verifiche sulla genesi del virus
E poi la guerra diplomatica fra Europa e Bielorussia dopo l'atterraggio imposto al volo Atene Vilnius che ha portato all'arresto del giornalista dissidente Roman pronta sesti
E Bruxelles e studia nuove sanzioni fino a quando il regime di Luca Shen con Nonda si trasformerà in una democrazia
La condanna ancora della legale del boss che minacciarono i giornalisti Saviano e Capacchione giunge dopo tredici anni dai fatti
Ed infine due notizie di cui parleremo il suicidio
Della ventitreenne urine e hanno impiccato si nel centro per i rimpatri dopo essere stato picchiato a sangue da un durante un blitz di tre italiani rimasti a piede libero
E poi la strage dei bambini sulle coste libiche questi i titoli del sommario di giornata della nostra ricchissima come vedete rassegna stampa adesso vediamo
Illa la prima pagina dei quotidiani il Corriere della Sera nei video la fune che si spezza al vaglio
Dei pm un allarme del due mila e quindici il piccolo sopravvissuto protetto dall'abbraccio del Papa si indaga sul cavo rotto e sul sistema di sicurezza il Governo verifiche
Sugli impianti in tutta Italia
La stampa
Il video della tragedia in quattordici secondi
Parla il testimone che ha visto l'ultima ripresa dall'arrivo andava giù a centoventi all'ora poi lo schianto la Procura indaga per disastro colposo anche la Repubblica nel freno la chiave della strage due ipotesi
Sul cedimento dell'impianto di Mottarone usura del cowboy disattivazione del blocco di sicurezza della cabina una manutenzione il tre maggio ma sabato l'ultimo guasto con le corse ferme mezz'ora il bimbo sopravvissuto Salvato dall'abbraccio del padre i medici non ha lesioni gravi ce la farà
Il Messaggero invece apre con l'intervista al presidente di Confindustria Bonomi
Licenziamenti intese tradite così non si fanno le riforme il Governo ignora le nostre proposte
Il Sole ventiquattro Ore licenziamenti salta la proroga in campo Palazzo Chigi emerso dopo una giornata di forti tensioni nel governo
Il domani la gestione dei fondi UE e diventata l'unica cosa su cui i partiti non litigano l'articolo di Giovanna Fagionato
Il fatto quotidiano Confindustria ordina e il Governo obbedisce licenziamenti Orlando costretto a riscrivere la norma il manifesto ti licenzio quando voglio le pressioni di Confindustria hanno la meglio a quattro giorni dal Consiglio dei ministri Draghi decide di cancellare il compromesso voluto dal ministro Orlando il dubbio Todi e più spazio agli avvocati nella riforma partiti d'accordo avvenire
Avanti col sinodo il Papa sprona la scena non dimenticare Firenze quell'incontro resta la base il Martino ancora l'intervista la stessa intervista del Messaggero
C'era anche il mattino un'imboscata da Orlando così non si aiuta il lavoro questa e la voce del presidente di Confindustria Bonomi
Il
La verità fuori la verità sulle spese di Arcuri tra dispositivi farlocchi e banchi a rotelle da rottamare libero solette Italia non si sa di chi è la funivia scarica barile sulla strage
Il giornale i sabotatori di Draghi trame rosse tasse diritti licenziamenti altro che Salvini e la sinistra di letta a destabilizzare il governo ma il premier fa dica
Il Riformista trojan addio la Procura mette sono illegali
Il tempo miracolo INPS parla col morto l'istituto guidato da Tridico comunica al signor Franco la revoca della sua pensione però il signor Franco è morto una un errore
Molto grave re Coveri i poteri a Draghi al premier un ruolo centrale per tranquillizzare Bruxelles sulla gestione dei fondi europei
La notizia licenziamenti appalti gratti Draghi ed escono lega e Confindustria e infine
Il foglio a un articolo del direttore Claudio Cerasa due populismi sui migranti sull'immigrazione europeisti e sopra iniziando una linea comune è colpa dell'Europa
è davvero così superare i dualismi farlocchi scrive Claudio Cerasa questi i titoli sulle prime pagine dei quotidiani come vi dicevo
Leggiamo rapidamente partiamo oggi dai casi della della cronaca
Quelle quella anzitutto che riguarda la strage di Stresa come vi avevo annunciato l'indagine della Procura accertato ne parlano un po'tutti i quotidiani italiani nelle prime pagine
Che la tragedia si è determinata da un cavo rotto e dall'impianto frenante che Nora funzionato la manutenzione c'era stata nei giorni scorsi
Del dell'impianto a maggio addirittura ma ciò non aveva impedito sabato che la funivia si fermasse per un guasto
E poi e poi il governo annuncia i controlli in tutto in tutti gli impianti del paese e ci si stringe attorno alla sorte della picco del piccolo superstite di questa immane tragedia un bambino di cinque anni di nome e ti hanno e che è ricoverato
In ospedale a Torino e la zia annunciato ovviamente che si occuperà di Luigi ha risposto alle terapie
E la protette dopo il padre abbracciandolo durante la caduta così il Corriere della Sera appaga il pagine
Due tre quattro cinque sei sette otto e nove ma tutti i giornali dedicano molte pagine alla a questa terribile tragedia che ha commosso il Paese
E ma accanto a questo fatto di cronaca delle voglio segnalare altri due che sono altrettanto presenti oggi sui quotidiani italiani il primo riguarda la strage di altri bambini bambini
Demi migranti che liti cui cadaveri solo sulle spiagge della della Libia mentre
Su da queste spiagge partono
I barconi di reti verso l'Europa verso l'Italia la strage infinita dei bambini che non vogliamo vedere le foto del nulla timo naufragio sulle coste della Libia diffuse da open arms
E la stampa che apre la sua prima pagina con un articolo di sopra testata firma di Fabio al banale albanese Francesco vivo che si occupa di questa terribile tragedia
Sono lì da tre giorni la ONG diffonde le foto dei piccoli corpi sulla costa libica libica
Forse vittime di un naufragio e poi voglio segnalarvi un'altra notizia
Che ovviamente fa fa discutere e che spesso notizie come queste vengono trascurate ma questa volta per fortuna i quotidiani se ne sono occupati gli hanno dato anche ampia rilevanza riguarda
In questo caso il suicidio un suicidio di una giovane guineano ventitré anni
E uno sabaude che si è impiccato nel centro per i rimpatri
Perché perché era stato vittima di un attacco razzista nei giorni scorsi ne avevamo anche parlato ricordo io stesso durante una rassegna stampa di circa un mese fa
E i suoi aggressori erano stati denunciati a piede libero dopo averlo picchiato a sangue lui invece era finito in detenzione sostanziale in un in un centro rimpatri in attesa di essere appunto restituito al suo Paese e non più non fasce non riuscendo a sostenere questo regime
Si è tolto la vita impiccandosi e io da qui devo uscire scrive Irene fama e Giuseppe legato raccontando la storia di Moussa sulla stampa a pagina undici
Devo trovare il metodo di andarmene due giorni prima di togliersi la vita
Impiccandosi nel centro di permanenza per il rimpatrio di Torino musa Bal de di ventitré anni lo ha ripetuto più volte al suo avvocato nessuno lo ha visto nelle ultime ore
In isolamento per questioni sanitarie nell'Ospedaletto della struttura alla periferia sud della città USA era solo con il suo legale trenta signori prima del suicidio ha ripercorso le tappe che l'hanno portato in Piemonte vittima di un'aggressione brutale il nove maggio a Ventimiglia preso a sprangate a pugni sul volto sul costato da tre italiani
Il dieci maggio si è ritrovato nella Cpr di corso Brunelleschi e i suoi aguzzini denunciati a piede libero per lesioni perché vittima di una violenza selvaggia musa aveva una colpa quella di non essere in regola con i documenti originario della Guinea era in Italia da circa cinque anni ma tecnicamente era un irregolare
Così dopo essere sì essere stato aggredito fuori da un supermercato in Liguria si è ritrovato prima in ospedale poi in questura di Imperia ed infine al Cpr di Torino in attesa di essere
Rimpatriato
I tre italiani hanno dichiarato che il giovani guineano aveva tentato di sottrarlo oro il cellulare ma Moussa aveva sempre respinto questa accusa sostenendo che luce non stava rubando nulla stava solo chiedendo l'elemosina e quei tre mi hanno riempito di botte una signore mi aveva risposto che non poteva darmi nulla e come una furia sono arrivati in gruppo a picchiarmi
Da quello che ha potuto ricostruire aggiunge il il l'avvocato non ha avuto modo di parlare con l'alcun magistrato
Quel che è certo e che ventiquattro ore prima di togliersi la vita impiccandosi con un lenzuolo era molto provato questa una notizia drammatica di cui come vi dicevo ci parla
Il la stampa ma ce ne parla anche il domani a pagina tre
Con loro
Un articolo molto ampio che
E a firma
Sì
Rita Rapisardi tutto quello che non torna nel suicidio di Musa Bald
Il ventitré mi della Guinea non era stato curato adeguatamente dice l'avvocato secondo i volontari e la prassi nel Cpr di Torino struttura opaca e senza tutele i decreti di Salvini hanno anche diminuito
La presenza medica
E ce ne parla anche
Il manifesto a pagina cinque
Eccolo qui con un articolo di Giansandro Merli in cui
Sì ci si chiede come è stato possibile disporre non solo l'espulsione in un Paese tutt'altro che sicuro come la Guinea ma perfino il trattenimento in un Cpr
Se lo chiede Riccardo Magi di più Europa Nicola Fratoianni di sinistra italiana Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista
E hanno chiesto la chiusura di tutti Cpr Erasmo Palazzotto liberi uguali ha presentato un'interrogazione alla ministra la Morgese affinché faccia chiarezza su tutti gli snodi della vicenda
Dalla reclusione all'assistenza medico psicologica e ieri altri gli altri centosette migranti richiusi nel centro hanno protestato per la morte del loro compagno
Questa le notizie sulla tragedia del giovane guineano ne parla anche nella sua rubrica sul foglio Adriano soffrì
E poi torniamo alla al tema centrale della diciamo politica nazionale la vicenda che riguarda il blocco de licenziamenti ve l'avevo parlato ieri con una fuga in avanti il ministro del lavoro aveva sostanzialmente prorogato i licenziamo il blocco dei licenziamenti
Ma la protesta vibrante di Confindustria aperto un caso nel governo che ha dovuto fermare questa questa fuga e a sostanzialmente trovato una mediazione
Il blocco dei licenziamenti scabra a fine luglio
Ne parlano un po'tutti i giornali ma questa la chiusura di questa vicenda lasciata una scia di tensione tra la maggioranza e gli industriali e anche all'interno del governo tra il premier e il ministro del lavoro protagonista di questa sortita
Andrea Orlando il blocco dei licenziamenti scade alla fine di giugno si allunga invece a dicembre perché usa la cassa integrazione
Gratuità scrive Marco Galluzzo sul Corriere della Sera il nodo della governance questo è un altro tema della giornata di ieri
E della Governance del re Coveri che aveva contribuito a strozzare il governo Conte è stato sciolto in poco più di mezz'ora
Un esponente dell'esecutivo che ha partecipato al vertice di ieri mattina scrive Galluzzo ci scherza su come i pianeti giro intorno al Sole
Così i ministri gireranno intorno a Draghi una battuta che spiega come funzionerà la gestione politica del piano di riprese resilienza il P NR
R. che vale per l'Italia duecentotrentacinque miliardi assai più laboriosa scrive subito dopo Galluzzo è stata per il premier la mediazione sui licenziamenti
Dopo la bufera su Andrea Orlando
A sera una nota di Chigi chiude il tasso di blinda il ministro Demme del lavoro la soluzione è stata individuata sulla base delle proposte del ministro Orlando in Consiglio dei ministri nessun colpo di mano dunque nessun inganno
Nel merito le imprese potranno utilizzare la cassa integrazione ordinaria anche dal primo luglio senza pagare addizionali alla fine dell'anno impegnandosi a non licenziare invece
Non ho più non utilizzerà la cassa ordinaria J. volata dal primo luglio potrà licenziare Orlando è soddisfatto ma la ferita resta
Perché come ha spiegato ai collaboratori lega e Confindustria hanno alzato le barricate e Draghi si è trovato a dover fare una sintesi questa la spiegazione di Orlando le procedure sono state tutte rispettate assicurato
Il vice segretario del Pd
Amareggiato per le ricostruzioni
Fantasiose relative a un presunto inganno c'era anche Orlando ieri mattina alla cabina di regia con Draghi ma lì si è parlato solo dire Coveri il sottosegretario Roberto Garofoli ha spiegato che la governance del piano
Gestirà i fondi secondo lo schema a geometria
Variabile Draghi presiederà la cabina di regia
Alla quale prenderanno di parte di volta in volta i ministri competenti per i vari dossier tutti d'accordo sembrerebbe di sì quello che i partiti non avevano concesso a Conte sono orientati ovviamente a concederlo a Draghi
E questo fa notare anche il Corriere della Sera la mediazione invece su Orlando ha chiuso un momento difficile per la maggioranza
E cosa è accaduto ce lo racconta nel retroscena
Federico Fubini sempre sul Corriere della Sera a pagina quindici
La partita di Orlando sul lavoro e il compromesso in extremis scrive
Il Corriere della Sera le scadenze operative delle cover i pranzi avvicinano la ripresa va avanti ma l'intero sistema Italia
Fatica ancora tremendamente a preparare il dopo questa la lettura di Fubini nella sostanza le misure decise quattordici mesi fa per invernale l'economia restano almeno fino a fine anno malgrado
Una previsione ufficiale di crescita del quattro virgola cinque per cento nel due mila ventuno e del quattro virgola otto nel due mila ventidue
Restano pur cambiando da giugno davanti per l'industria mi do grande e per l'edilizia
Sparirà il divieto per legge di licenziare resta invece la convenienza a non farlo perché le imprese potranno continuare a tenere i lavoratori nel limbo della cassa integrazione mettendo le tutti i costi a carico dello Stato
Qualcosa dunque questa la questa lettura e importante perché ci fa capire che sostanzialmente questa mediazione che trova l'incontro
Della Confindustria e ovvero ovviamente anche della lo stesso ministro Orlando e quindi dei sindacati però è incarico allo stato e addebito ancora
Con una
Iniziativa che segue un diciamo una modalità politica che accompagna tutta la stagione della pandemia e che non cessa quella di sussidiare
Il lavoro e le impresse di fatto però di non creare le condizioni per la ripartenza questa la critica velata che fa Fubini nel suo nella sua analisi qualcosa dunque cambia scrive pur restando in parte come a suggerire a tutti di rallentare l'uscita dal regime di emergenze la fragilità di un welfare per lo più incapaci di prendere in carico i disoccupati e di guidarli verso un nuovo lavoro nuove competenze
Però la dunque l'Italia esita preferisce restare ultime l'Europa nello smonta smantellamento delle molte misure d'economia di guerra
Prese all'esplodere della pandemia nessuno si sta più ponendo i sindacati sono soddisfatti perché i dipendenti rimangono formalmente legati alla loro impresa
Anche mentre percepiscono un sussidio pubblico per stare a casa molte imprese apprezza molto il contributo la cassa integrazione ordinaria
Incarico a loro venga invece versato dallo Stato fino a fine anno impegnandosi in campo in cambio non licenziare in questo periodo
Il Governo i partiti guadagnano sei mesi in più di relativa pace sociale in un'Italia in cui pure inoperoso un venticinque per cento della forza lavoro effettiva sette milioni di persone tra disoccupati scoraggiati e cassintegrati
E a questo punto sembra probabile che una soluzione simile si confermi fino a ottobre per le imprese
Piccole e medie dei servizi quando scadrà anche per loro il divieto di licenziamento sostanzialmente questa compromesso mette d'accordo tutti ma il prezzo fa notare Fubini è molto alto
Si capirà coi con i mesi se questi incentivi
A prolungare l'ibernazione così la definisce produttiva si bloccheranno anche gli investimenti privati l'avvio di nuove iniziative al posto delle imprese zombie che restano sul mercato grazie al denaro pubblico di certo incombono sull'Italia grandi ristrutturazioni per ora sospese
Nella speranza che la ripresa nascente le renda meno dure questa il giudizio di Fubini
Le polemiche di questi giorni scrive in chiusura di questo di questa analisi hanno fatto saltare la parte meno rilevante della norma il blocco di due mesi dei licenziamenti ma non la sostanza e ora restano pochi giorni anche per l'avvio delle prime
Riforme legati al recovery la Commissione UE ha visto una prima bozza del decreto semplificazioni e osserva che va convertito in legge entro il giorno insieme alle norme sulla governance del piano sul reclutamento nell'amministrazione dunque il tempo stringe
Per non prendere ritardo sulla tabella di marcia il pacchetto varato in Consiglio dei ministri la settimana prossima anche se restano da prendere decisioni delicatissime su come gestire gli appalti e i subappalti e su queste decisioni
Qualche chiarimento in più ce lo dà la Repubblica che ci spiega che anche qui si sta cercando una mediazione
C'è un articolo sulla Repubblica a pagina otto
Di
Roberto Petrini e Giovanna vitale e vediamo qual è l'oggetto di questa mediazione la levata di scudi del PD ed i sindacati scrivono i due giornalisti
Con le imprese di Confindustria per una volta d'accordo sulla liberalizzazione del subappalto e legare al massimo ribasso ha spinto Palazzo Chigi affermare i motori e a ridisegnare la nota
Orientandosi e questa al momento una delle ipotesi più accreditate verso uno stralcio della norma sui subappalti come richiesto dal segretario Enrico Letta nel vertice mattutino con lo stato maggiore ed Emma
Tale materia dovrebbe dunque uscire dalla decreto semplificazioni confluire nella legge delega sul Codice degli appalti mentre il decreto legge ora in discussione potrebbe prorogare la soglia del quaranta per cento
Alzata lo scorso anno dallo sblocca cantieri
Idem sul massimo ribasso contro cui pure il Movimento cinque Stelle si è schierato
Si dovrebbe cioè restare sull'indicazione comunitaria dell'offerta economicamente più vantaggiosa tenendo conto anche dell'aspetto qualitativo due modifiche pensate per venire incontro alle opposti obiezioni dei partiti della maggioranza
Tutti concordi sulla necessità di sburocratizzazione divisi sul come farlo il capo del governo tornerà incontrarli forse giovedì per provare a chiudere il testo del resto
Quella circolate solo una bozza ci stiamo ancora lavorando precisano fonti di governo
Significa che prima dell'approdo in CDM slittato di una settimana sono possibili altri
Cambiamenti come vedete anche sulle semplificazioni sul massimo ribasso ci sono ovviamente posizioni diverse tra i partiti come la lega e Forza Italia che vorrebbero
Sospendere completamente il codice degli appalti e invece i i Cinquestelle il PD che lo difendono ne difendono l'impianto pur dimostrandosi disponibili ad alcune modifiche
Per accelerare i tempi e le procedure delle grandi opere ma come vi dicevo la soluzione
Pattizia che chiude il la polemica sui licenziamenti
E
Ibernata così con questo termine lo la la la racconta Federico Fubini ibernata il Paese perché perché tutto il tema del Welfare
E della riforma delle politiche attive sul lavoro è al palo e quindi
Che cosa fanno i ministri politici quando tutto è al palo prorogano ovviamente le condizioni di tutela senza riformare il sistema e quello che sta accadendo ce ne danno conto molto bene sul
Sole ventiquattro ore a pagina tre o Giorgio poi gli occhi e Claudio Tucci con un articolo molto interessante
Dal al palo ammortizzatori politiche alti attive sentite un po'che cosa ci scrivono la riforma delle ammortizzatori sociali è ancora ferma al palo
Ma anche per le politiche attive del lavoro l'avvio resta un'incognita gli strumenti che dovrebbero assicurare un sostegno ai lavoratori nelle fase di transizione occupazionale anche in previsione della fine del blocco dei licenziamenti stentano a prendere forma iniziamo dalle politiche attive
Destinatari di quattro virgola quattro miliardi del piano nazionale di riprese resilienza
L'impasse dura ormai da diversi mesi una delle novità introdotte dalla legge di bilancio del due mila ventuno che ha stanziato cinquecento milioni nell'ambito del programma Rea Act e You
E l'estensione dell'assegno di ricollocazione alla platea di disoccupati percettori di Maspi dal meno di quattro mesi e i lavoratori
Con determinati requisiti oltre i percettori del reddito di cittadinanza il decreto attuativo del ministero del lavoro previsto entro il primo marzo ancora non ha visto la luce e signora quando ciò accadrà
Si attende una delibera dell'Ampa alla ma l'attività dell'Agenzia per le politiche attive del lavoro è rimasta paralizzata permessi
Il ministro del lavoro Andrea Orlando avviato l'interlocuzione con le regioni
E previsto di commissariare Amparo del decreto sostegni bis azzerando
Gli attuali vertici ancora non si sa quando sarà disponibile il voucher per ottenere i servizi personalizzati per la ricerca di un'occupazione da spendere presso i Centri per l'impiego o le agenzie per i lavori o accreditate
Che ricevono un compenso da duecentocinquantacinque mila euro in base al contratto firmato insomma
Interlocuzioni ma tutto è al palo nulla si sa anche scrivono ancora del nuovo strumento il programma nazionale garanzia occupabilità dei lavoratori il cosiddetto gol anche qui
Grande ritardo poi c'è il capitolo più sostanziale che quello delle la riforma degli ammortizzatori
E il tavolo avviato da marzo dal ministro Orlando con le parti sociali ci raccontano i due giornalisti avuto diversi stop endo
Il ministro punta a creare gradualmente un sistema di ammortizzatori sociali universale con trattamenti di cassa integrazione ordinaria e straordinaria garantiti a tutti i lavoratori
Differenziati in base alla soglia dimensionale delle aziende tenendo conto dei settori di appartenenza superando la cassa in deroga finanziato dalla fiscalità generale ancora nessun testo è stato presentato alle parti sociali
Entro maggio il ministro si è impegnato a farlo per elaborare una proposta da portare a luglio in Consiglio dei ministri ma la riforma nei piani del ministro Orlando sarà operativa solo dal gennaio del due mila ventidue
Dunque per quest'anno si prosegue con l'attuale lacunoso sistema di ammortizzatori
Continua a mancare un raccordo tra le riforme delle politiche attive e degli ammortizzatori essenziale se si vuole spostare il baricentro oggi troppo sbilanciato sulle politiche passive
C'è poi il capitolo del reddito di cittadinanza
Tutti concordano sul fatto che abbia funzionato solo come strumento di lotta alla povertà
Ma non come politica attiva ma ogni azione di riforma e rinviata nel tempo anche qui il ministro ha preso tempo insediando riminese una commissione di esperti
Per presentare una proposta che ancora non è arrivata quest'articolo eh la metafora
Del tragedia di questo Paese
Perché vedete di fronte all'impasse nella capacità di produrre riforme reali cambiamenti che cosa poi accade che si prorogano le vecchie tutele e che mettono d'accordo tutti anche le imprese evidentemente è i sindacati ma che hanno un prezzo perché sono caricate sulle spalle di quei giovani che poi qualcuno si pensa talvolta alloro con proposte demagogiche
Che però non cambiano la sostanza dei problemi i giovani non hanno poi tanto bisogno di Man cette edotti hanno più avrebbero più bisogno di un Paese che non si de indebita
Con debiti che saranno loro appagare e questo l'esito di questa vicenda che
Si è chiusa ma si è chiusa fino a un certo punto perché ha lasciato strascichi nel governo
E soprattutto nella nella
Nella genesi che si è prodotta e che ancora è oggetto di polemiche mi parla l'imparò la stampa con le sortite del presidente di Confindustria Bonomi
Che ha fatto anche un'intervista al Messaggero e e al mattino per sostenere
Che i gli industriali si sentono traditi dal ministro del lavoro il voltafaccia così lo definisce di Orlando e l'imbarazzo di Draghi
Il danno d'immagine per il Paese che cambia le regole in corsa
Proprio momento delicato come questo con la recovery panche sta per partire e ancora l'uso del de per fini di parte del ministero del lavoro e poi l'esigenza di rimediare a una norma quella che proroga di nuovo il blocco dei licenziamenti che non sta assolutamente bene a Confindustria
Questo il retroscena di Paolo Baroni sulla stampa a pagina diciassette
Il tutto scrive Baroni condito da un clima di tensione sociale
E di guerra di tutti contro tutti agitato sia dalla CGIL che dal Pd questa secondo me è una vicenda veramente surreale sintetizza il presidente Carlo Bonomi riavvolgendo assieme ai suoi collaboratori
Più stretti nastro delle ultime ventiquattro ore
Tutto nasce dal Consiglio dei ministri di venerdì scorso chiamato ad approvare il nuovo decreto sostegni che era atteso ieri sera al Quirinale ma che per ora resta come sospeso in attesa di correzioni
Colpa del provvedimento che fa slittare al ventotto agosto la fine del blocco del licenziamento in tutte le imprese
Che entro giugno chiederanno altra cassa covi di una misura subito contestata duramente da tutte le associazioni territoriali di Confindustria e che invece i sindacati giù dal giudicano direttore insufficiente
Difendendo può inaccettabili le proteste degli industriali
Come sono andate le cose Bonomi assieme ai suoi lo ha ricostruito così
Durante il preconsiglio dei ministri
I tecnici di Orlando avrebbero parlato di una leggera modifica le norme senza però spiegarla in dettaglio è stato poi il ministro a presentare in Consiglio la norma compiuta Draghi gli avrebbe detto subito di non essere d'accordo chiedendogli
Dimetterci Luís direttamente la faccia e pretendendo poi che lo stesso ministro che in un primo momento
Non è non è non era previsto partecipasse alla conferenza stampa e raccontasse luglio novità sul fronte del licenziamento
Licenziamenti l'inganno di Orlando ha sparato in prima pagina domenica Il Sole ventiquattro Ore dando il via all'attacco degli industriali contro il ministro e del resto ragionava ieri Bonomi con i suoi
Vedo oggi sui giornali che la sottosegretaria lavoro Tiziana Nasi in missini di fatto la sua dice parla apertamente di una vera e propria imboscata e questo è stato
Orlando ha tradito tutti pazzi hanno e non l'ha detto alcune cose che poi si è rimangiato mettendo il governo davanti al fatto compiuto
Bonomi non solo è profondamente amareggiato ma è anche molto preoccupato su come possa andare a finire questa vicenda immaginando che a questo punto anche il premier
Sia molto irritato la soluzione che troveranno molla sappiamo ancora sostiene noi abbiamo provato a dare una mano
Ma Orlando già dal consiglio di venerdì aveva dato un altolà o passa il mio testo o io mi dimetto adesso vediamo come ne esce Draghi con la sua mediazione ma a parte questo il vero problema per come Confindustria vede la situazione e il danno all'immagine del Paese
Siamo in pieno recovery plan cosa penseranno di noi all'estero se cambiamo le regole in corsa in questo modo senza dire niente ai partitini alle parti sociali
A suo giudizio il solito problema degli ultimi anni che si ripresenta il vero nodo è ancora una volta il ministero del lavoro che da quattro anni a questa parte dal primo governo conti in poi è stato usato solo per dividendi elettorali
Stavolta lo sbandamento clamorose nato da lì come la sua già successo in altre occasioni quando c'era la catal fu dice Bonomi
Quanto al resto del governo Draghi Confindustria non si lamenta onestamente il ragionamento fatto da Bonomi ha sposato le nostre idee
Purtroppo però e il metodo che sta rovinando il merito che ha reso tutto molto più complicato noi abbiamo una forte fiducia del nostro interlocutore ma se poi i suoi ministri lo smentiscono chi si fida
Più
Questa l'apposizione di Bonomi ribadita anche come vi dicevo
In una intervista altrettanto dura anzi ancora più esplicita fatta alla mattino e ripresa dal Messaggero scritta da Nando Santonastaso bravo giornalista
L'economia del del mattino in cui Bonomi non non la manda a dire anche qui anzi in maniera ancora più esplicita ribadisce questi concetti
Poi
Ovviamente questo questo fatto segnala un po'l'attenzione presente all'interno della maggioranza cioè i riflessi che di questa vicenda ha ha avuto questa vicenda avuto nel governo
Ne parlano un po'tutti ne parla la stampa anzitutto con un articolo di Marcello Sorgi e ne parla prima Il Sole ventiquattro Ore con un retroscena a pagina tre
Di
Emilia Patta un ragionevole compromesso a fine giornata dopo ore
Drammatiche in cui il ministro democratico del lavoro è arrivato a mettere sul tavolo le sue dimissioni sulla questione licenziamenti il Pd decide di vedere il bicchiere mezzo pieno
Il pacchetto lavoro approvato nel decreto sostegni bis conferma l'impostazione data dai ministri
Orlando ha visto Orlando con una serie di opzioni a disposizione
Delle aziende alternative licenziamenti dettano fonte del PD dopo che Palazzo Chigi ha reso pubblico lo stralcio della norma incriminata che prevedeva la proroga del blocco dei licenziamenti fino a fine agosto per le imprese
Chiedo scusa riescono della cassa integrazione coprì d'fino al diciannove giugno resta però il principio che quello che il Pd sceglie di valorizzare
Che le imprese ancora in difficoltà potranno tornare ad accedere alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria senza pagare i contributi addizionale
Fino al trentuno dicembre in cambio del blocco del licenziamento ed è ovvio che il Pd vede il bicchiere mezzo pieno perché rispetto all'obiettivo di Orlando sostanzialmente e e questa questa decisione contenta un po'tutti come spia ha spiegato chiaramente Fubini le imprese saranno incentivate non avendo nessun un costo o costi relativi a utilizzare la cassa integrazione e e chi paga paga Pantalone pagano appunto i diciottenni a cui vogliamo dare una dote
Tutti contenti ma ovviamente si è sparato alla si sporata una non dico la crisi ma una situazione molto pesante e soprattutto di il premier si è trovato in grande difficoltà nei confronti degli interlocutori
Che sono le sue i suoi riferimenti della sua constituency istituzionale Confindustria tra questi
Questa situazione e analizzata da da più commentatori lo fa per esempio come vi dicevo Marcello Sorgi sulla stampa il premier nella morsa di partiti e il suo commento
Alla nascita del governo tre mesi fa Draghi aveva sintetizzato il programma nella necessità di affrontare l'iter crisi del Paese sanitaria economica e sociale scrive Sorgi
Se la prima grazie al successo della campagna vaccinazioni può dirsi sotto controllo sono la seconda e la terza premere sull'agenda del governo condivisioni come quelle che ieri sono apparse tra sinistra e destra
Della maggioranza a proposito dello scaglionamento della fine del blocco dei licenziamenti
Il Pd evidentemente sotto pressione le proroghe stabilite la scorsa settimana rappresentano per il momento una boccata d'aria rispetto alle richieste dei sindacati
E al fianco sinistro leu che preme
E al quale Orlando e letta non intendono lasciare la difesa in toto di chi rischia di perdere il lavoro su un fronte opposto si muove la Confindustria che dà voce alle molte aziende che avevano già preparato piani di ristrutturazione e il centrodestra che fiancheggia
Ma fino a un certo punto le interesse possibile un compromesso soprattutto da sulla distinzione tra le aziende grandi medie piccole ammesse alle riduzioni di posti
Ma le tensioni rimangono il premier potrebbe ritrovarsi venerdì con una manifestazione sindacale non distante da Palazzo Chigi
Quello dei licenziamenti spiega Sorgi non è il solo problema che complica l'agenda di Draghi ce ne sono altri due il primo riguarda le semplificazioni che come ha spiegato Salvini alla stampa
Per la lega devono essere molto forti a partire dalla cancellazione o quasi del Codice degli appalti al quale invece il Pd non intende rinunciare anche in questo caso letta
E in ascolto delle richieste dei sindacati di Leo e delle associazioni antimafia
Che nella recente celebrazione della strage di Capaci hanno avvertito del rischio di consentire un po'un più facile sistema di subappalti
Ma i sindaci Pd dissentono da questa impostazione una legislazione più rigida dicono impedisce la realizzazione di opere pubbliche insomma come vedete assecondo
Dalla dell'angolo visuale da cui si osserva il Paese se ne traggono giudizi diversi nel Pd emblematica questa divisione perché
Ovviamente le associazioni antimafia le segreterie politiche
No e invocano la difesa del Codice degli appalti come un baluardo contro il rischio delle contaminazioni mafiose poi però chi come i sindaci
Fa i conti sul territorio con la necessità di implementare l'ordine pour le opere pubbliche
E ha una visione completamente diversa di questo problema e queste visioni diverse fanno fatica a trovare una sintesi però letta come vi dicevo
E e i in questa fase sembra mosso dalla preoccupazioni di sposare le ragioni di una sinistra che sin compatta attorno alle sue diciamo
Bandiere per così dire bande identitarie e e questo ovviamente preoccupa tanto l'ala riformista del Pd
E anche il governo e le questa questa preoccupazione e colta da diversi osservatori c'è anzitutto la stampa che ne fa un articolo interessante e poi il Messaggero
La stampa
Il e a firma di Carlo Bertini il retroscena a pagina sedici PD ex renziani e cattolici faremo erano i letta barricadero
L'uscita più divertente scrive Bertini è stata ci siamo comprati un ex DC e ci siamo trovati incassa un Tupamaros una di quelle tante battute
Che si sono di quelli che si sono addormentati democristiani risvegliati comunisti
Presi da tremore specie dopo l'ultima pensata del segretario sulle donne prete che devono poter dire messa attesi della Chiesa progressista che Letta ha fatto propria dopo una visita a Lourdes
Eccolo l'umore dell'altra metà del cielo democratico quella truppa non di sinistra ma cattolica riformista di estrazione moderata sparsa tra Camera e Senato che
Una un'era fa tifava Renzi dalle retrovie e ora si riconosce in Guerini e Franceschini i quali non a caso sono rimasti silenti dopo gli attacchi della Confindustria al loro collega Andrea Orlando
Macché anche sulla tassa per i giovani non si sono certo sperticati nelle lodi
L'ho letta sa dei mugugni la dote ai giovani reagisce con i suoi
E il minimo sindacale per qualsiasi partito progressista europeo e anche tra i debba americani e come se cd cessi si dicesse a Baj delle di essere un pericoloso sovversivo queste le ragioni di letta
Ma al Nazareno scrive Bertini il silenzio diplomatico e imbarazzato
Sul nodo dei licenziamenti di due ministri su tre del PD si è notato
E la difesa del segretario e Sonata come una rassicurazione
Ho letto critiche superficiali ingenerose nei confronti di Orlando ha detto letta che lavora con tutto il nostro sostegno apprezzamento
Del resto il cordone sanitario è stato eletto solo dalla se l'ala sinistra del PD senza una parola di qualunque esponente di base riformista di Area Dem
E degli ex renziani da Bettini a Provenzano a Cuperlo tutti a perorare la causa
Che chi prende la cinghia gratis e non deve licenziare per dirla con il vice segretario fatto sta che stasera se ne parlerà al plenum della corrente riformista del Ministro della Difesa e Di Luca Lotti
Dove qualcuno vorrebbe convocare una nuova direzione per discutere la linea troppo radicale e non è solo Andrea Marcucci considerato una quinta colonna di Renzi a contestare il blitz di Orlando sui licenziamenti
Un tema che non si può affrontare con spallate improvvise anche perché la strada modulata scelto dal Governo sembra la più equilibrata possibile queste le parole
Di Marcucci nelle telefonate tra le prime seconde file delle aree centriste i discorsi sono questi riferisce Carlo Bertini sulla stampa
Se metti insieme la battaglia sui diritti e leggi Beattie
La patrimoniale per la dote ai giovani lo scontro con Confindustria
Che idea trasmetti agli elettori Letta confida che tutto si potrà chiarire siamo fiduciosi che si possano limare col dialogo le obiezioni dicono al Nazareno e se non si preoccupa troppo e perché nel partito in corso quella destrutturazione delle correnti che era il suo Obiettivo iniziale
Comunque sia a due mesi dalle elezioni di letta
Già vice di Franco Marini
Nel PPI insieme a Franceschini poi premier delle larghe intese salgono i mugugni di chi non si aspettava la trasformazione del PD in un rovello partito di classe
Io sono tornato per tutelare i giovani argomenta letta per difendere la tassa i grandi ereditiere ma si vedrà già alle urne in autunno sei giovani lo seguiranno questa la vettura che da Carlo Bertini
Convergente con questa vettura è anche quella di Marco Ponti
Sul Messaggero nessun tema diciamo una parte
Marco Conti
Affascina
Vediamo un po'
A pagina
Cinque eccola qui sia piantare le bandierine
Scrive Marco Conti in questo articolo intitolato la svolta a sinistra del Pd nuova spina per il governo
Se a piantare le bandierine non sono solo i partiti della larga maggioranza ma le correnti
Il rischio per il governo di Mario Draghi inizia a farsi grosso soprattutto se poi il segretario di partito e più o meno costretto a difendere un suo ministro e soprattutto l'ex ministro divenuto vice segretario Peppe Provenzano
Che in perfetto asse con la CGIL
Attacca a testa bassa non solo la Confindustria ma lo stesso presidente del Consiglio a suo tempo criticato sotto voce su altre questioni
L'obiettivo del segretario scrive ancora Conti in questo retroscena
E dimostrare che una sinistra e una destra esistono ancora mentre il centro non c'è o e già troppo affollato di sigle più o meno senza voti e la stessa guardate e la stessa strategia di Zingaretti
Cioè sostanzialmente letta si muove nella prospettiva di
Accentuare la polarizzazione per rendere riconoscibile l'alternativa
Che il PD si propone di rappresentare al blocco del centrodestra egemonizzato da Salvini no il nuovo centrosinistra scrive Conti che include levo ma soprattutto il Movimento cinque Stelle di Giuseppe Conte
Serve a Letta pesca Ampa are la butta l'appuntamento elettorale di ottobre in attesa di vedere se Conte traghetterà sinistra anche i voti del Movimento cinque Stelle
E non solo lavo nomenclatura
Non si discute di legge elettorale al punto del ministro D'Incà ha iniziato a consultare i partiti
Per mettere a punto un mini pacchetto di riforme costituzionali a patto che non si parli di temi connessi alla struttura di governo quindi niente sfiducia costruttiva ma voto i diciottenni
E inserimento nella tutela della tutela dell'ambiente in Costituzione oltre non si va
Almeno sino all'appuntamento per l'elezione del nuovo capo dello Stato che Letta vorrebbe fare con l'attuale maggioranza allargata Fratelli d'Italia ma possibilmente senza Salvini
Nella poi vedremo questo tema del rapporto fra letta e Fratelli d'Italia ne parla Minzolini
Nell'attesa continuerà il tentativo del segretario di sollevare il Pd da quel diciotto per cento in cui inchiodato dal due mila diciotto percentuale ormai raggiunta anche dal partito di Giorgia Meloni
Letta sta cercando di costruire un nuovo messaggio per recuperare a sinistra
Spiega la regina dei sondaggi Alessandra Ghisleri
Il problema è che la gente Sacchi ora non si vota e i temi lanciati senza spiegazioni dettagli vengono percepiti come propaganda
Ovvero non spostano le percentuali anche perché sottolinea sempre Alessandra Bisleri
Disraeli ricercatrice di Euromedia Draghi ha un impatto molto forte e il continuo invito ad uscire
E rivolto dal Pd alla lega accentua la percezione di un premier che lavora malgrado i partiti in sostanza diceva Ghisleri
Le le diciamo la polarizzazione di Letta e l'attacco a Salvini
E e la e l'accentuazione a sinistra che smarca il Pd rispetto alla alla linea del governo non pagano in questo momento perché perché il Paese e concentrato su Prodi su Draghi chiedo scusa
E a Draghi riconosce la massima fiducia
Questa la lettura che da Alessandri Zileri ma evidente che
Questo questo smarcamento da una parte e dall'altra di letta e di Salvini ma in questi ultimi giorni più di letta è un elemento di pensione per per la stessa maggioranza
Come vi dicevo
C'è una una un segnale di di attenzione che poi il PD a nei confronti di Giorgia Meloni
Come uno scegliere il e il rivale no e che è un po'ovunque classico ci spiega
Su scegliersi il rivale un classico nella strategia della sinistra italiana
E ce lo spiega Augusto Minzolini in questo retroscena perché la sinistra vuole la Meloni come nemico sulla prima pagina del giornale poi gira pagina dieci Minzolini fa questo ragionamento
Il ragionamento in fondo temo spetti perché in altri periodi e con altri personaggi nelle diverse
Stagioni del bipolarismo italiano quella musica l'hai sentita tante volte in uno dei corridoi di Montecitorio l'ex ministro del governo Conte lettiano di ferro Francesco Boccia
Si lancia in un un elogio sperticato di Giorgia Meloni in funzione anti Salvini
Però ora il Cazzaro verde confida in una sorta di confessione davanti alla toilette della Camera CIA funzionale per quello che fa e soprattutto per quello che dice
Poi sicuramente appena la Meloni lo supereranno i sondaggi Sbrocchi era lui non accetterà mai di essere il secondo darà l'addio al governo la verità è che la Meloni e brava e una strutturata sui territori
Il suo partito c'è durerà nel tempo e a noi sta bene così per noi competere con lei è più facile lo scontro destra sinistra Chili compatta
Appunto a un Pd in crisi
Che alle prese con la follia grillina non riesce a mettere insieme uno straccio di colazione non pare vero scrive Minzolini
Ritirare fuori le bandiere del vecchio scontro con la destra le polemiche tutto l'armamentario del venticinque aprile come collante e la scorciatoia più semplice per un partito a corto di idee
Per cui anche se Salvini ha accettato di far parte di un governo di larghe intese anche se è pronto a gettarsi nel fuoco per Mario Draghi per il Pd e irresponsabile
Mentre la Meloni che Céline fischiata che di fronte a una tragedia che ha fatto quasi centotrenta mila morti si è ritagliata lo spazio redditizio sul piano dei consensi di unica forza di opposizione
Per quel mondo è diventata l'avversario da privilegiare dice Enrico letta lo stratega venuto da Parigi senza scomporsi
Meloni abile combatte con molta destrezza Salvini ha fatto la scommessa di stare al governo e fare opposizione ma è meno credibile
Il gioco insomma è sempre lo stesso si ripete da decenni è andato avanti
Nell'ultima coda del secolo scorso e lo ritrovi nel terzo millennio in soldoni l'ambizione della sinistra che sconfina nella presunzione se non addirittura nell'arroganza di scegliersi l'avversario
Questo Minzolini
Sulla giornale come vi dicevo
E poi
E che poi e poi che cosa possiamo ancora dire no diciamo il con corollario di queste di queste difficili trattative sulle riforme dietro le quali ovviamente si vede il livello di conflittualità e partiti e quello che riguarda la giustizia
Giustizia ieri la il Guardasigilli Marta Cartabia ha incontrato il premier
E poi ha rivolto un appello al partito a racconta incontrato il premier rassicurandolo che
Le proposte
Delle sue commissioni di esperti sono pronte il problema trovare convergenza politica perché le idee non mancano a una giurista come Cartabia e agli esperti che ha chiamato
A Palazzo per studiare le possibili linee di una riforma
Il problema appunto come vi dicevo e che poi vanno tradotte in atti politici di ritorno da Palermo scrive Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera a pagina sedici
Dove ha partecipato alle commemorazioni di Giovanni Falcone Marta Cartabia incontrato ieri mattina Mario Draghi per aggiornarlo sul proposte che il suo ministero sta mettendo a punto per riformare la giustizia l'obiettivo è chiudere entro l'autunno
Con le proposte da presentare in Parlamento siamo in dirittura d'arrivo spiega la ministra al Corriere la riforma del processo civile e nelle mani del governo in fase di bollinatura e sta per approdare alla Commissione giustizia del Senato sul penale
Le mie proposte sono pronte le sto condividendo con il premier e per poi presentarle ai rappresentanti politici e nelle prossime settimane
Arriverà anche la riforma dell'ordinamento giudiziario del Consiglio superiore della magistratura la Commissione ministeriale presieduta da Massimo Luciani sta terminando i suoi lavori e poi ci sarà un mio lavoro di sintesi
Domani la Cartabia ci ricorda
Bianconi in questo suo lungo
Retroscena sulla giustizia incontrerà la delegazione dei Cinque Stelle il partito che più di ogni altro fatica a digerire alcune delle proposte già illustrate ai capigruppo della maggioranza dalle modifiche alla prescrizione
Abolita dopo il giudizio di primo grado al tempo del governo Conte uno al divieto per i pm di proporre appello contro le assoluzioni
E ad altri aspetti suggeriti dalla Commissione presieduta dall'ex presidente della Consulta Giorgio Lattanzi l'obiettivo scrive Bianconi e tagliare di un quarto i tempi attuali del processo penale
Per raggiungerlo si discuterà di dare più peso riti alternativi alle alternative al carcere per scontare le pene
Tema sostegni sui quali non sarà Fischer facile trovare soluzioni condivise e la ministra ribadisce le riforme devono essere portate avanti con urgenza
Ma occorre anche altro anche la norma più innovativa rischia di restare lettera morta se non viene fatta vivere nella coscienza di sui protagonisti cioè di tutti gli operatori della giustizia
Le riforme possono trovare effettività solo se sarà raccolto dice Marta Cartabia lo spirito richiamato dal capo dello Stato che ha esortato la magistratura ritrovare quell'autorevolezza di cui godeva come nella
Stagione successiva alle stragi fin qui la Cartabia poi come sapete cioè tutto un
Cioè pullulare di di iniziative alcune importanti e rilevanti penso per esempio a quella
Del partito radicale che stava raccogliendo le firme sui referendum e debiti ed è evidente che questa iniziativa non potrà non ha vere una funzione di stimolo nei confronti anche di questo processo riformatore
Referendum sulla giustizia
Che riguardano alcune questioni chiave come la riforma della custodia cautelare
La separazione delle carriere le l'abolizione dell'ergastolo ostativo e insomma alcuni a spetti alcuni dei nodi chiave su cui si è insista nata alla giustizia italiana si è diciamo si è fermata in una in un'impasse i cui Effetti poi si ripercuotono non solo sul sistema politico ma anche e soprattutto sui cittadini
Della riforma della giustizia ne fa avevano anche il manifesto a pagina tre con un articolo
Intitolato Cartabia l'aiuto del Colle gli ostacoli della Lega
E poi in cui si citano anche appunto si cita l'iniziativa referendaria e ne parla anche il dubbio
Il dubbio A pagina anche tre con
Un articolo del di Enrico Novi sempre molto informato sui temi della giustizia in attesa di capire cosa sarà di ipotesi più ambiziose Comi riferendo al partito radicale e della lega e
Nomi segnala la condivisione che
Si è aperta fra magistrati avvocati nell'autogoverno una iniziati una una convergenza politica sulla riforma della magistratura che farebbe spazio agli avvocati c'è un il sì dei partiti a questa ipotesi proposta per il diritto di voto del foro nei consigli giudiziari
è una iniziativa che trova convergenza tra Forza Italia e il PD ce ne parla Enrico Novi sulla
Sul dubbio mentre il Riformista sempre sul tema della giustizia
Ci dà conto della per voce di Paolo comiche ci dà conto del del tema dei così detti Troiano illegali che sono il troiano Sonica portatori informatici in oculati
Da dai nelle indagini preliminari né i telefoni degli indagati e anche di non indagati purtroppo
E e che spiano la nostra vita e poi molte di quelle dichiarazioni non pertinenti finiscono evidentemente diventa diventare pubbliche
Basta con i Troiani legali scrive Paolo Comi lo stop arriva dalla Procura di Milano tramite una circolare firmata ieri dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci
La magistrata numero uno della direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo ha voluto fissare dei paletti per le società che forniscono gli apparati per le intercettazioni in uso alle forze di polizia
Lo scandalo emerso dalla gestione del trojan da parte della società milanese RCS nelle indagini a carico dell'ex zar delle nomine Luca Palamara dunque lasciato il segno con decorrenza immediata le aziende che forniscono la strumentazione dovranno innanzitutto utilizzare capta torri di loro proprietà e del quindi quali conoscano nel dettaglio il funzionamento
E questo diciamo una stretta all'abuso di questi strumenti che le cui poi evidentemente intercettazioni finiscono non si capisce bene dove ma
Certamente poi l'ultimo approdo e quello dei giornali e questo approdo
è oggetto anche di una riflessione molto molto autorevole che fa il l'ex direttore del Corriere della Sera lo storico Paolo Mieli
Sulla prima pagina del quotidiano di via Solferino e che riguarda il caso della cosiddetta Loggia ungherese e il caso Davigo cioè le le le le le accuse
Relative a un gruppo di magistrati che farebbe capo una loggia accuse mosse da un avvocato da un un personaggio amava la Procura di Milano che sono state oggetto di un caso politico giudiziario molto rilevante che nei giorni scorsi a impegnato le pagine prime pagine dei quotidiani
E poi dice Mieli sembra essersi
Così come sempre accade
Annacquato nella nella
Nella mole delle notizie perduto però qualcosa è rimasto no leggiamo questo articolo molto molto bello scritto da Paolo Mieli a seguito del monito ieri a ventinove anni
Dall'uccisione di Giovanni Falcone della moglie e degli agenti di scorta diciamo meglio dell'allarme del presidente della Repubblica sulle liti che minano la credibilità della magistratura viene da domandarci che fine ha fatto la Loggia Ungheria
Stiamo parlando di quella quarantina di personaggi che secondo le dichiarazioni rese dall'avvocato Piero amara ai pm milanesi Paolo Storari
E Laura Pedio nel dicembre del due mila diciannove avrebbero provocato in associazione tra loro
Un qualche danno al corretto funzionamento del nostro sistema giudiziario e forse non solo a quello i nomi dei trentanove sono ancora coperti da segreto anche se da qualche spiffero abbiamo appreso che della congrega farebbero parte me importanti magistrati membri del CSM
Avvocati di grido imprenditori altri alti ufficiali dei carabinieri
Il comandante generale della Guardia di Finanza il procuratore generale di Torino il prefetto di Roma il presidente del Consiglio di Stato assieme ad altre personalità di pari livello per come sono andate le cose evidente che appena vivo
E al capo della Procura di Milano Francesco Greco
è subito parso che le indicazioni di amara del dal quesito avvocato Marra non fossero sufficientemente irrobustite da riscontri e che perciò quell'indagine non meritasse una corsia particolare
Storari il pm che raccolse quelle rivelazioni fu di diverso avviso scrive Mieli e quattro mesi dopo l'interrogatorio stiamo alla fine del due mila diciannove quindi all'inizio del due mila venti
Decise ritenne di denunciare questa sospetta lentezza al consigliere del CSM Piercamillo Davigo al quale consegnò copia dei verbali di amara dopo essere stato da lui rassicurato circa la liceità di tale comportamento
L'intenzione dichiarata di Storari era quella di imprimere un'accelerazione all'indagine che Greco a suo avviso aveva frenato
Poi però Storari non fece caso al fatto che di Nesi ne trascorsero altri dodici un anno senza che si muovesse Foglia evidentemente si fidava dell'interlocutore
Ci avrebbe pensato D'Arrigo a smuovere le acque in tempi e modi che avrebbe saputo individuare facendo ricorso a tutta la sua sapienza e a tutta la sua esperienza
E mentre i mesi passavano probabilmente pensò che la lentezza con cui il tutto procedeva fosse da mettere nel conto della pandemia il dottor Davigo
Dal canto suo preoccupato che la notizia dei sospetti incappucciati lunghe Ria giungesse alle orecchie di alcuni membri del CSM il cui nome compariva negli incartamenti parlo della questione in via riservata con il vicepresidente del Consiglio superiore David Ermini ma anche con il procuratore generale di cassazione Giovanni Salvi con il primo presidente della Corte di Cassazione Pietro Curzio
E con altre persone scelte sulla base
Io un criterio difficile da decrittare quanto all'incartamento affidatogli da Storari ancora oggi non è dato di sapere con certezza se ne abbia consegnato copia completa a qualcuno dei suoi interlocutori
Poi a ottobre Davigo è andato in pensione e non si capisce a chi abbia lasciato in eredità quelle carte incandescenti e segrete
è un fatto però che in seguito quei fogli hanno preso diffondersi tra colleghi giornalisti
Forse ad opera della segretaria di Davico Marcella contraffatto che ha poi raccontato lo stesso Davigo però passa negli ultimi giorni in cui l'aveva vista un po'sopra le righe finché il tutto sempre in forma anonima
E finito nelle mani di un collega di Davigo Nino Di Matteo che meritoriamente ha rotto l'incantesimo Di Martino portato questa strana storia allo scoperto parlandole al cospetto del CSM
Un uditorio in cui alcuni già sapevano e altri no
A quel punto alcuni di quelli che hanno ammesso di essere stati già da tempo depositari di quel segreto si sono trovati concordi su una circostanza
Ad ognuno di loro Davigo aveva sottolineato la presenza in quel brogliaccio del nome di un bene un membro del consiglio Sebastiano Ardita fino a qualche tempo
Prima grande amico nonché compagno di corrente di Davigo stesso capite
Poi ci fidiamo dell'esperienza giudiziaria poiché ci fidiamo dell'esperienza giudiziale del dottor Davigo dice Nieri siamo portati a pensare che in Italia Dorin poi entrerà in vigore il metodo ungherese
Di cui quella descritta è stata l'esperienza pilota
Le regole dovrebbero essere le seguenti se un sostituto procuratore ha qualcosa da ridire sui comportamenti del capo della Procura di cui fa parte
Puoi in volgersi all'insaputa del capo stesso e dei colleghi che indagano assieme a lui ad un componente del Consiglio superiore della magistratura di suo gradimento
All'Unipol consegnare carte coperte da segreto a patto che siano in copia cosicché non sia identificabile chi li ha fatti uscire
Di questa documentazione riservata il destinatario a sua volta potrà fare l'uso che più gli aggrada informando in qualche caso sommariamente chi di dovere cioè i suoi riferimenti istituzionali
Ma è altresì concesso di renderli edotti anche parlamentari e colleghi che gli sembrino meritevoli delle sue confidenze potrà persino corre il rischio che questi suoi sussurri generino disagi alle persone citate nelle carte
Posta sicuri infatti che la quasi totalità dei giuristi italiani
Ministri ed ex ministri di Giustizia magistrati di ogni livello presidenti ed ex presidenti della Corte costituzionale non troverà come fino ad oggi non ha trovato alcunché
D ai CPT all'applicazione del metodo ungherese
Se poi un'imprevedibile fuga di notizie dovesse provocare fastidi a qualche malcapitato il cui nome è finito nel fascicolo segreto
E sul problema un'accurata indagine porterà all'individuazione dell'usciere o della segretaria responsabile
Dello spiffero e all'Hui o al lei verrà comminata una pena adeguatamente severa
Questo articolo è un'antologia dell'ironia con cui il giornalismo può fare buona informazione
Soprattutto smascherando le contraddizioni del potere ovviamente lo ha scritto un grande giornalista e ci fa piacere leggerlo anche cercando di interpretare con la prosa la ricchezza di spunti che contiene a questo punto conclude Minelli
Non possiamo non complimentarci
Con il fortunato dottore ardita che ha avuto la buona sorte di essere stato il primo dessert finito con il suo nome nel ventilatore sicché
Al momento è stato l'unico a poter dimostrare in modo circostanziato la propria estremità all'ordito massonico chi aveva allarmato Storari Davigo
Nomi e cognomi degli altri trentanove appartamenti alla supposta Loggia non hanno avuto uguale opportunità di difesa pur essendo stata resa assegni pubblica la loro identità in qualche caso persino sui giornali
Restano così i trentanove sospetti cospiratori in uno stato di sospensione esposti a dileggio insinuazioni diciamo la verità una condizione non invidiabile
Tocca ora al procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone fare chiarezza sui presunti membri della Loggia Ungheria separando quelli come ardita che provatamente non dovrebbero restare un giorno di più nel girone dei sospetti
Dagli altri la cui posizione merita di essere ulteriormente esplorata quanto a noi
Pura ammirati da questo metodo di ricerca della verità assai innovativo
Continuiamo a prediligere quello antico che passava per le carte protocollate così Paolo Mieli e ogni commento e lasciato all'intelligenza
Di chi
Legge e ascolta queste parole
E poi c'è un altro interessante
Articolo di
Mattia Feltri sul sulla stampa che riguarda invece
Leggiamolo ventidue enne cancro né piovra riguarda il tema dell'ergastolo ostativo e della memoria di Giovanni Falcone io non lo so che cosa direbbe Giovanni Falcone dell'ergastolo ostativo scrive Feltri
Cioè dell'ergastolo fino alla morte senza speranza di rimedio perché quando era vivo l'ergastolo ostativo non c'era eppure sembra saperlo un sacco di gente specialmente dopo che la Consulta lo ha dichiarato contrario alla Costituzione incaricato il Parlamento di metterci mano
Così si tradisce Falcone dicono i Cinquestelle del affiancati da magistrati alla Nino Di Matteo pm antimafia ora al CSM
Avrò letto una decina di articoli così si tradisce Falcone nell'idea che se un mafioso non si pente nelle mani del magistrato non potrà mai ambire al ravvedimento io non so che cosa direbbe Falcone oggi
Ma so anche a differenza degli onesti di cui siamo circondati non amava mettere l'invalicabile muro dell'etica français e i mafiosi non ne aveva bisogno era onesto lui sì al punto da confessare a Marcel Padovani
Per cose di Cosa Nostra libro uscito un anno prima della carneficina di capaci
Che talvolta la mafia mi ha impartito una lezione di moralità
Le confesso di avere sempre cercato di immedesimarmi nel dramma umano di mafiosi le confessò
Le confessò chiedo scusa di avere imparato riconoscere l'umanità anche nell'essere apparentemente peggiore e di avere capito che gli uomini d'onore non sono né diabolici né schizofrenici sono uomini come noi concluse
Scrive ancora Mattia Feltri con la più ovvia e dunque la più grande delle verità se vogliamo combattere efficacemente la mafia non dobbiamo trasformarla meno un mostro
Né pensare che sia una piovra un cancro dobbiamo riconoscere che ci rassomiglia
E pare che ultimamente
Chiosa Mattia Feltri
In questo articolo ci assomiglia parecchio nell'ipocrisia evidentemente
Che e poi
E fin qui la giustizia
Ci resta poco tempo ma spero che la regia mi dia un piccolo sforamento perché gli argomenti ancora da trattare sono parecchi
E vi segnalo vi segnalo anzitutto il braccio di ferro tra le Regioni sui vaccini ne fanno il Corriere della Sera l'articolo a pagina otto sui vaccini in vacanza si cercherà di creare un coordinamento fra le Regioni
Per far sì che il la diciamo i i modelli di vaccinazione diversi da regione a regione il fatto che questi sistemi non dialoghino crei un problema anche al turismo
E poi le rivelazioni con gli dicevo di nuovi sospetti
Sulla genesi del virus fatte dall'Intelligence americana di cui abbiamo parlato ieri
Sulla malattia di tre ricercatori dei laboratori di One nel novembre del due mila diciannove prima che la crisi pandemica scoppiasse anche in Cina il l'immunologo Fauci sulla Repubblica
A pagina undici chiede chiarezza e quindi rinfocolare un po'le polemiche
Dobbiamo sapere che cosa è successo in Cina dice Fauci polemiche sull'ipotesi che il virus non sia Stato determinato da un salto così detto di specie tra pipistrelli eh
Uomini modo un errore umano interno ai laboratori
Su cui la Cina lavorava
E poi abbiamo il
Il tema ancora politico del Vertice del centrodestra sulle candidature come vi avevo anticipato in apertura di questa conferenza stampa
Vertice che ieri ha visto una sorta di tregua siglata tra Meloni Salvini e Tajani ma ancora non c'è una piena intesa e e quindi c'è da ritenere che questo tema
Terrà banco ancora nei prossimi giorni se non nelle prossime settimane
Ne parlano la stampa ne parla il Corriere della Sera
A pagina diciassette con un articolo di
Marco Cremonesi e Paola Di Caro un risultato è stato raggiunto i leader del centrodestra scrivono i due giornalisti si sono rivisti dopo tre mesi e mezzo e non si sono scontrati Salvi M e Meloni hanno preso un caffè della pace il clima è apparso sereno e la certezza e che ci si presenterà uniti dovunque ma per sapere chi saranno i candidati di nome Milano bisognerà ancora attendere il fine settimana o la prossima
Ci ha scherzato suo inizio vertici Lehder leghista secondo i giornali la corda è già fatto quindi che ci vediamo a fare e questo perché nel pomeriggio si era diffusa la notizia di un'intesa raggiunta tra lui e Meloni
Su Annarosa Racca presidente di Federfarma lombarda a Milano e suo amico Michetti avvocato De esperto di amministrazione oltre che opinionista radio a Roma un candidato per uno nelle città di riferimento e Brindisi pronto
In realtà
La a vicenda e più complicata sono nomi interessanti come altri si limita a dire la leader di Fratelli d'Italia sono usciti quattro cinque nomi nuovi li esamineremo e decideremo presto aggiunto Salvini in pubblico dopo avere spiegato ai colleghi
Che lui per Milano un nome coperto che preferisce non bruciare fino a quando non avrà la certezza che dirà sì potrebbe essere un grande imprenditore un'importante primario ma il dubbio resta perché dal vertice uscita una linea unanime bisogna puntare su Icbc
Ma è anche vero che trovare candidati della società civile non è facile propano porrò per questo una legge però mentale gli stipendi e le tute legali per i sindaci ha detto Salvini sapendo bene quanto sia problematico trovare Big disposti a mettersi in gioco
E questo
E questo il l'articolo l'analisi che si fa di questo impasse diciamo mascherato di di tregua e di falsi intese che ce la dà
Stefano Folli sulla Repubblica e il quale fa capire che il centrodestra con la sua inconcludenza sta sprecando una occasione preziosa che gli si presenta il paradosso del centrodestra il titolo
Il paradosso del centrodestra è sotto gli occhi di tutti scrive folli se si sommano i consensi raccolti nei sondaggi delle tre forze in particolare dal Carroccio da Fratelli d'Italia
Ci sono pochi dubbi in questo schieramento si stia avviando a vincere le prossime elezioni politiche e quindi ad assumersi la responsabilità del governo
In un futuro non lontano la rivalità tra Salvini e Giorgia Meloni non lo danneggia provoca nervosismo personale
Certo e ovviamente un travaso di voti tra i due vale a dire che la seconda guadagna quello che il primo perde senza tuttavia che cambi il totale alla fine la somma fa sempre quaranta per cento
Cui va aggiunta la percentuale di quel che resta del partito berlusconiano circa il sette per cento
Il primo lato del paradosso conferma dunque una considerevole forza elettorale del centrodestra il secondo lato invece le scrive
Una storia di straordinarie inconcludenza un'alleanza che si candida a governare l'Italia non riesce a trovare un nome per il Campidoglio
E il centrodestra i voti appunto
A Roma però
Non riesce a esprimere un numero minimo di figure in grado di incarnare un'idea dell'amministrazione
A Roma il caso emblematico scrive ancora Follini perché la destra disporrebbe forse dei consensi per vincere o almeno per condizionare il vincitore
Invece non riesce nemmeno trovare un signore una signora di qualche spessore che dica sì sono pronti a parte il controverso avvocato Michetti
Ne vale sostenere che anche la sinistra e sui problemi è vero ma la destra sta andando oltre come se avesse paura di vincere spodestando la raggi che equivale a temere il successo nella Capitale d'Italia
Un nome della verità si era affacciato e non dalla cosiddetta società civile quello di Maurizio Gasparri sperimentato professionista della politica figlio di un'altra epoca ex colonnello di Gianfranco Fini transitato con indubbio mestiere a Forza Italia
Si era detto almeno lui disposte persino contento di scendere in campo
Ma è sembrato la prova vivente che il centrodestra la testa rivolta al passato perché sul presente non sa come muoversi non un viatico incoraggiante per le ambizioni di Salvini e Giorgia Meloni
E S a Roma si piange non è che a Napoli si ridà quanto meno nel centrosinistra come sappiamo dove dopo il forse della candidatura
Di Gaetano Manfredi si cerca un nome e intanto Bassolino è sceso in campo come sappiamo con con la sua iniziativa unilaterale individuale
E ovviamente aprendo un fronte di rottura nella sinistra nel partito democratico di cui lui pure in qualche modo è un riferimento ancora
Bassolino si fa intervistare da Libero e e dice le le ragioni della sua scelta
E soprattutto dice che ovviamente non mollerà l'osso
Triste vedere idem in confusione la città è scassata dice le scale sono dissestati e ci sono buche ovunque tanti problemi ma i fondi del Recovery se usati bene possono cambiare il volto di Napoli quindi contrario di quello che diceva Gaetano Manfredi quando
A sostanzialmente rinunciato alla candidatura
Giro nelle periferie A barra non c'è un bancomat per ottenere un certificato nella sede della municipalità San Giovanni una signora ha dovuto comprare una risma di carta di tasca sua la digitalizzazione assente voglio valorizzare il porto mi impegno per l'amore che nutro verso questa città l'amore però non basta li chiede
Brunella bollori che lo intervista alle e lei non ha più il Pd alle spalle perché perché le primarie di cinque anni
Furono primarie farlocchi di cinque anni fa un mercimonio nullo il Pd alle spalle molla spinta di tanti napoletani di sinistra centro destra Grillini soprattutto gente che da tempo non vota più
Questa lì l'impegno di Bassolino che ovviamente come un caterpillar
Sta
Più un bando sulle che il sull'inconcludenza della centrosinistra e in parte anche del centrodestra anche se come vediamo a destra si fa più chiaro la candidatura di Catello Maresca anche lui oggi fa un'intervista sui quotidiani per annunciare la sua discesa in campo
Poi di segnalo
Qualcosa che riguarda la RAI c'è un articolo sul fatto quotidiano a pagina quattro sulle nomine della RAI qualcosa che riguarda gli enti perché è sempre interessante Ra segnalare queste
Questi avvicendamenti queste trattative
Di governo e sottogoverno che si agitano ovviamente e nella nella valuti nella scelta dei ricambi che ci saranno negli enti interno nei prossimi mesi la RAI e ovviamente il primo di questi appuntamenti a giugno e il titolo dell'articolo e le mani di Draghi sulla RAI sceglierà l'amministratore delegato
Si dice anche che Draghi alla guida della TV di Stato scrive Gianluca Rosselli
Vorrebbe una persona di estrema fiducia che conosce bene per questo nelle ultime ore sono salite le quotazioni della vice direttrice generale di Bankitalia Alessandra Perrazzelli nata a Genova nel mille novecentosessantuno
La manager ha un curriculum economico internazionale chi piace molto al premier ha avuto modo di apprezzarla Palazzo cocci
Una donna di conti che ricorda la scelta del due mila dodici di Luigi Gubitosi come alternative restano in campo anche Elisabetta vita ha di di open Fiber
E Laura Cioli ex Jedi RCS ma c'è anche chi ipotizza un altro nome
Un manager già passato per un periodo a viale Mazzini posi sta valutando uno Min terno all'azienda che però non sarebbe tra quelli più gettonati Paolo Del Brocco e Marcello Scianamè a su tutti
Ma una persona più defilata considerata più strane e giochi politici all'imprimatur dei partiti
Un interno agli occhi del premier avrebbe il vantaggio di conoscere già all'azienda di non dover passare i primi sei mesi a capirci qualcosa
Ma per Palazzo Chigi non è un fattore dirimente se Draghi vorrà un esterno sarà Esterno dalla scelta della di poi dipenderà quella del presidente e anche su questo il nome del premier su questo nome il premier vorrà dire la sua in pole scrive
Gianluca Rosselli ci sono Simona anni essa spinta da Gianni Letta e Paola Severini Melograni
Ferruccio de Bortoli ha rinunciato il premier però dovrà avere un gradimento politico visto che poi dovrà passare le forche caudine del voto in vigilanza questo il
L'articolo del fatto quotidiano e invece
Per quanto riguarda un altro ente e che va al ricambio alla Cassa depositi e prestiti c'è un articolo interessante sul foglio di Simone cantieri
Che ci racconta che cosa accade avute sul foglio
Eccolo qui il test Cdp per Draghi
A Palermo in uscita il premier vuole Scannapieco colpo per i grillini che ripiegano su
Ferrovie dello Stato
Più il Movimento cinque Stelle lo difendeva è più lui si indebolì la tanto che adesso il primo ad aver capito che la sua conferma in cassa depositi e prestiti appesa a un filo e proprio Fabrizio Palermo scrive Simone carrettieri sul foglio
Per i grillini da Luigi Di Maio a Giuseppe Conte sarebbe l'ultimo totem forse quello più pesante a venir giù mani militari delle truppe branchiali
C'è adrenalina nell'aria anche perché il premier è volato a Bruxelles lasciando tutti i partiti nell'incertezza che poi altro non è che la conferma di un metodo già visto in questi cento giorni Draghi ascolta tutti ma alla fine decide lui
E così avanza Dario Scannapieco alla guida di Cdp tra domani e giovedì il responso scrive Simone carrettieri
Poiché ci racconta anche
Che sullo stesso binario temporale corre anche la partita di ferrovie
Anche in questo caso la di uscente Gianfranco Battisti e dato dal governo con la valigia in mano i cacciatori di teste in azione le ultime settimane hanno cerchiato di rosso
I nomi di Luigi Ferrari ex Ferraris ex Terna non dispiace il Movimento cinque stelle in particolare Di Maio il banchiere d'affari Giovanni Tamburi e Donato io a covoni di cui bilingui bello de il primo e l'ultimo sembrano giocarsela chiusi giri di nomine per Cdp e ferrovie si passerà alla RAI sentiamo qui che dice sulla RAI a partire già dalla prossima settimana il valzer inizierà a rallentare i giri i partiti puntano a mantenere almeno le quote nelle direzioni dei telegiornali delle reti consci che l'amministratore delegato uscirà fuori dal famoso quadrilatero Dry diano
Bisogna dar conto dunque di Marcello Scianna mea attuale direttore distribuzione in caso di scelta interna ma anche di Paolo Del Brocco Audi Rai Cinema
Nella ridda di voci e depistaggi spuntano anche i profili di Laura Cioli Ex scaligeri di
E ancora nonostante le sue smentite di Elisabetta vita Oven Fiber ma c'è tempo uno scossone pardon un passo alla volta sembra essere lo la parola d'ordine di Palazzo Chigi come vedete i nomi sono gli stessi
Che si fanno tra giornali DiVersi
Vi segnalo ancora che sulla scuola dove come anticipava il fatto quotidiano i sindacati scusate ieri
Il ministro con un'ordinanza aveva anticipato gli scrutini
Prima della fine delle lezioni per evitare di dover prorogare i contratti dei precari e sindacati adesso invece protestano contro l'anticipo degli scrutini
Improvvisamente la preoccupazione di garantire l'anno scolastico
E diventata una loro appunto
Priorità quando si tratta evidentemente di prorogare contratti
Va sempre bene se si tratta di vice di prolungare la il calendario dell'anno scolastico non si tocca di una virgola comunque i sindacati protestano per l'anticipo degli scrutini
Quella in corse l'ultima settimana di lezioni dopo danno di di David e slalom tra quarantenni improvvisamente la preoccupazioni di garantire
La continuità e della formazione di dei ragazzi è diventata
Una priorità delle sigle che invece avevano escluso di fare un secondo non un minuto di
Ora di lezione in più di tempo di lezioni in più per rimediare al tempo perso durante la pandemia il fatto quotidiano ne parla a pagina sei
E con questa segnalazione
Mi pare che c'abbiamo la conclusione vi ricordo che sono stati condannati in finalmente dopo tredici anni il boss illegale chi minacciarono i giornalisti Saviano che Capacchione
Mi pare del Corriere della Sera pagina ventitré vi ricordo anche soprattutto ma ne parleremo parlerà certamente radio radicale
Nelle sue nelle sue successive trasmissioni la guerra diplomatica che si è aperta fra UE e Bielorussia dopo l'atterraggio imposto al volo Atene Vilnius che ha portato all'arresto del giornalista dissidente Roman prodotta sesso chi Bruxelles studierà nuove sanzioni fino a quando il regime di Luca Sheng con non si trasformerà una in una democrazia e quando avverrà verrebbe da dire è molto molto difficile ma
Ma qualcosa sta accadendo perché queste reazioni del regime evidentemente sono anche un segnale di debolezza così
Commenta la dissidente Svetlana chi Cano skaja e nelle interviste che ha fatto al Corriere la Repubblica questo atteggiamento dice
Svetlana e un punto di debolezza del regime e e la strategia di da RAI di sulla sulla politica estera soprattutto diretta a trovare un intesa nel Mediterraneo per fermare e gli sbarchi
E al centro di un articolo di Marco Galluzzo sul Corriere della Sera a pagina diciannove
Cercare di chiudere un accordo provvisorio prima della UE Finetti e da fine di giugno
Le trattative tra Roma Berlino e Parigi il fulcro di un possibile patto sui migranti che dovrebbe poi allargarsi ad altri passi de passi Paesi dell'Unione europea sono a buon punto e stanno dando i primi frutti la Germania sorpresa
Proprio perché non vuole trascinare il dossier sin dopo l'estate dunque
E in periodo elettorale ha più fretta Dino di trovare un compromesso efficace e in questo quadro scrive Galluzzo che Mario Draghi
Si muova nel corso del suo primo consiglio europeo in presenza ha chiesto in modo insistente di avere uno spazio da dedicare al tema dei migranti economici e di coloro che hanno diritto d'asilo e cercherà di metterlo a frutto nonostante il summit sia stato incentrato sul caso Bielorussia per il prossimo Consiglio europeo a fine giugno il Presidente del Consiglio vorrebbe però che un'intesa di massima fosse pronta ovviamente con ricollocazioni dei migranti su base volontaria
Con un primo gruppo di Stati che si allargherebbe e anche qui il dossier in evoluzione prima la Spagna poi subito dopo a Lussemburgo e Irlanda questo il la posizione di laghi al vertice europeo vertice che
Raccontato a dal Corriere della Sera pagina diciotto e diciannove collegandolo alla crisi della Bielorussia la notizia della Bielorussia e presente su tutti i quotidiani ma diversamente da quanto accadrà questa mattina su tutti gli altri quotidiani europei non in prima pagina sia perché e coperta dalla seguito della strage sia perché i fatti della politica nazionale
Purtroppo oscurano l'importanza di questioni internazionali che trovano poca eco sulle pagine dei quotidiani italiani con questa segnalazione io ho concluso
La mia chiacchierata con voi cari amici e ci rivediamo ci sentiamo però domani mattina alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa e regime buona giornata a tutti
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0