Politiche democratiche per il Medio Oriente e il Mediterraneo

Questa iniziativa che mi sembra davvero molto importante
La mia presenza qui lo volesse soprattutto una testimonianza un'adesione politica mia personale anche partito Vicuron ora di far parte Forza Italia
Ad un'iniziativa che
E estremamente importante io sono membro della Commissione esteri sono membro del
Comitato di amicizia interparlamentare Italia autorevolmente preceduto dal collega Formentini
Ci occupiamo ovviamente molto spesso di questi problemi
Dico solo una cosa il tentativo di usare una gli strumenti del diritto internazionale per una finalità evidentemente politica e altrettanto inammissibile dei tentativi che vediamo ogni tanto
In Italia di utilizzare la giustizia a fini politici questo è una prassi
Che non mi piace in nessun ambito
Tanto meno serve a risolvere quello che è un problema
Eminentemente politico io sono convinto difensore di risalire perché ritengo che con Israele condividiamo dei valori condividiamo una visione Israele parte della nostra civiltà del nostro Occidente del nostro mondo libero nel malfamato diverse perché è uno stato aggredito che si difende e Chiarelli difendersi utilizza tutti il un modo i metodi possibili per tutelare la popolazione civile e per ridurre al minimo
ITC
Chi purtroppo drammatici effetti di qualunque conflitto
C'è una gestore è un accredito Israele sicuramente
Per da molti anni da quando e io dissi ai Paesi arabi nel quarantasette non accettarono la spartizione è il la parte agire tilt
Questo non toglie che naturalmente anche il popolo palestinese purtroppo mal rappresentato per i suoi leader abbia dei diritti e abbia delle condizioni di oggettiva sofferenza di chi siano le responsabilità se ne potrebbe discutere a lungo però è evidente che quindi prodotto e i loro problemi le loro esigenze idropotabili vadano risolti mano possono essere risolti soltanto in un quadro negoziale che assicuri la possibilità per Israele di vivere in pace dividere in condizione di collaborazione di sicurezza con i suoi vicini
Come sta avvenendo con gli accordi di Abramo che sono molto importanti stanno avendo un garante sviluppo positivo ma che proprio le classi dirigenti palestinesi hanno rifiutato in modo miope o in modo e in modo strumentale la strada da seguire e questa per il riconoscimento dei diritti di tutti utilizzare uno strumento come la Corte penale internazionale che è nata per tutt'altri motivi con tutt'altri scopi per ottenere per fu un fine di parte che poi sul confine propagandistico profilo propagandistico rilevante significa snaturare i compiti della corte penale internazionale significa
Tentare esercitare una una forzatura che considero inammissibile per questo siamo qui e naturalmente gli autorevoli relatori che parleranno fra poco spiegheranno molto bene le ragioni tecniche per cui tutto questo è e inammissibile a cominciare dal problema stesso della statualità dell'Autorità palestinese che e io e tutta da definire per cui che semmai il punto di arrivo di un processo negoziale non può essere il punto di partenza
Quindi io mi taccio perché altri erano cose molto più importanti da dire posso dire io agli atti
Grazie mille collego Orsini con luglio appunto condivido
Questa battaglia che cerchiamo di condurre all'interno del Parlamento italiano per stabilire quella che a nostro avviso è la verità dei fatti perché viene continuamente travisata
Ci viene raccontato che Israele è un aggressore ci viene raccontato che i poveri palestinesi i bambini sanno aggrediti bombardati
Proprio ieri ha dovuto intervenire in commissione esteri ancora una volta per dire che si a Gaza ci sono stati delle azioni delle forze e di difesa israeliani ma per queste azioni sono state causate dall'aggressione di un movimento terrorista Camasso contro Israele una democrazia l'unica democrazia in quell'area una democrazia che vuole la pace e noi come protocollo di amicizia Camera Knesset qui rappresentato da me e dall'onorevole Orsini quindi da due membri su cinque della Camera dei deputati
Abbiamo già più volte detto pubblicamente con comunicati stampa che la via per la pace è quella tracciata dagli accordi di Abramo sono davvero ne siamo convinti Valva di un nuovo Medioriente
Chi non crede negli accordi di Abramo a nostro avviso non crede nella pace
La via giurisdizionale proposta mera decisione politica di speculazione politica in realtà fa male proprio gli accordi di Abramo e fa male alla pace questo vogliamo dirlo con chiarezza estrema
Ieri l'ambasciatore di Israele in Italia tra darà ha detto al Senato che Hamas ha compiuto un duplice crimine contro l'umanità e di queste si dovrebbe occupare la Corte penale internazionale non di altre supposte violazioni
Duplice crimine contro l'umanità perché non solo attaccato il popolo israeliano ma messi in pericolo il proprio popolo quasi il venti per cento dei quattro mila razzi lanciati da Hamas contro Israele sono ricaduti nella striscia di Gaza causando morte e distruzione anche questo sui nostri media non è stato praticamente né quindi grazie di cuore per l'impegno e per la battaglia per la verità grazie
Invece
Bene grazie finite grazie
Autrice presidente della Camera
Volevo illustri veramente che hanno preceduto ecco il loro osservazione valutazione e prese di posizione
Il mio il mio intervento grazie in particolare all'avvocato Cristina Franco per le iniziative appresa e anche aver ricordato che oggi questa conferenza stampa precede l'importante iniziativa che viene portata avanti dall'associazione altri gruppi di amicizia con Israele ma sotto il coordinamento e l'iniziativa dell'associazione Italia Israele di Savona
Ed è del del professor Enrico mai erogato presidente della nuova Uday grande amico personale ammicco dell'Italia e ed Israele e dell'amicizia bilaterale fra i nostri due Paesi
Una otto è una cosa importante questa perché focalizzata
Sulle ragioni giuridiche politiche e geopolitiche di questo incredibile procedimento aperto si una fase preliminare ma aperto sia la Corte penale internazionale sulla quale procedimento sul quale
Credo di non essere l'unico a pensarla fra i moltissimi probabilmente l'unanimità
L'istituto di cui il professor reale qui presente il relatore a è un'autorità massima che essendo stato proprio l'istituto grazie anche alla figura eminente loro il compianto professor Cherif Bassiouni via partecipato e promosso la convenzione di Roma
In modo da assoluto protagonista quindi parlare di procedimento alla Corte penale internazionale l'adesione così sensibile così politicizzata
Come quella
Del legittimazione del lutto Rita palestinese che non è uno Stato come è già stato giustamente osservato onorevole Rossi non è uno Stato però viene ritenuto tale se si tratta di portare in giudizio un altro stato che non è membro della Convenzione
Per crimini contro l'umanità che sono assolutamente al di fuori dell'orizzonte di un diritto di autodifesa previsto la ed articolo cinquantadue del Nazioni Unite ma non voglio dilungarmi su questi temi che sono materia di importanti esperienze pratiche di scienza del internazionalistica in materia di diritto penale internazionale
Vorrei semplicemente spendere due parole per osservare per fare qualche osservazione mi rimetto poi alle come sempre estremamente informate e profonde valutazioni professor dottore
Che ogni tanto mi mi onora con di un'interlocuzione raramente in presenza non piuttosto piuttosto sul piccolo schermo
In piccolo schermo inteso nel computer perché non è che abbia così facile accesso al piccolo schermo televisivo
Il il Ponto del venti in che modo anche di qualche volta sì
Che cosa vuol dire questo procedimento alla Corte penale internazionale
Per
Il processo di pace in Medioriente
Come tuttora va definito il processo di pace nel Medioriente perché è un punto di vista politico e giuridico il il tema
Della definizione
Dello status palestinese Israele e dei rispettivi rapporti compresi
La non soltanto la statualità
Ma la sovranità sui territori la sovranità sulle popolazioni
Gli accordi di pace che devono legare gli accordi sulla sicurezza il riconoscimento degli impegni sui diritti umani attenzione da entrambe le parti ma sappiamo quando dico entrambe le parti soprattutto da parte palestinese perché quella che raccoglie dell'entità che dei diritti umani non hanno la minima volontà di applicazione di quelle che sono le regole quali tutta la comunità internazionale mi penso ad esempio al trattamento delle donne alla sicurezza alla libertà d'informazione libertà di associazione alla dignità dalla persona all'esistenza di necessarie garanzie per quanto riguarda l'applicazione della giustizia
E tante altre cose ecco questi aspetti
Passano
Completamente
Al di là di quella che che la decisione di portare avanti questa operazione
Sto asso assolutamente strumentalizzata e passa che l'ha anche quello che sono i binari fondamentali quattro che l'ordinamento internazionale alle Nazioni Unite
A sempre seguito dal mille novecentonovantacinque e allora vorrei ricordare perché non non è che la si ricorda sempre
Che
Una risoluzione
Di degli ultimi giorni della presidenza Obama una risoluzione votata dal Consiglio di Sicurezza il ventitré dicembre due mila e sedici Risoluzione due mila trecentotrentaquattro solleva
Sullo stato del processo di pace eterna Risoluzione che era stata che faceva seguito alle preoccupazioni nate da Gaza dal lancio
Di missili di bombe di ordini tu un tunnel sotterraneo operazioni terroristiche e dalle reazioni israeliane era sempre quella la questione il dato di fondo
Questa risoluzione era stata adottata senza nessun veto americano o di altri le cinque Paesi permanenti per motivi perché perché c'era la l'intenzione della dell'amministrazione
Obama in in via d'uscita già eletto il presidente Trump di cercare di dare una spinta decisiva alla riattivazione del negoziato di Oslo
Così come era basato sul piano di pace arabo
Sulla roadmap del quartetto sull'attività del quartetto
E su tutto quello che era agli atti di quei di quei vent'anni che hanno preceduto Risoluzione
Ecco è il primo dato che emerge quindi è che
Totti alcune cose ne parlavo un attimo fa professor Reale alcune cose sulle quali l'azione alla Corte internazionale alla Corte penale internazionale viene esperita
Sono preso al trust hanno con questa risoluzione perché in questa risoluzione
Non c'è alcuna dichiarazione di sovranità e di statualità
Della Palestina perché evidentemente non ci poteva essere nessuno l'avrebbe votata in Consiglio di Sicurezza neanche i più accesi fautori
Della della sovranità palestinese
Non c'era alcuna definì alcuno smantellamento del percorso dei trattati di Oslo che prevedono che la questione di Gerusalemme che le questioni della
Composizione e della struttura territoriale e sociale politica della West Bank deve derivare da un'intesa fra le parti venne bocciato che deve venire dalle parti
E non c'è neanche c'è è vero il riferimento al discorso delle frontiere del sessantasette ma riconoscimento delle frontiere del sessantasette che però deve essere combinato con gli altri elementi che ho appena detto
Quindi noi ci troviamo oggi io non estrazione
Diciamo paradossale se non distopica completamente e la situazione è che abbiamo da un lato alcuni presupposti politici e giuridici che vengono portati avanti
E in questa azione di Israel baci diamo addosso ad Israele come diamo addosso ad Israele continuamente col movimento BDS
Voi cotti dai investe sancisce con puniamo gli israeliani nel loro interesse commerciale nel loro esportazione diamogli addosso
Diamogli addosso sul piano dei diritti umani hanno sempre ragione
I poveri i terroristi di Hamas
Che quando vengono colpiti dicono ah ma noi siamo un movimento di lotta di liberazione abbiamo diritto a far guerra Israele ma esame non hai diritto perché occupante perché ci ha portato via i nostri diritti storici bimillenario eccetera c'era falsa completamente fasulli
Non sono mai stati accettati neanche da da da da nessun fantasioso Reale studioso delle questioni mediorientali e via dicendo ed allora perché questa visione di storie pre da un lato questa azione cordonata nazionale confliggere con tutto un quadro una una storia venticinquennale te non soltanto politica non soltanto relazioni internazionali ma di costruzione di un sistema giuridico
Imperniato sulla definizione di questa questione me dire mediorientale sulla base di un negoziato diretto il negoziato diretto a un tavolo da quale ricordiamoci sempre pochissimi anni fa i palestinesi si sono alzate senza mandati e non hanno più voluto partecipare
Perché per motivi politici interni non sono mai riusciti a risolvere l'annoso problema di elezioni libere
Mi quella che dovrebbe essere la Palestina dello Stato palestinese non sono libere perché l'ultima volta che c'è stata un'elezione libera è avvenuto che Hamas ottenesse Hamas
Partito organizzazione terrorista
Finanziata come sappiamo dall'Iran e qui c'è un altro tema che pari voglio concludere con la conservazione sempre portata questa risoluzione ma in quello che significa anche oggi queste Risoluzione
ANAS non ha non ha mai cambiato la sua carte sosta spunto la sua decisione il il suo credo assoluto credo dei dei suoi dei suoi componenti di spazzare via lo Stato d'Israele qualsiasi presenza israeliana ebraica
Dal Giordano al Mar Mediterraneo
E non ha mai quindi riformato quello che invece la stessa volta nel processo di Oslo aveva cominciato a riconoscere che lo Stato di Israele dove doveva doveva essere una presenza riconosciuta in pace accantonato lo Stato che vivesse frontiere
Di frontiere definite sicure
E soprattutto il il tema della difficoltà di Porter fare avanzare
In Palestina Onna
Una nuova classe dirigente che non fosse piano fosse predominante per Hamas cioè per l'islamismo
Più radicale più estremo ma che fosse relativamente moderata e quindi compatibile con i principi generali che poi deve fermare uno stato uno una un regolamento di pace
Ecco nel settantasei sappiamo che ammasso tiene settantaquattro dei seggi e e l'Autorità palestinese quaranta il che ha messo una pietra tombale su qualsiasi futura elezione
Nel mondo palestinese a meno che non si voglia consegnare interamente questo mondo a qualcosa che somiglia allo Stato islamico anziché la stessa cosa perché andiamo un movimento
Di di questo tipo come Hamas va a finire se non al califfato perlomeno qualcosa che califfato somiglia molto in combinazione anche col credo sciita perché deve essere pur riconoscente all'Iran di tutto l'enorme sforzo finanziario logistico i materiali di armamenti e distruttori che riceve che riceve dall'Iran quindi tutto questo fa sì che perché le elezioni sono impossibili
Nel nell'autorità nel mondo dove opera l'Autorità palestinese Hamas perché oramai il
Il il del il pendolo è andato dritto dalla parte di anni è distrutta ed è dei leader dei leader di Hamas
E alla fine poi anche l'atteggiamento di Abu Mazen anche nelle ultime crisi di casa sua brodo all'ultima ha portato acqua al mulino al mulino di Hamas
Ed allora questo è il motivo per il quale il negoziato eh praticamente fermo spero non morto perché ci sono degli autorevoli commentatori anche su Gerusalemme poste non c'è non è certo un giornale di dalla sinistra più più più avanzata ma casomai il contrario a un'impostazione conservatrice ed è un giornale che rifatta riflesso anche le posizioni di Netanyahu ma anche di anche del mondo conservatore israeliano
Gerusalemme post dice attenzione adesso non è non è immaginabile neanche riproporre la questione
Del processo di pace con un nuovo governo tant'è vero che una delle precondizioni
Sottoscritte dalla spinte
E l'Anas tali Bennett è stato che nel programma di governo non si parla
Il processo di pace quindi non sono obbligati
Uno dei due del due principali componenti a prendere una posizione pubblica diretta magari ci sarà un degli accordi riservati o delle cose
Dei pour parler riservati ma ma non c'è una necessità in questo in questa in questa direzione prosegue il processo di pace
è congelato però dicono alcuni commentatori per esempio sul rosa del posto si può fare molto altro e qui gli accordi di Abramo sono sicuramente un terreno un Play filtri un terreno sul quale si non soltanto si può ma si deve agire
Gli ha gli accordi di Abramo rappresentano una grande vitalità e un possibile impulso di azione per la stabilità della regione si sta allargando la capacità d'influenza le corde di Abramo e soprattutto esistono anche delle modalità di contatti fra società civili di lavoro insieme di intese sul piano per la sicurezza di intese né organizzazione multilaterali fra il mondo israeliano e il mondo arabo palestinese e arabo più più in genere quindi concretezza vedere quello che sta accadendo come qualcosa di
Abbastanza incredibile è assurdo da un punto di vista della logica del buonsenso ma di cui
Necessità per l'Europa e per l'Italia di essere cauti ma al tempo stesso determinati nel sostegno a chi può dire di vivere in una vera democrazia e di aver restituzione che difendono la democrazia liberale
Bene io Saro necessariamente più breve anche perché ci approssimiamo al da da Lande delle delle tre del pomeriggio però mi sento di aggiungere qualche elemento al dibattito
è abbastanza evidente che quanto accaduto in febbraio quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi in conseguenza dall'apertura di un'indagine internazionale su quello che le forze armate israeliane hanno fatto contro i loro avversari gli avversari dello Stato di Israele a Gaza
Pone una serie una serie di problemi e mostra una serie di criticità da un punto di vista strettamente giuridico altri più qualificati di me potranno dirvi ma alcuni degli elementi sono già usciti allo scoperto sono stati già messi sul tavolo e chiaro per esempio che
è discutibile
La soggettività giuridica di chi dovrà rappresentare i palestinesi ed è abbastanza rilevante dal mio punto di vista anche il fatto che si va a fare un processo si va a fare un'investigazione si istruisce un procedimento nei confronti di uno Stato che questo sistema della Corte penale internazionale non lo riconosce come peraltro non è riconosciuto anche da altri da altri Paesi allora mettendo da parte queste questi elementi sui quali in maggio il professor Reale dirà cose più o dettagliate di quelle che sono alla mia portata io vorrei invece concentrarmi
Sulle conseguenze politiche e sulle probabili finalità politiche di una mossa di questo tipo per il diritto penale l'applicazione del diritto penale sono fatti politici
Non si può derubricare il diritto a un fenomeno puramente tecnico
E allora ci si può e ci si deve chiedere quali obiettivi vengono perseguiti attivando un meccanismo di questa natura allora io immagino tutto una serie di situazioni
Intanto è abbastanza evidente che mettere sotto processo le forze armate israeliane che cosa implica
Implica
Mettere sotto la lente di ingrandimento il concetto di proporzionalità nell'esercizio del diritto all'autodifesa che pure riconosciuto dalla Carta delle Nazioni Unite
Allora io mi chiedo in che modo un procedimento possa valutare la congruità della reazione difensiva militare israeliana rispetto alla minaccia che viene portata da chi far ricorso deliberato alle strategie asimmetriche strategie asimmetriche che in realtà consistono in un meccanismo molto semplice ritorcere
Contro l'avversario la superiorità tecnica di cui l'avversario gode allora qual è il senso il senso di questa modalità dell'uso della forza è quello di provocare una ritorsione
Per trarne il vantaggio politico rovesciando la responsabilità di quanto accade su chi si sta difendendo e allontanando allontanandola invece da chi sta attacca questo è un meccanismo che noi vediamo in opera da dagli anni Novanta lo abbiamo visto in modo particolare il nitido in Somalia e c'è andata di mezzo l'organizzazione delle Nazioni Unite perché son stati delegittimati addirittura i caschi blu e questo sistema continua a essere applicato con grande sistematicità
Attorno a Israele la guerra del due mila e sei è stata quella combattuta il nei confronti dell'Hezbollah libanese è stata la massima all'illustrazione Medioriente di questo sistema
Sì come funziona vanno avanti e allora un procedimento che venisse avverte su questo aspetto
Su che cosa potrebbe concentrarsi sulla limitazione del diritto israeliano all'autodifesa quindi tendere all'introduzione di vincoli almeno politico morali che riducono la capacità di Israele difendersi e questo ovviamente è un problema e non è accettabile
L'altra cosa fondamentale che nella costanza di un procedimento può essere mobilitata l'opinione pubblica dei Paesi arabi
E con particolare intensità l'opinione pubblica dei Paesi arabi che sono entrati nello schema degli accordi di Abramo che pure hanno fatto come la Giordania e l'Egitto degli accordi di pace con lo Stato di Israele
Si tratta di accendere un fuoco no per mantenere forte la tensione e mettere in difficoltà
Le élite politiche che hanno accettato uno schema di riconciliazione e pacificazione del Medioriente basata sulla realtà del mutuo riconoscimento del diritto a esistere
E chiaro che la pressione contro gli accordi di Abramo che io intravedo è molto forte
Anche perché non è neppure certo
Che l'attuale Amministrazione americana li consideri basilari con me li considerava invece l'amministrazione di tram perché li aveva visti come lo strumento per tradurre in realtà il piano di pace annunciato nel gennaio del due mila e venti dal presidente tratta molto basato su una logica transattiva note nel caso del Marocco ha raggiunto il massimo perché i marocchini sono stati incoraggiati
All'accordo con Israele dalla prospettiva di ricevere il riconoscimento da parte degli Stati Uniti della sovranità di Rabat sul Suzzara occidentale una cosa che devo dire molto opportunamente il presidente by venne Bayona confermato ma qui è molto importante che anche l'America faccia la sua parte e sostenga il più possibile
La persistenza di questo schema degli accordi di Abramo e dimostri di crederci soprattutto mentre altri mentre altri lo attacca l'altra cosa fondamentale che secondo me da un punto di vista italiano qui entrò nello specifico nostro dobbiamo porci
Che atteggiamento assumere una volta che il procedimento entrerà nel vivo e magari cominceranno a essere assunte delle misure nei confronti di persone che hanno esercitato tuttora Church erano delle responsabilità di comando nella catena
Diciamo di controllo sullo strumento militare militare israeliano che cosa si fa
Se per caso a un certo punto si arriva un ordine di cattura o qualcosa del genere del nostro governo
A un certo punto chiudere chiude le proprie frontiere a esponenti di spicco dello Stato di Israele che è un nostro parte nel campo della sicurezza di primo piano tra l'altro proprio qui in Parlamento viene esaminata in questi giorni la relazione annuale sull'esportazione importazioni di materiali di armamento Israele è il secondo Paese del mondo dopo degli dopo gli Stati Uniti da cui non portiamo armi quindi questo solo per dirvi quanto è importante per noi la partnership con Israele nel campo della sicurezza
Allora evidentemente se questa questione politica viene posta sul tappeto ci saranno dei rete dei riverberi anche sul piano interno e credo che sia questa una delle ragioni fondamentali per cui il gruppo alle cui iniziative sto partecipando inclusa questa sta promuovendo un'azione di sensibilizzazione perché non dobbiamo trovarci impreparati rispetto alle conseguenze che tutto questo potrà avere non soltanto in campo internazionale su cui non abbiamo una capacità di incidere molto limitata ma da noi
Perché a un certo punto voi sapete molto bene che la questione diciamo del processo di pace in Medioriente e dell'accettazione perché purtroppo siamo ancora a questo livello dell'accettazione in certi ambienti dell'opinione pubblica italiana del sistema mediatico Italia dell'esistenza di Israele e del suo diritto esistere
Non è proprio del tutto del tutto del tutto ancora pacifica e lo stiamo vedendo chi frequenta soprattutto i social lo sa bene anche in questi ultimi tempi quando argomentazioni che speravamo
Di
Aver diciamo archiviato insieme alla fine della guerra fredda e ancor prima con la fine della seconda guerra mondiale invece sono emerse sono emerse veramente dal dal sottosuolo sollevando molti molti interrogativi
Sulla nostra capacità di di formare l'opinione pubblica italiana rispetto alla conoscenza della storia della del ventesimo secolo e anche certe realtà certe realtà della politica allora
Molta attenzione a quello che sta accadendo grande disappunto per l'idea di sottoporre a processo le modalità attraverso un qua attraverso le quali uno Stato si difende qui non stiamo parlando di modalità attraverso le quali uno stato attacca perché il la guerra offensiva è un illecito dal punto di vista del diritto internazionale mentre invece l'Autodifesa costituisce sia a livello individuale di Stato che collettivamente all'interno di un'alleanza un diritto
Ecco tutto questo deve indurci a disseminare conoscenza ad aprire una riflessione
Per dal mio punto di vista è molto probabile che nel momento in cui si entrerà nel vivo ci saranno richieste anche all'interno del del nostro Paese affinché vengano adottati degli schermi sanzionatori di natura se non altro politica nei confronti delle persone che verranno e il cui comportamento verrà posto sotto inchiesta o sotto indagine da questo da questo foro internazionale quindi attenzione alle conseguenze politiche perché siamo di fronte a un'operazione che interviene in un momento straordinariamente delicato in cui c'è un confronto tra coloro che stanno cercando di promuovere la riconciliazione la pace e la stabilità nella regione e coloro che invece hanno un interesse molto forte affinché questi risultati
Non vengano conseguiti e ne vengano invece di conseguite dicono ne vengano invece conseguiti completamente diversi completamente opposti
Non voglio entrare nel dettaglio è in merito ai Paesi che hanno interesse a fermare il processo di riconciliazione che è stato avviato lo scorso anno però ci sono dichiarazioni di esponenti politici di primo piano anche di Paesi appartenenti all'alleanza atlantica
Che molti di voi sicuramente avranno notato che costituiscono un problema che dobbiamo che dobbiamo porci questo mi sentivo di dire
Io prima di tutto voglio ringraziare Ennio amico personale l'onorevole Fabio Rampelli il vicepresidente alla Camera civili ospitato qua oggi
Questa importantissima iniziativa
Molto molto rara in Europa non solo oggi ma da da sempre
Dove si può esporre in modo aperto il punto di vista della situazione conflittuale del Medioriente per quel che riguarda anche lo Stato di Israele
Perché noi siamo abituati soprattutto in Europa
Di avere sempre
I mezzi di comunicazione
Molti dall'Unione Europea gli organismi istituzionali come la corte internazionale sempre pronti a saltare addosso Israele accusarla di tutte le nefandezze del mondo perché Israele nel loro cosca conscio o inconscio forse non ha ancora diritto di esistere figuriamoci diritto di difendersi
Io però posso tranquillizzare l'opinione pubblica europea con questo questa non è una novità ma credo che dobbiamo rendercene conto
Israele si trova oggi in stato di pace
Con la stragrande maggioranza dei Paesi arabi sunniti
L'Egitto la Giordania il Marocco Ciad Emirati Arabi Uniti
E sta trattando la pace anche con tutto il resto dei paesi arabi del Golfo partire dall'Arabia Saudita
E chapter eccetera eccetera
Questo processo di pace che è stato accelerato moltissimo dalla presidenza Trump
E l'anno scorso come sappiamo sono stati firmati gli Accordi di Abramo
Tra Netanyahu e il ministro degli esteri dell'Emirati Arabi Uniti a Washington
Hanno fatto saltare i nervi ai quattro nemici giurati di Israele
Lei ne ha una scientifica neo interi mediorientale l'Iran
E la Turchia mamme Lucía di arroganza
Gli organismi internazionali legati all'ONU che sono estremamente antisemiti
Non dico niente di male l'antisraeliano vuol dire anche essere antisemita qui non è che ci dobbiamo nascondere dietro un dito dire no io non sono d'accordo con Israele sono antisraeliano B sappiamo che se antisemita e non c'è nessun problema
Piuttosto che tutti gli altri organismi che si inoltrano dal veleno dalla multinazionale del terrore
Che conosciamo molto molto bene e di conseguenza i signori ragni anni sino dei turchi che hanno visto quello che sta succedendo con gli accordi di Abramo non credevano ai loro occhi che Trump non è più stato rieletto presidente
Per festeggiare questa grande caduta hanno scatenato questa guerra di Gaza due cooperazione di Gaza
Perché gli iraniani turchi usano gli U scusate il termine siamo in Parlamento non vorrei usare termini extra parlamentari usano gli utili idioti che sono quelli di fa Massimo che tiene sotto ostaggio due milioni di cittadini in Gaza e anche sui territori di Giudea e Samaria
E di conseguenza si è sparato un po'di missili e si è sparato un po'di cose sono distrutto un po'di case
Tanto non c'è nessun problema gli iraniani sono pieni di soldi del petrolio adesso con i nuovi accordi che firmerà la nuova amministrazione americana con loro riceveranno una quantità enorme di nuove risorse
E di conseguenza avranno molti soldi per fornire nuovi armamenti ai terroristi di fama di di si sballati
Piuttosto che di quello che si sta preparando di fare in Europa e l'abbiamo visto negli ultimi anni con gli attacchi terroristici in Francia in Germania in Inghilterra eccetera eccetera eccetera
Perché la situazione nella quale ci troviamo noi oggi nella sono lente Vecchia Europa occidentale
Che passato un bruttissimo momento come tutti noi col Corona
Ma fa una fatica immensa soprattutto da parte della maggioranza silenziosa da parte delle persone perbene
Che non sono antisemite che non sono nemiche di Israele ma fanno fatica di capire con il muro con lo Tsunami della propaganda antisemita mostruosa che viene sparata su tutte le reti televisive su tutti i giornali e tutta la stampa salvo
Beh in Italia c'è la verità c'è libero c'è il giornale che sono giornali che raccontano cercano di raccontare la verità tutto il resto e pieno di veleno antisraeliano per cui antisemita
Da a alla Z per quelle persone fanno molta fatica di capire
Ieri un amico mi chiedeva scusate ma so poco di Israele in quanto è grande Israele dico ma Israele grande come Lazio e come la Lombardia più o meno intorno a venti mila chilometri
E quanti cittadini a dieci milioni son tutti ebrei non gli ebrei sono sei milioni e mezzo tre milioni e mezzo sono gli arabi di cui circa ottocento mila sono i cristiani e gli altri sono musulmani a proposito non so se voi sapete ma Israele è l'unico Paese al mondo
Dove negli ultimi trent'anni la popolazione ebraica e quella cristiana è raddoppiata
L'unico paese al mondo
E lei mi disse ma un Paese grande venti mila chilometri dieci mi abitativa accendo il televisore nove dato che tutti addosso come mai ecco questo come mai e un grandissimo punto interrogativo
E allora noi della nostra nuovo dai che siamo nati per rafforzare i rapporti tra Italia e Israele stiamo facendo
Molti progetti e molti lavori in tal senso
E abbiamo tantissimi amici appunto
Come l'onorevole Rampelli con me Giulio Terzi a proposito quando Giulio Terzi era ambasciatore in Israele nel mille o due mila e quattro
Insieme a lui abbiamo accompagnato l'allora viceministro dell'Economia Mario Baldassarri un altro carissimo amico
Al momento in cui Israele si ritirava da Gaza nell'estate del due mila quattro
Mario Baldassarri entrava con l'aiuto dei nostri soldati di frontiera e con i carabinieri dell'ambasciata italiana della vite nella città di Gaza
Per offrire ad Arafat che a quel momento entrava a Gaza il nostro progetto di una collaborazione regionale tramite la sanità e la collaborazione economica di cui l'Italia sarebbe stata libera
Arafat come sempre disse subito di sì poi non fece più niente perché questo era il suo modo di fare le cose
Ma io sono molto convinto in una considerazione adesso vi dico questo esempio
Nel lontano mille novecentonovantanove
Quando il generale Sharon Mione ex comandante
E poi premier israeliano che si ritirò dalla Striscia di Gaza nel due mila quattro celebrò il suo settantesimo compleanno
Andammo a festeggiarlo
Nella sua casa
C'erano tutti i big ai giorni allora giovane eravamo un po'così intimiditi da tutti i generali come Telmo saccente eccetera
Certo punto Sharon mi disse quei italiano vieni qua
Dini un po'che cosa devo chiedere al mio amico Berlusconi quando le incontro la prossima volta per aiutarci come Italia fare la pace tra Amelia rari perché Italia un Paese veramente credo che l'unico che potrà aiutarci a far la pace
Io
Ero molto
Scioccato tutto e tutti ridevano perdesse non ammette parlo seriamente Dini che cosa ne dici tu che devo chiedere a Berlusconi risponde il comandante io se vuoi ti dico quello che penso e poi
Non vorrei che ti in casa sì però
Io li viene a Berlusconi mandaci la Folgore strano Eliana benché ci portano pur buona pastasciutta Buonvino
Del rumore e così facciamo la pace tutti si misero ancora più ridere c'erano invece divenne molto molto serie dei sessanta quasi quello che questa sia la cosa da fare
Sei anni dopo nel due mila e sei quando scoppia la guerra del Libano
Berlusconi non era più al governo c'erano Prodi
Da pochissimo
Però al atto in cui Olmert Primo Ministro allievo di Sharon
Decise che una forza di interposizione internazionale ci sarebbe stata messa in divanetto Israele ha un concetto fondamentale delle proprie frontiere non accetta eserciti stranieri alle proprie frontiere è capace di difendersi da sono neanche gli americani
L'unico contingente straniero
Per arrivare che arrivato al confine tra Israele e Libano
è stata un battaglione della Tuscania la Folgore più altre unità che sono arrivati lì e dal due mila sei ad oggi tra Libano e Israele c'è la tranquillità per cui come vediamo la cosa funzioni
Ecco permette l'ha un po'così sul simpatico perché viviamo attraversiamo momenti molto molto molto duri e molti difficili siamo ancora immersi nel corone in questo virus cinese che è venuto fuori da One
Finalmente anche il dottor Fauci ha detto che forse questo virus non è naturale quando lo disse Trump nel giugno dell'anno scorso tutti si misero urlare che ma figuriamoci come si fa a parlare così male dei poveri cinesi
Invece adesso addirittura il leader della ricerca americana fauci dice bene forse non è proprio naturale dobbiamo fare un'indagine per vedere da dove viene questo virus
Io ho le mie sono medico le mia idea come questo mio primo virus selettivo virus che fa quello che fa questo io in natura non l'ho conosciuto però
Chi sono io rispetto al professor Fauci il discorso è che
Essendo nel Corona ed essendo con queste crisi mediterranea in cui la Turchia e l'Iran si sono molto rialzate abbiamo lasciato in mano la Turchia la gestione dei Balcani la tratta dei Balcani la gestiscono loro le abbiamo messo che la gestione della Libia
Abbiamo lasciato l'Iran avvincere igname e fare enormi Casini con Arabia Saudita e altri paesi in Siria in Iraq eccetera l'Europa sta dormendo
Lo sta prendendo nessuna iniziativa in questo senso
E non capisce il pericolo della nascita di due nuovi imperi come quello iraniano come quello turco
Soprattutto se l'Iran riesce ad avere la bomba atomica non riuscirà ad averla perché tutti i premier israeliani a partire da Netanyahu hanno detto che io non avrà la bomba atomica questo è poco ma sicuro
Per cui il ruolo dell'Europa in questo senso è fondamentale
Io però un'idea Italia fa parte dell'Europa se l'esercito italiano è lecito fare
Quindici anni di tranquillità tra Libano e Israele
Se ci pensiamo magari a qualche cosa su Gaza piuttosto che sulla Cisgiordania cioè sulla Giudea e Samaria di un iniziativa
Bilaterale
Di questo tipo di peacekeeping io sono abbastanza convinto che la cosa non so se piacerà molto a questi arabi che si considerano parte i palestinesi eravamo noi ebrei per mille ottocento anni
Perché così siamo stati chiamati da Adriano quando mille ottocento anni fa distrusse la Giudea Israele e per cancellare proprio la memoria della Giudea dopo duecento anni di guerra con
Io avrei
Decise di chiamare allora la Giudea la Palestina prese questo nome dalla popolazione fidi STEA che abitavano ragazzate era una popolazione finiti a che veniva dalla Grecia erano tutti biondi alti con gli occhi blu
E di conseguenza in tal senso
Essendo stati noi palestinesi per motivi politici negli ultimi cinquant'anni palestinesi son diventati quelli grazie ai quali si può andare addosso gli israeliani mascherando l'antisemitismo nelle Antille l'ennesimo perché questa la verità dei fatti
Sono convinto è sicuro che il nostro Paese l'Italia può avere un grandissimo ruolo in questo senso grandissimo ruolo
Può proporlo può discuterlo noi siamo in grado di aiutarlo
L'onorevole Rampelli partecipo a una conferenza con è a Milano un anno fa
Con partecipanti mi Feltri liner al presidente dell'Alta Corte del Likud uno degli uomini più ascoltati di Netanyahu
Cornelli Fasan ministro degli esteri del Likud con Gabri bar di il segretario del Movimento dei kibbutz intanto per dire bipartisan di tutta la classe politica israeliana
E con il consigliere più vicino a Trump che allora venne a trovarci a Milano una conferenza che aveva organizzato il nostro amico Luca Celesia Milano nella sede del Parlamento europeo dove si discute esattamente di questi progetti di collaborazione regionale
Di qui Italia potrebbe avere un ruolo fondamentale importante dove io vorrei essere anche propositivo
Io non come ho perso la speranza che i mezzi di comunicazione in Europa o dall'ONU si metteranno a difendere Israele
Non credo più che questo avverrà
Ormai si sono abituati è troppo comodo così noi ci dobbiamo difendere con tutta la nostra forza ringrazio tutti i nostri amici fedeli che ci aiutano a difenderci
Non è che possiamo anche fare una operazione di proposizione di iniziativa
Politico italiana
Non è con l'onorevole Rampelli stiamo organizzando un viaggio che si svolgerà questo autunno in Israele guiderà una delegazione importante di persone una volta che aprono i cieli ovviamente perché siamo in mano oggi dal sistema sanitario
Ma appena riaprano i cieli verso ottobre-novembre noi pensiamo di fare questo viaggio e discutere con i vertici israeliani di una ringrazio
Internazionale possibile dell'Italia in questo percorso di collaborazione
Siete tutti invitati a partecipare vi ringrazio molto grazie Cristina dell'organizzazione
Io vedo dal cronometro di avere tre minuti se non sì sì però credo che saranno sufficienti volevo ringraziare anche anzitutto chi ci ospita dal vicepresidente del della Camera onorevole Rampelli la collega Franco che ha organizzato con la sua associazione questa giornata di studi del ventidue del ventidue giugno questa giornata di diffusione sulla
Su ciò che sta accadendo davanti la Corte penale internazionale
Io credo che sia estremamente importante estremamente utile questo questo che è un primo momento per quanto ma non mi riguarda e per quanto posso
O risalire con la memoria perché la Corte penale internazionale che quando è nata anzi prima della nascita veniva definita all'anello mancante della giustizia penale internazionale nacque poi nel novantotto la conferenza diplomatica che proprio c'è stata si è tenuta qui a Roma ed è entrato in vigore nel due mila due
Opera dal due mila due ma in realtà da quella data fino a oggi
Pochissima è stata l'attenzione non solo degli studiosi ma anche di coloro che per qualche motivo devono avere conoscenza dei meccanismi della Corte penale internazionale mi riferisco alle diplomazie mi riferisco ai decision maker che
Guidano
Le nazioni non si è compresso probabilmente nel suo giusto nella sua giusta dimensione questo organismo internazionale che ormai raggruppa centoventitré statiche vi hanno aderito
è io dico questo perché in realtà la vicenda che poi è stata portata nel febbraio due mila ventuno alla all'attenzione della Camera Preliminare nato chiameremmo il giudice per le indagini preliminari della Corte penale internazionale
Si fa comprendere come sia stata completamente assente
La diplomazia anzitutto perché la Corte penale internazionale governata non è un'istituzione giudiziaria come noi siamo abituati a ragionarci sopra di assoluta e completa indipendenza
La governance è una governance politica l'assemblea degli Stati parte che nomina anche i giudici e che sovrintende agli indirizzi tra virgolette i politici della della corte
Quasi tutti i paesi europei si ricordò di questo momento di votare i giudici tutto il resto non lo vivono
Con una normalità di intervento che invece in alcuni momenti e addirittura essenziale
Si è quindi verificato che l'adesione della Palestina nonostante sia più che discutibile la sua qualifica di Stato
O sovrano sia passata praticamente senza all'opposizione non ho neanche l'obiezione formale ma neanche il rilievo io scusate siete sicuri di quello che state facendo delle diplomazie occidentali
Presenti fra gli stati parte perché le diplomazie più importanti probabilmente certamente Israele che nell'ambito nozioni che fa parte del gruppo occidentale
Certamente gli Stati Uniti hanno scelto di non partecipare alla Corte penale internazionale e non sempre gli assenti hanno ragione
Perché si sta vedendo adesso gli sviluppi che si stanno avendo ultimamente avanti la Corte penale internazionale sono quelli di tentare di coinvolgere da un punto di vista tecnico giuridico anche stati che non ne fanno parte
Quindi abbiamo da una parte Stati che non ne fanno parte non possono far sentire la loro voce dall'altra parte Stati che partecipano
Ho ai fini delle nomine io voglio dire un modo un po'poco elegante forse un po'troppo aggressivo ma questa è la realtà e quindi abbiamo una
Italia quantomeno che inconsapevole di come opera effettivamente alla Corte penale internazionale non si sa che cos'è non si sa come funziona quali sondaggio sulle regole pensiamo che sia qualcosa come i nostri giudici non è assolutamente così
Quindi capisco che ci sia la necessità per un argomento così delicato e così politicamente influente come è stato ricordato da chi mi ha preceduto cose sulle quali ovviamente non tu non tornano
Chiunque voglia prendere posizione pubblica oggi deve conoscere di cosa stiamo parlando non è più accettabile non comprendere che cos'è e come funziona la corte penale internazionale
Perché domani sarà sempre maggiore il coinvolgimento degli Stati occidentali in queste vicende diceva giustamente dove il professore e dottori cosa succederà quando cercheranno di emettere un mandato di cattura succederà che gli Stati occidentali che fanno parte della corte penale hanno l'obbligo giuridico di eseguire quel provvedimento
Questo succederà molto semplicemente quindi anche chi fino a oggi si è voltato dall'altra parte diciannove alla fine
Non mi metterà mai in imbarazzo sarà invece quella nazione che sarà nel pieno dell'imbarazzo e questo per non aver colto
Che significa quindi chiunque ripeto voglio intervenire anche a livello politico e diplomatico deve avere
Almeno la conoscenza di base tecnica di cosa si ecco perché io ho accettato con grande entusiasmo perché c'è stato un silenzio in questi diciotto anni era facile perché la Corte penale internazionale perseguiva solamente africani
Diciamo le cose come stanno
Per i primi dieci anni ha perseguito solamente africani e quindi tutti i giorni ma chi se ne frega di quello che fanno in altri tanto che c'è stata una rivolta quasi africana è la la Conferenza di revisione dello Statuto di Roma
Proprio come segnale politico la corte ha deciso di farlo in Uganda nonostante i pericoli enorme per le delegazioni diplomatiche io facevo parte di quella italiana come li dall'advisor
Che si correvano in quel momento in Uganda però al confine con Sudan quando era stata appena messo il primo mandato di cattura contro un presidente in carica di Repubblica
E quindi ma proprio per dare questo segnale poco a poco ci si è spostati verso l'Asia
Ma non si è andati più in là di tanto negli ultimi anni invece abbiamo il Sud America
Abbiamo il Venezuela che ha denunziato gli Stati Uniti per ciò che è accaduto dentro il Venezuela cioè si è scoperto ora che basta dire guarda che è capitato a casa mia e io sono parte dello Statuto che io posso andare a perseguire i cittadini
Di qualunque Stato
Questo c'era scritto fin dal primo giorno
E questo non viene compreso quindi tutti coloro che pensammo non è un problema mio fanno un errore gravissimo ora io quindi alcune di queste valutazioni che ha fatto la corte da un punto di vista tecnico sono alcune sono ovviamente convincenti altre non sono convincenti
Continuare a stare zitti di fronte a qualunque cosa fa la Corte penale internazionale cioè non assoggettarlo la a una critica positiva o negativa ma fondata su elementi tecnico giuridici anzitutto per poi sviluppare né quelli eventualmente nella rilevanza politica della decisione ma sapendo esattamente quali sono gli spazi tecnico tecnico-giuridici di riferimento secondo me e di grande interesse quindi il ventidue io tratterò proprio questi aspetti
Farò una verifica esclusivamente tecnico giuridica di quali qual è stata la decisione della Corte cosa implica questa decisione se veramente come è stato detto è un riconoscimento dello stato di Palestina e non lo è sotto più profili
Se vi sono degli aspetti critici
Che inevitabilmente vi sono nel richiamo solamente due molto velocemente perché il tempo è abbastanza grande e poi voglio ho il piacere che invece il ventidue sì ascolti l'intero l'intero corso di quello che saranno i nostri lavori che spero siano di di interesse e siano la base per anche future azioni migliori di quelle che fino a oggi hanno caratterizzato questo settore ve ne dico due molto semplice
In questo procedimento
Iniziato attraverso la richiesta del procuratore del Pubblico Ministero diciamo presso la corte che ha riguardato una pronunzia di carattere preliminare
Non c'è la differenza
Sì posso dire ma con un processo sì processo penale senza difese
Non c'è la differenza non è previsto in questa fase proprio perché non c'è nessun imputato non è prevista la differenza
Questo significa anche che non è possibile fare appello avrebbe potuto fare appello al Pubblico ministero se il giudice avesse negato
Ma visto che il giudice ha detto sì non c'è nessuno che può fare
Questa è una valutazione che dobbiamo fare bisogna capire se effettivamente questo procedimento è un procedimento
Che previsto dallo Statuto di Roma o è un procedimento che invece
Può essere correttamente
Contestato nell'ambito sempreché gli aspetti tecnico giuridici al fine di non consentire che si abbia uno sviluppo sempre maggiore di questi di queste anomalie e poi soprattutto lo Statuto di Roma nasce sul principio di complementarietà principio di complementarità significa che gli Stati che vi aderiscono danno la loro giurisdizione alla Corte penale e la danno solamente per alcuni crimini molto gravi e solo nel caso in cui le proprie istituzioni che sarei
Avrebbero ordinariamente competenti non riescono a processare a fare processi così importanti
Oppure essendo stato distrutto per esempio aggredito un Paese distrutto l'intero ordine giudiziario giustiziati la maggior parte dei giudici non riescono pur volendolo fare
Quindi la base logica dell'intervento la Corte penale internazionale che vi siano stato parte che ha giurisdizione su quella vicenda
Ora conoscendo
Ne ne parlava prima l'ambasciatore terzi sapendo bene che la giurisdizione
Del
Dell'autorità parlassi palestinese sul proprio territorio e soprattutto sui territori occupati
è zero
Non c'è la possibilità di ipotizzare un trasferimento di questi poteri alla corte
Ci sarebbe fra l'altro anche la possibilità che sia Israele stesso a dire me ne occupo io dei procedimenti
Per dire quanti aspetti sconosciuti ancora ci sono di questi di questi procedimenti
E tanti tanto è stata controversa questa decisione che dei tre giudici
è stata una decisione a maggioranza due hanno votato a favore ma uno il presidente ha fatto un'opinione dissenziente molto importante
Proprio focalizzando gli aspetti della cara non capacità statuale della Palestina del principio di complementarità ma ci sarebbero appunto ancora altri aspetti dei quali il ventidue giugno
O si parlerà si parlerà appare spesso io credo che sarà una buona occasione ma diventerebbe inutile
Se non si creasse poi un apprensione verso questa istituzione non marginalizzata perché come ogni istituzione multilaterale a un certo punto prende vita
Dopo qualche anno di apparente
Sono poi prende vita e poi se non sei a cavallo nonno controlli più quel cavallo io credo che sia per l'Italia il momento di comprendere che cosa e di comprendere cosa si può fare dall'interno e di cominciare
A ad andare avanti e a ragionare proprio sul sul meccanismo della Corte penale internazionale avendolo con uno strumento che fa parte dell'ordinamento per capire quanto poco l'Italia sia interessata
Voi pensate che in emendamenti allo statuto di campo di Kampala sono stati fatti nel due mila dieci e il più importante quello epocale quello su cui tutti erano d'accordo
Era quello di inserire la guerra di aggressione all'interno dei crimini
L'Italia ancora oggi dopo dieci anni no alla ratifica non c'è nessuno che se ne occupa non c'è nessuno che sentiamo
Questo è il dolore di chi
Da studioso l'ha vista nascere a New York nel novantasette la seguita nel novantotto
A Roma la Conferenza diplomatica nel due mila due uno quando è entrato in vigore ho fatto parte da delegazione italiana
Alla prima assemblea degli Stati parti dove sono stati approvati i codici penali e di procedure sono stati eletti i giudici
Nel due mila dieci a Kampala
Ma nonostante questo ho visto veramente un'attenzione sempre meno o importante e soprattutto sempre meno politica c'è qualche articolo sulle riviste giuridiche in cui si parla del comma è sotto comma un po'all'italiana di cosa vuol dire
Ma una corte così importante che tratta interessi politici puramente politici per sua costituzione non per sua mediazione sua dispersione
E un po'dalla dall'Occidente dall'Italia in particolare un po'abbandonato il ventidue giugno vorrei quindi dare un quadro
Che aiuti chiunque voglia intervenire su questa questione ad avere le idee chiare succosa e giusto cosa o non è giusto e cosa si può fare soprattutto in termini di futuro
Zaia ricco
Guardi tanto io sono costretto a fare un intervento davvero telegrafico perché siamo stati sollecitati già diverse volte
A lasciare la saletta abbiamo fatto un po'tardi
Abbiamo nel pomeriggio altre conferenze con i protocolli gli anticorpi siamo costretti a sanificazione di rito
E quindi insomma diciamo che i tempi facciamo subito
Sono comunque compulsivi ci tenevo comunque a fare un saluto innanzitutto un benvenuto
Venuti a tutti
Una offerta di ospitarvi nuovamente
Magari anche in una delega ce n'è più corposa quando le regole pian piano ci andranno di rimando
Sarà più possibile insomma utilizzare anche le stanze
Più capienti della Camera dei deputati per approfondire i temi interessanti per certi aspetti
Tragici ancora tragici piste viste le cronache di queste settimane che riguardano Israele e il suo rapporto lo coccola comunità internazionale il suo rapporto con l'Europa intesa sia come consentono veloci come sia come struttura
Sovranazionale della Unione Europea sia pulita
Ci sono aspetti culturali ci sono aspetti commerciali sì sì ci sono aspetti scientifici ci sono aspetti c'è un politici
Che si devono approfondire sempre con il con un obiettivo di tracciare questa è l'unica osservazione che mi sento di fare e poi concludo
Due invarianti diciamo così la prima in variante la constatazione che comunque
Le democrazie avanzate trovano in Medioriente un caposaldo inestinguibile
E quindi da lì bisogna per forza partire insomma perché
La pace e la democrazia la libertà la partecipazione non sono dei Gargari ismi sono dei principi che hanno su cui si è fondata la civiltà occidentale
E la civiltà occidentale deve avere il coraggio e anche lo spirito di intraprendenza per sentirsi rappresentata e quindi responsabilizzata
Dal caposaldo
Che Israele ancora come tale manifesta di essere in Medioriente anche in questa eterna disputa con una parte del mondo
E questa è una questione
Su cui non si può discutere molto insomma e su cui voltarsi dall'altra parte significherebbe non avere il coraggio e la forza per assumersi le responsabilità che la storia ci chiama ad assumere
L'altro caposaldo comunque
L'utopia vogliamo chiamarla così o l'obiettivo lontano l'araba fenice
Di una pace che comunque si deve continuare a perseguire come obiettivo strategico
Risolutivo che però a un tratto dominante
Che dovremo sviluppare Michael abbiamo il tempo di di di farlo in maniera
Esaustiva
E che quello comunque della sconfitta del terrorismo il terrorismo non è soltanto un fatto violento Cruel tortelli con militare
Il che basta e avanza neanche il disconoscimento del diritto a esistere di uno Stato su cui si di incastona no selvaggiamente le spinte più ostili che poi degenerano anche nell'atto terroristico nell'atto
Bellico poi in Israele
Questa contrapposizione diventa guerra in Europa e in Occidente
Assume le sembianze le forme di un terrorismo altrettanto dire
Che comunque dimostra che l'Europa non può volta continuare a voltarsi dall'altra parte perché il tema
Della integrazione culturale religioso eccetera è un tema che non può prescindere dalla salvaguardia dalla difesa dalla tutela dei propri principi irrinunciabili
E quindi c'è qualcuno che invece fa della propria vita
Delle dei propri convincimenti un evento diciamo così di sopraffazione
Quasi di ostentata superiorità presunta della propria parte sull'altra e c'è chi invece fa appunto della cultura dell'integrazione della pace dello scambio
Una bandiera
Però se poi se ne dimentica e non difende queste prerogative finisce per essere di fatto fagocitato comunque finisce bene
Subire gli effetti devastanti di una aggressività di fronte alla quale non ci si può non difendere innanzitutto esibendo le proprie caratteristiche proprie valori da Prodi a e identità questo secondo me
Deve essere diciamo così può essere il filo rosso che unisce il destino dell'Italia Edizioni Europa a quello di Israele
Qualcuno dovrà pur farsene carico in maniera approfondita e diciamo così
L'Italia è sicuramente delle carte da giocare
L'esempio fatto da Errico Meinhof
Io in più d'orgoglio comunque chi ascolta perché
In giro per il mondo quando ci sono missioni internazionali le cosiddette missioni di pace si dice sempre Italiani brava gente
Perché prova appunto non c'è questa volontà egemoniche di sopraffazione
C'è sempre una disponibilità disponibilità al dialogo all'interposizione alla comprensione
Delle dei punti di vista di ciascuna delle parti senza rinunciare però a quei principi a cui ho fatto riferimento fin qui in Libano
Il nostro esercito stato capace di rappresentare questo rigore e questa dolcezza disporre chiamiamola così se posso permettermi una parola forse improprio per quando si indossa
Una divisa e quindi evidentemente possiamo anche noi italiani senza chiamare in causa le corresponsabilità planetarie svolgere una nostra parte
Decisiva per avvicinarci il più possibile alla costruzione di quel processo di pace tutti e tre i relatori hanno oggi evocato grazie ancora e buona giornata