Un futuro per l'informazione - Manifestazione della Federazione Nazionale Stampa Italiana

Lo sindacale di controcorrente Lazio ha raccolto l'iniziativa delle tre messe in tutta Italia e la raccolta per organizzare questo presidio
A Roma ringraziamo le forze dell'ordine tutte le persone che vogliono garantire la nostra sicurezza e la tranquillità di questo presidio a loro va il nostro grazie perché sono delle persone che stanno lavorando a tutela della nostra sicurezza veramente grazie ore per quello che state facendo grazie a voi perché siete qui grazie alle persone che ci stanno seguendo dobbiamo noi oggi far sapere che e a rischio l'autonomia delle giornaliste dei giornalisti perché nel momento in cui
C'è sempre più un'emorragia di posti di lavoro dalle redazioni nel momento in cui il governo dice sì ai prepensionamenti cinque uno se non addirittura cinque a zero nel momento in cui cresce la disoccupazione aumenta nel momento in cui i precari sono sempre di più sempre più sfruttati dico che occorre momento in cui c'è questa azione piratesca come disse un mio collega fatta
No derivi dalle giornaliste dei giornalisti edili tuttavia della collera di tutte le colleghe e i colleghi allora veramente tutela rischio ma
Non solo l'informazione ma tutte e due tutti quegli istituti che garantisco l'autonomia garantiscono alla libertà particolare l'Impregilo muto Deep di previdenza
Impregiudicata agito sono due baluardi del nostro contratto fanno parte del contratto sono parte integrante del contratto ma in questo momento siamo preoccupati soprattutto per per Limp oggi perché il momento in cui il governo predispone i prepensionamenti
E tutto questo è a carico dell'idrogeno cinquecento milioni senza far sborsare un euro alle cittadine e cittadini
Senza prevedere un ricambio generazionale anche proporre ha più in termini di contributi allora vuol dire che siamo azzardi nessuno sta prendendo a cuore che il sistema dell'informazione va in crisi se va in crisi l'Impregilo va in crisi tutto il sistema dell'informazione e ci si deve rendere conto
Basta con il precariato basta con lo sfruttamento dei precari e sono una parte integrante importante il corretto
Quinto delle giornaliste dei giornalisti non esisto
Di Curiglia siamo tutti nello stesso recinto non c'è bisogno di fare queste classificazioni
Tutti siamo chiamati a contribuire ad una missione che è quella di garantire l'articolo ventuno della Costituzione cioè il diritto e il dovere di informa comunità però per fare questo abbiamo bisogno di essere tutelate tutelata
Grazie ad articolo ventuno per essere qui grazie anche hanno bavaglio per essere qui la Fnsi rappresentata dal segretario Raffaele Lorusso l'ordine nazionale ecco il nostro segretario uscente Guido D'Ubaldo la presidente dell'ordine del Lazio Paolo Spadari era eccola qui i nostri amministratori
Del Bellini docilità Baldi maschi marciano poi abbiamo ecco i nostri amministratori della Casagit Giampiero Spirito ma Rebellin puja ecco l'Associazione stampa romana il segretario Lazzaro Pappagallo non ti avevo visto ecco per Andrea Rustichelli che il fiduciario dell'indugia ecco tentava tante colleghe ai colleghi che si sono presentati al sottoscritto perché noi siamo qui un'unica comunità come tale
La vogliamo essere allora a questo punto se siamo pronti con i collegamenti allora intanto io vorrei fare intervenire ecco e ci abbiamo anche il segretario aggiunto FS verso immerso in un in un chiese se sì grazie Vittorio la di Trapani allora a questo punto cominciamo con Ida Baldi che va a dire qualcosa sul perché di questa manifestazione perché noi oggi siamo qui per richiamare l'attenzione del governo del Parlamento e far sapere ai cittadini perché siamo in questo presidio
Grazie
Siamo qui dopo una manifestazione molto molto i che ha che sia di di di di di Venezia
Che di partecipazione
Perfetto
Allora torniamo qui in piazza oggi qui davanti alla prefettura romana tante le manifestazioni in varie città d'Italia ci saranno rappresentanze delle associazioni regionali di stampa delle associazioni
Regionali e della Federazione nazionale della stampa perché dopo la manifestazione del venti maggio partecipata
Come dire a cui hanno dato
L'adesione tutte le componenti tutte le rappresentanze della categoria dei giornalisti purtroppo ancora non abbiamo avuto segnali concreti
Di una decisione di una determinazione da parte del Governo di riffa ripartire il tavolo per la sostenibilità
Di un istituto quello di previdenza dei giornalisti che assicura da anni stiamo quasi per compiere un secco lo lo stiamo compiendo nelle condizioni peggiori la pensione e la la gli ammortizzatori sociali in ugual far di una categoria fondamentale per una democrazia come quella dei giornalisti e delle giornalista
Noi siamo in piena crisi editoriale sono vent'anni che il sistema editoriale italiano fatica più di altri purtroppo anche forse per l'incapacità e l'inadeguatezza degli editori italiani di affrontare i cambiamenti tecnologici
Profondi che sono avvenuti in questi due decenni ebbene negli ultimi anni è l'unico strumento che governa editori sono riusciti a
Come dire
Concordare è stato quello dei prepensionamenti la legge quattrocento sedici a a contribuito a rendere decisamente più critica la situazione dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti sono stati migliaia i giornalisti accompagnati alla pensione anticipata sono state veramente moltissimi i contributi che sono venuti meno da parte di questi colleghi senza imporre numeri adeguati dirli assunzioni di giovani giornalisti in grado sia di affrontare i mutamenti tecnologici
Quindi interpretare la contemporaneità ma soprattutto di far funzionare quel sistema che è un sistema di solidarietà che tiene in piedi le casse le casse di previdenza
Dei dei dei giornalisti e degli altri professionisti
Limpidi è un istituto sui generis è l'unica cassa in Italia che assicura la pensione esattamente come l'INPS e gli ammortizzatori sociali esattamente come l'INPS solamente con i contributi dei giornalisti non un'europa
Chi arriva dallo Stato non urrà euro ci arriva dalle tasse dei cittadini tasse che anche i giornalisti pagano come è giusto che sia e che vanno al sistema della pubblica istruzione al sistema
Della sanità al sistema dei trasporti è bene noi non prendiamo un Euro dallo Stato ma noi sosteniamo anche i giornalisti nei momenti più difficili e lo stiamo facendo da anni e negli ultimi dieci anni li impicci ha messo nelle tasche dei colleghi in difficoltà esodati e buttati fuori
Dalla dal mondo del lavoro ben cinquecento milioni di euro è bene
Noi chiediamo oggi che come altri settori come gli altri settori in crisi del nostro Paese e sono tanti lo sappiamo bene il governo si faccia carico della crisi editoriale di questo Paese
Si faccia carico delle difficoltà in cui versa la categoria una categoria strategica per la democrazia tutelato il diritto alla all'informazione dalla Costituzione italiana e quindi venga incontro alle nostre richieste quantomeno rinfaccia ripartire un tavolo politico che è nato agli inizi di febbraio del due mila e venti ma che purtroppo nel passaggio tra la vecchio e nuovo governo si è a Renato allora chiediamo dialogo nel ne chiediamo una soli Tione condivisa così come c'è stata assicurata
Negli ultimi mesi proprio dal Governo precedente e anche all'inizio della legislatura dal presente grazie
Grazie Ida Baldi del CDA del delinque G. grazie adesso siamo pronti per collegarci con la piattaforma Zummo quindi inviterei il segretario Raffaele Lo Russo venire qui cosicché il suo intervento andrà indiretta sulla piattaforma segretario
Sì
Grazie Maurizio grazie ai colleghi
Grazie ai colleghi di Roma che hanno voluto promuovere questo
Questo presidio in contemporanea con altre piazze d'Italia quindi da qui che al salutiamo i colleghi che in altre piazze d'Italia insieme con noi stanno manifestando
Su temi che non dovrebbero essere cari soltanto chi fa informazione ma dovrebbero essere in carica ma tutti i cittadini italiani perché informazione significa democrazia consentitemi graziare e e CGIL CISL e UIL per i messaggi di sostegno che ci hanno inviato sono messaggi che
Vanno a rinsaldare quel patto di alleanza con la Federazione nazionale della stampa
In nome del lavoro perché il lavoro deve tornare centrale in questo Paese perché lavoro il fondamento della Costituzione neanche il fondamento della della convivenza civile
Badate
Già
Qualche qualche settimana un paio alla settimana scorsa il venti maggio noi abbiamo portato nella piazza di Montecitorio
Il grido di allarme che l'informazione italiana che i giornalisti italiani sono stato sullo stato dell'informazione
L'informazione in questo Paese rischia di diventare marginale di diventare sempre più marginale le informazioni a differenza di altri settori est ugualmente vitali per la democrazia italiana non ha trovato adeguato spazio almeno fino ad oggi nel cosiddetto Piano nazionale di ripresa di resilienza c'è soltanto qualche vago accenno laddove si parla di di di
Transizione Haiti transizione digitale
Ecco noi non vogliamo non vorremmo che la transizione digitale
Diventasse una sorta di occasione per ridurre ancora di più il perimetro degli occupati in questo Paese e ridurre ancora di più il perimetro dell'occupazione irregolare nel nostro settore eh
è un passaggio che non ci possiamo permettere perché se così fosse noi staremo dicendo addio all'informazione di qualità alla informazione professionale
Quindi noi non siamo qui per protestare contro qualcuno noi siamo qui per chiedere soprattutto a chi è oggi al governo di farsi carico della della del dalla vertenza informazione farsi carico della Vespa formazione significa aprire un tavolo con tutti i protagonisti
Tutti gli attori del settore a cominciare dalla controparte datoriale che sempre più assente per ragionare e per ragionare di futuro per ragionare di futuro a partire
A partire dall'occupazione ma per riprendere anche tutti quei provvedimenti guardate provvedimenti a costo zero provvedimenti che non costerebbero nulla
Alle casse dello Stato che sono ferme in Parlamento che in Parlamento non ci sono mai arrivati a che cosa mi riferisco quadrate
Ci si dice c'è la proposta di legge per la cancellazione del carcere
Tra l'altro sollecitata dalla dalla Corte costituzionale il termine scade il venti di giugno non è successo nulla la proposta di legge ferma lì
Fare così come afferma la proposta di legge per il contrasto alle querele bavaglio così come non si consente di affrontare il tema del contrasto della cancellazione dei cosiddetti collo dei cosiddetti co.co.co. che sono i writer descriva i versi dell'informazione italiana
Sono il vero sono il vero grimaldello che sta consentendo agli editori di questo Paese
Praticamente di destrutturare il mercato del lavoro destrutturare il mercato del lavoro del RIS dell'informazione significa destrutturare l'informazione italiana dell'informazione italiana significa indebolire l'opinione pubblica italiana
Questi provvedimenti sono provvedimenti Accor ritiro provvedimenti che non richiedono un centesimo uno da parte delle casse dello Stato e sarebbero però provvedimenti che avrebbero effetti benefici non soltanto sotto il profilo della qualità dell'informazione ma anche sotto il profilo dico della diciamo della della della rimessa in sesto diciamo così del del recupero del disavanzo dell'istituto
Di previdenza nell'invece di cui prima parlava Ida perché guardate lì tutti non è che è finito il disavanzo perché qualcuno lo ha gestito male
Il disavanzo della liturgia figlio della destrutturazione del mercato del lavoro
Il disavanzo della liturgica è figlio di politiche volte a ridurre sempre di più l'occupazione regolare ed allargare sempre di più il perimetro del precariato allora questo è un tema che deve tornare centrale all'interno del Paese
Nell'Italia che si sta pensando di costruire con il nuovo piano di nazionale di riprese di resilienza non si può pensare che il lavoro occupi uno un posto marginale o per lavoro diventi un'appendice io lavoro deve tornare centrale il lavoro il fondamento della nostra Costituzione il fondamento la nostra convivenza civile cioè quindi è da lì che dobbiamo dobbiamo ripartire nessuno di noi sta chiedendo di tornare alla stagione
C'è stata in passato dei cosiddetti finanziamenti a pioggia nessuno vuole finanziamenti a pioggia chiediamo però che seriamente si affrontino i nodi strutturali e le criticità di questo settore
E lo si faccia con un tavolo esattamente come è stato fatto per tante altre crisi industriali che attanaglia nel nostro Paese questa è la nostra richiesta ripartiamo tutti quanti insieme dal lavoro perché ripeto era al centro il lavoro dei giornalisti significa rafforzare l'informazione di questo Paese per rafforzare quindi la stessa democrazia italiana grazie a tutti e consentitemi di salutare
L'onorevole Filippo Sensi che diciamo è sempre vicino alla città le nostre iniziative e non ci fa mancare neanche mai il suo sostegno in Parlamento grazie ancora
Grazie sì al segretario Raffaele Russo grazie al vuole Filippo sei
Anche a di essere qui ecco questa è soltanto una tappa di un cammino che cominciato il intimato già a questo punto io non mi dilungo passo la parola a Giampiero Spirito Presidente Della Casa ditte servizi
Sì naturalmente dove c'è l'Inpgi dove c'è l'ordine c'è anche la Casagit la cassa di assistenza dei giornalisti
Perché ricordiamoci che
Un istituto contrattuale come la retribuzione come la previdenza cit
Per l'assistenza sanitaria dal primo agosto mille novecentottantadue questo è stato un segno di grande civiltà più grande lungimiranza da parte del sindacato che ha inserito nel contratto questa possibilità
I giornalisti non aspettano elemosina l'altro fanno anche dal seno e abbiamo la cassa in società di mutuo soccorso accogliere altre collettività abbiamo creato la la la la Casagit servizi proprio per dare la nostra competenza anche all'esterno ma c'è bisogno di grandi riforme e soprattutto fin quando si pregiudica con l'assenza di lavoro non si pregiudica sulla previdenza ma si pregiudicano anche lì pure la sapere cinquanta mila persone sono tanti
Il PD saranno sempre di più e quest'anno pensate abbiamo dato sessanta milioni di prestazioni togliendo anche il peso al servizio sanitario nazionale con cui siamo naturalmente noi un'intersezione del servizio
Ario nazionale quindi è importante sapere questo che si pregiudica l'assistenza di tantissime di migliaia di famiglie perché dal lavoro che che arriva tutto quanto e noi chiediamo appunto delle riforme di sistema chiediamo le incentivazioni e vorrei dire una cosa
Chiaramente se oggi c'è un confronto democratico c'è oggi c'è un Paese libero che sa anche confrontarsi se c'è un'informazione se c'è una cultura sarà pure per merito per i giornalisti molti dei quali sono non ci sono più sono morti per la ricerca della verità molti dei quali stanno viaggiando sotto scorta e penso al mio amico Paolo Borrometi
Molti dei quali e noi lo sappiamo per l'Osservatorio capiamo la Casagit
Sono vittime di malattie il nostro una professione usurante quindi io credo che non sia solo utile e importante che ci sia un confronto dove poco doveroso che ci ascoltino e doveroso
Continuare aprire dei tavoli è doveroso sostenere il lavoro credo che questa sia un'altra tappa
Cioè io l'ho chiamato un centro di mobilitazione permanente ricordiamoci di quello che i giornalisti hanno saputo dare a questo Paese è ora anche che in questo Paese via indietro qualche cosa che va
Grazie Giampiero Spina perché e per servizi Paola Spadari presidente dell'ordine dei giornalisti del Lazio
Buongiorno
Grazie di essere venuti io porto il saluto dei presidenti regionali dell'ordine e quindi che hanno aderito alla manifestazione del venti e stanno aderendo ai mesi di i giornali
E proprio da questi territori che arriva diciamo la preoccupazione e il grido di Lodi il dolore
Dai territori che nelle regioni dove da noi Safran la chiusura delle voci la chiusura della della l'assottigliamento del pluralismo informativo
Che sta creando moltissimi problemi alla qualità dell'informazione e alla dignità dei giornalisti
Ecco io credo che bisognava sgombrare il terreno da un a ma ancora un un sentimento che vuole i giornalisti una casta privilegiata
I giornalisti sono una classe di lavoratori come gli altri in questi anni c'è una grande preoccupazione noi raccogliamo nei nostri per istruire i nostri ordini e regionali il grido di dolore il grido d'allarme di colleghe e colleghi che ogni giorno per giorno messa a repentaglio
Hillary il posto di lavoro che ogni giorno sono costretti ad accettare compensi
Che non sono di non rappresentano la dignità
Di una professione che invece deve essere bene Comune patrimonio comune di tutti i cittadini in prima fila io credo che e il Governo debba raccogliere questo questa preoccupazione e questa che è un'emergenza per l'informazione la qualità dell'informazione non è qualcosa
Sono nostra solo di chi lato maneggia e la come dire
Le esercita ogni giorno l'informazione e la qualità e la dignità vigile esercitare un patrimonio comune di tutti i cittadini
Io spero che i cittadini oggi capiscano che
Queste mobilitazioni nelle sedi in tutte le sette nelle regioni sono o un elemento importante esame in difesa di un dovere e di un diritto di informare
Grazie buona giornata
Grazie Paolo Spadari presidente dell'ordine dei giornalisti del Lazio Vito D'Ubaldo il segretario nazionale dell'ordine dei giornalisti
Uscente sì buongiorno a tutti rivolgiamo da questa piazza un nuovo appello le istituzioni al Governo perché prenda a cuore il problema della della dell'informazione noi viviamo un momento di grande crisi
Dico a memoria un po'di numeri dal due mila e otto sosta diversi quasi più di quattro milioni di copie di giornali vendute
I posti di lavoro si sono persi da centinaia soltanto nel nel due mila venti ottocentocinquantacinque nel due mila diciannove ottocentosei cinque finora gli interventi di tutti i governi per cercare di per contrastare la crisi dell'editoria è stato sempre quello di favorire prepensionamenti e quindi aiutando aiutando gli editori a contrarre il mondo del lavoro questo avviene e avviene senza un ricambio che sarebbe necessario per Monti San quale le casse dell'impicci oggi
Per due-tre emendamenti c'è soltanto una una un'assunzione te tra l'altro secondo la legge non esserne neppure una finzione di un di una figura proprie giornalistica
Noi gli diamo anche le le
Speranze infrante di tanti giovani che si avvicinano a questa previsione io mi sono occupato in questi tre anni della consiliatura delle delle delle scuole di giornalismo di scuole di giornalismo che in certi casi rappresentano anche una una una espressione di qualità di eccellenza editoriali adesso con la pandemia limiti l'esame di due unità previsionale fermo da quasi un anno ad agosto l'ultima prova scritta sarà fatta ad agosto
Torneremo a farla settembre e cella necessitato e questi ragazzini questi giornalisti di entrare nel mondo del lavoro Mandel molto spesso
Con queste scuole di giornalismo storniamo dei giovani anche con una ottima preparazione che finiscono per essere disoccupati
Quindi il problema dell'Inpgi è un problema più vasta scala un problema che coinvolge tutto il settore dei dei giornalisti velivoli volgiamo ancora un appello che l'appello lo rivolgo anche ai cittadini lo ricordo ai colleghi ecco io oggi mi aspettavo di trovare in questa piazza un maggior numero di colleghi forse in questo dobbiamo ancora lavorare molto per sensibilizzare in altri colleghi e far capire che questo è un momento veramente difficile quello che siamo attraversando grazie
Grazie Guido D'Ubaldo segretario nazionale dell'ordine dei giornalisti Lazzaro Pappagallo segretario della stampa romana
Sono Maurizio grazie a tutti io sono molto breve perché quando la casa in fiamme la casa in fiamme si parte dalle fondamenta la salutare il possibile possibile sono i più deboli tra di noi nelle venti voi eravate due enormi fattispecie una di chi non ha né reddito né lavoro restano un'età nella quale non avranno più nessuna possibilità di lavoro che sono i cosiddetti i e dall'altro lato c'abbiamo la legge due mila dodici che attende da dieci anni una compiuta espressione e quindi tutta la partita relativa alle compenso
E a un tavolo presente è un tavolo che deve lavorare è un tavolo realizzato anche grazie ad aver vinto noi un ricorso al TAR
Ed è un tavolo necessario perché se non si danno risposte di reddito dignitoso a chi tra di noi occupa l'ultimo pezzettino della piramide non daremo risposte neanche i piani alti se non allarghiamo la base della piramide non diamo risposte settore se non diamo riconoscimento e dignità al lavoro
In qualsiasi forma questo venga realizzato non c'è trippa per i gatti ecco perché la mobilitazione deve essere soprattutto per loro soprattutto per il lavoro soprattutto per rilanciare e a che un'idea collettiva di giornalismo produttivo in un sistema che è un sistema nuovo nel sistema digitale in cui nessuno viene tagliato perché può essere riconvertito
In cui c'è la possibilità di avere delle forze sociali che ogni giorno lottano accanto ai loro lavoratori alle loro lavoratrici grazie
Grazie Lazzaro Pappagallo segretario della stampa romana inviterei Giovanna votano Bonardi che fatto parte del CDR
Del tutte le colleghe dei colleghi del giusto contratto è stata un'iniziativa veramente fantastica formidabile duecentocinquanta persone a cui è stato riconosciuto il giusto contratto RAI
Veramente è un nostro fiore all'occhiello di tutta la categoria veramente grazie per tutto il lavoro che avete fatto Giovanna
Io rappresento i giornalisti è giusto contratto come diceva poc'anzi
Che sono i giornalisti non ricchi fino all'anno scorso non sono stati riconosciuti con non contro con il contratto nazionale sono i giornalisti che hanno lavorato per anni nelle reti e che finalmente dopo a otto anni
Faticosa trattativa tra l'Usigrai la l'azienda
Hanno potuto firmare tra luglio e ottobre l'anno scorso il contratto nazionale dei giornalisti
Ne siamo al Cdr che sta faticosamente cercando di affermare i diritti di questi giornalisti perché anzi sono i giornalisti delle reti questa trattativa diciamo nasceva dall'idea di dover riconoscere la tratta della nel giornalismo e l'informazione nelle reti e informazione che da sempre esiste non solo intestata appunto
Ora noi se ci troviamo in una situazione di estrema difficoltà venerdì e abbiamo avuto una nota stonata la nostra prima Assemblea come giusto contratto come giornalisti della direzione editoriale per le l'offerta informativa
E abbiamo dichiarato
L'assemblea permanente eventualmente le ipotesi anche di scioperare se necessario questo perché perché noi come giornalisti delle reti abbiamo siamo stati affidati a attraverso la trattativa a alla direzione editoriale per l'offerta informativa direttrice Giuseppina Paterniti purtroppo per motivi di che non non forse non interessa neanche indagare tra la direttrice dell'azienda manco presa diciamo una problemi tra la direttrice l'azienda che hanno i forse neanche ingrassano appunto noi non siamo stati riconosciuti non siamo mai stati ricevuti e non abbiamo con direttori che ci aiuti ad affermare e a riconoscere il contratto nelle reti ora di fronte a questo l'azienda invece gli
Diciamo costringere direttore o farlo dimettere ecco sostituirlo comunque costringere a fare il suo lavoro cioè a riconoscere i nostri diritti
Ed aiutare tutti contro e giornaliste giusto contatto
A ad avere un un'affermazione del del contratto giornalistico nelle reti ha ha deciso di assegnataci alle Leticia di smantellare completamente un lavoro di otto anni di trattativa e un'unità contrattuale professionale che noi abbiamo quindi questo significherebbe distruggere completamente quello che è stato ottenuto sono otto anni di trattativa Cerri assegnarci agli direttori delle reti significherebbe riportarci
A prima della firma del contratto perché naturalmente noi perderemmo di unità probabilmente perderemo anche di un riconoscimento forse non avremmo neanche più un CDR verremo smantellati e inseriti in una in una grande centrifuga che dalla quale forse non ne usciremmo più vivi in qualche modo quindi noi e in questo momento siamo in grande preoccupazione perché VASP diamo una risposta dall'azienda che non sia la riassegnazione alle reti ma anche sia il riconoscimento dei doveri della direzione editoriale per legge all'Offerta informativa e l'affermazione di giusto contratto nelle reti
Grazie
Era settimana bisogna ringraziare in questo percorso alla determinazione la costanza dell'Usigrai del segretario Vittorio di Trapani e anche Daniele ma chiede a Marco Vignudelli forse mi dimentico nome Massimo marciano del CDA dell'Impregilo
C'è un filo rosso
Che tiene insieme tutti i ragionamenti che stiamo facendo ormai da parecchio tempo
E che stiamo facendo anche oggi qui a Roma come in tutte le altre piazze d'Italia nei vari capi luogo di regione dove i giornalisti oggi sono scesi in piazza quel filo rosso si chiama Costituzione della Repubblica italiana
Perché vorrei che questo fosse chiaro ai nostri interlocutori alle istituzioni al governo e alla politica
Quello di cui stiamo parlando eh il reparto fondante della nostra democrazia il patto fondante della nostra società perché in questo perché quando parliamo di giostre retribuzione parliamo di articolo trentasei della Costituzione il quale indice che ne dobbiamo tendere a del far sì che ognuno possa avere attraverso la sua retribuzione una esistenza libera e dignitosa per sé e per la propria famiglia
Mi chiedo e vi chiedo quanto possa essere libera e dignitosa la vita di un operatore dell'informazione che viene pagato a pezzo quando va bene a sette euro se non addirittura trenta Lorandi
Perché netti sarebbe già
Troppo
Può essere libero un operatore dell'informazione di fare inchieste di andare a incontrare i cittadini quando poi deve mettere insieme tanti piccoli pezzi per riuscire ad assicurare come dice l'articolo trentasei della Costituzione alla propria famiglia un'esistenza libera e dignitosa quando scendiamo in piazza parliamo dell'articolo ventuno della Costituzione
La libertà di informare
Di poter essere liberi dal bisogno per informare ma anche lo ha detto la Corte Costituzionale con ben due sentenze l'articolo ventuno significa anche il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati si può essere correttamente informati se non c'è la garanzia della retribuzione della libertà dei una categoria che possa liberamente gestire anche il proprio guarda farà come ha fatto in questi anni cinquecento milioni in dieci anni pagati gli ammortizzatori sociali dal nostro Istituto di previdenza in piena autonomia senza gravare di un solo centesimo sulle tasse dei cittadini sono anche questo uno strumento di libertà è uno strumento questo la il nostro istituto di previdenza che applica l'articolo ventuno della Costituzione della Repubblica italiana
L'articolo tre della Costituzione che parla di condizioni uguali per tutti i cittadini
Sì può essere uguali sei facendo lo stesso lavoro asseconda
Del tipo di rapporto di lavoro che sia si hanno retribuzioni diverse si hanno garanzie diverse o non si hanno
Per il noi parliamo della restrizione
Degli perimetro del lavoro garantito ed è questo il problema fondamentale di fronte al quale si trova il nostro istituto di previdenza ma contemporaneamente i mentre il lavoro dipendente
Diminuisce aumentati si misura il così detto lavoro autonomo ha già parlato il segretario dei co.co.co. che rimangono in Italia solamente per noi e per gli infermieri sono stati aboliti da tutti per tutti
Le altre professioni proprio perché si tratta di una di uno strumento per bypassare delle norme sulla corretta sulla corretta applicazione dei contratti di lavoro ebbene questa esplosione di lavoro autonomo che cosa comporta comporta che c'è una traslazione continua dall'ambito del lavoro garantito contrattualmente il lavoro dipendente al lavoro cosiddetto tono modico cosiddetta autonomo perché la media retributiva che si registra nella gestione separata
Del dell'Inter ci quella dei lavoratori autonomia è di tredici mila eurolandia no
Io mi chiedo tredici mila euro l'anno di media retributiva rappresentano uno strumento per assicurare quella dignità di cui parlava prima parlavamo prima parlando dell'articolo trentasei della Costituzione
E poi tornando indietro l'articolo uno della Costituzione
L'articolo uno della Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo
Ma chiedo
Quale popolo può essere realmente sovrano se non è correttamente e liberamente informato a livello locale come a livello nazionale
E l'articolo uno si ricorda anche che questo no
è una Repubblica fondata sul lavoro
Ecco
Quando scendiamo in piazza
Quando scendiamo nelle piazze d'Italia noi questo chiediamo i nostri interlocutori al governo e alla politica
Di ricordare che il filo rosso di tutti questi ragionamenti
Ogni la Costituzione della Repubblica italiana un valore fondamentale
Non solo per i giornalisti ma per tutti i cittadini italiani ed è per questo che siamo in piazza
Grazie Massimo facciano il CDA dell'indugi invito Guido Bossa delle gruppo dei pensionati
Grazie non riesce
Io sono il presidente della Regione da ai giornalisti pensionati insieme sono oggi in piazza qui come eravamo in piazza Montecitorio
Che
Complimento dalle frecce Tricolori che abbiamo organizzato le frecce tricolori
Sia perfetta
Come la
Adesso ne manca uno verso l'altro
Comunque non matura frecce accanto a
Come ramo ricevo incassato il venti maggio davanti a Montecitorio come siamo in piazza in tutto gli assi italiani oggi non soltanto perché è una motivazione così di solidarietà di categoria perché siamo tutti ma c'è sua famiglia ma perché ci riconosciamo e condividiamo uno degli slogan duri e puri che sono alla base di questa manifestazione
Quando diciamo torniamo riempire le nostre pensioni sappiamo bene come ci ha ricordato il segretario della frazione dalla stampa che è alla base della previdenza come sanno benissimo anche gli amministratori dell'implicita alla base della previdenza c'è il lavoro
Questa è una manifestazione per il lavoro non è strano quindi che i pensionati ne condividono i principi e le motivazioni
Noi sappiamo bene che il lavoro è quello che sorregge la previdenza e quindi se vogliamo anche linguisticamente non sovvenzioni ma non è questo il rigorismo s'è questione del fatto che proprio nel nostro settore nel settore dell'informazione
Il lavoro resta fondamentale non è vero ed è un bene non è vero che ci sia crisi
Che ci sia che la crisi del lavoro giornalistico
Si è dovuta sia dovuto al fatto che il l'informazione è un bene che non viene più apprezzato dai cittadini italiani no anzi
Molti molti sintomi fanno capire che c'è fame d'informazione in Italia
E c'è anche una proliferazione di strumenti e di informazione quello che manca e manca prescelte politiche industriali ben precise
Un informazione professionalmente corretto e attrezzata l'informazione professionale quella dei giornalisti quella che va dal contratto nazionale di lavoro
Quella che è stata mortificata negli ultimi anni come è stato detto anche prima D'Alema che cosa cosa che condivido con una rottura che c'è stata volutamente c'è stata fra le generazioni dei giornalisti fa gli anziani i più giovani
Quando il lavoro dei giovani è stato mortificato in uno stato molestato alimentato gliene sono stati mandati in prepensionamento categorie intere fasce fasce di età intere che hanno tolto
Contribuzioni all'ente previdenziale che hanno accresciuto aggravato il peso del peso della sostenibilità dei conti dell'Impregilo perché hanno danneggiato la qualità dell'informazione in Italia
è questo che dobbiamo difendere diciamo le tonalità da durevolmente anche prima di me dagli altri interventi perché da lì perché l'informazione è quella che alimenta la democrazia nel nostro Paese a questo siamo interessati anche noi grazie di tutto
Grazie Guido possa del gruppo del pensionati adesso Andrea Rustichelli fiduciario Impregilo del Lazio
Grazie Maurizio di azoto Tebe io Nonino diciamo il mio ruolo potrebbe essere agli sgoccioli cioè il ruolo di fiduciario che un unico ma nel panorama previdenziale che l'INPS non prevede potrebbe essere e diciamo agli sgoccioli perché nel caso purtroppo molto probabile di commissariamento e di assimilazione all'INPS progressivamente questo ruolo scomparirebbe
Nel nostro lavoro quotidiano lavoro del nostro ufficio
Mettiamo diciamo tocchiamo con mano le ferite le debolezze della professione non solo svolgendo le normali pratiche non solo occupandoci degli ammortizzatori sociali
Ma anche svolgendo l'attività solidaristica ecco tutto questo in caso di passaggio all'INPS verrebbe meno sarebbe fortemente ridotto allora il mio è un rapido appello alla politica io ricordo ne fui testimone oculare
A marzo
Di fronte alla stampa estera qui il neoministro del lavoro Orlando che il nostro interlocutore fondamentale e che saluto idealmente disse in modo molto lapidario a domanda precisa di una
Brava collega della stampa estera che avrebbe messo in atto in tempi rapidi tutte le procedure di salvataggio disse proprio messa in sicurezza dell'Olimpo oggi ecco da quel momento nulla è cambiato se non un peggioramento della situazione e un abbassamento di quello che doveva essere un tavolo per la messa in sicurezza a tavolino strapuntino tecnico
Scusate mi tolgo gli occhiali e maleducazione strapuntino tavolino tecnico che semplicemente a avrebbe la la la così l'onere di restringere le prestazioni in C per assi assimilarle parificare due
Al Lindsay quel mi è un appello alla politica ricordo tempi non troppo lontani in cui i partiti alcuni partiti quelli più sensibili ai grandi temi della democrazia avevano all'interno della propria segreteria
Dei responsabili dell'informazione
Che non erano dei manipolatori o dei plagio attori di giornalisti ma erano figure che in teoria e anche in pratica spesso dovevano occuparsi dei sistemi normativi
Legislativi che gravitano attorno e sostengono il sistema dell'informazione
Ecco tutto questo è scomparso allora il mio appello è ai parlamentari e saluto Sensi che ci ha dato una mano recentemente con un emendamento che ha ha spostato il commissariamento alla fine di giugno e con un emendamento che cita anche diritto a riavere per il presente non per il passato i soldi degli ammortizzatori sociali ecco
Il mio appello ai politici perché prendano in carico la questione impliciti è centrale per la nostra democrazia perché è centrale nel comparto dell'informazione
Non vorrei e chiudo c'è la nostra politica sia troppo spesso troppo ostico spesso a caccia dei follower e non dei cittadini
E si sia fatta influenzare abbia assimilato lo stereotipo del giornalista come esponente della casta questa idea imbecille
Inverosimile assolutamente falsa
Quindi l'appello alle forze politiche a parlamentari e di rimettere al centro dell'agenda politica il comparto dell'informazione che è anche e soprattutto il comparto dei lavoratori dell'informazione
Grazie
Grazie ad Andrea Rossi Chiarelli all'inizio io ho ringraziato articolo ventuno l'Usigrai no bavaglio non so se Guido D'Ubaldi rappresentanza vino bavaglio voglio dire qualcosa rappresentanza degli amici non voglio dire
Con i quali ho abbiamo fatto un percorso insieme abbiamo fondato questo questo gruppo oggi non sono qui ma so che sono sempre impegnati al nostro fianco volevo ringraziarlo a cominciare da Marino Pizzo
Che è la vera anima di questo di questo gruppo straordinario e poi c'è lo sciopero emerge molta gente non ha potuto grazie ancora una volta
Sì allora siamo in chiusura ringraziamo ancora le forze dell'ordine per essere stati qui a nostra protezione sicurezza ringraziamo le Frecce Tricolori che contributo assai non quattro
Grande
E vorrei chiudere con una citazione
Una citazione Chiara qualche anno
Dice questo è un discorso vale per gli incroci sappiamo bene che si tratta di una battaglia difficilissima tanto più contro il nostro istituto sembrano congiurare interessi politici esterni convergenti badate bene dal fare ben attenti a queste parole perché professionalmente forse qualcuno già la conosce ma vi sorprenderà chi l'ha scritta questa contro il nostro istituto sembrano congiurare interessi politici esterni convergenti
Ma il nostro dovere sulla scia di quanto abbiamo fatto in passato e di difendere l'istituto come strumento concreto ed effettivo per la salvaguardia dell'autonomia e dell'indipendenza professionale della categoria
Queste parole sono state scritte da Walter Tobagi
ISO negli anni del terrorismo più buio a trentatré anni un giornalista fondatore di stampa democratica quindi facciamo memoria di queste parole per dire che quando noi parliamo di difesa dell'autonomia delle giornaliste dei giornalisti non è soltanto a difesa del nostro posto di lavoro anche quella mai a difesa soprattutto del
Di come andare a ad organizzare in quella in formazione professionale per i cittadini
Perché il loro hanno il Doris il diritto ad essere informati noi abbiamo il dovere di informare le comunità ma quando si parla di difesa dei di autonomia
Delle giornaliste dei giornalisti non lo si può fare senza tutte quelle realtà come previdenza e assistenza sanitaria che garantiscono una buona salute è una buona anche vecchiaia alle giornaliste e giornalisti
Il cui compito non è per se stessi e per gli altri perché quando ne facciamo in maniera professionale scriviamo un articolo ospitiamo per la radio lo andiamo a montare per la televisione o scriviamo lancio di agenzia
Non lo facciamo per noi lo facciamo per le comunitaria ogni volta che un articolo viene lanciato non è più il nostro è vero c'è la nostra firma ma è di tutte le persone che leggono anche di quelle che non leggono e che un giorno potranno leggere
Quindi la nostra è una professione di prossimità per le comunità non è per noi stessi chi lo fa per se stesso allora mi dispiace ma stava facendo un grosso errore lo facciamo per le comunità e alle comunità chiediamo di continuare a sostenerci perché questa battaglia o la si vince insieme o la si perde tutti insieme
Adesso questo è il nostro documento che andremo a consegnare adesso al governo ci stanno aspettando chiunque lo voglia ecco lo può prendere qui abbiamo delle copia grazie ad articolo ventuno Graziano bavaglio grazie all'Usigrai grazie al gruppo del giusto contratto
Grazie alla Stam stampa romana grazie a controcorrente Lazio che ha raccolto quest'iniziativa dell'Fnsi e grazie soprattutto al segretario Raffaele Russo e al presidente Beppe Giulietti che in questo momento in Veneto e lui sta partecipando lì
Grazie a tutto il percorso che stanno facendo i nostri colleghi all'Impregilo micidiali cito soltanto loro Hilda Duhalde Massimo marciano perché son quelli che si stanno portando questo zaino pesantissimo per tutti noi che anche loro non sono per loro stessi
Ma sono per noi e per tutta la categoria grazie per tutto ciò che state facendo e grazie a noi per quello che stiamo facendo che non è per noi stessi arrivederci
Non ho citato la Casagit perdonatemi appena portargliela votatela votatela italiano