Rassegna delle riviste di politica e storia

Ecco c'è anche questa settimana questo appuntamento per alcune segnalazioni e carattere storico storico Polito impolitico tratte dalle riviste specializzate su questi argomenti anche dei quotidiani questa settimana saremo più sui quotidiani vareremo molto del due giugno del due giugno mille e novecento quarantasei del referendum istituzionale
Ma anche della costituzione in quell'occasione infatti si foto anche per l'Assemblea costituente
Allora veniamo appunto a a questo tema lo facciamo nel sì tutto con il Messaggero del due giugno Carlo Nordio i settantacinque anni che hanno cambiato il paese Carlo Nordio ritorna anche su alcune delle questioni che abbiamo segnalato già alla settimana
La scorsa il due giugno festa della nascita della Repubblica è una data convenzionale quel giorno di settantacinque anni fa spiega Nordio in effetti italiani si recarono alle urne
Per e scegliere la nostra forma costituzionale ma le votazioni si protrassero fino all'indomani la programmazione avvenne in modo pasticciato
Fu un parto come disse l'allora ministro della giustizia Palmiro Togliatti difficile e pilotato e ricostruisce il contesto ricorda anche l'appartenenza di Umberto secondo pareggiato riscosso la la questione istituzionale era risolta l'assemblea costituente
Eletta in simultanea e poteva iniziare a lavorare così primo gennaio del mille novecentoquarantotto spiega ancora Carlo Nordio
La costituzione entrò in vigore alcuni e se ne sono così innamorati ha definito la più bella del mondo altri hanno sostenuto che quanto meno nella sua prima parte è intangibile imperitura ovviamente non è vero secondo Nordio questo
Mondo ogni cosa è destinata a perire questi alcuni dei passaggi altre considerazioni sul contesto storico che ci ricordano un po'per grandi linee di che cosa stiamo parlando e appunto dicevamo anche delle citazioni sulle e polemiche che ci sono stati IMI che ci sono stati in questi settantacinque anni
Sui risultati del referendum questa settimana arrivano alcuni elementi in questo senso un libro di Federico Fornaro che smentisce le dietrologie leggiamo ad esempio sulla Stampa
Del due giugno nessun Badoglio nel referendum la manipolazione era impossibile vediamo perché Fabio marchi Martini
Scrive e questo articolo che porta questo di questo titolo che vediamo letto sospetto si è tramandato per decenni spiega Fabio Martini è rimasto lì
Spiacevolmente sospeso ma davvero la Repubblica nacque grazie ai brogli il realizzati nel referendum
Del due giugno del mille novecentoquarantasei
Un dubbio mica da poco una repubblica nata con un imbroglio finisce per legittimare le dietrologie su alcuni dei passaggi più scuri di varia natura che si sono succeduti nel nuovo Stato
Ma ora la madre di tutte le presunte truffe viene smontata nel libro due giugno mille novecentoquarantasei storia di un referendum Bollati Boringhieri
Federico Fornaro ricostruisce un con equilibrio con la necessaria distanza storiografica le ragioni che di fatto reso allora impraticabile una manipolazione sistematica dei dati a supporto aggiunge un saggio ad hoc questa la cosa davvero interessante scritto da due studiosi della Banca d'Italia che cancella ogni ragionevole dubbio vediamo di che cosa si tratta
Manni Mengotto ed Andrea Venturini applicano al referendum di cui stiamo stiamo parlando una sorta di macchina della verità la legge di Buford secondo la quale tutte le sequenze statistiche
Seguono sempre una medesima logica e dunque se nella sequenza elettorale fosse intervenuta una manipolazione a posteriori sarebbe stato possibile individuale setacciando con questa griglia un questa tecnica i dati del referendum comune per comune
Non emerge nessuno scostamento significativo e questo consente due studiosi di giungere alla conclusione che aperte virgolette i risultati referendari non furono ma limbo manipolati sistematicamente chiuse virgolette
Nel suo libro Fornaro ricordiamo capogruppo di liberi e uguali alla Camera già Autore
I diversi saggi sulla storia della sinistra italiana su quella dei sistemi elettorali racconta la transizione istituzionale delle venticinque luglio del mille novecentoquarantatré e poi il passaggio
Dalla monarchia alla Repubblica questi trentacinque mesi che cambiarono il destino del Paese scrisse Piero Calamandrei cita Fabio Martini
Mai nella storia venuto mai ancora a terra che una repubblica sia stata programmata per libera scelta di popolo mentre era ancora sul trono del retto
Fornaro ricostruisce sotto una luce nuova anche diversi passaggi controversi come il prevalere dell'influenza americana su quella briga britannica e quando Togliatti si adoperò perché la vicino si spezzarsi in due tronconi
Con quello conservatore reazionario a quel punto disponibile a soluzioni ben diverse da quelle poi garantite
Da Alcide e De Gasperi si torna ancora sul ruolo davvero Complesso da ricostruire di Palmiro otto gli atti non solo doppio ma davvero
Pieno di sfaccettature e naturalmente quello di al CIPE De Gasperi che fu venne più influente diciamo queste aggiunte nostre ma l'articolo di Fabio o Martini nessun Broglio nel referendum la manipolazione era impossibile forse quanto scrive la stampa il due giugno steso ancora su questo liberò Fabrizio d'Esposito
Scrive sul fatto quotidiano sempre del due giugno due giugno Togliatti e Nenni erano contrari al referendum
Alla fine della seconda guerra mondiale scrive
Fabrizio d'Esposito l'Italia fu l'ultimo paese a votare
Tra quelli occupati dai nazisti durante il secondo conflitto prima di noi abbiamo tenuto libere elezioni Finlandia Norvegia Francia Lussemburgo Danimarca Austria Belgio ed Olanda
Dopo l'infame ventennio fascista italiani andarono alle urne per la prima volta il dieci marzo quarantasei per le amministrative indie
Il fatidico due giugno per scegliere
Per scegliere tra repubblica e monarchia e anche per i rappresentanti all'Assemblea Costituente col sistema
Proporzionale Elia quarantasei sull'anno del voto alle donne e l'affluenza fu da vera festa della democrazia l'ottantanove virgola uno per cento poi altri particolari ancora tratti dal libro che vi abbiamo detto due giugno storia di un referendum Federico Fornaro in questa recensione che alcuni accenni alla allo scenario politico di cui abbiamo detto né per la cremazione ed Esposito
Relativamente al fascismo una segnalazione appunto c'è ci porta un po'il tema di cui stiamo parlando il fatto Quotidiano il trentuno maggio in una recensione di Furio Colombo
Parla dell'ultimo davo lavoro di Paolo Mieli fascismo dalla nascita all'eredità politica duecentoquaranta pagine edito da Bur
Il nuovo libro recensito da Furio Colombo il fatto Quotidiano il progetto di questo nuovo libro dell'infaticabile ufficio officina di Paolo Mieli
E appunto il titolo di questo non ne giudicare il fascismo ma conoscerlo e riconoscerlo anche quando si spaccia di nuovo come il futuro
Si tratta spiega Colombo di un identikit non di un racconto sia pure fondato da sulla storia
L'autore Paolo Mieli non permette la sua scrittura pena Goggi veramente priva di giudizi e di interpretazione di spostarsi dal resoconto al racconto
E di coinvolgere il lettore irresponsabilità ideologiche oddio sì morali Mieli sceglie un'altra strada il fascismo
E osservato con gelida estraneità ma anche con ostinata attenzione ai dettagli e questo è davvero
Uno dei tratti distintivi del lavoro di viene davvero in ogni sua iniziativa affinché l'evento tuttora
Misterioso tassi di una violenta e crudele trasformazione del mondo intesa come distruzione e sgombero ma del tutto priva di immagini idee sul che fare
Sia l'unico aspetto davvero rilevante di un complesso fenomeno storico nel libro inventario di Mieli non sono trascurati i particolari appunto gli eventi anche i personaggi minori il mormorare succube dei gregari scrive Colombo Mussolini e visto con lo sguardo freddo e lontano del presente come in una registrazione in cui non manca il boato di approvazione della folla e le voci di un Paese spezzato le vittime ci sono non come l'impianto celebrazione ma come elenco completo
Seguendo con attenzione gli sterrati della fascisti citazione mentre diventa ricca e borghese ma non sa distaccarsi dall'unico Dio del fascismo un dio della persecuzione
Della sottomissione della morte
Ecco questi alcuni passaggi di questa recensione di Furio Colombo sul fatto quotidiano che l'ultimo lavoro di Paolo Mieli fascismo dalla nascita all'eredità politica Bur Rizzoli edizioni lo trovate
In Libreria la storia siamo noi avete sentito questa settimana molte volte questa frase questa citazione presidente della Repubblica Mattarella ha usato questa citazione
Per parlare ai giovani ci porta un po'diciamo umilmente anche nel merito
Degli argomenti di cui trattiamo in questa trasmissione di solito
E questa frase è stata riportare un po'da tutti i giornali venne diamo una breve segnalazione che se in settimana sentito dalla rassegna stampa di Carlo ormai tutti gli approfondimenti Capo dello Stato scrive ad esempio il giornale
Cita il verranno di De Gregori per dare un'iniezione di fiducia agli italiani costruire il futuro come il due giugno e settantacinque anni fa il paese non è fermo e e si cita proprio il ragionamento fatto dal capo dello Stato perché come nel quarantasei mentre siamo impegnati in una difficile ripartenza posso Ovidio
Sì presente a una generazione che pronta chiede spazio voglia di impegnarsi come settantacinque anni fa e il tempo di costruire il futuro preparate di a scrivere
I capitoli capitoli nuovi di questa storia ed essere
Protagonisti ecco il senso
Del protagonismo del degli individui nella storia è un po'il filone che possiamo seguire da questo ragionamento che parte dal presidente della Repubblica dalla frase
Appresa dalla canzone di Francesco dei ricordi naturalmente anche con le contraddizioni che ci sono in questo ragionamento e le contraddizioni che ci sono nel l'uso nel lavoro dello storico Adriano Sofri l'esempio sul foglio del quattro giugno
Autore di un articolo di una nota a margine note a margine del discorso di Mattarella per il due giugno un articolo molto complesse si ricordano se eventi della stagione difficile i processi alle Brigate rosse
Ma noi lo scegliamo solo per prendere una citazione che Adriano soffrì Usai Biche rimandiamo naturalmente al contenuto dell'articolo che trovate anche on line anche sui social Adriano Sofri
Molto attivo presente sui sociale con i suoi importanti interessantissimi interventi
Scrive e soffrì la storia siamo noi a un italiano medio ricorda la storia soprattutto titolo di Elsa Morante settanta quattro ma poi più avanti città Eugenio Montale la storia ha tagliato corto scrive
Scrive Sofri aveva scritto Montale la storia non è magistrati Digne ente che ci riguardi aveva ironizzato anche Montale non procede nero crescente si sposta di binario nella sua direzione non è nell'orario
Invece De Gregori diceva la storia non a nascondino Montale Montale gliele aveva trovati spiega la solita storia
Non è poi la devastante ruspa che si dice lascia sottopassaggi cripte buche e nascondigli e c'è chi sopravvive la storia gratta il fondo con una rete a strascico con qualche strappo e più di un pesce sfuggire qualche volta si incontra all'ectoplasma
Di uno scampato e non sembra particolarmente felice ignora di essere fuori nessuno ieri ha parlato gli altri nel sacco si credono più liberi pilu with questa queste citazioni
Sono davvero importanti significative per apporre il problema della ricostruzione storica deve significato della scelta dei documenti dire cosa
Si racconta quando si parla di storie e ci pongono davanti naturalmente anche alla problema
Della storia fai da te è che una delle scorciatoie
Che oggi ci troviamo a vivere che molti si trovano a vivere non dando la giusta importanza invece degli strumenti affilati dei degli storici
Professionisti diciamo così che ci consentono invece di conoscere sì eventi con le dominante cautele diciamo ritorniamo sullo scivoloso piattino della psicanalisi e della storia psicanalisi e diritti umani in particolare viviamo già segnalato
Questa rivista che tratta questi argomenti il titolo di questo numero è l'ombra vi vogliamo segnalare questa volta un contenuto
Di Eliseo Ghisi su non ex ante violenze storie personaggi e sì Cologgi era del rapporto religione violenza naturalmente il tema della religione la violenza fanno parte Della storia in larga parte introduzione per immaginazione scrive ellisse UPI sui leggiamo qualche passaggio Monti immaginiamo immaginiamo di poter vedere tutti gli avvenimenti storici come se si trovassero sulle sponde di un fiume
Chiudiamolo chiamiamolo pure per praticità e con scarsa originalità il fiume della storia e immaginiamo allo stesso tempo di avere un futuristico strumento diciamo un telescopio che posso e inquadrare gli avvenimenti storici che proprio in quel momento si stanno svolgendo come accadde nella realtà
Immaginiamo parimenti di avere una strumentazione che consente che consente di fare una ricerca che possa segnalare i in questo fiume in mezzo proprio quegli eventi che servirebbero per imbastire il discorso ad esempio che scelto in questo in questo proponimento il il discorso sul rapporto violenze religione una specie di all'F borghesi hanno un punto dove invece della visione di tutti i posti del mondo
Si possono vedere tutti gli avvenimenti della storia del mondo
L'idea di rivederli come in un fascio di luce per dare un'altra immagine alla maniera del droide C uno P otto di Star Wars che proietta i micro filmati Azzurrini alla principessa lei la al vicenza legno
E potrei contare il telescopio provvedere ad esempio il giorno in cui io Oshawa da indios F da Nazareth viene battezzato sulle rive del Giordano da uno sparuto gruppo di uomini vestiti a malapena
Avvenimento che Vergine seguisse la pronuncia commenta così con gustosa ironia mettiamola in questo modo se fosse esistita l'azienda nella antichità la maggior parte delle storie di tutta la vita di Gesù in quel periodo non sarebbero apparsi sugli schermi e e questa è la parte iniziale di questa riflessione pari naturalmente si entra nel merito di questo tema che qui a radio radicale potete anche
Potete anche sentì affrontato diciamo così le potete sentire parlare ecco meglio in altri e programmi noi di vogliamo però segnalare questo contenuto perché appunto si parla poi di una vicenda viene ricostruita le gesta di Michele Serveto un fratello minore e la questione dell'Inquisizione romana la violenza le condanne a morte il rogo ci sono anche i dati in questo in questo saggio ma qui si spiega appunto Psicologia della violenza in relazione alla religione e al tema dell'ombra che viene affrontato in questo numero di questa rivista in che senso l'ombra la storia di homo sapiens una storia fatta si spiega
Anche e primariamente di sopraffazioni siamo una specie cresciuta nella lotta l'uomo Sapienza uomo uomo di Neanderthal l'uno contro l'altro ad esempio gli storici
Sostengono ad esempio la teoria del rimpiazzamento da questo punto di di vista la violenza è stata dunque una via ampiamente battuta costitutiva
Che solo la forza spirituale della riflessione può arginare
La stessa forza che deve portare all'altezza degli atti coscienza Kim citazione tra virgolette leggiamo
Per intero una citazione da Toni Wolff l'ombra e ciò che non sta alla luce della coscienza
E che non può salire all'altezza degli atti conoscenti in quanto partecipa dell'insufficienza dell'inerzia e della mal valido malvagità inerenti all'essere umano insomma
Si sottolineano questi passaggi per parlare appunto dalla presenza della violenza del male nella storia più avanti si cita una lettera di Jung a Vittorio guai dei passi avanti della storia una lettera del mille novecento cinquantatré in cui Jung
Scrive la nostra società non ha neppure iniziato a guardare in faccia la propria ombra scriveva aiuto nel cinquantatré
Ma è così
Affermazione che non sembra essere più valida ai nostri giorni scrive Eliseo
G su perché alla luce di fatti storici la nostra società ha iniziato i come a guardare in faccia alla propria ombra quando alcuni esempi storici e quindi per esempio interessate nell'aprile del mille novecentonovantacinque mentre si trova in Repubblica Ceca papa Giovanni Paolo secondo dichiara
Oggi io Papa della Chiesa di Roma a nome di tutti i cattolici chiedo perdono dei torti inflitti ai non cattolici nel corso della storia tribolata di questi de questa citazione
Appunto per rispondere alla domanda di Juve risposta viene affidata a un Pontefice anche questo interessante per l'angolazione che viene scelta in questo saggio che poi si conclude così non esiste secondo gli se Ughi su una violenza religiosa come concetto qui
Torniamo ad alcune citazioni la violenza eh violenza a occhi aperti
Tv ben puntati occhi da cacciatore preciso conseguimento di scopi personali che intesse la storia dagli iconoclasti l'ottavo secolo ai kamikaze Isla islamici
Anelanti le vergini del paradiso dagli Accoliti violenti
Di Carlo stadio che rovesciano le è stato della Madonna e dei santi al povero pazzo Rambo della moschea di cacciarci
A queste espressioni della violenza umana fa da contraltare quelli in azione intesa al meglio come atteggiamento di rispetto
Verso l'autonomia della realtà vera cifra esistenziale dell'uomo religioso secondo avviso che poi conclude
Così con lo sguardo rivolto a oriente viene quasi voglia di innalzare la preghiera alla tolleranza di Voltaire rivolta addio e tutti noi pose possono tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli
Che ha che abbiano orrore della tirannia esercitata sulle anime non Sante violenze storie personaggi si concilia nel rapporto religione e violenze di sé Ughi su su psicanalisi e diritti umani rinviamo citato anche questa settimana per torniamo ai temi del due giugno abbiamo fatto questo inciso
Perché forse alcuni argomenti possono in qualche modo essere letti insieme ai temi di cui si è parlato il voto ha dato alle donne il potere di dire no e rivendicare gli altri diritti scrive Chiara Paris della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
A proposito del due giugno del quarantasei sul domani ancora della stessa
Data
Chiara Paris percorre un un itinerario in cui si parla del del voto alle donne e delle
Di queste conquiste di come si è arrivati a questo spesso a prevalere spiega Chiara Parisse all'immagine della donna economa amministrativi c'è anche nei suoi processi appunto di conquista di questi diritti individuali spiega Chiara Paris i temi che sono stati usati nella storia
Spiega siamo sensibilizzato sono stati questi cioè l'immagine di una donna
Economato amministratrice a sua destinazione casalinga a riflettersi sulla disposizione e caratteriale e anche utilizzabile appunto come attitudine politica e questo taglio viene interrotto questo percorso cambia sensibilmente spiega Chiara Paris all'inizio degli anni settanta si segna un decisivo scarto teorico sulla questione dei diritti civili per le donne
Sintomatiche ad esempio scrive se ne sono le parole lapidari e di Carla Lonzi
Pubblicate il mille novecentosettanta sul manifesto del gruppo romano rivolta femminile l'uomo non è il modello cui adeguare il processo della scoperta dissi
Da parte della donna la nonna e l'altro rispetto all'uomo l'uomo e l'altro rispetto alla donna l'eguaglianza è un tentativo ideologico
Per asservire la donna a più alti livelli queste erano un po'le e chiavi usate in quel momento e si arriva poi al mille novecentosettantaquattro quattro anni dopo questa affermazione referendum per l'abrogazione della legge che garantiva il divorzio la numero ottocentonovantotto la fortuna Baslini la vittoria del no spiega Chiara Parisse
Sventola la possibilità che venisse meno un'importante conquista sociale e culturale per l'Italia garantita già dal mille novecentosettantanove approvazione in Parlamento
Siamo nel pieno di un processo spiega che impatto soprattutto con l'istituto della famiglia degli equilibri tra i ruoli e il destino tra virgolette della donna all'interno di questo in cui il movimento giocava un ruolo fondamentale nel maggio del mille novecento settantacinque fu la volta del diritto di famiglia modificato legge centocinquantatré verso l'affermazione della parità tra i coniugi nell'esercizio della potestà
E il riconoscimento giuridico dei figli nati fuori dal matrimonio ventidue marzo del settantotto ci fu l'istituzione della legge centonovantaquattro che dei penalizzava la Bortoluzzi e poi nell'agosto del mille novecentootto ottantuno si decretò l'abolizione del delitto
Dolore e peccato non viene citato l'attività del partito radicale in questi contrasti ma importante questo articolo e Chiara Pati Paris della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli perché ricorda attenzione su alcuni punti fondamentali anche questa segnalazione in chiusura di questo articolo il punto di partenza quale fu troviamo un documento spiega Chiara Parisse che segna una discontinuità rispetto a questi immaginari che abbiamo riassunto in maniera molto sintetica la lettura del voto politico alle donne pubblicata sul periodico la donna del trenta marzo mille ottocentosettantasette porta la firma di una protagonista del movimento suffragi Istat ottocentesco italiano Anna Maria Mozzoni
Giornalista
E che portava al cospetto del Parlamento liberale una petizione in cui si chiedeva che le donne italiane fossero considerate esclusivamente sulla base dei soli rapporti con lo Stato ben oltre le divagazioni accademiche sull'entità e la modalità della loro natura oltre la considerazione della loro missione scriveva Mozzoni in Parlamento voglia considerarci dei nostri sono i rapporti con loro con lo Stato
Riguardarci per quello che siamo veramente cittadine contribuenti e capace e però non passibili davanti al diritto di voto che di quelle limitazioni che sono otterranno sancite pediatri elettori quindi questo documento del mille ottocentosettantasette il punto di partenza
Per arrivare poi al due giugno del mille novecento quaranta sei Chiara Paris della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli sulle domande del due nel giugno siamo in addirittura dal vivo qualche altra segnalazione prima
Di chiudere
Vi segnaliamo per esempio sul fatto quotidiano
Gianfranco Pasquino ancora
Sul due giugno questa volta sul sulla costituzione e sulla struttura delle nostre istituzioni una Repubblica fondata puntini puntini la carta i partiti piccoli piccoli scrive Gianfranco
Pasquino primo giugno le dispute sui poteri del capo dello Stato al presidente del Consiglio a farla da quattro da padrone in questi anni sono stati più i vizi degli schieramenti che hanno male orientato la voglia
Di riforme e in questo teste Gianfranco Pasquino trovate analisi come sempre molto dettagliata come fa Pasquino della vicenda del delle prerogative anche dei vizi appunto di questa nostra carta costituzionale di questi settantacinque anni che abbiamo vissuto all'ombra DS alla chiusura solamente vi segnaliamo
Possiamo limitarci a notare che la costituzione repubblicana è viva e vitale scrive Pasquino ha rivelato di essere pluralista progressista e aggettivo scelto da Calamandrei presbite c'è naturalmente più adatta a guardare lontano questo è il giudizio
Di Pasquino che di segnaliamo
In chiusura ancora due segnalazioni torniamo ditemi di cui dobbiamo pure accennato la settimana scorsa c'è uno speciale di storia in Rete che trovate in realtà anche in edicola Ina formato cartaceo questa visione di vogliamo segnalare uno speciale dedicato a Napoleone abbiamo parlato i quotidiani hanno parlato di riviste non parlano
Del mille ottocento ventuno di questo di questa ricorrenza data di morte
Di Napoleone dalla Corsica Assante Elena trionfi Progetti sconfitte donne nemici e segreti dell'uomo che ha affascinato il mondo ha fatto tremare l'Europa Napoleone si chiama questo
Speciale trovate davvero
Molti contributi quello di apertura è di Aldo Mola che vi abbiamo già segnalato abbiamo già ricordano i suoi numerosissimi interessi ed è davvero
Può essere utile
Leggere
La figura la ricostruzione della personalità del ruolo di Napoleone un mito che ha radici nella storia
Già i contemporanei tendevano a vedere schermo la nel bene come nel male in quel giovane arrivato dalla Corsica un personaggio mitico
Hegel parlò addirittura del genio del mondo in questi duecento anni l'imperatore non è mai completamente uscito dal mito perché davvero ha saputo incarnare anticipare molti aspetti del mondo che dopo di lui
Non è stato più lo stesso cominciava a cominciare proprio dall'Italia che si preparava alla unità Aldo Mola in apertura appunto l'editoriale euro uomini del destino il sottolineo questo epiteliali di Aldo Moro
Che ha supervisionato probabilmente questo speciale c'è una ricchissima cronologia dettagliata i dati riproduzioni dei dipinti e naturalmente per quella fase storica sono un elemento importante anche di conoscenza
Storiografica l'albero genealogico della famiglia Bonaparte un anno d'Egitto molto molto interessante e chiudiamo con una segnalazione del foglio troviamo i quotidiani del due giugno la morte di Amedeo d'Aosta in eterna lotta con i cugini di Savoia Aldo Mola
Nel sabato avete moltissimo di questo la corsa al al trono di tali che non c'è e perde il più nobile dei pretendenti lo scrive descrive Michele Massimo Neri sul foglio e ricorda quello che è avvenuto poi dopo il mille e novecento o quarantasei
Nella nella tra nella famiglia dei Savoia e questa vicenda che ha riguardato Amedeo da ostacoli qua ci fermiamo anche per questa settimana e vi diamo appuntamento alla prossima puntata